L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXXI - n. 6 - 5 febbraio 1927

(A. P.) ZURIGO, 5 1EE.&BRAIO 1927. INIUIDl6. . ----------------------------------------- ' fELEFONO 4475 - ('.onto-Chèques N. Vlll-364b. SETTIM.\N,\LE DEL PAHTITO SOCl.\LIST.\ 11',\LL\NO NSLL:'\. S\'lZZEHA ------------- - -· ------------------------------------------- ABl30NAMENI1 PER LA SVIZZERA PIER L'ANNO 1926: HEDAZIONE: Aì\olMINISTRAZIONE: PREZZI DELLE INSERZIONI: I anno, lr. 6.-; 6 mesi, lr. 3,-; 3 mèsi f.r. 1.50 , L'Avvenire de/ Lavoratore , Zur:igo Lomrni:,sione Bsecu!iva del P. S. l. P~ Jmea. G q)ltzio di linea (\arghezea una colonna). ~e Cent Per réclame continuata, ,pTezzi da oonvenirsi PER L'[-STERO: 1 anno. !r. Ì6; 6 mesi fr. 8; 3 mesi, fr. 2,50. Contro i I na.zionalismo f\!.Cllk A'lpi Aipua11e iu ·trnvato UH giacin,ento di fesro. pare di bum1a qualità, ipare anche di u.na disorcta potenza. Buona notizia, perchè l~ mancanza di ferro è u,no dei ma'la~1111 più ,pesanti nella economia d~il' .~!alia. A ,parte la auestione se ! util1zzazione dclile cascate ct·ac.1uaper gc11~rarc cncr.g-ia elettrica ,p:issa o no r~durre di assa,i ~l bi•sog·nvdi •c,a,rbo11e- è certo che con la qi1a,nrità di oCJsìdetto carbone bianco ,di cui si dispone in Halia. una pro'Ciuzionc locale ,notov:ile di forro riso·lvcr•~bbc n::).lte difficoltà. tfelicit:~mo,:i dlm~ quc c:,gt!i scopritor·i del gi~ci,_ne~to dt fo!,ro e au,guri::i,rnoche altri g1a-.:1menl'i sia•noancora scoperti. Ma p,oiòhèùa so:i,pcrra avvic-ne nella ,nuova era fascista, il fascismo ha voluto - -come al solito - ricorrc,rc al ,bl,uff. .Di chi volete che sia il merito se un giaòmento idi ferro ha rivol~to il scg•ret:-i ddla sua esistenza, se non ,del fascismo e del suo duce? Ata,nto sia-mo arrivaN nel nos1 tro po~ vero paese, dove un avvL~11imento~1 <:aTaHereestraneo alle Nicende poi!: tlc::hcpuò essere 111-:.-esfsroa ·i succes~ di lLn ,governo. A QUèlStomodo non c1 meravig,lieremmo se, per wna SIJ)icgab•le ,reazion~. qualche antifascista -- fermandosi ail'la conti,nge,nza - dicesse: « Accidenti! Questo giacimento ,pareva ben ;:is-pettare a lasci~rs! scoprire!». Ohi sa che tla p:)verta di un paese è fattore di .ma~gior aspr~~- za nella lotta i.ra le c'lass-i,per cui ~ fascismo è ,proprio ,un fonomerno dei paesi ,poveri, non approva oerta11;ente questo mod:i <li ragio11arrc.Ma ,l a~- suroo crea l'assurdo, e il primo_ assuroo è pr·oq:i.riodi creazione fascista. scis.mo imche e sovra.tutto prr Qt'..lesta mi,nac::ia di ,;r:.ic·,ra che p•.::rta in sè. Nor., v0g-liam.o guerre; \·u.ziiam:i che o_g-nidislivdlo e-:onom:\:o fra Staro e Stato, cg-ni possibile di1SSèJ1so, sia1n:> regolati -::c-,1 u1.1apa,::~fica inte~.:i fra ~.li Stati. La class~ la,yoratrice di tuUi i ,p:.:csi -deve premere, ciascuna nei rig-,ìardi del proprio Govemo. ,pcrchè ,l'a1berrazion0 rnazionalista s.ia v:,n1ta e elimiq1ata. * * * Tanto più C1l1ci·I 11azionallism0 se .anche •1101a1T1ri 1va al'la giuerra che es.soa buon c::i;1to,propara -- è una malattia che costa assai a tutti i paesi e, prima ohe alle altre classi, al prodctari,ato. Lo stato di guerra - più o meno a-:.::entua.to, più o meno palese - impone situaz.ioni ~o:)nomicllc assurde e tal.vOltla <l'isastrose. Esso csig-e una ,particofarc attrezzatura dcli' industria metallurgica, pc1l cui •::erte ,imprese vivono idi vita ar-tifid,a,le e r.idhiedono u,napolitica di protezione che irr:p•nne sacrifici al paese in via dirètta c:il.l' alto costo dei prodotti metat!lurg-ici, tin 1via indiretta con 'le i1:1evitabili riperm.tssioni ùi una protezdone di questo genere su altr.i rami del'la produzione. L' a•g-,ico!tura deve produrre tanto <li Questo o di quel ,determimat:i rprodotto - ,g-rano in JPrimo hu,ogo - che, in caso di g-uena, metta il ipaese in istato di indipend0nza dal punto 1Lùi vista della nutrizione. Ma, se qt.:e! tale e tale -prodo•tt:i non fossero convenienti o fossero meno ooJwenien te di altri prodotti. perC'l1è;si deve i,nsiskre a imporne la coltura ? Si capisce che la convenienza 1si crt>a artificialmente a scapito di P.a1ntalJ11e:dazi •PTOtertorL Oi esempi •potrebbero molti,plicars,i: ma i! ·lettore ci ha senz' altrn capito. Vogtliamo di.re che questa fori!0a di indipendeuza. d' i11n,paese, oltre che pericolosa aigli effetti di poss~bili conflitti, è antieconomica, tropPQ pesante. Ta,nto più ,pesante qua~- Zurigo. M.ilitarslrass.e 20 - -·-. ·-·-·-------- t::; ~Jiù un paese è ,povero come il Jì'JStro. Ora, ,si cau:iiscc vllc industrial:i e ag-rari sia1no nazi:ma.hlsti: il loro ,portafogsli se ·ne avva,ntaigia. Ma non si capisce che i ceti ,numerosi i quali no·n hanno co;1µons da tagfriarc e prodo-~ti da ,ve1;.Jcir~fa:>..:ia1nacoro, per ra,g,ioni di 1 s0ntiment) che mcrita,no 'l1'l1.più acLdlo csa1nc, alle voci dei piccol:i gruppi interessati. Questi ceti ha,nno tutto da 1guada~na•rea essere .a.11ti-11azionalisti,a chtlc<lcre ohe nel camp,o ,politti-co gli Stari trovino mod~ di COU111J)Orprraecificamonte ed oquamontc la loro divorsità di as,pira'zioni e ,di i•ntcressi, e che 1101,campo economico ogni p.aese prOld.uca quello che meg,lio conviene nei rapporti oon -le condizioni tecniche del lor·o aITTibientce con le esigenze del , mercato, salvo a ,pro-cedere a,gli scambi con accordi che se non pci·- mettono subito la completa libertà, •tcntda111aJtlmeno ad essa. 1'rrtanto resta ipurtrnppo ,il fatto che l'lta'lia dovrà continuare ad importare g,ra-ndi quainti tà di forro e di ca•rbone ~ il ohe costituisce ,una <lobo~ lezza nella ,nostra bilancia commercia,le. 1E 1 bisognerà che a q.ucs·t:.>grave stato idi cose si ,yoJga attento anche l' •occhio dei lavorntori ,per jndicare quallc ,rhmedio• tQ quali q·imedi si devono •adottare. A~che qui ci s:ino due tesi op,postt:. L' u•na è - c· è bisogno d•i ,dirlo ? - • quella dei nazionalisti: « Bisogna essere pad•rnni •di zone che ci' diano materie prime ». Se-mpre la ig,uena. L'alt-ra dice: « Biso~na a,r,r~vare,sul terrem-oin·temazi011ale, ad uno stato di intesa coi ,paesi •ricchi di materie prime per-ohè u,na s:i,luzi011eequa rinterverug-ain favore ,dei paesi, pover•i1 ». La questione ,non è isemplice: c'è il pi:Clblorr.ad-e1] do ut cles che bisog,na risdtvere. Bisog-na ,pot,er dare per ,poter avere. C'è da foire 'luna valutazione del'le q1ost<rericchezze, 1 della nostra attifiud:inc ad a•umentarlc, deltle 1nstre cnr-rgie. Studio scrio. Ma la via tda seg-uirreè questa, e - se si ,·,:.iolevitare 1J,a -g,uerra- solo questa. Edg. Rov. loro che si impeg,rano a versG!re al Comi/ufo un contribu,'o di ahneno 5 fronch.i al mese. .Art. 8. - I Pari-Dii e Je Orgainizrazioni aderenii sono tenute a lare un versamento ài 300 franchi ,pe,r c~1,Nwre Fl fondo iniziale. Arl. 9. - Orge.mi del Cvimitato sono: a) H Comitato di.retJivo composto di 7 membn delegali: dalla CorJ-ederazione del Lavo.ro e di un membro pl·r cwscu,no de.i ,partiti o gruppi aderenti; b) il Comitato Esecutivo che è composto di quattro memori nominati dal Comitato direttivo; ,e) N Segr.?tario. Arl. 10. - Il Comitato Direttivo aimml.dsrra i fondi, p,romuove Je iniziative Ji cui alt uri. 5, e:.