L'Avvenire del Lavoratore - anno XXXII - n. 26 - 30 giugno 1928

ANNO XXXJI. A. P ZUR[G{), .30 GJUGiNO 1928. Nam. 26. ------·------------------------------- ' Telefono :f.175 (Selnnu) - Ccnto-Cln;Q11es N. Vlll-3646 ~EITIMANALE DEL PARTITO SOCI-\USTA TTAIJ.-\NO NELLA SVIZZERA --·-----------------------;------------------- Abbonamenti per la Svizzera per l'<mno 1928: REDAZIONE: AMMlNlSTRAZlON 1_.:: PREZZI DELLE INSERZIONI: UI) anno lr. 6; se.i mesi !r. 3; Lre mesi fr. 1.50 Per /' estero: Un anno fr. 10; sei mesi fr. 5; tre mesi fr. 2,50 L"Av1Jenire del Lavoratore , Zurigo Lommi~sione Esecutiva ciel P. S. I Zw·igo. Mililarslrasse 31ì Pe:r nnea, o sphio di linea (larcba:za una colonna). 20 Ceat. Per réclame cont±nua.ta, prezzi da ooorvenirsi .La teorii~ delle ., elites ,, ed . 1 suoi Oh! Oh! La lc!.1 s11ll urnla sociall::la e l'arLicolo della Luxemburg esumalo daL rAvww !, ha ri:,vegliata in pieno la atl1\'ilà polemica dei comun1sl.J. Lo • 01alo CJJ;erwo s oc.cupa ampiamente delle nostre d.iscns:i10:1: sull' tm.1à. , N1lcc e Manello • mi dcclica bc11 lre articoli. D'uno, in cui un opera:o comwli;,,la, che polrebbc indiltercntemcnle essere w1 _profe:isorc, mostra d1 prdcrirc l' ingiune alla cliscu~sione, non mc ne occttperò, come da cinque a.mii mi occu20 il meno possibile delle in.giurie comuniste, lasciarudo al tempo, gran galantuomo, l' incarico di (arne giu_ slizia. sviluppi nunciato (la un com1.1n.isla. dal vrar.iarlc·i. q11:n 1d0 diceva a Bologna: Si parla 1i;,ilto <li clillalura del prolctarialo. s~ con que-,la espressione f>i vuol tiirc che la clas. e operaia dovrà in \":a lntn!.iloria. dopo confJUi$lalo il potere. usarr nw1..zi straordinari contro k Yellcilà 1d,ireazi~- ne dei )1roprì nemici. si aITcrma co- ~~ 1n:m:: 1 a mente Yera. ~fa ~e prr tlillalurn s1 ':olessc inlrnderc èhc una piccda minoron;:a rlouc<;se ser. uir,i di un proletariato ancura im. ma/urc J-t'r imporgli C! qualunqu•' cnsfc, i propr1 "SperimC'nti, ;illora s; cadrebbe in un ·utopia conti aria allo spirito CO.!'ì,rofo11do drlla cl0tlrina 'ocialisla . Come ii. Hussia c-omr in frcnna. Già moll'acqua è passala pei Ka- nir1 all'epoca dei pnlchs. vigli - ahimè - e sollo i ponti deL Quando la dotlri11a n1nr,·s1a dila Senna, da quantlo i comunisti mi cc che l"elrmento insosliluibile d"I hanno proclamalo avventuriero• mo,· nwnlo rnciali~t~ e~ la clas-·" opcnni,cndolo , • mcc;licranlc • e peraia, cc,a inlrndc- 11rtlamcnle cli. pegg·o. ~tìnvuerc· il Partilo so~·alis 1a. il par_ t certo, anch·io ho coi· o la m,a lite dei lr.,oralori. ci~i par!ili ho•·- avvcntura: l'avveulura rl'wiu che ~licsi anc1,e pt>r riò <'h "Ol'<'C'''ll'' ·1 Yenuto al soci~lismo ii\ t~mp1 ~~trì e I ruolo e la funzion_" rsteriori: i:-lr_ ~ rhe alla bandiera soc1ahsta se sa- dr rendere omaggio alla ~uper onl:l crato anima e corpo. E l'ha <lifc.,a e ,Jl']l~ clas~e 0pe;·aia -;n1JP alfrn cl) _ la difenderà, quella bandiera, co1t , ·. q1p•,r:Milit "o~i..,k <' ~1rn~rioril'Ì. una fede ed una passione che gli con- morule. sentono di scrollar le spalle e pas- [./1. cfa.<:c;r oprrn,n lib<>ronclo.•:i. /i. sa.re ollrr davanti all' 111sullo volga- l1t·ro finlc-rfl 1/manità non ,;oqginna re ed impotente ! ncss11no. non ho necessità rli trusc' _ E Yeniamo al $Odo, cioè al contra '"l"rf' rl",,lr0 o ..; un r0r/eo ri, srhir//li slo fra marxi mo e leninismo sui e- di oppre."si. due punti• fondamcnt:.tli del ruolo L~ riYoluzionr proletaria è ro"cdel partilo e del concetto ~i clemo. r". collrtliYa .,i ·li:> cl:i~sr non r;-.,,_ orazia. ~rov,·isazion~ o J"imposi:conr cli un'ì Coll'arb <li volerlo ncgan:, Fa/Ct minornn 7a. TI suo ~igillo di gloria è quindi la liberfa Nella de~ocrazia e Martello spiega - o lenta di spie- operaia non ci sono schiavi <' non e" L'are - questo conlraslo e, sip-'egarlo r.ono owressi. è implicitamente ammetterlo. Ecco il significalo dell'arlicolo di Il leninismo è - scri,·c - in Ro~·a Lu:,c111:)l1rg esaminato dal!' A. conrtraslo col marxismo soltanto per uami !, a proposito del quale le tre tutti coloro che -come il segretario colonne polemiche di Falce <' .\lnr. del P. S. I. (gra::.ie, noli ho queSfo_ /elio col signor ;:-.;P-nn•i non cl"con nore !) nou ha:mo capilo niente, o Il · I n_u a: pnmo pere 1è non di'-lruggono non hanno voluto capir niente, di I I I b arl.co o e 1c sare be di una importutti. gli aYvenimenli politici ctel pe- tanza capitale anche se la Lu,:emriodo dell':mme-diato a.n1.eguerra, b~irg lo aYesse, e hon lo ha. ript:- dellat€uerra e dr·l clopo-giicrra. Que- d1alo; sC'condo. pcrchc sono a11p11nsti a.vYenimenti hanno dlimoslralo a lo tli an-enimenti successiYi all:1 tra_ sufficienza che le classi (sic!) d·r~- gica fìnc della Luxr.mburo.1 (11li a,·_ genti del socialismo. compreso quello ,·en:menli russi e quelli di Luila Eurivoluzionario, compo:.Le di· elemen- ropa) che danno a quell'arlicolfl un ti provenienti n<'lla loro ![ramie m::ig. valore deci~·\·o C' storico. ~ioran1a dai crli mcdi. (E dn dovP uengono i diriaenli comuni.<ii da ~ella mis,.ira in c11i il bolscevismo Bulwrin a Gram,·r,? ·' hanno trad;lo si è po~to sollo i piedi la libertà e la completamente il profra •T'ma ri\'O- rlemo~.razia. esso ha p01 lato un coL hrzion.ario del rirolefa; ialo. Carlo ru mortale alla ri,·')luz10ne prolelaMarx non aveva r,rcYi!'to que~to ..... .-·~ cd ha ~-ca_,·ato un ahisso fra opei·at ed cp<'1·a. al pu11tc, clic (,·edere (Figurarsi!). Lenin Yic;c;ulo nd P~- ii pl'Ogel'ri c:i vo~ram,nn del!' lnlerriodo nel quale : capi ,ocialisli la- · 1 t· naz10n_a r .0111u11ic;la)r-;so è og_~i ~iarono Yincere la reazione piutto- Il d - a a_ricerca i una g.iu~Lifìcazionc di sto c],e guidare il pro!elarialo ~l!a ord111c ,:ciale della ~cis. iolle. ~on t0nquisia d'el potere polilico ... capi ~oltanto _ srcomJ'o le te-,: comuniche non tulio il proletariato aprebht> ste - '>larebbcro ùi fronte classr> irl'::.ialo la rivolu::.ione e l'aurebbe horghr~" <' da-;~c· oprraia. ma nella r11[r.q, nel periodo rns."C'guenle im. l medialo. ma bensi una sua minn e asse 0 l'"raia i ccli oppressi (/wn_ ran::a cosciente e rivoluzionaria . pC'nprolelarial) rnn-hhero in lolla E-! ecco balzare YiYa e palpilantc coi celi priYilegiatì (operai qualificati), questi ultimi sotialisli r corni::. t 0 oria delle éliles cl1e s1·polra· ga- ~ ' p-lici drll'imprriali·,rno. Tesi. anche bell~re per arci-ri,·oluzionaria ma , ·t .,. .