L'Avvenire dei Lavoratori - anno XXXVI - n. 41 - 16 febbraio 1946

B Allll6 DXVI Cnaowa serie) N. 41 : Zarigo 16 Febbraio 1946 LIBERARE E FEDERARE QUINDICINALE ·SOCIALISTA IIEDIZIDII! 8 llllltllllTRAZIOft Cutlla Postale I. !25 Selaaa, Zarlf• Z; - Cnto pntale lo. VIII 26308; • lelefnt: r, 4702 - Hl!ORA■UTI: 24 11111erlrr. '-- lZ HNl1 Fr. 2 - UNA COPIA uet 20 Il eonvegno del Partito Soelallsta Italiano In Svizzera L"organizzazione perfetta, l'intervento numeroso dei delegati, la. serietà. della discu.sswne, ecco alcuni degli aspetti positivi del Convegno, che !;tanno a. confermare la vitalità e l'efficienza fliella nostra Federazione. L'argomento che p:ù lungamente e più intensamente più dibatlulo al Convegno è stato quello delrindirizzo politico del Partito Socialista Italiano, che in qiteslo momento si concretizza nel problema dei rapporti tra il nostro Partito e quello comunista. La ca.ralleristica essenziale del dibatlilo è stata la chiarezza: chiarissima la relazione del comp. Faravelli e la dichiarazione con cui egli chinsi la discussione, inequivocabilmente chiaro la ootazione che delle una. maggioranza. schiacciante ad una. mozione presentata dal delegato della !;ezione di Ginevra, che si p1Lò leggere nella relazione. La nostra Federazione respinge quindi recisamente il concetto della fusione come la in.tende quella corrente che appunto si chiama fusionista e che vorrebbe raggiungere qual fine can la rinuncia, per parte del nostro Partito, a taluni principi organizzativi e ideologici fondamentali per un ordinamento democratico. La fusione, questo è il senso sotlinfeso, ma evidente, della mozione approvata., può avvenire solo entro unpartito dotato di una. sfrullura orgooizzafiva e di principi veramente e sinceramente democratici. Il nostro atteggi.amento non deve considerarsi come influenzato da animosità e da rancor· per il Parli/o comunista; non intendiamo neppure di escludere la possibilità ed anche la necessità. della. collaborazione Ira i due partiti proletari; ci teniamo invece ad affermare con una chiarezza. che esclude ogni incertezza. l'esistenza di profonde differenze ideologiche e tattiche tra di essi, che giu.sli/icano pienamente la ,wstra volontà di vedere definitivamente salvaguardata l'indipendenza del Partito nostro. E nostro desiderio che il Partito in Italia a.ssuma in questo problema fondamentale una posizione altrettanto chiara e che esso abbandoni finalmente quegli atleggiamenli vaghi, incerti che da tanti anni (già nell'emigrazione) inceppano i suoi mooimenfi e finiscono col screditarlo nelle Tna,$Se.Il voto del Convegno ci è di tanto maggiore soddisfazione, in quanto esso costituisce ìmplicitamente anche un'approvazione delrindirizzo politico seguito fin'ora dalle redazione del l'< Avvenire>. Il di.battito politico occupò la maggior parie del tempo disponibile, onde la. discussione dei problemi locali, dell'organizzazione della nostra Federazione e di qitella d.elle Colonie Libere non potè svolgersi con quella calma e ampiezza che i temi mcriiaoano. I voti di un delegato di Lugano e di un compagno di Ginevra sulle Colonie libere han.no messo in lnce, come anche la discussiooe sull'intervento diplomatico italiano a Berna in f aoore dei fascisti espulsi, problemi e a1rpetti della oita delle comunità italiane in Svizzera, che meritaoano veramente di essere approfoiiilìli. Anche -pere~· bisogna finalmente comprenilere, che gli ordini del giorno più belli valgono solo in ragione della. forza organizzata che sta dietro di esso. BBLAZIONB n oon,egno del nostro Partito convocalo a Zurigo il 3 febbraio ha in:iziato i suoi lavori nella sala verde del Volkshaus alle ore 10 del mattino. Sono rappresentate 13 sezioni e due gruppi cor_ risp<>n.denti alle seguenti 15 località: Arbon. !Bienne, Basilea, Chiasso, Ginevra, Grenchen, Lugano, Locarno, Losanna, Kreuzlin.gcn, Sciaffu&i, Vevey, Winterthur, Zugo e Zurigo. La Direzione del Partito socialista svizzero è rappresentata dal segretario del Partito Stocker, il Partito socialista ticinese dal compagno Canev~ini, la sezione socialista ticinese di Zurigo dal oomipagno Menghetti, la Direzione del Partito dal compagno Giuseppe Faravelli di Milano; ospite gradito in rawresentanz.a del Partito repubblica.no italiano il prof. G. Del~o-u. Il segretario della Federazione dichiarando aperto il con,egno invita i delegati a nominare la presidenza. La prima proposta è del compagno prof. Preziosi, che declina l'invito e propone il compagno Augusto Vuattolo, segretario centrale della Fede. razione edile. La proposta Preziosi è accettata all'unanimità e il compagno Vuattolo assume la presidenza. Segretario del verbale è il segretario deila Federazione. Alla Commissione per la verifica dei poteri e delle deleghe sono chiama ti i compagni Parlamento di Vevey e Arn:nari di Zurigo. Il 11al11to degli ospiti H compagno Stocker fra vivissimi applausi viene al tavolo '})'residenziale. Egli porta ai convenuti il saluto del Partito socialista svizzero. Esprime la sua soddisfazione di trova,rsi fra i compagni italiani verso i quali si sente legato dai vincoli del comune ideale e da sentimenti di fraterna amicizia; invita il compagno Canevascini ad illu_ strare l'opera e l'appoggio che il P .S.S. ha svolto e dato al Partito fratello ricostituito io. Italia. Parla il compagno Canevascini e la sua parola calma e chiara afferma l'att.accamento al P.S.I., parla dei: rapporti concreti e fattivi, nati in un m-omento particolarmente difficile per la classe QJ>61'aia italiana, improntati dalla .massima c~rdialità e dal vivo desiderio di una collaborazione sincera anche per l'avvenire; esprime il desiderio che l'Europa abbia finalmente a ritrovare la pace nel segno del social.i.6mo. Il prof. Delogu ,porta il saluto d~ Pairtito Repubblioano I ta1iano, ha ~ole di 601idarietà e di ~pa dice dell'adT •, lra · due partiti e della intensa collabornzionc in atto in Italia, ncllu lotta per la repub-bl~ca. Il prof. Delogt1 è .ascoltato con vi·rn interesse; la sua breve e brillante relazione viene vivamente applaudita Il compaigno Massa.renti porta il c;aluto del Partito Comunista. La retazloae morale ed orgaalzsatlYa Il segretario della Federazione si riferisce alla relazione morale ed organizzativa che è stata pubblicata sul .giornale del Partito: « L' Av,;eni.re dei Lavoratori,. nel No. 39 del 15 .gennaio. Egli ha ben poco -da aggiungere, invita tutti i compagni ad intensificare il lavoro di reclutamento e di prop-agan<la, a diff ondc.re maggiormente il nostro giornale e chicdP. la collabora.z.ione -di tutti per u.na maggiore partecipazione attiva e per una Federazione