L'Avvenire dei Lavoratori - anno XXXVII - n. 56 - 6 ottobre 1946

Anno XXXVII (nuova serie) N. 56 Zurigo, 6 ottobre 1946. LIBERAREE FEDERARE QUINDICINALE -SOCIALISTA Redazione e Amministrazione: Casella postale No. 225 Selnau. Zurigo 2: Conto postale No. VIII 26305: Abbonamenti: 24 numeri Fr. 4.-. 12 numeri Fr. 2.-. una copia cent. 20 Telefono 27 47 02 Prevenzioni comuniste e tendenze socialiste Ho letto l'intervista del compagno Togliatti sul « Gazzettino» e cO'lldivido le preoccupazioni dell'eminente uomo di Stato intorno ai pericoli di un possibile ritol'Ilo offensivo del totalitarismo reazionario, ma com;idero che i mezzi ohe egli asseconda per fronteggiarli siano atti piuttosto ad aggravarli che ad attenuarli. E mi sia lecito muovere q•iaiohe obie.2ione alla tattica del Partito con1unista senza per questo vedel'Illi accusato di fascismo. I socialisti hanno combattu~o il fast!ismo da sempre, senza es-sersi confn.si con i comunisti pur lottando al loro fianco. Oggi, nei confronti degli errori comunisti possono assumere una legittima posizione di critica (posizione di cui del resto i comunisti si valgono non sempTe con moderazi,rne nei nostri confr.onti), senza per questo perdere il diritto di respingere con disgusto le accuse stravaganti o perfide di collusione col fascismo! Siamo stati nemici implacabili del totalitarismo fascista in nome non di un tota,litarismo rivale ma in nome del socialismo e della libertà; diBSentiamo oggi sempre in nome del .socialismo e della libe-rtà da alcuni aspetti della tattica comunir;ta. L'errore del compagno Togliatti è •li collocarsi in ogni occasione dal punto di vista di quelli che egli considera gli intere:.si hnmediati del suo Partito, anzichè dal punto di vista degli interessi generali della dasse lavoratrice. E questo errore è la conseguenza del principio leninista per cui i parti ti proletari non comunisti, vengono considcDati come ostacoli che debbono essere eliminati. Noi socialisti invece, pur essendo appa.s . ,ionatamente legati al nostro Partito, collocandoci, come sem.pre, dal punto di vista degli interessi generali della classe lavor:itri'5e, consideTiamo i parti ti proletari non socialisti, come pal'titi fratelli. Ecco perchè noi pratichiamo la politka di unità di azione con la massima lealtà, m~ntre i comunisti se ne valgono unicamente per tentare di portare acqua al mulino del loro Partito. Chi infatti ha turbato la fraterna armonia ohe regnava fra i nosti,i àue movimenti i Chi ha lanciato l'insidiosn. parola d'ordine del famoso « partito nuovo» che ta:nte discussioni sterili ha sollevato nelle nostre file distraendoci da compiti più as~ sillanti t Percbè sollevare ad ogni i.stante dei problemi resi inattuali dalla insuffièiente evoluzione del paDtito comunista veri-o una democrazia operaia e verso la eman~ipazione da ogni subordinazione pòicologica e politica nei confronti di una grandissima potenza stranierat E, cosa più grave, perchè tentare d.i gettare i,l diseredi to su quelle correnti del socialismo italiano che sentono bensì b. necessità dell'unità di azione di tutti i lavora.tori, ma non sentono meno quella dell'autonomia della dasse lavoratrice e del parse, autonomia che nelle attuali circoatanzr nazionali e internazionali è lega ia alla esi, lenza di un grande e forte Partito Soeial is ta? Perchè infine tentare di portare :1el , eT10 stesso del Partito Socialista i germi clclla disgregazione favorendo un'azione ,li g:·uppetti e di uomini laTgamenle proYvi~li di mezzi, diretta a paralizzare la benefica attivit.i del nostro movimento? Se il patto di unità cli azione funziona poco e male, la colpa non è no tra. 8;)elia ai compagni comunisti, magari d'accordo con noi se lo credono, cercare i rimedi. l'no ne consiglieDei loro come preme sa di ogni cli.:;cussione utile. Ed è di rinunziare alla idea di far scomparire dalla scena politica italiana il Partito Socialista o ridurlo a partito va68allo del loro, e pertanto di r--mettula con un settarismo sterile che nello spirito di qualche disgraziato fanatico alimenta pereino la fiamma dell'odio fratricida come è f vv~quto recentemente in un Comune ùella E'n;tilia!"']l aTt' Social stà a di Giuseppe Saragat ne sacra da compiere nell'interes<;e della classe lavoratrice e del paese. Il Partito Socialista è la garanzia .più alta dell'au'..onomia della patria e pertanto, di tutti i lavora:,Jri. Autonomia sul piano della politica cete1,a nei confronti delle grandi potenze strani.ere; autonomia sul piano della politica :nterna perchè, garantendo con l'unità di azi:rne lealmente praticata, tutte le possibilità rli rapida emancipazione dei lavoratori, li vr::>tegge effi.cacemente contro ogni forma funesta di totalital'ismo. I compagni comunisti ci troveranno sempre al loro fianco qualora f<)é:S0 necessario per impedire che l'Italia venga spinta nella afera d'influenza delle grandi potenze occidentali. ~Ia è bene che i comunisti non ignorino che noi socialisti non asseconderemo in alcun ca.so i tentativi che venissero fatti per spingere l'Italia nella sf cl'a d'influe~za della grande potenza orientale. Perchè se noi salutiaimo con commozione gli sforzi dei lavoratori russi per crlil'icare il ocialiamo con i metodi adeguati alle condizioni della loro terra e della loro dviltà, salutiamo con non minore commozione quelli del proletariato inglese che, dopo avel'e 1<alvato il mondo nell'autunno del 1949, oggi si cimenta nel gigantesco tentativo di creare una ,società in cui la giustizia sociale trionfi al vertice di ogni libertà civile. ?erchè se noi siamo ostili ad ogni politica che mirasse ad aggiogare l'Italia a forze capitalistiche dell'occidente, siamo non meno 01:,tili ad ogni politica che, aia pure in nome di ideologie diverse, p1,olungherebbe queila infausta dei blocchi continentali contro le potenze marittime che tanti lutti e rovine ha causato al nostro povero popolo. Perchè infine se noi siamo ostili ad ogni politica che, secondo la forte parola del compagno Togliatti, mirasse a fare dell'Italia nn depo• sito di bombe atomiche, siamo non meno ostili ad ogni politica che dovesse ridurla. almeno virtualmente, ad es.sere un ben:aglk di bombe atomiche. I compagni comunisti ci troveranno sempro al loro fianco per lottare contro i possibili conati di un risorgente neo-fascismo, ma è bene che i comunisti non ig,1')rino che noi non asseconderemo mai una .nolitica eh<•, per carenza di un Governo o peD erroTe di strategia di partiti, spingesse il paese verso una polarizzazione di forze al cui limite funesto si collocherebbe la guerra civile e la catastrofe della Nazione. Se i compagni comunisti hanno il sacrosanto diritto di respingere con energia l'accusa di tendere per deliberato proposito, a questa tragica poh1,rizzazione, noi socialisti abbiamo il dover•) di indicare loro uno almeno degli er1,or~ di cui essi sono re.:;ponsabili e i:!hc,contro le loro intenzioni, favorisce }'avvento di quella eventualità deprecabile. Ed è errore fatale ogni tentativo di paralizzare la benefica azione del Partito Socialisti che si erge non già come mediatore tra comunisti e demooristiani, ma come a1,bitro derno".!ratico della vita nazionale. Ogni tentativo in tal senso, ogni azione intesa a gettare il discrqdito sulle correnti più consapevoli della missione storica del Partito Sociali.,ta, ap~ pare a torto o a ragione - e in politic~ ciò che è - come un tentativo di disgregazione <le;'1u. ÙelliO(;i'l:tt;Ìèl. La pvo.i.iione antis•Jdali,:;ta di troppi comunisti appare infatti al la co- -scienza di molti buoni italiani come una posizione viDtualmente antidemocratica. Si chiedono infatti taluni: perchè questa lotta contro il Partito Socialista che è il pilastro su cui poggia la democrazia italiana~ Che cosa i vuole? Di qui l'atmoaf era di diff idenza che rende sospetto il patto di un:tà di azione nell'atto stesso in cui lo rende inoperante ed ostacola quel benefico raggrupparsi dei lavoratori del medio ceto aitol'no al proletariato che è in Italia con~lizione di vittoria del socialismo sul piano democratico. (Oonliriua in II.a pagina) Il decreto d' a111nistla Pubblie1hiamo l'opportuno e ottimo discorso detto ,dal compagno .Pertini alla « OostituenLe ». Non possiamo desiderare, ora che il male è fatto, 1Jd <è male irreparalbile, che la continuità di una di bene ,ohe esso può dare. Comunque è stato <>P· opposizione fine a se stessa tolga la possibilità d1 trarre da que.llo sciagurato decreto l(Jue/,/avriciola porlnno ohe il !Partito Socialista indicasse decisamente la sua ,posizione e facesse sentire la sua voce, a di,fferenza di altri ,partiti ,cui un malinteso senso ,di disciplina ,e di solidarietà ha imposto di far lacere lo sdegno dei suoi 0regari. Ecco il discorso: :-;on fPOl"-""O dichiararmi soddisfatto deLl 1 a •riapo- ;.ta datami dall"onorevole )finislro della Giustizia. Con mia 1gramde -sorpre-;;a ho c,entilo da, lui icho il Gove>rno mon può emanu.ro norme inlcrrprc<taliYe òi una legge. TI ,Governo non le ,può ('(111rn1are in qu'lnlo rpolerc e::c,cuti,-o, ma, ~:::iccomc il Govc-11110 che h'l 'C!ll'lnalo iii decrNo d'aimnislia. avova, comr> l'a'.lu-a.le GoYcrno, anche il potere legiRlativo, aYC- ,·a la. po:-:::ib:lità <li cm'ln1rc ,norme interipretativc. Io ricordo alronor<'vole jfit:ii,-l1ro della giu~tizia gli ls!ucli dio •egli ln hlto per ,livent<1re a,'Tocato. (Ilarità). Egli ,1,icordcrà che, oltre> .aLl\intcrp,re'azion0 di cantlere aMlo,gico <e .l"llorale. vi è ia,111Che una (!O<"t<ldc-ttainterpretazione cli carattere aul.en- '.ico, "'he t:;i h'l qu'lOdo il lcgi--l•atore. con 11,n1>roYvedimcnto di ,legge. i111te1jpret:a,-.e i..;te,-;-;o.:Xoi siamo cont.rnrj :id ogni i0<lc-1wcmtodel rpotere esecutivo i::ul 1potere giudiz,: ·irio: q uincli siamo contrari all'emana::ione di circolari da parie de-l .1linistero dl!'lla oiusti:;ia per interpretare la leg_1;e. (,\•ppla.uE'i). Que to sì che è contro li/. legge! Questa è 11n'interf eren;;a del potere esecutivo ~ul potere {Jiudiziario. Im,ece jJ Go,w.1rno, in quanto mveva. il potere legi·,dativo. quando .si .ruvvi<le ( o noi sa,ppi,arrno che si avvide in 1!omipo) c,he rarlicolo 3 'Veniva .iintenpreLa.to in modo iroppo ,l,aito e (rha. deilo oggi ronor!J'Vole Ministro) in ,modo anche erralo, aveva il dovere Ji intervenire immediatamente con prov- airrit 1c,1ati·vo, in1e,qm,tat~vo ontle ovviare a quooti 1crrorr-i e a irnteI1[1I"etazionli il.rOlppo Id.te. L'articolo 3 dd dlecreto in :parola dice: ~sono esdlusi ... sal'Vo o'he ,siarn.o sia.te compiUJte da iperaone Tiivestite da eleva,ia. lfiunzione e <lire:z,ione cirvile o rpolitica o di ICOIIIl.'.llTmldio,liitare o ,;;iano state commes_::;estragi e sevizie 1pa1rlico·l.arunente efilorate>. Balze. rugl1i o<:chi idi 10hhtque .che ,la di,slimzione fra. clli ha ri<V€Stito ioa-ridhe <li olevata o no.o eleva,ta funrz;ione e ich i ha, c()(mrrnOS'o savi zie di q>aTlicolare eroferalt.czza, o mon Idi iparlicola,re eileratC'bza. è <li.st1inzion,e che rpuò variwre da giudice .a giudiee, 1perohè si IJ.)'rosl.aald un aipIJrezzaimenilo di carattere soggellivo, specialmente ncNa cosidcila amnistia propria. cioè quando questa viene awlicata prfrma ancora che il ,giudizio ""ia celebralo e ,sia. i;::ta la <promuruciat-a una ,ver.a e propria sentenza. Dif.ailti, altra,ve-r.-;o quoste 11nrug{lideel decreto di .amnisti,l. n'li ,abbiamo vi-;lo u;;ciro non :;o\tanlo coloro che aveva.no commc,;.-;o reali politici òi non lieYe importanz.a. ma anche gerarchi: Sansanel,li. :-:ìuvich. Pala; a hhiaimo visi o u--ci ré pro'])agandisti r gioi na!li,li, {']1e <'-'i('.hiamano GioYanni An:::aldo. Sp,ampan<tto. ;\mirucci. Concetto Pettinato, Gray. Co.:::toro. per noi. -.ono più rc'-ponsabili di quei gio,·.H1i ohe. e:rc-:.c;uli e ,ni1li n,c,l c.li-m'l pe...-.tifero e-reato da q_uc,ti 'Propagandi-ti. si --ono arrnolati ncJile brigatr nere ed in lotta opent1 hanno affrontalo i ,p~rt:giani " .ne h,,nno ·anche uccisi. (Applausi). Que ...t1 gionnali-"ti e (!uc:::li propagan<li-s'..i, 'Che daLla radio e ,-tti giornali hanno <'Crealo di t.ra- ;::formnre in fan'ltica ,convinzione-, neli'a,nimo di que"ti igiorv:rni it.a1 iruni. tutti provYccl:imenli rp-azze- .=chi e oriiminn:::j del fa:::ci.,:mio, •--ono (Più rasponsabil-i cli <!hi riwstiva un vero e proprio u.fficiatle 1n<'nrieo gùra>rchico. ,\t'.ra.ver.::o que,;;te maglie aibhiamo •visito u,circ coloro ,che 1ha,nno in•cendiato dei vilfaggi con i lede.:::chi, che hanno 'Violcnfato dorune colpevoli oolo di aver a,,;si1 ;;tito dei partigiani. Guai. on-orevole ~Iirri.sbro della gius.lizia, .:;e, iper conformare quél.lo che !dico, dovessi dare fottura di lu:te le 'Protooto che giungono da.Lia lp'l"OVinc1a. L'incendiod'una • • mmera Sale e diErtrugge; e sOtto l'irmnane vamJJJa /edace la profonda caverna diventa una fornace. Morti e morenti amm;u,oohiansi; si sfasciano /Le .travi; son ruggiti di belva giù in fondo ai ciechi /scavi son castelli di liatmme, son rimbombi di frane è l'inferno che s'QJYresu quelle teste urna.ne. Ma soccomber non vogliono i vivi ancora! /avvinto è il loro corpo a la vita -con delirio d'istinto E corrono per· gli antri, disfatti, scamu:iati come dè,rnoni erranti per abissi infocati, con le bluse a brandelli, con l'orbite schiz- / zanti. s'arrampioano ai muri, convulsi, sanguinanti volendo l'aria, l'aria ... la gaiezza del sOle, la libertà dei venti, il verde deU'aiuole, dei magnilici azmrri la (Purezza infinita butto ciò ch'è respiro, ch'è vita, vita, vita! .. Oh, quella vit;a schiava traJ8ci.nata nell'Ombra trascinata nei pozzi che !umo e polve iil.- / gomlJra quella vita inwmana, senza raggi-O nè fiore, quella vita di ciec<>,quella vita d'orrore, essi adesso la vogliono, la v<>gliono!... E le /mani s'aggrappano alle rocce con movitmenti in- . /sani, le bocche cercan aria ed ingoiano fumo: la terra ne:ra è latta di sangue e 'J)Olveun {grumo: tutto cade e si sfascia, tutto èmorte e maceria, dovunque è la terribile follia della materia. La fiamma scende e sale, e folleggia e gavazza e sul carnaio infame divampando sghignazza; d'odio omicida è fatta: e stride a le ruine cOn rabbia insaziata di vincitrice: fine. ADA NEGRI A B.aiasano del Graippa ha.uno visto rieniérare color,o che aivevano incendiato i ipaesi <v1.1cim.i. A Oarrara hanno visto rientrare coloro che aivevano incendiato Vince. e Bergiula. A Spezia hanno v'isto :rientrare coloTo che iaveva,oo iineen.diato i paesi che circondavano il Golfo della Spezia. Abtraverao 11u.este anaiglie abbiamo ,visto u,scire 6.n◊be dei se- ,vi-zi~ori. Il giudice ich-e ll!i fha ecaT"Cerati ha ritenu- :to, nel suo appre:,;zarrnento SQlggettivo, che [}On si tratta.sse di sevi2ie eJiferate; ;ma a.ndaitelo a chiedere a coloro che sono sbati seviziahi, se le sevizie patite erano o [10 effera.:e. .Aibbian:no 1-1isto u- .,:,cire una. parte de-Ila ioonida Kooh, la 1Ia.rohi, la ,Rivera, BerJllaSCO'Ili. OnoTevole Presidente di questa Aas·emblea, il norme di Bernasc001i deve ricor- ,dal'Vi qualche ca.sa: il nosbro a.rresto e Ila cn.ostra Mnsegn6- ai tedeschi; e se m.on siwmo stati fuci- .lati non è stato per ,volontà del Bernal5Coni, ·ma J>er intervento dei ipatrioti d!i Roma, che ci Jecero eva.dere da Regina Coeli. 