L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXXI - n. 23 - 4 giugno 1927

)r _\_~_N_'o_x_x_x_r. _ _ (_A_ P._)____________________ Z::;U::.;I~~I~G:.:::O~, 4~G :.l U:..,:G:;.:.N.:...:.O;;-::l.::.;92:.:7.:..· --------·--- ---- ---- N,i1111. p3. ' I TELEFONO <1475 - Conto-Chèques N. VIII-3646. SETTIMAKALE DEL PARTITO SOCIALISTA TI'<\.LV-..NONELL.\ SVIZZERA: Centesimi 1 s h ~t•;t ABBONAMENTI PER LA SVIZZERA PER L'ANNO 1926: REDAZIONE: 1 anno, h-. 6.-; 6 mesi, fr. 3,-; 3 mesi fu-. 1.50 PER L'ESTERO: 1 anno, lr. 16; 6 mesi fr. 8; 3 mesi, !T. i.5CJ. ----- ---·---· - , I.: Avvenire del Lavoratore , Zurigo commedia - . . fascista alla Conferenza Internazionaledel Lavoro I lettori del nostro giornale sanno ~-checosa vensare del/,a Società delle i..~ 1zio11J e deil'Ufficio del Lavoro. 1 No-i le giudicl!iamo istituzioni imper· ; iette, al servizio di pochi Stati po- ' tenti che non hamro nè tempo, nè in- \ teresse di occuparsi di paesi minori, I meno che meno delle classi l,avoratri1 ci. Resterà da discutere se queste f. I stituzioni iano suscettibili di perle- ! zio11amento e in che modo possa1w , mrin1re a compiere sul serio la funzione loro assegnata dal Trattato di Versaglia; ma 11011 è qui che discu- ' teremo. Qui vogliamo dire che gli ultimi atti dei d,1,w grandi istituti gù1e- "·ri11tnon sono proprio indicati per ~,uulagrwre la fiducia dell.e masse lavoratrici. Non parliamo della Società delle ,',;azioni. Pffrl,ramo ora de/l'Ufficio del Lavoro il cui direttore, in interviste e in discorsi pieni di salamelecchi, fa di tutto ver ingraziarsi i fascisti. Se il sig'llor Thomas crede con ciò di far la parte del furbo, non gli numcher<i l'occasione di constatare t he egli si è sbaglialo: i rascisti derestrmo lui e il suo uffici,0; minaccia110 e ricattano per ottenere coTl':es- ~oni e, {fltando egli concede, consta- --,ano che il sistema della minaccia e tlel ricatto frutta bene.... e continua110. Se poi riuscissero a dominare, 110,1 sarebbe proprio lui, il Sif!nor Thomas, ad arrestar/i nell'opera loro di distruttori. Il suo ufficio stillerebbe o si ridurrebbe ad essere 11:ra ~ezi<memeschina della Societ<Ì delle Nazioni. Ora c'è fa Coufuenza /11flmazio1wle del Lavoro. I fasci ti ono ve- ,,J 1111tiC<Jlproposito di sabotarla e di ;J iare Ù1 e-sa la réeilamc di qu-:!l'. 1 '.a rora che si chiama ca•rta dcii !a,·or~). J->er iuscire nel loro intento ricorronD al solito mezzo: il ricatto. O \'Oi d lasciate fare, o noi ce ue audiamo. !.'Ira detto a T/10111a.,a ridare note, <111el pa1n·c-;1u di Bott{!i. /:", se smw vere le informazioni che ci perw'll- !!.nno. Thomas fa di tuffo perchè il ncafto riesra. Tutto i11 ,;ordina, tutto a l'apore, tutto orgltnizzato ili modo che i fascisti 1101s1ia110disturl,ati. Fortwwta111e11te i rapprese11ta11ti ()peraf nella Conferrnza del Lr1vnrn 11n11si lasciano impre ionare dalle minaccie. Se i fascisti voglicno u<;:'ire dalla Contrrrnza del Lr1vorn, c;i accomodino: ma i diritti derrli npc··,!i non sarannn sacriiica!i. I fascisti noAsenevanilo Ma i fascisti 11()1s1e ne 1·(11111l:0ru. infatti da prevedere che tutto il ca111ca11 che essi fanno 11011 è che minaccia con un fucile SC(1rico. I fascisti /,anno tutto da perdere se ,;i isolano: vozlio110stare nei consessi internazionali cercando anzi di crear i 1m posto larrro per far vedere altiuter110che all'estero essi contano. Niente più. Non se ne va11110. In/alti essi lLl'fl"WW delfo eh!! se <tubi' anno i rappre.~entwui operai avessero contestata la no111i11dai f<0sso11i,essi se ne sarebbuo andati. l:"bbr,ue, ia protesw degli opere.i è veII11ta,ed ecco e/te il Rosso1u dichiara .... di re:-.tare. Lo '-i chirrmi l/11 po' lOlll<! si ·1•11ole1;11ac1 1Ie..t.11a crr~(!nostra si lhiama i::..:~ ,,;:,r..:. Un'altra battosta. Il gruppo operaio ha esr·/u::,oil dlltzato opcrnio italiano da oz11i commissione. Si su e/te il lavoro più importante della ( onferenza si fa mlle wmmissioni. Out ,to rnol dire tile rr Nossoni uon resta altro da tare che delle ru1110r",;e c111mIt11mrtili dicilit 1razioni alta . <:ml1fca.1: tu//avia uon se 11era, come a\'C\·a,10 mi11acliato i ir1c:;cisti. Alrra inca·,,a,ta uo11me110evidente della prima. t:· i fa':ì"isti iuca..s..era11110ancora. Pere/tè i rc,1,vre-;e11tanriO/Hrai darrr,1110battaf(!ia .<;11a1rz!'o,ue11to r/ella li/Jertù si11dautle e dimosrreru,mo e/te tutto il maccfti11011esiudacale Jascista po~zia 1111icame11te '>/llfr1 1wxc,zifJ11edella !iberici r,otiticf! e della liberf<, sindacale. Vedremo e/te cosa ri- "i/J011dera11110 i fa cf,;ti, <;ea\·rrmuo la c;i11ccritàdi ammettere che eso.;ilw111I0 diwrufto con la vhì bruta!<' riolenza tutte l.e libere organizzazioni operaie italiane per creare sulle rovine delle organizzazioni distrutte una organizzazione imica che è una vera prigioue, o se sosterrauuo che in lralia c'è la più grande libertà. O l'una o l'altra cosa - e uell'un ca o com.e nell'altro - essi offriranno ottima materia ai rappresentanti operai. Terremo informati i lettori. Attenti al trucco In Questi giorni il Governo italiano fa annunciare, anche all'estero, la co11da1111aaqaattro mmi di carcere inflitta all'ou. De Gasperi, di Trenro, ex-segrètario ciel gruppo parlaIJ1e11rorpeopolare, per aver tentato di iJ<1-'>St,irle co11fi11eco11111f1ai o passa,,orto. !Jiremo, di passaggio, che - in 1rnJtcrja di fa•lsi passa,port!i - la condt11111dai De Gasperi sotto il Governo di Mussolini è cosa amena. Musrn!mi deve aver pen crto che egli .... è staro jili fortunato di De Gasperi, pur non ave11doper certe note raschiature e sostituzione di 1111111eilri, motivo plausibile che aveva il depu mio 11or,olare.Ma.... ~Hs ·c'!1·. Ci;-: ·scns, perchè vogliamo parlar d"altro. Vogliamo <lire che il Governo ifa. li ano - nel mandare all'estero i suoi crmumicMt fperchè sono com1111icati ::,uoi quelli che vediamo pubblicati com.e notizie dall'Italia sui giornali esteri), conta sulla poca memoria dei lettori. I lettori di giornali si sa - legaono alla svc,lta, disrrattame11le, i immo una loro rapida impressione dei fatti .... e lmtta110 via il gior11(r!e. Ma se aves ·ero memoria, o tenessero da co11to i giornali che leggono, trO\'erebbcro che (fltesto nome di De Gasperi è capitato di leggerlo in al1 ri co111w1icatgi ovunat;vi. Alcuni 111es1 fa a11che i giornufi estui pubblicarnno che De Gaspcri, sceso alla stazione di Vice11za,swti impe/Le11te il bi ogno di rec'trsi {.l Fascio lo- {'(i/e per fare omaggio al 1-ascismo e ai suo Duce. Noi Clipim1110bene quel e/te e'era sotto, specia!meute dopo che:. :,i se.ove m <Jtwle ::-p0,1ta11co modo a /"crrara uomini come Cavu,'la- , i, Ra\'ll e Haraldi c.