L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXXI - n. 25 - 18 giugno 1927

ANNO XXXI. (A. P.) ZURIGO, 18 GiUGNO 1927. Num. 25. ' TELEFONO 4475 - Conto-Cbèques ~- VIIJ-3646. SETTIMANALE DEL PARTITO SOCIALISTA ITALIANO NELLA SVIZZERA • ABBONA.MENTI PER LA SVIZZERA PIER L'ANNO 1926: REDAZIONE: I anno, fr. 6.-; 6 mesi, lr. 3,-: 3 mesi b-. 1.50 AMMINISTRAZIONE: l.ommi~ione Esecutiva del P. S. I. Zurigo, Mililarstrasse 36 PREZZI DELLE INSERZIONI; f-er 1mea, o epazfo di linea (lacgb~a una colonna). :w Cent Pe:r réclame coatinaa.ta, psezzi Ga COIFl'eDÌu-i PER L'ESTERO: I anno, fr. 16; 6 imsi fr. 8; 3 mesi, fr. 2.50. , L'Avvenire del Lavoratore , Zurigo ··---·- -------=----- La· crociataantibolscevica Il cerchio degli intrighi, degli odi. degli interessi, si <erra in questi giorni intorno alla Russia dei Souiefs. Il capilal1smo inlerna::.ionale ritenta. a distan::.adi otto anni. l'impresa di .sofl'ocamento ciel primo Stato proletario nel mondo. Come allora, anche oggi. /'Inghilterra dei conservatori • duri a morire • è a capo della congiura. Il capitalismo inglese è ad una svolta tragica delta , ua esislen::.a; superata la sua f un::ione creatrice delle for::e produttive in patria e nel mondo, esso vive parassitariamente dello sfruttamento del suo immenso impero coloniale. Ed è precisamente su questa ba.se della potenza inglese, che la giovane Repubblica dei Soviets, da anni vibra i colpi più decisivi. Dop0 una difesa ostinala e subdola, l'lnghillerra passa oggi al contrattacco. Dietro di essa le borghesie di tutti i paesi, ,,;,i pongono in rango per la nuova crociala antibolscevica. La stampa gialla inlenwzwnale ci fa rivivere il periodo d1 menzogne. di insinua::ioni. di diffamazioni sul conto della Russia che contrassegnarono il 1919 e il 1920. Il sicarismo, questa arma di lolla politica rimessa in onore dovunque dalla borghesia nel d9poguerra. inizia la serie delle sue imprese. quant'anni. La solidarietà ;nterna- :ionale - per effelto della debolez- ::a dei movimenli nei singoli paesi - non si esercita o si afferma timida ed in forma inefficace. Nel cuore cl'F.uropa, in Italia, lutto an proletaria/o, generoso ed evoluto. è da c111queanni sotto i piedi dei suoi padroni, sen::.ache il mondo del lavoro abbia polulo compiere· uno di quei gesti di for:.a. e di solidariet~ che costituirono un tempo la gloria e lo spirito <lellI'nlernazionale proletaria. E' in quesfa situazione che il capitalismo mondiak s'appresta alla lotta contro la Russia clei Soviels. .llomento atteso con ansia e sce/lo come ecce::ionalmenle fa1Jorevole all'impresa. Le borg·hesie sperano di poter /ollare conlro la Russia senza che 1 proletariati dei rispettivi paesi siam; in condi::.ioni di reagire concretamente e decisamente. Noi siamo fermamente convinti che - ad onta della situazione lri- <;te e dolorosa - le borqhesie si inglmnino. I lavoraion di qualsiasi tendenza sanno che la causa dell'e. sistema e dello sviluppo della Repubblica dei Soviets è la loro causa. Che la scor..filia della Russia rivoluzionaria sai·ebbe la loro propria .sconfitta. E dinan::.i alla minaccia non più velala rilro11aanno lo spirilo o/Tens,-uo che percorse le of (ìcine ed i cantieri d'EurOJJaselle anni or sono. Ma i clirige11l1della Russia proletaria e soprattutto i dirigenti della Terza Inlerna::.ionale debbono favori re e non ostacolare questa ripresa. In questo momento C'Ssidebbono ,;aper deporre il settarismo che ha caratleri::.zalo {ìno ad oggi la loro a::.ione.Debbono essere fallori seri cli C()ncordia, di Yera unilà e non motivo di scissioni, di rancore, di odio. I dirigenti della Ter::.aInternazionale debbono conuincersi che, in parie almeno. l'attuale situazione del proletariato è frutto della loro errata politica. Il problema dell'unità internazionale· non deve trovare in e.~sidegli ostacoli. Nell'interesse della salvez- :a della Rivolu::.ione nissa. premessa e promessa rlel/a Rivoluzione mondiale. Il nostro partito che non na colpe da rimproverarsi in questa materia. lancia un accoralo invito alle due grandi forze inlerna::.ionali in cui il proleiariato è scis·o: unità in questo tragico momento, per la resistenza ad ogni costo, per l'offensiva cli domani! Unità leale, sincera, feconda, af- (inchè la Russia riuoluzionaria viva, çi sviluppi; unità af{ìnche il proletariato italiano e degli altri paesi schiavi::.zali dalla rea::.ione capitalistica siano liberati: unità per la vittoria della Rivol11::i~nenel mondo! Woikof cade a Varsavia ed i giornali borghesi, r.ome ubbidendo ad una parola d'ordine ne infornano la memoria descrivendo la vittima attraverso i {oschi colori della belva rivoluzionaria. Alla frontiera della Russia bianca funzionari soviettisti vengono aggrediti e feriti. Emissari controrwuluzionari iniziano atti terroristici contro le istituzioni sovielliste a Leningrado. E poichè la Russia si difende, o crede di difendersi. fucilando un gruppo di spie e di agenti al servizio dell'imperialis'mo inglese, tutta la stampa gialla del mondo - quella stampa che non ha avuto una parola di protesta e di riprovazione per le stragi f ascistc italiane e rxr gli orrori del terrore bianco nei Balcani - insorge indignata additando i dirigenti della Repubblica rw,sa come degli assa sini assetali di sangue. . , ';-:11 fra la farsa e la tragedia L'opinione pubblica inlenwzwnale sta subendo un quotidiano «bourrage de cràne> destinato a prepararla all'evento meditalo: la guerra per la soppressione dello Stato sovìettista. La Russia è un incubo per il capitalismo internazionale. Essa è un esempio ed una f or::a. La ricostruzione dell'economia capitalistica esige che tale esempio sia cancellato e questa forza spezzala. Af fìnchè il sistema dello sfruttamento abbia ancora dinan::i a sè un·éra cli vita e di prosperità, affinchè il proletariato ripieghi per lunghi anni ancora. vinto e rassegnato il collo alla schiavitù secolare. ' * * * Nel 1920 il proletariato internazionale sventò la congiura. Forte, unito, composto, dovunque oppose ai disegni delle borghesie la propria decisa volontà. «Giù le mani dalla Russia!