'J',,+ti '"lllT)nO ,C,()~ h11 CYperato q11e.3ta. oon.da a Roona, poi ,a Fi•r~nze e quindi a ~fiilano. Io sono ;:lruto a Firenu -durM1le il •periodo ICOStpira:ivo e durante finsurrezione. Queste.. banda consumava i suoi r~ati e le sue sevizie a Villa Triste. Basta andare a Firenze a pronunciare questo nome per vedere il Yolto di cell'tiin'aia. di donne, apo.se, ma- ,dr i. coprirsi di orrore. Elbbeno, in -virtù de11'amni- ~tia una. ,p:lll1le dei complici della banda Koch sono oggi in Jliena liber'..à ... Vi è di più : l'articolo 3 dichiara amnistia-li anche quei reati comuni. che sono conne.ssi con reali di indole ipoliti.ca; di modo ,che si è verificata, come si verifica, questa incongruenza. Chi durante un rastrellamento ha oompiuto un reato comune, olo perchè è amnistialo il rastrellamento, reato di jndole politica. viene amnistialo anche J.)eT il reato comune; mentre un pax,ligiano, che subilo dopo la gueI'ra di liberazione ha C(Yffi:ffie..,"'90 queLlo stesso reato comune - e 1' 1 ha commesso in quello stato d'animo clic crea sempre la guerra ed ha creato anche la iguerra di li1berazione - rimane in carcere, iperchè il ,suo reato iil0n viene amnistia-lo. Quell'impiegalo, ohe per venl'armi ha condotbo vita onesta e non iha mai commesso alti di ,Jisone- .slà ma trovandosi di fronte alla lra:gica sil'llazio~e d~l Paese e della 1,ua famiglia, si è visto oostretlo a -...enderc quanto di più caro avova ,per non vede-r morire di Jame le sue creature, ha commes- -~o un real-o di peculato; egli deve Timamere in c1rrcere, mentre quel ,funzionario, che, colla'borando coi tedeschi e facendo il le.latore, .l1a commesso lo sLe.sso reato, solla.nlo perchè il reato {Principale è reato di indole politica ed il reato comune è stato commesw nell'occa.sione di questo, è sta.lo scarceralo. Evidentemente, tulio questo ~on vale, onorevole Ministro della giustizia, a portare la pacificazi-one nel nostro Paese. Così si è verificalo quello che ii :Mini!'llro della .giustizia del tempo aveva previsto, quamdo scriveva questo mclla .sua relazione: •Un di.!>C-Onoscimenlo di questa esigenza, amzic11è contribuire alla pacificazione. contribuirebbe a rin,foco- ]&re c,cli e rancori, con conseguenze ce1·lamenle per tutti incresciose•. El è quello che si è 1precisaroenle verificato. 'l'anto più che costoro. onorevole )linist.ro della _gim,tiz.ia, non hanno con..sideralo il decreto cli amnistia come un allo di clemenza, e cioè non hanno dimostrat,o comprensione ver&o questo no&lro allo e non l'hanno consicle1alo un perdono, ma un alto cli leibolezza, un allo cli resipiscenza: essi ipen- $ano, onoreyo]c )Iini.sl1 o della ,giustizia - questa {? la realtà che &la qui confermata nei rec'lami che abbiamo ricevuti - che noi ainlifascisli ci siamo ravveduti. che siamo noi -ad avere commesso un errore e che essi ..sono nel Yero. Que&li si•gnori, rila~iali ,Jalle carceri, rientrano nei loro ipac..si e vi ricinlrano arroganti. manifestando il loro a,nlico animo e propo:.ili di rivincila e di vendetta. }Ii scriveva un amico che in un -paese vicino a Verona, due di costoro cbe avevano a suo tempo cooperalo all'incendio di villaiggi vicini, sono -rientrali .arroganti, si -&ono ferma,li di,nnanzi ad una :apide che ricorda la caduta <li partigiani, cJ hanno sg,hignazzato di fronte a questa lapide. (Continua in Il.a pagina)

Bib NOTIZIARIO ITALIANO A quanto è .:lato sapere i tipi che verranno prodotti e distribuiti saranno : sofie per abiti da uomo e da donna in tipo pesante e leggero; ma,glieria, calze e iilati di maglieria. Una parto notevole della lana, infatti, sarà trasformala in. filato, il che rappresenterà una &emplilicazione <lei problema, in quanto molti ccmsumatori preferiscono al prodotto iJ filato da lavorare direttamente. La situazionealimentareall'ordinedel giorno ROM,A : ,Prrovvidenze allo silrdio per -la iSituazione alimentare. TI presi•denle del Consi:glio ha ricevulo il aotlo--segretario agli interni, on. Corsi, il quale in 'Una idihfusa xalazione lo ha informato suJ1a situazione alimentare. La riunione di Milano ha chiarito all'aulorità governaliva alouni pU'Drli nece.c,sari per adotlare una direttiva unitaria i.n materia di polilica economica. I rawresentanti .sindacali che -parteciparono alla riunione di Milano diohiararono esplicitamente che essi -avevano ipropugnato l'applicazio.ne del calmiere, at! quale, fra l'altro, non riconoscevano alcun pote.re miracolistico, !>ollanlo per ifroorLeggiare una situazione cli emergenla, è iilecessario, tuttavia, che il Governo afotti alcune provrvidenze. Gli stessi rappre.senlanti s,i.ndacali ne hanno '&Ug,gerilo qualcuna : disciplinare le esportazioni, avendo riguardo aJJa nece.5&ità del merca1o in-terno; <:ontroHaire la produLione per accertare i costi e la desli,nazione delle merci; finarnziare adeguatamente gli •enti comunali di approvvigionamento; riprLstinare il tesseramento per alcuni generi . .fra i quali i gras.si; IJ)arte<:ipazione dei cittadini aLl'azione <li controllo an.nonario. Tulle queste richieste sono ora a.ilio stu.:lio dei singoli Dica.steri. ROMA : RieiSameidei IJ)rogetti,per il cambio della moneta. Negli ambien.ifi .finanziari torna a parlarsi de1la possilbilità cli un riordinamento della circolazio.ne legato, IJ)rabat!Jilmente, al carm'bio della moneta. Il n'Uovo mirI1istro del Tesoro aivre-bbe riesaminalo i progetti relativi al cambio deUa moneta, sia in relazione alla rapida attmazione del progra111JJULfinanziario rialfifermato anche nel recente cliscorso aUa Costitme<n.le, sia in .rapporto alla necessità ,di un .riorrunaanento <li tutta la circoliIBion~ monetaria, idi cui manca non oolo un inventario ap,prossia:nativamenle esalto, coni ripercussioni facilmente intuibili per il governo, .della ma&- sa monetaria, ma di ,cui la ste.s-sa -composizione risultai incerta. NeS&un elemento è 81.ato finora comunicalo circa il preciso ammontare dei titoli p.rovvi~ori da 5 ai 10 mila lire recentemente emessi dalla Bainca d'Ha!lia; ma è certo che ivengono a costituire un altro fattore, di turbamooto. A questo proposito. si Ca o.s.sel'!Varenegli ambienti economici clle sareibbe forse opportuno, in un prossimo riordinarmento de11a circolazione monetaTia, ridurre al mi'Ilimo la em.iseione di questi .grossi tagli, e ciò al fine di consentire una maggiOO'e -circolazione di assegni bancari 'regolari, con un più normale controllo 5'1.1 tutte ae tram.sazioni. 