L'Avvenire dei Lavoratori - anno XXXVII - n. 49 - 15 giugno 1946

• Anno XXXVII (nuova serie)N. 49: Zurigo, 15 giugno 1946 LIBERAREE FEDERARE QUINDICINALE ,SOCIALISTA Redazìone e Amministrazione: Casella postale No. 225 Selnau. Zurigo 2; Conto postale No. VIII 26305; Abbonamenti; 24 numeri Fr. 4.-. 12 numeri Fr. 2.-. una copia cent. 20 Telefono 27 47 02 La Repubblica italiana I I dolore del passato se ha lascialo in loro segni che vanno cancellali, reca anche con sè una ricca me · e di esperienze, una rinnovata selc di giustizia, una volontà sana di riscos a, forze vita1i per 1a ricostruzione del paese. li popolo italiano ha espresso attraverso le urne la volontà di iniziare un nuovo periodo nel'la sua ·storia: la casa Savoia sulla quale gravava un triste ipa' salo di guerre e di fasòsmo, che simboleggiava le speranze della reazione, l'amnistia ai gerarchi, l'agguato permanente alla libertà, deve prendere la via dell'esilio. Il sogno di Mazzirni, di Cattaneo, di tutta l'eletta schiera dei repubbli-carni del nostro Risorgimento è stato ripre'so e realizzato oggi da un ,popolo ohe dopo una ·)unga epO'])ea di dolore ha trovato la ,chiarezza ed ha compiuto l'atto di giustizi.a ,che la storia rkhiedeva da esso. II proletariato del nostro ecolo al lume dcH'iideale so·cialista si fa alllche realizzatore di que1'la rdemO'cr.azia repubblicana concepita rdai ,grandi piriti del nosh·o Risorgimento. Accanto aid una democrazia economica (jhe •sopprirma il corruttore imperio dei gi.iandi rmonopoJi, esiste l'ideale della realizzazione d'una libertà solida che difenda l'uomo dal'la vio1enza delle .caste e garantisca la li1bertà del s•uo pensiero. Il grande atto epuratore ,compiuto dal popolo ita·liano segina una sconfitta della reazione che già si raccoglieva intoT'no alla monarchia, la superstite a'lleata del fasci- ·smo battuto. Ma qruesta viHoria politirca deve nra essere valorizzata con un profondo cd efficace intervento nei raipporti sociali esistenti nel nostro paese. L'atto epur.atore con il qua.Jc il popolo ha colpito il simbolo vi,vente e rarppresentativo del previ"legio, deve essere esteso a quelle caste che qiuesto simbolo sostenevano. La monarchia ,parte; ma i ceti sociali che into1no .ad essi si •erano raccolti, pur decapitati d'•un appoggio po'litico, 1·estano ancora intatti nei loro previ!egi ed ancO'ra efficienti nelle loro possibilità di reazione. Parliamo ,dei grandi latifondisti del mezzogiorno ,per i quali la monarchia significava il presidio del1e immense tenute irn cui migliaia di contadini aspettano una . oJuzione giusta ,ed umana; parliamo della campromessa e respon abile classe di rpolitici fascisti per i quali la mcmarohia significava la assoluzione, 'Parliamo dei monopoli capitaIi'sti<Ciper i qua•li l'i tituto monarchico fren::mdo le libertà popolari, insidiandole ad ogni occa•sione, serviva di argirne ai movimenti sinrdacali ed alle rivendicazioni politiche ,delle classi lavoratrici. L'inizio d'una equa o:pera di riforme socia·li sarà dunque il compito délla •Costituente. ·CoJ.pito il sionbolo bi ogna colrpire il braccio che lo sosteneva. Questa è la prima mi ione della sorgente repubblica ita·liana. è la prima iniziativa ch'essa dovrà prendere per garantire la ua o-lidità. La monarchia non era infatti il solo mezzo politico a servizio delle forze della reazione ita'liana le quali, nel qua'llmquismo. nel •liberalismo, nell'ala destra della democrazia cri tiana rpo sono trovare altre forme di lotta sia per la ,conservazione delle posizioni previlegiate, sia per l'offen iva contro le libertà repubblicane. La neutralizzazicme ,deHe forze economiche della reazi()lne allraverso una rapida ed energica riforma agraTia ed industriale è la prima rmisura di sicurezza, è il primo alto di difesa della giovane repubb'lica italiana che nel laborioso periodo di formazione dovrà essere libera ,da ogrni in idia. Se le ba i economiche del nuo~o a-s etto sociale aranno razionalmente poste potrà inizi.ar i nel frattempo Ja ,grande opera umarnistica di elevamento del cittadino ira.1iano alla pratica serena della libertà dalla quale decenni di servitù -e di sciagUTe 1'avevano alkmtanato. Lunga opera educatrice che richiederà sen o di re ponsabilità sociale, oou1atezza, tolleranza reciproca da parte di uorrni · }Wl · i'Ci -e di ;.;rti · _ Grifici di ti ·, i i@z ontid u n tro i residui .pi rituali <lei passato, contro I-a triste eredità del fascismo. Lotta ccmtro il divismo, l'eccessiva ammirazione dell'uomo politico e 1a sua smodata esaltazione, rinuncia all'imposizione prepo~enle delle proprie opinioni, esercizio intelligente delle attività critiche che rnon devono finire nel disfattismo ~ nel corrosivo; gusto della verità nuda preva'lente su quello della retorica. La repubblica ,che dovrà realizzare la libertà in concreto, che dovrà riac.costare il popo'lo italiano ad una Europa 1111wvae di e sa farne parte degna ed integrante, -richiede una grande mobilitazione di energie spirituali da parte del popolo e degli uomini politici. ~oi vogliamo esserne consci a'tla soglia di questo periodo nuovo che gli italiarni hanno aperto con la propria volontà Noi salutiamo con fiducia la nascita della giovane repubblica italiruna e ,con entusiasmo la •partenza della Casa Savoia. Sorge all'orizzonte la eia se lavoratrice come grande tprotiagonista nella rinascita d'·ltalia e dell'Europa butta, come avversaria decisa del previlegio di classe, del militarÌ'smo aggre sivo, -come forza sana che superando irn lutre le patrie gli egoismi nazionali ha in sè la •capacità storica di realizz-are quella miissione di pace e di libertà che jl socialismo si propone. Ohe la nascente repubblica italiana sia non ,solo ,negazione· d'un passato di fazioso nazionalismo, ma anche arffermazionc operante verso una solidarietà internaz,ionale <lei popoli. L. S. I duri a morire Un atto inqualificabile Tullio Benedetti, ,presiàent,e dell'Unione Monarchi.ica Italiana ,si ,è rivolto - «per e,splicito mandato ri<.levuto dalla m,edesima, in rappresentanza '(J.,nchedi tutte le altre associazioni ,monarchiche italiane» - all' Ammiraglio Stone, ieapo della Commi,ssione Alleat.a di. controllo in Italia. 1per chiedere «che. le. autorità alleate ~rocedano a un'immediata ver iifica delle -schede, dei verbali elettorali e dei reclami ,inoltrati dai cittadini elettori, disponendo la visione di tutto ·il materiale elettorale accentrato (Presso la Suprema Corte di CCbSsazioned'Italia prima rohe questa proceda alla ptroclamazione ufficiale dei risultali». Nessuna rparola potrebbe essere troppo fori e per stigmatizzare questo ignobile atto dei monarchici italiani; atto compiuto ,certamente ,con il consenso e ✓orse su suggerimento di Um:berto il detronizzato. Sconfessata, ,respinta, ,condannala dalla maggioranza del popolo, la mona,rchia, invece di accettarne il giusto verdetto si rivolge, a mezzo dei suoi agenti, allo straniero r;he ancora occwpa la nostra terra t]Jer iniplorwrlo: «Difendimi contro il mio popolo, difendimi contro la stessa Magistratura italiana, tu che per ifort1ma ,se.i ancora il padrone!». Non ·vi è un solo italiano onesto, un solo italiano che abbia 1 un minimo di sensibilità nazionale, il 1quale non soffra, fin nel più vrofondo del suo essere, constatando che oltre un anno do.po ,la ,completa