più forte. Chiede la parola il compagno prof. Vcrdaro il quale desidera alouni sc.h.i.arimenti sulla mancata discussione politica al convegno del Partito del 3 settembre 1944. Risponde il segretario della Federazione che informa sulla situazione di quel momento. precisando alcuni particolari non conosciuti. U compagno Sacerdot.c di Ginevra, ringrazi.a la Commissione Esecutiva e la segreteria del Partito per il lavoro di organ:izwzione del• convegno e per rattività svolt.a in favore del gionrnle, auspica che anche la sezio.nc di Gi.uevra _possa da.re per l'avvenire u_na n;mggiore collaborazione. La relazione morale l' organizzafo·a v-icuc approvata all'unan.i.mità. Il Partito Soelallata Italiano e la altua•loae pe litica la ltalla [l com{>¾"llo Faravclli premette che le idee e gli argomenti che avrà modo di esporre son.o la ~re:;sio.ne del suo pensiero personale. Il P. S. I. immediatamente dopo la liberazi001e appaTiva il centro della fiducia e delle speranze generali. l socialisti non h.ann.o saipu t.o però capire il momento storico favorevole e in virtù di una falsa politica che non corrispondeva alle esigenze del compito storico al quale il Partito Socialista è stato naturalmente ch.i.aanato, as..~stiamo attualmente ad una lenta decadenza. Indice sicuro di questo dato di fatto è la diminuzione ,della tiratura del giornale ufficialo del Partito: J',. A vanti ,. di Roma.. · Il Partito Socialista si trovava nelle condizioni fa-vorevoli ~r poter -intenp:retare i) b~uno ge- ' ncrale di ri1wornmcnlo politico, sociale, morale del Paese, meglio di qualsiasi altro partilo, cli più pot.cYa far5i il cmnpionc della "rivoluzione democratica»· Le grandi possibilità del P.. di far i centro coordinatore delratt.ivi.tà nazionale erano indicate dalle seguenti fayorc,·oli condizioni: il P. S. è un po.rtito rivoluzionario, ma democratico; è un partito il.i classe, capace però di farsi interprete degli interessi generali; è un partito inferru.u:iorwlisla, ma sa conciliare gli interessi dei popoli con l'interesse nazionale; alrinicrno ancbbe garantitu. la saldatura del proletariato con le classi medie, nel campo internazionale sarebbe 1 stato promotore lli un politica europea intesa al. la formaL..ionc della Fcdera.7ione Europea. I vari partiti della sinistra, il Partito comuni- -;t.;1, d'azione e democristiano mancando in parte 1 delle c011dizioni quì accennate non ono e non C'rano e.idcntemente idonei a divcnfaTe il centro polarizz..ato1·e di tutte le forze progrcssi..<,tedella nazione. Le condizioni forre noo ~ufficent.i ma evidentemente neeessa.ric del successo erano le seguenti: iniziativa rivoluzionaria (centro cli :raccolta e mo. hilitazionc) e autonomia: rinc der Comitati di Llbera;r,ione azionale. La politica faslonlstlea ~on sarà mai sufficentemente detto che la così detta politica fusionista, ha condotto il Partito So'cia,lista da avanguaTdia della democrazia a retroguardia del bolscevismo. f poichè politica fusionista signjfica sopratutto volontà di giungere all'unità organka con il Partito comunista, noi socialisti -dobbiamo domandarci: è mutato il Partito comunista? No, il Partito comunista non è mutato: la sua dottrina è la dottrina leninista, la ua struttura è autoritaria ed (' un partito legato alla volontà di Mosca. La tattica del Partito commusta è la eguente: conquista della maggioranza e quindi del ,potere coa. sistemi premessi dalla legalità, ditta tura del partito, una volta conquistato il Potere. La fusione del Partito socialista con il Partito comunista signjficherù senz'altro la liquidaz.ione dcl Partito socialista. Nattu-almente il Partito comunista cerca di attenuare le sue car-attcristichc principali attraverso la parola d'ordine di una democrazia pr<r gressiva che non è eh.e verbale, mantenendo intatta la struttura interna del Partito, che per essere basata sulle cellu.le è evidentemente antidemocratica. Il Partito comunista sviluppa prevalentemente la sua attività nelle associazioni cli massa, non svolge nessuna concreta atb,-ii.à sindacale, limitandosi come fanno gli aJtri portiti a fare della somplice demagogia. Per la verità bisogna riconoscere che la politica del Pariito socialista fin quì seguila è da considerarsi ,un insuccesso, sia nei con fronti della convocazione della Costituente, delle elezioni am.min.istrntive, dell'epurazione, ccc. Alle vi_ ve speranze delle masse lavoratrici è successo un generale senso di sfiducia, di demoralizzazione e di indifferentismo. Il sopravvento dei faltori negativi è avvenuto a scredito del Partilo socia)jsta e delle fone della sinistra. Le difficoltà e il ipcso della ricostruzione, la co:rn1ziouc e l'immoralismo, il fenomeno del qualu.nquismo, il monarchismo.. il clericalismo. il sentimento na7.ionale offeso, ha'llno ripro<lo-tto 11na situazione analoga a quella del 1919. La crisi nel Partito L..i mozione Pcrtini - Morandi - Silonc, accettata dal Comitato cent.ralc ha ignificato una svolta nella linea direttiva affermando l'inaHualità della fusione. La nuova situa7ionc venutasi a creare in seno al Pa1tito ha co trctlo la egreteria politica alla crisi. Le dimissioni volontarie del segretario Pertini hanno costrel to quelle dei sottosegretari Basso e Cacciatore. Lo sviluppo della crisi ha netta.mente indicato l'esistenza di t-re tendenze: la prima, fu~ion:ist.a, che è decisamente per la fusione organica con il partito comunista; la seconda definita del centro che vuole la autonomia del Partito. ma che non si è ancora ~ressa chiaramente sul problema della fusione e sui rapporti. oon i comunisti, la terza è quella degli e Amici di Critica Socia.lo», che lotta per BIIBICO B.BIIIB Valle di lagrlme E' notte; acuto sibila Per l'abbaino entro ia stanza ii venLo: E stanno sul canil dve povere anime, Ch.'anno palUdo il 1>iso P macilento. L'una d·esse favella, E dice: e Colle tue braccia mi cin.gi, Riscalda-mi, o· sorella, E la tua bocca alla. mifl stringi •· L·aitra risponde e dice: e Qiwnd'io li guardi>, sai? Non sento più lCL rnia miserin.. il freddo. La fame e gli nllri gun.i ». Si baciarono e piansero MoUo, e si lenner per la rnano strette; Po;, risero e cantarono, E tLn gran silen:io alfine succedette. Alla mattina venne il Co1nmissario. E un abile ch,irurgo era con esso, il quale d'am-bo i cadaveri r,onstatava il decesso. , La mancan:a di cibo, Diss'egli, e questa rigida stagione. A.ccPlerò la, morte, Se propriamente non ne ·ru cagione». Quando vengon i /reddi, E' molto necessario, egli osservò. Coprirsi ben di lana: E sani cibi ancne raccomandò. (Ver,;ione cli Giu~eppe Chiarini). I tessitori .Von han ne gli sbarrati occhi una lacrima, 