L'Avvenire del Lavoratore - anno XXXII - n. 9 - 3 marzo 1928

r A.WNOXXX3:d. A. P. ZU&IGO, 3 MARZO 1928. Jfom. 9. ' Tele/0110-1-475(Selna11) - Ccnto-Chèques N. V/11-3646 Cmt,eorimi t5 la eopm. SETIIM.\~ALE DEL PARTITO SOCIALISTA ITALIANO NELLA SVIZZERA =-=-~-----i-------=-:-:=-====---- AMMINISTRAZIONE: PREZZI DELLE INSERZIONI: Ahbmwmenti per la Svizzera per l'anno /928: REDAZIONE: 1 p S I P<e.T :mt.;6.. 0 llp'll-zio di linea (lar.:}lc---tza UNI colonn.1). ,o C.:n( f f 1 50 , f.'Auvenire de/ Lavorato. re , c.. ommissione Esecutiva de . . - Un anlllo r. 6; sei mesi, fr. 3; ke mesi r. , - Per réclame continua.la, ,prezzi da COtl'Venirsi -_!__~----~---~-~----- _'-_~-~---- _r_2_~--!.!..--------~~-n·_"~----:- ____ _l____ _:Z~ur~i~o~,~~~fi::·1~it::arstra~'.:~sse~~36~----_l ____ _:_:::.:_:.:::.:==-:.:..:.~-...;_;__ ---;:------ er estero: n anno .r. 1 ; sei mesi 1JI. ; e mes1 r. . - "t> \ t·b L' appe-1 lo alt' unità dellaDirezione delPartito, a tutti lavoratori itaal'ni Lavoratori ! A dislan;:,ci di un anno dalla sop_ pres..<one violenta del nostro Partilo in Italia le Feclero.zioni, le Sezio_ ni, i gru_upi, i compagni isolati ciel P. S. f. residenti ull'cstero, sono con_ 11en.ul1da ogni parie del mondo a Marsiglia per rinnovare il patto di lolla e di libera;:, one formulato al_ r indoman[ delle giornale tragiche del novembre 1926. Ra segna impo_ nenie e con{ orlante di forze. ma .su_ pra/luilo man}estazione cli volontà e di maturità social:sta. Ai convenuti di Marsigli<( insieme n/l'augurio ed al saluto fraterne,, è giunto anche un accoralo appello dei compagni che in /lalia, a pre=io di fluri sacrifici e di infiniti pericoli, hanno rilessula la tela del noslru movimento e nel segn.:;lo dell'azione clandestina minano le basi della dit_ tatu.ra e preparano la riscossa del proletariato italiano. Esso è rivo/lo a voi, lavoratori italiani emigrati per q mondo. . D:cono gli eroici compayni d' fla_ lia: , Siele milioni dis.pcrsi daJ!a fan1c e dalla dillatura per il mondo. Il fa_ c;a;smo che incatena noi, ahe umilia i nostri animi, che costringe i no~ stri corpi al più diurn 5frutlamenlo, alla p:ù odiosa delle tirannie. nulla o poco, può contro di mi. Per le HO- .!>lre sofTercnze. per la fede che ci aocomuna, per la ballaglia che i11sieme perdemmo e che in ielnc dewi esser ripresa e condolla alla Yitloria. riprendete tulli il Yoslro posto di combattimento. Troppi di mi sono aE~cn1.i.Chi sfuggf Lo ai rigo1·i della galera italiana, superate le Alpi e gli oceani, si apparta o d•serla,. ci tradisce. Compagni che avete varcate le frontiere, non ci tradHe ! I.e lorlure che ci infligge il ncmi- ,:o, ci fort:lìcano, ci inorgogliscono; 11 ,·ostro tradimento ,; fiaccherebbe, ! Lavoratori'emiiranti f 1.,·appe/lo dei compagni d'Italia è l1n comando. RiprendC'le il vostro poslu di iolla nelle file del nostro parli/<,; di classe. riprendetelo so_ prnltutto in quC'.slo momento nel qual<- il marlir·o •e la persecu::,ione lo hanno rego .c·ocro e nel qLinle si maturano ; drslini dell1· da.~sc> ope_ ruia ìtalirma; compile :'l vostro do_ 11eresindr,caie in SC'no allr organi:_ :a:::oni de· paesi chC' vi ospilnno; cc r/erif<' con fede <'d e11/us:asmo ai Co_ mi/ali di Conccnira::,ione Anlifr1sci_ .,;to.. .,·trumcn!i ., peci(ìc; per la lolla · contro ·1 regimC' dC'i ferrar<' b ·a neo in ltalia. QuesJo e l'111viio che il Convegno cl, .lfarsio{ia del Partito Socwlista Italiano. f acenclo propr·a !et uolonlà tlei compagn · d'llalia. rivolge a luL te le massi' emigrate come l'impe _ noso C'd incl('rogabile rlc11ere dC'//'o_ ra. Lavoratori! La fa miglia operaia è cliu sa. Co_ m(' una tris/(' fatalità allorchè clopo ·1-inarUrio c'ei quattro lllnghi anni rli guerra impe1 ulisla, la clas:0 o_ [>eraia .' orgevo dov,mquc a r.hiedC'rc per .<-è la dirC';:,1011<d'ella uita pol•lica ed economica pere/ii- il del:tto della guc>rra non si rinnoua<;.,r, e af_ fìnchi> lc> con ,,guen:f' clel cfsaslro . non ç ri.solPcssero 111 un rad<..:oppia- 'o sfrul/anwnlo dei (/iserc><foli. im_ placobil<' la .'C , ione si i• r1bballu/a I! smorzare lo spirito ofjc>ns·vo del prolelarialo ml incepporne la mar_ ria ver<io le' de(ìnit'ue conquisi<>. f,' vanto ed orgoglio ckl P. S. !. la •=r-cra crociata perseguila da rinque 11nn. in f auore CW/la r·cosli[ll::,ione d<>lla ['nzlri Intema:ionale. B<>slenL mia chi aff<'mw clefì1i1lrn~•l<>attuali mulaugurafc> RCis.•Joni. E.r_.,esono il ,,rodotlo cl! due li usi on' maturate ron la guerra in seno o/ proletaria_ lo: l'illusione co/lc,borazionista 1! r1uella bolscevico. grande sf or::,o di liberazione degli operai e dei contadini dell'oriente europeo, non può. non deve essere motivo di div:sione. Nello sua d fesa. nello studio cri_ ~ico delle sue realizzazioni. delle sue vicende, ciel/e sue incerte::ze, i lauo_ ralori cli lutto il mondo debbono trovarP ragione di fratellanza. di forza. di cosc:cn.za: 11011 di clebole~- . za. di ra11corp,_o di odio. Anche in Italia la scissione ha im_ perversa/o, spez::,an~lo 9~ell' unità che in passalo fu la concl1z1one det successi dc>/Sociali, mo nel nostro paese. E precisamente nei momenti pii.I critici della nostra recente sto_ ria: nel 192U al/orche più promeL tenie si wolgeva l'offensiva prol~ta_ ria; nel 1923. nell'ora della dispera_ fa difesa co11lro la rtXizion, . Per due d•rezioni opposte si volle abbandonare la 11ecchia casa . ocia_ lista italiana. Oggi noi cliciC1mo a= compag111 a_ derenti ai partiti sorti dalia scissio· ne: Reintegrate il vecchio ed:ficio. E~•so è vostro come è nostro; e~s;o l' dei lavoratori italiani. Deponete aL l' ingresso le illusioni che ve ne aL lonlanarono. Voi ritroverete la uo_ stra casa come l'avete lasc·ata. En_ iro le sue pareli aleggia immutata la fede rivohdonaria del Socialismo marxista. Quella fede che la dotL1:·na dei in::ic~tri e l'f',perie'll:r.a di C& nquanla t.tnni di lolla cli cla~se. hanno con..,;a_ crato. Il Socialismo H0/1 è conce ·sione dei privilegiai', ne· prodofl(, di com_ binazione e di accordi: non è ne;n_ meno il risultalo miracoloso di f or_ lunati colp: cl: mano. Esso è lo sfor- ::o coslcmie. tenace C1utonomo di e_ levazione e cli emancipa::,ione di luL la lu classe operaia. Il suo scopo è ICI l,berlà, tutlC1 la libertà dei lavora_ lori nel pos.c:essocollettivo dll mez_ : 0 di lcworo. La d:ttalura del prole_ lflrialo non può esser~ nega::io_ne clella /ibl'rlò. ma ne deve essere m_ 11ece re.<,o/la::,ione. poichù essa è lo <for::o di libC'rròone dei q11n.l/ro qu·nt: (l<>ll'11monilà. Lt1 l()Lfo contro ·1 rc'f/me fascista noa pwì es.,"rc> u,nla che eia llLlto il proletC1ric,lo Halio.110 unito. affianca_ !o flr,f cC'li eh(' come esso .soffrono rlella d ilul11ra plutocrc.tica. Il SLw .•·bocco ,, nd regime della libertà pruleia: ir1. J.,, Ibera::, onc dal fasci.smo <' un epi.,oi-lio àel/u emanripazionc romp/e[(I del prolcta.rialo italiano, e come /aie non può es.,ere che il ri_ sulla/o dello : fr.1 =o dei lavora/or, sle.