liberazione della Italia - liberazione avvenuta in gran parte per opera degli italiani - l'Italia non è ancora •un paese indi,pendente; che eserciti stranieri accam,pano ancora sul nostro suolo e che esiste ancora, in Italia, una Commissione Alleata la ,quale controlla, di fatto, la vita italiana in tutti i suoi aspetti. Non vi è un solo italiano one,sto, un solo italiano die abbia un minimo di sensibilitd nazionale il quale non sarebbe di.sposto ad (JJCcettare i più giravi, i più duri sae,rifiei, pur di affrettare l'allontanamento delle trwppe straniere, (JJU.rdi affrettare la scomrparsa di ()(1~i forma di conlrollo straniero .sul nostro Governo, ,su.l nostro popolo, sulla nostra nazione. .Va i avoia ed i loro agenti - i latti sono lì a dimostrarlo - ,hanno (Perso, se mai le hanno avute, ogni onestà ed ogni sensibilità nazionale. Contro il governo, contro il popolo, contro la nazione essi si sono rivolti allo straniero con la vana speranza di salvare una corona caduta nel fango, di impedire che la volontà espressa liberamente cla oltre 12 milioni di italiani possa venire realizzata. Naturalmente l'appello dei Savoia. e dei loro agenti è caduto nel vuoto, re non vi è dubbio che lo stesso Amoniraglio .Stone ed i governi alleati devono ,aver provato un senso di sdegno leggendo la lettera di Tullio Benedetti. Dal punto di vista rpratico, questo OIJ)- pello non ha (!Jerciò avuto alcuna importanza e alcuna ,conseguenza. Jf a esso indica, comunque, .con estrema chiarezza ,quanto siano caduti in basso i Savoia ed i loro agenti e ,come essi non abb,iano ormai più nulla, assolutwmente nulla, di comune con l'Italia •e con il popolo italiano. Ed esso conlerrna, nel temrpo stesso, che la condizione rprima perohè l'Italia potesse riacquistare la sua indipendenza e realizzare la pacificazione e la ricostmzione del paese fosse precisamente l'eliminazione della monarchia e la proclamazione della Repubblica. a La Repubblioa è finalmente una realtà; il proletariato italiano artefice di questa luminosa conquista, che vuole essere democratica e sociale, nell~ ~ran;di m~~ifesta2ioni ~he si sono svolte in tutte le città ,d'Italia ha espresso la sua fede ne, s1cur1 dest1n1 della Patr,a, che possono esse e g ran iti soltanto dalle nuove forze del Oavoro e •da una profonda volontà di pace. B. Traven L'investituradel potere Ai compagni chiamati dalla volontà dei lavoratori e dalla fiducia del Partilo alle gravi responsabilità di governo, nel momento della proclama:::ione della Repubblica Italiana, dedichiamo. La cerimonia dell'inve ti tura del nuovo capo si òVOlse in un modo curioso . .Alle ei del mattino la tribù, tra i cui membri il capo per il nuovo anno era stato eletto, si recò sulla piazza dinnanzi il Cabildo portando con è il capo prescelto. Tutti i membr•i .delle alti-e tre tribù :,0no liberi di intervenire alla festa. Dinnanzi a,l portale <lel Cabildo i migliori uomini del1a tribù presentano :il neoeletto al suo predeces, ore e ai suoi consiglieri. Con la presentazione è avvenuta la verifica dei documeruti elettorali. Il capo climi sjonario pronuncia un di,.:;corso in lingua indiana, composto in forma poetica e evidentemente gi,à. assai antico. Il nuovo capo risponde con modestia e COTtesia. An<lh'egli varla in -lingua indiana a oi ,-erve delle verehie r,ime u;;ate per questa cerimonia forse da mille anni o più. Dopo <:lhe,con molte cerimonie, è .stato finalmente consegnato al neo-eletto il bMtone di comando, viene por,tata una sedia. La aedia è molto bassa. E' costruita con legname filamentoso e sembra essere di vimini. Il sedile però è vuoto nella grandezza del deretano. Tra le risate, gli scherzi allegri ed i mo'oteggi acerbi degli uomini, che sono intervenuti in massa alla <:lel'imonia, il nuovo capo cala per metà i pantaloni di cotone bianco e si .siede ponendo il deretano nmlo nell'apertura della sedia. Egli tiene nella mano destra l'insegna della sua carica, il bastone di comando di ebano ornato di un bottone d'argento, e siede ora dignito;amente sulla sedia, con il viBo rivolto agli uomini della nazione, cha gli stanno di fronte. Eg-Ii siede l.à, serio e maestoso, com(} se volesse compiere il suo primo atto solenne di governo. Il ridere e lo scherzare degli uomini cessa ora per un poco. Si direbbe che tutti vogliano ascoltare in raccoglimento le prime parole del nuovo capo. In quel momento però arrivano tre uomini, delegati alla cerimonia dalla tribù che dovrà eleggere il capo nell'anno succe.;sivo. Essi porfano un recipiente di terra, nei cui lati sono trivellati numerosi fori. La pentola è piena di carbone di legna ardente che brucerà sempre più vivamente in causa dell'aria prodotta da quei fori. Uno degli uomini spiega con un dir;corao rimato in lingua indiana quale sia lo scopo della funzione che egli sta per comp}.ere. Dopo di che egli depone la pentola con il carbone ,di legna ardente otto il deretano nudo del nuovo capo. Nel suo discol'So l'uomo ha spiegato che il fuoco sotto il deretano deve ricordare al capo che egli non siede su quella sedia per riposarai, ma per lavorare a favore del popolo, che egli deve restare attivo, anche quando siede sulla sedia d'ufficio; non deve, oltre a ciò, dimenticare, chi ha posto il fuoco otto il suo deretano. Il fuoco vi è stato posto dal-la h-ibù che dovrà nominar-e il capo nell'anno successivo, e ciò è avvenuto per ricordargli fin d'oggi di non diventa;·e un bonzo e che egli dovrà abbandonare la carica appena pa sato il tempo prestabilito, per impedire un dominio a ,ita ed una dittatura, che sarebbe danno a al bene-; ere del popolo. Dove se egli però, malgrado questo, vole11 re tare appicciccaito al suo post.o, si provvederà a P-Orre otto il uo di dietr0 un fuoco uificientemento grande, prrchè non rimanga più nulla nè della serlia nè di lui. Appena la pentola con il carbone di legna ardente è tata depo ta sotto la sedia, vengono dette tre entenze in rima . .ci-;p0tti vamente una da un membro della tribù che aveva eletto il capo nell'anno precedente, un'altra da un membro della ti,ibù che dovrà eleggere il capo l'anno ucceòsi vo, la 1 erza infine da un membro della tribù cla.Jle cui filo usciva il neo-eletto. Fin che 1a dizione dello sentenze non ~ terminaita, il neo-eletto non può alza!.·si. Dipende dalla ua ,popolarità o impopolarità, se gli uomini incarica ti di dire le sentenze, asolvono il loro compito lentamenle o con la rapidità permessa dalla preoccupazione di salvare le apparenze. Se l'uomo che per ultimo deve dir,e una sentenza, ritiene che gli alb:i due siano stati. troppo rapidi. egli può riparare il male con una dizione doppi:imente leilta. Qualunque coaa il capo neo-eletto po88a provare, egli non rivelerà nè con una 1,morfia nè con un gesto, quanto vicino gli sin. il calore e quanto egli ne senta gli affetti. (Continua in 2.a pagina) ! ~ ' 1 I I I I