1ROMA : Trattative economiche fra ~•Italia e Ja Gran Bretagna. Il segretario IJ)arlamentare del commercio estero •bri'lannico, s,i,gnor Marquard, ,giungerà a Roma. iFra gli argomenti che egli tratterà con le competenti autorità iladiane c'è quello riguardante •le lavoraziorni ,per co.nto della Gran Bretagna in relazione ai r.ecen.ti provvedimenti restritti'Vi emanati da parte italiana ,e tendenti a limitare tale genere cli ,coonmis.sioni da.l,l'estero, le quali faivoriscono la concorrenza slraniera ai nostri prodotti. Il signor Marquard che ha recenlemente condoifte le trattative economiche francoJbrilanniche, tratterà anche 1 la questione dell'importazione dall'Ita:lia di prodolti orlo.frutticoli, di .frutta secca, olii essenziali ed agrumi. Negli ambienti economici i laJiami -si fa però osservaTe che i prezzi ru'ferti dagli acquirenti inglesi sono mollo ha•ssi ,giungendo a volte appena ad un quarto di .quelli che si po&sono realiz,zare .su altri mercati. FIRISNZE: Le donne si ,agitano rper il rincaro ,dei prezz~. L'a,gitazione popolare contro il rincaro dei prezzi si è acuita. Alcune centinaia cli ,donne si sono recale a,J rnercaio all'i,ngrosso della frulla e degli orta,g_gi, reclama,ndo l'applicazione di prezzi ohe avrebbero dovuto entrare in vigore immediatamente, ma essi non sono •stati accettati dai ri'Ven cl itori. Questo 1 ha provocato il risentimento delle dimostranti che hanno tentato di impo&.Sessarsi .:lelle merci. Il toolativo pe.rò non lha avuto -seguito per il pronto intervento ,dei rappresentanti della Camera del davoro e ,dei tutori dell'ordine pubblico. ASTI : A vmanova d'Asti, hanno ~ioperato g,li ascoltatori ,della messa. 1 Iedeli della ,parrocchia di San Pietro, a Villanova d'Asti, hanno ;proclamalo lo 'SCiopero in un 'J)'llbblico ,comizio a·l quale hanno partecipato dlumnilla ,persone. Pic-<:hetli cli ~cioperamli montanQI motte e igiorno la guarclia sulla piazza della ichiesa ;per im.pedi.rne l'in,giresso ai crumiri. Gli scio,peranti sono stati riuniti ,dai rinlocchi del camwanone, hanmo 'Votato ,un ordine del giorno, e banno mandato un ultimatum al vescovo di A-sii oomunicandogùi che ne-ssun fedele entrerà più nella ichiesa e nes.&'Unprete potrà ;più officiarvi finchè non sarà richiamato il vecohio parroco. Parroco di San, (Pietro a ViJlam.ova e:ra da molti anni don Bartolomeo Bottallo. Pare ohe fosse un buon prete: teologo di valore, sapeva anche declicarsi aJle cose pratiche: :aiveva abbetllito aa chiesa con 300 mila lire cb.e si era fallo mandare ,da u.na sorella residente in Arme:rica, duramte Ja guerra Jiede a.silo agli sfollati nella canonica e nt'll pe-riodo clamde&tino aiutò i partigiani, uno fra gli altri il fornaio Bocca. al quale i teid('schi avevano già scavalo ,la fossa. Egli fondò anche la Società sportiva villa.novese e si fece rpromolore di infinite altre iniziative locaJi. così da diventare popolarissimo a Villanova, dove la F-ua parrocchia era molto più frequenlata -dello aillre due. Questo a dotta dei fedeli s,cioperamti, avrebbe alLirato le i'IlviJie dei due ,parroci conoonrenti che iniziarono una campagna di calunnie contro ,di lui ,pre.s.so la curia vescovile di A.,;ti. Don Bartolomeo fu dunque al- .lontaxto daJla sua pao·oe.cli.ia e lo scioB ç. slat~·t~ rare,·i t. I Lo sciqpero di Villan()IVa ha dato tluogo a varii incidenti: il più igrave è stato quamdo una delega.zio.ne di donne è stata Ticevuta daJ vescovo mon- &ugnor Rossi e, non essendo riuscite a convin~rlo a riiclliamare il prete, le ,donm.e lo cllggredirono malmenamelo.lo e .slrap;pandogli la tonaca. Dovette intervenire tla polizia ,ohe portò al commissario due le!Je dimostranti ~iù i.wferocile. A11'inviato apeciale d'un giornale ..socialista che fo ha intervistato a Torino, con Bartolomeo Botlallo ha dichiarato di easer siC'llro che le autorità. eccle.siM>licbe dovranno richiamarlo a Villamova. •ROMA : La dis.ciplin•a dei prazi prorogata al 31 ,dicembre. Si apprende che la disciplina dei prezzi attuata nel 1940 per il tempo di guerra e che verrebbe a scadere col prossimo 15 ottobre, sarà proroga1a al 31 dicembre, salvo ulteriori eventuali proroghe, -se saranno necessarie, Ln considerazione del ifallo ohe la discipli,na dei rprezzi si palesa in- ,di&pensaibile nel qua.:lro dell'azione da svolgere in difesa della dira. ROMA: Inizio della 1avorazione della fana deli'UNRRA. Un milione di chili di lana proveniente datile forniture dell'UNHIR.A, è entrala, in questi giorni, in lavorazione a lilolo sperimentale. Si tratta del primo •passo verso la la·vora.zione di 45 milioni di chili di lana su.:licia e dieci milioni di stracci di lana da utilizzare per la iabbricazion.e di prodotti a basso prezzo da distribuire a,lla popolazione. li sotto.segretario per l'Industria, Tremelloni, ha pre&ieduto la riunione inaugurale del Comitato U.N.,R.R.A. Tessile, attraverso la quale ~o Stato antici,perà le spese del costo di ·lavora2ione. Quanto alla distribuzione dei proJotti, si apprende ohe verrà fatta ralionalmente, senza distinzioni di categorie, curando di far giungere i prodotti stessi i,n ogni loca,li là attraverso le organizzazioni capillari dei consorzi. E&sa aivverrà, mollo probabilmente. a mezzo tessere a,nnonarie, oppure attraverso .speciali buoni nei casi òi persone particolarmente indigenti, alle quali i prodotti verranrno ce:iuti graluilamen.'1.e. ROMA: Ai -0eputati è sfata distribuita la « medaglietta». Prima dell'ultima tornala a Montecitorio, è stata dh9Lribui1a ai deputati la classica e medaglietta • d'oro, coniata dalla Zecca dello Stato. :N' e! recto es&a reca l'effige .dell'Iiadia turrita e la dicitura < Repubblica Itaiiana •; ne1 verso il nome del depu1alo e la dicitura < Assemblea Costituente 1946-47 •· · Per la conialura Jelle seicento rneda,glielle sono slati impiegali 3 chili e 800 ,grammi d'oro. Com'è noto la •.medaglietta• è il titolo di ,più rapi,do riconoscimento per la identificazione del deputato. Ad esempio la sua semplice esibizione apre gli acces&i agli edifici pubblici, aHe carceri, alle ca.98 di pena, aUe caserme, ecc. ROMA: Riprendono le relazioni tra l'Italia e l'Ungheria Il presidente del Con-siglio ungherese ha comunicalo all'on. De Ca.speri il desiderio di riallacciare le relazioni diplomatiche con l'Italia e ha reso nolo rli avere proceduto alla nomina dei signor AJmos Papp, che si trova già a Roma, a.:l incaricalo di affari e ad i.nterim • della Legazione d'Ungheria in Italia. Prevenzioni comuniste e tendenze socialiste di Ciuseppe Saragat ( Continua dal.la I.a pagina) Il compagno Togliatti, se i resoconti rlella stampa non sono inesatti •ha detto a Venezia. che la situazione attuale presenta aua.logia con quella del '19. In un certo senso 1rogliatti ha ragione poichè fino a quando il capitalismo non sarà debellato, ìe forze della reazione possono prendere il ;;oprovven to. Ma. c'è tuttavia tra la siiuazi~ ne attuale e quella di a.llora una differenza essenziale. Allora le forze del cet.o medio tendevano vi1,tualmente a cristallizzarsi attorno al grande capitale. Oggi, fatte accorte dalla tragica avventura fascista di cui furono comll)lici e vittime, tendono sinceramente a trovare la saldatura con le forze proletarie. E' nel senso dei due partiti operai, '1na particolarmente in quello socialista, che questa fraterna fusione può avvenir€. Uscite dalla tragica avventura iotalitaria faS<'ista le forze del medio ceto anelano di 1.mirsi aJ proletariato per creare un ordine auov1}, ma respingono con forza tutto ciò che, ~ia pure Cos'è la Centrale Corwersazione-tenuta alla radio Roma dai dott. H.ans Rotter di Zurigo il 29 luglio 1946 s-ulla «Centrale Sanitaire Suisse». Quale rappresentante della Centra~e Sanitaria Svizzera sono particolarmente lieto della posaibilità of.fertami da Radio Roma di parlare agJ.i amici italiani. La Centrale è sorta al momento del'Io scoppio della guena civile spagnuola, quando la potenza dei regimi dittatoria•li era al culmine, anche se si delineava già all'orizzonte la .futura lotta fra le forze della ·libertà e quelle della reazione, che