L'Avvenire del Llavoratore - Anno XXXI - n. 10 - 5 marzo 1927

À·NNO XXXI. (A. P.) ZURIGO, 5 MARZO 1927. ·-··-----·------------------ Nwn. W. ' TELEFONO 4'175 - ConLo-Chèques N. VIIl-3646. SETTI'M.1\.NALEDEL PARTITO SOCIA.LISTA ITALIANO NELLA SVIZZERA --------------------------------------------------,------· ----------~·----:-------~--------------------- ABBONA.MENTl PER LA SVIZZERA PER L'ANNO 1926: REDAZIONE: I anno, fr. 6.-; 6 mesi, fr. 3,-; 3 mesi fr. I.SO PER L'ESTERO: I anno, lr. 16; 6 mesi fr. 8; 3 mesi, !r. 2.50. • L'Avvenire de[ Lavoratore • Zurigo "Trecentomilamoschetti ,, Il discorso pronunc.ialo prima a Milano poi a Roma dal segretario del Partito fascisla, on. Auslo Turali, è, come al sotito, una delusione per chi si attenda dalle manifeslaz'Ì.0ni oralo,ie dei leaders del moYimenlo fascista, es.pos:zionj di idee edl enunciaz:oni di prngrammi. Se Farm.acci era s,passoso, Turali è monolono. E Turali, come lutti saru10. non è che un fonografo entro cui g~ra il disco del Duce: è il duce <Juindi che si 1•:pele ormai nei deliri di ulU!. rclor:.ca che ha orma; perduto qual ia . pregio di noYilà e di originaLtà. . _ Dopo una premessa anll-clellorahsla cd anlLdemocralica, cd il solito saluto al duce insonlne e ,•;gi\c •, l'oraiore è \'ertulo ad\ argomenti solidi. • Tutti i posti cli comando nella ~ila politica ed economica della naz(O: ne debbono essere affidali ad uom1rn nostri fedelissimi e provali; la classe dirigente non può essere che nostra,. I resoconti dei giornali italiani dicono che 11n fremilo d! appro,·az.ione e di entusiasmo ha scosso l'assemblea a quesle paxole. _ L'ayid1là fa.melica dii prebende, d1 ricchezze, cli onor; che forma il sostrato psicologico del perfetto fasci- ....- sta non pole,·a essere meglio s_olleticato da1l'accorlo gran segretario. L'on. Tm~ali, per -conlo del duce, ha volulo dir loro ttn.a parola <lii rassicurazione e di fiducia. TrccentomL la moochelli pronli alla strage degli opera i e contadin; d'Ila lia! E con l'argomenio dei trecentomila mcsch{'lli - l'unico serio - hanno a\'11lo termine le oraz:oni di Miìano e d: noma. Bei risultati Dunque i luminari fascisti prepararono un preslilo: rinlenzionc loro era di raccogliere un 5 o 6 miUa1·di l!quidi, rinviare alle calende greche il pagamento dei buoni del tesoro e po1, o la guerra, oppure l'opera dello Stalo in funzione da padre eterno che proYvedc a lullo. Se simile cosa l'a- ,·essero concepita i ,·iJ;ssim i socialdemocratici d. un qualunque paese, chissà quaqli moccoli avrebbero avu_ lo, e con rag;one, ma ai fascisti lullo è pern1esso, lullo va laudalo e gli -economisti ad· applaudire, anche se il loro elementare do,·ere è di rile- ,·arc i danni, -che in regime capitalistico ne derivano aUa economia in ~enere, il raslrellamcnlo delle eco- .Ì1omic da parte dello Slalo, quando Yi è s-cars:Là dli capilaJi liquidi per i'induslria rd il commercio. Ed i risttllati? Invece dei 5 o 6 mj_ 1iardi, se ne sono raccolti soltanto ·-· - ----- 2 miliardi 245 milioni e 750 milioni di capitale sotloscri.llo in versamenti rateali, cioè circa il quarto del preslilo doYrà essere versalo, cioè capitale che dovrà essere levalo dalla circolazione oppure r;a,.c;sorbirà per W\ quarto i versa.mcnli liquidi che lo Stato r;metlerà in circolazione, p_erchè addio guerra, pel momento. Ma anche ai profani risulta il fias-~o: I. perchè ,•i sono circa 20 miliardi di buoni del Tesoro; ora, se non en-iamo. furono isLituili nel 1918, çosì in 7 anni si solloscrissero ollre 3 miliardi an'nui senza chiasso, senza coercizioni,. cosi i risparmiatorj comperavano lilcl; di stato per somme superiori a quelle solloscritle a! recc>..nlep1·eslilo fcrzo~o. Ora se c1 fosse rea.lmen le il bilancio alliYo come lo decantano i fascisti non si sarebbe 1° c01·so al prestito perchè non \-: era che aumentare h~,·cmcnlc il lasso e.. rimborsare chi pre. scntaYa aì!o sportello il titolo alla ~-:::.adenza. .\fa intanlo tli sollo mano, le banche, i privali sapra1mo ritirare alla chelichc1la i Liloli a chi a solloscrillo per forza e non p-er necess:' là o prefercnza d'impiego di capitali. Ma è nolor:a I' ignoranza di Mussolini in economia e perc,iò il soUocoda con le \' olpi, espo1iente della Barica Commerciale, fece gli interessi di questa -che rappresenla proprio la mentalità. i mc<.li LntfTaldini della classe clirigente italiana. --oLa conqu:sta dello Stato. dei Co: mun·. delle pro\'incie, delle -casse dei s:.ndacali operai, non basta p;ù alla insaz;ab.le avidilà de~]e schtere fa_ sc:ste: è \'assalto alJe banche grandi e picco!e, aj cons:g!i di amrninislrazione delle società ·n!dlustr'a\i, alle forn:lure ed agli appalli, che l'alto gerarca ha pi·Omt>sso alla turba dei componcnli i d:reltori dei fasci locali e pro,·inciali conxeuuli da ogni ango'.o d'lla\:a nel ~alone dell'.\ugu- ~'>teoromano. E la lurba r';conos-ce11le ha ur'..alo lullo il suo entusiasmo al munifico donatore. La nuova Cina Cn allro punto sostanziale dell'arringa luratiana è quello ii: cui si esalta la r;forma corporaLYa dello Stato. Dopo un calcio ben assestalo ne1 d~relani proni dei ~elle e:--confcd~ rali rin.negati e lrad1lo1"1• : r:nand·an. ni con{ edera li. mal converltli o ra~- s<'gP-!lli . l'on. Turali ha melancorucamenle aITermalo che 'l lra,·aglio del nuo,·o ordinamento 110n è cosi [acile come potrebbe aJJparirc ad un ossen·atore superficiale • e che; ar-: moniZ7,are gli mlerc-ss: delle e:lass1 nel superiore :ntcresse della nazione, è; impresa ardua. • Ma n"Gi.siamo un eserc:to, ha dello l'on. TuraL, noi abbiamo un · capo cd una discipli1,a, noi a.!:>b;3:mo una volontà cd una fede e r,us,~irenio ! . La fede comp:c indubbiamenlc miràcoi:, specie m un paese in cui il b,- ,,ott.smo è nton1alo agli onori' d1 ~lrn1m·nto di goycrno, ma non tali, sèmbra, da superare e sopprimer~ I~ iolla delle classi ins'ta nella s:>c;ela capilatislica. Questa è forse la rag,on • per cui il gran segretario ha senl io ù bisogno di agg.ungere immer a!amc·nle dopo: • e· sempre pron1,·. ben sérrala nei runglii, coi suoi 1:·c·cr·11tf,,n,/u mosche/I , ta l!lilizia fa- .~c s!a,: f re('.,·1h(;ll1 :a IJlOS''tlclli prone alla repressione del prcl •lar,alo 1laiiauo il g;orno in cui q uc:,l1 ten lass~ scuotere le inferriate cd ; cancel1i delle nuoYe prigioni <:orporazionisle e1.!ro cu. il tasc1smo sper;1 comprimerne le aspirazioni r le insofferenze. Il presente e p;ù ancora J'immc~ d alo a,·,·en,re di d1soccupaz,one, d1 ..i:seria, di bassi salai i a cui i Ja,·ora,on son condannali dalla msop· purlal)rle s;tuaz1onc creala a mezzo <le. fru,cismo, da,la borghesia ilaliana, è oscuro e minacc o~o. I dommalol'i non v1Yono in tranquillità. Se la deportazione nelle isole, la reclusione nelle galere, l'esiLo forz.ito hanno tolto a.