L'Avvenire del Lavoratore - anno XXXIII - n. 2 - 12 gennaio 1929

E:-4 ..,, ' / A)l)!O XXXJillI (A. P.) ZURJOO, 12 GE..NNA1O 1929. Nwn. 2. ' Telefono 4./75 (Selnau) - Cvnto-Chèques N. Vl/1-3646 SETI'IMANALE DEL PARTITO SOCIALISTA l'JALIANO NELLA SVIZZER~ Abbooamenfi. per la Svizzera per r artRO 1928: REDAZIONE: Un aruw fT. 6; ~ mesi k. 3; la-e meQ fr. 1,50 , L'Avvenire del Lavoratore , Zurif!O Per l'C!slero: Un anno fr. 10; sei mesi fr. 5; tre me.i k. 2,50 Il colpodi StatoinJugoslavia dei Croati e dei SloYeni. preludio della grande Federazione repubblL cana dei- popoli balcanici. Si è permesso che si risolvesse, in vece, neL l'istituzione di una nuova dittatura militarista, libc11icida e guerraf ondaia La grave crisi che da anni lravag,l.i.a lo SLato yupo~lavo è d'un colpo risolla. Re AJessandro ha :::.os.pesa la Costituzione. sciolta la Can~ra dei deputali. e rip1·istinata la monarchia assoluta. Ha 1Josto at suo fianco, in qualità di Presidente riel Consiglio, un fedele ~cncrale. TI prete Korosek rimane nel ministero. cl1e Yiene oomplctato con I assunzione di un atLtent ioo rnppresentanle della Banca serba. La: sciabola. l'aspersorio e la r,a,~- sa forte frnternamcnle unili intorno alla Corona dei Ka1-agcorge\·ich! E l'Europa conia un fascismo eh •• T ,-iu. n fatto è graYe per la Yugoslavia r per la pace. Le democrazie cu1·0pee resteranno impassibili rl.inan1.: alla nuova villoria dello spirito rl• ctittatura e di guerra? L'attuale re di Serbia fu $Ctnpre a capo della cri.c,ca 111-ilitmisla e rcarionar-ia che im;perYersa sull'altra sponda dell'Adriatico: fu in !•.1lti i momenti il nemico d.icJ1ia1-alo della democrazia e della tibedà: il perS{'- ruto1-c tenace dr! ll10\'imcnto federalista ~i Croati e dc~li Slowni. :,fa fino a iri I agi nell'ombra. nasco.,\o ·Peli o la finz:onc parlamentare e ,·e,_ ,t;tuzionale. Oggi as~umc su di ,;,~ 1<111ele responsabilità r nciì'F.uiupi tJel JG29. della Società delle Naz1ur.; non esita a ripristina.re il diritto a~ soluto del monarca contro la , ::,:oìl tà' di tutto un pO'{Jolo. Ed i governi clemocralici e 1il),, r nli d'Europa non fiatano. Aw ..,_ c·t, da supporre una loro complicila. La Y~oslavia. è alleata della Franua \ Bel,grado non si fa nulla senza l'auto1:i.zzazionc. almeno la,'.·.'~. rli Parigi. Il ~o,·cmo democral:<:1, d; Poincaré e di Brian<l era a ronosce11. ra de4'i an·e1umcnti che !,Ì prepara. vano? In caso affc11m1ti,·o non C'ra suo doYere far 5aperc al sovrano cd alla <'.ricca mil'larista cli laggiù. che la Repubblica francese non ancbhc potuto accetta.re con rornpiacenza l'istituzion<' di un re,g-im<>~ssolulista l' fafcista a Belgrado? Ma il noslrn stupore' è ingc1lllo. dersi gcllala in una nuo\'a pi-o& i111a guerra, e. lasciando s<>Jo il proleta. riato a combattere contro il fasci_ ~mo. corre il pC'ricolo cli trornrsi un giorno, minaccioso e potrnlc. il rnoslro in casa propria. L'esempio italiano e s-pagnolo, non è giovato. Oggi giunge l'csèmpio vugoslaYo crun.le materia di meditazione. La pace - che è sulle bocche se non nei cuorj di lutti i goyerni curop_ci ,-- e>'igeva che la c1·isr yugoslaYa s1 nsoh·csS',(' nella CTeazione della Federozion<> democratica dei Scrhi. L'Ava..nti! rivolge una leggera punta ironica contro i compagni dell'Avvenire del •Lavoratore per una mia corrispondenza nella quale mi compiaceuo per lo avuer..ulo crollo del gouer110 iascista d1 Rumenia e tira diritto a dedurre che di simili libertà tipo Bonomi, noi, pP1· l'Italia, non sappiamo che farne. L'Arvanti ! ha certa.meni e e perfetta• mente ragione quando respinle, magari con la punta dei piedi, certa libertà modello Bonomi se, caso mai, uenisse offerta all'Italia; ma ha torto marcio quan do si ostina a no11riconoscere che il ero[ lo della dinastia dei Bratianu (cioè di un regime squisitamente Fascista e molto più vecchio di quello che il ll:111s.solinhia inventato per l'Italia) signilica per la Rumenia u,1 passo avanl i ue1so il progresso, uerso la ciuiltà. L~ pace balcanica Pd europea, non l1a p'ù o~~ che una speranza: c.J1e i larnratori cd i <lemocr·atici cli Cronzia. di DoC'mia e di Sci-bi.a. spc7.zino il giogo della dittatura di re 1\lc~sanclro e della sua crioc.1, militai-islahancaria. E che allrctta.nlo avTenga in Ilalia della dittatura fascista. .\l proletariato ed ai democratici sincrri d'ogni paese, il dovere cli aiu_ tarli in questa dm-a balla.qlia, se ,·ogliono ~lvarc la pace d'Europa. re non riesco a concepire un'Italia che sia abbassata sino al livello culturale morale e poliiico della Rumenia. Perciò - data una tale concezione Fo1·maJo dalla conoscenza di latti, uomini e cose dei due paesi - ritengo che quella libertà marca lvanoe Bonomi che per l'Italia sarebbe un insulto, per la Rumenia diuenla una specie di manna celeste anche se, in luogo di cadere dal cielo, è imposta dalle masse dei contadini <:he - C?SSendo analfabeti e religiosissimi - credo~o alla lealtà del signor Maniu e dei suoi compari. I contadini, naturalmenle, si accorge ranno a tempo e luog-0 di essere stati turlupinati e che da genie! come i diversi Maniu non c'è niente da sperare; ricchi di questa esperienza, continueranno la marcia ascensionale verso ben altre mèN on riconoscendo un /Cinto, l'A,anli! I I M • · · d' ab'/ d . . . c. a e necessario, 111 ispens I e e commette un grave /orlo r;erso 1! popolo . I tt b'I b' I · d' ·1tu · 111 • . . . . . rne u a I e, su tre e prtme 1s1 sro , italiano che uwe, cosi senz altro, messo i primi wr.maestramenti. E' triste questo allo stesso livello .del popolo rumeno. E 1 1 I d . . • u' . . . . , a a e an are , ma e cosi e non sr p o ero, oltre ad essere pro1o nd al'T'ente 111• 1 cambiarlo neanche scriuendo degli arligiusto, non corrisponde per nieriie affol• 1 . l • Il gaz·o del[ ro . . . . . . co I prema un su a ne I ne e p · lo alla uenla. lo ho 111 odio lutti I na-, messe libertà del signor Maniu. iionalismi e non son solito ad esaltare le virtù che il popolo italiano nun ha A meno che non si voglia incorrere (e la colpa non è sua. ma dei gouerni nell'errore comunistico di voler applicademocratici che si sono affaticati a te- re per lutti i paesi, senza distinzione di nerlo nella più ~paven/osa ignoranza}; cr::ltura. psicologia. ambiente, ecc.. la ma per quanto sia grande /a disistima stessa teoria, gli stessi metodi, gli stessi in un popolo (popolo. intendiamoci, cioè me:;zi che - nella somma loia/e - portulle le classi sociali, da 11011confonder· far.o diritti all'uomo fabbricalo a serie, ,i, come spesso si fa, col proletariato) col cervel!o