L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXXI - n. 9 - 26 febbraio 1927

AN O XXXI. (A. P.) ZURIGO, 26 fE!-rnRAIO l'J27. Num. 9. ' TBLE·FONO 4475 - Conto-Clreques N. VTIT-3646. SEITJMANALE DEL PARTITO S0Cb\LISTA ITALIANO NELLA SVIZZERA' Ce.ntNimi 15 la ~ ABBONAMENTI PER LA SVIZZERA PER L'ANNO 1926: REDAZIONE: PREZZI DELLE INSERZIONI· I anno, fr. 6.-; 6 mesi, fr. 3,-; 3 mesi fu-. 1.50 , L'Avvenire del Lavoratore • AMMlNISTRAZIONE: f.ommi~sione Esecutiva del P. S. I. ?c-r 11:)~ e, ~zto di linea (largbena una colonna). :io c~nt Pe-r réclame continuala, prezzi eia O<mVenirsi PER L'ESTERO: 1 anno, fr. 16; 6 mesi fr. 8; 3 mesi, fr. 2,50. Al Partito Comun;sta d' Ital;a I Al Partito Socialista dei lavoratori italiani I Al Partito Repubblicano ;taliano I Ai Grup_p; .Anarchici ìta.Jian1 I Dai ccnlri di laYoro e dalle galere, dai domic;Ji coalli come dai luoghi di emigrazione, quotidianamente giungono al nostro parlilo le invocazioni più accorale all'unità di inlenli C' di azione dei parliti prolelari italiani contro la dillalura fascista. Il prolelarato inluisce che l' éra delle sue ~:::.onfillc tramonterà il gior_ no in cui cesseranno le disastrose ri~sc jnlesline tra i parli li che da esso ripelon:> la clollrina e la forza. Credete voi, compagni del P. C. d. I., del P. S. L. l., del P. R. I. e dei G.. \. I. di poter continuare rrcll'a- ;,'onc -di critica c:-clusivamenle negali\'a al regime fascista, di sottile dif_ fcrenziazione te0rica tra di no·i, di in·z:ati,·c particolar'sle e d:scordi? Hitenete ,·erarnenlc con la p~rse\'eranza in questi sistemi di assoh·erc ai fìni che sono la ragione d, csistenr.a e di \':la dc, rispelli,·i organ·smi di partilo e di degnamente rispondere· alla aspeltatiYa fiduciosa che i la- ,·oratori .clfllal'a r;pongono in noi? Il Partito Socialista Italiano pensa che la continuazione di questo indL r·zzo da parte degli organismi proletari ilaliani, sia un lrad:rnenlo ver_ so noi sfnssi e ,·erso le masse che ci ~ci!l)ono. Ecs.o rit'cnc g'unlo il momento in cui i pnrl!li debbo:10 compiere un ·gesto che segni l'inizio di una nuova éra di atliYità e di !olla. destinalo ad un;fìcarc la battagJ:a e qu?ndi a ridestare le energ;e delle mas~e italiane dioor:cnlalc e dt~pre$,e. ~on è diffìci 1c la ricerca di tma. base comune di programma e di azionc. E.s"a bal1..a s.p0ntanea cd eYÌdenle dall'esame della situazione ila- '' Corriere PA.RIGI, febbraio. - Parigi proletar:a e socialista ha accompagnalo donwnic..-i sc.'.>rsa all'estrema dimora del Pere Lachaise la salma di; Gustavo Rouanel, pioniere e cornbaltenle del socialismo francese. Tra la folla dei conven.uli alla mesta cerimon:a, frammischiali alla seh·a di bandiere rosse che circonda,·ano C' srguivano la bara, ernno gli esp~- nenli di tulle le tendenze del mo, 1mcnlo proletario: dalle rapprcscn- · lanze del Parl;lo Soc;aJisla (S. F. f. O.) al quale il defunto apparleneYa, ai nostri compagni Lafonl. Paul-Louis Moràct ecc. del Parlilo socialisla ..comunisla, ai comunisti Happoport. Dunois. ecc. I grandi morti hanno questa Yirlù: d 1( fare inl011.10 alle proprie spoglie la tregua dell~ passioni e dei dissensi e di real1u.are per un'ora il sogno dell'unità proletaria. Mezzo secolo di storia del sociaf ic;mo fran:::.esc è scomparso con Guslavo Rouanet. Egli apparteneva a quella generazione che raccolse la fiaccola del pcns· ero r cicli' azione socialista all' in<l0:na11· rl<'lla tragedia della Comune. Dr'po .r•he \'Pr. aiL Ics ebbe represrn 1wl s',n_".(a"l'Proico lcnlati,-o degli insni-1· par'g'n· del 1871, quando tutlo ~l'mbrav:1 fìnito cri il lerrore degli a'1)orj fer9cernenlc reazionari della Terza Repubblica dominava la Yila pubhl:ca di Francia, lalun.i uomini aITrnnlarono COraggiosamnle il bando, la fucilala, la miscr:a. A costoro che si chiamarono Guesde, Lafarguc. Blanqui, Bcnoil :Malon, il prolelarialo francese dc,·e la sua 1•:nascila. Dalle loro mani Rouanct r:ccvdlt· la fiaccola dell'L clr•a per pa~sa1·!a alla generazione' immerlialamrnl<> succ<'ssiYa che s'in_ lilola a .Taurèc;. Cò Jt,111nosPnlilo i laYOralori del popo'are quart:rrc <li Clign.ancourl - - cl1C' vollc1·0 Houanel loro depul.alo per ollrc 20 a.nni - ammassali in altcggianwnlo di mestizia ricono- ,;cc·nlc- at passag,f o dr Ila salma dell'ardimcnloc;o p'onicre, drl tenace comballcnlc. dirella al luogo del :·i_ poso presso il "Mui·o che conobl>r il martirio c le Fosse che racchiudono liana e dalla visione degli ideali e degli interessi della classe lavoratrice. Alla ditla/ura fasci sia, espressione politica <iellapiit spie/ala dominazione della <'lasse capitalistica, opporre ;I programma della Repubblica Socialista sotto il controllo delle libere orga11izza::ioni proletane ilalicme. per l'mn,;amenlo all'opera di comp/c'la reden::ione morale ed economica delle classi lauoral rici e del paese tutto intiero. Su questa base comune che è al fondo delle nostre dollrine, lulla una serie di ini7.alive cd urgenti può avere sviluppo. Dalla creazione di una unica grandc Opera di soccon:o in fa,·ore delle y;llime del fasc:smo, alla persc,·eranlc opera di propaganda e di press:one presso le Tnlernazion.ali poli_ I ichc e s· ndacal i per un'azione di boi- ~ollaggio del rcimc dittalo1•;a1C' italiano, fìno al complelo ragg:ungi_ mcnlo della mèla proposlaci, tullo un lungo camm:no gli aggruppamen_ l: politic.i del pi-oleta,rialo ilaliano pol>sono e debbono compiere insieme. .\Ila »o'a cond:,(onc che, clenosli !'.!lic~,.~lu:;y:~mi, i rancori le mcschirÌc abilità del passalo e...c;~: sap_!)iano <' \'OgLano portare nella comune baL taglia un·an·ma nuoYa di fraternità e di stima rcc;proca, ardente ·olo del dei::derio della lotta r della YOlon là della ,·itto,<a . Il Par1;10 Socialista !'aliano allenc!P da vo: quella ric;posla che gli operai <·cl i compap-11· d'Jlalia inYocano e ~penrno. -o- • • par1g-1no ,, k spoglie dc: comunisti fuciJali nel 1871. Quei s:gnorj dC'll 'Aclion Franrais<' non hanno forluna. in ,·rrilà. Dopo a,·er durali tanti sforz; pe1· scre.clilarc la scuola la;ca, dopo a,·er ccm1ballulo con tanto ardorc per Santa G:ornnn·1 d'.