L'Avvenire dei Lavoratori - anno XXXVI - n. 37 - 15 dicembre 1945

' Bi dell' emigrazione Italiana Federazione Soalallsta e Olindo aornl> Per Il Convegno La data del convegno delila nostra Federazione è stata fissata per la prima ,domenica di febbraio. La intenzione nostra era <li convocarlo una quindicina di giorni prima, ma non è stato possibile per div.ersi motivi d'ordine ,tecnic0. Comunque il nostro convegno precederà <li qualche mese il Congresso del Partito in Italia e anche questo non è un male poichè se la buona volontà ci sarà e se gli intendimenti saranno seri, potremo essere in .grado di dire la nostra ,parola e di portare il nostro piccolo contributo aU'opera di chiarificazione che si sta effettuando in seno a'l Partito, il quale semòra decisamente volgersi, come ha mostrato l'eco dell'ultima ,riunione .del Comitato centrale a Roma e come è stato anche precisato nel N r. 4 di « Critica Sociale», verso una posizione schiettamente democratica, superando il compartimento stagno di una situazione equivoca quale quella voluta dai _f_autori della parola d'ordine della fusione e dell'unità organica con il partito comunistia. ' disposti a tollerare la critica negativa e dissolvente di ohi non può mai sbagliare perchè si guarda bene dal fare anche la più piccola cosa. E con questo sia. mo intesi. Noi ci siamo impegnati di organizzare il convegno e di portare la federazione a decidere sull'attività futura. Non saremo disposti a continuare se non avremo la fiducia completa della maggioranza dei compagni. D'ora in poi la terza pagina dell'« Avvenire» è completamente a disposizione delle sezioni e di tutti i compagni per le corrispondenze e per la discussione preparatoria del convegno. Da tutti sollecitiamo una collaborazione fat. tiva e concreta. L'ordine ,del giorno del convegno è il seguente: 1. Nomina del presidente, nomina della Commissione della verifica dei conti e deMa commissione della verifica delle deleghe. 2. La situazione politica attuale. (Relazione· di un compagtla della direzione del Partito Socialista Svizzero). uuo stuolo di ottimi artisti italiani ed umici dell'Jtaliu. ed è terminata coll'illuminazione dell'Albet·o e la distribuzione ùi ricchi pacchi natali ai IJimùi italiani di Ginevra ed agli alunni delle Scuole, senza distinzione di nnzionalltù. La tombola americana e In lotteria, abbondootemente .fornite di premi, han110 dato modo a ciascuno di portare il proprio contrilrnto a favore delle Scuole, permettendo loro di continuare l'o:;>era di diffusione dellf\ lingua e della cultura italiana, nonchè di favorire la costituzione di un primo fondo destinato alla nuova sede c.lella Colonia Italiaina di Ginevra. Per la prima volta dopo rnufanni, la Festa si srnlgern sotto la llH"esiclenzaù'onore del Console Geuernle cl'ltaliu, dottor Rotini. Il presidente, prof. Uhloster.gi, nel presentarlo alla Colonia, ha sottolineato anzitutto ln comunione dl ideali e di intenti che esiste oggi fr~ il nuo,·o Console Generale e gli italiani liberi, in quanto egli non è soltanto il rappresentante ufficiale del gornrno, 1~a il partigiano ed il com-bllttente per la Ubertù. Jl prof. Chiostergi ha fatto poi appello a tutti gli italiani wùficab'ili, compresi coloro che furono t1·ascinati nell'inganno fascista, per unirsi e collaborat·e alla ricostruzione della comunitù nazionale di Ginevra. Nel rispondere il dottot· Rotini .ha esaltato l'opera compiuta dalle Scuole durante venti runni di fascismo ed i nobili sco!)i che esse perseguono, invitando gli italiani tutti :1 la von11·e pet· la loro rea lil'.zazione. &rbo■ Assemblea della Stzl1■e S.tlalfsfi II 18 novembre si riunirono in assemblea i componenti la Sezione Socialista. Sembra un destino ive1· il quRle nel riassunto della 111ostra riunione comparso nel Num. 31 dell'« Avvenire del Lavoratori>, si annunciava la malattia del comp. Clemalide di .