doveva portare quei regimi al loro crollo deftinitivo. Nel quadro di questa lotta contro le dittature reazionarie trova posto .l'attività della Centrale Sanitaria Svizzera, '1a quale ebbe appunto come suo primo compito quello dii venire in aiuto alla libertà del popolo spagnuolo gravemente minacciata e purtroppo distrutta - da"l colpo di stato affettuato da aJ.c1..1J.ngienerali traditori. Seguendo le mlgliorti tradizioni svizzere nel campo della solidarietà internaziona.'le, (tradizfoni di cui Henni Dunant, fondatore della Croce Rossa, oftfrì in passato un esempio insigne), molti Otperai svizzeri, aiutati dalla parte progressista della cl.asse borghese, medici, avvocati, intellettuali, lformarono un comitato, che raccolse ,in brevissimo tempo una somma considerevole per inviare medici e medicinali ai repubblicani spagnuoili. Conclusasi tragicamente la lotta per la libertà spagnuola - tragicamente, non solo per le sorti della Spagna, ma anche per le sorti della libertà in tutto il mondo - la Centrale non smobilitò, ma, seguendo fil generale movimento delle forze democratiche del mondo, intensificò la sua opera, continuando a forni.ce soccorsi agli esuli spagnuoli, 1che i erano rifogriati in Francia, affrontando le peripezie e le offerenze dei calllfPi di concentramento francesi e la delusione della scon1fitta, per non piegarsi alla oppre iono fa ci ta. Crc.s<'eva sempre più, così, la forza morale della Centrale e anche ,il numero dei suoi aderenti aumentò notevolmente. Scoppiata fa guerra, essa potè ubito venire in aiuto dei prigionieri russi ,in Finlandia con un primo invio di medici e cli merli<:inali. e, più tardi. potè inYia·L·c ·°CU1avda una mi sone medica guiL1ata. dal per alti ideali umani, può apparire <:Omeun pro.lungamento nella realtà di vita soci;:ilista che si vuol creare, dello spettro ùi quel totalitarismo ohe le ha spinte alla r0vina nella sua tragica configurazione borghese. Questa è la diffe1-enza tra il 1.9 e oggi ed ogni azione disgregatrice del Partito Socialista rallenta questo beneficio affratellarsi di tutte le claiSSi lavoratrici anche se questa disgregazione viene condotta sotto la parola d'ordine dell'unità. Se la Repubblica ha vinto, lo si deve al fatto che la unità della grande maggioranza delle forze del lavoro è staia realizzata in nome di 'lln ideale democratico schiettamente affermato. E' certo che la battaglia elettorale che fra qualche mese dovrà deddere dei destini della patria, vedrà la vittoria del socialismo so1o se esso si presein terà alla coscienza di tutti i lavoratori italiani como lo strenuo assertore della giustizia so-ciale e l'incrollabil,3 baluardo della libertà politica. Giuseppe Saragat Sanitaria Svizzera dott. Hans von Fiso'her, fondatore della Centrale, e dafll'illustre batteriologo ,prof. Mooser, attrezzata con materiale sanitario abbondantemente fornito dagli operai e dall'industria farmaceutica svizzera. L'attività <ihe la Centrale sta svolgendo, e -si propone di svdlgere nei paesi più duramente colpiti dalla guerra, è la continuazione d-ell'opera svolta nel passato: un'opera ispirata ad un idea1e di solidarietà umana sin"ceramente progressista e antifascista. Essa si è trovata e si troverà seIDJpre in prima linea, ogni volta che si è trattato o cbe si tratterà di ai11tare gli uomini oppressi e sfruttati di tutto il mondo. E' naturale, quindi, che la Centrale Sanitaria Svizzera si rpreoccupi di venire in aiuto alfa classe bisognosa del popolo itaJia. no, per contribu-ire così anch'essa in qualche modo a consolidare la Itbertà recentemente riconquistata da"ll'Italia, contro 'la minaccia del risorgere della reazione. La Centrnle ba finora inviato in Italia alcuni vagoni di iJatte con,lensato per i bambini di Cassino e di Velletri, CJbeè i.stato distribuito dal'l'U.D.I. Per il futuro, essa si propone di intensificare i suoi aiuti, concentrando la sua pita e comunque dove sia più urgente un'opeattività in qualche regione più duramente colra igienico-sanitaria contro, per eseilllpio, la minaccia della tubercolosi o di altre malattie derivanti princirpalmente da•lla denutrizione. Indltre saremmo ,lieti di ,poter ospitare in Svizzera dei baIIlJbini ita'liani, mutilati, deperiti e comunque abbandonati, e trovare i mezzi di educarli ad un lavoro adeguato al1le loro capacità. E' questo soltanto llll breve accenno a·l programma, certamente modesto, che la 0entra1e si propone di svolgere in Italia. Programma che è tato già attuato in Germania, a favore degli antifascisti tedesCJhi, sop·:avisuti alle persecuzioni naziste. Svolgendo quest'opera in Italia, noi crediamo di assoQvere, sia pure in piccoli sima parte, al debito cli ricono cenza che abbiamo verso i partigiani italiani, i quali, lottando per la liber,tà dclritalia hanuo pure eoutribuiio alla di,fe a della libertà di tutti i popoli compreso il popolo svizzero. E' qu to il compito che ho avuto incarico di volgere nel Yostro paese. Il decreto d'amnistia (Continua dalla I.a pa,gina) Questo è l'animo ohe climostrano oostoro, che hanno beneficiato dell'atto di clem€(0za. Vi è di più, onorevole Ministro. Co.st-oro rientrano e rioccupano i po,,,ti c.he ave-vano prima di andare in carce.re; non solo, ma vogtliono - ed hanno ragione, secon'Clo il decreto di am,nielia, perchè l'amnistia estin.&'1.le il reato e ne fa cess,are tulle le conseguenze - vogliono inca.9Sare anche le altre indennità. C'è uro fascista, il quale V'Uole che gli siano liquidate - ed ha T.aigione secondo l'aUo .ji clemenza - /ben 200.000 lire. Que&lo si verifica quando ancora vi sono degli antifascisti i quali non vedono accolla la loro domanda di riassunzione e di ricostruzione della loro carriera in base ai. decreto del 6 gennaio 1944. E' vero che si sono oreate delle oommissioni paritetiche per i fenrovieri e per i postelegrafonici, commissioni che amzi ,Jovrebbero e&&ere create per lutti i settori deM'amministrazione .statale, ma esse non funziona.no, o per lo meno il loro procedere è molto lento prima <ii verure a qualche decisione utile: sicohè è ancora disoccupata una gramde quantità di anliJfa.scisti, specialmente fra i po&lelegrafonici ed i ferrovieri. I fonro-vieri, che sono stati all'avanguardia della, dotta dell'anti.fa.scismo, hél.lllno 1Vistovuotare le loro file con la formula detJo scarso re-ndimento. centinaia e centinaia di es,si oono ,jis,occupati. Noi chi~diamo quin.di, e &arem.o qui a vigilare, che il decreto del 6 gennaio 1944 sia senza Tilardo appJicato nei confronti di tutti ,gli impiegali statali. Bisogna lener presente la situazione <ii coloro ohe hanno parl.ecijpato ,a,gli scioperi del 1922 e del 1921. Quello del 1921, che si eb'be nel oomparlimenlo .ferroviario di Firenze, lfu a scopo di protesta contro l'assassinio di Lavagni.ni, Seg,retaTio del Sindacalo ferrovieri. Nè va dimenticata la sorte di queg,Ji insegnanti che nel 1925 frruna.rono una diahiarazione di protesta per l'assassinio ò.:i Matteotti. Molti di costoro 1J1onerano alma in .ruolo e non sono quindi slati Tias.91.lnli; mentre i loro compagni che quella dichiarazione non hanno d"irmalo ed hanno .fatto atto di &oltomi.s.sione al fascismo oggi rimangono ai loro po.sti. Vi è aru::be Ja situazion,e cli quegli lll!f.ficiali e impiegali che sotto iJ governo repu'.bhlichi:no hanno dato le dimissioni per non andare al N-01'1 e ncm assoggeltaTsi al .governo fascisba. Co&-toro non po9sono essere ria.s.sun1i, nonoslamte ],a <lomanda che all'uopo ihan'Do pre.se.ntala. Tutto questo ci preocaupa. Ric-Ordiia.mo che l'epurazione è mancala : si di&oo che si doveva colpire in allo e non in basso, ma praticamente cnon. si è colpito nè in alto nè in. ibasoo. Vediamo ora lo .spetta.colo di questa am<ni,st.ia che raggiun,ge lo scopo contrario a quelli() rper cui C'I'a stata -emanata : pensiamo, quindi\ -c:he verrà un igiorn-0 in cui dovremo vergognarci di aver combattuto contro il fas,cismo e co&liluirà oolpa essere ..stati in carcere ed al confino per questo. Avremmo fovuto &e'.I'Vircidell'i-stituto della grazia ed applicairlo caoo ll)er caso; avremmo ,doV'Uto stabilire la condizione che iJ bene!fi.ciario del condono, qoolora compisse en,tro cinque anno un nuovo reato, dovrebbe ncm oolo rispondere -di questo, ma .subire anche la revoca del beneficio ottenuto. Comunque, dobbiamo trarre insegnrumento dagli errori commes&i ~r evitaTli •domani. Pertanto riteniamo che ogni provvedimento Jegislalivo - come già ,è sbalo detto qui Ja un im.si.gne ,giurista - non dovrebbe e&Sere emanato d,aJ potere esecutivo, ma essere soltanto l'espressione della volontà popolare. Al di w-pra di questa non vi sono ajtri poteri e altre volontà. Quindi, ogni provvedianen.to legislativo dc-ve e.9sere vaglialo, discusso nel]' Assemblea idei rawresentacnti del popolo, e soltanto da questa Assemblea emanalo. (Approvazioni). Voglio infLne accennare alla situazione di caTattere obiettivo creala fa. que&ta amni.stia. Con questa amnistia sono uscili dallo carceri dei veri criminali tetragoni ad ogini pentimento, e che han.no ancora l'animo ohe avevamo ,sollo il f-a.sci..smo. Costoro sono per noi veri nemici <le!Ja Repubblica. Sappiamo benissimo ohe la Repubblica non pnò e J1on deve imporsi con la violenza e ooi tribunali s,pecia1i -crune ha Jatto il fasci&mo: ma ia Repubhlic&. si i.m,iporrà amche a coloro che hanno volalo per la monarchia quandc> Tealizzerà ,se ste&- sa. cioè quando darà viLa. a quelle rilorme, di carattere sociale ed eoonomico che faranno apparire la Repubblica c01ne l'espressione degli interessi e delfo aspirazioni ,del popolo italiano. Ma perchè la Repubblica po~a dar vila a quesle riforme bisogna che non sia insdiata m<?lla ..sua esistenza. Noi vogliamo essere indulgenti iverso tutti coloro che, nemici ieri. si dimostrano Q•a,yve.duti oggi e vogliono operare neùla legalità. reqrn'.bb1icana, ma dobbiamo essere jneoorabili e implacaibili contro tutti colorò che tenta&.sero di violare l'ordine repuJ)b!icaino. (Vivi applausi a sinisb.ro). ì'ì oi non dobbiamo attendere che da questa situazione derivino conseguenze irrepaTaibili, ma no- .~lro dovere è quello di prevenire le cause che poll'eibbcro dar vil•a a queste conseguenze. Si crei qui,ndi una Oegge che consenta al pot<!'I'e esecutivo 3i aillontanare dalla società pro- un determinato tempo coloro che lenlM:,ero ,di violare la legarnà Topubblicana. Solo in queslo modo noi potremo appre,starci ad a·ssolvere il compito ohe ci è stato aHidato dati popolo ita!iano, solo in questo modo noi potremo veramenle da1,e solide fond,amenl:i. alla ,nascente Repubblica <l.emooratica ita- !:ana. (Vivif~imi app1a,usi). A-v-vlso al lettori lettori, gli amici e i compagni che ricevono regolarmente il giornale e che ancora non hanno rimess-0 l'importo dell'abbonamento sono cortesemente pregati di rimettercelo al più presto. Non è necessario indicare che abbiamo bis1Jgno del loro aiuto più concreto. Preghiamo di versare l'importo sul nostro Conto Chèques postale VI 11 26.305 Zurigo. Abbiamo pure incominciato ad inviare i primi rimborsi. Facciamo viva preghiera a chi li riceverà di accoglierli benevolmente. Grazie a tutti. Gerente resp. : Pietro Bianchi, Zurigo Tipograifia « Grafica Bellinzona » S. A.

B LA VOCE DEGLI ITALIANI Vita e Cronache della Emigrazione Italiana In STlzzera Il Soccorso Operalo Svizzero e la sua azione In Italia (Nostra intervista con la direttrice del Centrc di lrlila1w1 comipa1 gma Gabriella Mayer) GabrleUa Mayer La V'isiita .al Comitato <ientrale di Milano dell Soccorso Operaio Svizzero, è stata per noi un motivo di viviss•iima soddisfazione. Quì a!bbiamo rpotuto vedere e toocare con m~- no come la solidarietà internazionale è sentita e operante; quì ci è staio confermata co:1 dati, cifre, statnstiche, a:na sopratutto con 11 cuore di idhi ci iha iparlato, l'opera di a,posto1ato svolta d&.l «Socconso Operaio Svizzero" int~a ad allevi.are, nel limite del possibHe E dell'imposs,ibile, i dolo~i, 1~ ~ne e. le m~seri_e di tanti ,nostri conna-z1onal·1,1 quali oggi, VJvrumente sentono un sentimento di ruff.etto e di riconoscenza verso ielhi, in ,un moonento così tragico cper la vita del nostro rpcxpoloha saputo dare, ,con i ,fatti, la ipr0:7a di qu~Ja fraternità un.iivarsale ohe è ,propri-a del soe1alis-mo. E' la ,compagna Gabriella Mayer eme ci •ha ,i,lQustrata la .storia del «Soccoo-so Operaio Svizzero" in Italia, storia ,che ha aV1Uto inizio ,con lei, :precis'3.llllente nei diffi-cili momenti della Y.al d'Ossola, storia ohe con 1 1ei è continuata e continua nei vari -sottocentri costituiti nelle ipiù b:nrportanti regioni d'Itali~. Con queste brevi 1parole d'introduzione des~- -derirumo indicare ailla ri'conosc:enza dell'ffiD.1grazione italiana della Sv<izzera, a.Jla quale per tanto tOIDJpoha apparteil'uto, questa nostra cara cou11pag,na, la cui modestia è pari soltanto a1lle:imiparre,ggiaibilidoti del cuore. * * * Abbianw sentito .molte volte parlare del «Soccorso Operaio Svizzero», ma confessiamo la nostra igrn.oranza, non ne abbimmo una profonda conoscenza; saresti così gentile da darci quegli sohiarimienti sufficienti per un chiaro oriern.ta,mento? Il Soccorao Operaio Svizzero è un'organizzazione socia,lista; e.sso elbbe origine nel 1930 come a~sis.tenza aJllevittime della guerra e del fascismo in Eurcxpa. Questa assi1Stenza si -concretava in forme moltepliici, a seconda delle circostanze: in A'llstria, soccorrendo i bimbi affa,mati ohe S'J)esso venivano condotti in Svizzera' per un lungo ,soggioo-no; i~ ~pagna. organizzando dura,nte la guerra c1v1le -case per bambini, che in un secondo temrpo ~rano trasportati 11onta,nidei centri bomlbardat1. Dopo la disfatta dei repubblicaru, )'a5:5i6te~za ai prod'ug,bi continuò nella zona dei P1rene1 _e in seguito nei campi di concentr~ento tristemente noiti del sud della Francia. Durante l'ultima guerra, il Soccorso Operaio Svizzero ebbe ad assistere decine di migliaia di prof<ughi e di vittime 'POiitiohe di tutti i paesi rifugiatisi in Svizzera, f:ra questi un gran numero di italiani. I1 Soccorso Operaio Svizzero .ha tentato pure di portar sollievo nella wna della Val d'Ossola nel 'Periodo della ilotta parrtigiana Purtroipipo, la rioccwpazione da ,parte dei tedeschi lo costrinse a ritirarsi. Da quanto temqJo il «Socoorso Operaio» ha iniziato il suo lavoro in Italia? In che mode ha svolto la sua attività immediata? Subito dopo l'insurrezione (2 maggio 1945) il Soccorso Operaio Svizze,ro si stabilì a Milano, 'Per iniziare un lavoro or,gani<:o e profiouo di assi tenza. Visto ilo stato <li deperi· mento dell'infanzia, e so decise la distribu• zione giornaliera di una merenda svizzera (¼ di latte, ,ricostituenti, cioccolata, fo1"1Ila~- gio grasso, ecc.) a tutti i ba,m'bini degli asili irufantili. Il numero dei bamlbini a~sistiti è in media 5000. La distribuzione di viveri a questi bambini è