L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXVII - n.17 - 1 maggio 1923

SETIUiANALE DEL PA.RT!TO SOCIALISTA ITALIAKO NELLA SV1ZZERA Centesimi 15 la copia. ====AB=B=O=~=A]=!i==~=•=~=~=6=~=E=~=~=~=SVI=_ f r~= =3, RJ=~ : ~=R=!,-=' ~ I..N=· ;= ,~=o=z=gz=~=:.=) '!.. ===== P E=D=_=Kl,=IO=NE==: =============A=M=M=INl=S=T=RA=Z=I=O=N=fE=: ====•=-w==ll==P=e=r =li=n=ea==_~o~sp=~=R=i:=z=d:;;f =~=~=E=L=(l=~=~=h=I:=zza=SE==~=I=~=~=l~=~=·=)?= .:: -PER L'ES~ERO: l anno, f:r. 10; 6 mesi fr. 5; 3 =~ ::r. 2,,SO i !! L1nenirdeelLavor.aton fì; tulge ♦ Ciom.miss1one E ec fiu del P. S, I. - ~~ ,, Per réclame continuata, prezzi da converursl. a.tifi Sltlal!lt"allanneolSlatizzera j' I ·P r1'mO M agg1O· giorn:i:a ti IIJ vre. 1: \l~rx. pr-..nJe..- , a. bi- gn:.iva .,!Jdctrc ,nam:. r Juc, ctus~i upuaie è quelle, di conquisfa. nrn 11 do I\! :Eo da rai e\·em d1e ia e- a.an: d~oo. :.. })r:mo Cong:-è ~o del- re il powre polilico. ~::i. nella _:oria del mo\·ime.ito o-, la ~oYane Internazionale. il pen i?- 1 Orto or . indacari. irome uni..:o. 1• M aggo·, 1923 nel nsiero d" e I M ;xr~;('. <: ì am_1~on:~e nelìo ln~~i::z. ;O P_~v ~m:11ari;o d,(rlnd'.rizw ei1 • ~~nQ:!i i'.l <lt:'. p~tere __pol~~-=o: ecc La ,·ora h. ri ! pe I ar O arx z ~ mtc.rno ali im;Jon1nz2. pul,u -:1. O\: p:u ~mara e·pre ;one. :I p., mia-, I :nse~rnamen.o d1 \la. x. e--? il prC'- Quando. u~! ICS9. la nu ,\·a In: r- 1 o~iale. morak e culwraie J: ,a!e ~io àel'.a Um::az:one del la\ oro eblx. j gramma del Primo \lag-gio. E in quen2zionale operaia de i " a Farig; d. ,.:,·nquLta: I ionn:ilc:zione più ri\·oiuzion-ir a. _ro mo;ne;no. in ui la prlitica esrecc:leb:-are al Primo \!aggio :a i.-s:.1 I I nOiern!i •. am:,.; 6 ii :.::. mora i: \farx ncn era inre;\·enmo ct: p1:r- · ra io~ma o donebbe ionnare una Il Go,·erno del àiualore d'Italia, mondiale del larnro. Carlo \!:t-, cm e imcl!er:uali. che ne deh·ano agii sona :i quel Cc,ngre o. \la iu lu; delle p"rincipaJi preoccupaz:oni dell1 1·e.,.· - 11arricadiero Beniro .\fussoli11i, ·· d · e· · J- • d •1 · b' · I · · 1· d ·1 · • I t · l ope a·,a ,n ouesto Pn { morro g1a a se, an11. il.l -~ .1ni1. perai e1e ra on ìe e cnc I r~tAa- auiore e!,a moz10ne presenta1z. n ernaz1ona e r . u, . - con un Ukase de'7no degli Kzar di prima. però, \larx aYe\·a enun~ia: no indi ari nelle relazioni eme nal! dai delegati :ngle i: e quella mozio- m \lagg:0 che an.:ora i celebra i:-a tri-te memor:a si lu inga di cance!-111~ u1! sue, bre\·è scritto di poche pa- degl· i pem,ri delle iabbriche. nr; ne ap;)r Yata dal C ngresso. d•ceY:1 preparath·i di guerra e ira le de!itd t <:rme quello che iu poi sempre ;l era riconos::::uri uniYersalmen~e. appunto che la limirazionc della mose ani della d:plomazia. ia leci- lare con un 1ralto di penna l~ a a i .., storica consacrata alle bauae/le per la rh·endicazione dei no lri diritri. Egli te,ua ccn unll mossa da giocol:ere di indurre al silenzio-la iolla ~emente sotro il randello del 110 potere dispotico. renlanào canl[iare Tangosci.cso urlo della protesta sdewosa in 1.,npecorile inchino di som- ;,,;ssione, in una \"Ue parola di pieti- ~mo. di preghiera. Egli ritenta le ge ta stol1e dei uoi predecessori che, nei primi anni del1a celebrazione del Calendimaguio proletario. serrarnrro le contrade, cingemno le cirfà itaJ.iane fra una ief)!! di ba:onetle e di fudli nella illusione stupida di arre-tare /"Idea. frenare i propositi concepili, spegne- .re le speranze nutrire nelf animo 11011 scldadzzato de: la\'Oratori che intonamno gli Inni del proprio riscatto. - =- :::-===s,.,__=. Diecainndiopo La noslra vita di esilio è lulla una esisi.-n:a latta di ricordi cari e di rimemb•an:e dolorose. di noslalgie inle-rminabili. eterne. Passano per la nostra mente le visioni degli anni trascorsi /aggiu· sollo l"aznuru del nostro cielo. rivjoiamo nello slesso giorno cento volle il ricordo della nostra vita trascorsa: dai giorni dei sorrisi e della spensieratezza biricchina della .,ta il Primo ~faggio è \·ostro. e nostro; è il giomo sacro alle lotte secolari per il trionfo della causa di tutti gli sfruttati, o Compaani tormeni.ati d"/fal.ia! Questo data auspi- -cante r ora della ,·ostra resurrezione non si cancella col decreto di un ......_ 3~~;; transfuga, di un voltagabbana, se anch' esso è oggi infagollato in una marsina df ministro di una .\fonarclria che egli ha odiato mortalmente fino alla \'igi!ia di questo gicrno! Il 21 Apr.le non di,·errà mai il Pr'mo :\taggio! Glielo direte \"oi colle ,·ostre morùJestazioni pubbliche, prfrate, famigliari o infime o Comf)Qgni.che \'iveJe Ira !e cime agresti e rocciose delJ' Alpi e il .\lare della Sicilia, glie I<> gr."deremo noi dai nostri paesi di esilio, masse sterminale di emigranti senza patria, glie lo ripeteranno in coro i canti deUa riscossa che echeg- _gieranno dal petto degli sfruttali dr tutta la terra! . Quest'anno il Primv ~!aggio a\·rà un'importanza speciale in turto il mondo, e speci.almenle Per noi Prcletari italiani sparsi per tuffi i continenti! La,·oratcri ! E' nostro sacrosanto dovere di f){lT/ecipare alle manifestazioni, al .comizi, <r.. cortei idunensi o nwdesti che i Partili di avanguardia hanno co,n,oca/i ne!fawenlo di questo Primv Maggio, minaccicso, per esprimere alle borghes:e imperanJi il nostro bisogno, la nostra \"0/ontà di pace minacciata nei torbidi grc\'igli delle cose d'Oriènte e dalia inwulente marcia dello scio,•inismo francese cr.e. dalle zone carboniiere della Ruhr, sembra marci alla conQtlista di twta la Germania, miri all'asser\"imen10 di !uflo un popclo. Proletari italiani ! Su, u, uscite dalle oificine, abbandomte i camieri del lm·oro, im·adete le contrade delle cilfà e delle borga. te mostrando cfrilmenre al ia-cismo di esportazione nostrana, che f! Primo ~!aggio resla il gwmo caro delle \"OStre peranze più belle, la data au pica/e pe/ trionfo della ,·ostra cau a, del/.'(I\Terrto della rn~1ra redenzione. Su, fuori, al ole, nei cortei: per la protesta contro i despoti di lucri, per /'ammonimenio a<rfi sfrurtalorf, ai reazionari di dentro.' VI\'.-\ IL PRI\10 .\1AGGIO ! prog:-amrn::t del Primo \laggio. Q~elic che, oggi più che mal. dev·e~rc ii contenuto e nnsegnamemo dJ questa festa dei larnraK,ri. Le otto ore, la libera organizzazione sindacale socialista, il fronte umco. la conquista deep(,tere pclitico: siriane aspirazioni ,dove\·a nelle sul! origini proclaJ11.are il P:-imo ~faggio. E siffatte aspirazioni e la nostra \·c,- lomà inflessibile di realizza rie geve éSJ)rimere il Prmo \1agg:o anche oggi, specia1mei-neoggi. che la borghesia di rutti i pa~i \"a tentando di strappare alla classe larnratrice le conquiste che essa a\·eva già iane. Orbene. mentre la reazione semp~ più si accanisce conno gli operai socialisti. gio\·a riassumexe. in quesn iesta di maggio, quel che già e: insegna\·a. 59 anni _r sono. il nostro \faestro. .-\ non parla re delle e.pere più \ O· lumino~. in cui ii pensiero pclitico e sociale di Carlo \lan è più :impiameme s\·olto. lo -Tinerello. in ui è come c~1cemrato il programma del Primo \!aggio. è lo Indirizzo inaugurale del/' A odazione Internazionale dei ui,·orarori: q:ielio s,...