L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXIX - n. 24 - 11 giugno 1925

ANNO XMX . ZURfGO, 11 GIUGNO 1925. Num. 24. • Telefono 4475. -· Conto-Chèques N. VUI-3646. SETTIMANALE DEL PARTITO SOCIALISTA JTALIANO NELLA 3VIZZERA Centesimi 15 la t:o,;1a. I :i:;. •·•· ------~-- --·· ••• ··====== =..:===-=;;;::::::============:===~=============================;; -------·-··-·-· -------·----·------------·-·-· -·-- ABBONAMENTI PER LA SVIZZERA PER L'ANNO 1924: r anno, fr. 6,-; ,6 mesi, fr. 3,-; 3 mesi, fr. 1,50 REDAZIONE: AMMINISTRAZIONE : PREZZI DELLE INSERZIONI: PER L'ESTERO: x anno, fr. r6; 6 mesi fr. 5; 3 mesi, fr. 2,50 "L' lnenlre delLavoratore ,~" tnrtgo + Commissione Bsecnt1Ya delP.8.I. a ~!~~ .. 11 ,~ Per linea, o spazio di linea (la:-ghczza una colonna), 20 Cent Pc, réclme continuata, prezzi da convenir-si. Uccidete me/ ma l'idea, che è in me, non la ucciderete mai ... La mia idea si glo-rieranno del padre loro ... I lavoratori bene• non muore ... I miei figli diranno il mio cad·avere. Vl •va 1•1 soc1•a11•smo' G. MATTEOTTI ~i suoi assassm1 il 10 Giugno \9~4, • probabilmente verso le ore 16.30. IL MARTIRE Ricorda te y '~'rande coraggio. il, coraggio del for-1 maggiore ignominia. hanno riYel~le . . . . . le. che medita, p1·evedc, agisce ed è alle genti cli oggi e tramandale! m1 G. .lfatleo/li fu ucciso perche denudava ,L fascismo da tulle le sue pn.pnralo a tulto. sieme, a quelle cli dom:rni: 1.;cciclete I m~n;;;ogne e _ne den11n;:;,icwa. ~on docurnenlazione implacabile, i s,~oi bro_-1 Di questo coraggio, il nos,Lro me. ma l'idea, che e in me non la Le parole eroiche. pronun;;;iale àal Anclie -~en:a_ il memo,:i~Lle _di Rossi, gl1. le sue v1olen;:;,e e le sue imposture. mostrandone l'assoluta rncons1- g1·a 1n<lc m::irlirr, delle prorn nell'ora 11cciclerele mai... La mia idea non C. MATTEOTTI mentre veniva bru·- che de{ìlllsce 11 Mus. olzni Ytolenlo e sten,:~;_ . . . . . _ . . . 1 drlla morlc, quando pronunziò le muore... I miei figli si glorienmno barrunente ucciso clagli assassini a · · s~rnguin~wio, e rivela o/Ire ~ose e al- . Eg/1 f,! ucciso qua,~do pr?vo eh~ lo pnma _!,odeall amn1slla J?ei diser- indimenlic:lbili, sublimi, serene pa- del padre /oro ... I lavoratori benesoldati per finirlo. co[ mandato cli 11 :e pe~soi~e_: (JIJ1~he sen:a il memo- ~on, la p~·,m? occupau~ne cli fabbnche. la JJ'L! gr_w1de esaltaz1011e per rok, che gli a sassini stessi, per una diranno il mio cadavere. Viva il sooccullarne. col de/ilio, anche il cada- riale cl, Filippel/, e altro. que st e ve- imporre il nbasso del .'>0 % e la confisca .degl, 1lf1li di guerra - gmn fal~1lc Yendella della sloria, a loro cialismo! ... vere lo elevano in rtllo. nella luce r-ilà balzano evidenl1. rampo di ballaglia dei novelli ... amatori d'llalia - erano cli marca fascidei grandi martiri della storia. I Alla uigilia della_ rr:-arcia su Roma sia e citò, sopratutto, per lui/e que~te cose, le parale del • Popolo d'Ifa. li SILO corpo veniva mutilalo cini- non aveva :lfos_sol1111 espre sa lui/~ lic: •, ossia le parole di MussOl/ini. L'opinione diB.Mussolini intoranlolamonarchia itali na oamenle, e /a sua anima riuniva piu la sua amm,rcr;:;,,one per C. :llalieol/r, (;li assassini. che ne m11Ii/aro110 orrenciamenle il corpc quando si saldamente tulle le sue energie per, c!ie egli sapeva capace di fronteg- ui<lern scoperli. /o nascosero e ricorsero a 1111a farsa cli giustizia. ;\/on pe1· sollazzare gnomi e cobol-, rute dal.la dom.inozione simniern, avrebc/ire la ,\Ull poro/o. come se q1iel cnr- gwrlo? I mandanti arrestarono i mandatnrii colla tacila intesa di risolvere di, lemuri e simili; non per dare pro- bero anche tollerato il potere temporale po non gli appw·/enesse. l Miser chi, maJe o,prando s1 confida, ogni cosa in famiglia. y:1, ormai superflua, ma sollanto per dei papi. Le nostre anime, quando pensiamo che ognor star debba il malefico occulto, \'ennero, dagli scontenti, i memo,,·iali. che rivelarono. per la bocca di dimostrare il ,·ero Yalo,rc degli avve- «Cosi i Savoia medesimi erano disposti a que."to grande eroe. a questo mar1 scrisse Lodovico Ariosto. E .llusso- /fossi e Filippelli. dopo la minacc!a di Dwnini di fare il Sansone, quello nimenli. che si slanno svolgendo in a_llt1ri!'uncia di Roma, se il popolo d'lt.1lire del socic_rlismo, tornano a pal.pi-' lini. ogni Canto, sia negli alti es/e- che tu/la l'lla/ia già sape1JC1. .... Ilalia oggi, ripubblichi.amo, in quçslo liu dopo Aspromonte e Mentana non o. lar~ per fa/li, che credevamo legger~- rinri cinici P ipocrili. compiuti per Si perdei/e - come al momento della scoperta ciel e/e/ilio - nuova- giornale, questo sc1·illo. che B. ~1us- v<'sse spinto Vittorio Emonuele II a comdar,. Sono. dopo Socr:ale: c! 0po_ Cri- OcC'llltare i delilli, che crede ignoti. mente la lesta e. nella paur'1. cieca, si soppressero le ullime /arvale {or- !-!olini vi pubblicò il '.30 ~prile 1904-. mettere l'enorme «ialossadu» di Porta Pia. sto._ cl'~po Br_un~, poss1b1/1 s1nul1 fil/Il a/11. che .\Omiqliano a/la excu. alio mc cli libertà. ~ç,n passati venlun'anni. ~o ~uella brecria, fatta in ginocchioni, 1 e S!mtlt eroisr_ni? . 11011 pel1'La (sc1L.Sa r1on ch1·c~ta), ."la )[ " o ·1 S / I I f · · Q11ando menti,•ai? allora o adesso? Sllvoia entrarono al Quirinale.» _ ~ , .. a ,,ans ne. , Pero ansane. 1 ì opo o, e 1e u mgenuo, nsorgerri E (,. ,l/a/leou, puo stai:e accanto a nelle parole impr11clenli. quando la davvero, ora che ... glt sono cresciuti i ('(lpelli del giudizio e ha riaperto O ha mentilo sempre? -, poi? . . S?crale. che beve la c1c1~la ereno. paura lo fa pià crecu e v,olento. ogni gli occpj. in onta agli agguali delle .. Dulile proslilule, e punirà i nemici Quakuno osserverà la Yiolen.za di - Dal 70 ud oggi, la stona della Mor!fìritan~lo ( 11tto. c~nche un allro mez-, tan/ 1> Mu~snlinl. si confessa. i d'Italia, le carical1Lre de//'anti-ita/iano F. Nietzsche. parole, oggi. col polere. lradolla in n~,rchia è la ~toria di ~a Lun:ra vergogna. : ora cli u,ta, dopo avere a_scoliato i Dis~·e. f)er esempio. al/.a Camera. . 9,1e,\'/i messeri, ch_e danno il ~ome rl.' J/r,/ia alle risorg,enti specula- vioilcnza maleriale alt'ombra di co- U_na turba. d1 ~arass111, eroi dellai :-.esta /et senten:a sen:a scomporsi e par- nella seduta del/'11 febbraio 1923: ,101~1_del/~ clos~i. r~trtv~. slrelle_ mlo~·no_ ai r_-11der(dinastici. sono i più 101~0,. cc:nlro cui lanciava ingiurie q1?mata .. dt~d~ ~ assolto oUe car'.che. pub- /a/o ai giudici dinan:i ai secoli; può: :.'