>, fu il grido che sventò i piani maturati nelle cancellerie dell'I ntesa vincitrice. E la Russia per virtù propria e per la solidarietà del mondo lavoratore, {11 salva. Oggi il proletariato è debole, scisso, deluso. Soprattutto non ha più fede nella propria forza. Solchi di odi e di rancori lo dividono, lo fanno nemico di sè stesso. Una politica dissennata lo ha ridotto dalle posiiioni di attacco dell'immediato dopo guerra, ad una situazione di penosa e diffìcile difesa. Anche laddove l'unità delle organizzazioni si è salvala, il germe della discordia, della sfiducia, della dif- · fìdenz.a, si è insinuato ed ha maturato i suoi terribili frutti. La borghesia in agguato approfilla di questo ~tato d'animo. vibra rudi colpi, ottiene successi che sette anni or sono sarebbe stato follia per lei sperare. Le secolari. f orli, tradizionali Trades Unions subiscono in questi giorni l'onta di leggi reslrillive superate dal proletaria/o inglese da oltre cinLa commemorazione La vittima è sepolta e l'assassino trionfa. A Fratta Polesine, cresce l'erba sulla pietra sepolcrale che chiude i re~li lorlurali cli Giacomo Mattectti, menlre a Palazzo Chigi si banchella, si ghigna, si impera. La superficialilà degli spirili cosiddelli pralici conclude che la villima ha lorto ed il carnefice ragione. La pass;one del popolo italiano all'indomani del 10 giugno 1924, una isleria collelliva, curala e guarila con la doccia fredda dell'arlicolo 3 e della legislazione fascisla. Se la Yirlù è sconfilla ed il delillo trionfa - mormora il saggio pra.t?co - ciò è nell'ordine naturale delle cose, quand-0 la Yirlù è inerme ed il delitto armalo. Ma lo spirito pralico non vede p;iù lungi della propria ombra L'isteria collelliYa, il • malleottismo • del 1924, è realmente scomparso come La.le. \l suo posto sta sorgendo una nuova malattia del popolo ilaliano. La • volontà rivoluzionaria >. ~on si ,·ede, non presenta sinlon1i esteriori eYidenli, è in incubazione. Ma si sente. si presenta L'avverle chi la viYe, ma anche chi la teme. Ed a Palazzo Chigi, si comincia a temerla. Come spiegale allrimenli il fallo che il 10 giugno di quest'anno, in llalia, dove il nome di Matteolti più non si pronuncia, dove le immagini del Martire sono scomparse dalle pareti delle case operaie ove costituivano gli emblemi di un nuovo culto, ollre cinquanlamila persone sono state arrestate, Lrattenute nelle guardine di polizia, perquisile? Misure di pubblica sicurezza, si è eletto nelle sfore ufficiali. D'accordo: ;na anche e sopratlullo paura. Paura della nuova malallia e sfiducia nei rin•rdi di cui si <lospone. Malteolli non è più solo oggelto di e11lto in Italia, ma sta divenendo ur.a forza operanle. E' lo sp.irito eroico e forle di Matleolti che sta divenendo lo spirHo del popolo italiano. Come sempre questa è la virtù del rna1·tir:o, del sacrificio. Esso non è mai vano: gli efTetli che lo spirito pratico non vede. ma.Lurano a distanza ed esplod-ono nelle forme e. per le vie più imprevedute. In Italia si sta preparando degnamente la commemorazione di Gia001~·0Malleolti. Un elogio meritato Mussolini ha dello: « Il Tribunale speciale funziona e funziona bene! >. Dopo tanto elogio, i giudici in ca.miBibliotecaGino Bianc_o eia nera e speroni che siedono a Roma si sono rimessi al lavoro con lena nuova ed altivìlà alacre. Il generale Sanna, massacratore dei sardi al fronle, ha deposto i pudori ed i ritegni che lo avevano fallo ammalare alla vigilia del processo contro Zaniboni e Capello, e s.i è nuovamente assiso sulla sua poltrona cli presidente del gran Tribunale fascisla. Questa volla , i traltava di esecuzionare, un operaio e, per giunta, anarchico. Gino Lucelli, il giovane ideali.sta, eroico· e fermo nel suo geslo come nella sua condolla sollo le lorlure dela. polizia romana, ha. volulo spiegare le ragioni che lo avevano condotto all'àttenlato. Egli aveva rifiutalo il difensore, aITermando che non c'è possibilità d'i libera difesa in regime fascisla. Ha osalo chiedere, in pieno dibaltimenlo, cli potersi difendere da sè... I giornali ilaliani riporlano che il presidente del Tribunale speciale, il generale Sanna, gli ha tollo la parola: • Senli Lucelli, io non posso star qui a sentire delle conferenze. Tu hai commesso un delitto e noi ti abbiamo giudicalo>. Queslo generale era nalo per fare il carnefice. In pace come in guerra. E, mililarislicamen le non vu.ol perde1·e Lempo. Trenta anni di reclusione a Lucelti, e venli e d;eci anni rispellivamenle a Sorio e Valleroni colpevoli solo ,di aver cono~dulo il Lucelli. Il Lribunale speciale fascista funziona bene ! Non giudica ma eseguisce, secondo gli ord;oi del regime e del suo duce. Impazienza La leltura dei resoconli dei giornali s.ul dibattimenlo Lucelli a Roma. è istruttiva ed inleressanle. Ad un certo punto della sua requisitoria, il pubblico minislero ha espres- :,o il rammarico oer il [allo che in virtù della irrelroallivilà della legge, non gli era concesso chiedere la pena di morte. I giudici del tribunale fascista seppelli5cono dei vivi. ma ciò non li soddisfa. Essi vogliono veder morire ~otto i loro occhi le proprie viWme. Saperli sepolli per trenla anni non sazia il loro sadi rno. Andare la sera in lello con sulla coscienza la responsabilità del! o ~trollcamenlo di una giovane esif>tenza ero;ca è bene; ma vederla cadere sollo i colpi del plotone ,dli esecuzione è meglio. I giuclid del Lribunale fascisla sono impazienli: vogliono uccidere ad ogni coslo e presto. Lasostdaeireclusi La chiCbmano così le male lingue, ma efrelfivamenre non si traila di condannan autentici, perchè essi, poverefli!, non hanno commesso nessun cr,i,mi.lU!i;n realtà, la designazione ufficiale, del Littoriale, del Viminale .... ducale, è .il « Dopolavoro •· Ed è ben dello .... non solo .... ma è ben fatto! Dopo lunghe ore di LGvoro quotidiano, che nell'Impero, (]Jnche per il faUo che le carni.ce nere da mantenere nel/'oz10 sono molle, le ore di lavoro sono <r1.1.men/atee, quindi giusfarr:ente, il magnifico predOJppiese, ncordcr;:,dosiche in quel breve periodo che vr:,Neprovare a lavorare in hvizzera, il lavoro è fa/i.ca, con grs/o magnanimo, pari a sè stesso, d'accordo con i suoi grandì colla.bora/ori .... da galera, ha voluto che nel grande reclusorio italiarno, che comprende circa quaranta milioni di reclusi, ve1,vsse istituito il « Dopofavoro h .... forzato. Ed in queste nobili .istituzioni N suddito italiano, quando è esausto dal lavoro, cm.che per le ragioni di Stato che in que-sli anni lo hanno abi,tuato a mangiar poco, egli àeve recarsi nei ricreaiori del ~Dopolavoro». E là c'e lutto il conforto immaginabile, compreso le camice nere .... che lo sorvegliano .... e lo difendono dalle compagnie o cenacoli contagiosi! Sotto i vecchi regimi i suddili avevano troppe pretese: volevano andare a teatro, al c,i,nem.a,Glle Camere del