L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXXI - n. 35 - 27 agosto 1927

lA. P.) ZUR-1~0, 27 AGOSTO 1927. Num. 35. ,. TELEF'ONO 4475 - Coot,o-Chèquea N. Vlll-3646. SETTIMANALE DEL PARTITO SOCIALISTA ITALIANO NELLA SVIZZERA ABBONA.MENTIPER LA SVIZZERA P.ER L'AJ-fNO 1926: REDAZIONE: AMMINISTRAZIONE: PREZZI DELLE lNSERZlONI: I anno, fr. 6.-; 6 mesi. fr. 3,-; 3 IDIiii ir. 1.50 • L'Avvenire del Lavoratore • I Lommi~ione Esecutiva del P. S. I. llne., o apaao di 1inea (~za WJa colonna), :it0 Pw réclame cODtinua.ta, prein da coawaini Ccat I I PER L'ESTERO: l &DDO, fr. 16; 6 mai fr. 8; 3 mesi, fr. 2.50. -------------~------·· ·----·----- L'infame delitto L' assassinio legale è i.talo compiuto. L'epilogo terriftcanle di una se!-- sennale agonia, la vetta di un calvario, il risultalo 1 òli i.:.,u. mosl.i-uosilà giuridica, una vendetta cti classe P. due es&eri guidali in ogni loro azione da· un S'Ublime ideale di giustizia, dopo un martirio inaudito, finisconn bruciati vivi sulla sedia elell.rica. Sacco e Vanzetti hanno cessato di vivere fisicamente, ma moralmente sono più vivi clie mai. Il loro lungo martirio ha commosso milioni di es.. !.eri in lutto il mondo civile, ha lllli'eco ,profonda suUa parte migliore dell'wnanità e farà sorgere nuo..,·e legioni di apostoli e di eroi. Sacco e Vanzetti diverranno leg, gendari e nel loro nome aécomunato a quello di lutti coloro che sacrulcarono la loro esistenza à U11 ideale di emancipazione umana, verranno combattute le più .grandi battaglie per la causa della Ubertà e della giustizia. Thayer e Fuller che sordi alle proteste, alle ésorlazioni, alle invo cazioni espre&e in migilaia di com.irzi. con migliaia di lelegrainmi provenienti da ogni parte del mondo da migliaia di comizi, Thayer e Fuller clie convinti dell'innocenza di Saer co e Vanzetti ne hanno voluta la barbara uccisione, non sono loro t maggiori colpevoli. . Il capitali911lo che difende con ferocia inaudita la sua potenza, si serve di codesti aborti morali per corpire chi smaschera le sue infamie, · nell'intento di. allontanare il giorno inevitabile àella siua caduta Ed è cosi che a seconda. deJla .situazione ~tica delle singole nazioni _e ,Jel grado di resistenza che sa opporre 11pro!elariat?, ,che il capitalismo sferra i suoi colpi ser,·endosi di '' Testimone Sollo questo titolo l'on. Grimm pubblka sulla Berner Tagwacht una . serie di documenti rifcrent;si al famigerato telegramma mandalo da · lui dalla Russia n<'I 1917 e che. su- !C,Citatouno scandalo universale, gli valse l'e!=pulsione daUa Russia e la destituzione dalla carica. di dirigente del· movimento zimmerwaldiano. Con questa pubblicazione egli vuo, infirmare il giudizio eh 'io emetto sul suo conto nelle • Memorie , da {DC pubblicate poclù mesi fa a Berlino e che ha conferita attualità rudi w1 argomento il cui richiamo - lo con,. fesso !>enz'altro - non può essere · gradito a Grimm, autore di quel ta:Je telegramma. E' tipico - e triste nel medesimo h:mpo - che mentre il mio libro che pure contiene g:udizì amari s\11 / conto della società borghese non so- , lo ma su molte correnti d'idee· di· partiti e singole persone, anche dai più acerrimi nemici delle- idee per le quali io milito, anche dagli a,·ve1~ri miei più accaniti, viene carallenzzato quale documento di rara one- ~tà. 1di insolito amore di verità, mentre i socialisti di ogni tendenza, di diversi paesi, delle va1-:e età, l'hanno salutalo quale migliore contributo alla storia del noslro movimento - giust'appunto perchè ne apprezzano la grande sincerità -, l'unica .'"OC<: discorde debba essere quella di chi da me è ~tato accusato di mendacio! Nel mio libro ,d6co leslualmente: ... • La cosa più orribile è che Grimm non abbia avuto nè il corag,- gio nè la dignilà di. co~fes~re ciò che avcrn fatlo e eh egli, abb a abusato della fiducia dei suoi migliori a:rnici, che a lui avevano dimoslralo 1:1nasolidarietà sconfinata> .. ••• . f.,'anlcJallo è con06ciuto, in fs.v;zicra sopra li ullo. Scoppiala la Ri,·oluzione Ru!>sa.la C. E. del moYimenlo Zimmerwa1d1ano decidette - per ragioni intuitive .:_ di lnu-porlarc ;1centro della propria allivilà qu~n(o ~i~vi.cin~ passi• bile dei pacst' 111 cui il movimento Zimmenva; 1d1iano avr,·a trovalo il suo ;-becco nalura!e: la rivoluzione. ·, Grimm parli immcdialamcnle ·fuenlre io dovevo seguire con g'.i altri i-ivo!uzionari ru~si ai quali l'In- ... · .. Thayer e Fulle_r in America, d~ Musi.olini e dellt sue bande nere m Italia, di Orlhy in Ungheria, di De ·Rivera in1Spagna, ecc. Ma la Nemesi storica farà scon· tairc ai colpevoL'i tulle le loro infa: mie tulti i lorò delitti. L'ondata di *gno che questo nuovo atto di barbarie ba sollevato in tutto il mondo ci solleva l'animo angcs,dato e fremente di sdegno. . Dalla Francia da,lla Germania, ~a Sv,izzera, dalle Americhe. d~- mostrazioni imponenti di · protesta, scioperi, conflitti con .la po:izia dimoi.lrano che la coscienza di cla~:se, che lo spirito di ribellione delle masse va risorgendo. Non è, adunque, molto lontano il giorno del cro!lo definitivo. di questo infame ordinamento soc1aJe eihc può ,sostenersi solo a prezzo dei più raccapricianti delitti. Non è adunlque, molto lontano il giorno d~l cro11o defini~vo se un delitto, sia pure abbommevole, commuove il man.do intero. A vanl•i.' adunque, uomini a~tati di giustizia. raddoppiate _di enel"gia, moltiplicate i vostri colpi- contro la reazione. Siamo noi proletari l'immensa maggioranza, siamo noi i produttori di tutto çjò che è utile, nece.">Sario,indispensabile aN'esii.tenza. che subiamo l'onta di sottostare vilmente al p:ù esoso sfnittamenlo del nostro lavoro. alla: persecuzione. alla tortura, a'll'a~ssinio di chi lolla p~.r la nostra causa. Su, in piedi con S'Pirito di sacrificfo, ron tenace energia nella lotta di ogni giorno, di ogni ora, e- solo qu.ando avremo abbattuto questo lurido edificio impastalo d'oro e ,d:i fango, rhe è l'attuale ordinamento ~ia:le, solo allora. Sacco e Vanzclli saranno vendicati. Balabanoff,, lesa cercava d'impedire il rimpatrio con lutti i mezzi. Senonchè arriyato a Stoccolma, Grlmm non potè proi'Cf,1tù·,~: Ja Rus:,ia Kcrenskiana gli negava il visto per la sua < tedescofil_ia •. Gri.nu11non era mai stato tedescolPo. l ~ncialisli 1."mmcrwaldian.i che l0Hava110 a.pel"iamente contro I' imper:alismo, che anteponevano gli interc!