L'Avvenire del Lavoratore - anno XXX - n. 51 - 18 dicembre 1926

(A. P.) ZURIGO, 11 J)ICEMBRE 1926. --------------'----'----------------------------- ANNOXXX. Nua. 50. --------------------------·---- ' TELEFONO 4475 - ConLo-Chèques N. VIII-3646. SETTIMANALE DEL PARTITO SOCIALISTA ITALIANO NELLA SVIZZERA REDAZIONE: AMMINISTRAZIONE: PREZZI DELLE INSDZIONI: ABBONAMENTI PER LA SVIZZERA PIER L'ANNO 1926: 1 anno, fr. 6.-; 6 mesi, fr. 3,-; 3 mesi tr. 1.50 , L'Avvenire de/ Lavoratore • Zurigo Commissione Esecutiva del P. S. I. Per- linea, o spaao di linea (aig'be:aa 11m colow), • c-t. PER L'ESTERO: 1 anno, fr. 16; 6 mesi fr. 8; 3 mesi, fr. 2,50. Il fascismn ornappresenta l'Italia E' atto di prudenza per :i governi stranieri di consider:are che l'attuale regime dell'Italia non rappresenta la volontà del popolo italiano, il quale nel conquistato regime di libertà dovrà riesaminare le situazioni e gli impegni illegalmente creati senza il suo consenso. l'artito socialista Italiano. l'artlto socialista del lavoratori italiani. l'artito repubblicano itallano. La febbre a quaranta Bisogna con,venirne. Come lullj i commedianti lliSa.tiagli artifici deUa scena, il <•duce > invillo che precede, in fatto di fras( ,rim.bomba.ntj" è inci-aw·ibile e insuperabile. < Lei non avrà mancalo di notare - ha dello a un redallore dc La Prensa venulo apposilamenle i.n Ilalia dàll'Amcrica del sud per intervi.sla.rlo - che .in Italia si marcia a cento chilometri all'ora>. E più aYanli: e Oggi ,·iyiamo con quaranta graid~ di febbre, e le assicuro che a1-rivcremo a quara.nluno •. .\bbiamo alfine, per la bactca stessa del <duce•, la spieganionc di una infmità di falli avvenuti, che aYYcngono, che capiteranno purlroppo an_ cora in Italia e che rimanevano per 1~0: oscuramente incompren.sibiili. Ora è stata falla· la luce. L'!Lalia - quella ufficia.le - è febbricilantc e i.n pieno delido. Cosi si spiega che il • duce > invitlo abbia emanalo quel comun:ca_ lo inqualific'abile col quale tentò di smim.1.fre la gravità dei falli aoca1clluti in tutta Italia dopo l'allentalo di Bologna. Comunicalo che è un ·vero e proprio allo di omertà e che -sta a dimostrare come la mafia soppressa, se è vero, in Sicilia, lro\'i nel ~;eno del goYerno i più degni campfoni. Il nostro corrispondenle Kl<all'llaJia ci dà ancora Lllì quadro - pa!Jido quadro di fronte alla reallà - della tragica situazione interna del nostro paese. Notizie pr:Yale ci assicura.no - tri$te certezza - che Olin!d'oVern.oechi, con molti alt1·i, è slalo lrnsportato all'isola di Pantelleria. I giornali francesi dan,no poi i particolari della drammatica eva.isione dalla galera italiana del vecchio compagno Turati, cui va, nel mornenlo che pon.e piede i.n terra d'esilio, il nostro rispettoso e commosso saluto. Quesla è la ,·e1-a~iluazione iLaJiana. Le menzogne ufficiali s( spiegano ... colla febbre a cru~ranla. Ci Ci spiega quin'di come possa av\'enire, che per le d?miss:oni del governo del regno serbo-croa.to-sloveno avvenute dopo la firma del • leale • patto italo-albanese, che mL naccia di turbare la pace balcanica, la stampa fascista abbia ripresa la campagna fur%onda contro la Francia, guadagn'a.nidlosi gli scapaccioni del graye e ponderalo Temp . Si intuisce pure perchè, pe1· l'nccisione di due carabinieri av,·enula a Ventimiglia per opera di due o lrc malfattori. le aulorilà abbiano mobilitato un intero reggimenlo - il 41.. o -, tutta la milizia e le allre forze disponibili nella localilà, e che la Francia ammassi anch'essa lr-uppc su truppe al confine. Ci ~i fa capaci infìnc - a rnler trascurai-e allre fallereli idli minore importanza come il lerremolo delle pro,·incie e i pron·eclimenti per il trionfo a qualunque coslo del pi·e- !'lito del littorio, che rcx sindacalisla OliYetli ha avulo il toupet di ballczd zare < prestito della sincerilà • -, ci s; fa capaci dello splen!d\jdo isolamento di Scialoia - dell'Italia - al Consiglio della S. d. :\"., di cui parla in altra parte del giornale un italiano•. Si capisce lulto. '-i -piega tulio. Tullo è chiaro com!' la luce del sole. L'Italia fasci-lizzala Yi,·c in pieno delirio. con quaranta gradi di febbre. Cn organismo Yi,·!'nle n lai i con- <lirioni è più ,·;cino al;a lomba che alla guar;gionc. Se po lroYn un dollore persuaso che la salul"' sta ll<'l pcrlarC' la f<'hhrc a quarantuno e più, qucl!·or 6anisnVi. è crio, non restedi av·ora pt>r lullgo l<'mpo n ronlarr nC'l numero dei ,·i..-ent:. Ora sr> s; lralla'-SC' soltanto del fa- ~c·smo e del '-UO degno capo, polrc111mo anche augw·are ... che la febbre salga, cli colpo, a cinqua.nla. Ma si lratla del paese Lullo inlero, idlclla sua sana vilaLilà, del suo avverurc. Urge quindi leYargli d'allomo questo dottor Dulcamara, ohe coi suoi specifici, col prelesto di guarirlo, lo sla ammazzando. 522 è hl titO'lo di un artico-lo a firma « Nol, », pubblica~o ,eh Squilla Italica della scorsa seltimapa La. bassezza ddl'a~ticolo è la'le, che sarebbe il , aso non temerne conto, se un a.Jto senso .d.i umaJ'.ilà non ci impo• nesse cl.i in'eressa.rcene. IL'.irbnia adopuat.a -da Squilla Italica - raccattata in que!I' immondezza.io che è nella compa,gine e ne.i1e nuove us:inze appor¼tteci dal regime .degli aivventurieri - è :aie, che, nel leggere, abbiamo a'Vuto un mome.nlo di nausea, uguaJe a quP!la, che 15.i prova quan<lo, senza volerlo, si' .calipest.a sohiaccia.nddlo un verme .c;chifoso o uno scarafaiggio ribulta111te. I para~oni aidoperati da•! foglio fasci• ~la - per dimostrare come e qualm?.<7• te la tirannia ohe strazia il nostro ;>overo e sventu.ra'!.o Paese - sono tailmcn• le insensati e scemi che s..i ha '11a cerlez· za di aver a che fare con pazzoidi e criminaJi senza alcuna ideailità amana. In Squilla Italica non ,solo si sente Ja gioia perch.è 522 persone sono state deporta te cc,me tanti aippesta!i, ma si s~nte anche l'odio velenoso contro quP.ste creature, ree solt.anto di a,ver tenuto fede ai propri principi e, die, della loro cuscienza di uomini onesti, non ne hanno fa!ito un merci.monio deponendola ai piedi ,di '\lJl leticcio, od inchinandola a quella violenza, ohe ha port.ato sotto la dittatura un nobHe _po,pofo,qua•le è quel• lo italiano. Squilla Italica, nella sua abbietta .cons'.atazione, crede che il per1co· lo di una opposizione al regime brigantesco sia st.ato debellato da quel!la misera « n~vicella » che trasporta pèr Lgnoti lidi e per una 'Sorte ancora ipiù ignota, 522 tJ>eTSOne10!1lane dal consorzio urna• no, e, nella sua cecità non vede, ohe la opposizione ogni giorno più si raifforza e che ali' ,Estero (giacchè .in 'l!alia c'è qud!.Ja del manganello) saùe sale come una marea irwaden,le e tremenda, silllo a quasi soUoca.re I' idolo immondo, i:he, conscio della sua nefanda e nefasta politica a"'-venturiera, ha paura di quel gior· no veramente radioso .in cui la GiJU.Stizia, vergine sacra che .alberga in ogni cuore onesto e buono, dirà >la 5ua parola. Sì. Squilla llalica •lo sa. Non sono 'le sole 522 ,persone - che navj.gano :wllo specchio del nostro Mediter-r,rneo - (oh proprio nostro!) che sono l'opposizione al fascismo. tM.a, seno mvece, milioni e milioni dj uomini di ogni lingua e di ogni na.ziionalità, che cer~mente non a,vran• no paura di que!!,!a " selva di baionette che oscura il Sole . « Squilla Ita1tca vuol paragonare ]a Rivoluzione frances2 col colpo di mano del 4 ottobre. Si accomodi ipure. Ma per gli uombi che pensano sanamente, la Rivoluzione francese reslerà la Rivoluzione che caro• biò la faccia del mondo, mentre I' ignobile colpo di mano fatto da Mussolini e iai suoi filibustieri resterà per 1a storia ra·to bri1;,nt~sco peq::elralo a mnzo del ricalLo po.Jilico. A no. Squilla ltaiica potrà essere si· cura, che il prrilelariato italiano n0n di- ;;-_nt::he-à le devaslazirni apportale nel s;.ic>::1tr'mo;,io :dea 1e e moleria!e da un:i. banda di barbari asse!ali d; dominio r- d' ricch<>zza. \e potrà mai dimenticare le sue or~aoiz7,..zion· sbara~!hle, le sue Camere d0l Lavoro devastate ed inc(}ndiale, le sue C r ~era'·ve ~acche~~iale e i suoi mi~lio- ·b 1otecaGino 1anco ri Jre,ddamente assassinati e b~fa,tj con ,parodie di processi dove una ,ma,gislratura paurosa e serv,~le ha assolto ed assoLve .gli assassini, che un man.dan!,e a.veva sguiinza1gliato per compiere le basse vendelLe covate nel suo cuore cl.i bruto e di f-ratici<la. Bruto e fraticida, ohe pur ,sapeva, che _le Camere del LaNoro e .Je Cooperative erano gocce ,di sudore messe insieme, da coloro di cui, egli, era stato compa,gno (faùso oOllllpa.gno) ed a1le quali ,gocce di sudore s.i era sem,pre .saziato. A noi, del ,resto, non rimane che piglia·re al~o della baissa ironia e deHa gioia rrelenosa, che quali miasmi puzzolenti emanano dal,J' ignobi,le articolo col quale Squilla Italica irride a 522 persone oneste; ed aspellare i,l giorno santo della riscossa, m cui augurianno da:! pro• [or.,do del ouore non lnionJerà la vendotla, ma lo. GiusUzia. E a quello misera navicella, che per noi assurge alfa. maestà di un Tempio sacralo alla Verità ed rulla Coerenza, da queste colcnne ed in nome di rr,jJioni d~ dereli tli e di op.pressi gridiamo l,,Jlta ,la noska solida.rietà ed il nostro Salve a queJ.li che essa porla per ignoti lidi e per oiignota sorte. Ed in ques'.o mo.mento, in cui la navicella irrisa da Squilla Italica, fila vuso le isole mal sane, dove nobili anime debbono ad"frontare gli stenti e forse anche la morte; il nostro pensiero è con le 1oro fam.i.gli~ ohe !J)er lussuria di dominazione 'll1l governo microcefalo e microcardiiaco p.r~va ,dei loro cari. Viva la Libertà l Zurigo, dicembre. F. L. Zurigo, Mil.itarstrasse 20 l..aborsa o la vita A proposito delprestito del llttorlo 1 l cosidello successo del presti lo del littorio ci è buttalo fra i piedi lutti i momenti come una prova di spontanea adesione del popolo italiano al regime. Ecco 11nesempio del come questa adesione... spontanea e procurala. Il ministro dell'economia na:iona- /e ha emanalo un decreto per la disciplina del commercio a tutela... dei consuma/ori. • Per efl'ello di tale provvedimento - dice il Popolo cl'ILalia - gli enti e le persone che eser_ rilano od intendano di esercilare il commercio, vengono assoggettali al nlciscio. da parte de; rispettivi Comuni, di una speciale licen.:u. che Piene concessa solo a determina/e condi=ioni. tra le quali. principale, Ql:F.LLA DI C.:~ DEPOSITO CAf.,·- ZfOXALE. PROPORZ/0:--iAhE ALI.: l.lf PORTAXZA DEL CO.lIMER. r:10 ESHRCITATO, IN CARTELLE DEL PRESTITO DEL LITTORIO, cox r.v .llfSJ.11O Dl L. ."i00AD es · .li ASSJ,lf O DI L. .5.000 •. li governo è costretto a ricorrere a lui I i questi espedienti per obbliga· re i ci/ladini a .