-rit· re. di cui fu detto e sere la più poderosa e più cn\'in.:-ente e pos·zione della <.:ausa operaia c0mro la ci~ se media che ma:i sia stara concentrata m dclici picccie pag;nette. E quanta è aiiermate in queli· Indirizzo. è talO poi preci:.ato. direi qua i aggiornata da \f::l.rx stes . due iamosa mozione appro\·ata a Gine- \·;-a dal primo Conire so delh lnterr.azionale. Dopo una I ila d: rrent" anni. combanuta con 111:rabiletena ia. le !asi operaie :ng!esi. protittande, di un passeggero dL idio ira rari to:raz1.a delb te;ra e quella del danaro. a;,:! · o (~f o arti rig d " .... E non solo di pratica impo,- tanza fu il mirabile successo di questa legge operaia. La borghesia brltann:ca, per mezzo dei suci 0:-garri più discreditati fra gli uomini della ~ienza, aYe,·a proietizzato e dimostrato con suo grande contento che ogni timitazic,ne legale della g.icrnata ~ laYoro do\Tebbe suonare il rintoceo funebre del!' industria britannica, la qualé poteva ùYe:-e solo a modo di Yam_pirv. succh.:ando san, gue: SO\Tatuno sangue di ianciulli. ln tempi amichi r uccisione dei ianci ulli era un rito msterioso del culto di \loloch ed era compiute, s::.lo in occasioni molto solenni. iorse una Yolta all" anno: e per giunta \1cJo~h non a\-e\·a alcuna propensione esclusi\·a per i figli dei poYeri. Questa lotta per la limitaz:one legale della giorna1.a di laYoro. iniie:-ì tanto più \·ic,lemememe. in quante che non era solo uno spa\·emo per r a\·id:tà. ma anche un diretto inten·enro ne!la graJ}de lotta fra la cieca regola delle leggi del!" oiiena e della domanda che osrimisc..,"tlc, r e.:::onomiaborghese. e la produzione sociale regolata a ...:uradella so:.:ierà he è il contenuw della economia polic:ca delb classe c,pe:-aia Perciò la legge delle d~ec; ere non fu oliamo un grande successo prarico. iu anche la \·irtoria di un principio: per la prim::i. rnlta. al ctL~ro lucido giornc,, recononùa politica della bé.rghes~a soggiacque alf economia politica della classe opera.:a >. ~la eYidemememe. a tal puntu non si I?OteYaiermare. Le dieci ore costiuò·ano scltanto ur. p:imo passe,. erano una prima \"ittoria su coloro i quali affermaYan0 -- e pratica\·ano! - che r operaio può benissimo larnrare I 7 e anche più ore al giorno. Cna \·olra messisi su tale giornata di lan,ro è una premessa. senza la quale sono condannate a fallire rurte le altre aspirazioni del proletariato Yerso la sua emancipaz.:one; che tale limitazione è necessaria ~r restau:-are la energia fisica e la salute della classe lavoratrice, per darle la possibilità di elevarsi imeUetrualmeme, di vivere nella sveietà, d3, spiegare un· arti\"ità politica e social·e. Perciò il Congresso chiedeYa come limile legale della giornata di la\·oro le otto ore. Ecco così eaunciatv da Carlo Man uno di quei postulati che iormaronc, sempre i capisalili del programma del Primo ~!aggio e che formano ancora e, formano di nuovo l' obietti- \'O deUe quc'tidiane lotte della classe lavoratrice. E nella :-isoluZione, iatta approYare da \larx a GineHa. è indicato chiaramente anche un mezze. cl cui la classe operaia si deve senire in taJe sua lotta: i Sindacati, i quali se,no r unka iorza s-;;ciale.che il proletariato possiede, per oppo:-- re alla on emrata iorza sedale del capitale. \la : indacati. il numero ncn bastane. Ci \1.lOle!"unione internazionale. il irc11te unico. « \'c,i possedete un elemento del successo. il numero - dice rtndirizzo agli cperai - ma il numero pesa sulla b:lancia Svio quando \Ì tenga uniti una unica organizzazione e Yi guidi la consape- \·o!ezza dei rnst:-i fini. L. esperienza del passato ha :nsegnato ccme il dispregio del legame fraterno sia punito con Io scacco uniYersale deg!ì siorz: non oorclinari >. .:\Hcra. solo allorquando gli sforzi delle classi larnratrici siano un:ti e coordinati. si pctrà marc'ia;e a quello che è uno dei prindpali posrulati di ogg:. e che ~fan: enuncia\·a già nell"lrulirizzo: Grande dornre delh· {~- ~ ~-- .. ~ . ·-..._ ~ ro citar qua - supremo, pr:ofetico ammaestramento - anche le p.arole, con cui Carlo Ma;x chiudev~ 59 anni or sonc, il suo Indirizzo aJla Associazione internazionale dei lavoratori. In questo istante, iorse, nessun altro ammonimento è più d'attualità. meriterebbe ctt essere più asccltato: « • . . • • le classi operaie banno il doYere d" impadroni:-si, anch'esse, dei mister. della politica internazionale. di \·igilare i tiri diplomatici dei loro Governi. di lavorare, aJr occorrenza, :.n controsenso di essi con ogni loro pcre:-e. e. uYe siano messi fuori possibilità di impedire il tiro, di unirs: in una contemparanea pubblica accusa e proclamare le semplici leggi e del dirino. che donebbe regolare tante, i rappcni dei singoli quanto le leggi supe:-:ori dei mutui rapporti delle nazioni. La !orta per una tale politica estera costituisce una parte della lotta generale per la emancipazione delle classi laYoratrici. Prc !etari cl: tutti i paesi. unite\·i ! > GENOSSE. All'indlee Puliicazini atmJjltl Il Italia Sappiamo che d"ordine del 1'\inistero degli Interni è stato disposto il sequestro di alcuni giornali esteri lra i quali: - ·· L"Avvenire del Lavoratore" di Zurigo. "'L'Araldo"' di Parigi, "L'Humanité., di Parigi, la "Correspondance Internazionale" di Berlino, "Miche) Und Warrey'' illustrato di Berlino, "Der Koter Aufriband", "L"lntemazionazionale'' di Buenos A~Tes, "L'Alba" di New York, il ".Martello" di New York, Libera Stampa di Lugano. "L'Avanti!" di Chicago in lingua italiana e tedesca ed altri giornali son-ersi,·i tedeschi. / nosha inlanzia a 'luelli piu" lardi e pia" dolorosi della ruga sulla ITonle, delle ri1/essioni amare, delle disillusioni le pia" crudeli inahbissanli e mille e mille delle nostre speranze ed i sogni piu" belli partoriti dalla immagine della nostra Janlasia di idealisti e di eterni sognatori. Cosi, quest'anno, fapprossimarsi della data del Primo Ma,iio ci la riandarl colla menle ai tanti, a lutti i giorni di Calendario celebrali lutti gli anni trascorsi. dal 1900 in poi, come un rito di ana novella lede che aoeva riassunto in quella data tulio la sintesi delle aspirazioni oagheUiale dai suoi credenti. Ricordiamo principalmente il Primo Mattia di dieci anni la perchè esso d ricorda l'ultimo alto di lede soeialistd pronunzialo agli emigranti nella Gran Sala del Welodrom di Zurigo stipala di facoralori accorsi in gran numero pn udire la parola di Benito Mussolini all'ora direttore de l'Avanti! Certo di lare cosa lieta ai compagni, diamo qui sotto il sunto del discorso pronunzialo dal fedifrago: "Mussolini esordisce dicendo di estere felice di trovarsi fra i vecchi compa• gni della Svizze-ra, dopo dieci anni, sul cui volti ha trovalo qualche ruga di piu", è vero; ma nella cui anima ha lrooalo ancora vibrante la lede come nei tempi Irascorsi. In Italia invece, il Partilo, pn ritrovare se stesso, ha dovuto compiRre tagli chirurgici altrimenti si sarebbe ridotto un cim:.'<ro. Cerle amputazioni sono stole necessari€' e salutari. Ora il ParliJo riprende la vita rigogliosa di un tempo! Passando ad analizzare le divergenze fra socialisti, parla della inconsistenza dell'opera riformistica: E' ridi;olo - esclama - pensare che un Partilo prelig. genlesi cambiare l'assetto sociale odierno, che ci dà disoccupazione, miseria, lame e gue"a, possa accordarsi co'n altri Partili che gli sono estranei ed avversi e ..

se,stenere fattuale ordine Ji cose. con la monarchia e la borghesia: quelle care isfilu=ioni che ci slrullano e ci condusse- ,., alla guerra in Libia. - Sai non possiamo essei:e d"accordo con il rriorm1smo che si destreggia per rattoppare le falle della gr.ande macchina hcrghese con rilarmeHe che nulla riformano. ma che seroono solo a creare molle 11/usiom che addormentano la massa. Le classi dirigenti hanno sempre ceduto alia lor=a; fu/fa la storia di tulle le riuoDopo accennalo al/'imporfac1=a limitafa che ha la vita rispeffo ai grandi problemi ed alle grandi solu=ioni della storia. Mussolini auspica al giorno della grande 6aflaglia. che sarà anche di lrionlo per /"idea di giustizia che farà gli uomini veramente liberi. il giorno della rivolu=ione sociale". ~~· ) P~r la ouità,p~rla llb~rtà, • Il Primo Maggio 1923 in Italia Il tramonto del -nedioeuo feudale. :- 4 _.-:o~I:mt.lltJ. ('.":ura1nenti eh'- -:!1 Ora compagno lavora/ore, di qualsiasi lede politica fu sii, asco/ia, medita e giudica: p peP_\ii~ar7:::~::: :n I,,:zzc,a l'auro!'c del ccpi.c!ismo :..ocierno a segnato da una perso,ahfà g:garztesca. Da ur. ifaliar.o: Da.te. il quale è fd!imo p?ela del -nedìo evo ed i: primo poe~a c!e1 ie~pi -:z:on O~: co.-.:e nel 1300 com:ncic a ;Jìof1/ars1 :ma -uova epoca storica. Darà :·ualia u.'! .-;uoi:o Da.-iie. ch2 possa suggellare t ore. c!ella rase de di qu~s:a .,::oua era, l'ira prole!eria? solitr s fa...:e,ano ·dop le iniiamrnan. :i parole degij oratori. Yerranno Ques:·anno s:.1ggeriti dalla realtà imm;!. d:ata :nequirncabile. i sa::riiizi. che µ,·rr.a :--:L\ ano ~mbt are diiii ... :I: o n n ne..