\'cI•a;10 firmata ra!;i11ra delle idet s<,òtlisic. J/a i le/to1 i, elle 11011s, II/ln cr•rti particnifTi e, i11~c1111i. 1 , non ucdono at:a verità di mwllo e/te ctflumia1110 noi a /iroposito ,/ella 1•ù>lenza1ascisra, furono "li tt,me11tei111pr1:s ,;r,;;:r,i dc,lla 110/izia della convasirme di /Je Caspu-i. Che ci ve11f(o11r0acco::trndo c111cstci ,nllfascisti '! devono aver dllto. Se 111a11·vas'1rio come Oe (,(i::;JJcri fa omaggio al Fascismo, è se.!!JWche il I· ascismo 110nè r111e":'iln sistema torturatore che ci si \'/IO! far crtdt re ,. Caro lettore non irnliww: ecco (fui ora la notizia cli un !Je (;a:;peri che ila tentato di scappure u./f'estero; che nou potendo vivere in pace nel suo paese e 11011potendo avere 1111 pa, - saporto per andare al!' estero, ha te11talo di ... arra11rwiarsi; e/te fu scoperto e corulan11ato. /:"' lo stesso !Je (;aJ)Cii che mesi ia a Vianza ... ccc., ecf'. - Ma co,,-e. 1 Oucllo stesso? issil(,rore. -- Ala se ave\"a iattu u111uz!!.iual 1-ascismo. Oh, che f(irella! - E pere/tè t.rirl.'la? (;irella (11oi 11<conosciamo tanti.' J si d11·entaper sIr11lfare una situazione, mica ver 11Iettcrsr/(' contro .... e· audare iu pri- '..!io11e. Allora io 1101c1avisco piti niente. Jfa se è tanto sc111p/ice. 1 A Vicwza !Je (,asJ}eri tll c<,strctto a iir111arela dicftiarazinne che poi il (;overno onumizzatore e cn111plicedi flrtle le violenze fa.s·ciste ha fatto diramare all'estero .... /Jl'I" nuhlrare che es-;o <hvcnta sempre piu popolare. Se è costretto a ri,·orrere a C/lll'- sfi mezzi è sewo e/re ne ha '7isozno. Ora lei, efffe,f(ir>lettore, tragga - nella sua ill!:.enua rme.'ìfcìdi cittadino di uu paese /iiJero le illazio11i, facili, dd ('((<;O, la carta dell'imbroglio \'e! paraigrafo Xlii ddla Carta del lavoro, si lc,~g-e: " Le con cg.ue11zedcillc cri i di proluz~ernce dei fo11cmc1Jm1icinctairi dobbo,no cquamc11rc r;1pa,rt:•rsi bra tutti 1i i.atteri dolla produzi:me ». 11Iprin;;:.pio q1.ùso1}ra aiformato .ha reso go1i,gotJa11Li, cl: gicia antisoçi-ali ta 11011pochi .imbecil1li, e 11011so.lamootc fa cisti. N:m è ~nut~lc qu:,idi vcdorc come viene mc so in pra Lica daig.!ii 111 brog,li,t carte dl'Ilo ra lo corpornti~vo. L' ltailta 111dusilri:1lat;clrra\·cr~a una !.(",ravecr;si di 1JrC-dt1llc-nc p.:rcht ji! •<duce, i è inwstanlito 11:::v1oLler pro- ,·airc clic la !i,ra va b<.'11iiss,i1d1i10 salute. e 11:m~conde - gravic aililasua d 1tan11ra-- .ti livt:l:o del democratico ira11co fra11~•.;',C. Secondo il ii'ara . .:n:fo Xlii della ( 'arta ross >nirrua 1,~ collseg-uenze de•Ila crisi Jo,vr.!bbcro t1partirsi fra tutti , rartori del!.1 p:{'dmi:i11c. e ciò avve11ise sar".!~'J~ ,.in<.:o•rn u11a ingiustizia, pere!-!~ nc: re, uu: florkli I padroni i g-uarèano b~11Ld:al ripartire equamente : ~11'.l~!ai:{1M;i.a la, car1a si occu,):1 ~0!1)clL:i pcr.odi dii ma,gra. l11ia1tti ·1 c;,:,·crno. a·travcrso i sindaca ti ias ;:sci. jr1p:J11cdc!ilc rid11.t10110... spo11t.111c,c11 ~e.far: pcrchè i padroni possaino prod~rnirca mi111crcroslo e perchè col minor coslo di produzione diminuisca il prezzo deJia vita. lncomi'llci a da,rc iJ bu:)'11 e empio chl, anche 11cipori'Odi floridi, guadagna solo ;1 necessario per vivere piÌI che mcxlestmnonte ~ Ora ammettiamo ptu-c - il cl1e ~ molto problematico, ainzi, impossibile - che ;1 1,0St:>do~la vita cli<,c~1cl'.l di ranto quanto 0110stat: d~111i11L;1iti ~,.!ari, co~a ne r:· trlter,•l·bc? Ch•· i da tori di lavoro, grazk :i 1 sacrifL .i.o degli OP~r::.i. po~ra,nno p;·0durrc a min·.;r co ·ro e vendere a 111:•g,-:·fi 111c,rcato i111 Italia e all'estero. Ma ~li o.pera·. salvo quelle d: h- , ornr..: qualche :~iorno i:11 p1Ì1, 1rn•1 ,r; :, ananmo !;••1,d:cio alcuno, p.;•·drè il .:osto dc'"! v;ta sa,·a cl~m·m• ··> d11 quanro :v,,:1110 sta-ti d:rr.inuit : lo:-n sa!a:·i. 0Lit: che ~u::.!a~· eranno ·r,cn drndo m"nO, lo a,•r.,11iloperduto prillla Sll'M:i. paga. \1-t ,,.i- i11dusrr:d, :1 i quali i! '-!Ovcrno ia.;ci ta ~, (: bc!1e ·~uan!a1. di imporre !·e:;.: r rir•.::rizione delle consegue,,u, rie/la ~r:si, s.1r,1<,11i1101tanto riusciti a.I attravcrsa 1 rc la Ci'H a tut(c 5rc~i:! dC'i lavor~tori. Quc'!-., in Irali,1 .;: ..:!1·:un:i col!<ibOrazio11e di cla<;se La co~a è cc. ì ;11 osrrnos-a ci,t p~r- ~11·11 > '! fa~ciHa .,.,,vere so11:c ;1 bi~J- !.("11d0i c1~ rnrc ! t w; i1!dig-11at::- pr,1llsta. doma~1da11doi se 11011ora più '-! ,:.,;w i11~011:'.ilciarcprima a chict.!e· r ;:! quaùchc acri,iio:o ai daitorti d~ ,a- , ,r:,, tai.1t·>più - ::°'),·a a•{!"'ll'10:crc che quc'-li sparr' .,cono aw:cra d;- "..:rcli di,, iclcmJi. Questi sono , pri111;frutti de!la t:t11i0 d..:..:an1tara Carta del Llfl'~ ,·o, t:l1c pcrs,ino hl «compa~rio» Tl:om.1'> lia pri:•,> ,td 'ier:o, r:'::<.'\'Cndo p:r tucta r:~pcsca qu...:Ip.>' po· Ji scapac; .1•1i Il: ~li ha !a,..:iato a11cb ··,! Il Popolo r Italia. La Carta "oo.;-;ouilma ,.ltl l?os- ~,,.,l'. ha do•:ut1).··11~Jbre, ma ...: 11c 11011 t. di '-UO ,;-.1,J:!llClltv 1..· il'• !1110\,(l anello aggiunlo alla calena c-he licne .1 -:ch:a, itù :1pop.J.!oita,Fa11, .\ia •1.m è lon1a110;1 ziorno d-~'!a li[L,ra~10·1L' C. O. Indignazionea freddo Falce e .Warlello è indi~nalo pcr1,;hè l ne lro Corriere parigino ha osato Jffermare che la ,·.;ntata d1 reazione ,cat: naia in Fra,1c1a da P,,1ncare cor:lro il ?"rl'to c::-IT'un;~ta, è per q1·es'.'uit1mo una fortuna, in 'qu:mto è desl111al.l a fargli della rèc,ame ed a. sop,r:? l.: di.,cord:e inle<l;nJ che 'o rcdono, Marce! Cach:n, !e:ider dd movimento co!T'un'.:;la irances-::, s.vol~1..ndo alla Can•era. p eh, .(llirni ir ~C'l<>una cua •nkrrr~ar•onc d1 prr,lcs a contr,> i prnned;ment1 e.I i pr ;)Odi reaz onari anticomun sti, ha 1nrziat..> i I suo discorso le- • 11 .ur~n!e c, -1: R n~ra ✓.io •I ,,~no~ S.1rraul. ministro de,::lt interni,. di anrr tirato con i •uc,1 discorsi ed i suol J rmv .Jimenli l'allenzione del r,aese sul ncslr, p:irblo . Era prec ~aircnl~ quel-lo che noi vole- ,am,, d'mrstrarc! I redallori di Falce e Martello si ird•J!nano spe"'•O ma selTl/pre a frc-ddo. Biblioteca Gino Bianco AMMINISTRAZIONE: PREZZI DELLE 1NSERZION1 · Commi:,s;one Esecutiva del P. S. I. .>er :r 1:c.. o 11paz10 ò1 linea (largbc7.::a wia colonnz), ~o C:in Per réclame continua-la, prezzi da convenirsi Zurigo, ~Iililarslrassc 36 I raglidi Balilla Balilla sul (;uguss di Lugano è sceso in campo a difendere strenuamente le insulsaggini delle da Laoi--ca a Vevey sul socialismo italian~. Lo . pcllacolo è più che mai d1 :,·e1·- lenle. La.orca scrive i t so 'onti dei suoi d5scorsi e baliYrn (è nolo che balilla ì.