\mriswil; -ora che il Clematide si trova in famiglia di ritorno dall'ospedale completamente guarito, è la \'Olta del caro comp. Lana Clemente di Aroon, che manca alla _riunione trovandosi da oltre 15 giorni all'Ospedale ca1ntonale di Milsterllnger. Noi ~111guriamo di cuore che la. scien~a medica possa superare questo pericoloso inconveniente, unico nostrn augurio di riaverlo presto alle nostre riunioni perfettamente guarito. ·Sull'attivltù della Sezione, i compagni ascoltarono con piacere il mo,·imento cassa dal 12 ottobre 1944 al 18 novembre 1945. Siamo pochi, ma non soli, poichè ci sentiamo strettament:.e uniti al partito in Italia; non possiamo .fare molto :Perchè alla Co!onia Italiana di Arbon manca quello spirito animatore che dovrebbe colllll)rendere l'opera benefica che si potrebbe ottenere attraverso l'unione della collettività italiana. Malgrndo questa massima indifferenza, quello che :più di tutto ci conforta è la nostra buona armonia e comune accordo; siamo nello stesso tempo convinti, che i nostri compagni in patria, saranno riconoscenti del nostro modesto lavoro, almeno potrwnno dlt-e che noi malgrado la lontananza slamo a loro vicini con il cuore e il pensiero. L'ultimo convegno della nostra Federazione è stato, si potrebbe dire, una rivelazione. Il lavoro di preparazione effettuato daHa segreteria con l'ausilio di pochi compagni volonterosi ha significato che il socialiSilllo italiano in Svizzera è tutt'altro 1:he morto e che soltanto l'indifferenza e l'apatia può castrare l'opera ricostruttiva cosi 'ben iniziata. Quest'anno la part.enza e la sopravvenuta impossibilità di collaborazione di diversi componenti la Commissione Esecutiva ha messo Ja stessa in difficoltà. 3. R.elazione mora-le e organizzativa della Federazione Socialista Italiana. (Relatore un compagno della Commissione Esecutiva}. 4. e L'Avvenire dei Lavoratori». (Relatore un compagno della Redazione) . Il Soeeorso Operalo Svizzero 1-n Italia Non intendiamo muovere appunti a nessuno e non intendiamo neppure discutere di chi è e di chi non è la ,responsabilità. Diremo soltanto che il tempo del riposo' forzato,· dietro il qua'le spesso e volontieri si nasconde il poco simpatico desiderio del dolce far niente, è superato. Nel nostro Partito non c'è posto per i membri onorari-. Chi ha i propositi migliori per una concreta attività troverà fra noi i compagni più tolleranti pronti a scusare ,l'error.e se fatto con la buona intenzione. Non siamo però più 1 ...... l••• •~•-:\-.~• ! ,..;...,. f ~ •:_. - · · :· Clreele •peni• G · eelmn Giovedì 29 novembrk' si è riunita in seduta straordinarla l'assemblea ·del Circolo Operalo. cii Cultura, sezione dell'Apl (Assoclazioqe Pollsportivn Itallana). CoIXle.è da tutti risaputo il Circolo Operaio di Cultura, svolge la. sua attlvltà in seno all'emlirazione ltallana e ticinese dl Zur~. La riunione abbastanza numerosa ha dlmostrat? l'a~oluta necessità della con·tlnuazlone dell'importante lavoro al fine particolare di convincere i nostri compa~ni operai a interessarsi dei tanti problemi, che oggi non è più posslblle non voler conoscere, abituandosi allo stuàlo e alla discussione, proponendo;l degnamente di r_Isolverli, cosl come lo esige, l'interesse diretto della classe. Ha presieduto l'amico Roncada. Quasi tutti i presenti sono intervenuti nella discussione, nella quale sono stati discussi argomenti d'ordine organizzativo e propagandlstleo. Cl è ~artlcolarmente gradito soffermarci sulle awroprlate parole