\on ci è nienle da discutere in, uen, , sol, ner111c1d 1/al,a, la c111stona. ,/ cw genio hanno illuminato e (l'in,grnna è una forma d'i. ,·iolenza). ~lic~e. S1 n_pnstmar?no _1 me1od1_de~ _g-o- ~tare accanto a C_rJ s;to. che conosce m~teria di politica interna: quello son cleslinali a illuminare il progresso umano. che ci concluderà nplf'u- L osserYazione più naturale balza emi pa,ssat'.. La Dm~ stJa fE>Ceinchini n.l il suo f~tlo e va rncontro ctrl esso, che ne-cade, accade per mia precisa nione e nella emancipazione dei popoli. dal falln che non solo si csalLa, oggi, P_apa. L ltaha aveva bis~gno di pane e :u prorwn.:iondo. clalla croce, parole di e direl!a Yolonlà e cliclro miei ordini Il grido eroico di r;. Jfotteolli. in faccia ai suoi assassini, il grido. iperbolicamente. quello, che ieri si <l_issaniuatu ~- un eser~it~ e da, ~a. mnun eroismo fino a/lom ign.o!e: Jm_o lasqiti,·i. dei quali assume- natural-: ch_e boller_ci cli eterna infamia m~nd(ln/i e mandatarii. sarà il grido sue- è Yilipeso, ma si compiono, sollo i ~ 1:~nt/evaf ;5°~~ di ~ige_nernrsi mt~rS/are accanto a Bruno. che rinfaccw nwnl<' p!rna P pe1·sonale rcsponsa- glrntore d, tulle le coscien:e. unite per /a riscossa e per il trionfo della m10,·i auspicii, delilti contro la liber- . I' Il e u ~~ia a ne_~ unprese co oai giudici. dopo la sen/en.:a: .hele bili!à • i ciuiltà socialista: l'cciclele mc, ma l'id"a chr e· ·,n 11 e1, 11.on lo ucct'dei·eL"' tà e lr 'h<>rsone come mai se ne era- ni~ 1 • ~ogno I un ~ st~o guemifon- . 1· d · } · L L d 1 "-' 1 • • dtdO e di tm sovrano 1mpenalista offolfr,' piùdpaura ,•oi c 1 1 con annarmi e 1 e, " Le mie dcci!'joni maluran.o spes- mai. r Ja,·oralori benecli1·anno il mio c:ida,·C're. i miei fìcrli si crloricranno 110 1 \'C u 1. • 1 nel songue di Abba Gar"imo, cli Amba A.. 10 1 essere eone annalo. e assensce. · .. o di n"lle. nella solitudine del mio ciel padre loro. \'iya il Socialismo! 0 "' -cggan,o coloro cbe hngono di me- 1~ di Do°' r prima di morire. che egli non mor- snirilo e nelia ~oliludinc.: della mia: ---:---========================='----- ra,·igliar~i per le_ nc:sLrc s_crene. im1 _:__ Il po;:1~ affamato i·eclamo' pai,c ed l'à. ma l/Jivrà ne{ trionfo delle verità I vita piullcslo arida pcrchè ~carsa-, 1,• •1 t' • b tt "•, * b1 •p~rsd~nah :·alulaz1on1 sloncl~e,. men-I ebbe piombo. La Monarchia decoro' i mipropaff.CI c. . . . tncnlr SO<'ieYole. Quelli chr sarcb- ascs11m raano COoIros1mo I ['.(' 1.:imo 11lor~ n?'mr a cleltll1 efTel-; lragliatori delle moltitudini inermi, tentò Jfo' cr1rncfici cl, C. Jfctlle_oll( n° 1 :jbero i calliYi c:onsiglie1•i sono cinque . . . l!,·amen_l.c co1:1pml1. ~a se non vm·-: di abrogare fin le pu' semplici Libertò ,:opossono stare .acccrn/o ai grud,ci d_1 o sei persone. che ,·engono da me i ~nno. , al~La1 ~, no'.1. e colpa nostra i ~-ti1,uzion,tli,strinse patto d'alleanza coi Socrate. cli '.- 1 : 1 st~. cli Bruno. Quelli., tulle le m::illinc, al quolidi::-no rap- il segno sacro collocalo dalla vedova del MARTIRE, ne d<'1 fai!,. R1cord1amo IP parole di i.emici di ieri. per quanto 1mqw.Jecer_o 1111 proces1porlo. per farmi conoscere lullo S b 1 • - 1 f , • D:rnlc, COJtYirt.Lidi certe siluazioni: I - La Corte ha sei,,rp,, 1 ·nrlui·to ~ull'nn- l // / ·apernmo enr e 1e co a e I a- esp11mcre le sue sndiche so<ldisfazio- - ~ .. :;o e ass11nsero. e l11Clll?. c,1 ~ -~ ona,' quanto succede in Tlalia, dopo di che scismo percltè se ne dc:,·cssrro of- 11! .illa vigilia dei de lilli ordinali alla chi> ~11u111,/ol'argomento della mente I <lnmento generale dello politica e in s2nso la (rcm_e::da re.sp_onsab,IL/a ce, loro se ne Yanno. Quc. lc rapJJorto, salYo 1- 1.- 11 .c :illre pi·o,·e. 1 " 1- s'11111.·cea_!malvolere ed alla possa. : 1enzionario. Ogni progrresso venn<> ostaalle .\on uoq_l:amo, .con C[lle,lo.\·asi ec-cczionali, non chlra mai pii.t di - masnaca. n questi alti di violenza . 1 l I S r d d t C' nel modo onde sono cornpiuli è nessun rrparo ui può far la gente. · co a o. avoiai furono centro e rnr.-line ar paragoni 1 cose 1spara e. mu · mezz'ora. della conuzione govemuliv, 1 • d' I h d'fT ~ t ' lullo e solo il fascismo. Che cosa ,·o- J\11 , zmosrare e e l ere~;:;,a p_as.rr,_rn, •. \cl ogni modo dc,·o clichial'èlr(' J d 1 ,, O"net,·e - Mentre per !e èam1>a2ne ri:irsl· d;;) o no che ( rga111 (I l /p ,110 _C'lC', ei resi o, da gc>n[(' assoldala ])Cl' 'Il r - - 1111 g ver · J. :,== 1 l ' •· <'he per questi C'hc seno i collabo- i! delillo? U .ole, o pe,· i p0polosi borghi dov<>\'el!,'- come ,~na ballclll_ r~L br tgm,i/r, e u//i 1 ratcri J)iù clirclti della m::J fatica T L (LA CULLA DEI SAVOJA). i,, un c1rtigianuio rivoluzionorio, 0 nelle 1 J l b i an I ìh , ullc e lu1'Piludini ono compiugo_v~r~--, r 1 <' 11 1 . ,e Ili O a e P ipr €' quotidiana, e che !<pecialmenl<' spai·- le: dalle gricla oscene allo slerco, da) Nell'aho silenzio d2lla notl<> stellare il I grandi cttà, le truppe della Monorchi 3 /e,H e 1 '-;' · . . . . lis~c110 con mc il 1rnnc snlalo della 1· · l ct· · castel bigio c-hc·vide nascere i Sovoi,1 pi·o- i· sporgevano sungue qi popolo; in ulto,· ;n l/ 11 II' ( l!Cll/C'0/II 11011 \ ,, ~r /o ( 1v1e o 1 ogni esprcsionc dì popolo • • · .' 1. • • •. • 1 · ' dirella responsabilità del ~0\'Crno fa- li I liluvu nell'ornb1..i.le sue toiri merlate. Se- I olto, lù dove il destino de' m.iseci si ..:ova, (' ,~n / , mo /v>n\ \ e r/01111/0 as ., a que o II limo fallo alle 0}Jposizioni I 11 c ..· Il, '. ' .·, ·' . . .·· sc··,.;la. <':'l)1·imo C{lli in \'O~lra presen- duto sul limite estremo della rocci·.,. 1 • 0 i miniStri _ruhn.vono. <Yliuomini '''>litic; I ,, ' per un'l delle ainle del Parlamento. ..., " ,... so,.,·inarP .0!'1 171 pr:,gre•so CILJ/ e. 1 ' 1 · 7 lulli i sen::.i della ·trnicizi.1 P. della' , Il !~l,:.irdavoGinevro sboz,rnta dolio chiaritii I me,·canteggi_avano la pro_pria cosc-ienz,, e I l n n e 1 l /e"ole rnlp, /f'l' c,a o slrn,io del corpo alla sua sol- · 1 'Wl o ,g I fl_ll'<'I =. 11 :1 • • t ~ · mia µralitudinc . '• l · ( I l crepuscolare delle sue lvci, lo. mu 1-,1,iJi,, 1 e dwne di corte, canP.dgral•· da, u11.1 ,C•Yi- / l f I l I I I - 1·a.z1one c 1c ia lascialo un dubbio ·,., " r& .., t 0 r>. r~c l:;IOl/e e: ((. 11 ~ _ Ili'(( ~ e _P 0 - Onde il Ho.<si. ben rons(lpevo/e.: del Giura e il Lemano. Le tenebre ~on nn bigollonn, si impadronivono J0l potepolo ilnlwno. Per ru, 'l I urr,.vir, ,!i ommr:ni,cC' e mrnaccia nel suo me- 1 a!igosf~oso. oltre che per la tesla, ernno prof~nde poichè nel cielo e 1 -..1tutto 1 ,·e. Così avemmo un min:st~ro Pelioux.. r;_ .l!al/eol/i 11011 Y>nr, ,nltan/o i 11<'-. •11nriair>: I circa a sua autenticità), al treno coi un rider(' d1 stelle. Parve che rolla trndeg1a di Monza, miri rf~,f <·nc(a'.ism,o,- i>e_nsi. (' .<;r,pra- e Ed è superfluo .i,·,·rrlirli rhc se rr;!! mortali fallo partire prima. Una voce grave parlo': le classi dirigenti avrebbero buttut.• Puo- /11/10. I ner111c1cle l lta/1(:. .. ! il C"Ìnismo di C'lli hi1i dato pro,·a, è! :., . que. la. <· non allra. la pro,·a • Fu tempo. Questo maniero aibe,g:ava ve vie, ma fu un'illusione . . Questa_ !11 : ('('/ ti)__. 