>si e le idealità dell'Internazionale Proletaria a tutti gli altri interc.,;si, a I utle le altre cons.iderazion i erano altrettanto ferocemente odiati e calunniati dagli uni c-ome dag]i altri. Siccome però la pace era sempre più .ò,esid;erata dagli Imperi Centrali menlre l'Intesa. aveva interesse che la guerra si prolungasse, tutti i fautori della pace dovevano ncces5ariamente passare per tedescofili nel linguaggio demagogico e prezzolato. Entrati i socialdemocratici ed i socialrivoluzionari russii a far parie del governo rivoluzionario, alcuni membri di questi due partiti - entrambi aderenti a Zimmenrnld - insistettero perchè Grimm -fos~ aulorizzalo ad entrare in Russia insieme a noi profuwii. Due ministri ~ociai'democratici, Zeretelli e Scobelew, lo invitarono sollo la loro personale responsabililà a varcare la fronliera cl'el paese rivoluzionario an:c.be per protestare contro chi lo aveva trailato da Lede!>cofi!o.:\lcuni giorni dopo la solenne accoglienza avuta da noi Zimmerwaldiani daHa popolaz. operaia della capitale rivoluziona1ia, Grimm mi raccontò - come si racconta una co~a di pochi~-sima importanza - çhc vi era in g:ro la voce ch'eg!i aYes:;c spedito un lelegra.nuna da Pielroburgo per sapere a quali <'ondi.7.ioniil governo tedesco sarebbe dispo~to a far concludere la pace con la Russia. • E che vi imporla - 'd:s.s: io -, calunnia più, calunnia mrno, che cosa non hann.o già dello e scritto di noi altr:? ,. • Ma Yedele, J\ngclica. - rispose Grimm - i ministri socialisti vorrebbero ch'io dichiara:,si essere questa una manovra dcli' impedaHsmo tedesco nonchè una provocazione da parlr del governo SYizzcro. Voglio conccrlanni in mcdlo con voi cd allri compagni innucnti ZimmrrwaJZuriw> Zurigo, Mili.tarstrasse. 36 ------·---------- ùiani, vi prego venile domattina ». Fra i i-ocialisti che l'indomani si trnvarono all' ~lbergo abitalo da Grimm non ci fu uno so!o che non aves.5e ritenuta esorbilanlc la domanda dei socialisti m.inislri. Era prnprio necessario rilevare ognj insinuazione della stampa e non sembrava ouesto un cedere troppo alla prcu.sionc dell'opinione pttbbl:ica borghese nonchè ai membri bo!·gh~- si del governo? Non brustava a1 1111ni~tri socialisti la persuasione che Grimm 11011 si era potuto neppure sognare di fare ciò che gli si imputava? · Il Yecchio menscevico Axelrod, trattenuto al letto di w1a figlia moribonda, aveva fallo sapere a Grin1.m che lo avrebbe egli - padre spirituale di Zeretelli e Scobelew - aocompagnato da questi per farli ~e- ~;i!-tereda un contegno che veniva a disonorare il partito sociù:flemocrat ico ru~-~o. A quell'epoca l'atmosfera polilica della Russia era carica di elettricità. Classi dirigénti, piccola borghesia ed il popolino, aizzalo da propaganda intesista, ailla quale presero parte attivissimi :,,edicenli socialisti dei paesi dell'Intesa - fra i primi Cachin - che venuti in missione nella' Russia Rivoluzionaria, premevano sui membri socialisti del governo onde non ostacola!>sero l'offensiva. Noi Zimmcrwafdiani, entusiasticamente seguiti daH' avangua.r,èJa del popolo rivoluzionario, dalla classe tavoralricc, eravamo ostili all'offeni. siva. Perciò· naturalmente venivamo iacciati di tedescofili, di agenti del Kaiser. Noi lutti si era sicuri che l'im,inuazione sul conto Grimm fosse dovuta ad una manovra di questa campagna. Quale non fu la nostra ind:ignazione quando Grimm 'ci comunlicò averlo i min!istri socialisti invitalo a lasciare la Russia col primo treno ... Il !>egretario di Zimmerwald espu:lso col consenso di memb1; del movimento Zimmerwaldiano! La nostra indignazion:e non aveva limiti. Il più tranquillo era Grimm, i p~ù esasperati· érano i menscevich.L.che si sentivano responsabili dell'alto compiU,. lo dai loro correligionari.,. Mai,'mai dimenticherò il tono col quale u:scen,. do noi dal ristorante in OlliiGrimm ci aveva portata la t~rrificanle notizia, un zimmerwaldiano lo prese sotto braccio e gli id{isse: e Grimm, vi scongiuro, diteci la verità,. E Grimm ron voce i;icura: • Vi dò la parola che tutto ciò è falso, non ho mandato nes.sm~ telegramma. .. ». L'espulsione di Grlmm destò ,in mc viv;ssime preoccupazioni e per la :·ua wrlc persona' 1ie le1ncvo lo linciassero quale agente germanico, e per la ripercussione ch'essa avrebbe potuto avere sul nostro partito in ItaUa. Non avevo nessun mezzo d'i comuni:carc alla Direzione del 'Partilo· c:;sere Grimm vittima di una manowa, come d'altra parte data la mia stretta coNaborazione con (;rimm era 'naturale che i nemici a\Tcbbcro fati.o delle insinuazioni :ml P. S. S. della cui Direzione ero membro. E 'difatti - come scwpi poi - il P. S. S. venne accusalo d'aver fatto. per mezzo mio proposte di pace separata aJla Germanfa. ••• Mentre noi a Pietroburgo si viveva nel più. vivo orgasmo, menlre n~i comizi i Zimmerwald:iani continu~- vano a chiedere- la riam111issione di Grimm in Russia e le dimissioni dei mini!>Lri rei della su.a e~ulsionc, la slam;pa monrdfalc continuava a divulgare notizie sempre più p5ecise intorno al telegramma spedito da Grimm al ministro degìi affari esteri svizzero, Hofmann - morlo pochi giorno or sono -, fino a quando un • bel • giorno noi si lesse, lelegrafara cl.a Stoccolma al mondo- intero, la coniessione di Grimm. . · Quel telegramma che cglj ave,Ta affermalo essere una manoHa, quel lc!egramma la cl\.l.aÌutenlicilà i suoi compagni ccl amici, basandosi ·sulle sue d'chiarazioni, conlinuaYano a negare nel modo più assolul-b, e:,,ponendosi a pericoli n'on lievi, quel te1rgram 111adi c11icg 1i aveva affermai.o non saper nulla anche nel momento tragico della sua cspul~ione, dli quel telegramma egli ora, giunto in un paese neutrale, fuori del pericolo, m cl"c-hiarnva autorç! Con que~lo modo di agire Grìmm dimo lrò una assenza taJc di clcmcn- . r. tare coraggio, •di lealtà, di ~olidarie· là cogli amici suoi che si facevano garanti della sua correttezza, . che anche se l'alto avesse g:ovato_.ad av" vicinare la p~e. n'on sarebbe bastato a riabililar:lo. Una menzogna diventa tanto più odiosa, lanto_ più umiliante quan,to più gravi sono. le conseguenze che si fanno subire agJ,i altri per s.ottrarvisi personalmente. Ed è que5to il nocdolo del prn" hlcma. Che G.-imm fosse un agente della Germania non l'avranno creduto nep1mre coloro che. lo accusa- ,·ano di es.,erlo. Fra i socialisti nes- !