L'Avvenire del Lavoratore - anno XXX - n. 52 - 25 dicembre 1926

A.NNC, xxx. (A. P.) ZURIGO. 25 moEM!BRE 192.6. Nttm. 52. r ' TEI.EFONO 4475 - Conto-Chèques N. VTll-36'16. SETTIMANALE DEL PARTITO SOCIALISTA ITALIANO NELLA SVIZZERA REDAZIONE: P~I DELLE INSERZIONI· i ABBONAMENTI PER LA SVIZZERA AER L'ANNO 1926: 1 anno, fr. 6.-; 6 mesi. fr. 3,-; 3 mesi ir. I.SO ?ER L'ESTERO: 1 anno, lr. 16; 6 mesi !r. 8; 3 mesi, fr. 2,50. , L'Avvenire del Lavoratore , Zurigo AMMINISTRAZIQNE: 1.ommi~sione Esecutiva del P. S. I. Zurigo, Militarstrasse 20 Per tmea. o ,puio di linea (largheua· WJa colonn.11. A" C,-,.1 Per réclame continuata, prezzi da COllVeniMi , ~0c.!.: - &-=:~- : ~~fili· ■ * ■ ·I~ eol prossimo numero inizia il suo XXXI anno di vita. Trent'anni sono già trascorsi clal giorno della sua nascila e sono stati. lutti, anni non ingloriosi di vivaci lotte, di baltaglie strenue, inle"'e a di{end.ere il lavoratore clal/osfrul/amenlo. a eclvcare le genti dc/ lavoro, a elevarle dalla miseria materiale e morale. e a farle conscie del compito slor·co loro spellante di reali:;;;are la grande e umana Idea social:sla. Ini;;iando il nuovo anno, mentre la rea:ione infierisce sul nostro pitCM.> sempre .piil inumunu. bestiale, CAYVf:XIRE DEL LAVORATORE - unica libera voce del PARTITO SOCIAUSTA ITAUAXO - non ha speciali promesse da fare ai lettori. L' .lVYENIRE DEL LAVORATORE e in uia di continuo perfe:ionamenlo; nuovi redattori residenti in Francia. Austria e Germania ui collaboreranno; per quanto le condizioni alluali c[.; comunica:;ione lo permettono. continua a pubblicare notizie e corri,ponclen:e dire/le daL l'l lal1a. Lo sfor::o voi/o a migliorare sarà continualo nel cor~o dc>n/ uovo {tJtnO. In cambio L'11VVth\'IRE DEL LAVORATORE a/lene/e dai compagni, dagli amici e dai lettori, nuovi abbonali, nuove rivendite. fil/e sotloscrizioni per le VITTIME POLITICJJE e per /'1lVA1\Tl! Il più grande e difl'uso giornale italiano nella Svi=zera continuerei. come nei trent'anni passali. le sue sante batlaglie. Continuerò fino a che l'llalia non '>ili liberala clal!a tirannia che la opprime e la libertà - la libertà socialista degli uomini liberi perche eguali - non abbia trionfato nel mondo. Que lo è il programma de L'AVVENIRE DEL LAVORATORE. Questa è la sua promessa. Al lavoro e auguri per l'anno novello, compagni! LA RED.\ZIONE. PER L.\ SVIZZERA: anno fr. 6; semestre fr. 3; lrimeslrc fr. 1,50. PER L'ESTERO: anno fr. 16; semestre fi·. 8; t1imeslre fr. 2,50. ~1~0~~~~'~ ~\ Riunione della DireziodneelPartito l Il 19 coITenie sii è riunita a Parigi la Direzione del Partito. Erano presenlj j compagni B11Igassi, Coccia. Masini, Tempia e Lombardo cli Zurigo. I compagni Pedroni di G,jnr\Ta r Armuzzi di Zurigo a\'C'Yano giu~t-fL cala 12 loro as.-;enza. La Direzione ha cliscu·~-o amp'amcnte le questioni solto_posle al suo esame a cura del Segrclar'ato del h1rlilo. Su delle que,t'oni la Direz·onr ha prern all'unanimilà le segu<'nli der·i- ~ioni: ESTE~SJONE DEI POTEnr DE1J, \: ?\"COV:\. DIREZIO?,."E. La nuo,·a Direzione 1df'l Partilo, esam :nata la de)(',ga rice\'l.1.la d:u\a cli_ si;.'olla Direzione in Italia, com.1.dcra t";1wcstilura rice,·ul.a perf,•,lanH'nl<' l<':~al<'ed accella perciò ]"incarico af_ ficbt(,r1\i. T):n;n7: a qual~he ohhiC';,·mr fh:l'- , < 111;i ·•aìi afTc.nna ch'e.s.-;a 11011s r.- liC'nc in diritto d· nominare' n!lri membri direzionali !'upplrmrntar,. La Direzione com'è allualmf'nlc ,.,,;, "' '-la co11.-,idPra le ::c 11e funz· oni !i"·1 ·101·ip e ·.1i"tale aI'n 1··organ·1,_ z:1z·,., e all'e,;lcro dPl Partito r1="riol_ Lo in Italia. Quando questo ''o,11p'lo sarà ritenuto assolto la D rc•z on· avrà cura di convocare un n _oh!r<' 1:011'-,1, ~o che prov,·c la alla ncm:na dclla Direzioni' dcfìn·ti,·a. Nel periodo transitor:o dC'~qual". per ora, non è dato prccisarc '.a durala. la D:rezionc prrseguir:ì l'ind irizzo polilico che perseguiva la maq_ g;oranza della disciol 1a Direl,':on..,_ DTS<:IPUXA J a ])ircziorn fa suo C'<l <•stende al Partito :nliC'ro un ordine' dct giorno clel Comi!~fo d<'!!a FNIC'rar.·o,w frn I" Sezioni Sor'alistc in Fr,m~ia. 1wl qualC' è fallo ol>hli_qo_ agli isr:··t~i. :,_l Parl lo d1 cr are' sHh1lo og1:i nt11,·1t:i di lc>n•l•nzr•, I"i!<'1wado p ·(>c·puo rei ,,scJu"'iYo do\'erc di tulti lo sfor;r,r, ·, ~, e , l 1'nl us· aslico per 1,1 r orgaui1zaz·" 1r del Pai lito al!',!'•;ic1·..>e pc! funz·o11:rnwn!o dC'ìlc opcrf' cli sol:da1 ii t:"1i, fa\'orl' dci 1·0111pagn: co:p"ti, ò;il IC'··n,1'1' fascista in Italia. f{.'.f>POJffl UH P.\HTfTf .\FFI~J J..:111t ·, '> i!i1 rl,•! ,nanlenim~n!o dr•I Partilo con h c;_w1 fii::onomia. la suH tatlìca l'd il "1c pr<;g:-;:unma non i.' sfa.La neanche posta in diq•ussion('. r- Per consegu<'n.za la Dirczion<' alTC'rma la c:ua dC'cisa an·<>rsion<' ad og,n, idea cli fusione coi Partili affini, •in a destra che a sinistra. I. Per quanto concerne la lotl[l anlifascista, la Direzione si dichiara dispo~la a promuo\'ere. faYorirc e coorclinarc ogni seria intesa an lifa- ~c;.~la con Partili di sinistra che agi- , f-cano sul lerrPno clc>lla lolla di dasse. ~cll'inlenlo di coordinare gli !-forzi svolti in questo senso dlagli organ: 1,r1· fn c=, cpn· dc~;."jone sulk iniz'alive da que."l"ullimi prese in propoSIP P<'n [Htò mrre appl:<.:az;onr senr~ì la 1,,1·e\cnli\a o.11lorinaz=onc dircz·onalc. SfTl'.\ZIO:\'E S!:\'D \C.\LE T::-F-:R.\~CI \ La Direz:cne del Partilo invil.::1 la Federazione fra le Sez· on: Sccialislr italiane :n Frnncia a ,on:cgliare aL l'appl:ca1' one pratica. e~ett:_\·a <' completa del deliberato cl rez onalc rclatiYo alla .siluazioPr s'n:iacalc clc:- ~l ;srr;ili al Partilo in Francia. Bl.RE \l. L\'TEH:\'.\ZIO:\'.\LE. DET P. H.. S. In ~ost:luzionc cleJ compagni on. \"ella e Doll. \'crnc-.·clii. prec:cd('nlc11cnte delegali da 1 Pal'lilo a far parle dc] C. C:. dPI Bureai1 lnlrrnazionalc dei P. S. H. la D r,.z oPc ha nom nato t compagn: n",·· l go C:occ;a. segretario genera 10 dc•l Parl.lo. ,, Dante Lombardo della F('d( ra7ion<' SYizzera. H.\PPORTI col P \HTJ fO ~OLL\LCQ:1,fC:\'I'3T_\ Fn \ '\'CESJ:. La Dir~•zionr inYe t a d1 u11!'\ r··- C<'nlc del lwrazione d"lla' Fcd, raz·onc• fra le S('z:oni Soe;a!isle in Francia, in srg1i"lo ali~ (ijm!t• lutti i lll;_ litanti dc>!nostro Partilo re,itlen!i lll Fnrnc·!l faranno parlP. a parlirc dal 1 genna:o 1D2, dd Partilo Sodal- < c,mun:sta conl.c.mpora11eamenle ,.Jw al P. S. I., csamirial~ i molhi cht• han determinata dc•lla d"lihc1·a;,;1onc. la ratifica <· dà ad ,.. sa Yalr>rc· (•se•_ cutn·o. PEH LE \TfTI.