•priimele ,direttive ge1.erali e decide suiJe questioni di massima. lii Com:fafo Esecu/!Lvo è l'organo eroi;alore dei s:z.s,.sidi. Il Segretario tiene la conlabiJità del Comitato, ne cura le pratiche, redige i ·i·erbc.il1. Esso ha facoltà d,i decidere nei ca.si di estrema urgenza purchè non comparlino una erogazione di sussidi<J superiore alla cifra che verrà stabilila dal Comitato direttivo. Art. 11. - Ii Comitato si riserva di accettare altri Gruppi o Partiti che intenda,.o di aderire alt iniziati-va purchè oltc:mperino o..J.iecondizionip reviste al pre- &ente staiuto. Art. 12. - In caso ,di scio~limento del Comitato i fond,i eventuali riesiduati uerranrio i·ersati alla Cor:federazio.r..e Gene. rale del Lavoro la quale oorà cura d,i deslioorli ad uno sco,pl) analogo. '8i·sogna dunque <la,re, ,da1 re e dare, perchè i.I Oomrtato possa soccorrere iI! misura sufficiente i disgraziati ohe basisc:i,no nei iuoghi <li deportazione. Dare, a seconda dei propr-i mezzi, con slancio, con entJusiasmo. Da,11e oolia coscienza di c'Jmpiere un Sétcrosaruto dovere. Noi lanciamo questo ap,peflo ai cGmpaigni, ai ·Jetmri, agl'i amici, a tutt, i seguaci della ùibertà, .a.g,liuomi,ni di cuore. 'lnfatti, .~iorni fa un comunicato che sembraiva un g•rido di vitt'Jri~ contr_o un a•VTVersario,;: cht: provenr-·a evidentemente da fonte autoriz,zata, a.nmm:ia.va dhe rl giaci:nc.11ro era di ta: le ,jrmportanza da assicurare o:1Tla1 tutto il fabbisogno in feriro delll lta~ Jia senza •più •ri-:orrere all'estcr:i. C1 vol10ro dopo una dichiarazione d~I mmistro Vl{)\pi e .un'altra a11cora p1_u espHcita del mi,nistro Bel1 l'll~W per r~- meHere le cose a posto: si tratta, s1, di un giacimentJ jmportante, ma qua'ilto a pater far senza della importazione. eh. ci vuo·le a,ltro! sacrosanto dovere •htdù1)endentemente dall'azione che i 1Partiri di sinistra SV'Ol•gonoe isvolgeraruno - sempre più l\.l/l1itie concordi - 'Per sbarnzza.re- rl n:isbro disgraziato paese del,!a vergog1J1adel fascismo, quest'azione di salidarietà umana e frater.na deve riwnire t-utti gli itailia11i liberi e i1nsofferc11ti di ogni tiran,nia. Lezione di serietà data a ·individui certo altolocati. i quali tra:ttaino qu~stio.ni di questo g-enere com~ _sesi trattasse di ,una spediziooe•!I)nmltva. * * * Non c'è del Testo da mernvigiliarsi della stamburata ,pretesa che oramai in Iitatlia 110nabbiamo più bi.sog,no di ricorrere a•ll'estero. C'è, qui, una questione eco1 nomica sulla quale tutti si può essere d'accordo: avere in casa tanta ricchezza natura'lc è un bel varntag-gi'.). Ma la fcmna dell'annuncio tradisce lo spirito nazionalista. Par che dica a!l,li Stati es.portatori di ferro: « Ora•n::cafiacciamo senza del vostro minera-le. od ora a noi! • Il nazionalismo no-n è desidcriJ di indipc,1denza economica d'un ,paese; è tirannia di sopraffazione. Esso esprime questo sentimento: "Mi vogli9 altarg-a•re.E ogni occasi:inc che mi offre LLn'arma-per a1llargarrni a spese degli altri, mi ra-Ìforza ». Mi,n.accia,pericolo di g,uerra. Non si dica che scri,viamo mossi da urna,prevenzione. Non siamo schiavi di ,puq1t:•~1plioli'tici: sappiamo vedere .le case ome sono, belle o brutte che sianc-, favorevoli o sfavorevoli. E p'.)Ssiamodire che il fas ·ismo è appunto tutto imbeviuto di que to senti~ ment'.J di sopraffazione. Non è imitazione di (jualchc ,sca:lma11ato Jcl t1no di quel tale che .anni fa, scnven- do sul Popolo d'Italia, diceva ampollc-samonte che il M-edit0rra~1eoe, per la potenza italiana, una rrascurabi•lc pozza,nghcra e che bisog-na mira·rc oltre, vers0 rannpio oceano. No. è proprio nello SIJ)irito di tutti i fascisti, da·] duce al ,più piccolo Balilla, che r ItaUa « si dev<' allargare», ohe «deve farsi •Lmposto al sole», che essa deve a,vere un ,più ampio tcrrit0rio per la sua ,popo.lazione che si infitti- <;:e sempre ,più e deve a,nzi diventare ~empre più ,fitta perchè tali s::ino gli ordini di Mussobini. Ora, 110idobbi~uno combattere il ia- , Parte la scorsa settima,na. parte in questo numero. l'Avvenire dl Lavoratore ha J)llbblica-to un rapporto dettagliato e documentato sulle «deportaziooi,, politiche in Ita'lia. In questo rappo·rto sono notiz,ie e parl!cofari ohe fanno fremere. H fa-- scismo ,non solo si difende daii suo: a,v,yersari, ma compie su di ess,i le più basse, odiose, inuma11evendette. Aggiungere pa,rola,. commentare i fatti narrati nel dooumento significherebbe sminuire l'atroce grav,i1tà dei medesimi i.n se ste si ter,ribili. OucS'ta nostra ,narrazione ha '{)'r:ì-- dotto profo11da in-:pressione negli am1':c:nti itali1ni e svizzeri. L'Avvenire del Lavoratore è a,ndato lette-ralment1; a mba. I giornali socia•listi e dcmooratici da~la S\'izzera, ddla Francia e <lella Germania hanno ampiamoote riprJdottc il documento dcli' infamia fascista. Ma I" impressione, io sdogllo, ·la c,Jndainlla, sono bon po~ cosa, se 11011s:mo ser:-uiri immediatamente dal sentimwto dc-!la doverosa solie,13;·:c,à-- solidar;ctà tan1 z,i1bi1J-e ,·crso ,le vitlL111edi queste i,nfamie. La ;Jrvtesta verbale r~ 1ner.o che niente, ~e chi sente \'aHimo ·tn rivolta alla 11:1.rrazio1:cdi simil: fatti, 11011,p0nsa SL!biw ùi ve11irc ~n s:.içcorso ai di- :,1:aa7•iati _l!<: s,1:frc,110 pc-ne indcscriv'bili ner avere mantenuto fode alle propd~ idee, pc-r a,·ere fatto fromc cc,n ;:cr~zz.'