%i e ncn I prodotlo d' fort11nate rombiJl(;;::,oni. nè il rcynln cli f nrze "d islii11:1oni auver<c. Sono queste le verilà maestre, sole capaci cl, ,-·dare; l'unità basala s1L ,uw forte di.•ciplina ne/l'a:::.ione e su 11na viv((ìcatrice libertà cli cspres_ .,ione del 1,ensie1 0 soc·or.,ta. Co.mpagni d'Italia ! Le f or:<' organi::.:oic all'estero del P. S. I. - troncone del Partito di cui uoi si1. 1te il rentro e l'anima - non verranno meno oi compili C1ssu1·1sti nella loro 11llima adunala. Lontani dal terreno della lolla dr, tJ()i cosi audacemente e lenacemen_ le tenuto, f'S.•i si dichiorano ai vostri ()rdin· per t11lt1 i w1crifiri. per /111/e le audacie. Sappiate ,he nella t tanica balla_ ']lio ingaggiala. voi non sielf: -~oli._ Vi ~ono a fianco i lavoralor• ;{alwni profughi <>dil proletariato d~ l_11llo ~I mondo. r; I nlerna::,ionale dw,sa n - lroPa per 11n a/limo la propria unrtri nelle (I pere <l · .soZ.rfru·ietà verso il prostrato mo non domo prolelorialo italran()_ [)0111111q11e<.~>;sta un·org<111iz;:,a;:,ioncop<>raia. ivi è un altare i_ tlC'al<>p<>r i nr>. lri m<trlir·, per la ncr ~Ira re.<;·sten::o. 1111 centri) di preparn_ zione per la nostra riscossa. Ambedue volgono al lrumonh [a_ .,ciando traccie di amarezz<> e di ,ron_[itte. La n·volu::ione russa. il u Coro dei grandi cimC'nti non ;,_ {orse lonta:ia. Lo s(~celo economico, la dissoluzione pol-l,ca e morale del nostro paese, l'intentificalo spirilc, di inwrrezione e di riscossa di cui per il vostro ese(11p·o e per la Vù /t a ins/anrabile p opagancla, lllrna. no ad essere animate le mas e ope Evviua il Parli/o Socialista Jlalia_ Tr1· b un· a 1 era raie italiane, ne sono il segno sicuro. no ! . Le masse emigrate, pur lontane~ LA DIREZIONE del P. S. T. rial /Prreno vero della lolla, non ni; Parigi. febbra:o 1928. .c;aranno assenti. Il Convegno cli Mar. siglia ne ha dato ,ma . prova. <;:on rinnovata f P.de nel Socialismo Rwc,. hizionario, guidale dall'esempiq VCL .\lro esse manterranno il loro impegno' morale e politico di essere al ooslro fianco nelle ore de/la sacn, battaglia. Esse agi/eranno i!1 a/iv, ~empre pili in alto, la band er~ del Sociaf,..mio italiano. F,no al g,ornc, in cui, sconfitta la lirannid'e, possa_ no restituirla a voi gloriose auan_ guardie de/l'emancipazione profetu_ ria. N. d. R. L"i\pp-cllo cl-ella Di!·ezion~ ,1011 :nlerprcta esallr,mcnl~. 1!1,lullt ; suoi pnnli, il concctlo 1sp1ralor<> rle!J°ordiue del giorno Yotalo al Con- \·cgno di :Mar~iglia in tema di _unilà. Dobb·amo perciò fare. delle rrsene Ht alcu11c afferma7,:oni contenu~e 11ell'appello tesso; rl)Sen·e che illusi ,·cremo al . prossimo numero es~ sendoci il te:-:lo arrivalo Li-oppo La.Pd 1 p<'r polct farlo ncll'o-d•ierno. -oLa finanza fascista ovverosia i beneficidi una dittatura Riproduciamo il seguente articolo f'd tcriale pubblicalo recenlemenl<> nella pagina finan:::,iaria di un quo_ lidiano parigino. Esso è il quadro fedele della silua:;iont' fina,uiaria ed <>conom'ca de/1'//alia. tracciato da 11n competente della materia: TI bluff della l>tab.lizzazione della lira minaccia prnfondamenle tuffa la vita ·economica italiana. Le sLcsse pubblicazioni uflìc.iali Ja~c:·ste 11011 riescono a nascondere completamenLe la Yerilft. Il Conio Consuntivo del Tesoro: pubhlicalo r<'cenlcrncnle. i: ncltamenlc pessimisl:i. Le entrale dello Slalo clim:nuiscono, !::i crisi cconom·ca impen•cria. il rlcfìcil fì_ nanzia1·:o aumenta, il bilanc:o con1mcrciale è ~fayoreYole. fl governo ba· già yiolalo a pii'.~1~i_- pre!'e i pfopri :mpcgni fìnanztan. Con il decreto del 6 no,-cmbrc 1924,, il ministro Volpi lw imposto la trasformazione dr 23.054 rnilio11 i di Buon: del Tesoro in un preteso Conroliclato del Lillorio. Conlemporanearnenlc sono stati emessi dei tiloli del nuO\'0 Consofdia.Lo .. imp.o~l.i a loro ,-olla a Lulli i funzionari dello Slalo, a lutti gli induslt·iali, a tulli i commercianti. Quesla emi~sione ha costilttilo un di'sastro! Se si immeL tc<se nel rncrc:lo dei liloli. il Lillor:o, questo cadrebbe immedialamenlc a 50 e forse a 4-0. li c-omolidalo italiano che nel maggio 1H24 ci-a a 94,78, è d. ,ceso in Borsa fino a 70.. \Llualmcnle è a 84. ma quc~to corso è artific.iale poichè \'olpi ila fallo pubbli<'arc che ogni ,·cndilorc di tale t.:Lolo cleYe esser consideralo come uno spcculalore al ribasso e quindi ei:posto alle pcg4:ori persecuzioni . ~fa la col'a più com·ca è che si sia r·cor~o ad un espediente unico al mondo. Dopo dieciollo mesi clall'e_ rn ·ssione i titoli del prestito del UL /or·o non sono ::.lati consegnali che in quantità minima. Su un lotalc cli 26 miliardi. rnno ~lati fino ad ora con,egnali agli aventi dirillo .. meno rl oli<> miliardi cli liloli. Qnesl1 mio- \ i litoli non sono i-lati r:mcs!>i alt,·o clw alle Casse di Risparmio ·ed alle istituzioni che il goyerno può conLrnllare. I soltoscrillori clw <:.ono slvti obbligati ad ac-celtarc a 87.50 un titolo che Yalc mollo meno. 11011 hanno a·ncora riccn1lo qucs.to tilolo r cruindi non lo possono 11'cgozi.a1-e! La situazione elci risparmiator· in ftalia cl:\·icnr tragica. \Ia ben p;ù l1 ag;ca è la 8iluazionc del go\·crno: guès10 non può più far prc~t'li alrinlerno. sollo forma di buoni del Tesoro, perchè egli ha y·olalo con cini..,mo i prnpri impc-gni; 11011 può <'n1Cllerc rnllo forma <li con~olidalo 1H~1·cbè il mercato. malgraclo i c,i~l<'- mi violenti adollali per costringerlo, çj rifiuta cli asrnrb'rlo. ~cl frattempo lr entrale dello State, clirninni~cono. C:ome risolvere la iduazione? Qual lf' risorse da sfrullarc? );on re•·ta che' far<' appC'llo all'eslct·o. Ed è pr·ec·i•anwnl<' ciò eh<' e· fa Lull: i giorni. ~.fa I rimedio i..· di 11alnu1 pt·ov\ ·wr·a. F: l'cspctt:enle c!C'I falli•nf>nlo. [I .uo,·erno fascista 11011 ~i pi-e.occupa rlc-ll'ancnirc'· esso ,·:w giorno per giorn(l. E ceclc tutto agli çtranicri. Lf• industrir idroelcllriche italiane, In ind11c;trif' di mn-·g:uzione, le fabbricl1c d'aulomobdi, 'sono già alle cli1wndcnzr ck Ile banche americane. In ·1ucsli giorni è• stato cosliluilo un Tr1Lst a New York pei< conlrollarc le induslt•;e idroelettriche italiane. Il fascismo che si dichiara impcrial i.sla e potenle sla cedendo l'Italia all'incanto. L'llal:a si lroYerà pros- :;imarncntc nei confronl. dlcll'.\merica nella stes.sa condfaione di suddi1 anza del Po1·Logallo nei confronti <lell'Ingh illerra. • .i\<1u5soliniche minacc aYa la guerra a lutto il mondo, per ingannare gli A.merkan: sla recitando la commedia -del pacifismo. Per qualche mc~c non chiederà più Nizza, la Savo·a la Tunisia .. \11zi fa mostra cli cs.~e~c <lisposlo a I ral tare· rn qualsias,: base:. Egli deYe fingere dei propo~ili di pace per aver prestiti daL l'.