plasmalo con un'unica mache ha acce/la/o la cancrena fascista. pU· 'trice. AMMINISTRAZIONE: (,ommissione Esecutiva del P. S. I. PREZZI DELLE INSERZIONI: Per linea, o cpazio di inea (Jarpeaa am ~k>nna), 20 Per réc:il.ame coofma&ta. prezzi da çenv.uini Ccot Zurigo, Militarsl:rasse36 L'.Aivanti! cerio non vuole questo. E allora ammetta che al cronista politico sia permesso constatare• con piacere che un regime di scelleraggini si frantuma per dar posto ad un altro che, almeno nella etichetta, porta scritte le parole Libertà e democrazaa. E tanto più giustificata può essere questa gioia, in quanto a quel movimento che ha travolto ti regime dei Bralianu, vi ha concorso pure il partito socialista. Jllu.sioni sul governo di Marziu io nil me ne sono mai fatte, nè ho suggerilo al lettori di farsene; ho semplicemente ri, levalo che venendo da paesi più progre· diti ed a.vendo provato sulle loro spalli, ciò che vuol dire il bastone del gendar me, era lecito indurre che Maniu e I suoi compari, si dessero briga, u.na volta al potere, di sgrezzare la balcanica Rumenia dalla rozzezza fascista e darle almeno 1m bilo più civile. Le notizie di questi ultimi giorni ml hanno dato torlo: l'uomo è una bestia assai più feroce di quello che io suppongo e il si.gnor Maniu ha ancora o/sogno di ricevere quqlche razione di calci e ner. baie per capire che tutti gli innocenti eh" marciscono nelle carceri ranno il diritto di esser rimessi in libertà. M aniu, dwr.que, si affrella a logli ere al con!adi1,i ogni illusione. Dolorosissimo per i martiri che languiscono in galera, ma il processo di purificazione cammina più spedito perchè le masse - sull<> quali Maniu non può a meno di appog- ,ziarsi - sono coslrel/e a capire. Sopralu/lo perchè - grazie al crollo della dinastia dei Bralianu - fra esse lavorano lenaremenfe i nostri compagni. Ciò che dimostra - a conti latti - che nonostante il fascismo, il mondo cammina. Avanti. proprio come vuole l'Avanti/ UMBERTO ER.l{A..t\/TE. Jmp-.udente I Quanto primu 9/i ilu/ia11i rir:P11c_ rwu1r, romP r"ga/(} i! Pl/C /IO r·odi,c pcnaìP ìwr:sla. Non si conoscono w1roro /11lli i cambiamcnli apporlat,. E' Ilota pe, ci eh(' il nuovo codice sunì seucris.\imc. per volel'P di .lfossolini' in fallo di morale e che per l',tdlllferio sono f•l'Pui.'i<' pen(' rhe 11an110 fino ,, clu(' a,,ni di prigione. R' ben imprudente l'amante di .lfo.r_qhr'rita Sarfalti! Problemi di tattica:■oclallstà Lapartecipazione algovern -·l l problcnia dcll:-i partecipazione fstilu~,,ionc della festa nazional.e s<:,:inbla al goYerno, in regime ca- rqmb~li.c:ma. (11 agosto)? :1 gove1·i pitali5ta, o~upa, cla anni, congres- 1_10,scnsso _da. Lalc 9uestion~, n-on i; ,· <' sl,ntpa operaia. Dopo ta guerra e_pronun._cialo, laSC1<~1do ~1 devuta~ ;1 p:obll'llla ,,,eml>rò, nei falli. risol- l1 ciel Re1.cl~sl~ _la _,pi~~ libertà d1 lo in senso affcrmaliYo. l partili so- , olo. ( _m1~1stn soo1ahsti ~on h.aJ.~n~ ,,,a[i-,li, p-cr rar [r~mle alla ?·ewjoi:e o:~?le, _i.n~1sterc. JJC:_c~~ i .p<>.PU:lisll 0 ncll'inlC'nlo di gio,·a_re all _cmai1c1_ 111111,::ir~ta.vano ww ~ lS'l ~1ruste~ak. pa,,iolle dei larnraloi·i, :-.altrono a.I J, afìare della c01a;7...z3:ta.Lo s1 c~- potcn' in parecchi Stati borghe;;.•, !1,..,_ct· tr_oppo perchc sia necessario sia -,oli sia in collabt)nlZionc di par- mSidei VJ. !La R . 9 \ . , ,ti dc 1;10.:ratic.,i_ La s~rrala ne . enan1a.. . ~i_ Si può og\!i, qtLindi. ridi:;cutcre ~Lin~o. m lal caso, a queslo ~1s~e elci problcm:i 11011 . oJarnente da un sp<'L,acolo: 111: pa.~lronato ~e s1 1'11'11nto di \·ista !co1·ico. ;i:,lralto, ma t,ella alla lcg:is.laz1one s-0cialc, wn- ~11lla scorta di esperienze concluse ~ro il governo_, contro_ lo Stato; una 0 in e-orso. mtera categona operaia geLUila n.el. ., ,.,• b rni~eria; un'opinione pubblica in Premliamo il ca~o dell'alLu.ale dignal.1 pe1· l'alteggiamcnlo proYoi>o,·erno cli colluhorazionc .,,<5rjali- ('anle degli allam~ori del piroleta. ::'1a in Gcnnairn1. riafo, un goYerno - presieduto cL:t )folk elezioni del 20 n1.aggio 1928, 1•11~oclafo!n e compJ-cndenle altri lui li i partili borgli -si lcdc-...:hi f1.1. Lre socialisti. tra i quali il rn.i.n.istro rono IJaliuli. fl paese si pronunciò ùcgli fnlemi e quello del La,·oro - contro il Blocco bo1ghesc pres.ic. disarmato dalla discordia, impolen. <tulo dal c-ancellicn~ Marx. tipi.ca te a rnffoeare il complollo ca~tali- <·oat'.1:ionc c1· rcFnhblicani e cli 1110 • !,[;: diso1icntato a lai punto cla cer1 C"!I ,, p<'r ,·ia lraYc1·s::1 - l'arbitrato narcltici, goycn:o e i aperla rcnzit,. ~:, ,·l·n11g - il mezzo dt liquidare il ne. l Il pal'Litc, \ itturioso fu la Soc.iaL n,nfi'tlo c;cnza risolver o. demona,Ja. Il t,uo gruppo di\·eniva '· ·;,:cu,uione tlclla Renania e reil più forte del l1arlarnen!o la.scia~l: vol:inwn.t.o delle: riparazioni? E' do ,111 tro di ::-:è lulli gli nllri pa.rlll1 troppu presto per parlarne. ~[a è ~rn7,a pc•e7· oPc. Per il giuoco ~Lcs- già ei.i;;~rn eh.e la presenza dei s.oc:ia- <.:oelci sistema par!amcnlarc spella. fr,li ;d governo non h..1. facilitalo al- '-~·.d11:1quc ,il partito >O('iali>'la il h (;f'nn;inia la liquidazione di queeompilo di eosliluin• il nuoY0 go. ~1: 1 1'rt·cli1.·1 della p,uei-ra. E se si penYerno. ~-1 ,Il (ti,r•orso di Brinndo a Gin.evTa, La Sorialdcrnot rnz·a tedesca a,, "i ruò a11{·he dire rhc I~ siluazio11r ,.n!J,IH· r'o! i:lo prendere da :,.ola Il s1 ò a~oraYala. . . . pol<'r<·... :-.nlYo a cadcn• f[ giorn,, Quali ,antaggt 11 proletanalo ledopo prr d,fetlo di 111aftgioranza. dr,co ha ollenulo dal follo :,be r .\nche w:Pslfl. è.· una l[1tlita gi.:\ e. s11oi rappresentanti collabormo al :,pcrimcntala dni laburisti inglesi govc 1 11<> borghese? JJCI 1921 P dal pa rlito operaio nor Non. è in nome <li ,.reali::.;:.a::iow '.'C'..'csc l'aJ'lno <;corso. pratiche e i1nmediale che sempre T socialisti tedeschi pole\'a11o a.11. 1·<>ngono falle le proposte di parte- <'hc formare un go,·erno cli r·oalizio- cipazione'! Do\·e è la polilioa piena lll dei pa1 liti repubblicani (coali- cli cncrg·a e <l'audacia che secondo ,ionl' di \\'cimar, ,·alc a dire socia. 1.é:;,ini non è .possibile ohe allorcJ1r li~li, dcmocratic' e centro calloli.co). i ~ocialisli collaborino con i rappi-e. Jfa a.uch" questo governo 110,1 a. ~1·u,anli clclle classi borghesi e ca. v1ebbe aY11ta la mapgioran.za e la pi!alisle~ trad,zione si oppone in Germania a E' \'ero: il go\·crno ciel Reich hq Non esiste pre so le democrazie lJOr- ~hesi un.a solidar;cl.à di dife.<a r di con.serrn.z.ionc. Esiste solo lo suiril o di 1·ivalità e di soprnJTaz.ione. Ed alJa "tregua cli questo !