L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXXI - n. 3 - 15 gennaio 1927

A. NO XXXI. (A _________ ....:.:_::.:_· ... _P:.!._.J ___ ________________ ~ZURICO. 15 CEi NA'!O 1927.-----------------···--------- ··------·· --- ··--·--------- N'uni.. '3. ' l'SLEFONO 4475 - C-Onto-Chèques N. Vlll-3646. ---=-=--=~~=-:---------------------------,-------------~--------------·-~-- ABBONAMENTI PER LA SVIZZERA PER L"AN O 19.26: SETTIMANALE DEL PARTITO SOClALISTA ITAUANO NELL.\ SVLZZERA AMML T[STR:\ZlONE: l.'ommi.~sione Esecutiva del P. S. I. è'ì<h:ZZI DE!..LE INSERZIONI· REDAZIONE: I anno, fr. 6.-; 6 mesi, lr. 3,-; 3 mesi fr. 1.50 PER L'ESTERO: I anno, lr. 16; 6 mesi fr. 8; 3 mesi, fr. 2,50. , L'Avvenire del Lavoratore• Zm·igo Politica estera fascista Quando ,.' è cktio che la polilira eslcra fascista è una poliL:ca da bufl'on·. !-·..: c.; 1 ~llo la mclù d; qu"l chr (; Yr10. ~oi non \"01-rc,111110 cs~cre n~i 1x11u1 i elci g:or,1a! ist,. foraggiai i dal regime, coslrclli a \"ilipcn.derc oggi quello che s'è accarezzalo ieri, ad accar<'zzar domani quello che si vili.pende oggi. E' vero che cerlo giornalismo moderno agis.ce come quelle pianole le quali suonano e ~lonano il pezzo obbligato 1 solo che ,·i Si mella dentro un pezzo da due soldi.. [I pubblico è l'ultimo pensiero degli scriba: o è pubblico di avversari. e non yale la pena di preoccuparsene; o è... quell'altro pubblico, e per quello tntto va bene, lanlo più che la soppressione della sl.a.lnpa libera ha lollo di mezzo ogni conl.roL lo. Malgrado ciò, è un po' malageYolc, via, questo dover s.pacca,rc ogni giorno il capello in! q~allro per dimostrare che quello che ieri ern presentalo come giusto oggi è peggio che ingiusto. Veniamo ai falli. Il fascismo ha creduto ,d1i poter trallaire con i govern~ esteri e.on la doppiezza e la Yiolenza con cui aveva trattati, con succ~,so, gli avversari italiani. Vi:'lo che la voce grossa ha valso qualche cosa in Italia, voce ' .,/ grossa con tutti. dunque. Sr comin.ciiò con l'Inghilterra. Noi ricordramo di ave,· letto articoli forti di Mussolini - di quello aulcnlico, mica d'el suo succedaneo neMa direzione del Popolo d'Italia - contro l'Inghilterra., imperialista, avida, (Li_ sgrcgalricc. E lanla era la prevenzione contro il go,·erno inglese che Mul$.5olinigli rifiutò la sua collaborazione quando si lraltava - dopo ii colpo di C.annes - 1d 1 i trattenere Po~nicaré da quella occupazione della Ruhr che co i polè a,·er luogo coi ristùtali per la Francia e per l'Europa che lulli oramai deYono cono- . cere. Si noli che il governo inglese, per avere la collaborazione di ~1ussolini, ofT,-irn ali' Italia delle ser:c fa~ilazioni circa la liquidazione d'ei deblli di guerra. Mussolini non ne Yo1Ie sapere. l' occupaz;one della H.hur fu un di~15lro ... e noi dobbiamo pagare lullo il nostro dcbilo verso l'Inghilterra. * * * Questo dei dehili cli guerra i!' uno de; denli che più dolora.no. C'è la prova della mah-agia in: ip;enza del nazionalismo, anzi dei nazional;smi. Se ne dovPva parlare iduranle le trallalive di pace a \'ersaillcs. ~011 se ne padò. ~on se ne parlò perchè da una parte \Vilson e Lloyd George lemcvano di dover farr delle conces..,,1:0ni che i capilalisli americani e ingiesi non avrebbero approYalo, e dall'altra Clemenceau e Orlando le- !ne\·ano di dover as,s-umere degli impegni ben dctenninali. fissi nel loro inlimo pens:ero che alla fine non si sarebbe pagalo niente. Tanlo meno costoro erano in.dolli a inla- \"Olare il lema, in quanto l'uno - Clemenc~a~ - do,·eva ottenere (C'-0n che sacrdìct per la Francia tutli ora ~anno) lo smembramento e la roYina della Germania, e l'altro - Orl~nid'o - do,·ev~ far valere il disgraZLalo trallato di Londra in quanto esso offriva la Dalmazia e do\·eva nello stesso farlo scartare in quanto negava Fiume. Dielro. il nazionaJ;smo italiano soffiava, guidalo allora da Mussolilli e da D'.\nnunzio, due persone che in materia di problemi economici non !>apc,·ano e non sanno niente, e in materia di dchili avevano sempre praticalo il princip;o ... cli lasciarnr I<' preoccupazioni ai creditori. Cosi otlenen~mo Fiume. la cui in1;ucn7:a_ 0 nulla ac"anlo allo s,·iluppo del nc;no lc•1ritorio jugoslarn. non aYemmo la Dalmazia .... e ci sono dmast i i debiti da !)agare. Grossi <lel1iti eh<' saranno d. ostacolo per decenni a un reale SYiluppo dPl1a vita <·conomic-a italiana. Hingrniamo il nazionalismo del noslro pae-e. e poi lult 1 i naziona]i_ ~mi che dilaniano la nostra povera [uropa.. E ora anàiamo a,·anli. * * * La mos~a di ~Jussolin; di negar<' la collaborazione I I t quella ali' In- a ghi!t<'rra - ;.,.olò l'Italia: le inimicò la Gcn.1an·a, le alienò le simpatie<' ogni CYcnlualc ap1>oggio delrfnghillcrra, non le procurò niente da par- ~(· d<'lla Frane.a ~be ~i lroYò prcslo 111gnwi imp;cci e cer{:a,a di cs:"cre indolla a rilirarsi dalla Huhr piullo1 lo chr ad andare a fondo. Fu un l>rl suc-C('sso,qurJio cJp]l'[l<1. lia! Frallan:o , e11n'-' l'affa!·e d; Corfù. Quali fossero le mire fasci;le chi aveva occasione di a,·vicinarc ~tomini ;n qualchr modo r-,j,ponsabili della Yila pot;tica italiana, lo sa beni~- ~imo: si ,·oleva prendere possesso dell'isola col propos:to di 1-:m·iarne la resa alle calende gre<'hc. lnYcn· Mu rotini dowllc ordÌi1are sub;lo il riliro delle truppe italiane da Codù, in seguilo a intimazione dell'Jnghillcrra - e l'all"are i concluse con un alliYO cli quaranta milioni dali dalla Grecia r un pa:,',St\"Os.e ,·icorcEamo bene, di qua.si lrcccnto milioni. E 1::t umiliazione in più. Ma i fascisti fecero pa.5!.are l'impresa come un grande successo. Eravamo cosi più isolali che mai: anche gli Stati bakan:ci guardava.no a noi come a dei provocatori. Come non basta.''~. il governo di Mussolini attaccò bi·iga col governo tedesco. Ttttli ricordano i dettagli di quella campagna. durante la quale la parola di Mussolini tuonò con violenza, mcnlre la pai-ola cLi Sire crnann r:.~ipondeva con calma fcnnczza. Tulle le simpal:<' i11lernaz:io~1ali - non esclu~a perfino queìla di una pa.rlc della stampo france.<;e- erano centro l'llal-:a. In fondo la Gcrmarua aveya solo voluto mostrare. e neanche uf-fìcialmcnle, le sue sim.pa_ lie per i tedeschi dell.\llo \dige che il fascismo italiano inlcnde as.sim..ilare a macchina, con la prepotenza e la violenza. Senonchè, dopo un po· di lempo - quando Mussolini era imbroncialo con la Francia, per ragioni che vedremo - la slampa italiana cambia tono. Par cli assislere a un'opera quando l'orchestra, dopo aver fallo Yihrare tutli gl: i~lnnnenli, s'acqucla quas· impron:--.amcnle e incomincia un pi::::icato che preluck a.Ha romanza del lenorc. Co::oa {:"è? :sicnlt': Siamo in pe1·iodo di amori con la Gen11ania. Le si propone un lratlalo di amic.iz:a. Essa accclla solo di concludere un norrnnlis~ =mo palto di arbitrato. ~icnle aìlran;;::i ! I~ alla ~lampa francese che ~• mc·lra preoccupata per le nolizic clw .'.f11~•'.)l°J1; -· con una abi 1ilà di aP,anle a cui com;nciono a niancarc i mezzi fisici per assalire le posizioni fenza artifici - fa diYLtlgare. la stampa tede ca. fa sapere che. no, non c'era proprio da preoccuparsi: Il go--·crno italiano, si, von·ebbe fa1· mollo di più; ma si lralla cli un Lrallalo che n0n ha nessuna portala politica •· E fu cosi infalli. Faute de mieux, si voleYa far firmare il trallalo a Roma. solennemente. >leanchc quello. Poichè Slresemann doYeva andare in Egillo, consentì cli scendere in quakhc slazion", fra un treno e l'allro, per apporre questa henedella fìrma al trattato d'arlùralo. \'enne poi la cri ·i minislerialr tcdc..-ca, e la firma l'appose l'amhascialore ledesco a Roma. Tanlo stamburar<"' per roba cli co.-;i poco conto~ E tulto pc·rchè .\Iussolini :•1 era fraltanlo malamcnlr urlalo con la Fi·anc;a_ .'.ccoglie i noslri an·cnari: C<' li c: n~egni. \'uol as:~im:Jarc i cittadini nostri emigranti sul suo lcrrilorio: se· ne guarèli bene. Po,.,icck ~olc,nic " lerr:lorii su cui anche noi ,·antiamo dc· cl'r·tt:: rironosca qu"sli !10 lri d=1:Ili, sP 11011q1olc noie> ... La Frnnc;a ri--pont!r - con la po. lites.w' e la frrn1C'7Zaproprie del carallere clc" suoi l'ilt~idini - che da cruell'orecchio non ci se11te. lnde ira<'.lnc/P, a1whr, le mene del poliz·ollo I,a Polla. rh·ll';ntriganlr Sala <' - dulci<;in fun<lo dei fratelli Caril;aldi. 'COJH'rlo r intr;go, dopo un periodo cl; f•v·c11nt<'"imbarazzo. ora è la delenle. Ora ~1uss-olini dice nelle sue troppo numerose· interviste, fa •r·r·verr ,. Sl'JiYc· rgli stesso su .-uoi troppo m1111rro.,igioi nali. e· fa anch<' scri,·crc eia qualche arti-~oli<,la comp;a<"rnlr sui giornali esteri, che egli è svisc<'ralo amico drlla no anco Francia, che non bisogna dar trop1x, imporlanza agli incidcnl1 pa'"-sali. che le due na;,J,oni (oh. la frase n.uorn!) sono sorrllr, <' Yia su questo lono. Siamo a questo punto. Conclusione: ì\Jussolini ha spulalo in lulli i pialli, ~ah-o po: a. I 'nlare di andarli a lecrarr. I·. ~enza alcu11 r ~-u~lalo: propr;o 11rssu,10. Politica più pazza di così. lro\·al~ne una, ~,e potete. Resta ora da ,·edere la politica di jJ u~.solini nei rapporl i '·oi Balcani " <:on la Turchia. '.\e parleremo nel prnss·mo nunwro. EDG. nov. Ecco ila tessera del 1927 ! Il if.asoi,smo ha credut.o d'av~r so,;;ipres- ~o per sempre, ~IPaTt.ilo Socia.lista lrlaJ,;iano ! "Post fata r;tsurgo! Dopo il dzsLl,10 nsoTgo! Il Partilo Socicd;s/a Italiano riv:vrà fra gli emigrcmfi italiani ali' Estero» ha dalo in documento che rimarrà • lc-rico, la cbsciclta Dlrez,ìone del ParLilo, nel no,vembre sc-:rso. Esso rwive. Nt>J.lo S!PiT.iildoe.i ma.rlo-ria,la compagni rimasLi in Italia, anche ,;e per quest'anno essi non jp-Olranno a..·.ere in ~asca il segno simbolico del.'.a les.s,~ra. L'av.r=o rper e~i, però, i compagni emigra.I.i. L'aivranno luUi. Perchè s'1.rebb:? ~era cclr,a che mentre i., lta1ia si sof1re il man-li.rio e b sch:.avjlù più fe.rooi, 1 socialisti all'estero rimrn-~sero a.ssen!i da!b file e dalla lot:-a. Il motiJvo delli tess~a 1927 è la sJnbr,lizzazione dalla !ooe indi~!ruWbile dei nostri compagni re.elusi o deportati. Che i proletari em:,gr:i,ti - lo ri!