' I . . NOTIZIARIO IT.ALIA.NO Irisoltufi nHitiuli delrelerendum istituzionale REPUBBLICA -t!l.672.787 IIIONARORIA -10.888.905 ROMA: La proclamazioneufficiale dei risultati del referendumistituzionale Il 10 giugno a Montecitorio il primo presidente della Co1;te di Cassazione -ha proceduto all'atteaa proclamazione dei ri,rnltati del referendum istituzionale, la somma rlei quali, secondo quanto attestano i verbali, dà 12.672.767 voti alla Ropubblica e 10.688.905 Y,qti alla ~fonarchia. Questo atto solenne ha sanoito ufficialmente l'estinzione dell'istituto monarchico nel nostro paese e rappresenta nella storia lo atto di nascita della Repubblica democrntica ita1iana 'Y"oluta dal ,popolo. !La lista dei risultati dei singoli collegi: COLLEGI REPUBBLICA MONARCHIA Torino ij00.772 536.594 Cuneo 412.313 380.770 Genova 611.849 275.764 Milano 1.153.027 541.827 Como 422.722 241.923 Brescia 399.986 344.637 Mantova 304.275 148.855 Trento 192.204 33.946 Verona 647.464 504.273 Venezia 403.329 252.478 Udine 339.183 198.388 Bologna 879.201 212.373 Parma 638.288 238.681 Firenze 487.133 '193.566 Pisa 456.164 194.821 Siena 338.165 119.984 Ancona 499.087 213.396 Perugia 335.835 168.610 Roma 713.875 745.845 La clausola undicesima stabilisce éhe l'attuale revisione non pregiudica le riveudicazioni delle Nazioni Unite nei confronti dell'Italia derivanti dallo òlato di· guerra che esiateva in precedenza. La clausoln. docEcesima stabilisce che la revisione entrerà in vigore a partire dal momento in cui essa verrà fwmata dal primo ministro ita!i:rn•) e dai Comandante supremo alleato in Ib)ia che rimarrà in vigore fino alla stipul:u.:ione del trattato di pace definitivo. MILANO Per l'avvento della Repubblica il Comune di )Iilano ha pubblicato il seguente manifesto : Cittadini, Il nostr-0 augurio, le nostre speranze alutano la Repubblica che rinasce, per libera. volontà ,di popolo. 'tanno dietro di noi gli anni cupi dell'oppressione, ma risplendono nelle tenebre di quei giorni le glorie della cospirazione, dei patiboli, della resistenza, del combattimento. Da tanto dolore, appunto, e da tanto eroismo la Repubblica è sorta: nel ricQrdo dei più puri sacrifici noi l'amiamo, la ,·eneriamo, la sosterr<'mo. _\.i tempi che verranrio non sorride più altro bene che la fede nel <lomani. E ,•oi lo sapete, .milanesi, che non avetl" - dubitat-0 nemmeno neJlP oro più Lragiche e sfortunate. Ora deponiamo, perchè la Patria rina.sca, tutti i rancori : la giovane Repubblica sarà sacra e invincibile sollanlo se ispirala dalla concordia. e dalla coscienza <lel dovere. 11 cammino verso il futuro può e Qere in,;idiato da oscure forze disgregatrici: opponiamo loro la pacifica e pur vigilante potenza della nostra virtù <lcmocratica. Viva la Repubblica libera di tulti gli italiani. )[ilano, 9 giugno 1946,. La Giunta municipale: Gre1lpi, indaco l\lontagnani, vice-sindaco Boccalini. Barcellona, Boriosi, Caldara. Confalonieri, Corti, Ferrari, Giambf'llini. Giani. Jori, )Ia:,;.sarenti, )fecla, Rigamooii. Roda. , anna. Vallar<li, Yenanzi, ZanchPtta. a:,, e-.- sori. · POLA·: Una delegazione della città di Pola a Parigi E' parlita per Parigi una Delegazione <leila città. dì Pola che F<i prnpone di illustrare ai sostituti dei )Iiuislri rlegli Esteri. ai circoli polilic~ ed alla stampa la , olouth della popolazion<' di Pola e dell"Istria oc- -ci-dentale cli non essere staccata palla ~fadre Patria. In -data o<1ierna sono c::.tatipuro inviati dal C.L.K. di Pola al e.~relario di • fato americano Byrne.-:, al ministro degli esteri f rancese Bidault e al PrPsidente ciel Consiglio, De Gasprri. <lei tele.grammi, nei quali si fa presente che la popolazione di Pola " deln tria meridionale nonchè delle isole del Quarnaro in\'oca un libero plebi- cito a salvaguardia dei p1·incipi etnici ti:::.-ati dalla Conferenza. di Londra. AquHa 287'.322 326.267 Benevento . 103.969. 241.361 902.700 AGLI AMICI REPUBBLICANI ED AZIONISTI Napoli 341.778 Salerno 152.570 415.641 Bari 320.867 509.476 1Lecce 148.872 449.299 Potenza 104.471 153.960 Catanzaro 333.491 502.605 Catainfa 329.035 707.520 Palermo 379.951 595.488 Cag1liari 206.939 321.305' Val d'Aosta 28.630 16.506 Totali 12.672.767 10.688.905 ROMA : Le dodici clausole del nuovo armistizio Secondo informazioni attendibili il testo del nuovo armistizio comprenderebbe dodici clausole. La claUòola prima abroga le condizioni aggiuntive dell'armiòtizio del 29 ,;;ettembre 1943 che davano al Governo mi_litare alleato ampi poteri di controllo, di cui iu pratica spesso non si fece uso. La clausola seconda definisce le relazioni ufficiali tra l'Italia e i quattro· principali Governi alleati come ::;i delineano in seguito alla revisione doll'al'mi, st~io. I La,dausola terza abolisce la commissione alleata in Italia .e coatituiòCe un nuovo organo speciale alle dipendenze del Quartiere generale delle Forze alleate pres~cùub cla: Comandante supremo alleato, Cile dovra controllare le forze armate italiane e la pro· duzione bellica italiana : anche la :\farina ital,iana sarà posta alle dipenden~e di questo nuO'Vo organo. Nella Venezia Giulia e nella provincia di Udine 1,imarrit in ca· 1,ica un Governo militare alleato fino alla conclusione del trattato di pace definitivo. La clausola quarta stabilisce che l'attuale: revisione non riguarda le colonie ilaliano o i territori dipendenti per i quali deciùerà il trattato di pace. La clausola quinta contempla un nuovo accordo (che è in corso di negoziazione) relativo al disloca~ent? i~ I~ talia di for,ze alleate in baae ar piani J1 reimpiego e per la sorveglianza rlel!c lince. alleate di oomunicazione con l'Au:;trrn. La clausola sesta dispone il rapido rimpatrio dei pri,gionieri di guerra italiani che si trovano tuttora in territori alleati. La clau· sola settima invita il Governo e il I)Opolo italiano ad astenersi da atti che po~sano recare detrimento alle )fazioni Unile o ai loro sudditi. La clausola ottava invila il Governo italiano a collaborare all'arre to o al processo dei criminali di guerra, a termini dell'accordo di Londra òUi criminali di guerra del 18 agosto 1945. La clau3ola nona invita il Go1·erno italiano a collaborare nelle ricerche pei· la restituzione delle proprietà delle Nazion ~ Tìnite illegalmente trasferite in Itali:l dUiaute la guerra e a pagare le relative spe;,e._ In base alla clausola décima il Go,crno italiano dovrà rinnovare l'impegno assunto di consentire al popolo italiano mediante libere elezioni di esprimer-e la sua volontà con 1m Yoto 4i .rq,aggioranza. Egidio &a.le - caro-a tutta la emigrazione Ua.lia,na in Svizzere. - h.i precisa.io in 1.l!Ilalettera a,gli rumi<:idel Partito Repubblicano Italiano ed a · qu~lli del Parli lo ·di Aziono <le-I Salento i motivi per cui non ha credulo di partecipare col suo nome alla lotta eletto.raie. Poichè egli ha. avuto Ja corte.sia di rcomunicarei il le5to ool1a ùettera, noi <ii µrendiamo ~a libertà di pubblic*lo integralmente, non solo perchè siano note le ragioni dell'assenza, ma principa,lmente in considerazione che la lcUera ha portato un notevole contributo di .;erenilà e cli lealti~ alla lotta politica in Italia. Ecco la. lettera: Oati Amici, Da quando, nell'aprile dello scorso anno, gli avvenimenti mi hanno consentito di fare ritomo in patria, dopo i lunghi anni d'esilio, mi sono deliberatamente astenuto da ogni manifestazione politica nella città alla quale mi legano, anco1· più che la nascita e l'avervi vissuto l'adolescenca e la giovinezza, tanti ricordi e tanti af!etti. In questo atteggiamento ho creduto doveroso persistere anche quando, nelle scorse settimane, voi - e, con mag- (Jiore insistenza. coloto fra vot che mi sono stati compagni fedeli di aspirazioni, di speranze, di lotte nel corso di tanti anni - mi avete 