~ Laorca ... sono due ragli e un asino solo) pi:c11de le difese ... di Laorca. Se Laorca ha :;cambialo Bukai-in con Bakuni.n - scrive balilla - la colpa ... è del prolo. ~Ic- l'a pcllavo questa risposla! Prima di Laorca. a. rimediare alle loro bcslialilà, a,·e\'ano ricorso ~Ile capaci spalle del prolo . ~[:id~e.11~0 Bianch.i, Farinacci cd altri s1mil1 intcllelluali del fasci.5mo. Balilla-Laorca non pole\'a scusar i allrimenli. La colpa delJe asinaggin.i delte a \'eyey dal ,·ire-console di LoCff·no... è ,del proto. Colpa del proto se Laorca ha dello che il social:smo italiano è sempre stato ca~ggialo da forcslie1i. ; colpa. cl<'I proto se Laorca - al diav?l? la mode~lia - ha scrillo che la c1tta di \'evcy ha avulo , il piacer~ e il privilegio di ascoltare, paz1enlemcntc, le stupidaggini eia lui sle so espettorale. Jn all.csa di ,·edere il fallilo lclleralo e il fallilo commediografo in Ycslc di storico <l!cl socfalismo italiano .... vada per il proto. E' un'istiluzionc lan.lo comoda per i somari d<.'lla forza cli Laorca! c. p. TClnlo per tlarsi importan::,a agli occhi dei suoi, boli/la quali{ìca il nostro compagno: profugo, nolo <> giornalista. Come cl' al>iludine balilla prende una cantonata. Chi si è ù.iuerlilo a prenderlo bellamente in giro non è. pur essendo prof ago, nè giornalista nè noto. mn u11 .semplice operaio che vive ciel swJ lavoro manuale. LhC' questo secchi agli slipencii•1tissimi di Squilla llalica •. ab;tuali t1 far c..redereai loro scarsi lettori che l!t1/i i profughi non sono altro che d<'i prof essionisli della politica, c0mp1encliamo benissimo. Ciò non toglie die r1ae..l.a sia la pura e semplic, 11rrila. Noptaer i collaboratori e corrispondenti. Articoli e corri po11de11zedl'\.Wu;> e ::,sue ì11l?edazio11e1101p1iù tardi del martedì. Il 111aterialee/te anfrtt al merco-- lulì deve essere quasi totalmente ri111t·ndato.perdendo così di att1wlit<L La sf!lti111a11ascorsa abbiamo donuo rimandare: La carta dcir imiJ!"< .(Il-io Lettere t!a Za,1,rabria - \1c.,~iorc o 1r,issio11c ? E per lo stes-· '" motivo (Juesta selti111a11adnbbia1110 rimane/are n Corriere \>aiii~i:no_ 111c1o1111111icmdeol Comitato di co11ce11trazio11eantifascista, Scherzando su·! scrio. La·nzichcnccchi, La batta- -!11:~Ltici l:bro, corri f}Olldf!nze da ZÙ- ~i'-'<> e da Waoblcns;tad t. (Juel/'amico di Wli11tert!tur che cirut 111m1 ese fa !ta 111a11datfotogrcrfie l corrispondenze e che ora reclama pere/tè queste e (fuel/e 11011furnno pubblicate, è pregato di farsi cono- ,n re. Per principio, tutto ciò che è l!lìo11iJ11v0iene cestinato. La Rh'!JAZIONI:. Nuovai rrestpi erla fugadi Turati .:li/rtm,. 2., ({·. S. R.) - La fnaa ddl"on. 1-ilippo Turati inter<.'ssa a71t'OI a !et polizia italiana .. \bbiamo. 111fatl1, J10Lz:,1clc-ll·arrcsto, an·c-nulo a Sa\Ona. cli C,iaC'omo 0'\ilia, fratello c'd 1:ap1!.1 11C, llalo che, insie111c al Hc•s~<'ili ~d a! Perri, fu rorganizzalore ('cl rl comandanl<.' clclla spc<lizion<'. ìJa!ic· informazioni assunlc ci ri-,u!la C'l,e (Jiaromo (hilia non ha mai 11,i!itato in alcun Partilo polilico; non .~olo. nrn ch'egli era anche C~)r.1plcta1,,r11lcall'oscuro di quanto s1 sta,·~ preparando per la fuga di Turati. Tra la farsae la tragedia La salute pubblica ,. Le nw!allie coside-lte sociali segnano una recrudescenza. I decessi pe1· tubercolosi uar.no da un minimo di 52.290 r:e! 1922 a 59.000 nel 1925. I morN per r.icoolismo vanno da 664 nel 1922 a 1315 r.-21 1925. Anche la mortalità per pazria e in arrmenfo ed in aumerrlo è il numero dei suicidi». T Ta i lazzi osceni, le bdnaiità volgari, gli aul,oince.-isamwti ridiccJi di cui si cur.çc•ne il d:!scorso del Duce, la macabra verità s;punl.a. L'orgi:i cl.i vicf.mza, le cc:-:d.izic:ni di m:seria ne·lle quali il fascismo ha geLtato l' lta·lia sian dan.do i prim~ foulti: tubercdosi, a1coolismo, pazzia e swci.di! Nella sua in.coscienza ~I duve ha avuto un pu:lcre: ha c,messo nelia statistica àellc maolattic sociali, quella de1,la sifilide. E' victlalo parlar di corda ioncasa àell' irr.ipk:calo ! Carneda cannone • Sig:uJY-i, l' lta-lia per confare qualche cosa </we affacciarsi sulla soglia della seconda rr.efà di questo secolo con una µopotaziione r.·on inferiore <ti 60 mil,ioni di ab:1tan!'i ,,. Ccme vivranno? Ciò non inleress.:i al drn:e E~li ha biscgno cii carne da ce.nnonz per il 1g35 epoca :i!la quale eg,li ha rinvialo l'am10 n:iiJ::obonico. S~ssanla milio11: di straccioni malmenati neJ venire e nel cervello, che Ìavorino per nient~. che ~i la::.cino s frnt :are in tulli i modi e che élÌ mc men lo cp;:,orluno ccslih:.ii;c.-;no lo abbon:lante maleriah umano da gettarsi neUa fornace .de!Ja guerr:i: questo è r iC:eaùe della reazione fascista! Ma il duce re::ita le sl:i',:sliche eh:! 1 mo.i funzionari g:!i aipprestano senza cap:;le. J.cn si è accerto p~ ese.TJJpio che la nalali.tà è minore tra i p01po.li più inr.«nz1 in civiltà. be.n~er-2 1 :struzione, pu• l.izia e salule, ed è ma~iore la,did0ve la miseria, l'analfabelismo, la 9porcizia, le m:iJat~ie ima;erversa110. l popoli civìli e ì.beri si controllano. Ma ~\1.ussolini !-.abisogno di un po.1)o1o di sch.iaivi e di ignora,nli, tutti i su'Ji sforz: mirano a ridwre l' Ita1ia a questo live1lo. 1 ,, ,, ~ µi J ~ , .•. Incosciente l , Quanti .sono questi confirrafi? Sar, i· tempo di dirJo .., Ven;anw et.i poli/.rc,i. Sano stc:1-i di.ffi<i<J.J1i541 indiuid11i; ne :..-ono sfa! ammonii/i 959; sorro dl!e i~;ole 1598. Sfido chitmqule a smerrfire J'ati<mdi.'o'iiià di queste cii re che, come !ved<~le, 1,0110 modesfe ... ,. La sifilide~ fa pro,gr-ess, nel cervcllo. d-c,! duce. U.a islanie dCjpo aver prol1JW1ciato qu.:.stc~ pa:role, allo scctpo dj jnsuJlare il dclc,re, il sc-crif:cio d-eJl.e sue yj,t_ lime, ~sso]jn5 conlrinua: Difatti al 21 magg.'o de !l'anno in cor.~o, su 698 corrfir.ali. lumn o dkhiaralo di non aver mai svolto .aie una CI!fività politica 61; di ar:ere CT!"3Sctfoda lempo ogni attività .politica 286; di non aver mai svolio aftii•ilà so:uue,·siva 182; dr non aver apparfrm.ulo ·a 1-1crrlili politici 59; di essersi dimessi da .tempo da parli/i polilioi 69; /;c.rm-0 fc:,ft o allo di sol fomissione al regime 29; fzanno confermalo le proprie ide2 poJ'i!icV1e 21; non hanno laffo affer1raz1orti di car.affere poitfico 52 ~. _A-d::!izicnale il numero del,lc Ca!legorie stabilite dal' duce ed a, rete la somma di 924 c-0nimaifi I Il du.ce ~:fida il mondo a smentirlo, nel vclgcre di dieci secondi si smenti- ''(-.! da •è. Mascar}:u,nP, falsario, ma sc,pratutto incr.sciente! H sistema del ricatto \ olendo ;;n'5ozzare la reputazione e la àigni.'.