L'Avvenire del Lavoratore - anno XXXII - n. 6 - 11 febbraio 1928

_MJ_N_-_O x_x_:x_u__.___ A._P_. ______________ ....:.,__.:,_____ ZURIGO, 11 FEBBRAIIO 1928. ---------------------------------------------Nuin. 6.: ' Tw/0110 4475 (Selnau) - Ccnto-Chèques N. Vlll-3646 - SETIIM<\NALE DEL PARTITO SOCIALJ:S'FA fl'ALIANO NELLA SVIZ~ ' Centeaimi 15 Je f.O(Jfa. Abboru.Nnf!!iti_p_e--:,:--la_S_v_iz_z_e_ra_p_e_r_l_'a_n_n_o_/9_2_8_: _ --._,I ____ R_E_D AZ_I_O_N_E_: _ __ _______ ,,~~SffiAz~~-~--------;;;--z-1-D--EL-L-~~~;_~~; ____ __:_ Un a11100 fr. 6; .sei mesi, fr. 3; Lre mesa fr. 1,50 L'A · d La Pe 1 • vvemre el voro:rore • C@mmi.ssione Esecutiva del P. S. l. Pl!r \::!'i~. o s-;>,-"'l:::idoi linea (la1·ghc,;;~a una colonna>. 10 Cent r ·estero: Un a'fL!lo f.r. 10; sei mesi fu-. 5; tre mesi k. 2,50 Zun· an "''' ll'- Zurigo, militarstrasse 36 Pu réciame collfmu&ta, prezzi tla 0901ldini ", Pugntarlae i denti !t, La stampa internazionale a cale. na, che ha il compilo - ben retri. buito, del re.sto -, dell'esaltazione e dell'elogio td:el faoo;smo, ~i è trovata imbarazzata di fronte all'ultima ma.- n.ifestazione oratoria del duce. Da qualche .mese i vari Journal, Tageblalt. Daily Mail, . ecc., vanno <lese.rivendo ai' propri lettoi~i 'inge. nui - che non conoxono \ capr.toli d'entratà di questi giornali - un du. t re ·il quale dopo aver pacificalo e rea · so prosp-ero il proprio fortunato paese, ten:de la mano amica alla Francia ed inlreociando trattali ed · alleanze, prepara· la pace nel man- .do. Solo il bieco livore dèi fuorusci· ti it.al'ani <> degli ambienti. socialiis,ti ' e democratici internazionali. !>'ostL na a mantenere ancora 1I1elmon:do la leggénda. di una tirannia -e !dii un i~pe1falic.nfo fascista.. Palazzo Ch~gi è uno dei pilastri ru cui riposa la pa. ce d'Europa.' Il di.scorso del duce agli u1-fìciali delle carnicie nere riun.'.µ a Roma per I'anniversar1o della creazione della. Milìzia fascista., è -venuto a kli- ' sturbare questa campagna oo.sl be-. ne condotta. E poichè è Uni po' d1lfk:Oe - non.ostante le risorse di a. bilità è di sfontatezza. d·ella ~tarnpa estera che attinge i fondi al pozzo fastci:sta -- conciliare il pacifismo con lè espression_i truci ed i·p,ropositi criritinali del d,isc:ors:o !dli Roma, la sta~pa a caténa ha preferito tacere. Per ordini ricevut~ 0 per imbarazzo nella l>piegazione, ha ign:Orato il discorso del Duce. E' &fato dinanzi a cinquecento uL lcia.li doellaM]iz.ia, il fior•fiore della criminalità Iasc:&a., che Mussolini à lan~ato alliCOrauna volta il suo ~ilio_ di istigazione all'odlio ed alla gueITa. - • Pugnalç tra i denti e bombe nelle mani 1 Voi sentite e sapèle che molta gente ci odia nel mondo ,e co· . me ' Italia e come · regime. Bisogna esser pronti a d;fendere l'una e l'aL fro•.- · Mussolini sa e sente che molta gente dh,prezza. ed odia: il fascismo. E' tutto H monl<!odel lavoro - ih pi,ima. ·rua- che coltiva nel cu~ i,entimenti di solidarietà verso il popol~ italiano piegato alla rpu. pote dittatura delle camicie ner~, è tutto il mon'.do civile che faticos&· mente e tenacemente d::fende la pa.. ce d'Europa mmacciata ootentatamente. e os.tìnatà.mente dal fascismo • italiano. · Mùssolini sente questo odio e questo -disprezzo che non investe l' L 1.alia ma il ~uo re;{ip.e (o, impC>ten4! a disarmarlo~ Io sfida. La breve farsa del pacifismo recì- ' tata negli ultimi mesi non ha ingan~. nato nesmno. Episodi come qu:ello qel riforn.'menlo d'armi n·ei-Balcan( rono più istruttivj dei cenlo a.rtieoli pagati della stampa. a catena. e delle interviste c~mp:acçnti, sollec(Late, nei _sa]oni di_Pa]a7.,zo<l'iChigi. Le parole de] Duce sono giunte in un momel_lto nel quale il mondo tendeva le orecc.hf.e anmose al dia_ logo appassionàto di Brian.d e di Stresemann. · . I due rappr~ntanti della Q<>rghe. 1.1a frances-e e id6 quella tedesca.,. fi__ no a ieri nemiche, hanno compresa la neeeM;ità della tregua imposta dai proprt stessi interes~i e dalla pres.. ,ione delle mas.se iohe esigono la pace. . - • Indietro· le mitragliatrici ! • è :11tato il grido di Stresemann al Reicli- 'ilag di Berlino; • La pace ad ogni costo ! • è stata la risposta di Brianò. Erl il mondo an~ioso hai resptrato. . R~biosa, insensata è giunta. lavoce di Roma: • Pugnale tra i denl: Pbombe a mano • ! · Il fasci.smo giUS'tamente vede rrella · 1 pace europea il suo mortale nemico. Cl fascismo può vivacchiare ancora di ricatti; di ~:uti, di .solida.delà C1"1- ,minose, di. intrighi, a patto ohe l'Eu. ropa permanga una palestra di nvalità, di odi, di lotte, di gelosie. Il giorno nel' quale l'Europa comporrà Ja propria unità ec:o~omica e spirituale per sanare le piaghe matedali e morali prodotte dall'ultimo conn:tto, il fa&eismo è condannato. Non 1 e·~ più posto per esso. Il fascismo, figlio d~lla gù.erra, vi· ve dell'atmosfera di guerra. Ed al mantenimento di tale almo-· sfer.a ~l fascismo impiega tutte le sue energie. I suoi .intrighi balcanici i suo1 aiuti finanziari 'e di armi ai rdovimen ti reazionari d'ogni canlo di E:uropa, il sabotaggio d'ogn.i iniziativa di pacifica.zio~ e di disarmo, non hanno altro scopÒ. Ed al mirnggio della • grande_ av. ventura • vittoriosa. affida la risoh.1zione della grave crisi in.terna che Io incancrenisce. . Il regime della guerra civile in peunanenza, invoca la salvezza daL la.guerra all'esterno. Ed impreca ed allontana da sè lo spettro della sua ~ne:· la pace del mondo. · 8e11teallegra I cqmunisti di Falce e Martello so. no gente allegra .Per non dir altro. ~C:OJUlo•c,osloro i membr: dell'<>Jr pos1Z1one russa ....:..T..rotzki, Raclek', ccc.. - sarebbero slati deportali in laluni c~ntri agricoli· • a scc•po di stuc:11:oe per meglio metterli a -coni atto della realtà di in.odo che .d~ 11e slessi. ;possano co vincersi. di quanto sia errata la loro dottrina teorica: di fronte alla realtà della vita pratica•· I preti del Sant'Uffl.Zi:o inviavano al rogo _gli eretici pe1~ la- ste5$a preoccupazione: salvar loro 1'a1Jma! · Ma sap'ete; dove ·sono questi • centri agricoli di studio •? · Trotzki è precisamente confinato a Vernyi, piccola éittà di 20.000 abitanti sHu.afa sul fianco .settentrionale del mas~iccio del Thian.