>pirilo nessuna mera.Yiglia se, per ralcclo di ,·cc•·hia diplomazia. un go,·cmo liberale' e democ.ratico tolleri o wllcciti una dittatura. I dt>pntnt.l delta llbt>rtà, emigrati all'f'8ff'ro, agli esuli di dentro e di fao•f clc>igab;nelti c:li 1ni.noranza. modificalo 1111 po' la leg;mazione fL La lcrw combinazione c.hc si pre. scale a beneficio degli operai e della ~enlava Pra quella dclb grande coa. poYera gente. Ma qucsl~ piccoli \'an. liz•one nella quale entrassero anche laggi - /Qhe si possono ol tenere ani populisti. Il capo di queslo partito che restando fuori del go\·e.rno - è Strcsema11n la cui politi<:a cste1-a compensano i graYi scacohi del parfu ~ernprc ~o..,Lenula dai socialisli. lito e dell'intero proletariato, ~icatì\fa questo parlilo è queUo dei gros_ chi che ;possono awrr delle gra.Yis_ E' questa men!:ilil:'i di<' conrlucr la democrazia borghese al suiridio e rh< prepara la gunra all'Europa. fl r.olno di Stalo di Bd!trado complica ed apgrarn la situazione balc.'\- nica. La Yugosla ,ria confma con l'Albania - piazza d'armi di Mu~olini -. con la Bulgai-ia dei cc.mitagi rasci_~i, con l'Ungheria di Ho1-Ly,con l'Ttalia stessa. ~ussolini non ha mai nascosto !'obbietliYo della rrr-opria politica ei;tera :n O1·i<'nlc: Io smcmbnnncnto <' la disln.i7.ionc dello Stato yugo- ,laYo. Dei torbi.di in Yu~osla,ia co- -;Lilui~cono il m.i~lior pretc;-lD ']}cr un inten·enlo di Mu~olini - diretta_ mente o a meno dei suoi rnssalli - 1.el regno nemico. La Francia. l'In: giulterra, non permetteranno mai un taJc intcn·enlo che accorderebbe all'Halia fasc;sl::i il prcdom1r~io assoluto in Oriente. TI colpo di Sia!o di 1e .\le:f".~ndro riprcduce dunque ir: Etll'O!?~ _il pei·icolo di una situazione s1m1lc a quella clcll'~o<;Lo 1!J14. La ma gn:. ,·ità quindi super:, i :araltcri di una rrues1ione inlcrrn1 drlla Serbia ('{) tr1leressa lutto il mondo c11rovro. E a questo punto eh<' le Cancelle~ rir dell'Europa occidentale Yolcvano ,lfTi,·ar~? O sono ,;l:itc sor-pr·rsr da- ::li ·1, vcnimcnli? · Quarrd0 si c~pir~1. ~,llìnc chr la viL lor·a del principio di dittatura 111 qualsiasi pac:-e è ~n pc~ico_lo per lutti? E chr 11 fascismo 1tal1ano Ya <'ombatlulo, non oppon<'n<logli altri fascim1i. ma aiutando il po11olo itnli:w a liberarsene? La rlcmocra7.;a europea che non 1r:1nisce contro i progressi del prin_ <"i'p!';di dittatura nei parsi dellT~uropa meridionale cd or~cnl~le, ~i110_ ca una brutta carta. R1sch1a d1 vct ec Coscì,omien altritempier t' Indipendenza dellostraniero p'.ùchemai è l'oradi-chiamareraccoletaa riscossa I c/{'plliafi i:>11u9rati ull'l'siero han. nu r<'CÌ.alto il segiwnlc proclama: .\fd.· f',1ili cli dentro e cli fuori d'li:1lia. ai com1)..-:gni, ;ii l'r:\tclli. ;1i la ,·01·atori. !.e Camera f'w,cisla -- c·ù ch'c>bbP unrora 'tracotan::a di chiamarsi <.CL mera elcliiva - i: moria, clc(iniliva. menie. nel un cennu dr/ Dittatore, /X'I' :iec1.·c1 0 del J~<•clissc>quroe. E llOn 1m r a .,·,1ccessor1. {)rfunln ro11 esso il :i.':/ellla rap_ p: esentaliuo: def1111tala Cost;tu::..ionc a sch<'mo giurala: de[un/() ogni .<;e_ gno. an-ch.c il piu m<'ndacc c!d effime _ ro, di legillimità dc>/ reyime. -·rlrllo Stato, e di chi gli sovrasta. li /Prrc>no i> sgnmbro da NJ1ziuoc1. E dogma rhe sc>lla11i'a11ni d; storia ilu/iana - e, chi quardi d; lei dal coi._ (ìnr·, ben dli<' 110Ìt(' se//anfo - s.ono. pc>r /'Italia. annullali<' sl'JJ.Olli. E. per he/fa. il rinculo ne, .,c>coli fa chi a. marsi rivolu::ionr. rr.<·urrP::.ionr pr/ Impero. .vforla è la Camern. ci<'(in1/a. in art icnlo mortis. • (. os/1ltll'nf<' d('/la n - vo/11:;:;ione f ascisla . 11a fu c>s.mmai u:va? So rio dagli JJ·' C'urloJ;omizil dPI 192/i, fra f'assassinin cli 1m r·andidatu e>l'assassinio -- entmmbi .•..-mbo/ici - e/Pi più Plr,t/o frn gli C'IPlti. si tro. srinò, mal uiva, fin qunnclo - n/1_ parla lisi sdc>gnosi dall'aula prof anaia df'I l1iuac(o i soli mrrndnlarii clc>l fJDpolo non truffanti il mandaln f'J\. 1Jl'ntino poti> ancorrt /anrim < In çtlfl ,,torica implarati: proil'sta, rhr ri_ srwnc>rà nc>i tempi: fin quunclo uu. neggiondo sgrcwnr.s i dalf'inrubo <le>/_ la maleclicion<' popolare in apc>rio irrisionr d'ogni legg('_ Psp11/.<:cda si• ron cinica violen::,a. insiPm<' allr• op. ru~·::.ioni iu imm1u1:lci <fp/ pc>nsiero riuilP. w:•n::-a r1r: n1J11 !· PnrlamPnio 1anco r fi., 11011sta c1,1riculura o.-centl della cosa e del nome. Quel giorno. mulilcmdo.,;i_ la Ca . mera abdicavn. Suicidava sè e /'1.sti. tuio. Ciò che ~eyw: è [erml'nfo di pu. trc>dine. Simile al folle che r:de dc{l<t ve:,tc che gli brucia addo-'>so, quel branco cli laJ'VP, cui fu vanto lo sper. giuro e divi.~a I'• obbedire lace.ndo . quell'accolla di buratiini mec('[fnioi osannante· al proprio scempio. de_ tnOtr'nclo. ad 11110ad uno - nel che è tutta la sua storia - i presidii più essen;:.iali del vivcTP civile, ogni gior_ no sc<1vrwa. pii.I vw;ta e prof onda, a w stessa la. {ossa. :Velia quale ieri si precipitava, con geslu rnconscia_ mente> macabro. slnl/ando "Giovi. ne::.::,a . e illudevasi di trascin01· seco in quel baratro la gran Madre: l'Jta_ lia. I yicmi::.::.eri. 11crorwnirir1li. quarcla_ ncj il sppolc1 o. .Ifa il 5epolrro ,; vuoéo c1·ogni sai. ma che> non sia dei loro. .lfn r ltalia - e/alle mi/ie uilc - rwn s; sf'pprim<'. L'orne il C:·isto clc>L la leggenda. ,/'119ge ni tremehnnc/i schc>rani. ì"iue nelle -' pcran::I' P nel clul1Jl'C': uii'i' Ili'/ c·,wre prof'rmclo ciel/e mo/li_ lllclini: npl/c gel'n11e della cll'poria_ ::.ione, nei piombi I' nei po;;::1 dc>l/a forturu; nel silenzio accoralo r pr11- ,·oso delle sue genti; 1ielramam no_ ~talgia degl; c>suli. 111'/loschianlo de/_ e· famiglie> spe::,::;atr e tenute in oslag_ gio; Hl'/la tradizione cli 11n glorioso pa:,sato, negli auspici tnril'fc>ltihili di un /uminosn avvenire>. Or. menfrp i morii sc'ppc•/liscon11 , I< 1 r, mo1 ti, <' il epolcro imbiancalo dc>I f'asrismo più si oslpn/a pere111u· 1 d imi lrutli11ik; a no· i dc>putat: della Libertà il mandalo popoìa_ re Si J'Ì/1n0Ull, f {/t/0 piÌl (//l,9llS/0 I' Jjiù .,·arro dal sangue r e/ali<' farri_ me. Oggi. pii.I che mai. il dover(' ,n_ cc,m;ncia. Più che mai i> l'ora dr chiamare a rnccolta <: a riscossa. Il mandato , i rinnova per il grruL cle appello al diritto delle genti: per sue/are a/k libere gene, l'ignorala 1wllià del dominio fascista. per la denunzia dello sgoverno della pub_ blic.a fìnan::.a. che xi /11.si11.9adi la_ sciare ai 11enluri di saldar<' le di/a. pida::iC>ni dei suoi debili esteri: per la denuncia della minaccia cl1e es_.,o annida per la pace del mondo. TI mandato si riililoua per opera dei partiti della libertà e delle orqa _ niz::.azioni del lavoro nella Concen_ lra=ione Anlif asci sta. dove bruciano nel rovc>lo ardente di'/ comwie er1lusiasmo le> Pstreme scorie che già li divisl'ro. per riVl'ndicarc la fran. ,higia dc>[ uivere e> dc>l combattere con dignità in un' /lalia democratica e>repubblicww levala in alto clallP ,chier<' i1rnwneri dei lavora/ori ... Cosi come> in altri lempi p<'r /'in_ rii oenclen;:a dallo slranierc,. Perchr~ in verità nC'ssww strnnic>_ m ,:gnoria I 11più esosa e s/1 aniera cli quc>sta rh<'. 