à dc nostri COl"llJpa~nci onfinati _ posli Ira le s.offorenz;e fisiche e morali e sc,pr.a.ullo assillali dalle pressioni del- :- famiglie affamale e boicottale _ il <l11ceha ,fato m pasto alla sua maggior.i.nza la lettwa di alcuni 1;corsi di conf nati. ~on ha fallo i ncmi affinchè il dubbio ricadesse su lu'.,t.i. Ebb ne, sentile come - stando al,la ldtera del Duce - scr;vono i co111tpa7g11 < he pur hanno avuta 1a debolezza di rie<nere :illa giustizia dc,J rel!ime: .\1a dO'Ve è adcliritliura c,scèno iii dnw.: è quando paivoneggumdosi afferma che è a lui e non ad al!ri ohe 1 cccrifj,nati ricorrono. Ma se la l~ge su,] confino stabiJ.isce che è esclusi.vamen::.e al M.i·nisiro de<S'11.interni e non ad ailtri che i confina ti debbono ricorrer~! Il condono Proclamando s-oleruieimenle che d:i nessuna amn.ist.ia si ,potrà i:;arlare prima del 1932, il duce a~giun.ge: ·•Ma il ,J,i,niego deN'omnislia coJ/effiva non imped,isce di fare i cordoni individuali, specialmente qiw.ndo sono racccmandati da fascisti »,, E' il soE{o ricatto. Si da incarico ai fa,,cisti locali di perseguirla.re, afilam' Atre, ohraggiare la famiglia del confi0ia ,to e ne.I frattempo si ~upi;>erisce a que· ,.ta dii far pressioni su.I con.giunto pere' .i>è faccia rioor,so a,l Duce, ricorso o~ ,e verrà rnc.c:0<maind.a.todaJ1e aoutorità e,· j accolto. Al con.fiina',o giungono le lettere di- ~:ate, sc~raig,giai!lti della I' .4,crgliee <ki f1gh. Desc.rwc-no le loro , -"Cncli%.ioni dj miseria, di persecuzione: viene ill_ momento di d0bolezza e qu Akhe co.'Tllinato · fi'.rma il ricor.so. ' Poi il duce lo brand· /!!,ce ,e lo '!e..s~ u.,a- !,e risa. s_guaiate e cin· ~e de(ii a~Gcsiru 111cam1oa nera che ~ffiÌS('>"'no l'aula· d!: Mcnlecitorio! h. , 'J • • ...oppos1z1o;re. « In llalia l' che bago#slica sfro e non al' t1:pposiri-0ne non i A mr,Ja que CY.'ni a,i · fa che la saldir,o. P< !ala del/' I sc,no use , : ha. oor,scito molto , fru:t;:I JAt<o. In realtà in q1 ,es/i t ~'lftr,e,gif11R Ta-scisla non vi è sfttmanife,,çfa:iiorre del c~iD. letto .-i. .c'è sta.da, la graw Je ron ievalleentino; nf,a gli or-tposi!o1 •i n<>n ili mai dal le /Tince ,e ~<>Nta/.isfi- che ». e I , I, • e, ato che ,da aJLorm .tutte le onipos1zior.·i r, : oi:n Ualia s a:>no i r anale, so.no dispers e, sono fini/( :; po'f11e1re ». E e e .contro quesl, 1 o,ppo.s.izione di bagole do .~trneualesco, e aie ~, Tl!On è mai uscila l,i"op cofonne d( -i giornali », il d~ce ...; v· d" .,. rn!ta 1 a,ver ,pr eso di propria iniziati-va ..se~ue,n ti .prOVIV< ~i,me.nl,i: "!!l1/ti i '[;~or, iali d'opposiz.ione sono :.sld1 so.p,pr.e<ss1; I viti i partiti anNfasci t" • vmo_ stati discio1 Ù'•is, i è creata la Pof,j::i s":.c,_ale ~~-- r~E,°'ioni; si sono creoli gli ub,c1 poltfu:1 d11. 1 rwesli"arione· si· • ' '1 T "b ., " ' e crea- , o I rt unu,e si oecic:/e· è sta[ 1 . 1 • • a app 1cala a pena <l-el e onnno ,, « Ed il regime l'ta un c~mrles•o a· I .1 . ,- ~ 1 ce n- <r.11?f. a uom:fti di polizia• e· · · un numero Imrponen!e! ,,_ . Contro un'o.:i;,pbsizione che non esis.1 C!'e non è '\)-!l-Ì es.isHta come co<sa so . e, un arnna,menlado eh; costa o-<fn· -na, • ~ 1 anno circa un mi'lia~do! \ Viva il proletariato italiano f « N.on bisogna però farsi i/l, . . cessiu 11 us1on1 ec- . e 'Per que o che concerne il lelanato urbano· è in <1ra pro- • • • ' " 11 parte lon!ano e se r,on p111 confrq,rio comn I as 'I E' d e una uo la ser. e. eui ente che · d ' . . no, ouremo ess~re c:rufali anche da!ie leggi fatali d Il vita La 6 • e a . ,.eneraz,one detli irrrducibili ad un cerio momento si eliminerà I r.alurale ». Per egge Il dt:ce conifessa che 6j" . ant'f • ,. . . ., ' operai sono O i ascis.1, irrtducibiLmente anti.fascist· ~u::.s.ta conJessione naLura1ment f I. , • e non. a- ~~ ~1ace.re a ~c5:5oni che in q1testi gior1 ,1 sforza d1 dimosirare a C-i h gr . . 1· nevra e e J o.pera, ,ta iani sono ne1· s,·nd .. f ; t" 1 aca11 a- sc,s i, ,·o ontaramente ed t . . mente! en us1asl!ca1; E_d ildd~ce conolude che gli o,perai ila- .ani a cnranno al f · d Il I . asc1smo pzr eifetto e e_ eg{!1 naturali: quando mor!J I sara,nno Il successore . Cinque anni la io credevo che do o cinque aTIITli norr dico che aure· f pf d . I po U O pren €rf71'1un riposo ma ·1 d . , ri enevo i aver c~mptufo gran parte de1la mia Fatica. Signori, mi accorgo che non . . M· . e cos,. ' sono conum/o che io debba · ·1 assumer- /:'' r compilo di gouerr.a-re la nazione Uarana ancora da 10 a 15 armi E' • N • nec-es- sc,,10. on è CI31coranato ·1 . sore • 1 m,o succeslo credo che /'avere professalo idee wassimalisle e l'avere esercitato ~n mandato parlamentare nell'ambito delle feg- :;i r:1gerdi non possa cosN!uire una legillima ra,gione di provvedimenti contro di me . Dunque i•l duoe tfoverncra' I' I' 1· o oa, 1a an- ~cra 15 anni. Ma il suo successore non e ancora nalo. Il duce annunzia q1t.indi c-r. I' 1t 1· d . • · .r . a ia, opo ti suo ritiro, un ditlat~re d1 qu.allordici anni. D0ipo un dilla!ore criminale . , , para'llo1-

I \ Cv -e d~=ailo, un dilt.alore bambino! e ;i.!•,Lo è l'aV\'elli'.r-e che il cl.u.ce IPrruneU~ a~!' ltallia. La guerra Bibogna po,teJVJad un cerio momento n:obilttare c3inque milioni di uomini e b.wt;r.a polerJ,j armare. Bi.sogna rafforzare la rwsJra Mw<ina e b:aogr.a che la cviazian-e, n-z..lfoqual:z credo sempre dii p:i:. s;a così numerosa e pot<rnfo che l'urlio dei suo.i mofoni ca,.pra quctlunque altro rumore deNa Penis<>lae la superficie dei12 si.2 a.i oscwi il sole su!frl nostra terra. Noi potremo a!lora, domani, quando t,a il 1935 e il 1940 saremo a un punto eh? dir0i cn.:c-iale de!ia storia europea, potremo far ~eniire la nostra voce " vedere Tir.a-/mer.<J1e-iconosciuli i nostri dz.riHi "· Gt~glielmo Il paria.va a.1lo sle-3so moào. M:i.naccia•rn .i.l m:,.n,d0 con i suoi ar· mamen.Li e le sue ;parate ora.L::iric. Gdi altri Stati, sil~::lZ:o.;am~nte si aiccordarono, si armarono e ne1l'agos~o 1914 lo strinsero in un c~c-h:o di Lrro. L\ duce, ccn meno tatto, più _pa.cohi.anamen,Le,e sq:·ralutlo ba:;.an.:\c,si su un forz.a ed wia ricchezza che non esistono, ripercorre la stessa strada. Guglielmo II voleva oscurare il sede con l·c.mbra d-.:,lle sue b3j.:,n,:dte lwa~, Mussolini, nel,l'i!ip-Oc.~ di Lindb-er~h. c;n le aiJ.i :lei suoi aerclf,'la111. 1\1.a h soluzione è la sle,,sa. Una verità o Agti.ungefe a queste due cause d'ordir.e economico. la infinita uig!Jaccheria morale deUe c!a.ssi >c:aside-tlesu.pe11ior,i della società étd!iar.a,. Tra tante menzogne, assurdità -e scemenze, ecco alfine una verità. •La ~ i:.Finifo vig!iacchz,-.ia morale delle classi superioni italiane ,. ohe per ?a,ur.a e spir.ilo di ccmservazione hanno aJMestiere e Fdato il p:i..ese ad una han.da d-i malfait.- t n di cui .