3/a digrignano i denti e a' telai stanno. - Tessiamo, Germ,ania, il tuo len:.uolo funebre. B I re m n.lnli:.ion l ordito fanno. Tessiam, tesssiam., tessiam,>! Maledetto i./, buon Dio! Noi lo pregammo Ne le misere {ami, a i freddi inverni: Lo pregammo, e speramm.o, ed aspetammo; Egli, il buon Dio, ci sa:.iò di scherni. Tessiam. Lessiam, tessiamo! E Maledetto il re: de i gentiluomini De i ricchi il re, che viscere non ha! Ei ci ha sprelMl.to in {in l'ultimo picciow, Or come cani mitragiar ci fa. Tessiam, tessiam, tessiamo! Maledetta la patria, ove alta solo Cresce L'infamia e l'abominazione! Ove ogni gentil fiore è pesto al suoto, E i venni ingrassa la corruzione! Tessiam, tessiam, tessiamo! Vola la spola ed il telaio scricchiola, Noi tessiamo affannosi e notte e dì; Tessiam, vecchia Germania, il len::.uol,o funebre Tuo, che di tre maledizion s'ardi. Tessiam, lessiam, lessiamo! .Versione di Gioeuè Carducci). far accettare dalla maggioranza. del Partito. il principio della democrazia socialista, l'abbandono di ogni idea fusioni.sta; la collaborazione con i <lOmunist.inello spirito cli un patto d'unità d'azione che tenga conto dell'indipendenza e degli interessi vi taU <lel Partito. Il oongresso aazloaale del partito Il congresso nazionale del partito del quale è già stata annunciata la con.vocazione sarà docisivo agli effetti della futura attività del Partito. E' necessario finirla con l'equivoco della fusione; riprendere l'iniziativa politica, la nostra ind~pen.. denza, e arrestare così la lenta decadenza del Partito. Liquidare i Comitati di Liberazione Nazionale, e favorire la costituzione del blocco delle forze di sinistra, per la realizzazione della repubblica, della riforma agraria, industriale e fi. nanziaria, per effettuare insomma la rivoluzione democratica. La dlscasalone La relazione Faravelli ha. prodotto sul convegno una profonda impressione e immed.iatomente si inizi-a,a una discussione appassionata e vivacissima !a quale si è protratta per circa due ore ed ha costituito la parte centrale del convegno. In reguito al dibattito si sono rivelate in seno all'assemblea due tendenze OJ>poste, una preconizzante l'a<lozione di uno statuto che assicuri al partito un ordina.mento interno sinceramente democratico e l'altra favorevole al principio della fusione <:On i comunisti. Il <libatti<to si è concluso con la presentazione di due mozioni che concretizzavano e fissavano in succinti ,paragrafi il contenuto essenziale delle oJ)inioni in conflitto. . (continua in terza pagina)

Bi .. LA. LOTTA PER LA COSTITUENTE La preparazione della legge -elettorale E' in disoussione alla Consulta la legge eletto.. rale per la Costituente, ed imporla che essa si svolga il 'Più speditamente ,possi,biJe. Diversamente, le elezioni per la Costituente, che sono in prog-ramma per i! mese di maggio o i primi di giugno, .rischiano di andare senz'altro all'autunno. mc convocare la Costitucutc. Questo nettamente e coralmente non si proclama, ma è nella evidenza delle argomentazioni. Perchè se tutto quanto il Governo ha deciso e può decidere è giuridicamente nullo, se la vecchia Camera dei dep.utati eletta con la legg..::del 1919 non si può ri,proporrc nei suoi partiti nei suoi uomini nei suoi regolamenti, pcrchè -annullata e dispersa dalle modificazioni slruttu.rnli dettate dal fascismo e .ric.-onosciute dal re, e d'altra parte una nuova legge non si può articolare pcrchè di rpertincnza dcHa Costituente, non resta proprio che rimettersi alla Camera dei fasci e delle corpoo-azioni, i gerarchi attenti al st;,an.alcdi applauso e i resocontisti pr<>nti a tramandare alla storia le insigni sciocchezze delle pan ci.e tese sotto l'orba.ce. Nè i I uro i nari del diritto pens&no di dover arrossire di una logica cosi invischiata neU'assuroo. Cè an7J. chi ha pronto l'orecchio per ascoltarli. Ci sono i Savoia che alla guerra di li,bera.zione non dettero nè un uamo nè un soldo che sono lesti a propagarne l'assunto così bene levigai.o. Ci sono i detriti del vcochio mondo che si presterebbero docili alla bisogna, <:<>nvintiche la collera popolare non esploderebbe un'altra volta. E non manca.no i fautori del referendum da indirsi e condursi al modo dei plebisciti che inorgoglirono il a: padre della patria», ad applaudire e a fare oco. Le organizzazioni politiche che vo:rrebbero stabilire in precedenza quali saranno i poteri dell'Assemblea cootihlente, poi.eri che esso solo nella sua Wvranità, potrà e dovrà fissare, sono così incor~- giate nella loro pretesa e aiutate nella loro polenuca. E la minaocia del ricatto allo Na7.ionc -prende corpo e assume rilievo. I sotialisti frantesl al pottre Il Ministero Gouin ha ottenuto all'assemblea Costituente un voto di fiducia quasi unanime. Con l'elezione di Felice Gouin n presidente del Governo proVYisorio della Repubblica francese, rimaneva vacante il posto di presidente dell'A&- S<:mblca Costi tuLl va Alla quasi unanim:iilà (457 ,·oti contro 10 e 20 s<:hedc bianche) il compagno Vincent J\uriol è stato eletto al s-cggio presidenziale. Tuili i ministeri più imp<>Ttantisalvo quello degli affari esteri, sono stati affidati a membri socialisti della Costituente: agli Interni vi è il comJ)élgno Le Ti-ocqucr, che con.serva tuttavia la carica di presidente del Consiglio municipale di Parigi: alle Finanze, pernio della situazione poli ti ca odierna, v'è il compagno André Philip, deputato di Lione '.:! direttore del quotidiano pariInfatti, dal gio.rno della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto òi conyocazione dei comizi, a quello stabilito per le elezioni, devono decorrere a1meno 70 giorni per una precisa disposizione di legge che trova la sua giustiiicazione nella necessità che si poS&i svolge.re la campagna elettorale. Ora, anche ammettendo che le elezioni abbiano luogo il 2 o il 9 giugno - che in questo momento appaiono -come le date più probabili - occorre che il decreto di convo~az.io_ ne dei comizi sia i:mbblicato almeno verso la metà di marzo. Prima, però, deve essere pubblicata la legge t-lettorale, e poichè la procedura pe:r la legge elet.. torale (Prevede, dopo la ctiscuss.ione ali.a Consulta. il riesame da parte del Consiglio dei ministri, il coordinamento del testo definitivo da parte dell'ufficio servizi elettorali del Ministero dell'Interno, la firma luogotenenziale e la stampa sulla Gazzella Ufficiale, è necessario che la Consulta aipprovi il più rapidamente possibile la legge &1essa. Se, pe:r ,un.a ragione qualsiasi, dovesse ve-. rifioarsi un notevole ritardo. si andrebbe, non solo nella stagione calda, ma in un periodo in cui le necessità dei laYori campestri