-essa:-i. appariranno COf'Th., un.:. ne...:es.ta Jìlpro:-og'.lbile. e r iàea!.: "~')arirà tamq più luminoso q:1:1m<> p'ù :onuose. anguin ~ono k ,•iè ...ne c nducono a!la ~u:i realizzaz 0ne. E..:;.: che cosa Otçèrr à la m;su:--1 :1 ·t.:azione canniliJles~ dee.ara que ra fo=1oni proua questo asserto. Si dice che il prolefarialo non è pronto ad cwvenimenli risolutivi. ma la sua prepara=ione non puo· essere visibile: i pepo/i che soffrono son sempre pronti per la rivoluzione: allorchè il molo è ini- =ialo il resto uiene da s/ Se un povero diavolo come le piroeifasse istrionescamenfe allo scopo quasi ... onesto di garantire un pe:zo di pane nero per i suoi bambini o per i vecchi geni- (e,ri; se un tuo pari riuollasse fante giacche quante ne ha cambiale Benito Muscclini. lu diventeresti il ludibrio dei tuoi -:ompagni, la sputacchiera di lulla la D • /" . • oscia oratore ac~~nna alla guerra li- ~"nle di carallere, la maschera. il pab1ca.e muove una critica serrata alle ra- gliaccio, il brighella dei tuoi concilladini. g1om che ~~rono accampale per giusti/i- Ti sei mai domandalo perchè invece. care quell 1mp~es~ . '.gno':'iniosa: accen- Mussolini che iu socialista. inlerna=iona-1 I n_ando pure ali asm1la dei nostri genere- lista, antipalriota. antimor.archico. anti11 ~h. e la.~evano circond~r_e i sol~ali a 1eligioso, anlimilitar:s!a. antiguerraiolo. I Sc1ara-Sc1al ed alla lals1fa delle mlor- mangiaborghesi. oggi. diventato rea=ionama=ioni ufficiali, che d'un vero e regola- rio. nazionalista, oatriota. realista. catlor~ acce~chiamenlo fecero ... una ribellione lzcu-papalino. ar~igiero. guerrafondaio. d1 arabi. a:ifisocialis!a, sia ienuto in conio di un .Yoi - esclama - siamo senza palri~ grand'uomo, di una creatura da /ar<1li Chi lavora non puo· distinguere Ira pae- tanfo di cappe/io. sia citalo come un :sse e paes~, c~me non puo' distinguere Ira :.ere di caraitere ed applaudilo? padrone 1fal1ano e padrone straniero. Rilleili, rii/etti compagno lavoratore, Eppure abbiamo avuto anche nel cam- J,Oi il risultalo delle tue imoressioni la po sovcersiuo i tripolisli, che ora. in vi- risposta a q11esle nostre do:nande c; la sia delltt ele=ioni a suflra2io allargalo. comunicherai per i prossimi numeri e /a 'b ~°:'no f ~cchiet_to ~l Partilo perchè propi- renderemo noia ai lettori tutti. -' lo,o il m,aoglmo. La fionda. J Dopo 11 Congresso I 1\1 lavoro. compagni ! Il Congresso nostro di .'!filano non E lavoriamo! comporla ampi commenti. Esso aveva Lavoriamo compagni. Ecco il prim1J a risofoere una crisi interna, originala dovere. Torniamo all'umile lauorc, cli dalle deliberazioni del N Congresso di propaganda, di di/fusione del giorno[;_,, _\J osca. Son aveoa pretese revisioniste. di proselitismo, portiamo la nostra pall Partilo non ha ragione di ritornare rola soprallullo Ira le giovanissime genesulle deliberazioni del Congresso di Bo- razioni avvelenale da una propaganda fogna. Le condizioni politiche del paese nazionalista ed imperialista che le ' I sono prolondamenle modificale dal 1919 lascerà Ira non molto disilluse di Ironie od oggi. Un Partilo è costretto a lene-r alla r<!altàdella vita. · I conio di cio". J!ci d'altro canto le linee Solfo l'apparato coreogralico di cui diretliue alle quali esso si ispira, non fanno mostra i pubblici poteri, molf<! sopossono trasformarsi ad ogm mutar di no le crepe. L'ineltiludine della nuoua I venJo. classe dirigente è sbalorditiva. Si vive cl Quello di ."Ailano è staio. in cerio sen- giorno per giorno. La superficialità d~,fr so, la continuazione del Congresso del- dottrine politiche, si traduce nella super- , toflobre ultimo a Roma; ne è staio an- Licialifà dei provvedimenti. La crisi reste che il necessario chiarimento. profonda. acuta. Nessun nuovo principio In/atti il volo di adesione pura e sem- di autorità viene a rafforzare i tessuti soplice alla Terza Internazionale, lascio" ciali. Cè coazione, non convinzione. C1!- un poco alla interpretazione dei singoli riosilà, non entusiasmo. Pacchianeria in gruppi il compilo di fissare i limiti di alto, rassegnazione in basso. questa adesione. Ne derivarono le incer- J,fa la rassegnazione non durerà ~terfezze e le polemiche di questi ultimi me: na. La classe lavoratrice cha ha visto lassi, dopo che il Congresso mondiale di' sali i salari, aumentati gli a/lilli, molii- .lfosca ebbe decisa la fusione. plica/i i suoi oneri; che assiste all'insoSi disse allora da alcuni che la lusio- fonte curée dei nuovi ricchi della fina.n:za ne, e la liquidazione del nostro Partilo, e della politica; la classe lavoratrice prierano la naturale, logica conseguenza vala del dirillo di organi=:azione. non del voto adesionista di Roma. Si sosfen- '1 tacerà sempre. n~ da noi che fl ~arl'.lo non av~va auto- Il compilo nostro in questo momento I riz:ala una simile mlerprefanone del I è d1 rauuivare in essa il sentimento de/- suo voto. . l'antitesi Ira le classi. Chf!.maio a decidere su questa conte- I A questo fovoro dobbiamo dedicarci sta=ione di Forma e di sostanza _il Con: tulli. spre:zando le minaccie. affronfar,-11 gessQ di Milano ci ha dato ragione, ea do i rischi ,li un apostolato. superane.lo ha allermala cosi la volontà del ParlitQ bgni dillicolià. di continuare la sua vita. Nori ~ senza Che nelle Se=ioni si sospenda ogni insignilicato che, dopo ire giorni di appas- terna discussione. Bisogna ricos!iluire i "rionale discussioni. i fusionisti abbiano gruppi, riprendere apertamente o segretari/irata la loro mozione pretiudiziale e si mente la vita del Partilo. diffonder;_, il siano affermati su un ordine del giorno giornale. propagandare le nostre id;_,e LazzCJTi. Sulle parole di un ordine del Ecco il primo dovere. giorno si puo' arzigogolare a uolonlà. I ==========""""..,."""'!!!!11!1!_,,,,.,. Sul!a posizione di alcuni uomini rappre- PRe ".AVVENIR E ~-a senlatioi no. Ed il vecchio compagno 1 Lazzari è quello che è: /"assertore cioè Somma precedente Fr. 691., a ·1 della continuità del Parlilo. ZCGO • r .. reciu.::i pro_letari riCongresso quindi di ordine puramente nunciando aue _pese . in oc<:3-- I inferno. il nostro: ,Congresso dal quale :onc de:Ja loro andata alla te- I volemmo esclusa la stampa appunto per ,:a di Lucerna ., i lini limitali che esso aveva e per la ne- :\LTSTETTEX: Carlo Dieçessilà che sentiamo di silen=io. di rac- goni. contento del giornale. pacog/imen/o e di lavoro. gando l"abbonamento Altindomani del Congresso la via è OTTEXBACH: Comenti di !egnala alJtarlilo. _ Nei conlr~nli. de~/'ln- 1 a.. er t~o,-ato :I com?a~o . Ca:-- /ernaziona,e non c1 sono equ1voc1: siamo I bogno. dopo 12 anm: Ceoia 2: per l'Internazionale di Mosca e per i suoi Da Prà 0.50: De Pietro 0.50: programmi. Non possiamo pero' impor- _\. Lie,·ore 1 : Car~o R. 0.50; ci il sacrificio che .\fosca ci chiede di Pocchie;ca o.;o: Pelissari 0.50 > sopprimere il Partilo. Rivendichiamo una KR.-\DOLF: Raccolti da Zoraulonomia interna che non contrasta con za I coi comrra,..onidel gruppo digli statuii delrlnternazionale e con la lenanti di Schoenenbercr-Krapra/ica comune dei rapporti infernazio- do!€. gridando \Y. Sacco e nali. \·anzeni Nei con/ronfi della situazione interna .CHTXZX-\CHDORF: Grupi/ Partilo continua. E' fulto. Non sella. pi Celeste. paga,,do l"abbonanon chiesa, pronto quindi a tener conio I mento di tulle le e,sperien=e, ma Partilo nel sen- Zt.:RIGO: Ceola. pagando lo so vero della parola. quindi sorre/lo da ;.bbcm'2meato una do/Irina, che sia in/inifamenle al di- - D'Andrea: Pr-Ote5"b. contro sopra delle alterne vicende della crona- F erdin per le ciliela"e ca quotidiana. ZCRIGO Ri..:o.rdando Rosa Ci si grida: siete pochi. Bloch e 5a~Ulando la compa.,ona Benchè abituali a non sopravalutare ed .