~ classe Jayorah :e: ilalian.a i suo migliori d rigenti e· comball<'nli, se l'ii1quadramento c,h.111galo110nei s· ndacal' r>?l,z'cs<;,hi ne controlla le mo-,;.see pcrfrno le mi.C•l z·on:, non pc:r que.-to, gli agrari lLUSlria)i C profìltalcri in m•nere dPi!'atlua'c s tuazione, si sentono sicuri e tranquilli. .\I di là dclJ'athialc calma apparrnte c~si presentono l uragano. Gli av,·enimenti in Cina precipitano. T grandi stati capilalisl:ci sono aUa ,·igilia dell'estremo e sanguinoso lentatiYo di soffocazione del Yaslo movimento d~ indipendenza e di libertà che scuole lullo l'Oriente. L' irnpe1•:alismo capital,slico sla per urlarsi conlro tulio un mondo fino a ieri docile e rassegnalo al suo sfrullamenlo. e dall'esito dell'urlo molto dipendono le sorl. del proletariato inlernaàonalc. La Cina occupa la lrcd·cesima par_ le della superficie lolale della lena. La su.a popolazione attua.mente può essere rnlulala a 500 mifon· d: abitant;. E' la p:ù ,·asla rise-n·a di malcr:e prime e di mano d'opé'ra dnl mordb. ~.Ienlre le min·erc d' carboll" d'Et;ropa si csaurisco 110 .. la Cina ha r:serw dt carbone magg or; che in lutto 11 resto del mondo. I suoi , i:rinwnli s: c..,tendono su una Hlprrfic e ~uper:orc alla supcrfic· e lotale d,-ra Frane a: 600.000 kmq. fl m:neral<" di fr,r ro non ,•i e meno abbonctantc>. D'altro canto, malgrado il h~sw liYcllo <li c:sislcw,a delle maSGr, la Cina rappres"nla un mercato su5c-ell bi]r- di assorb:rc in quantità 'cnorin; i prodotti manifallurat:. 11 basso costo della mano d'opera e la docilità dei la,·oratori. han fallo di questo paese il ~ parad:so degli_impr~ndilori . secondo l' espress1on1.: adoperala dal Console br:tannico di Tchéon, riprodolla nel • Libro Bleu ,nglcse. Ecco taluni documenti estratti da un rapporto ufficiale _conr·crnent" le condiz'oni cl: ]a\'Oro l!1 Cina e I' mp :eao della man,:> d'opera ·nfantile: o ' I Si può d rr con certezza cne un a- , ora.torc della categoria d"i cooJ .es non guadagna p'ù di 15 dollari al mese ;n mcd;a e che taluni corr;dori c1: pousse-pousse non prendono più di 1 dollari. Il costo medio della ,, l::ip"r nna famiglia senz_a pro_ le, apparlenenlc alla classe p ù powra è slalo \"alulalo in gt>nrn,k a 1fi dollari al mese . '\'elle fì!ande · membri della Commission.(' hanno C'On~talalo chr un gran numero <l'ibambini di età ;nfer·ore ni scll,.. anni erano 'mpiegali la nolle. La durala dr:l lavoro è :n ''"llCralc di drd:ci ort-; il salar·o non sor_ pas<;a i 20 ccnle"' mi-argento al giorno. Jmpirgando CJUC'slamano rJ'or>~- ra nelle fìlandc> e nelle fahhr:ch<'. l'imprenditore può assicurar._; un hen,,fk.io di 1 dollari al mese pt>1·ogni bamb=no . fn c·crle fahhric-h<' la Commissione ha rimarcalo che la dura' a del l:i.YOro < ra cli 1:3 e di 1;; or<' al gio1110, indifl'crcntcmrn! · p<'r gli uomi11· a+ulli. <l<>nne e bamhin'. Condizioni di inumano sfrulla111c11lo che pcrmcltono app(!na di Yin•n· per la\'orare e di riprodur.s,i perchè ai padroni non manchi mai il materiale umano da sfrullare! C:ond.zioni che r:cordano quelle del proletariato occidentale di cinquant'anni or sono e che dimostrano come il capitalismo non abbia fallo che lraspo!·lare i sHoi metodi di sfrullamenlo nrimiL\'O. am plifìcaJ1cbl i, dalle metropoli alle colonie. • Paradiso e/egli imprend:lori • dtrnque, cd i capilalisli curo~;, ame_ r:can; e g apponesi &i sono disputali questo paese da cui Si ricava\'ano tante enormi r.crhc>zze con sì poca < pcs'.l. T ,·ari stati cap lalisL:ci si divi- . s, ro le rispelti,·e zone d'influneza ed i 1x:rli ed iniz:arono la gara nella !'frullamcnlo ;nduslriale e commer- ,..;ale del popolo cillcse. Iniziarono c·oè - p.?c u.:>3.rela terminologia borghese - la ciui/i:;za:;ione d:cUa ç.ina ! Gara che costituisce tuttora la base del <l;ssidio lalPntc e 111· naccioso dcgl Stali Cn 1: contro il Giappone. Per non parlare che della indu sir.a tessile, solo negli ulti,,11 dici ann , circa 1:30.00{) imp:anti di filatura s-: sono ap~rli in Cina nelle concess:oni stramcre, i quali imp cgano non meno di due milioni d' salariali. uominj, donne e bambini. Il popolo c·ncsc reagi Lalvolta - in forme caotiche e tumultuo e, come 11el1'1n.surrezione dei boxers nel 1899 - ma il Yecchio governo imperiale cd · mandarinati dt"lle provincie, corrotti e debol, e sopratutto i pres'di militari installali dalle nazioni cap'- lal:st "11('n"llc rispcllive concessioni. bastarono a repi-;mere a moli. Fu !-0 1o e-on la Ri\'oluzionc dr! l911 e 12 -·- che portò a,!a decadenza della n C'h·a dinast;a :mpcriale - che i e nrsi acqu,star, l'O coscienza della propria c..:>ggcz.onr e cl Ilo spir'. lo di ·n<l'pc1'Ìenza e d' l])"razion". Sopra tulio nc·lle pro\'incie del C-.ud- le p:ù r' olule inrluslr almcnle - facenti c:1po alla Confederaz·onC' repuhhliC"lllO creala e guidala <la Sun-YatSen e-i.po dPl Jfoo.,1/111-Tang (mO\·imento naz onalc <'On tendcn7,<' d('mo. cral che e , oeiali.,lc:) lo sp rito d: rirnlta sj fece p;ù act1lo. C:r.m·nciarono allora gli inll'Ìgh· a base di corruzione C'Sercital, dall<' 1,azic n· capitai s1 ic:hc <' eh~ a pr:rono qu I a larqa e sangu ·nosa parentesi cH guerra civile che- si sla p<·r chiu- ,:('r .n oucsli g'orni con la , ·uoria :Jpgli <'St·1'.cilnj àz'onali del Sud. (ili impt.•1.:alism_ rapilalistic'i i11lcr- ,., ngono e· fome, lano quc:sla lolla !h'I' il tramite c\c•i louk·uns (generali g0Yc·1·nnlor;; che essi soY, r,nzionano Jh r hnc:i:1sll contro il movimc,ito na;ùma <' e per sch:acciare 1 grandi scioperi operai che mettono in v·1 ic·r,lo I<' loro concessioni. BibliotecaGino 1anco AMMINlSTHAZIO E: PREZZI DELLE INSERZlONr· Commi~sione Esecutiva del P. S. I. Per ;, lell., 0 q,a:rto di fu:l,ea (~~a una colonna), ~o Cent Zurigo. Militiirslrasse 20 Per riclame continuata, 1>rezz:i da convenirsi Quale è la carallerislica del movL mento di unità e di indipendenza cin,ese per cui gli occhi del prolelarialo internazionale sooo oggi rivolli verso l'Oriente? Noi al)biamo vislo quali siano le condizioni del prolet.a.rialo cinese sollo il giogo dello sfrnllamento cap;talislico straniero. In lali con.d1 izioni è naturale -che un proletariato appena nalo e ap_pena cose· cn le della. sua missione si manife li in forme eslremamenle rivoluzionarie. 11 pe_ riodo dei grandi sciope1·i del proletariato cinese si inizia col 1922 e coincide quindi con il moYimen.lo d'indiJX'ndenza n.aziomile e si fonde anzi. con css.o. .