\1E POUTlCllE J recenl" a, venirne nli italiani han_ no esteso il probl<>ma delle ,·iflimc· pol1lichc rc>ndendo)() piì1 urgcnlr f•d assillante. nesasi conto dcUa gravità cld problema, la Dirczion<' ha dPc·so, oltre alla formalità dei saluto cd alla pi<'- na c;olidarielà coi colp:ti dalla rrazÌl>ne fascista, di dare a quest'ultimi la proYa tangibile' d<'lh -.olidarictà dei compagni. \ tal uopo ha deC'iso d:i coslilu1rc 1w uo sello un Comitato Pro \'itlirne polit:c•h<> che aHù il <·ompilo di roord'narc, intensificare l'a.zione dei <'ompag11j Jl<'r l'aiuto effettivo alle 1 1otecaGino Bianco vittime polili,e:hc in rapporto alle ne. cessilà e$islcnli. ESEC:CTIVO DEL P.\RTITO [ compagni della Direzione han provveduto a nominare nel 1)rop1·:o seno l'Esecutivo del Part;lo che au:ì Iulle le funzioni prcYistc d,aJlo si a1ulo del Partilo. \illrlÌ\ISTR \ZIONE E TESSEHE 1927 La Dirc1.ionc ha deciso ,ulk formai lù d; distr:IJL1z;onc> de-Ile le,~ere del Partito per il 1927. Le Lesserr ·aranno disl.ribuite su richiesta e- ! ol to il ,·onlrollo <l'e,ql, orrani pe1·!- fcr:ci costituiti. .\Ile Fedcra7..ioni esistenl.i le Lesse- !'(' pd 19'.?.7 .saranno dislrilrnite al preno di 10 fran:;,hi ciascuna, laSt'ia11do facoltà alle ~.te.'Sc Fedcraz:on· di appl!carc una soprallas'-a prr ~cd1disf:1re alle loro esigenze. Le tessere d: ti-ibuilc direllamenlc> tla l!a Seg1·c>l.~riade! Part: !o alle SC'- ricni, Grnppi e comvagoi i~olali non aderenti a Federazioni, saranno d'- : l1··bu·1e, al prezzo di fr. 15 l'una. Ogni richiesta di lcssere de,·e e.s- ~crP accompagnala da.ll'imporlo relativo. DIHEZIO:\'S E HED \ZlO;'\S DELL'AVANTI! La Direzione ha incaricalo 1'0-ccutivo del Partilo ,diella Direz.;one e redazione dell'Avanti! lia allt'esì stabilito cli integrare il Comitato di rcdaz:011c co11 un certo numero cli corr ,·ponclc-n[i ,c'.all' estero e particolarmente dall'.\mct•ica dC'l Nord e del Sud, dalrTnghillcrra, dalla Svizzera e dall'llalia. Il C. E. ha l'in,::arico cli dc."ignnre le ncrsone dei c·0n-·soondcnli 01·dina1•i summenz:onali. · S\'ffXPPO E l)[FFl'SfONE DELIJAVA,VTJ ! E' staio pre~o allo ciel lavoro s\·ol_ lo per co1•lilu·rc, ex novo. l'ordinamento ammi,1islraliYo de!l'11vanli! l'na serie di m:surc alle a !'Y.luppare e 1diITondere l'organo dr! Parlil0 sono state appro,·ate. La Direzione ha "tahil'lo l'ohbl:go cli opni ·~~r:llo dell'ablion:1mcnlo ali'organo centrale. fh1 altrcsì clecico cli mantenere il fo.rmato attuale dell'Avanti! fìno a quando il progra111ma fìnanzia.i ..io s!ud·ato e l'ordinamento ammin:~Lrali,·o previsto non ,,ieno completamente tr::i1dolli nella realtà. Queclhesivedoe queclhenonsivede Quel chr> si uede - guarclaJ1do dall"cstcro - dei fa~r.u;ino italiano e già, ci sembra, qualche cosa. Ci.' n lta'.ia la dillatura cl: un uomo {'l'C'<'tiulo in polcnza pcrrhè - fallosi dapprima sulle piazze do,·e saf)"\·a attrarre le masse con una forma particolare et: oraloria \·:olcnla e> in.:.-is:rn - Eeppc poi mellcr:',i nel po<-to ·doYc cloYe,·a passare la corrcnlc reazionaria cli c11i polè cosi fìgurarC' come capo. C'è- ro 1ù un solo parl°to chc ha il c1=ritlo di YiYcrc e cli agire. (~I, altri hu-ono in un primo tempo - dop0 una brulal" opera di <lemr-J'z.'onc> cli aomin.i e d; coS<' che durò qualche anno - lolkrati, Yale a dire messi ·11 ronr\;z·onc cli cs:'~lcre -i'nza per ,1ltro a,r1·<' la libt:>rlà •d·i man·fe.slar<> le loro idrP f' cli sostenere i loro programmi. Poi. s·ccomc anr-hr cosi daYano fastidio, furono - tutti - dichiarati sciolli. E' proibito. in Italia. per legge, non eSS('r(' r asci la. C'è ancora, in Halia, uno staio ,.osi dello corporaliYo. ~acqu(' cosi. "Cn bel giorno squaldrc fas-ci.str cominciarono a distruggere !e nostre organivazioni, a ucridcrC' o a hancli1·e (purchl· non ci fo•,1· rro p:ù) i loro capi. a persegu:lare !n tutti i modi - YCros;mili r in,·erosimiìi - i larnratori più fedeJ· a noi . .,.-'I togliere il pane a lutti ... se non a \'C'- ,·ano ln cortesia cli :n,, r·wrsi nei s'ndacali fasci.si:. Sh/lndali. <'nza capi, per,cguitati, aITamati, 'ì<>n:anf>ssun me:::o per difenrl<>rsi. ìn Yonilori - dopo quakh<- rPs· slc nza scmr,rc ptù debole - do,-rtlcro adattar_ i a "ntrarc in ma~s,• n, ll'armal:1 (Ì' Rossoni. I) quale - t!n lcmpo si•1d:1- !"al:-ta violC'nto, scpi·clario d' una l'nionc Sindacale chC' <i opponC'va nUn Confederazione accus::itn rl'r,<:.crr troppo rt"m·ssi,·a e· troppi> horr,Jic ~e· - ora proclama ai" quallro ,·enti, in quella sua oralor:a da asnalico che ri,·e!a il cinico art:fìrio. eh<' h rl:issc 1a,c.1-,1lri('c "\: ,~ riconc··liala con lo Staio P lavora pC'r la '<; ;,·onr·. CIH C'Osa s·a Sl<1lo P eh<' cosa s·a Xa.zionc cgli non lo ."a t1<'t)- pur!.', questo gagliolfo nrramp:!"alO'.-i ~ul'c spallc <lC'iIa,·ornto1 grazi!' :U11·!J<• a'!'ind:ITcrrnle ,T«scia pas:wre rl,;;i cnr>i fa.;<'i I• dli' ridono qunndo parlano drlla ,ua compcleJ1za di or- '•nn ·ualor<. Cosi s'è formalo il ,indacalo fascista. Sindacalo a c-u: man_ C'a anima <.' forma. Cl, mnnca l'anima pcrchè i Jarn• 1 atori \'i sian no denlrp come in pri_ gione. Gli manca la forma pcrchc si tratta di organismi in cui la volontà dell'assemblea - ha e di ogni al5coc;azionr moderna - vale meno che zero. Ogni autorità. ogn; atli\·ità appartiene aj capi. C'è un Dio che comanda, c= sono i profeti chc passano il coman!do, ci sono le masse elci ... fcdcl; che clevono ubbidire. Quc.slo e - in poche par0lc - quello che si ,·ede i\1 Ilalia: dillalura. al sen-iJ:fo cli una borghcs·a che si rimangia le conces :oni •don1te fare in passalo e lenta di slab'lirc 1111 suo polcre in.conlraslalo.· com(' se- c:·ò fo-sc compatibile coi tempi moderni, col grado c1· coltura e di C'G' dcnza che la c1as.sr la,·oralrice ha ragginnlo. Ditlatma. a beneficio cli capi iinoranti e ~ellici, a,·i<lj di po5li e di danaro. D;uatura e !errore. 'fl·tTurC' anche! .\li, bisCJgna ."ent, rl i i profughi di recente .scappali <la1l'llalia perchè non ne polc\·ano più, perché non sapc\'ano che posLo a,c,rnno neilc li~te nere, perchè non erano sicuri, mai, deìla loro vita! Bisogna s"nlire i loro racconLi! Tanti e tanti che -ono in prig:one; tanti che \'anno a i-uhirc gli 01-rori doel domicilio coatto; tanti ... di cui non ~i sa p"ù n·cnlc. \'i\':, ancora? Ma dove? * * * Quel chr non \Ì Peci<' - dall'csle10 -- ,; la dittatura spar~a in ogni rillà grande e r·cc-ola, in ogni borgata, in ogni anch<' più p·ccolo Yillaggio. Dil!::ilura fcrnce, tanto più fC'J'OClC' ILWnlopiù è facile - nei t)ic_ <'<>li amh:cnf' - •,onc~-cerc I<' per- ~c,ne, co110,ccrnr I<' loro id<'P..spiare ; loro p:1-s·. i loro rapporti. Tani() ~) ù pfr·,: · na. ol.tre d1P feroce. perchè !a p1·r!'c·c·nzionc !'Oniro l'an t'rsario JH'o\·'t·n-- an,·l:r• cl.a ran('ori personali. da <'011'cstaz <>n; di in!,.rc,,i priYati, da quanto -,:'i.