costituirebbero un grosso ostacolo all'affluenza alle urne. I ATTORNOAL PROCESSODI NORIMBERGA ' gino della sera "Cité-Soir "· All'Educazione v'è il compagno Naegelcn, alsaziano, uomo di gronde cultura; ai Lavori Pubblici c'è Jules Moch, che fu già ministro con Uon Blum nel 1936; alle Colonie v'è un veochio competente di questioni coloruali e internazionali, il compagno Marius Mot1tet; all'Agricoltura è rimasto un giovane, ma profondo conoscitore della vita agraria, Tanguy-Prigent, deputato del Finistère, che ha potuto scaricarsi del tremendo fardello del vettovagliamento, che aveva nel precedente ministero; .aJl'Informa-- z.ionc e .alla segreteria della presidenza del Con,. siglio abbiamo il nostro Gaston Defferre. Il compagno Albert Grazier è inoltre sottosegretario all'Economia Nazionale. E non bisogna dimenticare che Felice Gouin, oltre la Presi-denza, ha amche il Ministero della Difesa Nazionale. D'altra pa.rte, i problemi politici relativi alla nuova legge elettorale sono numerosi e di grande portata. La questione del voto obbligatorio è la più nota, perchè se ne è già discusso in sede cli com.missione e i partiti hanno già p:reso posizione in merito. Com'è noto, i coon.unisti vi sono decisamente contrari, tanto da dichiarare che uscirebbero daoJGoverno se il voto obbliga torio venisse adottato. E contrari si sono dichiarati pure i socialisti, il prurtito d'azione, mentre altri sono favorevoli, con alla testa i liberali, che sono i più decisi sostenitori del voto obbligatorio. Ma vi è, poi, la questione dei limiti dei poteri della Costituente, che finora era .rimasta in ombra ma che .riveste evidcntomente una importanza fondamentaJe. La posizione dei partiti di sinistra t ohe la Costituente è sovrana e non ha quindi limiti di potere; ma, anche accettando questa tesi (e gli altri partiti non sono disposti ad acrett.arla), occorre sapere, ad esempio, se la nuova assemblea sarà semplicemente costituente, inca1'icata cioè solamente di .redigere la nuova Or stituzione, come è avvenuto in Francia, dove ·si avranno fra pochi mesi nuove elezioni, o se sarà anche legislativa, cioè avrà le funzioni vere e proprie di un Pa.rl&1Dentoe la durata di una legi- ._tatura. Il aabota■glo della Co■tltaeate De Gasperi non insisterebbe per il referendum tiLL la monarchia o la repubblica. In una lettera a Lussu e da quet.ti corrunen tata nel corso di un suo lungo discorso polemico al Congresso del Partito d'Azione, De Gasperi scrive che riteneva il referendum il modo migliore per consultare direttamente il popolo. « Ma poichè si sono -al riguardo manifestati molti e insistenti dissensi, non credo possibile ritornare a tale idea». E' una previsione, non un impegno preciso. Ma dice già la disposizione del Presidente del Consiglio ad accedere a quelle urgenze politiche che il Paese apertamente denuncia e i partiti di sinistra chiaramente manifestano. E però i tentativi di ritarda.re la convocazione dei comizi elettorali e di metterne in dubbio fin d'ora i prevedibili risultati non sono per cessare. Ieri si. ammassa vano grosse difficcoltà di ordine tecnico, oggi si ammucchiano molte abbiezioni di ordine giuridico. E quei partiti che delle pri. me si facevano forti, delle seconde si tanno arditi. Ha cominciato l'on. Bonomi con il distingue.re tra princi,pi da precisare e leggi da elaborare, la formulazione spettando alla Costituente e la elaborazione, con canseguente promulgazione, alla Camera legislativa. Sono seguiti sottili disquisitori su i poteri i lioiif.i I temi da proporre alla grande assemblea che dovrù scegliere la nuova fo.rma istituzionale e cara Uerizzare il nuovo Stato, e sui lettori di Lantc dotte distillazioni aleggiò il ricordo prezioso della preziosa Bisanzio: a che esso appartengono gli angeli? Adesso siamo a una vera e pro- _pria pr~~ di posizione contro la legge stessa della Costituente, e schiumegge.rà l'eloquenza nell'aula di Montecitorio. La legge elettorale, si dice, e quale sia il sistema che suggerirà la Consulta e adotterà il Governo, è già materia costituzionale, e come tale non può essere !-Oltratta alla Costitucnle. Il Governo non può !cgifcrarc, il Governo che non ripete il suo mandato direttamente dal popolo o dagli istituti che il popolo si è dato. Legifedo, agisce come potere costituente. E non legiferando ma solo prescrivendo norme rpuramentc tecniche, mette il cor<po elettorale in una situazione preeostituita che, non <iipendendo dalla sua volontà, è per ciò istesso illegittima. Donde questa condusione davvero curiosa: poichè il solo potere legale provvisto di tutti i crismi e vagliato a tutti i controlli formali è quello preesistente al 25 Juglio 1934, bisogna chiamare in vita il fasci- ~o . h~ <i'acoordo co la corona ·ca ee d I Co.u-tiuua in Norimberga, iu base ad un imponente maLeri·aJe documentario raoco'lto diligentemente dall'accusa, la ricostrll.2.ione dei crimini <iel regime socialnazionalista. Po&siamo dire <,be, nell'insieme, per ~hi ha seguito il partito socialnazionalista nelle sue va- .rie faBi e 1per chi, 'rome noi socialisti, non si è mai lasciato trav:iare -da una stampa borghese servile e ha sempre vi.sto chiaro nei moventi e nei mezzi della 1POiitica di quel parlito e lo ha Gempre giudicato 'Per quel che eB50 va.leva, il iprocooso non dice nulla di nuovo, reca Golo delle conferme e <lelle rprecisazioni. Un mondo òiffi-cile a òefinirsi '{'Ondelle iparole, imi ragfone della sua mostruosità: degenerazione, irresponsa·bilità, codardia, 6adi6ffio, cinismo, aJlo sl.e6so tempo bcetialità e stupidag,gine. Sono i rifiuti della popolaLione, degli indiviò.ui che in altre circostanze sarebbc>r•~ stali sog1·egatii, rinchuisi in ,carcere o ri- -C0\'e.rati, ohe im·ece poterono impa,dronirsi ò.el potere e lo esercì taro no durante dodici anni senza Llmi·ti -e Benza controllo, sfogando i loro baBSi istinti .prima sui compatrioti, ipoi sugli altri ipo,poli. Il iproce.sso di Norimberga (e altri consimili, come quello di Belsen, eoc.) presenta però al di là del :problema morrale e di quello criminali,sti.co, anche degli intere&santi e importanti aispetti politici. Uno è q•uelio ,che si riferisce aI)'punto aLla i,dentificazione e 1punizione dei direttamenti col,pevoli del regime e di cO'Il.Seguenza .alla coosata questione delle reSJ)onsaJ)i.lità. Scriv-e suJl'ai:gomento molto "ene iJ compagno B. Kautsky, ohe ifu internato du.rante sei anni né camipi di -concentramento: « La ,ca.ipHolaLione della. Germania avvenne mezzo anno fa. Da 1lll1 controllo molto accurato risulta che ,finora sono stati condannati circa 100 criminali di ,guerra teòeschi. Natura1m.ente si -continua a