L'Avvenire del Lavoratore - anno XXXIII - n. 10 - 9 marzo 1929

ANNO XXXJLI (A. P.) ZUR[,GO, 9 MARZO 1929. Num. 10. ' Teleimw ././,5 (Sel,uw) - Conto-Clu;ours .\'. Vlf!-36./6 ,;,g~T{MANALE DEL PARTITO SOCIALISTA rf'ALIANO Wé.LLA SVIZZERA: ------------------------·------------------------------------ Abbonamenti per la Svizzera per l'anno 1928: Un anr.o !r. 6: ~e.i mesi fr. 3; I.re mesi fr. 1.50 RE.D,\ZION!i.: AMl\1JNISTH..\ZJONE: :iR~Z.ZI Dfl:LL.l! -~ONI: Per /'es/ero: Un an_no ir. 10; sei mes.i fr. 5; Ire m~i lr. 2,50 • L' ,',_vuemre de/ Lavoratore , Znri~o ! ' . (Ì I r < -,--~l . C, '> ~~-~.,,;◊ d,· linea {b\/' .. '.C::, ,I l~ colonl!~J. Y.l C.!·1, , .,>n1111•.,~1one ~.•ec11llvo e, . ,>. ~ ,m •· ~ .,,, ~, • ____ l_,_ir~_,t 1, M :j i I a rstrn_~~::3_:_6_________ P_2_r_r_1-..,_• la_:n_•_c_o_n_tinu _ a_ta_,. .,::..~.:i 1a -::onv~rur.i · Alla vJgllia del pleblselto · Caselsta la stamcplandestina 1Jen9a. è chC' 11; sia nrl paes,· un /lit. r; ha folio (i('/ mule. ma meilerlv in m11ru .\uf(ì,ifnt<' lii 1wmi11i />ronli ml roncli:iune cl; 11011poter r·cominc,a. 11pJ ru1i,!1 ,, clc/J'arce:so. c11w11rlo sr re pii, u far ciel malC'. Clii ci ha fallo p:-esen:,,. p<>1/Juftur giù gli oppre.:_ <icl nutie. è noPe Pclie .,11 dieci un 'c,r, .. /J0P~'ro c1;uuofo eh(' è sfriio spin/o dai La disastrosa 1·.1 gioi:'<' o 1'.11110, quando mc- wo capi o farC' il male. situazione italial')a in · Italia ·110 c,e l'nspclliarno, un cp,alc!H' an - L·uo1110 per·colosu non è lui è .il nirnt'nlo, ohe ncs~uno ::., rù prc,·cdu. suo capo. Lascia da porle lui. e mira tu ~olleYrrù l'Un!ro la cl ll:1lur!t la r1l .:uo capo_ giudicadtauna commissione di esperatimerican Mai come in questa Yigilia di ple- 1, sei lo, la slampa clandestina è stata in onore in, Italia. Nel segreto della cospirazione gemono i torchi ed a diecine cli migliaia i foglietti. gli opuscoli recano ~a milioni di italiani la parola della speranza, della rL ~cossa. Gli italiani non leggono le gazzette del regime ma si contendono il foglio della macchia s.fìdando 111..inacc-iec pericoli. si didge a lutti i ccli elci popolo 1110Glrando la neec~silù p,,,. l11tli della libertà. • Lo. liberlà è per te. OJ)C'ntio C'/1(' mi- leggi. il d.'riilo cli rifi11iuri• il 1110 /opero . .<·ele con,ti:.:0111. che li snno offerte dal padrone. I1l'n ti con11e11. gono; il clirillo rii accordarti coi tuo; compagnf per o/}'rire. o rifiutare col. lcttivamenle il lavoro delle t11ebrac. eia; il dirftlo di muoverii per cercar lavoro da 1Lna fabbrico all'ailrn. c/11 una cillà all'a/lro. sen:.a rC'ndPr con. lo dei tuoi movimenl; a ne.:~sun fa_ scio, a nessuna questura ... indig11azio11c del paese. f gradassi di_ « E riclollo /'oppressione oll'impo. uenleranno conigli. J silen:::ios; si I lcn:o, ricordai i che non de,·i divcnme' 1ernn110 11 prolfs!ar<>. La genie lare fu opprc~sor e alla tua Yolta. li nei tram . ..-iii maròop·ecli, nei caffè, rlesicierio cli uendefla ,C'da al senti_ 'i m<>IIC'rà a gridare rhe è ora d! {ar. rn.r'nfo e/ella g 11sli::.ia. I<' finita. Quello sarà il momento. Il secondo passo è l'organjzza. J\lioro. <' .,·olo allora dobbiamo z;onr della nuoYa libertà. S, fa la a11ac ii coragg,io di cominciare. Le iJuerra per far la pace. Si abballe Id rnm p<'r la pr·ma lolla le /rovere. rlitiaiura per conqwsture la libertà~. 1no 11e1,·li11tensiìi del no~·:ro lavoro Ed un ,·obnt ino indir::1.zalo al Po_ r1iornuli<'ro. f mo."chclti li :raperemo polo italiano lcrm nH: BrrtxC'lles. Jfar:.o. -- (Rclli) - f, Obwrualeur, il bollcllino del (:o. mitato italiano di stndì Politici e So. ciali cl' Bruxelles. pubblica rinleres. ;.ante rapporto di una commissione di esperti incari_cala_ d_a un g!·uppo di banchieri amer1ea111, 1n seguilo ad una nuova richiesl::i. clt preslil: d::i parie delle industrie italiane. ma la Ycrità è che la: situa;do;1e eco. nom:c:a è calli,·a e che la -~it'uaz.ione fìnanziaria dello Stato peggiora ogni c,iorno di più. Le forli $1}ese militari le ayvent11re coloniali, le spese enor, mi per l'org-ani7..zazionc fascista e .so. pra tuflo i continui e crcs.centi. inlel'- ,·cnli dello Stato nella Yila economica clel Paese, sono le cause della pl'escnte miseria. La proclu::.ione indu. Il fascismo è impotente contrn qnesla ondata di carta stampata che lo accusa lo denuncia, lo denuda. 11 terrore d~l Tribunale speciale si ri_ ,-eia particol:-trmente inefficace a repr!merla mentre il popolo italia~o af-.fina ogni giorno di più le pr~pne capacità di azione rivoluzionaria. L'ultimo corriere dall'Italia ci reca 11n..1b.ella collez;one di questa lette ralura clandestina. Essa meriterebbe di esse1'e tulla riprodotta quale testimonianza della lolla che i nostri compa~ni laggiù conducono, e quale documenla:1.ione del pensier.o e delle aspirazioni del nostro popolo. Per i nostri lettori. stralciamo q~alche brano di or,J.Seolo e di manifestino. • * * * Un appello' all'a!'tensione da.lla \'OLnzione per :1 plebiscito. dict: • Il 24-marzo avranno luogo le ve, laz•oni plebiscitarie. , 4.~ mani{ estazione con cur r po poli civili affermano nel modo più ,·o[enne la /oro liberlà é divePuio 11nabeffa alroce per lutli coloro che ancora hanno·.c;enso cl; dignità in Iter. lia >. . •· E' solo una nuova mani/ esta.zio ne di villa, di servitù. che ci viene chiesta, con la scelta di una classe dl ·go11erno, ne r:ndica::._ione di una di. retliva politica. I canaidali sono tultl fascisti di sicura fede .<.celti dal go verno, e col sistema della doppia ,,cheda 0gni volo sarà .<':curamentc controllato. · ' • I nostfi padroni non socldisf alti di tenere; nell'abbiezione in ,cui sia. mo: con ui1o sgherro et ogni casa e una spia clieiro ogn · polta, vogliono che la nostra umilia::.wne sia a11cora maggiore .e Si baci _il bas.ton~ c~e e, e; p.;r..:;iole, r>. si dwa che s;, siamo con/enti ... , :.. E' per queslo che la nostra pa_ roiu d'ardine e ora: ASTENSIOSE. , Se l'asiensione non seruisse acl oltr0 servirebbe per ~cntirct 1101ì1ini. .Vori possiamo andare a uowre co11lro: daremmo ai fasc·.sli un me::.::o troppo comodo per :·iconoscere. gl~ ov1•c:-~:<1r;·ancorain p1edt e capac, d1 lotta. «. Ci dichiareremo aperlcwienle .<0lo quando poll'emo opporre una ; o-r::.a alla loro forza. * * * « Poco imporla che i f asc:sli fa/si_ (iclun 0 i resuUuii mnllìplicando il numero de; volanti: app7riranno ,;cmpre più a lulli ,com è f alsificalor~ ,, la coscienza del loro isolamento IL ,·pingerà a commeltae più gravi er. r,-!'I. • Fino al 21~ mar::o lulii i nostri a. m~ci cleuono far propaganda Pf'r la a.