-11111h0a portato fede all'insinuazione. Ora il lodo che Grimm pubblica (e ~he io non ho pubblicato nelle mie «Memorie,, perchè questo come tutti gli altri documenti zimmerwaldiani li ho raccolti in un~ rivista ,,:-;icnt:fìca tedesca) viene a riconformare ciò che prima e dopo io dissi. Era naturale che in un momento in cui la stampa imperialista accusava un allora notissimo dirigente del movimento socialista di\ el>Sere un agente prezzolato ecc., una commissio~ d'inchiesta venisse a confer-- mare oiò che fra i socialisti era nolo e della quale essa non aveva mai dubitato, .che ci~ Grimm il suo atto imperdonabile non l'aves~e compjuto per fini illecitl . _ Ciò non toglie - e Ja sua deslltu.-- zio11;~dalla carica ,ch'egli occupava nel mov:mento zimmerwaldiano lo dimostra ÌlTefulabilmente - ch'egli abbia agito in modo inconciliaibi.i_e con la sua appartenen.z:a al m..9v1menl"o zimmerwaldiano ed abbia tradito nel modo più obbrobrloso la fìduria e la solidarietà (fui :moi r.ompagni ed amici. Di queslo. giacchè Grimm infirma la mia buona fede, avrò mod.:> di pat iarl! più ampr'amenle ancor:a in un'altra edizione delle mie • Memorie ,. ANGELICA BALABANOFF. == Parchsea,ntldodipoarchè? Sua Eccellenza Augusto Turato (Turato, per dii.linguerlo dal Turati autentico), segretario generale del grande e insuperabilmente puro par· lito nazionale fascista, esaminato ecc. ecc., consideralo ecc. ecc., ha preso i- seguenti provvedimenti: 1) il fascista Emilio Settimelli è espulso dal Pairlito per grave e ripetuta indisciplina; 2) il giornale L'Impero cei.s-a di essere l'organo riconosciulo odlella Federazione fasd,sta autonoma delle comunità artigiane e della Federazione fascista di Frosinone; 3) il fascista Curzio Suckert è de- :;tituito da presidente della Sucai, ed è deplorato; · 4-) i fa!'.cisli Maifo Carli e Telesio In.lerlandi ~ono deplorati pe·r le polemiche svolte e per il loro atteggiamenllo. Peccato, peòcato, proprio, che S. E. Augusto Pseu1doturati - come lo chiama il Becco Giallo - non abbia creduto neces~ario di far con.oscere, · oltre il prnvvedimento, anche le ragioni che il provvedimento hanno provocalo. Quanti milioni avrà •grattato, Emilio Sellime11i - o Seltemerli? Quante fw·fanlerie avramo commesso all'ombra del fascio l'illorio i nominati Suckert, Carli e fnterlandi? Nessuno di n,oi, umili mortali, lo saprà mai. Perchè Turatoaugustolo tiene nel ca~<-elto il lesto inlegra.1e della rela7.ione della Commissione d'inchiesta ..... per ricattare i sunnominati furfanti, nel çaso osas~ero alzare la voce. Nessuno lo sar>dt maii. ,\ mc110 che quell'imbecille cal1..ato e veslil.o di Balilla - ritornando dal C'onge.-fo pa~~·alo fra le fre~chc frasche delle montagne ticinesi - non; intenàa ~criycre uno ~piriloso Asterisco per spiegare come e perchè i nominati Scttimc;'.li. Suckcrt Carli e Inlerlandi - c::.mpioni, se~za Yalore, del fa- !-ci~mo della prima ora - son,o slali presi a calci nel di dietro da qucgl i allri furfanti che cosliluiscono, o- ~ :J le Rqwc-mr gerarchie dell'insuperabitmcnte puro partito nazionale fascista. Coraggio caro BaliUino delle ilaliche ~quille! Piscia l'asterisco, mcllifr{rossa. SpartaSctaognetti è s atuoc··cis I giornali i,U!iam d01ila te!JtiJmana sccr- ll!aJetdeHa isola eh.e 11 buc,n SpéU"ta~ S!as-a, déllVanon,c,tii.zi,a de~la uocis~~ di gnelli tro-vò la rnort.e. La 9lampa itaS •arbaoo Slagm.'l:J, e·d a:ggiungevano tan- na è Lrcippo Y~tolo-sa a volere far ~ t; ,p?>r c eàa-e un d~~si,vo che aa sua u:c- r.z die ego:d 1.r-orvò 1a morte per m:mo di cisicne fu il ·pwdoU,o di una ri.sasa ohe un coatto per rea,to comune. ~sa e lropEgJj ebbe con -alltti coaitti, perchè a.ggiiun- po fretfo!csa a: VO'lere ~marure ~ ~ go:niano spwcka-artamente i gii:orna·!i, .,Eg!H b-lico. la ~ogna che 1J_ bu:-n s~agnett1 cra un vioien,to, un orissaialo, ttn attacca- e.ra un IVlc'lie:n.t? ~ un nossaioiiio. ~ _cosi bri,ghe. Taai.:e parcile, t.anite sfa.ociatle men- fosse .s,ta1lo, Cl dica la stamipa 1taihaaia zo,gr:e e tanta insu1ili a chi diede inuera- q~le v-cilte fu cond-ar.nnato oppure semmen!le la sua <:1-'!rosità ed i.rmJl;Jigeill.Za.•f/,tcemente anestato nel cc.rso deJ.la ~ ,pzr Ja e1evazion: dei! prol'ellariato, a :chi V!ita per reati, comur.ri -di ~.ue o _idi \4ofie:ramenite senza piegare di un mil·lime- . lenza. N-cn ba-sta, egregi SllgTion_ deHa tro la sua fede aififrorrlò con fierezza tut- greppia deililra s~-a.mpai,baliana, la11CJUe lo !.e le vie'le.nze ulU.ima quehl-a della reJle- insulto e la' menzo,gna c~tro un m<lll!f,o, gazione al do~cilio coatto. . per ~oprice, 'l'a~nio rdegl1 ~gper,ri che ,S1pa.r-taoco Sta.gnetti era cl.i (!d-ee ana.r- domcmaitM>.) 1ltalta. Qu~'O, SI ~oa ~ chiclte ma queste non gli we,larva,no di la.re del fango sulla VJta d un uotmo ~- e.s~re • or.ga.nizz,a.t-Ore d,?Lle ma&se lavo-- ~na Mdhe tentare a1 lmeno di prova...lo rairici pe:r ~I sindacafo. Non -t:r01Vò ha le con quafohe f~o. Ma ve-i o ba9la.rdi del sue .iide-e 'Pol'i.tiohe e 1e sue fonz,ioni. d'or- gi~l5$tll'O ,j,bafli;ano,quando avole t;[afo garnizzatore mai incompa'.ibi.blità~ ainz~ e: quella ~zia, saJpeva.te di mentire, sape- . g,J& semP111pensò clie l'una del~ fiu.nz1on1 vate che IMozzavat,-e un uomo ohe nulla ne dive:nwa la nece9Sélria.-delil'a·ltra.. iFu a;veva commes&<> di· quanto voi .gli avete sempre primo in ~ni movimento, ed a v-oJ.u.l:.o ar:ica.re: Voi sapewate oh~ quelle Roma dove egli abita"Va ed arveova sede menzogne, perohè non ~---no dtr:o ohe i•l suo uf;{~:o, era· ~pcijar:r.simo nel,l'am- menzogne, ,dovevano coprire un nuovo asb:lbente operaio. ' sassini.o di 1,tnodie iii fa.scilS'mO non potè , D-a vari anni era divenuto segretario mai piegue. d~lila Felderuiooe itaoliana de:i ferr<Mle.ri .Jq buon Spa-rtaco S!a,gnétti non è più. secondari, posto eh.e ~li OC<:UIJ>Ò ~e Oli assassim d'•ItaHa. bam\o troncato Ja \ con amo.re e con inte~. Egli era u- sua grované vita . .E' un'aH,ro che 'va ad n.o di q,ue1li e giu:starnenti!, ohe pens&'Va 1n,g.r.os.sare-la aià,innumer-eYOle somma da che ,la funzione idi caipo 'd',un organismo marl.iti èid iproletari-ato italiano. do-vieva raippn!IS-eDtarenulU'atltro• oh:e un E oert-o a.ltiri anc;o.ra., per:dJè ij mo,sJro aipos~dlato. Ora.t~ f0l0090 e di facile ~ è a!sSelafo di .sangue, ·segu.iir.aano Ila ~ rt'la, saipeva trascin&re l'udiitorio. · dcl buon Stagoetti, fino a.I ~. die · tDopo il 31 obtobre 1926, oi:otè quando 'non tarderà, in cui il proletariatò italiano una t-embile raiflfica di violenza djstru,sse msoo~à col suo 'J)Odero90 grido: ,Ba.stai gli ukimi 'or_ganismi del pr,;~ef.a.riat-::> 1ta- 111 quel ,giOfflO tutti i martiri ab.ie furc-no _ liano, ~ oltre ohe Id essere an<::OC"a IX'stiaillmen:.e ~a.ti saranno veadiauti e una -volta per,coS90 a sangire del,Je squa- rivivr,umo la lo.ro nuova villa ~iritluaJ,e. dre degli, assa&ini ohe dominaino in Ita- ~datco Stagnetti, tu non iorvaaò bai )fa, v.en:n~ ipure- a.rtfflalo e poi in sietuito dato in cfocau.sto la_tua giovane· e gainviaw a8i domicilfo ooailto nell'fo.ala idi -~liaroa -v:i,ta, .i-J. Pc,o,Jetariato i:.a•lumo ti ri- _. Ustioa per 5 anni. iFu air,punt-o in que&ta corda. B. SIETE MERAVIGLIOSO! (Letta•• apapta al gludlee Th■Y••) Illustre magistrato, Quando questa lettera apparira stampata, Sacco e Vanzetti ~vranno fors.e gia raggiunto il sommo Calv~- rio v~rso il quale voi per primo u avele spietataménte avviati. , E l'opinione pubblic.a di tutto i• mondo - oramai bene illuminata - saprà a chi imputare l'assassinio de, due italiMi sulla cui innocenza non c'è più alcun dubbio. Nella lista degli..... imputati voi occupate il primo poslo. Ci sarà contro di voi l'indignazione di quanti sentono che, .'