· t questa di netta iospirazione anli1.on ce1 o pv. marx1s a. ruarxicl l 1 [, • l f.n,endiamori. t:n partilo è ~<!mpre .' · a P e 1 ~ ci,~'\ men emeno. a un~ élite e s: può aggiungere che un portare la lol,a <(1c,asse nPl seno · 1 . '!ella classe opcr',1a partilo Ya e per quel che Yalgono 1 • " '· • S110i-reii dirigenti (cioè la sua élite )-1 D<'l I est o ..l_e t~Jc:e,lrso1~a Yc<lerlC' ~fa in che senso nel socialismo n allo. Marx e1,1 u.1 pafs1011alc. un moderno il prole:ariato costituisce ~1omo profondarncntc l_egato:al!a ?1_e l'ekmenlo insoslituibile? idee. eppure noll pe_nrn mn1 d1_dff~- In questo senso: che nel sociali- dere la classe o-pcr:~1a.Suo_ fu il gn- ~1!10 moderno la ri\'olur.ione non i'. do:_ • ~.,auoratori d1 /111/0 il m~ndo in lesa come creazione arlifìciale un umtev, »• e Cfllcmclo. per r,on c1tarr 1,uro prodotto dell'idea, ma ~on- che un _caso,.h1 soc;::i.ld~mocrazia leriu:~1~ di minoranze elclle; ma la rL de_sca ~1 lrO'\Ò _(nel yenodo della e_ volur.ione si realizza e rh·iene man rn,grazione) !.Cls~a 1n due tronconi. niano che socialmente, politicame11- ~utla 1~ ~~-a ..iulorilà fu ,·olta a rin. {('. inlellellualmente il proletariato ·anda_ 1 e 1u~uo~e. . . acquista cosci"enza e maturità di _Aglioc~h1 d1 Nfarx. uno dei smlocla:;:se, man mano che per le leggi 111_1<l~lla mfrr;orilà del moYimenlo ste~rn della evoh1zione economica il socJahsla francese su quello tedesco, lavoro assurge a cla...<\Sc dirclliva, era _ne! fallo_ che qui le ten.den7..e si coniro cui si accampano i privilegi cos-ti_tmvano _111 pa!i._ili separali invedi una minoranza detentrice crei e~ <l~ ~momr.zars1_ 111 una superare nwni di produzione e dello Sta.lo, d1sc1plma proletaria. organo politico della dominazione Nessuno dirà mai qu,1le prÙt,oiudiborghese. zio enorme il bolscevismo ha por_ Concepire· il partilo come una é_ tata_ a] rn?vimenlo operaio volgendo litr di rrofessionisli della ri-voluzio- la mvoluz1one contro la libertà e dine cornporta inevitabilmente un 'di_ videndo il proletariato. slac.co fra partito e proletariato e Contro quesla ~itu.aziooe noi ingenera il pericolo che vide Rosa tendiamo riafferma.re, dopo le falle Luxemhurp e che in Italia ht de- esperienze. il vecchio c,oncetto che h Biblioteca Gino Bianco cla->::.c opera.ia lron,1 :a sua maggiore f?r~a nell'unità e che il pa.r'.1to soe ai1sta non può essere vitale che se c,osliluito sulla base della libera espressione delle lendcn.zc nei Limiti d1 ttna comune dottrina e d•1;JlacLisciplina wl'azionc. PlETRO :'-JENNì. -ol?avan Noi siamo nati per non conoscere le ctll1z1{!, le anu,rezze e le resvonsab1Uta del gwrato. Possiamo tran- <1u111wne11<te11reche se lo iossww, saremmo dei giudici pericolosi in quanto dift1c1lmente noi non troveremmo una scusa e una aiteuuame per qumswsi genere di reato. -------------· Peggicohela Palisse La SquiW!a, tessa più che mai, pubblica iJ resoconto stenografi,co del discorso pronunci.afa da S. E. Bottai all'inaugurazione del campo sportivo del dopolavoro gùuwrùw. Fra qnanto ha detto il sotto-segretario alie corporazioni, questa perla è veramente degna .... di venire infilata: « VEDO, DINANZI A ME, UN PICCOLO MANIPOLO D'ITALIANI. FORSE, SE TUTTI FOSSERO PR.t.- St.NT! SAREBBE PIU' GRAN DE ». E se il manipO'lo fosse stato più grande, forse non era più un manipolo; ma un battaglione, o un reggi· mento, oppure .... tutta la colonia Quel forse vale un Perù. · Ma che bestie, che bestie 'sii fast1sti! matita rossa. - - __ ..,._ -- ---- Sarà forse per questo che non riu- . . scia.mo _alfwto a comprendere come Arreseticondanne 1 giurati ai Losanna abbiano pe>tulO negare la quaatica di « _uolaico » a1, , La reprcssio11c cominua i.mplacabireatv c/ii<1rc1111<:11te « poUtico » com- I'~ e sc11z~ tregua .. messo da Alvise Pa\·an. La sct1m1ana scorsa sono stati ar- /l giorno stes~o che il uostro ar- resta-ti Pilo Allbertelli, fig,Jrio dC'lfex.. tiuilo ~u f-'avcm vedeva la luce, il deputato sooia1Jista di Parma; il compugu0 LanL1a1u, cx-:;e1:,ruario della gwvune rcpublJ11ca110veniva conctau- e ,uito. P0tchè La estrad1z10,ze conces- amcra dol Lavoro chi Varese. ed i ::;a e una condanna. t.'01l1J)ag-11l3ioniantiiini cd Adami impu rati di aver tcn taro iJa cos tli'tt~ionc I gwrati 110n hanno voluto ricono- d~la Fodcrazione Oieivat-Glc Soojail<;- scere riato lo strazio di ltn'anima, ~ta u,; '01vara. uon ha11110 tenuto conto d1 una ter- Conte;mpora11ea.me11tevenivamo arribUe itLu,zwne morule, non hanno rest.1Li i ccunun~sti prof. G. Li <::ausi, fJDWto o voluto r1co11oscere la triste E. D'U.nofrio e-C. Amoretti. situazione che ha provocato il fatto. LI Tnibunailc speo}allc ne.I frattemJJO Ad un uomo che ha. nel suo pas- conmua Ila sua ierocc im12.io91c:setsato tutta una storia politica dotoro- te giiova-rni studenti cd operai ociaJosissima, fatta di coraggio e di priva- sili e comunisti cLiP1no Tjcinese conzionJ; che ha nel suo passaw pro~- da11 1 naiti a pene da•i sci ai due' a1J1J1ti simo una fermezza veramente eroi- di real 1siooe per a,vcr distribuito ma· ca e si tiene conto della sua inferio- nifesti11j ed orgarn1izz.aitc-r&ur.rio111i lim rifà fisica che ha awnellfato il <lisa· occasiom;, dd Primo Mag-gJo delilo gio e la disperazione della già ama- corso a1T11110. rissima vii-a d'esilio; ad un uomo eh.e lrl C()JTIIJ)a 1 gino F~amme.nghii conda1111011 contava ormai più i pasti salta- nato a oi,nque ainni di ,recilll.lSioncper ti e che ha avuto modo di riconosce- propaganda ainifiitfaisoi,sta. re come e su la sua miseria e su la E dalYle gailere gi:1tmge l'eco di sua disperazione si specula,va e su la 1tuove sevizie: detenurtli sottOIJ)osti alsua generosità si costruiva da ww la 'tontuina al~lo scapo d, strappar ,Jomas1wda di ignobili essere esecra- ro confes_:oni od ammissiton:i: impubili e ripudiati da tutti gli onesti, la tat1 che da 'liii ainno 111el ph'.J corn1.plc- 'Wa rovina definitiva, che compi.e un t-O :1 ola.mento dailtle,;loro fam1g,lie, a-tatto di rivendicazione 1,'ersonale e di tv.,11<.lo·rlnao beffa chi u11processo. personale giustizi-a, il reato di que- ""-========--·-====:!=,,. sto uomo non è « po/ritico ». Eviden- , temente la spia che voleva rovùumlo l lstrottopreiarl'attentato di Milano rion era una spia fascista. Ed egli non era mz combattente dell'antifascismo. Se la cùute di Alvise Pctvan non ci destasse delle serie preoccupazioni, potremmo trovare 11ella sua concessa e.c:tradi::.ion<'ma/Pria di ral/e. gramento. Il processo Pavan, unitamente a (tuello Di Modugno, sarà un proce·so intentato contro il fascismo. D't <1uec;ti verranno fuori delle C{)- c;ett" cosi graziose che vi era veramente da de<;iderare che il processo si fflrec;se. Dec::fderavamo che Pavan fo se reso libero solo per lo stato di sua salute vn;chè la libertà e il bent><:<:Prdei un fiero antifascisto è per noi ben più f!rande cosa che la soddisfazion" di 1111 nrocesso contro un sistema immo'ldf) vavido di viiliacch;.c;<;fmemacchinazioni che rrmdono nhì odi.osa - c;e ciò fosse poc;sibile - la mwlifica di «spia». *** Il "duce « In !svizzera partecipa.i a delle riunioni poUPiche e presi ,anche la parola. L'intempe11anza dei miei discor- ,;i mi resero indesiderabile aUe autorità svizzere, eh.e mi espulsero dai Cantoni di Ginevra e Losanna». MUSSOU 1 (C an.di.dR, 24 mat_g,g,i:o Ma vi.e). Le proteste delJ,Ja c3asse operaia ilf1ternazionatlc e <legil! c;J)'i,nhJtibeni di tutt0 il mondo, sembra che abbiano !)t:r irl momento trattenuto i,I bracdo dei boi:a fasdsta: i sei innoce11,ti ii11cci!ipa,~di aW attentato di MUan10,oi sì a,.c;s:cu1raS. ()lnOfuon·i di periccth immcdia1o. Oiò ?1011deve pe,rò fatr dCSJist.e-re Jc1: 1.l'agi taz?ornc: 1ri fasoi, mo nel s~Jen, Z!d dc,Ir OJ)i1hio11p<u:b. bti,ca è caip,ace d; dare csc:uzionc ai suo·i cniimi,na:li dfi- !