.l. a!t!a tiran,nia feroce e stupida --· pit, '>lupida ,che forocc - che dcmina s,ul nostro disgraziat:1. paese. Sono uomini di og-ni età e condizione- ridotti a non avere mezzi di sus- $istcnza, -cacciati i~ paesi semi-barba•ri ('}Venon esiste a'louna possibi'li1tà di lavoro e di o:cupazione. Sono intere famgitie private del principale scstcg-no che lrung-uic:i11011cl1lamiscr:a e .nella fame. L"a-iuto - aiuto di clc11aro,di ve1no anca sti, <li pwne-- è urgente ed è do:veroso. A questo scopo si è ,costituito a Parigi un Comitato di Assistenza alle Vittime del Fascismo, del quale crectiamo utile rendere puJbbh<:olb statuto. Eccctlo: · A,rt. 1. - E' costituito a Parigi un Comitato d'assistenza alle vitf.ime del fascismo, composto dei rappresentanti della Confederazione Generale del Lavoro, del Pa,rfito Socialista dei Lavoratori Jtaliani, del ParWo Socialista italfo.no, del Par- /.ilo Repubblicano Jtaliar,o. Ar~. 2. - U Comitato si propone di aiutare: a) i profughi italiani che abbiano sofferto afli di persecuzione lascisfa; b) ,i compagni che per le stesse ragioni sono cercati o co11finaf.i in Italia e le loro famiglie. Art. 3. - Il .Comilaio si propone di socc<Yrrere precipuamente i soci dei partiti e delle orgcmizzazior.i che sono in esso rappresentate. A,rt, 4. -- Il solo fatto della d~occupazione non è elemento sulfi.cienle per :Jtienere il soccorso del Com~tato. Art. 5. - L'opera d: • assistenza del Comi!alo ai profugh: si esercita: a) nel laci/iiare /oru la ricerca di i.na occu.pazione; b) neila erogaz,ione di sussidi in da1.c.ro o in natura, med.ianlz le dislribi;- zione di buoni per pasti e allogg:, c) in tutte queUe altre forme cii aiu1 o irrtmC!dJaot c,1e uerra-:no uia via elabora!e e perfezionate dal Comitalo. Art. 6. - I fc,ndi del Comitato saranno costituiti: a) dalle contri/;uzioni fisse mensili dlii soci volontari; b) datlle contribuzioni degli organi aderenti; c) dai proventi della sottoscrizione pubbhca; d) dai "proventi di leste, lrattenirrenli, riurdoni, e di ogni a/Ira iniziativa del genere. Arl. 7. - Sono soci voiontari tutti co- * * * Per tu1tto qua,nto rigururda U Comitato di Assistenza scrivere al seguenle indirizw: On. ODDINO MORGARI Rue dc Charoime, 95 PARJS (Xl) !Le s:ittoscrizioni ed •i contributi individuali possono anche essere invia. t; ahl'amministrazionc de L'Avvenire del Lavoratore. Oal1' 1\vanti Uomini Rom;_ta, il deputato socialista di Torino e mt-mbro delia nostra Direzione, vien~ anch'esso arresi.alo all'indomani dei fatti di Bologna. Dopo quindici giorni cli delenzio:1e, viene U1Saocato in un vagone merci e spedito all'isola di Pantelleria. Una matlina egli s1 sante chiamato dal commissario ,;omandanLe dell'isoìa che gli comunica un telegramma del prefetto di Torino con cui si mvita "il conlinato Romit.a a presentare ricorso al ministero degli Interni contro il de· creto cli relegazione» con l'avvertenza che il ricorso sarà esaminato benevolmente. Conl:.-mp.oraneamenle un altro Lelegramma dei famigliari lo sollecita nl medesimo scopo con i'a.ssicurazione det buon e~ito. E' appunto il momento in c-ui il Duce sente il bisogno di recitare la commedia d-:Jla clemenza e della generosHà dopo la tra.gedia della rappresag1ia e della violem.a. Romitc1. risponde al commissario dell'isola che non pr~cntuà alcun ncorso. Il commissario insiste ed invita il nostro compagno a m:::tterc per iscritto il suo rifiuto. E Romita scrive: «Non intendo a.s.solutamtnle ricorrere contro un p~ovved.imento illegale ed ingiusto. Non esiile un caso Romita da sanare, ma il caso di lutti i co:1dannati e: perseguitali non solo di oggi ma da quattro ann: a questa parte». U R senso di pietà che è .unfaorz ( Letter"' aperta al siqn or X. u l)fflo ddl 11 strada) Egregio Signore, fllla lw l' :,lo nel numero pas5afo e uedrà ancora 1n questo numero del g orno/e il bel traélamcnlo che il gu· 'verno fa.,cic;ta fa ai cleporiati ... No. 11011 si preoccupi: non le chiedo le sue coloro <.:he ncn fan,~o poJiL ca. Ella appartiene ai ceto numerosissimo di coloro che non fanno po! tico. Ella l>aàa a: propri an·ari e non vuole noie: si iralli di fascisti, o di anqa_ sc:·si, - Ella vuol tra/lare con lutti. E poichè sa che l r ascisti sono, si, un p/.Jco rigorosi con quelli che 11011 Si piegano r acilme11le al loro volere, Elia anzi accarez::;a un po' p'ù i fa_ scist · che gli antifascisti. disposto magari anche a fare cli più se cli più OC· correrà fare. Non si sa mai ... Ma Ella è provvista di quel cerio buon senso da uomo della strada, che non prende partilo per nessuno, e diventa i,n cerio modo un arbitro della lotta che si svolge fra il governo fa- !:c,sta e quel che resta in piedi dei partili che esso ha uinlo. Ella dun_ que giudicherà. Il governo f asc:sla si impossessò oltre quattro anni fa del potere e, in questo tempo, molle cose si sono cambiale. Molti hanno hanno detto: • Bè, si tratta di un cambiamento di padrone. E poichè nostra funzione è quella d: servire, adesso attacchiamo l'asino alla (ìneslra che i I nuovo padrone vorrà•. Per essi nulla di mutato: servi prima, servi poi, servi sempre. Ah. sa: non parlo mica di tanti poveri diavoli che sono servi perchè ahimè, se vogliono mangiare devono accettare questa loro sorte ... Parlo sopratutto di tanti che potrebbero e dovrebbero essere indipen_ denti e che sono servi pcrchè natura ha negato loro un po' di schiena consistente: c,lli funzionari, pezzi grossi delle Universilà, ecc. ecc. Alcuni altri un tempo erano scalmanati socialisti, scalmanali sindae,alisti o comunisti, scalmanati organizzatori di operai. Individui che volevano essere qualche cosa salendo sulle spalle del proletariato, e per essere questo qualche cosa si preoc_ cupavano più di piacere alle masse che cli guidarle. Sono gli inconvenienti inevitabili dei grandi movimenti popolari. Ebbene: quando l'aria cambiò, qw~sli individui s'assicu_ rano la possibilità di essere qualche cosa passandlo di là. E bisogna riaonoscere che hanno fatto più presto a far carriera dopo il passaggio che prima. Dalla nostra parte e' era forse pit'1rigore di quanto non si dica.' Ci sono in(ìne. ultimi. quelli che cmeuano la loro idea e. rimasti per- .masi che quella idea è la buonn, hanno preteso di poterla conservare e anche di poterla di{endere. Come dice Lei, s!gnore? Che questi tali dovrebbero - per "'rudenza - ten<'!rtiper sè le loro idee senza pretendere d: mani{ estorle e di d:fen_ àerle? No: io sarei più logico, allora. lo direi: è proibito avere delle idee. Ma una vlla che le idee hanno preso poslo in un malcapitato cervello. dica un mo' lei: crede proprio che sia poss bile chiur/erle là dentro in modo che nulla trapeli della loro esislen::;a? .E se. come