• di pii, piallo e di plit h,1-·o n,•!la mcdiocn· \'·la cli !ulli i g orn· c;opralullo 1w! mondo clc•i picC'01 i affari. 1 :·;, ·11 cgni ccnlro un gruppo di dom ·nalori: il dirl'ttorio locale. Podii gioY~nelli, in gC'ncrnlc. Tipi clw 11c 1 •anno niente>; rlw nop hanno Yoglia di far nic•nlc; che non ."anno far hl nr nc•a11rhr il mesliC'rc a cui sc,no dati: quc Ilo d'rl po!,;r,iollo. Il p:C<'olo gruppo esercita il più so- , jH'lloso c:onlroilo su lullo (' su Lulli. Ogni cittadino che non ha ,oglia di mC'llersi con certa genl<' <' non ha ,·oglia nello "Lesso tempo di cli,·<'nlan• tlll martire, ha tullo da l<'mcn· da qucsl figuri. Egli S<'lll<•cli cssC>rr s1>ialo e <lt;>\ l' stare attento quando parla, (fll'\ndo saluta, quando accoda qualcì1110, quando fa Yisilc o quando ne rtrc,·c. Deve .star allento anc:hC' se parla con parcnl:: la dei azione è un doYcre. )!on è prudente fa1·.,;i \·celere fuori di ca.sa in ore inrnl.Lc: a ]elio con le gailine! Proih'le r·cewrc giorn::ll! clic non siano di pura ma1·c,~ fa~cista, pena l'ordine· anzilullo cli anrrlirc gl; spcdL lori che non si incomodino. pena po· le pu11izioni ,kl caso. Pun:z·oni non prc>,··~1c dalla legge; ma questo non con la. La lcgg~ . iamo noi . .\llcnl;, am'ci, s.(' do,·clc -,o-;\•ergli. i.a c·arlol'11a poslale, che impone liitlilaz:on· di spazio e cl: matc1·ia. e ,.Ìlc pt.ò essere IC'Lla sr117,a pratiche lnbor·o~c da chi è preposto alla censura, è più con.sigliab;le; non d:ì no·c ,. a_·1: \'a S:emamenlc e pr ~to. Tale è la franquiililà che domina nel nostro martoriato parse. li Yiag1.:·alorc estero che, non conoscendo quel che c'è nel fondo ndle an.=mC', ,·a,·,·eiltura nel!<' contrade d'llalia, •· nota questo pesante silenzio dominante dappcrlu llo, lo interpreta co·- 111e ordine e lranquillilà. Se s'arresta all'apparenza, rientrerà :icl suo pae_ RC'con una rngJia malta di dire che là lutto Ya bene. Tnconlrerà magari un fasci.sta all' eslero che gli farà scriYere le sue afYrellal.e superficiali osserYazioni per farle stampare e fari<' rientrare in Ital'ia al fine di per.rnadcre i la,·oralo1•i italiani che, eff\ stanno 1 dlunquc bene e godono di una per!'ella libertà. fronia più trng·ca di così non è dato S{~ovada. :\fa se il viaggialorc straniero non s·acconlenta del!' appare1va e n1ol an.darc p'ù a fondo dello studio id.egli orari fcrro\'iari e delle regole di alhcrgo, allora lo sccnar;o che maschera la Ir ·..,tezza del nostro paese ca~·1:.-a e la \'erifà appare in Lulla la Hta orrenda brultczza. Tullo sla che <'gli riesca a ,·eidere. se n1ol vedere a fondo. Pcrchè anche sui foreslie1·i ,·igila , ospdlosa la sorveglianza del fascismo. Guarrl~irr, ammirare e pagare. ~fa oHrC' lo schcrn10 dell'apparc~n l'oech;o non presuma di aver il dfritto di a!"l":rnrc. In LaJ caso ci sono gli irresponsabili - cioè gli ~gherri rlPi d'ltalo1·: locali - che agi conii!. E i rc,ponsabili - cioè gli sghcr_ ri dt'I rlillalorc di Roma - diranno poi a: go,·rrn · esteri che essi deplorano. Ma la lezione è data e ."en·e a clii Yicn dopo. Silenzio! Tullo è grande quello che Si fa 11er .llussolini, questo sommo uomo 1li Stato che chiacchiera con lulti i me:;:i e secca ~ullo il mondo per a~cattare omaggi. Omrtggi p11r che \'1a110,anche .\e non ,inceri. Tullo fa brodo. .\'arrano le cronache -- quelle ila 'iane - che .lfussolini. in 1m mes: 'i~lgg_ioh._adichiarato di aver per gli 8/al1 [ nl/i l'amici::ia piil cordiale,-·il rhc>,non facciamo per dire. è llll hc>ll'onoreper gli Stati l'nili_ 1nrl,1mlo a11anti di ([!lesto passo, , 10,nani /,nr>rcanwnrlel'li un mesw1ggio agli •;piz:;er·<lirhiarando solennemente che egli ha per la Sui:::.- :eru l'amicizia pii'1 cordiale. 1"im_ maginate la qioia de; nipo/1 di Guglielmo Tell? Poi le cronache 11ar1ono ch<'. q11anclo il messagqio fu trasmesso agli americani. r<>rloFrrm(·esco Alle_ q<>lfi(ricordatelo.. rngaz:i. questo no"!e per la stona riel/a pii! grancll' ltalw) ha narralo agli am<'ricani per 1ne:zo del T. S. F. Pari <'pisodidella Pita mo1Jimenlata riel duce. .\'11mi del cielo ! .lfo {(1sciatelostar~, una lm?n:1 llOjla. questo possa/o d1 _Jfussoi,n, ! l'von gli fa piacerC', capll'c>tcb>ene. che lo si uada a rime_ \larr Par_lal<d' el presente, parlate tl<'ilauvemre (ecco. si, rlell'avuenir<)'. (Jllando il dli<'<' sarà rome Cesare padrone cli un impero. quando il rr rwrà (innato l'ultimo decreto nominanl<' il duce re e imperatore cli Roma e del grande lmpero Romano, quando ... Ma chi è che può pre_ ucclere dove andrà a (ìnirc>il duce? Parlale dell'avvenire. parlate dell'avvenire. Il passalo, ahimè. lo sap_ piamo già. DallaCecoslovac Odio dei lavoratori cecoslovacchi contro il regime fascista - Viriìe protesta di migliaia di lavoratori - Vani tentativi delle autorità italiaTle di soflocare la ve1ifà. VIE TNA, 15 dicembre. Quando alcuni mesi fa, il Comita.to Sentra•!e dei C:rco1 cii cultura de,} f>ar · !ito sociali.sta de~la Bcemia, m' ii::1,vato :t ,enere alcune conJerenze-lezaoni sul la- ~c~smo ed i suo,i maggiori espo-p.enti, acce!tai ben.sì con grande piacere - d.aLo che è un dcivere .noshro imprescindibile cl' iniu.are l'op.iniooe pubblica aUa comprensione deilla tragedia 1taliama - ma :nai più speravo che iJl picco4o g.iro d, leneni ave,sse potuto sboccare in u.n sì Liran.ime, lra,v:>lgem~e plebiscito anhfal'ci.sta di Lutla una po•pc1lazione, culmi• n:,,\a nelle diverse interpellanze al l'ariamento di Pra,ga, nel!' i"Il,dimenticab:l'J discorso del compagno Schafer (già riferito dall'Avvenire), grazie al quale dahla fr1huna del Parlamento, in fac.::ia a! mondo inLe-r::, queH' ignobiJe r~gime, lordo di sangue, annientatore deiHa civiltà, di~cmoratore dei pc,pol,o ila.bano, fu tr.atbalo nel solo .mo.do che si merita: cd massimo disprezzo, coJ massimo sdegno. Greziie aila coraggwsa requ.i&i,tcl?'iadel depul.ato socia,:i:;La, J'3L'.enzi011edel mondo i."l.tero è st.ata athn,.,ta su.I vero cara tte.re di quei regime; i suoi fa,utOII'icome i suoi compii.ci ho:.c sla:i al!llmoniti; i hvorato-ri dei di versi paesi s0110 sLali avverLlli del