raccogliere e a,d ooaminaro il materiale -contro numeroei a.Itri criminali di guerra. Io stesso sono stato interrogato già il 20 aprile insieme a diversi camerati di BuchenwaLd. da un ufficiale giudiziario ameri•oano. Secondo i giornali tutte le princkpali SS del -campo di BuchenwaJd ancora in vita sarebbero state arrestate ·in .maggio, senza che finora sia stata fissata la data del pro- <:esso. Se tutti i pro-ce&si deJ. :genere verranno preparati -e -condotti come quello di Belsen, passeranno de,gli anni, iprima che 1000 o 1500 delle 1p.rmci,pali SS siano state ,procoosate. E 'C06a. si sarà raggi unto? Si saranno forse imipiccate akune centinaia degli assa.seinl più sa.dici, akune -centinaia di sa,djsti minori saranno etate ,condannate alla prigione, i rimanenti, ai quali nulla si può •provare, saranno stati assolti. E con quooto il caso dovrebbe essere considerato come liquidato. Llti pensa questo, cLimoot..ra di aver ma,1compr<:'So :tutto i'l. prdblema. Il veochio detto: « Summum jue summa injuria. - la più ,grande giustizia diventa la più grande in.giustizia» rischia ora dj diventare realtà come forse mai nella storia del mondo. Non si tratta, in realtà, del piccolo numero dei sadisti gravj, ma del numero grandiBs.i· mo dei naii ,eh.e per non dover lavorare o per brama di ipreda servirono il regime e divennero gli strumenti per le orribilj atrocità. E non si tratta neP'Pure solo della Gee.tapo e deUe SS, ma dell'enorme ooercito dei funzionari del •partito, del fronte del lavoro tedesco, dell'opera socialnazionalista di beneficenza, dell'onganizzazione Todt, del servi2.io nazionalo del la-v-oro - per tacere delle formazioni semimilitari propriamente dette. Per comprendere .bene tutto il meocanismo del sistema, bisogna aver visto in persona, come il terrore dei ca.mrpi di concentramento -v-eniva in-tegrato da quello delle altre i.slitu2.ioni del .regime. Lo scrivente ha vi.sto dei vecchi ip:rigionieri ip-0litici, già induriti nell'inferno de,gli interrogatori, dei reclusori e dei campi di concentramento, piangere di ra·bbia e di disperazione, quando veruiva comunicato loro che se essi non rinne,gavano le loro opinioni o la donna non di-v-orziava, si sarebbe tolto al1.a -famiglia l'~ppartameto, o la ,moglle non avrebbe trovato più del 1avoro o iperduto il diritto a.1· sussidio. Per quanto grave !osse il ~ et · campi <l.i .concentramento, non bi- &0gna. dimenticare quello aJ quale era soggetta tutta Ja \Germania. E tutto ciò dovrebbe re-stare impunito? Forse perchè Je vitti.Ime erano <<60110» <lei tedeschi? Gli alleati hanno tolto .al p0,polo tedeB-co la .possibilità <li rimettere dell'ordine in oasa prapriia. Essi lo hamlo fatto, perchè ritenevano -che a.i tedeschi mancasse la .capacità e la volontà <li a&:,oJve.re se.ria.mente tale compito. Come che sia, ,gli alleati si sono assunta la rcsponsa,bilit.à. per tutto ciò che verrà Jatto e anche non fatto. F.ssi de,bbono quindi ,-edere :1 prohlemr.. nella sua realtà. Il !J)J OCCEiSO di - 'oriim.berga 'Pl'CSCntapoi, sotto dur a6lpetti diversi, un inleres1Se politko internazionale. La nichiC6ta <:li due accusati, di Ri.bbenLroip e eurath, id.i citare coo:ne testimoni delle personalità. <:lell'alto mondo ,polit;co :nglesc e !francese ricbfama o,p,por1.unamrnte al1 la memonia -dc<i popolii, la parte avuta da forze wciali, cconomiiche e •politiohe strettamente collegate da Jc,gami di solidarietà internazionale, ab'biano farnl'ito .il so.coalnazionalismo, vedondo il Juj J"anersario del marxismo, del sooiali.s.mo, del comunismo, il pro- 1 ba'bile avversanio dc.Ila Ruséria dm Sovjei: F.atto q_uc.sto ,che bi.sogna sempre ricordare, non iper difendere gli accusati di Norimberga o attenuarne le responsabilità o rper distraru-c •l'attenzione dell'o.pin.ione IJ)u.b.bli-ca dalle loro persone, rma per colpire, almeno moralmoJlltc, tutti i colpevoli e ;per rondere i G)Opoli edotti delle vere caUtSe di quanto acca.- duto. SuNo stesso piano si anuove Ja domanda che si •presenta spontanea d'.i ,fronte a.Ila imponente e così dettaglfata documentazione dell'aocusa, se e&Sa a'l1ldrà veramenite Jino in fondo nella sua irudaigine, o nella esposizione pu'bblioa dei suoi ,r1isuJtai.i, e ri....-eileràtutta la verità, (Per C6e!mfpiosulla conrfer-enza di Mona,co, sul co111condato,sul ipatto ru.sso-tedet>co, sulla fornitura di ae:r().Plani militari amerjca.,ni alla Germania e a;1tre cosereJle del genore. Gli alleart.i non hanno voluto .condurre in ori.tm'be.nga un !Procc930 politico, dandogli invece una i,mpootazione igiuridi,ca, ip-er la quale manca però camiptetamente Ja prmnessa nece.ssal'ia, e •cioè un codice int..ernazionale. Ciò 1 non togèie che il iprocooso di Norimberga risponda ad una pro1onda necessità e che si .sareJ>bc com.metSso un igrave errore ,facendo giustizia soonmaria dei res.pon.68.bili, -come in Italia. Solo che iJ (Processo troverà la sua piena ,giuetifi,cazione, querna oolenne, su'Prema che sola si confà alla giustizia, se si dedurranno dal1a situazione attiuale tJutte le necessarie conseguenze, sia giunid.iche cbe poliii1ohe, vale a <lire, Ge si icreerà questo cod:.ice internazionale, 1a ,cui mancrun-za cootringe ora u. ricorrero a degli ecpe<lienLl, e se si darà verarrnerute ,co:rpo ed anima, efficinza a quella. organiz.zaz:ione interna21ionale -cho sola :POtrà La S.F.I.O. è dunque all'ordine del giorno. Tutte le più alte cariche della costituenda Quarta Repubblica sono nelle sue man.i. La Sezione francese dell'Internazionale operaia - è questo il n0mc con cui comunemente si designa il Partito socialista francese ha le più grand:i :responsabilità dell'ora. Nè questo è tutto. E' noto che il Ministero Gouin è stato costituito secondo i consigli di Uoa Blum, che pur non facendo parte dell'As....'-eID.blee Costituente, s'è riservato un ruolo di consigliere cui la sua grande esperienza politica e il suo grandissimo prestigio mo:ra.J.edànno un alto valore Léon Blum è stato scelto inoltre come amba.