\rco, dopo, insomma. aYcr re~· molttplici e cosi segnalali serYigi a Ila causa della Ch ·esa, ceco che -;i Yerlonr) falli hrrsagl;o dei f1iù Yel<>no~i stra! cl questa! Sono sia.li, nienlemrn->. che minacciati di :::comunica. Per fortuna che all'rpo_ ca in cu· ,<,·iamo lr ,;comun.icl;ir non hanno un. grand<. c·fì'Pllo! Co'oro che ne sono raggiunti, ;n questo b~rbaro periodo di miv-reden7.a, non risd1Ìano una sorte s·nt lr a quella di quel certo imperatore che dovette viaggiare sino a Canossa e buscarsi un tremendo raITrcddore ncll' attesa di rssere riccYulo P perdonato dal papa. Oggi Si può essere scomunicali e cons.erYare buon appel ilo, bere benr C' mangiare meglio. anda1·senc al Lea_ lro o al drmcing! Og~i è preferibile csscrc scomunicalo che condannalo al dom·cilio coallo, per esempio. Xcssuna tragica sorlp minaccia quindi il rubicondo Daudel ed il truce ~faurras: ,'!'-Si lo sanno ma \'Ogliono recitar la parlr di martiri j11squ'au bou1. Sta in fatto c:hc il nazionalismo franase è vissuto ftno ad• og~i deL l'::iiulo mntcr:alr <' morale del clero allo C" basso C' della massa dei fedcli. La scomunica 1> ù che turbare J'àni_ 111:1 del miscredente ':\Iaurras è dcslinata a turbare la cassetta del movimento monarchic-o cd a mettere in scrio pericolo il bilancio del relalirn organo quotidiano, l',klion FrançaL se. Qui è la morale della rrsislcn7..a r della lolla. fl papa accusa il nazionalismo mo_ ·1archico frances,~ di aw·r di,·inizzalo il concetto di n.azionr, di aYcr retrocesso la rnlig:one n strnmcnlo di go- ,·erno. rd infìnr addita i dir.genti rlcl moYimento c.omC' scrittori immo_ rali ed empi. :\fa. buon Dio!, la c1·, ina chiare,~ ,·cggenza di Sua Santità, scopre solamcnlc• opgi <·iò d; Clii lulli s'erano 1otecaGino • 1anco Zurigo accodi da un pezzo e ehc gli ac,eusali stessi non a,·cyano mai celalo? I .e teorie della rag·on di Stato, ed i libri immorali rd cmpi ► di Maurrns, son.o YC'Cch di almeno vcnli anni! E dire, invece, che lìno a sci mesi fa i nazionnlis! i francesi furono i fìgli predilclli della Chiesa <li Homa ! Ogni mese una santa cd apostolica lwnedi.zionc. Cosa è suC'ccsso nei frallcmpo? Oh, unn cosa scmpJidssima: la ChiC'sa è ·11, ia di acc:irdarsi con la Repubblica lak-n ed ant'clcricalc di Poincaré e cli Briand, sulla base di Yanlaggi poco celesti ma moL lo terreni: m'ss:oni in Oriente. tolleranza nel rcingrC'sso di qualc.hr cnnr~rcgazione espulsa. ccc. Finchr il \'aticnno ha speralo di polcrna ro,·escial'C facendo le\'a sulla camelcleri<' nazionalista e monarr hica, lullr le s.ue lcnerezzc furono per quest'ullima, ma poichè s'è fìnalm~'nlc ac\·orio che il tcnlati,·o era ,·ano, ha ben pensalo c-hc ,·alc,·a meglio acco1·dars. con l'empia Rcpubhh:·a p::1· qua I che pie!cola concessione. Ed il Papa come icri scomunica- , a i repubblicani, oggi scomurfca i monarc.l1ici. [ quali ullimi 11011 han.no però ncs~una ragione di lamentarsi: css· :,ono assertori C' s:!guaci della leor·a della forza. E la Chiesa anche. I! loro !orlo è di essere deboli e la chiesa qu:ndi li abbandona. Logicis..c;imo anche sr p:lCO cristiano. La Ch:csa è per i goYern.i forti e ,;tabili. In IlaJ.a è con Mussolini e con il fascismo che ha, le sle se teorie c che conccp:scc la religione allo stesso modo dc; nnzional'sti fran_ ces·: la sola di!Tcrcnza sta nel fallo che il fasc·smo è al potere menlre il naz:onalis.mo francese non lo sarà mai. Ed il papa esalta Mussolini e !·,:::.omunica ~laul'l'as e Daudel. Quando si professa la teoria della forza, non. b:sogna scandalizzarsi del\, conseguenze che ne derivano ... • • * TI bollellino quoli.cI' a.no della disocc.upazionc in Francia reca cifre ogni g:omo più impress;onanli. Ed il bollcllino per cs.sc1·e ufficiale è reticente ed incsallo. ~ell'ullima sctl:mana, secondo le c-ifrc della P1·e[cllur-a ,dlzlla Senna, il numrro dei disoccupali della regione par:gina sarebbe aumentalo di circa ollomila. Ma basta fare un giro p2r i quartieri operai della Nation o spingersi no; centri della ban/ieue p:>r accorgers. che ess· sono molli, molli di più. Poincaré 1·ispondentlo alle inlcrprllanze alla Camera ha dello che la cifra tolnle degli chom<'urs non :-.upera i duecentomila. f:,g~1si è rifer:to :1 disocn1pali che percepiscono il ~uss.'.dio: s è di'menllcalo di di_ rr che in qucsla c:rra non sono com_ prcs; i disoccupati stranieri che sono la maggioranza. Il di-;occupalo l'>lran.icro s,. guàrda bene, infalli, dall'andare ad inscri- ,·e1·si negli u ffìci per i sussidi, pcrchè sa che ~arebbc come mettersi in no_ la per il réf 01Llemenl immediato. Il rimpalr:o è la spada di Damocle sospesa sulla trsta dello sli-aniern disoccupato. La co.;;a è gra\'C soprallullo per la C'migrazion2 italiana che non n1olr e non può r'mpatriare. E' ,·cramenlc lragicn la 5:tua.zionc di questi nostri c-ompagni coslrclli ad allraYcrsarc la crisi scn.za J'a iulo del magro sus5iclio go,·ern.aliYo. Le aulor:tà francesi sono ormai decise nllo sfollamenlo dell'emigrar.'onc ed invc-x di procedervi pubhlicamenlc, uffìcialmenle, ricorrono a,l espedienti di polizia. Ollrc quC'llo. cJcj sussidi, c'è l'altro delle carie cli id<'nlilà, senza dellc qnali non si ha c!irillo al soggiorno rei _al lavoro in Franc·a. Cna rccentr legge slabiliscr che lalc rarla c-os.li 375 fr. r fa e<X'ezionc solo prr i la\'oralori salariali i quali apnunlo hnnrio clirillo ad una lassa r'dolla di 10 fr. L'anno scorso in.YeC" la carta 01·dinar:a co-slaYa 68 fr. " cp1c-llapc-r gli operai 10 fr.; di fallo p::rò. C'/>ll inlcrprclazioni rrslriltivc dPlla legf.{c. il fisco riusci a far pagarc la <'nrla fi8 fr. a quasi lulli gli operai. Quc._t'anno 1c aulorilù hanno pre<;crillo chC' la carta da ()8 fr. non può c•sserc r;nnovala c:hr con una cquival<>nlc da 375 fr. ed il :\finislero dC'I La,·oro. nel c·onlempo, 11a dato istruzioni a lulli i datori di lnrnro affìnrhr non assumano opC'rai s.traZurigo. Militarstrasse 20 n:eri i quali non. siar1;0 muniti della carta d'1dc11ililù operaia da 40 fr. Chi possiede l'allra -. ed è pUI·- troppo la grande maggioranza - può rC'slarc in Frane a a_pallo dj f2:- re il lur;sta, il commerc1anle o 11s1r•norc ! -~ L'cmigrazionl: straniera eh ·_nm~ta fa,orila, ingagg ala da goYerni e_ mcluslr'ali quando se ne aYcv~ b sogno, oggi che rappresc!1l~ un _1ngorr~- bro cd un peso Jìnanz ar,o_. Y1cne naettala al di b dcHa fronl1era come ~111I mone s.premulo. Tullo ciò è llella log ca capitalistica: in rcg'nw 1>orghese il laYoro, la mano cl'op~ra non sono forse delle merci abbandonale al giuoco della clornanda c dell'offerta? Tcn :1> ·1c cr· uo-~o pu rl roppo che ha per p:>sla 1:{'miser:a. l'in[clic_ilà, l'cs·stenza della grande maggioranza del genere umano. Fasciasntioi ! Uccidete!!! Il Torchio organo fascista pubb/,ca q1wsta .specie di proclama eh~ i! una aperta ;ncita::ione all'assassinio dei fuornscili. . , /.;(1 mano nera internazionale: plutocra:.ia, f uon_1scit[smo, massone_ r:a alla banca, gmdaismo. Orvta, dunque. f oscisli. che amale cli appassionala dedbone il Duce, 11arcale le [ronli<'r<'! . . .. A decine a cenlinwa, a migliaia. PercorreÌe tutte /e strade del mondo, in quei paesi ~ov·~ còns{dcrala_ am:ci:ia 11era per I Tlalw osp1l~re 1 più tenaci e calfit1i rJemici nostri; frug(lle tulle le contrade, insozza_l~ d~L la consucl1Lcli11eblasfema anl1-1talw_ 1w: immergei<' le punte d<'lle uoslre l>aionelle negli immonclez:ai dei borde/I i frcmc<'si. . . Vi troverei<' gdi-assas.