-Chain, nel sud-est del Turkestan, a 4000 ch.ilomel:I1ida Moséa e 700 chilometri dalla più vicina stazione ferroviaria. Colonia i:mlata dii commercianti e solda.ti ruis.s\ sper.duta tra la popolazioni'! selvaggia dei Kirghisk, iè.ircc,ndat.a al nord dal lago Balckhad1.. all'est ed aJ sud da una catena! di monti alti 4000 metri, ~ non è ac.. ~essib]e · che .dall'ovest attraverso dei passaggi a 2000 metri. Il G. P. U. è stato felice nella scelta. Sotto lo zarismo i dépoi:tati potevano vivere con la S?tCraD!La. di una poss:bile foga. A Vernyì nessuna speranz:;i di fuga. E. qui rhc Trotzki dovrebbe • st1L dinrc e convincerd •. Tra i selvaggi Kirgisk e solfo l'occh'o vigile d'ella e.'ndarmcria di front;era :· I comunisti dli. Falce· e Martello ~vno g~nle allegra. .Delple rsecuiiponlitiche nellaRussidaei so,1et I due pr·esi<lenli. della Commisso.one d'inchiesta dell'J nterna.7/onale •so~ c:al'sla sulle condizioni dei prigj'onieri politic', il senatore De Brou... ckè.re (Bruxelles) e il deputato Ar- !uro Crispien (Berlino), inviarono 11 2 febbraio al presidente del comi,.. lato esecutivo cenlrale dell'Unione àei SO\:ict, M. Kalinin, la seguentt: lettera: · • Al presidente 'del comitato esecu. . Livo centrale dell'Unione dei So. l.'1et, Mosc::i. Il 1 d(oembre 1927 incLirizza.mmo a Lt!i una lettera onde dar espre~sione al desiderio del proletarjato in· !ernazionale che l'amnistia conce:;.sa in occasione del ·decimo anniversario ,IeH'Lnione dei Soviet avcss-è r,u. re ad .includere una amni.Stia poi il i. ca. La nos!ra lettera è rimasta ~':!nz:i risposta. Cienondimeno è venuta da p::.rle ~ua ima risposta la quaie non potrebbe essere più 'cltlara e comprem,il-,.ile: Lei ha decretai'> r.m111c• p<Tncuzioni · A d07,Zine· i capi dell'opposuzionPdeJ Suo partito fu dalo il bam:_lo. Co.si dicasi .di Leo Trotzki che deve trastcinare la sua es.istenza. nc!\n !01ttaPa Asia, nel Turkestan lontano centinaia di chilometri da. ~gni vita palilie.a e culturale. I luoghi di con. fìr.o per Rakow~ky, Radek ed altri non vennero ancora resi noli. li prr- ,~,_:o però col quale Lei cercò iìnora ài i!Jt:dere H proletariato m'mdiale :.Jul Suo sistema di persecuzwne. è riconosciuto come tale oggi più che mai da ognuno. Centinaia. e centinaia ròteca Gino Bianco ···~---·· .... ., ------·--·------. --·· .. . . ····• ···--·· . ·-··-· -·-··- ··-·----- di ~:,nahsli onesti e ·convinti furono ~eltati in prigione e relegati, e r;uan. <lo gliene fu chlesto, conto Lei tentò di giustificare le persecuzioni con fa,•ole d'ogni specie, d.icen.dlopn esempio tr~Ltarsi di contro-rivoluzi0 1;ari. Tali qualificJ1e furono - come resta provato per un centina;r. di ca•si - delle vere calunnie di uornjni e donne che l).anno sacrificata la lo. ro vita al 5ervizio della. classe op-e. raia. Nel caso attua.le dell'oppo'>izione nel Suo partito Lei non! potrà a.do. perare la solita calunnia, traltarsi di controrivoluzionari, nemmeno in seno· al Suo proprio part\to. ·. Benchè lontani da considerare bc- :1 efìche e salutar.i tutte le concezioni di Leone Trotzki per ]a classe ope . raia, n·on negheremo mai cht> c1sc. &ia stato un rivoluziona.ri:o convinte e ciò non potrà negare neanche Lei. La persec'Uzione conilro gli oppo- &itori del. Suo partito ·e particofo.r- . mente il caso Trotzki. servono come.· .illustrazione del Suo sistema il qualr noni tollera nessuna differenza di opinione, subordinando tutto alla ditta.. tura .cfulSuo governo a:ssolutista.. I pre5-identi della .commJssione d'ell' l.n.lernazional'e Operaia Soc:alista per l'inchiesta sulle condi;r,.ioni dei prig1onier.i. p'olilic-i: .Louis de Brouckère, Arturo Crisp'en •. Sindacalfascismo A MHia,no, t,:.mri s-ar.o, jJ S:midaicaio faiso';st.,·d~!!1Ji cli.cwNeztr,s ;pubbllci, ha ~onv.ç,r-..,a,lo i prC!f.ai isori.Hli in a0s,zanblea ,p.er dliscufore di sailla.rie dii C4"a.ri. Paire ohe i'a.ssemJ:A1eanoo ro,sse Sila.dai aiu<lcirizzz1ba da~:le ~ori. geirar.chi-ecr.A:pCuaiz.jonw:ie. Mora.le: l'a.inkloanaai.i pareodhi d~li iln- . ~ sono sbarl;i a.n-esta,-ti, e ta,!nmi de- . feriti a:lll 'all.lllc1ritàgi ukM!ZOOria. E" i:'li sinda,call.ism.o faoo:slL.a..:. A proposito diG_uglielminotti Leggo nel numero scorso de!l'Avpenire un articolo -dal titolo « A prop-'.>- sito d,i un opuscoio » redatto dall'amico « Fle », nel quale si tratta di un certo GugLielminotti. • Codesto signore - diffidato da me ag1i amici nelle colonne dell' « Avvenire » · stesso, saranno ormai · tre mesi si presentò ad un amico di· Ba: silea dal quale era :ri,usoito a farsi pren: dere sul seni.o. Questo ainico lo presentò a me perchè esso diceva essere decis,-, a far uscire un gioma:le antifascista redatto in tre llngue, mi parlò come ua ispirato, con linguaggio aitisswo infi.J. rato di fiilosofia e di etica. Diffidai per istinto e mi._q subilo on guardia gli amici, rifiutai senz'altro l'aiuto per una conferenza che esso voleva tenere in Basilea sua tema «fitlosofia» e da certe sue &asi sfuggite.gli potetti comprendere chiaramente essere egli un basso strumento. .. · · ~ Non volendo :Però farmelo sluggire gli proposi un appuntamento che ~li accettò. Va da sè che e.gli non si è più fatto vivo. _ Intanto le informazioni da me açsunte assunte su questo triste figµro ml portarono a far conoscere come avesse tr.uffato dei troppo creduli amici ad Huningue (Francia) ool pretesto dellà . creazione· di chissà quale nuova organizzazione antifascista. Ri~ a farsi consegn~ del danaro- 0 se ne parli insalutato ospite. Da altr'i ami.ci di Basilea seppi poi· come egli fosse ricevuti_,:> aiffethtosamon.te dal Vii.ce cons:ole col quale era stato' veduto a ,passeggio in · automobile ,per le we della ci.tfà. Dopò d~ _cìò 1pen.sai di wu!:,blic:ire· UM diffula sull'«'Avvenire,. per mettere in guard'ia gld amici. Sarebbe quindi bene che tutti tenessero ·mente aJ.le d.iffufe e tratif.a.S$ero come si meritano èerti figuri quando h·anno la disgruia o la forttma dii imbalttersi Òon essi. M. d. S. · .