}:?t.iamo - siano deg.11i di !oro ! La Direzione del Partilo. .\, vencn~o i"aurora <lcl Sole deL ra, ,·cn.i·c - scrwe Laorca con quel suo italiano comicamente fasci. .\/(( che è. uno caratter1stica cli lutti questi pan·enus improvvisali grandi yiornaltsti e grandi fun;;ionari - io, se lossi 11w1ctloa domicilio coallo, non chiederei clemen:.a come fan.no ora col governo certi socialisti , . .\n·enendo l'aurora del Sole deL l"an·enirc Laorca si a/}"retlera - come faranno i tanti che sono pa ·- Mtli al r a.scisma per la cal"f'iera, il yuadagno e per paura - a bullar via La tes<era del Fascio e a cercar di mellersi ali' ombra sollo qualche nuova bandiera, dato che non trovi qualcuno che lo tenga lontano a peaate nel sedere. Canni questi pro[iL latori della clillatura che vogliono dar lezioni di (iere:.za! Che ne sa lui, Laorca. di cerli stati d'animo di individui i quali - avenao creduto di valersi del diritlo di pensare liberamente e di mani{ esta. re in piena Liberia le proprie ide<' - s1 trovano a vedersi strappali alla famiglia che ha bisogno del loro so- .\legno. e a vedersi ctistrutta · lulla ta vila? Si può desiderare che essi siano forli e oflrano alla massa la pro11adell'ei'oismo - e noi, sen:a con. dannare. lo desideriamo. .lla lui. Lqorca; mCl loro, i signori fascisti che•stanno accanto al potere r·om<' mutili cavalli e/avanti alla 9reppiu. abbiano alm<'no /Cl furberia <listar :11/i. L'irrisione e pro11adella toro l>asse::a. Perchè q11esta gente eh<' 11011 vorrebbe anrwr<' a domicilw coatto. ha tl1ll<1Piaun titolo che essi, i fasci,li, non hanno: ha con. .,<'rvato le proprie idee; non s'è offerta per i bossi servizi. Zurigo, Y!ililarstrasse 20 ..--:c1 ::1:ch. e tq;;izfo cli linea (largb~ 11na colonna), ~o Cont Per réclame continuala, preu1 da convenirsi Interpretando la circolare del ·· duce (Lettera aperta al Prefetto X, funzionariodiligente e prudente.) ,. Commendatore, A tuna ai mc11u1ie di ... atti prudenti, 1.:.ua -- nonwwto JJrereito clopo ((Ili/i ({IIIU (lt S!!,OiJDO da UIW a_ei J\/ uusien aell' avornw regime twerate - e rwscua a sa.tvare per se e per la sua Ja,wgua a posto e a pane. un po' di 11,erezzada parte ,dei tunziollari che at passato regune devono la toro carnera 110n sareooe siaw, net 110s1ropaese, una p1ava uiutue ai ca- , ali.ere. Ma, pr11na ai wtw, per mos,rare la 1Lerezza vi.sogna averne - ell tlla mvece e del rango di quelli cne 11l1Ianoa campa e stuaian.o ogm vw, oeua o Druua, pur di tar cc/J"riera. J-oi, non e aei tu11zio1u.m aet suo liveuo t11e aevono comu1cwre gu atu ai rierezza. (Juan.ao, au:avvemo cli ,wussoum al potere, g1.;,atù tunzwnari an-darono .per pmm a prosiemarsi dawmti al nuovo puarone cont.ro il 1/u{U.eessi avevano ruw <.N.ora tanto tuonato, pe1: far piacere ai padro11i preceaenti, wi povero preteuo c11e cosa cteve tare? bi.la ha sa6vato il contatilo fra u cli Lei sedere e la segg.wla - o tra ta seggwJa e i-l ai Lei seaere, poichè te funzioru Sue, comme,ulawre, sono rappresentate anziruno ctaua seggiola - e, in fonao, ha wuo co a u11wua. Ma ora, davanti ada circolare che il 'duce Le ha manaato a proposllu delle di Lei tunzio,u, 10 camsco che Ella deve essere in un beU' irnbarazzo. Certo i:.,Ua, si gra.rta la vera. t · vero che i miniscn non sono mai troppo espliciti nel dare le loro istruzioni. ai Prefetti e che Q1.iesusi ono a,. bituati a fare profondi esercizi à1 inierpretazione. 1Ja Luzzatti che ai Prefetto di Ge1,ova impegnato a comporre uno sciopero ordinava cli trattare te parti <.:onfierezza e CO!ll p,r,ud<."nza a Mus- :;olfni che dice di volere la lega./1-tae ~; regge sull' il/egaUsmo dei tasci, è t1:ito un motivo di tortura per <1uei ovveri diavoli di Pretelti. Ma Qui ra,tare è più grave - perchè, se Lei fa una garre e il padrou~ vuol fargliela pagare con una pedata, nessuna paura cli controllo lo tmttie11e.più. ~tw adunQue attento a in~ tcrpretarla bene, mie/la circolare. t:' una circolare che pare c/ùaui. 1Ha non è. Essa è fatta probab1lment<: per l'estero. Perchè si dica: « Veaeu:"! Mussolini è per la legalità». ,\1a è proprio per la legalità? écco 11 punro. !::.!la che conosce la legge e <,1,!?oscenello stes o tempo lo pirito dli suoi... udd1ti (il Prefetto è la più ltlta autorità dello Stato nella pron11da), su. benissimo che la legalità - anche net momento attuale - permetterebbe una certa ltbertd di riu1,1onee di propaganda. Per esempio. la legge sui smclacati riconosce davanti allo stato un solo sindacato Ld· ficialmente riconosciuto. Ma possono anche esi tere associazioni di fatto. Ora, e dieci, Quindici, venti lavoratori nei tali e tali Comuni della sua ,,·rovincia dichfara,w di voler costiwire una loro a,ssociazione di far~o, lo posson fare ? La legge dice di si, 1 w Lei commendatore, se la sente di dir loro! «Masi, ragazzi, fate pure'>? l;l/a, probabilmente, pensa invece t!lla seggiola che le sta calda calda !-.oito il edere e, accarezzandosi la barbetta, considera che il Prefetto è - è vero - la più alfa autorità dello Stato nella provincia; ma che e' è, nella provincia, un gruppo di gio11anotti piuttosto arditi che non han- w, 11essu11autorità ufficiale, ma che tli ,atto comanda110 più di lei e ten- ,,.10 a po lo (bastone sempre /JrOll1,1 e {fualche volta anche ù1 esercizio, ta11toper far sentire che c'è) tutti co loro c/ie avrebbero una gran voglia di liberar i della pressione del fasci- :-mo. S1, va bene: la circolare dice che 1w11 si devono peri/lettere slittanienli di autr,rità. Ma Mussolini t.t a[,,"ti,ato c: dare alle varo/e e anche wrli alti un ,·More piuttosto varialJile. 1Jomani oualcuno di quel gruppetto di gio\'tmotfi intraprendenti puc, fare un viaf!.f!etto a Roma per andare a iare al Duce un ra!{ionamento rii ({uesta fatta: 11 Prefetto è amico dei sovversivi. Li lascia. fare. Si rir ordi, l'resi(lente, che se nella no- ~tra provi11cia 110n i usano i mezzi Iorc1 noi siamo fritti». J:' <1ualcww, p,ù pros 'imo al Duee, :,1w anche dirgli: « A che gi,uoco !!.lliOllliamo : !-crchè noi wmo per il uuce. Ma se: il Ouce urtencle se di 1:,,rma,lizzarc 11paese - il che vorrr.:l>bedire pu met t<:re agli avversari del regime <li rialzare la cresca, in <111c:11wenza violenza non c'è altro mezzo clte li tenga a po lo - si ricordi che :wi p01remmo proseguire per no tro conto ... la rivoluzione•. Argomenti, ·a, signor Prefetto. Mussolini sa che - con tipi come !)e \lecchi, Balbo e Giunta - c'è pot'O da cherzare. C allora piega la testa .... e mauda a spasso Lei. /:."Ila, naturalmente, capisce lutto 1Iue to e - prima autorità ufficiale d<:llo Stato - i mette a contatto con la prima autorità ufficiosa, per fare (fuello che essa conumda. Scommetto, Commendatore, che ,14u solini - dettando queUa circolare - calcolava gid sopra Questo giuoco. Cosi blulava a salvare capra e cavoli. Un po' norma!Jzzatore di tron.te . <il,"estero, e sic-uro nello stesso che al rigore barbaro delle hggi continua ad accom,pa.gnarsi - in ogni villaggio, in ogni borgata, in ogni citui - il terrore eminato dai Fasci, la orveg/ianza so pettosa delle spi~ fasciste. td ecco tutto a posto. E/1.tt, consigliandosi col capo del /· (tsr;io locc,fe, lascierà che i Fasci it,cciano c1uello che han11-0 sempre fatto e baderà a-d a,ssicurarli della cli. Lei collaborazione, nel caso che or.- corra dare una memo ufficiale all'o1,era ufficiosa cli compressione: cu·- , e ti, pro po te per domicilio coatto rnppresaglie contro parenti di es,11( ecc., ecc. . 4 cIuesto modo il problema della wterpretazione della circolare è risolto: « La interpreti U cc~podel FaLealismo Per quanto già da lcmpo abituali alla slealla della stampa comunista c~1c,_pur ~ c~·ear-siun prete.si.o quals1aSJ.per tderugrare, per diffamare il no€lro Partito, ricorre a Lullc le menzogne, a lulli i fa.lsi, a lulle le i;mposlure, pure non abbiamo potuto sotlrarci ad un ~en~o di nausea leggendo Ja prosa bcst1almcnlc set Lat--ia che Falce c k!artello riporla dal La~ 11oratore l lal1ano di Pari"i. E. ~hied.iamo scusa at compagni l~llon se, una \"Olla tanlo, im.bralll?mo una colonna del ncr<:lro Avvemre riportando uno quarcio rivelan.le lulla la capacità a falsare la verità, a mentire s-conciamenle e lulla l' inlolleranza cd i.I selLarismo di questi sacrestani ,·cslili da rivoluzionari e travestiti· da comuni ti Rileni~mo sia il mezzo migl io1:c per farli conoscere, per melterli in mosl~a nel la loro vera essenza, quali e!S!Sv1eramenle sono. Ed ora ecCOYi il trafileUo: IncoscÌenza • fl Parli lo· ma. s.imalisla, che ha ti:3siporlalo l_aSL~asede, i suoi orgam, la sua Du·ez·1one in Francia, come un qualunque Partilo avenlùùsla; il Parlilo massimaJista che con queslo allo di diserzione si è al, nulla lo definilivamenle com~ Parlilo rL rnlu.~ionario_ cli fronte ad ogni -prolelar10 cosc1enle, ha lancialo dalle cotenne di un suo_bollellino un appello che suona msullo agli eroici comballcnli proletari rimalSli in Italia, e che rivela lulla l' incosciero.,a d_cgli uon:-ini che prelendono crigers, a conllnualori delle lraclizioni rirnluzionar-ie dicl prolelarialo italiano. . • In quesl'appello gli uomini che 51_sono assunti il còmpilo di far riv~verc - all'estero - il Partito socialisla ilaliano, rivolgendosi ai lavora.lori ilaliani, osano ~c1--'.i,·erc: • Lavoratori italiani. noi saremo <legnicli voi. ìVoi vi libereremo <' con uoi tulio il popolo ilaliano ~- Quesle parole uscitano lo sdegno e la nausea. , Ieri era Tenni che elevava a suSl io. lo me ne lavo le mani. lo hm) <I1tIllo lhe vorrd lui». Tutto il resto non vale niente. Rappresaglie, invasioni, distruzioni ? h oi{nte, dice Mussolini. Grazie tante! Varrei vedere clte, in una circol_are ai Prefetti ef!li le autorizzasse. 