~tensionc. Bisogna convinpere gli anlif ascisii ad allonlanar.r;i dalla cii. ,ri della loro sede elettorale. Vadano 111 montagna, faccia no un viaggio. ma 11·m si lasc·no inquadrare nei ~,ndac :"i, non si [accia no trovare a cosa da/!c squadre eh<' andranno a cercar!,_ • Se non sanno farC' neppure que. sto, se dicon che 11011 melte conto ar_ rischiare per co."a di cosi . -carsa im. , porlan::.a, non so110 ani if ascisti: s merilano il regime fascista ... ì1ci 11eli<>co~e dei fascisii. I fucili « fil regime di cli!lal11ru ìasci.~ic uolqono meno de; lmsion ·. se non q11el r/i(' e; immorale è la <lillalura, ~c1Ìo sosle1111li claiia t>clo11tci A che q1Lel rhe r.> immorale è soliomellen; co:a .<i>rpi10no a r:aporello (fucil; e olia diliatura . . \bballcre la cliltalur;, i cannoni? \'C'rrri un giorno la Capo. i.• la prima moral'ti'i, .t prni,o clon:- rclir, <le; f osci.<:li. Che quel giorno re ncn 11C'11gi1a111ano • La libertà è per le. cn1111.11ercian. fe, il cl,ir:l/o di andare al/'eslero q11m1do lo richiedono i tuoi afTari, senza dover prima render· conto o ,w~suno delle tue opinioni politiche, se11:::a dover aspettare sellimane e 1nes: per - c,tienere il passaporto. sfnza 1lo11er llersare beveraggi a nessun fa. cista pP-r Qilenerlo. La libertà e pP-r le, av_ uocato, ingegnere. ragioniere, il cli. rillo di esercitare il luo ufficio sen.:a perdere il pane .".<? cli{end i in un pro_ cesso ci11ile w1 anli.foscista. se il tuo s11ccrsso prof cssionale clà ombra ad un concorrente che s·a disposto o pagare il fascio pcrchè li faccia tac_ che<1giore lo studio ed esc/11clcre dal s:nc/acato. , !,a /,berlà è per ie. impiegalo. che mi leggi. il dir'llo di non essere licen::iato eia un momento all'allro per far posto a 1111 fasci sta, o cli uon ueclere il tuo stipendio, la lua carrie_ /'Cl, la (ua sede mutali, sen::.anessuna rag!one ci' .· ervizio, ad arbiirio cl, chi comanda, a scopo cli pressione o di rappresaglia politica. La libertà é per me. inl<>lleltuale che scrii,o que. ste pagine, il dir Uo di e.\po,-,.c le miC' opinioni poliliche_ .<0ciali, reli. giose, ec'.m~miche. sen:.cr V<'cler,, la m ·a casa invu. a come quella cli Cro_ ce. sen:.a uedcre i miei libri bullali drilla finestra nella :lrada come q11C'l. li rii firacco, di Treves. sen.::a essere sni lomesw alla .<·or11cglia11::s:apecia. le come Ferrero. s<>n:::aePsere man_ dato alle isole come Pan•i e Ro.•selli, <;en:a essere coslrello a letsc·are /'I. lalia come Turali, Salvemini ... • La liberià e per le, madre cli fo_ miglia. il clirillo cli educare luo figlio rcmc a le .,embru meg'io, senza man. darlo p<'r for::.a tra ; •bl.ililla, e gli ,c:panguardisti• a imparare la mura. le ciel • pugnale fra i eleni i <' la bomba ;n mano>. • La libertà e per Lulli noi la no_ stra casa prolelia contro l'invasione li 1 squadr<> criminal': e la giusli.::ia assicurala a noi. come ol nostro au. UC'rsario, d·a giudici impar::.iali; e la nc:,fra uila cli ogn · momento non cli_ çfurb~la dal <Xipriccio di prepolenli irrC':',ponsabili: è il nostru denaro ,wn con(isralo sello mWe forme e mili<' prele.~li dal governo, dnl po. <iestà. eia· sindacati, è/a; fasci. dai ·co. mila/i. senza eh<' noi si abbia il cli. rillo cl; .-apere dove quel denaro vc1cla a finire; e la nostra dignità lii uo_ mini. non manomessa, sistematica. mente da una legislazione barbar1. ca. fa quale da dirilio cl; vita e d1 morte su di noi ad una oligarchia c/1 auv<>11/11r.'e'rei cli briganti>. * * * Solto il titolo La rivoluzione P<'1 la liberla un fogLictto rnlanlc ammonisce: « Per abballere il fascismo le risse isolale non servono a nulla. B,rngrn, as~alir(' , • fa1•c·sii contemporanea. mente s11 full; i punii_ E' necessario un mo,-imento di insieme per impe. dir loro di concentrarsi e c1·uenlar /orli ... \"on h. rn· na e-edere ciecamente allo spir·10 di Yendclf:.1-. Quel che è n<'ce.<:sario 11011 é di uendicarsi di chi C:o'si, in que.•la r,iç,ilia cli piebisci. lo. in lialia .~: pr<'puru la nscossa <' ia riv ncita. Inizi dello Stato corporativo . Il gran consiglio fascista si è finailmenle libe!'aito del,l'arrdua fatica di scegLieire fra ·i mille ca.11d.idali .alla canàida•Lura, i 400 de,putati che il popolo italì,a,110dovrà de~gere nelle vota.ZJioni plebisci.ta,r,ie del 24 marzo. Ora basta suddirvidere i forLunalj prescelti per categoria, per accor,gersi che l'organo supremo del ~egime - re,gime .. corporativ-0 e di collaborazione .di classe - ha fatto, neMa scelta, de!Ja lotta di classe, · e, natmialmente, della lotta di classe confro la classe opera.ia. Una buona metà della lista - circa duecento su quabtrocento - è composta di rap~•resenlallllì di ass~ciazion,i prettamente b01igihesi e che, in ogni modo, il faiscismo ha da tempo monorPoLizzate: Confederazione !Professionisti ed artist•i, Università, Accademie, Belle Arti, Istituto colonia,le, Istituto rfascisla di coltura, Dopolaiv(lro, Centro caitolico nazao• nale,. Combattenti, Mutilati, Società Anonime, Touri.ng Club, Dante Alighieri, ecc., etc. L altra metà è data d,ai delegali delle coi porazi,m; padronalJ e operaie. Il fascisrr.o può ai.fifermar fin che vuole che la lotta di classe è una invenzione dei :;ooialisLi. IJ fascismo non potrà mai riuscire a dimoslraire ohe il numero de, padrnni è superiore a quello de:gLi operai. Se in wia dafa industmia "'1i sooo al.'! ese111pio, m,lte datori di 1-aivoro,gli ~ rai di quella data industni.a si !'ommancl per centinaia di migliaia ed anche pi>r miiioni. E, in regime di coL!aborai;ione ru clas se, ncllv Sl,tlo corporativo, un milione di operai, cLl proleta1-i, dovirebbe pesare,. se non di !Più, allmeno quanto mille padroni, detentori di capitali e di ricchezza e detentori dei mezzi per difendere i propri privilegi. Questo però non è slalo il prurere de, grai consiglio fascista. Noi a.Mi«mo già visto che una buon" melà dei deputati della nuova camera ... co~pc;>,-ati,vaappartiene alla classe bor ghese. <L'altra metà è così suddivisa: Padroni: C-OnJederazione ~ni.'COHo:ni. 46 .. Conaedra0ione in.dustmia 31. CoDlfedera~ione commercio 16. ConJecle11azione de-i. trasporti ma.ritti m:i e aerei 10. minati dagLi operai organizzati (per forza), ma imposti alle corporazioni ope,- r.aie d,alle alte i.gerarchie del governo e tla•l partito fascista. Oc.corre altro per dimostra.re il carattere anLi-operaao di quello che doveva essere il ,parlaimen1o co1;porativo? Queste osservazioni del resto, sono fatte per il bel ,gusto di fa~le. Cor.P<>rativo o viceversa, dosato in un mod'o o nell'altro, autentici