111111 <,di<> r111 {():·-. '.-;1Xl\'C11le,·olefino ad oggi, rom plica-! cfn.t~1;-ua c)le _si è data. ;\fa que sln. l'na fmnigliu di predoni. I Savoia qUJ L'ulba del nuovo regno è rossu di ~nit asser.:,on1 di Filippo Turrr11. 11e1la't!; chli'o smarrimento che li h!l in- 1 a piu, puo l'IYelare che qualità di n1.cquero e qui cominciarono le loro ,,.~_I gue operaio. In alto si rubu oncora. Lo I .1 • }J I I rei è sollo accusa, ma non cerlo cr- u ·' d 1 ~l!(L memorr, JI <' ory_:,o'.w a •?m~. 1 ,·,•s,1, proprio quando dO\'CYi clomi- 1 , in, nel altro. st a. mberto Biancamano è un:.i delle lea-- scan a o travolge uomini creduti integerrir/1111111:a:,flr, oppo,r:ir l~l,_ nel tnrJ<'Sl-j;nrr IC' silua.z:oni crr•alC' C'Sclusiva-• q-enJe millenarie. Conobbi i primi di l~r mi. Lu lotta ingaggio.la dai partiti estremi mr, rie{ ne[anrlo as.<;ass1111{). mrnlr da [r, li inclucrssc ,:cl orclinarrl ~è si dice que~ 1 la per gli alti in stirpe. Ernno violenti e astuti. è una lotto di epurnzione morale ... ». E l~1 parola 011slera_ e sol~nne_ rii i ,~c-i:la di ~oppre~sione fìsic~1 duranlc I corso, daYanli ai magislrnli ordinari «Copac1 cli qualunque de)jtto. CoU'as• M'urrestai. E la voce, gmye, riprese: T1Lra/1 anc?ra ~rheggia nel/ an//nO I h min lalila117:i. e ncll' <'YCnlualità 1 ° n.l S~nalo. Non cli li, cçrlo, può &'!SSin.io e la frode stesero piu' Jung-i i con. - « Quando dunque il popolo saprii nPtnoslro e dr lul/1. Essa - qllella pa-, di>!!raziala dclln mi1. cnllura, sares.li 'i ,·cmre il processo e la condanna. E Imi dei propri domini. Furono tl voli.a " tnre le stalle d'Augio e dare al tronco?"· rolo - fu e/ella a/ po poi() italiano e I ecri~lmenl" un uomo dislnilto e con L'ultima. quella dello slerco - non possono, quei consessi, fare ciò ,·olta schiavi e p_adronì. Da pastori di- MUSSOLINI BENlTO. oi popol_i di /11/lo il mondo. E non si· l;, clisgraziat.amenlc. il regime, per-, nulla ha riYel_aLo di nuoYo. Sollanlo <·~ 1.c non ancora ha ·fallo il popolo. vc-~ero guerrieri. Appogg-iandosi ai poçpegnero. I chè la mia lunga e dell'1gliaL'.l· clichia- ~~~~ In sL1;az1alo ancora 1111a YOlla CIO che spella solo nel esso di fare. H·nLi ebbcre un feudo e un aistello. Fu e M Quando - quella purola - inuo-i,·nzirne doCLllll('lllalc è già, si capi-'lnn:ma do1?nle della \'C~o,·a scnz~ """"""'"""'"""'"""'"""'"""'"""'"""'"""'"""'""'''"""'"""'"""'= ·11 principi~ del_lu loro potenza e di un ommemoarattreotti caua la .\"emesi della storia, e.\Sa gi11-I sre, in mnno di :-i miei fìclal issi mi P. I con\urlo. l'Jllll0\"3ndole I momenl1 6 M tt t l I lungo segtut? d1 guerre. Attraversati feti.. algnlftea PPOVOOaPe?I si amen/e. 1/Crtr.<-ar,a/u(li i cornponen-.' chr pralicnno d::i,·,·ero i doveri del-' più alrcci di quesl'anno del suo lrc-/ , a 80 t conoscbneane I cem:nte van secoli di .crisi, i vecch.i pre .. li del governo e tut_lo il _re_gime. l'amici.zia . .. . . . 11.11en_domarli1;0. E s,i è_ g.rida_L_oa_n.co-_· ,afunziodnaeflascismo I desluoalccoliti! doni si videro duchi aspiranti al p:inc;- Si è lanto dello che lui/o è morto 1 a sollo le sue finest1 e \ 1\ a Du p.iLo. Collo. soggia politica del oircioìo lo ·1 0 · 1 · - 1 · (ìualcww. JJPr t 1'JOcnsia, SCCLJ'.>f'.JÒ Le n()/e JJILI v10/en/1 liel/"Age11.:1a · 1 ? ·. 1 · · · ' · 11 7 - , - 1 '> c!a 1s1:10, , partito socialista, - m 1111 g1ugno. 3 giorni t)ri rn n, di es- ragg-iuru;ero e da queste nude roccic stese- / I dal g·ouerno, ma, poi. rimase nei ran- r /)Ila eremo seri Ile da ,llussolini. co-, '· .. · . . . . . . . 1 ~ orga111z:.a:1oni pro et arie. I' Avenqhi, come il Gentile. rirlol/o - rome ,nP ,,w·iie certe minacce feroci pub-I.· ~a Le.,i ibi_lc in,ell'.,a, cl1_e D~rn_Lcsere a ·sa.s,nato, G. :\,[alleotli, 'allo ro e unghi<' sulle prigioni terre del PiP. lino. ecc. ecc. -; . ma ecco che ba- ·Ji è eletto a_llm 110/to - ad esaltare' /Jlicote <la taluni giorno/i. , i 1, ?l~c, a, :1 cme.nl':; .anche. alle C.?SC, ~\?foo di t-f'Ldle1l·?lli_nnl1oslra l'organiz- ntn~ aspettando l'Ituubliab.l.lEa terza Italia sta una commemora.:ione perchè ... i ti mangclllelio e Farinacci, quasi per E. in /1urlrtmenlo, (excusalio non pe1 lcl m_01 lr. clcL fì~lt_ de_ I e o_nlc_ l;go- ,,< z ·1ne c1 e I I. e ie a,·c,·a, come ch17 ovlevf~libesse_:erep icano, fu mon.:ir- morii siano impediti e violentaÙ lmo pc1de d1 effìcacia al tonfi onlo w, 1 suo ccnlro nel go,·erno. pre- e .ca. 1 ustien delle campagne savo-. Q Il . . . · mo:~lmre in quali mani e caduta, 111 pelila) parl~va di parifica;:;,ione e di \Il.' ·I . 11 < ·r b _ . · senlò la scgucnle inlcrrocrazione: ; iurde, i banditi di Monnetier, sono og-g, . ude._o che avviene m !talla per lla1rn. la scuola. dopo che il gover- norma/1:zri.:1onc. !·. 1 . 1 (• _< 1 ~.e. no,e a e e Y com~ li sotto -1, 1 - cf t 0 al Q · · I D' • p h ? C impe Ile la commemora-ione dr G nare errt sce.<,o lanto ·n bCl.'·so. / C'era. ora. pro11rio biso"no di Fa- cl ia111,,,1 il ~?mm~ po_ela lisa, pe1 . . <;Cri o c11e e r,'interrogare, Lunno.e. nnrru: ere è he fanno? A/ Il 11·.. . . . " ,. • . . 1 .' · .. · 1 • il. a,·er lollcralo 1l clelillo mfame. fallà. 11 governo per conoscere il numero AUti domanda, rni volsi e risposi: a eo I P lllCTe~l,_bile. .. Il c1n1smo deg/1 assas<;111; di r; rrnacr ,. c 1e nvela,<se. pw o meno l ·1 . l li 1· degli addetli ai Gabinetti cli ciascun' «Brevemente ti diro' perche' la terzn quan~o nor~ ~' e_saputo p1u come lfalleolli 11011 p'otrà m~i- farci· pen~ · volontorir,menle. il resto? / per 1 ci 1 urs 1 , 0 1 ,l 1 1 '.1 upeno ( e e gen i -l 11· · r r minacciare s 1 e neo, Il' · l · J . . I . :rnrc l )C a 1a, se mcnomn.rncn r 1 1n1.tro. sollo qual. iasi forma sia- ta iu è monarchica. 1dgo n.idogdgvovo•n . · 1 so Cl . tnsu LO'. sare. ~1e e'ssz possano cl?,~vero tl,u- 1 .J':lln ha_ parlalo anche r/e/l(l su~1'conscnli~sc! no ;~si ivi comandati e stipendiali. ! ùol 21 ol 67 furono sulla breccia, com- ~I q~ale. !lClluralmenle,_p_orta con sè clers1 1nlor r:,_o ~ Uf:- cle(ì1_11l!voa~alla- r1111~afmwne, 1/el modn c<'.roe ~ss,-1 Pensnlc! ,\ distanza. di un anno si t mlerrogante chiede risposta• p~esero troppo il bisogno d'unitò e d'io- 1 pr ofum~. della ~ua or191ne. men/o degl 1Lal1c'.n1a tali .sislem_1. .Vo!, sie 1:-t~ltfTPrenle u_lle ;;;ufT~dei_ suo! e~, rlc,·a di nuovo il grido in fame negli scr'.lla. Mallcolli. I d~~~11a. ~uzi~nale d~enticando ;1 l n~s(t 1 .le/lori po.'Ysono leggerne I!, pol!·emmo cl1mostrarfo. E,,;s1 - e por:al1. pe,· m<'gl10 clom111arl1 e lrqw-1 orecchi della più cÌcsolala e pii.; alro- Chi, accanto a qucsla inlerrogazio-1 pnnc1p'.o cli_ libert,i. L'ideologia repubhli- la n~t,z_,a, ,11 _ques_t·o .numero. i segn! non mancan~ - pensano_ che dw/r. 