\. Balai>anoff: • i!riried Bloch a non svalutare la quantità, potremmo ri- :r. 5: :\rmuzzi 2: Dezza 2: spandere che la qualità ci basta. se ,·ua,:olo 2 non sentissimo di essere anche in molti, OERLIKOX: Pa.rravicini. come lo testimonia il fatto che possiamo con e,to di 2,·er :..ovato il Pe- /enere in piedi un Partito dopo due anni cvron i~. o.:;.o: Garbin. vedendc, di feroce offensiva anlisocialisia, dopo i pastore ~nza peccare o._:;o: Cascissioni dolorose e dispersioni ineuifa- roc.ari. ,·edendo Parra,·icini colla bili. camì,.,.-ia ro,;:,a o._:;o: :\ligiiarini Viviamo e vivremo e chi ci grida che pure o.,::o: Per l"ulrimo .-\- siamo pochi, forse ha già dello. or non è s,-aiellino o_;o. Contentando tu:- mo/io. che eravamo zero; e cerio s'ac- ; i m21ti C::;o. Pieri C-Oiat 0.50: corgerà un giorno che i pochi sono ridi- Genio o._:;o:• n·Andrea Pecoron veniali molliludine. ~lutando i :, ra,;:o.:roscritto:-i -.501 ,,.: I 11.- ,,- 1.- Il.- .'Ja lasciamo che ognuno prenda il suo 0.50. > bene dove lo puo· e si consoli, se gli la ---- piacere. del qederci morti.v ino ©TALE, ce:,- .. J r I"' , ~ · ql::tli :11: lc~no indekb:ii :-:co:-d: <ii .::o·m,nc lot;è pe:- il G:-andc hleaic Soc:a i,!::. - f'rimo :\f;:;~o 1913). ( uamlo neif uliimo giorno della mia 1,1it1J Dinnan:i a me Jrgerà il que,ito Che cosa ubbia fatto. di che palpitato, .-\. che u ...µirato. di che goduto, Perchc .n genere uis. ul J. Allorr:. come il sungue eia una profonda ;eri{.i Dal lròro clelìa mit vita ÙI verità uscirà. L "infinilu uanità del lutto Da :nolto g:ouane rhu cono:-ciufa. .\ella g,Jfrt. nel lutto. Ed a lliuere mi .c:ono r,1,.,egnalu E viver ho i;oluto Perché lo/far ho potuto. Ed ho lollato Per la i>erilà Per la libertà. Son ho voluto credere ne pregare .\"e godere. !lo voluto sentir". soHrire. Sapere. .-!.iuiare. Ilo voluto /ollare Per la verita Per lu libertà. II calice del dolor umano L'ho ,·oluto rnorare Con ogni soffrir mi wn voluto immed~imare. .lfa mai e mai mi on Poluto -:cordare Che la vita e . olo valle di lagrime amare Per chi. nella miseria nera. Lat1ora da mattina a sera, E ,ofi re e prega. E la ·chiena piega Ad ogni umilia.:ione. La cui vita mai da un niggio cii ole Sé da una :,.peran:a. 11è da ww illu:.ione, .Ye la uno .,catto di ribellione \"iene rischiarata ... Con es.,i mi sono schierala. Con e..;si ho vi.-.su'o. Per essi ho palpitulo, Con e.<: i ho loilat<' Per l<t perit<i Per la libertà. E. si ho amato E pro;ondamente ho ocliato Cli alfri, che d,·eudo della loro ra ....egnu:ione. . tupidi. gon[ì. tronfi della prr>prw ambi:ione Credono che come oggi. unche domani Potranno guidare i destini umani. E si perche ricchi, grandi si credono E non vedonò La propria nullilà. Essere ho voluto Con coloro. che nggi nella loro .-ld altri la vita adornano. .\fa per ·e ie armi ;oggiano r:olle quali un giorno trionf erit La \'erità La Liberlci. L"umanila Son piu mentirli umilia Son più servirà. L'uomo :--uffuomo Sembian:e umane non piu impPrera; .\ vita degna di e. . ~eri wnani Il diritto darci... Que·ta ~peran::cr e il ·olc radio:.o Che attrauer. o le vie lortuo ·e Della vita mi hanno guidata. Es a e la mia {or:a. il mio orgoglio Con ~ sa morire i>oglio... Spesso. e uero. mi snnn entita ,Jisperrire E la vita proiondamenle odiare Quando la men:ogna ho visto imperare E la viltà. e La <:chiavitit.. Eppure nnn mi on mai uoluta scordare Che la vita vale la pena di e.<:serevis uta E puo es ere goduta Da es eri orgoglio i E d1gnito ·i o/o quando alla lotta e ronsacrata Per la verità Per la libertà. L'intera i1ita ho lottato. E tutti color. e tutto ciò Che il mio cammin ha inciampalo lo l'ho di ·pre::ato E l'ho calpestato. i :: F c!.,braio i 693. Federico E:;gels. ('hi ira di noi. o .::ompagni. nen si ,·c!ta p,He dal emim nto di ,-_.. ndet- ' :_<Jrda è a,·er de:1.::. . l)er !o me1!• :<1. Jar a , olunà cti apparire cen;:o I L: a,-~r sem'ro J:re da airr: .:: m;:>3.- , ;_,:: -P'-r Jiu:-c. datrambizi ne di u- ~i - '-ecchi g!O\·:.n1 - j)ropri•l perare gli aitri tradirvr ~ che la srorh nr!la ri.:o-renz'.l ad Pr.;rhJ ~la...,.g;o: ha già boliato .::ol fuc..::odel dl-prezche pec...--aro --iie i!v,1 s· - a P ù agi zJ. I nuo\ i padroni cJ ammira: ri .:1 zi del nosm. mo,·im\..n, o ;n un·e- del dirra:ore d·lialia s:innù ~h·e_so è r.;ea di reazione - quando la ce:e- .:apa::::edi nm e ,·edono ed arr.m.- tr:izione della ie ..a ùei Ja,·orv ;mp - rano in lui un ,·cltagabanna ien m~- n--\ 1 3.Criii.::i. por,Jxa r ;np:onra J, nale. ~ ·inginccchia dinnanzi ai re e ai I ru. anzichè di r.::.sr:i? . I .:: 1r.p:!-, ~rcdiis i (;,,,;ntO mille ,olte insu! o. ::;.ni che co ì ragiona, ur u\1::Yan-J 1 'n ·ozziir' dal più , olgare anuclericas lo in par ..e ragione: ...he 'n 1.aP:'.l ll m . per iar i perdonarL i1 proprio se negli ulmni anni prim~ de::a .;rucr I P~-sato di r;belle nullareneme. ora ra e ne~·imm~diaw ? P lt:e:-_ra i..t 1 , uc! aumentare le j)roprie beneme- ~elebraz or.e ael Pr ... "l}v . lagg-,o ~=-~ ·epz._,a ,.:ospea èc: for.:aioli di tut- l d(~:..,_~r:uaqua ~ gener~lc e P,:~sso-.:h~ I r; : paesi. pri,·ando l'a\·anguardia delurr-.::•almeme n.-:onosciU,... ...:;o p:1rc re~erc?ro pr letar=aro mondiale d·un q era do,uro ad aiiennaziuni e lr :re s~ si-nb. l' . .::lt!~--star.ÙL un ,·into. anrecedemi_ ed all_.influenza e·e:-:it~-, aua_.::an<lc un inerm_, un dissanguaI ta da! parmo c1al. ta u largm ·1- to. un ·ncaren:1ro'. E s:a ! Il pr lerami erari dcli~- popo)azirne. L·ade_ :o--ria:o i:lrà iesor· anche di que ta e- ~-= al!a mru:1·,esraz1one del P:-~mo perienza e si scnrirà p=ù attac.::a!o .,!aggio ,·em,·c.3-ad es_ere. unan m~ ancora a ciò dK n.essunopuò roglierappumo per-he anche 1 ceti popol':lì'. gli a ciò che I anima: allo svir.to , :r?~PO ·ne~ti per or_g~nizzar : e p~r ·ccfotha. Ed ;1 proletariat 1 degli alm1hrare c I so.-.-er 1,·. erano tra ·e!- rri rae i terrà più che ma: presente nari dalrenrusia mo de!Ln anguardh :n quest'ora di d.viarra e di man'ric,. f:gli si··ur~ari e__conrr:bui,-~n~ a ~en~ Gìi em'grami italiani. in ispecie. ut:re (J-~~mro_ ITic_l\ 5?len~e 1 ~ :'"n .on- e _i che r~spirano un· aria µ·ù lrbern dal I~' ero. la m · .a d-lle 1 - ze pro- dei loro i ratelF e s reIle del paese I lctane. :iati . daranno alla maniies~z·one Cc.m.unQue$ia taro per ·1 pa . ato. ud Prim0 ~!aggio un doppio =gniogg· ne sun compagno può enure la iicaro..... Ess: YO!geranno il loro ncs;:algia dei passato. C!el ·9-..._....hè ~guardo. i loro rie rdi. i loro YOti '= mno ciò è orpassat - ;i '9' e le al.re ·e ll•ro solenni prome e alle ,ittime dare di nera ra memcria rc:azicnaria d 1 -.:omune nem:L . -ia ancht: pe, scn-- e rlma:-ranno per _e;npre assor- · · · 1· 1 - •· 1n! un ~: rno 1.. r;,__.::.:: gr menln '-' j, bite dalrauuale ben più be ,'aie. be:1 ·· · · · ,1e:, propo m. I 1 più , ile reazio11e. E a è r usc:,a a cogliere alla eia se larnra,ri-e italiana an~he ii dirino e la e n ue,ud·ne di .:elebrare a proprio modo :a pro. pria iesra. E icrse megro così. io~ 1,;osì,·e:-rà risparmiata qualche umi• 'i<lzione. che la c1as e la,· ratrice lr:Jiana ne ha già a, ure tan,e. nè essa sembra a,·ere , uotaro il calice i no in ~ndo. Oiiatti in che .:n a po, te,a consi rcre que t°dnnc in ha''a n n..;:ni.::o -di più .ibt>iamo d:i. ~ombauere. ~lti marr"ri da ,·end - --:ire. Terniamo atr antico. c. mpJ- ~ni. a quello che più corrisPonde allo pirito -::he ci anima. ;\è ,·iere cerimon:e. nè allegria. li pensiero , llO ai n lri fratelli in car ..:ere o nel- r e. ·no < ne!r ergastolo iasc:sta: aù essi il no rro pen iero. ai mcrti 1a :io tra costante. ianiva commem - raz on1..:.al OCL.\.LIS~IO tulle le la ce!ebrazicn1:: della ri..:orrenza dcncstre energie. ruai i no tri sf rz; a·_ata a·!a rh·endi.::azi :1e della g: rd ama l:i n, tra de\, zione. nata elle ono or . al1a lotta e ;mrt, . . . il miliiarisno. alla rrcte~ra ci mro o, - P'"ocu,n:un_o ~1 e _~r~_degm della ~ni ba:-har·a. alla im o-.:az; :ie di un e~a rr 1era:1a m c.~: e e ~'.1t<?. dan 3.n ... nire di pa.:e e di libenà? E n -n ,were. <;e_r~iam~ I n<?ord< .. 1 c10 che sarebbe il pegg=ore. il più anguin().. 