1·ichiesto di accordare 1l mio nome, c01ne candidato nella prossima battaulia elettorale. .lfo ora, alla viailia della Costituente, destinata a segnare, con il trionfo della Repubblica. l'inizio di una nuova epoca nella storia d'Italia, io debbo ,i voi una parola di chiarimento, affinchè il silenzio e l'assenza dalla lotta non sembrino consigliati da inerzia o da scarso interesse alla vita del paese, e, con essa, una giustificazione del rifiuto di accogliere un'offerta, che è stata per me la piil chiara e gradita testimonianza di stima e di affetto che poteste darmi. Se le' ragioni del mio atteggiamento sono in piccola parte personali, legate ad una particolai·e concezione dei doveri della lotta politica, esse lo' sono ben più di carattere e d'ordine politico. Mi è sembrato che a chi alle proprie idee ave1:a fatto il sacrificio d'ogni tranquillità e d'ogni bene, ma che le cii-costanze avevano costretto a combattere in paesi stranieri la battaglia per la libertà che non era più possibile in patria, meglio convenissero il riserbo e la preoccupazione di 1'iprendere contatto con i suoi concittadini e con la 1·ealtà clel°paese, che il mette1·si in mostra e magari ritrovare nella sua modesta opera del passato titoli 7,e,· onori e cariche rappresentative. Avendo serbato fede sin dagli anni della prima viovinezza all'idea repubblicana e dato il ma.ggior contributo d'energie che mi fosse consentito al partito che la propugnava, in tem71i nei quali non molti erano i suoi seguaci. 1n'e1·0. riell'esilio, associato <tvecchi e nuovi compagni di lotta che avevano promosso la costituzione del Partito d'Azioni', quando sembrava non vi fossero altre forze democratiche in Italia decise a continuare attivamente la lotta contro il fascismo e la monarchia o almeno le vecchie formule ed i vecchi quadri non avessero più alcuna forza di attrazione vetso le nuove generazioni. Nel pensiero di coloro fra noi che, vivendo all'este1·0, avevano scarsi e difficili contatti con l'Italia, ma potevano. in compenso. profittare d·i più larghe e diverse esperienze, la nii:ov~ f orma::ione politica non avrebbe dovuto costituire un nuovo pai·tito che si aggiungesse a quelli già esi5te1tU, Jnr;. essere un<i larga concenlra::;ione di fo1·- ze democratiche, repubblicane e socialiste, che, accogliendo, per 1·ealizzarle, le esi_qenze politiche e sociali def nuovi tempi, avesse il compito di create e di organfr:zare la democrazia in italia. Finc;hè dura1'ono la lotta clandestina contro il fascismo e la 1·esistenza armata contro l'oppressione _esterna ed interna, il Partito d'Azione assolse il compito che s'era assegnato, dando, nella P.etsona dei suoi aderenti migliori, il ma.Q.Qio1'econtributo di opere e di sacrifici. Essere stati associati. in misw·a qualsiasi, a. quel suo tenace sforzo ed alla sua fervida attività resterà uno dei più cari ..icordi ed un titolo di onore e di merito pe1· quanti rid esso hanno dato la propria adesione. Ma, con la fine della resistenza ed il ritorno alle condi- ::;ioni notmali della lotta politica. tutti i partiti preesistenti al fascismo risorsero, e con essi riso1·se, :n forma ufficiale, anche nella nostra regione. il Partito Repubblicano Italiano. In quelle condizioni, persuaso com'eto e come continuo a.d essere che il frazionarsi ed il moltiplicarsi dei ,pa1·tili e dei grnppi costituisca uno dei maggiori impedimenti al buon funzionamento della democrazia, mi preoccupai che il Patlito d'Azione non rinunziasse alla fun::;ione che molti di noi ritenevano esso potesse assolvere anche dopo la fine della ,·esistenza. e lavo1·ai perchè. nell'attesa ohe più larghe forma::;ioni politiche si rendessero possibili. si preparasse la fusione o almeno un patio d'unione èol risotto Partito Repubblicano. E, quando quell'opeta, che trovai·a molti consensi anche tra voi. fu 1·esa 1:ana da· incomprensioni e da inesatte valutazioni della situazione politica, ancor più che da errori e dissensi personali, mi adope,•ai perchè almeno le f 01·::;e1·epubblicane fossero unite nella battaglia, elettomle pe,· la Costituente. Avendo rifiutalo alt1·e candidature. J)er una vecchia tenden::;a del mio spirito che mi fa preferire i •posti di battaglia alla cariche rappresentative. avrei ceduto alle vostre insisten::;e o almeno avrei partecipato attivamente alla cam1!agna elP/lorale anche sen::;a essere candidato come ;in sempli.ce gregario, se l'acco,·do, fallito sul piano nazionale. si fosse e.ffettualo nella nostta 1·egione, ove sembrava più facile e più largamente sentito. Voi sapete come ciò non sia stato possibile, pei· ragioni che non è il caso di rico1'dare per non acuire dolorosi e dannosi dissensi p sia mancatà. perciò. non solo quella lm·ga formazione di forze democratiche repubblicane e socialtste, che mi ostino a l'itenei-e essere una necessità vitale per il paese, ma anche un'unione elettorale tra due pa1·- titi, che si ticoliegano, f onclamentalmente, all,a stes- • se idee e propugnano. nelle linee essenziali, gli stessi progtammi. In queste condizioni. non potevo, senza essere costretto a transigere con le mie idee e con la mfo coscienza e senza p1·egiudi:::io dello sf ~r::;odi 1·eali::::;arettna larga concentrazione politica, cui l'esto fedele, partecipare od una lotta che ti·ova amici. ai quali sono legalo da vecchie solidarietà di pensieri e di lotte in campi opposti. divisi e discordi. Sono certo che la Repubblica, divenuta otmai aspira::;ione comune al popolo italiano, dopo la dolorosa espei-ien::;a degli anni 1·ecenti, sarà. con le P/ezioni, una 1·ealtcì, e, finalmente, pottà inizia1·si. vm· nelle condizioni ardue e dolorose che non è difficile ptevedere, la costru::;ione di una vera e salda democrazia in Italia, 1ma democmzici che contemperi le ragioni della libertà con quelle della giustizia sociale. Il nostro compito 'T!Onsarà allo1·a esau1'ito. Dovtemo ancora lavorare e lottare forse in nuovi e più larghi schiemmenti di forze politiche, che transigendo sulle concezioni particolal'i e lasciando da varie le ideologie che non han- . 110 possibilità di 1'ealizzazioni immediate. si accordino su soluzioni ragionevoli dei problemi più gravi ed urgenti, per difendere la nostra Repubblica dai nemici e dai falsi amici, per farla progredire, per renderla quaie l'abbiamo sognata e voluta nei lunghi anni dell'attesa. Se voi me lo consentirete, votrò allora essere anco1·a con voi, per continuare o consacrar·e qit-el che mi resta di energie alla causa comune ed ai comuni ideali, che sono stati lo causa e gli ideali di tutta la mia vita. Per ora, e se il 1:oslro affetto e la stima che Mi aule attestato me lo pe,·meltono, vi prego di accogliPte un fe,·vido invito, che vi ri1:olgo con animo alieno da ogni passione che, nella campagna elettorale che s'è aperta dimentichiate i 1'ancori, i perso1!