\l poslo delle ,·ecchic tradizioni in questo pcr:odo s: forma il sentimento nazionale, il .d!esiderio di protestare contro J'op,press·on" coloniale in tulle !e sue forme e mat.ifestaz:.oni, un~ suscellibiJ:Là eslrema nei confronti di Lullo ciò che alleni i alla so- \Tan ;là della Cina ed imped.sca la sua liberazione ed unità. Politica. mente ciò s· riassume nella brcYc formula che è la parola d'ordine na_ z'ona!e cinese: Abbasso i Lrallali scellerati!>. Ciò Yuol dire: contro le concess·oni, conlro il potere degli slranie1·i, conl.ro I' exlra-leiTitoriaJilà, contro i tribttnali consolari! E c:ò Yuol dire, in:fine: • Per la Cina libera. .n.dipendenle e sovrana•· Queste riYcndic.azioni sono di lulla la nazione, .dlilulli gli; slrati della popolazione cine~. Ciò sp·ega il sostegno dalo agli sc:cpcranli di Shangai e di Hong-Kong da Lullo il paese, da Lulli i cdi del popolo. La causa dei pro1clari scioperanti diyien.e la causa nazionale cinese. Ed appunto ciò -c-.hc 'è di nuoYo, di caralle1•:stico nel 1110\<menlo dcll'in,dti_pendenza cinese è che alla lcsla non so110 più gli iJ1tc-1Letlualiradicali, gli sludenli, ma la classe operaia: lo sciopero operaio è il perno di tullo il moYimento d'emancipazine nazionale e questa pre- ,·a1cnza proletaria è riconosciula da lulla la nazione. Ad eccezione deDa grande borghes::a cinese, capitalista e commerciante, Lullo il resto del popolo, media e piccola horghes;a com_ prese, segue la classe operaia nell::t lcila contro l'imperia!ismo straniero. Il governo nazionale di Canton è .:cmpre p-:ù influenzalo dalla clasS<' operaia e dagli clementi eslt·emisli del Kuo-.lfin-Tang. ~fonlrc gli eserciti popolari sud:sli si battono contro le lrupp'.! nord'sLe al soldo degli impe1·iar~rn: occidentali, lulla una lcgisla_ zone soc:alc. improntala alle rh·en.- d cazion.i operaie, è in sviluppo nello Stato del Sud. \ differenza d('lle lolle d'inclipendenza dc; popoli occidlznlali del scC'olo scor=>o,le quali erano guidale e condotte dalle borghcs:e allora na- •:(·enli, nella allualc lotta che ha per protagonisti lutto un popolo cli 500 mil;on_ da una pa1·tc, e l'Imperialismo r.ap'lalislico mondiale dall'altra. è la e· asse proletaria che guida la lolla e la impronta di sè, delle sue asp:razioni e dei suoi dolori. Come :\Iarx a, e,·a pre,·· sto: La borghesia allra\'erso il rap'do s,·iluppo degli strumenti di produzione e dri mrzzi cl; eomunkaz one è penenuta a li-ascinare nel solco della sua <· Yi ta tino le nazionj più barbare; essa 1c obhbga, sotto pena di scompar re, a introdurre a casa loro la cos.idella civiltà, Yale a dire, la ch·illà horgh 'Se . - \fa i1wadendo il globo la horghes a occ:dentalf' ha crealo cl" popoli inticn di proletari. Degli <·serciti m10Y, ed in11unv'r"vo1i di ne_ miei t>,hesi :iggiungono a quelli occ:- dC'nlali nC'!ìa lotta contro il m0ndo cd ,I s'stcma cap lalist:co. Ed è riu- :;cila a rendr>i·e c;olidali, allra\C'rso 1'0c·1•~no. l'op<:>ra:o tes:dorc d; \lan. cliestcr cd i1 coolie cinese di IJongl\ong. 0qrslo ,.;n;1f, ·: •>rnlc·larialc1 inlernnzionalc cli<' lrnd,, ans.ioso in questi r ·c,i n: 121. orrc'<'li, al'<' cannonate inlo1no ié mura di Sh:-ngai C' c1· _ ·:rn1-n egni compagno, ogni lavoratore si ricordi eh~ la sottoscrizione pro "1\ vvenf re del Lavorato, re., è l'unica fonte a cui l'amministratore paò fare assegnamento. FUNERALI ... L'imp@ilà concessa agli assassini in Italia, fa sorgere velleità fascisle nelle classi conservatricj di tutti i paesi indipendentemente dalle condizion; sociali, politiche, culturali dei paesi in queslionr. Prima :della , \':ttor·ia • del fascismo non era cosi. :-.lon è "'hc la. YOuJia di difendere i propri privilegi ~ofrocando i dirill; acquisili, la Yila stessa dei proletari - a,·csse mancalo prima alle horghes:c ed ai goYer11.iche ne interpretavano gli i.nleressi e le aspirazioni - ma sj era coslrelti a riconoscere l';nviolabililà di lahmc con.qnisle, di taluni postulali politici eri id~ologici della lotta di classe. del socia~ismo. Cosi facendo si tencya conto non solo della forza numer;ca e politica dPll'aYanguardia prolela.1•~a, sebbene ~n:c-hc di una CCJ'ia op,in;onc pubblica. di w1a impiicila ;n1.esa che certe cose, certi allegg:amenli non sono poss:b il i. · 01·a non è p:ù cosi. La , villoria , dei fas-c:smo italiano. che ha regalato al mondo civile uno Stato che considera il delitto fisico - ill(Jhidualc o collettivo, la sua ingenita perpelnaz·one, la sua esaltazione - per un mezzo normale di lolla contro una parte elci propri concilladini - il fascismo ha climo<;lralo che lullo è; possib,le. lulto è tollerato, difeso, esaltato quando si lratla di una. fitta relc di eomplic~lil nella difesa non. più di un priv~legio di classe sollan1o. sebbene e sopralutlo. quando lrallasi di cl' fendere con violenza gli abuisi, gli arbilrì che sono il risultalo di Yio_ 1c•nzc, delilli, soprusi di ogni genere. t:n' altra considerazione ancora rende contagioso l'esempio dell'IlaLa. Se è slalo possibile trasformare un. paese come l'Italia prefasc's.La - nel paese più liberticida dlel mO!lldo (non dell'Emopa soltanto), se è slalo po<:Sib]e far tabula rasa di isliluzion.i pro!elarie come quelle che facevano dell'Italia uno dei paesi socialjsticamente più _prog.redili del mondo, se si è polulo soffocare la Yoce (nessuno. neppure il più servile adoratore del f~ismo, oS<>rebbcafTcrmare che se n'è soffocata la f Pcle) di quel proletariato cille a,·c,-a la mcnla\ità pi:ù squisitamente rncialista, l'or:cnlamento più consapcYolmenle intemazionalisla. più disinleressa.larnente 9oc:alisla di lulli gli allri - Ja Russia compresa - (perchè in nesstm paese )a ideologia socialista era dmusa in lanli e tali strati delle masse produllrici come in [lalia), se lullo ciò fu poss'bile - perchè non provare allrove? L'.\ustria, la piccola ne.pubblica :rnstr· aca_, che oggi coslil uiscc una wra e propria oasi soc;alisla. sembra lanfo alla borghesia austriaca, quan_ lo a= fasc:slj dei paesi limitrofi un inleressanl,, e non infeoondo campo d' ~·p·rirnenlaz·one fm;cisla. Così. per non parlare· che dei rccenl.ssimi av\·enimcnti, in un paese c-he si lroYa a pochissime centinaia di metri dall'Ungheria hortyana, a Schatlendorf, ignoti • fascisti hanno ucciso domenica scorsa un opera o (';nqùanleru1e e l'unico figliuole!. lo, d1 "i aiU1i, d'un ferTo,·iere. fn segno di prolesla coslro l'infame assassinio, gli operni viennesi hanno organizzalo una dimostrazione plcbiscilana: tnlta la gente del la,·oro - operai manuali, impiegali, intellellualj socialisli, clemen li piccoli borghes; - lulli affluirono queL la sera ne11'1m111c11spoiazzale del \fo_ nic,pio Bosso. Cinquanta - fra oralori cd oratrici ufficiali, designali dal part:Lo social;sla, cd allretlanli non uffk;ali impronisali. presero la parola per sL,gmalizza.re l'eficralo eccidio, allribuendone la paternità ai magiari ungheresi, la responsabilità al Governo clerico-capitalisla, che pur ess"11<losi a I o l'ipelu Lam enlc a,,_ \·ert'lo dalla gendarmHia austriaca sulle mene ollre frontiera , là.sciò fare ... :\Ja p;ù fori e, più cncrg e.a, più mr_ 11...1.c-Piodsealla \'OC<' dei singoli oral01·i, fu quC:'lla della folla immensa, eompalta, unan:me nr) <;uo sdegno, nd suo lullo. l'n buon terzo dei lavoralo1·; .d.1.llc grandi offìe:ne abbando_ nò il ia,oro in segno di protesta. E lo sr·iopero s,j sarebbe certamente esteso alle masse la\'oralrici tulle quante, se i dirigenti si~acal~ e poliLiClj non. avessero subito diramalo l'ordine di sciopero generale (poste, ferro,·:e incluse) per le undic~ d~l: l'in<loma.ni, tu10 sciopero di qumd1c1 minuti ..: .