L'Avvenire del Lavoratore - anno XXXI - n. 46 - 12 novembre 1927

_A_N_N_o_xx_x_1_. _ _ _ (.A_. _P_._) ______ , ______________ z_UR:IGO, 12 NOViBMBRE 1927. Num. 46. ' TELEFONO 4475 - Cttllio-Cbèques N. VlH-3646. SETIJMANALE DEL PARTITO SOC1ALIS'FA l'FAIJANO NELLA SVIZZER~ Centffizw 15 la ~ ABBONAMENTI PER LA SVIZZERA P.E.R L'ANNO 1926: REDAZIONE: I anno, f-r. 6.-; 6 mesi, f-r. 3,-; 3 me& In-. 1.50 PER L'ESTERO: 1 anno, fr. 16: 6 mesi fr. 8; 3 mesi, fr. 2,50. , L'Avvenire del Lavoratore , Zurigo I perlcoli dell'ora Anche gli organi più autorevoli e più reazionari dell'opinione borghese non si nascondono ormai il pericolo di una minacciosa. ripresa di socialismo in · lullo il mondo, nt>Jl'anno pro!>s.imo. I sintomi, del rcslo, ne sono evidenli. Le parziali consultazioni elettorali avvenute in qucsli tùtimi mesi in Europa hanno riYe]alo tulle un idenlico carattere: la villoria o H successo dei partili operai e ,;ocialisti. In Norvegia come in Poloruia, in Au!>lria 9ome in Germania, in Inghil· terra come in CecosJovacchia. venuto - di sottrarsi al)e conseguenze che ne derivano? L'esempio italiano è dinanzi ai loro occhi. 8d' all'esempio ilaliano, g:à fìn d'ora, non Jcs;ìnano elogi e s-impatie. Noi pcns:amo che mai come in questo momento al proletariato internaziona'1'e occona. una salda coscienza rivo'uzionaria tale da sfidare gli immancabili pericoli che la s\tuazionc - obbietlirnmentc favorevole - è in grado cli procurargli. Noi non siamo di Cloloro che negano e disprezzano l'arma elettorale come slrumento di conquisla. Tutt'altro. Ma siamo convinti che taJc arma deve essere presidiala da una mffìcicnte preparazion_e maleriaie e morale a cimenti ,d'altro genere, che la storia ci addita come quelli r:soluliYi e decisivi. Cu11ar&i nella illusione che solo la scheda basti, significa oITrirsi inermi agli agguati deJla baltaglia che certamente non mancherà. Non si è ancora dato storicamente il caso di una classe che si sia suicidala. E la borghesia non sembra a1Talto disposta al suicidio. e Il millenovecf'ntovenlotlo si presenta come [':inno Lopico per i destini d'Europa. J grandi Stati da cui dipende l'indirizzo genera 1c dei vecchio continente. dovranno procedere al t·i1mornmenlo elci propri parlamenti. E le borghesie preoccupate inlra,e<lono con sempre maggiore certezza il pericolo di goYerni socialisti in Ingh.illct·ra, 1n Germania. :n Francia. Uno sconcio (A proposito del disastro del "Principessa Mafalda 11) Cò s,piega forse l' inte11s;1ican,i delJ!c simpatie bqrghesi per quei regimi di paesi nei quali - soppressu la democrazia par:amentarc - il pericolo non sus!>iSleper ora. E' C\':- dente infatti ìa tendenza di lulune b0rghe!>ie per le 'quali il parlamentarismo ed il suffragio universale furono dogmi fino a ieri, a screditare le istituzioni rapprescntatÌ\·e e ad E-saltare l'autoritarismo delle <i1llatul'c e del'e !>'emi-dittature. Il parlamentarismo ed il su1Trng:o universale furono conquiste della rivoluzione borghese contro l'a..."15olutismo feurla1-e e rimasero isliluzioru perfelle finchè senirono a garanllrc la permanenza al potere dc: celi bor- {?he!>iM. a poichè il proletariato apprende ogni gigrno magg:ormenlc a <-ervirsene e ad usarne. la borghesi-a non esita a rinnegarle ed a por.sii :;.otto i piedi queste nature dei suoi anni mig'Jori. Le dittature fasciste del Mediterraneo e dei Balcani beneficiano deh'c <-impatie borghesi degli altri. Stati, a causa di queste nuove necess'tà di difesa della borghesia stessa. Il capitalismo, <lei resto, ha e!>aurila da un pezzo la JJroprJa funzione di oreatore de11o forze d; produzione . e di suscitatore di nuovi valori inlellelluali e morali. In consC¼,~cnza.sta assumendo la idealogia di lui.le 1e clai..<'6i storicamente esaurite: dh.-:ene c_ioè reazionario, oscuranlisla, 1·eligioso. E ,c:Io\'cpuò, uccide la liberti. cioè il propr:o onore- del seco'o scorso. L'anno pro~simo, dunque, si presenta pieno di promes~c p:!r i: Socialismo. l\Ia anche pieno di periCG!i. Abbandonarsi alle pr:me e non YOler Yeclere i !',econd1, sarebbe ~Ta\'e imprc\'idenza. Superalo lo slato d'animo d' depressione ciel dopo-gt1e1Ta le masse operaie dei paesi non assoggcllati dal fascismo, si ricompongono intorno a:i propri partili d, classe e si a,·- viano alJ' asso,1\'imento della loro missione storica: la conqu:ista del potere. La borghesia sa che n:eile prossime elezioni - o nelle success.Yc al massimo - 1 1 proletariato, co')a ~ola arma del sulTragio uniYersale, sarà in grado di scacciai-la dal limone dei destini d·Europa. · Si lascerà spodestare odWl'incruenlo assalto delle schede C\!etlorali? Una classe che gode senza limitazioni e controlli dei benefici del potere. che ha saldamente in mano lulte le leve di questo polere - esercilot polizia, magistralura, tee. - cederà al comando delle urne? Si lascerà spogliare, cioè, della cond!izionc essenziale per il manlenirr.enlo dei propri priyilegi economici? I prepotenti ed orgogjjosi agrari ed industriali del pa1tilo conserYatore inglese, p~r esempio, s'inclìineranno al \'erdetlo elettorale dell'anno prossimo che in.giungerà loro di cedere i' comando de1l'allera .\lbionc e dell';mmens-0 impero coloniale rhe ne d1pendc, ai rapprescnlanli .degli operai e contadini inglesi che ~ul loro programma ullimo han posto 'a paro'a ~ Socialis~o _ed _m quello immecLalo e na::;wnal zzaz10ne delle miniere e della terra>? O piulloslo non cercheranno di pre,·enire l'eYento infausto o - a\'- Gli ultimi dati ireilativi a-i ,periti in mare ~r raHo!l.damento del « Princ~i:;essa Mafalda • e i dettagli do! disa.s~ro che han.no pr:tuto lraFelare attraverso la co-::1iusicne deile notizi-? apparse mi gicrnali, sono taLl da far rabbrividire. Quante vite umane perdute, sacrificate! Quante famiglie in lutto, preda a un dolore che non troverà mali. conforto! Come ha potuto aivwnire 1L, >tale disastro? · ·carne abbia potuLo lWV:?TÙ2n2ssuno lo sa; nessuno lo sa'j>rà mai, forse. Si può sospettare che ,Ja nave nc,n fosse più in cc..ndizioni cli tenere i I mare i si può d-:irna.ndare se è vero che k: caldane non funziona,va.r.o bene, ohe fo barche di salvata~io eramo assolutamente fuori uso. Ma si avrà mai una rispos'.a. esauriente, pe1-.suasiva? Se negligenza, se :;olpa ci fu - ci sono anche troppi potenti intere.ssi in. causa perchè la verità non venga anch'essa adfogata. Tanto più che ~I g:;,verno italiano fa cl.i tutto pero.hè le eve«1tuali respomsa·biJé,tà non vengano a ga•lla. Dapprima esso dàed2 c-r<line ai giornali di non stampare nea•nohe una riga a proposi:Oo .dell'aHondamento. Pc, diresse iJ ,serv,izio cl.i informazioni in modo che il pubblico non si ren.desSP. ccl!llloesatto del la portata. deJ fatto. Le prime notizie lasciavano credere eh.e-quasi tult.i i marina.i fossero stati sal,vali. In segtci'.o il numero delle vittime seg.nalate crebbe con spaventosa progressione: son.o poco più di una t.renl:a1a; ~-ono u.n centinaiio; si parLa idi olLre du~w. Infine La cifra vien fuori - per· forza, pere'hè all'estero la $,j saipeva già - in tu!la la sua lerribiie esa,llte.zza: cl-tre 3CO. E mano ma.no che il n'llmero seguiva questo crescendo, cresceva il tono della rettorica fascista. Una vera vergogna per un paes,e c.he si ri.s,petta. Mem.tre centinaia di famiglie sono i,mmense in un dolore che ogni a.nnma ben nata sente di dover rispettare, tutto il lasc.'iSfume ital~aino - insensibile al doJore, io.sensibile a tutto quanto è deli.calezza - s'abbandonava a una lirica da qua.rta ginnasiale, dedaman,d-o inni falsi alla gloria d'I!ailia e alla sua mar:rna. Se la nausea non ce lo viel.a'Sie vorremmo fare uno spoglio, sui giornali itahanoi, cl.i tubi.e le sciocchezze stampate e dette, per mostrare can quanto indifferente cin.i.mnoquesta genie giuoca col dolere umaino. Ci ba!s!.erà qualche e:seimopio. Mettiamo subito fuori ca.usa una giornalessa svizzera (la quale si fa mandare da Milano una corr.i.spon:dooza - il c0;rr1s,ponden1e doveva essere assai più vicin:> - in cui ~i legge ohe « i deittagli del clisasfro nt::n sWCJnno mai ccmosoiuti, ma che es.s,i rc,ppre.wnteranno una pagirra e- /ica nei/a storia della marina italfrxn~ "· Dar dell'idlota allo scrittore è ancora fargli un COllllplimen:..O. Quel che stomaca di più è !'ambasciate-re italia'll.O a Rfo de Janeiro, barone Attolico, al quaile bisognerebbe domandare con quale vestito si è recalo al porto a ricevere i viaggiatori scampali al disastro. Costui s'è dato a far discorsi e a dare spiega.rioni ccn uno zelo, con una furia che rwela in •IL•i l'ainima del funzionario sprovvis'.o di ~ senso di dignità e di !!"isura. L'aHondam{?Jnto di una na'Ve, il fatto di oltre trecento "-i.ltim2 s"no per lu: - lo si sente bene - pratiche d'ufficio da spedire secondo la volontà del pa-drcme. Un g:ornalista va a inten,,:s·arlo - i1witato, naturalmente - ed eg],: gli ~p:ega, con .precisione mat2mai.ica, ccm'è avvenuto il disastro. RottuTa fortuita dell'albero <ldl'el;ca ! E se lo sa lui, r.:m parliamone più. C'erano vrci - le prime - di cal.daie che non funzicnavano, di una calda,'a che scoppiò. !'1001 è v.;r<>niente. Tdto andava a mera-.i1l:a, 'nfattiJ.. .. E il giornalis'.a era 1otecaG1·noBianco cosi bene addomesticalo che non gli 'ha domandato: « Scusj, ma lei ccme fa ad affermare e a negare ce-n llnta ~dcurezza ? Ha già fatto una inchiesta per suo conto? Come mai? ». Jl più elemenLare bu:>n senso fa dire che il Governo i!ai1iano, e il suo amhasc-i.atoro, dC'Vrd;bero J:ensare per primi che ci pcssono essere delle resp:,nsabiE1 à, de:i coiipevc-li da punire. La prudenza era n.eces,;aria. Ci sono de!Jie cenLlnaia di morti, s~gnciril lmv~-=e, e:;;~ - Governo c an:basoiatore - s,i so.n:> affrettati ad avaijJare anticipatame-nte quafonqu2 spiegazione che alla scéetà prci)rielaoria d2l bastimenlo piac<'!rà di daore. Così è successo ohe i,l ,prof. Gini - t,no dei \'liaigigiatcri