<;Ol/oscriverael famoso preslilo-plebiscilo ciel li.tlorio. In questo moclo. anche i briganti che assalluvano i passanti per le strade avrebbero potuto dire che il porlafoglio rubato... era un versQmento spontaneo. Son v'è difl'eren;;:alcuna. La divisa è sempre: o la borsa... o la vita. La politica estera I asci sta (Conversando con un compagno pro:fugo) Il couupa,gno pro-fugo ohe ci. 'ha comunicato quel ohe sa a proposito della po• litica e-:;lera faoscist.a, non può essere per ora Jl{;minalo. Verrà tem,po m cui .?g;i potrà .fa!T sentire ben for:.e ila sua. voce cor.lro jJ fascismo, per J'aivvenire sooia- !isla ,del nostro ,>aese. Lo interroga,vamo .sulle condizioni alt ua!li .dell '.1 ta-lia. - Conruz.ioni di i-errore - r~spose. H che .non ,prova niente aiffal~o ohe il fa. <Scismosia un regif!le forte. Anzi! A paa-- te i.I fatto ohe non sj governa così quando -si ha con s.è ,il consenso de1lla m~- g.ioranza del 'Pa~, bisogna notaore che in questa forma di ipersecuZiione con1,ro di noi a,vversari del fascismo c'è deila esasperazione. ,Esasperazione per tulli gli .i.ru;.uccessi della polilka fascista. Insuccessi nelila politi.ca interna, in \'isl.:i. della marufesta a1be'llione di ~ numerc-si e polenLi che stanno col fascismo, solo per un ,temporaneo interesse - co • me quello degli industriali - o solo per paura - come, per esempio, quello degli i,tDJJ>iegatiN. on parliamo dei ,la•,rora• Lori che sono semp~e con·Lrari. Insuccessi nella politica linanziairia gjacchè si ricorre a Lutti gli espedienti (ora siamo a! .prestito forzoso) per rimediaa-e aid :ma situazione che fa acqua eia tuLte le pa.rti. In politica estera poi.. .. - - Giusto: ohe cosa si ~ensa .in Italia, del,la politica estera fascista ? - Domandami piuLlost-o in che consiste questa politica. Sai bene <l'he ;n Italia la gente non capisce nient.e di poElica estera e b~e tuUe le fain.donie che i Governi hanno interesse ad ammanire. Il fascismo - prodotto anche di questa esasperazione nazionalista che fu ca.usa :,,rima dei nostri insuccessi -durante la con.elusione del •lra!.talo di ,pace - vuole lo si sa, una colonia o un .mandato, che è ,pol iLa.stessa cosa. La vuole più che per una ra,gion~ .di equilibrio economico ,per il nostro ·paese, p,?r una r1g~o- :1c di réclame. Dopo aver lanlo ,accusa~ to i Governo pracedenti di essere stati dei rir.uncialari, do,po aver tanto vanla- :o il me-lodo delh voce grossa, il fascii:rno vuol mostrare che esso ha saputo c,tlenerc aualche cosa - fosse anche uno ::::ogFo ..:_ e proprio facendo la voce grossa. -- Credi che riuscirà nel suo inle;il.:,? - Chi lo sa ? Può anche darsi· c11e Jn.!l'hilterra e Franci1 si decidano ad a.e• contentare in qualche modo quel ra~o.7.- zc c:l.?r·cc;,.,s'> e ~controso di Ml;ssolini. °\;on ~~rà un ~razirso r~alo, naluralrr. ·"''.e La~.cia hrc a Chamberlain e a Bria,nd. L'Italia - ~e ot"crrà qualch~ c~~a - la pagherà a caro prezzo, con iir.pe-~ni e con nnuncie che noi non con0scere::ro subilo, ma d: cui sop,porle;·erno i tristi effetti. Oh, la politica es~era non è mica alla mano come quella interna. - Sai se Mussohni abbia sott'occhio quailouna cl.i queste cdonie o cl.i questi manda-Li desidernli ? - Ma che! Credi forse ohe M.ussolmi a:!:,bia un pialllo d'azione ben de.terminalo ? Di<:e .di averlo, per <darsi l'aria di grand'omo di front.e ai minchioni. ,Ma la verità è che e~ non sa quelùo che si vuole. Tentò di farsi interessare nell'A· sia Minore; ma fo giuocaio daà.l' Lnghilte.rra -0he gli stra.p.pò ,la firma reilawva a.ì ra,pporti con l'Abissinia e poi si mise d'acconcio con la T,u.rohia. AJ.Jora si volse .ailla Francia, fece iL vi~~o a Tripoli, fece scendere Balbo in Tunisia, per far cap.ire che era ipro.prio quest-0 dente che gL ,dole.va; ma 1Ja ,F,rancia fece finta di non capfre. Anzi, ùasoiò caipire che non da,va niente. Or.a j,l_ Govermo fascista si accontenLerebbe <li succedere alla Francia nel mandato sulla Si.ria. Ma -l'affare La PoJla-Gairibaildi è scopplato iin buon punto per ,permettere al Gosv.erno fnnceise 1 di fare fimbronciato a freddo e non dar niente cl.i nient.e. - Si 1parJava di un coliLoquio BriandM usso,l,i11i.... - Sì , Musso.lini. .infa,t'.i lo voleva a tul!f.i i costi. E, a LlvorJJo, Chambe.rlain gli ha ,promesso il suo a,ppoggio. Oh, a,p· ?ogg.io non disinteressato. Finchè .Mm. solini bussa alla ,porta delfa Francia, non rom,pe ùe scatole a.lt' lngh.ilier.ra, che in materda di colonie è molto geloi.a. l anto più che, presto o tardi, .biso,gnera acconlent.are anche la Gerunarua, e l'ln. ghioHerra non vuol fare le spese idi lu~ti l!li appetiti. Pa.ghi ,dunque, intanto, se occorre, ila Francia. Brianrl, premuto da~la deslra - dei oui vo'.i a,veva oramai bisogno per sosleners.i al Governo - sembrava ,propenso ad un inconlro con Mussolini. Ma .Ja destra che lo s,ping~va n.-0n intendeva che egli lair.gheJW1assz molto. Se avesse dovuto cedere ~roppo, awrebbe. avuto contro la destra na• zionalista e ,per la loro avversione al hscismo, anche le sinistre. Messo così fra l'uscio e il muro, Briand guadagnava tempo. Venne poi l'atffare Garihaildi - e Briiand polè mettersi a fare i,l diifificiLe. Chambeiilain tuttavia insisteva - e forse insisl~rà ancora. Ma Briand rispondeva e ri.s;>ord2 -Ohe, quanto ai rapporti fra Francia e Italia, c'è Bernard a Roma e Avezzana a Parigi. - E allora, colloquio a qual!.ro. - Sì, ç-erchè allora Mussolini - da quell'uomo senza piani che è - si volse alla Germania. La Germania vuole dei wandati; I' ltali:i. pure: dunque, alleanza. S!re.semann non di5se nulfa. Ma i tedeschi pensano e dicono chiaramente che nella siLuaziore attual~, h Germani:i. ha più interesse ad essere sola a domandare, che ad essere accompa,gnala, e così m,:ilc accompa~nata. Di più, c'è ancora il bruciore ,per la recenti polemiche a proPer réclame continuata, prezzi d. cozrv~Dirsi posit.o dell'Alto Ad.i,ge e a proposito dell'untone delfAustria con I.a Germania. Comunque wi cohloquio, m cui la Germania fosse in.vita,ta, non costa nuJ.la - e J' idea, che è .sempre ,di Charn'ber,larin, sembrava ,giorni fa attuabillie. Tanto ohe la sfa.mpa italiana cominciaiva ,già a intonare i primi accordi .per i' .inno delfa grande viL,toria diplcrnatiM! di. Mussolini. .E inivece, ecco ·i com.unicati che sment.iscono. - I comunicati italiani, tu dici. Quelli ,per primi: sì. it":' .Ja s-lor.ia del.Ja volpe e de'tl wva. « E' acerba». Il fallo è che ne,gH amhient~ fascisti prossimi a ,palazOlti~i SI è piuttosto preoocupa:ti. L'anno Cthe Iu in ,precedenza ba-t~zza•lo come napofaonico, voJJge aLl.a line e ,di naipoleontco da annunciare ci sono !JliUllosto dei Watenloo. o.amai - se .nUJ1ladi Il/UOVO interviene - il r.oUoquio a quattro è faJ. Uo, e Chamcerlain, Bnand e S,lres.imann si ir.contrera•nno a Ginewra senza J\luss:,lini, il quale si sa che ,ha una 1ran• de predileziollc per l'ar.ia di piazza Colonna e, dintorni. Ora non rei.la ohe crear4': i'TltrJ,ghin i paes.i balcanici. - Scusa - noi osservrummo .iii nos:ro compagno. -· Ma dei motivi acc:iinrati da.i fascis..'llo per fare la sua campatgna coloniale, tu che 1pensi? - Quel che pensano rtutte le p-o...rsone, senza d.istinzicne Òj partili, ile quali sanno che cosa vuol dire poliLica coloniale. I da.scisti, a comincia;z-e da Mussolini, nc1n ne sanno niente e si jmbotliscono a•utoma'.Jcamente il cranio con tla poesia :lelfa gra•ndezza romana: come se si potesse pa,ragonare I' Euroipa dei nostri tempi con quella dei itempi di Cesare. ,I; I'ta,lia ha bisogno, è vero, di ocou• pare l'eccesso de-Ha sua mano d'opera. Ma perchè l'emigrazione s.ia possib:le, bisogna che ci sia nel paese ol:e osipita un minimo di organizzazione della pro• duzione a:gricoJa e industriaJe ohe 110n esiste nelle località ,su'1le quaili Mussi)lini ha messo {inora ,g!.i ocohi. D'altra pa-rte, colonie in concuzioni aivanzate di sviJuppo economico non ce n'è per I' ltalia. Non si può avvia,re ,una corrente emigratoria verso pa~i ibairbari, non modernamen le organizzati; sa;rebbe •La rovina dei nostri coloni, i quaJli non -vanno allL'estero se non col mi.raigglo di .for'tune 1piuttosto faciii. Basti tÌire che non si sono potuti avviare enrigrati verso l'Eritrea e vel'S-Oil.a Libia. Anohe la Soma.lia, ohe è più 1fertile, non a!.trae che deHe impres-e di speculazione de qua.ili utilizzano la ma. no d'opera loca,le. iDire qu.inidi.di.e <si cer.ca.no colorue per creare uno sbocco all'eccesso de11a ;><>- polazione italia.na, è &e una solenne coI'belleria. C'è a-a questione dehle materie prime. Sì, e la questione è .importante. Noi non abbia.mo ohe poco 1fe.r.roe poco petrolio, nien.te éa.1-bone, niente rame, r.Gente giacimenti di fosforiti e ,di potassa. E le nostre foreste costi-Luiscono un patrimonio c'he richiede la massima economia. Abbiamo molta aoq,ua ohe casca daille mon't.aigne; ,ma, di questa, i>en poca parte è incana,1a.ta ,per la creazione di energia e per I' frr.igazione. Per incanalarne una ,più grande parle occorrono somme che noi non abbiamo. Ecco un breve quadro de!Ja si~uazione deJ,l,' Ita,lia quanto a materie prime. Qua.dro n'>n allegro. Ma ili rimeidio consiste forse nel procuora:r.si una colonia? No, perchè le colonie ,ricche sono in .mano a paesi venuti a1 mondo, come unità, prima del nostro, e più del nostro forti e ricchi. Dir~ a quesli paesi che riruuncino a.cl esse per favori.re ila nostra ,poli.ti.ca furiosamente nazionalista sarebbe semplicemein- :e ridicolo. A noi, .se mai, toccheranno ~e ossa. ln tema <lii maforie .prime, non c'è c:he mirare costantemente e leailmente ad una polibica di accordi inte.rmaziona.li, senza minaccie, 001 (Proposito ,della collaborazione. Perchè, se la politica timperia~ista è sempre tm male, essa è un male ancora più graivc e costoso per i paesi poveri come il nostro. Così Jinl la conversazione col noslro Yaloro-so compagno. Al quale iJl'Viamo, cci ne-stri ringraziamenti, l'augurio vi- \·if,5imo che egli rifaccia presto Ja sua vita e torni, anche aliJ'eslero, alle belle bltlaJ!lie per la villoria della nostra grande causa. Reporter. E' rr.