io credo, non è pos~fbile. come si fu? . Aggiunga una considerazione. Con de: liberali, una certa prudenza, via l possibile. Chi sa mantenere un certo qual 11serbo nella mani{ eslazione delie proprie iclee non ha nulla cfla lemere. J/a col f a.scrsmo la faccenda camb a specie. Son è questione di ncn a \'C ,·(' delle idee; è questione di clo\'C'l11~-:wcrc. fl,sogna essere, prù o meno, e piulloslo più che meno, {uscisti. Se no, poswno essere noie. fn t'al ca.so. fare omaggio a una ideo qualunque quando nella lesta non c'è n:ente che dia imp:ccio, io non so. m<,.nippongo che sia possibile . .l'!a fare omuggro a una idea che è con_ /raria o quellg. che occupa fermamenle ii suo poslo nel nostro cervello - cosa ne penM lei? - è un all"are pi11t/oslo clif(ìcile. Io direi anzi che è un an-are impossibile. Ebbene, egregio signore. c'è e/ella gente in Italia la quale è socialista, o comunista, o repubblicana, o anche wmplicc>menle clemocralica, la quale - c.,·.•C'ndoconuinta cldla bontà dei proprì principi - non ha voluto, non ha polulo, adattarsi a subire il reg:me fasci sta. E nei modi consen_ liti da principi universalmente ac_ ~olti, ha _credulo di poter man,'festare il p1:opr10 dissenso. dai pr·ncipi faSCtSI, e dal modo p1ultoslo energico con cui quei pr.ncipi sono mes~i in attua::ione. · Furono perse{;uilat; nel modò che anche Lei sa. . E poichè, malgrado le persecuzion,, e era ancora qualcuno che si ostinava nella sua opposizione, si è arriPali alla deporlaZJ 011,e, di cui Ella ha pciuto conoscere le dolcezze Che cosa ne pensa Lei, sig1;ore? fala mi risponde - accettaooo un po~ l'?me moneta di buona lega le spiegaz.Oni r asc Me - che s:amo alla consegucn::a degli attentai; contro Mussolinf. • Il fascismo - Ella mo_ stra d:. c?nstalare - s; identifica in Mussolini. Soppresso lui, il fascismo e per aria. Dunque ... •. Andiamo piano. Ghe il fascismo e il-~ ussolini sia un lllll'uno. questo lo d1con? rumorosamente i fa scisti per far piacere al loro duce; ma i più oculati di essi non lo credono. E non lo credo neppure io. Eh caro Lei: il r ascismo è un. r enomeno troppo compì.~sso, perchè si possa pers.onifi- ~arlo_ in un uomo. Che Mussolini gli impruna un certo carattere particolare, questo non si nega; ma è ques/ ·one di esteriorità di etichetta non aifro. ' ' Poi, è proprio del parere, Lei, che : quattro attentali - o anche sola qual~~rno di_essi - siano opera dei part1li, degli aggruppamenti, dei cet, contro cui il Governo fasc:sta tanto s'accanisce? lo non voglio che Ella creda a quello che - a proposito di qualcuno degli allentali - si sussurra in certi ambienti frances·, proprio frances.:. Ci può essere del romanzo - e i rapporti fra Garibaldi e certi messi italiani possono non aver nien.. te a che fare coll'attentato Lucetti, col viaggio ( che rimase allo stato di progetto) di Sc:voli, e via dicendo. Ma, vede, io leggo qualche volta dei giornali fasçisti - e trovo in essi, qualche volta mascherato, qualche volta apertamente mani{ es lato, un certo disprezzo per le opposizioni le quali all'azione violenta del fascismo non hanno saputo opporre altro che le chiacchiere e - aggiungono - la paura. Le chiacchiere - ne convengo - non sono una bella istituzione; ma non sono neanche fucili, revolver, bombe e neanche bastoni. La paura poi è tutto il contrario di queste cose. Comunque, sta di fatto che i partiti di opposizione non hanno nel loro prograrpma - e nella loro azione - neanche ['ombra dell'attentato indiviàuale. • Responsab-flità morale•, Lei mi suggerisce, tanto per esporre lutti gli argomenti dei fascisti. Ella 'è uomo della strada - e i fatti li vuol esaminare al lume del semplice buon senso, senza schiavitù di formule. Ebbene, ecco il momento d1 g;ud1carc: se si applica il principiò della cosi detta respon,sabiJità rnora!c, mi elica Lei dov'è che ci si può ferma re nel (ìssare questa responsa_ bilità? • lo non voglio concludere. Conclu_ cla Lei. Se Lei è uomo indifferente a qualunque cosa accada al di fuori delle sue faccende· - fosse anche la cosa più per(ìda che mente umana può concepire - Ella scuote le spalle e dice: • Tanto peggio per chi ci ca- .\Ca . J1](1 .se Ella pensa un po· a tutte le ro1Jine che il fascismo ha lasciato in l~u_li<' e tante rami glie, e pensa un pcc111110 al perchè cli ques4.e rovi'ne, Ella concluderà - io calcolo - che il reato di idee non esiste e che eh' lo crea è un tiranno bal::,alofuori da une, tomba vecchia di qualche secolo, per far deviare l'umanità dalla strada che il destino - chiamiamolo così - tultavia le assegna. E avrà - sicuro! - un senso cli pietà, e anche cli ammiruzione, per quei tanti poperi diavoli che, per serbar fede alle loro idee, sono là che son-rono f amc, sC'/e e malallie. col pensiero tortu_ ranle delle loro famiglie lonlqne a cui _m~nca il l~ro. sostegno. Pzeta e ammzraz1one che Ella terrà

L':\ V VENIRE DEL LAVORA::_T~O~R~E~~ ____________________________ _ per sè, si sa. Eppure sono gradite. Sono i minimi granelli che si depositano in fon.do a un mare. Il navigante passa ollre e non se ne accorge neanche. Ma il geologo dice che là sotto si preparano strati possenti che un giorno nuove grandi forze solleveranno: nuovi e ricchi continenti sorgeranno dove ora domina la in{inita distesa delle acque. Signor uomo d<'ilastrada, Ella e - più che non pensi - giudice in que_ si ione. arbitro nella lolla. E se la p:e_ là invade l'animo suo ah, non la scacci: pensi che, anché taciuta. essa trova la 1Jiaper arrivare a tanti in{e- /ici e li consola nelle loro soff eren.ze. Mi creda Suo UN ITALIANO. Villani rifatti APPELLO Da circa cinque anrn, 111 u11a d~l!e più belle parti del mondo, :iq1 Italia, un regime di terrore impeflversa, scatenando gJi istinti più barbari, che la 11~ni tà aveva da secoli o•rmai SU/PL'- rar,: U~ gniwo ,di a•vrvenLu.rieri, prnvement~ da tuitti •i 1partiri 1politici asEO'lti di ogni SOflU'PJlo,postisi a '.serv~zo di 1 un ~UJPPo di fiinanzieri, pavidi per 1,e ,nochezze .accumulatq 11~i quattro anni idi g,uerra, quaindo •moltitudini venivano sacrificate a,1 fronte, sono riusciti, col ierroi e co'L iuoc;J ;:-.ppoggiandosi ad un eserci•to morce~ nario, 1nuhrito di violenza e di furor~. a ·g,:}tta'fc-un intero ,paese in ,una vita d'inferno. un popolo di a~uzzini e di schiavi ed oggi lo pr0para ai<l un salto 1101buio di una inevitabile guerra. L'Italia fascista - governata da Mus::,cli 1 ni - è oggi u,n l)ericolo per la pa-:c n1ondialc. Ogni giorn'J il peTicoio di una ,1;uerra è sul tai®eto cle!la possi,bi,Htà. Alla fron tlera frainC~'-e come su quella Jugoslava in AIG<rnia come in Tunisia, sulle ~pondc l!ctl't\11atolia come su quelle di !:,piro. Nelia si~u,1z:;,11c attuale dell'Europa, il conf!:r!