\n,cora una volta è slala so!T01Cala qt1clla tale scintilla alla a fare tra. beccare la pazienza del popolo laYoralore. E' un bene, è un male? Chi oscrebb(~ dirlo? - Certo è che le cond;zionj qui ricordano p~r pii.1-di'un Yerso - assumendo talvolla una !"omiglian7..a lrag·ca - l'Italia prefasc\sla. E sembra di seni ire nell'aria il r.mprovero ohe al socialismo italiano - ,·into perchè sopraffallo - g:unge da lutte le parti (anche da chi non. ha nè competenza, nè diritto alcuno rer emel- ! er<' un giuruzi9 cli tale grav1là). , .... E perchè non si de~·dellero? Perchè n.on fecero la riYoluz;one? Perchè non parleciparono al potere? ... > Gli è che la siluaz 1011.eod.iosa qui, come quella in Italia pr~ma della sopraffazione fascista, è e fu assai più complessa li quello che nollJ credono i superficiali, gli eroi della sesta ifornala, i maledelli quanto noiosi segua_ Ci dlel • senno de\ poi •. -o- _\rri,·ala con 11110 dei Ire treni speciali che porlano sul luogo dei luttuosi an 1enimenli alcune migli~ia di membri della milizia prolet.aria - operai delle officine, ferro,·ie1;, lramYieri, nonché numerose delegazioni operaie e due rappresentanti delJa Direzione del Partilo Socia.lista Austriaco - cerco di recarmi subito al luogo del martirio più terribile, nella casu1)0la proletaria, ove ancora si tro,·a il cadavere del figGuolello unico del fe1Toviere e cltella conladina Griissig. Il paese che normalmente oonla un 3000 abilanli, puJltÙa di genle. Contadini ,·eslili di festa, domnie e ragazze con ,·eslili neri, grembiuli neri, pesanti sciar.pc nere in tesla che coprono la fronte e la parte inferiore della faccia, con rosario in mano. L'unico soffio di modern ;1à, di vila, d; 1,otla emana dalla milizia proletaria lo-~a.le. Yicnncse e di altri centri aust,jaci. Da lontano, da molto lonlano si sente la litania di coloro che p:angono il loro unico tesoro e di coloro che a :ulano a piange1·e .. \. misura che ci Si an-;cina al luogo del dolore si comincia a dislinguere. 11onosta~e !?. monolon.=a, gli urli del padre, della madre, della nonna. Essi non han_ no_ p:i:_ilagrime, nè parnle, nè singl11ozz1,_e le urla che ora si sprigionano cla1 loro cuo1'i straziati.sembrano un'_eco di pianti passali. Oggi sono agsenl1 dal mondo, dalla yita. Una ragazzina ,·eslila come tulle le donne - da capo a pied'i di nero - una parente. rischiara con una cartdela la parte superiore della cassa del po_ vero martire: attraverso un pezzo di \'Ciro se ne \'edono le sembianze non ancora defo1111ale dalla morte. E' con una specie di orgoglio che essa fa vedere quanto bello esso sia siato - esso sarebbe stato - se la palla del selvaggio sicar~io non ne avesse troncala la vita. Che si aspella? • Il prcle del paese vici.no ci risponde un c~m1pagno pieno di' devo_ z;onc social1sla che fa la guardia pr~o la bara_ che sla per po1iar ,<a li p1ocolo lruc1dato, chè il prete del no~lro paese non osa mostrarsi alla folJa c~~c !_'avrebbe lmcialo; egli è s!alo l rnc1talore dell'omicidio. Poc_he 01_-cprima nella predica mallul•na disse: Voi donne fale bene di con_lerlan•i delle preghiere e del rosar,o, ma voi gio,·ani. vo·i nomini fortificale i YOslri muscoli, falen; 11.~o.sradicate la mala pianta rossa, ,.! _p!·cndono la religione, le scuok re!rg.ose ,_ E nonoslantC' questo Juwuacrcrio 1 . ;:, = c naro quanto cinico - le stesse ,·iL lim<' di questa isl ·gazione a delinquere - fanno appello ad' nn altrn prelc ... ~on è un corteo. ma una ma·. a C'norme, che invade i campi, quella che accompagna al cimitero rl po,·e-

ro bi.m.bo. L' hanno ucciso men.tre g:nocava nella slrada. • _A sin.islra • sentiamo noi grida:re: vediamo due contadini della miliz!a proletaria fare la guardia d'ooo1·e ad una corona di fiori 1·ossi con nastri rossi, prolella da una ban.d,era roosa. • Qui è stato ucciso il bambin.o • ... • A destra• sentiamo noi tLn minuto dopo. Dirimpello, una :<lloolica corona rossa, con la bandiera i·os.sa. con due guardie d'onore. Qui è sta_ to ucciso il nosll·o compagno • ... Mentre sulla tomba di questo compagno, cieco di guerra, colp:Lo amorte dalla palla del nemi.co di classe, depongo una fiamnu-111Lceorona. a nome • delle martoriale csiI:àte villime del fascismo italiano•, nù dico, la.~c:an<lloquesta valle di lagrimc e di lullo: • Eppure sono ancora dcii privilcg·ati a cospello dei nostri. Oui i morti si fepp.cll:scono con sfolgorio d; bandie1·c, con dis,corsi.. .. lagg;ù in ILaJ:a le anime e ; corpi mutilali invidiano i morti. cd i cadaYeri profanati non lrornno pace neppure al cim:tero • ... ,\~GEUC.\ R\L.\B:\);OFf. Vienna, 5 febbraio J 92,. -------: 000 :------- I betlomdiellCaonfe~erazJone Ed ora un po' di falli nostri; lascarno il Campanini, un disgrazialo vuolo, p:atto; donemmo quasi esser, grati a chi se lo prende in gl·embo; purlrnpp-0 di C:ampani111..i. nella nostra chiesa ve ne soilio ancora: sta~ no appiallali in altesa che l'uragano pass; sarà bene scovarli e mellerli alla porta; è finita l'epoca dei discorsi davanti agli specchi per vedere gli effetti ddla mirn:ca - io vidi anche questo-; è lerm;nalo il periodo in cui parolai 0pjpurc chi sapeva <::omporre cose scolast:che li cli,·('ntava s.e non direttore almeno re<lallorc dei giornali nostri; questo merito non è poi dei fascisti personalmente, è di loro quali esponenti della classe capita.Ustica italiana, che cerca di sbaragliarci e che trovando uomini inadatti alle loro funzioni li assorbe o li disperde, Cosi per l'Azimonti, il Maglione ed · il Colornbino e Rigola; lasciamo que_ sti ultimi per la ragione che il Rigola è cieco, ed il Colombin.o aveva già '<l'a tempo fatto mer<calo della propria coscienza, se eravi ancol·a dei rimali. ~a l'Azimontj e il Maglione, due giovani ancora, non è colpa loro se hanno ceduto, è colpa nostra che elevammo a cariche cliJ-jge,nli e responsabili chi poteva al massimo avere funzioni Lecniiche n.ell'organiz,.. zazione. Dei due ultimi, quando in IlaUa imperversò la scemenza economica del rib. al 50 % nel 1920, un s.