>Ol• to la veste del giudicè, voi .avete reso un basso sernizio da boia a quella manica d1 banchieri puritani che nel Massachussetts non vorrebbero ess.ere minoranza e temono di perdere il potere che procura loro soddisfazwni e guadagni. Quanlo a me, vi dico che... si4t,~ meraviglioso! Badale, in materia di glf.LStiziane abbiamo viste di belle anche in Europa. In Italia poi ... Non parliamone. Ma la nozione del diritto che da tanti secoli s'è fallo un posto più o menb grànde nel nostro cervello passatista, fa si che, qualche volt~ la giustizia vera la spunta nel contrasto con la giustizia formalista ipocrita, con la quale dei giudici tentano di mascherare la soppressione di un individuo indesirahle anche se innocente. Di fronte a certi crimini, anche il giudice più porco, da noi esit<... V ot ne,. Voi avete avuto fra le mani due italiani, anarchici per giunta, affì.dat1 alle vostre paterne cure per un reato che non aveva niente a che fare cC'n quello- per il quale essi stanno rimettendo la vita, e avete · creduto senza esame alle denuncie di poli- :d olti interessali che ve li indicavano come cofpevoli di un doppio omicidio. Fissala questa v9stra opinione, non c'è stato più verso di indurvi, non dico a modifì.carla, ma a f!lre un esame più obbiettivo, più coscien- :,ioso della situazione delle vostre due vittime. . Gli amici vi interpellano - e voi confessate, cinicamente. che la prova assoluta della colpabilitù di Sacro P Vanzetti vi manca; ma che le loro idee sono per sè stesse· u·n crimine. Un crimine. s'inlende. che pui> giustificare - secondo voi, giudice ,.,. · un'accusa falsa la quale mena dritto, per quanto senza premura) sulla sedia elettrica. Una infinità di testimoni - fra CUi anche delle autorita consolari - interviene a provar l'alibi dei due che voi volete far apparire come assassini. • Ma sono degli italiani; la loro testimonianza non ha valore ». · . Un condtmr:_tato' a morte confesso. che egli era membro di un gruppo di mal{attori, autori del delitto di cui 1si vuole siano colpevoli Sacca e Van.. zetti, e che questi due sono innocen. ti. • Testimonianza di un condannato a morte. Stratagemma per pro~ lungare la vila. Non conta,. Non e.onta; ma · due <leipoliziotti accusatori, smessa la cµsqcca di -poliziotto per andar a fare un allro mestiere, riconoscono - in un ·documento che le autorita., voi per primo, hanno dovuto ricevere e leggere - che Sacco e V aruetti sono stati accusati ingiustamente. • Ah, caso grdve/ , Questi due poliziotti hanno violato un Sègrèto professionale. Il documento, anzichè valere a. vantaggio dei due accusati, deve val~r_econtro i suoi autori per una pumzrone •. Può darsi che ~nAmerica, quando si parla dei costumi italiani si accenni., con disprezzo alla om'ertà ancora in uso in certi malfamati ceti··' del no~tro povero ignorato paese. Ma voi tacerete, spero, a propositq del.la omerta italiana. Taceret~. ~rche questo · vostro argomento contro i due ex-poliziotti è titÒlo ottimo per mettervi. alla testa cl' qualche cosa di ben più grande della nostra· mafia, delìa nostra camorra della nostra cosca, associazioni che' vanno perdendo terreno e. quanto mai, non hanno giudici ufficialmente riconosciuti al loro servizio. Dopo tutto questo, voi condannaste. A morte. Condannaste - a morte! - e... foste promosso. Andaste giudice (poveri Sacco e Vanzetti ! quando la ' sorte vuole accanirsi contro due innocenti! ...) in quella stessa Corte dt Appello - non so come si chiami precisamente <fa rJoi - che doveva ncevere il ricorso dei due condannali contro la vostra sentenza. · Il ric()rso va proprio a capitare in mano uoslra. In tutt'altro mondo

che ncn sia i I uostro civilissimo Stato, ci sarebbe una regola che vieto ad w1 giudice d, gmclicare i!l .~edecli appello sopra una :,enten:u eia lui stesso emessa. E 5e non ci fosse pro- /Hio un a.rl-icolosopra un Codice cli prncedura, ci sarebbe almeno l'elementare ~enso di gitu:li:'ia, lo sle::,-so comunissimo buon sen~o. lo stn.,•so banalissimo . enso comune. che furebbero dire ad un giudice nei panni vostri: • Ma io non posso giudicare in un caso come questo! C'è incompatibilità •. No: uoi ui ritenete giudice competente ... e ribadite la sentenza. E poi sielt>sempre là~pronto t> feroce. ogni volta che si /ratta di assicurare Sacco e' Van:elli sulla sedia ele!frica. Che cosa uolete che ui dica? Quando 5i uedono a=ioni di questo genere. fwn si <;apiil eh.? cosa dire. Si pensa che l'umanilò può bene inventare lutii i mezzi - grandiosi, meraviglio~i - per soddisfare i suoi bisogni. per accrescere le proprie comodità, per accontentare i suoi gusti: l'uomo resta sempre - in fondo una gran bestia feroce. E fìn che è bestia {eroce nel suo fondo. vada: e' è da sperare che la civiltà abbia accumulato molli strali del suo deposito sopra questo fondaccio perchè esso non af{ìori più. Ma il guaio è che il fondaccio af{ìora troppo spesso. L'opt?,racivile di un_ Edison viene distrutta dall'opera nefasta, freddamente feroce di un Thayer. r:onstatazione penosa. Di fronte alla quale non cTe neanche più posto nei nostri cuori per la compassione e l'indignazione, sentimenti troppo inadeguati, inferiori al caso. (·Il .