\l su qualunque ìronte trasc:na :11evitabilmC'nte tutta I' Eurnpa ,n ur, a uovo più tcrri,bilc in fèrnO J: dolore e di morte. In occasione del viaggio di Sir Eric . l1 n ltaiia chi non è per il fascismc eh~ non è ciecamente entusiasta di o: Ci:J11troquz,st:> regime ,che 1mur:,a sen rn ,egge e senza go,vcrno, che 1 .- cor,da i tempi più feroci de;] me<lio evo, C'hc è una permanente minaccia della pace internazionale, debb:>no in sor~cre tu!ri color:) - a qua,lunque 11az1onc a,p,parrengono - che amano i! diritto alla vita ed alle Hb~rtà elcr,1er.ta'.i a· ogn: vivere civil2, e ch0 nun rim«nl{ono indifferenti al grido ;1, ck;hre e: d, ct;sp◊razione di tutto Ull PllPOIO. Drummont a Roma - ove pare che il segretario generale della Società delle Nazioni si sia lascialo infinocchiare da Mussolini: Sir Drummonl crede di avere scelto lui il soslilulore del barone .4.ltolico, mentre e Ml!Ssolini che lo ha abilmente imposto. sbarazzandosi nello stesso tempo dd marchese Paolucci de' Ca/boli, coL laboralore che non gli va più a genio - in occasione di questo viaggio, il governo f a9ci.sta ha diramalo u,:i co_ municalo alla stampa nel quale e detto che il segretario generale della S. d. N. era sceso • IN UNO DEI PRINCIPALI ALBERGIII DELLA CAPITALE. OSPITE DEL GOVERSO ITALIANO•. I nuovi ricchi che spadronegg'ano sull' Ita/;a potevano almeno lralasciri_ re di informare il mondo che o p11.. gare le spese del soggiorno di_ S1r Eric Drummont a Roma era 1/ governo italiano. Un po' di eleganza, di linea, di educazione rliamine! · Impa~ino queste coserelle i nuovi ricchi che spadroneggiano sul nost~o paese. Anche la ricchezza - ha ~cnlto. Nilli - richiede una educazione. Si educhino, si educhino i villani rifatti del fascismo. . Risparmieranno cosi ali' llalw ~ agli iialiani, almeno. la verg?gna_ si sappia, che a governare_ i_lgwrd1n~ del mondo ci sono iwm1111 - nuovi ricchi - che secondo dice Nilli {or- .mano la classe più immorale d'Europa. matita rossa. Scherzando... sul . seno MUSSOLINI FRANCESCANO Non è ,un paradosso, nè si tratta di '.lll omonimo... ma v~amo proprio parlare di Benito Musso.lini da Predapp10, Gran Duce... de Roma, nominalo recentemente fratello <kll'Ordine di San Francesool E cosi cOJDiPongono il trio con Gabriele Ra,pa,gnetta... e Vittorino da Savoia. E che bel Trio! V.ittorino lo spergiuro ca.eone, Gabriele,,, nonchè di Annunzio, debusciato.... pescatore nel mar torbido di Fiume ... ed il novello Capo Gerarca! Per chi non lo sappia, il Terzo Ordine Francescano prescrive che ogni fratello è tenuto a non partecipare a nessuna festa e banchetto, rappresentazio~ ne teatrale e feste danzanti. Non può impugnare armi che per dilendere ~a S. Chie.sa romana e la propria, paina e vivere in pace con i propri fratelli ..... Che salto! Mussolini l'ardente rivoluzionario, condamnato diver~ ,volte come del.mquente politico, dispregiatore della patria. del Re, e della religione ... dopo ;r;er rinnegato la sua fede politica, dopo essersi dichiarato servitore fedele al Re che aveva sprezzalo, ottiene prima il cordone dei Savoia e poi quello di San Francesco! Ecco un uomo di gran cai - riera a corsa infernale .. Perciò non a torto 1 suoi degni compagni lo <!()Clamano, ben compensati, il più grande uomo del tei:npo a cui non bastano le numerose cariche onorarie e redditizie ... ma lo profetizza.no prossimo futuro Imperatore, non solo de Roma e del giardmo intero, ma di tutto il mondo... delle crum-2re! Di tanto uomo conquistato dalla Santn Chiesa ro,mana, ne sono alteri i fratelli ... òi cordone dei poverello di Assis1, i quali credono di aver legato l'ateo di Predappio, in ispecialmodo ora che il ,preda;ppiese non è più povero in canna come lo era, ma divenuto ricco a furia di vendersi anama e corpo e lavorando ... nelle casse del disgraziato Stato corporativi.sta. Tuttavia non c'è da meravigl.tarsil La Chiesa è st!1,ia sempre alleata coi potenti di ogni risma. Che importa se questi hanno commess<> c~- miru a iosa? Si deve sp~are che Beruto cinto dal santo Cordone si cosparga il suo... testone di cenere; pianga amaramente pentito per i delitti cut la sua coscienza lo l'improvcra, e si prepari alla 6loria dei cieli, dopo quelli terrestri. E così il cal~dario sarà arricchito di un nuovo santo, Benito da Pre• dappio, benemento insigne. . E chissà, che prima di partire per il Regno clei santi egli venga insign1lo di di un nuetvo cordone... al collo, comi qu(;llo dzll'Annunziata regalatogli dal so reale cugino. Bisogna sperare! Il bontempone. Rni atrcg-1;.iamento dell'alta •gerarchia fascista, non lia diritto alla :Vita. Non solo i partiti ,proletari 111011 hanno diritto id1 cittadi'llanza; ;1Jn solo,]~ libere organizzazioili sindaca,li S()ll10 diventate uin crimine che fa lc{{!;C fascista co!:pisce con la r;rigionc co,1 l'incendio e con i!a morte, ,non' sol0 la vita dei singoli dissenzienti è alla mercè di og-ni bieoo figuro deiila mi- [jz,:a fascista, ma il diritto di stampa è abclito, ma i'I diritto cli parola è di- \·ontato un monopolio solo per chi la1U.a incc-nso quotidiaino a'I «d:uce» i i(ornal: di o,pposizione vengano soi; pccss1, le r-:}dazicni devastate, le tipc•g-raii~ in:cnd:atc. li parfamcnto - espressic,ne del voto ,della 1po,polazio- !IC- viene castrato della raipprcse'l1t1.?1z:i.ceiì'opposizion::, LiGtnin: ,di lettcr:: \.! di sci0nza, come Benedetto Crc•~ . .:, :,;,iti ,:aire -.:r;minali; be,1 550 ìrn deputati d-el parlamento e porsona1'.ità più in vjsta del movime-11t:) politico proleta•rio e di opposizione, strappati al !aro ,diritto di lavoro e di vita e tradotti i'l1 iginoti confini, o su isole 1 dcseirte a domjcilio coatto. Il diritb di IJ)e11sicro,la sicurezza della 'Vita, sono caduti i1tfraTiti ,sotto il passo crimin,alc de~la prepotenza delle b.ndc fasciste. A rr:jglia1a opera; ed intellettuali cki partiti prog-rcssisti, a mig'liaia ruomini di scieinza ed uomini ,politi'ci .soffrc11.onelle prig1:i,ni d' I-talia per roato d,i expinion~. Centinaia di migiliaia debbono trovare neWesilio la possibilità del lavoro e della 'Vita. Un g-,overno diretto da un ,mandatario <li assassinio, che riaJbiliki ,j\ peggiore zarismo rnsso ed il go;veirno borbonico chiamato da Gladstone "dannazione di dio», ha ridotto un p-~polo di 40.000.000 di a·bitanti ad « ~-A-:;sociaziane per lo studio sul fasc1s/1lo ilulirm<1 », si ,propone non s:,l • Ji nwtwrc a nudo tutte le nefa11dc1,Ze dei ìasc::smo italiano, ma di co:1ccnrrare tutt{' le forze ·de-,g-luiomi11i iibcri, <li ra·:, ogliere le forze tu u~ dc!l::t cosc12nza civile europea e mondia~ !, :pr~ r..:11dc>r•i2mpossibile per Jo avvcn,rc: chl' un tale r•:-g-imcdi dclirto {" d: s;1:i,gul' c:rnrin'Ui impunemente '.l 5emir-..trc il rerror:: e la mort'.! senza ::h-: t111g"ridCJdi indignazione di t:mo :I 111,111do c. la so'li!evazione delle c:1::tss!IaY(1!