1/a, "e (f1ialche cosa di grosso arril'asse, i fasci ti faranno quello che htmno sempie fatto; Mussolini dirri l ~,e _ruppresaglie, invasioni e disbru. :l<ìlll contro gli antifascisN e contm 1 co~1solati esteri sono tate ope;a deg~1.. . antifascisti; Qualcuno anche s~ra _ar~·rrtCtto e poi assolto e poi .... I: r>o1 s1 ricomincia da capo. Una cosa sola io, se fossi stato nel I )ucc. non avrei seritto. fl Duce le fa o,·::,'!rvare che « i·l da11aro def ipop:Jb e sa-ero». Sì, è vero. e tanto ver~ c(7e.... no1I ci deve essere' bi.sogno rl! c!Irlo. Se lo si dice, è segno che.... C nme devo dire JJer esprimermi iu ir~1 modo prudente? E' segno '"che e _era, fra chi comanda, chi ignorava i/<ltsto precetto. Di modo che, la reb~t':1fe a(fermazione di MussoUni sar,( ;;e w1 accusa. Ma! Quando si dice I amore della frase! Ieri era la febbre a quaranta gradii - e non ba.stai~a ancora - come stato di salute i- (::c:/.e ~el, perfet~o fascista (auguri!),- <,,..,..ie I avvertmumto che i-1 <laq1a.ro d;:I poipolo è sar:::r;)_ Spacconate e imprudenze che rivelano un turbamento n~ll',e~~lilibrio delle faco/.tli mentali. C os e ? Il 11otere? O le u1iezion.i - che fa✓1 tanto paura - di Veratti? (> tutte e due [,e cose? · C?11umque, Lei stia in guardia. E L>ad,a fare il Questurino con. cura e con rigore. Può darsi che gliene ve111w male lo stesso; ma. quel che è certo è che male gliene verrebbe se Elia interpretasse la circolare del Duce nel senso che il DLtcc vuof,e che essa abbi.a.... ali' estero. Ossequi, comm.endatore. UN ITALIANO. • comunista blime allo di e.roismo il varco della frontier~ per non rimC111ereostaggi del fascismo, oggi è lutlo un Parli lo C'hc ~i macchia dcli' infamia di in-idere - co11 una prnmessa C'.hc è una l?effa - agli sforzi generosi e Lenac1 cTelprolelariafo italiano rimasto solo colla gioYan,e, ma saJda avanguardia comunista a continuare in Ualia - là dove la lolla a,-rà il suo epilogo villorio o - la dura ballaglia di ogni giorno . Noi seguiremo dappresso e de11Unceremo ai Ia,·Qi-alori l'attività che il Partilo • rivoluzionario > fuoruscilo (ignominia e lradimento imperdonabili) Si a'"cinge a svolgere, in con;bulla _con lulli i rnllami politici dcll ,\senlm.o. fra le maslse italiane i1~·1migratcù1 Fr_ancia. Volevamo og,.. g, solo denunciare ai lavoralori il grad? di incoscienza raggiunto dagli uommi che pretendono erigersi ancora ~ de~osilari del patrimonio rivoluzionano del prolelariato italiano,. L'Avanti:! del 9 corr., rispondeYa mollo serenamente: Incoscienza Tl Lavoratore Italiano commenta con parole cli fuoco la deliberazio11e di lrasfci-imenlo dei nostri organi di.rellivi all'estero. - , &sa pro,·oca. nientemeno che lo sdegno e la nausea > del sellima.- nalc dei com un,isili it.aliruu in Francia. TI lono e le parole possono apparire oltraggiose solo a chi non conosca gli usi ed: i coslumi del comunism_o italiano, ~ipecia.lmenlc emigralo. Non a noi, quindi. _ .\.gli sdegnai i e nauseali » per gmoco polemico, rispondiamo serenamente con un ricordo storico. AJ_ l'indomani della repressione fc1·oce C' sanguinosa dell'insurrezione del 1905, il ParliLo bolscevico ru\SSo lras1?01i? _precisa.i:1ente i propri organi tl1rell1v~ a. ?al'lgi prima, poi a Zurig?· Lenin. I ro•cki e cenlo allri • fugg1r?no ecl abbandonarono il prole- !arwto ~·usso_ • lanlo. per adoperare il frasario dei comunisti del Lavora_ /ore. per riparare all'estero donde '

l.'.\VVENIRE DEL LAVORATO_R_E_··----------------·--- ri1'.l·e...~ro quella merav:gliosa opera di prnpaganda e di organi7..z~zio~e che doveva sboccare nella v1ltona defrrùtfra del 1917. Traditore• LcllUl • traditore~ Troscky, • tradito- -re ; tutto il Partilo holscevLCJO russo, dunque! Giovinezza che è decadenza ro di ,!ar.macist:a che si fece Lasci.5la per l'o,Lio di ricino che gli a.cqu.iìsta,vano, :I-Ppena nominato sindaco del Comune, pe:r ben farsi volere da.i cattolici, fece sce- -il:iere i volumi datlaia bibuo(.eca che g~ ~pel'a.i a,vevano accu.muW.o - 1ibri di economria, di po<liitir..a, ecc., oip:ere di Marx, En~Js, La\9Sa'.lleed aJ.in-i, noiyeJ.le ?. ro1nanzi di Gorki, ecc., !pllbbilcaz.ioni sul neo-m.althusà.a.nismo, ecc. - furono dalli all.e fiamme sulla ,pubbli.ca piazza con C('.J"imonia in chiesa in rin~raziamento a Dio per la l'qpera buon.a fatta .... Notizie dall'Italia • Nel nostro caso poi, i comun.isLi del Lavoratore sanno che, purtroppo, i due te1-à dei dirigenti del ceniro e della periferia del nostro par - lito sono, disgraziatamente, o in ga. lera o al domicilio coatto. Nobili, Romila, l\Iom.ig1iano, Pirri, Capocchi, Viotlo Galeno, Amedeo, ecc., ecc., al pari di Graniadei, Gramsci. _ Terracinj, Leonelli, Picelli, ere.,. ccc. E noi vorremmo invece d~e fQ_S§-ero qui, accanto a noi a continuare la lotta., a p.orta17Vi il çonlrihu_lo dell~ loro fede e della loro esperienza. E Ci a~aw-iamo e lutto faremo pcrch1\ ciò si.a. • I comunisti del Lavorator<' non potcYano però - date le proprie ;lhilud.ini men.tali e morali - dar tenninc alla loro filippica a freddo, !--CI1.7-u'ln. p:ccolo i.nb1ignificante allo di sJ.eal.là. Vale la pena d:i rilev3!lo. , Noi chiudevamo - nel pruno n.umero dcli' Avanti ! - un. nostro appel;o alle (orze del ~ti.t_o con' ~1 Raluto ai co_n).pa.g!~i. ~ Ila ti.a. mca 1:11:11n.ati verso 1 domk:ih ç.oall.1 ed 1 1 ccliooi-L Li r.ii;1.gratlava.n:io delle pa1~ole di fede che c1,-ano i:iusciti a far: (i pcrn~nire e con.ch.iu~evamo: • N01 -..· Lihercrnmo e con \"01 lut.lo 1J pro1 . ' letariato italiano •· • I lealis.<UIUi ed onestissimi polemisti dél Lavoratore. lrasfo_rma.110 la fl"l)SC apJi::ccicanp.~i in prmcipro nn • lavoratori ita{1a111 •; C;he nel _te- !.to non c'è,. t.a.n;l.o per fal'Cl a~p~ru:c dc~la gen,te che di!S<'PCra d~lle ".'lli~ n_ \'oluzio,ua.ri.e, del p:rotct.a;riato 1talian~ t: p~· giu.nger? qu.indi ?l risultato ~ denigrare e ,d]1ffamarc iJ nostro pa1 - tito.. Piccolezze, di.rete yoi. - D'accordo. ma che rivelano a.1~ora una volta i sistemi del comurusmo_ u.fftcia.l.ç chç da cincrue .an.ni sc~nn.an~ di,;cordie. sconfille. s~oragg1am~nt1 nel campo proletario n0'.11 solo tlalian.o. ma di lutto il 111.ondo •. Da pa.iie nos.t.ra non abbiamo_ n~- la da aggiungere, solo ci merangha.. 1110 che i comuni:Slli in buona fede non si ,:ontano umiliali dal sapere che la malafede e ringan1110, la slealtà e la menzogna sono le am1i _polemiche alJiluali della stampa <l'cl loro Parlito. mi. Scherzando... sulserio I babau in Italia Nei tempi nor.mali a Milano annualmente si teneva la Fieia degli Oh bei! Oh bei! Era wi pc.-riodo di gioia per 1 bambini oo anche per gli adulti. Esclamazioni di gioia dei piccini nel ,,edere e1sposti giocattoli e bambole cii <:>gnispecie, e risa ~iocond:: delle madri nel ~ustare l'allegria dei li~li. Allora non c·era il grande ... Duce, 1 tiranni, ed i tirannelli ... e tutto andava alla buona .... e l'Italia prospera va, anche perché gli operai di ogni categ~n:1 di tanto in tanto, guidali dai sovvers1V1,con oualche comizio, e qualche sciopero, ott~nevano mighoramenti progressivi, ed il benessere aum:::ntava. Poi venne 1a grande guerra e per alcuni anni scomparve la gioia, per lar posto ai lutti ed alle mi.serie. Infine venne la vittoria ... -dei pescicani, i quali preludiarono la grande.zza dell'lmp~o .... del: h delin.quen1.a. E col nuovo impero e scomparsa la gioia, la giocondilà ... e la pace in Italia. Ora i bambini e le mamme invece cii sorridere... si spaventano, ed inorridiscono nel vedere le mura di tutla l'Italia tappezzate cii manifesti . riprod~- cenii faccie patibolari di ogru specie negli atteggiamenti più minacciosi ch_e sia possibile per imporre ... le sotloscnzioni al gran preslito del littorio ..: _ In~ vece degli Oh bei! Oh bei!, i ~m~ -,1 spaventano dei babau con ~-1 SI_ tappezzano le mura! E coi bambm1 ... s1 spaventano anche gli adulti. I Liranni impongono mille modi di sottoscri·,erc. Ma come si suol dire, non si. p1.1òcavare il sangue d~ ~na _rapa... i lavoratori ricevono paghe 1rnsone e non possono pretendere miglioramenti perchè... sono p~otelti dalle corporaz1"?n'. fasciste, i commercianti e gJi industria~ sono carichi di tasse, e di taglie di ogni specie, e pur ricommdo ad a~1me_11lai ,v.slto continuo di tutte le merci alimentari, e di manufatti, le loro bilancie restano in bilico... e non possono sottoscrive,-e con quella larghezza... che richied ~ il Du~ ed il suo entourage d1 sp..:rp~:alori .... Si sono sp::-si molli mili~- ni di propaganda coi babau ... ma :1 grande prestito del lillor_io ha appe_ri:. s1:perato due miliardi ... crlra molto infe1·:ore al fabbisogno del nuovo Impcro. Le fac:ie degli aHi Gerarchi .... minacciano di diventare come qel1e duei ~- bau affini sui mm, ... ma la stampa disciplinata tace ... e tacerà! II buontempone. -olm ~ si canta .giovme=a, giovine.zza. Allorchè noi eraffamo coli - era. lo inizio dcll'air<li'!&smo,dhe ~ fu Lascism<J - irl canto w 1gio~ vwi.rva inìe;rcalato ~ insulti ed a~ sc:herni oonln> chi copriva <:a11iche,pu.bbli'ohe; i libe:ra.:.i :A.a.l:iil!D.i ~ncaa>a.ti - data J'ampia COT'J"!UZ· zione eserci1ia,ta daiL1a guea-ra - a.d applica.re 1a loro dottrina economica. al go-vero.o del <paese, .sussi:diaiv=o q:uestc bande, le armav=o nclla speranza che un giorno le avrebbero disarmate e avrebb~ ro ristabilito l'ordine nel pae:se; e chi laceva presente agli avversari nostri il pericol9 di simile giuoco era schernito. -La guerra aive:va=o acuto il prob.J.em.a det+e abitazioni? Si ccstnuiwa in ogn; i:aesc un monumento ai ca'Cl.uli dii guerra, q:w-e che m molti ca.si sç>no un insullt.o J.'