11anlando comun<' linguaggio. leva. ,ùm<' la straniera. , patiboli r• si wcan1pa nella solilu. ,Ji:1r clrfl<' proprir dc>uo.,ta::ioni ... Sll ,111irrn ol/'llalia r'd ai lvmpi: : 1:-11r;r>a1 olla p:c>lò <'rl alla storia: ,·trr1ni<'rr1 r1l/'umanità. Parigi . . 'i gennaio 1929. Filq}1ic, .\n1ccleo, Mario Berga- •no .. \lcs,anrlro Bocconi, Bi7.1r1,, Buozz1. Eugenio Chiesa, Cipriano Facchin.ctli, .\rluro 1 :1hriol~, C·. E. 1\focliQliani, Odrlino 1forgari. ClandiÒ Tr<'- ,·<'~. Pilippo Turati. si inclus!t·iali, del grande padronato, simr ripercussioni? Esso non s'è mai dichiarato aper1a. mente reptù)blicano e• molti dei suoi mcmhri facen1.110 parlc del Casco d'Acciaio. organiZ7..azione fa~ista cli... O. R. eome cl vedono gli altri retta dai nazionalist! monanchjci.. r_u-.· fascls■ I la c111r1m ... .... Formare il goYemo della grande r. •~ Hl 1111.E coalizione significava isolare il partito monarchico. respingerlo da.I po- BJ:'ttxelles, gennaio. tere forse per sempre, schiacciarlo Togliamo dal quotidiano liberale q11as1. VolcYa dire consacrare in Le Soir, 31 dicembre, n. 366, di Brumodo dcfìniliYo la ,·iLtm·i·a <>letlorale xelles, la seguente nota, d.1e dà una ~ulla rcar.ion.e. idea ~ulla conSfiderazione con cu.i è Non costituire queslo goYerno tenuto all'estero il fascismo e il duslabilc. a.ppog~ato su Ltna solida. ce. a proposito di sc1;età e ooe1·enmaggi01·anY::1, pennetlere il ritorno 7,a: - dopo la giornata del 20 maggi.o - dc-i n:iz.irinalisti al potere, sembrò ni soc.iaJis1i Leclcsrhi, un Lrad.imc.nlo \'CJ'So gli dcllori D'altro canto. i problemi di politica eslcra - avvL 1·inarncnlo franc.o-Ledesco, e,·acua- ,,:011c c.ì.elh Renania, regolamento ·!e1;,, 1ipnrazioni, p:1cc europea . li -·pinscro a questa solu7jone. Il partilo socialista s'è tro\'alo dL nanzi a questo d.ilcm.ma: eo5tilu.ire 1111 tOYcrno contro la monarchia e I;, rcar,ionc o lasciar form.a.rsi un. miniilrro contro il socialismo e il proletarinlo. PorrC' cosi il 1prohlcma, :-.:gn.illca- ·,a risolverlo. P, la quasi unnnimità del partit0 - interpellalo -- decise d.i partecipare al gowrno della grnnde coalizione. 1fa era questo il dilemma nel qua_ le il par/ilO si i> lrovoto. o non piuL !osto fu questo il cWcmma nel crual<> il parli/o si è chiu."o? .Esposte in tal m.o~o - il p•iù obh1clL1\·amcnte possibile ·- le condi, /ioni nelle quali il partilo socialisla lcdc~co è ~lato conùotlo a roslilnirc 1:n ministero, nel quale è minoran. zn. vediamo il bilnncio di circa s,•i l'lP<;i cli ge~lione ministeriale \iiu~.solini. che p:ada conlinuamcnle di prc.para.z:ione alla guerra. farà be.n,e di riflettere a l'insegna._ 111ento del grnndr storico autore di G l-aJ1 clv.za e decadenza di Roma• a proposito del rc:,cente articolo di (;11glielmo Ferrcro, ,sulle ca.use c.hc hanno pennesso aUa Germania. di sow·avvivere alla disfatta •. Son s.i p-uò,. e~imersi dal far rileY3re r,he il duce, non si cui-a di quclJo che dicono o stampano s11 ln1 e sul fascismo. Ed ha rrùlle 1·agio11i. La prima. che è suffi-ciiente, è d1c 4uanclo c1ili.cano tula. delle sue decisioni il Dem.iLu·go, ne ha già 111<'so un'altra che è in. assolulo contnipposlo. Dopo aver dello che i eumbat,enli non a\-e\ano fallo chr il loro clo\'ere. gli ha gloriftcali (no, ì,, ~et 1llorr si >'bag.lia, ha glorificato gli irnbO!'caii lipo Par·nacd. X cl. H.). Dopo aver posto Cadorna, , fuori nso lo lta fallo Marescialo. 'Dopo a-ye1· sospeso il giuoco, come cosa rl.sonorantc, lo ha r-iprislinato. La ""llimana scorsa, passando in riYi- "la gL s.tudenli a Roma. ha d' chia- . n' o che l'Tlalia, deYe ridivenire la maestra del mondo nel dominio del di1itto, della s<'ien7,a e dell'ar1c.

- L'AVVENIRE lJEL LA~V:_:0:!_R~A~T~O~RE~------------------:----------- Nobile ambizione, se così fòsse. Ma cosa abbiamo visto due giomi dopo? Un arlk.olo del Tevere spronante alla fascistizzazione delle Università. Quan!do si sa ,che ru.ùla si s1ampa in Italia, senza l'autorizza_ 'zione di Mu5solini, ci si domanda se è pet' un ahbassamenlo del livello culturale delle Università che f{Pera far di Roma, la maestra deirU1ù,·er- ~o. Non esagc1·:amo, leggete •La ri- ' Yoluzione fascista - scriYe il TeYere - ha lutto da guadagnare dalla decadenza di una cultura che gli è stata e gli resta nemica. Se ,•i ~,on.o pochi professori capaci di res,•pir' are la nuova almo,sfera fascista, e ben.e!. che reHano soli questi pochi. TI luL lu è cli sonnontare il periodo crilic·o. Dieci anni SHrnnn.o suJiìcie.n.Li pl·1-chè la nuova cullura prenda il posto clH' k aspetta nelle. nuoYe un.i,·ersilà. Ellen Kcy, domandaYa Ire generazionj di illel tera li per laYorare, su dci cervelli nuo,·i. I fascisli sono me110 es•genli. Ha.11no delle multiple soluzioni a.wi,licahili nelle quara.nloll'orc, per risoL Yere la maggior P.filie dei problemi daì VÌicini ~ia.ociai e le in<l.iri.z:za, parte I giornali lu.tliani, come quelli di neffAdriati.co e ,pame nel mar Nero), in tutti i paesi, accordavano un grande pochi m.i.ntuti si giWJ41ead Allp Griim, Ja spazio alla ~onaca. dei dra.rn.mi pas- meta prediletta d<ei vi'leggi.anti della Alsionali, giorn.i addietro 'Mussolini, ta Engadina. Al,p Grum ha <t.recase: la <lecise di SOP,J)I'imerc questi dnumni stazione e due ristoranti. passioruùi, piaga e vergogna dei po- iE' a oltre 2000 anebri, ha soiito Popoli civili, il &!Orno dopo era fatto. sohiaivo, <li fronite un vuoto orizzonte ohe Il duce ha racconlalo come si o- sr estende sui mo~ti beT~amaischi, a depera il nùracolo a un reporter del s-tra l'enorme ghiacciaio Pailu ed il piz. Journa/: ~ Dopo che ho i.nte1·dello zo omonimo (3912 m.) alla stampa di da.i-ne relazione, non Da St. Moriiz ad Al,p Grum il treno c'è quasi più in Italia, nè di-a.in.mi Ì.lllJ)iega un'oretta; ne11e d'.verse formate pa$Sion:ili nè suicidi romanzeschi». intermedie è permesso di scendere, ma Dal mo men lo che i giornali non non in tutte se n_eq,rofitLa ix:rohè la :neve ne parla.11o più, è come se non ,-; non regge e se v1 _ti avventun s<><prs~en• fossero più crimuù... 