'ccmcnlr offesa clrlle veclo,·c: , ViYa ne, pone la sua espressione dopo il' cono visse '.nt~ns~men1e fino al 1849. A Ora I looctalorr cli sterco trovano ll!lCL n.::ossa avverra dop_o .molli an-j ya /l{Jn se1.vono queste e cento_ el Durnini __ ! . . suo ultimo discorso- alla Camera sul-' ~omo tento d1 Vlvere nella reallò. Il pe. cl~e C01Tlf!1emo1;a,re Matteotti è una n,,. an.1.1,1:10(/e _generauom, ~vendo_! mille altre cose c~m_e que.~le per dtre Du1111n1 ! ,\la non e eolu1, che mc- la frode elcllornle del 6 aprile, ha I ~10do che d~ 9 febbrofo va _al 3 luglio ~ p1~v~caz1So~e '· per su,_ gl ita/La~r._ -~~con.do es81, ovni ancora rhe cosa e il fascismo e che. rilò i carismi del d1t.1cc,per cui aYeYa La percezione della chiara YiS'Ì.one: _n.~ glor_iosa ~popea. Po, fu voto ,;11 e1/o._ i prouoca la caduta nel f'lleryw_ e poss1b1l1ta di m~overs, ~ I r_osa s,;_110gli as~as:,;ni di G. Malleot- ben ragione di allcggiarsi a Sansone che Mallcolli n.veva deJ1 fascism , . soht.a~ e d, ~sU1]1. E mentre olcuni dei f~ngo_ d1 tulio un vergognoso edifina'!ers1. A p_ar:Le_tuyo. e ,l perchej /1. Es.s, .sono nuscili solo, cogl'in- I nel lempio dei Filistei? della sori e, che, dia un momento oal~ vc-~c_hr1e~ub~lkani, rpur di ragiriungern la c10. d1 menzogne e .di violenze, per- ~ssi. com~_lutli ~ rei, 111clina1:o ~ pen-lcompos/1 lrucch_i, a meglio esaltare' Ricordale: Ad Amerigo Dumini, l'altro, lo allendeva, dala la condi-· ~nito e lmd~pen~enz~ cl.ella patria, ~ucn~ c~ie quest? mo1_-10 è _il_capitano, ora, ~are cos,, que:-.;/e osservaz10111' n~n ,-- non J)Pr mer~to l~ro - la gra1Lde alla uigilia della sua ripresa fascista. zioni di cerle cose e la nalura di ce1·- f1car~no l~ li~erta, .c1oe la Repubblica, i dt .tutto I esercllo· ctvrle -dei viventi. fann.o (!he .degradarne an~ora l azw- (ìg11ra del Jlforltre. il quale non è Di chi era quesLaJ dedica? Di '.\Jus- li uomini Egli, allora, disse con se- S_avoi,a,.b~lanc1o.ndosLfro le combinozionì der comballenti per la giustizia. ne, rspzM_la_solo CL gare~1l~r.e. il pro-,m?rlo f!l,a vive~ l?, sua 1_,oceaccusa- 5olin.i. Lo slercol E chi non ricorda i·rno stoicismo: E adesso prepara.te- ~.1ploma~1ch~e sfruUand.o _«i g~di ~i do.. . La_ sua {igur~, che splende, che prto domrn,o, nella possrbil,la creala. /nce d1struggera ti fascismo e cc111-le oscene' fr::isi che lo slesso Rossi mi la bara. ore», riuscirono ad a~nrs1 la via, d1 Ro- gwd1ca, che gmda alla vittoria, incuda c_oloro, che. prima, qvevano poi-' cellerà, dalla storia d'Italia, la sua non volle scriv~re nel uo mem01ria- Quesl . I , , r ~~ Lu Monar_ch,a nentra.v'd nE11l'ordinc I te spavento. Provoca ... le paure e le letg)'o ,.,..,n J'i". t )ur1· r d' o I I f a consapevo ezza pro1,on1da d1 idee e favorivo ,ili. interessi economici miserie ,norati· d' f t I h . ...·.•. o· 1 ""IIUl I r 0/Jerg gpr an CO e, e rasi, con cui Mussolini soleva pone in l) -j ]' . l ' 6 1 an a gene e e si eca l ma mca, m a lo, J[ suo delle dossi conservatrici italiane che, libe.. regge nel vuoto. '

I T: \ 7\7.:'~r'. '!;7'"L T. '· 1r:r. • "7":":~ ------------------------------------ Fra i pion1·er1· della redenz1·odne1· popoli' ;: ~;~,:~:~:; i:r~:~: ~g~:;li;~es~~;~~ I raie. S1 vedrebbe come e perohe, da quel popolo, che aveva tanto sofferto, s.>Lt0 Un nobilissimoeroe e UD clamorosoprocessodue volte millenario. t.. s~J,1.avitù d'ei Faraoni e aHrimenl_i e, Fu dalo al gc1tialc Ferdinando I t l I t l La.. -·sailc, che come nessun altro se1)- I d • • • t • • N• d• • ne e101ore, si era ano e ~va o, usci et gran I r1toro1 S or1c1•. lente I nuovosotto d sole. parola di liberazione per tulle le genti P<' maneggiare la parola. lllll(Jll')a, di ed ebbe, questa parola, i! più alto inter- esprimere in roche parole ciò che Fra i pr«ccmcetti derivao.ti da igno- avere mellevano in comune, in guisa ohe ai vostri ipa:dri, voi perse~uita,te chi de- cosliluisce La Lara fondamenlale, la d · ff' · d tl · L I / · z · .i· ,;rete in Cristo, accanto ari cui proczsso Nella forza del destino ranza, a msu ,1c1enza o a se ansmo, e paro e i mro e i tuo vemva:no •,ll· nunzia le irigiustizie e vi oppo.net,e a.Ile •· ,·crf.!ogna massima della società di- • L_ li ò' I l · \'b · · è ben degno d1 stare queilo di Stefano. ~ vi •M que O ·. non eggere a cum 1 n men:ticate. qpere di giustizia, man lenendo il popoio """'"""'"""'"""'"""'"""'"""'"""'"""'"""'"""''""'"""'"""'"""'"""'"""'"' visa in cl.afl,i: in essa trionfa non il T dirigenli del movimento russo di i;ranide valore storico e soda,le, 50] Ciascuno <produceva ~condo le sue nei pregiu,dizi. oppr~mendcllo e ucciden- diritto, ma fa for::.a. 1 non riccnosc-ono nè nconosceranno temporeggiare, lcm poreggiano per manoYrare. Non sono stati capacI cfl spunlarla; adesso, la Sindacarle Rossa è fallila - ebbene, si Yolla faccia, e si cerca cli annienlare .\mslerclam non dm! dli fuo1i, ma dah di denlro . perchè essi son diventati, altra-...erso i forue e aveva secondo i suoi bisogni. do colcro, che svelano il male. Qurnri ComIIecomopn, c. asslnelll II dirillo, la giuslizia non esislono,1 mai un movimenlo che non sia guisecoli, monopo'Lio di quailche religione Quest,a, che pare l'ultJ,ma formula del deliibti, quam,ti assa1ssini non l,a1nno com- è la forza, fo1·za ccon.omica. potere I dalo da loro - cd a cospello cli lulle o 1Pantito o scuola. ! socialismo moderno, è, invece, la pra- messo i voslr.i padri contro gli assel'!l>ri è ■tata aggredito a Orvieto I statale, che clcllano leggi, clelcrmina- le organizzazioni. essi riconoscono il Uno ,di col-ali lib.i - che è poi una tica di quei pr;i,mi e since,ri 1Gsse.rforidel- <lei vero? Non iuron0, forse, essi, che no le ,·iC"endc sociali. dirillo implicito di adoperare lulli i raccoHa rdj libri - à la B~bbia, la quale, l'eguaglianza umana. 1m questa formula LCcisero queili che parlava.oro come Ge- AnchIlecompaCgnaorini bastolllfO Proprio dalla Russia - ·0 ironia mezzi, il primo dei quali è appltnlo a parte le pecU1liari considerazioni r~li- sintelizua,va:no i diritti e i doveri, secon- sù, de.I quaae voi stessi siete stati i tr:i- Hiporliamo dall'Auunli ! la noli- lragica! - ne vie11c la prova, ::uizi quello d<inon mantenere i propri imgj,ose e le possibili inlel"!)Qlaz.ion.ie alt.z- do un ordinamento sociaHe, che, a ragio- ditori e gli 1..ccisori? Uomini dal cuore zia delle brutali violenze compiule neg'i ultimissimi Lcmpi ne abbiamo' pegni, anzi, di assumer-li pur sapenrazioni nelle varie traduzioni dj lin5,1a ,1e, riLenev,ano il più giusto, e, quasi a e del cervello indurtli nel male, in '.al conlro il compagno on. Cassinelli, an1lc due. una più lampanlc. umi- do che non \'C!Ta,nno mai mantenuti. in lingua e nonostante tuLto ciò, rimane commento di tale forunula, Paolo di tnodo v~i avete sempre ca'lpe.s,lala e tra- rhc è slalo il mese ·corso in lsYilr lian.Lc dell'a]lra. Comincio dalla più Gli ing:.csi - e sopralullc1 le orgauna del'le più gr:>mclidooumenlazion.i del T•airso scrisse: Chi non lavora non deve dita queMa leJ!i,ic, che frngete di e-usi,)- zpr:1. !