- sciatore straordinario presso i paesi alleati per concludere accordi politici cd economici. Dlfftclle ~o•plte di Blom Il suo compito non è tuttavia facile. Léon Blum è un socialista che non .rinnegherà mai il BOCialismo. II grande capitalismo americano lo sa. e cliffida. Esso avrebbe preferito la bona.ria. faciloneria e accondiscendenza di Herriot, il vecchie caipo radicale. Il grande capitalismo amerioa.no. che detestava De Gaulle per la sua mancanza di qualità politiche, oggi rimpiange il generale èhe s'è ritirato nella foresta delle Ardenne, tra i cinghiali (e dopo quattro anni di occupazione saranno rimasti ancora dei cinghiali nelle Ardenne ...). I banchieri americani sono 'Preoccupati delle nazionalizzazioni dei nostri compagni laburisti inglesi; se i francesi ci si mettono anche loro, come pare abbia idea di fare il Ministero Gouin - un po' più sul serio di De Gaulle - gli affari si complicano. ltl■■ovre ,l,tterall Comunisti e democristiani - diciamo megli• M.R.P., perchè i democristiani francesi evitano con gran cura di palesare il carattere clericale del loro partito - condividono con i socialisti la responsabilità del pote.re. Questa volta i partiti minori sono rimasti fuori, e il ministero è rigorosamente e pura.mente tripartito. Ma si direbbe che essi ci tengono a rappresentare una parte secondnria Sono essi siessi che hanno spinto avanti. sovente, i. nostri compagni nei posti di maggiore .rcsiponsabilità. II loro proposito è chiaro. Alla vigilia delle nuove elezioni elezioni, in una situazione che rende inevitabili misure impopolari, è molto meglio. visto che .restar all'opposizione è inopportuno per altri motivi, mette.re avanti gli altri. Se le CÒse andranno male, sono quelli che son davanti che sa.ranno designati come responsabili. Se an• dranno bene, si dirà che il merito è di quelli che, di dietro, spingevano e consigliavano gli altri. L'opposizione, comoda dal punto di vista elet- garantire- uina giusti7.ia rinicl'na.7J.ionole. ! NORIMBERGA Von Paolos condanna la politica nazista C. V, 1 torale, è peri-colosa, come acce1mato, perchè esclude dal potere. E il potere serve molto a certi partiti, i quali, previdenti, se ne servono J)(!r mett.ere ai posti di finducia nei vari ingranaggi dello Stato. ,uomini fedeli. 1 comunisti, per esempio, si vantano già, discretamente, di aver in mano le leve della polizia. Probabilmente esagerano. ma c'è un fondo di verità. 11 maresciallo YOn Paulus nella sua deposizione si è assun lo coraggiosamcn te il compito di dimostra re quali fu:rono i preparativi delle alte sfere por 1n guerra di aggrcs.<,ionc,pure addossandosi la propria parte di rcsponsabliità. Egli ha affermato che partecipélndo alla campagna di Russia non intese fa.:r altro ohe compie.re il suo dovere verso la patria pur essendo intimamente convinto che l'aggressione all'Unione sovietica era un'azione moralmente .ripro\·cvole. Tuttavia ]"enormità del crimine che la Germania stava compiendo gli apparve solo quando ,i<lc i suoi uorrùni cadere a Stalingrado stretti dal semicerchio che le armate sovietiche andavano chiudendo intorno ad essi·. .AJlora, confessa von Paulus, compresi che i veri princiipii della civiltà ripooano nella demo-- era.zia e non nelle forme asooluf.e di nazionalismo. La repubblica del ,, Sempre giovani" La strum,pa di Nizza aiccusa il celebre ohivungo Vorono1.f auto;re di Tingiovanirr:nenti a ibéll3e di in,nesti di ,g1andoùe intertiziali di essere diYentato un e~rati.sta, facendOISi promotore dellla instaurazione, tra Francia e ItaUa di una minuscola Teipubbli-ca indill)enodente. Oueslo nuovo staterello iideato da Voronoftf nella sua qiualità di rr>residente o'el'la « Feòerazioni autonomista deltla Liguria intenmedia » avrebtbe una C6ten:sione di ipochi ohiloonetxi qua.drati lUJ1.go le rive detl fiume Roia. Socondo i ,giornali di Nizza Voronoflf ha l'a;ppog-gio a'i run na.ba.b!bobritanni-ca certo Ha.m.bury. -prop:rù.eiaTio di ipian~ioni di tè in Cina.

• Bi CRO~ACHE DELL'EMIGRAZIONE ITALIANA Il eonvegno del Partito SoclaUsta Italiano In Svizzera Zarlgo (conti-nuazione di prima paEtina) Noi e le ,,Colonie Libere'' ,, L'ahi eonslstam" Noi :pon-aiamrn ohe le intenzioni dei n061.1·0 buon umico di « Quasi ·una polernjca ,, sorio ainceraillHmlc oneste, questo non togltie porò che e.gli ci albbia comesemente trwtlati <la bravi ra.ga.z.zi fogenui i q'Uruli vedono ;pericolo per ogni l·uogo e che !J)CTCiòmuovono hn;pruden1.e.mcntc all'as&a.lto o'i corti muJini a vento .come idei <, Don ·Ohi,,dotte ,> qualunq,ue. Grazie- <le!Ja rpatcrna indulgenza ..., ma non ~~iamo d'aiccordo. 11 « fa!lto i> ,per U qual.le abbiamo d-enrunoiato una. situazione rmolt.o ipcricolooa pe1· l'indi~nc:enza delle « Colonie '.Libere» C6i..ste. D brano al quale ci siamo rifeuiLi si trova ne!J'arti,colo di .fondo della « Prugina del'la Fmùgrazione l t a liana " -del 22 diicem.bt·c. Eccolo: ., ... Secondo noi. e la C◊ba. va <li6CUS6a e app:rofondita là dove eGiBtono, ctxme a Ginevra, a Zuri:go, Lugano ooc. n'lllffierooe aéSociazioni italiane iscritte alfa " Colonia Libera» o rima- .stene ft1-0ri il ,, Co11Rolato n !J)011rebbe convoca.re Oiltre aii oelegati dolila « Colonie Li!bere ,,, i dclc,gati di tutte lo altre associazioni prITT-enti- \·ame11'i.-0epurate, in anodo clle, quoote con- . u!Jte Taipprc..sentano in un cerio qua!! modo Je mal96e o,~aniz.zato <:lirettalillente e indirettamente la maBSa annonfa ... i>. .Prati.care la « •poli tu ca» idelLe Colonie Li.bere con {fuc.;.to ~irito signifioherel>he evidentemento , endero Oa ;prinnogenitura rper il irnag;ro piatto <:lell<'lcntooohie <eonaolaru. Noi r-iicono.seimno sinceramente clle 1a « Pagina -0'c,ll'Emi_grarJone Italiana» daJ. 31 diicem- !Jro 1945 in ,poi sc,giue una vria chiara e iprecu.a che incontra anichc la nootra aiwrova.zione; non i;ar·o-rno mai di6tI)Osti rperò a tollera,re eitruazio11i •Che ,potrchbero ancora veriJioarsi, simille da quella. <la noi denunciata, rpe.rohè va ben~ ,che si ,chiede -pro fonma .che le ru;sociazioni non a,<ierenti alla « Colonia Libera» siano preventivamente eipurate, ma i « Coll601oiti », quel•li, ,rome saranno eipurati e ob.:i li C.l)UT(' rft, ?... p, La mozione del delegato di Ginevra ha raccol- 1 lo 11 voti, mentre quello av,·ersaria compilata dal prof. Verdaro (Chia'-50) e fa,·orcvole alla fu- ·ione ne lolalizzava tr~. Lu. sezione di Losanna si asteneva dnl voto. Coll'adozione a forte maggioranza della mnione Jacchia, la Fede-razione Soc-iali t.a It.alia11a in Syjzzcra che si onora di 50 unni di ininterrotta attività ha manifestato senza equivoci lu dctenninazionr dei suoi membri di manl<'nc.re vi,·o e operante quello spirito democratico c.hc da più di mezzo secolo oramu.i costituisce il vanto. l'onore C' l'immcnsn forza del Parlito Socialisi.a in ltalia Mozle■e .Jaeebla !'