(1/i.rn1i.lo spirito d'intolleranza e di fazione, e sulle ragioni dri dissensi che 1;i dividono facriate prPValere quelle ben più importanti dei pensieri e 'delle aspirazioni ohe vi uniscono, e, pteocru pali più delle sorti del paese che di quelle dei pa1·iiti, scegliate, a vostri rappresentanti alla Co- -~tiluente coloro che, prr le prove date nel passato. pet la tenace f edellà alle proprie convinzioni, ]}Pr la fierezza schiva d'ogni compromesso e di ogni debolezza. conserrata negli anni dPll'oppressione. per la maturità della preparazione e degli studi, meglio e con maggior decoro ed onore _POSsono rapp1·esentare il nostro Balenio in un'assemblea chiamata a determinar" P forgiare per decenni la stotia d'Italia. E, con la vostra azione ed il vostro voto. smentiate la leggenda che hµ coi·so nel paese ed ha lro1:ato un'eco in un congresso i·ec-ente, la leggenda che addita la nostra terra come quella più monarchica d'Italia. Spella a voi, ed a tutti coloro che. pur militando in partiti diversi o contrastanti. hanno raccolto le aspirazioni repubbliwne del popolo italiano. di mostrare che il 11osl1'0Salento, che non fu mai inferiore ad alcuna altra regione, nell'amore della libertà e. neanche negli anni più difficili e più deserti di speranza, piegò dinan:::i alla violenza e<lalla frode della reazone monarchiia e fascista. non ~ e non vuol essere la nuova Vandea italiana, ma è e vuol restm·e all'a1:angua1·dia. nPlla marcia sen:::a soste e senza termini ter:,,o le più alte espressioni e le più ardile conquiste della libPr/à. della democra:::ia, della giusti#a. E' con questa certe::::::a.più che con questa speranza, che 1'i rinnovo il T'ingrnziamento ed il saluto più cordiali. Egidio Reale L'investituradel potere (Continuazione dal.la 1.a pagina) Al contrario. Terminata la dizione, egli non balzerà ubit-0 in piedi, lieto di aYcr supexato la prova del riscaldament<), ìna l'Ìmar.l'à ancora un bel po' seduto, per far capire che non intende di fuggire per nLh'arsi alle sofferenze che gli potrà procurare lo esercizio delle funzioni goYernative. Spesso egli si prende per.sino il gusto di fare deile spiritosaggini. Ciò aocre-sce il di,·ertimento degli uomini che lo gua1,dano o aspettan,J a- ,·idamente ého egli dia un segno cli sofferenza, per poterlo deridere. Però quanto p:ù divertenti 3ono i suoi acherzi, e quant0 più a lungo egli rimane seduto, di tant,1 egli guadagna in• stima e fiducia tra gli uomini. I i:;uoi motteggi tendono a rendere ndie!oli gli altri uomiui. Egli dice ad uno: "Debole, non tSei neppure capace di avYivare il fuoco t:;Otto i,l mio deretano, perchè esso si ri1->c:.1ldi finalmente un po·. Rei, Eliz~o. a,vi-~inaJi e gr,atta via la crosta di ghia-ccio che si forma sul mio J1udo ». Nel frattempo il fuo-co si Ya speguen:lo lentamente. Il capo si alza lentamente. )la il ghi;:iccio, di cui hil parlalo, non è così inn•Jcente. La pelle è tutta coperta di ve3ciche e qua e là si è formala una croòta cli bruciato che odora abbastanza lontano. Viene u-n runico, che g-li spalma il cli dietro con dell'olio e gli applica una fa.:5ciatura di foglie ammorbidite, mentre un'altro gli dà da bere dei grandi bicchieri di Tequila. Il nuovo ~apo non dimenticherà per delle settimane, opra che cosa egli sedettP. Quel ricol'clo gli faéilite.rà noteYolmente durante i primi mesi it compito di esercitare le sue funzioni llella maniera desiderata ùalla nazione al momento dell'elezione. ~ella maggior parte dei casi rimane in quella parte riposta del corpo umano un numero sufficiente di cicatrici, perchè egli possa dimo3trare fin nella più tarda et:ì con un documento imperituro, l'alto onore avuto cli essere stato eletto a capo della nazione, poi anche che egli non ha nessuna intenzione di far i eleggere, in ,contrasto con i costumi del popolo, una econda volta a quella. carica. Bisognerebbe consigliare seriamente ai proletari di praticare anche éssi i metodi elettorali indiani, sopratutto nei con fron li ùei funzionari delle loro 01,ganizzazioni polifa;hc e sindacali. In tutti i paesi del mond0, do,·c 1.liarx e Lenin vengono considerati quasi dei santi. i combattenti proletari otterrebbero più icuramente dei successi, se ponc:-;scro ogni anno oU-0 il deretano dei loro 1>api un fuoco. Ne.ssun capo è insostitn.ibile. E quan10 più di frequente un nuovo capo clovrà edersi sopra una òedia con sotto un fn-0co, tanto più vivo rimamà il movime11to. PNletari, non siate troppo timidi. E soprattutto non sentimentali. B. Traven Gerente resp. PIETRO BIANCHI, Zurigo Tipografia « Grafica Bellinzona » S. A. r •

• Bi Cronache dell'Emitrazione Italiana G.IACOMOMATTEOTTI commemoratdoallacollettivitàitalianadi Ginevra L'or:aziondeel compagnoavv.AntonioGreppiS, indacodi Milano Sabato 8 .giugno, per iniziativa rlella Colonia Libera, ha avuto luogo la commemorazione del 22.o anni ve.rsario dell'as.sas:;inio di Giacomo l\Iatieotti. La manifestazione ha rivestito quesl'anno un carattere di parti:Colare Ìmporlanza e ;;olennità, pc1, la partecipazione del compagno on. avY. Antonio Greppi, sindaco di Milano. Nel prcc;;cnlarlo al numerosissimo. pubblico intervcauto, jl compagno C.. Sacerdoto ha ricorclato in Antonio Greppi il militante cli veuti anni ~ più, già della direzione del Partito Socialista Unitario od amico di Giacomo ::\IalteotLi; la attività clandestina al Ccntro Interno del Partilo sotto la dittatura: la parlecipazioue alla lotta -di libarazione quale comandante di una brigala )[alleolti, fino alla designazione da parte del C.L.N.A.I. a sindaco di 1rnano dal priimo giorno della liberazione, successivamente confermato dalla volont:ì. del popolo milanese nelle recenti elezioni amministrat:iJve. Antonio Greppi ha rievocato 0011 elevate parole la figura di Giacomo :Vfatteotti. Egli ìo commemorava nel primo anniversario della morte· davanti agli italiani di Berna; spiegava a giovanissimi partigiani, nelle br,evi soste durante il combattimento, cosa rappresentasse. 1a fugura del ni!~rl.irc nella lotta per Ja. libertà del pop-010 italiano e quale ispirazione se ne do,esse trarre dal suo sacrificio. Poichè se per essere socialisti nel ;;cnso compiuto del termine, bisogna sapvre troppo cose, il socialismo si sente per i tinto. Giacomo ìVlatteotti possedeva e l'isrjnto e la intelligenza. Visse aolo 39 anni, ma non· un giorno, non i:i.n'or,a della sua vita furono mal spesi. A mano a mano che la violenza dilaga,·a nel paese, egli di.-entava più tenace, 'più formo, più prezzante dc! pericolo nella lotta. Per il popolo italiano invocava la libert.à, che sola· anebbe p,~rmr- - so la pa,cificazione degli spiriti. « Xon cilic>- do di parlare nè pruclentemenle. 11è imprudentemente» - diceva al presid"nte dc>lia Camera che lo interrornpcva, con raccomandazioni, nel suo memorabile cliscor"'o del 30 maggio 1924 - « io chiedo cli 1nularc parlamentarmente ». li uo sconfinato amore •per la Giustizia e la LiberU1, doveva110 coatargli la vila. Fol'se mai come oggi, ;;0110 profondamente vere le :varo le colle rprn li Filippo Turati ne salutava lo Sl)oglic: n()n è un· morto, non t· un Yinto, non è ne1nmeno un assassinato. Egli è qrui pre.;cutc e -pugnante. E lui ed è tutti. E uno cd è l'universale. E un individuo ed è u!la grnte. . Col suo sacrificio assurse a simbolo lH'nrnnt' della lotta di tutto un popolo per la. libertà. che sola potrà permettere di ricostruire il paese e .riprendere la sua mia ione di pace ed umanità. Le parole çli ..:\..ntonio Greppi sono state intiT\1amente sentite dal pubblico e salutate da calorosi applausi. Ave~ano precedentemente parlato· l'on. Andrè Oltr-amare del Partito So..:iali,;t:i. Svizzero. l'on. J ean Vincen t del Partito del Lavoro e Luigi Bcrtoni del Grur>po Anarchico. La Colonia Italiana Libera e tutti i Compagni di Ginevra, ringraziano l'on. Arnlré Oltramare ed in particolar~. il segretario della Federazione Socialista compa~no Luigi Buzzi, il cui so-le1,te interessament~ ci ha permesso di a coltare Antonio Greppi ed avere a Ginev1·a il l.o magistrato cl~lla Rcpubblfoa Italiana. ZURIGO La UDI La "'Gdi » ci scri,·e e noi pubblichiamo : _.