<;rn·. . Le vostre armi si insudicieran110 di ìelame, di veleno, di sangue. Ma c,wete occasione di puri(ìcare, poi. . . Ora riò che Si deve fare, CIO che l>isogn·afare, n<'lnome sacro del/' fla_ lia e del Duce, e colp:re. 1 Dare la caccia. spietata e sen:.a_ tregua. crudele e defìr:tiliu_a,ad og:1~ mandanle e ad ogni sicar!o, ~t lut~i 1 fa/si ;taliani. i (ìnt; italiani. gli ex-italiani. Ouunque si trovino, deuono cadere. Lo sterminio deue essere inesorabile e assoluto. Neppure il r!corélo di costoro deve sopravviuere. . . , Cosi, solamente cosi. s1 puo sollePare /'lla/ia dall'incubo immanente, salvarla da/l'abisso in cui la si vuol g<'flare. · [,<e salve:::a del Duce lo r>uole! Fascisti, a noi! Ucciclete! A Zonzo DI OCCUPAZIONE !11 Icalia rutti Jayorano, 11011 si sciopcrn più è ,l'età d'oro ma ... C:'è la cronaca dei giornali. ] o se fossi del Partito praporrci, tr'.) 11011 si può proporre, questo è volga,-is ima scuola demo::.ralica, farci istanza al 1ducc ma- ({nifico - è 1 ]'ultimo titolo laiudatii1vo tcfo.~rafaitogili da Tripoli - che si s:>p primcssc ,rutta la stampa, aimeno la filo fa cista, ,·i sarebbe mono concorrenza, poi ,più controllaibiie le notizie di cronaca. Co ì in piena età. d'on il Corriere della Sera p,ubl:Jlicaohe l'atlt-ro ~iorno c1a un azente di polizia ohe i sparava al Commissariato di 1pO'liziaIJ)Crchè c-ra ·in mi·seria, ed era padre di bambini! Giovedì 17, il '!110desimo ~!io~na'lc pubblicava nella pag-ina di croaa,~a. seconda c:,lonna, il suicidio d: 1111 in~ezncre; 'Più souto, quella di un facchino che fa ailtrcttanto, 11011 trovando occupazione. Ma il ij)iù aur:0so è •per l'annuncio aippairs'>. per ;a ri.::crca di una dattilo,zrafa prati- <.:a!ltc. Le candidate dovevano prec:..;ntarsi 1ll~ ore 14: cbbc·nc, dalle 8 del 111abti110avcva,10 g-ià ~nva ·o la n'>rt'ne-ria cd aMe 14 il portinaio do- ,-~ttc servirsi daH' .inaffia t'>io per allonltanare la {('ente che era a>Jita a ccnti,naia di persone. Questi fatti. sono il risul,tato della 1nlitica fascista: q)anc ~1cro, prc tito f rzoso. disoccupazicm::. e se 11011a- , rcm') il fegato sa~,o di detronizzare s:mili tiranni, ili popolo i1talia110subin't tra hrevc anohc ila milra~lia. I fatti di Napoli L'8 febbraio scorso, il • Tcophile G-autier •, piroscafo francese ormeggiava nella rada di Tapoli, pro,~enirnle dal Pireo e dirrllo a :\fars:gl1a. \'cnli antifascisti, operai in magg·,oranza, erano riusc li ad in~en<le!·- si con alcuni uomini clell'equ1pagg10 l' quindi ad essere imbarcali clande~ st:11~11ncntc, nascosti nella sl,Ya. In mezzo ad cs~i erano riuscite ad inlrnfolarsi due sp e -~he non lardarono ad avYerlirc della cosa le autorità fasc:stc della città. Dopo una prima visita i.n[rnlluosa drlla poi iz.a, Ycrso le selle della sera il piroscafo Yiene i11Yaso da circa e ('Il lo mirti fascisti Ìft dh·isa guidati da una delle due spie. I ,·cnl i rifu_ g:ali Yen~ono ,;covati e condòtli ·sopra conerta. ,·l!n11ero massacrnli a C'Olp: di pugnnlr, di bastone ferralo, cli boxe. f corpi dei mor:bondi e dei feriti, dei quali taluni con gli occhi fuo1 i dalle orbite, e con la materia cerebrale fuor1 dei crani spezzali. ,·enncro -caricali su deJlc barche e condotti a !erra. Aìla scena selvaggia assislcva il console francese messo nella imposs'bililà d'impedirla. Taluni uomini dell'equipaggio avendo tentato di recai-c agli infelici soccorso, vennerò anch'essi malmenati. Tre degli anlifascisli sono riuscil~ od c,·it.are il massa.ero perchè erans1 r,fu,.,·ali in luogo separalo da quello o . dei compagni. T racconli dei marinai del , Gaur ic,· , s.ono veramente lerrificanlf. lje iene faS-c:sle si sono gettale sui disoraziali con. feroc;a bestiale. La o . coperta del piros:.:afo reca ancora 1 segni del massacro: larghe chiaz7,e di sangue e gntmi di mater;a cerebrale dovunque. Degno di ammira7:iion.e fu il conte_ gno dell'equipaggio e del comand.an: le che tentarono di salvare i venti nn li fasc·sli fìn.chè fu loro possibile. Uno dei maJ·in,ai ohe per aver proleslatù, \'enne fallo og<{ello delle violcnze fase· sic, brandito un coltello Si difese ferendo due delle camicie nere. T quotidiani francesi Lli slama.ne domandano spiegazioni dell'episodio al Ministro drgli Esteri, anch'e per il fallo che a bordo del piroscafo si trnvaYa nel momento (rel massacro il console di Francia. Angelica·Balabanoff .'von conosciamo i fini reconditi che haruw spinto l'Agenzia f ascisla ilaliana a diramare per il mondo il canard della morte di Angelica Balabanon·. Fors~ il desic/(!rio di 11eder troncala la in.'>tancabile propaganda che con la parola e con gli scrilli la nostra compagna conduce contro la dilla tura fasci sia? Oppure le piccole necessiià di una stampa ridolla al .,ilen:io f or=alo <fa un governo so_ spelloso e pauroso di tutto e di tutti? Ad ogni modo noi non possiamo che ringra;;iare i f ascisli dell' Agen- :ia romana. Se e.'>Sihan saputo farei uivere qualche ora cli angoscia e di trepidazione. ne siamo stati largamente compensa/i dal plebiscito di dolore prima, di gioia poi, che ha fatto capo al nostro giornale ed alla Dire.;ione del nostro Partito nelle giornale d' incerle=za sulla sorte deL la nostra compagna. E prirna a ringraziar/i dovrebbe essere l'Angelica stessa che ha avuto la proua più evidente cli quanto aff elio memore e riconoscente sia circondala la sua opera e la sua v.'/a da parte de; proletari di tulli i paesi e cli quelli italiani in particolare. Da, cenlri più lontani ove viue dispersa la nostra emigrazione operaia. 11'1,,grammi, brevi biglieli; ri_ hoccanl1 rii /repida::ione e di accoram<'nlo .