-orfoun celebre furfante. Due amici ne parlano: - E' vero che i funerali saranno puramente civili? - Veramente, io credo che dovrebbero essere penali! Situazioi nceomo (LettearpaerataS. E:,on.Sclalela Eccellenza, Con che sospiro di sollievo Ella deve aver salutato • le belle rive del Lemano , - cosi si dice in bello sliie - per rientrare in Italia ! Capisco il di Lei disagio nei giorni in cui Ella aveva l'alto onore di rappresen_ tare il governo d'Italia nel Consiglio della Soci.età delle Nazioni. Perche Si ha w1 be/l'essere abituati a far la parie dell'ambasciatore pronto a sostenere lulle le lesi - belle e brut_ le, drille e storte - secondo l'ordine del padrone e senza preoccuparsi del giuc/i:;iodi coloro coi quafi si tralla, Ma se il padrone par che faccia di lutto per mettere in imbarazzo l'ambasciatore. i giudizi severi ·che si leggono negìi occhi degli alti personagYi della politica internazionale arrivano sollo la pelle e, sì, fanno male. Lasciamo andare quel che possono aver pensato cli L<>iE, ccellenza, Ella fu ministro in qqei ministeri contro cui il fasci'smo ostenta tanto disprezzo. .i\1/inisleridi rinunciatari! Ministeri della decadenza il.aliana I Ministeri della vigliaccheria! Nel misw·ato complimento dei diplomatici. Ella forse ha intravisto la tacita maligna domanda: < Come ! Lei, mi_ 11istro in cosi bistrattati ministeri, h(! potuto accel/are di rappresentare qui il governo dei bislrallalori , ? Elia certamente risponde che è in buona compagnia. < Quanti - dirà - hanno fatto co. me me ! Boselli - a 84 ann 1 1 - s'è messo a cantar giovinezza dal suo banco di presidente driuna Dante 1Highieri che impone un cantore della < Divina Commedia • in camicia nera. Fonse, insieme con. quell'altro caratterone di Luigi Rava, sta studiando il modo &i dimostrare testi alla mano, che il \'ellro er~ proprio lui, il duce. Facta, mandato via da Mussolini e dal re nel modo che tutti sanno, ha accettato dall'uno e dall'altro un seggio in Senato e ci scalda, pove_ retto, il sedere perchè non senta più, se può, il dolore della pedata rtcevuta. Salandra - che voleva sfruttare la marcia .su Roma per tornare al potere - ha subito attaccato il cap. pello al chiodo de[ governo fascista. salvo a levarlo quando l'insurrezione del paese dopo l'assassinio di .G. Matteotti minacciava l'esistenza del fascismo, salvo a r1'attaccarloquando le sorli di Mussolini volsero in meglio grazie ai sistemi che il go_ verno da una parte ostenta e dall'altra vuol negare. Luzzatti - perfino il vecchio nu. me Luz~atti - non polen:do fare altro, scrive i suoi articoli altisonanti e vuoti in favore del fascismo. E ques(i sono stati, presidenti di ministeri, di quei miserabili ministeri che ecc. ecc. Perchè non devo an_ ch'io mellermi al servizio del nuovo padrone? Capirete, signori; il posto era ambito. C'era - altro ministro d; quei tali ministeri! ~ Sclumzer che gli faceva l'occhiolino, e per ottenerlo lo so io che belle capriole fece in Senato ! Dimenticò tutto, an_ che di essere stato una delle creatu_ r~ pi,ù·care di Giolitti, il quale deve ncordare con amarezza l'ordine dato (li so_tloprefettodi Spoleto di far_ I~ nom1,1~aredeputato di quel colle. g10.E c .e Grandi ~he, da quel ragaz- :;o che e, crede d1 poter fare di tuL lo. solo perchè il vento che tira lo investi modesto avvocatino di, Imo_ la sognante qualche modesta meda. glielta socialista per sollevarlo al posto di sollo-segretario degli esteri. Dunque... •. _Oh.quanto a qu.eslo. esempi non gliene mancano. Non dè niente da dire:_i~ liberalismo italiano - pochi 11omrn1 escl1LSi - ha dato una gran_ de prova e/ella propria vitalità. Credendo di corrompere il fascismo, di permearlo ( come si dice). - cercan_ clo anche di sfrullarlo - si mise a serv(rlo con il/imitala premura; ,1 fasc1:<;1:p1o0v, ero cli tecnici. gradi i serv1:;1..e_ poi rin.gra:iò con tante pedate. E fece bene. Auguri, Eccel/en:.a! *** 1Wacerio che quando Ella doveva /rattare con _qliuomini che le fac_

cende della Soc:elà delle SCL:ioni riunivano a Ginevra. trn senso di disagio doveva impossessarsi di Lei. Ella deve aver /elio negli occhi di quella gente giud;::i non benevoli. . Briancl, con quel suo sguardo iro_ nico, deve averle lascialo capire com'egli sappia molle cose Slllle fac_ cende del fasci mo_ • Ah! - deve aver dello quel filone -· voi macchinavate in Francia coi voslri Garibaldi. co: vostri Sala: C?i vostri La Polla. ecc., la prepara_ z10ne di allentali e cli spedizioni ! Cosi pensavate di- p"gliarc clue piccioni con ww [ava: avere un prete_ sto per terrorizzare l"Jtalia e sopprimere i noiosi a11versari, e nello stes_ so tempo inscenare compagne éonlro la Francia che, secondo voi, do_ vevo darvi una colonia e la lesta clei profughi. Ma la nostra po/òzia ha più naso della vostra, e ha messo le mani nelle valigie del poliziotto La PoL la, e ha scoperto il vostro Garibaldi. Sala. facendo il tonto. ç ora acl Atessanclr'a a cavar denti malati, vi_ sto che il mestiere del cavar denti sani richiede più abilità della sua. E adesso potete sirillare fin che volete: c'è, là. al Quai d'Orsay, un bel dossier che vi riguarda_ signori. Esso mi permette _il lusso di assistere alle vostre smanie con ironico sangue freddo. Ma. per6. siete. delle òelle canaglie,! E Slresemann, duro duro. deve averle fallo capire. anche lui i suoi non benevoli sentimenti. « Troppo comodo, signori, fw•ci ora delle carezze perchè avete bisogno del no_ stro appoggio per le vostre ambizioni. Ma quando credevate di poter fa- 're senza di noi, tutte le banalità che un ministro degli esteri pu6 dire contro un po.e.senemico [w·ono dette contro la Germania. E il Brenne_ ro lo presentavate come una punta minacciosa contro di noi. Ora, perche anche voi volete un n~a11~alo,perche con la Francia 1101! riuscile a mettervi d'accordo, volete' lL?Oprorcme per ingelosire i francesi proponendomi frallali di allean_ :a e uiaggi a Homa. Gra::ie, no. J nostri in/eressi li tralliamo con altri metodi, meglio f andati. più coerenti, più leali. E - se c'e un mandalo - 1ntenclo presentare anche il titolo della magg·or(' corre/lezzo per averlo io. Peggio per voi se non sapC'l<' .•i(l/"c a/mondo,! · E r:hamber/ain con quell'aria d(I r1cu addomesticata che a vederla consola: • Per procurare un incon_ tro fra il vostro presidente C' il mio am.ico Briand ho {atto del mio meglio. Ma bisognava assecondare f'o_ pera mia. Invece, non potevate proprio in quei giorni accumulare spro_ posili più gro•si. E la vostra s/ampu - che lulli sanno al servi::io dire/- lo di Mussolini - ha fallo qùanto era i,n suo potere per renclermi cli{ fi_ oile il compilo. Che siate della genie la quale s'infischia di ogni buona norma di governo. lo sapevo. Jla che siete una manica di malli di questa rlimensione, proprio non lo sapevo•. Vandervelde... Oh, Vanden1elrle deve, fra l'allro, ricordare il complimento che Mussolini gli fece ci il.fan_ tova. Non de11e C'.<,sersetaio molto P-spansiuo con Lei, rappresentante di M u.ssolini. Poi ... Ma voglio finire di rinnovw·- le i tristi ricordi di questi giorni d; passione e d; isolamento. Quanti ac_ cidenti Ella deve aver mandato. in cuor suo, al Duce! Senonchè. tulio passa quaggiù. Ella ritornerà ancora a Ginevra. a fare la stessa (ìgura di questa uolia, fino a che qualcuno più abile e più servo di Lei olterrà che il dLtCC dia anche a Lei la pedala che ha eta_ lo a tanti altri. Auguri. EcceT/enza ! UN ITALIANO. Notizie da.ll'lta.li a Il nostro • Uno dei lanli , ci fa pervenire queste note. Note affretta_ te, materiale - dice - per w1 articolo. Sono scrilte in matita. Preferiamo pubblicarle come sono. tanto esse sono espressive: Como, 10 dicembre 1926. Carissimo, Eccoti, buttate g;ù cbme Dio mole - non ho tempo e biisogn.a che approfitti di un'occasione - alcune no_ te. Servitene per un articolo, se credi. Qùi, reazione 1a più dw-a,. Si vive in istato di continua paura. Non si paa-la, si_può dire che non si respira: lo spionaggio imperversa. Ogni mattina: stasera dormirò nel mio lello, o in prigione? In prigione, de] resto, si sla ~ene. E' l'unico posto 1d:ovesi è liberi. A Milano, dove tutti stanno stipati nelle celle, si cantano gli h1ini rivoluzionari. I guardiani non possono arrivare dappertullo. Molli degli amici a domicilio coatto: Schiavello, Ghezzi, ScaJarini, F1orio sono i pr.;mi dcUa Jisla di Milano. Musi$0linj fa dire che, su 40 m.iJioni di abitanti, solo 522 vanno a idomi- · cilio. Questo prendere per baise la popolazione intera è magnifica: mettilo in evidenza. Ma del resto è gi11sta: Mussolini pensa al domicilio coatto per tullo il paese. E infatti tutta Italia è oramai un domicilio coatto. E i 522 non sono quelli che stanno peggio. Ma che cosa faranno di lutti gli altri che sono in prigione? Ce ne sono mollissimi. Milano, Torino, Bo~ logna, e via, hanno le carceri piene. Mi hanno detto che a Bologna hanno dovuto mandare i 'C'arcerali con treno speciale nelle carceri delle città vicine. Se non è vero, è verosimile. Dai giornali non si sa niente, o quasi. I giornali hanno ordine di alten1.tare la portala dei provvedimenti polizieschi di questi giorni. Pochj oramai li leggono. Io li leggo, e mi ci arrabbio. Ho lello che Muss,olin i da vanti al Consiglio dei minl.,jtri ha parlalo •dicL la 1Situaz;onc iialiana inten1a dopo l'attentato di Bologna. Ila ,•olulo far credere che molli e~ccssi soi10 dovuti a clementi torbidi. compdsti di numerosi espulsi dal partito fascista e •d'a altri agenti provc:::.alori. Ha agg:unto che gli inddent; ebbero luogo dal primo al -1 noYembrc. E poi ancora che in 60 prO\·incie non è su''- ces o niente e che in quelle a:tre non sono poi ISiuccesse grandi· cose. .