per:cofo che Jq minaccia e,d 1 ncstri martiri ita-Liarui, ai quaili pure - driretlamente o:! ji!l;di,reCa,men!e giungerà l' eco della disou.ssi-ooe parla- .mentare - avranno modo di ,persuadersi c.h' ess.i non sono isolati e dimenticati, -::he il loro m:irl~rio è ccnC6ciuto, che il lcro eroismo è apprezrato, che i nemici kro sono od:ati ,dai loro eomp3gni di fatica e di fede nel mendo intero. Benede'.lo il giorno in cui fo dato r romuc<Vere qu0Sti moviimenti di prole sta e far assuimere forma tan,gibitle a quel sentimento di solidarie.là e di am- :n:iraòcne che il proleLar.ia,to cosciente di lutl-i i pa<esi nu'.re verso i fratelli italqani, ma che ,ha pur biso,gno di un conccrso di circostanze fa vorevc•li, -pz,r poter prorompere e tenere in sosp,::so una r~•ç-olazione intera. A questo inaspettato risult:ito han.,o ccnlribui'.o - bisogna dirlo ad onore del vero - tre circcslanze mclto favore.voli. La prima è che a questa po'PchZ'One operaia, d' un,'l intelldgenza sorpendente, leilllJ)rata aille lolle di cla,,'Se ( 1 .a Bee.mi.a tedcsç.a Iiu la culla dell'.,irganizzazione eccno1D1ca e politica del frolelariato auslria'Co), munita di u~o s:iuisito sentimento di di,gnità e di solidarietà di classe, fu dato sentire - è ncn so1o le~~ere - una ecc si.a pur palJ;d.:i e knlana della t.rai~edia del popo1,, i laJiano. Tailvdla mi sembrava di essere in Italia, nei wan.di comizi storici che quel generorn prole~ari1tc era sc•lito le11erc i,er ;,rote.stare contro le b.:irbarie zariste. Pure allora l'animo de~li ascoltatori ern talmente leso, che ncn necessitav.lno parole, nè nomi, n.è ·incitamenti, nè commenti; tu~to ciò v:brava neillo spirito collettivo degli accorsi a mani.festa- .-~ la loro sclidarielà inesr,rim:b,i.le, inesl~nguibile. , Un altro fattore che ha contribuito a ra.r sboccare le 4-6 lezioni proget'.ate, nci 18 c:>mizi pubblici frequentali da diecine cli migliaiia di prolewì, fu ~I contegno coragj!ioso dei socialisti boemi, i quali alla prima ing:runzicne dolio. po!izia di troncare ~I mio giro di pmpaga..,- :t~. r·5l?O~~"O con una virile pr tes.ta. .:on un contegno dignitqsissimo (e non a par le solhnto, g1acchè dopo la proibizione della conferenza ch'io avrei do- \·uto ~enere a Praga il 25, io ne lennj -ella stessa città la sera stessa e dieci altr~, che non furono più nè lezioni, nè cnnferenze, sebbene cornizì pubblici, =n a !lri luo~hi del paese). Il terzo fattore che va rilevalo qt;i :n mr do sr;eciale - anche a speciah ti'.olo di riconoscenza - fu il zelante in~ervento delle a,ulorilà ilaliane presso !t Go\'erno cecoslovacco, onde non mi si fosse dato il modo di cotr.piere i,l mio !J.voro. E non è solo a nome mio personale, rua a nome di m011iissimi cittadini ccx:oslovacchi, eh' io pe-r dovere d' imparzialità dovo ringraziare gli zelanti difensori del decoro italiano a11'es,'.ero, i quaJ.i non s.i perilano di dichiarare che i I ,popolo italiano merita i,( regime fascista, e ne ha bisogno, mentre d'altra parte cercano cl' imped·ire che ai1tri vengano a conoscere delle benemerenze [aI, j, ,

_________________ .!,__ _______________ L__' 1'i.•_V_~Ji_)i_··_I>RE __ .C__W.. L_.\_V_Oft.\'l~~~RE~' __ _: _________________ ~---------- sai..9tie a cospetto del popolo r!.aliaato • deUa cml.tà in .genere. ,Però ddibo S'Uhlto dichiarare oh.e i vell\'Ì de11' lba.ti.a fasci.stia in Cecoslo\1111.Cclllia meritaino iUDa desMt~one immed.ima, dallo ohe col loro mlienvenAo hanno >eeo'.1t1pl.ioa.ta l' eifficacia. delle rivelazionn an~, contribuen.do ad aumenta.re iii nwnero <lei miei ascoltatoru e l'eco che ,la d.enunzi.3. de1 fascismo ha trovato iin imteri -straLi d.e1la popolazione. Ed è quesLo c'h'io sto ·per ,doownerutaN. Comi.nciaii il .mio glro i,n un pi.ccQllo oen!4-o minerario, con una conderenza ne:ll"aipeùliti.coCi11colo <ii cU!hUi!la·;lo slavo prQlse~en:do in ce.'ltri più popola!l, dmnan.zi ad un jpubbùico sempre più nu- ~erooo, ma senza ohe le conferenze avessero caJ!la:btere puhb1ico, politico; alJorqu.a.mlo gi,unta i.n una città che ha il pr;i,v!ilesgio ,di o.sp~tare un ccJ1Sol.e é.t..1,li-1no, cOIDÙ!nci,a,i a d essere molesta-'.a da•ll,1 polizia. Cosa in sè s':.e.ssa inaudita, dato che la autorità, a conoscenza d-e!Je pl·ogettate Je:llioni, aivruhbe avuto il m:-d.o di pr-cébirle prima, mentre iin reaillà non si etano sognati di farlo.p:ima de!la pressione eseroila•'.a d.1,gli zelanti raippres•?lllta.nti .deM' ltaJ!ia fascista, i q,uali però [eaetro ~1 conto senz.a l'os~. La sera del pr.imo tentatiivo d' inteirvento deJLe .aiutoaiità iJ-11lia!11e, hl la sera del vero e propri:, trionfo d,?Ua campagna witiifa:scis.ia.Mi riK:011dodi non aver 1potuto cruudere come si. deve il mio discorso, tainba eJetLricità vii era nell'an:i. Le autori,'.à cecoslovacche, !10Ildendosi conto deLl' illegalità del loro pro.cedere e del •ridicolo di cui si cop-:ri,vano, s1 com;ben,larono, •g,iacohè non ero sala, ma accoonpaignata da un compaigno senatoré, ,dii una mia dichriara7Ji01!1.eohe 10 non a-vrei « aizw.to contro il ipotpdlo ita- ~o ». A questa ingiunzione risposi ohe io eiro venula per glorificare ià tpopoio it.ailaano.... ILa mia venuta nehle ial~re città ,;,ra preceduta. ,da:1'1anotizia d~l t.entati,vo di proibiznone, takhè mi toccò pa•.11lare :n locu zeippi. A Prag~. pO<i, quando la pd.i1JUa, aiizzata e coa<lnuvat.a da ,faisoi.sti localli e zelanti italiani, mi trattò come la ,più spr~zala dei de!lin.quent.i, quando J'iintervenw cool pc.Liziiotto e dei gend.a:rmi coi mangameiUi feco scattare in 11n impeto di J"iibellione g'Li intervenuti ~utt-i e ila ventiina w deputati e se.nalo,m svci-ali-sti cape-ggiò la fol,Ja ohe ca,ruLando si recò 'in Wl' altra sala, fraternizzando coi J.a!VoraLori cz.edri, a11cr.1.... allora lo zelante impiegato i'..a'Liano ,po1è cominciare a racco~\,iere ciò che aveva s-aminato. O.a a11looiapoi non furono più nè lez.ionn, nè conferenze, ma comizi, tanto più pubblici e plebiscitari qua,nto p,iù la polizia aveva cercalo cli proibirli. Esiste m Cecoslovacchia, qual-? soipravv1venza <i~11a mo.narchJa au~~r,iaca, il famigerato pua,gra.fo [I. Non sono più riunioni al- .le quali può intervenire chiunque, bisogn,a si sia ~nyjLa-l.iper iscri~to .. Da Pri: ~ in poi ~1i iw.it.ati erano tanti, che g,h organiz:z.atoiii nOJl airriIVavano più a scrivere i nomi d~ colcro che volevano mterveni,re. Viceve11sa, dalo che si trattava di invi Li persona!', da alcune r~uniol';, p. es. a Karlsha.d, sono sta'.i