\merica. ~la il pubblico americano ù c1·v~- nulo diffìdcnlc n<>iriguardi dei titoli italiani. Dodic: milioni cli dollari pc1 la Socie là Terni sono stati collocali nei giorni scorsi con grnnde diffìcolLà. La Banca Morgan rifiuta orma,: cli collocare titoli italiani. La stes58 Banca D.;llon Hee<l and C:o. è diYtnuta difficile. TI fa~cismo ~la Lcnlando (6 la ~ua nilima risorsa) di ollenere dei pre- ' Liti sotto il patrona lo del giovane RockefeUer, nle a dire della Sian_ darcl Oil. Questa società insistei prcs_ so la National City Bank per farle accellare dei t:Loli italiani. Il molivo dell'interesse che questa soc.ielà pone nelle sue p,reS&ion;, è evidcn Le: la Standard Oil, che ha qua~i il monopolio cli fallo del pelrolie> in ILaJia, c"Crca di migliornre la prop11ia impresa. La Nalional City Bank riuscirà ad interessare il pubblico americano? ~ru~~olini è cli~poslo a cedei· Lullo: il conlrollo diellC' ferroY:e, il monopolio del labaoco. ccc. Ma il pubblico americano· com1:ncia a clif-fìcla.re. Un nuovo maPtiPe Gastone Sozzi I ,a breviei noliz.ia è lerrifìcan.te. E' un.o spiraglio di luce sulle infamie che si compiono entro le galere Haliane a danno degli eroici e sforlunali <·ompagni nostri. Gastone- Sozzi, giovane ventenne cli Cc:;ena, comunista, iìglio di socia_ lisli. e staio ai ~assinato nel rcclusot·io di Perugia. Lo sYe11luralo g'ovane fu arrestalo Ire mesi or sono a Milano sollo l'imputazione di c1;rr11s;one d: stampa clandeslina. Da allora nulla più si ..,cppe di lui. Im·aao la famigl'a rL eh ese im:stcnternentc notizie; inYa .. n.o deali anocali si interessarono Jclb s1ia <-orte. Non si r'tu,,ci a saper nulla. nemmeno la città doYc si lro- •;ava rinchiuso . Oggi si apprende- che Son; è mor _ /0 da tre: mes,. Il padre ha r'chic~lo il cadavere pt:r far procc<l<'rc all'autopsia. Il go- ,rerno' si è 1··fìulato. Ila ordinalo il :;cppcllimcnto della spoglia lra hat_ taglioni di carabinieri e dì m:lili. Nessuno ha potuto vedere il cadavere for·~e orrendamcr'Jto mul lato. Il fascismo confessa in tal modo il suo nuorn .pit'1 recente dclillo da ag~ ungei !ìi alla collana che lo ador - mt eia sci anni. Gastone Sozzi Ya a raggiungere la '.'>c11icradei martiri della liberU1 italiana. Troppo folta schiera ormai pcrchè l'ora della rivolta e della vendclla non s:a prossima. Intornoal problemadei problemidel socialismo Un.a tJXl!rlle d l COIIl1pL1.coli,.e rru e.ro l'reL ssa pea- ,ques;t'f\.tÙtrumap.Ullllbat,a-, quello oi.oè di fo!l' rileva.ore a.ilccmpa.gni Je raigioalà de!J1anoslra. insuperabile incom.pa.~ibr!lailà codùa Seccillida Inll.er.n.a.ziionale - è già sta.io asso lite daig~ sleiss-i uni lari sia ncl fo,ro ma1nirfesto che nel/Jli al!'ll~coli cha aù µrc1bl0ma d-:sll'unilà 1pub!:llicanc sul Jo.o bo•'.!le,blinonaz.i.onarle ed i.nle.rooziona:le_. ili mc-<lo co.l qua-le essi no famno, .:11 contenu.'.o ed nl 1idn'o ddl!l~ k.ro pubb.u.cazioni, IS0ri\le magrtificamente a sotto/inet;Jre' le rngion:. doL!-a n~Lra - incompalibif,ifà, anohe se i cO!ITl;p;ija,lo.rdjii qu€1He pubblioa.xioni mirano ad un-o scopo O!RJ>Oslo. Le~genido 1gLil scritrtii ai q,ual1i mi -riJferisco oi si domacnda se .i loro coanpillatori si irri,,vofl,gonoa dei ce;mpa1gni - d'ali qual~ di,sse,nitono nei meto1di· ma che -~ra,Uano di::. u,~uaLi, - oppure a ,delJlla geni.e dnl~:una di. ~ noz>iO'lle podmt!ica suJJla qua.ile si ore!d.e rdover esercita.re una lut-dla, che s-i crede di ,dover tiico.ndur-.re, sulll-a buOllla V:® e v~a• dicendo. · Tamil.o manilesio quanLo moriçme a>er !'-unità servono molìto più a dimostr,a,re la « 1JDJdefe.t.i'.bile fedetli\.à aJJaa L O. S. », che non ,un seruo tentalll,vo ~ JÙlaNv.ici111amen,to al Pairtiito ,Sooi.a,lisla ltalLi.ano. I ccrnpi,laitori die,l mam,;ife-s-L•osam,no ben:iis9imo che q.uesta loro « i-ndefel'1iib:0'e fedell- (à » alll'0111gairiizza21ioneche ha la propr-i.a se-:le· a ZurLgo, cos,Fltu.i.sw ,:il più g.ra,ye e asso!Lutiamoo1le insupera.bile osiacolo ;per la fusione dev due paa-1Ji.ti a.Wiam.i ed è .molto s:moanat.i.co che, pur sa!PCJJ,doquesto, ,iii.,pa,rl,ilio riformis'.a urede dover svflc,!,'neare cc111 cstenltazio,ne l'« ,;,ndefetLibi- !'a fe,del'.tà » aill' I. O. S. P11.1.r conoscendo - ,per ,aivet-0.eduwse e,d 31pp.rcrva1te- le ra,gic!ll,iohe hanno Jeoomniaia,to il &staicco del P. S. 11. ,da0fa SeCC11 da Lntem.a,zionalle, i a-Jfonmris-'.sii colntent,ano dru un. solo a-rgoonen-lo, ohe seconcio essi d 0 ovirebbe basba;rc a rito.ndiurre il P. S. I. oo1/le file dell.lla,1111.ter-naZJionéille di Zuriigo; que'lJl.o cioè che « in essa lialllllo oiitta1dim.anmi. j sociailiistfu d.i1 tu1Jt.e le souoJe e da fal,'.i .ii 1pa.e,s,i, », e ch'es-sa è a.- penta a •butt.e le scuo,le ,del sctiailismo ,deinooraiiico e d1assil9M >. e ~no p.reoiisamen.te quoote «,prove» che servono rmoagmnx:,aanente a su~fu-aigaire Ja nostra incompatibiJriltà. Si ,po~rebbe saipe.re per quaJl.i ra.gicmi nè lia ~loriosa. orgamz.w.za0111.eohe paissò afll,a ·storoa ,setto· iil. nome deLlai Pirilma linte.rn,a,z,i.c111aii1neè', le sue eredi più o mem.o legi,Ltrime ed attl.enliche che SO.I'sero irispertltwalmente neJQ' 89 a Pairi/gi e nel 1919 ,a Mosca, .non credettero di ohiiamairsi « Aissoci•azaome franco - i.n,~lese - ,germallli'oa - ita!l!iana - l'USS-<1. - ball'caari1ca, », eqc., ma si. ohi.amairono, Internazionale ? ,Gli è .che questo nome sca1Lur:lto daH'indolle e dall fine delll'ol!'garuiz:i1azione creala da. Mairx doveva ilgniifi.care ed aimmonire n.&lo stesso tempo ch'1?>Ssaainbep001eva gi1i :111-larE!sse.i l'ider)lc1gia delll!,a,cila.sse a qu0Ma dclle naz1oni e ohe queste ,do,veVal!lOessere suipeir~e ed ass01111Y.dJtae· queiL le. Lo sfaceli.o dellJla.DI imte.rina:monale che ha detemn.i111a.~ola soiissioine dellil.e forze proleliarie ha reso pc-ss.~b:.le la .supa-emaz,',a de:l bcll:s:ce~\SJllo foori. del,la Russia, ch:e ha a.i,ubal!,o dii molto ii,1 sc,rgern del fasds.mo, ha cc111sis,t:i1toappunto nel fa.blo che _ne.l momen.lo deoi1s6vo qt!eJlla che si chi•aimava 1' « Irute11nazionale • ha c!JmcsLrato di nolll esser,Lo, cliii essere s-~ala sempliicomeint.e un'organiz~aziOl!le ndlla. quall.e aivevam.o ugualle citit.aidma.n.za i sooia!lii,sb di l'll:lte l,e, scuole e di lulti .i pa.es1, ohe h.allll'lo fallito, ciascuno, quelillo che suggeri.va ila propria «Scucila." e ouelllb che è peggio ancora « ,['.in~eres....~ 'deO proprio paere • cioè la soilidarietà col!l:a na21ion.e, a•n1:chè ca:lla alasse. 1Ed è questo slafo d.i ccse che .ha. fatto subire ill 1più grande &ma.eco aiJl'Interna:z,icna,te, a,I Scoiall,i.s..