-pref. ci fece chiamare e ci lesse un telegramma del prefetto che per ordine superiore doveva assecondare tale movimento. Fecj presente ai rappresentanti ope1·ai il tranello, perchè era anti-e<::onomioo, perché sciupava rispanni in cose ancJ-1.cnon utili per le famiglie acqu:irenti, e poi esaurite le riserve Si sarebb&ro rHornlili i magazzini o le cooperative a prezzi for - se anche sup,eriori; anti-poritico perché anùava a d:arm.eggiare una ntL'Z}.erosa classe, che poi la trovammo Ostile oltre che per gli interessi di classe anche per il dairmo patito; è forse pei· questo dswlalo che il ministero lasdò jocanalanarc il movimento. Io che ero fuori, mancai poco che ebbi una scomtmica per simile oo~ervazione. Ora questi disoC'Cu~li cr~doillO ~ poter continuare a nvacc.h1are a1 margini od al cenl110 dell'organizzazione economica fascista. Poveri iL lusi! A parte il fallo che_dopo due o tre annj di pratica i fascisli avr~? già i loro uomim nelle corpo;raz1Q111, sappiano che a uragano passalo avranno anche il nostro disprezzo, come lo hanno già da ora, e sarà l'unléo risultalo acquisito dalle loro balordaggini e miseria cerebrale. L. T. PRO 66.A.VVBNIRE,1 Scxmma ip.recede-nte Fr. 275.30 ZURlIGO - Paolini Pi•o: r.ing:re.zi001do Fontana cl.i Tha 1lw:ii1 per J,a ipremura ,di,mosh"ala nello a()CCilll1pa,gI1arfl.o 'Ml .aiurtcmch.le » 1.50 ZURIGO .- Bettiru: pa,g3ll1.do l'albbonament.o " 2.- G,IiNEVRA - Perazzùni Giu6€tppe: pe.r aiveir (Paiga-bo in ,rj,talr'do f ail:bor..a/In,0IIW » 1.- UTTWILL. - ,Bu~ta Antonio " 4.- ZURIIGO - Lo.mbairdo: salluta:ndo a ccunfP. di ZU1goe Saa,r » 3.- G1IBZW1IL- Rocco ,Pjota-o: ~a,. lutanr.lo i miei fira1e11.i » 2.- BADEN - Ferrarjo " 4.40 Tota1e F.r. 293,20 ! 1~,~~-osco-rso rn.11,mero[a soUo•scrirzicttte «P·ro Avveirure» è 11Scila annputaita. Dove. vasi iLeggere: Rorscliach. - Sin<lacwto iM. M.: da,~ u,bi,l,id,~a Jes,la fainu,~are fu-. 15 e nclll 5. Ncai venne !inòL!ireipubcll::ca.-to il vea,9'1mer.Jto di .fr. 30 dei soci sostenitori de ~L'..A.Nveniire» .li Lcca.irno. ca L'AVVENIRE DEL LAVORATORl': ---------------------------------------------- Tra lafarsaeJatragedia Indivisada soldatocolo· nialeiorlese e daZuavo del papa! Mussolini ha un'ambizione: scimmiotta.re Napoleone, non. imporla se il Grande o iJ Piccolo. Come Napoleone egli sogna di rapiprcsent.a.rc un ruolo mondiale. Finora non è riuscilo però che ad appa1·ire il servo umiic- e parecchio sciocico dell'imper,a.lismo britannico e conlemoorane éli1l e 111lae.d i.nclossa1·e la di,.; sa· de Il o zuavo pontificio. L'IlaJ:a. non ba inlercssi nemmeno cap1tal'st.:c; da difmdcrl' in C:na. La giganlesca lotta che colà si com.balle>lta p:.:r prola.gonisli il popolo c.inesc. da un lalo cd i colossal'j interessi dc::(li ,mperia.l;smi. inglese, am<>rican,) <· g apponcse, d~ll'allro. ~foswrn· ha sp~dilo due corazzale r ~hangai. S, dice an.,rhc che a.bbia pn:mes~ a. Chambcrlain cd al papa un e oqJo di spediz· onc di ccnlom ..la uom·ni per proleµi~r,, gli intcr('c:.c;i dcli:-- c;ristianità in Cina. fn cambio de!l'aiulo banca1-:o inglPsc ::i'!a n~ufraganle barca dcHr- fi_ nanza fascisia, e del silenzio papale sugl, orrori d"l terrore fasc:sla, Muss.olin• è capac·ssi.rno di gettare l'Italia in. qualsiasi avventura la più sanguinosa e la più odiosa. E' nel suo lcmperamcnlo e nei suoi dis~gni. .\nche se il sangue del popolo italiano sia deslinalo a fnillar oro neL le casseforti dei ~apilaJisti inglesi e d'.\mc1-:ca .. \nchc se l'avventura do- ,·essc significare la dt>finiliva rovina del n.o'Stro paese. Il senso della misura Prima del fascismo l'Italia era w1 paese rclaliYamente povero, ma fon_ &amen•talmcnte serio. La caralle1•:stica italiana. apprezzala all'estero era un nalw·alc sonso della misw-a ed un costante esercizio di aulocrilica. C0l fascismo l'It.alia è diver1ttl.a. enormemente più povera ed ha perdu le le sue qualità di serietà. Basla leggere i gran.di quotidiani italiani fascistizzati. L'aggettivazione non ha più ~imiti; l'iperbole è giunta al parossismo; l'orgoglio sciovinistico ha toccato le cime dell'assurdo. L'aviatore De Pinedo si accinge ad nna impresa indubbiamente ardita e benemerita ~l progresso umano. :\.llrellanto fanno in tutte le parti del moooo altri aucla.c,iaviatori st.ranie1•i; la stampa dei ri.Bpellivi paesi esalta l'ard'mento ed il gesto dei rutV'i[?a.l.Ori del cielo, e fa bene. Ma lutto ciò è fatto con mis11ra e serietà. La stampa ilal.iana da dieci giomi.i.a questa parte non sa più doVè prendere in preslilo aggellivi e volate retoriche per celebra.re De Pin.edo. Se P◊"i De Pinedo non parte o non arriva - ç non è colpa su:a - la stampa eh.e lo ha divinizzalo, ammos.o.iala ripiega. E' UJ10 spellacolo pietoso. Un pelo del duce diviene un grande avvenimento internazionale. Un cak(o ben assestalo di un foot-baL leur ita)jano è una gesta degna. d'tm canto d'Omero. E se w1 pugilist.a ilaliano le prende invece di dàrlc, la staimpa ilaliana veste a lutto. E tulle, ciò, badate bene, non avviene nella Gazzetta di Vattelapesca, ma stùlc colonne del Corriere della Sera. della Stampa. delJa TribUJla. L'Italia è divenuta una cuccagna per gli nmori.sli cl.li. tullo il mondo. Il miracolodi S. Luigi Giorni sono il Corriere della Sera dedicava tre delle sue preziose colonne di seconda pagina al seguente episodio: tm battello in preda alla tempesta sul lago di Como naufragava e due passeggeri trovava.i10 la morte nel doloroso inòden.le. In allri tempi il giornale milanese avrebbe declicalc veni.i righe al fallo cli cronaca. Questa volta tre colonne: perché? Perchè a. b01·cw del bai.Lello si Lrovava la reliquia di un santo - il tescllio di S. Luigi o qualche cosa del genere - che &iè salvalo dal naufra_ gio emergcn,do suUe acque: qu.indi, il m.iraco]o! Ma i due morti? doma:ndcrclc. < Senza la rcliqtùa, a1Tcrma il grave, serio e compassato giorn.ale amb1·0siano, sarebbero morlì lutti•. San Luigi, o chi per lui, ha fallo il miracolo! Ma che alla redazione del Corriere siano rimbecillili? No: in redazion,c 110,nspira Yen.lo di scemenza. ma di profonda furberia. L'ord1inc su.peri.ore è che s-i Ostenti la p:ù grande devozione per la religione e le cose 1·eligiose, ed in redazione si ubbidisce. . Quando degli atei l' degli sccllici rec;lano la pai·Le di bigolli, son, sempre grotteschi e ridicoli. Un religioso wro, convinto, nel ~ompicrc le proprie devozioni tiene sempre w1,a l:nea, ttna misura. ·Mussolini, irwec'.C. che non crt>dc e bestemmia come u.no e scaricatore livorn,ese, allorchè pre~ de parle alle funzioni religiose ufficiali diventa buffissimo coi suoi inchini profondi e le sue prost.ernazioThi fino a terra: esagera per <llarla ad i rrlcn,dere. E così i rcdallo1\ del Corriere: per recilarc la commedia ordinala del massimo· ossequio alla religione, in- ,·enlano i m racoli t.ipo quello ... di S. Luigi sul lago di Como! Ed al povero santo appioppano la responsabilità di w1a tempesta sulle lranquillc acque del lago manzoniano e cl'i due naufraghi e molti infermi! I ruffiani del delitto l lettori del!" Avvenire hanno lei.lo con ind'gnazionc ma sopralulto con ct:sgu.sto l' incilamenlo ali' a!'sa!'sinio conlenulo in uno degli ult:mi numeri del Torchio, organo dei giornahli fasc·sli ilatani .. I più meravigliali di lall' prosa sono stati g1i stranieri che ~-i!'