7.a_ Sky,. sprofon~. In COmu>ertsO Sl • a~- Logica fasojsta. Ma ... -<' )a liherlà mirano m_ ~tlo 11;p~c~r~o pa11oram1_ indella stampa? Tulli i giornali fa.sci. c~mparab1h, nello ~·n'ltllio d~lle ~evi. _li -;li non iCJessiano di ripetere che non cielo: _la ne;v,e.ed_ 11 ~ole_.garegg_iano m yj è stampa più libera della. stam,pa prod1,g1,pare si dispu_tmo 11,premio della i!al:m1.a. E' quello che ha affermato b~llezza, ceri(, sono I.Il f~ solenne ed r\acora un..a ,·olla il duce, diJcendo: otf~ono uno ~~olo sublune; uno s_far- ,<\' oi sapete che la stampa Italia- z~ 1~men.so di b1.~co ~d azzurro _punss:- . l · · l'b d l d m1 m uno sfdlgorw d1 luce e d1 splen- na. e a pm I era e mon o ... ,. d Blufi' che il confr-alello del .Jour_ 0{t' 11r1( ha I cplicalo. senza ridere. T,. Z. lravet» contempla, ammira e pensa con un senso di commiserazione ai roveri mortali delle città e dclle campagne cli~ non -possO'llosal're lassù; pzn- .,........,...,,~"""'..-.--,.,.,,,,,,,,,,,.==========-===="'=""""''"",.,,..,'"'""""..,...;,"""""""'=s"" sa ai tuguri, a/Ile galere, alle brut~, ENGADINA Impressioni di UD. 11 travet,, 'LI cnton Gri®ioni è noto- come una de.I. I io di g: orn,i a S. M.oritz si riduce a ,prole regioni più selvaggi.ame.nte bellle... e co- porzioni sqpportalbiLi.. E chi ne ha k posmode d'Europa. Tra le sue montagne a:1- 6ibili:tà fa grave torlo a <Se Gte<;so ed ai tissilme, solx:alte da burroni, vailli e laghi.. Gri.gioni non saleo4o. si ammirano panorami superbi, si cura Via! Si costeggia il lago di Zur'go 'l corpo. Davos, stazione climatica di me- Ei.anoh~ da colli e monti a ,dolce de- ,_;t.a.tafama mondiale per la cure de:Ua c!.ivio, ci si inoltra tra 1e :1T<ii,temonbatuberoolosi giace a 1600 metri, in = gne sangallesi e .gla.ronesi, si ammira la ampia conca ovale, tra ùe m.ontaigne gri" rocciosa. catena del Kiurfirsten (!Principi gione&i; Arosa è una giovane sorella. di elettori) ergentisi a picco e troneggianti Da'Vos, aidagia.ta. in ,una enorme niocx::hi.a sopra .il lago <li Wallenstadt e traverso rotonda a 1900 metri; St. Moritz, Pon- valli or am.pie, c-r ~ sorpassando tre.sma, celebri iparti.oolarmente per ,gli il Reno si g;unge a -Coira, la mede.sta e spor,t inivemali si stanno di fronte nella tra.nquiV!a capitale dei, Grigi'oni alle tunpitudini sozze del l'umano con, sorzio .. -oLa festa d-eJ snfe dura .poche ore; lo astro si ritrae IJ)resto con solennità non .scevra d.i amaritudine e nella ritirata tinge di po11Porae d'oro IP. vclre 'Ptii alte. E' l'«AJ.pengliihen», è 1"ultimo bagliore d.i fuoco de!La giornata, è il sah,ito cordiale e la promessa d•eHl'asiro m~- •giore ,ai coldss1 della terra, ~limoni eterni del suo più ~io giro. J.1 so.le non è pur anco isceso diieu-o il mor.,,t~Giulio, -che i sammoriz:iani vedono sorget'e -al lato ~osto, sulla cresta <lei Muria.i:gl, fa luna. Si stacca 1,entameute drulmonte come argenteo hunino1soaer~-- stato liberato dai cavi, ma oiwsto d.i za. vorra. Sooonpaioo.-0 ,gli ,uLbiani rtiflessi del sole, spuntano le (Pr.1mestelle, la luna si ele;va e l'alto mondo engadinese appare iutto d'ar,gen.to. Bianche le valli, bianchi i rnomi, bianco il disco mca,stonaito nena volta celeste; non si sa ,chi riilett.a la luce: se la luna. all'Enigaiclma o l'Engadi.n,1 alla luna. Le roc.cie, che in ,aHre stag:.oni, nelle notti cupe, a<SSUIDonsoOV'elllte lo aspebto di fantasmi grotteschi e paurosi, ora vestite di bianco a'Apa:iono buone, innocenti e gentili e recano a.mnon-iose bizzarrie ,al quadro grandiioso, che sembra incantesimo ed è realtà viva e vibra.mie.. se pur gelida. Nelle notti di luna le ferrovie eHeHu.ano un tranp speciale, da St. Morilz ad Ali!' Griim e ritorno. Partenza verso le 22 e ritorno verso le 24. La corsa deve essere fantastica.; ma per essa :non vale l'abbonamento generale ed il drav~» le sc~e <:ol ipensiero e filosof.ggia a modo ~uo sulla n1?Jgatav;rtù d-ell'oro... (Il seguilo al prossimo numero). UnaConferesnuzlapatto Kellon tenuta dal Conta Sforza 8rux 0IIPS iLunedì 7 co.nt., alla Maison du lPeuple di Bruxelles, aLla presenza di u.:J foltissimo -pubblico, italiano P.d indigeno, il Conte Sforza, ex ministro degli Esteni i.n Italia, 'Presentato dal deputato soci.al.isia Vandervelde, ha tenuto una interessante conferenza sul pa,tto Kell~. J.,'ora.tore, ohe è stato molto rrJswrato, forse troppo, ha sostenuto il concetto o'he il patto Kelloigg ha mo.!l-0 di buono, è Ja prima pietra deJl lf-u1iuxogr::IJ11.de ed,i. fricio degli Stati Uniti d1EurQpa. lLa. sua str.uittura è d'essenza ,coom.ocrabica; sta aiNe idemoorazie del mondo di attuarne l'.appLicazion.e a vantaggio della pace. L'oratore ohe è stato ascoltato e-On viva attenzione, alla fine fu applau<iito. Vandervelde clu,use esprimendo l'avivi. so che il compito d.ei lavoratori sia quello ,di saper trarne tutto il vantaggio ,per 1a classe opera'ia e per La. pBCe. Alta Enga.dma (Grigioni) a circa 1800 . Qum si cambi.a treno. Dev01DO cambia,. m.· ij famoso e vasti.ssim.o «parco na- rn <tutti, <l~ono cambian>- pure gli in.glez:o'.na!e» dove prospera la fauna si este:n- si, giunti <in vagone letto da Cakw. Nelde a diversi monti e <valla.gr:.gionesi. le ,ferrovie reti.ohe non è lecito dormire, I ge•aPohl del.Peglme Le bellezze .del!La regione i.spirarono bisogna aan.miNlise il ipaes:a,ggio; quindi aiili canti a.i poeti e grandi opere aj pit- niente vagoni lett.; cM woll dormire se tori. atitra.uero ed attraggono moltiMimi se ne stia, ~ casa, offrono ogni sorta di «comfort». Si prooegue tra i. monti, dai quali non La regoine è resa facilmente -accessi• ci si st.a:c:idherà più, per Tuu.m, .fino aillo bie e traversabile in ogni suo 'iato da .al· imbocco della. decantata Via Mala, sca,. CUile l,i.nee ferroviari.e, da comode •stra- v.ata nella roccia in una ,gola profonda, de e da sentieri.; i suoi numerosi albet'gh.i ·J~ pochi metri. pro~ volge a sin-istra offrono ogni soJta di «co.n:fort». e si inizia la salita dell'A~bula. S~ solNella staig'ane estiva vi accon-ono vi- cano p<m.<iiis,i pT"oced:e talvota a zig-.ui.g, sitatori ,,l'~ni ceto: bot1ghesi svizzeri 8 ,fiaraltra a spir.alle con giri disuguali; si foresti.eri; proletari in gran parte ,sviz• penwa ne'Lle vacere de!La monta,gna, vi zeri. :Lo estate la. regione può essere per- s,i ~ 1 per traversa1e viadotti eretti su corsa ,a piedJi; i pasti IPOS60no essere con- burroni valh e ficcarS1 nel if-ianco ò,i altra sumati aill'aperlo; la notte può essere .montais-na; si sa.1e, s.i corre per 1.U1°orae trascorsa. in qualche capanna o sotto la mezza itra selve e roc.cie iin un orrido, volta del c·elo e però la spesa è 'limi• che nella fredda sol~tudine inve:rinale Lata e ipuò essere sdplJ>Oilt.ata nche d~ sembra .inesplorato. Per una galleria di molti Lavoratori. alcuni ~hi1om~ ,s-i giunge a Bevers. a Nel!'