esclusi, quali ospiti sgraditi, glii irr.pla~li a:l i confi<leni,i d01'la polnzia. . Per questo co,miz:,iod,i Ka·rlsbad - del qt;afa tor.nerò a parlare in un'.l mia• prc<S~ sima -- sono stal.i distribuiti e ver.dut1 ( a fotvore del fondo cassa Matt:.m:ti. ;io!l.chè a favore dei p,rofughi itoJiam) tre m:fa cinquecento bigiictti, m-;nt,re un mi- .sl,iajo circa di 1p.ersone hanno dcvtl'lo a.ndaTSene ,s,en7,a pol.er penetrare nel looa.le.... Nel contempo u:10 degli zelanti messani itail<i:wi riuruva 1 qua~.ta-o soci del OiTcolo i1,aJJiano per r.a.cconia.re quanti !einta,wv,i a,nva fa,t,Lo... inviano per im- ;;~e le conlere=ie s.ul &ascismo. · An,:ellea B..i..,bi.noff. 01soccupaz1one a assicurazione centro gli Infortuni TalhvolJta succede che operai disoccupati per ,determinati in'.011ValH, oppure dòsoocupaLi del tutto, subiscono un' !Il~ fortun.io non prolessionale e credono poi senz'altro d'aver diritto al sussidio :l'infortunio non ,professi0~ale. L' islitiuto nega loro quest' .indewizzo .ed_ es~ _ 0 gà~- no poi al s01pruso. In,fabti 1! dtr1.~o ,d sus.siidio per -infortunio non -profe~s1onalc oltrepassa la cessauone del lavoro per so],i due ,gio.rni. Se J'ast~si?ne dal l...,,voro dura di ,più ,dj due g10.rn1 allora !'a.ssiourazione subisce una inierruuone. L'arLicolo 62, dice: « L'assicurazione ~a pninci,pio co•l cominciaore del lavoro :n forza del cc..ntr.a.tlo del lavoro. Essa ha t~m,ine collo spi.rare del secondo gio,- no ,susseguenle a quello in cui cessa il d'rillo a1lla mercede. L'Istituto ha facoltà di sNpulare accordi speciali per prolungare l'assic. oltre questo _terrr:ine». ,L'operaiit~ che subisce det1e ~t.e:r:.iztarui del lavoro di più di due g10rm fa dur.q,ue bene di usu.frcire <l~U'accord·J speciale. Eg1i può rzcusi a,I 9rossi~o uH!oio post.aie ~ cruedere un formul~r~o di chèqu,e ,i:;ostale per l'acco11do spec1a1e de~!' -infortunio il quale riempirf p_agandc per c.gni gicrno fuori de!l ass1cur ~- z.ionie comune 10 cenle'simi. Questa !ll~- sura di previdenza g,li tornwà mol~o !.lh: le specialmenl':l durante r. inverno c~1 Stt.,i v:ir.i per,~coli d' in.brtumo. ~ss~r di. sr,::;:;u.pato e oLrova•ni ali' :inJc,rlumo e veramente una idura prova che può essere Jr:,, '.t5at.a soltanto ,mediante l'ass.icu.razw- ·-"•·.,, · · · G W F r:e e:! i sue: in.:1:"lr.•zz · · · · I 1oteca Consig.li.". al duce (Lellera aperla al meid'CJSimo) Eccellenza, Perdoni. se io ardisco ... ,l!Ja capirà: quando, nella foga del pru·lare _Le scappano afferma::.ioni come quella. che fu clamorosamente nonchè iro. nicamenle commentala, dei lf0-41 gradi di febbre - io non posso tenermi. Eccellenza, non )Si fidi dei giornalisti: Lei è un gior~alisla, ma - preoccupalo mollo di se e del suo posto - dimentica spesso che raz=a di gente è quella. Genie furba, che - se potesse - tirerebbe in trappola anche il Padre Eterno, si figuri poi Lei, pur di avere l'intervista a Ioni ben marcali. che trovi dei leltori <> faccia chiasso. Io m'immagino che il signor De Franck, quando·ha sentito la spara~ la dei 100 chilometri all'ora e dei prossimi 41 gradi di febbre. deve aver dello: • Ma questo è un matto. Ad ogni modo, peggio per lui: io riferisco e chi ne risponde è lui •. So/1011to,ad un cerio punto deve o. vere avulo il dubbio di non aver ben .,enUo: • E' tanto grossa! • E allora... Eccellenza, ma f...,ei l'ha poi guar. dato il lesto di quella sua non forlunula intervista? Di solito. si usa fru·lo vedere ... alla vittima. E mi sorprende che Ella non ~i sia acco_rlo della enormità della scappala. B1so. gna proprio dire che Ella abbia per.- dulo il senso del limite. Lei l'ha visto il testo, e fu il suo grande fra. Lello Arnaldo che - dovendo pubblicarlo sul giornale ancora diretto_ da Lei - s'è accorto che 40 gradi d{ febbre significano la grippe addosso al fascismo e ha biffalo la sparala. Stia allento! ... * * * E giacchè ci sono. mi permetta ...:. Quei suoi giornalisti, che scapest.rat1_! O che salami! Ecco, per esempio, 1l corrispondente berlinese della Gaz. zella del Popolo che va a intervis!are Stresemann e lo aiuta a scoprire gli altarini. Mentre in Italia, dopo lutti i fiaschi diplomatici dei giorni passali - enormi, Eccellen=a, come damigiane! - si sta preparando l'am_ biente. gonfiando la vescica. per far passare la firma in_ Italia de.l pa~lo italo-tedesco, eccoti questo 111efl1ce corrispondente il quale fa dire a Slresemann: « Oh, capirete: devo andare in Eg:tto. Passan~o._.. •. ~assando corpo di bacco, c1 si puo anche fe;mare un giorno, ciue giorni a Ro_ ma a farsi folograf are a~canto a~ duce. No, Slresemann fa dire che _.c;1 fermerà in una piccola città d'I~alw. Ind'icala evidentemente dalle es1gen- :e del viaggio. Giornalista dei mie; stivali! . 1\:0~ si scoprono cosi le di Lei m:sene cli.. plomatiche. Specialm_ente qurmdo_s1 è redattori cli un giornale fascrsla come la Gazzella d<'l Popolo. Vad~ oer i redatto1•i del Y oi-wa 1-Ls i quali '..... auloriz=ali? - fanno sapere che Ella voleva concludere qualche cosa di grosso, di più groc;sodi quello eh<> s'è concluso, che è IJOi un modesto pqilo d'arbitralo. Il \'orwarts - au10,i;;zato? - ha voluto far sapere a Briand che Slresemanu non tradisce, che la Germania non fa alleanz<> con l'Italia contro la Francia. Ma quello e 1111 giorna~e tc~esco. e poi sociali.\lu - e 1/ di Lei potere, Eccellenza 110n è ancora arrivato al punto ci· dominare sul lerritot·io e sulla stampa estera. Ragione per cui Ella s· è sfogato colpendo poi la Gazzella del J:opolo con un sequestro che proprio non oveva garbo. ~.faf {i. poveretto, h~ protestalo; ma h~ lori~. Q_uaf!-do s1 accetta la pçirle d1 serv1lor1. bisogna star allenti a non guaslare le avven. ture amorose del padrone. E chi gli~- le guasta de11epoi sopportarne 11 malumore. Jntanto. ecco a che punto siamo! In Italia, dopo tanti insucc~ssi, sf sa ora che anche la venuta d1 Slresemonn è un puro accidente di viaggio - e che fra l'ltalia e la Germa. nia non c'è nPssun patio che po~sa far passare l'Italia come appoggia. la a una solida alleata. Sola I Chiacchieroni cli giornalisti! * * * ~Ieno male che ci sono i Balcani. Ah, ecco: questa dei Balcani è una faccenda che mi persuade poco. Si. Ella ha firmalo un palio d~ alleanza con l'Albania. o - meglio - con quel be[ tomo di Ahmed Zogu. J: Italia e l'Albania si prometlon? aiuto reciproco in caso cli attacco. 