\0110 affluiti al nostro giornalr> quali testimonianze di un amore che ,; soprr1//u/lo r;conoscen-za. ,\ngel1rr1 BC1/abanoff sa oggi in q11ale1111s11riatesori della sua fede e <i<'iia su I propaganda profusi in ven_ li anni di apo<,tolato in mezzo alle masse italiane abbiano frulli(ìcato in a/Tetto per le; e in devozione per /'Idra. Lo coi a compagne, ci perdonerà se commettiamo una indiscrezione ed un arbitrio. Ci piace in questa occa_ siOll<'riportare un brano delle sue ancora inedile ~fomorie ove espone te ragioni psicologiche e politiche che la sp'nsero a svolgere la Sila uifc, cli militante rivoluzionw·ia in me:::o al proletariato ciel nostro p((eS<'. ... Fu in lclli condi::ioni di spJrilo che un anno dopo io mi bulla; nel movimento politico. .\'aturalmente uolli cl<'dicarmi acl 1111 genere di /a_ l'Oro richiedente i/ massimo di sacri_ {ìcio. La 11iadella Russia mi era chiusa perchè era <'uid<'nlea tutti eh' io fossi socia Usta ccl io mancavo di lutti quegli elemenli che sono indispensa- /);/i a chi è costrello a lavorare nel .~egre/o della cospircc::ione... .lii ci de_ cidelli <;o/odopo at1<'r trovalo chi, s<'condo me, non meno dei proletari <' ronladin; russi soffriva ed al pari di loro subi11a un mo/leplic<' giogo: gli emigrnnli ilalicmi. Durnnle i uiaggi che con i 1111e1 parenti av<'vo fallo allraverso le ciL là balneari dell'Europa mi ero sentita sempre pit'! attratta uerso quelli che nella loro qualità di senza patria nel senso doppio della parola venivano doppiamente sfruttati, vilipesi, oppressi. • Li vedevo fare i lavori piil fati_ cosi. piil sporchi, piil disprezzati, op_ pure 11m1liars; divertendo i boriihesi sazi ecl oziosi, per guadagnarsi un pez::o d1 pane. colla musica o con delle pagliacciate. Cosi maturò in me il desiderio di darmi interamente al lavoro fra e per gli emigranti italiani italiani in Isvi=zera ... Volli mettere semplicemente a disposizione dei diseredai; la mia conoscenza delle lingue ed in genere tutto ciò che sape_ vo. Volevo 'restituire non fosse che in parte alla classe lavoratrice ciò che dalla società da essa manlenuta aveva ricevuto merce i, privilegi in cui ero nata. • ... Il passaggio da[ lavoro in Isuiz- ::era a quello in Italia si operò insensibilmente. Una spedie di se1ezione socialista essendosi compiuta Tntorno a me. ven,.vo chiamala sempre più spesso in Italia ed i/ trasloco de_ finilivo dalla S11i::zera non fu che un passo esteriore venuto a completare la fusi one intima fra i/ mio essere socialista ed il mio lavoro in mez::o al proletariato italiano ed il Partito Socialista llaliano •. Ed il proletariato italiano ve ne è riconoscente e v; ama, compagna, come il Partito Socialista Italiano è fiero ed orgoglioso di voi! Unbellopasticc « Giorni fa era lo stato maggi.ore superstite della vecchia Confederazione Generale del Lavoro che trovava nel Fascismo corporanvo un esperhnento ardito, degno di grande attenzione e di rispetto. Oggi è la f or- ::a del cattolicesimo, che piega la sua esverienza millenaria e la sua dottrina sociale ad un segno di approvazione e di c<Jllaborazione con le forze nuove dell'ordinamento sindacai.e. Si tratta ora di vedere i risultari pratici•. Così il Popolo d'Italia di sabato s::onso. ~on è difficile capire chi in qttesto bdl pastiooio ipiega. € noJ1 è quindi difficile capire quaH sara,nno i « rJsu.1rn ti ,p-ra'tic: » attesi daUl'Ol'~ano musS'>liniano. Fascismo e Vatican:> - Cesare e P:0ro? - si I itrava,no .... e gli cx: confedorali famio la fitl?'ura dei bocohi bast:ma t1. Questi sono j Ti uJ ta,ti pratici di certo ma:cchiavcllismo ::1 cartamc·nto ridotto. -o-

eontro Il la guerra e il fascismo manlf'esto Lavo,'(.1/ori e Soc,ialisfi di tuffi i Paesi, Le granw po,tenze imperialiste, guidate daJila G.ran Breta.g,na, invia,no in Cina nuova.mente delbe navi da guerra e deLle U>\:;J>pe. 1n opposizione con i membr~ ii.ndt. delll'Ai,semblea Jegislalwa deM' lrndia, si s.pediscono dci soldati ~indu» ,contro la C:in-a, cioè degl,i a.sservHi contr-0 ad altri asservili. D'ailtra parl.e, mentre la Gram Bretattn.a ha inizi.a-lo dci n~goz.ia-1.i per !a revis1cm.e -dei. Traitl.ati iniqui, Le aJlt.re gramdi j>o1.enze, •SJ)iendo il lc-ro momento, s,i ast~ono da•1 dare qualsiasi ris<posla alle ri.vendicaz.ioni della Rivoluzi<)l11e etnese. P!ERICOLI DI GUERRA IN ESTREMO ORIE:HE " I'.l capitalismo inlerna.ziooaJe aP:J)Cgtia i.il Cm.a i generali d-z,1Jacoiitro rwohuione. Le forze reazionarie vo,g'li.oaw se:IM.irs.i ,cl.ella rivoluzione cinese come pere-testo per rompere I.e .rcl.azio:n.i diip,J.oma.tiohe .oon la Russia dei Soviels. Da.lll:a ~a ci'Vlilecinese In.V'lacciam-0 d.i s-0,rgere a•v1v•e:o.i:ment-atlii da an.el:tere in pericelo li.a ~ deJ moodo. Per garaintire la vi.La e iJ commercio deg;li .s-:..rarur.riin Cd,na, n()Jl vi è hiso.g.no oè <li esercito nè cli flotte. Gli ,st.ram.ieri sa.ranno in sicurezza appena l'oppressi-0ne strani~:i 0-0n -provooherà più l'odk, del po 1.olo cinese. Unite dunque o lavc,ratori socia!listi di tutti i paesi., .la v~a voce a, quella del mc,vi.m=to laburista :iinglese &I qua,le l<Xt,a ,pe.rohè la Cina abbi.a iù suo posLo fra le Nazioni del mondo, ,padrona dei suoi desti.ni. Sostenete con tulti i vostri sforzj il moviment{) di eanancipazi-01nc òemocratioa e nazi.omaJe <le] J>0:p0'1ocinese, 1)1'0memc :teoessarie del:la libera7..ione del pro;c 1-arial'..o. Esigete dappertutto: Il :ritiro de}le truppe siraniere e dei n.avitJi di guerra; La sovrardlà assoluta deJ po.polo cinese La so,pp;r,essi-0Jl'1 di fuffl i lraMati miqui l.'abo-liria;;,,edeHe ccmcessiorri e dei privilegi de-Ila t'Xtraierritorjalifò, I' ir.d:pendenza doganale e pos:Jale dL,114 e;,," ». P~n!GOI I DI r:uERRA in AMERICA C:,si CO'llle.,vvient> jn est.remo Orien1e, an,::he ,n A.!11·; · ;, J,a pace è mina.cciab é:d <:a;i!:i!ism-0. Al M0 ,~co, un Govemo di o.p.erai e :·onta:lin-i si ~forza di so~lraa-re l.e. -}.Cch(>zze naiun. del paese aJtlo sgruttamenb dei cap;ta·listi slrMlieri e vuok restituire ili ~~e :11 ]'1' insieme del.1,aNazioo: Il ::apifcù.,•r'o americano, il quatle d? damav:l 1.-:?.r, incora in fa-vore del diritto dei popoli a dt•por.re di sè sles.si, o,~<:;i si Opp<',ne u~l .1 sua aividilà per il' pelr..i- !1., rr.~;,;:car', :..J-é'. 1obta di i.ndi!pend.:"1za de.I ,pop:,!o .' etl Messico ed organiz !:l -ie1 mov'.:nenl: :r,~urrezionali contro qu d G •vcrnu q·(:ra. e contadiino. Nello ste:-;. 60 t~mJ;,>!nlen,.:?ne con l,a forza de-!Je a.f'- m1 nel1e i,Jltc .nlem.e de'lile Repubblich;? del!'A:nM 'e-a Centa-ale. Protestate, ,cvoralori soc,ialisti di tut~i i Pal!S' ,on folle le forze socialiste e progressiste degli Stati Uniti, contro !o •mpe, 1a/i.