-in,verno .invece la. faccenda. si com. 1700 m., nell'alt.pia.no ~gad:.nese. pllica; la ~ dei mont1 è sbarrata ai pe_- Chi vuol reèarsi aielrEngadina Bassa doni; bisogna salirvi in treno; per certi <leve cambuw- treno. Io ,prosegua per St. tratti ed in certe zone s: può prooedere M.oritz tra una piccolia folla di borghe,.. anche ccin slitte e sky, ma non ovunque succi, di fotoJ!rau, d-i musica.nt:i e di fraChi ~olesse pernottare sotto qualche •,z-ls, provvisti d~l'abbonamento generapianta e riuscisse ad addormentarsi, sa• le. Gli altr:, quelli «dorati» ci hanno pre.. rebbe cemo di non sveglwsi piit. ceduti m espresso .sen-za vagoni letto, ma D'invemo dunque la spesa aumes.nt.a con la sola I classe. considerevolmente ed opera una selezio ne ,nei visitatori, r'ducendo ad un mini-. mo i proletari. In compenso .aumenta.no i v.isitalori do• rati. Particotlannenie nell 'Einga..dinaAlta, la W'!'a «staigione» è ,d'inverno, dal 15 Jicembre a tutto febbraio. In Lale penodo funziona un regolare serv'zio quotidiano di treni ~essi tra Ca:lais e 1'.1 Enga!dina. I forestieri dal ,portafoglio ben guarnito, afJluisoono da ogni parte d'Europa, -dal!l'America e per!.ino d.aHe 1-ontane Indie. I giornali di qualche set• t'ma.na fa pubbli:;aro.no: «Nella se!tiroan.a svolta dal 9 al 15, negili albergb.i del eontone Grlgioni s-i ebbero 46.809 pernottalmenti di forestieri, di ctri 16.765 tedeschi, 15.735 svizzeri, et:c. · (Sarei cu· rioso dii sapere came Jtanno ca,taJOJgato me. ,Lo dovrei essere ~taliiano: ma il reòio-fu.scista console è di ~arer contrario ; mi rifiuta ogni e quailsirusi d~urnent,J fatto a oomprO(Vare .La mia -itailianità. E siccome fo, tria l'aLtro, sono ossequientissmo al giudizio dell'-aiutorità costituita e dei suoi 113pp!"ese!ltanti,non. mi az. zaroo più .aid .alftferma:rmiitaliano e :nel registro dei forestieri, nehla rubrica d,ella nazionaLiità traccio un be'1 punto -interro• gat.i.vo, .Se Ja sbrighi poi l'aigent.e oontrol!lore. (Altra !Parentesi: jJ console volle bu~erra-mni, negandomi ii documenti; ,il suon.art.o è lui; non mi becca ,più -i ~ue franchi 'P'~ i' passaporto!) Pubblicarono ancor.i i 2d<>nvilidel 24 u s. «Sabato s:::on:o 1,iu.ruero a Coira1. 29 t r e.n: ,speci:ah tras,p<>rtanti os;p i.ti I ruver - r.a:li... » E' l'inizio del periodo culanina.!1tè" d.e'l.La. stagione, ohe •.,-;1 da Natale alla fuie di gennaio. -oPerchè non dev'esseN l-et"jto aò Wll cll1a.lV'et»di salire, <9ia pur par brevr ON, profittando della tregua natali.7.ia o di Ca.po di'Anno, nelle reg~ i,n.ca1ntat7.e ~ioni di.,. conquibus? Convincentis~ s:me ragM>ni- Dia ,se pec-caso il »travet» è provmsto di albbonamento forrov:iario ~rne,-ale, la ~ per 11>. visita di un pae a -o1n es!ate l'Eng.a,d.Ln.a è semplicemente maliarda, nella sua veste vei,de h.1ssureggi.ainie, chiazzaita dalle maicchie turc4i.ne d<ei frequenti borghi -s;pe.cohi-ant<isniel cielo profondamente azwrro, ricamata del ,gr:,gio scinHllante delle roccie, punteggiaita dalle gemme -dei ghiac.ciai eterni bianco-celesti, omaita dalle vette su- ~rbe dt un cando-re immacolato. Ma nell'inverno è un illlcanto1 a duemila metri: ampie conche e valli multiformi, an• {iteaitri enormi dalle pareti fraista!gliatie elevanti.si per altre mruglii<i.da1 metri ne.I cielo; il fotto di una biamco veramente niveo e lucente, interrotto raramente da1 giri~o isg~<iante di Jontane roccie scoscese e dal verd<e cu.po di bosohi vicini che J,a neve non riuscì a ri,vestire completamenie. Non pur sullle vette .alte, in questa stagione irra,ggiun,gilitl,i, ma aippena fuori dalle vallli, $\llle ailture accessibili. aJlls aurore ed a.i tromoruti, ci si vede e crede v'.cini, più alti d~I scxle, che so-rge e declina dietro i prossimi monti in aware:nza o in realtà più 1bassi di noi. iUna corsa: da St. Mor.itz ad Ai!p .&ii,m sulla li111eade.l'la Bem.ioo. ,che scavalca il passo omonimo e scende a Tirano. 1Pontresina, Montera<lsoh, a destra lo enomn.e ,~cci.a.io che saJe fin sulle giogaie più alte del gnl/y;pOdella Bernina, ie sca'Valca per con,giun.gersi oon altri suoi sitm.-iliscendenti a 1SUd-ovest;più in su, vic'tno alla volta del ci-e<l,o la regina de-L1aregione, 'la vetta «Bernina» (4055 m.). li treno sale leggeT1I11enteserpeggiando silenzioso per non turbare la vergi!nale e mawosa soliitudme, ra~giunge la .se<Mao palSSO iBerm.:ina, soiivola lesto e fretto:loso come si vengog111a.ssedella propria v-ese, clre pure è <pU!i<ta, in mezzo alla anagnilficienza. -:.ridiscente. Superait.a ila sella clle è a 2300 m. e 6Ì pennette .ill 1usso di tenier due la'jfhi, uno bianco ed uno 111ero(veramente ora sono bia.nohi a.mbe!due). ,10 «•~rti-a.<:que» (tm:a diga olre ruvide le a.cq,ue sceTl-denti I o Bianco ITALO BALBO: L'uomo cltc il gm·erno fascista Yolta ad un vecchio maesl.ro socialidel re ha mandalo in .\mer·ca al sta e paralit.iico che avent insegnalo C.ongreSl&o lnler1.1az.ionale di A.,-ia_ il bc11e a tre gencr v..ioni, o;ul quale ;,;ione -è il proloLipo del Ras fascista: ne,.runo dei suoj anlichi allic,i ofc!roce coi deboli, vile coi forti, ra- sava alzare il manga.i1ello. p,1Cf'. Compiuta la conquisi.a di FcJTa- .\ d;cian,n.o,·e anni la gue1nt lo 'i-a, Bai.bo portò le sue gesta nelle to:--c agl-i sludi che prosegt1iYa frvogl iatamcnte. Congedatosi uffioiale di complemento, oltem1e nel 1920 t1no sl.raccio di law·ea a F irenzc in Lasc, più c:he alle cognir.ion.i, alle facilitazioni govern.al.i,·c pei reduci rli guerra. pro\'i.ncic limitrofe; poi dh·cnne il capo ric.ano~iulo dello squadrimno del litorale adriatico. Era repubblicano. e gi1u1sc a Ferrara - dopo cs~·ere stalo a Fiume con D'Annunzio - all'indomani dei falli del Castello E~lensc del 20 dicembre 1920. Verso gli ultimi dell'anno imJwo,·- v=~ù coi fasc~lli di Ferrara un.a spedizione aulomohilistica nollurna a Snn Marino per sorprendervi e pururYi i rifugiati polilic.i del regno, ma consumò la benzina e se ne tornò oon le p' Ye nel sacrn. C:ononosl:1nte il fascio di Fçrrara gli ofTer- ~<' 1::t s~O'Teleria a 1500 lire al mese che Balbo accellò abbandonando il grr,ppo repubbEcano. 