.l'arte, ,un inciampo aillia circc&u;ione per :··1presentarsi a.! pubblico a, far discor'>i, poi tl_ S-Oljto•gil~pcl',o s-i dista.cca.va do.i rii+niti ~la commemorazione e =da.va a p.rO<Vocair,egli operoi che e:reno sov.versis·i e clie_ ~ erano, <pe:I" rispetto ¾ moct~, ritirati neUe lor.o Case ~ Pqpolo. Ciò nel.La .speranza di provoca.re il farlrtlacoio, c.: ,S;Yent,e rin.tsciv~. ed aillora ;1 corriSp<)!Qode:nd.etei igio,-na.li lihet,ah - C o,.riere il.ella Sera in.dllu,so- scri~no che i comunisti - ançhe i 1 d~atic:i erano ~ -, av-E::Va.n~oirato l' rmboscata, ed il ipubblico beiveva. iNQj: jn.ta:nto ~ jp:r~a.mo ,per i capelli tra noi, e ci ciividemmo mentre avevamo itainto ~½'ogno di ~à. Co.si chi ::atrloa,va .giawne:z.z;a, con -programma t.endenziallmente ~nca:no che ailldàov.a. cLa.1:la costituente con abolizone ·del seoai',0 e del: isus.sildio ai vescova.dii, ~ confi..sca d.e:i SqpT<1;pramtli idi, g-ue?Ta, f.u spinto élnnanzi e idisoai~ò ,la nazione, s;:- mma.ndo 9:Vunque ~ ,guern,a civile coa ince.y.içi, f.u.rt.i. ed a ssalssini, seg-uita dal ~ a ohi non voleva ~ e cl1'i !I.; ~ di. ,giiav.i.n.ezza ri&p,on<le-va ohe c:;-a dec.a.çlenza. rce\'.eva legnate e bando. Ebbi n'uno e J'adtro e non mi lamento, è pa-~erihi,Le il duro ed >ama.To,pane dcil'esi;\io aJ n:re:roa:lo de11.a •FQJ>'ria cosai.enz.a.. -0lfia.scisino è gi.ovti.nezza ? No, è d~c~- denT..a, III.On sO'lta:nto perchè si ere~e come tutr.j S regimi asscJ.uli del pa'SS:l.,to,su La ~,dia) e l"-aspe.rsori-0, -su J'imposbna e la w.olenza, m.a anche i ,pilastri su cui poggia son uomini baca.ti. Lasciamo i ros'i'OdhlaonrtBi .i.a.r,chie R•:>s:;0'ni., organuz-:ilori <Li. sciap~ gener.ali a rir,,etizione che sono -eleva-bia dic1nitari tdeùiloStato• Rachcli, ,dirv~uto c;mmen<labc-re ed a 1 ca,po della Co.nuederatlon.e del commercio, un uhbr.i.a.cone dhe ncn faiceva che '.ormenLare &h organizza lori de.I V-enba,no nel 1901-02 trovandoli troppo inilfo.rmisti, e che di lui debbono rico:nda..r.siJe.... ragaa:- z,e di G:1wvel 1 ona Toce ,per ~e ,prO'dezze .poco ~taibi!li. Non pure t.amto ipe:r il ,prof. Dina-le, che è elevato alla cariica cl.i ,prefetto a ca.- po di una •J)Tovincia - poveri amministrati! - prOl?rio lui C'he a R0<rschad1, nel 1904-05 (vedere la Ta,cca1:.a. deL1'Auuer.,ire), fu inchio<lialo al.la 1gogn.a dal buon Serrati, per essere andato colà ·a tener~ una conferenza d'incitamentQ a i-,, rseverarc ne.Ilo tSOÌCIP-e:roh, e poi si kce pa,gare somme SUJ>er,iori a1le soLi,te spe::':: ;ncont.rate, che gli ora.tori nosiri J quei tempi percepivano. E sl che er1no Co•Clll.JJi racccMi ,par ~li sc:ioiperantd No, non è !Paf ques·,i UO'ITlÌID.i che nn .:.ffenna,no que.llo che ieri ins,ultaiva.1 >; non ~ per quesl.e OC'>SCienzv.iente, cne si kwnv i.strumenti deLla c!.a.ss2 di.1gentC' ,- lal;:ina - che è tra le più arr:?Lrato?- pe.r i cla-9sici lre.nta dena:ri d.i Giuda, Ja deca.denza è nella doro Piivoluz1one ~tessa La b,Tg11esia 111.alia.na nel dc•po-guc; r:i., riiwece di man!.enere le promesse falle a,i so.!ldali durante la guerro, non voi 1r fah'Caore a ,perJeziona.rsi nella 'produziwic. agricoia ed ind,uslriale; invece di 1,e.rfezionare i 1nacchi111airpier ,poter far ì ,on:e ai miglioramenti doman.daAi Ja.i s.._;a:-iat.i,i111ivecdei dare i mezzi per ri0rdin.a:rc i serviizi pubblici, •prcle.rì sipinger< ÌhnM1lli il fascismo, eh.e col randello - proprio come l'Austria antica - riducesse a.l silQ"llzio le forze oip0raic. Ma m:tLgraido la gazzarra degli inc<!nsamcnti rec~roci, !'-assenza di qu:i.Junque cc,,ntrollo da par:e degli interessa.Li nella cosa pubblica, q uakhe bagJ.iore ,;i ha, ~ così un gio.mo si grida: - Noo si legge ipjù; si pubblicano meno libri; no."1 ci sono più scriliori che eccellono come ç,eJ"i1 ,;.i,assalo; siamo in decadenza e per cdlarla' ci vuole la ,ba,Ltaglia del )ibrn. La baita,glia dcl liibro non si vince che n periodo di l~bertà assoluta, dove i buo.n.iaulor,i a.Ha !unga vinc0010 ed i mediocri scompaiono. ~i leg~e meno, di.cono gli OTecchianli. Naturalmen'.c, quando "i delega a lcrz.i - bon gré ou malgré - di pensare, cli a1ire e di amm•n:.strare, non r'~sta che abbandonarsi ai di\·ertimen!i, se si è di c.ar2,'.ler:! a!lc(ro; alla chi.:sa, se si è di tcn: 1·.nmento mistic:>. Co"Sì feste e prvce~.$i ni, ba.no e preghiere, seno le soli- ~ cc-,.:- che si leggano nei gioil"naL di prc.,·111cia,dato e non cvnce.ss? che ·;alga J.ncor1 1a rena di le-!l~erli.... * * * On. è ;,I lt:rno del'b. no'-ivi.a che i ma- !r.:1prv1i e I.:: n1~cile sono in dirrrir1uzi'>- BibliotecaGino 1anco ne dal pen.odo dei cometiti b0Lsoovicl1i dcl 19.21, al quinto anno debl'era la.sola. L'a!ltlarme è daito da S. E. Mussolini, aJm~o cosi l~o sui g."°r.nali !SY.i=eri, che sovente ·hanno un bel seNi.zio gralui'.o dall' Jtalia a spese del Pa'llliaJ.one iba,l::.ano, 1-U";te le vo1~ che gJ.i accomo.da. Ma questa vol-ta che sassait.a in pi.ccionai:d T1t1ttala ipolili-:.a estera fascista consistev<a nd rompere le scatole ail.le Cancellerie ,europee ,pm- il problema demografico it.aham.o, occ., ecc. Ora i.JnvCCE; si accorge che le Jla!Scite d.iiminuisccno e si rn.in.31.:- ciano ,fulmim,i aiila p!ropa~anda di lim.itazi<?ne delle naiscii'..e e d.e1 neo-ma.Hhus,idnismo. A di.re ,iJ vero S. E. Mussolini è lo- !!'ico, In una <liscuss:ione in <pTOJ>O~ a Losanna, alla Sezione Socialista, so-st~- nev.a La tesi che ,più mu."™?!rosei:ra:n.o i prole-t,.'.l!I'i, axiù [a.ai,lmen.t.c aivrebbe.ro acvuLo ragione suI;l,a borghesia . .Ma ow, caro amico idi = vol.t.a - io non sono più amico -di ohi-è .iin auge, ed m quel mod<:>! - i.:l voler attaibuire aLLa 'J)TOJ).'.lJfan-ia nco-ma!Lhusiana i.n litaJl-i.a gh effetti dehla vos~ra disaslcr= politica econ.om.i:ca, è g:rossa. Bi:se>gna •propri.o conta.re su cer- \-e!1li atrnfiz.zati ,dalla Jeltu;ra dei sol,i.t.i sa,lamclecchi a Olla, La ~ fascista è ridotta. S; ipuò &fid.a,re chiunque a trovare 'llJla puhhlicazione i.a prorposito da wi lustr-0 iin qua. Furooo dislnde tuHe le biblioteche che nelle varie città aV'.eJV'illlo ,di !:ali. pubblicazioni. E anche da."l.k bihli.~e furono tolte 'simili.i lp\!bhlica:z.i.oni_ Non è mgclo l'episodio. Nel Comune cli Suna (>Latgo~~ore), ~ langheOcr-acosa si vuol parlare di rneo-ma!- thu.s:ian.i-smoquando bisognercl>b~ es..<.e1e eroi per andaa-e in bibl.iolecl.. ~ pu.H,l;che a chiedere pubblicazioni cù divu.lg1z;.one e- eh propaiganda neo-m.a.ltlms.i.a.na. No, è 1a vo.slra poilita.ca cconomi...:.1che fa cilecca. Do;,ev,aie COII\?eD5:\re i padron.i di ca.sa e fosi.,c liberist,, e questi ~o gli aH:ititi a ,prezzi p,roibiEvi, _.di modo che ogni classe dov2t'.e rcstrm- "e!"Sl. Ai 5alamli imponeste Ja privazio- ~ dei <li.ritti di 011ganizza.zio~c e !i imbrigliaste in organ.i:sm.iohe non possono c-hc =e ,deleteri ai loro int•~ressi cli classe. La corsa sf:roo;iA..a deg,l; speou.lafori ,ha spjnto :i,d a.1t.e=e ti..11ve:-:)s1m;-li ,i ~c.:sto dclla 'Vita ed ha re.so pensieroso chi vuoie cosUilitu:rsi una fa,m1glia. e se non ,.i è i.ncoscienli si l.tmrtano le uascit-:: da,van1.i al do.mani sipa...-en!R'vok -r,er eh: n.::n ha rondri,le. La poMica fasoi.sta fu oo è la miglior propa.gandis.ia d~1e teorie neo-~1.'Jhusi...'1.neL.e fras.i, le .ingi,urie :ion coniano, anche se sono pronunciate da.l ,duce. Cl!e conta sono i ri:swta.,t,i., e questi sono: ~n politica ,reazioµa.n ed li1l ~cçnomi-a. tra• sai.nano il nostro ipae~ al paU1pensmo tno:ralc e ma.1.erialle. LUITGJMPPE.LLI. Una notizia incredibile ì:\oi vogliamo ancora credere. clte la notizia difhisa <l.all'Jlalia di Milano circa I.a rii:)rc.:-;,adelle pubblieaz':on.i del quotidiano socia! ista Il Lavoro di Gcnorn, di cui Lodov:co Calda asstm1erPbbc la di1·ez:one, sia ltn.a notizia infoncl.ala. Pcrchè se fo~.c il conlra1-io. se Yei-amenlc li Lauoro di Genova. riprendesse le pttbb.lica- ~ionj, come :l'i anlùun;,ia, il 15 gennaio, si aYrcbbero mille cd lilla ra. gloni per rcsLarc alnwno indignali. SCJnbra sia Yero - se non siamo male informali - C'hc dopo il miste_ 1-ioso allentalo di Bologna, il govcrn fascista abbia soppressa tutta la ~Lampa anlifas:::.isla (Avanti!, Voc(' Repubblicana. Ci,isti::ia, Lavoro, Unita. ecc. ccc.) e man<llalo a donùcilio coatto lulli g.li uomin,i più in vi- <;la dell'anlifascismo, fra i qual'i, moL ti appartengono a!Ja stessa corrente polil;ca del signor Calda. Pare pure - sempre se le nosln' informazioni sono e.--allc - che s;a_ no ~·.tali sciolti in Jlalia; tutti e duP i p,arlili socialisli. il repubblicano e queUo comuni.sta, e che pen<! varianti da due a cinque ann.i saranno comminale a chiunque tentasse di riorganizzare quesl i parli li, o faccssc- .~cmpJicemenle domanda J){!l' ap1xirlcnervi. Ed è in seguilo a questa lraFformazione clell'llaJia in galera, che la Confederazione ciel La\"Oro e i pa!'lili di s'nislra hanno Li·asportato· le loro tende all'estero. e persino Fil.ippo Turali ha abbandonalo il paese dithiara.nòlo alla stampa mondiale che• il fascismo ha r~o raria ilalian<1 ir. rei::1pirahile. Ebbene. il signor Calcia trova che questo è il momento più opportuno per uscire col • quotidiano sooiaJi_ sta , e nell'anticamera del suo ccr- ,·cllo non passa neanche per tm momcn.lo il dubbio che accellarc dal fasci•.:;mo il permesso - la carilà - di tU::circ col Lrtvoro, dopo quaHlo.è accaduto e accade in Tlalia, significa sernpLicemcnlc commcllcrc una c.a.1l;Ya azione Yerso i compagni e gli :emici profughi, al conrìno o nelle- galere; sign.ifica pre5larsi ingcnuamen. le aJ giuoco del go,·crno fa.,;cisla. Impossibile per dei ,ocialisli, per degli uomini liberi di vh-crc in Italia? Ma se il liberalissimo goYerno fas::isla permette persino la p11bbl ica7,!onc di un quotidiano socia lista? :\Ja quali storie , a racconlandC? il wcchio Turali'? ~on polc-Ya re~p1rarc in Italia? :\fa Calda ('i reL 0;pira ... c- ~omc! Fuori dunque il quotidiano so. c-iaL<l::t . Poi. quando il goYcrno fasc: ..t.a. avrà colli i frulli della sun furberia. saranno ancora dislrnzio. ni e incc>ndi e bastonale. Si. cornprend:amo. Ci sono dc; milioni da ~ah·arc- cliC'lro li J.auoro. 11a ,·i rnno pure certi mo111c-nli in c-ui bisogna saper scegliere- fra la morl_e onorala, in pied!. e il Yi\"C·rc igno1111nio-o. La 1·iappari1ionc del /,cwo1 o. in questo rnomc>nto, sarebbe- una bruttissima co,a. Percl1è si potrebbe anche capire che quelli del [.,<woro llOn lenes..:;cro in nessun conio le rngioni che sconsigliano. oggi, l'u..