tal'Val,i - si seatì smenLito e aonche preso in giro iper aver affet"mato che le ~he di salvalagg:io non tenevano l'acqua. E,gi-i c'era nel fran1ge:n.te; i suoi contradd-ilcri erano ben !o(llta,ni e al sicuro. Ma es@i harnn-0 potuto liutt.a"llia farlo passare ,per un uomo acciecato dalla fila. Giru, professore di statistica, imparerà così a non dire la verità. - Con quella confu.;ione, e nello stato d'alllimo suo, come ipoteva egl<i vedere 52 le barche s'affon1daivano ? Un naufrago ohe cerca un mezzo di scaroq>o non vede 5e le barche gi,i mancano dawaniii o gli manca,rio sotto. Ma « con qne!la, coa:lifusio.n.e » i giornal!istI ha~o visto il caip>irlano GuJi affoo·darsi e I' hanno senti.Lo grida-re, meni.re affondava: Viva l'Italia! .Povero cap.itano Guli, vittima OO<Soiente idei suo dovere! Nes- ~un cana~gio riusciorà ma,j ad essere all.'al1.ezza.del suo isacnificio. Non ci vohva, no, questa firan,gi" riive!aLrfoe di imcoroi'211l.tfereddura in colui che per primo l' ha pensata. E basta con quest.i pochi saw. Ce n'è anche troii:;1poper m06!.rare con quanto cinismo si considera, dal fais:::ismo, una &ventura come quella del Pr:.ncipessq M crfo<Jd,a. Una prova di ,più dello stato d'amimo di quesLi signori: arri<Vismo, crudeltà, van,ìtà. E, su Lu~to questo, la frritand.e retworica dei mi.Ile scritlcrell.i improvvisati e ben pagati. E. Lo. Shaw numero 2 Il depulato inglese Thomson, capitato a Roma in occasione del Congresw internazionale di nadgazione aerea, prima di lasciare la Città Eterna ha indirizzalo ]a seguente graziosa letterina al genliluomo > Ba'bo: • Prima di lasciare Roma desidero esprimervi la mia più sincera gratii udine per l'ospitalità e la considera::;o·ne dimostratami dw·ante il periodo della interessante e graditissima visila da me [alla a questa ciltà. ll grande successo riportato eia Congre.~so interna=ionale di navigazione aerea è douuto in non piccola misura ai lavoro di organiz=a.::.ioneeseguilo dalla segreteria ed alla cortesia :-wmprc dimostralo clal suo personale. Sono aolente che non mi sia s(alo possibile presentare i miei ossequi c1 S. E. ,llw:soiini e ui sarò grato se vorrete esprimergli i sensi della mia yrat /ll([ine per le gentili accog1ienze prodigale dal Governo italiano alla dc rya::.ione britannica. V i prego di rid<·rci fare e presto un'attra visita G T,onrlra. <:oi migliori auguri, crer[, iC'mi vostro molto sinceramente Thomson . Ora Thom~on non è un. deputalo ing'C'sc qual~iasi. Thomson, che fa i ··--·--··-·-·---- ----~----------,.;_. __________ AMMlNISTR,\.ZIONE: r.ommi,\ ione Esecutiva del P. S. I. PREZZI DELLE .INSERZIONI: . Per ,,oea, o rpazio di· lin.ea (larl,tbc-.s~ una colonna), :io C-:.:n Per réclame continaata, prezzi da ()OllWnir.si Zurigo, Mililarstrasse 36 con veneYoli a Balbo (l'assUJ..'1Sindoi Don Min:wni), che è do!ente di non a\·crc polulo prc.scnlarc i suoi ossequi a Musso1ini (mandlanle nell'as- <:ass:nio di Malleolti), Thomson è un deputato laburista e fu minislro nell'ultimo gabinetto Mac Donald. f'~li non può quindi ignorare quanto ha pttbblicalo il Daily T-Jera1d, organo del Partilo 1aburista inglese, sul conto del • genliluomo • Balbo e del <mandante• ì\1usso1ini: egli deYc awre avulo sollo g1.i occ~i i documenti cle1Ja <lleHnqueqnza cnminalc dei due compari. La sua lettera, che è una cnnag[iata nei confronli del prolelarialo italiano - del che Ci può imperlare anche poco -, è anche un documento di b~.sezza morale. La moralità del sig. Thom- ,,on !',arà 1aburista, sarà lul!a inglese, ma non è socialista. Per niente. Dopo Bernardo Shaw il S1gtior Thomson. C::ir: questi campioni ing'csi drlla Inlernaziona'e cperaia socialista. refraltal'io. Povera letteratura! Turcfr:tugustolo ha !alto rc:ccog/,iere - a !Jpese di Pantc.oJone - le sue discorse in•wn volume che costa 25 lire. Naturalmente che mai lo comprerebbe spontaneamente? Ed allora lutti i proies!."ionisN, J1t'i ,inset;nc.onli,d pubblici funzionani itrtli-CDni rlcevoir.o in qiresfi eiorni uria cif-rcolare che d:ce così: « Le superiori gerarchie ci danno ,il nome della S. V. c<>rnequello di un devoto ammiratore ai S. '.E. Augusto Turati, ecc. A t,.Jorn-ile sped.'remo il suo volume, ecc... e le •imtieremo tratta di 25 lire. li rifiuto sarebb-e interpretato come un gesto di dsNlità, ecc. ». A buon rrc/lerdor... Ma, vo"emmo sapere: i den.aJii li incassa Turofa-l.l<guslo'lo? Ed iJ /iibro dei «D:os.corsi» sarà ordinalo come libro di lesto 'lleNe scuole medie insieme all'Ariosto, 'a/ Tasso o ai «Pr<>me'-ssSiposi»? Po-vera leNeratUTa ritclùma! Esempio spagnolo C'è ancora chi spera ,nel re per 1-a liberc:zione d'J.idlia. La morrcrchia - si dl. ce - è un istituto d'equilibrio, capace di ,impedire, c<>rJfen.erec,om/xl'itfere [,e di/talure di classi e dii par,tiJri. L'esempio itaNano, per chi sa intenderlo, è tutto una solenie smentita a questa teoria. DeWe ree.enti rivelaz.iorri del prof. BasJtiiro, uno dei leaider del sociaJàsmo spagnuofo e professore all'U niversilà dd McJùid, ci i/lumirrarto anche sulla responsabil,ità della morwrchia spagnuola nel colpo di Stato doi .J)e Rivera. - Fu Ia quesNone del Marocco - al, fer,r;a Jl prof. Besteiro - che ,provocò ./a diffafz.:ra. La Spagna aveva perdute le sue colonie, perciò re Alfonso desiderava passare alla doria come il monarca il quale come Alessandro trovò nuovi mdr..di da conqmstare. Egli stesso scelse il generale per la compagna contro ti RJff. Con un disastro dopo l'altro la situaz.ione divl!nne disperata e il Pa,,/amenfo OT'dinò un'inchielsfa che r.e stabilisse le responsabilità. Una commissione cli ventuno deputali di Iù.Jfi i pa.,,~ifi fu formata ct!lo scopo. Jl Besfeiro ne fu membro. Furono chicrmati ~s~imoni che provarono all'euidenza, con documénN, che Alfonso XIII era responsa/iile. Fu a!'iora che iJ re mandò a chiamare Primo .J)e Rav~ra, comandante la guorni,gione doi Barcellona, e suggeri l'aboliz.ione del Parlamento e la ,sfabilézza:done di una difofatura alla Mussolini. l documenta della Commissione furono cattl.l'T'ati o sparirono. Però delle copie esistono ancora. L'inchiesta, ad ogni modo. fu soffocata. Primo De Rivera ebbe il potere per salvcre il re, però attualmente ha reso la posizion12 d'!/ re più ddfficile. Sono lé- [,~fi ddla coml.l'Tlecctena delle responsobi/ifà. Per G'ltri morivi ed in situazione diversa non è forse la sfassa posizione della monarch'a sabauda nei confronti della diflaiura mussoliniana in Italia ? ___ ....,,="'""'"""""""',.,..,"""'.,..,, Per la solita tirannia dello spazio siamo costretti a rimandare le corrispondenZP di Zurigo e di Zug, e « Le nuorve funzicci dei consoli i!-a:lfami », di Balabano!I. La vita economica d'Italia - Scampoli - Lanzichenecchi. La-debacle delbaattagdleigal ran in Italia Un mio amico cari56imo che ebbe occasione di leggere il mio articolo ri11uandlanle la battaglia del grano i~ llaJia, e la sua debaC1 1e, mi suggeri la necessità per il completamento dell'opera, di comp'elare l~ relazione facendo rifcr:menlo anche ag'i altri prodolli de1la famiglia dei cereali e più precisamente al,'a Segala, l'.\ Yena, il Mais, chiaf!1al<? comunemente granoturco. ed ,l Riso e l'Orzo, essendo questi cinque prodotti pa1'le integrante de.lla ai1imentazione del popolo italiano. Egli mi fece notare che la traltaz:onc che io feci col mio art:colo del so,'o prod:otlo frumento, parte eccelsa e principalir.sima delìa alimentazione del popo1o ilalia.no. lasciava però un Yuolo ne1la conoscenza sug'i altri prodotti della cerealicollura, es.si pure parlc importante nel'a alimenlazione del popo10 ilaliano. Il consigHo do~ramico carissimo l'ho ritenuto g:uslissimo, e perciò mi accingo alla trattazione su quanto riguarda la coltura e la produzione dei su accennali prodolti ai'imenlari nei riguardi della fam;.gerata battaglia del grano, bandita, dal governo che sgovcrna le contrade d'Italia. Dello ciò, ritengo di massima u.ti- , lità ricorrere ancora alle C:fre puhb'icale da,1l'Istituto Internazionale dell'.\gricoltura, s.icurissimo che esse, senza La11tifronzo!i, rispecchiano nella loro nudità Lulta intiera qual'è la situazione de1P'agricollura italiana, cd esse dicono amp:amenle e bastevolmente di quanta fal.stilà usa il governo d'Il:,iiia. quando vuol magnificare i progress: nel campo de'o"agricollura italiana. Cominc:amo ora a w,cbere quanta superfìcc ,·enne utilizzata nel quinquennio 1922-1926 per la prod~one delle cinque qualità d~ cereali che io intendo qui cli trattare. SUPERFICE L\ VOR.\ T.\. PrcdotL 1922 1923 EU. ELL Segala 129.300 127.300 Orzo 2.33.200 230.300 AYena 491.100 495.000 Mais l.561.000 1.533.000 Riso 118.900 122.500 Come Yrdiamo, dal'a labe.1Ia su riportala noi abbiamo con e&'-llLezza la quantità della rnperflC:e di terreno che venne impiegai.a per la colli- .ME.DIA DELLA SUPERFICE LAVORAT :\ IN DUE QUINQUENNI. Prodotti 1909-913 1922-926 Elt. Segala 122.634 Orzo :M7.992 Avena 506.912 Mais 1.607.844 Riso 144.824 Totale superfìce lavora.lai Elt. 125.760 233.140 483.620 '1.542.740 134.212 nel qtùnquennio 1909-13 Ett. 2.630.206 Totale superfìce lavorata nel quinquennio 19'.nr26 Ett. 2.529.472 Differenza in più quinquennio 1909-13 Elt. 100.734 Questa tabella dice ohiaramenle 192ft. 1925. 1926 Ell. ELL EtL 125.400 126.000 120.800 231.600 233.200 237.400 447.700 486.300 498.000 1.540.400 1.554.000 1.525.300 137.500 143.900 148.260 vazione dei prodol Li da noi presi in cons:d'erazione. Vediamo ora la media della superfìce co1 t:'rnla nei due quinquenni 1909-1913 e 1922-1926. eh-e la quantità de'fa superfice coltivala nei due quinquenni. è quasi uguale, essendovi una piccola differ~nza in più sul quinquennio 1909913 di Ett. 100.734. Si tenga però sempre presente che i due quinqu-enni messi a confronto !