L'Avvenire del Lavoratore - anno XXVII - n.16 - 21 aprile 1923

.., ZURIGO. 21 APRILE 1923. 'wn. 16. Td«ono Hi5• - Con~-Chèques N. V1Il-s{i~6, SE'I'TI1t!-"-NAL'E DlU,, PARTITO SOCIALISTA ITALIANO NELLA SVIZ.ZERA Centesimi 15 la copia. ----=-::.::============.-:========-===:=============================~======================= ABBONAMENTI PER LA SVIZZERA PER L'ANNO !~: r--~1. R Z10 - { PREZZI DELLE INSERZIÒNI: fr 6 .tt:. • f • EDA Nt: AMMiNISTRAZlO>IB: . 1 anno. · ,-; " mesi, r. 3,-; 3 mesi, fr. 1.,so ".,'" • d • 7 t r. i I Q g ~ d l p S ) ZURIGO n ~ Per linea. o spazio di linea (larghezza una colonna). zo Cent. PER L'ESTERO: I uno, fr. 10; 6 mesi f:". s: 3 mesi, fr. 2,50 Il .. LAYY8nelrueavoorare;}. turlge + vomm.ss on...UClluia e ...• i(/Ufdt6/TQU.,, 1 Per réclame continuata, prezzi da ~nvenirsi. -=-==============================~·============================= Il eongressodelPartitoSocialistaItaliano Una sede singolare per un CvnYegno di rappresentanti d. un grand~ Partito. Gn grande scanzom:. da!b nutle pareti il ·ui bianco rozze imonaco e le c1ù porte non anco:-a dipinte fanno credere a. un cdif:cio in costruzione. Non 1regi. non tappezzerie.. ncn mobili. non adorr.amentl.; soltanto centinaia di sedie dai cclo-- ri e daUe ic,rme più 5variare. ' Che d:fierenza dal Congre di 1 mesi ia. nella stessa :\iilano. al Teatro Lirico. con la sua magniiic1 sala., coi ~ti eleganti palchi, coi suo ampio ~scenico per la presidenza e La direz:cne e la !rib1lna degll -Oratori! Adesso -tm lungo Gi\ o!o per la presidenza: ima cassa rovesciaia e ~cperta ct· un drappo TùSSO • .;omc tribuna pe-r gli oratori. Nuir ah:-n. E òkiono mesi fa. nel magniiic:; Teatro Liricc. e:a il sindaco sociali- '-ta di "M:ilano. che da,-a il be1n-enu· t<; • ai socialisti di runa r JtaHa. Adesso. è già molte se ci si può rad una re. e dav2m' ai fecali del Congresso stanno carabinieri e agenti investiga1ivi. certamente non rl;.an- ·10 per pro1egge:-e i congressisti. Quale differenza da a!k•ra ! Eppure. Questa sede pcn!ra. ancora quasi drstnma. queste pareri nl!de enrro cui , iamc radunati, hanr.o per noi un \·atore ben più ait'::• èe.J Ie.tlTO <li d1ciOHO mesi ia. dànliO a qu~ra n.:sr:-a raàunata un senso ili rac..-:ogl•mento edff came. che ;ipre i cuori mie più beile. .1llc più -icure speranze.· · E. la -.:as~. n 11 an;.:orn ~om;>!etam.!nte resrnurara. del ncstro A,·anti ! . Sono le nude pareti. ~,10 le po;- 1e e le f?res:.re anco.-a qua i sg::ngheratc. t~timoni d. una trmale bì:- lera reaz:onarh s.:attnacas; :; d' noi. ma restim~ni altre i d. una fode incon..;ussa. iqesting:tibi!e. E ne! nome di questa iede. nel noìi:e del Socialism0 ii C-c,igresso iri:zia : suoi Ja,·ori. Le pPime battute Apre il Congresso -il ccmpagnc, Riboldi, che. fra il cor.:mosso .::?pplauso .Qei congressisii. manda un salmo a turre le ,·;uimc deHa reaziwe, a rutti gli a-restati. sccialisti e comunisri. da· Serrati al più umile gregari•·. n compagno Clerici porge a: ~on- ,·enmi il salut◊ deila Sezione ::.ciaH1.a milanese. Si nomina la presidenza. che risul- ::i composta de-i compagni Ccsranc;- av Lazzari. Gustarn Sacerdote e Abigaille Zanena. Lazzari dà leuu;-a di parechi saluri d. ades=one. e ira essi d. uJ1a lettera mdw appl:mdita della \.Ompagna Balaba110ff. E dopo un applandito ctscorso d: L:tzzari stesso si iniziano i la,·ori. \":i.le a dire. i hann • subito le prime scarana:;::ce. Sranno aJrordine dei g:orno. ohr~ aUe 'sc~re fo.·ma!ità e alla nourin-1 del.la nuo,.