11 rhe - dice bene il Tempi- - ha u.n po' l'aria di un pallo fra il Sole_e la Terra di scambiarsi la luce a v1c~nda. Siamo noi. mi pare, che faccia. mo te spese di quesla n11ova grande alleanza. . Tanto più che la Jugoslavia ha v1. sto l'ollean=a come una punta contro di lei e ha bullalo sul fuoco un patto ,0;1 noi che, ~ ~io_. m?desto parer<>v,aleva un po di pru d• quello che F.lla ha conc/11so co,1 /'Albania. 1no Bianco A me viene in mente la storiella del cane che lascia andare la carne per afferrare l'ombra: l'influenza su. Balcani. Ad ogni modo, visto che al popo. lo italiano bisogna pur offrire qual. che grosso successo, vi-.s/oche Ella - nell'anno napoleonico - non ha potuto darg/ì nè una colonia, nè un nwrutato, nè W1 palio serio cli alleanza, vada per il trullato ila/o-albanese. Ma stia allento, Eccellenza, per. chè - dopo aver perduto la Jugo. slavia, e dietro di essa, la Piccola Intesa - non Le scappi anche l'Albania. Perchè, allora, i.l fiasco SClrebbe più cl'un fiasco. Che vuole che Le dica, Eccellenza? A me que~ Ahmed Zogu non piace proprio mente. Era allealo con la Jugoslavia che. pare, lo pagava mollo bene. Se s'è accostalo a Lei deve aver avuto le sue brave ragioni. Basta, sw·à quel che sarà. M.a, se le stesse buone ragioni per cui s'è accostalo a Lei, gli valessero -- è questione di ... misura - per riaccostarsi ai sostenitori cli ieri. che cosa succederà ? Stia in guardia, Ecccllen.:::a! E si abbia i miei ossequi. UN ITALIANO. Scherzando... sul serio N Redentore! Ohi.amavano cosi i nos:.ri veoo'hi il Gebt'! di Nazaret cw si festeggia la nas,c: ta iJ1 questi giorni come tu'tli gli anni. Infatti la leg,g~.nrla racconta che e,g1i fin da giovinelto si r.i,velò parla,lo.re ribell::, e Si.fJ_?etrascinare le folle dei pezzen'.i e degLi schi1 yj, e portò ira loro la pa.rola di fraleilda.nza f.ra gi,i uomini e li esort0 a redimensi da'lLa schia,vilù cui so~iacevamo. Ma egli pagò le sue ipa,role red~ntrici con la propria vita. 1 Oitlato:i del tempo lo crocifiss~o come un la- ;lrone. I suoi ,proseliti popolani t.erroriz.ca:.i al momen'.o, cospirarono ipiù tardi fino a che furono redenti della schia,11tù, e c.biamairono redentore colui ohe pe.:r il primo li aveva scossi.... Ma queste leggende ... in questi anni fascistissi.mi .. ven- <Sono oscurale dal novello... Red'-mlo:e giunito ,da Predappio alla Città etero.,, ed 1 ma.ntenuLi ,deTie diverse «Squille ... ~'.alic.he» Jo a,cd.amarono COill2 tale ~r• chè dicono che è il Redenlore d' Ita.lia. Povera ItaHal d'alt.r.i lempi.... linaLmen te è giunta l'o.ra dèlla redenzione! ll .10ve-llo Redentore ... vi ha fatto bastonare .. vi ha fatto purgare con 1' 01.::o di ricmo a spese dello stato... imperitle, v~ ha fatto di.sinfel,Lare molle vosl.re case d:i1le fia,mme pur-$:~ trici; v.i ha rinohi,usi nelle... pa!.rie galere pe1 sott.rarv,i al lincia~gio dei ... ue-gri; vi ha inviali aJ bagnj di maora nelle iscùe più i.dea.li.... a s;pese de11' Impero; e che si vuo:1e di i:;iù? E' vero ohe dura.nl.e tulle queste operazioni redentrici. .. diversi cad:h:10 uccisi, ma il Redl!ntore ... non ne aveva colpa! E' w.ro ohe il novello Redentore non rischiò la pzllle... come :il Re<l.entc;re di Nazaret e che 1\utlco suo rischio ... fu '.a marc'..a su Roma in scompartimento riservato di I.a Cl.asse, n;a lui è Redc..1- !ore per le «S~lli11e mercenarie ...,., Osanina, dunque o concit.tadim, festeggiamo lietamente (!) àl n.uO'VoRedentore che ha sostiLuito il veochio cli Nazarel. IJ nuovo è ipuro .... it.aLiianis.simo: Ej-a, eja, Ahlà! Jl buontempone. Le gonne corte motivo di licenziamento Non c'è che dire - viviamo proprio in un'epoca b~la e solenn.2 cl.i rwalutazione della moraJe. ,Coone la doonina allegra cc,] dileguarsi dei vezzi si decide a farsi monaca per meglio nascondere Je rughe ed i soleni de.rivali da,hl'eccessivo gcdime:ito delle gioie .... terrestri, anche il ,mc1 !!do bo:ghese procura ,d,i nascondern i suoii Ialh co;, nostalgici richia,mi iai:la castità dei costumi ed i vesLiti ,J}iù «ermeLici». D:d pulp;fo <lellla ohie~a si impreca con'.ro , cc:'l1i nu-:li ed i poLpacci sporgent,i d2-lle aonne provocar.do così i sorri5.i si,gniiicalivi deHe Perpetue cin ip-:rrcicchia. Vecohi signori veA.2ra111di ardue batLatsHc d'amc1"e cla1!e quali tiscirono colle l~nce rotte, gridano anlc sca.ndailo per il decolleté, ,delle donne d'oggigio.rno. Questa i:sicosi cl.ella rinnovazione m~: raie non si è fermata n0J}pure da.vanti ai ,porlon.i delle fabbriche. InJa'.H ,appren diamo che nel,la Less.itura secica Slockar e C.ia a Bru.gg, il capo reparto sign~r Schoch chiamò in uffici'O circa 10 o.per:i.. 1 ~ d'ce:i.do loro di mettersi le gonne .p,1u lunghe altrimenti verrebbero licenziate. Qu'.?'Sl'esemp.6.o hrà cert.a.menle scuol~; presto vedremo i capi-operai girar~ 1~ lllngo ed in largo le sale ed i cornd,)l deL!e fabbriche, armati di un bastone . ~ metro, per isipez,ionarre le gonnelle. C10 potrebbe far credere che il s.ignor. Sto: ckar sia un uomo di a,us'leri costumi. Chi r.:erll ehbe occa.S::one di •Msistere a.Ile ;ralt~tive svoltesi daivant1 all'uJficio di conciliamone nel 1921 ricoiiderà a.n,cora quella frase oscena pro:nu.ncia!.a da lui sul conto delle operaie igiwaro.l, kase ' che damost.rò pienamente la « purezza" d.el suo animo e che prwoc-0 o.ltre u.na p1 ot.esta da parle nostra llill biasimo de1 ~gre.fu-r:io degli m<luslriaila, s~gno-r dott. V!iggli stesso. Vi è per i bo~esi un metodo mol'.o effiicace di inse.gna1"e 1a moraùe a,I popolo: quello cLi praticare La mora.le essi medesimi cm.odeservire cl.i saluta,re esempio G. W. F. --- ~ ::se. Il "messaggio natalizio,, per I nastrai basilesi Nell'anno 1920 hl [on.dato a Basilea tra gli ope,nai naslrai un.a lega gialla basala sul princi,pio della armonia e pacifica -intesa t\.ra padroni ed opera.i, un.a specie dj conporazione tfaiscista insomma. Essa si chiama • V. A. B.», cièè tederazione degli operai e dato~i di lavoro dell'industria nasLr..era. Le tre i.nazi.1li de~lero mot-ivr, al p:>polino <li ch:•amare quesla le~ « Verband Arme.r Bekogener» cioè «Fedoarazi•:>ne :iei pove.ri delusi». Infatti questa trasformazione sa.tir:.ca d01 ;nome non fu un gioco di parole soltanto lll,il una t.rist~ v~rità. A suon di parolone altisonanti ma vac.ue, i -:adro'I: nas:.rai erano purlroppo ri~citi .a.cl aUi. rare nell'orbi.la della « V. A. B,~ un Jlr.cre-to 01Umero di operai nastrai. Verso coloro ohe n:m vo'.lero a,dar.ire subito, , fautori della «Comoraz;on~., lasciarono calpi-ré che i non a·:l~énLi polrebbero rischiare il iloro p,ane, ed al'b-r.a ànche i recalcitranti si arres~ro. La «•pao:f.ica inl".sa.