>idistanziano l'uno ,dall'altro sui due anni di chiusura di ben 13 anni, perciò una s:tuazione di grande vantaggio del se.Clondo quinquennio sul; pnmo, per !o sviluppo della produzione meccanica agricola, il miglioramento nei prodotti, chl:mici di grande importanza nen·agricollura come vedremo in avanti, ed) il miglioramento pure nella se1ezione delle sementi. Ed eccoci ora al quantitativo d, produzione avuto nel quinquenn.io 1922-926. Cl PRODUZIONE COMPLESSIVA. lii Prodotti 1922 1923 Ql. QJ. Segala 1.413.000 1.647.000 Orzo 1.797.000 2.286.000 Avena 4.422.000 5.781.000 ~fais• 10.516.000 22.659.000 Riso 4.644.000 5.200.000 Ora clre abbiamo sottomano i daLi compleli cli produzione, vediamo subito per trarne le conclusioni iii confronto fra i due qujnquenni, presi e messi di fronte. PRODUZIONE MEDI.\ IN DUE Prodotti QUINQUENNI. 1909-913 QJ. Segala 1.353.54.0 Orzo 2.199.980 A vena 5.362.5~ Mais 25.486.000 Ri!>O 4.750.400 Totale pro,dluzione com1922-926 QI. 1.393.200 2.234.800 5.485.400 25.385.000 5.769.400 plessiva nel qtùnqnenn.io 1909-913 Ql. 39.152.500 Totale produzione complessiYa nel quinquennio 1922-926 Ql. 40.467.800 Di!Terenza in più quennio 1922-926 qu.in.- Ql. 1.315.300 Dunque noi qui ci lroviamo ad un aumcnlo di produzione an1lo nel quinquennio 1922-926 in con.franto a quello del 1909-913 di Ql. 1 milione e 315.000, con una diminuzione di superflce co!Lh·ata di Elt. 100 mi1a. e 734. il che a primo acchito parrebbe che il governo alluale d'Italia abbia tulle ,le ragioni di gridlarc come un'oca spennala alla villoria. Ma a far Lacere chi. sguafalamenle grida come un ossesso, vengono le 1924 1925 1926 Ql. Ql. Q]. 1,553.000 1.703.000 1.650.000 1.891.000 2.800.000 2.400.000 4.833.000 6.891.000 5.900.000 26.844.000 27.936.000 29.971.000 5.909.000 6.294.000 6.800.000 cifre della produzione avuta ne11'aninata 1914 superiore alla media del qtùnquennio 1909-913, e qucl.le della produzione dell'annata 1g21 . sùperiori ai risultati avuti nel i922, e qui riportati. Ma ritengo che sia pure ,logica la esist_enza di un miglioramento, quando noi pensiamo che vi sono tra un confronto e l'altro la be.llezza di ben • 13 anni. D~lto ciò vediamo la protdluzione media per Ettaro. e ciò darà pienamente r3t,cr:ionea quanto io asserisco, sulla scorta di autorevoli stuclio~i del problema dell'agricoltura italiana. PRODUZIONE MEDIA PER ETTARO Prodotti 1909-913 1922-926 Ql. Ql. Segala 11,0 ,12.7 Orzo 8.9 9.6 Avena 10.6 11.3 Mais 15.8 16.4 Riso 32.8 42.9 N. B. L'aumenlo è dato principalmente per il più intenso uso dei fosfali, sali polassici e d·egli azotati, come vedremo nella labe!Ja che segt1e. Pure il miglioramento e lo svilu])- po nelle ricerche di nuove sp·ecie del frumento e degli allli cercali, e la

_________________________________ _.'.:..L'AVVE~ 1InE DEL LAVORATO:..:RE.=•:._ ___ ____________________________ _ • maggiore selezione dei tipi pu.ri più prodolli chimici usali nc'.l'agricolpregevo'i capaci di magg,ore rendi- lltra. menlo, ha contribuilo for!emenle al La cifra media Lola/e riguarda pumiglioramcnlo della produzione. re il frllmcnto cd a,ltri prndlolli ta11r La tabella N. 6 che faccio qui su- lo nell'uno che nell'allro quingucnbilo seguire dà la quantità esalta dei nio. CONSliMO dei FERTILIZZA TI NEL.L'.\GRICOLTUR.\ IN lT.\Ut\. Anno Fosf alici Azotali Potassici Totale 1909-913 M. 1922 Q'. Ql QI. Ql. 11.120.000 800.000 230.000 13.200.00D 1923 9.090.000 735.000 11.580.000 1.140.000 1G2.000 9.987.000 340.000 13.060.000 1924 1925 13.670.000 1.440.000 385.000 15.495.000 14.900.000 1.691.000 520.000 17.111.000 1926 15.947.000 1.490.000 470.000 17.907.000 Consumo Consumo medio nel quinquennio 1909-913 medio nel quinquennio 1922-92G Ql. 12.150.000 QI. 14.712.000 Differenza in più ne) qttinquennio 1922-926 Ql. 2.562.000 Dunque quanto io sostengo più doganale che tiene alli i prezzi dei 5opi-a, e cioè che que\ poco che è da- cereali e perciò elci costo dei prodotto in p:ù nel quinquennio 1922-926 Li alimentar;, ha messo in pratica in confronto al quinquennio 1909- srnriale proHidcnzc di facilitazione 913 è appena sufficenle a giustifica.re ag'i agricollori, d1s!rilmisce, anz; reil grande maggiore consumo (Quin- gala ai cousorzi agricoli, agrico~ lori la.li 2.5~2.000 in più) dei fertiJ;zzan- ed indluslriali la co5picua somma di ti neH'agriaoltw·a ilal., è la verità. 15 milioni di lire all'a11no, sollo lo Come Yediamo che .}a intensjftca- specifico di slimo'azione de'.la agrizione deBa collivazione non, è come collura il. goYerno bandisce inoltre ce la prospella l'altuale governo, ma annualmcnle un grande concorse, segue il suo graduale svilttppo, spe- con vistosi premi tra gli agricoltori cialmente nella maggiore quantità di italiani, come pure ha aumenlalo di prodotto su ogni ellarn di terreno, 100 milioni le disponihi:ilà deg'i Istiprogresso e proce::.so che sarebbe luli <li Credilo agra.rio a completo avvenulo sollo ogni' governo, oome Javore degli agricollori. del reslo vediamo nelle altre nazio- Il Prof. Comm .. \lessandro Yivcnni in generale, non sollo il dominio za, direttore de1 R. htilulo Superioed il tallone fascista. re agrario d; Perugia, in UJ1asua imMa l'attuale goyemo che sgoYerna porlanlc rcJazione, ma con troppo l'Italia, si è poslo daVa completa lodi al regime fascista, in un punto parte d'eg'i agrari e degli industriali, per far comprendere lulli gli s.forzi facilitandoli in. ogni modo. a lullo che il goyerno ha fallo nel" campo danno rlel popolo ila:iano che Jayo- ciell'agricol!ura, ha. questa espressiora e produce. ne: • Tulli gli organi tecnici, di proCome suo primo atto di sfacciata paganda e di sperimentazione Yenprolezione e di favorit,smo agli a- nero pure messi in grado fornendo grari ha con decreto 24 lugUo 19:lf> loro i mezzi necessari di adempiere ripristinali i dazi doganali de:'Ja la- i rispellivi compili ,. riJTa generale, sul frumento, sui ce- Come si esprime il Prof. Vh·enza, reali minori e sui prodotti derivali il governo attua 1e d'Ilalia ha messo come qui esposto: in moto ogni cosa, ·ed i risu.llali sono Dazi doganali sui cereali stati semplicemente ,di5a.sl.rosi. La decreto 21, luglio 1925 sua tanlo decantala ballagUa del grano è marcia.mente fallita. In tre cose Prodotti Lire-oro · sole egli può gloriarsi di avere vinto, Frumento Segala Avena Per Ql. 7,50 e cioè: Con ogni forma di vioi'enza • 4,50 ha fatto tac·ere il popolo italiano, od Mais • .4,- almeno così si illude, in accordo co- • 1,15 gli industriali cd gli agrari ha afTa- • 11,50 malo i1 popo';o italiano; per vincere Farina frumento Farina ::.egai'a Farina avena • 6,50 la sua battaglia del grano ha impo- • 6,- sic il pane nero, facendo ingerire Farina franolurco giallo Crusca • 3,50 agìi stomachi degli italiani i sollo- • 2,- p1odo lii che hanno sempre servito di dazio al m1trimenlo ,d!egli anima~i 01tre a questo ripristino Quello è fumMo.al'arrosto? (Lette•• apePta a &. E. l'on. Bottai) Onor-evole, Convengo che Ella - Ella fra i primi - ha qualche giusto motivo p.er voler bene al fascismo. Mi spiego. Chi conosce Lei da quando è uscito dalla massa senza nome alla luce della gloria improvvisa, fa ... Come devo dire? ... fa qualche rispettosa, debole, prudente riserva sulla portata della di Lei cottura e anche della di Lei intelligenza. Tempo fa un amico professore italiano che porla la cimice all'occh:ello della giacca, parlando . con me diceva di Lei, intanto che si carez~va ii mento ben rasato: • Sai, è un buon ragazzo. Forse in altri tempi non avrebbe fatto la ra_pida ~arriera che ha f alto; ma credi che e un buon ragazzo •. lo non ho potuto capire bene se il · professore amico mio - fascista per plausibili motivi - ritenga eh~ quegli altri l~mpi av~ssero t~rto di rifì_utare a Lei la rapida carnera. Melti~- mo che egli ritenga cosi, e che la sia finita. Ella è andato a Basilea e a Basilea ha parlato. Dell'organizzazione sindacale, della Carta del lavoro, ctel grande e~perimento sindacale che i'Italia sta facendo per sè e per tutto il mondo. Siete generosi, voi signori fascisli - e il mondo è ben ingrato quando rifiuta di seguire i v_oslri consig~i. di adottare il vostro sistema. Se si potesse fare ali' estero quello che si è fatto in Italia, tutt~ andr~bbe a meraviglia; qualche mcendlio. qualche colpo di revo,lver, q~a~che l~gnata,_e il bando; poi l'autor1ta che intervie• ne a sanzionare uf fi.cialmente quello che i salvatori della Patria hanno fatto in via ufficiosa ed ecco fallo. Invece all'estero 'non c'è altro mezzo cfie quello di cui tutti sann? servirsi per manifestar~ la loro op1· nione: la parola. <;:ap1ta llor~ che voi fascisti vi sent1_teconlraddire, e ciò vi irrita. Si capisce. A Basilea dunque Ella ha cantato per la ennesima volta l'inno al _Sir~- daco.li.smo fascista. lo non ~ono md1cato per dare co_nsiglia Le!; ma metta che io avessi potuto dirle quello che penso. Le avrei detto: • Eccellenza. non parli a Basilea, non parli all'estero di queste cose. In Itali.a Lei può· dire lutto quello che vuole; la gente deve venire ad ascoltare, e poi deve applaudire. Se no, la andrebbe male. Ma a Basilea c'è della gente che sa come vanno le cose in Italia - e può ridere. Si sa che in Italia c'è una crisi, via, un po' marcata; che essa colp:sce tutti, in alto e in basso; ma che quelli che stanno in alto - i signori padroni, i signori commercianti - fanno di tutto, con successo, perchè la crisi caschi ad.dosso solo alla povera gente, sotto forma di salari ribassati al di sollo del possibile, di disoccupazione, e cosi via. • E così v.ia > non è una scappatoia polemica per mettere un po' più di veleno ne[la coda del periodo. Vuol dire che c'è la domanda cli riduzione di imposte dire/le, le quali saranno necessariamente sostituite dalle imposte indirette, sul consumo; vuol dire che c'è la pressione per aumentare i dazi doganali. Con tutto questo ben di Dio che casca sulle spalle della povera gente, 1l suo famoso sistema sindacale fascista che cosa ha fallo? La gente sa che esso non ha fallo niente per ottenere che tulli un