\ leggere q11esla roba s,; resta a bocca aperta. Mcra,•igJia e scle,gno. .\ chi vuol dar da bere roba di questo genere? All'estero forse. Ma all'estero le cose si sanno meglio che in Ilalia - e i giornali pubblicheranno per dovere ,cli'ufftcio. Bisogna e3,sere propr:o sfronlati, c·n:ci. )l'ola quello che Mussolini ha dello a proposito dell'assalto ai consolati. • Sono vecchie ,callive ahil.udlni della vecchia piccola Italia. - e io le farò cessare,. Roba della nuova grande !Lata, qucsla sfrontatezza! Quando si pensa c.he i disordini in Ilalia - durali fino a melà dì no- ,·embrc - erano opera di camicie nere comandale da capi riconm,ic:uti e autorevoli - Balbo a Ferrara, per es.; Forti a Parma; Giampaoli a Milano -; quando si pensa che l'as_ salto a consolati esteri è roba di prella marca fascista, roba moderna, modernissima, della nuovissima Ita_ lia, non si può non resta.re sorpresi, per quanto si sia preparali a lutto, dalla faccia tosta di Mussolini. Un allro comunicalo del duce dice che la legge in 1d'ifesa dello Stato (quale Stato? Allarga la parentesi e ~egna la distinzione fra fascs;mo e paese) non colpirà la propagane/a di dottrine. i programmi. i metodi di azione giudicali tradizionalmente compatibr'li con la costituzione dello Slato Italiano. E' w1 rebus. Quale costituz;one? La vecchia? O la nuova? Ma quel tradizionalmente? La morale è però che il fasc1smo fa la lista delle dottrine che gli garbano (non cc n'è che una, la sua) e perseguita le altre. Conclusione: una ipocrisia di p;ù per far credere (all'c.slero?) che in Italia non. c'è reazione e per dire nello stesso tempo (ai cittadini italiani?) che la reazione c'è c che bi,sogna fare i conti con essa. Ilo parlalo di Balbo. )l'ola, in qualche luo fraft!C'llo, che costu; era repubblicano fervente. Questo del resto lo si sa. Ma non si sa in che modo piantò il parlito repubblicano. Voleva uno stipendio molto elevalo, in rapporto con i me7~ zi di cui q part:Lo cl"sponc,·a: 2000 lire al rnes,c. Com" ili si fece osscr- ,·arc che 2()()() lire non c'erano, che lo stipendio domandalo era enorme, egli r'!'posc che non in(endeva d; restare in un partito cli disperati. E pa ·-;ò al fascismo. Pu·o· aggiungere qualche commento sulla possione che divora la nuova generazione italiana •. Pa,.s;one del danaro, o figli di cani! Sai quel che è successo a F"1Tara? L' AV\'ENlHE DEL LAVOR.\TOHE. (Da qualche tcm po non ricevo J' Auvenire: fammelo pen·enirc col solito mezzo). A Fe1-rara hanno obbligalo - rcvolvcrs puntali sulla le.sta - alcunj socialislj a fì rmarc nn'.l abiura alle idee sodaliste. Cna cosa d'una tale mc,;chinilà di. form:1 e <li sostanza, da far pensare che se i fasc ·sti sono feroci non rnno però intclligenL·. Per provare ehc rnno st up:di, presero poi. una deliberazione curiosa: d:chiararono che prendentuo alto dell'abiura, ma d1e ,,i r:scrba, ano di vedere se essa era frullo d; i i111·c-racom<nzion<' o di Yillà. Qui non ho bisogno di suggnrirc i comlllCllli. F'.'.i lu. Confermo che Balbo C'bbc un JH:- gio con .\rpinali, il duce bolognese. Voleva rappresaglie anche a Bologna. Ma .\rpinali si è accontentato cli far riempire le prigion;_ Qualclw pezzo grosso però è riuscito a .-;r.appa.rg1 i. IYallro? Cc ne sarebbe tanlo ancora ... .\la ho frPlla. Se no, i'oc::a_ ;,:onr• sfugge e chi sa qunnclo potrò mandarli altre note. TiCJ1i d'occhio la pol:Lca c:lera. isolamen.lo completo. Il patto con l'.\lbania ha crealo una siluaz:onc gra,·c con la .Jugo- ~la,·ia. E la stampa se la p:glia anche con la Francia. Se puoi fammi a Yerc qualche ritaglio -di g:ornali csfcr:. Qui co1-rono Yo~i preoccupanti: soldali e milizia che si rad1u1ano al confìnc francese; soldati francesi che si radunano dall"allra parle. Ma è Yero? Siamo prop1<0 allo guerra? Speriamo di no; ~.per:amo di no. Qucslo nostro po,·ero paese ha g:._;_ sofferto troppo: non -~-è biJ.;ogn.odi altri guai. qao, ciao. Beato le che respiri aria libera. UNO DEI TAl~TL Mussolinle!,bombe e il "<iu~uss,, di Lu~aao L'affare della bomba spedila eia Mus olini all'arcivescovo cli Milano nel 1919, per mellere in cattiva luce i sociali,)li e nolo. I giornali francesi e tecfoschi lo hanno dalo nel più minimi parllcolari. I barbagianni del • Guguss • di Lugano devono quindi conoscerlo, anche se hanno uno spiegabilissimo orrore che venga a co_ noscenza dei lettori del giornale umoristico italo-luganese. Nel 1919, per mettere in calliva luce i socialisti, .llussolini spedì una bomba all'arcivescovo cli Milano. Fatto il pacco contenente la bomba. Musso/ivi si. rec6 alla redazione del • Popolo d'Italia• e al reclallore Arturo Rossato fece scrivere l'indirizzo dell'arcivescovo cli Milano, avendo cura cli asciugare l'indirizzo con una caria assorbente nuova. Quando, il giorno dopo, i giornali pubblicarono la sensazionale notizia della bomba ricevula dall'arcivescovo di Milano e Arturo Rossato impressionalo si rec6 cla Mussolini per chiedere sp:egazioni, si vide mostra_ re il faglio di carta assorbente che aveva riprodotto l'indirizzo dell'arcivescovo di Milano scdlo eia lui, Rossato, il quale dov'è scegl"ere fra il tacere o divenlare complice. Su questo edificante episodio - scrivono i < Quaderni del Nuovo Paese • - esi~lono i verbali dei probiviri dell'Associazione Lombarda dei giornalisti. Questa e. riassunla in brevi parole, la storia. della bomba spedii/a nel 1919 eia Jlussolini all'arcivescovo di Milano per mettere in cattiva luce i socialisti. Per averla io riproclolla su L' Avvenire del Lavoratore . quelli del • Gug11ss • perdeltero le staff e e, coL Unlelligr>n:a ben nota, cercarono di fare dello spirito ... sulla libertà di stampa. lo replico, ecl ecco comC' mi si risponde: Poichè l'.\ rciYcsco-,o di ::\I;[ano ha nel 1919 r·cevuLo una bomba. la colpa non può essere che di l\fu,-15•0lini; e se non è ,·ero, s· mclla quc-- rela. Cosi ragiona l'Avveni,re del Lavoratore ... :'llera, ·glioso ragionamcn_ lo! ... Se apparlencssimo alla :-Lcs~a f:11n·g1 a rlnJI'Auuenire potremmo fa_ re cinque o sci colonne di .;"mili r'lg;onamcnli. Per c-emp"o. Zamhoni ha tentalo cl'assass·nare il Prc<dcnlc; 1 man lalo Hn.:sa dai ruo·ru,cit;; poichè i fuoru~~iti sono proteilò eia ~erti Governi: ergo, \'an<len·clde, anl"fasc· sla, 11'' è rcspon ·1hilc; c se non è ycro mclla quPrcla . \'i p ace? . (.'on che è dimo,\lralo rhe .1/ussolini e il clegno capo di questi filibusiieri della penna. e chC' i lellori del , Gr1gw,.c:: • cli Lugano 80no ben seruifi. matita rns ,a. letterde-aila Francia Pericolo Ines stenta La stampa anli{ascista hancese e i giornali antifascisti italiani -pul--blicati in F1ancia sono allarmati oltre misura per le \ellcilà guerrie1e del livido ti1onno italico. « France de ice et de Sud Est•, ~Le Felil Nicois, da una parte; ~Corriere degli italiani• di Parigi, «li Mezzogiorno» di 10'01.a dall'altra battono su questo tasto con lanta insistenza ed app: ensione come se le orde dd wce pauroso e mcgolomane avessero già iniziala la marcia per la conqt:.isla di 1izza, della Savoia e dj altri sili ancora. Si esagera. Esagerano spe-=ialmenle quei del «Mezzogiorno» e delle «Pagina italiana» de ,,La France». lo non vedo, non c:-edo nel pericolo temuto di una guerra fra llalia e Francia. Mi proverò di confo.ta,-e lo mia asserzione categorica di r.essun pericolo dj gue. ra Ira l'Italia e la Fr:mcia, come con qua!sia.si :i.lira grande pote.12.a, con a1cune o~erva:zioni che ritengo valide. Certo, il folle luetico prcd3.ppi~e arr..erebbe cingere la calva lronle della corona d'alloi o del guerriero vincitore; è pac:lico che una guerra vitlorio-><1cont:o la Francia, con relativo conquista di Nizza, del1a Savoia, della Corsie.a e della Tunisia rinsalder€-hbe il !raballantt: rc~ime e galvanizerebbe en.lusiasmi sopiti o spenti; ,a da Sè che il duce dell"imi;ei o ciunnador desidera la guerra, ar:che per mantenere lede alla parola data a~li scherani, questa primavera, cli 1.::11 anno na,poleonico; ma la guerra - quella i:era - ~ la guerra con tutte le sue pericolose incognite e per combatterla, le camicie nere del generalissimo Italo Balbo, sanno che: occorre ben altro coraggio di quanto ne occorreva tempo dietro per !.a co:iquista di t:na Cooperativa o per la distruzione di una Camera del Lavoro indjfese e di correre ben altro pericolo. «Cosa è il parlar cli morte ollro è il morir~. L'adagio calza a pennello. Armali fino ai denti, radunali ed ammassati a decine di miglia.maper le parale ccreogra.tiche, le camicie nere possono esaltarsi, parlare di guerra e di morte 1)1:!rchèsanno di essere fra un popolo schiavo e disarmato; possono intervenirvi luttc, o quasi, perché sono pagate per qi.:esto e p<:rchè nessun perico~o le minacci.a; si provi, invece che allo stadio del littorio di Bologna per ricevere il tiranno, ad ammass"arle al conJine di Francia per urtarsi con un esercito arm.:tlo quanto loro e pronti a tutto e l'enh-da.smo dei I ibaldi scemerà di colço ddl 100 pe:r cento e le diserzioni non si conteranno più, come per la mobilitazione della milizia dopo il delitto Maileolli. Le camicie nere sono eroiche soltanto in Italia. a·mate contro &annali; i leoru n.cggenti celano come p~ore quando hanno di fronte chi, armalo come loro, è pronto a vender cara la pelle. Ammesso e non ammesso che tutte !e legioni della milizia fascista fossero composte di. elementi feddi cd assetali di gloria militare; che nessuna diserzione s'avveierebbe, i 300 mila militi non sono sufticienti, oemmeno per una g1.:-erra cont· o la piccola Svizzera. Una guerra contro la Francia rich'.ede il massimo sforzo. Il fascismo dovrà armare i milioni di schiavi che gemono sotto la sua incsorabi-e ferru.lo. I bastonati, gli ani;a-riati, i colpiti tutli dalla basliale violenza fascista dq-n,bbcro, in tal c.aso, co~ere al fronte per getlore la propria esistenza a maggior gloria e profitto dei martirizzatori. E"• possibile ciò? Non lo cre:io. Non lo crede il fascismo, che so di quanto odio è contonUto in I tali a e si baderà be.ne dall'armare le v;tli,-ne che si ribel:- 1ercbbro o diserterebbero in massa. Ammettiamo pu:-e che l'orgoglio sconfirato di quei venti o trenta avventurieri che fanno il buono o il e.attivo tempo in I!alia li 1enda ciechi tanto da non avvcrtirn il pericolo accennato: una gucr1"(1 è parimenti impos<.ibile perchè internazionalmente il fascismo è isolalo e più unan"mente che contro la Germania nell't:ltima guena, il mondo si s.