-Ail'a op·~rai e paciron.i da allora in 1poi era stato un 111Jlo. Una vol~.a enLr.:i,ti nel'la « V. A. B.• ed :ii ion'.l.anati così dal1' orgaruizzazione claiss:~la, g'I.i operai si trovarono completamente in ,baijì:J. dei pa.drw.a i ,1uai: cominciarono subilo a dettare le loro cvndiz.ioni. Una ridiuzic,ne :ii salari.o tirava 1'ia.1ira, proprio come le ciliege maiture. Di fronte agli opera.i quest.i peggior .1- }nen'.-i furono giusi:iJicat,i colla criis1 e '.e clifiliicoltà de'llo smercio. Ora ir.. q1Uest; gicnni alterno a N:.tl:d.?, ;,st.a apportatrice di spera:nu e: iiek notizie, <Sl,inr.iustri:ili na,sl.ra.i si ?rù;>.>n- <!uno di "'ridurre in me>do se-nsil>ile an,;he ic vacanze de.gli operai. Le maesl.ranze debbono scontare duramente la loro credulità. Esse c?mi.'\- ciamo a .rHrovaore la giusta v.i.a. TI capoconpora:ZJÌon:isti dO".l. Biiohlc-1:l ed i suoi di.scor&i non seducono più nessuno. Gli opexai nastra:i allohtaiLisi dalla noslra Federazione a suo tem,po tornano a noi. L' ioiga.Il!Ilocc-rpora.zion.istico volge al <;UO epilogo. E' rpropr.io i,l icles\Ji-nodella class~ l,avcratr.i.ce cli fo.rmaor,si Ja sua cos cienz.a a base di dolorose esperienze ? G. W. F. la piccola intesa e il trattato di Tirana PARIGI, 22. - I giornali annunciano che la confarenza della Piccd;a Intesa si riunirà fra breve, appena cioè lerrninatasi la laboriosa crisi jugoslava questo paese abbia nuovamente trovato un mi11i~tro dc!f]; est·•ri. Quc.,ta 1iunionc, che non era certo p•·ev1,ta. pare dcslinata ad esse n straordinari.a. anche pe.r la su;i impc-rlanza. Essa è convo::.:i'la in S(}!luito alla firm:i del u·att.ato di Tirana che sottopone ~I proletlorato i:aliano l'Albania. Malt1ado l'ao:-ctmularsi dc'ie inl·•ressale smentHc de1h! sLampa fascista. non è dr•bbo e he iJ l'raltalo d1 Tirana sia stato co•1clu•o rcr slah lire la inf'uenza italiana nei Bahir.i e h .hu!o!'lavia ch2 sino a con,endna al gab1nccto di Roma l'influenza: in AlLania se ne è sent.it.a colpita direttamente. Per queslo essa [a oggi appello alle due potenze che con essa han costituito la Picco!a Intesa: la Cecoslovacchia e la Rumanja. Nulla potrebbe meglio dimostrare la agitazionz che regna in questi giorni nell'Europa sud-orientale. Le deliberazioni che prenderà questa conferenza d~la Piccola Intesa avranno una importanza che non potrà essere troppo valutata. Infatti per molle ragi~- n, è lecilo domandarsi se il b!occo diplomaitico cc.st:tuilo nel pa.ss:i.to da Benes conserva tutta la sua solidità . La Cecoslovacchia ha da due mesi e per la prima JYOlta un governo consei-: vatore nel quale si sonò uniti gli agran ed i grandi industriali ceci e tedeschi (vi sono lre m;lioni di tedeschi). Benes senza o:-mai partilo conserva tuttavia il portafoglio degli affari esteri. Il duce firmò col primo ministro rumeno il famoso trattato di amicizfa che sollevò delle nsisle.nu tali al Partiarnenlc di Bucarest cli~ è dubbio se il Lraf.. famen'lo verrà ratificato. Senza dubbio, alla vigilia dello stabilirsi del suo prolc-ttorato sull'Albania, egli contò che la Rumania neutralizzen;hbc l'opposizione jugoslava. Il gabinetto di Belgrado alla conforenza della Picco!a Intesa po1Tà ~Ila Rumenia la domanda se la Piccola Intr:- sa dopc i recenti avvenimenti esisla an· cora. Per i•l momenlo una sola constatazione è poss'bile. Anche nell'Emopa sudorientale il fascismo non ha fa'to che accrescere i già molti peiicoli di Dnflitto. Lasituazione ecooamica . d'Italia .Ll ,fallimento oddlda esperi:en.za fa:scista nel campo economi.c~i.nanziario, è dooume!nta.ta in uno ~Uo reoe:nte della Inlonm.alion Fir1arwù,re cl:ie 1r.iassu,mja.mo: L'anno na!Poi;,o.n.i.co- che do.v.eva con sa.crare la triplice e ,de:fin.i·~ivareslauri:1,- zi ::>nefinanziaria economica e monetaria dcli' Jtatli.a, si chiuderà .senza dhe nessu11...dai queste roboanti premesse sia sta- .la mant.enula. Verror.e &I f~ciismo - secondo 1'autorevole .r~vi.sll - è quello di ,a,v:;r voluto mettere in opera un prcgram::ana assur<lo, ccm:.i-a.:LdHorio le cui parli non ipot.evano conciliarsi. La prosperità economica venne simu, lata con l' in.cora.~iamento a.Ll.e Societa a ingrandirsi Hno alJ' itP,e.rlroJia, asso:-- ben.do cosl le risorse ,degli istiluli di credito Per colllVÌncersene bast.a da.re un colpo d'occhio allo s,viluppo enorme delle emissioni di c:i.pitruli, conf.ronta,ndolo · quelio :l?J!la Francia la cui ricohezza è, almeno, di :ire volte più granda eh quelb ,deU' It.a,lia. Itali.a Fr<mcia (lOOD lir~) (1000 frs.) 1922 232 l.214 19-23 332 1.084 1924 704 709 1925 746 313 1926 (Genr:aio) 890 282 1926 (Marzo) 500 361 1'926 (Agosto) 738 282 I risu!Lat,i di questa i_perlrdfia di em1ssiooi di caspit.ali è staLa qu~lo ohe ie Ban<:he iLa1iane detengono più <li 9 miliardi di lire emzssi e non collocati, con 1a sihuazione a•'.iua'lt d-al mercalo, nessun coLlocamenlo è possibile. Ma iv:i è un a.Jtro rirultato aincor più sigrudiéativo: il numero dci fallimenti dJ cui l' Itallia tiene la puma ìn senso relativo è possibile. L:,, media mensile dei failLimenti dalI avvento del fascismo è la sz-!:,ue:nle: 1922 299 1923 474 1924 607 1925 602 1926 (Marzo) 726 1926 (Luglio) 715 Con le condizioni a1'~'tl:!lldi el mercato finanziario è fa.c1le preveidere che le -prossime st.artiisliohe seguiranno un l.U· mento di queste medie! Il 1 pubblico non fa credito però nè a!· l'otlimismo d~gli scntlori devoti al reg1me Il.è aCa c:h.iMsosa pubb!iciLà del Governo ... I depositi alle Casse Post.ali da 9 828 milioni ,del 1925 sono saliti a 10.565 mll'a~oslo 1926, quelli delle CasS':! di Risparmio da 12.200 milioni alla fine del 1924 a 13,G23 a fine h:g'.io 1926, aumento insignifica;ite che è piuttosto in diminuzione in rappo1 lo al deprezzamento della lira. Ma i depositi przsso· le banche - malgrado questa svalutazione - sono diminuiti. Quelli delle grandi banche erane 3,329 milioni a fine dicembre 1924 e si ridussero a 3.267 milioni a fin luglio 1926, quzlh delle banche popolari non hanno progredito che in debole misura: da 930 a 975 milioni ciò che non compensa a[fat! o la nalutazione della lira nell'egual pzriodo. Le misure adottat:! dal governo fascista per sostene:'e il corso della lira ncm hanno limiti: daJila soggezzione dcll'Ilalia alla plutocrazi.,_ nord-americana ai decreti sulh borse, al fora_çgiamento della stampa estera che costa da solo al Paese la cospicua mm.ma di una dozzina di milioru al mese. La stampa lipera in Italia non esis'.e più ormai. E que•Ba che ancora si pubblica non pi.:ò criticare la situazione finanziaria, pena il seque3tro e la sopp1essione. Questo non impedisce di rilevare eh:: il bilancio dello Stato - di cui i giornali fascisti annunciarono in termini grandiloquenti l'eccedenza - è falso. Vi sono due decr?ti che spiegano il .neccanismo dj questa ln:afa colossale compiua danno dei contribuenti e per ingannare l'o'Pfo;onc pubb!ica ignara delll'estero. Il d c1e·o 8 giu§no 1926 - prej:-arato fin dal 1925 - accorda al l-5overno la facoltà di utilizzare prima della chiusura dclini liva· dell'ese•dzio finanziario 1925-26 i tre quarti dell'eccodenza e[fattiva J}er le spese della < ricostruzione economica,. .