o failisi i deputali <>iperai, il parlamento fascista è un semplice paraivooto per ,i 1gonzn. Chi Jà e disfà, chi comanda, chi legifera <>i~gi n IJ.tialia è 'il gcan consig.lio fascista, i cui compone:nti, per ignoranza, per vigliacchenia o per tornaconto, obbediscono a un ipazzo delinq,uente o del'i.nquente pazzo. Beruto Mrussolini. c: p: Oara di generosità fraMussoleini il « papbarianzolo > Se gli stati pontiJic1 ristarli grazie al fascismo, sono limitali ailrJmodeste proporzioni stabilite nel mercaio di Roma, il merito non è proprio di Mussolini. Pur di g!ungere a/l'accordo il duce, che detle avere la coscienza enormemenie tur- ~ata per aver cosi fretta di riconciliarsi con Dio, era disposto .a dare mollo di più. « E ,si sa - scrive nel 11umero del 26 febbraio il corrispondente da Roma del Journa,I de Genève - che •tutte le voci che erano corse agli inizi sulla creazione di uno Stato v'aticano comprendente Villa Daria-Panfili, la Pineta Sacchetti, una parte del Gianicolo e la «città leonina», non erano prive di Ìondamenlo. Nei circoli bene informati si assicura a questo proposito, che il papa, preoccupato di garantire la sua indip,mdcnza spirit1.ale, non ha voluto addossarsi i fastidi che a• vrebbe comportulo la ricostruzione, anche ridotta, del potere temporale abolito nel 1870. In cumbio di un vasto territorio, ha preferito i vantaggi che la Chiesa romana otterrà dal/~ concessioni sanzio• nate dai Concordato. A questo scopo Pio XI ha chiesto d( potere esaminare • con attenzio1te 'J· incartctmenlo alla t•igilia stessa della firma, e sponta11eamente ha rinuncialo al Palazzo del Santo Ufficio, Conlfederazione dei Lrasporti e navigazione i.nfonna 12. altOralorio di Sa1t Pietro e r.zlla Chiesa terresLri d,· S M . anto ano"· Confederazioni bancarie 10. Operai: Solo alla rinunzia spontanea del papa ,;i deve dunque se la «città del Vaiicano,, non ha occupato mezza Roma. Il rifiuto Sindacalo laivoratoni a,grticoltura 27. no1t era Fatto, però, in omaggio alla poSi,ndacato laivoraloni industr.ia 26. vertà cristia1ta. Si:1dacato del co..-n.mercio 10. [( papa non ha ri11unzialo, ad esempio, • ... Malgrado tutto, noi continuia_ mo ad aver fiducia nel popolo no_ sire: s<>il regime ha doPulo assas.<:i _ nare. mellcre :Il cw·cer<', sopprime. re i giornali, M;iogliere le associa::.io_ :\"on fantasticare su pialli gran. cJjosi. J\'r>n fidarli cli chi vien:: a par. farli cl'. grandi organi::za::.ioni segre fc o cli ordini ripo/11:::ionari che deb_ bon 0 arrivare da; comilaii centrali. Smdacato della gente del mare e del- àl miliardo e 750 milioni di lire, pur sal'aria 11. pendo le condizioni finanziarie del pae· Sinda;cali naz;ionali lraspo1-Li terrestri se e le condizioni di miseria e di fame e nav~gazione interna 9. , del popolo italiano. Si, 7 dacalo ~mpiegati ban:cari 6. Se Mussolini offriva senza lesinare, Chi /i racconta quC'~le slor·e e un ui_ " ,., ,.. fL rap1)orlo contiene molle cose note, ma J'impo1·lanza del documento, oltre la confenna di quanlo è slalo dello e scrillo dagli anlifascisli, consiste nel fallo di provenire da quegli stessi banchieri america.ni ohe hanno .fìno ad ora sostenuto finanziariamente il fascismo e che ora sembra si accorgano 1i a,·er fallo un magro affare. Il documento è altresi la dimoslrax:onc che gli uom:ni d'affari di \.VaLStreel non si la.sciano ingan1~arc dalle buITonesd1e fan_ faronale del duce, né • dall'arrivo in orario dei treni ~. Ecco il rapporto: * * * La ~:tuazione eco11omic,'l italìa. na diYiene di più in più inquietante. Gli stranieri che si recano in llalia ben poco possono [;Onoscerc della reale s·tu.azione a cansa clell'appa_ rcn/e orrfinP. e,c;/eriorC' imposto con ia forza. Una prorn di ciò, con;;i.:ò.tenel fal. lo che tutta la stampa di opposi7,ione è slala soppressa e i vecchi direttori di questi gjornali sono in esilio: ohe con la nuova legge elellorale è sta.Lo soppressa ogni po~,sibilità di espressione popolare e così di libertà di pa. rola e d'associazione. D'altra parie l'esercjlo e la poh7,· a wno, come le sei orga.niizazio. ni armale del Parlilc fascista, inca. ricate principalmente d'impedire qualsiasi possibilità di ribellione. Queste organizzazioni sono: 1) La !>edicenle Milizia Yolontar;a dt difesa nazionale. 2) La milizia fc1-ròviaria, composta di circa 25.000 uomini, che es-ercila. 110 lo spionaggio e il controllo su tutte le reti. 3) La milizia. Posl~lc. incaricaia della Censura di tutto il servir.jo Po. stale, Telefortico e Telegrafico. 4) La milizia Portuaria. 5) La milizia Forestale: G) La milizia sl1°adale. Tnlti gli i1nprcndilol'i di larnro sono for7,alan1ente obhligali a 1·ag. grup-parsi nelle unioni µrofess:onali le cosiddette Corporazioni,, per il mantenimento delle quali ,-iene imposta una ~peciale contribuzione. Il p·rovcnlo di questa tassa è impiega. lo al manten~menlo delle '>ei Mifoje men,zionate. Non &i può esattamente d)re quale somma sia percepii...-, ma dc..,-'essere Yerosimilmentc considerevole se guesla deve servire al ,-iuo cd eqt!ipaggiamento di ·circa 300 mila uomini. Qnesl i 300 mila uomini ~ono Yeri padroni d·ltalia. T11lli i poteri centrali e locali sono nelle !on> mani. fn più dei T1-ihunali ordinari è stato i~ìituito un Tribunale speciale, per g 11dicare i reali politici, e conlro questi giudizi che corn1p,orlano la pi-i1-,.onc e la depoda7,ione, non è possibile poter ricorrere in appello. Cosi i Capi ~uprcmi della Massoneria Italiana. Ton-igiani e i generali Capello e Bcnci,·cnga, dei depulali. professo1·i, an·ocali, sono slat.i deportati in piccole isole nelle Yicinanze della Sirilia .. \ll'eslcro mc;IU credono che q11eslc persone, assieme alla maggioranza elci profughi politici che si tro. rnno in Francia e un po' da per luL lo, siano dei corn11nisli. La Yerilà è che la grande n1.a~io. ranza fra questi sono dei <lemocra-· lici, liberali e per fino dei cattolici. Per questi falli si p11ò benissimo concludere che la situazione politica ftalia11a è estremamente acuta. · ni e dopo sei anni ha an_cora bisogno per reggersi d; una pol,z:a borboni_ ra. de/IP baionelle delle camicie ne. re. del ronfino e del tribunale spe_ eia/e, e perche in Italia l'idea di Li_ b<>riànon può morire ... •. * * * sionurio o cm ag<>nleprovocatore;. E' A queste sproporzioni bisogna poi agt· )iJu ~oJJ iri it, I, I ridicolo pensare ad un movimento giungere il fatto che le C-Orporazioni or ivolu::.ionari 0 a scaden:::a (issa e a peraie non hanno designato niente. romando /..,a riuolu:::ione e un ac. Che oioè la scelta dei candidati dellè CC's~o di Ìebbre che arriva da sè Corporaz.ioni operaie è staia fatta 1n ~c/onmeono é qspetlµlo. Quel c!w convegni ristretti di funzionari delle corL,cLiberlà or.i(r' è ,15,.