lavoro, ai Circoli politici, ecc.... Ma allora lavoravano solo otto ore, come nei paesi infestati dalle democraz,ie, eppoi prendevano paghe da ragionieri, che permeitevano loro vanie distrazioni. Ora invece nel reclusorio imperiale tulio è regolato corporafivamente, ed è naturale che dopo la recJus.ione nelle fabbriche è necessaria la sosta nel « Dopolavoro ». E queste nobili isfituzJoni littoriali si van.no a)/a chetichella organizzando anche <ilJ'esteno, sotto J'alto patronato .... di farabutti e rinnegati. Ed è giusto! Questi sono i puntelli del l:ttcn-Jo e devono cercare di puntellarlo, fino a che .... il ciclone lo devasterii'. IL BUONTEMPONE. Nellqeuestdu'rIetalia Abbiamo ricevuto dall'llalia notizie che la tortura è tornata tra i sistemi della polizia italiana contro i sospelli politici. A Monfalcone, preSso Trieste, verso la {ìne di marzo tre operai sono stati arrestati sollo l'imputazione di aver commemorato l'anniversario della Comune. Al Commissariato di pubblica sicure;;;;a vennero sospesi, per le braccia, a una trave del sof (ìllo e staffilali a sangue, pretendendosi da loro delle rivelazioni sul movimento sovversivo. Gli stessi operai sono stati di nuovo arrestali in occasione del Primo Maggio. frustati a sangue sulla chiena e, sulle f eri le, i poliziotti versarono acqua salata. . A un altro operaio, pure di Jlilonfalcone, accusato di avere issalo una bandiera rossa sul monunienlo a Randaccio, vennero strappali i peli del ventre: poi venne rilascialo. perchè riconosciuto innocente ... A Milano venne percosso a sangue dalla nolizia il comunista Betti, perchè non aveva risposto come desiderava il commissario di pubblic.a sicurezza durante un interrogatorio. Una seconda volta gli tuffarono le mani nell'acqua bollente, ina1 gli punsero_ i testicoli con degli spilli. Questi falli sono stati provali. e formano oggetto di un appello che Henri Barbusse sta per lanciare al mondo civile. la l[Dnf mio nedel" Lavo,.ro a fienna T01glfamodaJ BoNettjno del Pa.rlL!o Sooialista dei Lavora/ori Italiani: • E' superfluo avverlire che nulla abbiamo di comune col quolicliano • Il Lavoro> Leslè uscilo nuovamente alla luce in Genova col placet del governo fascisla. Infalti, sin dla.llo sco~so gennai~, raccolle le prime voci sulle pratiche che si andavano sivolgen<lo in Italia per oltenere il permesso della pubblicazione la direzione del Partilo, con un c~mun,1calo alla slampa italiana francese dichiarava • di non riconoscere i~ qu~lunqu~ giornaTe che si pubblicasse m Ilaha nelle presenti circostanze la piì.1 indirella rappresenlanza del Partilo >. Lanzichenecchi Film dell'annoV. dell'éra fascista· P;us P. P. XI, nella festa di San Pio V. che è ricorsa nella prima der-ina di questo mese, ha senlilo la n.ecessilà di inviare all'on. Belloni, podeslà di Milano, non che in1 cfuslriale fal11lo, una sua folografìa con la seguente declica: • Impartiamo col massimo amore nel nome del Signore, l'Apostolica Lenecliz.òone al dilello figlio in Cristo, collissimo ed abilissimo uomo d'azione, quale atleslazione di singolare I..,en.evolenza e in ogni modo qual segno di felicilà che chiecliamo a Dio ollimo Massimo, per lui slesso e per la cillà di Milano a noi carissima, e alla quale egli presiede con aulorilà •· Dunque il capo della chiesa vuol riconoscere con quesla. dedica data di dominio pubblico, le benemerenze del fallito podeslà di Milano, come pure, la sua abililà di uomo d'a2}one. Non so se per azione vuol irtlendere gli alti di prepotenza usali contro gli avversari inermi. _ Ma quello che più conta si è che il capo cfulla chiesa chiama in causa anche la personalità di Dio. Non sarebbe forse stato meglio che avesse lasciato Dio al suo riposo delle non mcora smaltite fatiche della passata guerra, quando doveva obbedire alle invocazioni degli italiani,.francesi ecc.. da una parte, i germanici, gli austriaci ecc., dall'altra, intenti a scannarsi a vicenda? Ma se il capo della .chiesa ha nlenuto utile disturbarlo, e chiamarlo a Lestimonio delle sue fesserie, vuol proprio dire che questo Dio dleve essere un ruffiano di selle colle. · Sono cose che capilano nell'anno V. dell'era fascista. *** A Milano hanno a1Teslalo un certo Cav. Fusetli che aveva una impresa di automobili pubbliche. ~li è incolpato cli fallimento doloso, il che vuol dire furto a terzi, per qualche milione, e se ciò non basla.sse, di frodi, alterazioni in atti pubblici ecc. Queslo signore è un fascista della prima ora, ed era il fornitore di automobili per le spedizioni dei violenti. Gli assassini che illNasero la sede socialista di Foro Bonaparte, ed uccisero il vecchio e buon lrwers~tti ~rano arrivali sul posto, e ne nparbrono dopo l'assassinio su automobili di questo signore. L'assassino del compagno noslro Oldani fece largo uso di aulomobili di questo signore. Ora l'hanno messo in galla.buia. Lo condannino o non lo con.dannino a me poco importa. Questo complice di assassini, p;ù che lanzichenécco, ladro, come son ladri tutti quelli del iuo slampo è registralo sul carnel del popolo che sofTre e spera. Verrà il giorno .della sua ricompensa Egli era cavaliere della corona d'Ilalia, e come Lale doveva dimostrare che pur esso ~apeva fare il ladro. *** Il Senalo ilaliano, o come dicono taluni la Camera Alla, si è arricchiconte, eccolo ora anche Senalor'e. La ricompensa per i suoi delitti è ora completa ? Io credo di no. Ma non, tarderà. f:ssa verrà •<l'alpopolo, e sarà giusta nco!11pensa per un assassino, più che lanz·chenecco di questo buio medioevo, chiamalo dell'era fascista. *** I giurali della corle d'assise di Chieti hanno assolto gli imputati delle violenze, distruzioni ed assassini cli Firenze. In, quelle giornate caddero assassinali lrafitti dalla milraglia di quesli sgherrj i noslri 1dlue grandi compagni: Pilali e Console. Mi senlo ancora fremere e bolliire il sangue, come il giorno che conobbi, ed ero quei giorni a Roma, quanto da compagni ebbi circ-oslanziata notizia. Ma i g;urati di Chieli non hanno volulo credere ai falli. Per essi non esistono nella storia recenLe. falli cli Firenze. Per essi Firenze rappresenta ancora l'oasi cli gentilezza, e di corlesia, perciò non vi possono essere, sotto quel cielo, violenti. I fatti di Firenze per essi non, sono che una pura invenzione della fantasia popolare. perciò nei prevenuti che essi dovevano giudicare non hanno visto che un senso di bonlà e dli genlilezza, ed hanno assolto. Questa è la ,seconda burla di Chieti. Quei giurati, che