- Il ca-po... del Governo u pugn:ale f9ra i denti, bo mb.e alle mani ... ;, · Cosi• pa•la. alle·sue selli••• il ePl&tianlaalmo eapo del GovePno d'Italia. .Ltngilaggto degno -di un eapo banda dt bP~gantl. n "canto delavoro,, ...fascista Avele lelto il canlo del lavoro'! No. Pe~to1 Avete perso l'occasione dli ve~ere una volta di più il fa.scisimo allo specchio. In ogni modo eccovelo lraq.otto in parole spj.c.ciole: , Quando la patria si chfama.va. Roma, Italiano dominavi tu. (Vera... --mente chi dominava era l'imperatore O il patr~ziato; gli itaJiano oboed:vano ·e tiravano la cinghia,). Poi le cose andarono per la peggio e l'italiano se ne an.d~ per il mondo a vender statuin-e di gesso, a fare l'arrottino ò l'ombrellaio, sbarcando malamente il unario. Ma ora che Bovio-MascagnLRos5oQ.i èantano (il gen:o della stirpe s'è ridç.stato in questo ~rinomio) gli italiani tornano tutlt a ca.sa sicuri di arrotonda.re per benino le concave p-c:mcie. · gue ). La patria è grande e Benito è il suo profeta , . E il lavoro? . E' un'arma éhe deve essere smUSL satal · Capito il ,d'oppio ~nso? ... R. .. IVA. Quel Sctive in uno dei rnoi asterischi quello $Vergognalo di • balilla ,: , Non credo che vi possano es.sere ?ei ren_itenti 111scritti ai Fasci, poichè 6li artigdlieU' f mpsrialism Nel Nicsrae-ua · E' nolo che gli Slati Unit\ gli Stati Uniti di Wilsoo1 ( < diritto d~ popoli a disporre di sie st<>ss;•) occur,ano militarmente da parecch,i. mesi .il Nicaragua, faocndovi una guerra .sen... za quartiere- contro i difèn:sori della indipendenza d~lla pi'C',ColaRepubbIL ca dell'Amen:ca Centrale. L'occupazione qel Nicaragua fai parte dlel piano generale ohe temie a sottoporre al protettorato degli Stati Uniti tutte le piccole repuhblL che dell'America Centra.le e delle Antille, ·in atte~a del turno delle grandi repuhbl:che dell!America del Sud. Nel cas.o particolare del Nicaragua c'è un altro fattore est.rema.. mente importante che agiscie, n pos. sesso .del Nicaragua è intimamente legato alla dominazione del Pacifico. La popoiazione incl:iaria è o-ra, insorta 'in nome dell':indipe~dellZal e ' della d''gnità naiion.ale. Agli uomini · •,.diStato ingl:ese ques~o atteggiamento è se~brato mcomp;rens.iliile: una;pGpolazione coloniale che ncn si Jascia trattare 00 I?e « rosa • inglese! Ciò i ~ 1<?.r 0 parso come il colmo dell'au.. dacia -e della tracotanza. _La. ~ola è stata .d'ala dunque alle tmtragliatrici .ed ai moschetti che non ri~ar.miano •p:èr le vie cÌi Cal. ?1-1-t!a., _<li Bombay e di Madras, gli mdiaru protestatari. ~oV1;111qu.«ò: rmai l' imperialisme ..ca~tali~ta SI ~rova d~i a dei pòpoli che yoghono esser lilieri e che · lo -saranno. · · Trai la farsi. ·a ;la traged·.ia ~ Si sa come sono costituiti gli ~tati Un.ili. Al Nord-Est, nello sp~o r:eL lativamente ristretto che si estende tra· la costa atlar1tic:a ed i Gran:dli Laghi, s.i trova concentrata tutta, la po,- Ef,ttu1h11a fastidi tenza. industriale d~i Stati Uniti. a Il 1928 sarà fanno delle elezioni. Ecausa.· degli enormi g1aciI1J.entidi car- lezi?ni in Francia, in Germania,. e pro-. bone che vi S'Ì trovano. E' là tra New babilmente ~ Inghilterra dove il pHr:: Yo·rk e. Chicago che batte il Ciuore no conservatore perde sempre più la. li• di tutta l'economia amer.icana; il du.cia dell'opinione pubblica. .Anchtl br resto .del paese non è che territono· conseguepza della apérta coUzunontt del agrico]o o di mi.nriere metalliche. Forcing Offilce con il l~imo italiano.·· Questa regione è situata sull' Atlail- Da "~ punto di vista ,tenera/e ai preLico e nOJ)-sul Pad'fico:.gua.rda verso ved'll un successo delle IJiniBfre e parti. l'E.ruro-pae, non verso l'Asia. Per an.. colarmente dei-socialifii c/µl .aranrio ili dare da New Yoflk al Giappone o in arbitri della situazione politica. · · ' ·Cina bjsognava fino a que.sti ultimi Tali prospetN.ve inqaieftµzo ·non' .poco :rnn• fare il wro· di tutta l'Amerf.-c:t i ICUICisfiita}i'!ni•,'Per qùant.b ,,•.; ,,,.._ del Sud. Fi.n.cihèdurava tale.5-i.tuazio tendano rinclziudersi entro le lrontui,j ne gli tSati Uniti non pot~vano SlJle- nazionali, e'è una · atmoidera earopeiJ e rare di conquistare i mercati .d/ell'E.. monda.aie alla qaale ne.~n pdHtt · stremo 01iente. Qu-esto rimaneva sc,tfrarsi. E' per quetdo che i/ -Corri~ domi~io riservato al capitalismo eu.... dlf:!lda !Sera proclama i:he 81.. i lucidi·~ ropeo e principa1mente inglese. sono direttCIT!'ente intere#Gll ,al/e elcL' apertura del Canale. di Panama zioni. franoelJi, ingleal: tede11ehe; OCP'.- ha camtb'ato totalmenté questo stato tuttaoia queste non pouono 1'111Ciarli-,. dL'•C'ose.Grazie al canale. l'Est ame- differenti. E si comprende: o.' il I~~ ricano comunica oggi direttamente · conquiBterà l'Europa o la, dttmOCJ'Wlf't(ti · col Pacifico dove comincia a battere •ocialtFa conqai8terà l'Ila/id. · · , m breccia la concorrenza europea.. Alla fretta con la qaal9 il la.éi#no • Ma è necessario che tutto ciò du!Tli. accinte a vara,e la proprià rii-o~ . Perchè la dominazion~ degli Stati . della rappresentanza nazionale,· non l Utµti po.ssa stabHirsi sal<lament-e nel dunqae est:m,eo l'ambiente eufoptto. , ~ P~cificio bisogna che cont::numo ad · lJ. Grqn, Comiitlio Fasci#.a ha ap,,;i.,.. esistere delle comunicazioni tra i dué to approvalo in: qu,sti tiorni il testo 4é-'.' oceani attraverso l'America Cent.I-a... definitivo della riforma del. P.arlamp,-.. le e <',hequeste.comUiliÌ.cazioni siari~ to.·Tala tesl,o non'def!e piri ortnlZi mbln nelle man1 i solo degli Stati Uniti the la lor:malità - pura. lormalilà! --- Du~ soli punti dell'Aroeiica cell- . della approvazio1U1della Camera " del al Senato e della aamione del re .per ·-.. tr e pertmettono che queste comu.. •ere lette dello Staio. Anche '1•italia •-'.._. nicazioni possano essere 5-fahilite: il ,--, Panama e il Nica,-,:,m,.., ·' 11Ci8f_a ~ cosi la pr_oprle elezionU: ·""t'>~ Buffe pero, quiel,te elnioni! Il primo è g:à in' man.o agli Stati La nuooa legge s'inspira in;atti ai'-~ Uniti, il se,con.do 1o deve e_ssere :i:d guenti principii: · ogni costo. · . ~bolizione del 11UffraaJou, niueraale;; .Eooo perchè malgrado Wi1son., dmtto elettorale riservato agli inscr.itti.· J malgrado Borah, malgrado· tutti i alle Corporazioni ,IQ8mte; Iuta di can,,- congre,ssi pan-americani e Lutti i sa- · didati unica, comp#ata dal Gran .Conmcri principi, il cap,.italisrno ·yankee tlio lascista, per desitnf!Zione delle ornon aJ?bandonerà la -preda e SlOpprÌ- g~~izzaziani las&ste; soppreasione del merà con ~reoplani, cannoni e mL d.mfto di opposizione. traglialr:ci l'indipendenza del Nica- Questa è la legge. Ai lettori con« ..· ragua. . pirne l'applicDZione. · ' , .. I o r n di a · ller1allziazfln N , La stampa_ filol~std e",,;.opeo _ P'lr - • Oi. non vogliamo che il vo. lucro. o per diletto - insist~ ml chiodo ' str'?f bene I .- - Que5ta è la! sostanza che il l~smo . è in r,ia~ di normai,·•. llill o.rme dei numerosi articoli a-r. • .. Il r zarsr. • parsi ne a stampa conservatrice in- Sotto un· certo aspetto non ha torlo. glese sulle resistenze, i boicottaggi, NelrJtalia lascuta l'eccezionale na tra.· gli sciopetj (!'On i quali gli indiani sformandosi in norma. u ledd/ odi;,_ manifestano il proprio desiderio d'I d l _..