>egini. l11tanto iii Duce si mostra soontent0 dei rislll-tartli deikl' 1 i,sbruttoria pe, r attentato. Ne ~ um 'Sliintomol'aJ!lont,ma,mcnto del Prefetto di M,i!looo, com rn. P-emiicoih. C-he i1Jsuo uocessore abbia I' dlflLiairiico di trovare i re,s,ponsal1itli aid og,rri oos~o. ma1g-ai11i1i nnocenti. icame 1 sei di!sg-rav'-atiohe nutt' ora ~emooo ;,n carcere? ,, mente Al Crain Cornsh~11ii'o dli 01ncwa, ne.1la .edutia deflfl' 11 mat_1:rn1io 1904 viienc disoussJ. 11' \111tcnpe'ìlan1zdae'l deip-urtatn ·ociar~;ta Wy s -sulll' espuJsiane di M.ussolltini.Riiisponde all' liinterpctI!a]1rt'e il 1 srginor Odtier, Consi,giJiieredi Stato. « .... e allora Mussolini si è deciso a presentane un passaporto, che a prima vf.sta sembrava regolare. Portava la data del 31 dicembre 1905; ma era visibile che e' era una modificazione e che si trattava di un tre trasformato in cinqu.e » (1). Mussoi i111~i'me arrcs ta to 111e111trc si •reca per rrlilbirarreIle oarte crederndo di averla falla franca. Tnlerro- !'(aitorr.ìsponde: • Riconosco clte la data del 1908 e st,~ta falsifiw(Ja in 1905; ma ,wn soTUJ io l'autore del falso. R,iconosco però di averne fatto uso sapendo che era un passaporto falsificato» (1). ( 1 ) Dai IJ)rooels'S:Ì IYelihallal ~ Gran Gonre:r 1 de Oerreve. Al Ma•tlre dell' IntePnazlonale L'inaugurazionè del "Matteottihof,, in Vienna Le manifestazioni dei p1·olela.rjato \'Ìennc~e assumono sempre un allo <-a1altere cli ~randiosilà. ln questa . ca, e cillà, g:·ande come una me11opoli e deliziosamente provinciale, il prolela1·ialo dom,na lutla la vita cittadina colla propria ombra gigantesca. i\la, a Yolcr e:iscre sinceri sino allo scrupolo, non aveYo polulo impedire a mc stesso· di pensare - .9a.. rà slalo queslo un segno della malallia d'esilio? - che Yi era persino lr oppa festivi là in queste manifestazioni spettacolose, nelle quali non mancano mai nè le danze, nè i fìori, nè le allegre mu.sichclle <li pifTcri e Yiolini. Certo il tanto celebralo • \Vicncr Ilerz . il cuor d'oro di questi simpatici buontemponi, cresciuti fra le allegrie s.pensieralc del Prater e dc lk mun,·rose os[crir che vendono il , incito insipido dclh tollina c·rcoslante, que8lo cuore che freme alla p:ù licYc musica, sa però esser<' i11trl"pido nei momenti del pericolo. e •i,)rnlo un' id a in.fìa1nma la mcnlc ! , "ando la Yoce <le] dovere ri,uona. '.\fa non mai come in questa diomc1·ica. che vede inaugurata nel nome del noslro ~Iartirc. una delle più colossali co~lruzioni che 1! ~ocialismo , icnnei·e aJ,bia inalzato a lulcla ad 1111 lcmr<, cd a fortilizio della classe (•rrr:, ia, non ma; come in questa 10, .. a'a. che mi h., ,c:ramentc fallo scordare' rcsilio, io mi sono sentìl0 una c·o.a sola coll'anima socialista di qur,lo grande p'rolclariato. Le note solenni dell'Inno dei LaYoratori - mislico, qua!>i dolente ma non priYo d1 forza - s'alzano l~nle n~lla corlé enonne, pavesata G;1bandiere e di fiori; e come in tma Yiiionc, mi riappare il \·iso del Ma.i·- Lirc quale lo Yidi quella sera del maggio 1921 in Roma, quando, lacerante, gli era giunta la notizia che i fascisti gli a.veYano inYaso la casa ed instÙlalo la madre. Kon ho Yisto mai un viso d'uomo , ·so che possrdcsse quella S'eren~ fermezza. Egli è ora q~i presente. oon noi, cogli esuli del Circolo che porla il suo nome e la ~ua immagine è la stessa d'allora falla anche pit'.1severa e più forte dalla superba gloria che c,rconda la ~ua memoria. La manifestazione è riuscila un 1;uperbo allo .cl~ fede. Il comune <li Vienna - il più rieco comune d'Europa - ha costruito negli ultimi tre anni. nella località ~~argarclengùrlcl, E-insiedlergasse, S:ebcnbrumenstrassc. un grande in1sieme di ed.iiìci comprenàcnli, in lutto 935 abitazioni. Il più grande di quesl1 edifici, quello architettonicamente più bello, e slalo dedicalo a Giacomo Matteolli per ~~01:Lanea volonlà espress<a. degli mqmlm1 della ca.sa (opera degli ar. chiletti Enrico Schrnid ed Ermanno Aichinger. Lo stile è quello solito cli tutte le numero e _case operaie di Vienna, tendente cioè al Li,po ultimo dell'a.r _ ehilelluia tedesca ed arieggiante quella dei gralLacieli americani. Potrà, sinceramente. anche non piacere. ma non gli si può negare. fC non la ignorililà. almeno l'imprnnla del grandioso. E' un poco, m ornma, il « kolossal • tedesco •con tulti i suoi pregi e difelli. Ma tutte queste sono Yeramenlc quisquilie. Quello che è vivo in questa cosl.n,- zione, quello che vera.mente la domina e l'abbellisce, è l'anima ·de.I proletaria.lo che l'abita e viviftca queste pietre grigie e queste faccial<' glabre. Il boi-gomastro Seitz vi è entralo come. un trionfatore. Queste opere grandiose sono infatti il trionfo di una ~olilica saggia, tenace, socialista nel più vero senso della parola. Esse sono i pilasl1i formidabili delle future socializzazionj TI suo discorso - ·oratore eccellente, Yttlra.nie, quale la oratoroa ledesica non ci aveva abituato ad udire -- e sla_lo naturalmente impron,. Lato alle es1genze dell'alta carica che l'esimio uomo ricopre. Ma quegli che, con sentimenlo più vivo e con parola più calda, espresse la fede deJl'a.nima noslra, fu il compagno onoreYo)e li-ugliclmo Eilenbogen. Diamo qui il suo discorso stenogral'alo: Illustre sig. Borgomaslro ! La idfrez.ione del Partito .Socia.Lista dei Lavoratori Italiani che, atlual11,ente in esilio, ha la sua ~edc jn Parigi, mi diede r incarico di comunica~·e il proprio ringraziamenLo sent1~0,_a Le1 ed alla magg:oranza. del Cons1gl10 Comw1ale di Vienna, per la decisione di dedicare quesla casa alia memoria di G·iacomo :Malteolli, che fu socio di r:rueslo Parlilo. . I l?'"?r~L<;>r:_italiani e, soprallullo, 1 8o_c1_a.l1siLtaJliani vedono in questa d_cc1s1oneun atto di fraterna solidarietà. , ~Ia e~s~vedono ancora più, in que- ,·,a dcc1~10nc, un allo cli omaggio al nome d1 quel grande Martire, che ft\ ad m_1 1 _tef;IPO_anche uno dei figli p1u nob111 d Italia. Essi Yedono un allo di simpat:a. della no:.ira intima api;asi;·?nala partecipazione al dolore dei la,·oratori italiani ~s:;i ,·e1ono. a\'anli lutlo, in pri- ;m~s1~:-a lm_ca, m:i a_llo di s!ima per .0 .pu ito di saccfìc10. per la fresca r,rnnlczza cli lntti i !'Orialisli italiani <'he_come ~faUeottì in. morte, sono <,f'!t . 