-cit_a di un quotidiano socia I1sla? se csi4 lesse la più lontana possihililù che il giornale pote se in qualche modo aioYare aUa causa antifascista P so- ::, cialista. Ma i pron·edimcnli ultimi per la • difesa dello Stato fasci.:ola - e del resto la vila dei quotidiani anlifa- !icisli prima de.li 'al lcn lato a Bologna - proYano anche ali' ultimo degli imbocilli che il flli:--0ismo n.on permette nienlC' a meno non lorn.i immcdiatamen le a suo utile, e che in Italia, per il momento, non c'è nicnl1· da fare ... alla lnce del sole. li Lavoro non potrà c.r~ticare alcun pron·edime.nlo ciel g0Ycn1.0. li Lavoro non. polrit neanche Lenlare di influire sull'opù1ione pubblica. Il Lavoro d'oHà ai.'lcnersi dal rare propaganda tli idee l-Oc-:alislc o democratiche. fl quotidiano socialista -- non si cap~¼:e il quotidiano :-.ociali1:la se non è l'organo di w1 pa1·Lito socialista - non doYrù spcn. dC'1·c nemmeno una parola per cercare cli 1-:organizr.are -<otto qual-unquc forma tu1 partilo 50cialisla quaL sias,;. li Lauoro. quotidiano socia. lista . clo\Teube Lmilarsi ad C"•Sere In brulla cÒpia e a s,·olgerc ](' sleSS<' utili fum.ioni - per il fa..scismò - del Corrier<' ri<'l/aS<!ra. d'ella Stampa, ecc. Qui.ndi. Qujndi se la notiz:a deUa ricomparsa del Lavoro è ,·era, rallo dC'"] ~ignor Caida a. ·urnerebbe il signifìc.alo d'un ,-ero C' proprio lradimenlo ai dann.i dell'anlifasci.m10 e del socialismo ilaliano. Tn questo caso da Parigi". o,·c la Confederazione cLel l_a,·oro e i pari ili_ cli sin:stra s· stanno riorganizzando c. ~-e Dio n1ok. intendendo. non dm-rcbbe Larda.rc a partire tllla chiara ccl energica sconfesJ-iionc. Tl signor Calda può far<' usoi7-è lulli i quotidiani che Yuolc, a patto però cli lasciare in pace> il socialismo e i socialisti, coi quali - se non erriamo - eia mollo Lcmpo non ha pili lcgarni di parentela. Mussolini e Dio Dw non C'Sislr. La religion<' nella Sci<'n:a è /'assurdo, nella pratica un'immoralità. negli 110m1111 una malallia. 13E):rro :\ll.SSOLl:"\l. Ed ecco qui. in poche r!ghc. :\fos. solini giLLdicato du 13cnito. Secondo il BcJJilo cl'allri tempi, il :\lus~olini c1·oggi, crc-dcnle. è "<'mpliccmcn.lC' 1111 nmmalalo. Se, conw c'impongono cli credere : fa:-cisti, i[ duce è oggi arcisanis- :.imo. hisog11C'rù pensare- che ci-a ammalalo gpando nega,·a con ta11ta s.pa- , a Ida sicu rena l'Psi, lc-111,.c1li Dio. .\ 111e110the la ,eril:'i non sia un·a1_ tra: che il du(·P 11011s·a stato mai sano. nè prim;i nè dopo il suo rilroq1111cnlo in Dio. Ba,·ta. ma la , <·rilù d<•, e prnprìo ess~1c- q uesla. Pro vittimedel fascimo Somma precedente Fr. 11ADE:'J-TURGJ - Raccolti dal comp. Alpi Antonio 44,70 31.- Totale Fr. 75.70 La fascistizzazione del . commercio minuto Milano. 6 gennaio 1927. Vi deve o-sere sfuggito w-. decreto, a.ppai·so negli ultimi giorni dell'anno ..... napoleo11ic.o, che è in.vece degno di essere segn.aJalo. F.' un. dee.re_ lo il quale - fmgcndo di di.scipJin:u:c la vendila al pubblico dei generi di µrima n.cccssilà - è :n-Yece tm n.uo- ,-0 brutali. simo stntmento di tortura fascista. Nel decreto l',i d!ice che- chiunque Yoglia aprii-e o gest:sca già un nego. zio, deve in-011rarP domanda al podestà del uo ComtlflR per ottenere la liccw.,a di apr;re o di mantenere aperto questo negozio. Domanda in ca11.a bollal .. L nat1u·aJrncnte. e dich:ia_ razione che ,;i è pronti a \"Crsarc una cauzion~ che \';_i da 500 a 5000 lire. Il podestà pas~a la domanda ad una commissione comunale presieduta da lui e compo.c;ta inoltre çli due rappresenlanli di commercianti e di due rapprf'..sentan'l.i dei sindacati locali. La commissione ha l'incarico di stabilire se c'è propor::ione fra il ca. ratiere corrunercia/e e quello della produzione negli <'S<>rci:mi isti di produzione e vendita. Ghe cooa vo-. gli.a dire, pr0$o al.la lclt.era. questo mazzetto di parole, non r ben eh.i.aro. l\1.a quel che è chiaro, mollo ch.iaro, è:. - sopratullo - eh.e la co1mnissione ha poteri - di fronte ni bottegai in fumjone - per permett erc agli imi 'Ci[ Lener aperto il loro negozio e pe1· obbligare gli altri a chiudere. E guanto poi a coloro che ,·ogliono aprire un n.egozio 11u0Yo, la commi!s:on<' ha poteri di dir cli sì o di no. \'o: pote-te imm~inare benissimo - ade~so che v'ho esposto il srucco del decreto - che cosa capiterà. Vi sono, fra i botte.gai di Lan.ti pae. si. individui che. ~odcndo di una certa indipendenza e a ,·endo con talli col celo op<'1-aio, sono <l/i.vcn.uli sor<alisli o almeno simpatiz7.anti - e C'hr poi non hanno credulo di far gcllito lanlo facilmente delle loro idee-. \'i sono inYccc dei bottegai i qual i - in od io alle c·ooperali\·e, o pcrc-hr hanno -:.:onlatli P inleressi con qualc..h.e gros ·o padron.e del luo_ go. o anC"he s~mpliccmcn,tc per bas- "a opportunità - si sono buttati a corpo morto nella corrente fasci.sta. Qucsli otterranno di tener aperto :I loro negozio; queili donanno chiudere. Gli aspiranti ali' apcrlurn di 11110,·i negozi. se non sono persone più ehc gradile al Fascio locale, non abb;::ino l' ingcnu'.là cli inoltrare la domanda: bultercbbc-ro Yia te-5 li1't' della carta da bollo. Cosi il cc111111ercio al minuto dei gcnc-ri di prima necessità ,·iene fasci_ , lizzato. Non s: dica che- il mio è pes- ~imi!'mo di maniera. Citi sa come si srnlge la Yila sopratutto nei pi.cco!i conl1·i, chi ,·ede come è composta la commissione comunal<? pe1· l'esame delle cloman<lc, c.apisce suJJito che non c'è 1·c-mi~i'>ionc per chi non è in pc-rfello odor di santità presso il fa- ,:cio locale, daJ quale - ;n sostanza - ,·iene nominala lulla la comn1issione. dal podestà a quei due delegali elci commcrdanli che sono di [allo d'ltc aHo-cali dei bolle.gai fascisti, e a quei due rappr sienlanli dei sindacali locali i quali faranno come gli altri Ire membri dc>lla comm.issionc: della rappresaglia conlro i lrnllegai no 11 fasC'isli. Le conscgLlenzc di qu~"la bella cli. ~posizione saranno pesanti per 111.olle famiglie cli bollegai le quali hanno Yi~·'ulo fìn qui modestamente del proprio limitalo giro cli affari., che molle- volte- non hanno grandi riser- \'C' da parle P (Jualchc- Yolta hanno and1P dei debiti: domani esse 11011 !--apranno che- fare, cornc guad':lgnar eia ,·iycre. come- u~cire dall'imbarazzo in cui la commissione- comunalele a,-rù cac{·ialc. l\.>rchè i..• YCro che, mollissime- ,·olle. il <·omrnC'rcianlc al minuto è un ingordo il quale- pela spietalamcnl(' il proprio cliente per arricchirsi a macchina e noi pc1· questo opporremmo a CO!--loro il nostro moYimcnlo cooperatiYo ehc fu clistrullo Yiolentemcnle e- non fu so- , liluilo clH' in mh.u1·a minima e da organismi senza capacità di_ i~cna_ re l'ingordigia. dei commerc1an~. M~ i.: anche Ycro che vi sono p:ocol 1 commercianti i quali son.o già, es:;1i sLCS.$Ì. ,·illi.mc di questo s.;.slema di commerc.io c.he è in W:i,O, per cui la merce per an-i,-arc al consuniatorc pa~"~a per una lunga catena di i;n.tcrmc-diar:. II piccolo bolle.gaio è, spesso 1"11Jli1110anello di questa calerui e ~011.diYide col cliente il peso del1' aumento dc; prez'Z'i prodotto clagl i intermediari che l'hanno preceduto. Vive delle briciole, in.somma - e se ;a ca,·a pcrchè nel negoz:io fa tutto lui, daJle funzioni. di di1·igcntc a quella deJJa pulizia. :\d ogni modo - ingordi o modesi i; on est i o bjrbaecion-i che s:jano - si salvano quel hi che sono fa.scisti e si sacrificano quelli che col fa5cismo n0n hanno 1nai ,·oh1to a,·er niente da fa,re. Notale- poi che questo pro\'vedimcnlo dann~rà parecchi nostri amici. 1 quali. messi al bando dai fa!".-ei.sti. in condizioni <lli non guadagr~~u:c ahJ?a.sl.anza. per viYe:r-e, pÒte~a: no lrm·are presso i bollega.i 3tffi.tçl qu.alc.hc fa(.'ilitazionc e - ~-i:bilmenle - anche un poco di credito. Ora an.che· questo scampolo di sal~ Ye7.7..!.a:, lollo. Il nuovo bottega.io autorizzato non aHà pietà: o pagare. e caro. o muoia di fame. Che YOlete eh.e ,-i <lira? Se il fascismo dcYe isolarsi, deve ben farne di . . ' q1testc. Sta bene. Ma quante \'ltume. UNO DEI TANTI. Lamiserdiaetleasitere I salari enormemente bassi nelrindustria cotoniera svizzera non sono più un mistero per nessuno. Pe:r convincersere basta infatti visitare le case di alloggio µopolale dei tessitori e filatori nella regione superiore del Cantone di Zun~o. della valle della Murg nell'immediata vicina.nza della capiiak: lurgoviese. di f.raenfdd, poi di Windisch nell'argoviese, ecc. per avere subita l'imp.ressio,:i.c che quella gente subìsce un destino che è W4'1 pena, un atroce tormento, per degfi esseri dotati di una ragione, _di ~omini e còttadini del ~ecolo v.:nles1mo 111SOTTtm.a. L'~pressione delle loro facce e.m.a.ruvte, i loro ~estiti logori, quell'odore pendranlc <-aratleristico delle abit.azioni di genk estrem.a.m,rn.te povera da un n0t0 scrittore tedesco definito , Anm:- Leut~Geruc.h» (odore di povera gente) darebbero ad un visitatore non p,·alico dell'ambiente l'idea che questa povera f;ente fosse reduce da un lungo doloroso staio d'ass:.-dio. Tal•~ quasi e?:"anO I.e condizioni già quando l'in.dustri:i ln,l• lava discretamente ai suPi pa.dr:mi I! che andarono poi man mano µcig,iorando quando la crisi '.ncom,ncié a farsi sentire. I poveri open i 1c,sil ori furono naturalmente i primi a subire h riduzioni di salari e il pro!un~-:mento dell'orario d. 1 lavoro perchè il signor industriale non abbia da rimettere nnl b de, :auti guadagni falli nel passato Oggi la ~ituazione di molte ma2stranze di tessiture di cotone è l ,:e eh<":il tacere sarc-bbe un grave deii'.lù Di qui e cli lì gli op{:;rai resi ::or.tg~1,:>.;idalla dispe1·azione, si sono ~it•r.i1i ed haru10 chiamato in aiuLo la Federe11.ionc T~si le. Cosi è successo a Baretswil ove l.-c dille - una dopo l'altra si schiusero all'organizzazione. L'ultima di loro, Hilfikcr e Cie., ebbe una riunione nella prima settimana di quest'anno. Anche qui le lagnanze degli operai fecero conoscere uno stato di cose veramente emozionante e triste. Il sistema d,dle trattenute è perfezionalo in modo da lasciare all'operaio invece del salario so1tanto del. le bricciole. Un operaio si presenta con una bUota sulla quale erano marcate delle trattenute di fT. 10 e 15 per luce elettrica c.d altro. Il salario stesso era di !,·, 35 pu· due selli.inane di lavoro. Detto operaio dovette quindi mantenere sè stesso e la sua famiglia p--_r due settimane con 20 franchi! Non si sa com.e definire il ca1·attcrc dei padroni che so<ldis.lano i loro operai con fr. LO, 15, 20, 30 e 35 ~r. per 12 giornate lavorative. V1 f11pur:: all'assemblea un operajo che do. po Lutb le t1allenutc ricevette come paga qLLindici.nale 70 centesimi! Con qu~- sto salario dovette v;irere colla sua famiglia 11 giorni e passare le feste cli capodanno! Quando qu~sto fatto fu con)- ~ciuto qualcuno degli operai stessi organizzò una colletta. raccogliendo lra q uesli poveri una relativamente discreta sommetta ~r mil:igare la miseria del più po\ ero tra loro. Gli operai stessi hanno quindi più senso reale dell'impresario stesso che non ha vergogna di includere nella busta la somma di 70 centesimi. Quando altre volte rimproverammo