___ 66 . d. d Q e noveuiure stanno per enere incorm 1pen ·enza. uesto è apche il se~ porate nel nuouo Codice Penàle; le hm- ~o del discorso pron.undato dal vice- rloni scarulalose del Tribunale Bpt!ciale · ~ in&le.se delle Indie, J~,d, Ii-vm,. tre verr~~• in. coruegu·enze, 1 Jeuolattt ai giorm or .sono. _tludzc,. _ordinari, o"'11Tfai aelezionati • Ma gli • indigeni •, i sudditi. della c:aJ,:chrzzaJi. · 1 , Poi passa qualche altra nuvolelta; ina non ci si bada.: tutto rinnova il sangue della guerra. Roma risor- ·ge: nell'Umanità. (Quanfo meglio sarebbe che un po' cI,•urnanitàsor~se .:i Roma. N. d. R.) 1 Fasci, che sono, prim~ dli tutto,-, 1ivalutazione della Vittoria e dei combattenti, l'eleva1fone dell'Italia glorificata da. mezzo milione di caduti, noill possono aver concessa. la loro. tessera a coloro ohe nell'ora della chiamata, rÌ-elle gra~ orè di Caporetto, non hanno .sentito il bisogno di presientarsl alla frontiera. Noni credo. E ad ogni se qualcuno fosse riuscito adl mfiltrarsi nelle, n:ostre file, dovere di tutti è quello di 'ricorrere, per via gerarchica, sino a Lanto che nessun renitente abbia ad e~ere n-ei Fasci. Via i reni.tenti dai Fasci!•. colonizzazione inglese, hanno la pre- Nel novembra 1926 . Muuoltnl pro-- tesa di voler conoscere qualche cosa malgò le kggi ,l'eccezione aHérm,,mdo · ~ ciò che sarà il • proprio bene " e c~e la loro appli~zione per cinque an.. di essere cònsultati iill proposito. nz sarebbe baaf,aJà a rendere il. la.:iamo . < Senti poi tu, bronzeo oontad..iino, ora ~he la patr\'a è gran.de non potresti segnarci un solco nell'eternità che ci ricordi'! E tu maestro, guarda. un po' se non è il caso di in.:segna.re la Storia' d'Italia alle future generazioni, dinam:i~menlt: cosd. come te l'abbiamo tratteggiala noi in queste tre strofe? Il Lavoro ·(oh~ parla di oot)da. in casa demmpicca.to?), il lavoro, o signori, • è un'anna. e una bandiera della libertà. (Siamo perfettamente d'ae<:ordo: è per questo che lo :perseguitate come un n.emìco, del ~nVia dunque dai Fasci tutti i reni_ ie!'t~. t~tti i disertori, tutti gli•• italia. niss1m1 • contrabbandieri a favore dei nemici della patria. E quand.'an. che non restasse più nessuno reste. rà sempre lui. Orazio Laorca '- che é •balilla• -, che nelle gravi ore di Caporetto, essendo giovane sano grande, grosso e robusto, ha ~ntit~ 1[ bisogno ... di imboscarsi, a Lugano dietro i limiti <letà, e dietro i limiti della sua immensa vigliaccheria. Che faccia tosta ha questo immondo e svergognato f aschista/ refrattario. N. d. R. Non è proprio esatto, ma nella sostanza ... balilla I.a « fuerra." l'ha vista col b'inocco1o. . Ciò spiega, nella so5tan.za. il mo- inc-rollabUe. Vl!Ile.nto ~~e Si s~ svolgendo m qu.e- · A diatanza d~ un anno, coii latti, J costi gtorm in India e che prende le · stretto a riconoBCere che il lat1elvno non f?rm.e più_varie ,~la resi~~- può viv~e _che in vir(_ù di quelle let,i. siva_ ~la_ l~.rr~zione aperta_ V10- . E q_ur~dz le ete,:nrz::a. Almeno nelle lenti me1denh di stra.da hanno ino}_ •ntenz1om,.. ! · tre segnato l'arrivo della 'C'ommÌSSii<>- ne d'.ino~i'e~ta gi~ta d'Inghilterra per studliar.e le nforme • possibili •.. da concedere ·nella rappresentanza na2fonale d-ell'In.dia entro l' Impero coloniale inglese. A ~ombay, a Madras, a Caloottai le proteste indiane hanno rag.giunto propo.rzionj di rivolta. Percliè la commissione rèale nominata dal governo conservatore inglese è composta esclll'S:ivamente d'inglesi. Pirandseillo 11111111 Pirandello chiamato a rapporto da Turataugustòlo per dar spiegazloTU? Jf!l1~. ma ,«_arsa le~e lascutà, ~ppanclo- . s, 1? cumce dal/ occhiello, :ha gridalo: " ~ ivergogno· di • eaeere italiiap0 e f~ soistal,, · · Il uecchio comm«/iogralo 6ici/i~o cl.e per valorizzare la produzione letlnaria ed a"iccliire la ccuaetla, non, emò • solidarizzare con l'assQ8tlino poel,; fl<,rni dopo la traaedia Matte~tti. e.a,~ ..

\ La qualifica d'italiano non gli compete. EgJ.i l'ha rinnegata in q~i giorni éil giugno 1924, nei quali, mentre gli ita• Liani erano in lutto e •fremevano d'indi tnazion~. egli •i rendeva solidale con ln banda d'a.sassini che ne comprimeva lo sdegno e /a rivolta morale. Pirand-ello può solo vergognarsi di_esaere fa.scisla. Italiano egli non lo il pii, dal giugno 1924. l'Italia lo llqultazlone Il lascismo continua la liquidazioria della ricchezza nazionale italiana in fa- •ore della plutocrazia anglo-americana E' la sola condizione a patto della qua. le gli viene consentito di vivere. lerJ un gruppo di banchieri americani - i la Slefani che lo annuncia - ha conceuo un nuovo prestito di 12 milioni di dollari alla Società Temi, con ipoteca sull'intero macchinario della gra:rde acciaieria italiana. Dopo le industrie elettriche, quel/<J automobilistiche, quelle navali, 1Jra è la volta delle siderurgiche. Pezzo per pezro il fascismo vende l'Italia. L'oradelladis!razia Rossoni è decisamente in disgrazia. Sta •ubendo la stessa sorte di Farinacci. Ha peccato di superbia nei confronti del Duce e la vendetta implacabile lo sta per raggiµngere. I giorni della sua potenza sono contati. I logli personali del Duce hanno comincialo l'attacco a proposito dell'Inno del Lavoro. Lo prendono in giro. Veramente l'uomo si presta: ve fo irr.- maginate Rpssoni poeta.? · Farinacci fu liquidato con il ricatto dello scandalo per il fallivzento delb della Banca Lusignani. Rossoni sfa per e.. ere affogalo in un mare di ridicolo. Però Rossoni è filosofo. Cadrà bene: ha cugicurafa la pappatoria. Lo scopo della sua vita. Larestaura1imona 1r la Lo scandalo Pitigrilli-GuglielmineW i un sintomo delle condizioni nelle quali il fascismo ha rido/io moralmente l'/. talia. Un bel giorno la nota scrittrice Amalia Guglielminetti scrive alle autorità fasciste delle lettere anonime nelle quali cienunaia lo scrittore Pitigrilli come un feroce nemico del regime in relazione con gli antifascisti di Parigi. !mmedialamente Pitigrilli viene arrestato. Dopo indagini ed inchieste Si vien~ a SCl)- prire il trucco: gelosia di mestiere e..... qualche altra cosa ancora, a1;eL•a~o spinto fa Guglielminetti alla _denunc!