1~1:onl1 a marciare per la loro COll\'JllZlOne I larnral~ri italiani. signor Borgomastro, le a;,sicurano che essi non ~~ord~ranno mai questo nobile allo di ~ohdarieta r che esso rimarrà eler1_;a111enlecustodi!o nel più intimo '-Cr gno del loro cuore. Le belle parole del :1oslro illustre comp~gn_o ftu-ono coronale da_ una c~nlu.siasl1ca ma.nife$tazione. P1ima cli lt_u _aYe,? p1·eso la :r,arola, a nome degli mqml111i della casa il compagno Rusc:hizka. ' . Dalle fine~lre aperte delle gaie 1-nd~. fìorenl1 case s'aJfacciano plau_ rl~nL,, C':)m_mcssi gruppi di fanciulle, ?1 madri, I ampio cortile è gremito di ! olla, una fanfara di trombe lancia ;l ;~10 squillante saluto. ~ n~ Sp<!ranz,a, certo un fraterno auguno. . I nostri cuori, proYaLi, ma forti, 1 h~o raccolto e veramente ,rin... chrnso • nel p:ù intirrio s<:1igno •. A domani fra.L_clli ! oggi l'esilio ci sembra una pedana di ~lancio. ===="""==·F=R -=A-~O=C=LE=RI=C==I=. Per vergognad'Italia «.LI fascismo é form dominante nel m-0ndo»: ecco la formula nruovissima che va strombazzando la tnbù deg,liii scemi tn~lora~- ~e si dan arie cLi ~ran dotton P_cilit:i.01 e che soli han or-a dirilto d1 scn1Vere e dli pairlaire in Irta.ha. N-O'll s1 trova invece uno scrittore, un oratore non .iltaùa,amo, f:ra quel!Li che si se-no - e si sa iJ perché - assunto iù compiito dli aippa,o.vaire ìl fascismo e la sua p~lilhi.ca., ~ qua•le non abbia gr&I1 CW<l di. aivverlu-e ben chiaro che però il fascismo é un silstema. buono esdlu.swameme per la poivera ltwlia e che ~ non sarebbe né accet[1abile né accettato ueI loro msipe,Llivo paese. «Ll fascismo é l\llla lonnula essenzialmente ita.1iiana ohe non può trovare la sua a,ppliicazione durevole, ohe dai!I'a.I~ ~o versarne del!le AJ!pi, in raigione eh cJJT~s~ assoLutaimente parLico 1 l<III'i» à SCJil,tto il Temps e ripetono a P~i come a Lon.cLra come a New York i pubbli'. · anch · . · ' . c:..s,ti e reaz1om11ru r-he scrivono m. lode dcl Duce Mlunilfa.co. «S-taito Joa,te e poPolo !libero e poipollO (Jlppresso e JSita:\Jo debole: non v~ é ailtiia ~lternatilva in regime cli opinione, cioé 1J_1 una n.azlione istruita. Percli.é ~i di.men- ~ . troppo che le diittaroure naile nei gLO~. n~ si aa,;pi.looanoa delle popobz;z.om .m parte i/letterato tale é la co~L=:on~ di « ~ semplril::m per r frao-- ces:"• I uLtiJmo libro di Luoien Romier, ,p_o,~.giraiio che gQde O?'a dei gra.nrle autorità e CO!Ils<iiclerazrlione nel <=liJX> borghese. . l!I I~oismo é dunque un ~o di ~~feriorità per l 'I tari~ <: per gli I taJ.iia.- m, che venlg0tno considerati mcaipaoi d: g~v~si da. sé, inidlegni di ogni libertà OJMllle•, perohé il.gnorami. Questa é la rea:lttà. Rea.Wi di venit~na.

Rosa Luxembourg . La r_i~vocazi?ne - da parte del1 Avwm ! - d1 un articolo di Rosa Luxembourg, scritto nell'autunno del 191.8 in difesa ddla democrazia operaia contro le deviazioni dittatoriali e !erro1·i~;tichc del bo·lscevismo n~;:;o, ha dalo sui neni ai ;·edallori di Falce e Martello E poiché l'arlicol~ è inconlcstabit. mente aulenlico, i redf.:illori del fo_ gtio cli JJasilea, per sminuirne l'importanza e l' impress'one, scoprono due ... Luxembourg: l'unèl del i918, l'altra dei 1919. E ie:ondudono: Rosa Luxembourg è morla comunista ! Noi rispondiamo: Hosa Luxembourg non è solamente morta. m.a. e i;empre viss.ruta da comunista ! Se p,er comunismo s' inlencle la concezione riYoluziona1·ia ciel socialismo mai-xisla, derivante dall'immortale Manifesto del 1848, Rosa- LtL'<elllboùrg fu l' incomparab;le inlerprete teorica e lattica, sia in vita che in morte. Ma se per comunismo deve invece inten<lersi la revisione bolscevica iniziala con le tesi del 1919 e continuata fino ·al nuovo p·rogram:ma che sta per essere sottoposto al Congresso prossimo dell'lnlernazionale Comunista, allora Rosa Luxembourg non è nè vissuta nè morta comum_ sta. Per aocreditare la leggenda delle due Luxembourg. Falce e Martello riporta dei brani di Sit:lritli idclla Martire del 1919 e cerca di contrar>- porli all'articolo rtp.rodolio dall'Avanti! In essi si comba.Lle la democrazia borghese. si propugna la necessità della nuova democrazia degli istituti operai. !a necessità della violenza r,roletar;a_ Rosa Luxer11bourg nel 1919 im·itava gli operai ad opporsi alla convocazione dell'Assemblea Nazionale borghese ed a loti.are per l' instaurazione 1dlelGoverno operaio dei con:sigli. ali' :nstaw·a.z:ione, in UTrala farsa ela tragedia Idiozia e criminalità M,en/tre tutfii gl,i uomini d'ogni parte del mwzdo so-no in alt!Siaper la sorte di Nobile e d•ei suoi comp,a,gni; me.nfre ger.,v,osi di o,i:rdinazi<:ma/litàcorrono al socc,orso; nel momento i:n cu,i l'av3alor:e fraincestl GuJ.lbea:ux e l'esploratore ,norveges(l Amu:nl,se.n sembra abMano d ovulo soccombere nell'impresa ge.n,erosa, la stam, pa fase.i.sta ·ii!CdN-ansachizza ,,eieno e si conf,orce neUe più buffonesche fl ciniche man.iifestaz.ioni d,i na~ionalismo. Scrive il « T.ever.e;,. di Roma: «fora é ~uno iil co;mrunriicaitodelùa marine f.r,ancese ,ohe oifilre. a-d A:mun1dse.n un ajplpairecdhiJo La,t!h'am-Flélirman ,per l!"ecall"S: iln is01coor.so .da, N:ob:Jte. S-perJoaro10 ohe lo ruppairecdhiio Jiramoo.se abb)a ,J1:1o f rtuna. -d, soorgere dlall suo ham1~a1r il! 1wm> d'ei m1.• vJJtiii dhe r,i.,co1111dlur.raiildlo «!I IJ)arl:tiia i. glo r,i,0, m ruo:m:'ilru ldleùll' « iLtaJia,•. Il Laitlhaim-t.F,a:runam. è iirwece parti.J.o~or, -a. bor.d,o GWDlbe'a,ued Amu,-,dsen che ln questo momento sono forse piu in r,ert• co.J,odi N obiile e dei suoi compagni. E c<>mmentandio Ja ,partenza dei due er,oicJ e .J,oirsesf.<>rt>un•asfa.livatori, l"·Jm. per,o wrJ.ve: . « 1Ndlil!'ia(VIÌ!ru7Jione .f.ram.cese SOilllO- IP~ù ,gir~ all"eOII>Joaoruh'e ca,id,Qttl,o abe q111~h11i che VO· iiaai'O >. 11a paxola. della democrazia oper:ù1 al posto della democrazia borghese. Sono precisamente gli stessi concelli espressi nell'articolo del Hl18: i leitoTi in buona feci.e di Fcdce e :lfortel/o lo :·ilcggano. Neccsisilù della c!cmr,:.-raz;a operaia. della liherlà per ~ laYornto;·i, piena. completa, senza limilazioni: solo a que:;ta condizione si può procedere all'cdiflca- ;,:ione •dtclsocialismo. E, per le sle.s21e ragioni. rifìuto della cl:llalui-a e del terrore bolscevico sul p1 olelariato, fom;lc di demoraJizwr.io!1e, di co~·- nizione. impedimento alla cdiftcazione del so,...ialismo. Come Stalin stesso confessa a di..;,!anza cli no,·c anni ... Rosa Luxe?nhourg fu UJ1a riYoltt- :donaria marxista, appassionata e J·cna,::e, nemica a; !ulte le revisioni t<•oriche cli destra e d!i sin.is1ra. Lottò e confutò b1·illanterncnte. prima cl ella gnerra la reuisionc rif ormisia impersonala in Bernstein e si accingeva nel dopogue1-:ra a confutare e: combattere la revisione bolscevi~ ca. della dilla.tura del parl.ito sul proletariato: <. Dittatura della classe, di tutta la classe onera.ia, autogo,yerno libero e senza tutela di tutto jl proletariato per la propria emancipazione •, fu la su_a divisa di lotta. Non è forse questo che nel gergo bolscevico si è anche inventalo J'a,-p_ pellativo di lu.