1:a lha del 1H21 IroYò Balbo a ca. po del fa~cio: Giolitti proclamava lo ~:ato d'af.sedio nelle Lre provincie di Bologna, Ferrara e .l\fodP11a. ordinando a lulli, fnorchè a.i fa.;,c.'sli - contrassegnali nel decreto come reduci di guerra o specialmcnlc autorinati dall'aulori.là di P. S. - di con,;egn.arc le anni, e fu il terrore. Centinaia di spedizioni punih·c e di ferili; der::ine di morli e di camere del lavoro o cooperatiYe deYasl..ale. .\.rreslal.i i capi del socialismo ferrarese Zirardini, Bon.!ria.nkino e lulli i ~in.da.ci dei 27 cÒ~nnni piei falli del 20 d:ccmbrc. venne d'oli.re Po ·1 clcpulalo .Malleoli.i a lenlare un.a rc~,ist.en7.,a. Ma un giorno in cui la r,orvcglianza della poliz-ia fu al te. nuata, Malleotti fu sequestralo, riporla.lo in proYinc-ia cli Rovigo, ignomin;oE,amenlc sc,·iz=ato e abb:u.1donato nei campi. In sci n1esi la PrO\ incia di Fcr. rara (· folt.omessa; lulli i comLuii e lulli i sindacali sono occt.tp-ali e il manganello regna ~ onano sollo la prole11ione dei moscltelli dei reali carabinieri e con la ben.edizione cleL la maggior pa11e del clero. Balbo è l'erne della villoria, men. tre I fasci.,...mo trionfanle su rovine an<"ora fumanti, d'iiu1a.nzi. a. centinaia cli arresi.ali e di pro[ugh.i, può pe1·meltersi il lusso di farsi dei martiiri a buon mer'oalo uccidendo dei suoi per odii personali, e lra.1'l"e preteslo a nuove spedizioni fhtTUtiYc. Il nome di Paolo Accorsi inciso suj mu1-i di Castello Esteru;:e fu il nome di un fru:;cisla ttieciso da fasci_ sij, per ragion.i ,personali. Balbo è l'inventore dell'olio di rL cino sonrm.i,nistrato per la prima Nelle giornale rosse <li Parnrn (1922) h1 coi suoi masnacl ie1~i dinnanzi alle tri1~,-ce cli Panmt operaia; ma saputo eh.e questa ,·olla si taceva ,;1ù serio, bai.tè in riUrala 1 onde l'alloro deli'oltsclorrcnlc parm ·giano n~au~1 l.uilora alla ~-ua cotona di lr onf::llore. Gcncralis~imo delle squadre fa. ~;c:$lC, parlcc:pò in qualità di quadn1m,-iro alh1 mai eia su Homa, dow ~i in sia llò ,::on l'a ppel ilo rhe gli da,·ano i suoi '27 anni e la ben noia m;ser·a famigliare che l'ayeya lancial0 sulle 1500 lire del fascio un anno prima. Di là conlim:ò a cli1·igere lo squadrismo ferral'Cs-e. Di là ordinò • le hadonatc di ::clile per gli assolti del processo pei falli del v·cemJJrc, pcrch(\ fossero persuas: a mLLl.are aria ; di là ordinò le spedizioni pu. nit:\·c ~·oniro I comwiisli. Gaggiolo. Bi r.viglieri, U:-irh·cri ecc .. che a.t iri non ci auo che gl: i,quadri~li dcL la p1 irna ora, che di B..ilbo aYeYan falla la forltLoa e la glo1·ia; di là or. cUnò (:"tgosto 1923) l'as~assinio del prclc :\f.mzoni di .-\rgenla., che fu e. •,cguilo dagli ~quadri~,ti della 76.ma legione: di là con ordi11i ai prcfel.li e inl imazio11i ai magislrat i impedl rl1c ~i ,·erifìoassero indes·deratc , imbastilurc cli process.i-.. Ma ,·e1rnc l'assassinto ?lfalleotli J":,ria pru·ye cl.tiarirsi e nel corso dl un processo intentalo dal Balbo al. la Voce Repubblicana, fn lei.lo e pLù)blicalo I I mcmo1~iale Belt.ra.n i conlenenl0 le lelll"rc r:yclati·:ci, del Balbo stesso. ~cl panico dell'ora Halo Balbo fu gentilmente dal Dn~c collocalo a riposo col titolo di geniihiomo in {!n~i~ione cw.<:iliaria. .\rriccbito orm.-1i \Del 1924 ~i co. .nosc<',·ai1O al Balho circa cenlomqa li1·e di p1 ovenlo annuo nello e giu. stifìcalo) fondò a Ferrara, dove ~i era riti.rato il Corriere Padano, or. ga.no dell'estremismo squadr.isla per predicare la ripeliz:one della « strage deg.1i AlbigL~i e per facili_ tare la cui diffusione la direzione dipartimentale delle ferroyi.e dello Stato CJ:eò un nuovo Lrcno mallulino prrchè il g'omale del Balbo po-. lesse da Ferrara giungere a Bologna e di qui dirama.i·~i pel resto d'Italia contemporanearnenle ai. ve,c_ c-hi impianlati quolid.ian.i bolognesi. ~n seguito q.l di~orso del 3 genna 10 1925, con ct.ii Mussolini procla.- ma,va il terrorE, Balbo potè tonllare a Roma rlove 11governo del re creò pc.i· lu.i il sott:ose{!retarialo all'aereonautica. E la vU.Ccagna è 1·ioominciata al Ras ferra.rese. Tra una scorazzata atlraver~ rEuropa e una crociera .,,ltÙ Mediterraneo o sLùl'Atianl.ico, egli lrova modo di pensare agli affa1·i e di arricchirsi a milioni. Un anno fa J'a_ vialore LocaLclli aoou.s.a.rn oh.iaramente in un documento pubblico il Balbo di prevaricazione e di dilapidazione di fon.di affidz.~i al suo mi . nistero: recentemente ancora !'autori là di pubblica sicurezza segnala rn al capo del governo le enormi spese fatte dal Balbo (un milione per l'amrnobigliamenlo di un villino) assoluta.mente incompatibili (iOl su.o palese slato economico. Ma H duce dei ~ nudi alla mela • n.on pnò f a.i·e il meticoloso in questa materia percJiè, a cominciare dal frale.llo Arnaldo divenuto ricclti.ss:imo. lulli i tac; e s.ollo-ras del fascismo hanno rubato a manisalva_ E tanto meno può fare il Jl).Clicoloso con Italo Balbo che, insieme al Far inaccr, mili la in tesla al brigantaggio squadrisla più lurbolent.o: fu il Balbo infatti, H res.J)Onsahilc del linciaggi; di Anteo ZambO'Il.i: co. lui t:he lo comandò e sul cadavere del _giovane eroe ~p2.rò l'ultimo coL po di rivoltella. Lettere da Londra Anche il 1928, come luLti i suoi pre· de-cessori, ha lasciato il suo trono fra gli applausi ed i L.sohi, fra le henediz.ion.i ·e le maledizioni, .fra le lagr.i.me ed i .sorrisi, fra la gi0ia ed il dolore. Il ~oro.ali di lor signori dicono che fu portatore di mille beni per Lutti, ma i fatti sono fatbi, ed i fatti dicono, per bocca delle stesse gazzette uf!Lioi.ali, che il 1928 è stato un a:nno indislin.guibile dai tre ohe lo hanno preceduto, sotto il dominio de.I governo conservaitore. Esso fu portato:re d.i milioni di sterh, ne pei detentori del capila.le, e portatore di fame e d-i p11iiv.azionpi e.r la classe de:i produttori IEcco alcuni esempi: LE PAGHE. La Gaz;,eta del Ministero del Lavoro dice che òu:raa:rle il 19~ - dicembre e- ,aiµ,so - le paghe dei Ja vora.tori in~lesi i,ono state ridotte di 145.000 sterline per setti.mana. !Ma il costo del.'a vita è ancora del 58 per cenl.-0 sopra i prezzi di .mte ig;uerra,· come ,un anno fa LA DJSOCCUP AZIONl:.. La .stessa Gazzetta Ufficiale dice die il numero dei dis<>OCt.1padtui rante gli undici mesi de.I 197.8, sono a~tati di 312.000, portando la cifra da 1.127.000 a 1. 439.000. 1Mentre durante il 1927 lurono fabbricate 212,916 ca.se, d.umnte il 19~ non ne furono fabbricate oh.e 101,791. Quest.a riduzione e dovuta al:la riduzione del eustldio che il ,governo conservatore ha efif~buato col pretesto della necessità di economizzare. IIn .diliesa di questa pol.itca il governo di ·Ba1dwin disse ohe la necessità per nuove case è dLminuila, ed in (..Onseguenza l'rmòrustria non ha più bisogno del sussidio. tMa le cifre parlano un altro lingua.gg,io. Salo a Londra vi sO1t0 150.0QO .famiglie ohe <vi.