·a Direziuic, i due pu11ti caf}!tali: • Relazione dcli:! Direzione del Pan·t,.. e Re!az;cne della Deleg17.:ione ita!iana a Mo -.:a. lnrnce del seg;etario d:rnissio-na - rio Fiori!t~. fa la relazie,ne nelraz.io· ne deila DireZ:one jl compagno c;1. Ribol"oi. Azione della Direzione? :\fa dopo l"ultimv ~.ngresso di Roma. si puè, dire ~he re.vera della Oirez.:.one , concemrò nma nel problema della Terza lm.ernazionaJe. Il compagno Yç:-nocciu presenta quindi una pregiudjz!a!e: Dopo I-a rela, zic,ne Riboldi fac:iano i d.elegati a .Mesca la loro rek?zione: po· discuteremo rnrto insie1;;e. Un~ proposta 11arurale. semplicissiJwt. Ma tanto ,wrurak, tanto ~empfbe .. c:be i compagni _iusic,nisti non ne .,.·cgliono saper~. E ;1reseotano. alla loro ,·dta., una pregiudiziale alla pregiudiziale. . .. :--Jo- dicono essi - µnma di unpegna:-ci a ctiscurere sulla Terza h1- :en,:1z1onale. ;ic..i vogliamo saper~ ~e abbiamo da fare con d~li _a~es1~>n:- sti O con degli onti-adeSJomsn, g1acchè è inutile che i:>artia.mo delle .i:1·10dali . di adesione alla Terza lntern ;a e co ·~e~e non ·o-- gliono. per pr;ndpio. aderini. E ru,1. Buifcni presenta allora ;n nome deìla stia i:-azione la seguem~ MOZIONE PREGICDIZIALE: Il Congresso, prima di accingersi a discutere sulle modalità. che meglio siano g;udicale conYenicnti. nelle contingenze aHuali. a concretare la eilettiva adesior:e. alla Terza lnter.iazionale, conscio ciella necessità di evitare og!li atto che possa nuocere alla già compromessa compagine delle ione proletarie rivoluzic-narie. e· di profitlarc di tutti gli elemci;li che abbiano p:-esa sulla coscicl'..z.a classistica dei lavi>ralori. cd altretlanlo, e per le s~cssc ragioni. drsideroso di dare alla Terza Internazionale la pro\·a inequivocabile della propria cosciente ·,olon~à e della piu' assoluta sir.cerità dj propositi, rinnova, come prima prcgiud:ziale dei suoi alli e delle sue decisioru. la propria adesione dia Terza Intem22ioin!e, adesione fondata sulla conoscenza e sull'app1ovazione del prograr.?JIJa. delle ventun condizioni e d~li Statuti della Internaz1ona!c stessa. F un.a preg-iud?ziale. dicono i iuic,nisti. E' ur.a mozicne che enrr .1. in meriro. d~o gìi .mti-iusionisti. E intorno a questa mozione pregiudiziafo si impegna una lunga vh-a-~ discussione. ~fa ec o che nel bel mezz ... di essa av..-.:ene una delle salire sc..;prese. a cui i nosrri congressi sono già abituati. 'Proprio nel più beUo giunge alla irazione iusionista una lene:,1 dalla Terza Imernaz':nale. E di questa tenera =nreres antissìma dà letura la compagna laneria. IL ~IESSAGGIO OI ~!OSCA Dice quella lert~ra: AL CONGRE_so I)! ~UL..\~O DEL PARTITO , OC. ITALL.\!\O lata là forte parola d1 unità e di fiducia. d: cuì essa ha bisogno. Viva il soc1alismo! Vi\a :I Com,mismQ! d1aia del Co:.grcsso del Partito appare e· Vi,a rinternazionale Comunista! stremame::ite strana. Ora la situazione è questa: sulla bas~ delle decisioni dei Congresso di Roma e L·Esecuiivo éella I!/ inlerna:zioncle. :'\oi no;; comprendiamo come la Dired.ì fronte ai deliberati deirintemazionale DOPO IL ~lE -AGGIO Comunista la grande maggioranza èel L impcn;inza di qu to mes agPartilo si è manifestata favorevole atru- gic. la cui !em:ra iu salunra da ,·iniHcazione dj allh-ita delle forze rivolu- ,·issiml applausi. non ha b:sogno di ztonarie in lralia. c sere messa in :-me,·c. E le dìchiaMentre pero' nel seno di questa mag- raz:on: del Comit:no Esecun,·t- iorgioranz:a la frazione un.iontsta forma nn n:ano subite.