~- La Guglielminetlii 'dà il cambio a Pd1t,illi in carcere. Tutto ciò è avvenuto nella élite della società italiana con· temporanea. . Pensale ci quanti di tali episodi sconosciuti avvengono quotidianamente in Italia! Dove per sfogare un rancore, per co'mpiere una bassa vendetta, pèr l~be• ram di un creditore molesto basta rivestirsi del più puro fascismo e denunciare quale antifascista il proprio nemico. Quanta gente, vittima di tali bassezze, i 0gg; in galera o al domicilio co!!,!o! Comeprima, o_ duce·1 Evidentemente il duce deve essersi . aècorto che i fascisti all'estero 1!,an. no rotto troppo le scatole col nsul. tato di diventare antipatici - loro e il fascismo - dappertutto _ do_ve · aaiscono. Fatto sta che ora egl· V1en f~ori col galateo dei fascisti all'~sle~ ro, un capo.d'opera in 11:atena d1 ipocrisia. Vi si d:'ce questo zn sostan~ za: poicllè l'attacco fronl~le _non da buoni risultati, cercate d, g,ntre l~ posizioni; poichè - in manca~a d! manganello che all'estero non s1 puo adoperare - non po~e~eimp~rre al~e istituzioni italiane di issare tl fasc.w littorio conquistatele voi entrando. Vi <domesempl'-ci cittadini. Ma con garbo, con le mani inguantate. Laorca, dopo aver letto le .sa~z-e tavole deve aver tiralo un sospiro di .rollievo: e Dio sia ringraziato! Non ha detto che bisogna scrivere .,enzà errori çli grammatica•. Ebbene. no, o duce. Questa. tatti~a - se non ci sono, dietro, le ~naccr": e i ricatti dei Consolali e de;i Fasci _ non darà nessun risultato perchè i fascisti all'estero son.o pochi, pochi: pochi. Con le buonie maniere .ess~ resteranno quello che S'1nO restai, dopo l'attacco frontale: quattro gatti. Gatti un po' - un po' tanto - ingor. di; galli dtalle ugne lunghe, 1~a qual. lro. Eppercio, o duce, faccia - se non l'ha già fato; ma l'~vr~ f~tto - una cosa: mandi istruvom ar Con. solati e faccia mandare istrnzioni a-i Fasci pe_rdire che _le nonr~e dettat~ .rono una burla e niente pw; che bisogna contimi~e a minaco'~re e a ricattare quelli che nelle vane colo. nie italiane mani{ estano qualche q~a. do di timidezza; che bisogna colJue inesorabilmente - come si puQ -: quelli che sono decisan:e17-teav~ers, al fascismo. Se ~o. ba~, tl fasc·smo perderà anche I pochi che, con la wiolenza. s'è tirato dietro. """"!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!l!!!!!!!!!!!l!!'!!I!!!! .. Le~tf: ~ _diif [ondete ki Lauoratorr •. . l', Avvenirt> Ioteca I,'AVVENlRE DE.L LAVOR.'\ TO::_:R:.:,;I<'.:__ ____ ________________________ _ Tribuna libera Dlseussloni La compagna BalahanoU ha inimato ora, in fc.:bbraio, Ja risposta agJ.i artico• li sul problema deJll'unilà ch'io pubblican lo scorso dicembre. La distanza è parecchia e crea un ir,conveniente abbastanza grave: è facile che molti c:>mpagni non abbiano presenti i parlic'.>lari dei miei ragionament:i, dei dati e d~i faili citati a sostegno della mia lesi. Mancano quindi. del termine preciso cli confronto, che è necessario per dare una idea d<.:1v1alore, della bontà e viceversa delle tesi contradditome. lo dovrei pertanto ~ulre l' argomentaz.icne\ avversa, correggere, ,pred:s.are e ribatlere; ciò <:.qcivarrebbc a rifare aùmeoo in p:ir· le il ragionamento già svollo su queste colonne. Non è atlraente; propongo quindi di trasferire la dJiscuss:one nell'Avanti/ I compagni della Svizzera leggono ambedue -i giornali, il1eggeranno quindi. ugualmente gli scritli contraddir tori, la compagna Balabanofi avrà la sod.dJisfazione di sSCrivere per tutti i so· ci del Partito ·ed io a.I p'.acere di fare a.ltretlantò almeno per una parte di lettori che non con~-cono la m'.a lesi e le mie motivazioni. Accettato? In a<ttesa della ti.sposta, alcune r~ttifiche ed osservazioni alilo scrlllo della compagna Ba,labanoff pubblicalo nell'ultimo numero. Ness1m fautore dell'unità affermò «che sc,no superate l~ di.vergenze di vedu· te programmatiche e tatb:.che c~e . nel passato hanno d~viso ;,n due ali 11 P. S. I.». Fu dclto tinvece che nella pr:>.· tica i due partiti sociallsli at'.uali fanno, o non fanno, le s~csse cos<:, che sono costrett\ ad a~re così, che :i.on possono fare diversamente pe!·chè la l.'l• tuazione non lo consente. Se ciò si vuo~ contesi.are, si favorisca dimostrarci che l'asserlo non è v-ero. Quanto alle divergenze cli vedute fu alfermato che v'.. permangono, 111ache non sono tali da impedire l'unione e che comunque bi.sogna cercare di ridurle piu che sia pcss.ibile nell'interesse clel m.>· vimento o-p-eraio e sodailc.s.ta. Ci vuole un po' di buona volontà da a.mbe_le i>_arti, naturalmente; bis~na che gli un1 e gli altri rinunc;no alla presuntuosa pre- • tesa di essere li dep-ositari assoluti della ver:tò socialista, delle « tavole della legge », So bene eh.e non è fa:~e far sacrificio di ,una parte anche min:ma delle proprlie vedute, ma ritengo che l'unità socialista sia tale un bene per la causa coonune, da meritare qualsiasi sforzo. ~ io dovessi rinunciare a,IJ1a speranza che re tma strident,e contraddiz;ione tra lo accanimento con cu1 la compagna BaLabanoff si oppone all'unione dei partiti -itali.ani ed i grandi sforzi che com· pie per unire i partii.li delle due inl.er-, naziona I i. E già che ci siamo, un'altra osserva• zione. L'Ufficio internazi.on.ale si trova a proprio agio a· f:anco dei membri del partito indipendente de'} lavoro jnglese che non fu mai intransigente, che è partecipazioni.sta, che fino a qualche settimana fa aveva nel proprio seno due ex 1J1inistri del re (ora ne ha uno solo; il secondo si è dimesso rilenendn terminato il comp~lo del parli to J; si sente onoralo e fiero della cooperazione del partito operaio norvegese, che recentemente ha assunto il potere offertogli. dal re, ben sapendo di dover d'pendere, nel1o svolg:mento del programma di governo, da una parte della borghesia. Io non mi scandalizzo del fatto e non mi spaventerei nemmeno se domani, o fra qualche mese, quando l'Ulficio .internaz:on.ale ci invierà il manifesto che d promise l'anno $Corso, scorgessi in calce al documento la f:rma di qualche ministro del re di Norveg'.a. M.:i.mi domando: perchè l'Ufficio stesso e per esso la compagna Balabanoff che ne è.... tutto, sente tanto orrore politico all'idea dell'unione coti compagni unitari italiani, che non sono mai stati ministri di re, che non furono mai, ed oggi io sono meno che nel passato, più a destra d~ll'lndc.pen.dent labour party? So che la risposta non mancherò, ma credo d1 poter affermare fin d'ora che non nescirà a canceUare la coulraddizion€: che .es'- ste e rimarl"à. La compagna Baìabanoff vede negli scritti e nelle tesi dei fautori dell'unità un grave pericolo per l'cducazi(?ne rivoluzionar:a delb masse. Credo che qui sia necessario anz:tutto intenderci sul significalo dell'usato ed abusato termino « rivoluzionario ». Se per esso si ci.ntende 11n'aflermaz10ne teorica indivisib:le dell 'iintrans1genza assoluta e dogmatica !,"egregia compagna nostra ha rafone; ma se invece s: vuol significare pensiero ed azione volti a trasformare con tutti i mezzi, senz.3 