\'\.us5o-lini è ~1 caipo! Ed una costatazione li du02 afferma che non darà amnistia fino al 1932. Ma J'«aan:rustia» nc,n è un.a prero.gaLiva reale nehl.a cost-ituzionc, sio. pure riformala, ohe vige ancora in Italia? 'li duce afferuna che resterà al goverJJ.o altiri 10 o 15 anni. i\fa ~\ pol-2re cl.i nomJnare, revocare, mutare i governanti n:m spett.a ancora ali re? \Mui!'SC1 lini ha parla.Lo cO'.Ine se il re non esist~e. Ed in realtà non esiste. Tr~dic-i anni fa Mussolini dclinl il re come il «cittadino inutile per definizione». E' l'un~c::i arigomenlo sul quaile, panse, ohe non abbia llllULale opLruoni. Facciamo quindi, con piacere, lo. conslalazione ohe in Ilailia i.1 poi.ere regio è sccmparso. Ci sono ancora in giro per il m'JII\d:> dei mdan.conioi ohe Hpera.no nell'azione dalla mo,11a.rchia peir la salvezza dell'Italia dal hscismo. Dedichiamo loro questa evidente constaLazione che scaturisce d:i tutto il discorso i! duoe. Documentoantifascista oi i.rwitiamo luUi gli ltaha.1li a l~ggerc integralmente 11 discorso del cap-o del gCYVcr.noe d.iitta.tore cl.i fatto dc, noslro paese. E,so è DI più esaurienite documemo di pror,a.g:i.nda antifascista. ~ e·è ao..cora ".!l!a.lolw ilalian-0 onesto che abbia ci,'!- ciulo e ~arato nel:la rinascita <le'Ha p3li~a dall'Q!lp~imellllo fascista. questo doJ:O la lehiura dal di.s.corso del 26 ma.,ggto de\·e riarcidersi. E deve condh.1,dere amara.men.le ohe il suo, i1 no1 .;tro paese è nolle mani di un criminale, le di cui tare fisiche e mor,1 I i e-v0Lvo110con ritmo sempre più aooehralo verso forme di pazzia per..c.;fo:;.e a s2 e:l agli a.1tri. mi8sione? (Lellera apcrla al signor Francesco PaoLini, capinlcsta dcU'.\ssociazione Nazionale dei giornali Li). Egregio Signore, Dico • Signore • e forse é poco: perché m questi temJ'>idi romana semplicità le onorifi.cen::.e piovono come non mai sui petti dei buoni italiani, ed è tutt'altro che raro il caso di individui meno che mediocri - in tulli i sensi - che ostentano pomposamente il loro titolo dii Cornm., di Gr. Uff., ecc. ecc. Certo Lei deve essere qualche cosa; ma poichè io non ne sono informato, me la cavo con questo prosaico ~ Signore •· Ella mi scuserà ... e passiamo avanti. Leggo stù giornale italiano (i giornali sono ancora tanti; ma sono tutti uguali nella sostanza e nella forma e io li considero un gi,ornale solo,· cosi che quando ne ho letto uno, mi basta: so gia qual'è l'opinione della stampa italiana). .. Leggo dunque che Ella è stato messo alla tesla della associazione na::ionale dei giornalisti. E dico che cosi va bene. Francesco Paoloni era un giorno scrittore di foglietti socialisti in forma popolare, diceva lui, in forma piatta. pensavo io che ho forse un po' più di naso di tanti e so distinguere la sonorità del vuoto dall'armonica .~emplicità. di chi conosce la materia e la sa comporre in sintesi per chi ha bisogno di cibo inte/lelluale già elaboralo. Comunque, i f oglielli andavano e molti impararono su di essi 1 primi rudimenti di quel socialismo che ora Lei chiama sorpassato. w1tinazionale, criminoso, ecc. - J,fa come! - mi diceva giorni fa un povero vecchio lavoratore, pieno il cuore della sua fede socialista e vuoto lo stomaco di materiale pane. - Ma come! Questo Paoloni è quel tale che?... - - Si, compagno, e proprio quel tale. - . Il povero vecchio se ne andò avvilito. a capo basso, sofTrendo per questa sua delusione, per questa sua ennesima delusione. Quanti idoli - da Mussolini in poi - creati e portali in processione dall'ingenuo popolo, elle poi si sono rivelati ... quel che sono! Ma io ripeto cl1e invece tutto va bene. In fondo, Lei ha sempre fatto il mestiere dello scribaccino: socialista o non socialista, l'aggettivo con• ta poco, e dipende dalle circo~tanze. E poichè di regola il mestiere deve adattarsi alla evoluzione della industria, Ella ha seguito l'evoluzione. Si è tanto evoluto che è diventato il capo della organizza::.ione dei suo, simili. Guardi gli elenchi. non tanto lunghi oramai, degli associati e vedrà. quanta gente che ... ha fatto strada. Io ne ricordo qualcuno. Di Jlussolini non si pw·la. Non nominare il nome del duce i1wano. Tutti, del resto, conoscono le sue capriole. comprese quelle falte durante il p<'riodo fasci sta, dal mar::.o 1919 quando redasse quel po' po' di programma. dal settembre . 1922 quondo {('CC a [:dine l'ultimo cl,scorNilti ha perfino paura delle sue capriole future. • Questo uomo - ha l'aria di scrivere - prima di morire ci forà Pederc anche i sorci verdi . Mu solini [lL quel giornalisln che f 11, ed é ora quel giomalista che è. Si, perche certi articoli sul Popolo d"Tlalia si sente lontano un miglio che sono suoi: e sono i più violenti nella forma. i più i1tconcludenti nella soslan::a. In[atti Mussolini non è che w1 ambizioso violento e inconcludente; quando è ora di costruire, piglia quel che allri. bene o male. ha rallo; lo consacra CO/lun f rasone perché si dica che è s110 - e il monumento si irmal::.o. Sotto, però, c'è la sabbia. Parliamo di altri. C'i>, - sublime - Andrea Torre. Costui ha uno stomaco grande, fallo per i grossi boe.- coni. Saturale che per a,~sicu.rarseli faccia le capriole più grosse e più grottesche. Venne su. un tempo, dalla bassa povera Italia. fornito di una medio- ~re intelligen:a, di una formidabile ambizione e di un ancora più formidabile appetito. La sua allivilà si può definire cosi: paraf msare le idee di un padrone buon pagatore. Parafrasò. volta a volta. le idee di Salandra. d,' Boselli, di Orlando. di Bonomi. di Facta, di .Vitti (don Ciccio) sopratlulto. Fu corrispondente da Roma del vecchio Corriere della Sera: fu direttore dell'aborrito e abolito Mondo. Ma quando la mammella non fascisln non diede più latte, egli se ne scostò sen::a esitazioni e senza complimenti, e s·attaccò al mammellone fascisla. Ora dirige la Stampa e sulla Stampa consuma ogni tanto la parafrasi delle idee del duce. Idee non è proprio il termine che va: ma lasciamo correre. T,c [a. quelle parafrasi. in moào cosi pesante. cosi goflo. così volgare. che a chi é italiano sinceramente preoccupato del buon nome del proprio paese viene il rossore alla faccin. • E dev'essere lecito - penso ìo - a un buflone di questa fatta, a un girella cosi sfrontato, di farla da interprete del pensiero di una nazione, lui che non ha pensieri. che non ha che un pensiero: quello di assicurarsi un comodo posto e un lauto stipendio , ? Poi - giacché bisogna trovare w1 con[ orto a l1Ltlo - oggiungo: , Questo e il 11alorcmorale del fascismo •· Torre del resto se n'infìschia. Fesso ! , lo chiamava Giannini sul Berco Giallo. Fesso sei tu • - ha l'aria di rispondere Torre nel suo cinico posili11ismo. • lnfalli io ho prebende e stipendi lauti - e tu_ sei a Parigi a far della mi eria , . Poichè la fede, per i yiornalisli. non vale al giorno d'oggi neanche un pennino spu11lalo. ha ragione lui. ..... Ahimè, la lettera e lw1ga e la lista dei mestieranti n0n é che cominciala. Due o Ire nomi a vapore! Jfo chi. fra tanti? rrarzia Ca:::zola, BibliotecaGino Bianco I .'AVVENIRE DEJ, LAVùR.