~gli a nd,l\ a a di f'cnclerc un cc- recente. In izzazioni c·.h·essi rappresenlano - pensiero e aule-sta il grado di civiJ.tà, a nw.n~iwe. Ainche questa espressione, co- dire. Voi, che pu11ile gl'nmocenti, gli as- muni!-'L' per un procc.,;so politico. In seguilo agli orrori che si S\'OI- polrebbcro pagar cara la lorn ingec-ui, prima dell'è-ra vo1gare, era pervenu- · me si vi>de, che i p1u rit.engono deiMa se.rtori del vero, coloro che fanno sacri- gono in Bulgaria, dei quali si è fallo I nuilà. lo ,il !POipoloebreo - don-de ha avuto o-'. oggi, ha, i1:veci:, "enti secoli circa di fici J;er la giu.;tizia ». 1·isalire la respcnsabilità ai dirigcnli ~la 110-n di queslo soltanto voi-rei rig'.ne il concetto e il movimento dellla; v~La. I Successe un pandemonio. Punti sul vi- di ~fosca, additando \'ienna qualc:parl::irc in questo mio arlicolo. La & l' · 1 f 1· · · J' N I d LI I · · da un uomo I t'Cnlro di congi1tre comunislc, :I mi-, méla cd i metodi dei russi sono noli u5ua.g 1anza socia e ra g 1 uomm1 , I · on ma,nca vJ.c.o e len enz.e ma, ..i , o- vo, con un eonmo coraggio, tutto il mO'lldo - e contiene una sommn r..., 'Cjmmdo si badn,-..-aai fatti e non ,Ile candidato alla pena capi.ta!e, i ~:uJici nistro clcgli cslcri clclb Hcpubblica. e non può su rei lare sorprcs'.ll alcuna di verità nei riguardi del.la natura um:i•; pardle, quando essere qualche ·cosa .,0 • urlarono, con mallo furoTe, impoten,te, ! :·u~lriaca. pronunziò un appa siona-1 ch'essi, proprio essi, vogliono avvi! na, •·",· cl,e d' 1f·f1· 0 ,:J 1~=nte ~: puo· trova- 1, leva d,·re ~-•~re oan,d'tdato alla nior'e, le lt li Il l • , lo cli:-:ccrw per dis-colparc la polizia cinarsi og_gi ::id .\mslerdam, come "'"L · ~ •M• ·~ == • pera ro, a conce are O so ano, a smi- auslriaca dal solo sospello eh' essa! nessLu10 si mc1·axiglicrà . e domani re un gran pensa 1t.ore, che ron le ,abbia' tendenze non prodttcevano scissioni, !J0l' nuire il vero, le più feroci minacce con .- I 1 polesse tollerare cose simili. ll di- essi lanceranno La pal'Cla d'ordine di medita:te e, spesso, messe in raffnnlo quanto fossero ra.dioa·li, come quelle di !;Csli di irreifreJJabile od:o. Dice il :ac- ~c·or!'o. che certo non fu lcncro per fusione _ dirclla od indirella. palese a.ci alltri libri consimili, precedenli o con-! Padl-0, sp:r;lo la11go, e Pietro, r.ircoscrit- conio che prima si turarono le orecchie i metodi bel Ce\·ichi, prO\'OCÒ il ri.1 0 nascosla _ cc,n LoncJ\ra. temporanei di essa. I to in certe -fonmule. i:;er non sentire e po.i, di froo-te all'i.m- senlimenlo del gc\·erno sovicti ·La, ili Quello in,·cce che può recare sorGiovan-ni Bovio fu, certo, dei moderni I Si agiva per lo stesso fine, si credeva pla·cabile alto di accusa, :i vvenlaronsi I · · • d' [ · • · 1· · · L d 1· · I · Wl-O dei migliori interpreti di quella ào • 1 a ciò che si diceva, e gili sforzi concordi contro quall'inenme invincibile. Ogni :e- dinazioni in Austria, pri\'ando cos.i __ ullra riformisli. pi-iYi di ogni e qua e ... mm:i,cc10 1 11<:tnJare p1u or1 presa e a'yvicni.amcn e eg I mg es1 cumentazione, come testimoniano il suo I avevano effetti, che, oggi, agli occhi scel- ~ola fu calpestala, e, mentre per a,ppli- le singole dille capilalisliche della qualsiasi visione del diYenire rivoluCrJsto alla lesta di Puri,m e il suo Pao-l lici dei mode.noi, h=o del miTacolos.:>. care la pena capitale, occorreva l'inter- possibililà di fai·c affari coli.a Repuh- zion.:1rio _ ai sindacali comunisti. lo d,i Tarso. A ragione egli disse ci1c, Infatti noi ci stupiamo al pensiero eh-:, 1·ento, ,la sanzione del p<Ylere romano, blica operaia, getlando sul lastrico Orbene. questo allcggiamcnlo lroiva voLgair,izzare i concetti <l'i Cristo 'l:lle, I quc!Lla gente senza leititer.1>- cOIUe .;o- l'aocusato, che incuteva tanto spaven- diecine di migliai.a 1 di operai che Yer- le sue radici e I:), sua spiegazione nel i;er J,a civiltà, più .di cent,o v~ttor.ie ~art-1 levano cl,iamarla -, organizza.sse no:i lo, non solo non s.i ebbe il regolare pro- Ecco il suo rcalo ! rcbbero ccsì ad ingrossare le fìlc già j fallo che il goYCl'l1.0 russe rappresenguinose. solo comunità potenti, ma concE!JJi-ssee cesso, ma sub~to fu frascinélllo a viva Dunque, in llalia. 11011 è più leci- sì rilevanti di di. occupali... Ln - 1ainchc a -cospello dell'InghillerNon pare cl,e !a Chiesa oallolica - ia I a.ltuaisse l'ardito disegno di inviare pr(l- forza, [uori debla sala, e per Ol'dine dei lo far l'an·ocalo? Come Ca, 5 sinelli. ( socialdemocratici austriaci, spa- ra - l'accesso al più vasto mercato quale ha monDpolizzélJlo per sè ,la Bib· j pagandisti nellle princiipali terre del mo.1.- paurosi giudici, raggiunti pubblicamente la l' L . ·. •. · d.L: ,·cnlali cli un accrescimcnlo della <li- c_lelmenda. L'Inghillcrra ha pure La fjia e Cristo - abbia avuto .ma.i tro,pp,o, do, sfidarndo 1a difficoltà del viagg:o, cLa sì ve-ridiche e Lremendc ,1:ccuse,fu tr.:i- ,(\ 1 / 1 ~ 0 p~ n c?mtagn_l scnof impe 1 1 ! :,,,cccupazionc Jrnnno aYulo parole dii! tLa piaga dcli.a disoccupazione. in~ere~. a di;ulga.:e. quei_ libri e I~ ~ub: I de~e 1leggi e del!e Lingue alt mi, oltrechè spor~alo i.n luogo sollilario, fuoTi de1lla ~;1 ~ 1!cre Il t o,·en . pro essi~na. 1 .biasimo per' il ministro \'al endosi I Il riconcscimcnlo della Russia da bhcaz1on1 dei pnm1 scr,1ttor.i cnstiiaru dei mezzi per vivere. • crtlà, perchè fosse la-pidato. &guì tina l 1 ?' 1?arc.: e:, ~ropri~ rnan st ~ 1. 1' della medesima argoi~cnl;izionc· co-1 parte di ì\Tac Donalrl fu prececlìulo ohe meglio Ili inlerpretava'!lO, ed ha ;,er- Era, secondo aJlcuni cro.rusti, I' anao St:ena orrenda. ! .:l 1 o·c-~ dCllO llOlll· piace, a,1 1, m~nl opo l]Z- mc mai ::i~·clc <lannegainlo i n~slri dalla quolidiana pubblicazione sul z,. ,11 e po c1 e e e.e a , la pu )- . 0 • · I l p ·t d I L seguitato chi, riportandosi alle origi,1i, ste;sso de-Ila mor>te di Cri,sto, o, secondo Furono procurali dei carnefici, sgher- blica italiana. · 1·:,ppor\1 ~on un paese che rappre-1 1 1~::nf e e 1\, ~~·L1o I e r~·oro l:,a parlato di r.iforrna, •da Poonparazzi ;i. altr,i, i'aamo 37, e Pilato era ancor.i il ri o malviventi assoldati. Questi si tolse- .