hanno dimoslralo, di essere pienamente ,consci della loro funzione cli lanzÌ.chenecchi avranno a suo tempo, quando si riaprirà la bollega delle patacche, qualche croce o cordone. Ma il popolo prepara pure i suoi cordoni ed a suo Lempo anche questi lanzichenecchi avranno la loro parte. Sono i buffoni nella tragedia. *** Il dluce primo ed ultimo d'Italia ha inviato in questi giorni· al carpe; dello St~to spagnuolo un messaggio per congratularsi dei suoi 25 ann,i di capo dello Stato. Nel messaggio dice che la Spagna mercè l'opera accorta e l'illuminata sapienza del duce spagnuolo De Rivera, potrà in un prossimo avvenire lanciarsi in, nuove imprese guerresche. Chiude il suo messaggio dichiarando che il Governo ed il popolo italiano si associano con cuore alla regale festa. . Ma di grazia, di quale popolo egli intende parlare? Non di chi lavora non cli chi suda e soffre, non, dell; centinaia di migliaia che hanno dovuto cercare asilo e laYoro al di là dei mari e dell'alpi. Essi non, possono dar deleghe a questo istrione di parlare in nome di loro, ed inviare le felicitazioni a colui che gronJdano ancora le mani del sangue di Francisco Fen-er. Pagliaccio, egli gioca la sua macraba parte con, impegno. Ma fino a quando ? Ogni cosa ha un limite. Ezio Garibaldi la in questi giorni di due nuovi e- Tempo Fa il Gu,g-u.ss di L1.11gano era scmplari. tutto gongolante di pubblicare al posto Un duca, e precisamente del duca d'onore un cu,ficolo 'di quesfo indegno d'Ancona, pr~ncipe Eugenjo, Alfon- mpo./,e delJ'Er-oe di Caprera. so Carlo Mar!a Giuseppe dei Savoia, e del conte Devecchi l'Africano. Del L'articolo che Ezio aveva scritto opprimo n_on_ho nulla ,dJa. dire, egli ne posta ,per il giornale cli Ba'hlJla, doveva d dimostrane come qua/mente i Garibaldi aveva 1r.tllo secondo le leggi italia- la P<N1fesana, era divenlat.a 1 ,...,..;,_,.,._ ' ne, cli avere uno scanno al Senato =~•"'u italiano. ' NessuJll-oignorava però con quali ·mez-. Il secondo invece mi interessa. Ai zi il signor Ezio, per n,i,enfe sano 1u colellori non _deve riuscire nuovo que- str etlo a divenlare un puntello d;l kzscislo nome d1 Devecchi. Egli fu il mas- smo e a rrar uscire ,a Roma un ùnq11a1ilisacratore, l'assassino, l'aulore della cabile gfornale iinfiJolato Camicia Rossa. slrage di Torino del dicembre 1922. N htsci.smo fo sapeua lunga sul suo Dopo la strage_ fu inviato quale go- oonto. Ezio aveva bisogno di tenerie navernatore a deliziare i poveri abitan- scosfe certe porcherie commesse al Mesti_de~a Som~lia. Dicono che lungo il sico. Il tfasci!Smo lo ha ricatfaio. O manv1agg10 marmo, venulo a conoscen- gi questa minestra, o salti questa finestra. za che nel palazzo del govema.Lore O sostieni il regime, o saltano fuori le ollre che l'abitazione dello stesso a- porcherie m,essioane. vevano pure sedie degli uffici, ordi- E~o .... mangiò '1a mionestira f~fo. E nass~ l'immediato sgombero degli Laorca, sempre intei!bgenk, fo .fotto euffici e che il palazzo fosse messo in su/tante del tu:npe mercato. lusso ed a sua piena disposizione. Ora ri giornali italiani ,pubblicano con Ora_ è_enlralo a far parte del Se- t t · 1 l l I D o~ en :azione a •notihia che iii Consig/a.o na '? ~ a 1ano. opo il giuramento si diretfwo deN'Associazione volontari di avvrcmò al banco del duce e si strin- g 1 sero la mano. uenra - asdstissrma - ha espulso Ezio I GarJbdldi •per mo6ivi poco puNJi. complici non possono tradirsi. Q D 1 . ue] ,povero •C.,-isto di Laorca no-n ne opo a nomma di govemalore, di imbrocca una!

Due • • commemoraz1on1 ' ,M enfre i socialisti italiani e franceSd d,i t.wte le tendenze (i comunisti si erano ap,porJati in omag~o al k.ont-e unico) si riwu,va"lo per comnwmiorare i'l Gra,nde MantJre del Socialismo i,talia;no e bollare a ~uoco i'l fasasmo, rnil'la stessa ParigJ aveva l.uogo un'o/t,r.q commemora.zJone. QuarnJ.o se ,ha presenl,e questa, si sente raddoppiare /'iindìgri.az:io.r1e,arai la vergo,g,na, -nel pensare quan!o sfo.rzo ci è ·voluto, qu.anf,o lavoro d,e/ Cwnf.tafo antiJascJs.ta e segnatame,nt,e dei n<>..<>cforimpa,ni massimalisti italiani per far si che la commemoraziione di MoUeotti fosse l.r,e,que:nfata da un numero dJ.screto dJ pr,di4Jlari..•• Quante cenlmaia di migliaia di opeirai ita/,ia,ni e ,francesi avreibbeiro ,dovuf,o Jnvece acco,rr,(!,r'espo.nJaneame,nt,e aNa commemorazione di chi è caduf,o :per 1/réerare tl mondo tla1 Mlandio regime C<Apila/Jsto.! Quanti •avnebbero doo•~t-o ,inneggiar.e a · qllE'l socialiismo ilalia.·H' ohe co.rmro #a ,nJome carnelicina 'imperJa/.ista ,ha, protestato nel mod~ CM gli su~iva la sua le.de/.tà<il !PT-O,,ramma tinternazJonaNsta, la sua f,ed!e,1,/à ai capisaldii ,de~Ja solidarietà proletaria mondiale..... · A pochi iminutv di dist.anza ,dalla modesta sala dii comrmemorazi,one del Martin sooial-isto, in U1W dei riJlrovi più eleganti d-eUa metropoli francese, era conva,,caJa l'<J/ia ari.9tocrazia, le sommità df!l capitalismo, dP.ll'arte, ,per espr-imere la proprio ricorwscenza ai... musi r.ot'.i.... ~li-Ori! ,E' questa la denomf,nazione che hanno dovuto accettar-e quei disgraziati aj queui ila tuef'ra 11{1, lo/.te ~,e sembéanze umcme e che per- impieifosire i proprl r/,raf,eMi e sor,e/Je (sapete, qu~Ni deJl•« unkme sacra»!) debbono ~porre al ,d,ile,g.gio 'la ,propria .fragediia! Da settimane suNe T11IU1'a di Parigi Qedevonsi affissi manu.e-sii c<il rif.raf.to-réolame d,i un eastrre umano &Jenta,t,o mostr,o; suUa pari-e deA!a bocca rimasta .illesa ]e,ggesi ,i[ nrune d,el deformalo, rnonchè la ,data m cui Ila bomba, la •mitragliatrice, od al,t,ri on/,egni di distruzione gli p,orJ-aro,no via la ,maggior parte d'ella ,f,a,ccra. ~ sotro il ri!nJtto-réolame le,tesi: « Serata a fa: oore J.ei musi a-of.hi,.. Dkcine di ,nrg/iaiu dii difensori d~J/,a patria NdeiMi in uno ,9hz.lo tdl'e da coslringe,rU a ina.,co,ulersi, si trovano ,,.enza lelto .... Tralta.stJ di suscitare la carità diei frfJt,eJI; e s<m!