1 1~ b:uralna de'. Lo~1!a~:s~o. la c~- o degli oltraggi se a Q!Jeta maniie- ?,.ar <l~ad~! _!lemi::o;. I ,1m_i~1t~ -.:ar;. l- ~tazione che è essenz almeme ribe> ,a d1 ' unr~ dey;, um1h. i _erv - '1~ le. internazicnalista per lo pi rito .::ui àe; pre.::ursori. hanno .:rmo n~, • · · I · cu ri e nelL 11 , tre m'!mi. e 1sp:rara. per o ,;:op cui mi:-a 10·- I ser ,·cnuri ad associar_; quegU -1li;-i le cui ban1iere e : ca: gagrardet,i r; . cordano la loro opera Caine_-.:3.. A -- - _iars: a quelh manii-._razicne che 1neggia al trioni d: quegF • :e ·s: pr.n6pi eh.essi. disg:-aziat;. c,eduno di a\·ero;:: rad·cari coli", i: d; r:~ino. con~ tOJll~. colle S~\ 'r.--. C'he an.::he di raie ccmmed·a '1- (hi s.à '-e non . · rg1::-à un giorn() un altre Dan,e clk rra.man~nJr a ai r, reri pcs a r~ndere immonale lu grande traaelia dd POPo!v ·talia1r. Il P:-imo ~!aggio 19?., ,·1 i1gun..rà Q~ak una del~e innumeri tap(Y.! del1.. Via Cruci proletaria ... c\;\GELIC-A BALAB.-\..'\OFL I 1 rebbe 5tal0 capace il ia d m · Ccmt Avviso importantissimo! obbll~a a 1esr~iJre la test.a n:nionale del ?I ~lar'zo. pote, 3. i:lr d;.::h1arare iesta nazicnale il Pr m0 . laigio cd obbiigare i u I segua.:i ;-,iù o meno sp manei a icsteggiare quel giorno « nazionalmente . E Qu:tle sarebbe _tata la tvnura d. que, la, urar ri dei campi e delle orni:. ;ne che la iame ~ le m,na:cie hannc iatto aderire ai sindacati ia ~isti. s2 :?.Yesserodr ,·uto subire anche que ra 1mpo izione. tradire pro t tuendone le pirite, ed il sigmikato. anche la ioro ie ra ch·cssi ama,·ano _olennizrnre appunr0 perchè. da ne una a'.l• toricà impc. ra. da nessuna rradizione 1,roianata. E meglio co•ì. Come una nota ialsa. cridula anebbe uonato in quel- I l'ora di proicnda s hia~ilù ogni accenno alla libenà. alla uguaglianza. Ed in mezzo al lutto generale. ,·er~- mente nazionale, perchè c0lpi ~e 1::i grande magg:oran~a della pcpolaz;o11ect·Icali1. non prssono ri uonare pa- :-ole di gioia. di scllie,·c. di oblio e-.:r perdcno. Las alle dice,,·a. ammonendo i la- ,·oratcri. che la spen ierarezza ed i , zi di una classe de tinara a sparire non sono degne di una classe aA tutti coloro che riusciranno a p.-ocurarci un nuoYo abbonato annuale pel 11ostro 1iornale. in,•iererno loro «grati-~ e iran~ ::li i:;-!lrtO. un almanacco del1· e,\ vanti! a scelfa del 1921 o del 1922. tanto l'uno che falvo sono di 600 pagine. ri~carneote illustrat,. contengOno la t0ria del nostro Partito degli ultimi :,nni e tante alfre belle ed utilissime cose: in nessuna famiglia operaia do- ,·rebbero mancare queste impo.·tanti pubblicazioni. che aJ nostro Partito co. tarono tanti sacriiici. Va da sè. che chi ne procura due. abbonati. ricever:1 iranco di pOrto tutte e due le annate. L'A.\l\U~ISTRATORE. Uomini, pace I Uomini, ne la truce ora dei lupi. pensale a l'ombra del destino ignoto che ne circonda, ed a· silen:i cupi che regnan ollre il breve suon del moto vostro e il fragore della vostra guerra, rom:io d'un'ape dentro il bugno vuoto. Uomini, pace! Nella prona terra troppo è il mistero, e solo clù procaccia d'a,er fratelli in suo timor non erra. Gio,·anni Pascoli. Ecco perché munio tra:iquilla. Pur non auendo mai Sè 1Joluto 1 Sè potuto Yiuere un'ora di pace. .-!.S(,ELIC.-l B..-\L.-!.B.-!..\"OFF. GJ cendente. Co ì pure oggi si de,·c dire del proletariarc italiano: esso COMPAGNI, LAVORATORI! ha tr ppe riserYe nel pas_ato e trop- li nostro giornale non vive di fondi sepi compiti e sicu;-ezza di ,·iHor"a nel- greti, o del prezzo del tradimentP. li noran·enire per YOlere ricorrere a del- stro giornale vive coi nostri sacrifici quo. le illusio ·. per \'Oler ccncedere al ne- tidiani. Oggi, PRIMO MAGGIO. &a.-no mico o a è res o delle tregue. ~ l! prova dovunque dello spirito di sacrificio di ie ta. ma di la, oro iorzaio ar à I e di solidarietà col n'JStf0 difensore. Rac- ~c~no del Primo ~!aggi 19?J in I- cogliamo l'aiuto di ciascur.o per L'Avtali:i. ~è di ,-ago. ma di proiondo venire •. • •---=-••..96

~~g? d~z~•~•~J.!!}L. • sistema: e chiamcno fGZ:i lulil quelli che Non sono a.'lcora dissipati gli echi del- dissenLo iam.yilè" dal gcuerno iale ,niral,olanJi descrizioni dei regali di scisto. L' r · ? dipazzia c!ic2r:la CO$[ none, ltdti da privati e da autorità pub- un ·ar ;,ol1tic~wlmalissirr.a. uno str.:;- blidw alla pr.ncipessa J olanda, e già è meni~ oubbÙC!!'s,-icure-f_ZC.una sp2co,ninriala anche la descrizione dei re- cie d~o ~t stal.ri_eflkacissimo conpi di no:ze latti dalla le/ice sposa o fro la malaria anlrlascisla. Ma q:iali soprioali ed_ ~ a~to~tà pubbliche. Regali, 1.0 i pa:..µ ;'° ~ali i saoi? - quoti ,Jtim,, di cu1 vogliamo prender no- " la .,Jw noi. Dobbiamo, infatti, conveL'A\--VENIRR D.SL I:AV-<JP.ATORE co:;:en:.;,o ;:oc.a.e e i.:r.:,e,.sa,e. t~on•r:· n~:a Rç.,-na. ~~ ni\:t ca;i;ta!e de: a :iaziont: i~allana iibci"ò.,°'à. iz sua sede e ·a sua ca:te-'ira. E a.lo:-a.. s:. il popo(O no~:..-o c.::ctv.-e:.-à. n,on ;:>er ordine di G{I- ·. :no. ma ;>er cosc:cm.: a:no,e. ;i ::,.;ata.lc .o.:1aao: e nor ;u;:,oc:e:-ii ;:,,:a ce!ebrazil::-- -.e ;·· ~e- <!eg2 :o-za a:,-r.2::i. èe:~a coilCORRISPONDENZE :.:=•_::: ·-:,-·e.,ta. è'!i p:amo e de' s.?ng-4,. :- ... ~ 1 ·at.~ .... :..:;-a e à~\-;nz. deiia i~:e:lanza ~,..,~o:: ne::a Hh~:-tà ~ . - _ CO~\IPAGNI OPERAI~ Ne.Ila festa òel lavoro raccogliete\-i e fi . dell' Avvenire dei La·;cratoè il ,'O::tro c.cnsigEe:-e ed è :i ~nsore. Da Oe:rllkon ~J,è ,mlon~ ài rfv~itor/.(. JOmc:lica 2(J co~.-.::.e. a;:e ore 9 F~- C:at.. :1ei -o:::o locaie He:mai:. a, ::-à iao- -A ;c~i. occor:-e$e:-o àtre ~o;::e del ~¾- _o !0 a.s:-emLi~--aèei :\h!rator: e :\lai10,-a:;. !'-- • - :o~·~ e- ri,·er-.d~~-Prc.n Ti;:t: : .::0:1,:--a...c-,nci:10 p::-egaci d"imerTeDa Badea I; .?I t:~ ... co.:::e 21-1cnc!amrao ebbim0 ·:!s~e:.:iJ:._2: :~ e-.sa s: iece :a ::-eiaz.ioP.e ét:°·;;:,:n:o C r.6-esso ée: P. <:_ I. Con soc-:!:~faz:om: co-;;:..a:am:no che .:i:121:rra,- .io i<" cE·,e:-Zt'ilZe n . 2v\-en:1e una terza ,.::.;:.5;0:-1.? cosf àe:e:er:a ;>er la mas5a e spe- -:amo cè.e i:: .1:1 bre ·e pe:.-iodo di ,em,,o .-,oss:? i: P. ~- ;::-on,egg:a::-e ancora :a ',e· ·!!'!-Je.;:=a ed :~ ia.sc:smo. Da Anutiawll Lega Pro!etar.a Domenica giorno 22 corr.. si re11::::: ·annunciata a.5-.a.e:nb!ea della :iostra 5ezio;-;e ::1 E:·:e:1. ~la!zrado non io:s.se nu- <ne::-o.sa.,r.iu-ci abba.stanza bene_ S: fa \"fra raccoman1azione a co•oro che :100 baano potuto intervenire. di ri- -:àiedere ai noq:o segret2rio la noo;.-a « Il Comitato >. nire che slaoolta il pubblico ne è JJera- ,_,,e e owamenle interessaio. D primo regalo è stato quello da le: /olio al penonale ferroviario lemmir:ile. Come è noto, l'alto commissario per le l,noDie, on. Torre, aoeoa decretate, il littnriamenlo del personale lemmi 1jJe dalTamminislrazione ;errooiaria. Ma la pri;:- cipnsa Jolanda, con u;;i genuoso gesto - come dicerxmo gli alficiosi - scr;sse a/Ton. To"e una bellissima lettera, con la quale lo pregaca ài reoocaTe i !Icenziament; delle signorine bisognose. E f onornole To"e ·· rendendosi conto dell"ideale bellezza del gesto della prir.cipnm .., accolse la r.obile preghiera. 214.000marchi per un litro di vino. .\!aggio. le p~s.:.--o::-,ao\•ere 2 volta di cor- n=re J.,e- ;>renèere gii accordi ;Jer :a :e- Prin:o Maggio Un gionrnle berlir.e~e. la Vossische Zci- ~-- t • · ,. .,,,_ , ,:z .;e; P~-r.o :\iag-gio. -, Ba&. Gallo t d I h p ..• ,e e.~cc..-:.:.ev al -l'!.stOrar.:t~ Coo;>r-. -\ . . . C'lme al rol:to. 1. nos::-o progra.:n:na. u.ng e 19 corrent'b., naqa c e nel clc- rzr:_·., 0 e··.· Z•-.·~_!'. Tei~.c ... '.>·. <'-•--u .•. -.· . :1ct:e . <i.:~c,~n:zz.a:i do\·::-ebbe,o ia::-- ., ., .. be" l" . I . t Il ~ R d · ' =-e- = .. · == - - . u .-:,·lc,,co co . ,:- r.er n;on. re:-,.1 coe Caro Avvenire», ma o e ne e regioni = ,eno e elio ..,..,•- .5: ·.-eue::-e a "i.: nO":::-c ::-iun:oni ::i q:.rt:".5:e L•A. • • ~j ~·oo::i:O: Mosella si sono laite, in <;l!esli giorni. a- ~T-r--ll:l~:or-e •I cc-=a-io:1:. Ti prego cii permettermi di cbiedet"e a tuo mezz? a Soliani AchiJle. diretto;-c ;'.-!Ja Tombola pro reduci di Basilea ?" 