<·enso di spcwenlo ci ctltonaqlia ruorc e cervello. La vostra persòna. giudice TlwlJer, si perde di visla: es. -' a si con{onde nella mischia orrenda di belve umane che - in questo mondo sempre più stre/lu - si a.:- :u{Tcmo e . ·( sbranano a vicendci per la contesa dello spazio e ciel pane. Troppa crudeltà! Troppe 111giusli- ::.ie!Finirà mai questo staio cli cose? Verrà mai un giorno in cui la giusli- :.:ia - la (;iusti::.iauel'(( e grande - basterà a regolare i rapporti fra uomo c uomo. {ra paese e paese. fra ra=za e raz;:,a?Siamo co i fuori della elerna realtà, noi che sogniamo l'uomo, disarmati di ogni malo sentimento. associoto all'uomo nella oJmune lolla. per ·il comune interesse, contro gli elementi della natura avverti o riluttanti? Dovanli a quei due poveri innocenti a cui la f recida perfìclia umano presto avrà lolla la vita, dopo sei anni di lunga atroce agonia - 1;ien fatto di chiuderci. spaventati. in noi slessi, in un disperato pessimismo che nega e rinnega tutto quello che di grande i. di buono l'umanità c:rede di aver accumulalo in tanti secol, di lolle. di çlolori. di fatiche. . Tullo veleno! Tutto ferocia! Tulle,. strumento cli tortura! Beato chi è già paDsalo attraverso a questo inferni e s'è clisperso nel nulla! E in{elici noi che ci siamo ancora in mez;:,o; infelici I nostrì figli, ì nostri nipot, che non sanno ancora1 quel che li attende! Ma poi la corrente della vita - con le sue speranze e le sue passioni - ci investe e ci trascina... UN ITALIANO. -oLanzichenecchi Film dell'anno V dell' epa f'"ascfsta A titolo d'onore e perciò aS1Solula-. mente nulla ohe può avere a che fàre coi lanzichenecchi. vi porlo a con~enza cinque clislinle figtu·c: tanto più rispettabili perchè son<;>dle1 preti. Essi sono: Mons. Iz~o arc1p_rete di Gemona, Mons. Gor1 canonico della cattedrale cli Udine, Mo~s. Coneina arciprete di Prata di Pordenone, abate dc Gaspero arci_prcle d! Targento e l'abate Colin arciprete ru Spilimbergo. Questi cinque preli Lt!lli dell'udi~ nese sono stati arrestati e proposti dal prefetto cfi. Udine per il domicilio c<tatto. Ma qua~e re~to posson~ avere commesso queslJ sacerdoh per incorrere in sì grave pena? Nersun reato e&!',ihanno -~ommessq, _solo che sono rimasti uomini diritti. e: i,i sono posti contr? il_fascismo._ . · Essi da veri ministri d~lla rehgtone cristiana non possono accettare un governo' composto di assassini che as.;olda od: arma le squadre de.1 violenti per uccidere chi non è ~1pevole che cli .avere una su.a propria idea politièa. La fierezza dì don Minzoni ,clic gli costò la vita, non fu vana. Il suo seme germoglia e idlarà dei C?piosi frutti. Questi cinque sacerdoti v~n:anno forse inviali nel luogo dove già da tempo si trova un altTo prele, don Moiana. La stampa italiana tanto per tcr,. ture di giu:,tifìcare l'arresto, ha avuto la spudoratezza di cti1:e w1~ fùza di porcherie conlr<? questi preti, c~nchiudendo col dire che la popolazione era esultante per questa operazione de1la polizia. Inutile clire che quanto ha scritto la stampa italiana son tutte baie. basterà 1d6re che Mon:s. Jzzo che ha 72 anni era tani..:, amalo dalla popolazione di Gemona, che quando seppero del suo arresto i,i ri·vt:rsò in chlesa a pianger~ e pregare per la salvezza del suo ra.- mato arciprete. I lanzicheneoc.hi in questo caso sono i signori della greppia del gio~·- nalismo italiano, e le alle gerarchie delfa chiesa, che si sono adallale al nuovo regime, non solo, ma non di rado esaltano nelle loro concioni le prodezze di chi h.a le man.i lorde di sangue ,da migliaia di nssassini. • * • Sicchè stando all'ulima orclinanza dell'on. Balbo, dello pizzo dli ferro, tenente nell'esercito, eenera'lissim? nella milizia, scribacchino nella vita pubblica, sotto ministro nel governo d'ora, vivaccl1ianle alla meglio prima pieno di soldi ora, e per giunta divenuto di còlpo inLrepido aviatore, dicevo dunique 1 ahe per ordine di questo signore tulle le Pro- , ,;nce italiane devono aprire subilo una pubblica sottoscrizione, il che vuol dire imporre il versamento. perchè ogni provincia possa, anzi deve regalare al governo un'areoplano. La chiusura deHe sottoscrizioni deve avvenire prima nella fure del prossimo ottobre, .per far si _che_al 4 Novembre, giorno della v1Ltoria, ogni provincia possa presentare al duce Benito I ed ultimo, la nuova macchina dalle a:li romane. I In molte province dei lanzichenecchl hanno già principiato la rac- <:olla. con l'invio <dl'tmtelegramma al predappiese. Anche nelle altre province si incomincerà presto, perchè di lanzichenecch.i ve ne son.o d'appertullo, e questa de1l'areoplano è una buona occasione per servire con fedeltà il loro padrone. Il pascià Serraul, presidente nel Consiglio dei ministri dell'Egitlo, nella sua recente a.n.dala a Romb. in compagnia del suo re, ha dichiarato ad un giornalista d'un gioranle di Roma, che egli è enlus1asta di avere polulo avvicinare, conoscere e stringere la mano del grancle capo del governo italiano, e cihe rimase ammirato della sua granne opera che ha folto in questi anni cli suo domirui.o. Che questa sia la forma protocollare d'ogni ricevimento noi ormai lo sappiamo ad iosa, ma che egli sia entusiasta cli avergli :;trella la mano quesl.o' poi non ha nulla del protocollo obbligatorio. Ma ancht lui è presidente 1 cL'tm governo. anche se è d'Egitto, ed al;Jora passi. Fra graduati si può anche scambiarsi la cicca. Ma i lanzichenecchi sono sempre i giornalisti cosidetti italiani che dànno la pisciala per un fallo slori. co. Sono sempre pagliacci. E laluÒ per iini1-e ,dfirò che il sig. Jean Leseuse pubblica un arlicolc, sulla Revue de Pari~, pieno cli elogi e di sperticali salamele-e.chi alla politica finanz.iaria italiana, ed in principal modo a Mussolini. Quanto avrà preso il signor Lescuse per questo servigio? Ecco· il rebus. Nansen - invitato a inler,venire in favore di Sacco e Vanzetti - ha risposto che, non conoscend-0 be.rr,e il ca.so dei diue sueniuraU, r.iteMua di o.stenersi da ogni aJJo. Il che, a buon conto, !avor:- sce /,e mére omicide di Fuller e compagni. .Coscienza? O aridità ? Se tutt>i coloro che si mossero per Dreylus avessero richiesto, per agire. di esaminare il doss.er del ca!pi,f,mo francese, e<oslui sarebl><' mor.t-0 - innocen1,e - all'Isola di!! Dwuoio. Se tuMi cof.oro che <>M SJ a,gitano per Sacco e Vorrzetti avessero rjcfiiesfo, pri,nw di "TIUvversi, il dossier dei d11c contf.annati a morte, questi sarebbero già perJ.ti sulla sed-ia eleJtrica senza che il mo:n,J o se ru• accortessz. Nansen - à i~~,✓e ,apirlo -- n,Jn p:,- teva legittimarr. •,1f .! sotfrarsi al compito che persone c-vrlamente oneste e ~erie gli domand,wrMo di assolu.tre. Se· egli non c-orwsceu,:; la condizione d,i Sa.ce-0 e Vc,nzelli avrebbe trovato fll('ilrmml,e - neJ/a siJ.ua1.io~ lii cui egli si trova - persona o persone capaci di lffl!tlerlo obbief.tivamente e minutamente al corr,enle di tul,/<,. Dop? di eh~ egli pot,eva, in su.a coscie-P.T.4, intervenire o non interve1Ùt1e, Ma l:tviNSe'IT.