·verf 1ffl:IC'C'Orazioni; funz,ionari che non sono noPio XI non si faceva scrupoli di accettare quello che gli conveniva di accettare. I due mercanteggiavano le ricchezze di un terzo posto prima nelel condizioni di non poter dire il suo parere. Potevano quindi permettersi il lusso d'essere largamenl e generosi. Quan_to alla s:luazionc economica, degli a!!enti ra~cisLi sia in Europa eh~ in .l\merica, ~i cl'ànno ad ima aL li,·a propaganda per far credere che se l'Italia ha perduto La sua libertà, ha in cambio guadagnalo dal. punto cl vista .dcl)a prosperità economica. . lriale segna un arresto nel suo sur. ìuppo. il commr:rcio è ostacolato~ la c:,soccupa::.ionc e i falrmenli costi. luis,ono 1111a minaccia cre.~cenle al. lr1 11ifaciel Pa'!se. La qualità dei pro clofli man11falli é peggio cli prima, monca la coopera:.:one fra i fattori e/ella proclu::.ionc. I migliori operai, specialmente quelli clell' industria mercaniw hanno abbandonalo l'Ila. lia C! ca11sadel regime polié,co. s· stima che il numero di quesll esiliati e) solamente in F.-ancia, di C"irca 200 mila. TII. Le statistiche 11 fficiali tlel •Ministero clell'Econonùa Nazionale, rilC'vano che le impo1taziooi dur'aoi:e i primi dieci mesi del 1928. h.anno r::iggiu11l0 17.823, nùlioni di lire, con_ tro 11.563, d'esportazione, dunque :-.·i è un defìcil di 6260 ntlioru.· (Secondo le recenti inforn1azioni, il deficit del bilancio conunerciale per l'intera mrnala 1928 ha raggiunto 7 mil'ardi e 111.ezzodi lire N. d. R.). Il confronto con il periodo corrisp,onùcnte delranno 1927. dà un peggioramento di 1995, milioni. Durante gli ultimi quallro a.imi, 1.'Ilalia, ha preso in prestito .dagli S18li -Cniti, altre 400 milioni di doL ·rari, gli interessi e gli ammortruw~oti di questa somma caricano maggiormente il bilancio itabno per i pa5ament i 1nternazionali dei prossimi anni. Noi abbiamo, d'altronde, la proya ohe Ire elemenLi del bilancio dei pagamenti sono in decrescenza: 1) Dal rap:porto dell'altaché coménerc-ialc a1J1ericano a Roma: Il lllll1lero dei -.:turi.e.ti>slranien in [LaJia è cLim.inu:lo del 40 per cento in confronto del periodo 1922-1924. 2) Le rimesse di danaro da parte degli emigrali, sono in diminU1Jione, non solamente per causa del numero sempre deci·escènte degli enùgralj Italiani, ma specialmente per causa .deHa, sfìd~1cja contro il pr,esente regime .. \ la •fine dicembre 1926 le rimesse degli emigrati . çleposilale nelle Ca~.se Postali di rispi:mnio, am. moniavano a·3 miliardi e 7.58 milion, cli lire: nel '>ellembre 1928. non era. no che cli 2.909 r:nilioni (!). 3) La lolalità de: noli della mar,. 11::i. mercantile è coi1sider·evolmente diminuita. Qualche armatore ha, fallo fallimento., altri continuano a vi. ,·ere malamente: in grazia delle ·sovH·nz:oni ohe ricc,·ono dal Governo In que~te coµdizioni, si può dubi. tare che la lira po.ssa mantenere lo Ctilllaie lwello e che il servizio dei presi.il: americani possa continuare. Cn indi.zio di questo piobabile av_ ,·enimento in un prossimo fufuro, può essere dato per il fatto che negli · ultimi mesi, dal febbraiO' an•otlohre 1928. il tolale delle riserve della Banca d'Ilalia, è diminuito di 1,307, mi. I ioni di lire. . · IV. Se si esa.m.ina le slalisliche del "finistcro dell:Economia Nazionale. Si <leve considerare l'avv1mire con molta inquietudine. Le import.azioni delle tlen--ale alimentari sono in au. mento e Lln esempio tipico ci è dato ~ell'imporlaz_ del grano che dutantt: il pe1·iodo gennaio-sellem.bre 1920. sono slale di 1.678.000 tonnellate nel l927. di 1.912.000 e di 2.129 nel 1028. Contrariamente nella esporlazio. 11c de; prodotti agricoli si constala una c-onsiderevole dim.inu:1.ione. Le ~use v_ann~ ricercal~ nella S'\'a11tag. grosa s·tuazione degli esportatori i. la.liani in confronto di quelle degli al lri paesi con100rrcnti. Situazione che è una conseguenza del Yalore fìltizio della mo1~ela ital:ana. Infatti nei pi-.imi nove mesi degli a11!1i1927-28, le espol'lazioni cÌei prmo~p,ali prrodolli agi icoli sono ck minuite: Riso. da 199 a 154. Patate, da 217 a 196. Legl.lmi in genere, da

192 a 94. Aran1::.i, da 146 a 71. Olio <l·oliva, da 28 a 12. L'AVVrEil"JJUDEIL LAVORATORE Le spese coloniali sono <,lale aggiunte alle altre poid1è es.,c hanno Le elezioni italiane e la preparazionedel plebiscito con l'iperbole delle lodi e degli entusia, smi, nel la quale è maestra, 1}a sfa.ccia.t:i a.f.fermazione del Duce: essere quello fascista il solo stato ~o.polare che 11 mon· do ,moderno abbia conosciuto ,si..tv,ra. 1.a stessa delJ-;-1..ssionc si può rileY::ire nelle esportazioni dei prodolli lllanifalturati; come esemp.lo si può cilare il numero d'aulomobili esiporlate, le quat nei primi nove mesi del 1927, hanno raggiunto la cifra cli 27.1 Hl e nello stesso periodo 1928 sono !:Y:e::'e a 21.879. \i. Il bilanciq dello Sl::llo è un ,·ero Puzlc , Tn r,rine,"pio una grande parte dell<' spese è ,·Lata scaglionata su parc.cchj cscn::;,.i, di modo d1C' i bilanci f,,tnri o::i--anno aggraYali e nella i.inpossibiCta di c.onsentirc._ dei mar~ni in caso di nuove ncccs~•,là, oggi imprevedihili. In seguito, negli ullimi ann;, si sono caric...,Le fpese nuoYc su e· ci hilanc; già chiusi da parecchi me~ si. Un esempio: Un decrelo del 20 :-:l'llembre 192ì ha annullalo una 1-umma di 500 milioni cli l're per SJ)<'. '·<·mi!iiari dal biioncio 1927 _ 1928. U 11 all.ro clecre/o dellu slessa data lw ca. r·fC"aioq11eslaspesa di :iOO milioni sul bilancio 1926_2:7, già chiuso _fin dal 39 giugno 1927. Se si tiene conlo di tutti codesLl arlifLci cd inganni, risulta evidente che il deficit dell'esercizio finanz:iar,io è di 1.089 milioni cli lire in luogo dei prelesi 437 111:lioni a1rn.unziati dal go- ,·en~o l'a$cisla. Per l'esercizio fman. v;ario 1927-2S il deftcil è di 549 mi. lioni in luogo dei presunti 227 n1.ilio. ni. Infatti le cifre seguenli molilrano k spese reali che dislr'l1ggono il mito cic. 6li ci.:0110111·li fas:ei~ti: (in milio11i di lirc) 16.659,000 18.941.000 21,970.000 20.:rnwoo un ,carattere spiccatamenlc militare essendo stalc incontrale per la nel cs~ilà di resp:ugere i continui asrnll~ delle , Tribù arabe. ma sopra lullo per dar modo ai capi fascisti cli coprin,i cli gloria. J .e ~:pese per il servi.z.io di pol;z:a hanno raggiunto nell'esercizio finanziario 1926-27 1.549 milioni cli lire. rnc11ìrc alla Franl'!a CJlieslo sci vizio la ,pre~razione del plebiscito italiano neLla Gazze-li.a Ufficiale. E non sapranno conti<T1uaa trascinarsi lenta e stanca co- mai se in essa qualcuno almeno dei canme una qualsiasi pratica burocratica. Per didaii des.