\l trafiletto intitolato "Quo Vadis G.D.T., apparso sul :Xo. -17 òi questo pregiato quindicinale. dobbiamo i eguenti schiarimenti : L'iniziatirn. di fare partecipare i piccoli italiani o,pili di famiglie italiane e svizzere. al corteo dei bambini di domenica 7 aprile, è stata pre,a in seno all'GDI da un gruppo di socie nell'unico scopo di : l) dare modo a questi piccoli di assistere ad un corteo fe teggiante la primaYera; 2) esternare la riconoscenza della colonia italiana e dei bambini italiani ver!"o la popolazione svizzera che tant-0 fece, fa e farà. per la nostra gente. V <'di ccor.$0 Operaio vizzero e Dono S,-izzero. Chi compilò quel trafiletto non è a cono• scenza della differenza che passa fra il corteo di bambini di quella domcui.ca e quello delle corporazioni (Zi.infte) svoltosi al lunedì (Sechselau len). )Ientre che al primo corteo potevano par- . teciprure ed hanno iPa,rtecipato bambini di tutte le cla-si sociali e nazionalità, a quello propriamente dello del "Sechseliiuten>, non potenno parte-cipare che figli di soci delle corporazioni che lo formavano. ~on stà a noi di coinmentare lo soopo ed i fini del corteo di lunedl, ma dobbiamo mettere in c,hLaro iJl fatto, che ,i bambini torinesi, hanno parteciipato, dignitosamente vestiti, ad un corteo inneggiante alla primavera e non ad un corleo a fine politico. Il favore di folla. le lusinghiere parole di comtmento al nostro •atto, deHa stampa svizzera e soprattutto l'ingenua gioia dei piccoli nostri ci compensarono della fatica del loro accompagnamento e del disgusto di questa inopportuna quanto inutile polam.ica. Ri'>'uar,lo alla ·jrJ '\ll(!ata pance ipazi 1111•' dei yircoli al corteo rl,31primo maggio, dobbiamo cbic•dere. a!l'arlicoli:-,' .1 pc•rchr! non a::.:;un.selui c:t,,c!"o l'iniziativa. b •1U•;Ì. giorni. 1a ma~~ior •parte dei CO'llllPOnentidel comitato dell'UDI .::1 !rovaY,iTIO in ItaJ:a <· <l'allronrlc nrsc:uno era a -conoscenza della presenza in Zurigo di picco li ospiti italiani. Ci duole di dover constatare che chi scrisse il trafiletto si lasciò guidare più <la spirito d1· <li.5-!'!reo-azionche nO'TIda una serena con- o o sidrrazionc dei fatti. Per il Comitato delrUDI La Vice-PresidenlP )lari a Al bertin i La Jeltera della Signora Albertini non intacca menomaniente la sostanza della critica che abbiamo mosso alla UDI di Zurigo. Essa conferma innanzitulto in pieno i ·,atti ai qutJ,- li ci siamo riferiti, e cioè la parteoipaziOne 1ella UDI al corteo del Sechsela":lten 1 e la S?.f1 as$f!fj [16re1lp-ài .o ~gg{° JJ ~je c1 scnve cercare di ri11ersare la responsabilità sull'articolista, per non aver egli presa nn'inizi.ati va; da quando esiste o Zurigo una sezione so cialista italiana, vale a dire da oltre cinquan t'anni, essa organizza per gli italiani la manifestazione di 1.o maggio, e l.e signore dell'U DI (non i bambini) avrebbero dovuto partecipare ad essa cl{.m.eno con la medesima spontaneità con cui parteciparono cdl'altra. La nostra critica è stata pubblicata dopo il 1.o maggio e non dopo· il Se.chseléiuten. Nella lettera sì evita poi di rispondere all'altro nostro awunto, di aver nwsso in rnoslra i bimbi italictni beneficiati dagli svizzeri in un corteo che è una mascherata; anche noi sappiamo del dono svizzero ecc. e del dovere della riconoscenza, riteniamo però ohe qu,eUo non sia stato il luogo e il modo migliore per ,mani! estarla. · . Rileviamo ancora che ambedue i cortei del Sechseltiuten vengono drganizzati dalle corporazioni, organizzazioni prettamente borghesi; quanto ai bimbi, pensiCtJ1noche essi si sarebbero divertiti molto di più se avessero potuto assistere. alla sfilata del corteo, che non .a m,arciare con esso e non vedere altro che le due file di pCYpolo. COLONIA LIBERA ITALIANA (API) ZURIGO , 'ahato 15 giugno 1946 allo ore 20.30 preci c. avrà luogo alla YOLI{, JIAU.' Helvetiaplatz, Zurigo 4, una GRANDE FESTA PROGRA1DIA: Gli emigranti, commedia in un atto con cori Canzoni. cantate dalla Corale <lell'API Canzonette, -cantato da "Liliana,, Gna inteqiretazione cli E. Cella Danze, eseguile <lai fratelli Ccstonalo (Campioni. svizzeri di stcp) Danza acrobatica, eseguita da « Zila,, Valzer, danzalo da "Bruua > '. Pollini. lcnore C. 1'a.voli . cguiranno ballo e ricchis ima tombola Orchestra Elmer Ingre o: 'ignori Fr. 1.65 - ig:nore Fr. 1.10 (Tassa cantonale compresa) Kassaoffnung 20 'Ghr - KaPsaschlu s 23 Uhr. KREUZLINGEN RitaTdala La nostra gita Domenica 12 corr. la sezione socialista ha effetlualo una gita di propaganda a Hattenhausen, pipcolo paesello che vivo completamente d ll'agricoltura e che è situato sulle '-.J alture che dividono il Reno dal T.hur, e nel quale paese per la. prima YOlta negli annali dellla ,3toria i è tenuta una riunione sociali ta. Lo scopo della gita <;ra anche quello di rendere una visita al nostro caro oompag·no limbcrto Salina che abita proprio in quel paradiso dove i everi bo chi di conifere si altenuu;o alle larghe piane dove cre.s~ouo i mcli, e il delizio o· pro<Sciulto che soltanto rarle del <:ontadino turgoviese sa pl'odurre, • si rnaHgia be,·cudoci dietro <lelle ampie -caraffe di ottimo sidro. I partecipanti uniti rulle rispettive compao-no alle ore 15, si sonÒ riuniti poi al risto- ;antc Laudhaus in assemblea plenaria. La di- . cussioue è i;tata lunga e fraterna, e particolarmento è .stato trattalo l'argomento ohe concerne· la manifestazione che sarà ,,rgauizzata dalle « Colonie Libere» della Svizzera Orientale, e che mollo probabilmente avrà luogo• il gior,no 7 luglio a Kreuzlingen. I presenti .si sono impegnati a dare tutta la loro possbile attività al fine di garantire un grande succe.s o alla fe ta che si . ta ,nganizzando. Al termine della riunione le compagne e i compagni tutti si sono riuniti in fraterno trattenimento e in cordiale allegria. ~cl viaggio cli ritorno il destino ha voluto <;he il nostro compagno Gatto Bcniami110, -cadesse in ma lo modo dalla bicicletta fratturandosi l'o so della spalla sinistra. La cliagno i medica ci ha un poco msscrenati, perchè al pruno momento la clisgra:tia era sembrata grave. I compagni tutti fanno i Yoti migliori perchè' il compagno Gatto guariòca presta. Per mancanza di mezzi cli locomozioue il compagno Bassano Coldabe.lla a- ,·eva effettuato a piedi tutto il perc0r.so pur cli essere presente alla no tra riunione. Tuiti noi siamo stati ammirati della sua bwma volont~l e l-;iamo stati molto lieti di a,el'lo ln compagnia: Peccalo che durante il tragitto &ia tato costretto a ripetute fermate per motivi di lubrifi<:azione, così che non gli è stalo 1:iosaibilc seguire la discussione con molta serenità. Caro Bassano, tu che sei un ottimo compagno e che tanta attività hai dato al nostro movimento, sai che all~ riunioni bisogna giungerci freschi di men.e; noi desideriamo che la tua partecipazbne ~ia fattiva e atti"Ya: ascolta il consiglio ,dei tuoi compagni e fa in modo che tutti parla.J1dodi te pos ano dire: Ah! il Bassan0 ;:i, (1uello è un vero socialista. Terminiamo qu.