--cemburghista che vor_ rebbe essere denigratorio ed! ingiurioso quanto quello di trotskysta, ei:-c: ?... Non esi6lono due Ro"a Luxembonr·g. l'tma di Breshu e l'altra di Rcdino. Ne esiste una sola. incomp-:_1rn.bilmenle e tenacemente coml,~itlente pe1· il Sor,iali~1•no e contro le de•:ia7.ioni socialdemocratiche e b0lsceviche. F, ne1· il Socialim10 ,7ssc e morì "r0iz-amenle. L' [MPERO Un tal Alessandro Augusto Monti, t1ome sconosciuto di 1m fascista imporlahle, pubblica w1 libro dal titolo • Estrema destra•. Un periodo solo riprodotto basta a 1 darci tm' idea del volume intero. Tratla.rudo del futuro Impero questo pazzo criminale parla di « regioni così jLalianizzale (nel sud Amer.ica) le quali fan. no parte di Stati federali e ~emocra. Lioi, unili solo dal consenso dei loro vari elementi costitutivi, si che ba:;-La solo si stacchino dall'aggregalo poli !ico del quale attua/mente fann<, parte e si pronuncino invece per la unione ço/la mndre patria iiaiianu, :;ia pIU.reconservando la propria autonomia, come accade ad esempio per i • Domin.ions britannici,. Sogni d'un pazzo irresponsabile'! Ehbene udlamo invece il resoont;:,o cl 'un individuo di alla resipon~il i. tà, il generale Arma.ni. capo cli S. ìvL dell'Areo.nautica, il quale rispondel'l. do ad tm referenél.um indetto dal giornale ufficioso l'Impero alla domanda: ;aome si può arrivare allo [mpero? - ,i.~ponde: « l'Impero ilalianc, .i;arà tale che il sole 11,011 vi polrà tramontare ... perchè si esten ... derà oltre i confini della Patria, dovunque 5Ì abbia l'orgoglio di a]'par tenere alla stirpe di Mussolini•· .Si può essere più ticUotanten,fe nazio- Questo signore s.i vuol riferire e, Mllistii ? videntemente alle parole di Carlo ;'f Arltmetlc 1 f itsclsta v• il quale affermava ohe nei suoi domini non trnmonlava mai il sole, E' ,i[ nedattore dd un ,gi,o,r.nal-eparlgl- alluden!dlo ai .possedimenti d'AmerL n,o, frlo-lasc,i,sfa per ~iunta - iJ.ostesso ca. Vale a dire che l'Impero di Musgi,or.nale ohe p.ubb'/.ic.ale e.Memorie,. di solini dovrà estender.si all'America.. Muss<1l0ni - JJ q,uale ·,r:rcc(!rtla il seguen. Non minore è la responsabilità te episodio: ciel console Pietro Parini, segretario - « Scxno andat,o per Je fes.fo di, Pen- dei fasci all'estero e quindi specialitecosf.e a Tcrtmo alfo scopo di visitar.e sta in materia. Ebbene questo signol'Es.posi:mione ti,n.f,erna.ziionale di cliimica re rispon.dendo allo slesso ref ererL Ne/.le slazfo.ni d-ei rrtani!esti mi anrtun• dum scrive: ciavano urta T'Jdiuicne del 50 per cento • Per l'Impero d'Italia in.lendo u... sulle .JarJffe kr,r,ouiarie. Giiunto a Mo. no stato Yasto per confini territoriadan.e, ,presi un mod<est-0big/,iel,fo d,i ter- li e grande per volontà :dli dominio, z.a classe, ancJ.mta e f11i,/<YMo, per Torino per potenza militare e per prestigio (bi!1~f.eMospeclaJ.e r,ecante la meflzfone. mornle. Per costituirlo occorre in... «S~Ol.9iizwollle1»). Prezz-o: L. 26,90. In nanzi lul.to Mussolini e un popo1o tempi ,norma/ii, un'an&ata e ritO'f"inoper fascista ... Esercito, Marina. AereoTo1'hzo costa L. 37,55. ' nauliCia, gas Lossici; formidabili. E- . . . duca.zione m.ilitare della gioventù: - « Mi cdrMnsi sub.No che queslo fa.. formidabile ... I bimbi .italiani giunti moso 50 per cento 1oveu,a essere calcola- all'età di sei anni ldievono comin:- ~o con re~dle arflfme~c.he _abbastanza ciare a dire che l'Italia è il più stra:re. ArrwCD/>-0 a To1'llrlo. "li fu nece~: grande paese del mondo, hà le s':111'l°ar co.nvaUdare ~1 btglW,f-0 ·P~r ~l lep-gi più perfelle, ha la storia ruf,o-mo: s.p071f-e[.1s'po,ec<tale:gran~e _tS<:n- più gloriosa, i poeli e gli scien- ~•cme a.zz:irra s_u :on_&obi~o rndrcmn:te ziati più grandi. Ciò è per foi-tuna, ~ ,E,sposrz_«Jne, e 'l'Jc_ltiesta ~~ alfre 5 l0re in gran parle vero, ma anche se non en _cambio dii .u~ prccol/.o f.1mbro colorato lo fosse. essi devo110 essere convinli sul .Famoso bi•glqeJto. fìno da.Ila età di sei anni e fino al mi- •« Sommiamo: L. 26,90 + 5 ==- L. 31,90. dallo. pere.li è allorquando saranno J,n tempi .nor.mal,i avrei pagato L. 37,55. uomini proYvederanno a ren•dlere Ed il dnquanfa per cen,to? ». reaWt q-..icllo che è stato J'oPgoglfo di ,N gi,w.nala'lsfa !iJ,o-!asalsfa di Parigi noin cu.i si è infiammato il 101~0 l)lì:mo ensa ancora che il fascismo ha instauralo lui;iasmo. Gli jntelletlua.li italiani deuna sua ,par#colare '<lnitmefu:a. vono essere al servizio della polil.iE' la stessa lV'il,meJ.i.cae.on .cui com- ca di potenza del proprio paP.se, e, ,pila i Bilanci preventJ.ui e consun,tivi del- quindi, non bisognerà far calcolo su 1-0 Staio. I qd, n_aturalml!flte, sono di loro, per costruire l'Impero, fino sempr,e .;,,r ,pareggio.... a che in TtaUa avranno ancora una BibliotecaGino Bianco I."'- VVE.~1RE D~L LAVORATORE .. / I influenza quab.iasi Benedetto Croce, Francesco Ruffini, G. A. Bo1·gcS1C. Giuseppe Prczzoli11i, Pielrn Silva e g]i avanzi del postifero , gruppo \·ociàno •. La agnost:i<:a , repubblica delle lettere e della coltura·. è una stupidaggine democratica •. Mari.netti. perchè appw1lo v01,rebbe (•sserc i1. p.ù feroce inneggiando alla solita • guP,rra sola :igiene del mon.. do >, alla < sicura forse pro:.-s.ima, certo ferociss:ima conflagrazione. che gli italiani debbono , non già temere. ma anzi desiderare,, ccc. ecc. Conturonacalunniniafame (Una nobile leitePa dt BrunQ PJlatt) Molli altri [-ispon.?ono più o meno su questo tono. Pit'.1allegro cli tulli Paz:r,i, forse. Criminali. certamente l Il fascismeo l'industrialismo Italia Nic:ta ma,gna Roana si so,no da.Li OOJwe· ccffiabora'vifo,ue,1dEcerudo .ohe essa d.e,ve es- ~.n,o né: g.:-o.mi paissatii gi.i mdustr:iaJl.i -,ta• ser'<) atri11>1ciicalta f sds1foam:i:.erute. r; noi ,saio. Liani. NuHa di strano può esserci in que- pianno mdJ.bo bene quatle è ·.n rp.ratka ·il !il-O faib:o, ùn quanto che .:1nohe J~r.:anadei- si~nalfriicaito di que.sha pa'1"1olac, he ,v,uo.ldi... l"<aMVe..'lto ,a.e! fa.scilsmo ail potere, c'Jane re ,per i. nluttamrti, ad assog,_,zettarsi: ,d;. del r.csito, MliCO\r <>1g,gi ùn O/gJJi paese del so'cCU{paz;i(cme, m.ilser.iai, baisLona:ture ,:m. mOl!lld-0v, j sOlllo ,sLa,Lie v.: SOllo ,de: c-Oil1-ip.nilgionamemo eci' <aJssaJssimo. Que~ta e gr€:9Si, o per usau·e = bi.sla~ca ~roih non allt.ra ,è m IPl--a;L.'-icl'aéllp,p!.ilcazione <lelai ccru,o faisros:Ua, ,d('{l:Le ar-1,unat.e. Ifa çoOO/aboraziione, secondo i m'è:t.o.dii ed : ts5'~- ~ltì ti,ndiushr1lal1.Ji, 1àevano s=~. silsitemi del ,regi,~ ,fatsoista. e=. del resl!o sente qgn:_ a.1trà cai~ tE ~ diò mon baist<.a&x-, e.gli nella par.le r,,a di ci~!aidli·ru ohe esercii.a.no wna aroii- del suo di:= nilg=dainte J!a ,pace po- \Jl~tà, Jia neoossij~à -:iii munirsi I raitto U'a/lt,o lifuca, ll'a va1,uLo così espnirrner,S:: « A.si,.. in ra;dwi 1par di,scui1<,".1d1.e?1 lei!"◊ ~- sb!ar:no aJL!"ecll:issi ci~l!a lotta di cl-0~. ressi e ,ciei Jioiro biisci~nii. DU!nque nul!la di Dopo 1J'wlimmo scii<Jjpero ,dei• miin-ailorii mnubla di ,nuovo sdlollo •la ~-pp,a de; ciel:o ~lesi, le cliaissi <llpera:ie ewiqpee sono e;n. ~r i!l sempl~ce !Eaitrtod'un m.duno de~ii t.rate ,im. IW1 1 per.icdio di stia:sì. b'a!litira pa,r undust-rut!l,i- ùt.alE,am, 1S0IJl,Pre che ~l roid!Wl.:>te, ben ;più .iirniJ>arak>iile che l'eollissi d:ana f,O!Sse rimasto risLretlto a se .stesso, oiicè lotta di' cl\3-sse, è l'eclliss:i del sOC:-ailtism·o ad un ra.ci<u:no di caa-aibte:re- strertamen,b coane :d1ottai1na e :come ,pr,a,t!bca•. professio:n.aile T,utlo ,a1J aw a,w=o po- Qu~ e,nwic5azionl d~1'ftlomo dl Pll"eh~lo criitiloare e IO(. 