po' .si dividessero il peso della crisi, a c?minciru•e da quelli che stanno meglio. La po_- vera gente s'è trovala, in questo lnslo momento della sua es.!sten.za. senza possibili là di cfifendersi e senza difesa da parte delle organizzazioni che vorrebbero essere 5ue; ha dovuto chinare la tesla, e accettare tutto quello che i padroni a Roma hanno voluto e ottenuto. E, proprio ora, Lei viene all'estero... Sì. si, capisco tulle le belle ragioni che Lei mi vuol di.re. I prezzi all'ingrosso non ribassano perchè. i costi di produzione sono troppo 1n su. E non discendono se 11011 si abbassano i salru·i. Ma Lei, questi argomenti, non li tiri fuori a Basilea. Perchè potrebbe darsi che Si senta dire eia qualcuno: •• Dunque, perchè il pane cala ~i cinque soldi. bisogna che l'operaio guadagni prima cinque soldi di meno Il che uiwl dire che la •riduzione nel costo della vita la paga lui: l' operaio. Senza considerare che quando il salario è calato, non è mica ibliotecaGino Bianco dello che il costo delta uila cali nella stessa proporzione. Anzi, non cala - e si ha proprio il caso del salario che C(lfa e de[ costo della vita che sia in su•. E - ripeto, du114iie - proprio in questo momento Ella viene all'estero a magni(ìcare i successi ciel Sindacalismo fascista. E' un'imprudenza! Non vada a Basilea•. Questo le aurei detto. Ma ora la frillala è /'alla, e la completerà - ne sono certo - quello scemo di Laorca. Il quale stamperà tutto il discorso su quel coso che reca gaiamente e gratuilamenle ai pochi lettori i suoi SC'llimanali errori di grammatica. Laorca è il suo mestiere dirà che il di Lei' d:scorso è magisirale. travolgente. ecc. ecc. Ma l'uditorio! Chi sa che cosa ha pensalo. I padron,i, tanto tanto, auran dello che qùella si è roba seria I Ma i lavoratori ? I lavoratori presenti avran dello che i.i di Lei sindacalismo è tutto fumo. L'arrosto? Quel/o resta sulle tavole dei padroni. Ossequi, Eccelenza. U:--J ITALIA O. Patria di Carlo Marx . La città di Trcvii-i, dove il 5 mag· g10 1818 nacque Carlo Mark, è senza forse una clcilc più belle e p:ù interessanti città •dici mondo. I v1, accanto a•lc maeslo5c bellezze naturali che contraddistinguono lu!la la regione Renana, si troYano monumenti :mlichissimi dcl'i'cpoca Romana, conscn-ali in uno staio 'mpcccab~lc, e - in numero sproporz:onali_.ssirno alla popolazione - cltiese, duomi, duomi e chic~c.. . - Tullo ciò che può informare suh'e Yic:ende e ricchezze a1·chilellonichc del passalo. s: tro,·a in questa piccola cillà; non mancano neonurc scuo!e super:ori di gesuiti, di lco!oghi in genere. J .a popolazione cd i Yisilalori di questa s!orica c:tladcl'a hanno ben.si il modo di volgere lo sguardo cd il pensic-ro al pas.;alo ai al di là... chiamalo a compensare i poveri mortali di lullo ciò che capila loro durante la permanenza in questa noslra valle ùi 'agrimc ... E se non bastasse il richiamo alla rasscgnaz:onc che si sprigiona da lullc _le cl1iesc... ec~o,·i ad ogni 1>:ès'o- ~pmto un prete, un frate, ~on la faccia trionfante del dominatore. , E, lanlo per completare i,1 quadro, numerosi soldati, ufficia.li: genLe portante le stigmate de1 militari:;mo s.a ncl'a divisa, che nel modio di camn~inare, di comportarsi: è l'occupazione francese che pur stando in oli i1;-iirapporti con la popolazione indigena, .sw,.ci!a ornnque il rkordo della guerra, de' lutto, del trionfo del p:ù forte. 1-.;e3s'lln accenno a.i beni maggiori deli'umanilà: libertà fede nella fedc:Pz:one dei genere 'umano, feJd:e:n un an0nire di pace edi uguagUanza. Eppure Treviri è la cillà del mondo alla quale ,l'umanità travag'fala deve il sorgere ed i concretarsi della speranza nella liberazione del genere umano. Qui proprio in questa TrevÌl'i nacque il Profeta , dell' emancip,azion'C proletaria, l'antesignano dei'!e lolle dei ,dJ~er~~ali, l'~spiralorc. delle più grandi, pm nob:ii ba.llagll'e per la rea1izzazione del più allo ideale che l'umanità alJbia conosciuto. Cal'lo Marx non fu solo il grande indagatore, il ricercatore cìe!Ja causa prima di tulle le m;serie socia.i\ di t:il!·c le ncfalldezze capitalistiche - <·gli fu non poco il più polente accusatore dell'alluale sistema sociai1e - sc·bl:c-n~anche _il_poeta. la gui1 dla_ degli sfrnl!al1 che h mcuorò e li d,resse sulla Yia della loro redenzione. Fu C;;.rJo Marx che accese la luce ine• sh,guibile dc, 1Ja fede in una trasfor· 1n~71one rivoluzionaria della soc; ,tà. E' logico che nella sua càllà natia, dominata oggi da1le nefaste forze del passalo, non vi sia traccia di lui. E ciò non pe11chè egli in cerca di nozioni scientifiche da g:ova.nfasimo abb~ndonò 1~ cil~à piccola p·er recarsi alle unwers1Là di Berlino e di Bonn - allora sorgenti del sapere umano, e 1qa. precursore e milite della battaglia rivoluzionaria visse e morì_ nell'esili_o: ma_ sopratlullo perché 11 suo s:p1n!o ribelle ardenLe di giustizia, fustigatore di lu[to ciò <:hc v'è di arretrato e di ipocrita, nemico mortale delle 01assi dirigenti, è e deve -essere profondamenle odialo dai difensori e profìllalori icl!elli'crnobile sisl ema capila} i stico che g1~zie (. ' a ,arlo Mar:, trovò lanti sollerralori nei rivo1uzionari e prolelari del mondo intero. Ecco perchè. m'Cnlre ancora l'anno scorso nella medesima Treviri accorsero centinaia di 1nid]iaia di peUegrini per accoslarsi alJ~ ~amicia det Signore (una delle reliquie che costituiscono un cospicuo cespite di entrale per il Duomo cd i suoi fun'- z:onari), in tutta la cill.à non v'è una sola targhetta. una sola inscrizione che accennasse al figlio illustre, verso la cui cillà natia si volge il grato ricordo degli sfrullali dlel Mondo intero ... A fatica, grazie alla inlromis.&ionc di genle pratica del paese posso gettare un'occhiata sulla ca.sa oramai vecchia ·e sporca, in cui Marx vide la luce del giorno ... Entro nel vasto cortile in cui trovasi la scuola dove il genio wùversale di .Carlo Marx raccolse i primi germi dei pensiero che fu ch:amato a da.re un nuovo contenuto al pensiero umano, w1 nuovo indirizzo al cammino dell'umanità. Entro nella biblioteca O\'C s· formò lo spirito innovatore del « gra.n1de filosofo di ·TreYiri • e non trorn neppure una collcz·one completa delle sue opere henchè il bibliotecario abbia risposi o eh e si melle a mia disposizione lullo ciò che la biblioteca possiede di :\larx e su Marx. . Il pedante imp·cgalo porla un, esiguo numero di libri e fascicoli fra i qua,1i si lrornno anche scritti di illuslri incogniti ... che il caso ha reso omonimi del Sommo Ri,·oluzionario ... • \'crranno a!lri lempi d:co io accomiatandomi -d:a! bibliolccado, ed allri pe!-legrinag~i a..-ranno per mela la Yoslra città ... * * * :\ TreYiri man~a l'elcmcnlo operaio moderno; prm~a 1 dtlla guerra i sociaJ;sli si conlaYano suL'e dita i clericali erano padroni assoluti, oggi spunta anche qui nna organizzazione sindacale e socia!isla ... Verranno allri tempi e ciò ch'io ho Y:s:talo in pochi gtorni di permanenza a Trc,·iri. in occasione di un recente giro di conferenze antifasc.i!'le, sembrerà in un giorno non ]ontano, inYerosimile, inconcepibile, triste testimonianza dei lorb'di tempi reazionari in cui noi ogg.i viviamo. ANGELICA BALA.BA OFF. Lettedraella Francia Verlsaorlmtitozlone de"l cartelli? .. !Si è tenuto in questi giorni, alla Sala Wagram, a Parigi, :il Congresso del Partito radicale-socialista che col Partito Socialista (S. F. I. O.) forma una delle organizzai.ori politiche più tforti della democrazia francese, quind: della Francia. « Magna pars » del famoso « cartello » delle sinislre, uscito vittorioso nelle elezioni del 1924, in uno coi socialisti, saliti al governo con la presidenza Herriot, impose le dimissioni all'allora presidente della Repubblica, J' ex socialista Millera.nd, oggi vessillifero della reaz-:one capitalistica e del conservato• rismo più codino; ma non, ebbe il coraggio di affrontare deéiso e quindi di attuare una parte minima, ma essenziale, del programma sul quale l'alleanza del " cartello » fu resa possibile e i socialisti si staccarono pian piano in modo che Herriol dovette lasciare il posto ad altri, creando •quello stato di impotenza che doveva fatalmente condurre all'assurdo politico di lasciare nelle mani degli sconfitti del « Blocco nazionale» (leggi reazionario) il timone del pctere, col risultato prevedibile e previslo dello scatenarsi della reazione anliproletaria. Dalla caduta di Herriol, specialmente dopo il clamoroso scacco imposto dai plutocrati della banca e dell'industria, nella sua seconda e fugace ricomparsa al potere del giugno 1926, che in tre soli giorni fece precipitare il franco -fino a 240 per una sterlina, parve che il Partito radicale-socialista, che ha uomini suoi nel gabinetto Poincaré - chiamalo per irorua « Gabinetto di Unione Nazionale - si orientasse selllJJ)re a destra e il suo benestare alla politica interna ~ietatamenle anticomunislai lasciava giusla.mente credere che la sua marcia a deslra dovesse continuare fino a formar blocco con la reazione nelle elezioni del prossimo anno;...._maè ve• nulo i! congresso; sono accorsi i giovani radicali socialisti a rompere le uova nel bozzo «unionista» di FranklinBouillon ed il Congresso ha dato ragio• ne al suo presidente uscente, senatore Maurice Sarraut, volando un ord'ine del giorno Chanlemps - che è un invito esplicito ad alleanze di sinistra ed ha dato un sucoessore al Sarraut nel la persona del giova.ne ed energico .deputato Daladier - un sincero democratico di sinistra - che dovrò condurre il partito a sormontare il difficile scoglio delle elezioni generali. L'o. d. g. volato stabilisce tra l'altro che il Partito debba, in secondo scrutinio, appoggiare i candidati di sinistra (leggi socialisti) ed è certo che i socialisti faranno altrettanto. Così 'SÌ avrà quasi certamente una maggioranza parlamentare di sinistra {radicali e socialisti) che non sarà mollo differente da quella uscila dalle elezioni del 1924. Nel prossimo Congresso del Partito socialista (S. F. I. O.) i Rena.ude!, Jonaux, Boncourl e tutti i destri che militano nelle sue file (oggi sono molti) sosteranno una politica di intesa coi radicali e di partecipazione al potere c:oi medesimi, Resta a vedere fin dove i r;idicali accelano il 'Programma di riforme che sarò la base su cui innesteranno la letta i socia.listi. Se, vittoriosi, radicali e socialisti (supposto che questi ult:mi accettano) andassero al potere senza un minimo di rlforme da attuare immediatamente, la villorja elettorale non s:gn1ficherebbe nulla, aggraverebbe anzi la situazione attuale, che è min3.cci..osamenle fascista. E' dunque suonala l'ora decisiva r-er la democrazia francese. « Essere o n11n essere». Soluzioni nitide, precise, ioequivoche s'impongono: opporsi con tutte le forze sanamente republicanc alla crescente tracotanza reazionaria o pcr:re inonorata.mente, come in ltalia Troverà, la democrazia, questa volor-- tà di riscossa fattiva ed energica'? Noi lo augruiamo fervidamente perchi> se la reazione passasse l'u!t:mo faro di libertà -in Europa e nel mondo n:rrebbe a spegnersi, \5ANLE/110. - Laliberstàindacale Relazione della eorJf ederazione del Lavoro Italiana :dia X ~enferenza Jnternazionale del Lavoi·o. (Cont-nuazione ). be qualcuno crede c:he ;n llalia possano esistere e funzionare altre Mganiznzioni sinddcali da servire ,li sli,T,olo a quelle fasciste, !:: sbaglia. f.'