~mc•omericano il quale vuol~ ~onquistare a •>re1:-r. di sand , 2 la sua sc,- vra11:tà sul pefrn · o. " E ,1ge ·e tl drril!o dr libera disposizione del Popolo messicano! :PERICOLI DI GUERiRA j111 EUROPA l•:;. anche in Europa dei nuovi per;c ,!: minacciain-0 h pruce. Ii fas~ :smo i tali.ano, eh( ha si)o6!. 'l lo il proletariat0 d' Itai1ia J, ~•i': 1 m~zzi eh resi.s.tenza i>Jh sfrulta:me·ILo ::.apitaili6ttco, a call.Sla de-1 qu::i,Je i migli-Ori uom·- ru <l.illa democrazia i!.3'liana soro, gli uni d.:lo!ti ahl'es:ifi.io, gli altri cos~re 1.' ana o•iser:a e -a.lla soffe.renza nei !uo.~h1 ,i' rlep:;-,t:.z1one, il cui regime di .~r-,;re snrpa.ssa di gran lunga tuffi gli orrori dello rarismo a~•anfii guerra; cer~..i d: ~iu,t.ifi <"-"'TI! la ,sua -dom·nazione d v10lPn~1 :il- !' mtor.no con de:Jle CO'llqtùs~e \' n!cn:: :ili es~ero. Esso ha fa.t:t.ode-11A1'.lbama •a S'i 1 e n:a, 0 .<so fenfa di ritmire sotto la sua d'- ., 1ione l' Unf!henia, la l/,;;11n11u. la Bulba, i,:, contro la J ., . ,lavia Gli ultimi Gcrrerni feudali dell'Europa, i Governi .dei paesi albanese, dei magna ti magi.ni, dei boyardj romeni si nun:iscono in~omo al fa, ..1.smo ital•ano 11 quale, da ,parte sua, è ~oilo da protezion,e delle Ba.oche di Loruclra e di \'e:w Yorlc. Lai Jugosb,via si ;>re;,:i_a febbrilmente a difendersi. Nei Balcani sembra rioro:forsi la situazione del 1914. Sotto la protezione :l'.'I Governo conservatore britannicJ e dc-I hsci5Jll0 :laliano, la re.1Zion1?un~h~rc~e ha schiac6a lo o*ni forza d.emol. a~ t· .:t nel pa:>se. ha potuto soitrarsi sfacc:atamcn\e ;i.il.i dauso<k de:1 disa.rmo dt>l fr,1l11to del Tr:anon e caipe;-Lare imp,n-,m<:n:e ~li ,:bblighi in.ternazionaili contr;i~:i nel 1921 che si oppone\"ano alla rc;l:iurai:;one degli Aubsbur~o. Attua1menl~ essa c;ILre al fascis,r.o it.aliano i beni t' :I sang.te dei CCG",t~iliniungheresi per comperare l'asse.nUmento ,di questo alb restaiurazione dcgii Ah~urgo. dell' I. o. s. Ma la ~aiuaz/one de g/ i Absb trr,--0 me/• lerebbe le baloneffe ungheres:. al serviuo deNa coniro rivofozio1z.! monarchica rrcNe repubbliche vicine, m.i":racc=ebbe tulf1 gli sfati li.m.r.lrof.idel perico-lo della guerra di rivincita e d.i restair:razio11e ungherese. In pre~nza di questi pericoli per la pace e Ja Jiberfà dei pop<>li, è un do11ere per i lavoratori e i socialisli dJ tutti i paesi di concentrare la totalità de1Je lo1 o forze cor...tro il Jascr,srno italiano e i suoi vnssalli, contro la reazione in Ungheria, in Romania, e in Bulgaria. · IL FASCISMO CONT AG !OSO - DENUNCIATE DAPIPERTUTTO 1 Cl<J · Ml I DEL F ASCl&MO ITALIA O. Comòatte'.e h palit.i.ca dei GovCI'ni impe:riailisti i q uah, .uzl1' inrteresse deEe loro cambi.nazi.on.i ~oisuohe, ora b Arabia e ora iln Abissiliia e IJ)"....r ass~curars: i a,ppo,g:g,iodeJ Governo i-tailiano a.ila poli lica d' i~ia.lij;mo in C..na, ..tra.rusconc la democrazia in favore del fascismo cb: ,groruda. del saiagu.:: -deJ p:roleta.:rialo il!alian-0 e prep1J:a nuove carncl:icine in tutto iJ SwJ •Es.". <iell' Eurqpa.. ,Persistete dovu.n.que a esigere ohe i Gc,vemi si r:Jiutino, in nome !degli ob1,J:,oh.i contra.tu nel 1921, a pe.r=ttere la 1x·stau.razio.oe ~li Abshu~o « Esigete dai Gove-r.ni a b:ise -demo::-r:itica che chiedano a.lfua Società delùe Nazioni id.i elevarsi. oonliro questi nuovi per.coli di ,gi.;erra ~. AL ~aTi ,di una. o,pidem.ia conUl4!.i.osa. i1 Fa.scismo si p:ro,pa,ga in Europa. G:li awe:n.i.me:nti di Liluania ùo .dimos,l.raoo. I ipericoJ.i ohe minacci.ano i 11,iovw.i Stato situali fra la Germania e la R.usSla &i sono ancora a-ccresciuti del recesnt.c scacoo <lel!lc negoziazioni pe.r un Tr.a.Ha- ~o di Ca=ci~ ira la Poloni.a e la Germania. In quesla parte dell'Euro.pa si voo.ono eguail.mente ai6.,gra.va.rsii periccli f,QJ' :la ,pa.cci e la Jibe;rt.à. Elevale :la vostra protesta, lavarafo.ri, socialisti -di tutti i paesi cO'Illlro il' ~.errore bia,n-co i!:l ìLih.1.i.ma. Uni1e ~ vocstre voc.• a quelle de:11.a. soci.lJl-,democrazia tede- ~c.ae dei soci!a.Li.sti poJ.acchi. ~chè si st3.- Wisca-no dei ~ eoonorwici e .poli-bc: pa.difid tra •la GerJ11.a:niae la Paboo.ia. lmperialisano e fascismo, slre'~,te .?6SOC:i:a,ti, mina.cci.aclo <law,pertutto ila paN dEfi mondo. La ,lotta .per ,La Libertà 5i r =Nega <dOVU111que alla 1otta -per la ,pacz. Campione deilll'uma,nità ià prolct.&ri,.1.-!.0 deve conquistare per i popoli la Lib~ta. peir l' Umam.itii Il.a Paice. Abbasso gli armamellli ! Abbasso fimperialismo da preda! Abbasso il regno scm~oso del fa- ~c,smo ! Viva il Sooialismo lnter-nauonak ! Parilgi, 14 tfebbraio 1927. L'ESECUTIVO deNa 1.O.S. * ,. * Abbiamo letto con interesse ed attenzione l'appello c,'ie resel:1tii,o della Seconda l11ferntizio 1wle ha rivolto 11;. socialisti ed ai la\'orwuri di tutti i ,:ae.c:f. La situazionJ moudiale, le me1:en11 !t( rialiste dei ,·ari ,.:a,,i 1 ali~ud, le in,·amùenti minac.:te cli gu:1rru i11 : : riente, vi sono lumeggiate con chiarezza ed efficacia. Il ruolo del fascismo italiano in Europa è posto nella sua v<:ra luce di centro delle forze reazionarie europee e, nellù c;tesso tempo, di agente delle mire e degli i111eressi riel capitalismo nord-americw10. Il manifesto è chiarovegp,ente '>Opratutto quando addita il pericolo imminente che sovrasta alla pace mondiale. Mentre nel secolo passala era l'Europa, anzi l'occidente europeo che decideva dei destini del mondo (un conflitto in questa parte era de- &tinato a ripercuotersi dapvrima. sul resto del continente e quindi in t11tto 11 mondo), ora él rapporto è capovolto. L'Europa da dieci anni ha perduta la sua egemonia e dipende dalle .;;ueantiche colonie. Un tempo essa trascinava l' America e l'Asia nelle sue guerre: oggi so110 l' Asin e l'America che minacdcmo di coinvolgerla nelle loro. /;" tJuiluli nei vcfroli del Messico e nelle concessioni in Cina che il manifesto addita i pericoli imminenti di [Werra Dia,gnosi marxislicamente esalta che noi sottoscriviamo e farciamo 110çtra. co~a I' lÌllll(jllC che cj lrall1e11e dal 11umifestarf tutrn intera e completa la nostra apprO\•azione e la nostra solidari<•la ali' appello socia1-demoaalico? Cosa è, anzi, che ci tiene lontani e ci fa avversari - noi socialisti italiani dMI' h1tC'rnazio11ale stt'ssrr :, F: U metodo, (; l' i111postazio11(' d..:lla lotta, smu, le armi della lott~, stes- -,a, che noi , i teniamo no11 snfo inadeguate ma pericolose ed illusorie ai fini della vittoria rni il proletariafn è chiamato. Dice il manifesto: « Csig-ctc dai '.!O- ,.erni a base <lcmO'.:rati-caelle do.mrnclino ,dia So.::ctà dch!cNazi'rni di le- \arsi contro questi nuovi ,pericoli di !.!