esclusione di colpi, il sistema colletli· visltco, le sue preoccupazioru non han· no ragion.e di esistere. Nessuno dei fautori dell'un.itò pensa di abbandonare il terreno classistico; nessuno vuole insegnare alle masse e sperare ed a coniidare nella borghesia; tutlli vogliono sia fatto assegnamento suU'azione della classe sfruttata per la realizzazione del comune programma. Negano invece la intransitenza dog;matica, che sovente paralizza l'azione e condanna all'inerzia. lo affermo che l'inlrans;genza osla· colò l'azione del nostro partito e delle masse operaie italiane - azione che sa0rebbe stata rivoluzionaria anche se in qualche caso non fosse stata ostacolata e magari avesse avuto l'appo~g'io di qualche aggruppamento borghese. ~er me_l'~- sercito proletario, ossia il partito soc1.alista più rivoluzionario non è quello che più pretende, ma quello che più fa e<! ottiene; non quelJo che vuole il tutto e nell'impossibilità di ottenerlo si chiude in una sdegnosa inazfone, ma quello che non potendo avere il tutto, strappa una parte; queUo insomma che sa meglio manovrare di fronte al nem.i<:o, che sa strappargli posizioni avanzale, senz:i perdere ma:i di visi.a l'obiettivo finale, nè pregiudicare l'azione necessaria ,per rag(lungerlo. In det.erm:nate circostanze una temporanea transazione che rende possibile una azione della classe operruia e la conquista di nuovi diritti e nuovi spalti, vale p:ù d: quals:asi affermazione di principio che per sdegnosa e fiera che sia rimane quasi sempre platon:ca. So b211.eche in p,c,:;osilo v:i è molto d.a d:re, so cl1e vi sono metodì diverst, ccc.; se occorrerà discorreremo d:i tutto; per o;tf basti c;uanto I detlo. Sono perfettamente d'accordo con la compagna Balabanoff nel riconoscere che della tremenda lezione imparlitac1 dalla reazione 1tal:ana bisogna trarre inscgnamenlo. Resta a ved<..re se saremmo d'accordo anche su cosa dovremmo ~mpara.r.'1:.Dato che le premesse sono divergenti, temo di no; in ogni modo è quanto vedremo presto. Sono felice che la compagca 13alabanoH m'invidii per la mia s:.curezza nell'aitribuire ai metodi intransigenti la causa della nostra catastrofe i.o Italia; cl.a parte mia dichiaro d'ammirare sinceramente lei per la costanza e l'ardore con cui difende e sostiene la propria te· si intransi:ge,-oliss·ma mentre intorno alla stess:i. tutto crolla e non rirrane che I~ rovine ed il deserto (L'ultima torr-ella dell'intrans:genza assoluta, il Partito o· peraiio norvegese, che sembrava sfidare i tem.ui e gli e\'enti, è riu'.>ala d'un colpo, come le mura di Gerico, al primo squillo della possibilità di azione transigente). ISenonchè, purtroppo, abbiamo lutti poco di che da invidiarci e dii rallegrarci e meglio faremmo a cercare di r:.oo• slruire la ca.sa comune ch'è distrutta. A. V. i partiti soc:alisti si riu~fichin~, . credo che dispererei del diven.irc socialista. Contesto) ,l'incom-patilflità! .dii_ Jiverse wndenze socialiste .in un medesimo par· lito e chiamo a testimociane della compatilf:litò, 1l'es.istenza di fatto delle tendenze in tutti i pa.r~t.i. Intorno problemdealproblemdealsoci~lismo Vi sono dei li.miti nelle divergenze, io so· so pure che una minoranza. con conce~iom molto -diverse di quelle della maggioranza può creare qualche incon: veniente· ma tutto il nocwnenlo che puo recare ,!:esistenza di due od anche più correnti disciiplma,te .in un ,partito è nulla in confronto de:i tremendi guai che determina l'esistenza di due o più parEll affini tra cli loro - volere o no - con· corre~ti e quindi contrastanli e li.tigant.i. Si guarda agli sbandamenti del le masse operaie, allo scoraggiamento, allo _scet~ ticismo che le pervade dove i partili l>l i:cindono e litigano tra di loro; s1 guardi all'inazione, aUl'impotenza cui s.i <-◊~­ dannano i movimenli operai - divisi :.o partitucci e poi si dica se la divisione · pooferu.biileaùl'unione - sia pure con ~ualche divergenza, n-elll~ ".ed_ute tat_tiche, ma ubbidiente alla disciplina socnalista, ossia ragionevole. Ma qui mi s'impose lln;a ~omanda: la compagna BaJabanoif è 1 aruma del! Ufficio .internazionale, che ha lo scopo pre- . cipuo di promuovere e formare l'unità socialista im.ternazionale. ,(Avverto che non ho mai creduto e non credo, per Je ragioni dette altra volla, che l'Uffi.ci_o possa non unire, ma nemmeno contn buire ad unire .Lo forze socialiste; l'espe• ri.enz.a degli anni passati mi diede ragione, quella degli anni futuri le con• fermerà). L'Ufficio afferma cli non voler' costittrire un'altr.ai inbernàzionale- composta di socialisti « rivoh1Zionari ,inlransigen• ti ,, • se ne deduce che vuole unire i socialisti dellla seconda ed i comunisti della iierza interna.zii ,nale. Ora siccome non è presumibile che vo~a attende:e. ~i unh-e gli uni e gli altri quando tutti mdi,. etintamente ed assolutamente saranno divenuti « socialislri. rivoluzionari" secondo il suo brevetto, dovrà unire i par_ titi quali sono, con· la maggioranza dii ~mistra e le minoranze di destra, . l_e maggioranze destre e le minoranze s10o1stre· se vorrò escludere i destri oppure i sicistri, non farà l'unione, ma esaltar mente il contrario. L'insieme che si prefigge dunque dovrebbe necesS<l:riamente comporsi d~ compagni <il destn e compagni di sinistra. Se cosi è, se è questo che l'Ufficio vuole, non si capisce !Pl"oprio ~chè no~ si debba. poter unire quei poveri rottami di partiti n.tailiani. sparsi n~l ,mo;i.do daUa teazonaria. ~ io CJ1000 di Tede- • Ino 1ar:1co JI. li partito social'sta non è, nè <pttò nè deve esser-e un partilo come gli allri - qualora acc:cnnasse a .ct:ventarlo avrebbe falrto al suo scopo, perduta la sua ragione d'es&ene e potrebbe efTettiYamente. fondersi con un'org~nizzazione affina qualunque. [n reallà non è cosi. Tullì i parfti sorgono p~r la di.- fesa di interessi di classe, di categoria. Tra i diversi partiti borghesi -: per d·versi che possono ser_nbrare_1 loro programmi ,e le loro 1d~olog;e - esiste un comune cfenom!nalore - la difesa dell'attuale sistema di produzione e di dislribu.zione delle ricchezze soc:ali. A questo compito essi' subordinano tulti gli altri unendos; in allean. ze Yariop,;ntc ed ibrid~ - come ce lo insegna il sanguinoso blocco a.nliprolelario in Italia che costituisce la spina donsale del fascismo. e senza il quale il fascismo non av1-,eb. be polulo nè sorgere, nè affermarsi, nè diventare onn.;potente. • Ogn:qualvolla i celi borghesi e piccoli borghi~si ~ed<?no o cred<;mo veder minaccialo 11 s; sterna &ociale che ~nz · ona i privilegi delle classi sfruttatrici, dimenticano ciò che in da.le contingeUZie storiche li _.cLi~-i<:\.e in diversi partiti - per uni rs1 tn quel tale • blocco reazionario • che i m;opi ed i superficiali credono superato ma che in realtà non verrà :--pe:,.zato~·eppur un'_ora pr.!11a che il prolelanalo mondiale n.bb13:spe:,_ zalo le proprie catene. s~adicand~ l'attuale f,Ìs!ema di produzione e d1 distribuzione delle ricchezze soci ali. Ciò che lega fra di loro i diversi parlili borghesi ·non è un P!