'JJale ra~one no:i mi ha ancora mv13t,> i :>rem'o (!; mia spe:tanza. a\·~11do a ,;no tt-ropo i~viatogii il numero '\-incent'!. a :n~zzo ler.era raccomandata. e fin" ad <,::-'? ncs.sur.;1 ri~posta m1 pen·enne. • .\ 1.?.·'no o::-e 9: Riu.1ione per gli :!aste éi vini per ì quali sor.o stG.li richiesti · ~ .,..____ ~ ~ Eani al Rhe~:.-~ielderhalle. do,·e pa,;erà i1 e pagati prezzi ac!diritfara favolosi. PEr • w se-:- ~ ~ qualità s~ader,/issime di vini della Mo- ~<'ot::-oorato·e. Il n:-e 1 ~o:n.: Pa:-.c:iza éel coneo ·lalse a i pre::i non andarono al di sollo di . fwfilB-N~IMA GGIO '2 :--~2zzaée::e s....-uoJe. 5000 mcrchi al litro: al cambio c!"o-1d :Ì _ _ • ' ., ." _ <>-5 {_,per-ai. c;=ic~.r~e :a \"OS(ra solid:ir:esei lire cl litro. ?-"el Pala/inalo il pre:: d d J !:_ .: ·:-:vo:-z:o;-, indigeni. as:enendo\·i rlal me io i oini c:i ottima qua/;tà oscillo' T • ~ ,-, • "'' i: 1to e S"'e"lo · Cl1,-~d - ~ I .- t t • •d O 1 1.. -" e ~ar:ec:i;iando ;n massa al•a d~- :·or;:e il prcnno che mr spetta è an·ì~to ..: rafforz3re ta famosa l{utuo socco-~o? lra 30 e 35 mila marchi uale a dire circa :. ,_ ,, .. . . . . ~I e mo:se e spo r -: ~uo g:1 a: ~minosa aurore, 4l) lire al litro . . 'ifa ci sono poi le· qualità ·' 0 ~ ii.!oc:6 ll ·larbrcma O \ on se,, non sei lontana. Ed etto un altro grazioso gesto. Si sa che il Gooemo lii deliberata la soppressione di namerou preture. In alcune :,rollinrie lu latta una oera strage. Anclw in quella di Alessandria. E tra le predestiextra: e quel giornale narra che il pre:- [I" ar. acq::~ a ~e~cld:z;e · E "1} 1_eode ;/ saie Per le chi or sotto sferza empia /a.:;oro.. · • alt I d" 21' 000 h" l Co:1 bale .o irr,sor. su f oll,cma· Potenza aurà di creatura umana: zo p,u .o u , 'i. mare 1, a ccrr.- • bio d-oggi circa lire '270 al litro! 1 Ma p~r _gli aridro;1Lbu;.... sdl.o. k ::olt11 Non ci son galere per simili pescicani? Stnscian fantasmi oscuri. • er /e giusli=ia. non pietà. r.el mondo. Tuffi per te glr sguardi GE:'.l:OSSE. $!risciano lcm:e éi . L:.. r.go il viscido e ire:ido orror ,le-" , uri: voli· un r.u~vo idecl sanfo e giocondo: nale Di era quella di Jlonlemagno. Ma ecco che sal monte da cui prende il nome il pone, si eleoa il caslello dei conti Caloi di Bertolo, la lamii/ia dello sposo di Jolànda. Ed ecco che il signor sind!lco, contemplando quel castello e la morente pretura. ebbe un'idea /e/ice. Scrisse una l,eJJissima lettera alla prin~pess:i Jolamla. E la pret11TG di Montemat,:o fu soloa. . Motioo per cui oerrebbe ooi/ia di lare una domand0- Quei licenziamenti di lerrooiere e quella soppressione delle ~eture "ano necessari? Se nG. perchè decretarli? E u si, perchè revocare i decreJi? O che si oogliano ripristinare usqnze mnioeoali? Una 110/ta, inlatf:, le principesse che andm,an.o spou, pc,rlaoano in dole allo sposo qualche leudb. Allnso, delle lerTOoieree una preture. Un rappre!-eotante \ deUaNazione. L"on. Albanese, depmato istriano. aoeoa. giorni or sono, mosso alcune setH!Te critichtt alla politica del Governo lascisia nei confronti delle nuoce province. Sabilo, grande damore nel campo fascista, di cui - si noti bene - r on. Albaneu la parie. Sabilo. chiamala delf onoTeoole Albanae a Roma. P'(T rend"e conio delle me parole al capo del Gownio e del fascismo. E immediatamente, anrilissàm acme delr on. Albanese, il qaale xrisse alTòn. Mussolini la seguer.- te lettera. eh. la Stefani. si affretto· a comanicaTe alla .slampa: Il "Natale romano,, I: ◄ D.. ce • ex e;;ae~s,:no tra i s0c:a 00 '"'!:i rvo;uzi-Oaa.ri. ha ,·oiuto aboEre !a ies,a àc: Primo ~[aggio e sos,irniria con ia iesta e.et 21 .-\;>rite_ La vendetta del b:irricad:e:-ol com·enito. Irti s.ir;,isce._ e '10n co,pisce: cuui i iedir.a~i :.e:.-c-..no di ,ende:-s:: s:mpatici ai nuo\"i ' -imic: i:i,·eendo contro i compagni & ieri. La ~eci-ione è perme.:-:eteci ,a irase poco SCTUpolosa - un onanis::.:o. " Xessm10 j)UÒ sopprimere iì Primo ~fag.z-'o e nes;;i.no lo sc:pj)rimerà. come frs:a èei !:.a\·oracori d: tutto il mo-:do Può dar-~ che in Italia l'eroico ( ?) Duce. ~-ni-:o dei ia-.·o:-atori I ! ) riesca "\ '~dire I iucile. ~na:e e :nani!anel 1o :tlla mzno) che ~'.: C?e:ai ieste!!'!!'ino '.a fatidica da:a a-s1eme ai comj)agni de~ii a'l ~ ;>ae-:.i: :mo fino a quand-:>? Certo "On a iu~o .. -\nche in l:alia tornerà a 5;.,Jenderc il sole. .. Ecco i'ltamo ciò c!Je scr,·e l"Ava..-:ir!i in me,:ùo al • Xatale cli Ro:na > e Per una di quel'e co,..::-addiz.ioni a:Je qua"i i; naz;.,.na·iascis:no ci ha abitu-at:. '? Roma d.: cui i: nuo,·o ,e-zime cr'.stia- ~~rian:e celebra az!?i il na~le (: ia Roma 1>aganll. conqu~L~e e im:>e.:a- !e: <mella che da'e ori:i.-ru sino al rcman di T:-aiano andò p:.-o~e-;s;,-araente ~- !ata'ldQ : terraini del suo dominio. e cbe =1rtra\·e::50 dod:ci memorabili j>e,--ecaz..-oni im--n!:':Òr.e; ~•1n: ci,ch' e ne:Je sue a- ~.:ne.. co~e nemi::i de·~ ~:aw. milion: e mi:.ioni di cr.s::ani. Pe- Roma. ,:imo:.-a cel mondo il cn- «tia!l~~o minava. h balda co:npaiine - Ecaillenza., - Coim ho sciitlo nelle m~ dìdrianuioni lette domenica 15 corrente alla Federazione istriana del P•- filo, delle qr,a/i le mando ano copia. lac- . da ~:-ata!e. e i ,uoi ciu:--'.sti r:o~·era'"ano ero mnmen per tuta qaanlo nel mio ,e!:1Ja~ de! Xa=enQ ira i nemici i!dia discorso al conr,egno da sindaci istriani natria_ &-rana iortcna dcl'e oa..~le. cbe Di pao· essae (adopero due ,,arole sue , - . . . .J, ~-re-) -'= :-~en1 d" ___ , -o. :nur;;r oe1 tcm:>: i.rcraao accez10:1e a, _,..,...,_ w .,__. e e r rna-w:- • , <: •• R · · 1 tanle per il Gowrno fascista e per la sua I~ ·-aio-e· · e ,ahb ~a; :.:::-:>ena e~ a,e"- ,..,_a_.J r _. d _ Su . ~e ,o:.ito a,·re «ra~!t?.-,., ~ ::em.,:-e opera. - '--o SC1ZS11 a li.Al e m 01 .,_ -, - - - · d - · 11 hi ,I.· Gah"nett I I ,..._ .a ~erra ,a r>1ama c--;oar-;or-3e_ O!!':!: i CO eg I I o Jlff a orma ,,.ca n ~-- .d • . '. ~ --~-. ritrzanlosa d,iJ mio dia:orso, douuta al :i'!'~,..-- :c, e. naz.n.--:-> :a<:<.: .:-o ~-'.-0:10 e <:: µ::oclamano e-eè: e cont'- latto cbe non sapeoo ibe c"era la $lmnpa n;;-.!o-"i de"!a. Roma i:nper:a·e. e che le mie parole sa,ebbero slale date alla pabblicilà. Prende atto del suo ri- E ,·ant2n? in RQ:na la :nad::e del .. d:- conoscimffdo della oeru realtà deDa .si- ~:tx, ~- Il diritiç romano c~sac::-ò :-:.E~:- w:o de1la schr.n-:tà. i; pii: reia:-:-io 1-a luazione dell1stria. Del,oti.ssimo! Luigi Qt:a.,t: la ,·iolenza e la cru:!e1~ abhianQ Alb:mrse .._ • · li · à. · •· ·· U , "- .__ .__ ._,_ ~ zem::ra.o: e e: v-o. e-o qu·n 1c1 '-ec<> 1 m Ra re•...,,_ ,:,.,.. --R IIU uavfno IIQ'. • • a· "' . 11 - _.J• inJ . reaz,one an.--:romana -;,e- ·«tru~e camme ,. o, CTnzllllDD, att, cne ne-! .,.. . li .re • • • - .J: . . . ' , Que..• .15luuro. U!nUu romano !?1-··t::i6" annali parlamenlan non si conosa, al-• 1 _,_ - • d" • ·• E s·c"li;r-:i ad un lra!lo, ecco, o_t E u""?cr:a!orma !J!"e:icle E so!Jbclza. gigant~ e m;estosa: o.su Viva una iiamma qi.:i e là s'ccce:ii:lr. Ogni macchina asswr.e il divo aspett,.' Di oi'lcice profetc: Ru~q de la motrice il uasto petto. Ogni s!rona si la gfod:o d'crtleta· Per le gioie sui bimbi e sai vegliardi! ... O mana d·amor, scendi schiumante, E un popoi di risorlt t': e la tua benedella onda scrosciante ·Le labbra dolorose. ctse. conforti! .... Gia' splende a I'oriente il sogno d'oro De !"aouenire: d ma~io DEi redenti e del ìibero lavoro, Lembo di cielo e slaoillio di raggio: :~aggio d"aii e di sol, maggio di fiori. Di baci e di canzoni: Cl:e vinti non avrà nè oincilori, C.Zze r.on aurà nè servi nè padroni. Ada ~egri. ~t ·----- Da llirbatenll.'111' PRIIOMAGGIO 1923 Larnrator: italiani! Le ,·orazioni di domenica 15 u_ s. nel Circondario di \\"interthur. non hanno tiato :: risultato che si spe.ra,·a. Sebbe:.e ,)er l"a;Jpogi,o alla :niziaciva .'.el Paniw ;;ocial-dernocratico, la diffe- ~enz.a :n p;Ù co:1tro l"miziati,·a era dì ?Oche diec:ne. tuttavia, date le gra,; con.. d:z:t.mi in cui giorna:mente ,·iene a rroi-arsi la mas ... <a dei co::isumatori. era leNella sosta delle opere, nel racevglimen to deg!!. spi:iti che oggi adugano le falangi operaie d"cgni p3rte .del mendo. SOHasta una inquietudine mai ,·eduta.. cito S?erare in un risultato migliore. Si ha rag:one di .