dette dal socio Bernasconi, il quale dopo aver fatto un poco di cronistoria sul « Circolo operalo di cultura» . I negli ultimi tempi., ha voluto fissare alcuni cooc~tti sempllcl e sostaa.tzlnli, invitando i compagni n volerli, per l'avvenire, trasformare in sicura e valida azione. -Bernasconi ha sostenuto lu superiore necessitù cli mantenere la regolarità settimanale per le 1·iunioni del «Circolo>. Gli operai, egli ha detto, hun,no bisogno sopruttntto. di conoscer,:i, di parlarsi, cli esporre lE>loro idee, di organiz,;n re discussioni serie e ,positive. nbituandosi anche n sostener~ la 0?POSizlone. L'assemblen lia rire~uta \'alida In proposta ùel socio Bernasconi e ha deciso di co11tinunre la hella abitudine delle riunioni settimanali. F.' stata pure Indicata l'op1>ortunici1 di organizzare qualche importante conferenza f\ largo richiamo. con b('n precisi motivi d'ordine propngandist ico. JJiverse nuov<' iscrizioni di ,;imputizza,nti, i quali per l'occasione erano stati im·itati, hanno premiato ln rnlo'ntù di la\"aro dei sost<>nitori della causa culturale dei lavot·atori. Le riunioni Si effettueranno o~ni giovedl alla <i: Casa d'Italia>. Tutti i sim1>atimanti sono cordialmente invitati a partecipare. Stelle ■el eiele tll Z■rl«• 5. La situazione politica in Italia. (Re\ator.e un compagno della Direzione del Partito Socialista Ita. diano). 6. I socialisti italiani in Svizze~a e le Colonie Libere. (Relatore un c<!mpagno della Sezion.e di Zurigo. 7. L'attività culturale. 8. Scelta della Sede Centrale della Feàerazione e rinvio delta nomina della Commissione Esecutiva alla sezione della località sc.elta. 9. Varie. Con il prossimo numero ritorneremo sull'argomento. La segreteria. sto Stello. filante, la quale aveva sentito il bisogno di.. Inveire, oltre elle contro gli ltallani, anche con-- tro i Ticinesi, provocrundo il legittimo risentimento di quest'ultml. Essendo gli amici <li Stella rossa riusciti nd identificare nella persona ùel commerciante Della Vedova se non proprio il p02ta, almeno il principale maneggione della pubblicazione di Stella fllante, uno di quelli, Camponoro, gli fac&va vedere le stelle, non carta~ questa volta, e lo mandava all'ospedale, dove si trovi\ tutt'ora. Questo per la cronaca. Ln senza dubbio vasta ri?ercussione che Stella rossa hn avuto nell'ambiente italiano di Zurigo cl suggerisce però alcune considerazioni critiche in me,:Jto ulln sua pubblicRzlone. 13lsogn11 .permettere che alcuni tra gli editori e divulgatori di Stella rossu sono stati, fio da quando fn fondata In Colonia libera di -Zurigo. trn i più vivaci sostenitori di quella corrente tra gli antlfascls~i che più illl/[)etuosamente cercava di eliminare Il diSsidlo tra la massa dei seguaci del fascismo e zii nntifasclstl, rivolgendosi anèhe, in appelli. di1·ettamente ai primi. Non ci risulta che da allora la Colonia libera abbia cambiato il suo atteggiamento in quella questione.Anzi gli applausi generali eh(' alcuni mesi 01· sono salutarono le parole del .prof. Chiost.ergi, con le quali egli invita vn ad essere se,·eri co°' i dirigentie le persone più compromesse e 11 transigere con la massa dei seguaci, sembravano confermare elle tutti fossero d'accordo in quella questione. E allora, bisogna domandarsi, perchè sferrare all'im:;>ro,·- viso Ullla campagna di questo genere e soprattutt'> di tali proporzioni, cosl in contraddizione con la tattica adottata dalle Colonie libere? :Xon intendiamo, in queste note, rinnovare la ùi· scussione che riteniamo superata dagli avvenimenti, dell'ntteggiament'> da assumere ,nei confronti dei giìi fa.scisti; l'importante è che. posti di fronte ad un biYlo, dopo essersi ùecii:;i per una via, la .si segua con logica e coerenza, ed è appunto a questo principio, di grande importanza per i risultati di un'azione, rhe sono vPnuti meno g-li editori <li Rt<'ll11 rossa. 