èsta bnwe corrispo;1dcnza con un grazie ,ivissimo al compagno Salina e alla sua gentile consorte per la cordi?Je ospi lalità. • • • La sezione <li Kreuzlingen, augura al compagno Dczza di Zurigo, vittima cli un recento incidente, una pronta o valida i·aaTigione. SCIAFFUSA Colonia italiana libera Il Comitato della Colonia libera ha esaminato il problema della probabile venuta a ' Sciaffusa. di un numero rilevainte di lavoratori italiani, in relazione aMa forte l'ichiesta di mano d'opera. Pur constatando, con soddisfazione, questa eventualità, il Comitato della Colonia, mette in guardia coloro che s'interessano dei'- la chiamata di questi operai affin~hè abbiano la coscienza di: a) metter gli stessi davanti alle di-ff,i•coltàche andranno in~ontro ed special modo per 10 alloggio; b) d•i accertarsi che i nuovi emigranti siano dei galantuomini perchè si deve assolutamente evitare qualsiasi occasione che Jeda il buon nome italiano. c) di non in ter,e.ssarsi per co lor·o cho po li ticamen te si professano an.cora· fasciati. Su questo ultimo punto, insistiamo particolarmente perchè no,n s'intende ricominciare da capo la dOllorosa fatica di riempire il fosso che ci divideva dagli svizzeri : fosso creato dai fascisti nel ventennio del loro dominio, e che soltalllto la buona volontà degli italiani liberi di Sciaffusa ha sap•rto colmare. Risarcimento danni subìti da nostri connazionali in seguito ai bombardamenti aerei in Svizzera, in particolare quelli di Sciaffusa Questa impol'tanto questione. è stata convenientemente trattata da un nostro compa.gno, sappiamo, ora, che alllche la Legazione d'Italia si era interessata alla cosa. Questa ha fatto conoscere a che punLo sono le trattative in corso. In generale i-1 Governo Svizzero rifiuta di accogliere le domande di risarcimento di danni, giustificando tale rifiuto -che lo disposizioni del decreto federale clel 3 luglio 1942. Infatti l'art. 4 di questo decreto "'tabilisce al 3.o paragrafo che: « l'indennità .può essere rifiutala se il danneggialo è di nazionalità straniera e il suo paese d'origine, tratta gli svi::.:::eri meno f avorevalmenle che i nazionali per ciò che concerne la riparazione d,i danni causati dalla guerra o da violazioni della neutrali- . tà. ll Consiglio federa le decide quali sono i pae5,; considerati come -accordanti la reciprocità». iLo stesso Governo svizrero non rit,iene che , aia suo dovere di tenere conto del fatto ehe i danni <li guerra causati alla Svizzera siano stati pagati dal governo americano, il quale è responsabile d~l bombardamc>nto. La Legazione per aver-e ulteriori a1,go1nenti in appoggio alla sua teòi, che i nostri con· nazionali dovrebbero aver diritto a, tale risarcimento, ha chiesto al Ministero degli Affari Esteri se fossero state prèse particolari çlispoaizioni per il 1--isarcimento dei danni -di g·uerrà ai cittadini stranieri dimoranti in I- , talia. Lo stesso Ministero in data 23 apTile 1945 comUllicava che òi sta studiando una nuova legge riguardante i danni subiti da cittadini stranieri in seguito ad incursioni aeree. Nella stessa legge viene contemplata la possibHità di risarcire anche i danni su4 biti all'estero da cittadini italiani. PER CHI VA IN ITALIA E' stato -detto che per gli italiani « navigare necesse est•, ma oggi con i tempi che oorrono anche il viaggiare sui treni è purtroppo, moHo di sovente, una assoluta necessità. Dioiamo pur troppo in quanto la bisogna è tutt'altro che agevole e coloro che affrontano un viaggio per diporto sono piu~tosto pochini. Treni super-affollati. materiale rotabile più adatto al trasporto bestiame che a quello umano e l'instabilità degli orari che , variano ogni momento, rendono il viaggiare un'ardua impresa. Vogliamo facili lare il compito a chi . è coslreLto prendere treni, consigliandolo e informandolo. Per recarsi verso il Sud vi sono tre percorsi diversi: Jc vie <li Genova, Bologna-Firenze e Bologna-_<n\ cona. ono preferi-bili questi due ultimi istradarnen ti partendo da )Iilano alle ore 14.10, il lunedì, giovedì e sabato via. Firenze, oppure alle ore 13 il martedì, mercole<lì, Yenerdì e .domenica via Ancona. Il primo arriverà, a Roma alle ore 8,15 ed ·il se• condo alle ore 7,50. Inoltre un diretto parte ogni giorno per Roma vju firenze alle ·ore 17,40. Il treno in partenza alJe ore 16,45, in• vece, collega Milano a Bari, ove arriva alle ore 21,20 del giorno seguenf'c e si eUettua i giorni di martedì, gjove<lì e domenica. Verso le Riviere il lreno in partenza per Genova alle ore 7,45 è il migliore per chi si reca sulla linea di Ventimiglia (arrivo ore 17,15), mentre il treno in partenza tutti i giorni alle ore 12 ci collega oon la Riviera di lcnntc solo martedì, giovedì, sabato e domenica, giungendo a La Spezia alle ore 19,35 ed a Roma alle ore 9,10. Negli altri giorni' da Genova si prosogye con un accelerato limi• tato a La pezia (sospeso alla domenica) ed in arrivo alle ore 2-1.'.L2. A Torino ci si v~ per la via normale da )Iilano alle ore 7, oppure alle ore 14,55 il martedì, gi•oYeclìe sabato. Negli alti-i giorni i treni percorreranno la via Voghera-Alessan~ dria partendo rispettivamente. alle ore 7,15 e 15,52. ' Verso il Veneto abbiamo un buon treno in partenza da )lilano alle ore· 10, ma limitatamente al martedì, giovedì e sabato in coincidenza a Verona per il Brennero. Un altro tre• no, ali e ore 19,30, arri va a Venezia alle ore 8,35, dopo un<l:sosta di quasi cinque ore a Verona. Consigliamo per chi si reca ad .Alessandria e non deve fermarsi in stazioni intermedie, di pren<lere i treni di Torino via Voghera: hanno un percorao di sole due ore. Ai militari italiani renitenti o smobilitati F1acoodo seguito alla no~tra comunicazi.one del l.o maggio e.a si rti.pete che, continuando a pervenire dei reclami da militari italiani renitenti e sm-0b:iilii.tatiai qu~li non è stato ancora COill.Ce3so il 1·egolare permesso di do· micilio, già posseduto all'atto della chiamata alle armi, si rammenta agli interessati ancora una volta, -che ai devono rivolgere direttamente ai Consolati ai quali spieghe• ranno verbalmente e per iscl'itto, le ragioni invocate ,dalle autorità cantonali, per rifiutare 11 permesso cui avevano diritto. I detti Consolati inteTveranno direttamente cd energicamente nei singoli casj, presso le Autorità federali perc.hè sia riòpettata l'impegno liberamente assunto pel' la reintegrazione dei nost1:i connazionali nei diritti di domicilio anteriormente poss.eduti. AVVISO Abbiamo accluso negli ultimi numeri del giornale una cedola per pagare l'abbonamento. Ringraziamo tutti quelli che l1anno effettuato il versamento e avvertiamo gli altri che con il prossimo numero ip.viorcmo i rimborsi g·ravati dalle spese. L'amministrazione