-:hi',lrerebbe compatto contro l'It.:i.lia. Questo sanno gli avventurieri. Questo ~a Mussolini, che partito alla volla di Tripoli con un corteo di navi da guerra, ccme un co:-qt:,istatore, dovette tornarsene mog'o. in sordina a Roina, a far cessare gli inni ~uerrieri delle masnade l"briache. E' c-o~a n~~cnte. di questi 1;· orni: dopo l'allentalo di Bolcgn.a si el:lx-ro in::idenli con invacioni di conso 1oti francesi a Tripoli, Bcnn"a~i. Vcntimi~lia. e:;c., il Duce i.nv:tto cd im-incibile ha dovuto pie1are :ù capo terribile t· fo:;co davanti alfo fermezza c.-, ile e sorridente di I?riar,d csifenk. ccmprc ~CU"e in nome della Franc;a odiata. Qi;e<;tc cd nitre consider:izion;, che ometto per ovvie raitioni di spazio, stanno a ~:>r,nli t· che il fa<:cismo non farà niai la ~unrra alla Francia, nonostante il svo i:inico criminalifmo. SAULE.MO. Lavoratori, leggete e diffondete l' "Anenire daltivor(torn,, organo del Partito Socialista Italiano. Bibliot 0 ca Gino Bianco L'unità nellu lotta PARICJ, dicembre. - I partiti italiani di sinistra in F1ancia hanno volala la seguente risoluzione: li fus-::ismo è nato in Italia come un,> strumento della reazione capitalista e po!ilica contro le aspirazioni operaie E: dcmocral:che sollo il pretesto di salvare il paese dalle convulsioni rivn!uzionar:e al memento in c.i.:i le c:sa~eruzioni inòvila.bili e comp: ensib:li del dcpo i:•1crra comuni del r~sio a tutti i paesi - av~vano già trovato il loro correllivo nell"azione e rei controllo sponlanco dei partili estremi e ,:lelle organizzazioni sincali di classe. 11 fus::ismo non può dunque app~giare la sua ragione d'essere st: alcun prele:sto d'una 1eale dif<:sa della vila civile. Questo dimo:;lruno la sua origine e la sua ulle' iore evoluzione, che favorisce in modo barbaro le minoranze plutocratiche e che distrugge ferocemente ogni libertà, tanto quella sinda::ale quanto quella di riunione e di orga~izzazione. .A..nzinell'atmosfera di oppressione politica che il fascismo ho crealo, esso ha organi nato la depreclazicne dc.llo Sta lo e l'ar icch· rnenlo impudente e: rapido Ji quanti lo sostennero a danno della grande massa delle cl~si lavoratrici le quali svbi.Econo t:n.a atroce estorsione. fisca.le e le e=-p,erazioni della mis.?rn1 economica. Il fascismo, nato con qu~sli fini e q11esta impronto, trova in seguilo i comphc,;1 necessari e<l efiicad alla sua opera neila monarchia, nelle alte sfere ecclesiastiche, nei circoli militari j)tivilcgbli e u1 tutti coloro che trassero profitto d;i I regime eccezionale. La condanna del fascismo deve quindi essere identica a quei~la di Scherzando ...susl erio Lavittoridaeglai ustriaci Non è uno scherzo, nel vero senso della parola, affermare che il popolo ausrria:.:o dopo il massacro europeo è uscito vincitore. Beninteso che nan bisogna confondere il popolo con l'impero militarista degli Absburgo. Negli infausti tempi del~impero, il popolo era costrecto a lavorare molto, per sostenere il pesante fardello della crrsra imperiale con i suoi grunduchf, e granduchesse, fampolli.... ed ancelle, in una vita di fasti e nefasti, di orgie e corruzioni senza limiti, col co11tomo di un'immensa schir:ra .... di ga!.lonati, e di trascina- :,Ciabo!e imbelli ... che costiÌuivano la gioia .... delle prostitute di Vienna dì . , . marca mondiale. Dall'altro canto il Papa .... de Roma, molto amico del povero Cecco, (',nanava benedizioni... ed i suoi rappresentanti tafari nell'impero soste1zevanole caste ed e ortavano i beati sudditi al rispetto supino delle caste sosten!lte dalle armi ... e dalla forca! La fine dell'ultima guerra invece, fece crollare llf!l vuoto tutta questa fl ,tenza e prepotenza dominante, e l'avanzo dei cittadini non massacrati si sono trovati d'un tratto in miseria sì... ma a resr,frare le sante a,,re della liberto. Non più imperatori, principi, granduchi ed orgie, non 11iù potestrì e forrhe .... non più sudditi, ma liberi cittadini repubblicani, invidiati dai sudditi del vicino ... impero di .... Mussolini. L'antica ~randezza imoeriole ... de Ro,na ~-risorta, mentre la ricfJrrenza d<'ll'arn,f<;tizio dt>f .J nove,nbre può (S,<;t'/'t" festeg!(iato dazli (li/<:friuo, co;ne l' a/ha della loro !iberazione; ncf!(, ricorrenza in Q/JPSt'ai1r•o,Ti detta data, in Italia .... venivrc ft?ste!;.Wlta ron i falò di !(ioia ... dei tristi :wlù modemi, che ince1u[i{,v(11Wmol;ili. òJJC're d' crrte e di letteratura. (,li .;;gho n, il ba-;t0w•, il correre rmli!ico, i /''Jl--~l<i., i ·:zo,·c1·11otnri e la fnrca dC'll'ex ;,nprro di Ceccr., !>0110 ,·rnut: a ,;fab·l:rsi ,w/ :ciicf' ... imnr>,·u ifali1u.•o, r' S. .:;.,,,fità lf) [l('T1edirc .... (;/i a·1<;{rfori C·7•1l!an1 . . f' f{li italiani pian!!ono le lih~·rtà IJl'rllufe .... Ah.' se ritomaSYC G11!!liel111Oc,- berrlc<n .' lJ buonlempone Un lestofante Cn individuo che si spaccia per Carlo Cclii, sedicente cx tipografo cd cx ferrov ·ere italiano Yillima del fo ·ci!-:mo, è uno sc.rocconc e peggio. .\ Lucerna ha derubato un compagno che l'osp lò. Il messe.re è çli sta1L1ra un po' infrriore alla media, è r,a!Jiclo, ha orchi vivaci. irrequieti, Ycslc a;mr.-~an1<'nle; dimostra 27-28 anni; presenta raccomandazioni di compagni au'~Lr:aci. J compagni che l'incontrassero !-:app:ano regolarsi. contro il fascismo tutti i suci ausiliari, ed è impos~ibile prc,;edere alcuna reale po~sih:lila di redenzione politica, economicfl e morale dell'Italia senza il rovesciamento del regime fascislo. In conseguenza !'azione dei partiti sollosegnati non deve Jfotila"si a , ombalte1e, abilmente in apparenza, gli aspetti cd elemc.-nli isci'.ali della tirannide. Op· pure cercare le responsabilità ir,dividt:oli - che saranno tuttavia spietatamente dent:nciate p,erchè sutiscan'() le loro sanzioni storiche e giuridiche - m1 deve avere per iscopo: da un !alo il far comprendere agli jtalioni la necess:tà che essi lrasfo:mino completamente i loro costumi, le loro istituzioni senza di che l'Italia non potrà mai risorgere a vHa libera e civile; e d'altra parte si deve pt:re fare osservare la grave c pericoloso responsabilità che potrebbe-o assumersi i governi esteri qualora favoris- ~ero la dittatura fascista e le aocordassero tutto il loro credilo al momento in cui quella nella sua megalomani.a delirante cospira contro la pace europeaBis~ne· ebbe che i governi esteri considerassero che 1l'atti.:ale regime italiano non rappresenta la volontà del popolo italiano, il qu.a!e dovrà esaminare, le situazioni create e gli impegni assunti illegaJm.:mte S€\:izo il su.o conseilS'>, quando avrà conquistalo un regime d1 Jibertà». Ispirandosi a questi principi generali H .Partito Socialista !tarano, il Partilo Socialista dci Lavorato-i Italiani ed il Partito Re,pcèblic.ano Italiano yrendono la risoluzione di costituire un comitato di azione antifascista. -oMatteotti Fatti e documenti Qualche giudizio della stampa internazionale sulla prima edizione di «Matteotti •. ... Una raccolta storica di documenti che, nella sua esatta esposizione e nella acutezza del suo esame critico, costituisce una terribile occusa contro il Duce fascisla. Daily Herald, di Londra. * * * Il racconto dettaglialo del delitto, la ruec..,sa in luce completa dei motivi segreti di esso, e la raccolta dei documenti che dimostrano irrefutabilmente la colpevolezza di Mussolini e del suo sistema, sono in realtà elementi atti a il11..'minare ancora una volta e definitivamente gli onesti sullo «spirito» del fascismo. Noi speriamo che si trovi presto un editore per mettere alla portala anche dei lettm·i tedeschi questo commovente alto d'accusa. Volkstimme, di Francoforte s. M. * * * Il volumetto espone in forma riassuotiva e chiarissima i fatti e le prove documentarie atti a mettere in luce la significazione criminale dell'affare Matteotti. .... Come conclusione risulta evidente l'acci.:sa contro Mussolini, d'essere l'istigatore di.retto dell'assassinio comandato, assassinio che è un delitto comune. Volkszeifung, di Heidelberg. * * * ... Nulla di più preciso, cli più esalto, di più convincente, e, nello stesso tempo, di più commovente è stato scrito e stampato fino ad oggi, sul torbido dramma del 10 giugno 1924. La France de Nice el du Sud-Est. *** Le pubblicazioni falle intorno all'as6assinio di Giae-0mo Matteotti sono numerosissime ed amplissime; ma finora nessuno si era dato la cura di riunire e coordinare organicamente gli elementi alti a formula.re l'accusa contro il responsabile più vero e maggiore dell'orrendo delitto. La lacuna è colmata da questo libretto .... Corriere degii Italiani, di Parigi. * * * \ Noi crediam~ che nessun antifascista pOS$a rinunziare ad avere presso di sè questo libro che accumula, nel suo piccolo voltane, quanto basta per inchlodare definitivamente .M.m·solini e tutto il fascismo alla croce degli assassini con premeditazione. l I . L'Operaio Italiano, di Parigi. ---..... * * * Le cento pagine di questo volumet• te si leggono d'un fiato, con emozione crescente. Il quadro degli avvenimenti è di una evidenza sintetica e la dimostrazione delle responsabilità penali di Mussolini risulta suggestiva e inoppugnabile. Il Mezzogiorno, di Tolosa ... li volume!lo ~ Matteotti, faL'.i e doettmenti» è in vendita presso la Biblioteca dell'«Avvcnire del Lavoraore», Mititiirlrasse 36, Zurigo, al prezzo di franch: 1.30. Chi invier~ lr. 1.40 al Conto Cheque N. 3636 lungo, riceverà il volume franco di porto a domicilio Per 6 e più copie, sc~nto del JO per cento.