-no, che ha ccmsoliidaito i privllegi e la supremaz·ii deJ!le dl:assi sfou,Lta 1L11:'cidel mondo 'u:,lero e che .rende i:-ossibille ili riJpeilersi del macehlo Lm,perLalisla è ques~o stalo cLi. cw:e che dovrebbe indurre i1 P. S. S. - il cui maggior merito con~.;sle nel nrn essere respc•nsabile del la d-iscnoramte fiine delfa II i:nternazicillahi, nOTichè di avenne satl1 v2.to l'onoire e rico,s.Lruile le fj_ le attr.a.verso Zi,mmerwaBd - dovrebbe proprio il P. S. S. cancella.re le benemerenze ohe gli vengono unam.imarrnente rticonosciute, camminando a ritroso, <"◊mpiendo un alto -· mi sia lecito l'esp,essi.one - di suicidio reLrospebli,vof!I 1Ed è lainfo meno ccmprensibille questa pretesa dei r.ifor.mrls.t,i in quainlo che essi Sél<D.non0111.essersi mddif1oa lo affatto il ca.ira.bLere d~ll 'ru-gainir.i:zazicineohe essi difMCiono e ciò non ,per oollpa. dJi mii ne s!.a aJ.1ai <l:elS'ha•, ma iJ)eI' .ra.g,ironi, pifl bea pa-of,oocli.Sainno ben._~ cli.e wm. guerra S<:O'):U):1atla Olggi, fa-civ~ più SCO!lll• pi,g!fo, e aneno ùn.teamazi,crnali1=o nei!' pl'O• !~tair:'a to ongamizzalto d,i, quelll-0 ohe 111.on a,ve.sse 11.rc,via,to 1a, 1 ~enra. del 1914. La sl:.e:s.sa·ncin.ouram.m. Idi quello ah.e è /°essenza ,del P. ,S. S. J, ccmipé,latM la a,a1.esaino ,alil-01rqUando mvilt,aino questo a.. w paaile ,eia; ,un· oa,gaari.zza.z.i·Ollle ia!J>e:.r,lla i seguaci dell. , ~ocialasmo democratJr:o "· N Olll ,si tralbta, _di 1 isbaihi.lLiire chi fra gff& aisr.ertcri. deJ.la. democraiz.ÌJa da. una jplarle e queLll3deJHa, «1diltit,a:tU1T·ad.a»!lrl'alitira abbia ,'.agion~, ma non ,aiven:do ,ili! tP. S. _I. mai scc<nfessaila la « cBltt•aJl,ura di, d.llasse» ed ci:ler :: o ali oO!n'Cell!to .d.emQ!ara;tfoo, s'è (Per "om<'ll.o .~tni,piiti, de<!mcJcl.o cc,,JJqua.le fJaw1• lo v~ene faitbo, ce<me se sii rLraltlLrusise iclii iai fa;b~erel!fo dì 1poco riù~evo e norn ,g.ià ,di, fWl pr~nc:,p.::o di . k.ndaanen.We iiimporlaaiza, come se ,si lra.t~asse !IlOn dru ,un :pa.a-Wt;o he sèn Le la resp0111.5ahiltlài •del (PTqpa-io alltegg.ila,men,to, ma. dà. ,ra.giaa;zi pem.iltii! di un «e-rrore dii <11pprezzament,o,,,. Cnedo .ohe la impoo-1,runz,a1d.el1PrC:blimla, se IIl-Olll ,il pari1to ca! qualle diirettam.emit.e o, mclirertbaimen-· te si 1>dlemi,zza,1a,virùJbe:romea,iitaito rui èss-ere ,bra!Jta.~,i .i.n wn modo ail!quanto 1d.iivet"SO. A corulrc,n1Lo d~ queste ra~cmi. d.i illlco,mpa:liib11Litàche ig.li ,uiilGltiari stessi ha.mio così dffoateement.e dtmoslrat.e, 'Passaato in secon.icla 1inea le raigloni a.1dk:lo'Jte da ailtri fau,tcri dcii-a fusiollle. Qu.eillLa. p. es. idellla ut:l!,;iiàohe i,I P. S. J. ne ,pelta-ebbeJ1ica<van neJlla !Cii.la co,ntro ,i,1f.~o, E qu.i dob,. bLaimo d.ilfe che <invece dj ,dfufen.dea-e l'Inter_ n.azic'!lrule di Zuir.:igo, [e isii ifu. .toa-.to: quel _poco che es~a può fa.re per arilubar.e la fQ-tfa. conl,r,, ,1ì fa.soi'Sl'Ilc lo ,fia.~- demeanen.le d-a.11 fatto che un a.1lta, del social!.'smo ital-iano vi a,ppaa,teniga o meno e l'a,virebbe fatto. daito che afl. Jascismo mJ• 111acoia cc..me nessun adt.ro morimento le conquis~e ,de:,1-.:cfasse .1a,voi,a,1irii,cEe_ l' kiter,na.zio,nate ·cl-i ZU,nigo fa poco, pocb!ssimo per ,ragio,nj che .:iom !ha.mi.o rm.llJ.a da veder~ ccìHe ccmdi,ziOl?Liai alltenn.e ,del so-- ciaJ,ismo 1•l.:.lira,no. Nè 1'1lmernaz,i,ona.le di Zurd.go, nè in quel!1a di Ams~rdam, per quanto SJaino ,;e 11,."1ri.c9h;er,gan,i,zzaziOil!i ~ tern,azii..onali che facciano qualche casa ccm.ill'o il ,fll..6Cismo,111oniposscno esercitare lllelS6una azfome nè irilvoll/uzlonainia inè dii c:la!SlSeper lo si.esso catraUere ad esse im.cren:.i, mcm lo ~1110 aihlrnwe, non sol,o, J!!l ·HaUr,aB. ais,la pc<iiconC!S>Cere ,i,!' movimento ,vnrennaziion,a,Je più davv.icimo p0r corwi 1 ncer,si che lflCl!l è nient'allafto esatto ohe la sclli/daJr:ie<tà e la &:rmpa,15.a. per le v.iit:IÌ1medel fal5ai,s,mo e 1a coanpr'ein.91.one d'el ,problema ociinoida co.lilia iloro ap,pa.r,tenenza ,a,lJ'a. I1I o DIJI1Lntemazionade Se 'a!Veisisd )Più spa1.lio potrei -dcimo~tr-ar.1..:: il[ con.trarr:o.... lil anciclo cdl qualle i coauu- ~siti da una ,par,le, i .r.idcmmJ:stidaJII.'a.lltM · haT.nc, presem:tarto ne~ ris.pei'.Jtirvi C001$e~i !111l.0rn.az.ic,n.a]i, negli Cll'lga'Jl.i. di, sta.m:pa ei.,c_ ~1 pro~ema. ii!iailiiaaio, l,e oaiigjn1 del} fa,scj. 9mo, k reSJ:C:!!,s,alb-l!ità,del P. S. I. e<:e., ha.nino co.nbr.ibuito a fall~e e defonrnaire quetla paa-~ de.l['o1piaù:c'lle pubb1ic-a sc,vV€a-si,va che aiblinge ,le sue 'llozio.ni a,l,le sol.e fonti uf,fii:ci~.lldi e!lll,eriis,pe!Jt~ve Interna.1z,iona•l.l.ì•., Pe, bre-vi ed insuJf~ieruti che passe.ne, esserie -slia,te le COll1Si.rderaziomi,di1a. me af- ~tia.~enite accennaite in q,uesto e not:~ gli arhlcoli precedenti, non voi rei chiudere senza. dire due p-a,rod'e a,l c01mJp..,g,no Vua~.1oll.o. · Ho gjà 'espc,sito in un •precedente a.rtt- · colo come si possa essea-e fa.u.lc,re detb!a unftà i,nl,ernaz.i.onalle pur coanprem1011ido quanto siall'lo 1le~utt,iane 1e soissioini. veirifecaile..s.i ,per ,r,aigicini cbi,ztlliive da no.o. co:ufo.nder<Si coate al,~e ohe suJficenlemeinte ho st.i,gm.a,t.i,zzaJtreil.a scrils...<ricITTe eh RCJma non ~ni 1 paire swper-aita, a1nzi, e già ne ho a.ccennaito 1FI pe,rohè. Calde cosi il'a,ntiil.e,c;i cEe a[ cottnipa,gno V'Uaittcilo vede frta ,illmi,o lavoro nlifi Bu.reaiu .e ,i!l anio a,tfu~gi.a.memlto nellJa ques&iollle cui dedico questi miei arbic01E. Io pea- ailtro non credo 1,è ho truaJi are'diu-lo che i'uni1à ,s,i possa fare cctJil!a fusione de1Hle19rrze .di:v1ise .in una delle lntcamazri.on.a.li ,esiS'lem.ti. L '1U1Tii1vleàrrà •mlij>O• sta da.Ile 1I1as.se, daiglVieven'.i s,u bas~ ben di.verse da quell~ su cui er<4goms1Je Inheriniaz.icm,al]~ esiistenrtri.. Tntanlo all'Indipendent Labour P~rly esso cc,sLirhl!i,sceuna m:noraillZll. esi,gua (30.000 soci) del Labotu· P-airly a,J quatle aideni.scono ccO.lietlé,vamenil.!eiulrte i1e organiz21azrionii di iclaisse. E' JtoLo po.i alte da nessun paJnl.ii:todel mcxddo '1'abt~igi.ame.nto del Gc1Verno labcrurisita è stallo arciilica.to com !ia111Jslaweiniltà e t'emaci,a come dailll'In,.