~gnali in !oro nome è stat.J qualsiasi giorno )a stampa fascista, presi ~scluso. Non è il segrzeto delle delibuagli ordini come è suo dovere e come è zioni e delle discussioni, è ,m'allra no· sua abitudine, dal Ministero de.gli lnkr, 1 vità ed è un altro segno caratteristico ni, ha ancora insistito ,per dimostrare del nuovo rt,gim.e! E' inutile dire come dopo queste gran· dio~e manilestazioni di consenso il Tribunale speciale <.;0ntinuerà a dispensare con la .generosita' che lo distingue, se• coli di prigione, ed i gerarchi fascisti eci i loro crgani poli.ziesch.i a popok1re di cdelinquenli» ,politici te isole della depoi !azione. non co:!,1 rl1t' soli :iO milioni di fran chi. quale importanza avesse la farsa dei pie- Di segreto invece non ve ne sarà nella bisciti nella consacrazion(:: del nuovo vclazicne plebiscitari.a. La legge preve• Ma vi sono ne.Ila storia un esempio ed uu preceidente, che i fascisti amano d:- nienticare .:i non conoscere. 1924-25 1925-26 1926-~ !927-28 Lc spese maggiori sono quelle pe11 l'esercito e per la Polizia. Per cono. ~('cric inlic>ramcnle bisogna lene1 conto non siolamcnle delle cifre ap. parenti, ma anche di quelle che so. 110 nascosle ncl!c pieghe del bilancio; esH· f-:>rnisC'ono in o-'.411\ caso i dal; (in milioni cli lin') 1921,.• 2,) 19?.7 .'28 I \'f. r--:on :::olamelc le spese aurnen l:1110 ma le cn,lrale sono in di1ninuzio11c continua. Si desume da rlt.,cu. ml'nli ufficiai; che le enlrn/e nel 102(i.27 sono climinuile di 1.126 mi. l r.ni <' Jlr>[ 1927_28 cli 2.4-56 milioni. E' dunque> più c.he naturale che. in qucslc co11':lizjoni. il dcbil,.> p,ubblico aumenti e cir'-iconlrariamente alle diçhiarazion· dell'e" ministro c!clle Fi. 1,:-inzc. eontc Yolpi, il quale atTer. stato coriporativo. Ed ha rilevato la ca! .. deva che il voto dovesse essere dato su ma con )a qual:? il popolo italiano si pre- di un unico bollettino, regclarme.n-te m·J.· para al grande avvenimento: non l'iU• r.ilo dell'insegna del Jascio. Alla legge nioni, non comizi; non discussioni, non I.: autorità amministrative hanno porla" critiche. Tutti d'accordo nell'ossequio a.I lo una piccola mociifica. Duce ed al re1ime fascista, la prepara- Quell'unico bollei.tino rendeva più dif" zione elettorale doveva ridursi solo act fiòle il cont,oUo dei voti. Non che manuna gara nelle manifestazioni dei con• c.-ssero mezzi per sorvegliare e controlse:isi preventivi e nelle fo1me migliori lare gli ekttori obbligati a recarsi ali, nelle quali esprimerle. urne. Ma. essi erano alquanto co.rnplicaLe corporazioni avrebbero de<sign~lo il ti e la mancanza di una perfe-tla sicurezloro candidali; il gran consigli-~ fascista za di cootrollo avrebbe potuto spingere avrebe,e s~elto, fra essi o Ira persone qualcuno ad esprimere i1 suo voto coneslranee a queL!e indicate, la lista dx>fi- trario. Ora di voli contrari non ve ne nitiva, gE elettori sarebbe stati chiama- debbono essere se non quel tanto vo~utJ ti ad a,pr,rovarla, ripartendo i voti nelle dal governc e dal .suo Due:?. Ed occorre proporzioni volute dal governo, a dimo- conoscere cene quelli che itrcora osa..sse" slrare a:;:!i ingenui che ci credono, che ro di esprirrere un'oi:ioione sfavorevole. nell'Italia del fascismo è perlino per• I bollettini di voto da consegnarsi a m-es-so la lib,;rtà di un vo~o contrario. ogni d2ttore saran!lo due: uno coll'inseNel corso breve del suo impero Na• pvleone il piccolo ebbe tre plebi~iti: unG ;:,er ratilicnre la sua ribellione contro la Repubblica nel 1851, l'altro ,per confe· rirgli la corona imperiale, Ull terzo, quat. lro mesi ,prima, della sua caduta, nel quale sette milioni di francesi dichiarar:mo chz la inazione aveva la piu intera fiducia possibi'le nel suo governo e riten~a i Bonairarle ind.i.o,pensabili alla sua felici, tà. Quei plebisciti non impedirono che l'irr-.,pero fosse rovesci;.i lo oel1'1gnominia ~ che l'uomo iDdispen.sabilc alla (elicilà del popolo francese morisse esecrato o dimenticalo fuori dei confini della Francia. Chi sa se a M:ussolini, do,po il pie" biscilo che lo rproclamerà Nume e genio l11telare dell'Italia, e did:iarera' il suo 1·egim~ il migliore per la felicità e l'av" venire del ,po,polo italiano, non spetlera' fr11 pochi anni o fra pochi mesi, la stes- ,a e prcl:-ahilmente peg1,ior sorte? E··<!rcito 2.245 2,8.0:~ Marina 998 1.260 maYa C'he il debite pubblico "nl in. \·ecc cli111inuilo di ('irca 10 miliard. .\ereonautica 7714 Colon'c 4.10 663 Alcun.i senatori e depulati fa.,cisli, p~rL'c0ianw~nte gli onorevoli Maye1 L' TtunPrlei, hanno osato formulare delle obbiezion1i e delle òcboli pro. leste al riguardo di q-ueslo fittizio mc. locì0 fìnanziario. Totale 3.653 3.41:-$ dopo rav,·cnlo del fasci::.mo, In.fnlli la siL11:1zionc reale è conforme al prosf)l!Lto srgucnte, composto con le ~tf1e dMtrnle; dai clocumcnl: uflìc:ali: Unioo ·discorso uguale per tutte le cil- gua del fasc:o ed i colori nazionali, per (ù1 milioni cli lire) .. ;J .10 Giugno .'30 Giugno 30 Gi119110 30 Giugno 192'2 192.'l 19'211 192:'5 ('ons~l;dato 4-Ul8 4...J..579 44.593 44.:i9;3 Dnw~i r]el Tesoro ;3,.1,1, 40.228 38.111 36.2.51 ---- .30 Giugno 30 Giugno 1926 1927 4..:f.59:3 ..J.4.ù4!) :36.692 33.457 .'{0(;. 1928 ,1.472 13.229 là, quello che il ,prefetto, su comunica• er.primere ij voto favorevcìe, l'altro, più zione del capo del fascismo. avrebbe te- leggero e bian-::o, per e!lprimere il voto nulo nel capoluogo di ogni provincia. contrario. Le urne saranno trasparenti, Grande risparmio di caria, di lemipo, di ir. modo che non solo il Presidente, ma voce: Uno parla par tutti ed esprime il i delegati del fasci:> - i soli ammessi pensiero di liutli. Agli altri, ai milioni di al contro.Ilo delle votazioni - poss1no cittadini ascoltanti, la ,·oce serve solo oe~ bene accertare quale bollettno il -pave· strillare più alto possibile, il s.10 evviv., ro ele!lore abcia de.posto. Quel giorno, si ci sarà un plebiscito, :na sara· quello che consacrerà la scomparsa senza ritorno dalla .scena politica èe\ fasc:smo e di tutte le istituzioni poli1:che e •.ociali che l'hanno creaio e lo sosten~ono, nella solidale difesa di tutti! le fon~e di reazione e di tutte b più wrd~<le coalizioni di interessi Totale 82.19.) 811.&)1 82.704 Dcb)o Y!':J'S0la !3a11<.:ad'Tblia 8.049 7.764 ,.476 )lonelf' meialli,·'.