·ucrra ». La Società delle Nazioni? I gover11ia lum democratica? VecchiP illu1otecaGino 1anco I .'AVVENIRE DEL LAVOR.\TORE sioni rivestile di nomi nuovi, destinate a più gravi e luttuosi in!mccc>,si. Tali enunciazioni ci riportau,J al f)eriodo del!' immediato anteguerra. all'epoca cioè in cui nelle file del!' Internazionale socialista si respirava rmell' atmosfera di ottimis,no collaborazionista del quale ti risvegliarono i colpi di cannone dell'agosto 19/4. Anche allora, in fregola di revi,ioni marxiste, si pensava e si diccvrt che lo spirito umanitario e pacifista diffuso e l'avvento al potere delle borghesie democratiche erano insufficienti garanzie contro il pericolo gmve. E si irrideva il catastrofismo del mar:dc;mo ortodosso che sosteneva essere la guerra insita nella società borgfiese, come lo sbocco inevitabile del si- \ t cma della conco, renza e della lotta capitali sta. /,u bufera è avpena passata, la tre111cndalezione non è ancor scontata che l'Internazionale crede dei metodi ,, degii errori di quella morta il 2 ai:roslo 1914, torna a farsi banditrice delle medesime illusioni. Anche oggi la Seconda lnternazlorude rum avendo più fiducia neUa azione internazionale del proletariato - che 1111 tem110 era ritenuta dai socialisti di tutte le scuole come l'unica e seria garanzia della pace mondiale ripone tutte le sue speranze nello sviluppo e nella democratizzazione della Società delle Nazioni. Essa chiude gli occhi per non vedere che la Società delle Nazioni si rivel,ri ogni {!iomo cli più come la palestra dei tor- //lidab:li interessi economici e ,politici delle grandi nazioni capitalistiche fili' la r,rof)I ia cons<:rvazione e difesa. l'Internazionale social-democratica sembra aver dimenticato che c'è al mondo una sola forza capace cli arrestare il morula dal baratro verso cui gli inevitabili sviluppi del sistema di produzione capitalistico lo sospin- ~e: il proletariato. In questo essa non ha più fiducia, e volge invece le prore della speranza verso le insidie della collaborazio11e borghese. Verso n110\'C:delusioni, verso nuovi disastri. -<>- Alla classlaevoratnscveizzera Al moti ed alle lotte rivoluzionarie, che scoppiarono nei diversi paesi d'Europa a guerra finita, seguì un piITTOdo durante il quale r.iusci alla borghes.i.a di tenere provvisori.amenle oppressa la massa lavoratrice. Col terrore bianco, con la pi.ii sfacciata giustizia di classe e altri mezzi brutali si strozzò ogni molo di liberazione, ma qu.a.ndo la borghesia capi che la marea rirroluzionaria montava malgrado tutto, essa creò il carnefice della clàsse lavoratrice: li Fascismo! Questo s.'g.nihcò per la borghesia il mezzo controrivoluzionario preventivo. Per i lavorai.ori invee.e signlhca: in pr,ìmo lu.c>g-0oppressi<Xll.e sanguinosa, poi perdita dei d.mtti e delle libertà politiche ed economiche, indi salari miserabili ed orario di 'Lavoro prolungato. Elevamento dei profitti senza misura da una pat'le. miseria morale ed econ,omioa, a.I disotLo del livello d'anteguerra, dal!' altra.; entrale abbondanti ed assicurate per chi. o.on lavora, sirutlam~lo illimitato di. chi lavora: ecco gli scopi che la borghesia si proj>One di raggiungere attraverso il fascismo . La d.istru.i.one de~ ortamz.zazioni e delle cooperative; l'annientamento di lutle le orga.nizzazioni politiche e di tulte le istituzioni culturali dei lavoratori sono pietre angolari del sist.ema fascista. L'Italia è il paese tipico dove il fascismo la .!;eguìto queste linee d'azione con una costanza, una barbarità ed una inconsiderazione senza pari. Tutto frantumalo que,l che era della classe lavoratrice, il tiro fascista si è allungato sino a colpire anche i borghesi meno barbari e meno crelirri. Mig~aia di morti e di feriti, molte diecine di arrestati, conlina:t.i ed esul1' case di po,p-0!0 e coopexai'r,e distrutte, segnano la strada percor~a dalle or-le fasciste e restano a Leslimoniare della barbarie .... del latin sangue gentile. Il mov.imento fascista si è in questi. ullimi lernpi allargato anche a cerlt pa~.;1 cosidelti «democratici.. i qua,li lo ve<l J no di buc-n oxhio e gh fac:.litano l'~ntrata nel loro territorio, app'lrenteml·nte sotto la pressione delle lotL sociali, che la crisi ca,pitalisltc:i, ?.\'an~ales• a gran passi, loro impone. Al numero dei paesi che minacciano d1 ceder.e alle press· om ,I~! bsc1$mO italiano (e g,;à devon0 to'l~rar:: ;l princ;pi0 del movimento !ascist::j :ipparliene an che la Svizzera. Con la scusa di «impedire che si ,.:- clu offesa a govern.; stranieri od I! uomini di Governo estero•, le auti,rità svizzere si permettono di mandar.:; ~pioni ( ed anche agenti provocatori) a1 c::>- mizii d.1 pro~.ta della massa lavonlri ce svizzera ed anche di censurare e respingere la letteralu.ra anufaso.sla. Co:1 questo le autorità svizzere intendono mantenersi aperli le possibilità d1 d1mostrare il loro servilismo a Mussolini al momenlo opportuno. Gh imprenditori, i capila.listi ed altn speculatori d'ogni sorta tialulano con gioia ed appoggiano 1a penetrazione fascista nel noslro paese. Il fascismo deve dar loro maggiori po.ssibililà di alt.acca.re i lavoratori onde stabilire almeno la lirannia capitalislica sopra di lor.o. La classe lavo-ratrice qrizzera deve pre!:'iare la massima. atlenzione alla prepotente penetrazione fascista e sopralutto le organizzazioni sindacali do 10no impedire che i lavoratori ilabani entrino in Isvizzera a mezzo del contralto di lavoro fascista che li ocbliga a fare il crumiro ai loro colleghi svizzeri (1). Senza il contratto di lavoro fascista l'operaio non può lasciare l'Italia; senza questo contratto di lavoro non possono aver r;nnovati il pass,a.porto neppure quelli che dimorano da mollt anni in !svizzera. Contro la loro volontà 1 la- \ oratori italiani devono essere il mezzo per rovinare le già magre condizioni degli sfruLtati di tutli i paesi. In tal modo il fascismo ita!iano fa il suo malefico effetto non solo conlro il proletariato ilaFano, ma. aLLacca il -principio d'esisten= anche del proletariato degli altri paesi e ne rovina le condizioni. li fascismo significa l'aperta e brutaie dittatura della Borghesia. Questa lolla non può e non dq·,e essere la lotta di Wl péU-tito o di una organizzazione s'.ri<lacale. Le orga:n.iz.zazioni ed i partiti che si richama.no al1a loti..; di classe marxista devono trovarsi sulla stessa piattaforma per combattere il fiscismo. Questo è il compito che si è assunto il Comitato Centrale antifascista svizzero. Noi facci.amo appello a