(J le mant, no. PJlat-o •non ha un b.?l po~-to nel processo di Ge1Sù. Pare d.unque più fa,c,ìfe lerrlare la sc-oper,fa del Pofo N 0'1Vl che c01r,pkre UM azio-ne di ti.usf-ù«t fm gli uomini. in fa. vore det/1 umili. • no 1anco L',\ \'VE:\lHE DEL LA VORATOH.E Esiste la monarchia? Una volta quell'insigne demagogo di Mussolini cominciò una sua sguaiata con{erenza di propaganda atei. st c. cosi: - Dio - se tu ci sei - ti do cinque minuti cli tempo per fulminarmi E al/ese, impavido, bevendo un bicchiere d'acqua. Dio non lo fulminò e cosi i suoi udilori restarono persuasi della inesistenza di Dio. .i\fo questa è una storiella (uera, però) di meta(ìsica. Una proposi;;ione invece realislica è questa: - Se la monarchia c'è, si facci11 sentire cacciando il fascismo - come reclama cwche Zane/ti. LA lt10NARCIIIA RTSPONDF. COME IIA RISPOSTO DOJIENEDDW A MUSSOUf',;J. (Da e La Libertà •). ======== Tralafarsaela tragedia Il regimdegll ncdendtiifrontiera Da due anni si può dire che non si riesca ad aprire un giornale francese, sviz. zero o jugoslavo senza trovarvi la notizia di un qualche incidente alla frontiera italiana. Si fratta di sconfi.namenJi deNa mildzia, o di incetut: valligiani francesi e svizzeri arrestati sul proprio territorio nazionale e trascinali in Italia a subirvi carcere e violenze; o ancora sparatorie olltre !ronliera nell'inseguimento di pretesi profughi po/Wc, come nel caso avvenuf-0 al confine svizzero nei giorni SCQT'si. L'~p}logo diplomatico· di tali .'11cidenti è sempre il medesiimo: come ministro degli es/eri Mussolini spiega /'ine<iderrfe, chiede scusa; c0<me ministro della guerra dà ordine ai re-parti della rrrJJiz<ia lasci11fadi frontiera di ricominciare il giorno dopo. Mussolini ar.che in questo campo segr.;e il pro,pr.fo metodo: ee/i ha trasportato il regime degli •incide,nfi dalla politica interna in quella eslera. In J!alia quando voleva distruggere uTUl Camera, del L<woro e spodestare un'amrrani,SJllT'czionecomu:na!e socialista, creava l'iru:i.den:te e dava corso alla 'legittima e ~rr.eiren.ahi,le rappresaglia fascista. Alireltanto ,intende fare con /'estero: ma qui ·u eiuoco a più grosso e finora tuffo s'è riso/io nel/'umiJ.iazione 'delle scuse. Sopratutto perchè i Governi dei paesi contro cui erano direlfe le provocazioni hanno saputo man,tenere J/ prCJprio sangue freddo. Ma /'i,ncidente di frontiera può 'clivenfOJ' grave da un momento all'altro: uno se,o,nf.ro irreparabile ,può avvenire tl'a le forze armate dei due paesi. E' quello che Mussolini cerca, La gui?rra quale disperata so1uzione alla tragica situazione econo,r.ica e finanziar.i.a del paese. TrasdJW.Te l'lfalia mtl barat,:o entro il quale il fascismo sta affondando giorno per giorno. Il processo di Savona II processo per l'espatrio di Filiippo Turati è staio 'l'inviato a sefitemfire. N fa. 6Cismo lo!'se non oserà farlo nemmeno per queN'ep-0ca. L'interesse mastra/o da Jutta la sfa.mJXJ i.nfemaziondle a!la vigilia del dibatfJ.mento lo ha imp•ressiornafo. Il mondo si è domaruJcJo se un italiano perseeuitalo, minacc..'ato nella vita ed imped,iJo nei movimenti aveva o n<J il diritto di evadere dal. la· ,pGJ!ria e Mussolini non vuole che il mondo si ,ponga que<sli quesiti. Ma si faccia o no il processo, g/-i ita- !Jani non dimenticheranno le pagine coraggiose e sub!Jmi de>!Jedichiarazioni inviale ai giudJcJ d'istruzione della ca,usa: quelle di Filippo Turati, di Rosselli e di Pmini. Sono tre documenti che riscattano il popolo Jtal,iano dalla abbiezione in cui è caduto. Un giorno verrmino /erti e com. meni.a.ti ,ne/.le scuole d'Italia e segneral1!Tlo la ripresa spiriiuale del nostro po.palo. Sono i documenti del secondo Rfsorgi. menio iJalJ.ano. Un disoccupatodi più A Campi,due seWmane or sono, oltre 700 bracci.anfi disoccupai'i hanno fatto una d·imosfiraz..ione sollo il palazzo del M,unieipio. C,omposli ed in silenzio hanno mo,sl-rat-e fo propria miserJa e sui cartelloni recati dal!~ loro donne era 1 la scritta: « Pane e •la-voro! ». Il prefetto della provincia, impre-.ssionaJ.o, mandò a chlamare uno dei più grossi imprendi,/,ori di Javori della cJltà, scongiuroindolo a -dare lavoro ai disoccupati. L'im,prend,ifore mostrò al pre!eito come egU non avesse nè lavori nè i mezzi p-er infrtaprend-erli. Ed a,wunse: - « Si ad,operi Le,, signor PrefeHo, presso Jl Govemio affi~hè vangano concessi nuovi lavori o i credJti neci!ssari per la continuazione dei vecch~ ». - «Ma ùi è pazzo, caro signore! Vuol fare di me un disoccupato di più ? Se i-o comunicassi al G-0verno quanto Lei mi d~. sarei immediaiarrnmte de.,Ji,Jui,to! •· JJ dJa1-0eo è au,tentico 'e tesJudle. Ed l! J-a fotografia della .sifuaz,i.~ italiana. Segni dei tsmpi Conversando con un borghese italiano nell'agosto dell'anno quinto 1lnccmla'a<reper le vie dal mondo, alfe. stero, un induslriale iLali.ano - filofa..sci- ,s.ta de}la prima ora e sovvenzionatore gene.roso cl.i spedizioni puni'.illVe- e se.nti.rs.i salulare con o;.t.er,tazione, è già di r,cr sè stesso, un segno de.i tempi. di «fuoruscito,, non è più un appesiat,o, un reiello, un sogge-Llo di. d~.sprezzo e di rampogna, se ci si i,ndu,gia con lui :icl s.clut.o e nella co-n,versazaone. QuaiVzo mesi fa, ciò non sarebbe stallo possibile. LA C.R:LSIINìDUSTRIALE L' inid.uslr'iale in ,pairoJa pci, non curwdos: deila fre.d:de.zza della mii aocogci.e:iza, ha vdulo ad ogni costo entr:ire 1n (!J'gome.nt-0: Ll siluaz,ione iladiana. Cc'!l fo. ga e 1p<hlsicne.Sono stato io, questa volta, a g'eltare secchi d'acqua fredda sui suoi q;.roposiiti inoend:.a.rì, sulle sue pr~ &ioni calaslirofiahe. · - « Vedrà commenida.lore, che amohe questa volta il fascismo si trarrà id' impax::cio. Melterudoo,:i.sollo i piedi gli im.t.er~ssi deHa nazione, ccnl.rerrà ancora dei presW-i ,disa!l~Tosa e Jliirerà inn.a=i per !P<l· reoch.io! Son 03Jpa.ci dj twtio, qu0l'ia gente .... ! , - « Non ere.da. La si.luazione è ,We che nessun prestito ,può sa;lva.rh. L'ossigeno dei rrùlioni ameri-ca.ni arrirverà questa volta trcfJ)'pOfaJidi. Non va,rrà a ridar vjla aid un caci.avere. Ln '..ulla fa nostra i.ndusbia, ne,lla regione del IBiclle,se, pe.r e- ~'llllpio, sOTl'opochissimi gl!i stab~l.ianentA che laivorano. E quei pochi lavorano tre gic.rni