\ 1 com ragn(, (:;i:,5inel i è a t{U .. inli ..;c11la I u 111co mercalo per l'cspol'!a- · e e • e eneo e e Ille c 1c a \Te ))e1·0 Lutero, da Francesco d'Atssi,si a Bruno governatore romano de!La Giudea. UnJ. ro le vesti per assestare i colpi di pie- come lui, sono oggt·llc, delle hrigan- 7iOn(' delle no!;lrc merci. \'olcle au-1 ri.ce~·ulo orcli11azicnj dal go_\·erno _soe C~anella ed aHri mrn-0ri, fino <1.i potente associazione di cinquemila per- lra con ma•~~iore precisio.ne e, magari, :esche Yiolenzc, lulla la nostra soli- menlare la catastrofe della disoccu-, \'ICL1·La qualora esso \·emsse r1cogiorni nosbri. sone era stalla costituita a Geru,sailemm9. come disse il Rosadi, per colpirlo pri- d:irielà. par;ienc? no!'ciulo dal go\·erno brilannico . .A!lla de'nicazione di Cristo è concor:;o CQ[oro, che la dirigeva:no, visto che p,{r ma, con ripetuti co1pi, nelle pal'li non .,;. Da. tulle le parli si fanno pressioni . Anzi si è Lclleralo ì\lac Donald al non so'lo la leggenda, ohe traJduceva il provvedere al'1'aanmi'llistrazione, lra.scu- tali, aumentando le lorlure de!l marli:io. Roma. 6 · sul mini ·Lro, il qu::ile our aYendo del-i potere solo perchè si aspella\·ai dal bisogno e il dolore ,di ~li oppressi :n ravano la propa.ganda, nom1narono un Forse tale fu l'orcLne o la premura dei ' l'na breve infornwzionc dei gior- lo in pubblica la mille ima parlc di, d_i lui ricon,oscimenlo !!lei Sovi~l !I spera•nza, ma anc e quel fenomeno, che om~tato aimmiruslra1Lvo. e e i servi e1 g1w 1c1 o e.si. ~ ~ h C · f d I · d · · :1· · ff · nrdi di slamane da On·ielo rccav,a ciuello c11·egl·1 ecl · 1 L10 ·1 co 1•1·el·1g1· 0 _ • 1 r1sa_nan1enlo 1 de_lle fìnanz_e, la d11rn-_ è iprqprio dei periodi di dominaz.i-oni ti- A fur pa,nle di un tal comitato fu chia- Non un gesto di pa.ura, non un gemi- ehc il no st ra compagno on. Cassi- nari politici senlone e pensano. fa 1 nuz1one della d1soccupaz1one. E n.01 · h d I · t t S•~f h ·1 · lo da parte d~l ,gra~.de eroe. Sotto 1· col- nelli è slalo ieri agurediLo men.li-e onorevole ammen.da, dà' ogn·1 soddi- vediamo quegli slessi dirigen.Li ingle- ram11c e, , i vo gere a propno sos eguo ma o ,,., ano, c e, per essere 1 pnmo .. ,., ~ usci\·a da quella Prefellura. 1.aduto sf,,zicne ai raJJJJrPscnlanti elci JJolci·e · si. che quando i rnss,i erano soltanto ~I pensiero dei grandi, dopo d'i averli aome ricondaito (aiLti degli a,postoli), a- pi di pieLra, p011donò, come Cristo, gli 1 . l d s\·c1,ulo, eg i. è staio eone otto in. ba,. sovictisla. assicurancloci ch'cgJ 1· non bolscevichi - e !ton già esponenti ~runbasttuli e soppressi, fallsandol-o e veva, forse, la carica più importante, esecutori incoscienti, pronunzian o pa- ]l !l'O d I ~ d ~ r..... d · d · rolA di' comn1 ·1sera2ii·one. Cos·1 mor·1. 11 re .:1 3 spc a C'. ha menoma'.mcnlc inteso criticare il, el polere - li guardavano <lall'.allo S1"PUltani dio o, quando ciò non sia pos- una specie i segretano. ~ · b · d' d • • • .\nchc a lire pcrrnne sono slalc fe- f'o,·erno scYiclisla, al quale. anzi. si, m asso e gm 1c_avano ~Timinali e sibile· OIPfPurenon nec89Sar.io, oa1wrnian- Quella mansione non ~li faceva, pero. suo conpo. ra.cco\lrlo ai più in~Jìm1v, enn'-' I ile. rila ·eia certifìcalo di buona con.del- pazze le loro Leone - oggi inchinardolo, al ,fine di a'VVelenare la pubblica o- trascttrare la propagasnda. nella quale sepdLlo e la sua memoria e il suo esem- T:on. S,1rrncchi che si lro.,·ava L::i,ma che cali inlcndc\·a criticare si dinnanzi ad cssii e cercano d5 al~ pinione e mutare le simpastie j'n odio. era di una straordinaria ef.ficacia e qua.,n- pio moltiplicò i proselliti. Un g:O'Vane, anch'egli n On·iclo ha cleplaralo il i parlili com~nisli e La Cominlern •, learsi con essi ... Se oggi dicessmio ohe di ciò si p.:>· do intraprendeva discussiCJ111c:011 quelli nel cui animo era stato inottltato, colld fallo visitan.do l'on. Cassinelli che a la quale. come ben lo dicono gli slcs-i Alleanze come queslc, b.a;Sate su lrebbe avere una ,prova con non pochi di Dpinioni divense, rnportava ,sempre calun,nia, l'odio contrn quei nobili e co- nolle alla i11 automobile scorLa,l~,. a si cspo11enli cl'cl cro,·e,·no ru o, non manovre d'a una parle, su calcolo di sc.rjttori iba.liani, sembrerebbe un para- eia.morose vittorie. raggiosi assertori dell'uguaglianza, cust)- ,·olulo 'rar rilcrno a Roma. hanno nulla da /edere con esso, go-, lornaconlo eco,nomico clall'allrn, n0tn dosso. Contenti,aanoci, a.Imeno, di con- Questo fatto e la sua molteiplice abti- dì le vesti del l•aprdalo, e, nelila furiosa R . S . . ) sso gg I • t t .\ c1ucslr> br>eYi itolizic dei mornali ,·crno, con essa uss1a OY1el!sla. , I o. no re ere a ungo, ne an. o stafare che poohi popdli so.no così i«n·o- vità irritarono a la.I setn'O ,i iprepost.i 3Jie reazione se~ila a quc,lla nefanda esecu- ., 1· l •1 [ cl , ineno ci·eai·e leaan,· d' lida · t· 5 del mnLLino po,sinmo a 0 r1aiungcre che ;,e I go\·erno ru ·so. scon essan 0 1 0 c 1 1 so ne a ranti detla pron.ria letteratura come cariche pubbliche - la lo-'1ca è sla-'.a zio.ne - tanto lremenc:, era stato l'at'." v I' · l'' l r· · f efTetli·va e f.att· 1 •a E la del · cl ..,. 0 il ce1111lai:1noon, Cassinelli si era re- per ennc·1ma \·,e, Lc'l a ,om,n ern,, e , 1 \ • us1one 1e q ell ·tal' 0 f' J « 0 } =Mb sempre rea dinanzi a,· pr--olenti, l'elcr- d: acousa de:! 0 -fral'cle mariire contro il " I • cl li t· I · · 1a spelta · s· da t· · l · • t L,.,, · • u o 11 1asn, in-0,a se5n c,e, = 0 - -,., calo a On·iclo f)Cr difendiere il co- non soo sara pago e a c1c1ia1iaz10-.< 1 111 ca I mgesi e an v prn d • I · · I · ]] t · na martire nella faticosa el,aborazionc delitto delle clas.;i ,for.:maniti! - 3nd0, · · L · I I f · 1 ) ·c l a · h' t l b o essa ,ra e p1u umm~ ne a s ona rnuni$la :\'.fancinelli per un processo ne 111111.c1nsa e, ma a ara stampare I en o os 1mperQICC e essa po re) e del pensiero ,umano e avendo cammina- della slor',a - che lo fecero tra-rre in con acre spiTito di vendeLLa, scorarrdo i pdilieo. .\ppcna, giunto a Or...-ielo in caratleri oubilali su Lulli gli org.:i- 1 1 allontanare la classe la~·oralrice. inI I . u_ t d · 1 1· · · a•rreslo. cristiani, in ausi.h J .tk, !nrza puhblica · I li l d I I olcsc no11 solo eia[ 1110· 1 L o verso anrarncasmeno e1 popo1, s1 e 1_0· 11 • C.assinclli è sta.lo graYemenle n1 cc a sampa, rusi:a e es era ca.:-.., . · \111eno nve>- po-tuto asserLre che·, i,nvece, ha un con-' Per opporre quailohe cosa a.I suo vit- Quel giovane era P .1.>lu d; ·:·arso, ,;on- minncci.:ilo da un forte nucleo, di fa- essa pagali, facendola passa1·c agli I l11zion:1r!o ru~S-O,_sibbene dal movilenuto e un fine impariaffistico e ... nielz- lorioso e largo proselitismo - come so- vet1lblopoi, forse per i nob'i.li esempi detl- ocisli che lo ::itlendevano url.ando e occhi dei la ,·oralod pe1· una proYa... · mento_ smdacale 111 genere. sohiasno, mentre, nel fatto, non e· è nuHa no sempre, .. impotenti cer.l.i poterrti e a.r- le vi-ttime, e divenuto uno d~i più ar- fì I · d Il I • l • della fonrn rivo/u:ionaria cui esso I fl cl1slacco dei laYorhlori inglesi: 1~·:1::1an o a a JWe. cnza e e1 c,fltra)1- 1 di più asnt.itetico alla sua natura, a.I suo teficl d:i del!it;to: certi ca'SHgalori de.I de- denti propagato.ri Jelle loro dottriJ,e. nieri. dispone! . . j da_i ~oro si 1~dacaali. ra ppr~se'.Wl un'~: genio, alle sue si.ngdle manifestiaz.ioni. lrtlo! - fecero, davainti al s1rnedrio, u:i Gli affiliati di 4uelle associazicni furo- .