atli industriali cotonieri questa scarsezza delittuosa di ricompensa per lavoro, ess.; dissero sempre: « Ma i tessito1i ca- .paci guada~nano molto cli più! ». Og_gj pero anche r operaio più capace non ries~ più a raggiungere un salario conv~- nt:-vo~e. I pa.droni non conoscono nessuna misura. Quando per de:ficenza tecn,- c:, Ò per diffico.¾à cli smeJicio la produzione non rende più quanto prima .:eco I~ subito a ridµire le tariffe senza in.daga.re st: gh operai hanno ancora da viv~ re o ~-e con un'innovaziione tecnica la cappcità di produzion:: potesse e:,sere aumentata. Non si accorgono, i furbi, che memv che l' opr..:raio .può mangiare più d;.~~u.i.!:ce la sua forza d.i lavoro, la sua energia. La fiaba di quel contapino che esclamà: « Peccato che il mio asino è CI'i~to proprio adesso che aveva impa:·~_t.oa stare St::n.Za mangjare » diven1:1 in questo caso un triste Ìna degno pa- ..-agqne. V• sono dzlle l.am.iglic che da 'cliecinç d'anni non hanno più visto un salar:10 compl-::to. Tempo fa esse segu.irono l'u:1.ito di un padrone che promise un mìglior safari.o, ed anticipò anche il de- uar.o di viaWo e per altre spese, Dato però il salario esiguo la tratt..~uta a raw ddl'anticipo si estende su. un traUo ~.derevole di tempo. Tante volte le Q1ala.ttie e le puz.e cattive ]asciano il debito ddl'a.nticipo immune per molto "-i• oppure un cam~m~to cl.i, padroni IJ:i!-pei:- conse(uenza I.a, trascrizione c½:ll'a.nticipo da un padrone all'altro. C<,lSl l'wµca ricchezza. del lavoTatore tessitore di cotont: sono i suoi debiti VefS() il.~~ •~ i T*• ~ e~. ~~ ~!~, ~~ ~~~ deve intervi:,n.ì.re · la estrema p<>- ~-tà ~ lPJ:O s_~.9 non pr<>vqch.i uno scandalo. L.'a.utorità di sussistenza d~ povtm specia.lme:nte det Cantone di Zur4!0 avrà già fatta la, sua esperie.nza i.&tamçi ai' ~o ~ ~iUJtiz:ia s~lfi cosi poco syiluwaito. ~ i ~~ ~- tonieri, ma i COIDp<)!leQ.ti la detta. a:utorità son pure bra.vi bol'ghcsi che più che detestare la po~tica. ·salariai.e dei pa., drnni <U!>prezza.no il « l~tore cencioso ». Qui ci vuole l'organizzazione sindaca.le, la- sola che potrà mutare l'attualr. servaggio della c1a.sse cotoniera in uno stato di libertà per tutti produttori. W-1. L'1ia11~1str ulana sac1allst1 del munlolplo di Vienna li bilancio del 1927 provvede lavoro per 70.000 operai disoccupati. Previsioni di deficit che si tramutano in avanzi. V.iFJNNA, gen - Hugo Breitne:r, a.ssu;s= de.l:Ie finanze ne.L munioi/pi.o ,di G'llesla città - che, come si sa è .iimminislratlo .da sociaJ:isti - annunzia che ii b:,lan~.o II=' il 1927 sarà super,iore del 10 per, cem1.o di q.uell-0 del 1926, mail.grad.J vi sia.no dei.le li~vi riduzioni di t.aJSS~. It r,reven:.i.vo totale dc.J,k spese a.mmoota a dollari 69.000.000 ,di fronte a.d w-.3. eillLf.ata di dol,Jiairi59,000.000. Ciò che l-(.rlerwbe a.d un <lollt!ci·t <k .dieci million.i di dc:lha.ri, che dovrebbe esser cc,pe..to c_n le riierve mnr,i.ci{paili. M.a i,l fatto è c::.e alla fin-e ,d~Ll',a,nno, invece che u:i dclicit. ~I comune avrà un avanzo auovo e t2 riserve - in·v>ece ~ mwoveri-rsi - s. :.-,m.no a.umen.tate. Breitner è a.11e f:inam.ze1d~ mu:ricipio ò selA! anni. Inva.ria.b:imnenlc, ogni a·J. n , e~h ha 1prtsentato un bidamcio prcY-:n-k•vocon un deficit cli pairecchi miilioni. ·Ma invari.a.bil:ment..c, ogni anno, il bilanU:o <le! comune d.i Y~enna, -si è chiui:o con un ava.nzo di ri:=-cwhi milioni.' T.i-r,-"co j,! b.i La:nci-0 ~ 1925 che Brciitne:r presentò con la previsione cli 9 milioni ci d::ficit, menlre il b.iùalllcio consuntivo r:,_;,· rtò un avanzo di dieci miiLioni di òc•~lairi. :\ci b~lamcio di tprcvi-s.ione <lei 1927, trenta milioni di doù.la.ri - cioè quasi un ~Elfzo del tot.aile - sono aissegn,a:làa,d inv'...s~:meni.o d.i ca,p.iLaili, quale costruz.io~~ di case operaie e s±miJ,i. La SIJ>~sap·~ quem.: eriifici è calcolato. iin d.i.ci.amno,e rniEcai di d0;l,Jari. Gli aipparlame:nti da cr•:,tn:ire sarebbero 9000. li r,ou.nto capitale della politica lin.anz;an:.t di Breitner è a,ppunto ques~o: far fr· n".e at~ 'LlllVestiime1lt,ipa-elevandone lo invece di seguire il si&l.cma della fiinacriz:i borghese ,di pagarli con dana.To ricavato da prestiti 9yecia1i. E' così che in q1::ittr-0 a:nn.i ill munitjpio cl.i V.i2nna ha 1,, '.:.. o ,paga.re ben cento milioni cli :hibil: L'1terni - che s.i.rebbero poi de1Je s,.:r ;\i.ci caipital:i:zz.azi-0ni - senza ricorrere a prestiti <li alcwi ,genere, ma se.·- ver.-do.si del get,tito no:rma.le delle lasse Le costruzioni de1l'a.mio in co.rso, supereranno ,di nO'Vemi,lion.i di dol1lari qu~- J,, C:cllo scorso an,no. Ed i1 progTlllil'lm:l di tred:ci milioni di dollari di spese strwrdinarie !Per cos~ruz.ioni è sl:alo formulato -come un ri.meclio aJLa disocoupazi-0ne. La spesa compJe;sswa di diciannove miLoni di dohlari di costruzioni edilizie varrà, - secorndo calcoli <li Breitner - a dar lavoro conrtinuo a ben seHa111lannila operai. Ye! blancio di previsione deJ 1927, le tasse sui teatri, sulle vendite atltl' incanto, sugli alhenghi. Nessun aumento òj tasse è pre<YlS".o. Ma è luttaivi.a caJ.cola~o un llllaggiore getLiio di un milione <li dolla.r,i sull'ain:no ,precedente: e v'ha invece ragione di credere che questo ge'.- l,; ilio sarà assa.i s.uperiore •.cl 1p,re-.ri~to. il pJJrtiito so citaJ1ist.a è ,per ,iJ proibi z-i.on iis'ruo. Ma iil municipio igest'isce una bi.rr~ nwruc:i'!)ale che da un a-eddr'...onebto •Ji d1'Cia5-Settc mi!1a d-OJJaru, ed esercisce un'agenzia di pubblicità che frutta und.:.cim:il.a doJ.'la.ri netti. Le hunee l.raUJ.,v.i:i.r.oi.ietta<liine da.nno u.n defo::a:l di duecentomila ,doli1a-ri, ma non pu questo .ili muntciiPio ha IJl1aà pfills:i.to a,d amnenlare d ihiig.liclto della corsa, et! a so.w-euire il dedicit dcl biJ.am.oio dj q u..:- sto servizio pubhlicu cl c01mme prc~- d e con aJl.ri introiti. Breitn-e.r è forse ~gi ,ruamu più o.dialo a Vi:enn.a - fuori del campo soci:a.ti-• s'.a - ;per !la S'Ua ;polllioa di .tassa.z.io.;i.c. L b. staTDG)aboi1ghese oggi, rp~gli1I1d-0ocoa;sione della rpi·ese:IJitazione del b.ill.a;.ioiv, p.rot.esta con~ro iiL isist.c.ma di Brei'l!ncrr tl' 1,1.gare i debil:i con 1~ I.asse ed 1n-s,:,i.c ~-:.rohè Li,rrmni.ni.strazione soci.'.lJlista n;:;o:- r:i a.i •i:;uesl.itii, ~I.mente per ciò ohe r·,g,=da le costruzioni. L1 « Fre.ie Presse» •pr01lesla dicendo che un paese tpovero ccone l'Austria non può aver~ una cr;tà che ianpiegh.i si gran p.,rte del gettito cl.clic su.e tasse ia1 i.n,ves-tiiru.en-ti e:d!Liz.i. Ll « T~<f.ebliatt» accusa B.reitner cli mirau-e ail.la lonta soci.a,lizzazio:n.e <lelJ:a proprietà im-<lirviidruaJ.aet,traverso ~I s-uo sis· cma d; tiaissaoone. Lo « SLu.nd » ,atta.cca,o:do Breitner e !a sua polrt:-iòa tfinMl7Ji.a.T,ia, r~.da che un terzo dell' 1.ule.I:o ~o della città di Now York - la sec'on:da città del mon- ~ ç tfm:s~. ½. ~ ~ - s:e~t:.. a,} pa- ~q -~ a.nt~ sui d~biti._ Nl:8 "AYYBIIIJUS." Somma !Pfecedente fr. 37.70 LlCJ:l1}~.i~S:(ELy-, I co1nipagru del, ~~to ~ .ricordandcsi ~l ~t-'-'!l'g)i~o, Avvenire del LcworaJore: Pi~nti V., fr. O.SO - .Pelhlt:grini 0.80 - Frigoli 0.70 - Geni!.ifo 1 - Ca.r,pani o.soC:mepa 0.29 - Se:riga.ntini E., 0.70 - Parolini -e Jiglio 1 - Sena.Li O.SO- Modesti: kngelo 0.50 -- Si.Lvan.i 0.20 - Poma P. 0.40 - Casa.grande G., O50 - Ber- )!a.t'Jtirti F. O.SO - Fusrter und Frau, 3.50 » I 1.50 BADEN Raccolti fra icomr..a.gn.i 4.4.-0 LOSANNA - Eba.nis.ta Pietro: rinnovan-:io J'-ahbo:naan-e-nto " 2.-· ARBON - BarcarioJ: a,.i.gu- :·;,,.ndo.ohe tu~ti i compaig.n.i •inten- ~ifichino la ipr-0pa.gan.da rp-?r i1l trionfo ,del Sociatlismo -. 1.- 8.ERNA - E. Sassi " 1.- VEVEY - ..Mora, Jr. 7 - A- , a.nzo D. O.éO - PcmeJ.i O.SOBadrab O.SO - IRimelh Canio 0.50 - B. B. 0.40 - ✓Pa.nla.m=- ta 2 - Sculafo O.SO - Pinna, O.SO - Scukto P. 0.50 - S(pazio O.SO - Beriga.ma,sohi O.SOZanca A. O.SO - Giovanni 0.60 Bonardi O.SO - Gamba O.SO - F. Bielli O.SO - U. Ney o.so - Anghilio O.SO - :-1. ,N. I - >iibb1 O.SO- U. U. O.SO - Forkni O.SO - Corndlot I - 0.:,lli 2 - Borri O.SO - Borri AMeo O.SO- Sala Bactti-sta 1 - !Boz- ;:{"tli O.SO- Cerini 0.50 - Ferni O.SO- Ca.rderosa 0.30 ~ ,Mcnera 0.20 - 80 1.'.ini 0.20 - M:i- ~t ra G. 0.50 - D. 0.20 - Ba.rÙone.."él1 - BineUo 1 - B:ub-1- :1e-ra 0.50 - Martinelli O.SO t•o•!!i 0.50 - Berna.gheri 2. 33. '>O LOSANNA - N. N. 0.50 BADE - Perohni : in.n.eg- (,ando al trionfo dal Socialis,mo 2NJEDERLJSBACH. - Darco F~~ O~ ZURIGO - Armuzzi fr. 4 6Gl:ffVRA - Maiuri I.- ZURIGO - D'Allldrea: conteni:> d'aver faitto conoscenza coJ genera.I Graziani, fr. 1 - PiEmonl.e, O.SO. I.SU W.IN'PERTHUR Racco Iti fr., compagni dopo una discussione con u.n pezzo grosso filofascista. '/ -- Totaile Fr. 109.60 Pro Il Avanti! Somma precEldenle F r. SCHONSNBERG. - Li~ta nu- :ner-0 7720: Sezione socialisla, 5 - ,MioLti Lta!o. 1 - Conti Gioacchino, 1 - Fiorio Oddone, 1 - Bander:n.i Arnaldo, I - Aldo Breck I - M.iobli G., 0.50 Arear<>Vwgilio, O.SO - Antonia! A. 0.60 - M.io'.li Antcn, O.SO- . -1lo Ceola. 