\ esse pure. larga base b!occo omogeneo. assolutameot~ d0acco: · di dis-ussione nelle discussioni :he d,:, coffln!emazionale Comunis1a sulk egucmo nci I re giorni di csngresso. t.10Jalilà òi questa unificazione e per !:i applica2ìonc dei 14 punti. un fo,te nu- E. I.: d.:::iam:} con sm..:era ~ompian.cro di compa~ni fa ancora aelle riser- ccnza. htrnno iliscussioni serene. O· \..: sulle modalità cieirunilicazione. F O b:eifive. aliene da qualsia i per Cn'.lqucsti compagni noi tro\-iamo il compa- li n:c. gno Lazzari che abbiamo seir-pre consi- Come il compagno Riboldi e ·a St3.- ècrato un par!.igiano de,·oio deffìnier- to sereno, ccncecroso. nella- sua Rem,zienale çomunista. 1azione sulraz.:c,.,e deUa Direz!one Su queste riser:e spesso tutfaiia!io di del Pani;c. così rurono dis.:orsi ,·cdcttaglio e moHo diverse Ira loro. si è ramenre alti queUi dei compagni fallo le·,a per costituire nel seno del Par- \"ella e Nenni. Zanena, e le due relat'!o il Comita!.o di DHesa Socialista, che zioni dei due delegati al crngresso v-ell'ne -anélie chiamato··· antifusionista ··. di Mosca. Maffi per la maggioranza. f esalto cio? Questa frazione è essa o- Rcmita per la minoranza. - -Ui.: a0Jntemazionale Co:nunista? Si Le questioni. 0 meglio la quesriocp,pone essa al principio deU'un.i.Iicazio- ne. ;:be r:-a,·aglia in questo momento r.c delle forze rivolu.xio:iarie in Ita.lia? ~: prcletariato riYoluzionario italiaCredt: essa ,·erarnenie. come apparirebbe eh.I suo r:ome. di avere a difondersi ne. è stara s,·iscerara dagli oratori. èh:ila JII fot.ernazionale e dal o:>ricolo cgnu110 da! suo puma di \·isrn. CC-il · ,·erità. con documentazione abbon- ck1I'unilà rivotuzionaria? {hme. zione del Partito possa domacdare un atto simile. E' e\-idenle che in un momento in cui le oersecuzioni di Mussolini si fanno di gi~mo .in giorno piu · feroci, in cui la \;ta normale è completamente impossibile nelle Sezioni locali. in cui i migliori militanti sono incarcerati a centinaia e in cui gh operai han la possibilità di pensar a tuito salvo che ad un Congi-=o, e e\ ide:1te che il momento per un Congresso è malissimo scelto e çhe la sua co,n oca.zione non potrebbe che fare il gioco di Mussolini. Chi. nella situa~ione attuaie detrltalia. reclama la applicazione rigorosa di tulle le formalilà possibili puo· essere paragonalo ad una specie di Scheylock. Un proverbio russo dice: .. Il sabato è fatto per !"uomo, e non _l'uomo per il sabato··. Le formalità e gli statuti del Partito sono fatti per servire la rfroluzione, ma il reciproco non è ammissibile. ~ella sih ..azione che la classe operaia altr3-\·ersa, il Partito ha evidentemente deili altri obolighi da compiere che la convoca.- zione di un Congresso con tutte le regole dell'arte. Siamo dunque noi obbligati di far piacere a 1\\ussolini? Io prego caldamente il còmpagno Lazzari di -meditare. sulle ragi~nj cbe spingono giustamente i sobillai.ori del gruppo anti-fusjonisia a :-eclamare la convocazione immediata . • 1o!! ~o'i sa;>piamo che la grande mag- !!iora;,.za degli iscritti al Partito che -:i sc,no pronunciati s:i.lla mozione del comitato di difesa socialista sono dei partigiani àeU'lntcrnazionalc Comunista e oon poLrebbero ammettere che il Partito -nodificasse i de~rati del Congresso di Roma. \"erità e dc-cumentazione. che i no- Se il compagno ~zari ha ragione. e s,-i le.rc,ri già ccnos::-ono. giacchè ammesso che gli anti-fusionisti non siacrmai anche su queste colcnne se n· è no che una debole minoranza, bisogna parlato e se ne parla già da gran cpporsi alle ioro mene e non p2rmettere remJ)(;. Senonchè. occorre pur dirio. loro di dividere ì.l Partilo. ~oi sappiamo che essi non sono, che :::ssi no-, possono ~ere ostili affll!lità :id.le forze proletarie rivoluzionarie. Sul terreno dei pri.ncipi generali, es,i