·ronoin una sola stanza. Ma me:nLre il governo dei ricchi ha dimii.nuilo il sussidio per h. fabbricazione eh casi! operaie, lha cred:.i.to ind.ispensabi.le strssid~re alhe industrie. T fabbricalori di ~,piriti e di birra, che trnggonr> g_1fi. dei dividendi che va.nllo dal 25 al 450 per cento, hanno ricevuto u:, sussidio di 400.ClOO slerhne. Secondo l'«&ono.rni.sl» il mercato monetario lon.cime:se, dnnn,le il 1928, ha trovato 369 milioni di nuovo ca.pit:ale, ciò irapprese:nta U'\1 a\Ji!Ilento di 14 ruil-ion,i in più delJ'anno sco!'so, e 140 milioni soor.:-.ognuno dei ire ,i,nni prece.denti il 1927. !Lo slesso giorma.;e, il quale fa una statisi,ica tri.rr..estrale sui prohtti di ceri.e in• dustnie scelte, dice che l'ultimo trimestr2 che terminò il 30 settembre - l'ultimo che abbia del le slalistiche valibili - a profiilk.1ne-t\1delle 237 compaif,1nicinclu~e neb statistica ammontano a 23,221,775 ste:rline, un aumento di 2,050,998 sterline o i! 9 iper cento sopi a i pr~litti nel corrispondente trimestre nel 19.27. !li «Bamker's Magazme », il quale fa un'esposizione mensile dei !!I.veri di 365 sicur.tà dii borsa, annunci.a che dura!D.le g-Li ultimi 11 mesi, queste '.Sliourt.ahanno Mli1T\e1lllaidoi evalore per i'enorme somma di 264,362,000 ste:ril-i.n.e. Quindi @.i a.p:plau.s.i,le bene.div.ioni, i risti, e l'atifenmazione cli.e il 1928. fu portailore di bene sono giusLiLcali daJla par. te de.i riccthi, ma sono aincora più giustif:icati i fischi, e le maledizfoni dei ,poveri. . Ma fra le ,gJ1idadisperaste dei mi.nxtorn. ed i pianti dei lbannbini aJiamali, s.i sente Ja opaxola Jorl.e e CO111/Paltdke1l. lavoro Q'.11ganizz.alcohe per b<x:ca dei suoi leaders M. tMac Donalrl e Ben T.iùleU ru,anda un r~io di sper..:inza per un migliore avvenire. IItl ,primo, leader dcl mov~ruenlo po1itico, sal<UJt.a ìl niuovo anno col seguen!.e mess,a,wo: e Dopo quattro amni che per molli Lra i :r:.osbriciitadin-i furon anni di depressiooe, cLi miseria e di disperazione, noi stiamo ,sul limitare di u,n anno d.i più radianti speranze. Jd gove.nno attuaJe non può restare rul po1ere oh.e per pochli mesi iaru:ora. EgiLi ha mal man.e.ggiato gli aJ:!an·,di ella naLi<'- ne ed !ha ISUbo!"dinato il bene de.Lia co- (TI.UIDKà a:gli tin:tere:s.~i del la classe a,lla qW!!le aippcu,t.ie:ne. (lo non ò dubbi SUI quel.lo olie sarà il ver- ~ del popolo. Esso è più ohe ">tanco di queslo governo, della sua to.rinda lei;islazione ed amministrazione, deLl,a sua altitudine per il faivoritismo di alasse verso ogni problema che affironla, e la sua callosa indifferenza per la sa.1ule ed il benessere detla moltitudine di onesti lavoratori e lavoratrici e del soffrire dei loro bambini. 1!1 popolo è dec.;so a non toHera:re più a lungo questo governo, ed è verso il Labour Party ohe esso rivolge il suo sguardo ,per ottenere un migliore stato dii cose Se il popolo metterà neLle nostre ma.n.i l'arma de.I ,potere c:he ai occorre per compiere il nostro co:mpi:to, noi da parie nor,tra non mancheremo <li parola. Ramsay Mac Dorrald». Ben TtiJJlet, presidente de.I ~I Coucil della T-ra<ies Un!<>n, manda il ~eguente messagffio : "'Af milion;i di operai or~:z.a.li ed aJle loro famiglie, au~ per un buon 1929. [,'anno 111uovo, non isolo riempi.e i nomtl cuori di nuove speranz.e, ma aDdb.e di nuove .aspira.Zlioni e di nuovo spirito. ml llllOVimentoopera.io deve salivare La Nazione dal male brutale della disoccup...z.ione. il.e condizioni de.11' industria dipendono dalle relazioni internazionali, e noi dobbiamo scacciare da.1 potere iJ presente governo che~ sinistramente r<>Yinato le nostre industrie e ail.ie:na,to le potenzi.a,.. Utà commerciai.i con la R,u,ss;ia e con a,J. tre ig=di nazioni. IFacdaimo vot-i che ll1 nuovo anno ci dia 1a più so1ida compattezza, e la vittoria coronerà il ·nostro nobile sforzo. .Alllegi,ia e buona fortuna per il nuOTO anno. Sincerarrnente Ben Tillett. Nel ca11po tessila la ~ttordlae11o1perai calalfal La ditta « Vere:i,nigte Strum,pffahrikeo F.lawil e St. Gallen Aklienge.sellsclla.ft,. (Fabbriche di oatlze r.i11rtitecli Flawil e S. GaJ.lo, S. A.) r.:icevelle in questi ~orni una dura lezio.ne di solidarietà operaia. 11 suo progetto di riduure i salar.i perfino del 30 per cento, venne dis-fat.to in modo terribile, e la ditta dovette oapi• tolare appieno davaaiti ai suoi opera.i. Dopo tre colloqw. diTetti infruttuosi la ve.r-le:nza venne giudicala dall'u.f.f.i.cio 1 di conciliazione ca.nrf:onalesangaUese il qua le - per t.rova,re più comodamente la vfa d't.scit.a senza scontentare nè opera.i o.è padroni - decise di indagare sui pretesti a'Vanzali dalla direzione, ci0e se fosse proprio vero che presso le d~tte di concorrenza si pa,gasse meno per >J:rta prestazi-0n~ superiore degli operai. Gli operai riconobbero subito in questa decisione un tentativo di gu.ada~are tempo ed essi ni.solsero ,quindi di porre lliD «ultimatum» con scadenza al 17 dicembre, dopo la quale data essi 5a.rebbero entrati in isciopero. Su,J,Jeprime i dire\!tori della clit-ta evi- ~enlemerute non presero troppo su.I tra g,ico ta.tteggia.mento degli o.:,erai finchè questi' .a.bbaindonarono inJa.tt= il 0 lavoro il 17 dicembre. .AJJ!ora C<>:Im11ciaroine adulazioni verso singoli operari, i tentati,,v,j di sednu.ione, di promesse, ma tiutt.o ciò non '\'al.se a. nuHa: gli operai tennero duro e cessuoo tradl. ~ora l'ufficio di conciliazione, oh.o pmma non. aveva fretta, convoeò le parti per u.n.a. seconda seduca il 19 <ikembre. Durante questa l'uHicio aivanzò po~ uM J>TO<posla secondo la quale -la riduz.iona dei salari poteva ef:febtuarsi. solt.a.nlo pe1 diue terZii ed ano1te questi dovev,a.nO es sere trattenuti in due vdlte, ci<>è iJ pruno a fine di gennaio e h111Li e due poi aill'ultimo di febbraio. Per a.dolcire un po· questo bocoone agU oper,ai, s.i offrì loro l'introduzione del regime deHe 48 ore sett.imar.ali e quindi 11 paigamen.to del s-ttpp,leme:ito per le ore -sl;·aordiinar.ie g_iàper tutta la durata eccedente queste 48 ore, le feste u.fificiaii pagate, 3-6 ,gfomi di vacanze r,a.gate e la fi!lle de.I laivor-o ,per i •l.aivorantrla. sciolte a'Lleore 17 de.I sahato. Infiine ,il riconosci. mento de.Ila. comllllissione o.peraii.a.. Ma gli Qperati non voU~o saipere di questi COlll!promes-sie mspo.sero ISemptioomente: , ~ino a che la ditta non awà rinunciato ,oomplelaanente ai! p~ di ridu.

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