lutte Le o.rgan i.z:c.azi uni , a tu tt 1 .i. parti ti po li lici oper ru, a tutte le associ.azioni operaie d: sµort e di cultura, perchè aderiscano a! r.oslro movimento antiiascista, sia lccalmenle che nazionalmente. Lavoratori svizzeri, in piedi come urr sol uc;•mo per la lotta contro il fascismo! II Comitato Centrale antifascista. NB. - Le organizzazioni che sono d'acco,rdo col nostro progra.mma si notifichi.no al seguente indirizzo: Casella postale 64. Basilea 18 Il Sindacato •' d1 Partito ,, Voi pigliate atto che la dvoluzione /ascista ha tagliato il nodo gordiano e vi ha duto, nella legge sindacale, la legge dei vostri sogni. Ah! ma fino a ieri nori ce lo avevate detto che il vostro sogno era il Sindacato obbligatorio dominato da un partito politico borghesamente feroce, come il partito fascista! Ci avevate detto, ctnzi, che volevate lo Stato rilonosces- -:;e(.ed era, pratil 1 111ie11leottenuto) il i:;fndacato autonomo, libero. aperto a tutti come il ravwe:;entantc giuridico della classe luvorairice, come il procumtore suo nei c,>nrratti di lai·oro; taluni di voi, più giai:ubi11i, nl)n wlevww elle lo Stato riCOJ1(1Scessec, iol· d,~se autorità, :hl al!• f Si111lr1cati,li partito vo:itico o li :;onfe-,sione religiosa; altri, più girwdini, am111et levano la csistellza di f m ro rU 011e1-ti Sindacato, ma ch.1 u11punto pà la loro r1uc1lillì pm titc111ti ,J r011te:,,sionale, tcc:.tasscro fuori dri riconosci:1wntu dello Stato... /:' '/1111w!.J,rovesciata rome I/il guanto !,, po-:.izion,, dei 1·v stri postulati, vi mht/Jf)<1110in n110di r111c..sStiind_a_çatidi 1,al'flfo , e di <1uale /Hrrtito) e 1101• vi toflcrauo nepp11re come ussocfr1ziunc• di fatto, avere a11c/ie la d1smvr;1r ;m di zridare: Ma .'il' è sempre q11e1!o r/ie abbiamo reclamato! E tenetevelo, se avere scvperto che aa nei vostri sogni. Feneic\·elo il Sindacato obbligaforitJ <:ella ley,ge sindacale fascista, i,' Sinrlarnto che ;, ;11 ha diritto cli amminist,•!frsi, rii eÌ(!fU?;ue i suoi diri~e,1ti, di rùnvocill'e fl' sue assemblc!.', di tratwre con lu ;J, P~enza dei sod : :,IIOi crmtratti di fctvoro, ma per cui ti:1erano esc/1:sivamente i segretari 11,111:i•wtdi ai prefetti in negoziazioni clande'stù:e, ù1controliabili, swza sta-nJ)(i, con gli i111prr:1;ditori. T enctcvelo il voBl,·o Sù1clucato ddl'cra n11f)\'a, da voi SO"Tlltto nel vostro sef!,rr·tn. :na ~,,lfrmi~ a rhsso com1111icat,Jt'l n, il Sindacato di cui tanto vah!,'ono i trattati di lit: rnro, e/te lo Stato li rmmtlla sc>nza 11r1Jpurec/Jicdugli: « è wrmesso? », con 1111 sw1plne decretino co11 mi :1rescrive Uw i p(,droni possono. v1'- lcndo, far lavorare nove ore i11vece delle o([o pattuite, e pagarne n.;t11ral111l'llfe, otto solfonto, alla harlia della , ratiiicata Convellzio11e di \:\i asltiT1gto11. Co..,ì. ~iusra111c11tcs,cri,vc L' Operaio Italiano, orza1w clcllla C:rnfedcn,zir.nc Cc11cralcdel Lruvoro Jtalia11a. nella sua confutazione a~la famosa « dichiarazione dczli or.zaniuatori ccnfcckrali. detti Harnai i sctic sav:. Compagni, lavoratori, leggete '.' L'AvvedneirlLeavoratore,, Lacensuprraoceidmeplaca contro la stampa di opposizione eootinuazione di" Un'inchiesta sulle condizioni di vita io Volonla,, Un fal~o -inleressanle è che le prigioni sono incred~bi!ment-e pien~, ~ sino al punto che iJ Go rerno cerca conlinuarnente un progdto per promulgare delle amn•- ;tie. Nel 1919 fu un'«mnislia che mise 1n li'J1?1 ti tt,'!1 · dete-nu.i pol:ti.-ci. Nel 1921 ce ne fu un'altra che liberò lutl1 i d.,'.er.1iti, a~ C(.CCi'ione dei giornalisti e J,;gli ditori J· •(.c,n•ali. Nel 1923 un'~J- ,, ,, ..n-:-c~:., c½e pc rii, in real:a, nc·n mi,e Lr\ i1bcn.é. ~e:-,~n,n~•- Queslo ne suoi lralli pri.nc;pa.li, p~r ciò , hc 1 ·1:11,uJa la persecuzione d~lla sta:m.pJ Ad~s,l,, ciò che si riferisce a!Ja s1,µprc~--:c,nc cle'la libertà di parola, NESSUNA LIBERTA' di PAROLA. S1 -può ass::ilulamentc affermare .:he nessuna de!Je organizzaz:oni di &irustra ha la possibil:tà di t~ncre deUe riunioni, quaLunquc si.a la r:,:.iura di emi Il 5 d:- cembrr-, :l Vars:i,ia, la s,,gnorina Horr..ibm s è messa III ccn~alto con il Smci:1c:ito dei Fornai F.' un'organizzazione oh:! la stampa del r..aese considera come mode:.1,:., diretta da socialisti di destra. Ess:1 h:i i:;c,tul,1 rendersi conto della su:i all:v:ttt a l'n comizio indel~o per esigere lo ratificazione d~lla Convenzione cli Wash1!1~ton < 1a soppTess:one del lavorn notlurno ndle panclleri2, ciò ohe - come loro Lu!l1 sanno - è sta'.o riohieslo in lutli i ipa~i del mondo. La signorina Horrah:n, dunque, notò ne:la tribuna un ipalizioblo e, inle.rpellaii i suoi vic:ni, .-e:nne a sai:,ere che in ogni e;c-mizio un poliiz.i,ol~o si trnvava a t.a.1. luogo. tNon si c.reda ohe la Polizia polat:ca sia s;mile a quella ~lese. Essa pOTta il fucile, baio.nella in canna, e carlucciei e colme. 'li poliziotto, che si trQIV:wa st!Lla lribun.a, era in piena ,uniforme. Se!lllpre jlresente, ailrlorchè un discorso non è di s110 gusto, mette Je labbra a un fisoiio e il comiziio deve essere; sospeso. tLa .Polonia .ifferma di essere un paese poverissimo, ma, dietro nos'.re indagi,ni personali, po.ssiarno aiUerm.:ire ohe essa possiede una delle più numerose organizzazioni di polizia segreta d'Europa. Un .gra.n numero di agent,i ci soguiva dovunque ci recassimo. A ogni comizio ce r, er,a sempre presente un.a molwt.udine. Se nel comizio si trovav.1no delh persone considerale come pci,-icolose o ohe .io certo qual mc,do dis.piacevano alla Polizia, .un co~po di fischio dava l'ordine della chiusura e dello sci~glimento del coonizio e nello stesso m0menlo accorrevano rinJcrz.i di essa da ogni parte. ,Nella sc>la giornala di domenica, 5 dicembre, ;re comizi (na.tura:menle d'operai) furono scioll.i con la forza e mol4i operai ramasero feriti perchè i pc.liziotti usarono -i tale scopo .il calc:-0 dei loro iuci1i; ebbero luogo anche numerosi arresti. Quel giorno, un comizio a Varsavia è stato .sciolto e - secondo J' Exspres Warszawski - sono state arrz-siale 30 persone. Ad un al:ro comizio, molt:ssimi ,partecipanti sono slali percossi. Lo st.csso giorno, il Partito dei contadini della Russia bianca «Hromada bneva un'assemblea distrcltuale in un p'.cc:>lo villaggio dt,1!a r:::igione e 120 d::o!ega~ivi assistevano. La se<luh era api:ana cominciata quando la Polizia arrivò con grande apparato di forze. (Questa assembl:-a era tenuta ~n una casa pr:ivata i::- r:·hè nessuno vuo,J dare in aaitto locali per riunioni di questo ge:n··re. Ogni