se,nc, d"accordo con rlnlemazionale co- :nunista. Essi sono d·acco:-do sugli scopi ch·essa si propone, ma essi fanno della risen·e sulla modalità della fusione. sul Cari comp!!gni. c.,.mmino che dov:-à condurre àlla meta_ neanche ta}i dis~ors· e nemmeno k li compagno Laziari ci fà rilevare che 1:uc.Ye pa1 ole del n:essaggio di ~lo- runione è impossibile per l'ann.ientamen- ~ca hanno potuto spc.stare la situa- to d'uno dei partit.i. vale a-dire del Pa:-- zione. appunto pe;chè questa era o- tilo Socialista ftaliano. La [u~one d"una ràmai chiarita. Le varie tendenze organizzazione in una un.ione piu· larga 2,·evano oramai assunto atteggia- per un line rirnluzionario non è un· anmento preciso. E ness!lil sp:::~ramen- nientamento. compagno Lazzari! Se un re. reca nemmeno un i:uo,·o docu- Congresso comune di due partiti dinmrr.er.ro che arr::Ya impronisa.mentc tasse -possibile un giorno, è chiaro che i la sera del lunedì. e che ,iene d'stri- membri del Partito Socialista getterebbebuito fr:! i congressisti nella seduta re, tutta la loro influenza· sulla bilancia e di martedì. quando già si an-lcina iJ godrebbero nel futur-0 Partito Comunimc,memc della votazione. sta della -parte di influenza che loro Il !V Congresso mondi.::le dell'Inter- &si pensano che alcune delle decisioni né'zionalc Comunista acco!se con ~iva àdla Internazionale invece di facilitare !:Oddisfazione la decisio::ie del vostro !"unità desiderata, ne ostacolera.o.ao la Co.:igresso di Roma. non soltanto perchè realizzazione. Le risen~ di questi compaessa po:;e•.a une alt.? lunghe discnssiorii ~ni sooo tutt"aUatto sincere e rlternasui rapporti inh:rnazionali del Partito, z.ionalc comunista prenderà in consideracon u.,a rinnova!.a adesio::ie all"Intcrna- z:one queste esitanze e farà di tµlto per .:io:iale C or.1:mis~. ma sopratutto p<!r- fa ciii tare a questi compagp.i. che sono ::hè. ci.i fronte al fascismo (che intensi!i- la grande maggioranza del Comitato di ~,·a ia St!a azione violenta conlTO la diiesa socialista e che sono sinceramente ciassc :a,·o:atnce - esso permetteva fi.. attacati afflnternazionale comunista. la nalme;;!c l"uniticarione dc,Ue iorze pro- adesione alla Internazionale stessa. le:.arie rivoluzion:.;rie disperse. unifica- ~\a nel Comitato di Dilesa socialista z:one ..::eccssaria per ridare al proletaria- ,, è una minoranza che rappresenta una lo co::-:::~io e fiducia nella sua organiz- -:.,Orrente ostile all'Internazionale Comu- :;.a.zione e nella sua azione di classe. oista e alla sua politJca di unilicazione ì! f\' Congresso mondiale pensa,·a che delle forze proletarie rivoluzionarie io 1l"att:ia!e Congresso del vostro Partilo tali.a. In una riunione fra il rappresendooo essere stato informalo dei!e deci- lanlc detrlnternazionale Comunista ~ s:o-ni della JJ I Internazionale. avrebbe e- l"esecùtivo del Comitato di Diiesa Sociasp,esso. in modo fermo é deciso questa lista. un membro di questo Comitato ha ,·olontà ci."unificazione e di lotta del pro- aHermato nettamente che egli non aderirebbe in alcun caso all'lntemazio:iale Comunista. eò altri membri hanno affermalo di ~ere io disaccordo su alcuni punti fo:1aamentali della !II Internazionale. - Questa corrente del resto si è e:-,:-ressa. sia pure in modo meno chiar-:>. anche nel mail.