\ · ~.2f>7 ~- 128 ~.-l-28 Deh;lo Jforg:m DiYer:-i I 1.) :-331 .)55 80.8..J.7 81.28;; 7.068 6.739 2.100 2.100 8:J2 1. Hì.5 ---- 78.106 1.229 1.601 1.970 217 8'1 .'tOl 1.878 J.808 3.097 e la sua a-r-r,roval.:one. Compiuta quest'ultima !ase, !a fars:>. Tutto oucslo era. previsto e:! era lo rnrà finita, il plebiscito avra' consacrah g1co, poid,è è nelle abitudini d-el fas-:1• il re~ime. La st.-mpa fascista rlavra' per smo ed è stato sancito dalla Legge sulla qualche giorno la parola, :i commentar() rifo1"'111daelle rapprese11tanze po!itich<.. Quel che non si prevedeva è che I<! TotaTe Si può dun.quc facilmenle conslaf arc come il deb·to propriamente delt 0 sia aum~ntalo, negli tùlimi 6 anni. di 2.506 milioni,, mentre che la climinuz;one nella parte str,iordinar· a del dehito pubbhco (3.948 milioni) è int'eramente dovuta al fallo che il govemo ha annullalo il suo debito di 0 4.988 milioni vers:o la Banca d'Italia all'atto della etahili.z.zaz\one della rra, per il fatto della stabilizzazione della 11tessa, ma non per efl'elto di un reale \pagamento. 10.731 10.563 10.459 10.C00 10.82-1 8.0:')0 6.75:-3 , lire. Il 25 sellembre si 1·addopp'ò l'.imposla SLÙcelibi i quali, occupali o disoccupati, devono pagare 100 lire di lassa all'anno. Quest'aumento apporterà allo Stato 70 m:lionì in più. Il 20 ollob1:e è stato mnnenlalo il 1irezzo del sale - que~lo è prodoL lo sotto il controllo dello Stato. Da 50 .centesimi a lire 1,50 il chilogramma, colpenid.o, così, le classi 1'-)po1ari. ;111roslc. E' una conseguen::a {alate rii Iuli<' /(' di/lalure che le spese mr. /,tori e cli poli::.ia aJPml'nlcmo :11 un ullarmanle. riunioni deJ.le conporazioni si sarebbero svolte con una monotonia da addorme!l, la'l'e a,nohe i più volonterosi ed una so· mig)ianza, anche nei minimi de-ttagli é nelle più piccole formalità, tale da ren,, de-1>e,possi•bile ai notai chfamali ·a darne allo, di redigere i loro processi verbali w un unico modulo. Lacrisdi elldaittatubroalscevica E' d'aHronde inlel'essanlissimo dl con~ccre la composiz1onc dell'ullima • voce • della parte straordinarin del debito pnbblic.o. Quella che è oc~ult.ata sotto l'indicaz.'one • Diver- ~i ., che è aumentala considerevolmente negli ultimi anni: (illl milioni d1 lire J 31 ottobre 1928 Dcldo verso il Banco di Napoli 356 (d. Cassa Depositi e Prestiti 983 [d. Casse di Rispa.nnio 317 Id. Ferrovie dello SLato 3.50 [d. città di Milano, Roma e il consorzio utilità pubblica 1.()(X) Diversi 91 Couseg'tlentemente alla rivalutaz;o. ùe della lira, il goYerno faS<;,isla ai111un.ziò, l'anno scorso, una nduzionf! di tasse cli 1.135 milioni; praticamente egli non polè alleggerire i contri. buenli che di 750 milioni. Ora in seguito all'ultimo aumento di imposte. gli ital:ani sono obbligali a pagare ullo Staio più che il dopipio di quesla somma. ma anche la cpminuzione di 11npostc accordala nell'ul1imo anno, non fu che fitt.izia, pokhè il ricLtpero di tutte queste imposte fu più severn e pit1 Yessatorio che per il passa.lo. Tolale La conseg1tcnza immedia1a di que. sta politic~ è, che le entra.le del!~ Staio sono in. clccreF-Cenw. come si è dimosll'ato al capitolo. VI. Ancora peggiore è il fallo che le imposte i1:1dirette sono e divengono sem.pre più opprimenti e che e~e. influjscor~o, :.; 3 _09 7 priori, nella com.p-:>Sllz10n.edel b1lanc.io generale delle cnlrate, il che pro. Perchè quesle nuove spese"? La ri. va che i1 maggior peso fiscale è e.. !lpo~ta non può essere che una: la sclusiuumenle .<:apportato dalle classi necessità assoluta da parte della Te. più povere. soreria di collocare dei nuovi buoni IX Se le .finanze dello Slalo sonu dopo aver esaurita negli ultimi anm in ~:atli\·c condizioni, le finanze locali tutte le risorse esistenti. Mollo sign.i. lo sono ugualmente. Noi dohb_iarno . fi<'ativa, inoltre, perché sinl?mo _del. rin.~razia1·e l'ex m·nislro delle Finruila ~j1-avità della presenl~ ~'Iluaztoi~c- zc. ~be Slcfa1ù, d'aver pubblicalo nel fìnanz·aria. è la confessione dell'esi, fa'lcisla Corrierl' della Sera del 20 slenza di una sessantina di conti spe. no,·cmhrc 1928 delle cifn· inleresciali il 10ui reale carallere e l'impor. santissime cofJ.cernenti i deb:Li delle lanin che significano nessuno 1J)O- Provincie e dei Comuni. Secondo Dc I rcbhe spiégare. Stcfan1 i debiLi delJc città le più imVIl ll go11erno fa.<ieistaha promes. porlanli, fo tre annJi., s-on_opassati da sv fino dal 1922 cl! apporta~e g,:andl 3.060 a 5.481 m.ilion.i. T debiti deUe riduzioni al numero degli 1mp1egatl provinC'.ie, nello stesso periodo. da <leflo Stato ma attualmente questo 954 a 1.326 milioni. Se :,i I iene pure numero è incontesta6ilmente a11me11. conio delle. piccole ciltà, s~ può 'belato in modo impressionante. nisif mo conolt,dere che l' aurnenlo Ec~:e.zione fatta per le Ferrovie lotnlc dei clebili durante i tre ultimi <lello Stato e per 1 servizi statali, i anni è staio dj _piµ di tre miliardi. qnnl; ora dìpcndot,c; da un'ammin: .. \ questo si può aggitmgere 1111 au- s! razione autonomo. dopo il r,1ef'e cll mento di 500 milioni all'anno cli llUOf.t[irile 1923 fino ccl mese di luglio ,·e imposte. E' notorio. pure. che ,' 192.~ il 1wml'1·0 degli impiegali c/('1/0 pr<'.~tili mner_icani alle _c_itlàd_i_Milano Stato è salilo da 272.8851 a 30.'P72 e Roma - c,rca 30 mrl10111 rl, <1°/lrm , Le spese per /:§li impieg:.>,ti ci~·i_lie - ."1onoslali imp:eqati nello spreco mililaJ'i. sono salile da 4.097 milwnr piit straordiunrio. E il rrnkonte:1!0 neT 1922.2.3 a 5.74-0 milioni n<'i 1926. pnhbl!rn fu talmente ~ol'lc che il ?C?· ':l'l. A causa della deslituz,one • set/a. ,·erno fu obbli.Q'aLo d'imporre le d•- ria (' uessa/orio • di tu/li gl'impicgali missioni al pocleslà di Milano. BelHOn fa5c·sti. le .,:pese delle pensioni loni, <' al governalore cli Roma, prin. sono salill' nel medesimo periodo da ci-pe Polenziani. .%3 milioni a ben 9.19 milioni cli lirl'. X. Ria,;!,;11111cnclo: la silua:io11l' po. VTII. ]I 9 giufno 1928 il coni<' Voi- litica può <'S.·l'l'<'cons'derala come _la p· fu forzalo a din:eller~.i dalla ea- causa principale della presenlc cnsl 1·ica cli minislrn delle Finanze-. Il 24 rconomico ila/iana. lutilio il 0ig. Mussoh1i. annunziand? . I.C' difficollà del bilancio i1:tcr1:aQ\tcsla slrana situazione non può rontinnare all'infinilo. I creditori americani de,·ono sapere che dc: nuo. vi inYe:dimenti, ~e µossonr> prolu11. ~:11·ccli qualche poco la vita del règimc fasci!