Il Bianco & il Rosso - anno III - n. 28 - maggio 1992

~.tLBIANCO \XILROS.SO MiikiiiliiW cui finì anche in prigione, alle popolazioni sterminate dei paesi sottosviluppati... Negli ultimi anni al centro della sua ricerca c'era l'uomo del 2000, l'umanità da difendere dalle prospettive di uno sviluppo sempre piu raffinato e tecnologico per pochi e sempre più disperante e abbrutito per le immense moltitudini dei tanti Terzi Mondi dispersi in ogni angolo della Terra... Su questo era stata la sua ultima conferenza, quella sera ... - La pace, poi. Alla scuola di La Pira, ma senza le ingenuità del «sindacosanto», Balducci ha elaborato una teoria della pace che gli ha consentito di essere sempre sulla frontiera della vera non violenza, fatta di vita e di ricerca. Dialogava con tutti, ma non si vendeva a nessuno. Rompeva gli schemi ovunque. Nel '63, quando fu processato per la difesa dell'obiezione di coscienza, seppe ricordare in pubblico che nell'Urss di quei tempi, «patriadellapace e della libertà», come tanti pretendevano, uno come lui non lo avrebbero messo in prigione, ma al muro. Durante uno dei suoi viaggi di pace, sempre in Urss, nel 1977,parlò pubblicamente di «rivoluzionemummificata» e di «regime in decomposizione». Gorbaciov era ancora un dirigente di periferia. A sinistra, sempre, ma senza facili svendite e servili fiancheggiamenti: contro ogni uso di parte della fede e della identità cristiana, ma anche contro ogni clericalismo ateo e oppressivo delle coscienze. 14 Aveva, forte, il senso della storia. Dal muro di Berlino alla guerra del Vietnam, dalla Grecia al Cile, da Praga a Pechino, seppe sempre essere dalla parte delle vittime, disturbando i manovratori, fino alla Guerra del Golfo. Qualcuno non gli ha mai perdonato di aver ricordato che il popolo irakeno era vittima innocente della pazzia suicida del tiranno creato dai traffici lucrosi di coloro che ora replicavano con le armi alla prepotenze che avevano alimentato per decenni. Rilevava, ironico, che i nipoti di Mazzini parlavano, ora, come i reazionari cortigiani di Pio IX, e che il successore di Pio IXparlava come il rivoluzionario Mazzini. - La Parola, infine. Quando parlava incantava. Era uno straordinario artigiano del discorso, un magico affabulatore che teneva avvinto ogni uditorio, facendosi capire da tutti, e supplendo con il gesticolare delle sue grandi mani di minatore ai difetti di intelligenza di chi era meno preparato: parlava, ragionava, incalzava, costruiva castelli di logica e di cultura per dare speranza a chi lo ascoltava. Ma al centro di ogni suo discorso, come della sua vita, c'era, assoluta, non la sua parola, ma la Parola di Cristo, del Vangelo, della liberazione dell'uomo. È stato uomo e prete senza mai entrare in sagrestie di chiesa o nei corridoi dei potenti. Ha testimoniato il Cristo risorto, lottando appassionatamente contro tutti i crocifissori dell'uomo, anche

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