t L'AVVENIRE DEL LAVORATO~RE~' ----------------------=---------- CORRISPONDENZE Da Glne,rPa MUSSOLI!N1I A GINEVRA E' arrivalo finaJ.mente. N Oll 1già in c;:rne ed O!ilSa pe,r assistere ai la,vori del consiglio de!Jla S. <l. N. E' a.rrivalo sul films « Duce» che i fa.soisli hanno ,proie~lato ~n una riunione ,priva.lissi.ma e :;err.i-clandest'i.na tenuto alla Sala Centrale. iNess.=o ne sape,rn niente. I giornali si sono ben guardati di dire qualche cosa prim_a. 11 «duce1» cinemaitograJato è amivalo a Gi.nevra come dovrebbe arriva.re Mussoilini in ca.me e:i ossa in questi gioro.i: di sorpresa. Questa volta - amara confessione - i nostri ultral!)O~nti mezzi di informazione .hanno fatto ci.l:?Cea. 11 n:islro !'eporter non ha potuto v~dere Mussolini. fjù fortunati di nei, i coll~ del 'J'ravaiJ hMlno potuio ave~e una carta rosa da ll>resentare all'en.rata. de!ila S3b Cwti-aile..... lE il red.altcll'e del nostro conJr:1-- tehlo ci raccontò d'avere visto Muss0Lin.i per un'ora e mezzo (che barba!) truccato in iulte le guise. In civile, in camicia nera, da ,generaJe, <la ca,vallerizzo, co.J.la brunba, col cappcli1o di P3tlia ccc. ecc. Di avenlo vis.lo parla.re a,Ha folla, fama.re <lei ".raltati ... di amicizia e passa~ in rivista ... -le siepi di baionette ch2 oscurano tl sole. Vàsto anche arare la (erra, mehlre il seguito, dietro, an.<lava c:111pestandola, e sbaa-care in Tr:,politania, coniro La conquista de.Ila quaJe Muss-JoEni aveva soBevato il popolo di Ro-maig:ia. Quel films doveva essere 'Verament.e i~pressionam.~-2 e non ,si ca.pisce, a Ginevra, perchè invece di in.vita.re alla grande manifostazione tutta la colonia i!aliana, -lo SJ. sia ,pro1elta.lo... a porle chi\LSe, ~rcprio come si usa nei proc=i ~• oltraggio al pudoTe. FATE S1LENZ10 « L~ Re,vei,1,., facendo eco etile nostre der.1.1.11ziseullo spionaggio fascista - sulJ.e quali ritorneremo precisando c?Tti fatterelli di liste nere e di minaccie polit.u:o...commerciali - racconta che rece-ntemenle una di quesf:z spie è riuscila aid avere informazioni su degli antifascisti proprio da un tale che si dice socialista. Il Faito è grave, anche se, come siamo certi, si tratta di semplice legguezza. Vogliamo poi sperare non si !ralli d1 u'1 socialista italiano. C'è troppa gente Tra noi, che non 2 ancor riuscila a capire come la lotta fra ;zoi e il fascismo abbia valicato i limiti <folla abttua.!.e e onesla corrlesa politica d'aitri (z,mpi. Prima del fascismo si potPva anche spifferare al pubbFco tutte le nostre deDberaz:oni. Ora non pw. Que!fa che il fascismo combatte corrtro tt:fle le opposizioni non è una lotta PfJ· li.'ir:a, è una guerra senza quartiere, senza esclusioné di colpi. Dare con leggerezza, per la mania di far sar>ere che s:i sa, informazioni a cnichessi~ s•ti con11otafi, sulle abitudini, sulla occupazioni dei dirigenti, sulle deliberazioni d:!é gruppi, è commettere un vero e proprio tradimento. Se lo ,ricordino i compagni e facciano silenzio, silenzio e poi siler.zio. Da Losann LA MORALE DEL « DUCE • E' un fatto notorio peT i vecchi sociafuti che il valente compagno Serrati fu, nel 1902-1903, bersa.g1io di ·.ma violenta carrpagna. denigratoria, da parte de- ~li anarchie.i, i cui epiteli migliori ernno q11dT di spia e di assassino, perchè menti e in America &i reca.va a tenere una conierenza agli operai colà riuniti, in maggioranza. socialisti ed anarchici, cocome se non avessaero meg!io .ia fare - come i classici galletti <li Renzo - si ix-Gcarono, pa,don, si Tevolverarono tra di loro e lasciarooo u.,_ mortn nelfa sala, Ne segui l'arresto del compagno Serrati cd a.Itri. Il Serrati fu ri'.asciato in lil;e1 !à e rito~nò qui a Los:inno. Ma all'arrivo, il comb:a.ttente, il r:gido dirciplina.tore deJle forze operaie allora fonr.ate$i in Isvizzera, fia la massa emigrante, dovff•a contoTe sulla numer06a ecor-(..., che tale rrovimento aveva; e dei sedicenf anarchici landa.vano in forma aLcnima manifestini a getto conlir.ico, cl il l'.oro compagno, in qualt:nque luogo -'.:hesi recava peT tenere confer-ou.e hovava c.hi tira.va fuori l'accusa; q1.:-1n.loalle prove, n~uno voleva % ~~pe\ a da ne. Soltanto chi era vicino a oucll't:omo di c11rattere di ferro capi- --' va ·le sue wff"'renzc e si chie:,c un giuri alla C. E. allo:·a a Zu..-il!o; ma, sia per le difficoltà cli -::omun·cazione con !America sia ~erch~ i grupp' a.:i.archici no-i vo'evano a•st:mersi la palcr-1ità delle ac:..-u.s-e,in modo che il ritardo del rcspon~ impensie. J chi era ,ricino a lui, e fra questi v: era il Mussolini. cht più di una volta investi nelle assemblee gli accusatori di Serrali cd anche la C. E. che te.rr.pcro~iava a rendere giustizia a//'accurnto. "\e! 1918, cioè circa 15 anni dopo, a gue•ra mondiale di fatto vinta, gli interventisti che speravano beneficiare del s1.•cce~rn. 5i videro i sOId' ati, di venuti cittadini, ostili e non proj)ensi a darci tregua, pel modo inco,ciente in cui furono trascinali alla leggera nella fornace ardente. Mussolini, scombussolalo del mane1to successo immedia1o, in allesa di trovar la strad~ che doveva essere la truffa dei fasci di comcattimento wl progrW1Lma di coslituenle ed altre riforme 1a,d.:i1calissime, ripubblicava ~ul Popolo d'Jta..ia tutto e ò che avevano già sla.mr,-alo gli anarchici d'America cre:lwido con qu.es1o di diminuire la popola,ita di Serrali che era grande nel dopogi;c1nt, per la sua fiera e dirittura oprosizi.one alla guer1 a. E a chi osrnrv1va a MUS<So'.inci he nessun fatto nuovo aveva puhl:fi.cato, per giusfficare i! mo cambia.meinto d'opinione, tra1.tandosi di accuse d'ordine morale gravissime, rispondeva all'interlocutcre <:he ne era troppo giovane per capire certe cose, e che in politica si fa quel che ~i p-uò. Ev~·dentemente il siTe di Predappio aveva già perso dal su.o nome la sillaba s ed aveva cambiato lo vocale da i in o; era già d'allora il Mu~olino. Da ZuPlao COMIZIO DI PROPAGANDA ANTIF ASClST A Domenica 19 corr., alle ore 9,30 ani., ne.Ila sala ,del Ri-slo:rante So.l'..ne, Hohlstr., indetto da1la Lega antifascista di Zurjgo, avrà luc,go un comizio di propagar.da. L'oratore comp.a,gno Luigi Bertoni di Gir.~-vra, parle.rà sul l=a: Quattro anni di governo Fascista. La'Vora:C-Ti! Intervenile h,lti a protestare contro ,la Llra:nnia ohe strazia l' Italia e ad a.fferanare j fermi pro.posili di t:na prossima liberazione. s~zione di Zurigo del P. S. Italiano. Seucme Comunista. Gruppo Ànail!'chico. Sezione Repu.bblicana. Ma.zz.inia.n:i. Sezi()(l'.c Repub. Figli dell'Avvenire. Sezione Pwletari, reduci <li guerra. ANCORA IL MO OPOLIO SUL GRANO Doemnica s::.01sa ill popolo svizzero è sia.lo chlama.to a pronunciaTsi per relerc,r.Ùm sulla proposta del Consiglio fedc..ale c:.Tca il monopolio sul gruno. Quasi non ~ possibile an:::ora farsi un c:allo conocrtto del come una simile proposta sia caduta. Ne è a dirsi la prorpaganda, che gli speculitori avversari del monopolio - interessati naturalmente a far naufragare la proposta - hanno fatto. Propaganda tutta infarcita di basse menzogne, messe in giro a!l'ultimo momento, quando non c'era più tempo per cçmba.lterle e ribatterle. Questo era, come abbia.mo detto, naturale, giacchè la posta • era grossa e succolenta, una cosa come dire 22 milioni cli franchi di ~ua.dagno all'anno (da una slat.ist:ca del Dottor Virz di Freibu.Tg). Ma il più curioso di qi:,esta lotta è stato il pi~o e ripicco avvenuto tra Tefe1cndari ~ Consiglio federale, tra la.voTatori dell'industria e e contadini. Il Partilo Socialista Svizzero ha ten- !ato di e,hiarificare la cosa e di fare o- ?era di persuasione in mezzo alle masse. n:;a è stato inclile per quanto abbia racc.olto una l::uona messe di consensi. Il risc:niimento si è protratto fino all'ultimo, col risultato che tutti sappia!Ilo: il rigetto della proposta di monopolio sul grano. Ma per ben comprendere come stavano lecose è necessario un poco di storia relro.;;pcttiva, senza la qi:a.le, non è possibile ca.pire come e perchè il rigetto di una provvida proposta che, se approvata, sarebbe ridondata a tutto beneficio delle classi meno abbienti. Il monopolio da parte del.'a Confedernzione non è necessario illustrarlo perch2 si sà quello che è stato - sin dalle; ~coppio della guerra - e che sarebbe staio sino al 31 dicembre c. a. Dunque, come si diceva, il picco e rip:cco, tra Col).sigl' o federale '? referendari (leggasi proletariato) si bsa. sulla poca fidt:da che questi hanno di quello. Affermare cio sembra anac~onislico quando si pensi che il Consigl'o federale è quasi diretta. emanazione del popolo. Ma pure questo dissidio esiste e:i è innegabile. Al Consiglio foderale è successo quello che succ~::se a quel gu.ardiano di pecore che per pigliare in giro i vicini si mise a gridare al lupo, al lupo; e quando il lu.;,o arrivò sul serio, per qt:.anto si fosse sgol:ito a g·ida.rlo in lutti i ton·, non ricavò nessun co,trutto pcrcrè ne~~uno corse in aiuto di chi lo aveva l:effato una volta. Così e. Il p1o'ctariato non ha fiduc'.a r,c' le prc-;,o:;!e che vt:r..