Ìfeslo di dif.esa socia1isla. Se l'Internazionale é disposta a discutere col pfo" largo spirito qi cordialità con ci:ei compagni del Comilato di Difesa sociaHsu: che sono d"ac:cordo con essa sui principi generali. bisogna che coloro che non sono d'accordo e che per conseguenza non possono prende:-e parte a ouesla discussion2. lo dicano con sincerità aifinchè il Congresso abbia luogo in un"almosfera di assoluta chiarezza" lctariato italiano. piu' che mai necessaria dopo la ,1ittoria del fascismo. TI \·ostro Congresso ha invece un aspetto diverso. Prima ancora che le decisioni del I V Con!!!'esso della Internazionale comunis!a fossero conosciute ed avessero potuto essere discusse con calma e serietà dal \·ostro partilo. prima ancora che la Delegazione· del vostro partito fosse ritornata ed avesse r~o esatto conto del suo mandato si è delineala iu seno al vostro Partilo un· opposizione ai deliberati del Con~resso di Mosca. la quale impiego· lutti i mez.zi per gettare il disgregamento sulle decisioni detrlnternazionale Comunista disorien!ando il Partito. Migliaia di socialisti e comunisti sono in prigione: un mandato di arresto spiccato contro i membri della Delegazione del Partito a Mosca: Serrati è incarcerato, questa è la situazione difficile nella quale si è iniziata nel Partilo una discUSS1one appassionata. Oggi. in,·ect d"una !orte alfermazione del.la ,·olontà di concentrare e di unire le forz.e proletarie rivoluziona.rie d'lta.lia il vostro Congresso ripete le lotte interne. la risaltare la dispersione delle forz.e e l'indebolimento del Partito. L"lnt.emazionale Comunista profondamente compresa dal desiderio e dalla volontà di vedere finalmente ricostruirsi la unità delle forz.e rivoluzionarie del Proletariato Italiano ha tentato sino all'ultimo -momento di rinviare il Congresso che non portava certamente alla classe lavoratrice il liana., dispersa e persegui- anco Koi non dubitiamo che la maggioranza del Partito che s'è afiermala per !"adesione all'Internazionale Comunista. dopo lunghi anni di discussione. di loHe e di esperienze. ricercherà attraverso U· na discussione lralerna con rlnlernazionale stessa. le \;e migliori per runificazione delle forze proletarie, unificazione che- tro, 1erà la sua prima espressione in una costante collaborazione col partilo Comunista che condurrà alla fusione delle forze dei due partiti. ~oi siamo certi che il vostro Congresso reali.z.zerà questo compilo e sarà. il punto di parten.z.a di un èra novella, che segnerà. dopo tante ir:certezze. la risurrezione e il concentramento delle forze proletarie rivoluzionarie d'Italia. Avanti con fiducia neil"avvenire, avanti per !"unificazione delle fone proletarie! UNA LETTERA Dr ZINO\.lEFF Si t:-aua di una lerrera aperta cli Zinovieff .11 ::ompagno Lazzari. I cu.npagni concscono già un·altra Ietrera a~rra di Zinc,ieji pubblicata dalrAvanfi.', alla quale Lazzo::-i ha anche risposro. Adesso Zino,·itii replic~ con la lettera. seguente: 11 nostro articolo pubblicato nell'Avanti! ha messo di malumore i nemici delrlnternazionale Co.31unisla nel Partilo Socialista. La reazione che questo articolo ha provocato io alcuni anti-fusionislÌ ha dimostrato chiaram.enle che dietro gli a~·versari della fusione si trovano GOn soltanto dei compagni sinceri ma - come era da pre\·edersi - anche elementi. che sono per principia avversari delrI. c. Il compagno Lazzari afferma nella sua lettera che i veri anti-fusionisti, vale a dire coloro che sono pregiudizialmente c-onlrari ad una unione coi comunisti, non rappresentano che un"infima minora.nza. >'oi siamo del suo stesso parere. Se si interrogano i lavoratori iscritti al Partilo Socialista si puo· renders.i conio con certezza che a.Jmeno il 90 per ceoio di essi è per rinternazionale Comunista e conseguentemente per la fusione col Partito Comun.isla. Sgraziatamente le cose non si presen1.;no cosi ottimisticamente