-ta sono in un ce11o sen:-.o responsabili della csestente lension. nC' della s:tnazione e 11011 potranno impedire la caduta finale <li una or. ganiz7.azione che genera l'odio e la \'iolcnz:1. Il fa.,;cismo. d'nl/roncle, Q vendo priuato gli italianì delle Liber. là portiche, è. dCLl punto di visla eco. 11omico. 1111 compiei o f allimen'to. Ne~·s1111Yantaugio ne può derirnre rlalrainto ad un~ rcgnne che. p-er le necessi1:'l di mantenersi al poler·e, costi tnisce una incessante minaccia alfa pace internazionale,. Da Ma·rsiglia RJiiUiNiltO'NE DELLA SEZJO!NtESOCLAJLI ST•A (Rit.) Domenica 24 lebraio, ha avuto luogo il'a.ssem'blea della Sezione Se>.ciatisla. -Approvato j( verbale. e J' ammissione di nuov.i soci e pro,vveduto infine ai! ,rilascio delle tessere ai compagni pr-esen• ti, 1'assemblea, dopo ampia discussjone b.a deliberato il pr.incipio che tm ·gruppo femminii~e sia oreaito in se.no alla Sex.ione, fino a ohe il suo sviluppo e l'a~qui· sita comprensione dei nostri principi diano garanz.ia ohe j,) gruppo in paxoha possa definitivamenrl.e Jum:iona-re come Se-Liqn~ del !Partito. · !L'assemblea dà ink:ar.i.coinoltre al ComHa,to esecut~vo di ,gettare le ba.si per la ,formamone ,di un ig,rru,ppogiovanile ci dii studiare la possibillità del la crea.z.ione clii ,un ignu,wo .spontivo. S.u pr-opo.sta ,del c~agno Ti.rorie ciri:-.i. l'opportunità d~Jla creazione di un g~po combattenti ant,~faiscisli aderente ailla .Federazione combattenti a:n.li,fa. roi.sli •ohe iha sede a J>arr.iigi,la Sezione dà ,incarico ai suoi delegati in seno a,J Comil,ailo lo;cale delila Concentrazione di cald~tare la suaccennata pro.posta affinohè il Comitato la focoia sua. 11! compaigno Amedeo fa una .1.Ulllga, dettagilia-ta ed ,im.pirz~ale relazione dei laivori e deJ\ije deliberazioni della Direr,_ione del ,P,ariiil<>. Mia discussione 'Prendon.o parte molti dei com,pagni presen1i, dO'!)o di ohe !',ordine del ,giorno seguente è apprO<Va• lo a]11'unanimità~ La prima fase del la<Voro di prepara, zione si è comipiuta •negli s<-orsi .giorni nell'ind:ifferenza generale, e persino di quella -della sta.m:pa fascista, eh~ non ha più nulla da dir~. A Rom.a; sotto gli occhi vigili del Capo e della sua poli:ua, con J'mtervento dei suoi rappresenta;iti autorizza.ti del governo e det pu.rtito, si sono riunite le varie coruled.<?razioni dei padroni e degli operai, qu~!le dei !avo-- rafori intelletbuali, le Associazioni di fatto riconosciute dal rgovemo. Chi ere• desse che a qu2Sti congressi plenarii ab-- bi-ano ,partecipato i ra•ppresentanti eletti nelle assemblee, si sbagliereb-be di grosco. Nel sit-iema del nuovo stato coripora, tivo, ai membri- delle corporazioni, nc►.1 spetta alcun diritto, a,l\'inrfuori di quello di pagare e dell'altro di parleci_pare .:lisciplinalamenic e c,ol g1?.do di entus:asmo comandato, a,lle manifestazioni· fasciste. I rawresentanti; come i dirigenti delle corporaz.ion.i sono eletti dalfalto, dal ministero che ,pr2Siede al movimento corporativo, e titolare del qua-le è il Duce A Roma quindi non si sono riuniti che i consigli ,generali o nazior:ali de.Ile va.- rie Corporazioni. M.a. questi consigli ge~ nHali, benchè nominati ed approvati daì governo ;i dalle supreme gerarchie [asci" ste, erano troppo am,pi ,per non permettere qualche mo<lesia voce di dissenso o di critica 'Tlella scelta dei candida<ti. fai a.llora si è ricorso ad un sistema più per .. ferionato idi quello ,previsto dalla legge fascist.iss-:ana. La lista dei candidali è stata •formata preventivamente a Roma dai Presidenti o dai Com.itali di Presi" denza delle Cor.porazioni. Qgni lista si è a.perta col nome del Duce. Ii Presidente ba letto in ogni adunanza la lista così ç re.parata. la dittatursaulprol1t1rlato La dege11eraz.ione della «dittatura del proletariato» in «dittatura sul prc;/efaria" lo» in Russia - che noi so-::ialisti andiamo denunciando da anni - riceve ur.:i conferima ,palmare da),l'episodi,.• Trilsky. La «/ibe,·/èl del proletarie.te,» nei primi a1mi del ,bolscevismo, non fu in realla che la libertà .dei comunisti Da qualche ten:u>o anche questa libe1·ta' è scomparsa. «Libero» è .solamente colui che ,pensa eci agisce secondo voleri <.lei di-tla.lore Stalin. Trotscky ed i suoi seguaci si son trovati in disaccor.do, circa Ja politica da se.guire, con Stalin. Era bene un )oro Ji" ritto! Li si è espulsi dal partito. In quaw l'\lllque altro paese la cosa non sarebbe stata grave. Non si è d'accof'do e ci si divide. DE\Plorevole procedimento del resto, che ha indebolito e indebolisce i tprolet?.- riali ohe lo hanno adottato. Ma in Russia r.otto un regime che proibisce l'esislettza di altri partiti 1 proletari che non siano qucllo di governo, l'espuls:-one significa l'interdizione da ogni attività politica. E ?Qichè Trotscky non si è rassegnato a c.?ssare da. ogni attivit! -po!il'ca, [o si è deportato al T1Urkestan.... coane un socialista qualunque. La ..sua condanna alla deiportazlon~ fu !orse :pron~nciata da qualche Tribunale tivoluzionaria? No: una semplice deci• s:one ,della polizia politica - 1a Guepeau - è stata Mficiene perchè i,\ creatore ddl'esercito ross; ed i suoi seguaci venissero d'eiporlati od imprigionati. Il si• sterna staliniano non diflerisce gran che dal sistema delle leltres de cachet dei re assoluti di Francia, del regime poli:ciesc'J de~li Zar, o .dd domicilio coatto di Mussolini. Trotscky dc portato, nc;1 si è rassegna. le a tacere. Ha continuato a ,pensare e:I a scrivere. Stalin, allora, lo h-1 esili:i.lo. ,Ed oggi Trolscky si trova in Turchia, al• ')a ricerca di un paese borghese che lo ospiti. Ma la ricerca è di.Lficile. Gli Sta, li !::or~hesi fan l!utti degli a,Hari commer. ciali con lo Stato russo. E Stalin la Joro sa,pere che l'os:pila,\ità accordata a Trot• scky, verrebbe d'a lui m~rpretata co-rru. un gesto di inimicizia verse la Russia dei Scviets. Dtfsraazi'DIII 11oral1 A chi lo interrogava in •prop-osito, Slre. semann ministro d2gli Esteri tedesco, ha apert.arnenc: dichiarato di non poter accordare il diritto di asilo a Troiscky, ,per non ccm.promeltere le relazioni comm-zr, ciali della Germania con la Russia. Suhito dqpo, ei!li stesso o un amico com,i:.iacene ha .proposto cbe per defcrem:,,. al Du-:ce la lista fosse approvata p~r acclamaz.ione. 