11 ùrunno è tutto della Colonia libc1·a di Zurigo; essa conduce attualmente, per diversi motivi, una vita più che anemica; In contradditol'ietit da. no! rilevata e criticata ~ una delle cause ,rincipali di questo triste stato di cose. Ginevra Festatlell' Alhere di Natale I· Una grande folla ha assistito tlomenica pomerigl ~io, O dicembre, nella Sala comunale di Plainpnlais, 1 alla ti·adlzionale 'festa dell'Albero ùi Natale delle Alcuni elementi antifascisti ticinesi e italiani Ji 1/.urigo hanno pubblicato recentemente su dei fogli :-tampati al ciclostile e firmati Stella rossa, un lu11 ;;hisslmo elenco di persone che :,i erano compromesse con il fascismo; rile\•iamo che una delle speclalltit aella. pubbllcnzione era l'abbondanza, Yet·amente eccessiva, degli errori di_ortografia e. di sin-J tassi. A stella rossa dei fa. dstj. a vernno cont ·ap oScuole Italiane della Colonia di Ginevra. La festa si è IJniziata con un scelto programma antL~ oha permesso al pu,bblico di applaudire Il Soccorso Operaio s,·izzero è l'org.anizutzione alla quale convergono dR molti anni gli sforzi eh~ i diversi orgwnismi del movimento operaio socialista svizzero (Partito socialista, sindacati, 01·gRnizzazloni culturali ecc.) compiono per aiutare le vittime della reazione e, ·ora, anche per nlleviare le sofferenze nei ipaesi devastati dalla guerra. La sua azione si esplica attualmente so,rattutto in Francia, poi anche nel Lussemburgo, in Austria, in Germania e irn Italia. Oggi parleremo solo dell'opern che esso. sta svolgendo in Italla, qua !che volta in collaborazione çon il Dono Svizzero. L'atti'vltù del Soccorso Operaio in Italia si concentra per ora in tre località: Milano, Molinella e Rimini. A Milano è stato fondato un asilo ital-osvizzero per lW-120 bambillli, diviso in due reparti, in uno del quali si .pratica il sistema Monterrosi e nell'altro quello Frobel. .H Soccorso Operaio e il Dono svizzero mettono a disposizione i mobili, i viveri e il personale, in 'più hanno invlnto 200 pantofole e quasl 5000 metri di stoffa per grembl·all. Oltre a ciò i due organismi svizzeri fomilsco~ dal · -loi maggio 1945 tutti gU asm Infantm :dl Milano dei viveri necessar:i per una merenda quotidiana per 3000 bambini. Le conferenze e l'opuscolo del comp. Tronchet hanno già reso po,olare il soccorso per Molinella. L'll dicembre alcune macchine (5 aratri motorizzati e 5 betoniere) per un valore complessivo di franchi 40.000.-, 15.000,- offerti dalle coopera.- tlve svizzere, intermediat•io Il Dono svizzero, hanno attraversato il confine dirette a Molinella; esse serviranno a mettere le cooperative di quella località in grado di riattivare la produzione agricola. E_ra nel desiderio dei fautori l'Iniziativa di compiere l'invio in autuooo del '45, cosl dn permettere la utilizzazione del macchinarlo per la semina, ma purtroppo ciò non fu possibile. Vogliamo notare che anche il Dono svizzero invia dn parte sua delle macchine in Emilia. Di proporzioni assai maggiori è l'azione progettata e in corso di realizzazione per soccorrere Rimlinl. In Svizzera ci facciamo solo un'idea molto vaga delle reali condizioni in cui si svolge In vita quotidiana delle popolazioni danneggiate dai bombardamenti aerei; il ,iano di soccorso [)er Rimini faclllterà questa comprensione. Rimini è una delle città italiane che hanno più gravemente s-offerto in seguito alle operazloni he11lche. Una buona parte delle case e -molti edifici pul>blicl sono completamente distrutti o quasi inutlllzzablli. Lo