·Jr;-;c: lo a,nnienti aHc sue basL · Noi ci rivol,giam:J a tutti coloro che St'ntono la •ripugnanza contro il fascismo, ,perohè aderiscano alla nostra associazione e contribuiscano coq1 fa. loro oollaborazionc scritta cd ornle a creare 51uclla atmosfera morale e po-litica mondiale che renda i1npossio:,lc il p0rp2buarsi di quesro ,e,g-ime di sangue <Xl assicurj al po- :Polo italiano i <liri 1tti civiH d1e oggi g-1: \·e11.zo11:i ddiHuosamt'nte concu,1cati. p. il Comitato provvisorio firmato: Lehn:ann R1 ussbiildt. P. S. - Adesioni, artico·li, materiale iinforma tivo, fotog,rafie ecc., si ricevon:) presso ·l'Associazione per lo studio sul fascismo, Segreta,rio: Lehmann-Russbilldt, Berlin - WilheLmstrasse 48. 111. Laveristàul"ledeportazioni,, politiche inItalia (Un pPinio elenco di depo:rtati) Il quadro dei.!2 s.oHere-nze inaudite imposte dal goven:a fascista ai fan,Ji italia,ni co!Jpevoli di volere un regime di libertà nel nostro paese, ha forJemente impressionalo i nostri lettori. Sii poteva es:;ere pessimisti, ma non ,si credeva che la tiranroi,ain ]Jalia fosse arrvvcrJaa fanlo. Noi con,ti.n.ui:amo - ripr<Jducendo il ra.pporio d e!J' •Internazionalle Operaia Soc;alirla - la nosfra compagna, Tanto più risCJ!uifa quanto più obbieffiva. A,i compagni, a tuf.fi i leJtori il far conoscere - d.iflondendo il gi<>r.naJe - quel che la cività fascista la delJ' llalia dei suoi citl'" ammonizione li e II l'anertlmento li [J governo fascista ha poi inveroalo due ailri ,provvedi,mernfi contro i suOriavvenscn-i: l'ammonizione e l'aV1Verlianen!o. ,L'ammonizione, Jinora NServala ai soli delinque~fli, non differisce molto dal «confinai». C(J]ui che ne è l'oggeJto è sempUcemenfe coa:llfinato neNa sua ,normale resideJ?za. Ef1/i non la 1può rnfcnlti !ascia.re se,.:z,aconsenso d~la 1pe1lizia,non deve .frequentare element,i sospetti al goverro, deve r,i.enirare la sera a un'ora hssa, elle 10 o alle 11 secondo i casi, e non wx:,ire U maltmo .pr~ma del'Je selle. Ur.a nolJzia che aggiungiamo al rapptJrto: gli amrrnmi~i, per po,Jer essere piiì focllmerle lenirli d'occhio dagli ag,mti, devono - con questo cliima! - andare senza cappotto, Il confroUo ,per assicurarsi che l'ammcmi!o è in casa neNe ore incliicate si fa per mezzo di irruzioni notturne in casa sua, falle da agenti, L'asvverti,menlo è u,na ammonizione ufficùale fafia dalla po/izda a «tenere buona condotta». L'avvertito, come /'ammoni lo, non può lasciare il fprop,rio comune d,1domicilio s!!nza permesso del/' autorità. Coloro che sorzo colpiti dall'uno o dalf'o!iro di questi provvedimenti sono nJ Fiù nè meno che ostaggi del fascismo, continuamer.•te sorvegliati, futuri candidali alla de,pc,rt.:i.zicne! 1 due provvedimerli sono sfa!i largamente applicali a p, ofessionisfi conosciuti e stimali di Milano. Gennua. Firenze, Torino, ecc. I nomdii II qualche II confinato DC>p.ole prime no(izi,e riguard<Mti le cfrporfazioni d,eliberate a Verona, Vi<T- , eggio, Messina e pochi altri centri, i ~iornali ifaliooi sospesero ogni pubblicazione a questo proposito. C.iò per ordi,11e di Mussolini. Abbiamo dovufo lare un'inchiesta per r.osfro conto, e abl>iamo cosi raccolto iJ seguente elenco di deporJali, elenco che non è completo e che cc!coliamo dd comp.Je!are in ,seguilo. M1JLAINO-. I deputali comunrSJi Damen, Gramsci, R9possi, F orlichiari, Rzbo!di. I nedatforJ del soppresso qw>!idiano comzmisla l'Unità: OUavio Pastore, Berti, Brµno Ricci, I mass-5malDSii Schiavello, organizza:fore, ex vJce-sindaco di Mi,lano; Florio, segretari-O dei massimal1:sfi, ex-assessore di Mtlano: U1ivelN. Tu.ffi costoro furono inviali in ::m' isola ,cer 4 e per 5 anni. L'ex caricaiuni.sfa dell'Aivanti! Soai/ari,.ni (per 5 anni): costui la.ecia ~Un miseria la moglie con cinque figlioli. A/nini, il brillar.te critico dramn,aico de/J' Avanti I (3 armi). Lo si supp(}lne uno ,di ,qllel!i che hanno fac,jJiJaJo fo fuga di Turali. Andò a trovare suo fiiglia ammalato nel Sanatorio di Quasso al Monf,e, fu anresiato in questa occasione. La pena del «conlino» era stata inrlilta anche a Zibordi, ex-de,puJaio, professor.e, socia}i,sia unitario; a Ghezri, ex deputato. socialista unitario; a Virgiifo Fe,·rafi, dottore, socictlista unitario. •r.ed;co me/ Sanalorio di Garbagnate; a Camponini, ex d.eputalo ( quasti se l'è poi ccvata invfoindo al duce la nota folfera), a Pirai, medico, massimalista, Ma la pena fu frramufcia per costoro in aiimnonizione. Si crede che in complesso Milano abbia dato tuia cinquantina di confinali. Gli arresti sarebbero sfati più numerosi se molti, odorMdo il vento non favorevole, non avessero presa la sbrada de!l'tJsfero. I co,nfinafi sono sfati lutti inviati nelle isole, ad eccezione di Re-passi e di F orlichiari. tubercolotici in stadio avanzalo, che sono sfati depor/ali in z:illa.ggi della Basilicata». GENOVA. - Luigi Uffini, avvocal?. soc;a/isfa ur-itario, profos.eionista stimaBiblioeca l:J1no ,anca to e conosciuto. 01C>IJ<1JBdoinoliJ, socialista u,:,itario. Vannuccio Foral!i, p-tcco- /o industriale, massirr..l1li.sla. 