'llh'◊babl:ere l1e vaot1Me da~ ci iruEcal!lo clfia.ramente che c: ddrùbera.cion:. 1 che ~ él/W"ebbeno pres,.'. t=Mlajmo dli) f:r~ ,a,d ,un ~1.o failg;. Ma il raidnmo deglfu~clusta-.ia•hJitalian.i Iica4~ dèltl-.? ver.ità del1J',qggi stess-0. Oh.e ai ha ,fiaitbo !irovaa-e di tro:n,te oo un fa,t,to la spariz3one <lclla J-o\bm. d : cliaisse e oo} cii ,O.WeJISa !S,__,.,..·e, _6oè dhe .:n .,..,...,,,rl:...,sso, ~,.,,~;~,1·· · · · · d s.J •• I ,,_ w. -..~.. 8"~ ~---...= o ma un pw esuuer.1r, suo, , o Oi<la.cisU!ll!.art:a, fu =• im. ,se e per se mi, Slalj:lpi.aimodait iffeo,mo che ml fQOoso rivotuUo fu ro.cchiiu= nel ~rao de!] du<:e !~rio, :lllegg3atore a!l!le sommosse del ,f~smo. ,D~ itr.o."lit:'e a questo fél!Wo mi c:.mt:ro l,a borghesia, !J'Utla.n.aie baibdracca assaile per,fi:1!11() . 1dlubbilo dhe q'~ de- come eisld oaJ!lea-a,la defiindiva, è pa:ssa:lo glli: u.l!diu5ita-fa11D 61:alljléllIÙ, si/a sbai!a. -vo>luta e arar.i e baga~l.r all sel!Vfirz:JodeLlJa putft'ama me1ga,r.i ilm1poota d!alll <l.Uc.? stesso, pen:::h.'.! ::i·=s:a. J\1.a .n•ni ail)b;,anno ,ili .pia.cere dr. aisquel raduno potessa c.;;e;rtv.trae turru-e qual ~tetre ,gi.c,I\Iloper giorno a .llAlOV.c conqw.- che faH'· ~....,,,_....:·~~i....-·-"- _..nn,_ op'...J:-- ~ be -...li u ~~ = =,...:; ..,. si e J=1 ca!mpo polQti.co ed' a.mm®stiraslrara, <kJila barca ifas::i:<su. tilvo, co:rne ,pu,re ,nci mo.vi:.mel'.llli det:Le cla:sVerio o in·:l<D -vero, q,uesbo mio ,dubhlo, ,il si la:v.orat~ci. nel IIlome deii1à lotta di faibbo rp.ri.'llfcfpafie è 1ì a 1di.rci che jI cdn• dliaisse e del socia/lilsmo. · wesso <i:a-g:lldi.mr.l!u.r..smr-3ai!li ~b H.ian.i,.s,e cosi iNEfppme ain ,Iitafu, d.ove ùe gent~i con- ~ può chiaro.aire, si è aialcchr1U-so ed <"Sal\l• Lr,a;de LSOO.O rch'v~ut.e .sotlo il r~mie fa.- rito nell rebsoru-so clie :J)r.cmunc,ò il'iilst:rfflO- sailsta, talrnte CO!I1SÌ!e dii pri!gion~, ~I sociane cLi ,Ptreda~l!>:i!o. E li'lllf,artJli. i i mi.o ,dubbiio lnsmo e ilJa l'clbtla ,d'L<01.aisse sono tramontaha ra~too.e d'esic.eire, p=-0hè il duce ci bi. E queisla. cerliazza -delll<a. loro vita c: lem1.e ai calroire forte S'11L1~ r,arr-cilreivo! è da,tla aiwunito dal re.~2 che co.niti.nua te ~fopin-~on-e estera,. a -tenrooi~za,re le cc,nti,ade ,d'J,ta,l~a. con D:fo.<lltii a bal!Je 1 pr0ip~Js,i1Lo egila d!isse eh« C0111.,bilnui amresti, comtfinui impr~~ionamen- ,,"li: ,ruo,n,cio idkwe rprenidle.rne a•lio ipO'ichè ti e co;l,Ja dEistiòbu:zrilcne ciii seco:l1i id.i carn,eil mo.nido n'O!n si! è ancon vedu:1,o Io cer,e dJa. ,par!l!e cLei tr,ibmi:aJJj g.!bei,na.1. EJPeltaico,\-0 cLi un.al aissemblea CGITTle que !Lo -sql!liltbra!bo.<J"a,s,toone, ,iJ crunmeEilla, e che CP<ff Ila pr.hm:a vodt:a. oolla sto,r-i:a dl?an'l,e dii bassa fl,e~a e fail.s1Lica:tore delJe dcl mom.d-0, nca1. una ,piccola, .ma u1110 veriiià è inrò .r:iusdt:> a frursi ap.plaud1Cre gr,a:nde soC:età è origainiiz:z.aitanellb Stato - spcmUlllleaanemit'eo no - :1aigh i.nd:ue diailJ!o~o.,,_ stir:iai1i ita•l,iiam.: con,venuti iaJl rald,uno di Ro. Mia ila1 par.t'e ipiit ishrabillitant.e del suo d~- ma, mentre m'~Li,omi d~ esseri spar.si nelfo fl::io;rso è neUia tpairre clie .r~,gwa'!'da J.a, «coi!. oomJtrade, ndll~ oHiciine e oo campi d'Ilahorai°!,()"1Je».A talle ;prccpos:rt.o egJi cLis ba.Ba mormoNUviano e mo,r,morain:> ],a, J-:11"0 se c'he « 11:a. co1li1a,bC1Ta.z;i,cme più 0.!llCCcra esaar,a:z.i.one ccmitiro l'uomo e:l il regime che idaill,e J~ o d,a,~!,i •:t<;tàllutoi daOla ·cl-fa .aHai:na ed ,nsangu:ima ,l' IrtaHa. Il compagr.o Bruno P.ilali, figli.o dello indimenticabile nosf,ro Gaetano Pilati, in di~esa detla men:oria del M arlire infamamenfe c-alimnata dai fascisti f,io,rentin'i ha invi.aia •la segue,nf.e /<!tl?raa:la -a.z~o~ r:e di Firenze che si è ben guardala da[ p.ubb/i.carla: Buenos Ayres, 4-6-1928. Sig. Direttore delle « Nazione », FdRENZE. iLe iinvio ,:a (PTes-an,!,epura =end.o nei ci/ubbiio ,che essa ;veda la ,luce nci suo ~.JGir.nale. Glli.2fa. inv.io com,e gri,clo di pr-0testa che esce <lJall:l'aiwim:m>io c()(lllro la iin:dl:o'gna;poslU!lllial diiiLfauuazi,o:n.e che ,si 1.enlò comro ,}a sacra imemor:.a ,di mio padire. IDeci.s.aim.e.nte per i fasci5ti nulla è sa.cr,o, neppure iJ.a meunoria d.: un uomo shr,azii•albo· id!a1i, cdJa>i <le; sÌcair.i iin una ,forma vera.metile onib11e ,OLtre i[ r~o tll.Clln esiste i.ria nemica: clk.e ,iil; ipoeta, ma ,per i, Eaisoiistì: tale ver.so rlmam:e lettera morta, e, come sd&aJfi1 ~. ~ loro s.a:rahanda sui caJcla,,;eri da essi'· da!Lamat,. IE in nome <l!i no ,pa,d.'!'.e h~ iu.t.to del~ te ipe.r aJ1 (P'l0ietamito e per ~I suo ~. &. sua amcessainie ~à, i I mutil,a,to suo braJooi,o, ffialsci-.aito le1,le ~ <del ·Cairso, Ila ~ua. ,viit:a slessà, e ,per a:a .ma.mma, <,,4J duta dail!La. lal~x.,a aRl:la mìser.iai r.:tlroitta ida,tla. ~ _wssullar, .. aid' LID: ampra, ~ ~essa U.-ain,go,.sc:i,ai '<i~l supremo onrore suhilt,o La tir~ amllt.e, che spen• se IP01" se:mpre 1a ra1gi.one ~ v,itt,a, nes! ro~ ~to, ill ,so.nùso s-Lil \5Uo liabhro, ,3 per la mi:a. diiignàtà ki!i m:glio, ammbai1lo nel dolore ohe rum iha oc,nn.orto, ma dhe si semefiero dei pad,re r.uo; e per La dii.~ni- /i à de:lilai <mJa a ~1f1:a, che ccii sacr.&iciJ ~\J/Premo ,di mmo pa)dre n,an ha oha.Uso J.a paren1esi1 <lei suo,i ,1)?:e(.-ederro di. ,u,nestà e ~ nomlltà., dite 'io insoa,go, con tutte ~ mie forz.e, d5man2lj alla. ipootum.a qu3a1.t,1 i111fo.me a.ooui5a IOdn cui 1!11.Va'l=:brOoano 'di ins-ozzaxe la mem~ai -cE Gaebano Naiti ~t-.ahi!lii, sdhlL ai dainino di: una ~~- 1pr-01Vaita .dall saorilfli:ciode1Je. bar~ borghesi•. Lrrsoa,go d:ll!Ilque .con t.uiito ~I mÌ.<> c1.J-mc• COIIl.lbro qU0S1t.a iimfoainia, tatn-to più 1.he a voi è nalo che se un co]uievole esiste, e.gli no.n è mi,o ipa,dn-e,ma bcnisì l'l. f;1gura deilll"iexsooia!Msta, sp.iia e deJliatoN d,za suoi compaglilli·, Bruno Cosi. D: cofituj,che ,diqpo a,ver subii'o0twtite le supraffo:zi()111e cl.a pa,r.t.e dei' fmsci=o, a.n7.ichè rei.st.ere a coslo della (J)I".ccpria esiS'len2a, come ha latito mie, paidire, !ha :J)referiit.o prost.ii!nim e 1dfuved:a,re ,a sua vvloba ili mantnaùzz>aibocre d i suo~ .:,ompa,~i. E" lui, che neilfl!a <SUa iioloo.menisuraib:iile va;Jl!.à ~ rmnegafo e itraidl1to:re,rubbam.aigliiat-0 .da, rimor,si,, tenta: ,<li coower;g~e sa un .morto e sn coloro ohe sono ,sta,~: 10bb1Jigai1,i a 1uggia--e•altl'esle:ro, queJlfo ohe è .la sua colipa. E di.co JJll .sua col1.jpa, JP<)ilohè ttuttr. ISaJJl!IlO ~ Fa.renze che era flui .ili «ifux:...t.otium» e ;;J de.posm,ri,o id~ !Ckmair,i Talcoo/llt.i tper la fa,. mùitJ~ .M:edik,i. Ln hlii! idhema~grado iJ'in- ~ e 1~ auma.cc:ie clla pa,r,~ de1' \PIM'- tito ,di a~ere oontio idei suo opera.ilo, c:.ercò sempre dà .sf.w,%icre ali suoi oo2)Jagbi !mo ai quanto ~ fili faiS<ìlmr.o. tutrt:o fu ,ta,.w,dJri;o e 0051 oredeitite Idi esse.re srugi~o ai lbuibte :le sue ~iMà. ~o. ~ ohe mentir.e. mi ~go a~ questa breve dà.fosa, dlaù. miio ainimo oocnbt:T~to ballzi \ruitto ill dolore -e - f'~ r1.Jcordb <li ci'.