\TvRE -=----------------------------------- so repubblicano ... ad ora. u!1 dì socialista intransigente, valon::;;atosi all'ombra di Leonida Bisso- /ali che gli fu cognal o. e ora trascurabile sporca carta in redazioni fascisie? Oh. non vale la pena! Mario Missiroli, cel<'bre licen;;iatore di sè stesso da giornali anlif asc,sli per beccw·si la buona uscita e per andare al comodo filo[ascismo? Oh. proprio no ! Cesare Ales,cmclri ?... Ah. 110: basta! Nominerò (;iulio r:aprin. corrispondente del Corricrr della Sera di ,eri. co1T1spo11dentedel C:orric·r·(•della Sera di oggi. corrispondente' cl<'/ Corricrr della Sera ili dom(lni, qualunque sia l'11w'iri;;zo d<'l giornale. quali c:liesiano le id<'<e'h<'è,gfi del'<' esprimere. Bianche. o 11<1ro<1g.ialk. non importa. p11rdw lo stip<1nrlio corro. • lo so scrivere della pro.~a shroclolala; ma ,o rlar formo r, 1111 pens,<'rn li 1wnsicro dul<'mclo uoi: io In uestirn come ~i n1<•rilu . .llu .' - <lini lei. 1//11c;lrPf' cwlor,i: - /:" ,i me<;ti1•n· ! - E s,: e il meiilier<' Sollo11/o io /10 . < mprf' s<111t:ld0ir~ che q11el/n rl<''qir.,r;w!istf1 110n <'· 1111 11w,<·tiere: <' llflll 111is.\iO!lc -/1(' richiede cono- .,./'C'll:rtrli muierio ,, fedC' pro{ondu. S· ueri<1che ora 11011orcorrC' più ne; /"una ne /'altra co.,u.. l/(( alloro non ci '(i ilri f/tll'[/'(IJ ia du uomini supc- ,.;ori clic uo, c,nwle darvi .. 1/loru si dice dw si .\rfJmhicrlwrano articoli. parola .,u purulu, per /(1 fabbrica defJ'app<'lli<ic. osi come l'imbonitore tla fiera maqnifìrn a grrin IIOC(' le inesistenti mer,wiglie del s110 n 11011 s110 baracconi. (:on fanti OSSt'(]Ui O /,ei. (:omm. O Gr. U{T. Paolini. e a lui/a la Sua coorte di braua gente. l'.);" fT.\LI.\:\0. Il Comitato dallaConcantrazlana Antif scaisPtarigi rispondaal discorsdoi Mussolini Parigi, maggio. (.\.). - Il Co.milato Centrale della <.011ccntrazione ilnli{ascisla italiana si e 1·,un.ito i11 questi gwrni negli uffìci de La Libcl'là, sollo la presiden- ::adi Filippo Tw·aff. Assistevano alla riunione gli uomini più notevoli tra gli emigrati politici iwliani. Letto e commentato il lesto del discorso pronUI1cialo clal Capo clel Governo (ascista, il Comi- /alo approvo all'unanimità la motivazione seguente: Dopo aver preso conoscenza del lungo discorso pronuncialo dal Capo del Governo alla Camera {ascistµ amputata dell'opposi::.ione, la Concentrazione constata con soddisfazione infinita, che malgrado l'uso dei me::.zi più brutali e della corni- ::ione la più ipocrita, malgrado le più atroci persecu::.ioni, gl'imprigio11amenti e le deporta::.ioni. il regime non ila potuto procurarsi la sir 1patia o la 11culrnlilà del proletariato,. La motivazione riproduce la nella affermazione di Mussolini sul mancalo assenso delle grandi masse dei lavoratori industriali al regime fascista e melle in eviden:a la imporlan- ;;a somma di questa avversione degli operai al fascismo, quale indice sicuro di una non lontana libera::.ione del popolo italiano. E continua: • La Concentra.::ione denuncia al mondo civile la recente dichiara;;ione di guerra fatta dal • duce al sufl'ragio 11niversale, fandamento della sovranità delle nazioni; constala l'acquiescen;;a tacila del supremo depositario della Co.stilu:;ione nella dislru::ione delle ultime vestigia costituzionali con l'annunciata creazione di una Camera che non sara più eletta dal su[Tragio universale, ma saru l'emanazione delle cor-- pora::.,orn[Cl~cisle. La Concetltra::.ione prende allo della soppr<>ssionedi f alto dei poteri della monarchia con l' abroga;;ione del diritto regio di amnistio e la dichiarozio11e del dittatore. che rimone arbitro della propria volontà. pe:· • dieci o quindici anni ancora non essendo ancora • nato il suo successore•. In fìne la Concentra;;ion<' mette in evidenza nei dt'scorsi elci , duce, la sua rivoltante derisione alla politica di Locarno e l'annuncio che egli farà degli enormi ormamenti, funesti all'Italia e alla pace internazionale. La ditta/ara fascista, come lulli i regimi tirannici, tende alla guerra. la quale rispo1we al .~110 istinto cli brutalità: la dittatura fasci. la tende alla guerra per imporr(' al popolo urta disciplina di ser11ilì1C'per trovare un diversivo alla minrtcchlr, rii•olta delle rna.ss<'. La Conrentra:ionc, rappresentante della verri Ilolia d<'lpopolo. lroPa nel/(' dichiorn::ioni del duce /re piena giustifica::ion<1ddlo scopo per rui sors(', r,rga110necessario di Oppoc;izwnc al regime cli usurpazione e d' impl'ria/ismo fascislc,, contro il quale rcg mc leua imprescrittibile il diritto ddla '-OPraniià popolare e /ri volonlri d1 pare del popolo italiano . Lettere da Zagabria I fascisti italiani si sono sempre ,rriLali al sentirsi dire che essi non rappresentano che le parle italiana di un fenomeno a carattere internazionale dr reazione capitalistica. Figurarsi ! Con tullo qU.2ll'armJm~- Lario neo-romano-:mperiale, coi ~uo1 principii ed i suoi Lrlarii ed il suo Ou::e genialissimo, come può il fascismo ,t ,. liano lasciarsi ridurre alla sua e!Ie1.tiva funzione di questur~no e di boia della classe operaia? No: Lullo dev'essere geniale, orig111alissimo nel fascismo. nato come una nuova Minerva dal cervello del dur,e magnanimo e nessuno si deve pennc:- Lere di dire il contrario. (Quest'ultimo, di non soffrire contradditori e for:,e l'un,ca nota caratteri 0 lica, quasi ori,4inale, di quel mov;mento). Ora tanta ostinazione nell'affermare che la propria nascita è a,venuta come per miracolo allraverso un nuovissi 110 proce:l~menlo - Lalchè il frullo di questo eccezionale modus generandi ne è uscilo or:ginalissimo merita pure almeno un poco di medilazic~ne. La tenacia nell'affermare una proposiz:ione come vera impone se non .. d'.r.J che si mediti l'affermazione del co1,- Lrario. Così noi siamo giunti alla conclusion<: precisa che realmenle una piccola parte di r.:.gione l'hanno anche i nostri nemici quando tendono stabilire una iorQ inimitabile parLicolariti, non f,1cilmente confondibile. Il fascismo italiano è infatti l'unico che abbia avuto l'audacia di afferm.ire in teoria che lo scopo vero e fonda· mentale della propria costituzione (::he egli :.lesso confessa politicamente i!1definibile), è