- I - ~..ILBIANCO lXILROSSO Mii•Cillll Perunainiziativa comunedellasinistrainEuropa Un gruppo di europarlamentari socialisti (Carniti, Mattina, Baget-Bozzo, Iacono, Laroni, Vertemati) ha proposto di aggregare al gruppo socialista europeo, con modalità da definire, il gruppo della «sinistra unitaria europea» nel quale sono iscritti i deputati del Pds. L'iniziativa e politicamente importante perché apre una fase nuova nei rapporti tra Psi e Pds a livello europeo con la possibilità per la sinistra italiana di contribuire più concretamente alla costruzione di una Europa non solo più prospera, ma soprattutto piu solidale. L'unitàa sinistra parta con coraggio dalla sfida europea (*) 1 1 ° maggio i conservatori hanno sciolto il loro gruppo parlamentare e sono confluiti nel Ppe (Partito Popolare Europeo). Difficile, per ora, capire quale sarà il progetto sociale e gli obiettivi di politica europea del Ppe dopo questa immissione thatcheriana. In ogni caso la vicenda ripropone il problema della capacità della sinistra di promuovere, nel Parlamento Europeo, una forte ed appropriata iniziativa politica. Da tempo si discute l'idea di costruire un unico «partito socialista europeo». A questa prospettiva guarda con interesse anche il Pds che ha già comunque, chiesto sia di entrare a pieno titolo nell'Internazionale socialista che di fondersi nel gruppo parlamentare socialista europeo. L'ostacoloa simili sviluppi è stato finora costituito dalla difficoltà dei rapporti che esistono in sede nazionale tra Psi e Pds. Espressione di una lunghissima storia divergente nei rapporti internazionali, nei riferimenti culturali, nei programmi, nella collocazione parlamentare, i due partiti, malgrado la fine del comunismo, stentano a ritrovare la strada del dialogo e soprattutto dell'accordo politico. Questa perdurante difficoltà è una tra le cause della frammentazione e della dispersione della sinistra italiana e quindi di indebolimento del ruolo che essa potrebbe giocare nel rinnovamento del24 le istituzioni e della politica. Questa condotta disastrosa si consuma, per altro, in una situazione nella quale urgono decisi interventi di risanamento economico e sociale per assicurare, tanto più alle nuove generazioni: lavoro, speranza e dignità. Interventi che sono anche la condizione per la nostra partecipazione alla costruzione dell'Europa e, quindi, di un futuro di pace in una situazione internazionale dominata da un disordine multipolare rischioso. Tuttodovrebbe perciò spingere Psi e Pds all'assunzione di adeguate ed efficaci iniziative, senza le quali i profondi mutamenti di questo fine secolo rischiano soltanto di togliere residui significati percettibili alle parole «sinistra» e «socialismo». Si deve quindi auspicare una più coraggiosa assunzione di responsabilità dei due partiti della sinistra italiana. Ma si deve contemporaneamente abbandonare l'idea, che ha prodotto soltanto impotenza e paralisi dei socialisti italiani nel Parlamento Europeo, che esista un rapporto logico e cronologico di stretta consequenzialità tra le relazioni di Psi e Pds in Italia e l'iniziativa politica in Europa. Il problema vero è, invece, di stabilire tanto in Italia che in Europa una relazione utile e veritiera tra il presente ed il futuro. La soluzione dei problemi non può, infatti, consistere nell'eludere in alcuna sede le provocazioni che la realtà impone
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