-:::-edereche solo i so.. Senza dubbio questa nuova alba c:c.!-,:lem.ocratici. i comunisti e forse i crnxk-sa in cui nessuna pace agitò !!Tlltnani abb:ano \·otato a fa,·ore. Tutti :I candore deJle sue ali, in cui nessu- ~" altri pa.1i,i iurono contro. in blocco. na giustizia sfolgorò la sua spada di- -i ehbern rnti .3237 pro e 5343 contro. vina. segna l'inizio di una fcnnida- rman.o co::numa l'aumento dei generi bile era. a!:me;ra,:. Per quanro C.ggi la speranza J)OSS:l· •• "' apparire pueriJe. iJ proletariato pen- Pe:- 1e elezioni canto!lali Ycnnero eletsa al Primo ~!aggio. rip.:,nandosi al :: : 12 !'oci:?1-democra,:ci: 1 comm1i5ta: 1886, quando la prima afiermazione I e\·an!!'e:is.a: 1 coarad:no: 6 democrar peraia di Chicago d!erle al maniro- I tic': 3 Eb~:.-al~ (de,iia forca): I cris:ia:10 lwio operaio i ~uoi primi impicc:tri: I senza Cnsro1. nu1 aHa mistificazione <lei suo ,·alo- 1n queste ,·otaz;çmi c·è modo di es>:e- :-c.. <li allegra scampagnata. di sban- -e più c"rnemi per il iauo che i parrit; d o: sirusaa. ocial-dcmocratici e comuni- ier.unenti e cami. ma alla preparas:ri. :-a~uppano 13 eietti coni.ro 12 èei zione co ~·ente. ali" affrarellamento d " . . I :-,art.iii bo-~hc.-5:. . prCJ)()S!lt per e wnt.1-;e torre de!- 1 "'OC:a1 -de~ocratici ebbero 4766 \"Oti. la emancipazione del Popclo. ; con:un:"ri 5&:;. I potenti. i djttator; <l" e,gni colore Come ·rnmcrq i1 Jlé:.rtit<, 5<:c.ial-tlemoS3nno che il principio èella libertà. c~t'co è il più ione_ della uguaglianza è in antitesi c-l ca,- :.h· qu::n:o larn.o rimane ancora a cere <-c::I maugane!lo. Sanno che ia::-c. nei!"anima del pro!eta:iato produtto- Sezione SocialL~ re della ricchezza aleggia iJ pensie- Xeli"u?tim~ a~-emblea della Sez:one ro di Giuseppe ~lazz;ni. il Ql!2.Ìe an1-- '."oc.~":?~~a. iu io::-te-,e.,te bi;,.s:112w I« monisce: condcua cie' cmnpagr.o Buffo:ii. dircrtort. « LJ1- libertà [! sacra C!JT:le f inài- èeT e .\,2:.:.i '. •. che si abbassò a r.!CCODa Schooeoberg Kradolf P:-'~o Maggio 1923· :."! :1~:n:o.~e di tuni i ccmpz~ii e cam- ?:tVI~ è _5.;:sa.a ae:.ia Piazza della Staz. Kradc:f o:e 1_ Par.:enza ore 1-30 per Bi- ~chozt:"!. a: cp.2le si a,:frerà alle or-e 3. si seguenti ~n.qp:: .-\::-!>ei:erun,or: èi Bischoze!: Ledera~he:te::- \-e.lnnd: Schne;der \" erband; Ho'za,; ci,e- \" e::-h:and: · Tes,il ..\rbeit ,. erband: P.?::tiw Sociali~ Tu.ti que5:: gn;.pµi s: adune.,mno ne!- 'a ~za <!e]c scuoie di Bis;ch~ri. O\"e ;-ar,cà J"ay..-ocato Roht. Ccr::;>agni e compa..one, Ecc~: a:! un ah.o 1 ~faggio: giorno ·: ic, :a per i la ,·ora:ori. Pr:mo )!a~.a!io. data che riassume lutti ,iQ:ori e tu,:e le s~e:-anze. che riscalda Grazie e sa?uri. tuo BRUSA A •• Lug .. o · \"i sono operai sarti qualificati nella sartoria Burger e Kehl. ditta boicoltata 1a!l"or~ruzzaz:oac di Zurigo. i quaÌi sono- 5rati inga,,,agiati co:1 pr-011Dessedi ~ lario da 10 a 12 franchi al giorno e che a mala per.a rie3cono a guadagnare 6-8 irandù al giorno_ Per poter gua~. qaakbe C0':3- di 9iù. buona. parte· porta il la,·oro a dcnt.icilio. o fanno ore straordinarie_ Ma questi o~. p~pati dalla crisi. non u-o,-ano il coraggio di r,,otestare contro simile trattamento. Speriamo però che i pochi buoni che sono occupati nella fabbrica in qoestio-_ ne. riescano a scuotere la maggior,IDZa e .s spingerla ad. organizzarsi. c:io;-i dei p:.-o:e:ari di mtti :1 mondo. * • • Q;.;i i:1 q:.icsti d,:e paesi ,·i sono patte- ..\ Locarno sembra che le condiDoni di :-hi d: Qu<.:l: che parlaa molto di sociali- la\·oro nella fabbrica di orologi della Ditsmo e d: coscienza. sah-o poi ad essere i I la Haas e C., S. A. in Yur.alto, siaaa primi a uscire dalle nostre organizzaziolli. delle più umilianti che si possa. immagiConstaraz:one amara. nare. Le donne lawOTaDo dalle ere 6,31) Perch~ dunque? Quali le ragioni di di mattina fino alle 12 e dalle 13 alle ~ (!Uesto loro modo di agire? Cioè II ore aJ giorno. Il provento delle Xon com;,rendono essi che pe.r cbra- multe (e non sono poche) n a pro&tto marsi coscienti loro primo do\·ere è quel- del padrone. Roba da medio evo! Va ·Q r'.· ::e~:ir.: ne::a propria organizzazione? tutto ciò non è ancor niente in coo&oato Le- diS<-ordie, le piccol! ~e personali. a quanto potrà an·enire. se gli che potre!>bero ~ere risolte nell-mterno non si convincono delta nec:esgtà di •- delle nostre ?!"p.nizzazicni non giustifi- g-anizzarsi. fondere assieme le loro .:ano il loro abbandono. per porre un termine a .:;imOi abusi. Fino a che l"operaio 5i tro\"a disunito. * • • ncn potd ortenere nulla.. e il padrone. A Bodio. la Ditta Dittli. aveva '".iguzzino. 5arà sempre il Yincitore. La so ad uno scalpellino un aumealio cl divis:one nelle file -dei Ja,·o!"a.1-on.non po- ga. ma quando si trattò di man :ci da::-e la forza. o compagni e co~ parola data. minacciò· di percosse f !:ne. di poter lm:tare e ,;ncere. raio se a'"esse continuato nella saa Ed è perciò che in questo primo di che leg:tt-im~ pmeSL_ Con questi - ~la!!'gic. con tutta la forza della nostra c"è da sperare che gti operai ~m~2 ma::-to;-,arz. facciamo appeJlo ag!i cauti prima di -arcce~ moro <>;>cr-aie alle opera;e di costì per il su- un padTODC che usa manlenett io :>rerpo abbraccio. pe:- la nosira unione. modo le promesse da lai fatte. • -\bhaadoniamo tutt: i piccoli odi perso.. i nali. che ':anto ma·e fan::io. Rientrate tut- . Da .&iPlte• ti ne:le "'?ostre fik Questo giorno segni \-a no-.ra unio:.e. ri:>sald: i r.ostri animi nf'lla iede comnne. "?=es!e!?'!!'iam<d>unoue. anche in questi ~~e-~=. ~ucsto Calend;oawo. speranza ed °<.':!Ur.o d; tm m,~:or aP,e,iire. Ab'!lian-? ricevuto con quesn conispon- <lcnza anche un bellissimo marufesto per il 1 èi Magif.o. Ci soiace.. per maoceoza d'· scazio, di non poterlo pubblicare_ Ci s~..no i cornpani ln. d. r.). ••Zago Lo sciopero dei lleta1largici. tra ,~ - 1 . . _.._.,_ I cava que t.s.n: nc.co s~o::e. 1 cm par.:t cuera cas, ,era e COSI n<IUWI!" cc.ne T--·r h t ., · .. · aella d-' d _.,.__ I =: o. e e ron po enuo sco~rue Ira : q ei ~alo .nL_,-ae. ,.,,_, quatt~ocenco sch;a··i il coh,.,n1e di \ --,.duodel , zlie,e :~ siida con ::-e.:.;ui,·oduello. del ia qua,e essa TOìJpresenta la :..e rl::i.. n-ece:ler.ri corr'spordc~.:e i ì- ,·ita~ . ~~i-ta Farin:!.::-.Ci. !?l·a-èanti ·a fa-cosa Sez-ione reduci adeLa direzione dello Stabilimento .Meecanico della Ditta Saurer e compagni. \"erso la fine del mese ci marzo p. p. lancia\, un an;so aJla propria maestran,.; za dichiarando che per ij giorno 23 apri-- le. data la conconrenza spietata che amtinua a SYilupparsi nell"iodurtria mecc> nica da j)arte di altre ditte indllstria e la triste condizione finanziaria ..,-adotta <lalb. crisi, dm·eva procedere. per· frootcg- ;:are questa oscnra situazione del momento. alla riduzione del salario per la seconda ,·olta ot1 10 %- escludeado a questo. altre riduzioni dal 5 al 13 c.{, efk-t1!uate arbitrariameallc senza nessaa prean·:.so_ E il 20 per centn di . J'.ib-.so sulla paga a tutti gli impiegati e • • • un fono. li iecè i:i nn !?iorno so!O c;:ntu hm1nod1 Stato. onattro::e:ito mettere ::i croce= e pusf·- n quale drpz;tato Laizj Albanes-e., .in-. nc.n~a. sap:~t«:1°en~e ;n~,;),et~ n __ :-i ò'- < Do,·e non è libenà la rUa è r:- Ceni .nezzi cli lotta no" do\>Tebhc:o ,eme -.na Fede:-azior.c ;\Ius:.o!in'.:ir."l. dotta ad una {iUra funzù.me crgo:nica. -i=ne,e a roi. tamo ?iù che i o:ù bul: '-'em!->M. abhizao ris,·ecliato nei compc- < Non ,,, e m•\-emre, mi<Tfioramen- fu-c=s~i sono sp;,.da~ni di mc:,tie.-c ~n -r.~mi la s-Jà<letta Sezione F ertiana '!.:n to, progresso, là do,·e non esiste [.:- cel'ca dì rech ... --ne. "f',F, <li d;!:C::tà umana. . lanlo,Aa ùulelt• un ,..OT"lllà --.u- , sa~usrno e ,a 1eroaa de: Cesa::i J>,a '-:In- .,. e a .,........-e an I . . . . , . . . tema im..