}k FivJ/e,iale - ai quaN la ~ non 'SOio non ha tol/,to nulla, Tflll anzi ha raddoppiato la ricchezza, ha malt~icalo la possibilità di godere la r,ita; - ~ di rioot~sJ ai riccHisswi .omfe divertendosi, /r(W{JMO tJ/ modo di 088Ue nominali nei gi,OMali, poJ,essero ,pagare il loro debita di ricoi,oac,enza ai maJilati. Pagando prezzi faool,oa, si poteQO assist-ere ad una serata - chiamala di riconoscenza - in c.ui celeberr-imi artisti avrebbero I-etio ,poesk, r«Jtato brani di Of1'!1Vl ,patiriotrNche non sdlo, que.st~ ,si.esse .personaNtà r,inomale aorebMr.o veadruto aN'asla.... •pezzi delrar'1aplano in cui il nemico si era cwoerd.urato in Francia a buttare bombe durame la ,guerra od un ,pezzo di t,ela a«l'aD~plano di Lindber,glz. Ved·elte. dW'lqùe c,1,e il sacrificio Ji lor sit,roni irwi• .fafi 5d .intenxmtr'1 dNa lesta della ricona«enza sarebbe staio de~nte compensa/.o..... . Ma non ba.sta della rpro/'Onaz,ione, dell'insuUo inlliiN-o aNa grand,e miseria delle ,oJmme deNa ,uerm.... Gli artk,li di lama morulJal,e che lzanno organizzato la « lesta ~ riconoscenza·.,. per i mùsi rotti, IIOITl ccmfenfi della réol.aane che si stavane /acen,do, crw.eNero di buon 14usto di appro/ilJa,re della ,sciagwtz dei marloria/J f,at.eMi per schiaccJare i pr0ipei riva/ti .... .A.vendo Joffre re.ga/ato alla loteria della iesta un ordine d-el giomo da lui fir. ~-0 ,neN.e fra.iiche giornate delJa baitagN,a della M'ama - ordine d·el giom,o che c:hied,e dai soldati la più er(jlC(J devoziione aNa patria, ordine d-el giorno c/ie evoca 1'1 inaudite sofferenze., ;J sacrilicio dii linnumeri « semplicJ » .solid'aili - Ira gli artisti si è accesa una gara ,indeoe,ra, tn.decor-0sa. . « C <>71l'-1 di6sero gli uni al dramma- ,tungo, no.nc,J,è artista Sacha Guitry - vdliet,e m,er'1 voi la sfacciataggine e/i vender.e all'asta il documeP.io ? Dove eravate ,voi quando altri $'1Crificavano la loro vifa ? N.iient.e, nil!nte! Che volete confonJere J,1 palcoscenico col campo di baltotl,w '!,. E questi ad insistere, a polemizzare suli'i.neorescioso argomento nei giornali ... « V,i oonsi,tl,iamo a dedicare il danaro che uoi guadafl(a9t-e 'TMTli'T'ealtri sacrificouano la ,prOfP'ria vitq, all'acquJsto a prezzo d'oro del glorioso documento e di regalarlo alla c:asa di ricovero per la clii ereziolU! viene organizzala la festa di riconoscenza •..• », ribadivano altri coll"ghi del palc,otSCerrico. Sotit.o que.m auspici si riunì la serata -detJa di riconoscenza .per i muft1a.ti. EsM d,egerterò in una ~nd,ecente lite. N,rm corden/J di avere trascirtaio per ,i giorno/i le loro meschine quisfioni di riva• li-là, gli organizzatori fecero sc0ip,piarre una scenata degna di un ,teatro di p:rovincio, rapprese.ntamlo una farsa ben Fep(lr(Na da /unta mano .... Quando, esamita la prima parte della serata, ,parliiti i rap,presenfanli del Governo, si passò a quello che avrebbe dovul,o e~ La ,parte più seria d,eJ/.a radunata, uno &hiarò: « Ed ora passiamo alla ventl;ta del glorioso docume.ntc, », la da.>que -sco,ppiò i,n grida se4vaggie: ,« Non deve esse1'€ vend,uJo dia Sacha Gu.U.ry.... ,. iGr.ìda, pugn'ti, tavoli r-oVescia• ti .... E po.i ,si presenta rii nominalo Gui,t,ry e compra per 100.000 Jrcnchi J/ docu• mcmto .... ,Nuove gr.ida, schiamazzi, bat,ibecchi ,f,,,a l,e doue ,par,f.i ed i r,i,spef.~ioiseguaci ...• La rod,unata <:-he.Jovitva essere di .raccogliménto, di seria pond;raz,ione sul/'inGudiJ.o marf.frJo degl,i uni, ,e sulle 1·~ponsabiJUà e sui doveri d.eg/ii aUri, d,e- -~e,nerò ..in una gara di compelJzfon:.. 1A lesta dv. riconoscenza per g.U eroi ,deNa ,pal,ria ,d,e,~rò ,in ,una ind<tgna gazw-nra. La ,t,rage~ra dieNa wta servi ,di ,preJIMto cd ,una Aflf:le.e,iacommedw da iteafiro. L'a vita, J.a santu~nosa /;.CJl,tae],ta, i Ju:Ni, le lew,ime, ,f.e mguarib~li. sanguinanti feriite 1/.urono dai >Signori « benefaUori » scamb.:c:.tiper il palcosce-rrico. Ecco l'a riconoscenza, la carità ,pelosa dei profittatori della guer,ra .... Oi si pot>r2bbe ,imma,ginare una migliiore, ,più elf.icace ,/.ezion.e di cmtjpalrwf.tismo ?.... Il posto d~lk vittime della tuerra dovrebbe essere altrove, aUa commemoraz,ione di chi lino a/l'ultimo re~pirro lo-tJò per la cessazione di ogni sfruttamento deN'u,omo su,ruomo, non già a quell-e indegne commedie d,; « riconoscenza,. in cui, dopo avere dal sacrificio altrui ricavato lucro e lusso sfrenalo, si cerca di appagare la ,propria ambizione, il prop,qo carriieri.$mo.... Povero popolo eternamente ,shuflato, spremuto, ingannato, preso in gir.o.... Atlfro che riconoscenza! Car.ità pelosa, pelosissima! Poveri 1111JU6i ;r-0U.i... · Che insulto alla vostra l.rate</'ia!... Il PrimoMagginoItalia Solo ora incoanmciano a:d a;rnvairoi <l•ai da.versi ;paesi d' Halà.a le notwe deli1.e maiu-res~oni collie quaill ~l pr,oleVairiato itad.i1111h1a0 vO!Luto,:mall~o tuitto, ricordaa-e 1a ricor-renz.a del, Prono M~o. ti ~,i ~.cOtnderanno, che i:l 2 ~o iJ governo faceva dirattna.re un comunicafo per d~ aid intendere clie la ,~rnata di Primo Maggio era passata senza mani.f~ione al'CUll'a. •LI P-rimo Maggio e ttil ~ociall1smo eran-0 cLunque ben. morti. iLe noti~e ohe ci gj'1.111-go.no da!Ll'l•lailia, sme.n.tiiscooro:in ,pieno te ~e del preckia>- piese e dei sooi ,lira~. A ,dimosli11M'1os,cegliamo a caiso quailohe faMo Lr-a i molti. A Massim-0, presso Sondrio, iL 28, 29, 30 lalprile la pcll,u;ia ha qperairo ,de~ù a.r.- l'Elsti i,n IJJIBSSa, prov=do J' insu.rr:ezio• ne di J.utba 11a :J)O'J)o!Lazi-0.nFe'l.'-a )a po,po• !a'2lion.e e a oaa-abi.t:iiieria~ da.i militi •(la.scisti, vi tfu un vero _coonhaitti.mento 0001 scaimbio di, fulchlaAte. Le autorità in- ,ii.air-0nofoTZe ,imponenti. e persino 1oa ca• va.Hieria. A 'f.arino j ifa:scisl4 si ,p:resentarono .a i ITllponre ~,a, 10hi,u,;,ura i,n ,d,mmsj mtora.n!li: ove itemeviano vtl fossero runmioni di pie• crHi'lruPJ>l ,per .fe.st~giaa-e il PNmo Maggio. ,Questa ca1 lata deLle bande !fasciste an.v€lil:lle verso Je 'OI'e 21. I «o1iemi,,., forti d.,lae 1dlispo-sizaoni: ,di pooizia che ,~ettono 'l'aiperbure ~ti esercizi ,pubblirci fin-0 allle ore 24, fecero resisleiwa a: colLpi di bot'.igl1e. I .fuooi:st,ir~poSEtro con co,l'J)I di iriiv?J,te'IIIa.Va furono morti ~ feriti. A Mi1iaino ì1Ja poli'7Ji.a è slaiLa· oocupatissima iper ri.oerca;re i ,distributori ,di maniifew e ,di .gi,cxrnalli l1~. Jn rtutlai la ci-!ità &000 stati distribuwi quacantamL~ vOlloantini i.nneg~niti aa P'l1Ùno Mag.gio. Rioeroaiassimo ~l nu.mero speicialle <lel1'A,vanfi! in.trodo.tto ill Itailiia da Pa~- A Varese e dinitorni vennero c,per'ait.i dEtgJi airresti, in massa. iLa ipoLida operò i,] isequestro di un.a· bamiier-a r•OIS&ea a llle2ZO di Wl 8.4Jwca>r:ro, Ca!l'.VCO 1d.i O'per'.U anres'.ati, la tora&p0rtò ailil'ufficio d.i _polo- .zia. J.a p~lazione ..rccorse ad cPass'ruggio de~l'autooan-o, .plaudendo ~ aa-restat.i e · rulla bandiera rossa che sventolava. · · i'!e bainidiere irosse vennero a;ro>ese a· gJ~ alberi e suHe -amen.ne d:ei d.t1a1IT1 od'Ura:n:te la, notte. Sempre a IMaiLano, una bandiera ;ossa 9Ventollò