.l c:liiperid,eat iLabour Jl.arly, iii quai'Le c~uoe uoa.~ pe;r- J.ai 'l'«Jliz~OtM wmèdliialbdaE. 5 ~ ecooctroildi e JPolit:oi!<iel socialismo. 1N,,,n s;i, ,troiilbai tdrii -vedere qui se 1e coodiz,ionii, ,geoor-ailii! d-e!l meraa.to mternazfoi1"1!le e O"~ ipeu- tPaa-- tlibo m qUei9biione ino.n reo<Laino mait',uabi-- ifit @l pr<$amma di ~ cSOICiiallw,arikme - qui •vorrei ~.hiaimentte dM,e ohe nCill è leoi,to <io1nfondere questo ipaa-- tii,to ,oo,glii aA.tci parli4i ~esa. A paa,te ques~, come si, da a para;goDoall"e la comuniità ,d'uno sfC1rzo fatto ne& slcs'9a iclli1"e7A,00e d,a enti assolutamente aul,onomi, con una w.swne di d,ue partiti? fil oompaig,no Vua.tt.olo esprime ~a 6~ .mer;Lviglia ed invxliia perciu: io sia t'l':tlc.sta !alle qual-e mi nO'DO'Stan,leMl-o ciò ,ohe iGiltorn.o -a me è crollaito. ~ ~aiod,e !l)livil~ ch'io ho di. non aver dmUi'O moruJmc.aa-e tney,pure wia s.f.umatura del ,mi,o ~,'.W101lto esteri.cre ed .mttimo a cc~t1.o .del s~o ,t.rae la sua origine dal fatto ch',io da marxista dé.sc'i:p1iaiaitn.aon mi. ISOOlo fat~ mai oessuna ,iiliLusione,su hlta «l.w,ata e le em<llli1Dl sam.- g iwwls.e <diiffiioolltà ow inO\ll ,può non essere irlo ~I caanmm.o del i-ro8ietaria.to verso Tia pro,pm etna!ndi(pa.:zd.oale. Jnt,orr><- a me, caro Vuaibtdlo, routto è cl"Qlilato [uorohè oi<> che ho ICil"eidl\do iincrollabiùe: )'l coscienza ,d.~ classe, n'~d~- smo er*o •d..e:l:le mass.e sfoulibate di quelle ,lfolJ.ane in i$pecie. ~o peu-chè ~i mi vedi tdifenàere la ban.diera ,del P. S. I. odlk, si.esso callOTc ed iinwain.s'JgenzacoJfo quale mi, ved>es'li d.idenderlia. un cinque lustri fa. SoU.oohe l'esperienza - e la mr.a davvero non è S"..atia. '!lè umla~ralle nè i!imifala - mi ha ~o a .~la oon ,più forza e tenaidi,a ed .m~ di prinna airu:::J<ra. ANGEL4CA BAlLASANOFF. ·L'Italia agricola come è IV. ERITREA L'Eritrea ha una superficie terntoriala d: 119.000 Km. con UJl.1. popola7.~0ne di 393.000 individui, perciò un affollamento per ~ni km. di 3.3 abitanti. &x:o quanto aafenna la 1'elazion,< del governo dc-ll'Eri'kea. Un diec:relo stab~Ji6<:e la proibi:wJne dell'esporlazior.e dalla colonia d1 qualsiasi cercale. II consumo medio' annuo di frw112-nto per J'aHmentazione è dt circa 60.000 ql. La produzion-e è dt circa 55.000 ql. perciò devono essere importati annualmente circa 5.000 ql. Vengono poi consumali annualmente per l'alimentario.ne .della ,popolaL~o,nc 150.000 ql. di orzo, 70.000 ql. di laif. 400.000 ql. d:. dura e 35.000 ql. di bultuk . .Perciò anche del!' orzo non vi ,;nnfl eccedenze di esportazione. Il taff deve essere importalo in gran parte per itl rifornimento della pop0b- · zione, dail'Abissililia. Da qualche anno si tenta di dare sviluppo alla coltivazione· de!Jla soia e della fava, ma fino aJ ora cc>n scarsi r:.sultati. Una delle più fori.i coltivazioni è il cotone il quale ha dato nella campagr.a 1924-25 ql. 6.027. . Dunque nessuna possibilità di esportazione di czreali, causa la mrnima pr'.lduzione non bastevole neppure ai bis'>· gni della colon'ia. SOMA.DIA. Essa occupa una su.perlioe terrilona le di Km. 490.000 con una popolazione di 900.000 individui, perciò un affollam 0 nto di t.8 per km. . Senza dilungarmi in particolari, dirò subito che la produzione dei varr cereaili è, meno il matS, abbastanza . elativa, perciò nO'll solo non vi è esportazione, ma vi è una discreta importauonc per potere sopperire ai, lfJSogni del la pcpolazione. ISolo il mais dà una discreta qua;1tilà di prodotto. Nel 1924 si ebbe una produzione di ql. 56.620. Ailtre produzioni che hanno una certa ~mpcrtanza son,i: Il cotone, che ha daJto nella campa~na 1924-25 ql. 4.998. Zuochero di canna che ,pure nell-1 sle~- sa. campagna ha dato ql. 8.500. eolonle aalatlche ISOLE DELL'EGEO Hanno una superu.i'cie tcrritori:dc d1 Km. 2.640 ed una tp01Polazio1•e di 100.198 individui. TIEN-TSJN. Con una superficie territoriale <l1K~. 20.034 ed una popolau.one di 10.017 ahi.tanti. Tanto l'una che l'altra non hanuo una prod~ione agri-cola la quale dia a p:issibilità di esporlamone. 11 prodotto che esse ottengono dalle !oro coltivaZJioni viene usato per l'alimentazione locale, non essend.o pur ésso •bastevole a supperire alla completa nutrizione della p0ipolazionc. CONCLUSIONE. C-ra che noi. abbiamo soUo r:1ano le reali cifre della produzione agrLCOla in generale ed in particolare _quella ~he ri- , guarda speicificatamente ~ ~eal~ !,ta deJ;J'Italia'che da!lle sue colome'. n~1 possiamo trarre le dovute conclus1on:, spe- =~-=ie riAuardanti quell.a che e oggi c~•• ·i; 1 . . la situazione cereaLicola ita L~a ~ rapl al consumo del popolo italian~•• e por o . 1 ·t 1.lo'le tnto più quella che sara a s1 ua netl prossilmo avvenire. Tenuto ,presente che il consu.n1.o medio individuale annuo fu di Chg. 18~ nel 1925-26, ,perciò superiore agli anm precedenti, ne diviene ,quasi la -cerlezza che anohe negli anni. prossimi tale consumo medio andrà gradatamente aume~tando. Ma o1tre a questo aumento certo, ;! c,)ndei cereali, e princ~palmenle del sumo n· . frumento aianent1:rà di quan i a. rn i appO'Tlo all'awnento della popolazione. Ora quando noi leniamo presente la graduale restrizione dellla superficie a~?t:a r l'~ricoltura e in •contra.posto • an- ~ento dt, consumo ;mdi,viduale per ioancanza d'altri aJlimenti che possano sup- . . farinacei e ni,r anche l'aumento penre 1 y1 . di consumo annuale de11a popo azwr.e: ci trov.iamo di fronte ad un ipr~blema dt di.ftficile risoluzione. Due mezn poss•JOO essere a m:o avviso i p~ù adatti, s,:, oon a risolvere il problema, perchè esso è insolubile, ma almeno a frO'llteggiare la situazione per .potere mantenere la ::·- tuazione ce:r,ealicola- e spocialmen.te frumentaria sul IJ}ian·odi. questi ultimi a1111i, me.no questi due ultimi dotVe il gov;?rno è ricorso ad un pe~gioramento del prodotto tpane, certo non consigLiabil~ ne accettabUe, se non da megalomani che ritengono di ,potere risolvere i p1oble,ni con l'~overire, denutrire o. affamar a il popolo. Il pr.i.mo mezzo è queLlo di :.is~emare in gran parte le terre incolte ed abbandonate, aumentando la quantità Ji superficie per la colltivamone. Il secondo, di migliorare se.rnpr~ pm i ti,pi e le razze deille sementi perchè possa aumentare la quantità di resa-1,rodotto per ogni ettaro di supirficia. Ma un altro mezzo ;può facilitare di moH,J il prcblema dell'alimentazione :lalia!t:J. Il mezzo delb emigrazione. Certo che un governo come i'altu?.!e éhe domina l'llali.:i. 'è il meno indicato ap;punto perchè è in continua lite C'lrt . quasi tutti i paesi dove l'emigraz1on-? italiana 'Potrebbe avviarsi. ,s~ l'Ita\i1 ·1vesse un governo sul serio e rnn una masnada d'uom:ni che cercano solo !a cega, non vi •sarebbe tilla cosi s1.upid:i pdlitica di re:stri7,ioni della emigrazi0ne, come pure avrebbe lavorato per creare una situazione di simpatia nei pae~i esteri verso l'emigrazione italiana. Ma un governo liberticida come l'~ltuale che 1ha per base la violenza cieca, le .manette e la restrizione d'ogni 1ibertà mdiv.iduaJ~ e collettiva, non potrà mai, non di,co risolvere, ma almeno migliorare il .problema della cereali.coltura italiana. Ci vuole altro che il lanciarsi :n battaglie idei grano che in fin dei e.e.oh hanno come unico risultato quello Ji favorire ed aiutare gli agricoltori a· 1-·arre sempre più favolosi ,guadagni a '.ut1o danno deUe magre borse del popolo che lavora e delle casse dello Stafo. Il problema non si risolve ricorreudo alla imposizione del ,pane nero • ,ppwe aNe ridicole battaglie del grano, ma col mettere in condizione di coltirvazione le terre •sin qui .incolte. Certo che per fare i. necessari ;avori di prc-sdugamento, irri,gazio1;1e. e si~temazio,ne necessitano molli de,i milioni di lire che l'attuale governo spende ora malamente per il mante.nimillnto delle orde armate, dello spionaggio, ed il continuo molt.iiplicare l'armamento gue-r.