'PORINO. - Giuseppe Romita, t.ngef!r1er.e,ex deputalo massimalista, con una qiundicina di comunisti. BERGAMO. - Fra gli altri: Comir-eili, ,professore, socialista, direttore generale delle Scuole Elementari, VE:--'EZIA. - Jgi.nio Bori11, deputalo comunista. COMO. - Nulli, ex-!,-indaco, socialista unitario, stimato e amato da tutta la oitià. Al N u/Ji venne devastalo ed incendiato un piccolo negozio, gestito dalfo. rr.oglie, lasciar.do questa coi figli nell:i pitì squaNida miseri,a. Mo'fÌglzano, avvocato, ex-depuic,Jto massimalista, ex-dirretlore dell'Avanti! {inviaiCJ al/' isola di Fal'i{:nana). Perretla, avvocato. Don Primo Moiana, prete. Il Perreifa, deportalo a Laurenzkma (Potenza) è un ex-giudice deJ Tribunale di Como, colpevole di essersi opposto alle pressioni dell'ex-sottosegretario agli iriterni Terruzzi, aJtu.ale governatore della Cirenaica, il quale voleva imporgli di a,ss(Jlvere un fasci.sta accusalo di delitto comune, Egli fu allora /éce,,rz:)iato. Il caso Ieee rumore, perchè P.erretta lo il!usfrò in un memoriale invialo al re, Il pre,le Don M oiana è assai conosciuto a Como dov-2 d:rigeva ~n gionwle setiirr..ar;r,Jepo.polare .La Voce del Popolo, osWe al regime !asci.sta e spesso sospe50. Don Moiana Fu ira i primi arrestati. Fin da p,ùzcipio lo si è creduto orgar_izzcJ!ore della .fuga ali' estero di qualche deputato. Malgrado /' intervento delle più GJ!,!eautorità ecclesiastiche lo si t devtinato al dorr..idlio coalto di Lauri.a (Potenza). colo jnduslriale, segretario dei massimaI sii. Pilali, operaio, segretario degli unif c-.ri Ma1!dnelli, avvocato, nwfiJato di gue~ra, ex-se{,,retario comunale di Budrio. MùL1:-J1E.LLA-. Una déecma di eroici lavoratori c1>r.!ederali. Fra di essi Benlivo~li, organizzalore della Conf.ederczione del Lavoro, invialo per cinque cnr i a Ustica. Bagni, coltivatore, corag1/oso ca,po dei confederali: parecchie ;10/ie arrest.zto e ferito dai fascisti. ? AJ{MA. - Umberto Pagani, volont~rio e decoralo di guerra, re.publ:llican? ( qi:attro anni, a Lampedusa). Giu_seppP Isola, Griffifh, Gorrezzi e Guatelh, cnrrunis!i. A Parma ft:rono confinale, in iuUo, 16 persone. NAPOLI. - Bordiga, comunista, Batf;sie!la, avvocato, unitario, condannai? r'!rer.!emenie a otto mesi di reclusione pzr o/lese a Mussolini, confinalo per ci~- que anni. Si teme che la stessa sorte sz_a toccata a Labriola, ex-deputato, ex-im:- nisiro, celebre ec-0nomista e scritlc,re, la ruz abilazior.e fu incendiala il 3 rnovembre. Si credi! che sia staio deportalo a Monfemuro (Pof.?'Jlza). BA RL - Carmina Giorgio, ex-deputato comun:.s/a. Sangiorgzo, i. . gegnere, socialista. POTE:'."-!ZA-. Troiano, ingegnere. * * * E qui finisce, per ora, l'elenco dei denorfali. Vittime, tutti, del fascismo per- ~hè Tornili di ZNkl schiena che non si pie[;a. f!1iscisti de/l'ul!ima ora, inseriti per viltà o per tornaconto, da.vanli a qu'!- sla gerle che sa sollrire per le proprfa idee, vergof;nalevi! Nientgeiornasloi cialis 1n Italia La Direzione del Partilo socialista dei lavoratori italiani ha diramalo un cGmunicalo alla stampa a proposito dell'annunciala riappari::.ione del Lavoro di Genova. Il comunicalo dichiara che il P. S. L. i. non riconoscerà la qualità. di socialista a un giornale che (dopo abboccamenti avuti con Jf ussolini in . persona) accettasse di riapparire in Italia nelle notissime condizioni imposte dal regime alla stampa italiana, Il giornale - dice li comunicato - non potrebbe servire in alcun modo la causa del socialismo e gli inleress; della classe lavoratrice, e sarebbe costretto a tenere una linea di condotta che - anche non volendolo - farebbe il giuoco del fascismo. I lellori rico,deranno un nostro breve articolo, che - sia pure un po' troppo vivacemente - sosteneva queste precise idee. A questo nostro scritto di protesta e di sconfessione aveva fallo eco favorevole Il :\1eZ7..ogiorno di Tolosa. Il nostro intervento e stato dunque opportuno e tempestivo. La sconf es_ sione pronta e recisa ha suc>ntato il trucco mussoliniano. -oLo seilimana scorsa i giornali sviz_ ::.erie francesi davano la notizia, proveniente dall'Italia, che l':hanti ! riapparirebbe fra giorni a Milano. La noti::ia e assolutamente falsa. L'Avanti! non •accetterà• di uscire in Italia, per le stesse buone ragioni delle e scritte da noi contro l'annunciala uscita del Lavoro. Il vescovo di Como era infervenuJo in suo Favore e aveva demandato che almer.o lo si inviasse nell'Italia setlentrio1:de, a Vercelli, ma le autorità roman.e furono inesorabi'Ji: Don Moiana dovette partire, Egli douette wbire una mortificazione niserbaia hnora a qualche volgare detenuto, neanche a lutti. Aveva domar-dato - e la domanda era appogg.:ata calorosamente da suoi amici - che il suo frrosporfo avvenisse senza chiasso, cli' insaputa del pubblico: eg!i si sarebb(' recalo alla stazione accompagnalo da qualche conoscente e da agemi m civile. Gli si rjspose con un rifiuto: il prete colpevole di aver dile.so con fermezw, le proprie idee fu lradoilo alla stazione ammanettato, fra carabinieri in unJ!orrr.e, aiiraversando iufla la città a piedi. Un'inchiesta sullceondizioni di vitainPolon FERRARA - Alda Coota, maestra, deltetà di oltre SO, anni; inviata p,er ci.nque anni a Tremiti. Recentemerde, la Costa era stata .espulsa dall'insegnamento per la sua ardente aliiviJà anti!ascista. Band.ila da Ferrara, essa si era recata a Bologr.a in cerca di lavoro. Là fu a.rresicfa, tradotta a Fewara e deportata. RO,~. - Oro Tito Nobili, avvocato, ex-deputato rr.as~imalisfa (5 anni, a Favignana). Picef!i, ex-deputato, corrrunista. Fra colera di cui ancora si i}1nora il norr.e, si crede che ci sia Sacerdoti, ':Lvv0cato, e Giuseppe MassareJ1ii, ex-srndaco dJ M a/i,nella. (Ci risulta infatti che Massare:di è in un'isola, comina(o insieme con Giuseppe Ben/Jvogli, e:.c-vice-sindaco di MolineNc). Si isa che sopratutto i massoni e gli unitari sono sfati colpiti dalla pe,ra. NOVARA. - Balconi, medico, socialista unitario (5 anni, in Basilicata). FIREINZE. - Ferro, medico, socialista. Poggi, impiegato tramviario, contro il quctl.? era stato ir.feniafo processo come accusato di essere redattore del giornale Non rnolla1:e!, e che fu assolto. Conti, corrisponde,:ie della Voce reipuhblic.a.n:1. Ferini, comunista. PAVIA, - Canevari, ex-deputalo. Non :.i sa che sorte sia toccala a Monlerna:rtini, ex-deputato socialista, professore all'UniVf!rsiià di Pama, ulfimamenl,e des/iluito, contro cui fu emesso il mandato di arresto. ,PADOVA. - Lir·a Merlin, professoressa. Dante Gal/ani, ex-deputato, medico, mcssin:a/isfa, che ha dedicato la sua /un,ga carriera alla lotta contro la pillagra nella provincia di Rovi;go. Si1vestri, rr.edico, professore, padre di cinque figli, La sua casa fu devastala TRE volte. Mcreo/in, coriabile. Geremia (? ). La M'!rl:n, inviaJa per quattro armi in Sardegna, ir.isz~r.cva nelle scuole secondare e dàigeva