assicurata per tutto l'inverno prossimo. Per ;-fatale furono distribuiti a questi bambini vestitini, 500 paia d .scarpe e una distribuzione straordinaria di cioccolata Abbiamo pure distribuito durante l'inverno deile vitamine D, datoci daHa C.I.A.S. dietro nostra l'ichie ta. L'aumento cli pe o dei bimbi Inoltre, sono stati distribuiti a Milano: 300 casse di suppellettili. Ne hanno benefiio:iatc 1500 lfamiglie. Molti ,pure han avuto degJ.i indumenti di lana e ~carpe. A tutti i brumbin1 degli asili infantili fu donato ,un g,rembiulino fatto con stoffa proveniente daJla ,Svizzera :Vfobi11ai 83 famiglie sinistrate. ella giornata della donna socialista 500 a.biti di lavoro ag.Ji operai disoccmpati. Minestre nei quartieri popolari Via~ba e Baig.gio. Corredini ,per neonati. L'8 m~ogio a.e. aib'biamo aperto i.n -coHaiborazione -col Ministero Postbellico un laboratorio di lavori femminili. Il Soceorso Operaio Svizzero .ha ipr()IVYe.dutoa•ll'invio delle macchine da cucire, di una grande quantità di stofue, di aooe.s.sori ,(cotone, lferri da stiro, bottoni, ~bi, ecc.), di lana iper maglia. In questo laboratorio sono occupate vedove di guerra e di partigiani•caduti, spose di reduci e rifugiate. Finora sono sta.ti corufezionati costu mini e ibian()heria per •i birrnlbi inviati dal Mi. nistero Postbellico nelle colonie marittia:ne. Tutto il ,materiale confezionato venrà gratuitMDente distriibuito a.Ile !famig,lie delle vitti• me de1la ,guerra. C'è stata da par,te del «Soccorso Operaio" un'azione organizzata scienti✓icwmente e non limitata al solo cQ//'Y/f[Joeconomi-co in favore dei ba.mbini italiam.i? Si, ,per questa azione -abbiamo ideato e realizzato l'Asiilo Italo-Svizzero a Milano in via Watt 39. L'asilo è .situato in una zona popolosa, ·sprovvista di asili e accoglie 110 bam1bini, reclutati tra i più ,poveri del rione. Molti di essi isono lfigli di reduci e onfani di guerra e 'Clipartigiani. L'asilo è stato allestito <:on mezzi del Soccorso Operaio Svizzero, col più largo ruppoggio del M1Uniciipiodi Milano. La direttrice, l'inlferoniera e due maestre sono .svizzere e pagate dal Soccorso Operaio Svizzero; tre maestre italiane vi si trovano pagate drul Comune. li metodo pedagogico usato è quello della completa spontaneità e della libertà del fanci1Jll.lo,secondo l'iideale di Pestalo7.ai. I ibillilJbisono educati all'autogoverno e al senso di responsa,bililtà. Il visitatore rimane sor,preso vedendo i lavori manua,Ji eseguiti dai bamlbini ·con materiale ,semplice e am1JI1ira la perifetta autodisciiplina nella unassima libertà. Giocattoli, materiale didattico, ricco e vario, inviati dalla •S'Vizzera, sono a disposizione dei bambini. L'ambiente è vivace e Hredato con molto gusto. Esperienze pedagogidhe i•n stretto ,contatto ancihe ,con pedagogi- 'Sti italiani sono ancora in •corso. Nel giugno ·scorso è stata eftfettuata l\illa es·posizione dei l&:vorimanuali dei bilmibi, ottenendo vivo successo. Poichè fra i baanbfoi, abbiamo subito z,i. scontrato notevo,Ji tracce delle soilferenze prodotte dalla guerra, abbiamo pr()IVYeduto alla a~ unzione di una dottoressa in medicina specializzata, già ipratica dell'assi,stenza ai bimbi vittime delila guerra, iper le mire da essa prestate ai !figli di rifugiati nei caanrpi di internamento in Svizzera. Casi di neurosi e di p icopatia in consegiuenza dei bombardamenti ono stati rilevati, cura,ti, tanto da giungere a normalizzazioni dei bimbi. Per cambiare il metodo di cultura fisica militarE>.sca ,praticato negli asili, iii Soccorso Operaio Svizzero ha chiamato a sue s-pese una professoressa s-pecialista. Il nuovo meto. do di gimna'Stica informato all'indirizzo psica, nalico, ha dato ottimi 1,isuJtati, come il pubblico di 1Iilano, ,ha potuto -constatare. Il ,corso di ginnastica, in cui la rproifessore.ssa ha lavorato in collruborazione col ,medico, ba gio• vato rnotevolmente a migliorare le -condizioni fi.sio-psiohfobe inlfanrtili. Oltre al corso imppartito ai bambini, un corso speciale è etato offerto gratuitamente ,alle maestre -degli asili camunall, allo scopo di divulgare il nuove metodo in twtti gli asili. Per il futuro eperiamo di sviluiprpare maggiormente la nostra attività. Il d'inanziarmento svizzero per l'attività sociale--pedagogica suesposta in Javore dell'in. fanzia vittima della guerra è garantito per altri 6 :mesi. Poichè il nostro lavoro <:ostituisce un -crumlpodi esiperienza proficuo per gli studiosi di vsicologia infantile, sarebbe invero deprecaibile doverlo interrompere per motivi di carattere finanziario. Il Centro Pedagogico milanese di carattere •laico, sorto sottc l'egida del Comune di Milano, è ·assai interessato ai nostri metodi di assistenza nel rpe, riodo post-bellico. ~el nostro piano di ,lavoro rfuturo è compreso il tirocinio di alcune giovani comipagne diplomate, con un livello morale e intellettuale garantito, nel •nostro asilo, per l'arpprendimento dei no.stri metodi. Sarebbe nostra intenzione di a,prire a Milano una casa di rieducazione per una ventina di ba1mbini abbando-nati, vittime del dopoguerra, se il :.\Iinistero Postbellico vorrà dare il suo appoggio finanziario a quest'iniziativa. Queste insegnanti preparate nel no tro Asilo Italo-Svizzero, di nazionalità italiana, dovranno dare in seguito la ·loro attività in questa casa di rieducazione L'a,<;sistenza del , Soccorso Operaio Svizzero» si sarà certamente diffusa in altre località! Sì, e particolarmente con il «Centro Sociale di Rimini diretto da,lla compagna :\fargherita Zoeheli è stato possibile svolgere del lavoro degno dell'e,logio migliore. A Rimini è i~t~t (da e gr. a 3.~0 1 gr)o 18 .co il «Soccorso Operaio» ha ,creato 'UD piccolo villaggio modelilo comiposto da tredici bara<:- ohe Clhe 0s1pitano 160 bru1n,bini 1bisognosi di tutto. La compagna Zoebeli è assistita da 5 volonterosi •colla1boratori i quali circondano con •le cure ipiù a.flfettuose i pi,ccoli ospiti italiani (!Chein parte sono onfani e in parte sonc vittime della miseria), in base ai principi più progrediti dell'igiene e della .pedagogia moderna. Quali sono l,e altre località che hanno be• noliciato dell'assistenza del «Soccorso Ope raw?». E' prest,o <letw. L'azione del « Soccorso Operaio» è stata valida an~he nei <:omuni del la linea gotica. In queste località è avvenuta la distribuzione di mobili a 600 famiglie in 2-2 comu!li, e cioè : Casalecchio di Reno, Castinaso. 