come pare al r.oslro compagno Lazzari. pcrcio' che rigt,arda i cosidetli capi. E" un fatto che il piccolo gruppo degli anii-fusionisli di cui parla Lazzari. ha costrel1o il Partito a conservare all"Aoanii! un carattere di neulrp.lità. Che cosa significa restare neutrale in una questione cosi ardente? Si è per la Internazionale Comunista o si è con!ro l'Inlernaziona.le Comunista! In una simile questione la neutralità no puo· essere che una forma pudibonda mascherata di ostilità. Noi dicevamo nel nostro primo a.rticolo che i veri Liquidatori del Partito Socialisla Italiano si trovano nel ·• Comitato di Difesa·•. spetta. Come ay,,·enne in Germania. Noi domandiamo al compagno Lazzari. nel nostro articolo. di non dare tanta importanza al cambiamento del nome del Partito. Il compagno Lazzari ci risponde che anche la Rc-pubblica Russa dei Soviets si .chiama Repubblica Socialista. ·· Non per nulla voi r-avete chiamata Repubblica · Socialista ··. Certamente. non per nulla. compagno Lazzari! C'è. nella nostra Repubblica, un Parti,to Comunista operaio che lolla per 11 Comunismo . .Ma il paese nella sua totalità non è composto soltanto di operai, ma sop1atuUo di centinaia di milioni di contadini che non sono ancora a11·altezza di uno Stato Comunis~. essi attra,·ersano soltanto la prima fasè di uno Stato socialista. Percio'. il nome di ·· Repubblica Socialista·· ... Voi non avete in Italia che uno Stato borghese-fascista mussoliniano. Per trasformare questo Stato in ]stato socialista, voi dovete prima di tutto creare .un Partilo Comunista oper~o. E" questo è veramente cosi difficile da comprendere? Non fatevi illusioni, compagno lazzari, i pericoli che minacciano il Partito Socialista Italiano sono grandissimi. Per il gruppo estremista degli anti-fusionisti non è una questione di nome. ma di contenuto: essi sono anzitutto gli an•ersari del comunismo. Per essi, quello che ha importanza. non è il mo. mento della fusione. ma la fusione stessa. Come abbiamo già detfo, essi sono. per principio, dei nemici del comunismo. Questi elementi si teniono tra i riformisti e i comunisti: sono dei centristi. ~on bisogna perderlo di ,·ista, perchè il Partito Socialista si trova di fronte ad un grande pericolo. .A.ncora qualche colpo ardilo da parte di Mussolini ed i nemici accaniti del!' Internazionale Comunista saranno forse alla testa del Partilo attuale. _L"attuale regime mussoliniano oifre questo di particolare: che esso dà le piu· grandi facilitazioni agli elementi semi-riformisti di operare una rivoluzione, o piuttosto una contro rivoluzione nel Partilo Socialista ltalia.no. State in guardia. compagno Lazza.ri! oi potremo intenderci con voi e con i compagni per i quali la fusione non è che una questione di opportunità: coi cenIl nostro amico Lazzari, dovrà ricono- tristi, mai. scerlo egli pure, se non subito almeno. io Il compagno Lazzari propone intanto. ur. avve.nire prossimo. la Federazione dei due partiti. Noi posL"imposizione fatta dagli anti-fusioni- sia.mo consentirvi come a un primo p~ sti estremisti per la convocazione un.me. so verso la fusione effettiva di tutte }.f iorze proìeiarie in lialié:. Le decisioni del n· Congresso continuano naturalmente a restare in vigore. La contro rivohuior:e fascista ha reso il nostro compito piu' difficile e ha imposto uno sviluppo piu · lento e una preparazione piu · profonda della fusione. I capi del Partito Comunista hanno anch'essi una parte di responsabi!.it.