ò che truo ~e ha ~ ~~~e~,ìo.~~~uhiiamo ~ ~. ncxn ·iìnit'.endo ~~ nel, ~ ci.aa'e ~ ~venraitarl: dl:ififalma<bori q~- t.o OQfIWerNjboo. Venrà iili g.Jomo O([l cui dJcxvr,a,nno or$~E!f'e dlitirecltè del co!daa-- do oaissa.!SSimo fillslco ,di mio paiaa'e, e di quefil:o fi:skc--<! iruora!le ,<li mia mal<ke, anohe dellla ~eana, 'Vlliltà dl:lf;f~lioa1ia, ooo tn--0un assa.ssiJnMO. Mfenmo so(ro, che I~ jene e ~ iscila.caBlln, dn V aiv.rebbe= superiartilirn dubb:lalmene nel,J'orrilrile e ~etata opera idi cf.H.annaib-:rr: & m,?.I1bi. Af. fel'illlo 1Scilociwal!'amente, che llia ~ura di rr.i o pa<lre daililaldf.lf iiamazli,one e clla.11w.altà d~ uO'lll:ilm, abi1Lua,t!il .s011itanito a ~. q,uere, non IJ)UÒ cli.te usc:6,'re ,pi.ù J@m,pilda e ,p:ù ~e!llfte ,cli q,uelil!''C".f!lestàe di que!l- !a >11Cih:,I.tà :ldea~..e che forano le car,aibbe. 1•:1.,,t!ichdetelll'amtera. '9u1ai esilste~ e per cui ,fo a5Sa!Ssia>ait.o. ~ori! vm arv~ menlb'.fo saipend,o di m,e.nrtliir•::.e . 1~1-. vQlitr... diilE!iit!maz-iv.;me assumo !,a canialllleni:9!oc1 d,?l'nJa p'ù nclia,n:h v:llità 1m4ualn!l:o es-a si baJsa sù~la cer.l.ez~ eh\; m;JO i:-adre. ili d'Infamato. .ncin ,può a~..,: daijla su.al <b0mba 1per rbc3Jc~amva\a 31n !SQ. I~. Un ,ucm:? cl-!2 d~td.e~I .su-:> bra,co:,o ;ar ·1 I ~n:O'I' iDii:reibtoore. comz sor~asi pO'Calru;i, u ,su,o pllese, e 1e S[)ese tu<l.io sè st-r-ss,1 . ; il , per ,!a sua f,ed,e. ohe ~on la s"oica serenHà quesba 1 ~ ~a nom vecln-a kmse ~ce :lo1 mM1bnre aHron tò •la mCIIlbe, un ipa,ÒJr~sul .s,1.1-0~:ar.nalle ~e pur ha! dail:o quaml.ieche ,ama.va ~ sua rf.aanj,~]i,a ccn1. nc,b:Tu,ltà cl: 1··~ ~Lia d1Efa!l'..amon~codaJTd.a; essa sersent;mon!ù che voi non ocreet.e c,..1,1ccscere. Vl!cracomtllllque ai daa-Oieoh'e, se Gtet,a,no che s0n1ti alle M1ffuenz; dei suoi s~,mi.1i PLtl.artii. è mo.T'bo, suo if~JS'.iiVo<Vvee, -vive ~- che oon e3~i ciosi'ld.erava quaJnLo ·egli a<Vi:- va 'Cii: m.i,glico-z,non IJY.)'teiva ccm12 non ha voltuto, aivv:ll'ire sè s!es:X>n€l1il,a. m~h.in:t aa:Jone di ,()("~rr1pi~e la truMa dii ipoahi mL ci1oaan~e ,P0I' I.a drlfosa e per J.a. riivend1r ca7J:<oillle tdeibla isua isaore, ,nwm,ou,iia ohe .nOiil può 0s~0re mciccata da n=uno. BRUNO PI\LAT.I. v.ofo!ll1tà, è aJmtpCIS,\;3, &rre C002. cioè da!JJia I.iIOTd. false atltit;a,be odell'e.ccmoml,a. Questa ccJ- M1·ser1ea e m1·ser1·a ~:=i~:; !~~~::~.o~:;:f;~~: ;i Il 2a Con~rnsdseolla 1. I, D. U, 1 . OIJ)er<an, o~ 1'e 1a,up,pe, son,o gli: elemen- 11 secc:,ndo coniwess-o àe11a L. ,I. D. u., Questa cawabte:rtizza orunan tutila la v.i1,j iin1d!:0pwooJ'li ,per 11a baibtaig\.ia e 1,a, viit- a prooci:n.dere tla viwi.dià ,deiik di,soussJo- la ,d.elll ,p-:iqx:•lio itali,\a,no. ~r.ia nera, spalioiria è ainche ~•I iITJsùlillalto ,dei, r.a1~p0inlti ah?. I n,i c.h'e ha r~iuut,o rillS\!O cul,rn.:,neper ,1.3. venlliosa .che tend.e Cl_,'5ù.! ~orno aJd aCWil'S<:: s.i isibalb<:llé!sccm,o tra umfj1::!i',a/E e s-:,,\ c1Jaroi > 1 él{Pp!"-O!WlZJÌOOe ,deU· Of.ncLilne dcl gw.mo & i .1i:cen2J:.a<marJLi degli qp2rai d~'.: staE ~6iuc ,po·i or.fl dl'ire d1.e « CCI.Si nel isiste- niabura poibiJLica, 0 ~ ha ,ciJalt.o ,I"a1m1pres-.;1c.ne Wl:ilmeruli !Si sus:seigu-:,'1>c0c-n un crescea1do m,a kiso',s,ta ,g!Jii Q\!)2U"a!Ì, n.om. SC!M !Più deg,li che 1lo 13 piiri!Lo o.i ii.nres-.i,, idi firaile:r.n-i•tà, cl!! rc13&1ni~c e 1!,a .;l.a.s.i ccaunn-eròafo è enor- « -sfinuttiaibi. » seocmdio il,e ròale M\flniln-:ifo... omqgeneiJlà ~.iiniilual'iJe sul .prcb'liema più me. A ,no-i ban JX}OO :.n:teressa,110 gli ZIP· gite, ma d~i por.t'!abor,wt,oi,: 1 de:i produlrt:oiri, i.rn(Porbalrrle ,d~ll'wa _ iJl mc:do e itl. mez- pa,pte,n,antri. '.!! c~to comme-rc:.ate, ma non fil cui li<Ve~~o dii viba deve essere elevat0 zo cioè ,cLi ldbt!a .QQiltr,o li•! !,a;scismo _ ,possiiaimo d.knteressaa-cii d,ei. l•a,v;nat-J;Ii. maibero!al]l!Il)en/tle e moiraP.anen1e, rin reJ,a,zio. sbqcoa!llle nehla. concez;Ì.'One i,dea!Le di una Questi ol•Lre a<( &ag:i:i mat.e1ùailie s:;iffro~ ne ,alii m<Jl!Ilelllbeid· aillle p<l<SlSdb;l'.ùtà. Ev.l ag- nepulililiiica <:ieimaariaitica di [:aivo.rJJ!.orri- no :del d,is,a,g~ moratle i•:i. cui S◊lll.O ·slatj ~<OOISe oh'.:? « lh, oolliUaibo;raoone ~kve ~- si è •llillalllmemite ~:nmto. poo~ :dlallfas.cilsmo pe.r la cir.c•J~la!nza dii re •a1pp'.a.c_a1~ ,f.~ltlioamen!l'e ,,. [,a~. illl .sosbam.zJa, checohè se ne poi, noai a<Ve.re i.:0-.,1ua'•c<ligam<iz,z,a,.z.:i:ime ,siin.daca- .-llD ve:rita dev;_o c,~es=e _che non s.:> sa ,~, non è ohe ,una i,nit.05,., .di fa,t. le cl'.~ta allla! quaile JPOOsaulc r:<vKY~iea-si dli(scerner~ S.? 01 tr<XV\Lalmo <li foo111Le_ aid· to fra tubt!i _g.Li. efomen<toisc~iliJstri r~u,b e sp-2/rare auutoo, aJ:me.'1.oquel.!o m◊raJ.2, i;.n,c; sq,uwlibraibo,. oid a •~ ,ì;striione, OfW>U!l'.Z bc'.flcainie. uoatvJii IE!beu-i,di ~iro.~p: cicè che se n-oo rairo,rese.nta i'! boccone 1cLi IP"l- ~d un oo_rnmedi.untied1._ baissa ,lega.. M:a che si muOMOlllO. o= ,s.p,::,r.:J~ di in,d<:pen- n,;;; r,aippres-en,ba ~l coruforl,o idehl•o .s,pi:riito, w11s0mm"a e ,v,ero o 111l0!!1. e ver<) q'lllélllllbo v.i <lenza e tdi lO:Lleriain,za (["<ilc'-1PI1ocnae11a ia ·S,PeramZJ:-del O.<C!lllami. Nu!lla di nuilila, a'.mma.nen,d!01ci il!ai_ <St:alJII/PìiataiJ.àiainiai, _eGu .n:o- oon,~~ane del ,pa!ribiiLo, muc<Verut~s: ncl- tril~kzza ·-?-ht~J:;. •nero, •se non la fede che ln, tultJUa solbo ili conhroUl,o ,fa:scilsfa, d~ l°aJrobilbo•~d.~Jle d'eLna reaihzreà0111e socia- oova sotto de Cclner~del [·:>ro cuore, e che c~:ntm_ui rJbaiss: di sal~,i,o, :<1~111.a 11-0n atp- ~i,sta ~p.ubblr..caim.. n~Lla ,lr.aigi,ca esperii.enza d:elll'-oggi, si t.emp'.lilcaz'.,()[le :d~lle le~ s001ala, amche s<e J> ,..,, 1 .r ~"' h . pe,~a e iforti1ica. Tu, Oaibrrilrn ~ ten . . 1 er 11.·.Ai <a ~a a lllnpo,1,t,anza g,ran- . oma..s e . :scs g-:mo JJ =Lra- d•iss:an:a !Ilei oaimjp:> ldellh emùgraz:ion2 sia Tutt,o questo è o,pera esclusiiva <lei fat'llO e fumino ciil IScirorJ!sclil,o a/1 camo del fa- 'I' . . . . . e~; ~o '-·l'" · · • . . .- . - pe:r que l,o che essa ,puo faire .nei iliiill$1l1~".,. : uui "' ,ne ,sooo l!)e.r.!;ua!Sl e qua:n.ti, so.l3m0, d01:La eno11me cliiscioou,i,aa,vc,ne, e d .1,1 _..;'I.. :11• t. 1 d_,.] wche di =1=::; ohe ,n-aawuta:ro,n.r, l'·as=- . · · · _,, 1 1 . . . 0J e .sue 'P:~,; a lll0 caimipo e. a ais- ~ ---~ peroo Illllsetùa n= e .o ·aissa •dei lav-o.ralboir.1 1 • t c.1·a.,~, •,_ "I ,_ d' sa, si ~nton:> e si dcf.•Qono ...i.: quantbo f~ dum• •·L J • , • . S'lsan.za p ""'""ca, Gl'd per • •1<11VC••r.o rea,- - - ,.,.. Il"•• enoa-.me I'JUasso :.i~'l lli,vefol ddt<a va,l'a ,.. • d "'' , _.. f '·t -. _,_ oer-0 ! NiOln -ve n'è uno eh~, .. =.~. ,r0 di .n.a,r- • . . • uiz:z;a1zncrne• ec,a umc-ne ut au -0 Cl1 eu.e- ~-= re ,d'i. oon!iro, ckt~h :rull~ ,n.,..e.zzj ·di costo ci: . f , . , . ._., 1 • • I l · ,1·· J - • h l l LL' . &a 6 .r11 . me:n1l1 •::a-.nch a: :JUeci.otg~ ,dw,eirse e a .vo. a'!'e con un aim.tco Luaivo e e e =n lo u 1 • sw1e1:°" 11 ;,c':"sa~ ~ a _v:11\!a e spe- la CO!lltraistia.n.ti,. •X<IT'.IJ}:!Xl•m~blia,, no,n aibb:a da 1!,aiment.arsi c::J,,J11mmte sui -ge.n<m. a•lmi,eni!l-Jlr-·!d, e]le con- dèl'la situazione dell"I-tali.a in cui è stata , '--· ,_ • · ,_L I A pambe k diva.guion.i d'i ord,imc poE- ..:uuue ealssa,ZiL'cilll, w,e ,a i.