pro,prielario dichiara: • La Poltzia segreta può arrivare e noi non d~sideriamo avere fastidi). Age.n'.i in borghese e in unifr rme hanno iniziato l'assatlto aJla casa. N 01 abbiamo qui le fotografie della ca.sa doJ)'o la loro aggrossione: le finestre rclle, le p0rt2 sJonda,te, le( ten-dine l·aic~rate dalle baionette-, le sedie fracassale. I partecipanti all'asrLmblea furono cacciali fuori col calcio dei fucili. Quando si trovarono in istrada, aHri agenti li hanno peTcoss.i brutalmente. Il pTeside.nt;? dell'assemblea era M. Woloszyn, d~pulalo al Parlamenlo •pola-cco. f,u ci:•'J:ilo senza mi~ericcrd1a e lascialo esamine. Noi abbiamo visto la sua fologralia, presa in una ca~.:i.Yic;na, nel-la quale era s:ato lraspcrtato. La fotografia cc io mostra -d.isles" si, 1 letto, follo insangu;n,.to. Un'altra fotogr~fia ci mostr::i 1! S!.IO dorso e i suoi bracci nen dalle •perrosse e ri•g:i.te di sa:1.gu~. Un'altra ancora co lu presenta con h faccia e il capu <tvvol:o nelle bende. Fac~iamo notare -che il med:co ohe lo soccorsa, era un depul.:lo conscr.ra·tcre. ~ci abb:aimo lellt' ii crrl:f.c;.l,> medico da lui r'Jasciato, ;,t1c~tanle eh:., Wo!cszyn era st:i:o ferit J gr,tvemente da percosse date con il caìc1c, <li f.uci•li. Alla stessa riunione erano presenti altri du deputati, Miolla e Wolos7,yn. Essi subirono la stessa sorte e furono lasciali in terra privi di sensi e ci furono mostrati dei cerlificati medjc1 comprova nli ch'essi erano dati feriti -sravementc. Abbiamo avulo occasione ;oi di ir-- c-onlrare a Vana,,ia il \Volosyn, anco• ra debolissimo e con la testa tulla fasciata per le ferite riportale. Nello stesso giorno, il 5 dicembre, ao.ehe il Partilo Indipendente dei conladi.ni teneva una sua assemblea. Il suo presidente era un medico eminentissimo. Nato in Polonia, l'aveva abbandonau al princ.ipio dei suoi studi unin.rsitari che compì in Am.er1.ca dove si laureò in rr.edicina. Fu professore aR'Università di Kabsz sino al 1922. Si chiama Fiderkiewi<:z. Egl presiedeva dunque que,ta assemblea e fu soltanto grazi.e al prestigio di cui gdoe e alla sua autorità se i deputali parle.c.ipanti non v1:mne-ro bastonati dalla i:o!izia, ma non gli riuscì di impedire che !a assemblea fosse sciolta. Dimenticavamo di dire che Ilo sl:.-srn Fiderkiewicz, qualche giorno prima, mentre tentava di indire un comiizo eletto:rale nella sua circoscrizione e::sendo -igli ancora deputato al Parlamento - veniva percosso selvaggiamente dal'.a Polizia. Noi siamo 1n pos.- sesso di certificati medici a ltcstanti che egli ha sofferto seriamente in seguito a.i mal lrattameo.ti subili. Ci assumiamo ogni responsabilità nel dichiarare che i fatti da noi citati rappresenlano il procedimento abituale della polizia tutte le volle che essa ha sentore di un comizio, non importa da qual partito venga tenuto, se in esso vengono mosse e:ntiche al Governo. Ed ogni rrolla decine e decine di persone sono arrestate. E adesso qualche cosa su ciò c.he riguarda l'arresto e l'imp~giooamenl,J del cittadino polacco. Ogni agente d1 Polizia ha il dfritlo di arrestare che crede meglio ad eccezione dei membri del Parlamento. C'è ancora una legge in vigore in Polonia che vieta alla Polizia il loro arresto. Per poter procedere contro di loro, essa deve rivolgersi al Parlamento a!6iche ~so decida m merito, come da noi. A questo prc-pos1to possiamo dire qhe la Carnera ha conC€S~o raramente alh, Polizia l'aulorizz-izio:ie a proc.edere CO"- tro uno dei suoi membri s che i deputa ti svolgenti una critica attiva contro il Governo non sono rtate quasi mai privati dell'immunità par'.a!flentare, ~nchè su di essi gravino numerose imputazioni. Ma per liberarri dai rnoi avversari i:olitici, il Governo avrà l'anno prossimo un ollimo mezzo a sua disposizione, se vorrà impiegarlo: la Camera sarà sciolta e siccome fra il mo sc.iog1imenlo e l'inizjo del!.e nuove elezi'>ni deve decorrere un intervallo cli 80 giorni, durante il quale ogni deputato in carica scade, esso potrà farlo arrestare e con ciò perderà il diritto di presentarsi candidato. Scherz1tnd..o. sul serio AUTiO • OESA!RE,, Industriali, commercianti, rappresentar.ti ere. d'aulomobil: potrebbero allarmarsi, interpretando di trattarsi di una nuova aulorr.obile di rr.arca • Cesare ,. che s~a per lcznciwii fra le rro!teplici concorrenf:; ,r_enfre vogliamo alludere a Benito da Predappio, il quale oltre la fratedia che ista svolgendo nel!' Impero dei Gerarchi .... ha oitrepassato og11•ilimue di rid:colo, nelle sue ... esib:zioni cesaree 1 E' i•ero chz egli lavora ... e come! per J~ 1;,ondezza d12ll'lm,:ero dei pazzi, ma la SI.CL lprinc;',r;:n/e ,preoccu,paziorre, che lo css:llc:, è la f.randezza umoristica d· • ... 1 se stesse.! Si vede che ii meJ;;r.lorr-~nedi Pred~pp;o prende sul serio la tragicommedia che sfa rec.''cnd'J, e /"aufo-rec!ame confinua. Lo iedemrr.o dapprima a Mtlano (]JPrarire qzcc.le Duce. c:vvollo in un mante_llo verde, alla festa de, suoi gregari ... cl ,rarca .... ;,a/era. Più tardi ntercè la rnine,cc:a de1 lla marcia su Roma sua MaeM~ di Savoia, io nominava Capo dei Mimstrt ... e ccsì via, z;ia. Capo ... di tuffo/ ~ui,ndi da D~ce ... semp!rce a Duce mag,ni~ Leo ... e poscia inviato da Dio per la salVc>zza della ... siella d'Italia! Ma ora a· i' Il 1· • . l m I . a ,a e sa va dai bolscevichi. ed è in buone rrani ... di certi zm,oeria!i. e B"niio può ailargc.re le sue aspzrazroni! - Tutti i mezzi di rec/ame mod.!rr.a so:1,, a dispos.izrnne del Duce Afagr.if:co! E le sue f;ra,diose gesta devo110, per ordine .:i,, se sfosso, essere d:ffuse in tutto il Giobo ... che attende con ansia la ; . , d sua ~-n10-ne a ... Impera!ore \del/'unruerso 1,rtlero. La sua grandezza cmen;afografata ap, parve n,esi or sur.o, ,;i Piazza del Duomo a Mrlarro, davanfi al Palazzo ex reale dei Savoia con grande gioia ... esilararrfe dei buoni milanesi, ed ora detto films, sia Jace~do il giro clandestino all'estero. li radiu":, tutte le sere ... riceve da Rorr.a le ... ultime notizie del Duce! A Pari<Ji a Loridra. a Vienna, dovunque ne so~~ b I d't• · s a.or 1 , ... e ridono di lanfa .srcrrtd . 1 M "' ezza ... ma , agn-ifico continua incessante la sua reclame, ed in questi giorni ha fallo e, .!Fo- nd ere dalle sue gazzet le I . , come passa ~ ,s_ua giornata, incominciando dallo !o-b~digbo mattutino ... al suo barbiere modc'-10, e non potrebbe essere diverso 'l quale ~1· d • 1 6 t ra e... il volto truce , per-

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