per wt'.a Q,a ~ornarla su ,di un ed.idicio IJ)llbbllico.io cos~ione. l mura• to:r.i.e ,i mainO'Vailoi he ,lavoraivano :iin qiuell'ed:i5doio, mra .trentina, ven.n.0.ro ,t,u,t,t,i ar• restati. Bandiere rosse ,furono appese durante !1a. ,no~ ,pea- tutta la città. ILa vigilia ,di P,rim.o Maggio, M()(llza viemne inon,darta di mani.fosti. e di ~ornala illegaJi. U segretaro dellle co,rpor.azio.ni pronunciò un discorso pieno di omi.n>alccie Per Lut.ta risposta _gli operai m()(llze&i aindairono a. a>iantaire una banidiiera rossa sulla ca.sia, deìl ipoide.stà. .Am.cora a Tori.no, vi f.u un 1ancio ,di ba.11ICl,ierreosse att,a,ccaite a dei ,palllo.nciru, fra la ll'abbia dei poohi fasoi:s~i ,che awebbero vol'Luto inse;gui,il,i, ,A Gr,u,glnasco, vicino a Torino, una ban-&.er-a rossa svenrtolò •per qua,si <tutta la ,gti·oo,naliasu'! campa111lie. IMamfe.sti e ,gioMaili sLam~ti aL1amaicdhia o -provenienl:i ida11'eslero vennero distribuiti l1'ait1~me.n!e in Piemonte, in J...i- ~urìa, a Bol_o~a, Roma, Fi,renze, ecc. ecc. Durante folla la giornata d,i Primo ·-Bibli -teca Gino Bianco l.'A VVENIRE DEL LAVOR1\..:T..::,u:.:,H.:.:,!,::_·~ --------------------------------- Maggio, Roma, la rapifale d' ],ta/ia, rimase jsalafa da tutto il , es/o del mondo. M,a,ni iignole hCJT11ntoag/,iaJo nella notte fu/ili i liii del ielegralo e de,/ f.lel-efono. [,nuf,ifo descrivere lo spavento dei lascisii d.i Roma, del Governo e de.I cora,ggioso «duce». • Ca.sisato, gr:>ss:> comUJlle del Btiehlese, ci ,da il 'Per finire. Una bandiera r-0ss,.1 venne fissalia ,su ,di un alLberoaJltissiimo. I fascisti, rabbiosi, ,si slanciaa-ono a1N'~- sa!Lto. Ma, ahiime, i r>allJl.i erano ;;taLl sega.Ili e q,uatlC'Ulloca•dendo, f,inì per rompers.i la testa. Queste le no-tizie pr= a caso lira ,le moLte. Esse provaino a clii.smisura ohe M,ussolini, afferma,ndo ailla Camera che i,l proleta-riat.o è ~pre ooilll.,arfo a1 fa. !':.:Lsmo,ha deLto ,.t:navoi!·~ tanto la vet~b\ FederazioneSvizzera Operai Tessili ATfl DEL COMITATO C2NTRALE Seduta d.el 12 maggio 1927. Si costituisce il comitato centrale clet.- to dal congres,:o federale nominando vioeu:,reswerute il com,pa,gno Nussbaiumer e segretario iii compagno WoJ.f. Viene deciso inoltre di indire le sedute per il secondo e quarto giovedì d'ogni mese. Un riassunto delle decisioni prese dal i:omitato centrale dovrà d'ora in poi apparire sui fogli ufficiali della Federazione, cioè ,s.uL Tex,f,iifo,-,beiJer, Les Services e L'Avvenire del Lavoratore,.. Quali delegali al Consiglio Nazionale èell'Unione Sindacale sono designati i co.np!lgu.i N,us,sba.umer, Thut e F=~r, e quale m<:mbro del comitato internazionale Il compagno Marti e come suo supplente ~] 'CCflD/P3<o6.no Nu ssbaiume.r.Per le elezioni al eomilalo centrale ampliato vengon() presi e rispettivi provvedimenti. Il comit.aito éen~ prende visfone della bozza di stampa del regolamento delf'assicurazione pro disoccupati, riveduto in base alle decisioni del congressc. Al comitato centrale ampliato ven~ono sottop~te le ,;eguenti questioni: a) il problema della gioventù; b) l'onorificenza per i soci appartenenti da 25 an· ni e più alla nostra Federazione; c) :I maggiore sviluppo dell'lnternazio1,ale Tessile; d) cLisoussione della ,proposta dell'adesione collettiva al soccorso ros• to. La seduta del comitato centrale am.· pliato è fissato per il 29 maggio. Ad uno scritto della sezione di Zuri• go intorno alla nomina dei delegali al congresso dell'Unione Sindacale Svi~ze ra comitato centrale risponde che tale nomina è - secondo lo Statuto deirUnione Sindacale - di competenza del comitato centrale il quale si è valso del &uO: ·diritto soltanto ,per la nomina di tre rappresentanti, due segretari t:J un operaio, mentre gli altri quattro saranno nominati dalle sezioni. Una domanda di coodono di u,., -~stc, del debito di sottrazione del già collettore Leisebach di Zurigo viene esaudita a condiziioni che il richiedente faccia ancorai parte della qostra r ederazione per due anni consecutivi, I.a domanda di un socio da Rorschach espulso dalla Federazione p«r il su,1 contegno nocivo agli interessi, della Federazione stessa, di non procedere al1'1scnzione delrespulsione md libretto, viene accolta favorevolmente colla riserva che ,in ca.so di ripresa del contegno nocivo venissero pubblicati gli atti del caso. Il comitato centrale prende att.> della Ammortizzazione parziale di un prestit() accordato alla Cooperati;va uffici di Zurigo (Bureau, Ausstattungs, Genossen· schaft). II comitato centrale prende pure atto della morie testè avvenuta del compa• ,gn·o Tiraher aid A,mru,swa:J e della dedica fattagli da parte dell'ufficio centrale. Seduta del 9 giugno• 1927: Il comitato centrale prende atto del ra,pporto scritto sulla revisione della cassa centrale P della contabilità del cassiere come pure della tenuta dei ver· bali del segretario del comitato centrale, rapporto fatto da parte della commissione di revisione e di gestione concludente ii'n senso lavorevole. Inoltre s1 prende atto di una circolare emanata dal segretariato dell'Unione Sindacaìle annunciante la sospensione del corso estivo di educazione operaia sul Riet1il-Bachtel, della sentenzadel tribunale d'appello di Basilea-città circa i provvedim-?nli co;tro quattordiici operaie accusate di percezione indebita di sussidi di disoccupazione, di una lettera ,della tipo~rafia cooperativa di, Zurigo « Volksrecht » proponente I' assunzipne a turno :!ella stampa del « Te'.Xti 1 larbeiteir ». Talle <pll'O· posta sarà rimessa al comita,to centrale ampliato . Al congresso della F ederaz,one dei ,les.si'.ori aa « Pla1tsich » (la.vo.ranti a domicilio) viene delegato quale rappresen• tante della nostra Federazione il com• pagno Mathis da Brugg. Dietro proposta della sezione di Worblaufen viene espulso dalla Federazione il socio Meier. Si r,i,nuncia all'invio di rappresentar:· ti della nostra Federazione al congresso internazionale sindacale a Parigi. -oGiacomo Matteotti IN UNA STAMPERIA, A ROMA, VIALE REGINA. Mo!leoMi o era li, o ,nel Suo «uiiicio,- a Montecitorio. QueJ giorno, nel gennaio del 1924, egli doveva rivedere parte delle bozze di « Un .ainno di domi:nazione .fasciisla •· J3isognava correggerle subito ,per poter trasportar ia,ltrov.e la parte già starrupata. Oltre alle bozze dell'op11sca- {o si ~irava anche Ja nuova tessera del Parti,fo Socialisla unitario ,per ranno 'l'f. Ricordate? Una io resta di baionette e d,i armi da cui emergeva un b;·accio; s/r,eNo nella mano, in alto, un libro spiegato ove si leggeva: Giustizia. Trreves, M atfeotti, Zan'!lerini, altri, rile.ggono le bozz.e, aggiu-ngono nuovi dati. N capo Jipogr,afo Jnterrompe fl !r.voro no.iosa per mostrare la prima tiratura ,della nuova tessera. Due colori: i,/ nero, il rosso. I,/ ros:;~ è scmgiu? che macchia e le bajonefte, e il br,uccio che •lelX! in ~lo: G.iustizJa. Tutt,; guardano. Matteotti è sod.disFa/.lo; Treves gli dice scherzando: « HO.i voluto mettercelo, il sangue,, « Si, - ribatte Matteotti - hc voluto. PurJnop,po solo quando le masse -avrtNI capi,t,o che il sangue c'è, che ci vuole del sangue, il fascismo piegherà. Il simbolo do~a essere sulla tessera ». Ricordate, TrevP.s? ,Quante volte vi ho ripensato dopo il 10 eiugno 1924. La tessera che LUi aveva voluto e che avrà avuto con se anche nella «Lancia» sarà !orse finita, assieme al resto, sul tavolo del « mandante "· li braccio insangwnat,o che chiede Giustizi.a rifI!