·ogra:mma positivo, sebbene negat•vo ic10~ l'aspirazione e lo sforzo comune ~1 contrastare con qualsiasi mezzo il ten-eno all'ascensione del proletaria.lo. A cominciare dalle prediche nelle chiese, dall'insegnamento nelle &Ct~ole inferiori - attraverso la fe~bnl~ attività della. loro stampa e di altri organ.i cre3ti per form'.1re,. • l'opinione pubblica • - . ci s 1mhatLe sempre ed immancabilmente nello stesso programma negativo - far si che il pr-oletarialo nOlll possa aprire gli occhi S1tL e:iò ahe ~ lai sua: mi~~one storica - 11 roveroiamento della Sociètà capitalistica. TI parlito socialista, si distingue da tutti gI.;.altri appunto P'Cr H fallo ch'esso possiede un pz-ogramma positivo che scaturisce da un dalo modo scientifico di considerare gli e\·enti iocial:. Mentre gli altr: parlili deYono necessar:amente Yivere alla giornata, adaltand'o i loro alleggiamenli alle contingenze del momento, il P~rt,'lo Sociahsla è logjcam·enle guidalo sempre e dappc1·Lnllo dalle vedute e dai criteri che scaturiscono dal suo modo di cons'dlerane gli eYcnli sodali, la loro ~.asualità ed H compito speci.fico del proletariato. Questo suo modo di considerare eve;1ti e classi pone il &ocialismo in una posizione affatto diversa dagli altri partiti, i quali. sempre ptù, ve.. dono la loro àncora cli salvezza. nella lolla contro il sor;·atismo· su tutLi i terreni. Ed il socialismo deve prendere posiziono nella, precisa. chiara con~ lro tu! Le le mani feslazioni del mondo borghese - 1ù,alendo s·empre al peccalo d'origine > della soc:elà capitalistica aditand!olo al prole:la.. riato. E' nna lotta immane, secolare quella che si combatte fra le classi, con il fascismo itar ano per quanto s lvagg·o e sanguinoso possa es5ere . per quanto abbia fatto tavola rasa delle nostre istiltl7,:oni, distrulle le noslrr conquiste. soggiogalo alla S'Chiav:tù il popolo piit libero - H fase· ~mo non è che un episodio in questa lotta aà armi impari. Prima che il proletariato J}O$Sa in.<;taurare il sociar smo. i popoli lut. li - sollo una fonna o l'altra - su. biranno quello eh<' s1.lh:s.cc ora il proletarialo italiano. Guardando davYici110 con criteri un po' PJ.ù profondi di quelli che d5 ~olito g1.ùlono i giudizi su falli po. litic,i. d si convince che anche il fa. :,-e;· &mo italiano va 'COnsidcralo mollo di 11iùper una prova di ciò che son capaci di fare- le class:i borghesi nd panico e nella viltà 5uggerila dal oanico - che ·non la prova della ~bolezza del movimento social:sta ital:ano. cd in via subordinala, degli errori dei dfrigenli. Ancora, o com.pa.gni, la stor:ia no~ ha detto la. sua ultima parola, ed 1 vinti o sedicenti tali hanruo sempre critici e necrofori in a}:>bpndanza. 11 fascismo è uno degli a~pelt.i della lolla di claS6e mondiale, ed ha ragioni l'>en più profonde, più universali che non quelle che passano per !ali negli arlicol1, ne· di<corsi 'C anche n"llc menti dei più. E:' naturale che i riformisti cli tut. li i pa-csl' che da un pezzo hanno messo in dubbio le rssenz:ali pre. mc~"•C del marxismo, anzi le h~n;10 denigralc r dcriiw. è naturalr che i ri formi!'ti " re v: sionisti che nelle conquiste imm~dialr del movimento opcraiu vedono :I fìne unico di queslo. è naturale che qncsti \"edon? nel fascismo una dolorosa parentesi, eh(' maga1·: si sarebbe potuto evitare • con un po' meno <l'intransigenza> - del moYimenlo italiano, chil.16a la quale si debba tornare al passalo e- \··tando ali errori a.dallandosi alle ~ , d . <'s:genze del momento, acc?slan ogi a dati strali della borghesia. I massimaiisli italiani, sono, com'è nolorio. di un parere diverso. ben d'\"erso e se essi - come lo <limo. ~tra la loro pa1-Lecipaz·onei al C:omi!alo di . z·one anlifasci-sla rilcngono d'ov~roso comballere il f~- rc·smo con lulli i mezzi di cu; dispone un partilo di classe, se rilen. gono per un loro do\"ere Pl~menta. ri!:s:mo di fare ogni ~ac1·ilico. ogn s,forzo per avvic;narc l'ora della 11. bcrazione del popolo italiano - non è nient'afiatto dello ch'e..cc.sicomirlc-rano esaur·lo il loro compilo colla lollà anlifasc·sta o ritengono lecito subord·nai-c la ragion d'essere del part:lo - che è quello dell'edu. cozione rivoluz'onaria delle masse ottrcwerso le d verse epoche. le di· 11erse t>irende che I<'mute,·oli cond.iz·oni delle lolle delle clas :i creano - ~ quello che possono e<,.,,eree so. no le impellenti esigenze .del momento. C:hc ~e co~ì non fosse sarebbe stato ipocr·to l'aver sottolineala nel. !"alto della propr:a adesione al f.omitalo mecle~imo. quale cond'zionc c~s"nz· al<' del!a per,nancnza. nella C:onc,,,ntrazione - l'aulonomici dei Parliti aderenti. L'az· one sYoìla col Comitato Anli. r.-c·sta è uT'a parte della alliv·tt. che il P. S. I. 5Yolge nella lotta <col fas~·,·'110 rd è una parte m:nima. su. bord·nala. dii ciò ch'esso cons;de1-a per il suo compilo. :'.'l'on è quindi es.alto quello che d'ce a Manifesto degli Cn;tari. parl~ndo dell':clentilà indiscussa (iVcor- ~ivo è mio) de; mezzi ed ha torlo quando dice che questi comandano incsorab;lmcnte l'unità del P. S. S. .\nz·. il fallo che i due Partili ~ocia_ lisf abbiano trovalo il.modo di collaborare lealmente cd ·effìcac.emen.. le ;n un Comitato creato per un da. lo t,ropo - cne per il momenlo ,çembra a!'Sorbirc Lulti gE alti-i. - dimostra appunto che Si può agfre in comunr contro il c-omune nemico - anche quando s'è di\·isi. A. 1GELIC.\ BALABA.ìOFF. A scanso di equivoci e confusioni avvertiamo che lo scritto compa.rso nell'ultimo numero come primo articolo è di un nostro collaboratore ordinario e doveva essere pubblicato nella rubrica « Tribuna libera "· La rèdazione deve fare delle riserve su alcune affermazioni in esso contenute. -- .. •!.! Scherzando .., sutserio L.a indigesti.o..ndiel duce maE n'.. fico! Poverello! Dopo l'ultimo allenta. lo di Bologna, avvenuto per· opera di un suo milite minorenne, non solo ha perduto la pac,e. ma è divenuto diffidente; si vede che l'ombra del. ragazzo l:nciato ... dai suoi complici, lo ha impaurito al punto lale, che non gira più per le piazze .drllalia ... anzi non Ya più neppure a vL silare la l\farghcr:ta, ma, quello che è peggio. e forse può es.sere causa del nuovo s·stema di vita pauroso- ~edcnt.ario. ichc non digerisce più bene, e le frequenti indigestioni gli procurano... 