.:eco il testo delln mozione uderttata dal Cougrcsso: « I di31egati delle sezioni del Partito socialista italiano in Svizzera. riuniti a corrvegoo a Zurigo il 3 febbrafo 1946 consci dell'importallza che assumerà in seno al prossimo con,vegno del Partito in Italia la discussione sul problema d-ell'ordinamento interno d~I Partito, riaffermando i sentimenti comuni ai ~ompaglli della Federazioni! socialista italiarta i~ Svizzera: sentimenti di profondo attaccamento ai princ1p1 , democratici che costituiscono una gloriosa tradizione del nostro Partito, Ello Vlttorlni a Zurigo Un discreto numero <ii. italiani e svizzeri amici ooll'Ito.Jia civevano 1-i.sposto aJl'jnvito dell'unione • C11Hura e popalo ., od erano inten-enuti ad una -conferenza-intervista con Elio Vittorini, che doveva convergere principalmente suJl'attuale situ.azione politica italjana. La naturalezza, la sincerità e la semplicità dello scrittore gli dovevano cattivare la simpatia generale; non poosiamo ìnvecc n.asconde:re d1e talune deUe risposte da lui date hanno lasciato profondamente perplessa una parte dei prcsen ti, per la grande ignoranza dei fatti. più elementari della. vita politica che quel- .le rivelano e che nessuno sj aspettava ili trovare presso un uomo che non è solo autore di ·romanSottoscrlzioae I per I' «ATvtnlrdeei Lavoratori• I invitano i compagni che saralln-0 delegati a rap· presen1are la Federazinne stessa al Congresso in Italia a sostenen, nel pubblico dibattito il principio dell'adozio~ di uno statuto democraiico def Partito socialista italiano. . zi. ma fo anche diretto-re dell'« Unità.,, di Milano .e che o:ra di:rige un settimanale politico dell'imporl.an:za del « Politecnico ». 'Interessanti furono le informazioni di Vittorini sulla propria vita, come egli sia entrato in rapporti col Partito comunista, ]a sto.ria esterna delle sue " Conversazioni in Sicilia», perchè in esse .abbia fatto ricorso al simbolismo; sul « Politecnico», sul dibattito per il divorzio e il suffragio femminile in Italia. Però già la testimonianza di Vittorini che non si possa parlare di una vera adesione degli intellettuali o.I fa6Cismo, induceva ; opportiwamente uno degli italiani presenti a reagire, cw,ponendosi ad una generalizzazione eocess:i va, ricordando le responsabilità, gra vissimc, di 1!lementi intellettuali, come quelli riuniti attorno a1Ja Sarfatti, il gruppo del «Novecento» e tta gli altri il r nscislissimo poeta Ungaretti. Del Po.rtito c-<>mu.nistadis6e: Esso non è dogruc1rtico; la base del Partito comunista sta nel credere alla salvezza dell'Italia soltanto aitraverso la classe operaia. Non esiste differenza ideologica trn eocialjsli e comunisti. Jn wsa si distingue allora il Partito soci.ali.sia dal Partito comunista? Nel Partito comunista si trovano coloro che prirrri condussero la lotta clandestina cont.ro il fasci mo e primi e più attivi furono tra i partigiani, mentre lra i socialisti si troverebbero i ritardatari. A meno di non essere jn malafede, solo un ignorante può non conoscere il COJ1tributo dato dai socialisti alla lotta dandetJtina, sia in collaborazione con Giustizia e Liherià, sia con iniziative proprie; è primitivo e puerile ridurre a questo la differenza tra i ,due partiti proletari. Tra essi vi sono delle profondissime differenze tattiche e ideologiche, imperniate attorno al concetto fondamentale della libertà, come risulta dalle vivissime discussioni tra le tendenze in seno al nostro partito, discussioni condotte pubblicamente su giornali e riviste e che quindi Vittorini non dovrebbe ignorare. « L'emancipazione dei lavoratori sarà opera dei lavoratori stessi>. . omma ,precedente t'r. 1328,50 J,OCARNO: Perioo MoaJ1Li Genti Roberto Vidnel.!i B. AI.J:>ell"ta ni Pietro Beltrairn.i ZURIGO Milani Armuu.i Biaigini Nosa.ni WINTERTHUH )) )) )) )) )) ); )) )) ex.ione Socialiin,a » ZURIGO: Rirunione Sezione Soo.ialiE.ta 27 gennaio 1946. &lttoocr. A.rnnuzzi » Lezi.i. " Bianchi B lEN •. E: .M.a,razzi Angelo VEVEY: O. Parlai.mento GlNEVtRA: ewone sociali.sta )) )) LOCA.RNO: Virginio Bufifi >, CHIASSO: Ll.l.Ì!gi Ri,ohelda )l LLCHTRNSTElG: Pieraa.nLi Vin-e. >1 A.RBON: Quota ,mensile ,giornale » Wu\.LLLSEUL.EN: Bertin >, ·>- ~, 1,- 1,- 1,- 2.- 20,- 5- , 9,- 5,- 54,50 5,- 2- • Z- ' 20,- 30,- 20,- 5,- 1,- 15,- 1- , tr. 1632,- La Grecia eblede ali' Italia Il Dodec,anneso e rlparazloal LONDRA, gennaio - Il delegato ellenico alla O.N .U .• Costantino Hadji-Aryris, 'intervistato dall'I.N .S., ha così precisato le condizioni alle quali la Grecia è pronta a riprendere i rapporti di amicizia con l'Italia: pieno possesso ellenico delle riparazioni e pagamento delle riparazioni nella misura già accennata. La mozloae re•plnta La Federazione Socialista. Italiana In Svizzera « Olindo Corni,, chiamata a fissa.re il suo atteggiamento in pt"t',-isionc del Congres..."-0 clel P.S.I.U.P. constatato che la co~istcnm di due partiti pro1 Jet.ari classisti ostacoli la mobilitazione totale della classe ope:raia e la sua a.scesa verso il socialismo si impegna ad intensificare l'unità d'azione concepita non <:0me fine a sè stessa ma intesa alla. renJiz7,azione, anche sul ter:reno pratfoo, della unità della classe operaia, unità che sola p<>- trù assicura.re la rinascita dffill.ocratica del pop0lo italiano. ,, L'AYwenlre de• LaYoratorl" E' relatore il redattore Valiir. Risale negli o.un.i e riferisce che la storia òell' « Avvenire dei Lavo- ~tori» è un po' la storia del nostro Partito. Dopo 35 anni di vita gloriosa il nostro giornale si fondeva con l' « Avanti » di Parigi (diventato poi il 4 Nuovo Avanti») e rinasceva a vita autonoma nel 1944 il primo febbra:io. Iniziatore della nu0va se.rie è stato il compagno Silone, oggi diretto.re del giornale ufficiale del Pa:rlito « L'Avanti! » di Roma. La personalità del primo direttore effettivo del giornale, l'assenza di una reale vita ,politica fra gli i t.aliani della Svizzera, e 1a prescnui. di molli italiani rifugiat~ fra i quali era necessaria la pe- 1 netrazione propagandistica e l'insegnamento delle esperienze del oociaJismo europeo in questi ultirmi 20 ann.i. fecero del nuo-vo «Avvenire,, più L'amicizia ltalo-franee11e « Italia e Ji'rancia hanno due vite politiche parallele» dichiara l'ambasciatore Parodi ROMA, febbraio. - Il nuovo ambasciatore di Francia in Italia, Alessandro Parodi, ha ricevuto oggi a Palazzo Farnese numerosi giornalisti italiani, ai quali ha rivolto parole di saluto dicendosi felice di poter prendere rapporti diretti con i rappresentanti dell'opinione pubblica italiana. L'ambasciatore Parodi è quindi passato a parlare della sua missione, che ha definita « complessa e difficile, mirante a normalizzare definitivamente le relazioni tra l'Italia e la Francia» che furono segnate da ricordi spiacevoli ~ ma che bisogna - egli ha detto - superare per un fecondo avvenire. l>. L'ambasciatore ha ricordato che soldati francesi hanno combattuto e sono caduti in Italia per la guerra di liberazione e che italiani e francesi si sono trovati ,, a contatto di gomito'> nell;i lotta per la resistenza ai tedeschi. che un giornale un.a. rivista e tale rimase fino alla partenza per l'Italia di Silone, chiamato a compiti maggiori dalla fiducia del Partito. « L'Avvenire dei Lavora.tori» assolse in quel momento un compito molto impoo-tante e conquistò numerose 6ÌIDpati.c e un grande credito. Adesso <1 L'Avvenire dei Lavoratori» ha riasStLDto almeno in parte le sue veoc.hie CBiatteri- ,;tiche di giornale di propa:g·anda e di battaglia. Se la «Federazione» f ossc stata più forte e se i socialisti avessero saputo e potuto prendere effettivamente la dfreltiva ili tutte le iniziative e delle attività della collettivtà italiana in Sviz- ,.era, certamente il giornale avrebbe riflesso le grandi possibilità che oono a.ncora latenti fra la nostra emigrazione. 