.m. 12 :!ella Legge lascia <.u-5:stere come assc-ciazione di fatto, 1c org1.:1i·zazi,1r.1 con legalmente rico•1r,,ciu·.e, ma esso rappresenta una gros5a burla giuocé<la a danno dell'onestà e do?lla m'.>raJ;tà !)Olil:ca Così come sono perm,?;se dalla Legge, le associazioni di fallo _or.o senz:1 :iUribuzioni. Non possono st:?ul:i.:-c cunlralli di lavoro e non p0550'''l assistere I loro soci di front~ ag!; imprenciitori, neppure se si tr ll~.'.l di di!>cuten: $f:lllplicemfnte della io:~- ·;r<?lazione .Je1 n•n!1 ,.tl; di lavoro esistenÙ. L'ail. 17 :!ella Legge stabilisce che : ricorsi -alb. magistratura del lavoro po;so1.-J e,-,ere presenta.ii s0lo per il tramite .:i elle < r;;aniz;.azi,·ni giuridica.'Ilente nconocsiul e E l'art. 7 del Regolamcri,,:, per i'appl:ca.t: me deila Legge 3 A.or·•~ 1926 aggi,11~geche: « l soci' de! 1-? ass.)ciazi•·ni lega!ruente riconosciutP. ron ))QSS"11 l, s;itlo pena à1 espulsione, far parte c,>ntem;,oraneamente di associ17:,H1 .li fdll-> coslitu,tc rer gli stessi scopi sindacaii a termini ciel· l'art. 12 dell¼ LP.t!~ç 3 aprile 1926 ~ A parte !'iron!:t degli «scop. sir.dacali» che non c.;,s .. i, ~ evidente che I articolo 7 del lfo~r,:~mcnl 1 aTJn:illn l'articolo 12 della Le,;gn. La proibizione di far parte di entram,, le orga:1:zzazio1:i polrebbe spiegarsi se k due org:1n1zza• zioni fossero entram'>'? •tJt.::di nei dir:tti e nei doveri, e qu:ndi oo:!:lte :i lottare diciamo così ir. .:::incorrer,1.,1.Sicco,ne pe- . rò l'organizzazione legalmente riconosciuta ha tutti i diritti, mentre quella di fatto ha solo quello teorico della propaganda dei suoi principi informatori (praticamente non ha neppure quello) negare l'appartenenza ad entrambe le organizzazioni, significa annullare il diritte di esistenza della organzzaz1one di fatto. Le organizzazioni di fatto soTJo quindi s"uotate di ogni attribuzione f:: poi sostanzialmente annullaste dalla stessa Legge, e la iscrizione ad esse rappresenta un vero atto di coraggio clvii!? di signtficato puramente morale. Eppure, è tanta la preoccupazione del regime fascisi:a che, intomo ad esse, si possano polarizzare in qualche modo gli operai, da ir,durlo a sottoporle come vedremo più avanti - ad una sorveglianza e a delle persecll.2)ionl che hanno dell'inverosimile. Capitolo Il. La carta del l6voro Demagogia e boicotaggio legalizzato. «La carta del Lavoro» emanata il 21 aprile 1927 non ha origfoi e scopi diversi da quelli che ispirarono la Legge 3 Aprile 1926. Si può aggiungere che è stata consigliala da considerazioni prevalf::ntemente demagogiche. I lavoratori italiani, anche se fascisti, non hanno dimenticato i contralti di lavoro stipulati in passalo dalle organizzazioni aderenti alla Confederazione Generale dd Lavoro e sono portati, fatalmente, a farè dei confronti ed a constatare che, dall'avvento del fascismo al potere, le loro condizioni hanno contmuato a peggiorare, moralmente e materialmente. Mo1almente perchè no11 hanno più alcuna possibi1 itù di occuparsi dei loro inte~essi. Materialmente perchè dal 1922 i salari sono rimasti stazionari, o sono aumentali in misura notevolmente inferiore a quella dell'aumento del costo della vita. Nella speranza di eliminare i confronti e di sedare il diffoso malcontento esistente in Italia è stata comp~lata la «Carta del La.voro», ma il suo compilatore ignorava, od ha finto di ignorare i vecchi contratti di lavoro. I confronti quindi continuano e continueranno. La Carta si apre affermando che «la nazione italiana è un organismo avente firrt, vita, mezzi di azione superiori a quelli degli individui che la compongor.o» e la proposizione potrebbe andare se si riferisse ad una nazione nella quale tutti i citadini sono uguali di fronte alla legge, nei diritti e nei doveri. In Italia invece i cittadini non hanno neppure uguali diritti sindaca.li. Gli imprend:tori godono di una libertà sconosciuta agli operai e posS-Ono tenere le loro assemblee, discutere e decidere dei loro interessi, e nominarsi i loro dirigenti sindacati. I lavoratori invece no, anche se sono fascisti, e lo abbiamo già dimostrato. L'art. I. dichiara che «il lavoro è un dovere sociale» ma perchè non si creino iliusioni, l'art. 3 avverte subilo che i diritti di lavoro sono limitati. Come già stab:Iiva la Legge 3 Aprile 1926, esso conferma che « l'organizzazione professionale è libera» e poi riconferma che «solo il sindacato regolarmente riconosciuto e soltol}osto al conlrollo dello St.ito ha diritto di rapprese,nlare il lav,:>- ro,.. L'art. 3 afferma ancora che il sindacato riconosciuto ha l'obbligo di tutelare gli interessi degli i!J>parlenenti alla ci.- tegoria che rappresenta, e il diritto di imporre ad essi dei sacrifici. Si può stare certi che del diritto di imporre contributi le corporazioni fasciste se ne varranno largamente. )11 quanto all'obbligo della assistenza sarò un'altra cosa, La stessa Carta del Lavoro autorizza a rifiutare la assistenza ai non fascisti. Si legga l'art. 23. {Esso dice: «L'ufficio di colloca.mento a base paritetica è sottoposto al controllo degli organi corporativi opera.i e padronali. Gli imprenditori ha11no l'obbligo di assumere 1 lavora.tori a detti uffici ed hanno facoltà di sceglierli nel1' ambito degli iscritti agli elenchi, dando la preferenza agli iscritti al Partito fascista, ai sindacati fascisti ed alla loro anzianità di iscrizione". Come si vede, la disuglian.za fra operai, già sancita dalla Legge, viene aggravata e il boicottaggio a.gli antifascisti legalizzato, (Continua). Scampoli ViilLo.i..'1-0<le~ti Spioomhi è andato la se~timana sc-onsa a Palermo per partecipare .au1e onora.nz.e a Frrancesco Crispi, alle quai.i pre.enr.ava anche il -vice-mini• slro delle oorporazi.on-i. Vediamo che o- • gni cosa si combw ncl .corso del tempo. L'uomo 1delle .repressioni e deiìlla reazione oontro gli operai, r.,,ide ai suoi piedi WlO che ,si arroga il ,diritto idi .appresentarli. Vii!Ltoruno,come al solito, ,disse ohe que11o fu un ~rande uom-0 <l:i Sta!.o, e sottovoce: - Non coane quello che spadroneggia .ora ù'Italia. 'Ll f.a5cismo 11wn è passatista. Il pas- ~al.ismo è st-a:to seppellito. A1 Ministero dell'ln!erno h:mno aperto un grande ufficio. .SuRa 1l.aI1ga è scritto: « UHi.cic per méttere a nuovo tulle le carca-sse frapassate "· -oli fascismo i '..ailiruno ha offerto una !ampada voUva .che ,dovrà arde.e ,perenneinentle sulla t<>mba del Pove:re:il-0 di A.issisi. ,La laim,palda e c~ì pure ll'olio furono comperali con 4 prove,n,li delle spedizionli di.strutt,ive e ladre.sche. Il Paverel'lo ,nella sua v.ila fece dono d'ognò suo a,vere ag~ allri, ,si fece amico de!lla na~ra. e degli uccelli, ed am,yò alla .meLa icompfo,tamer,te nudo; 1 fascisti uod:.d-:JJ10,gLi ucmii.ni 'Peggio d'un cacciatore d'uccelli, e da ,nudi eh~ ,erano, si sono vest-it: di nume:ro.si bi-~lielti da mille. iLa lamp-ida la dov~ano portare sulla :omba di iPeHoux. -oPr:.mo De Rivera.' li.l d,iLta,tore della Spaigna, questa v:>lt.a .nou l'ha imbroccata. Egli volle-xache a far parte ,dell'Assemblea Nazional~, creazione .dell"ìm.. memo suo gemo, faoes,se p.arte il segretarlo generale de1la COlllfederazione spagn.ituola dei lavoratori. Ma Calbe11eros, da uomo -di.ri~to, ha ener.gicame.n:le ri.fiutato. I lavoratori non devono servire -da spo!- verino alle can.aigliate di coloro che slron::,aJIO a ,popolo e la libertà. r~., ~D~ ,I,n quest.i gàonti ~l .Duce ha ,donato aid una ist~Luzione di Rom:i, pe:r festeg,!,li<llre fa nwsci,ta del suo ul:.imo rampc11o, oinGuanta b1gli~Lli da millle. Sarà creato un fondo <intolato a Romam:> Mus,s:i!.ini. Ma se lui 00<-TJ.t.inauadire, anche a~ sorel;, che ,vuol arrivare Jl;U'doalla meba! A cru, ,di grazia, egl:i ha t-cl!io il portafogli? iMi ricordo ohe una volta non weva che cinque ,misere lirette 4n tasca e nuhla alle Banche. !Mistero? 1Macchè, è realtà vestita coi vanni roha~i aid alw.i. Erratacorriie La Libertà, occu.pandosi in un trafiletto della rivjsta « 900 » passata armi e bagagli al soldo del fascismo scrive: « La rivista « 900 » farò la reclame al regime, e il regime - rivista più, rivista meno, orma.i Pantalone sta facendo come quell'asino che il padrone stava abituando a non mangiare - pagherà la rivista e qualcosa d'altro ancora. E nel prossimo nwnero la rivista' della nuova lettera.tura italiana conterrà anche i raggi di Robento Far.inacci. .. ». Evidentemente gli atnici della Libertà volevano dire ragli.