~-;co. Fin qua:ndo gli italiani non si :;a~anno liberati dal regime che attualmente sp:id.roneM,ia nelle contrade d'Italia, i1 problema agni.colo e quello della nl'lrizione del petpolo itaAiano non solo noq migliorerà, ma continuerà a peggiorare, come di riflesso continuera· a peg1;iorare lii nutri:znone del poipolo italiano. Fine. LIOTI. Povera u Squilla" Quando Filippo TuratJ, nel suo 70.o compleanno ,riccve/fe gl-i aaguri dei sociali.sii aitstrfoci, la « Sqcihla... {~sa "• volle f,ar del solito spirito di rapa, scrivendo: Pove.ro Turati, gLi doveva capita.r anche questa) Ora però al fascismo è capi/alo ben altro! L"ex-aiutante di Francesco Giuseppe, ì; mar~sciallo barone A1berto MarguLbi, è i;t.alo acceftaio membro del fascio di Vien. na. L'aiutante de[l'ex-impiccatore dJ Oberdan che avrebbe continualo ad essere l'o austriaco t~picamenr4! anti-'Ìrba,Hano se J'im. . pero austro-ungarico non 1osse stato spazzato via dalla guerra e dal popolo, è oggi un « cameraba. » dei fasoisf.i! Ma no.n basta! A rifare la ,gloria di Ca. dorina ha proprio dovuto inlerventre in questi ultimi fempt il generale tedesco K ralft. uno dei vincitori di C.apMeflo! Altro che ii saluto dei socialisti a:istriaci a Turati! Quei socialisti, se mai. erano, tAustr.ia popolare ostile alla guerra che ./'immiseriva, mentre Marguiti e KralJ, rappresen. tano r Ausf,,-ia impiccatrJce a,i Oberdan, anfi~italiana per sangue e t.radi:Dicmie la ... ve-rgogna - è la parola de; fasci.sii - di Caporet,Jo. Pov«a « Squilla ,! Biblioteca Gino Bianco I,',\ VVE.N1RE DE.L LA VOH.\'fO~fU::'-:_.·_________ _:'~--------------------- Tra la farsa. e la tragedia L'lacld1Intta1lo-austriaco. Anche i ,gi.ornaJ,i ~e/io disposti alla compiacenz<i cver-so il fascismo ed il sUO duce, sono costret~ Jn qunli ~orni d .sli.g. mafi:zrartl o a far de,Jl~ rJ5erve suJJ',afleg. ~ent-0 di Mus.soNni nei cortfron,N del- ['Ausiria. I sistemi d,i snaziona.Nzzcwione ,inlrodotN .dal fascismo nel Tirolt0 /,ed.esco avverso ali' ltalw ,hanno ,nece~riamertte p1101Jocat.od.elle p,roteste in se.no dl Par- /.ameonto austrùrx:o. Taluni orato11i hanno am;J,,e iinvitafo il gov,e11Jto dÌ Mons. Se-ipel ad òrwiare una nota alla Società delle Na. z:iort-iper denunciare ,la ctiolazJone del tr.att.afo -di SaW Ge:rmain - il trafta.J.o cli pace ,JtciJo-au~rial:0 - in,el quale ritalw si tJmpegrwva a .praticare- ww politica di li/xirtà n.ei c,onfron/!i d~ suoi IUlOIJ'i wdJJU. ,M,o,nsi.ertorSei,pel, ri:spondiendo alle ìnter,pelloattze, ha usato un lingua.gto modeT.aMssimo ed ha d•ichiarafo che un passo in ,ta] senso verso fo Società delle Nazioni è da sconsiglfo.rsi .itn quanto potrebbe .essere W?tnipreldlo come un gesto os,J;_ le dal goverrno itdldan-0. l'~r t,uJtta risposta M uss<>lin.iha or:d'irwlo aJ!a stampa fascis."a ·1linguaggio più aggressivo verso l'Austria e fa an.nunc'are la ,rof.tura dei rappo,rffei diplomafJoi. Conlemporaneamen!e si Ja inleripellare da un gruppo di de,putafi fascisti ctI!o sèopo • cN provocare u:na sparata anfi-austriaca e dii lanciare nuovJ squilli d,i guerra. Il sistema cel ricatto. all'ii ndJ.rizro pers-0nale dell'am.basckdore, sia direlJ<iTM<nie al ~ome di quesJ.o, sia a quello .del'la sUa domest,Jc,a, sitJWl7<iMaraburto. Ma i'ambascialou non si &mito.va solamente a dare una man-O me/la prepwazione dei fa/si complotti anli-fasci,;ti. E&li s.i occupava a-:.c-he dei cambi: a questo p-r<xpositodelle -informazfoni ed,ilicanti potrebber-0 essere fom?,Je e/al' diretrfore della Ba.ne.a Francese-italiana ,per l'America del sud, con sede a Parigi, In seguilo lo illustre pers<>naggi-o,che aQ-2'Viilnirero.-'o:- te le mig/ii.ori relazioni con il s:gnor Co'iy, rl ,patriota fascis!a ital,o-francese, pro,prfefaJ1io e diretto-re del Figaro, Ieee con questi, oJfari d'oro in Corsica nut.d''anle l'acquisto e vendila d.' foreste. SmascJwraJo nel processo GIU'ibalcli, dovette abbandonare, su ricJrl.esta del e<>- verno Francese, l'ambasciata. Il governo la.scisto lo indennizzò rfacend-0lo ammi:nistralore di una grande banca ilaloiarw ed in seguilo, delfo Compagnki Gei Vag<:>ni Letto. Il Barone Av2Zzana, come si vede, è il perfetto fasdsta sotto tutti gli aspetfi. Ogei si conquista l'amore. E' l'uomo felice. Scherzandsou""ls' erio IL PASTORE .... ME.NEGHIN Non è di un vero pastore guardiano di pecore che vogliamo accennare, man •bensì di u,n pastore ,di anime ... il quale sloggia abili di séta e diamanti di valore, ed Mussolini vuofo ad ogni costo creare abita •in lussuosi appartamenti nel cuore ,dinanzi aU'oipi.nione pubblica interna:rio- dei/a metropoli lombarda. ,rtaJ.eed al consesso di <jinevra un inci- Il card~nale Tosi, bontà sua, nell'ultidenfe italo-austriac-0, ,per dis!,rau-re la a!- ma sua pasfor<ile ,d,j buon pastore .... ditenzfone della p11:'mae le preoccupazioni retta dlle sue pecore .... e pecoroni meneclella seconda, ddl più grosso indidente ghini (così deve ,pensare il ,pastore ...) si ·- quello delle mitragliatrici ungheresi - occupa con iinsistenza delle famiglie nuche. lo imb'lraz:z;a non poco. mer,ose, che vanno scomparendo, accenA! pun,fo in cwi so,,1_0g'unte le cose, nando a dati d'<Jnagrafe delia città di Midopo il gesto cinico e pro11ocaior~ del !ano, da ci:; risulta che il numero delle cOIJlieBethfon, la S. d. N., nonos~arrie fu!- nasoiie diminuisce annualmente nella ciifa Ja sua buona vofontà, no,n può più fà e nella campagna, nientemeno che nelsolf ocar-e lo scandalo ungherese. E lo le proporzioni da 32 naifi per ogni mille scandalo ungherese è ... lo scandalo del cbitanti, che erano nel 1880, a 16 1/a mP.- ,fascrismo i,fdliano! là} in quesli ultimi anni. Più recG11ti docume,nfu.:D~oni ed inlor- Ciò ,impensierisce tristemer:te l'eminente mazioni hanno posto in luce nuovi par- pastore, col Umore che nel nostro gtardificofo,ni che dimostrano chi.oramente, an- no europeo faccia 1 presa ... il mal armo franche ai de.ch:i volontari, tutta la p:z;-m re- cese ed ammonisce i vili ge,ni,/ori che cersp()(l1sabilità del govenno zid!fono. rano di sfugg.:ne ai. .. gloriosi doverti delLe òinquemila mif:ragliaJrici sequestrate la paternilà !! deNa mc;ternifà .... E richiaal -if. Gothard, riszil,ta,no ~nfaf/ti di marca ma questi vili genifor,i .... al cr~sci~e et Stey,r, e facevano parte del maberiale di r.iulf11:f,',cat1t:,ni della Bibbia! guerra austriaco conMscalo da:/,J'lfalrfa al- ' Va bene che lui, il gran pastore Tosi. l'indomani del1'armisfitfto. Esse quirnii con i suoi pastorelli della ciftà e della non sono parti.le nè ·dalla presuma labbri- campagna, ,nei fatti, ,dàn-no il primo esemc-a privata d,i Verona, nè da altre fabbri- pio ,di sOfftrarsi ai suddetti doveri ... ,ma che iJaliane del genere, ber.'Si dai malj!az- oiò è solo u!