2 - G. Ficrina 2 - Prandini, - - Stefanoni 2 - Campi 1 - G. Bisl.ini O.SOOswc,l•d O.SO - ULmpelli, 1 - Malagoli 1 - ffa!ll!i 0.50 - Bald :~.sera O.SO. AFFOLTERN a/a. - Sezione Edili: parte uli•li de!la festa ZURIGO. - Lezzi Francesco , , 24.- 24.10 8.73 3.- Totale Fr. 59.85 • 1no a CO L'AVVENIRE DE.il. LAVORATORE _____________ _.....;:;;=:==~-----------------------=...:...---'--'--'-..;;.;.,.;.;. CORR·ISPONOENZE Da Glnev•a NBL tP.ARTITO La Commissione Esecutiva, ri4nifo. domeniea scorsa, ha dec,i-s-odi convocare la as!!emblea della Sezione per la sera :li Ju~di, 24 corr., alle ore 20,30. Circa il J.uogo della riuni'>ne, gli inscritti saranno a.v.verlifi per !etl2rt1. LA SERATA PRO VJTTIMF. POLIT~CHE SOSPESA 11 Comiwto orgaruzzafo~ della sera. i.i -pro M~ba. e viLt,i.me po.Li:tii_cli.e si ~ nunito d',u.ngen.ra sabato S0.ra ,p~r cs1m.mare le <leciisi.oni ~ dal Coqsi tho d:i Stato allo S.COIJ>O td.i airaped,ire il d.ilfondeiisi. ,de-lla gri,ppe. lll Com.:i,taito, consideratçi che l'ordine di chiudere ~~.;~ia.s.i r:lrovo ·p.ubbla.co ail;l!e Ott'e23 z-en.4e ~- ro iJ c:a.':tiivoesito de-Ila serata, k deV~ bera.-to <l!i sospen-cLenLa e di cootk~e pe.rò la raccoilta -dei loni, ohe ,s~~- no isenwre a reailira.a,re un ,utiùe d·a. -re,rsaa-e aJ.l.a ~a F.O viittri-me' p<lil'iiihe e ~ coçrire ,le ~~ già_ ~oniu-~_!e dal Comita.to per organizzare ila seraita. NON ESAGERARE! Il scrvJ.Lio •particolare del PoP,0!0:1 ~•Jlall-a dii).. Ber~ comunica a} ~o è...::~.:cei:ire aJ.quan'.o 0S<l(,.'5erate suJ,l' C/P,ids!- miia citi ~ppe. S~do 11 COT~~~1lc iç.aa-tic-0-lacr--dcel ~Tna-b di .M:u~soJin:, a ~~r.1i 1. ~ di ~i~ •. ç.raLW, aJ 5 •·-0 beli. 25 Ml'\ r, J>:tici mi.la) ~--, ._ • • t'O:"J 'l"<v, . -~~ - - . · La .Pifra fantastica is~a di tre ;ni¾a i ca.si v~1fioaiti<$..i.. ncl 1918. E' <11orl.o che in ,La,le ain.no si ve.niifci.ca.rono a y~ev:ra 22.000 cas.i di grippe. Questa volta, a tutto il 6 genm:aii-01927, si è arritra:.i :1 un totta!le ~ 5500 oa:si. Vet.lere La Trfbwze de Gen.ève <leJ 7 gennaio. Ma allora, dor.-c sarà ma.i a.n,da1o a pc.sca.rie le sue cifre il -seruizio parf!iculcre de] ,PopoJo... ,di M~ ? Cbe ci si'a di mezzo J' .i:nicLu:s t nia ideJ fores ti.?r o e !a .rdait:wa concor.renza ? l SOO! DELLA «SEMINATRICE» srJ10 avv2:l't.iAJ.c, he cc<lila fine ,di ge.nc<1io scad~ il te-ranin~ fissato iper ~ p.relev-amento · detlaa lesse.a 1927. Essi .devono quinci.i .affretit.aa-s.i,a m.e-!- ~ers.i-in ragola. Da Zu•lgo BARUFFE IN FAMIGLIA , ·cn c'è c.he ,dfre, quando si tocca il palriolla nella bcrsa, il -pa,triot,Lis.m:>.:la cu.i e~i è inva~a-to, in -tempi ,di buoni aifari, svanisce cc,m.e la neb!Jia ill'nion~ t.lel sole di ma,ggio. Ccsì è dei pa . .rioLt.i itali.ani annida ti-si :n Zurigo, che la ~u~rra, o rper m~glio di.re : c,•nlr;,;bb~ndi dj ~uerra, ,haru10 fatl-, ::.~sur~ere alla rispeifobrle ipcsmone cl.i piàocch; , rr.cchili. lln~ 111as.n.da di cre'..ini, ma, axi onor c!e, ,~ro. b:;0nj ,i:alr.iotti -fino a che rnon v.cn1:: lon, lvc,::ita la ,boa-sa. E' qui::! ch2 è ,su,:,cess0 etra, ccJ. famoso i:r.'.$.~lo d~l ~i'.tcrio ,. PrCjpaigan.da a base di :ç.islclc lti esaJ;tanti ila razza, la <.l;q.e e la schi:it,ia. ,::ircoi:n impr,egnale di insepa..-.ibili beni, d1 valori mora1 e cli .fatidici desl.in: Lc-'.'.cre amichcvoJrrncn,te esuber:i-1.:; di lencrazz e di prosperillà n.aziona,li. M~,- ratori di buon sangue nati e cresciuti nclla ,r,eri!t: vasta e sconfir.ala ~.ti Or:1z10. Mi.i1ardi r he scorrono come le a,c1ue e'~ Sihl quando è in secca. Tutl.:, s1 è lenta,to ,per ,po'.er commuov2re il t.2nuo cuore dei pailriotti i.rt:i.lia.nid.i Zu.r:igo. B:i- ~t: ;J c!ire, che, per 1a bisogna, si suno ingaggiati fin'anche i santi uomini di Dio :lJ .Fela~i.rai.se. M.a tutto inutile. La oors.1 .-le: p:docchl arricchiti è riima.sta -;hiu- ~1, •t se ma: è stat.1 socchi.u.sa, 10 ,;: è h'Ao per i~r u~cire qualche bancono'.a :r,s:gnif'canlc d' fronte alla nobiltà dei!o ;cr,po :I ,·isan:,m~n~o (si.e) deLia slr-:m::- Ll f.nanz:i cc~io sta1o fasci.st.a. I p«:r:ùtt: per0 non ha.nno abbo;:ca.to e nun ~i [.Onù COfl1mOSS:ln€ij)lpure. S·c:1r•1 ~-,:si hanno ra•g.ionalo cosi: :',- \:ic,t·. buo11; ;:,atriot~i. è n.a.turaJe. Fas :i- ~'. :,nz: ,l.:~risli.ssi.rn.i (oome le leggi lbcc >; , r.atura~ ~,imo. Razza di buon s:ingt,(; ct,me !l n,1.ratore fo.ngi.ato nel!., reC:az.cne de la Sqrtilla italica n-.at-w-aJ;i;; • m , m:i che con guaste panzane ,:1 s: ve11!!.1a ~m:i,~er,· qua,t'.riru ... a quc;;<o i;',: ll(J Nc,n c'è, che dire, i ipatri-otti h¾>.tao r~.~1-:nc. I c,,,,:,r, scn denari - s,p~r,iJ> 'lt<:nle qu-1ndc s11i.o denari sv,zzc~i - e 'l'>n hann!l n:entc a che fare co, :e an- !(t!!,':t· Lnà11z11,rie Cl• cu.i è aniJna, J .! 2cV(-1:,J ci: Musso1:r.: '\J('mme:in I rn,ervent.o cli $ti.a Em'r,•m. ..:a lnc,)lore },(;nzo Ferrala spall~•i_(i ~ lo di (JrJL!.l ha !,( tu:<, smuovere i co.-'.Ìoni dc.,a 'lors:1 ,te. bucru 'PafrioLli ·t-. 'iant a11lJ..l.it:si in ·l,1rigo. D:!i!'a,lrc. laio Sua Em::nenza tr;t~oìorc rn~ "na anche b,rnis.simo. Sgli jice: - .r' gli dj ... cane .. we,tc fatto dei ~r,tn den::.n mentre noi eravamo al fro,1'.c (:: prop,>s:.o Rcmzo ha fatto la guerra '). L uj," .. a ~uerra v; abbiamo cr22.li. CdY:,- J r1, e quelli tra voi che già lo :.?r.11.0 li abbiamo creati comme.ndalorj. P01, mercè nostra, vi abbiamo liberali d~ I pencolo rosso che qua~i quasi sl.iv.i rwr <1JHerma.xec, on mezz.i spicci~i, i diritti inopp~gn.a.billi idel tPtroletari.àito, ohe sul Mante Samto, isul tP<IISUbio, sul Mon'.elllo e sul Piave aveva Ja•sciato 'le sue martoria te e sbra.ndel!Larte ca:rni a disposiuone de.i con-i. In ~u.ito aJbbiamo creall.o quel forle governo tna.ziona!le dhe ,voi •sarpet.e, die, sia con arresti, .sia col domicilio coatto o con l'~onizioµe, vi ha sbarazza,l,j dall.la can~}ia sovversiva e voi non v,i muove'.e a sottoscri•verc al «!Jlirestito de1 ,uJtlc.ri.o» delle somme relarui<Vea quelle che avEite .aocwnu.la-to s,pecu,lando su.Ile pi~e delllra.1P.ait.ri,a? Ma è come ~ ai sorr<ii. I denari son ,denari ,(ispecia.1menrl.equando .sono svizzeri) e aion si sa ma.i q,ue.lJo che succederà con quclla Le.sia biisl.a.cca come quel!l.a del .Duoe .del:la .mafléll\'li,ta ». Intanto il cpcresliitofan~isoe. 111 18 .gennaio s.i ~hiud.an.o le so:..toscrizioni con un ,fiasco ma.ji visto e ,dopo <l>Uermesi e m-ezzo di commovente ~opia.ganda. Renzo può smaniare quanto vuole. l pa,tciot.ti. -sono if.a.tli ,tutti ,cosi. Tru.bt.iaiou escluso Sua E1Iline.nu lricolç.re. . ~ . , • • • Domenica prossima 16 corr. alle ore 9.30 assemblea della Sezione socialista I compagni sono pregati cli non ma.ne-a.re cd essere puntuali. !! se~re!.a.t io. Da Z•o• SE.ZiIONE SOCIALlSTA ITALIANA Domepj.ca 16 c-0rr., ailile ore 9.30, nel soli:.~ ,loca.le, Ristorante (Ba.a.rein) - Orso, a.;;à Luçgo l'as~'Lea g~~~e. Raccomandia,mo tai ~~ d1 non m.a.n~rc 'dovep:_dosi dis~tere c95e d;Jla massi~a i~~nza. . Il Comitato. Da Baden SEZIONE SOCIALISTA L'assemblea tenuta domenica scorsa è riuscita inler=<1.ntiss;ma e per il numero degli inte:venuti e per il i:isultato deil:i discussione. La rei.azione del segretario sulla situazione del nostro Pa.! tito, fu seguila attentamente. dalJ'uditorio e la conclu.cione, sulla necessità di intemificare la propaganda socialista f di fare rl massimo sfon.o per sost.:nere e diffondere l'Avanti! - ora risorto a Parigi - fu v-.-ramente a.pprovata. Dopo breve discussione in merito alle deliberazioni prese dalla Direzione del Partito nella sua uJtima riunione a Pa1·ig,i l'assemblea riafferma.va all'unanimità la sua completa a,pprovazione alla Direzione per la sua decisa 3.VYersione ad ogni idea cli fusione coi Partiti aHiru, si.a a destra che a sinistra. FU!0110 presi provvedimenti per reg Jlare la rivendita dell'Avanti!; vennuo iniziale seduta stante le prenotaz'oni per il tesseramento e pres-:! altre ded ..; 01u interesr.anti l'andamento della noslr?. Sezione. Pre·cntati dal SegretaT;o, v1.mnero amme~..!'ia far parte della nostr:i Sezioni:: t:c nuo~i compagn.i, alle nuove reclute ddl'~ :.~1,:lo socialista l'augurio <l: una opera feconda in pro del nostro it'.calc. Lundì s<-ra, finalment:, abbiamo ricevuto l'Avanti! Le copie andarono letleralmenle a ruba, l'impazienza di rivedere quel giornale che ci fu, per tanti anni amico caro cd inseparabile non r:- mase delusa.. dal piccolo formato; qu:inlt 6corcli essa ci chiama a.Ila mente, qua.ntP, lotte e quante battaglie 1,inle e peTl'h:- lc. Ci ~.embra quasi che per un momen· to un'ombra che ricorda l'effige del lrad.itore immondo e sanguinario che ne fu vna vc-'.t:t il di.rettore venga ad offusc;:,rlo, ma altre ombre pa.%ano che lo illuminano d.i una luce di glo: ia., l'ombra dei nostri martiri ed a sle:nlo lralle:iiamo IL"l. t51ido che ci proromµ_e imp-~tuo.;o dall'an;m.a ... Evvviva r Avanti! Evviva il Socialismo! li corrispond<!n/2. Da 'Winte•th•• Domenica 23 corr. alle ore 2.30 po.n. <U.scmblea importantissima del!la sazione tocialisla, si tratteranno cose impc rtanl'ssime, e vi sarà pure presente il segretario <lella C. E. I compagni cercnino d; essere presenti. Il Comita'.,,. Da ~oea .. o LA .MAGNlFICA RIUSCITA DEL CONVEGNO SOCIALISTA LOCARNESE La conviJ!lzione nostra detl.l riescita de li.a n-.aruf_·_;;~azionen, cn e staia c.sprescic.ne vana. La Sezione Sociaiis'ta m:sla d; Locarno ,può essere orgo.f.i.os.i di av.::.