\ppcna uscilo dalla Prefettura la fmmagu 11amoci per 1111 momenio· mc1 ~1do1?p10 la 0 lio. ~et gli mgl_es 1 1 Ma di ciò, se mai, ~·a1tra volta.... processo rumoroso, a base di leslJ/moni no dispersi cd :i.n:laMn•:>per il m,inào, mina e-eia è stata eseguila sclsaggia- solo che ~-i fosse lrallalo non d'Lm: ru. s1 oggi hanno ragione perche SOIAssasssina'lo Criisto, cdlla passwa com- falsi e di calrunnie. pontarndo dovunqu<: la l•;rJ I.de fra le mcnlc cr.in b~1sloni. T dimoslr.a,nli e- governo potente -che può a proprio! no forli... -. pii.e.i-là del gov.erna,Lore romano, Pilato, In tal mO'do gli susc:tarono cont.ro : genti, nel nome di Cristo, loro maesta-o. rano anche armali di ri\·ollella che beneplacito aprire e chiudere i mer-' ANGELICA BAL.-\BANOFF. ,pa1ralizzailo dall',ar,roga:nza dei preti e più ignoranti, interessa/ti e fanatici (c,om- Ma, dapo drici,armove secol'i, la parola di oslenlavano spa\·::ildame~le. Le più cali dli un grande paese, sebbene cli, 1 M de'i ma,gnati, che minaicciarvano di met· moverunl ilaque plebem. et seniores, et Crilsbo è ancora una promessa conl.raSlala gr:wi minacce son.o slale profTcr-ile cn>ici. ma nullalencn.li, segua.ci delle, grandi aestri terio in catltwa Luce ,presso I' ian,pe:rato·re, scrJ.bas • alti Vl-12). Ma egli non per- specialmente dall'anticristo; cl,e egli a- anche ccn.l1·0 il compagno Carini dollri11c della slcss.a C.omintern: chi, . . . . le persecuzioni contro i suoi seguaci non dette ma: - nè priima nè durante rl pro- veva previsto, ben sap.end:.i che la vio- contro cui già l,11n[e Yolte si è acca- avrebbe difesa la loro Yila, chi ,a-· Da ~io\·mello ~nt1:31 nel parl1l.o _refini.rono, ma furono inass,prtle sin-o aUle. cesso e nemmeno quando lo massacra- lenza dei dominanti, non po-tendo a lun- nila la Yic1:enza bestiale •e che è sta- ,Tcbbc imposto cd ollenulo riparn.-! pub~_ltc~io pci· 1~\'llO cli Mazzm, e più bestiali ferocie. I.rsolati daJrla vigliac-1 rono - la seren~tà della ,5ua coscienz;i, ga esercitarsi, divent:1 fr•>de, .:iuando lt< le, colpilo dai molli colpi cli baslone. zione per oJlc.-e recale al loro onore?. CO!l\ 1nc1111c1~lo imo, e 1:011 ho cercheria '-Omune, messi al basndo, ,pe-rcos-1 che gli da,va wn LranquiJlo coraggio, d; infamie a.lbergamo il dominio de!Ne veri- Anche allre persone >O-no rimaste [[ secondo csem!pio è. più sugge- I calo s,ollogliczze J?Cr uscirne. . . ' te ]il · ,i · • g· -'' · t, ta· perse!!ui·tate, e 1·"·'11e11ccl0he, un ,,_:or. l ·t ~l·i,·o -, 11c•oi·a. '['i·aL''as· 1 dct·1· ,'IC".oi·dol Sto da_ 110\'e lcg1slalure alla Ca.me- si, a,d.dila·li al disprezzo colle più inh- uronl a e s.mame u.,e1suoi lUU1LCl, r..- - •• i; cc ])le. ·• " - "'- '· li L D l l d l' mi calunnie, essi -resi,stevano e continuct-J soosi al-le furie più. s~once conrtro di lui, no, in nome suo. i successori <lei suoi Il compagno C:a sinclli è slalo lra- stipulalo fra i rapprese11La,nli dei sin-, 1:": '. 11 ~IO _pos o. cpu a o a_ ven 1~ vano la prQpaganda per Ja eguaglianza, che, pure, era la v1lhma. carnefici sarebbero andati a puttaneggiiJr spcrl::1la s\·cnulo per i colpi ricevuli dncali inglesi cd i russi, accordo che sci. anni, insegn_anlc da 1 n1oll1. adnnt ' ' O 1 - d· · 111·· co,· regi, allontanarido ìl pn-no.Jo da ·111Llll 11ea 07 · 10 (' qL1~111cfo è ,!l·iunla Llll," ,1nchc l'Avvenire ha cornmentalo con I P1: 1ma.dnon 11 ,·cn 1.11 fmc 1 no 1 a a mia ol- socrarle clegli uomini vali> a rlire iniz1:i-1 rrore. l veneran i zuccom, "' l ;po- -,., ,.. , . , " l cl ' t: ·1· I · d IU · "' 11 • vasi lui, e paralizzanddlo ne!lle i!lsidie de.I-la J,.. 1-1cil,·l ct1· soc·corso ·1 f,·Js·c·isti· 1 1 , 111no sGcldisfnzienc. c1ualc JJrccursorc di r1. 11 J e a a mia cce .. a mo a non '\'ano la più gr.a.nde rivoluzione sociale, m 1 enom e a Si.nai;o,,a eran~ !Il, . - • - - l h d , 1 d' f h' St f o I sacn best,ia trionfante. l"nt,·'lo ci··,· 11-1-01npci·\•· 1 con g1-1· n,·' d'i quella unione dc-Ile forze [)rolelaric 1111s~c uce. 1'.canc e qu_an o assume che [,a storia r.icondi, perchè, non so,o 1 sa1cro u.rore, pe:ro e e an • 1 - ' " ' 11b a ia l d l 'I oJf l __. • d 11 I <5 ,_ .cnebo1are la storia di quei pioni~ri, n1c1·lc eia 1111 lci·1·,•,zn.o. '-'·.011 e-. .~l,"lo che r~iJJJJresenla l'un_ ica ancor.ai cli sei I nz· ~ 1 1 _n° erni a. . . . era la più ra·dicale, ma si e.sten.deva a ego, aveva esa 'a ma.,,,,.,a e a e,,1,,.,, "' "~. ·' " 1 No 1 o! a l J 1 d I C · t bbe · t cl1e mi.rélJVanoalla redenzione delle ge•1- f·,1llo aie n a .. sl d' f· · · t· I ,a!,·czza per il 11aufraaanle mo\·imen- 1 · \'O::, 10 11 o1 anna.rc I re, ne 1 lublo il genere umano, che veniv,a chi;i-. av~a ebto cie ns O avre vm o, a- . • l1 < 11 c. 0 1 '1 cis I C' lC' Ì . · \ . • l' , ':- • f. pnpolo. nè la chiesa: non ,·oulio di- --•o, con tanba audacia e la.nta fede, da' veva a,sser,'ito cl.e gli uomirni sono {ratei- ti, soLto un'unica laggc d: g1ustLzi•a,che conl1nuano numerosi a ~{·ori-azza re o ope1 a1<:..> nz1 a\, 1c1n.a111cnlo I a . . . . . ·L. . d 'd ~ .· """" ne uguagliasse le sorli, s1gnlfica ri.nonl1- per On·ielo lulti armali. ' 1 lt' due a_l1 - oppo~Lc - ciel ll10\·i- 1'.e 11__1_min!s IO,. __non cs 1.e 10 i1_c- "e~te ,ta~to semplt'ce, 1na credente iin ciò li. Gli scaricarono aid·dosso l'aibto di a.e- .,, e l1ezzc l "ClL1'lz1011" e la del1 a 0 " ... d 1 d · · • • 111cnlo srncl:1c-,tlc ,··1.e1·1"eia 111oll'1 s.'.l- ·' · , " «, ' · - 1 • f ·t d' I I ·1a· d' conlumel1e re Cristo fra il popoJo, traE.n o o i •a Sebbene egli s a Lullo a d I - L - ' · · · che diceva, a castituiTe un solo organi- ousa, 10 a.re~ 0 1 a si e 1 . . · d d . · 1 < • r, O oi,a,n ~ lulalo quale ·llb·l delh, rii)rcs·i elci 710nc nc11 enlrarono nei miei scrilti; smo, obbedendo a una sola legge mor:i- E. dopo, il sommo sacer,dole gli ~h1ei:.e: dove tutti ,li si merca, e ove ~ven,la :un e in lei Lo pc!' i mcll1 e gravi colpi •· e f l li 'I <. I ~ .. . '.P . nei miei des.iclcri non c11lrarono il ' SL tali· · L asn1erct?» ~laccio contro le stesse verHà d; c11u- riJ)Or'ali pcssiamo assicurare c·lie le liion ° ce a casse a\Ol,llncc. UI- l . 1 d 1 . • le, che metteva caipo a Dio. t « anno ,1 cose m ques a m , . ,., cc ' • • , troppo non Lulli f)OS·ono comi' .