la preparazione della tuerra di conquista, dell'aggressione im;ic-- rialista, della guerra per la preda. Nè mi si venga a dire che le conlinu,? mina.ccie di guerra alla Germania, all1 Francia.alla Jugoslavfa fanno parte di quella sezione del bagaglio fascista, nell.a quale sono riposti i mezzi per distrarre l'allenzione degli italiani d:illa lamentabile situazione interna. Questo non è vero. Bisogna esst·re ciechi per non vedere che per il Norge, De Pinedo, la batLaglia de1 gr.ano e queste minaccie criminali e pericolosissin,C', passa un notevole divario. Anzitutto l'affermazione teorica rhe il fascismo, pur non rappresentando una corr~te ideale definita. rappresenta un popolo ad alta natalità che deve o slranipare od esplodere è stata più volte ripetuta e d'allra parte alle affermazioni dei grandi teoreti del fascismo hanno risposto degli alti di provocazione pratica. L'ultima conlro la Jugoslavia ha 1allo nascere l'indignazione p:ù viole:1\a in Lutte le nazioni interessate all'111dipendenza dei Balcani dalla politica dell'ILalia fascista. Come g:iò dicevamo 11.:lla nostra corrispondenza a.Ila .Libertà~ tutte le pensate di politica estera dei nostro grand-1? conna.7:ionale si sono ridotte, riguardo .ii Balcani, ad un col JSsale i.:nsuccesso ed al bel risultato di isolare completamente l'Ungheria fascista. Solo in lai modo noi ci possi:imo spiegare come il fascistissimo conte Bethlcn si sia lasciato trascinare, .1ell'ullima seduta di quella larva di parlamento che delizia i magiari, ad escan• descenze tanto poco d'uso lino da essere richiamato all'ordine dal pres·- denle. Egli, tornalo tanto tronfio ed onusl0 d1 glorie del viaggio romano, non credeva mai più che la diplomazia qzrb,'l !!li aves.;e •sccnbiccheralo la.nlo lo scacch.iere politico, d'a,·er invertito le parti i~olando in sua vece l'Ungheria fascist..1 che aveva tramalo a Roma per il ::orfocamenlo del Regno S. H. S. oi osiamo affermare che sarà il pericolo di guerra che esso rappresent,, che segneri, la fine del fascismo smantellando anche all'interno il regime della forca che ancora lo L:ene in piedi. l giornali di qui hanno riportalo naturalmente con vivo compiacimenlo il discorso civile, coraggioso, energico del depuLalo socialr.sta Varnay il quale, !,,, protestato contro il patto ilalo-mag;:i.ro. a .nome del prolearialo ckl suo p:i.ese. che, per quanto caricato di catene dall.l prepotenza reaz,fonaria è riuscilo, wn mirabile sforzo, ad avere una notevole rappresentanza parlamentare. I giornali italiani, tanto per agitare una volta di più il turibolo del loro bizantinismo davanti la sacra figura :h.:! duce, hanno detto che l'indignazione della camera magiara era nata dal hlLo che l'oratore :i.veva attaccalo M·Js• sol,ini. < In primis» diffidiamo i nostri fascisti dal pensare che la ammirazione, vera o supposta, per Mussolini dei rapp1esentanti •interessali della reazione nei Balcani, possa avere un qualsiasi valore. Il duce approva il patto per la Bessarabia? Ecco subito decretato dal ,1unislero rumeno un monumento a\ nostro bel Mussolini. Quindici gi.orni dopo pe• rò la Rumcnia dichiara apertamente ad Jachimovo che, ~e sente della amicizi:i per l'Italia, essa è però indissolulvl· mentC' legata alla Piccola Intesa, eh .. oggi rappTesenla un blocco contro 1:1 politica italiana. Sarà un peccalo ner l'arte ma abbiamo ragione di opin:ire che quel monumento nun si farà. No: la ragione delt',:nusitalo tum·dto della Camera dove si soffocano le volonlò del popolo ungherese è un'altra. Il compagno Varnay ha gndato ben forle il motivo vero dell'amicizia ita!i:.tna per J'Unghena. •L'ftalia vuol creare in Ungheria. punto d'appogg10 per la guerra contro la Jugoslavia!•, questa è la parte <;he ha suscitato tanto scalpore e provocalo le indignate proteste del signor conte Bethlen. Il n'y a que la vénlé qui pigue! cd il despota ungherese, tornalo in ;>a• tn;a, aveva ben ragione di arrabbiar si nel vedere svelato la trama del suo tioco pericoloso , Fino alla guerra non si andrà», c,cco una frase che troppi ripetono qui perchè essa non dia seriamente a pe.is&re, mentre al confine fiumano si arimassa )a miliz!a fascista ed i reggimenl! bosniaci sfilano in parate. fra gli applausi, per le vie di Zagabria. Orbene. se questa è la caratleristic.i che d:stingue .il fascismo italiano dagl: :iltri fascismi, quello cioè di essere il focolaio d'infezione bellica della polit ca europea, il noslro compilo di pros:ritio n:-,n diventa che più vasto e più ideale. Abbia.mo letto anche noi lo stupido lihello ahimè di parte nostra - eh-e ci accusa di essere degli emigrati di Coblenza in attesa di armi stra.;,iere vittoriose che ci rip()rlino in Italia! N ::in abbiamo neppur bisogno di'. respingere la ignobile accusa Resta il fatto vero, inoppugnabile che la nostra. causa è la causa della liberl'1 p~rchè è quella della pace. L'interesse del proletariato italiano è oggi, per eccellenza l'interesse del della pace fra i popoli. Noi abbiamo delle nostre ragioni no!l personali ma di. partito, che ci sono peculiari e che Ci spingono alla lotta <cnz.a quartiere. , on dimentichiamo i nostri morti, come le nostre anime portano incancellabili le traccie di. una lotta quinquennale di una fiera resislen1:..1 durata un lustro contro un nemico dieci volle più forte di noi in una situazione di pauroso silenzio generalo e marlenulo a mezzo del terrore. Abbiamo vive nel cuore le immagini dei noslri compagni di fede che oggi languono nelle isole tremende, senza difesa. a libito del bestiale oppres~ore. Noi non domanòiamo nè pace nè tregua. Tratteremmo noi stessi come i 1umerosi traditori che hanno infangato la loro anima vile se ci lasciassimo piegare clall'esilio. Ma la nostra mente sale a mirilre ancor più vasti orizzonti. Siamo dei socialisti e ,,i,•iamo alr11n;sono colla viLa mondiale del gran cuore proletario e sentiamo quindi vi· vamenle che r>er noi, come oer i fratelli nostri nei mondo non si· tratta ~~­ lo, oggi, di vincere la babtglia contro il fascismo italiano, ma di piegare la reazione inler;iazionale che. apper.a ri,,..,1ta, già agiLa il fantasma pauroso della guerra. La nostra lotLa antifascista è lotta contro il conservalor ismo inglese rompitore di sciopcr: e fomentatore d: guerr~. ccm:: contro Lu-te h. re.a:doni eh; gli tengon::i bor:l.cne nei vari ~3:-.;1 e b incitano e to ,aklano nel vantalo tentativo d'accerchiamento della Russ:a soviettisla. S·a.no noi, gli cm'gra.ti di Coblenz.a come ci si chiama per vituperio, cne dobbiamo essere così come siamo, gettali per il mondo alla ventura, d:;i.lb sconf.tla - all'avanguardia di