~ono dal C0ns1glio federde in qu.anto si è ienbto d:>.. p;. rte di q i:<> to cd in pa xchie ripre ;e r.on solarr.enlc di beffarlo, ma assolul;,- mcnte a:i '.Jar;arlo. IIiiberlin con la sua famosa pr.>?ùst~ di le(gi restrilfivt: (Lex Haberlin). S~h;.ìthess con 1a i:,ropo.,ta di abro1rz:or.e de:Ja lel!l!e sulle 8 ore. La lotta ~u qu.?- ste due propo~tc fu più <:hc acc:imta. ma ii pcpolo !vizzero resj)inse ~ ;;ir:i'"!d" maggiora'lza le dt·,e proposte 1c1zicn,1r•e (tcnedetto r,orvh' 1 • Do~o venne la proposto Musy tassa sull'alcool acce'!abtl•ss1m.1 !Ollo o~ni aS'~etto; ma quei: la venne respinta per quel certo a.o,tio che era rin:a,;to nel c1•o~e dzi citla.d;ni che ,j erano visto scara H?n!are addosw dai cOl'leghi dello stesso Musy due propo.;;le ~ro <olanamente reazionarie. E veniamo a.I monopol' o. Bib 1otecaGino 1anco La proposta del monopolio è venuta dal Consiglio federnl~. caldeddia ta Schwllhess ed appoggiala da Laur, seg, ei.ario del Partilo dei contudini; pt:rsona intellii1ent-e quanto scaltra. Piglie1cbbe troppo per le lunghe il dire per quale n:ot,, o ì1 1 Partit-0 dei coni.o.clini, p€r una \ o~la lanlo, si trovava s-cllo ste,so terreno del Partilo Soci.:ilisia. Solo dire.mo, che, questo allo di conti izicne da pari E dei conludini, è stato ca.usalo dalla famosa crisi del ;011na.ggio. Dunqt:-e, come dicevamo, il connubio Schulthcss-Laur ha insospellilo la masra del popolo, che in un tale amplesso hn i.ntravislo chi sa quale lraneJ'.lo che per la verità non ~isleva _:_ e da ciò la caduta della pi oposla per quanto il Pru lito Socialista s.i sia !:forzato di farne concscen, la contà. Ma ora veniumo al ripicco lra contadini e lavo:·atori delle iz:.dusbe. La clasre dei contadini in hvizzera 110n c'è bisogno di d;rl-o è reazionaria s:no all'osso. In un non remoto passalo, abbamo ,..,is-to c.omc pror,osle di irJzie.tiva p~cllamenle popolare, qual1i: quella per le pensioni e per l''nvalidità, J:U ben li-e volte p• opo,ta e per ben Ire volte re;-pinta a causa dei ccntadini; quella pel prelava• mento sul ca.pitale anche respinta a caus:1 dei contadini. li contadino pema che lutto quanto viene pt opcslo dalla Città no.:i colliml coi SL•Ciinler~i. Mentalità ::o!}ta.dina? Non crediamo giacchè Lou.r sa quel che vucl'e e come se~retario del Partito contadjno è rnffa:· enlemcnk intelligente e s-caltro. Diciamo i..n.ve::cche i cosidetti contadini formano una frazione della media borghe.:.ia cd è lu.lLo dire. Ma ora sono 'stati propT,o gli abitanti della città eh.! hanno fatto n1u.fraga:e quello che stava a cucre ai contadini. Co:ne si vede si è reso «pan per focuccia». Ma quello che è do!oroso, è il constatare, che ;nutili sco:itrcsilà, hanno procurato alla coJl'.eltività uI'a perdita d' ben 22 milioni all'anno, che invece vanno ad ingrossare la Cassa di una ben piccola minoranza di speculatori, i qual! . si son presentati alla lotta - spandendo e !e:penden.do - col motto: .Mai più nazionalizzazione per non avvicinarsi sempre più alla socialfazazione. Questo è stato i.:l carattere della lotta e credo che sia St:,fficiente per sapere come sia caduta la proposta sul monopolio. Da B Buonissima giornab queilla di domercit.::i.Malgrado che ave•s,imo liimitato gli inv;li solo ad alr.::uni conoscenti la sala del C:rcol::; Op:raio era aù. comp,:eto. Ì\on ~...ageriamo di-::endo che con un po' piì1 di pr(:iparazione e prc,p:i.gan.da, eccettuali quei 4 o 5 slremenziti fascisti la e Ionia itaua..,a dJ Bia.sca e d:nlcrni sarebbe s:.ata presente in blocco. Quale fatte può dimostrare più di ciò quanto false ed assurde siano le quotiCUa.!'.eaifermazioni fasciste che te.'.ldono a far oredere d1e ad un' IlaJ,a fascislissima. fa appendice per consenso la stragrande maggioranza degli emigrati, PTOv'no gli o,moni de.I mtorio <li Biasca a convocare e.;si • stessi un.a riunione poi vedranno che per fairli arrivare a!ila dozzina bisognerà farli passare per un JaL r n '.) a s,.,ecchi. Anche per .i risultati ottenuti in questa pr.im:i adunanza ne sfo.mo felicis..,imi; difaitì dopo un'amp,ia discussione •si deCise CO'l volo unanime la costituzione d-2lla C lcnia Proktaria Il.aili1n.a. ilra. Bia.s.c:i e din;o:~ .. I.I Comit.1lo nominalo si è iià n.e5sr a!,J'c,pera p;:.rchè la :1.eo-costituila ~~t.ii:uzione raccolga in sè ogni ilaLano =!:mntc de:~'a libertà contro ogni s~::ie èi tirannide. In altra sede si è poi ccstituila anch::: la Sezione Socia1is'.a Ha.liana e facc:am·, q1.:i caldo PWi!-o per:::hè altri crm.pagn,i d.:ano i] loro nome. Errata corrige! - '\Te'.l'u!tima mia :I proto mi ha fallo commettere un grosso errore: vi è un periJdo in cui :lic_, i:,-2r lottare conlro ~!i op~rcs:;ori e::::::., e co-itro ogni nazione invece doveva dirsi " e contro ogn.i reazione . Pure sb:tglia'j seno i nomi d-i Rislon-ili Florio,li Batt: sl~ e P'::'nclli <: non Loric 1i e Pi2cine!li. S.«:no .anche ~pia~en!i che da.!l'elen:::o dei riiro~i chz rnno gli aèèonati al nof>o (inma,!c, abb'am.J d;,:nt:ilic3.lo il Circ-r-lo Op" raio (ià da mol'i •nni ab-bon-.1t.>. Ci r,erdoniPo qu~gii amici. Etna D · ,.. JPb n FRA I MET AJ.LURGICI DCLI J\ S. A. SAURER Sono chiacchiere, o <Orr'~pondono a veri lit thc nucve odin.:tz•q1 1 di la, r r0 cmtringercl: !:.ero la rnpra '10ll"•n:.ila Dilla a chicde1e· 1.:na ;mov11 aut ,rina.:i,mc per le 52 ore ~cHiman•l'? Tuili p e .csti: pc,ic'1.: t:int., •Jli impe- ~ati quanto ~li operai rnn.J pr,)fon:!·1mt:n!e <:Onvinti che c,1.1111:n0t.c <;iari•J le ordim.z'oni l'ora io e!' 4!i ;,1e ~elbmanali è più che suifr:icnle, anche in -casi di evcntuuli nn ,, r, c:ommis<:oni, purchè sia rr.c.ifio or-1:i,."ualo ~on bisogna dimeplicir~ the da più di un anno j'.li o;.erai lav::ir:,nu 43 3 '1--18 e 52 ore seHimMiali, non-.'.hè :l la\·oro supplementare notl\:rn'l. ,\lentre più di unél delle "ate~•>rie d, ope·rai aJ sabalo più 110n 1avor:ino, .dln lavora.lori che p1im'l l<:111,,ravanocon l'ornrio prolungato, furon poi ccstrelti_a starsene a casa per qualche giorno, per m.inr:anza di lavoro. Di [ronte 11 queslo è.:.,Jr:iiue che tmba la pace di lulta la m:-s~:i Gp"raia, e che nes-st:.no è in grado d; spiega; e, ~li 01·- gapj dii ellivi ddlo stabilimeul~ si rinchiusero nella più rigida se:E·elezza Soltanfo la Dfrezigone elci]'.) sldbilimenlo rostiene energicamènle che, d,ile le nuove ordinazioni da disimpe~11,1re, si I end e ncc.essario il prolungamento delle ore di lavoro. Stiano in guardia i lavoratori, perche queste losche manovre <!ella Direzione lendcno pe,· sicmo a r.1lpc,brc la ccnqui.sla delle 8 or-e, per rishbiiir1:: l',irario sc.itimanale di 52 or~ Speriamo c-he in questo lallore di sinrolare imporl:i.nza la comrniss1one o-pe1 aia ri farà iniziatrice p~r 1:n :ibboccarr?-nlo con le autorità competenti. on.ie ristabilire l'ordine norma.le. Un metallurgico. D11 Am·rlswil s.EZIO E SOOIAILISTA .Domenica gic,rno 19 c;o.rr., a1 U€ ore 2 po!!'., n2l loca,~-2 dei! Ristorante Wein- ~arlen, si terrrà i assemblea OTdim,ria d_l!a Sczi:ine. L' hn,porlanza dcll'ordi:ie dc,l ,giorno richi1?ade la pTe-senza <Li. Lutti i compa,gru. Sono pure cordiaJ.menle inv•tali cc-loro ohe si inkreSIS:).IIlOdel nos'.ro m01VWento. Da Loea•no IPOCRISIA! ,Per ~I tram.ile delle vari,e Socie~à Iladiane locali, il Fascio nostra.no ha inviato ai cc-nnd~ona,li residenti nel disLTeUo, :ma circolare inv~ta.nle aJiLa sotLoscrizior-::. al ~restilo de] lUOll'io. La ,p-residenu ée!l' iniziativa. è sollo .la luLzù.a.dei!.reg10 ccnsolato, sempre sicuro ne.i ~uoi a;ffari pc•lili.ci, fino a quando troverà dei j)re- ~dent.i di società, m()llto elastici in te.ma di aspolicità. Come d'abitudine i presiaenti trattano com. lropp;a legguezza la onorabilità e lo sla~uto dcll' istituz,ion-2 c.he ra,ppresentano, e se ne slrafolla,10 ait.amente de.i soci ohe paiga.no le quote sociali. F.ino a quando? J..a circoiare in paToJa è un ca.poh\·oro d' ipocrisia; l'estensore o gLi este.11s0r: della slessa, hanno trova.lo '1.lD. me~odo mc,lto s,piccio nel dare una lnione di risparmio a pro del littorio a.i p,rOpTi connazfonaJi Con troppa jronia di parole a.1la. collettività, in ma.ggioranza 1)~- raia, si aipp-ioppa J.a trovata per il versamento individuale ai! presti'.o. Da mcllo tempo è ri-sa.pulo ohe gli emii{~rati italiani all'estero, sono principaLmenle sfruttati diu propri connaziona,li •padroni, i quaJi sono dei reaziomi.,i di ,prbmo grado ,verso gli operai. E' ridicolo ohe Ja circoùare parli id.i r.inuncia J.! bicchiere di vino, al sigaro ecc. ecc., per dare i venti franchi a chi all'estero è esponen'e de] fa.scisma, che ha per massima la r2azione e Jo sfruttamento deg,li opera.i, e ne~a a questa il diritto di libertà e ipensiero. Non è con mirabclanti Ira.si e notizie inv:zriliere suilla, situazione rinterna ,del r _gno, che gli inizia lori aivranno \Successo nei .loro scopi pclilici. Le no:izie che giungono del regnc, sono ,p.irlrc,ppo '.rii;li; ,lo slz.sso oapo de,I gc;verno ha amrJl.JSSO nella rreilazione sulh ·situazione interna del p:iese, gli episodi di violenZ-3. se~taria che han.no insanguinato 1~ città d' Ila~ia ne.i nowrr.