.on domandali che rana cl; paese ·a l'Italia, nel quale, :u ref..ll'r di censura, dei giornali del parUo dnmin;inlf' possaPo in<l·slurbali comp.l'rc dl; rrali prc,,sli dal Codic" Penale, quale quello dcli 'in.e·tamcn lo a ck•l:nquerc. Ed i giornalisti stran5cri ~· ::..nranno anche domandaL, se ·n Italia. per caso, i loro colleghi - crnrni lulli faseisl.i - vengano reclu_ lai; ne pcnitcnz·ari p~r reati comuni. .\l!nC'no ,1 giud'care dal loro organo 11 ffìciale !... · I Jeliori dell'Avvenire si saranno forn1alo il co,nccllo che l'autore dell'arl;eo'o s·a LUl pazze cr:m;nale, un sangt1ina1·io, un violcnlo per natura. un uomo lmce ùagli occhi inicl.tali di san.gul' e cli odi o. Nicnlc di tutto qucslo, compagni. Dobb amo lcglicn·:i questa illusione. L'autor<> dell'articolo ·n cui si im·ocava • Lo sterminio m,soluto ed inesorabile degli avversari• e si invilaYano i fascisti ad « immergere le punte delle baionette • ecc. e che tenninaYa con un • Pasciti. a noi! Uccidete. uccidete! •, è l'uomo più fìs;camentc inoffenmvo che esista suL la terra. Corriere parigino P.A!RiIGI, ~ebbraio. 11 caso deù deipuia~o oomunista Baralllton si è risolto, come noi ai-,eyaano fa,.. ci1mente iprevedulo, ,second-0 ,gli usi e costumi detlJa v.ifa 'j>O'lti,ticafrancese. E' iini:eressanl.: conosceire ai ,motilV'iche h:111100dcl.eraninato l' mt.imaz.ione pr.ana e l'e51>ulsicne poi, de'J d'lll>ulat.o ,protestala.rio da '])a!rte delll' Esecutivo del Partiw co.munisba di Fa-amcia. L'acousa {più gra1Veche a lui sia -sbafa a-.iivoltaè qu~la d.1 aiver pubbli:ca.to wl -suo fc,gl:io La Discussio~. aii:iprova.ndovJ j;J, conteinuLo, Ila p1'-0i'..estai dii WI!Klici. ca.munisLi cootro l'.indwi.z:ro ed i melo& del P-a'I"..ito. lil documento è impor.tante perchè r.ivela la ,gr<INecrisi che ,tora'VagLiala Seuone firam.cesedell' Jmterna.zi.onaù.e Ccanunista e 1pea-chèè una conferma ddle nostre critiiohe massiima!Li.ste aJ1ha l.alb'..ica ed .rui metcldi. dEll.l'wleroa.zi.onaJe ,sle,ss;a, ,Lo rl • pCU"òtliam,onelle sue parti essenzi.aili. SITUAZIIONE .INTERNA del PAR-PJTO « NellLe sue cO'Ildiizio.n,ai·lltiuaJ.i i.I Pairtirto o<Jln è alffaV.o 'l1Il tPartiit.o di masse - lllè per i suai. e.tfetliv.i, nè ,pe.r 1' irutluenza che eserciba - e seIDjpre •più si a.J.lonrl..ama da questo obbiettivo. 1I suc,i effetti,vi sorno debcQi. i&isJ. sono, 1per so-pralJ)'J>ÌÙ, ,difftclrl ad elencarsi: ail faitlo o~ riconosciuto è che ,ìl ,P,aru~o è u.n « luogo <li ,passa;ggio» ohe non traHiene cdoro i qua.li, per la S1itiu.azioneobbietti.va, vi ~trano. La ma,g. gic;ra'!1za de.glli. mscriiit:i ha so~aimente qu,a,lohe ,mese cl.ipresenza lllei nostri ramghi: e9Lfa,nea aihla sLor.ia d~ nc·sliro Pairlito, essa è ne1!La.sua grande maggioranza ooJlliPlel.aime.nie i,gnoramte .dei 1princi,pl più e1emenla:ri ,del Comunismo ». « Ciò che Ile nostre organli.zroz,ioni ipo. levano leglr!Jt:i,maimenleaivere di m:i!lifaire s'è ~a,cce,n,!.'!'a'lo a;L punto di cli1Ven1rel'es- ~enziall.e, anentre che ill pensiero e l' iniziiaitiva co.mun:iisla 110n travamo nè 1'occasic.ne inè il ,mezzo di esprim.el'1si. « Questo indebolimento pol,itico si ripercuote ne'lll'a>bti!Vi1q.uàa.si, nu1la deg!/i orgain.ii:m.iI,di base. Le c01'LU1lle ,si rirumiscono raa-annemile.•Le !loro riunicm.i so,no qurusì deserte. « Le seditl'le non ha.inno ai],(,ro ll'bfLoi0 che d'approvare formalmente le istruzioni, le dlJl'clltive, le ,pa.ro,le d'ordi.ne che venjgono lralSl!Tlesse «da.ill'altc1,, !J}~r via gerairohica. S<ll!voeccezioni ,l'aH.iviilà po· lfii,;ica ddl'le ccUu,le si rriduce sLre-U.aJmen,te a questo. « Quamdo una cri;tica, un suggenime,1to, ,una i,nizjiatl:iv<a ven~a dal.la base, essa resta an.itomalicaunenle rrrn.chiusa ne!lla c~la in oui si mamrilfesLa,arvendo li dirigenti del Pairllto stab.hlila 1ra le organiz• zaz.i,cxru,una diivisicllle ,ri.garosa ,sia or.izZ\,ll'liallmente ohe verti.ca,Lmente. Di faitto, no!Jlo stait.o a1l u.aù e d ed Pa·rtiiLo, un mi Iillairt.e non '])UÒ preipa.gaire ùa sua opinione nelle a ll,re ceilJlruile di'verse dailla. sua, rpc.ichè e~ ne ~gnora l'ora ed il Lucigo di E' un omino pacifìco docoralo di una oncsla. pancella borghese e di un paio di croci cavallertsche, a.inan_ le del quieto ,·ivere, dei buoni pasll e delle tran.quillc d·geslioni. Il suo idea.le e\ lo sLipen.dio sempre più rotondo ad ogni fine di mese. J-Ia indossalo la camicia nera solo nelle riv;slc e nelle parale durante le quali ha an1lo sempre cura di mtllcrsi ~i gruppo delle alte personalità per es- ~crc più protetto dr.Ila. forza pubblica. E' un pac·occonc scettico, che a quallr'occhi ostenta il suo d:..spxczzo per il fascismo cd i fasdst.i e quindi per S(! stesso. Quando ;nconlra un anli_fascista per la strada fa un sorrisello d'intesa come per fai· capire: , Sai, si fa per il mC's.tie1·c,ma ...: . E' tim:do come una. gazzella e pauroso come un coniglio: non sopporta lo spella.colo di un amico con l'cmor_ rag'a nasale. Ma allora, domanderanno i lei.lori, <'Oll'(' s' sp=ega questa sua ferocia !f. orna!· si 'ca? Si ~-piega. si F:picga con qu :Ja lai<> çìw IC'ndcnza allo stipcncl'o ~"llìf>rc p:ù rotondo. Il simpal;conc dircl.lore del Torrhio sj ~cnt.va m·nalo nelle !;asi; lo ~- :i:- u-:a,·a c1· e •,s:'r(' un fascista licf'iclo, aornial:zml.ore, pac.ifìsla. Lo ~.p~ttro ci un tal concorrente pronto i> rn!'C('(ll'r[,l· nd roslo e nello slip. 11,J;olo osscf.