Tra la farsea latragedia Un'istruttivapolemica. E' quella che s.i svolf:e in questi giorni f.ra ii COT.riere della Sera e la Tribuna da w1a parte, ed il Lavoro d'Italia dall'altra. I primi, portavoce degli industria}: ed awari, il secondo della burocraz!JJ corporG>Zicm:s!a.Gli oper~ sono nat:irolmente assen!i d,::l dibattito. n·:ce i,n sostanza il Corri:ue ddla Sera: « L'organismo corparativo con i suoi cinquanta e più mila funzionari, costa tr()ppo e non serve a nulla. I cM!raUi dJ lavoro, e fa diminuzioni di salari che ne sono la parie più -intere-sscm!e, vengw.:o decisi rn alto loco fra Governo e padrorni. A che servono dunque questi c:Jrrquanfam.ila m=gio,ni .? ,.. E Rossoni sul Laivoro d' llaJi:i. ribatte: « A che cosa servono ? Ma ad impedire che gli operai ricadano in braccio al s.indaca!ism() socialista, cioè al sindacali- (S1110 sul senio. Gli stipendi dei funzionati sindacali, per quanto onerosi siano, rappresentano la miglior sicurezza per il relfjme ». La T1,:buna osserva che di polJzia ce n'è tà una su!fioi.mt.?menle forte, tanto da nendere inut<ile l'altra, quella corporativa. Ed a!Iora Rossoni, preoccupalo per i SLIOJ appannaggi e per q112·lli dei suoi cinquantamila !un1Jionari, si arrabbia e minaccia .... fulmini! « Dopo lutto siamo s!afi rossi e chissà che 110npotremmo ridcvelirlo! Du~,;que non scheziamo con il nostro stipendio ... Se gli operai stanno ~ub?ndo le ultime ridu~oni di salari, il mertUo è t:rNo nostro!"· Rossoni eir.dentemente esagera.... per la scodella ,propria e dei suoi anici! A Napoli. Tre re, cinqU!Infa principi, cenlinaia di ministri e di generali erano a Napo/J in questi giorni per la c-?lebrazione del mat, imor~o tra il figlio del Duca d'Aosta e la figlia de/ Duca di Guisa, pretendente aJ fl'ono di Francia. Luminarie, leste, banchetti, cortei, div'se e livr-ie borboniche: tuffo il fasto moncr.rchico d'a1' 1ri tempi rispolv.zrato quasi a sfida dell'Europa democratica e d'!l!'/Jclic. op,zraia i-7 preda alla disoccupa::ii.oneed alla lame. li .fa,sc,.ismo vuol concedersi /'Hlusione di centro della restaurazione mo=rchica osso!u!ista nel mond-0. Ed al mondo ha offerto lo speffacolo di questa carnevalata d'altre epoche. A spese dei lavoratori italiani. Scherzando ...sulserio OSANNA! In ef!elto ricorriamo in un periodo di ir,'stezza, giorni ch-:J seguono la commemora~:on2 dei morN, che tutti abbJamo, ed in questi g;omi ci rechiamo ad infiorare le loro tombe; invece questi giorni di me-D!iz·a, nel !orfanafo Impero delle tnini!à (Duce-Pa.pa-Re), il popolo è es11ltcmte, non certamente della ricorrenza della villoria ottenuta contro gli aus!r'aci; pe-rchè i governalori, i po!i?nfi, i piombi ed il bastone nell' impero romano son.o foma!i in z.;igore come a.i bei len-:;>I di. Cecco Beppe; ma il popolo fesfeggfrr e con rag.'one, J'a:m.iversario dello scampato pericolo del magno Duce de!I'ai!enta!o di Bologna avvenuto nello scorso an.no per il braccio sacrilego del giovine fascista che segu:va l'auto infiorc!o ed imba.nd'erafo dell'uomo inviato da Dio! E' trascor,so un anno! Dio ci ha inv:.r.:.!oquest'uomo per la grandezza ...... del nostro paese, e Dio .... lo protegge! Quan!a g'oia nzl popolo italiano ricorrendo ... Io scampato pericolo! E pensare che se /'attentato Tosse riuscilo a mandare .... all'i.nferno il novello Ce&a:red'Italia, si sarebbe perduta la ba!- tae[ia del grano, e gl1 itali.ani sarebbero sta!J co.strelli a mangiare il pane bianco, il paese sarebbe slalo ancora in!esfato .... di gaJ=tuomini ritornali dalle galere, dc:!le 'sole. e dall'estero, eppoi non avremmo più gerarchi, seniori... e similari! Perciò non a torto. gli osanna degli italiani per lo scampato pericolo salgano nel bel cielo d'Italia, accompagnati da.I!'! ben:?d;zion~ di sua santità, e comP!ll:nie di Gesù, i quali riconoscono nel Magnifico Duce l'inviato da Israele, e si a;;,pres!amo a sant;f.'carlo, dopo av:?rgli lavato la coscknza e le mani.... un po' sporche a S. Be-nito da P,,-edappfo. Sangue! Osanna, Osanna! « li buonte.ma>one ». Piecola posta Un amicr-. Losanna. - E che volete che ci importi se quei gaglioffi han perduto tanto tempo a parlare male di noi? Ci [sarebbe dispiaciuto se} ci avessero lodato. X., Genève. - Proprio vero. Prese uno schiaHo, meritato -e ora lo va a dire a tutti. Si direbbe che se ne vanta. Allo stesso. - Si diceva socialista, convinto, acceso. Era un po' la moda. Poi la moda cambiò; ora è fascista convinto, acceso. Domani, Socialista certo non torna; lo assicuriamo noi. I buffoni stanno bene dove sono. L'AVVENlRE DEL LAVORATORE ------------------------------------------ Lette.Pe da Vienna ~o nati fascisti in A11stria Ogrti domenica i reazionari -di Yiertna lcYano dal fodero le loro sLinLe hand.icre e le co11ducono a pas.seggio per il sonluoso a?1ello cli palazzi - il • Hing , - che circonda il cenlro della metropoli, sollo g i occhi della folla dorncnica.1c che sta a guardarle indifferenle. Certo e si doYcssc lrarre are10men I o di giudiz:o dal lono di ce~La stampa - la Rei,chpost in Lesta - e &opi-allutlo dal la\'orò dannalo deg1i agenti ·Lipendia~i dal f~clsimo ungherese. Si dovrebbe arguire che cfTelliYamente anche in Austr:a il frt~,cismo stia sorgendo minaccioso contro il Comune Socialisla. Sulle tombe ancor fTeschc dei poveri operai assassinali nelle Lcn·ibili giornale del luglio si è scatenala f1u·ibonda. l'ira di parte cd i borghesi che si erano chiusi a doppio giro in casa per 1a patu·a della santa col!era del prolelarialo. dopo la strage si sono sentili, al solito, uu·anima da leoni in pello e si ~on messi a fare 13 voce grossa ... re di Ahmed Zugu, che ern jug{;;Javo di nasci La e j ugos!a vofìlo di con- ,·inzionc. Certo le cose non andnrnno tanto lisce come sulla carta. P<:;r ora l'unico alli\"O cli queste azioni malevo'i e criminali, è una noleyo'e propaganda a fayore dell'antifascismo. S'ag~iunga a qucs.lo fallo, l'alL1·0 delle elezioni in CecosloYacchia che hanno r:animalo moilo gli spiriti un poco depressi dei ~ocia,'isli austriaci. coJl::i.hella villo1·ia dei ìoro vicini fraielli slavi. D'altra parte - per paS-.\are all'argomento <li caraltrrc locale - non mi sembra privo di r;lievo il fallo che la borghesia Yiennese non è e non, può c~serc un blocco monolitico foscisla. I1 fascismo auslr;aco - che non ha n:enle a che wdcrc coi falli di luglio che furono semplicemente uno scontro fra polizia e cl;mostranli saggiamenle conlenulo in questo limite dallo stesso Pa1-Lilo Socialdemocratico - è: crscnzia.'menle antisemita. Ora la borghesia. austriaca ha troppi membri ebrei per volere che si ripetano ncJla propria Capitale i fallace· che di~onorano la vicina 'Cnghcria dove la caccia a,U'ebreo è diventala un \·ero e proprio sport fascista ! D'altra parte l'economia am,li-iaca riprende, !cnlamcntc una ,·ja di sicurezza ed! ha bisogno di pace per prosperare. · .\bb:amo qu:ndi ragione di credere che Vienna rossa resterà la senliPe1la arnnzala dell'anlifa~cismo. Un pericolo c'è però e va nolalo. Come :,empre il pericolo maggiore è in noi stessi n~1 nostro mc<l.ec,:mo Partilo. Tndubhiamcnle il mollo sanguè ,parso ;nvano e lo sbandamenlo dcll'organizz~ione sociaLdemocrnlico nei giorni della lolla di lug,'io hanno lasciato uno strascico nelle fVa del Partilo. Ricordiamo la nostra lragcdtia 1ta1iana ... Per e-vitate il ripetersi, che sarebbe imperdonabile dopo Lanla tragica esperienza, degli slessi errori è necessario che il mov;menlo socialisla austriaco mantenga intatta. la ~ua compagine cd cYili gli errori d1 destra e di sinisli-a. L'e1~rorc più formidabile sarebbe que1lo di offrire, oggi, 1a collaboraz:onc. Come nell'agosto del '22, quando non s'era più in L~mpo.. così oggi in .\uslria i destri ,d/elPartilo si agitano per la collaboraz?one. Noi non siamo dei dogmalici in male1·ia d'antifascismo. Tulto pur d'eYitarc che una banda di crimina'.i s; impossessi del potere a vant.aggio ew!Ll'Sivo della propria •massa, e sulle spalle del proJoeLarialo ! Ma oggi in Auslria la collaborazione sarebbe un alto di inuL\Je paura, di ingiustifìcata paura eh.e andrebbe a vantaggio sicuro de!IJ'ayyersar:io ~pezzando in due il Pa.rljlo. Otto Bauer e gli altri ca.pi, si sono resi esalto conlo delle circostanze. L'argomerttazione dei collaboraz\onisli è quanlo maj capziosa. Essi d1cono: • Noi abbiamo lasciato go- ,·ernare i borghesi eia soli per sette anni ed essi hanno rafforzato oontro di noi la macchina armata del Potere,. :.1a la pacificazione degli animi attra\·er o una collaborazione non è ogg, pralicarnente possibile: h1 Austria, prima di Lutto perché non è possibile che consegnando in mano dei borghesi lulte le conquiste deg 1 i anni di lotta perché le disLrucraano . = , e poi perchè dovrebbe esse1·e fatta contro la maggioranza del partito, e senza il sostegno delle masse che ne ::.arebbcro del tu Lto disorientale. In un magistrale articoi1o deWa d- ,·ista • Dcr Kampf » (La lolla) H capo autorevole del Partito Socialista .