« Liberare e federare» Scritti di politico., economia, e cultura WALTER FLIES L'Economia dell'Europa federata La vasto. vi.;;ione dell·economisla tedesco (antinazi5l.a) che L.raccia le tap~ della tra.sformaziono dell'economia, di guorra in quella del tompo di paco; che indiet1. gli istituti indi- ,:,.ponsabili allf ricostruzioni, dell'economia europea del domani, i fonda sulla concezione socialista o federalista, dc!Ja unità politico. ed economica del conline-nle. Con una chiarezza scientifira ccl un calore avvincente ma privo di inutili polemiche. il lelloro di qualunque nazione, a, qualwnquo partilo a])- pa.rtcnga, è indotto t1. riconoscere . .;;ulla baso di dati .;;tati.;;tici o di argomenti inoppugn;1bili che runica, soluziono por -por fino all'ana,rcliia -politica ed ec◊'nomica internazionale è l'istituzio;nc della unione federale doi popoli europei. Un opuscolo di O pag. fr. 1.- la copia Indtrizza1'e ordinazioni a: EDIZIONE DELL'AVVENIRE DEI LAVORATORI, Casella postale 225, Selnau ZURIGO 2. Versamento anticipato da !.arsi al Conto postale VIII/26305. Si effettuano anche le spedizioni contro rimborso. « Agire come uomini di pensiero pensa-re com,e uomini d'azione:». Seconda serie < )femorie > < lliO DI ALLOtRA > l'Assassinio diGiacoMmaotteotti Capire la misi ~fotteotti vuol dire in .;;oslanza capire le debolezze e le risorse dell'Italia modem.a. );!om è -perciò un a VV'01limento legato ,alla cro.naca e all'attualità. Fre. cento o duecento anni, earà ancora inda~ato discusso e giudice.to quel -periodo bri.;tissimo della vioo. italiana .• on c·è stato .alcun epi.;;odio del fascismo più .rivelatore di Quello. L·autore era la -per<>Ompaiù indicata per ,parlarci con precisione di quell'assassinio e di quel proce,;so; egli saTà anche la. per-6on.a più indicata. -per dirigere a Roma la revisione del processo annu'Ilziata alla stampa. Un opuscolo di 40 pegillle lf.r. -.60 Indirizzare le ordinazioni a < Edizioni dell'Avvenire dei Lavoratori». Casella postale 225, Selnau ZURIGO 2. Versare l'importo anticipato sul conto postale VIII 26305. Si eff eUuano anche spedizioni contro rim borsa. « Liberare e federare> &ritti di politica, economia. e cultura PIERO GOBETTI PROFILODI MA'ITEO'ITI Indice : L·intransigente del <sovverc5ivismo>; L'.ruristooratico del <sovversivismo>; La lotta agraria nel Pole.;;ine; Il c5ocialista. penecutore di socialisti: Il nemico delle sagre; I suo marxismo; Il suo antifascismo; Il volontario della morte; Ceruni biografici. Ristampe. dell'introvabile profilo di Matteotti scritto <la Gobetti. che .nella sua brevità e semplicità. è qunnlo di meglio si sia rfinora scritto .sul ~ande martire socialista italiano. Lo pel\Sonalità inteHeltuale e morale di ),{atteolti viene disegnata sullo sfondo delle lot te sociali e della vita politica del Polesine e dell'Italia.. Un opuscolo di pagine 30, et. 50 la copia. Per ordinazioni scrivere alla Casella postal, Nr. 225, Selnau ZURJGO 2. I Oheeos'è I'«Avveniredel Lavoratori»! E' il giornale del Partito Socialista Italiano m Svizzera. ♦ E' l'unico giornale italiano che si pubblica m Svizzera. ♦ E' il solo giornale che tratti diifusamente, sul territorio della « Confederazione », i problemi della rinascita italiana. ♦ E' un giornale sinceramente democratico che esprime le speranze della moderna democrazia sociale. ♦ E' la voce più chiara che si rivolge all'emigrazione italiana. ♦ Itali ani, am1c1 dell'Italia,. compagni, leggete e fate leggere « L'Avvenire dei Lavoratori». E' il vostro giornale: abbonatevi, appoggiatelo, diffondetelo. II prezzo d'abbonamento è di fr. 4.- per 24 numeri annui, fr. 2.- ver 12 numeri semestrali e fr. 0,20 il numero. GHILDA DEL LIBRO IGNAZIO SILONE Ed egll si nascose Dramma in tre atti. No. d'OTd,1/2. Prezzo Jtr. 4.- Nel dramma moderno interviene con le sembianze di un protagonista un elemento nuovo: il proletario; ma nuovo non nel senso oh'easo mancasse nell'antiohità, sebbene perchè la sua -pena e il suo destino non erano allora considerati materia di -pensiero e d'arte.Le persone di questo dramma sono uomini di oggi, ma vengono da lontano e vanno lontano. Essi appartengono solo incidentalmente aHa cronaca. La loro esistenza testimonia l'itinerario percorso in questi ultimi anni dall'autore e, assieme a lui, da un numero ragguardevole di uomini della sua generazione. « Liberare e federare» Scrilli di politica, economia, e cullura E' già uscito : C.\RLO IW SELT;I ProfildoiFilippTourati E' una piccola ma procic;a e i5trultiva storia del ...-,ocialismo ituliano. attraverso le vicendo <lolle, forte por.sonalilà di Filippo Turati. Raccomandiamo questo opm;colo ai giovani c-he dei .;;ociali.;;mo hanno .:;alo una vaga, idoo per lo più allinta dalla polemica giornalistica. I problemi politici, i"tiluzionali. -sociaL che il -;oriùlismo it,lliano ha dovuto aHron- !arc nei ..;uoi cinquant'amni di vita, sono C· spo-,,!i da Carlo Ho.s;;elli con la pas.::;ione del vero sloJ·ico che Jia sempre in mente, rievocando i I passato, cl i ,~e-rvire i I prnsen te. Un opuscolo di 70 pagine, 1 franco. Inviare ordi1wzioni alla Casella postale Nr .. 225, Selnau ZURIGO 2. Ai librai e ai 1·ivenditori lo sconto abituale. « Liberare e federare:» &ritti di politica, economi.1. e cultura E' già uscito : OLINDO GORNI SOCIALISMFEODERALISTA SommQrio : Lo stato. La questione dello stato. - A proposito della concentrazione dei mezzi di prnduzioM e di scombio. - Le linee fo;ndamentali dell'orgamizzazione economica .;oci.alista. - li sindacato di resistenza. - Sindacoto u nico. l Riconoscimento giuridico dei sindacati ? - Gestione accentrata, autoil'itaria, di .;talo, o gestione autonoma, federata, di sindacati-cooperative? - Una ingiu,stificola prevenzione contro il si-ndacatocooperativa di produziome. - Solializzazione dei mezzi di produzione e di scambio. - Ten. <lenza stataliste. - Tendenza tfiederaJr_;;la..- Tendenza intermedi.a. < Lo Jun,ga esperienza di Go.rni, filtrata da u,n'intlligenza. chiara e disintere.ssata, del tutto aliEl'l'la dalla dema,gogia e dalle pose oratorie, l'aveva condotto ad una. conoezione reali tica e rivoluzionaria del socialismo, in cui è superato il veoohio co.ntrchSto tra riformismo piccoJoJborghese e ma;;simali0mo asbratto >. ,Un o.puscolo di 40 J.)ùg., et. 60 la copia. Inviare ordinazioni alla C.a,sella postale Nr. 225, Selnau ZURIGO 2. « Liberare e federare:» &ritti di politica, economia, e cultura UT IN A ~f Cennie considerazionsiui monopoli ndustriali E' una introduzione alla conoscenza dell'importante -p.roblem-a. Con chiara ed organica e.sposizione i vari argomeinti sono tre.~tati nei loro a.;petti roolistici, -pratici attuali .sulla scorta di dati <li fatto. 1) I mo,nopoli indust.riali i,n Italia. Loro natura e foJ:mazione. 12) Come funzionano i mo110poli; danno e vanm.ggi che me deriva• no. 3) Lo stato e i monopoli. 4) Conclu,.sione. U.n opuscolo di 25 pagine fr. -.40 la copia. Indirizzare le ardinazioni a « Edizioni dell'Avvenire dei Lavoratori». Casella postale Nr. 225, Selnau ZURIGO 2. Ve,rsare l'importo anticipato sul conto postale VIII 26305. Vengono effettuate anche spedizioni contro rimborso. Società Cooperativa Winterthur RistoranteCooperativo ZURIGO Cooperativa Operaia fond <afanel 1906 NEGOZIO DI GENERI A.LIMENTA.RI E VINI Stadthausstr. 81 Salumi, formaggi, -paste e prodotti italiani e ticinesi Liquori, tabaoohi, pesci, polleria RISTORANTE 'COOPERATIVO SALMEM Ma.rktgasse 47 Vini italiani, ticinesi e tirolesi Cucina italiana rinomat.a PRINOIPIO: Merce scelta a prezzi modestissimi Mili tarstrasse 36 OUOINA CASALINGA PRONTA A TUTTE LE ORE Pranzi e cene a Fr. 2.10 - Sala per riunioni VINI SOELTI Recapito delle Sezioni Socialiste: Italiane e Ticinese RITROVO DEGLI ITALIANI &opo della Cooiperativa: La Società Cooperativa di Zurigo, è un istituto creato aHo scopo di forniTe agli operai un ,cibo sano e nutriente.

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