$:Cll:J\'a: non dif!cr:va p ù bene al fYlls;ero di un avvenire con la scodella meno fonda. Ha avute una pensata: far la fac::a niù fc_ rorc d. quella del concorrente! E ne è wnulo fuc1·: l'articolo. :\fa il noslro uomo non ha pensa.lo che l'incitamento al dclillo può cs- !'ere racco.llo? I! nosl1·0 uomo era lrnppo occupato al pe11siero dello stipendio nel momento in cu; scri,·eva l'a1·li~olo (' se dcm::rn1:l'evento si verificasse, se nC' consolerebbe faciL meni.e: ·1 Lr:bunale délla ma coscienza è così in,d>LL'gcnteche lo assoh·e1ebbe scn.z'allro. Il nostro uomo n:on è tm'eccezione. E' il tipo anzi di una vasta e numerosa categoria dell'csercilo fascista. Volendo darle un nome si potrebbe ch:amarc la categoria dei ruffiani della delin,qucnza. fasc:sla . Rufftani per lucro, si intende, non per dilcl.lo. rr.JUIUonc ed :JI s-0ffo raggio, j raggio e la re&ione ccistiltuiscono ttr.a ,tr6i:,!licebar.ri.cr3. 'lTa Il.a. ba,se del Parli.lo e ria sua rure7.iione.Si. ,può dia-e, in princi;pio, ohe a.nche ~e l'u.marulà del ParLito fesse con~ro la sua <liilrezioaie, questo sentim0nto w-te, re-hbe e si .iinfram.ge-rebbecor,tro taili dighe». "!La id.e,gonE1!'az.ione!PO-litica dE.l Pari.i-lo s'accomipla.,gna a dei sintooni singolaamen{e a~ila'!iffiainti:11.'iiir.nnoralitàili,laJta nd ,Pa,rlito. N,on ne da.remo che due prove rece.ruti, al-1.:alltea ,docu,men:l.i uEficiaili: è ili Bollettino della Regio-r.'ePoriffata dcl 15. dricembre 1926 che aù caipiitdlo « Eìs<lk1sic,ni » an.nrunci.a nientemen-0 che seJfe espulsi cci (Per « iindeillca,~ze .finamz.i,a:rie.,. e due per -rdl:aztion.i con fonZlictna.rì da rpo• liz.ia. E' ancoa-a jJ BolleUino del Sesto Raggio del mese cl.in-01Vembreche d.iclùa, ra trarn.qui.filannenle che la cassa del Raig- ~o ha subllo una iperdirtia di fu-s. 1356,75 a causa « ckllrriinideLioa'lezz.a eh taluni tesc•r:ieri i.n.cosoienti ». (Si trat:'..a cl.i un rag. gio che accusa 500 aide-rcnl1) ». Rimpasto ed epurazione del eonslglio di Stato Men:Lre i.n J t.ailia si ai.aiviiga,in t.amte difficclltà fiinainziarie ed eco-n<:xm.ichen, cai si t.raLaisoi.a da 1parle d~ fosoilsmo 1a piccola poil.itica del <l.i.spelito e delJla rapp-re- ,;:a,g~,a. Si, all/llun.cia, da -uina jp<!ute, un puCSSJ.· mo rrirn,paist.oche <lo=c'6be cO'lpire g.Liekm1edi nazionalisti - Federzcllli in prima filla - ed a:ìllontanarli ,per selllljpil'e d,aJ IMS.nistero; e dru!ll',a,l'tra ,la epurazione dcli. Con.s~.lli.o ,<il Stato c01i'la.elian.i.nazione ,di qua.llro cons~gEe-ri giudicali ait1~ifa s.ci,sti. I co~1j:\ilisairebbero Ru.in:i, Giiuffri.da, Co:nra,d.ini e Lusigno.li. Cinque a11trtici on- &i~i.0ri saira,runo eisonera,Li iper lii:nfuhi di età. In lO!l'osos1.ituzio.ne verranno nominali, na-luraJ,mc.n,:.e,tut!J elementi fa.scisti. J.a sorte 1purta-c,ppo acccrmuna uom;,ni ,he dov.rehbero essere ben dis.tinti ,per ~I loro ,pa,ssato ed anche per la sim.cer.ità o meno ·del1.a 1otla comba.lluLa contro ìil [:,. !"c:1;ano.Unire, a,d esempio, Rui~~ che e stato uno dei 1più fede,'Ji segua.ai di G:ova,nni Amendofa in Lu.tta la lotta conho iJ. re,gime, faiLla con fermezza, cc,n co1aggio e con •l€macia, aJ. fami~a,Lo Lusi.g.n. 0 .. li, che, Prefetto a. .MiJano, 'Ì!ncorig.1:ò gli in.cenci.i deAJl'AvanN/ e ,l'cccup-a:z.:.one, ma. nu militare, di Pa1azzo Marino, dove ar.icora -dominava l'arrrumimistrazione sociailisl.a, e aùJ 'ex isotto~grei'a.r,io ag ..i ln,l.erro Coo-radini che, consule Giolitti, conlnbul al!l'airmamenLo del~e bmde fasciste ed accordò irc,pimii.1à a tutu i 1ioro delil bi, è i,ndubbiam1en.'1.eoffen~1vc ,pe,r Ruiru. M..d)grra.dot 11fl, i < ro renliim011.li, Cor raidini e Lu,;i'.>nn.•, !ara:nino dai! or0jeLar:oalo ita,li::11.1, cons,d~n' i sempr~ ,:om-? gli slrumenc.i ;-,ii c-!hra,i defila k::-hna e .'a vittoria dal :asc:smo, e q,1 nd1 ln caiusa d~'. mar11~io c]~·t !e masse. -oBersaglio • • umorIst1co (tre palle per un soldo) 11 co-rri&pon.dente del Popolo d' Italia dai Bw'Jiino - non è d.eHo che .non si passa essere nel,lo ,stesso '.empo cciniii;po.ndente da Benlino è.e.i Popolo d'Italia e un perfetto imbecille - ha faUo mo-rire a LQIÙ:r..grado la nO<Slr'avalorosa con:,pagna AngeliJCa Ba'1abanoH. Capisco! Cc111quel ,po' po' di reclame che Ja nostra ccmpagna -- viva più che mai - va lacer-..do al fascismo e a Mussc)]ini, il desiderio .-la,scisla cl.i fan1a morLre dev'essere viviJsimo. Farla morire, s· mter:de, come Matteotti. .Farla morire ... con un colpo cl.i telegrafo, pE'r ,pc<i sentirsi smenti.re iii g,.orno dopo, è slu.prdo. E' slup;i,do, anche perchè i:l corrispondente i,n queisticine, ~ era ,an-rivalo a capi.re che il vz•lore e La notcr:elà del:a nos'ra compaigna valevano la spesa di un le'k,gra:roma da Berlino a Mtl::ino, doveva ,i:,ur sa.pere che Angcili,ca Balab;inc-ff non rs!Siedeva più in Russia da qualc-he anno. Ma, riçe1o, non è otbliga,torio c.he i corri.;pc.ndenli dcll'esl.ero del P0pofo d'Italia siano inlelli•genti. Anzi! L' ioll'becillilà del cr0r:.'Sponde:1te b~- linese in:tpallidisce peirò di frclllte alla cana,gl-ivs::a disinvo,tura del giornwle <li Musso.k.nà. Infatti in Wl breve commento alle. no. t=z:a... martuaria il giornale mussoliniano trova mcd o di soriv€il'e che la B3 [a. banoif: "Nel movimento socialista italiano diede prova di acido isettarrsno e non si guadagnò che scarse simpatie , , e cO'Ildude: « Probahilmente essa è morta dopo la morte delle sue illusioni politiche"· . '.'iel movimento socialista -itabmo Auge'lica Bakbanoff noo si gu.a;dagtnò cenamente ,le simpatie, ne Ja r-iconoscenz.i, d.i Ben.ilo Mussolini. In quanto a!l. Testo ... !a. sciamo correre. Se quelle ohe il g1ori,ale della fu.ma e.tffar.istica « F.ratelJi Mu$- solw • chiiarna « iUusicmi politiche , sono mo.rte come è morta Ange!lica &i;.abancff, noi sociali-s'.i possiamo sta.re aJlegri. Le ncstre... hlLusi-cati virva~o ~ inchioderanno ne11a tutte le Jlu.s1oni fasciste. ,Però, 1l'1M1ti.c~.ait.aoiecrO'log-io i,.mebre dellLa.nostra camipag;na è incompleto. Bisogna wWungere che se Mussolini ,ha poLu.to sfa.mars-i qualche volta, qua.ndQ per camera. da letlo si serviva delle vtJl- ~e <lei ponti .di Losanna, lo clRive ;:>roprio a,1,1' «aci<lo settarismo» deJllla nostra valorosa con:ipagna; che è merito o col,. pa, di questo «acido setLaa-i,smo~ se Mussodri,ni,da tllll iignoto giornaLUlllColo eh Ro- =~ è salilo fon J all'Auanfi! nostro. di cui si è servito <:Ome tr~po1ino per spiccaa-e il salto ... verso il' impero. ,Diaffil!llel Certe cose non -1e dov.rebbe ignora.re aJ «l!Ikl,goo» Arnaldo, ge.renle · de:lla firma affaristica «Fratelli Mussofuti,». 1II Guguss di Lugano, duro a o.!dere com.e re bestie -da soma, continua a èedicaTe un neretto setlim.a,na.'!e « Ai cust1>- cl.i <leri. principtJi immortai1i». L'tt<lti.mo mer.ta d'essere letto per intero. &co1o: « La Rivoluzi-One francese - per quanto riuoluzionada - no,r aveva abolito. naturalmente, il Ministro degli Affari Esteri, il quale era un certo Buchot, testa di legno grandiosa, che vivacchiava tutto il giorno al caffè Harday, dove i /affo. 11iniandavano a cercarlo per fargli apporre la firma alle «note» che andavano al Caverni stranieri. E' inuti/~ a,ggiun. gere che era un perfetto iignorante. A Termidoro, il nostro Buchot fu •ovescJc<to come tanfi altri, insieme con Robespierre. M~ Buchol n<>nsi perse di coraggio, e a chi lo sosfit1..