\uslriaco conclude appunlo nel ,,enso su.accennalo e fa notare come ·.1 Parlito abbisogni oggi solo di energie e ,d:i fiducia in sé stesso. E noi pos~amo bene sperare per l'ayveni1:e _eh questo forte partito e per le migliori fortune cli questo proletariato fiero e comballivo. . FRANCO. « l,n casa noslra ~I cre(do fascista non può essere baJ'l!clito daùle ca.tietdre delle ~cucle •pubbliche .ohe h=o ca,ratt-e:re wf. ficiéJle, per aa contr.a.id.dizion ohe nol copsente ». P.iù ohiar1 ed espliciti, di cosi, non si ,poteva esse.re. Se mettiamo in rappOTto ques~a « lettera aperta.», con un recentissimo arti• colo di « Gaz~tta Tii.cinese », or,gano liberale c'he fu sempre falofascisLe.ggi.ante, e ohe ,invece con queM'a!Pticolo si schiera contro vi fascismo, se ne deve dedurre che nel Ticino coomnoia a spirare aria nol!l troppo tiigienica ,per i fascis'..i. E' certo, che la « leiiera aper,ta » di Avanguar,dia, solleverà un vespaio ,cli dascussi o.nii.. CON\FESSI ONU Che -nel Ticino, non yj <Sieno tante simpati.e per il fascismo, lo dice chiaraanen- 'U! anche ]a « SqtUi1la » ÌIIl un articolo di rJsposta ailla « M'iHelpresse », sulla quest,ione dei -pa,ssapo.r~:ie delile tessere. iLa «Mi.tte'Lpre:sse», osse-rvavac ohe la chiusura ermetica del confiine. italiano crea,v,a una bar.rie:ra f.ra il Ticino e l'Iiail:.a, e Je popolaz,ioni poi « finiscono per sentw-s1 Ionta1nissime l'wuz dall'altra e per pende-re queNa comunione di spiriti '11w · una faciNfà di ~apporU ·alimentava, >, !E fa «Squilla•» non potendo nulla obbietta'!'e, a ,sua vo.lta r1vo.lge ailcune do• mande a.Lia M<ifteLpresse, .domande che sono ,delle preziose .confessioni. Scrive infatt,i la « Sqai:lla•»: « Percliè, fra gli Svizzeri, ,proprio !Ilei ' ,tioin.esi, si dimostra minore comprensioNoi non ci nascondiamo le difficolLà del proletariato Yiennese. strclto fra due nemici disposti a Lt,llo - i.1fascismo ungherese cd italiano - e da IJc campagne nere , in mano ai preti ed ai legittimisti, ma un freddo esame della ::-iluazione ci ha reso con\'inli che 1a SocialDemocrazia austriaca saprà br)llantemcnle sup:frare ia crisi. .\nzilullo i socia 1isti austriaci dispongono ancora di una notevole forza armala. Essi hanno !a mag.!{ioranz.a dell'eserc:to ed i borghesi ~anno perfellamcnlc bene eh" non potrebbero fare la loro marcia su Vienna • senza scatenare la Comu· ne. CORRISPONDENZE . ne della situaz.ione politica italiana? Perchè fra i ,ti.cinesi e ncl. Ticino di talle si• tuazi.one si trovano .gli avversari meno ~enerosi? ,Pe.rchè proprio un giornale confoderaLo .ha potuto consta.tare, gioT!li sono, ohe su nessun a,l!lro conlf:ine éome w qu·ello meri..d,iona,1e, fra ,ticinesi e Ha. liana, c'è tarut.a.... incompat.ibilità d1 raip- 'JJOrli ? ». L'accusa che essi lanciano contro i rappresentanti del proletariato di aYer fallo correre alla Repubblica il pericolo cli un intervento delr'Unphe1<a o dell'Jlalia è un'arma a doppio Laglio. I socia'isli sono al potere. nonostante tulli gli sforzi di Seipel e le !>Omme ingenti spese da.i magnati della Finanza, perchè hanno ayulo a loro faYore una Yalanga ,dr voli alle ultime elezioni. Scaccian'i dai posti legalmente conqurslali, non si può che colla sedizione - in altre parole che assumendosi la respon sabiLLà dì que'l' inlervenlo armalo eYentuale delle potenze eslere che i patriottardi adoperano come • ·leitmotif » delle loro Yociferazioni anLisocialiste. l\1a la borghesia auslnaca, che sarebbe benissimo disposta per amore dePa cassa a passare anche sul coi-po insanguinato della • pali-ia ., non può ricorrere all'arma vergognosa del fascismo per due ragioni, assai Yalide a mio modo di Yedere, l'una di carallcrc internazionale, l'altra d( co· ore assolutamente paesano. Konoslanle che i,disfallisli dell'emigrazione po'Hica italiana - i quali sono in minor numero di quanto De Ambr;s col suo articolo sulla , 1 ibertà •. fa pensare - stimino sflduciante la nostra posizione una co- ,a chiara è che il fascismo sta perdendo in Europa anche quel poco credito che aYeva. In questo senso l'afTcrmare che il prossimo inverno può essere decisiYo per la marcia in a\-anli del fascismo in Europa, è dire cosa fondala. Pur non -essendo conYinti che la borghesia abbia capito che il giuoco del fascismo è un giuoco troppo grosso e che il destino inc.1ullab:Je di ogni classe che taglia i ·ponti e cancella ogni rapporto de1le c- 1assi inferiori è quel.lo di scomparire presto o lardi, certo molL:ssirni sono i segni di una nolc\·0 1e rcs1p1:,cenza nei riguardi de1 fascismo. Mussolini Si sla abbandonando ad una polilica d'avvcnlme che dinola com,:, egli capisca di dover adoperare lutti i mezzi prima di rimanere i- !'"olalo in un'Europa ostif e. Sinceramen Le non sappian:!o se l'assassinio polilico adoperato come merce d'esportazione gli possa essere di gran giovamento. Anche in :\uslria, soprallutlo in .\uslria,_ hanno avuto una grande ripercu. rone i due ultimi omicidi polit:ei di Serbia e di Ceco~'oYacchia specie dopo che la polizia di Praga ha potuto ollenere clall'as!>assino di Cena Bey la confessione di aver ricevuto danaro in Bologna da un rappresentante fascista per anuare all'estero • a fCOpo di studio,. Lo scopo del fascismo iLalfano in questa faccenda, non è troppo misterioso: l'occupazione militare dell'Albania; col preleslo de 1Jc sommosse che gli ulli.mi alti di violenza. non mancheranno <li susc:Lare nel p:ccolo paese adrialico e la soppressione de1l'unico probabile successoD ~ G:l 1"!9VP.S CH!I SE 2-J' E' ACCORTO ? Il Po,polo di Arnaldo ha pubbljcato nelle N oiézie dell'uWma ora u.na vistasa corrispondenza eia Gin'èlvra sulla commemeraz-i.cne del marcio su iR.o.ma tenuta :1.el,!.:ni o,!.ra città <la un on. Buff1rini. Pare, stando al corrispondenlE', che la ccmmzmora.z,ione sia stata qualchz casa ili ,gran.dioso. Pece.a lo che la colonia it.:ili:ur:a - 14 m:.la ·cilta,di,n.i - ,non se ne sia accorta par ,nrlente. La commemorazione ha avuto luogo a porle chiuse, C(:',mesi usa !arz ne: processi iper oltr.a~- gio an -pudore. PER ADESSO S!lLE..N"ZW! Non c'è versi d<i fen,2r-.2un s~greto! Alcuni a.miei hanno ~apu!o che c'è .... QUALCHE COSA PER ARIA, e cominciano a parlarne come s,e conoscessero lutti i de!lagli della bella o brul:a faccenda. Ci siamo cap,;ti, non è vero ? Ebbl!r:2, e-i teniamo ad auverf'ire qu,2g!1amici che il QUALCHE COSA c'è, ma che nessuno dJ essi è in grado di conoscer~e i d<?ttag!o'E. bisogna che non li col1'<Jscano. 1perchè.... Il pzrchè Io sa.ppiamo noi. lrò:mlo. ess,i sJiano zitii. In compenso li a5Sicuric.mo che a suo tempo si parlerà. SI DIOE .... .... che lo SJXOne è stato licenziato e dovrà lasoiare fl poslo ohe occuipa va per mostra scroccando lo stipendio. [.a ,r.olizia oi sembra incredibiie. Co-sa è mai cap:tato perohè lo spione sia caduto Lri dis!!raz,ia ? Resterà a Ginevra a occu,parsi dell'altro ufficio, o partirà ? E se par!.irà, chii assum.~rà la direzione del servizio di sµional5~io •fas::nsla a Ginevr1 e in certi ,istituti inlernazioo.ali ? In ogni modo :r'.~hi dr:tto lo spione. I-1 nostro servizio di contro-spionaggio lo fame d'occhio. LA ,.M.A'llFESTA.ZiIO"\/E LEGHISTA DI AN, EMASSE Ricordiamo chz domenica 13 corrente a!le ore 15, nella sa,la comunale di An~ nemassz, E. Kle-mczlnski e Luigi Campolong/ti parhranno su: Fascismo e democrazia. il corr1;:Jgni e i fa~hisli di Ginevra interve-rr.nno compatLi alla mainifestaz.ione cr<Sa,:Ùz7..aldaalle Sezicni ita11ia;nae franceise di Annerr>as.,e del,la Lega <lei diritti delf' uomo. · Da AmPlswll SEZIO)IE SOCIALISTA L'assemblea indetta a Romanshorn la matLna del 6 ncvombre riuscì frequen!at.issima, Li;,tli ,i co,mp3~ni · erano presenti. Sbrigate alcune qucsliooi di ammi.ruslrazionz il •S€,__~relarioniz.iò la discussione sull'o. d. g. prnpcsto da1la DireziOJJe per il 1pro,:;:,imoConvegno de1le Federazioni del Parli.lo a.H'es~ro, da,n,do lettura -:iella Circo·lare del Segrel.airio. La discussic,ne, alla qua,le presero parte quasi tu!li i pres~nli, si ma,nten..1.esempre serena ed ele-vata. Venne inJine deciso di rimandare la conclusione alla ,prossima riuniona che S'i t,orrà a Krado \f fra Lulte ,12 Sezi<l1llidelta Sviz.z.eri orie.n~ale, ed alla quale prenderà parte il segreiario de11a Federazion(?. l•l fid'Ucia.rio daL!a Commissione Esecul~va present'! al,ha a;;unione, rias,ume con f....'.lrolacommessa le inia.mie consum:i'U! da.1 fascismo co-nlro i con.finali pol<i.l'i.ci che soH,rano stoicamente, eroicamente le besli'.lli persecuz.ioni dei delinquenLi lul- ~or.a,t.i. Dà pci 1etlura dell'«A,ppa'.Oo di so1idar:elà, pubblicato nel . 43 dell'Av.an/i! p.roponen.do che ogni ccm,pa,gno versi 'e;quivaleinte di una gjorn.a.La di 1avc,ro rpro conJi.nati -po.litici. La proposta viene a,ppr0<va,Laali 'u:i.ani,milà. N. <l. iR. - Mentre applaudiamo con c-~ii..•s.iasmo alln vofruione d~i compagni di Arnrisu.il, abbiamo il p:.ac.zre di sa,pere e per conseguenza di pofer pubblicare che il comitato d2lfo Sez,i()ne di Zurigo ho. già posto alt o. d. g. per la prossima a."