'E così è stato. fatt'J, col voto una11ime dei presenti, e con la aggiunta cli un voto di ,plauso pt,r M•;ssolini e di ammirazione de! suo alto '.;{C nio, ecc. secondo il formulario rivedt.lo e corretto del buon fas::ista Per la prima volta nella storia dei mondo, nella scelta di mUle ucmini, dcstinaii a raippresen• taere degli, altri, è mancala anche una so. la voce di dissenso. Quei mille debbono essere davvero dei genii e degli uomini molto in alto nella stima e nella reputazione pubblica, per imporsi a milioui di ~.liri uomini, senza eccezione o riserva alcuna! Peccato che non lulli possv.no seder~, :1 r.edere è l·a scia funzione che il nuovo La Hote Faline. orl!ano uHiciale del comunis100 ortodosso tedesco si è pro" nuncialo recisamente ccnlro il i:is/o di ordinamento rappresentativo consenta, residenza a Trolscky, Il gntppo ,parlalcro nella nuova Camera. fl Gran Con· menlare comunista al Rei-cl1stag ha prosi1lio fascir.ta davrà in.falli scarlarns ·1 - posto 1 seguente emendamento al pro• molti ed anche sostituirli con geni mag- ge!lo di legge sul diritto di asilo, che si il programma del nuo,·o min.'slro (ti ,:onal<' dc' pagamenti ,ano 1nqu1c. <;cnalore Mosconi) ;1ffermò la su:1 _\'o_ lanl; Essc sono l;i eonsc!!ucnza del l,mtà di non au111e11larc nc~suua 11n- p1<'S~nle c·oslo della lira 'é rendono post.i. Que~la ,·olontà.. scc_ondo. la pe- cl11hl)ioso nell'an·enirc il ser\'izio dcrcnlorietà delle sue gralu1le r-tfle.rma- gli interessi dC'I prestiti americani. 1 ;,ion:. doveva es."',erc • matematica. due ultimi anni di c~ercizio hannc, J'ìr'l!/r' rispe/lota ». Ora, il 13 sellem- d:11101-Lraloun deficit r:lcvanlc: con. hr<'. il daio di entrata del grano fu lrariamcnlc alle dichiarazioni gover·. f'leYalo da 279 lire a 404-lire la ton- onliYc, il debito pubblico s'è accre. nellala. Elevando in tal modo il pro. &ciulo: malgrado i bassi salar~, il go. dotlo rfr,f/'impo~la cli 800 milioni di ,·c·rno è ~lnlo for7alo di caricare le « La Sezione Socialista di Marsi{llia, riunita jn assemblea domenica 24 febbraio, udila la re1azione del compa,gno Amedeo sui lavoi-i della Direzione, do· po ampia discussione sulla s-iluazione in, lerna del Pa.rlilo dopo il convegno dei ::omp21gni aderenti alla Federazione svizzera; considerando urgente di risolvere in modo chiaro e de,fioilivo e col metodo democratico e socialista deJlte IT'a<l!!gioranz.aelle .minoranze il probrema dell'unità socialista, escl,udendo a priori la laccia di infrazione alle nor.me disciplinari del ,Partito; ritiene uri1enle di invitare h Direzione a iconvocare nel più breve tempo possibile il Congresso del Parlilo ». giori. trova in questi giorni in discussione diUn'altra novità, non previi:ta eia.Ila le<;!. nanzi ad una commissione parlamentare: ge, è_ il ~e.greto sulle_ liste <= sui nomi d~1 - «.L'ir.gresso in Germania è proibito cand1da11 a!l)provati. I 1appresenlant1, agli avversari dell'atluale gov:?rno russo,, organizzali nel.le Corporazioni o nelle al- Che direbbe i. Junzionari slip€!1diali ùal lre associazioni riconosciute, non hanno ·comunismo ed i redattori dei vari Falce e non possono avere il piacue di cono- e Mcrte//o» ohe infestano il mor,do ope" scere il nome dei rar-presentanti che, raio, se un qualsia.si ~ruppo politico do" nell2 funzione l2~ale, essi ha,rno ind,i- mandasse al governo svizzero O francecato. Essi non del· 1•-,-.,, ~:ipaz che la ,;e di proibire l'i.n.gresso in ]svizzera O in lista definitiva, quella che sarà appro~ Francia agli avversari di Mussolini? vata dai Gran Consiglio, e pubblie1ta .Ma qt:ando si Lralla di Stalin, lutto è BibliotecaGino Bianco permesso a.i caipi comunisti. iPerohè Stali.r. incarna la dittatura del ,pr-0let.ariato .. A quali deformazioni poEtiche e ID◊-' r·ali conduce l'amor:? del1lo stipen<lio! Un t11t1■a11 1n ses,atte • Panaili !strati è uno scrittore rumeno d: lingua francese, auto1·e di parecchi bei romanzi e libri di nicoJ'ldi. ~li è comttni• ~ta e fa parte di -Lutte le .i.niziaitive di propaganda di carattere LeHerari<:> create dagli uffici della Terza Internazionale. A fianco di ,Ba.r'busse eg,l,i .rappresenta ]a intellettua.lità · comunista nei paesi c.,.pi" la)istici. · T~o fa egli è partito ;per ia Rus,ta ove· ha soggiornato sedici mE:Si.Al momento della sua partenza per iJ paese è.ei Soviets, tutti i giornali e le ~e comuniste haruio celebrato l'avvenimento con -entusiasmo. Dalla Russia egli ha inviato degli articoli che :sono stati riprodotti da tutta la stampa comunista. Oggt, d~ ritorno in Francia, ha OODC'--S• òC un'iaitervi.sla ad un giorna.Je lett.eN.- rio di sinistra, le «Nouve//es Litteraires.,, I'll tale intervisla egli, da buon comunista, ha parole di ammirazione per gli sforzi che le autorità 60Viettiste compto• no -per migliorare le condizioni materia.- li di vita del popolo ru~so, per lotlare contro l'ignoranza di . un popolo che è di più arretrato del monde.» !Ma soggiunge: «Per me, Stalin e Trotscky sono tutti e due dei buoni ri11olurionari. lo non ho oi&lo in Russia di co,ntrorivoluzlonarlo altro che il funesto apparecchio burocr<Itico compo•to di ro• ditori, comunisti o senz<1-parlito, che ro" s1cchiano e minacciano di far crollare lo edifici() della Rivoluzione di ottobre». lnt.errogafo sulle condizioni de11a pru, duzione letteraria e..ì. artistica in R"US3ia Istrati amfenna: - «Sotto l'attua/e regimo sovlettista un artista non può crerire secondo la pro~ pria Fantasia e toppressh,ne comunista è altrettanto soffocante delle altre oppres&ioni. Questo è un& de; pmble'7>1 che maggiormJente mi turbano ....... Circa lo ..stato d'animo delle masse ape-raie sollo i•I reig~me rus.so, Pan.ai[ r. s1,r,a Li COSÌ si esprime: - «L'allegria aperta, senza impacci - quella che si osserva rsei paest capitalisti - presso i lavorCJ/ori di Russia non esiste ..... » Infine, tnlenpellato circa la ~ua pos:• zione nelle att-uali polemiche che imperversano nel campo comunista, lo seri!" \ore ha risposto: - «Io n·,i pongo a fianco diell'ape,.aio cosciente che ha fatta la Rivoluzione, e che, nell'ollicina! sopporta aggi il lardello di una cricca di partilo e di una cric• ca ~indacal~.' che hanno il solo scopo di arrcvare e ci1 dominare. lo 1•cn conosco nè Trolscky, nè Stalin, nè Bukarin _ vale a dire la sinistra. il centro e la destra - ma semplicemente i rivoluzionari capaci di restituire domC.r,i ai Soviets un potere che da molto /Rmpo non è più un pote,.e proletario. Ser.::-.adi che verrà un 1<iorr.oin cui le parole «comunista» e '<bolsceuicn,, diverranno per il prolet~- riato più odiose di quella di «socialdemocratico.,, Le o,-pin;oni di questo comunista militante ohe anche in questi giorni è ospitato sulle colonne ,dell'«Hmanitè» di Parigi -- meritavano di essere conosciute. Senza volerlo, forse, •le sue critiche, allo

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