-iva,il ,signor Miot, si pre6Mtò umilmente a chiedere un posticino nc>gliuffici del Mnr.Jsfero degli Esteri per sbarcare •tl lunario. Vedendo con profonda angoscia che Miot Faceva il sordo egli, ancor più umiliante, disse: - Se 'voi 11011 mi giucl.icaLe capa<:e cl.i occupar-e un posl<>,d' IÌilillJ)Ìegato,da,tem\>.net~o di fat. !.'.orino Se non !o~e storico, non sarebbe da credere. Ma sotto le ir,idescenli fraseologie dei prine-iipii~mmortalJ c'è di tutto: c'è pt?rsino un Ministro degli Esteri che, a riuoluz,ione passata, s'accorge di avere solamente ri «nume1 i» necessari per fare il !ottorino ». Naiturailm~-te. io Ua1Scio ,aJ, Guguss di Lugamo t,utla •La ,res,ponsabil<ità di questa ... invenzione storica. iMa se a,nche ~l fallo fosse ,storicam@le vere>, esso st.aa-eJbbes()llo a cllinosbrare 1a n<.!ssuna diffe.re.nza - nelle manifestaz.ioni E: neg,Ji effetti J,-e.ggi-Or~-· fra le pa.ssate 0 !le recenli rLvoluziCU1i. J'erohè a .ri,vcdu:z.ione f-a.scista passata, non sa.ranno pochi. i F.ar.i:nacci che si a,c. c~a.nno di a'Veu-esoJamenLe i numeri ncoos.sarr-1per fare iii fa.echino ferrovi.arrjo, e sa'.~o mc.Ji~,sime i d.ilretlori di squi4. ie P1:l o meno fesse, ohe si acco.rgeranno di non ipossedere nemmc,no i numeri per fa:re il fa.itlorino di redazione. SamtissLma pazie:nza! Proprio quelli de,! Gueuss •di ,Lugano devc,no toccare certi tamil * * * Augusteo, una fra le tarn.ti,ss:iuneinizia. t1ve •pseudo •tetterarie ohe sorgO'llo come fonthi in regime fascis!.a, si è i:refisso di stah~l:ire: « ••• per quali vie e con quale spi.rito la tradizione italiana ha posto, nella storia, le preTTU!ssedell'odierno fascismo>. Hglio di tanti. pa,clri .... e di molte madri, i.I fascismo rtenta di cla.rsi 'UIIla, pate.rn.iià. 11 c~ito è aljduo, ma la d2.sim.- voHura fascista è di mille cubili superiore a queste pi,cccllezze. Cosi, per conto cl.i Augustea, i più noti sarltlori del fascismo :ullustre.ranno tutte quel!le ligure della sto-ria Haii.aina. "che abbiano in qualunque modo precorso le correnti che oggi dominano la r.azione ». E 1a befla co1<lezione Si inti- '.olerà appunto: I Precursori del Fascismo. Nel leggere •l'elenco delle figure defila storia i1:aliana che merta.no -l'alto caica-e d'=ere cita1e come precorritrici dcl fasc~s-mo, trevo che il maestro elemwtare cl.i scucfa Frainco Ciarlantini si è asstmto il c=•pit.o cl.i cuclna,re ~n sal.,a, ffaiscisla Griosuè Carducci, Ha u.n bel c01raigg.ioquesLo ci,a,lilrooe di Carlain.tinj, vecchia conoscenza nostra di altri ,tempi. Giosuè Carducci, i-I cantore di Sal<tn<I, l'autore del!le Fonti del Clitunno, del « Cam.t.o dell'amore », di. • Nostri e nostri morti~- Risponderanno il di de la ver.detta de la giustizia e de la libertà. precurso«'e del fascismo? Tiri v.ia, tiri via l'ex rivoluzionario Ciairlamtini Ci scaio, purtroppo, n~lla stQl'ia. i1a1:ana ipe!'SOna.~gi de~i d'&sere eleva,ti a •preou,nsc<l'i aeI faiscismo. Sila, i Borgi'la, i Medi!ci, Majno della. Spinetta, Gasparcme, Passarrnoote, i.I Passatore ... cortese, Musohn.o, ecc. ec.c. Qui ,gli scr-v!tori fascisti poss0010 .artti.nger« a piene mani. Qui c'è glcria. per tutti. Ma. oper carità di p-alriia, procu:r.mo ,cli ncai coarl.aminaa-e ile pu:r,e e sante glorie ita.lrl:.a:ne. ,1:1 popolo ilaaia.no non perdonerebbe questo deilii~o e ne chiederebbe conto illi idi de.I.Ila vendetta, della giusti- -.. zia e de11a. iliibert à. Quel, ,giorno i.Il ciaJtrone Ciiaa<JantrrJ paissea-ehbe un brutto qiu.arto d'ora. MafiJa.roua. LettedreallaFrancia Il Carnevale di Nlsza «Signorti e signore, fate largo a S. M. Carnevale 49.o, che fa la sua. solenne entrala nella prediletta città di Nizza•. Con queste parole <li prammatica i tre grandii quoti<liani locaii - per la ai.rcoslanza usciti in veste spe,cia.le con disegni a colori riproducenti carri, cavalcate e mascherate partecipanti al «cono~ e i nume-rosi setbim.anali hanno dato inizio alle {este carnevalesche , che si sus· segui.ranno quasci. ininterrotte per lutto il carnevale, che a N~z.za sono ve-rame:nte straoz-dinarie, ricche e folli. Il centro d,i questa ciità cosmopolita, ricca, lussuosa, è completamente trasformato; -tribune immense, sfarzo di il11.llI!Lila.zione,centinaia e centinaia di lampadine multicoloni. riflettono soggetti intonati alle feste; numerosi carri più o meno indovinati, cavalcate allegariche,' mosce.rate grottesche e ,varie migliaia di maschere iso,late per-corrono le pi.azze e le v;e centrali battagliando, senza un momento ili sosta, a colpi cl.i «confetti~ (cfu-.chetbi di carta colorala) colla folla strabocchevole che si p:gia su tutto il percorro, e alle ore piccine, quando il centro si svuota della folla minuta, che torna a casa stanca e ripresa dal pen· siero del lr.iste domani. e l'all.ra dei for. tunati di tutti ti! mondo - e;he accorrono q_ui_a ~odersi il tiepido sole cl.i questa n,1:era incantata - si riversa nei nume• rosi «casinos», «palaces» e «music-haU» uno spesso strato cl.i dischetti alti ~ certi .posli, ~O centimetri, dà l'imp~one di ca.mmmare su una, neve variopinta e benigna. _Il popolino - piccoli impiegati, OJ,e· ra1, - ha avuto l'illusr.one di una uguagliaru:a, si è sentilo pari ai «cresi» cai quali ha scambiato manale di co.nfelt.ì ~enza soggezione alcuna ed ha yuotalo d borsellino f:110 all'ultimo franco pur di essere l'ultimo a lanciar~ una manata di «conietli» e di lanciare l'tdtimo lazzo. Eppure è qu,i dove il conlraslo fra ricch~z.za e miseria è più gn ..nde, eVlidente, stridente: a! ma.llino, quando glj operai. stanchi <letlai .gazzarra della notte e preoccwpati per il poco danaro gettato, vanno al lavc,ro, passano davanti ai «ca. sinos», wi «palaces• sontuo~ e sfolgoranti ed at «music-hall» trovano le stra• de ingombre per lungo tratto di velture e df a~t?i:riobili che attendono finisca la or~i.a. Ll'nzuata quando il caos fragoroso del corso svanisce e le numerose e sfia. late 1n1i...~chee fanfare PQpo!.ari manda- ~ano gli ultimi e ormai lamentosi squilli. Sul tappeto verde dei «camnos» l'oro corre a rivoli, cambiando ogni momento ~adrone; nei «palaccs» l'elites cosmoipo. IHa d~- e s'ubriaca cl.i vin.i da 100 fr. la botbgha, i~c1i «miu,ic-hall» i baroni d~l . ~o si CO'D.tendono a mucchi di biglietti di grosso taglio le «stelle» in voga che si presentano, nude completa-

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