/ricialmente, mentre i doveri zmi mrilntairiiiba11ia.ru. Il rriforni,me,11;/odi della pafe.J111~à /z trasmettono ai poveri armi all'Ungheria • in dtispregio dei lrat- · padri pufafivi, che ,rte a~umono anche le tafi - è stato dunque O,perafo diret(a- spese e danno ·il Joro n<>me. mente dal governo if.wrono. Ma •il buon pastore dice che tutto que- La preoccupazione di far scompariu'e questa ,prova irrehrtabile •della violazi,one sto è ancora poco, e bijogna aumentar,e .... d.ei -trattati ha spi,nlo certamente Bethlen figli. E d'a!tro nd e il gran pastore milanee Mussolmi alla diistiruz:fone ed alla ven- se deve seguire le direfbive del DireMocfila preciipitata del'le armi, nonostante lo rio, ed li suo capo Maeni/,ico Duce da invito ti.n cointrar.io-0d-el presidente della Predap,pio ha già emanato l' tukaise ag!J iS. d. N. Ma la prova rimane ... nel verbale fali'rvu di produrre moUi figli, pur asso,f. d,i sequestro dei doga;l!ieri di St. Goihard. Jiig/iarrd-0 le 1Pa.ghe ai ,padri che dev~no Lo scandalo dunq7.e è ,prosso e Mus- mantenerli, e che J'impero italico ha bisol,ini ci è d,entro !Nno aNa go.la. Per que- so~no di molti bclitNa per prepararsi ald I la più grande conquista m0tndiale, e pa- sto grida e... vuole creare a ogni cos o [',i nei.dente italo-a.u.stniJctco; allo- scopo di pà Tusi ne segue inap.puntabilmenfe gli sedarlo .in c<>mpeinso del soffocqmento orr/tini.... dello scandalo delle ,miiraffeiatrici. E f:[,i Naliani 11 devono seguire per la Il sisf.ema 1del ,ricat,fo ;- ~he è il vero grandezza del futuro l,mpe:ro e· della Chiesa cattolica apostolica romana. sistema tJJOlif.icomussol,~rtiano sia in po- {ilica intema che estera· - riuscjri; aneo- E ja! E ja! Trilala1à! ra una volta? IL BUONIBMPOiNiE. Un probabile divorzle. Ricor,daie il ,sonbu0so ,matrimonio dJ alcuni mesi or sono tra il Duca delle Pugt-ie, <Figliodel Duca d'Aosta e la Duches. sa Anna di Gu;sa, figlia del prelendeiTlie al trono doi Francia? Gli sponsali costa- ·,.ono parecchie dieoÌ'ne di milioni che furono ctI!egramente caricali sul/.e spalle del contribuente ita/Jano. I gromali francesi parlano già i.il questi giorni di un probabile dJvorzio dei due giova1,1i sposi. U motivo? Mistero! Però un giornale insinua che ,il Pa,pa non avrebbe diHico'1tà ,a pronunciare il d~vorz,ìo re/,igioso dei due co,mugi, in quanto il matrimonio è stafo bensì dichrwalo ma ill OID. 00\00tra consuimaJtol La povera Duchessa di Guisa avrebbe dunque subita ur..a sgradevole d-elusione: credeva di aver ,trovato un marito e si è ace-orta dr... aver presa una mogl,ief Edunmatrimonio. Sempr,e a pro1posilo ,d,i matri.moni. Si annuncia queUo del set~antenne Barone Romano Avezzana - ex ambasciatore iialJano in Fr(JJTl'da - con una' vezzosa !'<lnciulla diéJotfenne. Auguri e... figli maschi. Vale Ja perw. però ,d,i ricordare la figura d.i questo ambast::<idlore.fascista. Jl ,processo c-0ntro la spi.a l?!icc.iotM~ari/:;dtdli ne ,rilevò tuftJe ,le basse furu;ront al,le quali eg/.i aveva, ,pr<>sl,ilui.fala dignità diplomatica. . . R-icci.ottii Garibaldi ,d,epose iinfafN, che egli si l~eva iim,iare tutta 1a e~ d-enza se,grefa relaUva alla sua p1cco,J.a irl,c/ustria d·i .~nte ,pr.ovocafore e di spia, Modesatia p r.t.e. Novello Mo."r. /'immarcescibile e invitto • duce ha (ì.ssat6 sulle tavo. le. per i frisci al/'<>.<;tero, i dodici co_ mandamenti ciel/a legge fascista. Fra questi vi è purr' ( ahi ... dura legge!) la soppressione delle delega:ioni fa. scisle. Mangialoir' che uan'no all'aria! Oraz:o La Orc:a prende alto con umillade della biada che va in {umo. e in questo per lui non troppo alle_ gro momento, finge di fare il salame più del solito ... per non pagar<' il da. :io. < Bisogna overe il cor•aggio cli din, - canla Ora:iu - che, salvo rare eccezioni. le Delega:ioni non hanno fatto buona prova. Quesli organi ~pcsso buttavano alla riballa dei Pa. dreterni in scd·cesimo c.he creclcvano cli essere a loro poslo !,olo prrndendo pose a ·olulislichc. trin<'iando t''enlcnzc c,·angdichc e pol'lando la tuba a fianco dc.Qli Ambasoiat()ri. La sfilala dei Dele.gali fu qua e là veni. fenle de~olante'•,. Guarda, guarda. guard'((f Le de/e. gazioni_ non hanno fallo buo_na prova; buttavano alla nballa dei padreterni in sedicesimo: erano una sfila_ la desolante ... cli zucche p110/e ecc. ecc. Pero... Perù quello della Suiz::.era faceva eocezione alla re~oln. La de. legazione di La Orca e d1 FPrrata - il fratello ... di sua sorella '- era il modello delle delega.z.iani. E' La Orca s/esso che ... modesta_ mente ce lo ... afferma se.rivendo ..... « che non tocca a noi - vale a dire a loro della delegazione -- di citare fra le rare eccezioni la Delegazione dei fasci in !svizzera •· Non tocca a lui, ma intanto lo seri_ ve... E il nostro Orazio non pensa nemmeno per un momento che è troppo interessato per rtrrogars: il diritto di dare a se stesso la santissi. ma assoluzione; non pensa che altri e,api cli... clelegoiione potrebbero fare sul suo conto lo .<lesso -~·uofraterno rag onamenio. ronsiclerrrndo lui, La Orca. un pacb-e1erno in sedicesimo. una zuc:cc: v11otu e uia rl1::.correndo. La Orca e tanto ... pieno di se stes_ ~ci che mentre riceve in santissima pa'c.e il calcio de/l' <1sino. parla • di qualclie pagina di nostra modesti:'>SÌma istoria (al dia11oln la modestia!) che sta per chiudersi ,. . La modc.stiss:'ma is.toria di Orazio La Orca. Primo tomo. • Punto e dac. capo~. (Punto e o capo. o pezzo cli somaro!) Ecco un bel tema... per no1Mlle allegre e divertenti. refrallario. lssoclazloni fammlcnaltltloll~ha forniscono lnqalllni al convitti operai claustrali TI Walliser Volksfreund (amico del por~olo Yallesano), un giornale p1·etlamenle borghc5'e, alcuni giorni 01· sono lanc·ò il ~egncnle avvertimento: .\!cune s-cllimanc o;· sono circa ;:;o ragazze di diverse località del \'allc,e sup.er·orl'. sono ~·tale indulte per il tramite •dc>llaFederazione cattolica remminile dcll'allo Vallese a recarsi a Hors,chach. I;-· giunlc cnirarono nella fabbri. ca di sela arl;fic;ale . Fcldmuhle •· p,,r l'allc;zg:o e la pen.-;°one furono collo-raie 1Jc•lìe cI\h1rienhcime, (con- ,·illi fcmm:nili claustrali) a Ror::,_ chach. Da rarlc dcli' il1\··ato della dilla, s·g-101 Kellcr. furonu falte le più laute prorne:1-'" alle , agazze c·Tca lo :nr!cnn•zzu dr! ,-iaggio, i salari, il ,·itto <' l'allog~.o. Le povere ragauc pro,·arono pc. rò òelle arnar<: dclw,: on· subilo dopo jl loro à1 r;Yo a Horscha::.:.h. Per le; ~r,e~e dl:'11<.t:ra~fertc. la d·rcziQ.Oc fece delle trallenule cli fr. 2 su ogni r,aga sinù all 'e,Unzion<-' delle ~pese stCS!',e. Delle lrallcnutc ìurono plt1°e falle pt!r i grembiuli (; per l'assicura7;' onc infortuni e rnalatlia. Le fpese per ,·illo ed al!ogg'o 0\'engo:io pure deLralle dalla paga. Il villo era infe_ riore lanlo per la qu.anl!tà quanto pe1 la quali!