t,a settimana oon maestranU? ridottissime E si lavora dietro ingiunzhr.i e IP.inaiccie: si ac.cartasba mel'.ce nei mag,az. · z,inl se-n.za ,s-ajçere se si ,ve:nderà ed a qua}j prezz:i. Ma ciò non poit.rà dtI!'a<reancora che qualJ.ch.csetrt,imana. Poi sarà I.a ohiu6Ura .generaifo. ,E cosi ndlle alfa-e iindust.riie e nette altre regioni». LE A,GITAZJONI OPSRAIE ~ - « E gli operai come sqppc.rtano la crisi 7 • - « Nel.i.o squallore e nena miseria. Dapprincir,io i fascisti os~nla,vano ili difen:dlerili mina,cci:ando, sui gioroa'1ii, noi in• d111siriak pe.r 'la cluusura degli stabii!imenti. • « G.lli o-perai però - per la v~tà - • n,on hanno abbcccaAo. Si può dire ohe nO'll ci si,a,giorno neDle nostre va.11.aite senza· marufes:iazioni dà disOICCUpaLi.Sono -arrivati a.cl invadere le sedj de.i Fasci .... Durante un.a mia .recente gita in Em.i'1iia ho a'Ppreso de'He pro.porz(cni a•l'lairmant.i che taih ma,n.i.feslazioni vanno pr2:llldendo in provincia dii Bo1ogna, a FeNara ed in Romag-na. La minaccia ,della galerà non im'J)II'essio.:i.a,più nessuno: idàna'llzi aq,La fa. me è quasi ,una so.h12i-One. « Gli or,ganisrru provi-n.cia:li fa,scis1i promettono e rimaind:ano di quindicina in quindiciru 'l'annuncio di miiracolos.i provvedimenit-i governa•livi. Noi, ohe conosciamo 1a real" situazione economica e fina'llziaria del l!)aese, scrridiamo di tali promesse .... ». GiLI AGRARI SENZA REDDIT,O - « Ed :i,IJora 7 "' - « AJllora ... siamo ail'la. finej » - « iNon esa·ge>riamo, commenda~ore. li fasci::,-moprima d'andarsene darà fuoco a•H'ltaHa .... » - « C'è più 1poco da incen,diarn. Non oreda ch'iio giudichi esal,u,siv.amente dal mio poolo di vjsta di industria•le. La siluaz.io.n.e deU'a.grè,cohtu.ra' è an-co-ra;:>iù gra.. '<le di que14'a de~l'induslri.a. Il ra1 ccolto è sta)[o un disaslro ed il crollo dei prezzi in seguiilo aìla rivalutazione sci·i'.eriala dcl'la lii.ra è sta.lo un d.i,sa.slTo,doppio. Pensi che hanno dovuto vendere il grano ad un ,prezzo in.feriore d~ un lzrzo a,Ua somma de'hle spese inconlrate IJ)0r produrlo .... Gl<i agricollori sono lwt.ti concor:di nell'afferma.re che l'anno prossimo non co·lt.iverainno che .ne:1fa .misura dei 4oro biso- {lrti faaruig!iari. Tll'a qualche se~timana sca- (iranno i 60 gio.rni di morait.oria con-ces~ ai dehi-li agrari, e gli agricoltori debitori s.i broivano n.i!ile glesse condizioni del primo giorno' >. - « E gli .sgravi fiscali ? » - « Una fairsa. Come volete che diminuiscano 1 }e tasse se ,non vog~ciono dimtnuiire le spese dellia pJ·eparazione .mititare, della Milizia, del Par,t-i,to, delle Cor- ,porazio.ni, de.1.lapToipagan:da.a'll'interno ed a.li' esleo.ro? Creda a me, è la fine!"· QUEL'LA TALE FORZA!. ... - « Lei è trcppo o~timista, commenàalOTe. Chi è, iper esempio, che .rovesce- . rà il fascismo? Senza una forza che lo scaioai, i1 ,regime 1110nse ne andrà. Saa-à la insurrezione d<!-gli operaio e de.i piccoli ,~ircdu-tfori affamai~ e d.isoccupa1i ? » - « .Se non inlerver:rà iprima qualche a-lira forza - e lei ca pisce a chi aill'U.do - sarà ce.r,lamen~ l'insurrezione ope-rada che spazzerà j,l fascismo .... .,, - « E voi borghesi, con 'esso.... • - « P:urbro;ppo. Ma noi speriiamo, abbiamo moti.vo <li sperare, cile quella tale farza imerverrà ,prima deLla ca,ui:str,o,J.e ». 1M mio so.nriso incredulo su talle a,ntervento raffre'd!da gli emusiiasmi del mio inte1'1ocutore sul m:ia-acolo ableso .... - « iM.a lei ohe vive a conlatto colle gerairchie ailk e basse <liel fascismo, mi sa dire qualli siano le loro prospettive, rl lo.ro programma, dove ripongono le loro speranze 7,. - « Non hanno programma. Vivono a~- !a giornata. Il p:i.rtito fascista poi, è in isfacelo. Da•! più minuscolo Fascio a!l Direltorio .nazionale è il disfacimento coruphto. E la corruzione dilaga dovunque. Con 500 lire si può otlene.re quillo che si vuole. La MiJiizia di ironliera, per esempio, esercita pubblicamente il contrabbando. Se qualcwio protesta o 12nta di por.re ri(pa.ro a quesla o.rurui la di maa-ciiume, la risposta ge.narale è: « Arna,Ldo Mussolini ed iii ccnLe Volpi non fanno 1o stesso ? » 1L'esempio i.nfatli vien.e dali'aflo! Non si spera più che ne!Ja grande avventura .... ,. .,LA Gt.,-q_ANDE AVVEN1URA .I - q La i::,a.nde a...-V".:ntura? Che rob.a è?)) "La ,guerra. Negli ambienti f.ascisti se ne pa1 la come di aivvelllimenio imminente. In prev:s:i.orre di ~o giusLificano l' intensificata 1eazione di questi ultimi !.empi e non nascondo che i quabtrini ool p.r-0~imo IJ)resti.lo amer,.cano aowanno servire a questo scopo. O va bene - dicono - e sa,rà, i.I bottino e la solluzJÌone, o a.n.odrà ma.Je e sarà i'l d.iisaslro gentZlra!e... Quwta è sopratut~o l'-cipi.nione del Duoe che da quallohe mese n.on si inie.ressa più ohe di r,oU1iicaestera e di poMi.ca mi.lit,a,re,,._ - « i.Ma i1 l suo recente discorso pacifis la? - q E' pe:r daa'.la a,<i inten.deire. La sua c,p:in.ione è ohe i probhlemi itaJian:i non potranno essere rioo!A.i se .non at~aveno la riaperlum del conflitto mondia/Je. Egli vuol geblarsi contro Francia e J,ugosla'Vi.a, contando nel'la coope:rauone ,di tail'llllli po· po-li balcanici e del!!' 1n.ghi·lterra. I pezzi :;ressi Jescisli vantano a .quesLo pro,posi,to un accordo miiiwe segreto con -Ohamberlain .... >. - Ma il popolo italiano? - ~ Non att-en'Cleche la guerra per ~ be:rarsi dal fascismo. I fascisti pe.rò spe• rnao di e-0striinigerlo a baLl.ersi con 1e miI ragHaLrici de1!a milizia alle spaHe .... Bel• I.a iprospet:i.,va di un ,popolo in guerra? I», TUTTO SI ACCOMODA! ... - « E ... ,per:doni commendato.re, aft1e vos:.r.e cC'lpe, dii voi in<lustria1Jj .ne11a creavione e nello sviiluppo del fascismo, ci pensarl.e qualohe volta ? - a Stiamo scontando, ca.ro .signore I Nel '19 e nel '20, alhbiamo aivuto pa,ura e ci siamo -alHidaitia questa forza non sapendo dove ci conducesse. fil fascismo a- ,T~bbe dovu,lo fermarsi, alla repress.i.o.ne del bolsrevì,smc: invece ha voluto aa-riwai-.::.... dove isiiamo oggi. ,E ci e!WJ,ne ,aidesso a.lle ven.det:.e degli operai... Ma si può tu.Ilo aiccom.o.dare ancora se quella tale inten>Qene in tempo. Si 1iquiid.a 1a rr,j,l,iz.ia,il partito fasci.sta, si manda i,n galera quaolche fascista più compromesso, si ripristina graidua 1lrn.enile qualche Ubertà s;atlu~arla, ed .in tait modo .si <là soddisfa. zione ail pqpoLo. Co.ntempo.ranea=te si nomina un governo fopte, magari militare che .reprima 1e ve'l1eità de1'lo squadrismo e lo spirito di iiiscossa delJe da.ssi operaie. Perchè bisogna convincersi che per r.i.costruire J' HaUa dopo i'l terremo<to faisd.st.a, il capita•le b1sogn.a che sia hsciato lrranqu.i~o ed im:lisLw,bato. Guai s,e anda.ssimo incentro a-cl un nuovo pe.riooo di agi,tazioni c,peraiie... ~. - « Cosicohè ili prolet.:i.riato dovrcl>be essere: sacri,ficato ,da voi due vo.l,t,e: col la.,cismo ,prima, col dopc fascismo poi...» - « Come ~uol fa.re caro ~no.re ... Noo speravamo nel fascismo: esso ci ha dèlusi. Ci ha ritolt-o con ima mal!lo quello che ci offriva co;n ['a'Lt.ra. Bi.sogna quindi nisO'lv.ere iij problema con allre forze, con albri sist.enù. Bisogna 0 ri<lar vita a:Jlia pr-opl'Ìetà .i.n.dust.riale ed a,ga,ari.a.... Ma acconr~ far presto .... "· - «Perdi.