~pal'irà un tiorno o [•altro •allo stesso lavalo ... eid il sangue otfe"à giusfi%lia. Come ,pensava Colui che lo voUe impresso su/,/a tessera del 1924. CARLO A PRATO. Arturo l..abriola t la salvo sol territorio francese PARIGI, 13. - I giornali recano la nolizia, feslosamenle accolla da lulli gli ·spiriti liberi, che Arturo Labriola, aYVocato e giornaLisla, ex sindaco e deputalo di Napoli, ex ministro italiano del Lavoro, è riuscito a porsi in salvo su territorio francese, sfuggendo 'alle persectl'A;oni dei fa:;cisli contro di lui scatenali. ' liii sles,s,igiornali recano sulla avventurosa fuga i segueili dtrammatici particolari: · Pochi giorni or sono Arturo Labriola si imbarcava in segreto SU! un canotto automobile che si diresse immediatamenle verso il largo. Ma il viaggio doveva essere ricco di peripezie. Una panne colpì il mo_tore che dovette subire una coìnplicala riparazione resa difficile dallo stato agitalo del mare. Ripresa la marcia, il canotto dovette esegttiire una lunga serie di giri e rigiri per sfuggire alla sorveglianza dei guardiacosle. Finalmente la fragile imbarcazione nella 1~.::>lttera mercoledì e giovedl raggiunse la costa orientale della Corsica tra il faro di Olistro e la Marina Prunelle . La notte era oscurissima. Il fuggiasco si smani nella pericolosa pianura paludosa di Alesan:. No111fu che dopo diverse ore che Arturo Labriola polè entrare in Cervione ove trovò buone accoglienze ed il ristoro di cui tanto aveva bisogno. Arturo Labriola ha ora intenzione <li recarsi in Ameri,oo dopo aver trascorso qualche giorno in Francia. Riceviamo e pubblichiamo: Sig. Direttore del Giornale • L'Avvenire del Lavoratore>. Zurigo. Qui in Wallenstadl c'è qualcuno che, pur non avendo, alcuna prova và ripetendo che il sottoscritto Vetlori Augusto - detto el galinar - fa parte del Partito fascista. In omaggio alla verità ci tengo a dichiarare che non faccio parte di nessun Partito politico. Venni all'estero per guada.gnarmr ,il pane col mio commercio e non mi occupo affatto di politica. Ringraziando, ecc. Vettori Augusto. Messa all'indice liii scgiu~toall confllWo esistc,nte f.ra la Sezione dii u1gano deg.li ope,ra:i 111eta1tl,wrgeicimonltatori con la S. A. « Delva » di Zurigo-Lugano, per ia Ucenz.iiannen to di am caipo montatore. - C:)111flititdoi oui si oooupa aitibiva- '1'-~,.,trM Co:mita~o Centrale d-i:1 1,t~ S. O. M. O. - la cilala S.. \. • Delva • è messa all.l' in<l.iG<p!er Zurigo, Lugano e St. Moritz. Ne&s1111é0l!cccttj qu·ind'i la1Voro peir quosita Sooiotà pr~ma che U coniflli1to sia ai1mi•am11to. ·Compa!;lnj, lavoratori, leggete ·'l'Avvenire del Lavoratore., La battaglia de~ libro L'Joialia da cinque anni m qua è sempr-e in armi per combcrUere delle battaglie. E' d.a Ire crrui,i che abbiamo in pern:an.enza una battaglia del grano, poi vi fi: una battagl,a contro J prodo,ili s/>ra, ;~ieni, po; una ,per il prodotto naz,i.onale. fobbricc»Jo cc,r, da11cno e mc,lerie prime fonnife dagli stranieri; poi altre ballagli.e, come quella per la •inzposiz,iorte del cc~pJM(lo di paglia, ed ora siamo in pieTUJ batf:aglia per ,il libro. Se il regime attuale, che delizia ,i/ suolo ita/.ic:no, ha ritenuto necessafli'a questa /x,.•M"ag/ia,vuol d,ire, anz,i è pienamente cortfermalo, che in Ita/,;a non s,i legge più. La gioventù r.on va più alla ricerca d<t[bello che ritempra ./o spiri/o umano, ma preferisce la camfoia nera., le parafe. le sii-la.te e ;!li ab.bi w,ofenfi, perc/w àànno più svago e la possibilità, ccm una b;,oL,ata qU(J/,unq,ue, d,i mettersi in bella n,ostra e 1IClr 'C-IYT'rerseu/l,e bocche il toro igno1o r:.ome. E questa è ,una delle principali raeioni del Ferchè la volontà degl~ uuli;vidu.i mon è più rivalta al libro, al ~pe,re, alNngentil'imenlo dell'a,rrima, ma alJ<rove, dove ~i è la barulla, la violenza, la d.u;tiruzione e magari 'i'l I.urto. M'Cl vi è ,pur,e un'c<!fra ragi,cme del perchè ncn si invotlfo più la •volontà de,gli ind,ividu,i ci/'la J,e,btur-a2d aNo stud'io. L'ltal'da è <in piena decaàe-nz,a neNa /e.tleralura. Fati.e [,e debi,te eco.e:do-ni dei pochi, i quali sanno scrivere bene e manlenene il libro ·al Uvel/o della buona educazione, e quesfii sono i meno lettii t,utti g/.i dlri non scri-vono' a/,tro che p~rcher,ie su porcherie. Dole un'occhiata ad una vi>trv,n.ad'u,n libraio e non vedrete allro che d.e.i /,ibni come: La vrita coanilliCiadolT'li!ni, M1mì Bliuebte, Sc:iog!li fa lf'eocia Mar.:.a Ma<ld,ailena, MamrniJeri di 1usso, la <danza del :vema-e, e centinaia e cernti11aia d'alt-ri tuffl su/Jo ste.sso metro. Materia di questi /Jbri ? Adulieri, co-rruzi-one &i minor~nni, insu/t,i ai vecchi, cocottes, amori sguaì.alri dii liibidmosi e dri debosciafli. Poroheri.e, solo e semp;e por- ::J1er,ie(i.no dll'a nausea. JJa cosa migliore dei libri d'oggi del[i scrittori italiani è la co,per,lina, che è quasi s-em'pre disegnata da mani maestre. Essa dice wUo, è tutto, la le veci dii tuffo ti libro. E la gente no,n legge, e fa. bene. Anche .