&. Dono lulle le lraltcn11lt: alle ragazze rc!"Larono soli 16 o 18 franchi al massimo per quirud\i_ cina. Qu::slc ragazze dunque le quali run tante ro~ec 1>peranze avevan0 fallo il v·agg:o fino a Rorschach, ora anelano al ritorno nel loro pae&e nalio. Ogni quindic-·na alcune dànno la d·~-cl('!Laanpena clic h:mno m·e.sse da parlc i dena1·i del ,·iaggio, alt.re acc~llano dei posti JJer serv:' zi dom<>~·t ici' nella Svizzera oriienl.ale. In segu:Lo a Lali falli la cui au. lc·nlicilA è acccrlala diallc dichiara7:o,ni ,unanimi delle ragazze in que- ,:t' one e delle buste di paga 1>resen. l~te, ·mettiamo in guardia le giovanette ed i loro genitori dall'acoeltare un ingaggiamento pres·o lo :,labilimenlo di f'Cla arl'fìcialc Fe11muhlc S. A. Le nostre ragazze _vallesane non dovranno adatlars; ad'. essere dei comodi oggetti di sfrullamcnlo,. i ,a Fcldmi.ihlc ha dc<-ieamcnle poca forl11!11acol r-eclulamenlo del suo pcrrnnalc. .·Ora dopo aver tpnfato di incettare ma110 d'openi fcmm·nilc. prima nel Ticino. po· nel Vallese. la drrczione dello slab limcnto chieder.:\ pro. babilmenl e alle au lori là cantonali e federali il penne:,•o di cci-e.are le ragazze del suo cuore fuoti deii patri confì n i, magar; nel!· I lalia. .TugoslaYia o Cccoslo,·acchia adducendo come motivo la p1·clc~•a :ntrovabililà rii ragazzf' in fsyinc1·a disposi.e a laYorarc in dello slabilimcnlo. '.\Ia le aulor·tù - ~e 1·calmenlc YOgliono curare il bene di Lulli i cittadini - dov1·ebbcrn significare ai sic. gnori della • Felclmùhle che lrallas. !->c-roalmeno le opera~c come s.- con. viene a della gcnle ciYile, ed allora troverebbero delle operaie a io!-,a. li Regio Comimssano del Comune di Na.poli informa che iJ. personale dipeudente degli uffici municiipali è stato diminuito di 887 impiegati. La fame i,ncomincierà presto a battere al le porte di questi poveri cristi,, mentre le altre gerarchie avrann~ maggiori, disponib~lità di danaro da maneggiare. Chi morirà di fame e clu affonderà ,Je mani nell'oro allrui. Che diavolo è success ?! Secca come un colpo di p;stola esce questa smentita del Partito Fascista:_ ~ 1.:e notizie dale da alc:u.ni ffornal1 sulla riforma elettorale approvata dal Gran 1.onsi.glio sono infonda.te_ Tale s·stema di anlicipazion,i fanlast:che va ancora una volta deploralo . Ci freghiamo gli or.chi per as. sicurarci che queM<' poro/e sono proprio stampate, c. che noi non sognia. mo. La COS<l ando cosi. La Tribuna-. Idea l\az:onale d giorni fa stamp6 qualche dettaglio sulla riforma elettorale. Organizzazioni sindacali pa~ dronq,li e organizz.azioni s ·rutacali operair doveuan 0 proporre al Gran r:ons-ig/io Fascif"ta i loro candidali alla carica d. depututi. Il Gran Con_ s:iglio avrebbe esaminate e, se def caso. collaudate le liste dei proposti agq'ungendo poi dei nomi propri fino u formare una [:,ila unica di 400 ca11rlidati. Questa lista sarebbe stata pre. senta/a - senza liste competitrici - agli elettori italiani, r·uniti in UJ1 uni. co collegio, scelti soltanto fra gli in_ scritti nelle organiz:.az·oni fasciste. Gli elettori avrebbero espresso Uberamen te (Si, c'er.9 proprio l'avverbio liberamef!te, benche ciò sia id:ota). la propria opinione pro <J conlro la lista. . Il Senato non avrebbe subito mo_ di(ì.cazioni all'infuor: dell'età d' am. missione, delle categorie entro l<> quali si soelgono ; senatori e il.ella coslituz·one in Alta Corte di 'Giusti. zia. Il che non è poca cosa; ma non facciamo commenti. L'articolo de La Tribuna-Idea Nazionale - gi_ornale diretto da Forges. Davanzali. che deve essere assai bene informato data la sua autor'tà ne. gli ambienti fascisti - fu riportato da molli giornali anche all'e~tero. Il che vuol dire - con le arie che spirano in llalia -· che Mussolini non aveva nulla da ridire sulla sostanza delle informazioni date dal giornale. lnf ormazioni almeno vero.c;-imili, perchè preannunciale già da qualche mese - col beneplacito di Mussolini - dai giornali fascisti. · E ora. invece! ... Jfo che cosa è successo! La sment ·ta e redatta direttamente da Mussolini; lo si sente dal tono che è proprio suo. Quel che è probabile è che le informazioni fossero esatte. esattissime; tant'è 11ero che Mussolini le ha lasc;ale circolare in Italia e aL l'estero. E che"poi sia avvenuto qual. ohe cosa che ha fatto rientrare la riforma. Che negli ambienti di Corte si sia trovato che questa riforma pas. sa il ~:eqno della decenza'! Ma? Staremo attenti e vedrèmo. 1 etterapertal collega proto Cariss~m-0 collega, . ,poche righe. Ho .sul 1 /'tini.zio spezzata una l.an&a iln tuo f<JuOor.e qttando ti ho chiamato «,capro espi<itorio " di lutti coloro che, come me, scribc,cchiano; mi sono imposto un !"'udente e doveroso riserbo in un secondo tempo q=nd,o cioè mi sono accorto che chi pro1-esfava aveva ragioni da vend,ere; sono ora co.sfrelfo a sèongiurarti di avere un bricciolo di pi,età ~T i IJ,Oveni tap;,ni che ricercano e chied-01no cl loro cervello quelJo che a vo/,Je ,è superiore alle pro,prie /orze cliUuraJi, ti prodotlo del quale cervello minaccia seriamente di pericolare se fu insisti nel « fregartene ,. delle nostre fagrimevoll preghiere. Non mi amma lo ,spirito di corpo; quello che ispira la artiglieria a l,,e!leggiar la fanteria e viceversa; non mi la oel.o dunque 1a diversità di categoria. Sono « impressMe ,. ,ma non ho alcun risenti mento cor1tro i « comRositori ». So bene, caro collega, che ,n.orrhai tu la colpa ma feriale del delitto di mancata co"er,ion del/e « bozze" che provoca la pubblicazione di < svarioni "' e «refusi» di og specie· (1); comprw,do come J;a detta col pa è del correflore che meriterebbe pe puni'2lione ,Ja condanna a correggere r.ella sfc:;:one estiva un articolo del senafoN Einaudi o del prete Prezio;i seriza schiac ciare neppure un piso/,ino, ma dopo tuH queste consideraz,oni Finisco anch'io pe p,rendermela con le f'<!r la semp/icissim , agio ne c/,e no·n sai o non vuoi far valé re la tua quali!là di « magna pars " di ti pografia, facendo comprend,ere al deH incllftic,afo alla trorrezione che una « tene bra,. non potrà mai essere una « tenerez za ,, come è avvenuto in • Povera lupa!,. Per non parlare di « Ricordi », ,il qual. articolo ra,pprese,nta addirittura una ver illusI-razione di un disastro .... ,tipagrafico Guarda, caro collega, quando « impa gini " ,e chi'lfdi i « morsetti» se Qi è qual che riga bianca, fra tant,e nere d'inchi stro ..... Se vi sono è segno che le "corre zio-ni » sono state !afte ddll'operalore, al trimen~i .... Ma io non ho la pretesa di -insegnar il tuo ,me~f~er~-del q~ale _sei r:iaeslro, _hd, solo J umilr,sszmo desrderro dc pregarf,i.. ~ Colla speranza, li saluto J:rafenn.amcint~ * • ç (1) ,QuaT11do « ,svaaiiion6, > e « trefu'Sli, » mOI avvengono dopo le correzioni .. (E' proprio cosl. N. d. C.).

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