~ delo!a • difesa militare della Italia . Ciò che rignilica sollrarrc ad ogni controllo le spe•e per la preparazione l:ellica che persegue il fascismo, con un ::-scamolage contabile in uso sollanlo presso i commerciantn di dubbia mora.Jità. In realtà il bilancio è in deficit e gli avanzi stamburati non sono che virtuali. e:====- Unsoconttrroapolizioetotìperai VARSAVIA, 22 (Wolff. - Uno scontro è m•vem.zto ieri a Dzwiniacz. nella Gcrli=.'a orientale, fra la polizia e gli operc:J di una mini(!TO carbonifera. Gn operai, che sono in lofla coi proprielari da un circa un mes.2, a1Jevano chiesto la completa chiusura della miniera. Si svolse un regolare combattimento fra la pol:zia e circa 150 operai. Vi furono Ire morfi, 15 {€'11ili gravi e una wrr.fina di leriti legg2ri. Ottavio Dinal, ~o che Ottavio Di.n.a.le è stato reoememenile nominato predetto della nuova iprovmcia di Nuoro. Se d fosse ua 4 solo f,a,t;to prov&nte la se1.ez.i.one aill' :nverso che il fascismo fa fra i valori T)ersonaJi, questa nomina basterebbe. Poichè Otlavtio Dinaik è inteLle'.A<uaLmenle qu~l che si di.ce un,a nruJil.i.tà, e mo- ~ahnente è ai1 di sol.to di zero. Che cos.:i &alpj)!aegli di ,a.:mm.mislalazione, Dio solo lo sa; ma iin tempi come que:s.ti - quando si ~don-0 ,d.e:i giova.net-ti ignari d1 lu'.to bT'a.CC.arie iprnmi pooli con una sicurezza clie prova soltanto La loro ~nora.nz.a - n.ulla più mera.vi,glia. Dinaile J)'UÒ andare a fare itl prefetto con la stessa loranquilli1à {:On cui un lempc ins.~g.na,va il la.:t5noe i,1 ~eco, doo Jjn. gue c:he egli conocsceva come i,J d:.ri!to amm:.nistr a tirv•:>. O~!Jaiv.ioDi.rude fu dr.i.nque - temooribus illias - propa.gam,dist.a rivoluzi.on.1rio, sin<laoailisla, 1n provincia di Mode-· na; direttore di un gicrnailetto insulso cc-n cui a11La.ccaivaviolentemente ~ org,m1zzatoni che in quegli anni di.filici\j cercaivaino di crea.re un'ia.nima sin.da.cale fra ,i il.avorafori. •Questo fu il primo ser- } vizio che rese aJla classe ]ac,orafoi,ce. A J !.empo :rerso faceva iJ professore e faceva anche dei debiti :ilie non paigò. Persona che lo sonosce ci ricordava se.re fa che ci .fu un tem,po una famosa cambiale di 3000 Jire - lire di cento centesimi · - avaihta da A,gn,i.ni, Gfacomo Ferri e Armando Buzzi. La cambiale - di Dina!.e, s'intende bene - n<:.n fu pa1a.ta. Frugarono per lui i lre ava1ilan1ii. E Diaiale per Lutto ringraziamento gratificò i '.re CO'!Illpa.gni con una campaigoa vaclenta, rretendendo che f.a.cess~o tace>re il brucio.re della si,oo~ta e innatl.z.assero i!lni e altari a lui, grande e vuoto ch.i.a.och:e· rone al cosipeA.to di Dio. Poi venne in Isvizzera. E qui fece del suo meglio per mere - lui s1 ! - JJlle spaJlle dcl prole'..ariìa.lo a cui prOiplinava in ~nso la sua prosapia verbale e scritta, -violenta s0mpre, sempre avversa a: compagni che, ri.fuggendo da.ile facili glorie del comizio, larvora.vano pazii.ein'temen.ie a ,costi1lui.re e a rafforzare le nost1"e o.nganizza2,ioni. Pesce( come tanti, \d'acqua tccrh:i,d.a.. Qua.ndo ,ve:nne h. guer.ra egli si it.rcvò neJ suo ambiente: coonba.L'.ente... an ltuogru non. pericolosi, tornò a cercar pan.e e !ama sulle pi.azze. E poichè su1 Lh piazze c'era - installa1os1 con l'a violenza - .il fascismo, egli fu fascista. E ora è 1prelebto. Non è poi - per chi sa eme cos'è, sp,aciail.mente ai nc,st.ri gior1'i, un predetto - una ,gr,an bella fine. Ailtni, somari come Ju.i, hanno aivuto cli m~o. Il che è proiprio un' ingius!fa1a fer.er,.2.lona SYìzzoapraertaeissili eontrollo dei iibi'ettl sociali Colla fi:1.e dell'anno avv-errà il controll o dei libretli sooia1i in bulle Je -sezioni. I soci sono qu'a.:ii a-vverkli e faranno bene a mette'si in regoh pe~ il 1 gennaio. Coloro che non sono al cotrenle riceve.anno t:.n breve avver'.imento, il quah è seguito sub:to da,1 ;p.recel- <• escculivo, se non è sl.:ito ev,a,so. Senza 'Uil rigcroso cr•:~ne amIIÙmstra-, . tr,vo il Sindacato non può nè .;vere nè ~::·:ca.r-2 u-!l.·. -µera ~:fica~~- V::. pur,:; ri:)~/ama.lo in mcnle ai so~ che i morosi <li .più d:i o'~lo rell.im.aioe 0 pz11don0 il dfrilto ai susS:.:di e 1:i rim:iss:i. dzi glornale. La SegrelCJ.r>ifae:Jerale. Uncongresso internaziona contr-o Musa.ollnt .Spett. Redazione, V5.preghi.amo icLi puhblicare sul v05Lro a.cciredit.ato giornale, che la nostra «Asscciaz.ione per lo studio sul fascismo,, <l'accordo ed ~nsie.me con forti gmppi di eni,g_ra.nLi italiani, sta p.reparando un Congresso inter.naziooaile co-ntro il terrore f:tsoi.sLa e conlro Mussc-lini. l1 Congresso deve aver luogo verso la met:ì di gennaio in Pari,gi. Conosciuti parlame.::i'.al·i italiani, '.ra oui 1'ex-M.inista-o Nirtti, sono pre:.::iot.:iti come oratori. Le organ.izzazion.i e J.e ;,ersone che si interessano del Cong7esso ed U!tendono di par,teci,p,an'i, o comunqu2 $1\'0l,gere un'opera di ai.'Uto per da sua piena r1uscil,a, possono - per ulteriori i.nJonrnazioni - rivolgersi aù « Bu.te:i.u zum Studium des Fascismus », Herren Lcltmann-Rt1ssbiil<l. Bfil'l:m Wiolhelms~r., n. 48. La ven~etta: di onnmHo'.ptaotloitl[D SONDRIO, 22. - Ieri sera alle ore venti certo Ettore Lihrina, ex-ricevitore postale di Talamorr.a, ha ucciso il pod;!- stà del paese cav. Raimondo Vairetfi, ed ha ferito il vice-podestà Antonio Vale17li. Le ragioni del grave fatto di sangue vanno attribuite al fallo che il Librina, che ha 40 anni, aveva tenuto fino a poch'i gioMi fa /' incarico di ricevitore postale e n'era sfato ora dispensato in segui/,; a persecuzione politica. Il Libl'Wla ha così commesso. per vendicarsi, il delitto. L'omicida eh' è lalifante è attivamente T'icercafo.

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