-Semblea la stessa proposta e poichè co11csc,i'amomolto bene i noslri wcchi compagni, pc,ssiamo CO!TI la massima sicurezza affermare che la proposta verrà acc?ffafo d.!l'urrartim:th. Facciamo adunque !1]>;,e,lloa tut!e le $.;iz,ioni della Svizzera f'?rchè abl;:ano a seguire J'esempJo delle Se:z 'or.i di Amriswrl e di Zurigo. S!!10tp<\r::mbeonissimo che la situazJone ecor.omica di molti dei nostri compagni op~rc-i non è delle più Floride ma, come ECrivono ,:com,r;a~ni dell' vanti ! « La nostra siluazfone di emigrali politici è senza dubbio delle meno brillanti. Ma dinr•.a•'Zi c;,!leso!farenz(! de' f.ratel!i rimasti ·.. ,,,..,i~ a re.sisfere e combattere, tu!!i i s:zcr<'fici d:?vono ess-?Te compiuti "· Aiuta.re i compagni d'Italia ne!!a r-2sisfenzc: al regime è la più eHicace e pratica azione dell'anWascismo emigrato. D'amo la proV':l farJg'bile della nostra sol'.-larie11. F' ~tr" ar.1'-"~'a rri, ,:ia ne pigra ne avwa ! Com,pzgni, fate !ul!i il vos!ro dov-!!re. Da KPeuzlingen RAPPRE~\"::NTAZIONE TEATRALE ,Sabato sera, 9 corr., nella gran.de sala del!' Hotel Rebslock Emmishofen, a cura della Filodrammatica " Studio e diletto"• Kreuzlingen, si darà ur.a ;-~- sta teatrale con il commovente dramma in due alti: Dopo di E. Novelli, ed altri divertimenti. Cordiale invito a tutti i buoni e generosi italiani della colonia e dei paesi 1·,milrofi che oltre a godere una serata di divertimento intellettuale contribui.ranno ad a,umentare !'i.e.casso, che è a pro di una compagna che ha dato alla nostra Filodrammatica e alle nostre islituzioni, per molti anni, la sua opera disinteressata. E' doveroso adunque che tutti i buoni non manchino. La Filodrammatica. Da Gossau SEZIONE SOCIALISTA Domenica, 13 corr., alla solita ora, alla Stella, avrà luogo l'assemblea della Sezione. I compagni devono essere lutti presenti e puntuali, dovendo trattare argomenti della massima importanza. II Segretario. Da A•bon La festa data dal Circolo di sludi sociali la sera del 29 ottobre ha dati seguen li risul la ti: Entrale Uscile Uiile netto } r. 360.40 » 176.- Fr. 184.40 che venne suddivisa come segue: pro Avvenire Fr. IO.- pro Risvegl 1o » 1 O.- Vittime politiche (Risveglio) » 70.- Pro~ganda locale » 94.40 Tot.aie Fr. 184.40 Da Baden Gli aderenti alla sezione socialista in Baden, sono invitati di intervenire alb assemblea di domenica prossima 13 c. m. alle ore 9.30 al Ristorante Rhemfelden. Il segretario del Partilo presenzierò all'adunanza e farà una relazione sulla s:tuazione interna. Nessuno manchi. Il segr.ztario. Os W'intePth&P Gli amici libertari ci comunicano che lunedì sera 14 il compagno Bertoni di Ginevra, terrò all'Helvelia una conferenza sul fascismo, con proiezioni luminose, rifl~ttenti i fatti più salienti fra le loro barbari-e. L'entrala è libera, e proprio sarebbe un peccato se tutti gli antifascisti, e la aolonia italiana e ticinese in generale non dovessero parteciparvi compatti. * * * Domenica 20 assemblea importantissima della sezione socialista. I compagni che riceveranno anche un invito personale, non dovranno rnancarvj,, dovendo prendere una decisione sull'ordine del giorno deLla Sezione di Zurigo in rapporto al convegno prossimo delle federazioni social:iste. Da Lagano MOVìltMENTO OP1ER.AJIO I g.iova:ni sooialitst,i hanno chiuso la loro «settimana ,di pro,paigain.da , fra .gli a'f>prendi:sti. E' la prima volta che ne] Ticino fa pairc1a socia1i5ta viene rwolta ai giovani a.ppren.clisli, e Ja « settimana ~ ha avwto pieno succes-so. - Un no:evole '!'isvegLio h:atnno da.lo i tipograifi. 1n due assemblee in.dette dal Co1mb,to della Sez. Tipoj!rafi cli Lugano, lcnutcs, a Mendrl:.io e Chiaosso si è e.sa- •::iinaita ]a situazione nel Mendrisiotto. Spe:::aLme..TJ.tea Chiasso, ove non esiste 0rganizzazione, la riumone ha avu'.o esi- ' ' ' 1 ' 7e, e si .darà cor,so ad una agitazio112 -p3:1· il miglioramento delle con:clizioni sa.lari a 1i. - I 1i.t0fgraif,dj i Mendrisio, ~1anno ch.iiusc la loro aglba.zioo~ con un discreto miglforaanento de]le loro p~he. CONTRO ITPiRO.FESSOR/I FASOISTI NBILE SCUOLE TICITNESI !Le clisoussi.orui sulla Uni,versità della Sv.izziera italiana, hanno richiamalo l'a~- ~~muone sullla presenza dei pro,fossori fa. s.c:sti ne11e scuole ticinesi. In una « ~ettera a'.1)2rl.a » an,titola.ta Per la patria Svizzera ed indir.i.zz.ata aJ Con• siglio Federale ed al Consi,g1io ,di Sta~o Ticinese, l'o.J1gano dei ,giovan,i 1ibera,li ticinesi, Avarrguardtia del 5 corr., mette sul tappeto la quesbione e si dichiara recisa. mente ,conrt,raria aLla permanenza ,dei professorJ fascisti nelle ,scuoJe ticinesi. tLa « lettera aperta », dopo aver fa~to un ,pa.ra.llelo ira bols.cevismo e fascismo e ritenutili ,tutti e .due conitrani alla ,de1n-~craz.!a,scrive: -« Chi, non sente ]a bellezza dell'ideale i:vizz.ero e nClll fo trasfonde ne,Jla proprJa opera educativa coone f.i.amma che lu:.to ir veste f' lnseinatlllento e lo Vlivilica non è lo:luaòile nelle nostre scuole. ' • Ora è risa.pulo che nelle nostre scuole :icine&i, speci.a.1.mente llle!Je meclie e neìle S:J!)2rior,i, sono insegnanti ,italaani, "':.-:Lti al par!ilo fa.sci.sta, che aiccetlano il credo fase.isola, ohe fanno ,propagan1da di fa~cismo e ohe sri •presenlatno ,in iscuob col dislint:ivo fasci-sta. « La loro presenza nelle nestore scuole medie e su.periori, deputarle a prepa;rare la futura classe dird,gente, è 1.m tradi. mento. · -, Poiohè iscruvendos.i a,1 fascio si sono messi, .disciplina~issimi, a,! serwzio di, un partito nemico del1e nositre isLH=ioni e del paltc federale, e nulla,meno non han. no sen.t.ilo il dovere di dimettersi, è necess:i.rio che il .Co11S.?gliodi Stato !ci. r,i. 1-cnga &missionari d'uJ,fioio, per incompa'..iibilità spirHua.le. 1fil fine poiliiz.iesco ,cli que-s!ie domande balza a.gli occhi di ognuno, ma comunque è pur sempre .interessante i.l consia- <tare che aJl'a•lba tdell'-am:no ViI dell'era 1tuov.a, nel Cantone più vicino all':Iitm, s~de <lel giornale e idi tut,t,i ,glii organi di• '!'~genia ,de.1 faiscitsmo in. Svizzera, il fascismo trova « tanta· moompa~ibi1ità di ra·pporLi fra itald.ani é ,ti,cinesi, ». ,Bel nisulitato invero, di 5 anni .di era nuc,va ! .MtA!Nl!FiESTtA.ZIONIE A SC.AJRTA!MENTO RIIDOTTO iLa voce che i fascisti a,vrehbe.ro ,parie• c1pato in occa,sione dehla data d,ell)a fiine della guerra, in camicia nera, al corteo organ.izza'.o da.i Reduci che tutiti gla anm d(lJHa Casa. detli Jtta1ia,n,i s.i ireca aJ monurnenlo <lei .ca,ch1ti, al.l'Ospedale iita.lia• no, a,ve,va messo in subbuglio gli aanbi.eruti sC'VY01"S.Ì.i.vie la poliziia, la quaJe si aiffr.el1ò a far sapere ohe il di-vieto di porta~e la camicia nera sairebbe stato faillo rL~pe:.taTe. Gli aa:idm.i, si ca1marono, ma la poliz.i.a mise i,n moto un 111mponenteserviz.a.o d'or. dine. Fosse per la paun di disor,dmi, fa,t,tc ~ è che i I co.r,ieo è riusoHo ipiù mi,. sero .de.gli allrJ anni. Quel ohe è cer,to è ohe i Reduci, poco ci ~uadaignarno a st;a.. re atlacca:i aa panni dei fascisrt.n. D~ Looa:i-no NELlLA SEZWNE SOCIALlSTA MJSTA La Sez.ione ha len.uto la sua assemblea or<liinairia mensiìl.e domenica sc<la"Sa6 corrente. Presen~i buon nume.ro dti compagni, si discussero le varae trattande al1'oJ1dine del ,giorno. [,'assemblea, su ipron>osta dcl. Comitato, ha deciso di effettuare una pa.sseg- ,gi..atla di propaganda politica al v:icino bo.r,go di •Lniiragrna per il 13 corrente. La passeggiata avrà il.o scopo di ,riunire tutti ii cotIJJpa,gn~delle vioi..ne Terre di PedemonLe, ed un membro della Commission'f::ese.r-utiva 1dcl Partito Socialista Ti~ nese sarà p11esente aJ r1kovo .dei compagni locarn.es~, spiegherà le cfueitive e ~ atteggiamenti da assumere in vista. delle <pT-Ossimelo~te politi.che, precisa.men.te aa. ,votazione 'J)er -la riforma elebto.raJe e le 'llomiue amministiral:we nei Comuni. il compaigni di Locarno isono dunque avvertiti e prega,ti cli !ionte.rvem,realla passe~iata di domenica prossi-ma, mostra.n- «lo al Coaniitatbo ,l'aipproivazione del suo operato. Tu!iti aid Intrag.na! SJiNDACATO EDJLi1 E LAVORA!NTJ D!EL LEGNO 111 Sindacato edili cont.imua la soferle prOlpalganda di ~.anizzazione fra 1a categoria dé~li edili. Sabaito sco1I1Soa, lla ,presenza del segretario della Fooera.zio<M, compa,gno Vua.ttdlo, ebbe foogo un.a riunione degli ~- ganizzati ne!l Smiciacato per impor,lanti questioni di organiz.zaz,i.o:ne. A.u.guriaano che .tu~ti i Javo.ratorJ edili CO!Iljpre'llf:la,nolo sforzo, generoso e diisinteressato del Sirud,a,ca,Lo eduli ncl difendere i diritti di classe, a,ppo.ggfa.nld.o!-o, origa.nizzan.dosi per tempo, per le future a,giilaz.ion.ie riveirdicazaoni sa.tJariali. CO\I.DNJA :PROLET.A!RJIA ITALIANA !La Colo.nia ProJetaria Itaù.ia,na (Sezione di Locarno) è convocata in assem:bllea ord:M.l"ia per sabato, 12 ~rrente. L'omine •del grorno è il seguM!.e: Lettura del ve,r,ba,le; lraUan~ importanti.. Si ,p.regamo i soci e i simpa tizza,n,ti a ,non mancare. BibliotecaGino Bianco

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