-, ~1pulo oJ·t.:rnizz.are una m:i 1 ·fosta7.;one così ma.gnrJica cli f0<rze S'Jcialiste. Qu.:isi tutte .:~ Sezien:i del Ca-ntccrie ha'l- !lv r:,,pt,sto all'appc!.Jo, e ben di=iot!o v, si:li scz:onali facev..a.nu atto di pre- ~;:-:,z,:i;,:,fa::i.unala lc-carnes~. I dfr,cc1ti pmnunc:iati è.a.i cc:m1;1gn1 tici~e.,! E. Zeli ;: G. Ca.ne.v:isc:.ni, hanno l·sc;alo nelJ'uditcrio nu,mero.si:;~~mo pro- [ r~a impressLn~. L'abilità ora;loria c,·- r a: cc,1c:,.:.:uta di q1:eso\riccm,i::agni, c:d i fatti do::umentati 1·guardo l'avversione che ha il •partilo 1:bera,le, di tendenza fil fa~c'.sta, _p:r soffccare lo svihLpr,:>Osoc:alda nel Canion Ticino. hanno dimostrato la coerenza di:! contegno . di lotta che il Paa:t.ii~o .so.cia.lista ,ti•oine.se ler.rà al le •pToss:aw.: votazioni cautqna J,i.. Op-po:rtuna e si.grdi.ca•Li:va .J.a commemoraz.ibine <k C.:mlo Na.i.ne, morto rece:nLc:- m.ente, q-uandu il Pta.J1tirloanco.ra moLto s: ai:tende-va da lui. Come pure commo- ~en,te :La_ .niie.vocacz:i.O'ndei un ,g.rarv.ic :le- :)ano soaia!li:stia, pro,i,ugo d.,J su_o pa.es::: Fil~ppo Turati. la sJi.Li.ta di qu.aH:ro~to rul=ve!l.uli a !J:a .ma.nilesila:z.ion.e è S(trVÌila di mòni,to a. q,u~-i italiani che '!11D-Cora ~gi per fif...t, s·la[lno mear...i e ,p.a;s:si'Vi <ci-a ..,a,n,ti aiUa tiranni.dc fascista. · Cosi pure cli mònito s~à l'oooe-;--.n. m..'.l!!Ùfestaziane·a quel gruppo 1diipaitriotton.i it.ailia.ni e ~ria.ti, :per i qua.li il col-0.re ,ross-0 ,dcll,e nost.re hancliere, mebte La febbre a q~an,~ gra.di. · Degno di ri'lievo i/I fatto che ~ hpro cov,: -a,bi-tuaili era.no dcxm~x:a ~lii. seigno che ~l loro cora;g~ ,ha ,sfogo sdltanto neJ1Je ore ipitti,ne deL1a notte. grid~o gli ev:vtiiva a!l 1duce. Solo iil solito two di agente provocatore e greppilali.te lha a'VUto la ~ohla di portarsi a.H•titngress.odcl padazzo ex Credito, ,per ipoter ,spi.a«-ç e irifea;:ire i nomi dei compa,gni. it.a!l:i.ani ~ t.: aJ.la ~E:eist.aziion.e. Laorèa 9\!Ò essere sodd~tlo: il grepp:iiantf! ha campi.lu4o 111 su.1 m.anda~o. Amisiamo però di, tn()(!l .l.a.menlal!'si, se .wesse a oa.pita~h fra capo e co.filo qualche bu<Jn'a Jézi<Xne Idi educaz1.011e e ~lé\ .po~!· l 4-avoraito:ni del Locaa-nE:Sehanno d.e- ~te ,ri.çp~ aJ4. fiducia che ;la, Se- ,:i oµe Socia,\msta tms ba <li Locaimo atve'\-'a :n e~ ripoo\:o. - Ed él!ll,Ch,e noi, .com~,gni .itta:liani, a.>Ugu~o di cu~e un, serni;:i,re ~ggi.Òre prog.rc.sso ,vu-,30 quelle élS!J)1l'azioni d: e- ~a,glsanza, che la cl.a,sse lavo-ra!rice vuole del ogni costo ~~- PRO-ME.MORIA I -compaigi.i ,del Grup,po « ,Pro Avvenire» che non hanno anc0tra v011Sato 1a quo~a mensLl.e cli dicembre, s0111,opreitat: di forio ial ,più_,pr~o .possiibiJlc, facihlando cosi J'i:n<vio• de!1Ie quote atU'ammin5s'..raz-1one del gio:nnaik. .Da Lagano FRA I COMP AGN,I 1ì1Cl!NiESl Ferve abtivi.s,sima la prcipa,ga:nda dei com!P3.'l!ni ticinesi IPeu' le prossime eleiioni del Gran· Con.s·i.g.'..ioc del Gove,·uo canionaJe, che avranno luogo a fine ge-r1na.io e al principio di fobbra.io. Come è noto, iJ Paiit.ito Sociahsta ha a~tua1menle una forte rawz-esentanza nel Graa Consiglio €Id un m~br-0 nel Governo cantonale, Ti\ltte fo domcn.i.che vell!g01l-0tenuti, nei , ari cenlri del Cantone, dei comizi, d~ Curuvegini, dei. =~.ressi, e ratffluenza dei I:: voratori è sempre imponente, :akhè 1a.scia 6tpel'are ohe le ,PTOs.sime cle:,;ioru manterranno immuta:a la 'Pcsizione che : s0cialisti OCCUIJ>anaottuJ.lmente nei poteri c<1nlonali. • LA LINGUA BATTE DOVE JL DENTE DUOLE » Grande scail!J)ore, ~.ra,do il silenzio della s'..arr:,pa radical.e, ha ,so1levaJto nel Ticino \a <prcihiz.ione ,fatta da.i prefe!lo di ~Milanc aUa Sc-cielà J..iberaile Ticine..;.: ·, !viil:no di tenere in queLla cilllà un band,e'.to 1poJi.tic-0,in cui .si &a.rebbe narrato delle prossime elezioni. cant;na.li tic.inwi. Il i:,rdeUo giu.sti.fic.::i il ,provvedim~nL0 dicend.c di a'\ler ritl.evaito dalla circol.irc di convocaz.ione, che 1a festa aveva -:aratlere elet:..orale. Ora essendo i,I parlilo Eberale !Partito di qpposizione, nou 1=-0teva permettere ma.ni!fe:stazionj che :ivr<::bbero avuto carat~e:re ostile a un GoV( rno in carica. li 1prefelto aggiung.wa che sJ augurava, che simili crit,n-i fossero seguili all'estero da lutti i Governi. E' q'U.i, in queste .righe che aibbia...'llo c;oLolinealo, ohe.... casca l'asino preifotlizio. E' la eterna pa.ura che ha il regime fascista delle ma.n.ilfe.s\.a{l;i-0.anit.ifascis-le aU'esterio. Quindi il iprci:ebto di Milano ha l'aria cli tdire a.Lia Svizzera: - ,. Vedete noi .cc,ine siamo nispet'.osi de.l1e con,,cn.ienz,c internazionali? Fate così anche vci svizzeri 11ei nostri ri~ua.ndi e IJ)roibite nel vostro !Paese le manifes!azioni ostili al ~egimc fasci.sta! » Dal che se ne deduce che se il reg.ime bscisla è maestro nelle :rovate, è anch'e maeslro nel cadere nel ri.clicoJo. AGU OPERAJ lTAJ...lAN! A cura de.1J.e Se-L.ioni Scx:sia,lisiz ltaJian.: di Lugano e Biasca, e dei GrlllFIJ)Ì.Socidisti Italiani di Locarno, Osogna e Bdlinzon:t, è stato lanciato Mlii emi- ~;ranli italiani res.iden'.i nel Cantone un manifesto in c'IJÌ, do,PO avere elencato le brutture fasciste, ~j richia,mano i lavoratori il<llianj al loro dO<Veredi unirsi ai ~rcialisli nella lotta contro il fascismo. 11 manirfesti.no ha ottenuto ovunque :[ ~ene.rale consen.so. PIU' SCEMI DI COSI... .. (y.). Perchè un abbonato a Gazze/la Ticinese ha protesLato contro la quasi g€'1lerale esclusione della lingua italiana daj lesti dei cinematografi nel Ticino, l'organetto dei fascisti ha credulo trovare l'occasione propizia per fare .. ,, de..llo s.pmto contro cli n~ in merito al d~mwciato arbitri.o compiuto dalla M.u-- nicò.palità di Lugano a fav9re del Ci.nc:ma installato alla Casa dejfli lta1~. Non t~ però riuscito che ad a.~i~re una scemenza di più alla già lunga s,ua ccJlana. - In.vece di accusarci di valer abolire il cinematografo di lingua italiana, il giornale fascista avrebbe dorruto dimostrarci che il nostro z-i.lievo all 'ind.irizzto del Municipio ~ iÌn&~~ o info+to. L'aver ten,tato Ìnvece inut~ di. far deillo spirlto su una q;ues~ eta. non lo riguarda ha conf.ermato la dimostrazione che più scemi di ~i si di• VE:Tita dirçtton o redattori di sqrrm•..... lessa. Da Belllnzoaa Un ficir.ese fatto bastonare in Italia fascisti del Ticino. •ln un num-?ro .dd novero:~ scorso ab- 1 biamo ai::cennato al ca~ idi ,wi itad.ia,ao r..aturalizzato ticine~e che. aiverva subr.o delle ,percosse in lrtalà.a. Ora siamo in grado id.i precisare i fatti: Il giorno 4 novembre u. s. certo Morelli si recava a ,L~ano a visita.re i ~ renti. Già a Bellinzorui e .pc.i sul la-eno <:~4 ebbe J.a ~h~ d.!,~ tenuto f ~hio da un in4w4~0 clie non po!è tdentificne. ,Lo ~sso iim(di'Vlfdiuo lo attep~~a ~a s~one, 1~ •~.Q:U!O -e lo invita va subito a.:Ua sede ,del Fa.sci.o, dove all<!Jpi;~a ~ wi.q~. i.nl~ivild.ui>, venne accusalo -di ~W'I;, 1.aa-.Laito maJe di, Mu&- ~lhti ~- dei f~ti Id.i BeHin:rona. Mentre il Mon~llli ·ten·:..Wa di •~, i cinque. figuri lo a.s.salivano e lo Pf)r"CUotev au_o brut.ailmenite. Al <la.nno, 5i ~o le ~e. N r.ì,toro.o nel Ticino, !si viide imita.to 111a ~~ del fa.sci-O di Be'l:linrona, ~ il dulJ~ Sala:di.,io lo .infor,mp eh~ ~~ a.'WJ\Ta prese ... era 1 perctM se le era meritate! Co1Um:entare? .Non 111e vale la pen.1, son.o fat~.i eh-tè,si comm~tia.no da sè. FRA GLL OPiERAI DEL I.JllNOI.BUM An::m2 questo anno in occasione daLle foste di Catpo d'Anno, que:iJ poveri ~.utt.ati o.peraii ohe ,2avorano aJ!la ,fabbrica Linoleum di G:iuhi.11SCo,ebbero, ci si passi la parola, l'insu,lto, di ricevere, dalla Ditta, c<>n).egratificazione per i servigi p;esta,ti duran_te il lungo anno, uno stremiru::ito pollo, il quale do.vrebbe aveiw la magica virtù, di far chiudwe il ben triste bila,ncio famigliare, senza riporti· passivi. La classe opera.ia orgamzza.ta ticine..cse non invidia certo questa maestranza, per il pollo ricevuto, quando si pensa, che gli operai vengono pagati dai 60, ai 70 cent. 1'1ora., e ~etti a.d ago, sorta di xhiaviAù, e benchè ptu volte consigliati ad organizzarsi fanno orecchi,o ,da mercante, c,ppure rispo111dono: è un covo di ~pie i1, tl,inoi.leum, e guai a chi rpa.rla ,di -oi,ga.nfazazione. Noi r.a.ppiamo però, che alcuni beniamini si pappano lauti stipendi, e più ancora, ricevono a fine d'anno il doppio mese di paga. Si .parla .i.nsi.slcntemente, dhe -1a fabbrica ora jn :posseisso d.i caipitaaisli faocis'.i .ilalia.ni, sarà ce;duta aid un g~po di a zi-0 nii!tli s,vi zzeTi. Si Slpera che ~ n'tlovi padroni, siano 1 un po' mi,gli'Ori• dei precedenti; oocon-e iJl- , ece ohe !a massa opera.ia saip!pia fare uno sforzo per migliorare •le proprie con,.. dizioni. Lo ~rare nei nuovi paidroni è Lro,p:po poca cosa. FaderazloAB~f st!zzeoroaeral t ssll Riassunto delle decisioni del Co.nitalo Centrale. Seduta del 22 dicembre 1926. Si prende nota della deliberazione presa dalla com.missione delle la,gnanze riguardo Urlq espulsione e lo scioglimento della Sezione di Dietikon. 1 Si prende nota della decisione favorevoile alla proposta del Comitato centrale da parte della Sezione d.i Thalwil riguardo il ramo dell'educazione e co)tu. ra operaia e la designazione del compagno Ernesto Moser come dirigente questo ramo. La proposta del comitato centrale d, di~tr:ibu.ire dei prem.i d'incora~iamento ai fiduciari emeriti della Fedt:raz one nell'importo ma,ssimo totale di fr. 500 è accettata a:ll'unan.imità. 11 socio Carlo Henrikcr cli Schwanden (Glarona) è espulso dalla Federazione per i_ clisordini a.rmministrativi cagionali da hu quale cassiere sezionale La prossima seduta del contltato cennaio 1927. Il congre.$S0 della Federazione è fissato per il 23 e 24 aprile 1927. Si. pren.de nota di un rappoito della C011llSsion:: di revisione dei conti sulle spese di rappresentazione e la questione deHa deposizione dei fondi della Federazione. lafuga deul eecco 61allo 11 ROMA, gen. - (R. V.). Vi -do una !'et.a notizia. Il compagno A,/berto Gianini, l' i,mpare,gj~iiah.illedirettore del Becco Giallo e de.'lll.'Attacca>botloni è :nì,u.scrlo a eludere ila best.i,aJi~à fa&ciista riparaindo ne.11".1Libera Firanoia. ConsigJri,a,m~ Alberto G1oall1lllriam,ir,ipubbLicaa-e a Ptti- ~i ,i,l glorioso Becco Giallo: faTà crepar e!: l:,i!-c la canaigLia l.i'.toricafa. ...

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==