sgombero delle macerie è reso difficile dalla mancanza degli strumenti necessari, di badili e .picconi; tali lavori si compiono quindi pe1· lo più con le mruni. Il soccorso Operaio invierìt laggiù una grande quantltù di badili e picconi, che passeranno poi in proprletù della cittù. Esso installerì1 anche un posto dl pronto srccorso per le ferite riportate durante i lavori di sgombero. li 75% Llella :)Opolazl001eha perduto con le case i mobili, l:.l biancheria e i vestiti, del quali il Soccorso Operaio ltn-ierìt tlelle grandi quantlt'. La scuola inùustriale frequentata normalmente da 1200 nllie,·1 diurni e 300 serali, è quasi distrutta; insegnanti e allieYi hanno salvato dalle macerie un certo numero di macchine e di strumenti, molti pet·ò sono ~uusti, altri ne ruaucano, i locali sono inutilizzabili: il Soccot·so Operaio Intende di còstrul~ due o tre ,baracche che potranno ospitare almeno 200 allievi, e di completare il materiale didattico. Mentre la situazione alimentare è discreta per gli adulti, essa è del tutto insufficiente per i bambini. Funziona attualmente un solo asilo per 80 bam. bini ùai 3-6 anni, che per di più è privo completamente di matet•iale. Invii di viveri speciali per bambini e la costruzione di un asilo per 100 piccoli servirà almeno ad attenuare le soffererne. Oltre a ciò è rprogettata la costruzione ùi diverse baracche per magazzini e laboratori, un soggiorno diurno, una clocciR, un do1·mitorlo per '.)rofu.ghl e.li passaggio. Anche l'ospedale per gli uomini è completamente distrutto, •e quello femminile, gravemente danneggiato, deve accogliere anche degli uomini: Il Dono • Svizzero ·ha già preso h;i considerazione 1-a costruzione di baracche. 1 I problemi da risolrnre sono molto gravi e vasti, e l'opera di aluto che il Soccorso Operalo può dare è .pur troppo minima nei confronti del reali bisogni. E certamente non può basta're la completa dedizione e la bontà di cuore della compagna Gabriella· Mayla che ha voluto, con i suoi validi collaboratori, portare una nota profondamente umana, a questa opera ·di soccorso, che l'aridità di quest:.e "lOche e schematiche righe non banno saputo dimostrare. Sottostrizie■e ptr I' Avvtniredtl l■veraiorl Somma ~te Fr. 1.1!9,- Sezione di Wintertbur » G.- Sezione di Winterthur » &e.- TOTALE Fr. 1.284.- . AYVertenza A,•vertiamo i nostri eorrispoodenti, i nostri lettori e tutti i co,npagni, che l'indiriz7.0 della Redazione e dell'Amministrazione è il seguente: · «AVVENIRE IDEI LA VORA'l'ORI » Milltarstrasse, 36 ZURIGO 4· e non più la Casella postale 213. Dio U la Il capo del qualunquismo è stato ricevuto dal luogotenente. O non è un partito, Il qualunfasclsmo, Il partito del $enza partito che punta sui glo\"aonetti dell' O.N.B., Orlando, Nlttl, Bonoml ? Jn unn lettera di' Mazzini a Garibaldi nel '63, si legge : « Con In monarchia l'Italia non sarR mai nè virtuosa nè grande. Si corromperà sempre ,più >. UW.al Uallaae del Partite ~fa Sriuen PRIMA SERIE : < Liberare e federare!> 1 OLINDO GORNI: SOCIALISMO FEDERA~TA . Fr. 8.50 2 OARLO ROSSELLI: , PROFILO DI FILIPPO TURATI » 1.- 3 PllllRO GOSF.Y.l'TI: PROFILO DI MATTEOTTI • . » 0.60 4 WALTER FLIIDSS: L'EOONOMIADELL'EUROPA FEDERATA . . . . . . . » 1.- 5 UTÌNAM: CENNI E CONSIDERAZIONI SUI MONOPOI,JINDUSTRIALI » 8.40 Sl!}()()NDA SERIE: Memorie 1 < UNO DI ALLORA>: L'ASSASSINI8 DI MATTEOTTI Fr. 0.86 Deposito generale e vendita: « Edizioni dell'Avvenlre del Lavoratori » Conto :;>ostale Nr. VIII/26305 Casella postale 213 Zurigo 6 - Aussersibl l'! ~ Redattore : Er I eh Va I il r • Zurl10 Tlp oIra f I a : 8. A. Arti llraflohe91* V11adlal & C. - Lllgur / I ; ,,

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