è?» - « ,Perchè a'ltrimenti gli operai fanno da ~ ed insieme ai! fascismo ma.ndano a!l'aria amohe noi. E ciò sa.re.bbe, narl.uralme1~l.e, l•a rovina. dcl'la paLria!... "· - « ,Oap~sco, caipisco, commendatore ... > - « ANora ar.rivede.rci presto .i,n Il.a!lia, nell' 1J<t,a1liaJibera~a .... l ». - «Confesso che mi fa una certa impressione sentir pa,rl.are ,dà. libertà da lei! - .. Ebbene le con!fesse-rò a mia vdlta che ,sono .tornato un libera.le come lo fui un tempo. Dqpo tuLio la libertà cosla me.no deila cbt'~atura. E saipu,ta usare bene, .con ,giudizio, ida un governo f◊.11le, può daire ri, sul'1.aUmig,lioa,i de1!ia d.i,Uatura. I bei tempi cW!Q'a,nteguerra, quando c'erano 1Sì gu scioperi, le orgaruzzazfoni, i parLvti, 1e ~- gi,la.z,joni, ma Giolit:.-i sapeiva condltl.rre cosi bene le cose, ohe 1' iudusLria ilaliall'la era veramente in fiore! P-oi d0;po Ila ~uerra venne iJ bO'lsc-eviismo e doivrem.mo .ricorirere a questi <lainna,Liche ci salvaa-ono al!llora per rov:irnarci oggi. Ma .tullo si accomoderà, creda a me. - An-iveid.erci ili Iita,lia I 1». ilo ~pe:ro .di rj,veJder,lo in l4a.lia., a mii<> cC>ItTmendaitore,aippeso alci uno de:i lampioni dei1la sua cit-!.à, ne'He giorna~ rosse de'lla prossima cciii= prolela.ria ila.Qiana. I Sacceo Yanzetti Un argomento fo1 mldablle Se Sarca ,, Van;;elti f assero veramente colpevoli - ha dello Luigi Berloni al grandioso comizio di Gi1Je,-ra - d: fronle alla protesta e oli' indigna.:ione unanime di tutto il mondo civift>la giustizia e la plutocrazia americana, per giusli{ìcarsi, NON AVREBBERO TARDATO UN MOME1YTO A FARE CO.\'OSCERE LE PROVE DELLA COLPABILITA' DE! DUE CONDANNATI. Se malgrado i mezzi potenti di cui la poli:io. la giustizia e la plutocra- :ia nmericana dispongono, le prove non sono ancora state date. E' PERC II E' QUESTE PROVE XO.\' ESISTONO•. Qu~lo argo~nlç, è veramenle formidabile. La giustiz:a americana faccia conoscere all'opinfone pubblica mondiale le p,rove della c:olpabilità di Sacco e Vanzelli. La rivolta della coscienza umana - a parte il disgusto per le cntdel'i torture fatte subire ai. due martiri, che resterà unanimr - s.arcbbc così lronèata di colpo. Non facendolo la giustizia americana darà la prorn dell'innocenza di Sacco e Vanzelli e riconoscerà implicitamente di aver~ commessa la più grande cana~liata giuriiziaria c-hc la storia ricordi. Signori americani. fuori le prove deUa r..olpabililà di Sacco e Vanzelti. la morte di Yanzetti ..• T,n spa•lmo dnvPf,tfi! P■IH"re b•!rrlh•le. Lo 11petfat!o1o (a raeeaprleelante. Aaaocio~d Presa , - sa :as = ·teultimpearodleeimartiri (Compagni meditate e non dimenticate!) SACJCO: Addio m-.elle mia, Rddlo mlf>l fitrll, addio 11mlt'I ... Bao■a■era •Ignori, addio madre! VAl'l'.l~ETTI: Vnglln dirvi ebe 111100 l■nnef!­ nte. Mal ho enmme■•o dellttl ; qa11ft"he volta pee«-.al. VI rin• grnzlo pPr qaa11tn fae,. ■te per 1■1e. liiono lanorente di tutti I dc>llfff; non eolo di qae■to, -• di Cotti. Scherzando ... sulserio Li1GiNi1TA.'.. NAZIONiAlDE ! s· iuriendel Nell'impero del 1 l'alldscinante Duce da PredapP,:o, tuffo si uà nazionalizzando. Questa è la 1XJ!ta deJla di~ifà. D:>po a.uer assurto a dignità nazionale l'oliio di ricino, il manganeNo, il fu,,,to... l'assassinio, la pr.!sa in ,poSS,.,'>SSo d<?."lll proprietà colJettive degii operai ecc., c,on nuovo gran decreto, che andrà in v:.g<ne iJ 1.o settembre p., dopo la carta del lavoro, vuole a,s,sicurare agli operai emigranti... anche la digncfJà narionale! Con questo nuovo decreto si vuoie maggiormen:fe profegt;:;r.! i lavora.tori ila liani emigranti all'estero, incominciando a •non rilasciare fl iJJOSS~;,or.fo, se non in possesso di un contratto di lavoro, in mo-do che anche all'est.ero il lo!'tunato servo defl' impero, resla c;;uuinghtat.oal carro del Liftfortio on.che dltre con/,i,ne, lnfatfti dopo fu/timo discorso im.p-?- rri<tlepronunziaJ.o ,rJ 26 maggi.o u. s., seguì immediatameni,e un'a!fwità Fa!Jiva (?) con la so,ppressione del C ommi.ssariato d·.emigrazione, e per ragi-oni po[i,/,i. che ... e dii d~gmtà .... nazionale, la tutela deN'emigranl>e dev'essere avocaJo ai fa. sci ... di malandrini, che lo sfruMan.o e baslonCNZo ali' interno, e lo vog!Jono fuf>elare all'estero, .soMo l'alto patronaf.o del Duce ,sif.esso. E siccome qu~no genio umano, che la /or,funafa Pr~dap,pio di ;o. ma,gna ha dato ali' Ualia, ama Fare le cc,le... in grande stile, egli ha .'/critfo ai ,n-elettJ, che non basta dilendere la sa1.ule fisica della razza... ed inJaMà con 15-20 J1io·rni di lavoro mensiJi a L. 15 al giorno in rr:,ec/ia, la razza ... si va irrobusle.nd o ol,tre ogni dire, e le future ge. nera,21ioni daranno certamente eli eserciti di giganfri per '1a ,d,ifesa della po.tria, e la vl~a dell',uomo invi!do da Dio .. , ma, prosegue ,[a lelt,e.ra ai prefe-lti. si d-eve inc-0raggkue raumenfo delle rrascrife... Ji. minui-re le moriti (,t{!lsfuali) se si per~t,te che attraverso l',esodo permane!tle dei citfadrini. ,più forfti e più produttivi, si andrebbe verso lo <ind-ebolim.e,nfo de-lJ'&n• r>ero! Perciò le questure - con.elude la ·letf.era - devono esercitar"? la ~ swerffèr nel rilascio dei passapor,fti a,gl,J errdgrantJ... e se quest,i tentano dJ Ui\lC"i1'9... d<1!la reclusione italJca se-nra pas- -~o.porlo. le masnode nere, devono <tirarloro col moschetto, anche se il luggitì110 ~ isià errfrato in terri-fonio estero. I tempi si sono cambiati/ Quando Benito l<rv<>,ra.va da manovdle irn ]svizzera, il ,toverno non proteggeva f',emi,gra.nte, ma QT'a, c'è li.ti, e lui sta protnJedendo non ,sofo per la sa/ule e la razzamia and~ a}Ja dr~rtilà... <IJ uro/ deJ lor,funafJ f<it/J del.I~ rapa ìmpmaM "llll buontempone ~ . j

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