1.m cumulo di s~ani ~tranil Le ultime jndigestioni gli han.no ratto sognare nuovi ordini ... che il r.orriere della Sera. per prenderlo in giro. li chiama l coma111d'iamenti del Dncc . Che dioe Pio ... Pio. rapprcscnlan,. t<' dici Padre Eterno. del noYello \fosè sbarbalo, che lo S0$1ituisc•e?... Ora non si tratta più di comandare nelle mura carcerarie> dell'Impero... romano. ma anche all'esle1·0; egli cl'ce nei • Comandamenti • che !... fascisti all'esLero devono dare e- ::;empio di probità pubblica e priva. La, e cfociplina (lui però quando fu in lsv· zzera, non fu nè probo, nè dli_ sciplinalo, tanto vero che cost11:nse le Autorità Vode51i, a C<lcciarlo via ...) e fra l'alt.ro dice chic dagli it.aliaro all'estero. esige ... ed impone!!! Ora a parte il fallo che gl'ilaliani all'estero di detti • comandamenti, ne fanno ciarle ca1ncvalesche ... e se stra ... formano. dei suoi ordini, anche perchè la stragrande maggioranza d'µ essi, con5idera la tragicom_ med'a attuale co~e. provvisoria ..... ma dalle fantastiohe pretesè. si arguisec ch,e i sogni trav~ti, gl~ fanno intravvedere che gh ital a.n.1•. lo hanno preso sul sei-io. e s· accan:i.see a digerirsi l Peccato che il suo dottore non pre:-,cr;ve 'dei calmanti, e _dei d'ge: stivi efficaci ... p-crchè contmua.re di questo pa.c;so... ,·a a fi.nire a Mom.. bello. Ma, Farinacci ... sarebbe contento! Il buontempone. Piccinf)rie Sapete come don Orazio !...a Orca in u·1. mo indigcst:ss·mo a.rl1colo ha ribattezzato la Marcia su Roma.? - La R'vol11zione d'Ottobre. Nientepopodimeno. Non d..isr;u.L·amo ·ulla proprietà della parola rivolu.. z·onr - falla come si sa p,er decreto reale - ma l'aggiungervi quel • dli ottobre• oltre- ad e~.sere un tentali\·0 di diffamazione sul conto della vera R:voluzione, è anche una piecola trnffa - dico piccola non per i:,CU5arvi: tull"allro - paragonabile a quella di certi imitatori di prodotti di gran marca che lcnlano dti mette· re in <:ommercio le loto porcherie !-Ollo l'el'chetta del pro<lotto genuino! Ya là cafonccllo, non fare il belLimbust~ co:1 il frack preso a nolo!. .. Piccini: peggio che canaglie. Canaglie di basso rango. Fra poco Mussolini lo ch:amerete Lenin, Farinacci. Trotzky. e Matleotli, 1 icola II. E tu, don Ora.zio, che parte li sentiresti d. 1appresentare in questa gra-• ziosa pantomina? , C!trc tullo quella del fc~o. ecco ... E lcccars' le dita!... toniop~ro pre~sn la'dtta 6~nzonl I C.la Tessilu;a di na.sfri elastici a Winterthrur. DC1p0 una d=aita di quiindaci giorni lo sci•~J>eroscoJ:IPlato SIJ)O,Iltaineaanemile 111elùla tessitura Ga.nzoni è fimto. L'lt ge=a.:o i tessit.ori e le ,tessa'Lricì abbandona.remo lo .stabi.Emenlo da un,momenlo all'a,'.,Lro :perchè -il il'l'a,U.amenl.o aveva lasciato molto a des.i.dera.re e perc.hè la maestranza non vo1le più ammettere che venissero ridotl,i ,per l"ennesiana volto i saikiri minimi Ol!'a.ri gMant&t.i. Alltr~U.a,nlo scontenti fo,rono g,li operai del si-stem.a fimetra jpratioait.o iper il' ia:i,d,enn,izzo dci fermi e dei cambiamen.t~ nei tè1~- Twvamdosi il ireparto dei tessitori i.n sciopero il s:gnca- Ga:nzoni non ipotè occupare da scfe tle -c.r,erai.e dei ripamli da prepar,az.i,o.c.e perciò le mise in S01'rata. La maestranza tro-vwdosi ocsl com-pastt,a, di fuc<ri 6i cons',gliò .su1le a-irven.di.-cazi.oru da pre.!lelll.a•rsi a1 ,pa,drca:iee che sono le segu0llti: • 1. Aumetnto dei :sa~ 0airi e specia1mente .diei ool,bimi; 2. Tratba,mento ,m¼lic.re; 3. l ',_ ~ ·0te!llla di ialde!llnizzo per fermi e can::biam<:mti nei te.lai. lnoJ1 Lre i itessiìtori si bnteressaro.no aawhe dei saJ.a<ri miseri ùi're ~i;era;:-e >Cierlirparlo di -prépa.razione. .L'ufficio cantonaJe ,di c◊onciliaz.ione ai mise tcsho a!l,l'opera senza nemmeno es· -sere stato 1T.:chi1:sto iper il suo i.oterven.<to da ,una delle partà .in quisti.one. Ci voille.ro tre sed1.;te ip,ri11D,adi rend0re ,possibii!e la cC1IJ1.p:il:amz.e: cl.i una prqpoota di conciliazicme. Quainido-ta.1epropo,sta venne ,preseirulaita Ja maestrrunza ,non saipeva decid~r.si se do-veva 1:1ccet1.anla o .n9; delioorò di tr.ilmandare la decisio.n.e ,sino a quaindo, i111 occa.si,cme cli un abboccamento col pa· drone, allounn 1PttnJ!i fossero :S1lati ~!io chiari.Li e !PI'eciisaitL :ria,1eabboccamento aivvenm.e i,l gwrno ce.guente e durò quasi cinque oa-e. Nie ri- ~.uliarano ,dei .sensibiili m:igli'ca-a.meruti. Per i il.es.sifo.rie ile t~t.rici venne statbil~to un O'l.lCMO sis!.,ema cli, ~ll!dw..ru~zo 'J>01" i fer,mi . e camiiiamen-tii, secondo iii qu.aùe bubti. 1 ca1mbiamenti saraJll!Do .pa,gartido baise ad un cottimo fissaito secotndo iil1 saliari<> miniano gaa-amitito ,per 'IMI tessiiLore cli Cél!Pél- ' med~oa. Questi colliimi veriram.no, stabiliti, cLi comune accoroo itira ~ iliitta e la commiss:.'Oi!leoper~a. Tfll,ilt,e queslt.e inQOl\,-az,ioni a,umenlera.naio rsen.sah:ilmewt.iel gua.daigno de.i itessitclri. I ccil-t.imi detl.le operaaie del a-i.pal1Lo di jpr~aa-a.zicne furono p"Wreat\lime:nttaiti. iLa maesbra,nza ha t.enwto d'Uro nellla htta d,a,l primo si.no ,a,JJ.'ul-timo gio.nno. Cc•rr1patla come t11elip.r.im.o gior,no essa è rie.nkata ne1lo slabilimerubo per ri(pren- 'r,•c il la,voro. Alllt'Uail 1n:erute no,n ,vi sono dei '<lis0trgani.zzl\)ti oome tPria:na .dello .scieipeiro. Amahe iii -paid.rone ,pare abbia ·mpan.ito quaJche cc-sa durante questai /Lo,tta. A dif,f-e.. renza di altre vol1te e~h non foce ipiù l'aJtezzcoo, =zi, daivanti a.Wuffacio di conailiazi<.\'Ile eg~ espresse da sua so;cl,d.isfa-- ziom.e per ~l fa.Mo che la com.missiio:ne operaia Jì ,preserule, eira COu"lliJ>oo\.a deii più abilti. operai . Questo sci-apero rvwttio«-iosodimoot.ra di quanto una maestranza è ca,pace qua.n,do è oom~lamente um.ita e sol:i.damente oc-- ga.n~zzasta. -!!i .. -=-==== ·- -- !!EW A Bruo, in Cecoslovacchia, è morto un milionario, il quale in VJta portò costantemente scarpe rotte, abitò in una piccola cameretta e cenava con un'arringa salata, pane e<! acqua. Il suo patrimoni.o ammontava a 105 milioni di corone ceche. Egli fu servo fedele dd suo oro, perchè in vita non ebbe godimenti di sorta; fuorchè la bramosia df continuare a moltiplltcare il auo oro.

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