questo rr.cv-imenlo internazionale per la pace e b libertà nel mondo. Chi non vede infalli che il blocco contro la Russia non ha in pratica che uno scopo assai semplice, quello di girare le vili delle ritorte reaz;onarie in Inghilterra ed in Francia, le uniche du\? grandi nazioni Europee che. all 'infu Jri della Germania, non abbiano ancora adotta.Le le leggi d'ecceziori e di dittiLura? Oggi - mentre i reazionari di 0gni gradazione rimprovera.no a Lloyd George di non aver voluto soffocare. quando ciò era possibile ancora. la R-- voluzione Russa qmanu militari - tutti sono co_nvinli che non è più possibile di schiacciare la forza consapevole del proletariato russo e, bandendo la crociala antisovietica, non hanno di mira che la reazione in casa propria. Contro questo nuovo delillo gli :nlernazionalisti devono essere tutti proùti ad uno slancio unan:me, primi fra essi quelli che per primi e più duramen· le furono colpili: i sociali.s,E italiani. FRA CO. Per ~acco e Van1etti LA SEZIO E DEI LAVORATORI EDILI E DEL LEGNO DI LOCARNO :? dintorni, convinLa che i ciLL:i.di.niSacco e Vanzelti non hanno commesso 11 delitto di cui sono imputati, unisce la sua alla protesta di lutti gli spiriti liberi del mondo contro l'iniqua condanna a morte dei due innocenti. Chied~ a chi ne ha la possibilità di impeilire la esecuzione della sentenza che offende la giustizia e la coscienza mondiale. 1\ zonzo LA CARTA DEL LAVORO Sentile ccme è app!iC.'.lta, e <la chi: Ad Lntra (Lz,go Maggiore). fù sindaco socialista r,er alcuni mesi, Batth!.a Maglione, uno dei se~le sa.ivi da s-trapazzo che non s:r;,9ero nè sq>ezzarsi nè Lacere. Ora di' ins€diamznlo del podestà, cav. Lucini, un messer tentenna, vi furono come al solito, di1,corsi in abbon.danza. li barone Basile, segrel:trio prov;,ncia!e fasc.s' a, che nel <lc.;,o guerra per aiuta.re la cara pia.tria, che a parole ama t.aaito, aveva fallo costruire un galleggiante, che cc.slava la bellezza di circa 300 mila lire p~r r2carsi a Venezia a ,paSS(;ltgio! Ora, ques,lo leLlerato decad:mle, parla, e con che aè!:>cndanza çer<lio! Fa di~orsi a manca e .sinì;'.ra, fa corse alla frontiera per verificare se è ben guar.da1a, non si sa mai, se qi:e-i bolscevichi ritorJtassero!.. .Ebbene, il barone Basile disse ,a Inlra, eh::: nulla possono spzrare i convertiti a metà. i Lardivi come lui pa';si, 1'ess-ers.i inserito ,per ~irare :l fascismo al c()l)!Servaiorwne, anche, ma gli a.1tri, q~lli delle questioni cper>aie, alla larga! quelle sono tra~l.ale così, udite: è il -segreLario po!lit:cc della città che pa.~a. iJ cav. Ni.. colinj: « E• vero eh~ dall'aHo dei comignol.1 del.le fabbrich2 gli squadristi stanno controJ 1.ando l'aipplicazicnz e 'inquadramento d~i operai n-2i sindacali, ma è anche vero ohe nel bilancio comuna1e della citla, un quarlo delle en~rate è dedicalo ali' istruzione operaia,•. Eccoli ,sen;ti Mail,ione e soci; gh squadristi sorv-egljar.o ed applica.no la ]~e sui sindacali, r.a.iuralmenle è l'unica ,funzione fascisLa, ma riguardo alle spese in bilancio per I.a istruzione, que.lla è rcba 11oslra, dei cosideUi bclsce-vichi: scuole serali - ahe i fascis! i sc,ppress~o -, •do,po ,souo1e, souo]a di economia domeslica, ecc., è lulla roba ncslra. , I fascisti in· materia di sp2Se, hamio sr,,eso 50.000 e più lire in feste e gazzarre in cinque anni, e fra le a~lre, sp,-...sero 11.GOO bre ,per l'inaugura-z.iOJ1.2 di un fa. lò di inizio dei ]aivori del tram Jntra-Pallanza ...., ma da ! re anni il tram att=.de che si iniziano i lavori. J! faJò fo bene-- detto dal Vescovo con una grande ,prncessione, ed a per.sa.rei ancora della granide .ma::cherata inscenala allora, fa ridere an:::h2 i sassi. Ah, man.:gcJdi e buffoni! LA VITA M'E:--1O CARA I~ ITAiliIA 14 fascismo è un mar-emolo cosi - un arnico mi assicura - fu definito <l.a un banchiere svjzzero. Dove passa fa delle ·-.,..e; r:e fa in tutte le classi, in tutt1 i ceti. A l'i· :n1zio furono i bottegai che pe,- reazione a~li amministratori pubh1ici ohe dove-vane rSis.lema.re i bilanci a.umenta.n,. do le tasse, i bottegai si opposero, anche çer il ,gretto interesse di class-z. J bottegai nelle cit,tà ;pa,ga.rono le cana,glie e queste rovinarcno circoli e cc::>perath·e Ora sono oberati di I.asse e ba1zel1li, più o meno volonterosi, ~irano m::x:ccJ.i e stanno z:tti. Hanno avuto qu~llo che si anerilava.no. Gli induslria•li in Italia non avevano, e non ha'Dllo ma.Lene prime? .Ebbene, prendano l'uomo che Ja Francia aveva assoldato pe:r predicare sul.1e i:-iazze la necessità del!' intervento, e che a guerr.:i. ~erminafa quest'uomo era id.isoccupato, lo assolda.no, unitamentr. al suo gicrna~e il Popolo d'JtaliJ:z e Li fanno &truggere lutli i forlilizi della dass-e c•i:-eraia: Camera del Lavoro, uighe di rE-s.istenza, ecc., così la mercede dei saI.ar:aw è ridot:a; ed e::.c::i trav:i.La ]a materi:i. prima a buon .mzrcato e corr~- ta la ~esa falla col fascismc da,gli Industriali che seno reslij a posizione iliqui<laLa a cc-nlinuare a sbor'nre quallrini, al ptin'.o che J'Union.: Ind.ustria'le de-1 V~rbano, Cusio e As.;ola, ha r:c~v;ulo nel 1924 una letlua dei sindacali h.s~- sli in cui E invil:n·a a sborsarz c::m ma.ggior larghezza i quattrini, se calcolavano i beneifici a1VU.dtia,! fascismo, .chz scacciò e fe:::2 ,piazza pulita di tuLLi !tu organizza'.cri d~'lb regione. "" Que,la nclizia ce la diede la ... stessa presidenza dzll• Unione Industri.a.le. Eravamo .al ~odo del ,proce:;.so M:i.bteoltn e biscg,nava ingraziarsi quei fooru~iti ... non s:i sa mai. Ora sono compensati: pr~tili aitle aziend2 e1et'.riche, unica mabria prima disponibile in ILalia, che d·ora innanzi sarà c:>ntro~lafa ~fati -caipilal'.l.,mo ester , e 1'in.d!\ls,tria dovrà dare l' interesse prima a qu:!6le azioni privilegiale. Ora sono gli uom:ni d'a.Uari che stri~- ìano iper il ribasso del cu.mbio, non ci caipiscono più, il ribasso preci.pii.alo della valuta, cau;a uno sconquasso in hilte le aziende. l furbi che sono v:cino ai mestatori, si sbarazzarono a tempo sia della merce ohe delle va\-i;.te che poterono preoi,pilare e sono p~Lplessi ndla k-ro merntalilà sull'util-ilà deHe cli.'. L:iture in cuj possono d:;erbare delle sonprese s~~..a conlrol!o. Disporre di capila,'li pubL,hCJ, ~.pw<lere forse quanto costa una, guerra, senza 1poler dire nu1la e tirano moccoli all'iNuminalo ohe cosl -allegramente 1pJSsò da un programma -liber.i:sta per i padroni di case, ed ora vuol dìvc.n'.a.re vincolisLa per gli affitU. Stiamo bonini tulli; il falsoismo non si smentirà lanlo faciijmentz, e,:I ecco che

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