>l:a1!1Jipa Ue da tp~~ pO<Staid1:1ol fasc:Jsmo. •"I tnll,a · ah · · · ~:,::o, d.o-bb~.amo r:c:.n{ sceni ohe la Lega vic«e r,!e, ma e ll!l j>roJ!ii;ca so.n:o '/l,O- !Lai causa è O:rl: 61 , ~n!~aita ella. -t.uUi: lerntemente amposte e ,de.Ue com.t:truue ta---:1/t- r1:1S1pcu?,de =ittaimen•t.e aig,E so:::ipi ,per i 1 = oh ..n~ .__., quali ~.; è c-.reJJ'.·a :di oui :il pr.iin.c'i;>alle er-~ a ,poca ,fi;du,c'.a che i.I ,fa.sc:sm:;• o,~~ ri. hmute ~ ~~ .Jill'-''U slri"!.a!ffi &ain,n,o sul crna- s::u-ol~ ,aih!'estero; mancanza. dii fiducia llle- ga,o ,salhaaiilo idei J,arv-0T1aitoTJ 7 ~ riima..'1.~ qudlo dii. 1ra1ggmP1Paire i1l maig ~i.or. numaro <l0g1l~ emigraitii ,s.:>tto un (k. gùi 'll::illll:Ìn.J dhe s01n-o a diir:igere .ili ti.mCt11.a Se but1lo oi'ò è ,vero, .,1 che sau,pia.m<, n::m6na.l,cir-e uni:c:>: p:f.t.6co, uel senso deiJ. pc;J.i.'..ico ·1LJal~iarn:o, pe.r \La Loro ben .i.ota J>i'l" 1nolbtii'e da fonll:e d:a·e,Lta, che quxn,tl, l bb:ldi.ne ,drail ruLar~ e lo sn.o,nr.e,~c· '=•na- ..Lb'" .,_ I · 1 - ,a Ic,bt:-a con,bro ~I 6a1s::itsmo Mgato«-e a,s- v = ...- ..... , .,..... via pu.,: "'~canuv ,a isbrumpa, 1,t.a,J<a,IIa n<o., ne ohe si fa dci <i'enax,u d,ell'e:r.atrtll<>. Nlj)presoota ~ tl!a m6:inna pa'l',Le, éi•.>ii sc·lul-:> dei é;ir-)bLi delll",uom'C', ~pa;nli-tiico nel S=n.~o d1' n~ u,rt~•r.o '= lecs'••.;·-e con O.rma:: qu-->~boe· co.n,v.i,n..,;,~-e dL' •u•ll t1ue1'1apa,r:te eh<? n,01n jpUÒ e55e.re a,s~clkt.. ""'"" ~ "' - •= o•"l.'U" · = ~= ·e • l·a.meniP. :leruuta natscosl.:i, ,<l'P,!(P terrib1•~ cev',:,r.,i do:tt11ina.r:e. ed ainche senza u,ri.a,sl1ampa c!he p:•ssa de. cond6zhni di viita, ,sia mo-ralla. che ecr.m.o• Dci~],a siuT)pa,t-:la.cqui.st,a,ta nei!a massa nunoore i ·La.r<Lnoc~ni ,elci -goveraa,nti, e ~li mi,che d~1le cl-a.ssi ta,,Olrailri!o: éitaìJlli.me, 01 cr..igra•ta. se n.e ren<lr,i!lo gairainLi le cili-e giù fiuo alLJ'ul,t;imo isewetam.."o ,deJbl'u!LLimo viene laJll!cora d'ii iclbmam!d:airci, a1 comi td: e le s->...zion,i numero,s1,;;:ùne spariw per paesello it.allòano. che quegl COl1DJJÌ!Olno se..'llbraire die~li a<Tl'geruui,, dlc-,ve è -e doiv,: ~LtHo ~l rnond!c. Talllito .gl~ l!'Hcitivii che le si è <'ibalbi'.lwqt.uoaJ'.,1s,ono i mia(!a.che mi stia clii o:l!Sa, •per tav1o.re, quesba ,stnnnoaiz. &eùon.i '.><:-Il'◊, iln un am:no, esat1t.amente ra- nano la ll'.az):in,e . .Per cui n,;15s,un,o ,piu zaiba «ccflt1ibor2rz.11<.\ne,, Lra le dkussi 1 dc1i:ipi,a,Li. E menlre ili numer.:, d'mo.stra eneide ,ai ipc.ssi\':)Jlà mricraccilii. ciel fascismo La ver,iità è ohe la 1p::icro1\l«acolHab•.l'Tla- h s:,m;pat:L:i., la seireniltà che ne!La lP.,ga e punl'r•:11=1po 1tia1:,e. T,:::rulivedo.no iJ fa,t,Ili. zi1011e,. è una hi,slra per t0rut,acre d~ avvin• regna, d'(moslra il grado d: ed.ucazioe men,t.o, m ba1?1ai!iro, rab:isso pauroso e t.elil ,.;. ~n,: t d 111 '6 • l'IiO, ma ii,!' te.nroo-e !domma. ghila,r2 ali caa,ro ,de,Ul'iiin1dtistri,al!IÌl.,mo Ife clas po, .,,_oa, raJ,è.;;~•ur.- 'l a,u.a mas5J. em·,gra,,a s.i l]laJv1anaJLrJbi. D:issi 'Ull1:a v-d~ta cli.e. ,, td- Ltahama. Questa è 11".ùmpressione che Cl VÌeilo~ sdiismo e caipiitail!is.mc. s,001.-0· diue cose che Spec.ia:lme.n.te qu•~ba ll!Ùtim... cOU1.Sta.ta- oggJ -ocm.fermaita da tedesche della Ge.rnon ,possono viiivere d".aiguimlle, e-1 i,\ d..;,.. zi,,.m,e : ha vi-vamenle ra\.Jigr,aili, e ci ha rn.ain!'.la., <li' ni!tlCll1Il;o ~a,ll'aiver pa:.s&ato i;n soor,s,o d~ co,mm...,xl,i1ainidte1 PTedn!p,p.i<>, te- perunesso e ci permetLedi ni1marre i m:i- vil~~~UN. .èlcu.nii ,giloomi ine!l oomir,o ool, nuto agli, ~ustri.ruli italroini, oonrerimo. ~n gb:,n auf1 ?1ci5 [Per una più fec◊nda e i.n- trl\tallfua. Quesoosi.~ocre, oon le quaili al>- p'!0no lha m;ia aifferimazi.<Jlne. tensa c,pera cr,niro H perverso re.g:me fa- biamo oonbel"Jito, si.cure onmaài del\!a imooBd ~nfuiLf.i ~ ohilu'3e ~l ,peri!od;c-sultla sci,sta. ~ H l'lllnità ,p.ensoin,alk, iJ ham.no n:aircait.o la 4Jri. st.e e ],a dalocr,o,sa iianpressi!()!ne IllportLaita• ne Vl!!Vendlo i,n iocafi.:.tà it.aili,ame '-?id ,a con, oaitfo 1cli ,poveri laiv-o;raibc,r~•, eh.e ita-'anquill. lai~ .dla,1,fiaUc ohe Qe .due siigno:r,e n.O!ll avrebb2:ro mito ,pau-ola aici. a1Jcun.o, fecero J.o.r.ocOJl.~\Sce:req=ta IIUSeNJa isi nascocnde .so,tJ!JIo",orp.el]Lo 1faisc:1St.a.. Riid:ire ,qualle ,d1c;J,oroso,ri.oo.ndio abblain'0 ora quel'.ll>e siig.notre 'deìl,l'Haloi.a, è :m-upossiliile, sarehh1> Lrolpipo ,Lun.g.o .Basita, ill fullbo che si sOt11.oipWS\JJalSe de~ en,olI1!ci dacnrui che r.11 'f,asci;,mo, h,a, f.aiLlo a1U' J.tatl.iia e idei <le.r11::>r,e cli.e v:i S:1 esoocila, fin-o al pU:n bo dhe ,so,1o aiccenn:are aiL!a IThL>&"Ja, a!nia,fa!me che soffaiolll,o t.airuti àis~,a:z.iasl,i., d&vent,a, ~1,o oda essere iincrurce:rati e bQirturaiLi. Qu<aJS:i. qwaisi, se lllO,n a<ve6Siano ~en'.inwntia,t,o -ainlClheniol.q,uale siiai iil t.er• rol!"e f,a,soiJsba, stentea-emm.o a credere qua:rubo oi è riferito co:n J~era illllCtnaZliio>n.e ,di. voce ,aid-d.·oJlornbea c:mtn,i,ta. BpPUJre è CO,S}; ,per q uamrt,opos:.a essere do- !orooc, che questi riconc-sc:.men,t,i ci ven.. g= ,d,a 1~01U12 st:rattùe.re, è co:nrca--lante illl!Srieme q uefle am.ciitla!m.sm:o .a:lla co.ntin.ua- ~icme <:W)\,a J,o1Jl:a n1,l!ilfu.iso~sel,ta no.i unbraipresa. . OoOC1r.re,e iJ>:~lo, ,[à,be.rare ~l ipqpo,lo :1ta6aino da/Lia ttlia-amn.iide fo.iscista. Quest,a lo sfim!ilsce, J:o cren.de illll.Oajpalca:,?Ji!a rivoota, 1!10. imde.boikce fu:n-o a11lku iper,diita del,J'e p.rrqp.nieforze, fimo f-0rse a,II.a mc:rt.e. [.,o :sl:lIJ!li,ciklio idli fome, .cii druore e d:i morte :ha ,r~g:,unto i I di.apason d~Ua brullidità: 11',a.gOlll'ileanta ma ~ne;s.wa:bJkh:a preso tub!ti e sOflo p,ochi si salvano da,J flaigelll:O immame. Sono gii avve:ruLuri~ d€;Jl!aipol.ii~iloa, ocl101r-O ohe ha.nino acoatpairraito i m:twl-ioni. po·stri, che ~n con1trast,o a'l1a 1 i'e:nla iaigcmli.a cl!ii •lutto un J>OU>Okm,, wn• ~o iper lire, reaillizZJaln!do'Ca.pita.li enorml1: 15o,no a. questìumiari e i m:itli.t: po.hiit.ik:i che ,gravano enoa-meiment.e ,sull'eroaio sono, tle spjle ,ci:ea,Ooni90ila,bi ,a.'Ìù "esit.ea- 0 oh~ ooslacno samme faal!ba.Js.tiiche,s,ocn:o r v,e;nd.uiii cli.e sfmub!:am.o_e ipvcmpano ,:m ,n'Ome di -una, il taLiia « irim.n:o.veUaJta ~ ma mn reailtà ipiù po:ver,a ohe maa: é 1Lutba questa gente che -:nuba a ima.n saJ!iva perchè sa.n- ~o dhe_ COISl tll•Olll ;po1a-à conlmuaa-ie, percitè immai~,am.,o che IÌJ1 1 tracoll-o nc:n ipuò esser i'<llllibam!eo \Sellit.o!noillDminente 1~ fine. AffretitiilaJmo questa fune, tiaiamo ~l sipario su quest..,. ta-a;g.rca. cxmmed.ia che .dosim.ocra l',L!:alli'ae rendi,a,mo a,l nostro po- ~lo que!J,La,.~ e ,m,amquililfutàa oui bo~, ,prima dhe .siia u-qppo t&r.di:.

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