èr-::: scorso. Nessur1a noEz.i:i. è pervenu 1 (cc•sì dice Ja CJrcc,'.are) circa l'atto d.is.interessato dei pescicani e dei fae;oriti politici <leilmom~- to; cioè che ahhiano messo .a disposizi0r.e :iel .prestito i lc.ro gioielli. La circolare ,;,Hb di sporila.ncilà degli operai nel versa.Te il contributo aJ pres~ito deJ. Litiorio. E' già rivelalo .iJl :metodo che si usa -v:r~o ::;li 0perai: obbligali a dare un contr'.bt,l"- di una giornata lavorati.va al prestito, pena il licenziamento immediato. Il va•!~ra de-!la circolare ù.o si deduce dalb. nostra piccoJ.a esposizione di argomenti, che vengono a smentire le dabbenaggini conlenute in essa. Sintcmatico il fallo, che per la bisogna, tutte le società firmatarie della circolare, si sono trasformale in 1dici bancari. Anche .il Circc,lo Popolare Educ.1livo s'è sveglia;o; quando si tratta di d:i.- re sfogo a mctivi politici e maneggia.re soldi, ritorna in funzione a.nch'e~so! A r,Tc•posito saremmo ansiosi di sapcr2 da chi è composto e stato convocato il comitato. Stiano a:iunque jn guardia gli operai italiani. Sottoscr'vendo al p-eslito del littorio, aumentano ly strazio dei foro consim ',li nel regno, ed ingrandiscono la s::.hiera dei gaudenti e soslenilJri di una comica marcia su Roma! AUTEN'IB CA! Un bin:bo di op.;.rai se ne sl:i lu!lo in(en:o a rimestare nc.l fango. Par- a da vicino un p:itrioltone del do- ,po guerra, scorge il bimbo, e rivol.)!2 a questo la seguente doma,nda: - Che stai fac~ndo car6 piccino? - Un baFlla s'gn~re! - Dovr:?Sti fare un ,genera-le delh milizia, caro bimbo. Il piccino vo,Lge uno •gulrdo al!' inlGrno, poi con una mossa subitanea, r1s,_,>11,:l:e - ~fon pc.ssc! Ncn ho Iairngo abbaslanz:i! ... ill! ipafriotLone mj si dice che fila :ncora a cen:o alJ'or:i., inseguilo dallo s.gua11-:lo di compartimento del bimbo! Oa OePllkon LA VEGLIA PRO VITTIME DEL FASCJSMO Tenuto conto che con la partenza degli operai di stagione è venuto a mancare buon numeTO deg,li abituali frequent,,lori delle nostre manifestazioni aulifascisle, possiamo dire che il succe!.SO della nostra Veglia fu più che soddisfacente. I bTavi Ii!odranunalici recitarono con irr.:pegno e considerato che i nostri -c:1Tlisti» sono tulti dilettanti possiamo aJfe1mare, senza tema di sbagliare, che la esec-uzione fu molto apprezzata dal pubblico che ha dimostrato la sua soddisfazione Lribi:tanto loro reiterali applau~i. I ciclisti rossi furono, come il solito, ammirati per la pn:.·dsione delle loro e11oluzioni, ed il nostro macchiettista fu pure applauditissimo. I 3000 numeri dehla lotteria furono venduti fino all'ultimo ed il ballo durò animatissimo fino a dopo le quattro del mattino. Il corrispondente. Da Zuao GRUPPO CICLISTI OPERAIO-UNIONE Sabato, 18 corr., alle ore 7.30 pom., nel locale del Rest. Bii.ren-Orso, si terrà l'assemblea gEIIlerale del gruppo•. Si fa ca Ido au;<pello a tutti i compagni effettivi e ,Passivi di non mancare, dovendo discutere di cose di massima importan- :i.a. Se qualche simpatizzante rruo1 pTendere parte ringTaziamo anticipata.mente. Il Comitato. Da Lugano LE DELIZIE DELLA FRONTIERA La storiella seguente fa il giro della città e per diverse ragioni la si può ritenere vei a. Un imprenditore di pompe funebri cadendo da una scala ba.ltè al s-uolo in malo modo cosi da restare indolenzito ad un fianco. Perdurando il dolore, doJ:O qi:,alche giorno venne consiglialo ad applica!'e, sulla parte dolorante, un cerotto Berlelli. Il poveretto seguì il conEiglio, ma mal glie ne incolse, perchè aven<lo dovuto, in quei giorni, recarsi in Italia, alla frontiera venne dalle guardie italiane mezzo sco:ticato, perchè queste vollero, ad ogni costo, stra,ppare l'impiastro per scoprirvi chissà ~he cosa. Peggio che a] tempo .della guerra. FRA I FA.LEGNAMI La fadlità con cui molli vànno e vengono daiLl'orga.nizzaz.ione come se fosse una bettola e non una ne0056Ì'là per difendersi contro lo sfrull:ame:n!lo padronale sempre pronto ad appr-::ai:tare dellle debolezze <legLi o-pe.rai, ha s:ipinfo il Comiitato ad a,gire nei riguar.di a reagire contro questa tendenza. Visti mul.ili .tult.i i richiami diret~i e amezzo dell'organo federativo, il Comitato si è visto nel!Ja necessità di far citare ii morcsi nel pagamento de,lle quo'.e ava.nti .J'aiutorit.à giudizia.r..a competenie. Ouesto fatto ha consi,giliato alcuni ad accordarsi col Coani.taito per regolare la loro posizione. A'L!a-i. IJ)erò ,sono stati ostina~i e la prati.ca ha dovuto seguire il s-uo COTSO. Uno di questi ca.si è sta.to risoJto la settimana sco'!'sa. da,J gjudi.ce di Pace di Lugano il quale, sentite le ,pa.rti in ::onlrad.di~orio ed esaminati gli ali:, n-0n solo ln ccnfcrmal-:> !'cbo!J-go dell'ca,er:i.lo di pa,gare lutti gli arretrali, cioè fr. 88.50 n~a ha carica-lo all'operaio :inchc le spe- ~? d1 giu.s-!izi:i., per I' im,porlq di ftl!lchi 13.20. AJ,J',u,Ltimomomen;o si=o lieti di an- !ì-Ull~iare che ,]'O!)era.io di cui sopra, Ill seguilo alla sentenza ded giudice cli pace h1 'Fa.gato tutti i suoi arretra.ti. Da Dallinzona UN LUTTO AD ARBEDO :... La settimana scorsa è morto il compagno nostro Teveni.ni Nata.le. Erna na· to a Brembate (Bergamo) ciin.guan.t'anni 01 sono e già nei suoi giovani anni venne nel TicinÒ ad esercitare il suo mestiere. Fu .ad Osogna., a Castione e da circa 20 anni risiedeva. nel vicino Arbed.b, Fu un OJ)eraio assiduo, onesto, probo, generoso; amò la famiglia, i suoi compagni di lavoro ed il pross.imo in gene-- trale. Fu oo·rtese con tutti, aiutò sempre chi potè aiu•tare, fece quanto polè per il bene comune. Il compagno Tevenini riconobbe presto la necessità dell'a.rgonizzazione ,di classe pe-r combattere i s~rusi, le ingiustizie e pe-r ele,vare e redimer<>gli umili e gli Oppressi. Aderi quindi alla nostra oTganizzazi<)[le della quale fece parte fino alla morte. Sabato ,scorso un h..~o stuolo di coma>a.gni, amici e ooo.oscenti accompagnarono all'wltima dimora il caro esti~ to. Oltre la sezione <li Claro-Castione aveva.no inviata una propria rappresentanza con fandiera. anche quelle di Cresciano e di Lodrino. Al cimitero di Arbedo dissero brevi ma asppropria.te parole di elogio e di saluto il com,pagno Vu.a.ttolo di Zurigo ed un compagno di JavOTo dell'estinto. Alla vedova doloTante giunga l'espres· !Si.one della più viva solidarietà nel ooriloglio. PRO "AVVENIRE9 ,Somma precedente F.r. 2250,65 ZURIGO. - Campagnoli: ri.nn<YVando l'a.bbonamento " LOSANNA. - 'Bay Jean, » AJvtRlISWJL. - Tomm.aselJ.i. " LOCARNO. - ,Lomazzi Edoardo, dr. 1 - Gi.a.noli Fra.noe- -sco, 1 - Bu&fi Ca.rletto, 1 - Brugo Aingelo, 1 - Cavaiclim EUora O.SO - Stoppa Attiìio, O.SO - GiJardini F:rancesco, 2 - Magi.s,Lra Fillippo, 1 - B.;;rgaunasahi Luigi, 1 - iN. N. 2 - Varesi G. 2 - Attenti Achille, 1 - Salsvi 1 - G.i.!1Bergamaschi O.SOalouni oo.m1pagni: paigando 111 gio.rna.le 1,20 - Raccolti fra. ,g,li ahbona'li sostenitori 28 - - Loma.zZiiE)do3rdo, r.intmcia aJ g,ua,dagno\ della rivendital deiL!'«Avvenire», 5. .. KREUZLINGEN. - BaJinari, 1 -Fumal.ini, 2.- Cesohla, 1 - Nordnez, 1. ,,,. 1.- t.- 1.- 49.70 s.- A rj,poirtarsi F r. 2308,35 Ufficio d'informazioni Italo •svizzero , Traduzioni: tedeqco - francese inglese - spagnuolo Lavori d'ufficio d'ogni genere: contabilità, corrispondenza, infor- - - mazioni, imposte, ecc. - Birmeosdorf~rstrasse N. '!L - 1°piano ZURIGO La Liquidazione total causa ces;;azione d'esercizio è già cominciata Approfittate di questa, straordinariamente favorevole • t occasione per compera re con poca spesa abiti di primissima qualità. Vestiti da uomo in panno prima 85.- 75.- 65.- svizzero di I.a qualità ora 60.- 63.- 49.- 35 - Vestiti di Whipcord e prima 170 150 H5 9fi 85 80 lana pettinata, . ora 90 78 58 n3 48 R a g J a n e M a n t e I li prima 140 11 o 96 75 65 50 T a i JJ e u r . . ora 9u 75 65 4~ 40 Soprabiti e Mantelli da prima 145 a.-i 105 90 65 60 inverno , . . . ora 90 78 ou fO 35 Abiti da fanciu11i da i!r.pilr- - Mantelli 28.- 43.: 25.- 30.- Fr.·- 14_:_ Pantaloni, Giubbe ecc. al più eccezionale buon mercato Zumneuen ~lef derbaus ' Zu.rich 1 Munstergasse 17 - presso al Tagblalt (Si parla italiano) S. H. 'Morgenbesser (Si parla italiano) 1WiWHMi

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