il periodico socialista Il Laivoralore. E-ssa è staia receniemen/e desliiuiia per la sua coraggiosa attività ar.tiJrucista. Sorella di un caduto decoralo della medaglia d'oro, essa duranie la guerra - pur resfondo fedele ai suoi 1-·rincipi socialisti - aveva :;,piegata unQ [;rande attività per alleggerire le sofferenze delle Famigli.! i cui uomini validi erano in trincea. Come i suoi c<>nciMadini co,rpagni di pera, lu deportata di p!er;o giorr..o, ammanettata. Alla stazio11e, malgrado la sorveglianza dei fascisti e dei carabinieri, un numeroso gruppo di scclari suoi !1 iecero una tacila :ii11·oslrazione dz aHc!llo. BOLOG',A. - Fabbri e Grossi, exde-;iztali massirrcf,!'li. Oreste Trebbi. piel.ina delega::.ione di deputali laburisli inglesi al suo riiorno dalla Polon· a - dove si era recata per con_ durre un'inchiesta - ha pubblicato una rela::.ione che noi traduciamo per i nostri l~ttori, dalla qual~ ri!ulta lu.lta l'infamia delle persecuzioni alle quo.li sono soggell i i pn:g~onieri politici e delle misure poliziesche con le quai i il sig. Pildsudzki di{en1e ~l nuovo regime a nome del . cap:t?l1smo e della borghesia rea::.wnana. • • * La delegazione si. componeva del 5ie1. J. Becketl e del sig. Sheppard, d~putal; la signorina Horrabin era segrela1·:a della del.egazion.e. Alla riunione dei rappresentanti della stampa, il 17 dicembre 1926, la delegazione presentò la seguente relM. one: • Sig. J. Becketl,deputato. Signore e Signori, Durante la nostra permanenza in Polonia, abbiamo cercato di verifi_ . care la fondatezza delle arie imputazion fatte al goYerno polacco a proposito della repressione politica in questo paese. Siamo ritornati mercoledì scorso mallina e crc'Cijamo utile comunicare subilo alla stampa dei fatti mollo .;ntere~anti. Non abbiamo ancoraa vuto il tempo ICi:i preparare una relazione, ma Yorrei, malgrado ciò, informarli brevemente sulle cose ,p,:ù importanti eh~ noi dobb ·amo di.re sulla Polon.ia e in seguilo loro potranno rirnlgcrci delle domande alle quali noi saremo felici di rispondere, completando così ciò che a\Temmo potuto omettere. 'cl 1924 le condizioni (in Polonia) erano così catl Ye che un gran numero di scriltor:, d'i professori, di dottori e di profe sionisti .in genere i.ndirizzaroho al Governo polacco la loro protesta contro la situazione nelle p1-igionj e conlro il trattamento dei prigjon.ieri pohlici. Questa protesta provocò uno sca.rL dalo viYi.ss:mo e. come rjsposta, il Parlamento polacro nom:nò una t:c,mm:ssion.c d'Inchiesta, composta di rappresenlanli dei diYersi parlil·, con il sig. fhugulh, deputato rad.cale, come presi.dente. Questa Commissione ottenne tulle lr fac.liLazioni per la sua inc-hiesla e laYO'l'Ò segretamente per due anni, presenlanlo qu;ndi la sua relazione. Dalla pubblicazione di quesla re1az. onc risu.llò che lutti i parlili che erano rappresenlali nella Commissione d'In:chiesla. erano unanimi nel con 1~annare il regime che regna neL le prigioni. La relazione è trnppo lunga per poterla ci tare adesso, ma, pos o dire che venne confennala da di,·crsc autorità; malgrado che certe imputazioni al Governo fossero fcrmulatc lalYolta in termini moderali. Questa Commissione cl Inic:hiesla fece dieci proposte concernenti dispcsizioni alte a dare ai cilladinf le çaranzic nrccssaric con lro l'arresto e alla stampa quelle contro la sopp1 e~~ 011c e il Lraltamcnlo illegale in genere. Ch amalo in causa. il GoYcrno rispose: Sì. le cose erano C'-ailc alJ'~pcc-a nclln quale la C:r1mm1s~;onc c-crdu.sse la sua inchiesta, ma ades- :,~, tutto è in buon ordine . Pr;ma di tutto, ablJ~amo credulo ui.ile di inlen· stare il sig, ThuguU1 e ~i sentire la sua opinione su lutto ç ò. L'abhiamo visto al Parl"am.enfo polacco (, Sejm •) il 10 dicembre e e ha dello che la situazione non era aITallo di,·ersa da quella <lescrilta nella sua relazione. -essuna deUe dieci proposte venne adottala dal Governo e benchè si sperasse che il nuoyo go\-erno avreb_ be accordato l'a11mislia politica, in c1uesla mater·a niente è ancora stato nè preparalo rtè fallo. Tullo ciò è stato rivelalo in una lettera aperta scrilla dalla signorina Sempolomska nel settembre 1926 e indirizzata al maresciallo Pilsudski. La signorina Sempolowska è una figura mollo conosciuta nei circoli in,- ternazionali. Essa si interessa per la riforma del sistema carcerario e n.on appartene a nessun partilo. E' una spec;e di personalità ufficiale, iru::ar:cata dal Governo di curare lo scambio dei prig;on.ieri fra la Polonia e la Russia e perciò gode di certe facil:lazion·. Essa larnra da 31 anni: fra i pr:gion.ieri p:>litici e nella sua leltera fa r marcare chfaramente che questo lavoro non le dà solamente il dirillo, ma le impone anche il doYere rli dire pubblicamente ciò che essa pensa delle pri~oni che essa r tiene in uno stato deplorevole e triste. Es".a r:corda al sig. Pilsudski i sen-izi che essa gli rese quando egi i si lrovaYa nelle prig oni per aver lollato contro lo Czarismo e ,cita, a questo p;·oposito, molli falli commo- \-cnli. i,'abbiamo inten-islala al princ"pio e aJla fine della nostra permanenza in Polonia. I falli dei quali noi parliamo, dei qual; siamo stati testimoni oculari, sono confermali. da lei e, nella maggior parte, ,dal sig. Thu_ guth. ledichiarazione dellsaignorina Horrabla Quando in Russ·a csistern il regime Crazisla. la signor n.a Sempolowska aiutò il s:g. Pilsu.dski e gli altri pal~·iotti po!acchi carcerali, e appun.. lo m nome cli questa alli\'ità svolta in loro fayore che essa scrisse la sua kllcra aperta nella quale domandò al s:g. Pilsudski d. a;ulare i prigionieri polilici. In questa lellera essa insiste suJla necessità di un.a amnistia politica. Il Comilalo per 1'.\mni.slia in Polon~a. s_ compon,e di rappresentanti di otto diITerenli partili di sinistra. Esso fornisce dei Y~ve1·1ai prigionieri e si sforza di poter sodd1isfare i loro numerosi bisogni procurando loro giornab•, libri ecc. Questa autorizzazione di poter soccorrere i prig;on icri risale a molto tempo addietro pc1-chè il popolo polacco fu co i pcrsrf[u tato sollo lo Czar e durante tanti lunghi anni cli oppressione che gli fu pos·ihile di tro,·arc il mezzo per ollcnrrC' \ nrie con~cssion in fa- ,·orr d"i pr;gion· C'ri. Ciò :1w,·a 1:rco rei: 1 ;• '111W11lc sopporlah:h la y1l·1 llL- 1 u ,, •I portici. J

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==