11 parere del .reb.tore stabilisce la necessità di studùue il m0do cli inte.nsifkare la diffusione del giornale allo scopo di far riflettere maggiormente sul gio.rmile lo spirito e La volontà della Federazione Socialista. Dopo una seria discu.ssionc nella quale sono intervenuti quasi tutti i coml)¾"lli delegati, la relazione è stata a<X!ettat.a all'unanimità. Belazlo■e •■Ile Ooloa•e L•bere E' i I compagne A rma:ri che fà la relazione sulle « Colonie Libere». Dopo aver indicato che i I " Co11Vegno delle Colonie libere di Lugano ,, dei 21 oitobrc 1945, ho. votato due importanti proposi.e, una per la creazione ,delle consulte consolari e l'alh-a per la costituzione di un segretruriato per gli italiani all'estero, richiama a tutti i socialisti al dovere di agitare questi problemi al fine di poterli .risolvere. I socialisti devono dare tutta la loro attività per educare ai senti.menti di libertà, di solidarietà e di autogoverno la collettività italiana ancora jnfctta dal veleno del fascismo e del nazionalismo opportunista. Nella di cuSSlone intervengono i compagni Saceràotc di Ginevra, che espone una brillantissima tesi sull'unità delle Colonie, il compagno Lazzero di Sciaffusa, Vuattolo di Zurigo, Foglia di Ginevra, Boffini di Grenchen, Caccamo di l.o- ~nna, coc. La relazione Armari. viene aocettata a 11 'tw animi tà . Sede della CJ••••••••ae •••e•t•Y■ U Convegno incarica la sezione di Zurigo ~ uominal"(' la nuova Commissione Eisecu.tiva. Il Pa•t•to Soe••ll•ta P••l'e••a••••••• ltalla■■ Il convegno ha poi trattato problemi che intercssa'llo particolarmente la collettività italialia (reduci, renitenti, internati e<:c.) e ha incaricatG la C. E. di studiarli e di raccogliere una documea.. tazione precisa che permetta una. sicura inf ~rmarionc della situazione di molti italiani in Svizzera. La discussione è stata sostenuta, e ha visto l'intervento dei compagni Prezi06i di Basilea, Fareili di Ll1gano, Lazzero di Sciaffusa, Comandini e Moalli di Locarno, Boffini di Gren,chen, Sacerdote di Ginevra. IBarcariol di Arbon. Alt.oè di Grenchen ecc. sere stato personalmente quello che ba dato il saluto alla delegazione italiana che dopo tanti anni ritornava a Parigi alla Organizzazione internazionale del laToro. Terminata la sua esposizione l'ambasciatore b.i risposto a varie domande che gli sono state rivolte da alcuni giornalisti. A propo~ito delle frontiere italiane egli ba dichiarato di a. non essere in grado di dire nulla. Ha poi precisato che il Governo francese aveva posto sulla proprietà degli italiani soltanto un sequestro temporaneo. Circa i prigionieri, ba detto che ormai il loro rientro in Italia dipende dalla disponibiliu. delle navi. Il eo11gresso repubblleano riafferma l'Intransigenza risultati della votazione che ha chiuso il congresso del partito repubblicano: la relazione Pacciardi è stata approvata con 55.000 voti contro 13 mila e 1000 astenuti. L'ordine <lel giorno approvato in merito alla linea politica del partito, riafferma l'intransigenza repubblicana contro ogni comproParlando del fascismo come fenomeno europeo, Vittorini arrivò ad affermare che anche il labu- :rismo inglese è una fonna di fascismo. Si potrebbe chiedere al comunista Vittorini, come mai allora i comunisti inglesi facciano continuamente ai labu.risti delle proposte di fusione? « Per quanto concerne il Dodecanneso - egli ha aggiunto - non ho bisogno di fornire altre delucidazioni. Vogliamo che ci sia restituito completamente e incondizionatamente. Le isole del Dodecan- i neso sono greche e vogliamo che gli italiani lo riconoscano per sempre. Circa Le riparazioni gli italiani diranno probabilmente che non possono pagare quello che noi chiediamo, ma ci rifiutiamo di accogliere qualsiasi protesta di povertà. « Questi - ha detto Parodi - sono i fili tra voi e noi. I nostri mondi politici sono simili; abbiamo dovuto superare le stesse difficoltà e abbiamo conseguito le stesse esperienze. Sono due vite politiche parallele». L'ambasciatore ha quindi accennato agli antichi vincoli di cultura che uniscono i due paesi latini. I messo con tutta la politica deU'esarchia. Strana ci sembra anche la :risposta dat.a ad un antifascista italiano, che aveva domandato come egli concepiva l'avvenire dell'Italia se alle elezioni per la Costituente dovessero vincere i reazionari: date le enormi difficolt.ù di ogni genere con cui aYranno da fare i futuri governi italiani, e la inevitabile impopolariità di molte loro mi1ure, è meglio che al potere vadano ora i partiti di destra. Non pOS6ia.mo poi sottacere la malignità di Vittorini verso il nostro compagno Silone, i cui al- . teggi.amenti sarebbe:ro e reazionari» e che < visita oordinali e fa viaggi in Inghilt.e.rra ,., informazi ~\jt Be; tono s fòtiv 1 « Gli italiani possono e devono pagare. Abbiamo molto sofferto in conseguenza della aggressione italiana e perciò non possiamo rammaricarci se gli intonno soffrire un .po' per indennizzarci>. Passando a parlar<: di quanto sino ad oggi è stato fatto di concreto per riallacciare i rapporti tra l'Italia e la Francia, ha accennato all'accordo commerciale firmato a Mosca qualche giorno fa e alla prossima firma degli accordi per l'ingaggio di lavoratori italiani per la Francia, dichiarando che a questi saranno riconosciute le stdse condizioni di lavoro che vengono fatte ai lavoratori francesi. Parodi si è detto felice di aver ,ritrovato aperte le scuole francesi in Italia ed ha• dichiarato che verranno istituite a Parigi 29 borse di studio per studenti italiani. Ha concluso djcendosi feUce di esAltri sette senatori dec,ad11tl dalla earlc,a L'Alta Corte di giustizia ha dichiarato decaduti dalla carica i senatori: Giacomo Curatulo, Stefano De Ruggiero, Alfredo Felici, Cesare Genovesi, Ferdinando Giu.Ji Rosselmini Gualandi, Giuseppe Guadagnini e Paolo Vinassa De Regny. lledattore : I r I e Il Y a Il r . JariD1 \

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