· le po rre. I anaro e g L on.on. Questi, dunque, c'entr,ava come padre A tanta imprudenza, a tanta .consa'P~la sLizia e di pace, che egli bandì, 'condizioni del cc111pagno Cassinelli · s . I\ 1 < r~ G BO\"[O ( O R ·) comune e non come un a-sbraHo osser- infamia - è stata sempre vergrne la gw- A Gerusalemme come a Roma, in O- sono. durante la giorn::tla, assai n1i- que~lr spe_ra~zc, 1 ~- .s: e dovere cli f____ · · ? · oux · d d' d · fienle corr.e in Occidente, quei pìone.ri gli orate e che non dcstiaa10 alcuna lulli q~::i_i~Ldt t ~ge\ ol,~ 1e con lul(c le . . . . "1altore·e regi,strailore di aHi e tanto m1:- stizia -, pur saipe.n ° I an an~ incon- ' . , . 1forze I cllcLLu.a17 ,1o11c di c1uclla umcne l 01111111 e pw o/e c/·1.. alln tempi, · t Il O t q el cuore eroico non furono sempre persegui>La,li,sempre op· p1 rcccupaz1onc l / . . . E no come un falbbrioalore di tiranru, un ro a a m re, u \ I . '. . : fl' ll . . 1 delle forze lavoratrici. i.· 11011 meno e 1e jJIII' so110 t nostn tempi. , •ssi. S=t~ni'to-~e d,· ,dom,·ni· autvre d,· guerre trepidò e il suo vi'SO non perdeHe la sua pressi, sempre vil.ipesi da coloro, .:he . lii. C'OI f)lll n C ucs1 auuur1. a I I d . L I rmche nelle (J ·e .. 1 • 1 . . ~ ~ • · .· I Il l f ' 1e o,·eroiso i esprimere apcrlamcn e I pw ns 1. a.11.:1 spe- .. 1• ' I P'laoida linea, la linea inallterabile di chi, monopolizzano le: ricchezze e i poteri es1Jrcs,1cne e e a nos l'a nilcrna so-- 1 . . . 1 cia[mellle Il . • . e sun11. f'd ]'d •· l' e propnc apprcnsìon'1 quando quc-! a o,a, 111segnano. s11pe- ll ·t · teme la morie e s, 1 a e quelle traducevano in questi. 1 a1 ie a. l . • ,ido [ · I I · · i· Quei propagatori <lei ~rasn verbo no- ne a veni a, non -----------------• slc si )a ao10 su dal1 cli fallo e pcs- 1 o. . e_ u1ce11c e, e 1e I nnnega 1. 1 vello parlaivano '<1gli uomini di buona lublo. Pronunziò, in rispos-ta, ~ forte ~ Ricercare i loro aHi, rifare .la loro Sl,l· sono f'nre cvilnrc pc1·icolosi errori. I <'T1~1111w/1. i servi .. /ramali dal privi- . b'L cl' 0 h O e I resto e ria con diLLgente serenità, """T sottrad:i L • t t ,, Il' · I Il · ·11 · · /erro o / I vo/.ontà, ossia di buO!lla >fede, disposti a mira ie iscors, e e, e m 1 '. ,.,- O ■ 8 U O ...... on cu _1a111oc1in a ::tC'1 l. us1om:I : 1 1 non _c_ 'rwscono. ma ctsonogua.rdare 'la vita e gH aH-trisenza il per- riportalo per brevi cenni, che vanno lll_· all!a. ~gge nda, affinLeres~e ~ parte, .al il pallo d1 alleanza fra i s111dacal1111a,,.10 e d1slruggono. e che, per col . Er . d' . terrwel'ati dal1l'insieme e dai precedenti. m1sltc1smo, non sarebbe mu1tle. I soc:.t- Se ne è c~lebrata la resi.a o se ne èl'inalcsi ccl i rapprescnlanli dei Sin-1!s.·/r1Lire. occorre la fede. I.a -.~incerità, sona e e.go1smo. ss1 pre JICavano e pr:i- r . . .. . , . b , . ~ . l' L' . C . . Dimostrò colla stona che egli non :i- usbr ,di lullo il mondo sare bero lll1eres- cantato l'epice-dio? clacali (cioè del Qoverno,\ rus.s·1 sono Il/ carollere: occorre la v1rlLL. hoaNano eguaig tanza. ome s1 puo µen- · , ' . I . . . 1 J' I ~ '/ 1 I . .1 f ._. veva offesa la tradizione e che anzi la sa't1 10 queste ricerche, e qua 1, anc1e Si è esalta. lo. o si è. esecrrut_o? ben lungi dal raJJ[Jrcsenlare un pas- sare, era a pra• 1ca, era 1 au,o, erano ' . '. 1 • • • d· . d I , .. d . l't ·1· h aveva con,tinua'la e aiveva cercalo d1 rn-1 nella presente nfionlura i sLud, e ge. La comm1ss1one de, Solo111 sla pr0,v-Jso sulla Yia clirclla della fu ione del- PRO "AVVENIRE•· gh orgamsm 1 a e.ss1 cos I u1 1 t.: e ~m- ' d ,_ d d bes . 1. . •--t· d=l lem O Ve ii l"""retarla e mi~liorarla condu.de.ndo' nere, non venigo-no ancora a a'wtLllO in- ve e,n o a'ila sua sepoltura per meglio' le forze proletarie. Anzi se questa, Ila J,V'alrJO I pOi,,::;u l <- p . I • -· r o ' . I d' . I f' d' b ' . ' I I I t .. _ . che 000 e~i ma i suoi accusatori e per- 1 inzzatle veramente a me 1 una o • coonestare i crimini avvenu11 e u sop-, fusione, che è nei v,oli cli lulli i difen- vano, 1,a ora, arresta I rn massa e, 1ll car- "' • . . . . . l . d I be d 1 b l alt·g e s· compwan) seculori con i giudici a caipo, erasno I b1etltva disa1111ma,per seguirne I pen- pressione i tutte le i rlà, attuala, e I sori onesti della classe lavorai ricc, cere, a,s on 1 a s:an u . 1 , • • • 1 aJ . · I f .. l · S d . 1 d 1. 11. d' • 1 n brula rei «Mosè,, disse ~ a,veva detto: O uO- I ~;ero arnmaitore e nota,rne e lera:!1001. resto co allo (fi11ca quattro unnt. op-! ~i jJOlrà cfTelluare, ciò succederà conLro ' • oro, e ~ i i v10 e za - , ' I . , . . d' t l I li.be l' I I l . b d' oced' mini voi siete fratelli p<>rchèvi offe.nde- 1 'on ostante queste a teraz1on1, s1 ve- press10ne : tul, e e . r a, co perme~- nonostante il pallo che oggi Yicnc le spesso senza OOTJI ra ' un ,pr .- ' ' ~ . .,. .,_ bbe h I' d' , d g· d· L ll o] o h I d 1 ' f' li . . . . a""'a a le reciprocamente? Questo 001 pre.JJ· w-e c e eco 1 un pensiero I n1• so 1 soppnrmere u 11 c or , c e e 1- eone uso. mento 1no a e uccrs1on1 m m -,u , . ' .. , . f' I d lo f d ' _, 1 'f d' · d· cu· nei pe· chiamo e invitiamo gli uomini a v.ivere stua e e sempre, mo a poeta e en ono. I Lo slcsso dicasi dell'a\·vicinamen.- q uw• e I orme I maissaicn, I l, . I s· d bb I Il I ' C . ' l b ·1 25 ~n ' sa . 't f "1 d \ ..,,,J I l' I ..... _, . t • t· nni da fratelli Voi che pa.rla.le a nome d1 fra/e sole. i ve re e c1e, a ora a gra.n 001 s1 cee ra 1 .mo ,.,.. mver no O ra 1, a ca e 1 msleiuam. cc er10d1 p1u JrI1la,m1,tan o ~esso I ~ra . ' . ' 'd :e· l'- . d I [ 1· le ~ l An h v·t d Il R . I I l . h' t· s· , t'l • a O ad 00 . Dio e di,le di tenerlo nei voslri lemp1, protesta s1 1 enlJritcava, ne ""' sua ong1- e. re e 1cemen re1,naine. , e e 1 · gnli e a ussia .a:c operano o sesso s• son ma:cc ,a I, I cos I UIV n ' . . , ' I • d Il d. t ' E 1- I b ' 25 ' ' s· I 'I 1· I .. . • 1 •te non siete fonse voi che mgaJl!Ila'le 11 po• I ne pnma, col cancello stesso e a 1 ono m. Il ce e ro un .mo anmver• s1slcma coi 111cacali operai e cg I a - la di bullo CIO, a1ssoc1az10m, e ,e meu - ' ' . . ' ' I .. . r • M li I I . d'Ila]' ' , 1· I . . . . 1 l'd ._. • GI' so- polo facendogli vedere un 010 mqui11- v:m1tae ne discendeva come un coman.io sano. a a ora a g ona ' 1a non e- lr1 paesi come coi e 1p omal1ci e coi vano m pratica a so L an,,.a. I as ' d . . ]'t la t ·1 1· 1· I I . I . d' 1 lt . 0 · loro no delle case fabbricate da voi? Simili non era meno e uca'l1vo e non perse.gu·- rasa I a a no. c,1p1 a 1s I Jorg1cs1: manovrano per ciati si spo~ 1avano 1 11 o e o:; 1 · o eca l:i1no 1anco Somma preceden,le tFr. 1683.- ALTSTrETTtBN - Catini, con- •tento di essere usc'ito dall'ospedale e ringraziamdo i compagni che lo v.i.sibarono » 1,50 Totale Fr. 1684,50 N. B. - Nel numero precede.nite, il contribuilo dei Grainitori di Zurigo, :n franohi 2,50, ipor,tava per enrore, 1 1'indicazione di Zugo. f. I

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