'an Lazzaro, Castelmaggiore, Argelato, Malalbergo, Pianoro, :i\fonterenzio, Monte San Nitro, esto Imolese, Sasso Morelli, Sasso Marconi, _\farzabotto, Vergaso-Tolè, Lizzano in Belvedere, Vado, Grizzana, Zola Predosa 1 Bassano, Castello di Serra.valle, Poretta. Istallazione di ambulatori di medici ,condotti nei comuni seguenti : Monterenzio, Mont.e San Pietro, Casalecchio, Sasso Marconi, ¼engar<lino, Pontoochio, Marzabotto, Gazzio Montano, Pianoro, Monghidoro, Irizzana. Istallazioni <li policlinici, di e trousses » di levatrfoi 1 istrumenti <li -chirurgia ecc. A Vergato, Bassano e Loiano verranno istallati degli ospedali. Inoltre si procederà in diverse località all'i•nstallazione di sale di operazione e di ambulatori. La distribuzione <li mobilio è terminata, il resto del lavoro è in corso di raalizzazi-0ne. Sono stati distribuiti 28 tonnella.te <li generi alimentari a 300 f.an1ciurn, durante tre mesi, nelle stesse località che hanno beneficiato della distribuzione di mobilio. A Molinella, il Soccorso Operaiio Svizzere ha inviato alle Cooperative <li Molinella macohine agri<:ole, per permettere a {JUesta popo~ !azione una più rapida ripresa dell'agricoltura. tA. Torino, è avvenuta ìa distribuzione di mobili a 150 famiglie sinistrate. Distribuzi-0ne di suppellettili, in gran parte alle colorue estive infantili e a istituzioni (Fond-0 Matteotti eoc.). Invio al laboratorio dell'UDI (organizzato coll'aiuto del Ministero Postbellico) <li mac- ' china da cucire, stoffe, lana, aocessori. Yiveri .a 5 eolonie estive (800 bambini). A Venaria: DiistriJbuzione di abiti e di scarpe a donne e bambini. Distribuzione <li latte, cioc<:olato a 90 bimbi (1-3 anni) e a 10 mad1i gestanti. Distribuzione merenda a 400 scolari, fino a Nat.ale. Distribuzione a Torino e a Venezia di latte acido a la ttan t.i malati, attraverso l'Opera ~azionale per la proezione di maternità e infanzia, n-0nchè atraverso l'ambulatorio dello Ospedale per bambini. A Ancona, è in cor,so la distribuzione di mobilio a 120 famiglie sinistrale. A Ferrara, distribuzione di mobilio a 120 famiglie; organizzazione di un la bora torio. A Verona, prossimamentes'iinizierà la distribuzione di mobilio a :lOO famiglie sinistrate. L'intervista è finiita; noi abb.iamo rin· graziato e abbiamo promesso <li interessare i compagni italiani della Svizzera perchè nel iimite delle possibilità di ciascuno, ognuno r.,ontribuisca a quest'opera altamente umanitaria che onora il movimento operaio. Quante cose buone si potrelbbero fare se i mezzi fossero ma1ggiori, ha soggiun~ la com'P Mayer a mo' di comn:niato. E in questa frase abbi~mo senti•to la deso1azione di una mamma intensamente preocowpata per le bocche aHamate dJi. tanti e d:i itant.i bamibini abbanldonati a se stessi, che non sono di nessuno mentre dovrebbero essere di tutti, fosse solo perchè il mondo ha bisogn,o .<li farsi perdonare i suoi troppi peccati verso di loro. P. Bienne Grandmeanifestazione di fedeallaRepubblica Italiana 'I'.uLli ,gli italian.i di Bienne e de1le Joealiiià ci,rcoll!Viciono sono oordiallmenlo invitati e vivamente sollecitati ,a, pa.rlocipare alla gran.de man.iiestaziono 011gamizzata dalla <CoJon:a. Libera Ita'li.'.lna. che avirà 1rll'01go,con la, pe.riecilpazione del icom- 'J)aigno .A ntanio GrQppi, sindaco socia)lista di ~Iilano, nel],a gran<lo ~la della <Casa del Poipolo> domenica. 13 ottobre 11,IJeore 14.30. PROGRA:.\1.1IA 1. Ore 14.30: adwna1 la al,la Stazione e ri'cev.imen. bo del coon;pagno on. wvv. Antonio Greppi Sindaco di :\Iii.amo. 2. Co,Iioggio per le 'Vio <loJ.la <>iltà. 8. :\fareia d':;.1peTtura. (Bandiera. Ros.;a), Mu<Si- <:a operaia di Bienne. •!. Saluto ai convenuJti dal pa-e.siden(c <lolla festa 5. Coralo V<ffdi di G.renohen. 6. Dil.:;(;Onso dcll'orn. dr. Guido ~foLler, Sindaco di Bienne. 7. &zi•one ma,ntlolinisLioo. di Grenchen. 8. .DL,co•rso ltfficinlc del co11npagno on. avv. Antonio G.re1xpi, Sindaco di :\Iilano. !). C'·u1lo dol!la '.B . .J. 10. Dit.--eor--o di chiuffilra, p.rc,.:;id~lo della <Colonia Libora Italiana>. Grencben La gronde ma1 niifesla.zi'Ono or,ganiwala dalh Colonia Lihera J1a dimostJraio unt. volta di più la più pertfetjla, .adesione deLJ'eunigrazione alla giovane Repuibhtilca It.a,liona e ha lluminosa1menl'e .si- ,gnilficata, e ricontfermaita la vecchiia e 6"aJda rumi· cizia. che uni.sce il popolo j[alia.nio al popolo svizzeTo. * * * (Nello. foi0igraifia, a destra i,l compa•gno Grep- ·pi, Sindiaico di Miil.an 1 0, an cen(;ro il com,: :naz Adolfo FuITer, Sindaco Ji Gtrenc.hen, ,a smrstra il comprugno A~elo ·Bo'ftfini, pres.identc della Colonia Libera di Grencllen). Wlatertbar · Domenica 6 ottobre, aJ,le 01.re 14.00, nel solito looale, eN.rà. luogo l'asserrublea dahla GeZione socia,liata. Dato. l'irnlJ)ortamrza dell'ordine dol giornc .ne.sS1Unodeve mancare. IL COMITATO Glae•r• La Se,z,ione .di Ginevra si è recentemente riun,iita in assemblea generaJl.e oaxlinaria. Dopo aver: udi bo uno. relazione doi segiret,aTio su questioni' j,nterne, l'assem'Wea Jia esaminato i unezzi più a.datt.i per intensiJicare la propagamda in, mezzo alla co.nettirvità ile.liana. Doa>o un esauriente scambio di vedute, i comprugn,i sooo ,giiunii a,Jla conolu- .sione c11e i,l So'Cialismo è a.n<XJ1ralungi da.l,l'oo.sere coin06Ci'llio, e tanto meno ca.Jpi,t,o,fra la gra,n<lissirrna part.e della. nO<Stra emiig,r~ione. L.:i, propaganda ed jl ip(foseliti,smo nion possono quindi essere efficaci, se non. molti .attraveriso un pr-0grrumma serio che ,preveda in primo J1 uogo l'or- ,cranimaizione di coniferemrLe di ou!Lura, tenute da ;ompagni c'Ollnpeienti e pir~a,n1ti. L'-assemblea ha diato incarfoo a,l Comitato della SezioJ1e di ])U'<W· vedere in merito. Si è poi esaminata la, posizione dlel Pariito di fronte a/He iaissocfaq.i,oni italie..ne ed in parfa::ola1.re, alle Col0111ie Li,bere, come da M>eoomanidazione della. Commi,SSione Eseci\ltiva f&- dcrelie. La dioou~ione JJ-On ha porta,t,o nuovi elermeati nella val'Urt.azione della posizione detl n-0s!ro Prurtito ed i com-prugni sooo sfa.Li unanimame-ntc conoeordi n:e~lr' ufi.femmia.roI.a nooec:...sità dell,a, ditfesa e del consolidamento delle Co1lonie Libere, in seno all'eunigrazione italiana. A dltiu;;ura della di.s'Ci\lS· sione, la Sezione hr, 'Volato- 'lln ordiin.e del giorno nel qua!le è detto in .;os'..aMJa: da dilfeE:0-ed .il po- •tenziamento dehle Colonie Libere - in qua'Ilto es,:;e rappresentano Ja ,parte più siruceramonte an· tifascista e più po,1it.i100manle pr01pairnt.a dcu·emigrazione - è, ad un terrupo la dilfesa ed il potenziamento delle piremesse del Sooia!li€1Illo>. Qua1J1.topoi ai sisiemi IJ>er djlfendere ed ai mezzi per potenziare, i 00'111!~.gni non so1110 bli tutli <l'chlo. stesi-a CYPinione. L::,, diS<!ll6151ioneprosegiui,rà i·n sede di Commi.ssione Esecutiva. fodO'ra.lo, dove Ja. Sezione di Gi·nevra. conta inYiare i prorp,ri. ra'!)- presentanli. 8claflasa Emigranti italiani in arrivo Numerosi e sparsi un po' dappertutto, sono arrivati, ed altri seguiranno, i nu,wi compagni lavoratori, nel Cantone cli S<:iaffusa. Sono quasi tutti, dire.mo <:osì, lavoratori stagionali o con un minimo di gal·anz:.a di lavoro, ma <:erta.mente non tutti ritorueranno al natio loco ed i rimanenti, ver-so i quali useremo tutta la nostra attenzione, ingrosseranno le file della nostra emigrazi.one proletaria e, vogliamo sperare, ci aiutoranno a far rifiorh,e il verbo socialista non mai spento ma purtroppo sopito dalle ves~azioni fasciste di triste memoria. Le prove passate e l'esperienza subita 6aranno un valirlo incentivo affinchè qu.e.sti nuo,·i nostri <:ompagni sentino la urgcnta necessità cli far parie del loca le gruppo socialista italiano e dar-e tutta quella attività <:he sgorgherà naturale in chi, proletario si sente e specialmente in que to Cantone <,ve i <:ompagni €ocialisti svizzero-tedc,..,ehi, <:ol ]oro senso di re..spon abilità, hanno ben operato a. favorE' della classe operaia. I primi pa si di questi nuovi compagni, saranno certamente duri e star•à a noi l'infonder loro tutto il coraggio nece.;,sario. E que to lo faremo ,con entu ia mo, con la netta convin7.ione di faro il solo dovere rli socialisti, ·opratutto internazionalisti affinchè, al cìisopra delle frontie1,e che l'~goif-;mo borghe.c;c ci ha gratificato, i elevino gli ideali di fratellanza, libertà e di pace, 1)}'esuppo-,ti nece. ari per la nuova Europa ocialista di domani.

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