-aaliaimo l .1 .. L1.Jo rr;,a:-: e pm corro':ti. -e!?l·uma,;a 1 11·- bertà. " ,,., ••, per a 01 a puoou20 1 _ .,, .. ..,_ . d . _ ,.. ca allalia! il pn,l,lema Mia Malattia di JU~ !? ...w~tom e ~Ya ~ pa r: ~-esca ~: e L'istituzione che a saln;,-s: perStalo. l ~~ ~ _d1morte su i~ ~-o:e: De•ficaxa < I segui.la e sopprime r espressione paBua- in1atli.. ,..._ ali ..,, I ;::--1m:10iode'!a pro;>ne,a _... i,·aia. assoì::-11 citi.ca del pensiero e· co--1r.n-nara ·r- •·- sapere erre a wma--, . . it b"' . <k 1 ha . IUlu,;11 I rie del discorso delfon. Albanese, il de- ra. e _,n_~onu-o.• a ,,_e. iace:1_ ~e .a ce, re-cocabiiment.e a. perire,. --'at - · ili p . ~c.-"' c:,·1 e consorz,o e '5;>._,.~e:adolo ai:e , · ,,... 0 ~ascuta arenu,, on. Biluca- _ _ . , Perciò ogni loro dLt1ieg- ai drritt; i/ia. ha·mandato-alron. Jlassolini un le- est eme con,;:~enze. . I Ò""l p ' -·-· . 1d I i I qual . Ques~2. e questa sohar.ro. e la R<7!fl'1 1 - c,po,o sen I. 2 a rmsa are le e- --~a, n~ r· _..:_si se~ava la oo~e ..-,a mo.-i:a che si nJole rie'"c::are 0 e .:su-I !1ergie. A colon, che ancora dileg- ,_. nr, ~ese lerebbe u- . . · · ··g1· · d" r--.-......J..,1 ~.,_ 1 . ,J. _ _i __ • «ora.e. :\cn la ::necioe-"2le Roma cr:..•qfa_ g1an-::- 1 n I generos. 1 nos1ra terra. -r--e, ,,.,,.__ co pii• a ,,_a11ia · · · · I· 1· d"--A.-. · ••· · modale-. laond J V -0-uhblican l na. per la 5ua mtcrnaz.10:ral.na. non con- I Qua I ·=ro cg-m S:lCTIT,CIO pe:: cosi commenta: e a oce ,..,.,.;y a fi~bile i:ia nessun nazionalismo. nemmè- -COJIS.'!n·arla lla libertà e da:-g1i una .. L"on. .Alban LL dun , no aà1 Ra:,;;onalismo ita:iano. Pe, la Ro- compier~ indipendenza. noi non iacese .sare~ qae co1-- - - .e al" · · · · A..... -pilo da ,n,ilattia fflftllale. li .màle si è che ~a ~st:ana ma_, , ~po.,_ sor:.o. e:11 . , m -=i.amo nmpro_vcn. essi 5onc, i uç5~i E ;:,oi ··· EO'lo 1::2 <Ìeliberati di co:i- !?re5,;i che li conèannanc,. * * * Per :I -Primo a!!'!i.o. a;;che quc:.st"annll. d"ilO ì cor.~o. i compa!nlÌ ,;ono invita~i "!. tro,-arsi ali" Heh-etia. dm·e anemo una co:rerenza su! -S:!!']Uficaw della ma,::ie- -5raz;one. ae:ta aa un compagoo italiano. ••• 1-.«c.'ha·mo ,entito il ni~o cne si eran'> cca.ati atto-no. La CQ)onia So>l·ersira "'0; ammeite ambiviità. qumdi prenr\:.1n,o at:.o delle ,·oci che insistentemc-:1te <:"'-:7W!'>. c:oè: cbe h Sezione Fenia!la ·--. "''!l"- fr-:1:one tenuta.si in questi '!iorni .._-1i-ii:i c,edtr, 'I OJ)">Ortu!'O di sci~licr;;i. ReHere-c'.> .a ,·dc::e se .alle parole :-or-- ..:•;>0n:kra"'no ; fatti. ;x>1chè si rie >n~it•o etc fa dclìoerazi.:-n" pn.,-sa dalla co101;ia .-\I ccmpa!!'.lo canss1rn" ..\lberr Her- "- or-e.aia non 2.lr.imette equi\"oci. Xoi man_ -n,2.llll. cue :n ques:i eiomi do,·.:-à subi:.-c ·u,a <lolorosa one:-azione nell'Ospedale ·r-:.-:-e:,-,n ii 71Qst::-o{IJ5taccQ da chi si re:1- -C.• u,ton.a1e di \\";nterthur. i nostri p;Ù <l 0 -:ol:rJ?le coi m2,-sacratori del proleta- ~enti~i au!!"llri di ·buona riuscita e di r.atc ~a,,mo. _ . . he . . . aum:ta. me:nre I na=-ia.1sm: 1st.:.ru~co- rappresentanti dello Si?.t- monarchi- .,_ .. ..nr,,enz,o,w. anc se e ..anrui non no ria.icole zerachie era :3 razze e le na- ·h h · proma zu2.rigione. i ·nuooa: E staia -rio - .-4• • co. e e non a ma: anno mis.skme. 1 e 1:" - - _,. - r--r m 9U~•l gzol'- ziom. E d':?lla donar.one ~ -Pi;>ino alk. id )" "ed . _a . i:.. 5 ' aSSOCla -.i,,,i augun. speXon 'm">CTta 5e ìa 1orQ quali~à tli O':l<'- ra= ,.; ,nde do11ro~ onesto distacco. s; ! co::;e--=iamolo irair..a-mente. rende :>enoc,> ? no: la\·oratorì dc---er i5ohre altri rc•mn=t'!Pi di l;n·or-o. -ma ~oprattu•;., il n0s:tro do,eil 01 sinnrati è ou,..Uo di dimocct::-2:-e c<>' fate: di ncn avere •wlla di lli IDOia, ma con scanissimo successo, brecéia ffi Porta Pia fu chia,o a tau: che ea I. I e. nm:Io znarisca a; più p,esto. (n. d. r.). ~ il cemandanle Rallaele Rossetti; in ,anw è po,sibile un imoero cri5t:ano Italiani.' • in -allri tempi -udile, udile! - è sia- 1 · d: ~- in quanto nessun a ,ro ,m?~ ta ruota c~o · lo slesso on. Mussolini, ~el giurno che anetbr. do\"llfO segnare il rricnio del layor:. noi ,-i chieò1amo anco:::i una \·olta di sera! :\lussQlini d"altri cemi>i no:1 "fu -~ota.. rare ie vostre iile per preparare le cltt: ,'is~ già una breYe vi:a. e elle nella nuo.-.-e ·banaglie. abbia 5eae in Roma_ qaande eili, nella sua qualilà di diretto- )la ,ma Roma ci fu. 0 metlio c"è. che Te ,k La lotta di classe. era wi semplice ,ed -rmìile stipendiato dd partilo :$0dali- .ta. Etli stesse infatti ci apprende., in un inleresamtissi,,,. corsiHno inlitolalo ~oi pazzi. di c:ui·citucuno c7re possied-e la colini.ne del p,e'htlo tiorntihtto puo· prenUR a,isiolw,, de i 1,aoni dlladini di F-orli lo chiama»ano: Pazzo! p,uzo! pano! llaaicomie. lmpla.. reparto paranoici!"; ,ed il bollente Benilo rupontieva: - Mei/io paranoici che i&li "'. An,lali -ONJ al Gouerno. i trettzri del presidente del Co1J6i,uoapplicano lii loro .QfJf!Jll:T.sarL fede no3tra do,·r:à ri5'.>rgere i>er non tra- ·per il trionfo della giust"zia sulmontare mai. E" la R~ cbe ";.fazz:.ni • r atbitffi della ug-..iaglianza suno sogno_ cne )lazzioi g-o,·e.nò per pochi me5: nel 18.:9. che :\fazzini a\Tebbe "facto sfrutta.meni'· àella libertà sulJa sermaestra di eiùstizia al mor-,ào. nemica \'irù. défia ,·e;irà sull" ipocri&a.. deldi tutte le ti::-annidi. -am:ca d: tu·~ !!:i r amore Stilr cdio: dell" aP,enire :n- ()pprcssi. se 1e io-ze con;nuratc dc ie n-:>- scmma -pieno di sole. sui :-esti del z1oni ìtalian-a e irance-:e non a\·e-.:ero pass,Ho P->enO di ombre fosche. troncata l"oJ)CTa immaiura. Eniva la :Repubblica Se.date Itali p€cnsicro 5oc~ 'i sta. ime~ào ii t liana ! -J\fJ1Sie-ro -maz-zm~... "a~ngcnào~'I mtf IL CO~IIT..\TO. Dichiarazione Con 1a. presente dichiariamo di a,·ere r.ceYnto dalle amiche Tempioni e Fonti.n~. la somma di u-. TJO, frutto di una ;oucscrizione ira amici. conoscenti e loonpagru. per aiutare 1a nostra cara figliola a ree.arsi in Ira.lia per curarsi meglio da una gra,·e ma.la-nfa. Col o-CJlSO più profondo di gratitudine sentiamo ;I do'"ere di ringrazia.re mfinitamen,e tutti i buoni e generosi. che in questo momemo doloroso e dHfici,e dclia nostra ,·ica vollero contribuire con le loro mode.;:te for-ze ad 2iuta:rc;_ IYi ques,i cuori _!?'ener~ e buoni ne man- :erre-mo ricoroo per ttttta la vita. Famiglia \"EROXES-1. cr,mu:te con co•oro che da oltre n• h'!.nno fu:to <:cempio dcTie più ,>I" forme d1 Yita ci,ile . Ed ora anend:2mo , fa:ti. :luc. a-:1eleme11.- .. &ot11111u Lega Proletaria Reduci. / Dc:nc-n'ca 29 co:i-. ai!e ore 2 pom. ne!- 'a sa.la deHa Stella ,,j sarà J"assemblea-. per !a <fsr:.-:buz~ne delle 1~se-e ed altro imyor:ame o:-:!.ine del Sessi.no manchi. giornot IJ Comitato. In seguito a tale pron-edimenlO dà .,ane della Direzione._ i la,"CJl"UOri si qa1::rono in a55e1Dblea per ben tre volte; 12. discus.sione fu ammata e lunga, cODSlderando. in prima linea, che i generi ~ mentari di ;,rima necessità saranno ~ gt.-tti ad aumentare. e tutto il neauario alla ,·ita non iu diminuito che di una minima percentuale. si ritiene che it punto di ,·ista della Direzione, ooa quosto ,continuo ribasso di salario, tende a V<'rtare i lav~ratori alla dura sitnaziione. di fa.me. per costringerli poi al pn,langame:1to della giorn3ta di la-roro. Visto che le trattative fra la commissione dei laYora:tori e la J>irezione non mooificarono la situazione, martedi sera 1;- aprile i la,·oratori a grande ~ ra:1za r-:ociamarono lo 'Sciopero, col licenziament.o collettivo sottoscritro in appos':: formulari stampati dalla nostra Sezione ~letallurgica. L"esito del licenziamento iu oltn:modo soddisfacente. Fxcone il risultato: • La maestranza dipendente pre!&o la ditta ~aurer -raggiunge i 68o lavoratori; hanno sottoscritto per il licenaamento co'lec;.i,·o 33-;: astenuti 1-13. per cui coo i1 risultato della presente sottoscrizione. l'ultima assemblea. di St.bal"O 21 aprile. riaficrma,·a energicamente la decisione per lo sciopero. il quale sarà effettuato il 7 maggio p. \". L"assemblea si chiuse col grido unanime di: cn-h·a ~ sciÒpci:o ! Un lletallargico.

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