~!1 •a,ppaissionat,,irilla lettura preferiscono ri,passare mire vc,,!te i vecchi libri, perchè sar.vzo che da essi possono sempre ap-p.remltere, e ,sazi-are il loro spirito avJdo di sapere. Queste e non airt,,,esono le raeioni del percJiè in UaNa non si legge più, come pur,e non si ieggono ,pizi neppure i tiornolii, ,perchè tutti sulJa medesima falsariga. Ed •fYTa ecc.oci al gomio 1-ascismo, ;1 quale cr,ed·e dti 'ffi~iare loodando una bofhl-Jftia d.el libro, e per tal-e bisogna e per esser,e e rimavr~r,e in pieno cara/te-re, pubbl,ica un lrancoboNo nel quale sta SC11Ìif,/o: « Per la patria., libro e moschelto! "· E ,per dare magefor sitmficato. una allegoria nei centro, rapprese,ntante 1111 ccwdl{o imp,ennato e un cavali-ere cavali:ante con la sciabola sgl/4inata. e •$olf o i JY.ie,di p~r,io,r,i del cavallo un libr.o aperto c,he egli calipesta, e che può coprire dii sterco. çon questo signiliro!ivo 1Mr..cobd}l o che dlice •luno I' od.io e tuffa l.a rcous«r ,del] lascismo contro la letflff'CIfura. viene l'Cln.ciatala bat'hl,gliia del libro. E si fanno fier.e ,? ve.ndite al pubblico su piazz,e d'e'i iri-bridoeg!Jsi crittori ii'dlfrmi. Dicono i eiordd/,i italdani cfi questi giorni da.'ldo i resocom-i di queste fiere d~ /iibro, che della geme ve ne fu moita, ma che co~ra.ro110 poco, e queNi che conll!X!rarono, comperarono solo <i/la condizione che taufo-re del libro, c,he era present~. meflte.ss-e la sua. liirma autogrofa con relatiiva dedica al lettore ignoto. Di 1-rome a tale s,p-e/ltacolo vie<ne subito spon.fanea la domanda, e c-ioè, se iJ lettore che ar,rischiava una decina di liret1,e per la oompera d' 11!11 fibro, faceva questo a:tto per il libro in sè e ,per sè, o se invece le sue liref.te eremo geftate S11] banco del ver.·dlilore di Ubri, non tanto per il vdlore del libno, che sapeva o.erro una d<!Ne sdhte porcherie, ma per avere urta d-.edica e una fir-ma autentica dello sc,rit-lore sf<!sso. E poi ve /.i immaginate questi scritto- ~. esposti al .pubb/.ico, come si esporre al pubblico un moslricCfiattolo qualIUnque che, atf.iiri •la curiosità del passante, ed inJentoi a scarabocchiare sulla stessa falsariiga d,ediche ai lettori i~noti co~ l'a loro ri.verìta firma? Nella cronaca di Mil'Ollo, dicono che erano esposti al pubblico Niccodemi, Gotta, Saponaro j,/ riibeJle, Sabatino Lopez, 1/ collezioni'sla dei calci nel sed•ere, Borgesp, Co"a, qudio delJe più immora!,; desc.Jzioni, ed alm anco,ra, <i,nf'eona.fi far· dediche drieh-o -commis.siio,nf' dei compro/ori. Cosi e non ,djuersamerrte sono ridotti giri scr~/f.or,i Ydliooi. E loro ben sta. Perchè essi non ebbero mai uno scatto di ribe'/oliione contro chi li ha so/focari coniro il regim.e che af.rofizza il loro' ingel}no e tanpa l? ali. Serw-schiavi sempre del pad,rone, 7'l quale li nicom,pensa con delle pedale. Ed il ciJttadino italiano non potendo con rtUri mezzi ,protestare contro questi penniuendol,; a scarabocchia/ori di cari-a, mefle in prcrfica la pro-tesla che ancora può. E[!li non legge più. e quando legge si rilà ai vecchi J,;J,ri, /,i rirpossa unia, due, Ire voU-e, rJtempra il suo spirito, dà pane alla sua anima in cerca d,el bello, e gioJisce de/Ja sua protesta contro i servischtau, di ogti. Cosi è rJ.dotta la le#eraiura italiana in questo t!ilarno d,e/ più buio meidio evo. La battaglia del libro non farà allro clii mette.re in nidicolo chi ancora scrive e ,,iconform.are che in llalia non si le~ più. s SalviamSaocceo Yanzatt ULTIMO TENTATIVO Tutti conoscono ormai il caso di questi due o,perai condannati a morte già da 6 anni, dai giudici americani, pell' un delitto ch'essi non ha1mo commesso. La loro innocenza è stata pienamente. dimostrata nel corso del lungo process',: nessun aggravio esiste contro questi due uomW, i quali non hanno cessato di protestare la loro innocenza. I giudici americani, attanagliati .ial dubbio sulla colpevolezza di questi due infelici, non hanno ancora osato mandarla a morte, malgrado una sentenza vecchia dì 6 anni. Ecco dunque 70 mesi che questi due uomini vivono nell'imminenz.a del supplizio di cui l'ora è costantemente differita dai giudici, nella speranza, d'una IPIOVa di colpevolezza che si attende ancora. Ecco 6 anni che Sacco El Vanzetti sopportano una situazione delle più orribili. Il loro lungo mart'u-io ha sollevato la ir.dignazi'One di migli.aia di coscienze. Commosse dalla loro tragica sorte, numerose personalità hanno già protestato. ln Francia, nel Belgio si sta lanciando una grande petizione col con• corso delle organizzazioni di tutte le tendenze. Per permettere a tutte le persone di cuore di concorrere all'ultimo tentativo di salvare Saeco e Vanzetti, noi organizziamo anche nella Svizzera una petizione simile. La sedta. elettrica guata sempre qu~ La sedia elettrica guadala sempre questi due martJiri e sareb~ mostruoso, che essa riescisse ad afferrarli. Lanciamo quindi un appello urgente a tutti coloro i quali vogliono impedire che un deli.tto contro la giustizia e con• tro l'umanità venga commei.so e li in• vitiamo a porre la loro firma ,;ulle liste di petizion!l che sono Jn circolazione lino al 15 giugno. Colla loro firma essi chiederanno con noi la revisione del processo Sacco e Vanzetti e la loro liberazione. Teniamo a disposizione di chi ne dcsiderasst: delle liste per la raccolta delle firme. Cc:Jimtato Pro Sacco e Vanzetti. • Sezione Svizzera Maison du Faubourg - Ginevra PRO ".A.VVENIRB 91 Somma precedente f.r. 377,60 LOSANiNtA - Z,appeLh, per ecce:len.za ~ pa~!.e da.i oompa,gn:i di. B5en.ne · • 1,80 ILOSAININ,A- Car.ra,mo ,. 2,- ZURi\GO - D'Andrea e Baserga ,. WA\Ul.lrSIEiLil.JE- NCe.iste.lJlam,. i, rumw.a.ndo fiahbo.namento " WAiLLISIELIBN - Caistell~aru » BADIEN -. Per-olmi, per aiver perdult.o il: -treno 1,50 ·1,- 5,80 1.50 1,- ZUiRlIGO - Tenti fr. l - Laan1pelltii l - Guappo 0,50 - Riuiig,n.a 0,50 - Rii.r.c()(lllé!Jl-0 0,50 - Bianchi E. 0,50 - Fisbaircll 0,50 - BatrellRa0,50 - P'atuzii 0,50 - B1ve7Ji,o1 - Marooru 0,50 - 1 Lorenri 0,50 - Duforel O.SO- N. N. o.so- ~- cw Ugo 2 ,, 11,- TURGI - Ca.vai1la:ri ,. 1,- SCHIZNAICH - GruJ)tild: ~ r.aooo ohe ,i. donmienti si ,sveglino ,, 2,- ZUiRIGO - Lotmba.riclo: sa!lukinido i coanpaign,i ,& &den, Amriiswill, Kiraid-0tllf e Gossaiu " 5,- Fir. 409,70 Pro vittimedel fascismo Somma preceden!.e f.r. 892,35 ZURiIGO - Base-riga . » 1,- WJlNTElRTHUR - Raccolte ai! Pinan.o Ma~gio (•a~trelita.nto ail Risveglio e Falce e Martdlo) » 13,- BADBN - RaccoHi aiLLa oom- ,n~mcf!'aziom:e ,do Miatteotiti. ,, 43,30 .AiMlRIISWiIJL- F1'-a g,li inlberven·w!i allla COII1Jt11emora.ri01Ite ,ài Ma.Heo'lltn > 16,- SCHON,E,NWffiD - Racco1t.i fra coon~ni, dopo a11 coomzio · di comimemc.raz·ione Mat!eoltbi ,. 10,- GOSSAU - Fra oom,paigni intervenuti a•11a commemNa'7Jione Malleott.i. ,, 20,10 ZUGO - Raocclil,,i a.I comizio d: commein-0.raiione di Maitteobt,i, nel l.erzo annwersa.rio dei! suo a5SM.s-inio • 23,- \'(IJNTERTHUR - Ria,ccoHti aJli!acommemorazicme MiatleoUi ,, 14,05 Fr. 1032,80

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