à. io questo ritardo portato alresecuzione delle decisioni del IV Congresso. Se dalri.nizio. durante il Congresso, avessero sostenuto con tutta la loro energia i progetti deWEsec.utivo è probabile che noi saremmo ora mclto piu' a,•anti. Ma ora, in questa situazione difficile, noi dobbiamo cercare e vagliare pazientemente i mezzi per realizzare queste decisioni. I 14 punti restano ancora in vigore. Gli aderenti sinceri all"I. C. non ~ lascierano scoraggiàre dalle difficoltà. Malgrado tuHi gli ostacoli che i nemici del comunismo pongono sulla nostra via, noi raggiungeremo il nostro scopo. Il proletariato italiano. cosi provato. ha· pagato troppo caro i suoi errori. . per questo gli ins.?gnamènti che egli avrà saputo trarne saranno piu· sicuri. Noi siamo certi che gli operai socialisti banno già imparato a conoscer bene non ·solo i I.rad.i.menti del signor Turati e D'Aragona. ma anche i nemici deU'I. C. che sonc rimasti na"scosti nel Partito Socialista. Tutti gli operai socialisti, come d0allronde tutti quelli che non aderiscono aln. C. soltanto a parole, devono imparan: a impedire di nuocere a tutti gli elementi che approfittano della situazione per prepar6 nuovi osµcoli al Partito. l lavoJ1ltortl9(aliani devono imparare a ,;ostrui.re l'unità dal bassq; con i capi, se questi ultimi vi sono disposti, contro essi. se essi sabotano r unità. Se per dar soddisfazione a Vella e al Comitato di Difesa si convocasse un Congresso speciale che presenta i piu• ~ravi pericoli. la questione essenziale p,r la classe oper.iia italiana sarebbe, t,a. sandosi sulle decisioni del Congresso di Roma. il quale ha deliberato di aderire all'I. C .. quella di unirsi con tutti gli oçerai rivoluzionari d'Italia e di preparare la lotta economica e politica contro ia nera reazione fascista. Zi~owieff. · , -0-- La lettera di Zinovief f. adunque. non lascia più .alcun dubbio. Il Com:- tato Esecut. di Mesco aderisce bensì - come a cm primo passo verso-le, fusiQTle - alla Fedeuz:onc dei due Partiti, ma dice anche che i 14 pllnfi restano in vigore. · on \i è più equivoco. Quan!o alla Federazione dei due. Partiti, di cur Zinoviefi parla. è la Federaz_imte, di cui già parlammo altra voita. E tale Federazi-One rappresentava la terza tendenza, la tendenza Lazzarl, di cui il vecchio compagno si fece .1I1che inteTprete -con un lungo discorso, e con una mozione, su cui il Congresso sarà appunt~ chiamato a pronunciarsi. LA MOZIONE LAZZARl Il compagno Lazzar: - i :w-;tri i(:ti(lri già lo sanno - è f)Cr b Terza lntemaz.ie,nale. ma è anche per la conservazione del nome, d~i sim~•,li, o.ella persrnalità ècl. Partito. Perciò dapprima egli aveva proposto, come via di mezzo. una Ftde-.-oz-ione dei - due Partiti. Pvi. ne! suo sforzo df raggiungere un:1 wnciliazione rmunc;ò anche alla Federazione. contentandosi di una Ccmmissivne pariteric ;1 E presentò al ::.mgres!-u una moz:one, la quale rip~:c- i tre primi e i t:-c ultimi periodi deU.1 mvzione d· Oiresa rigua;-do al Congresso di Roma, alla politica interna. alla politica sindacale e alla iedeità =.tlle trad'zioni. Per quanto cc,nceme, invece, la Terza Internazionale e la, fusione. ai 1)eriodi 4, 5. 6 drca i 14 punti e la politica internazionale. sostituisce le seguenti parcle: •· Visto che le 14 nuove condizioni deliberate dal IV Congresso di Mosca comportanti lo scioglimento del P. S. I. in• contrano una grave opposizione nelle li- · le del Partito riconoscendo solo possibile la azione unitaria della Sezione Italiana della Hl Internazionale mediante il funzionamento di una coIDJD1SS1one paritetica permanente b-a il ·Partito Socialista Italiano e il Partito Comunista allo scopo di unire e coordinare gli sfor-

z1 comun: necessari ;>;:~ 1~ inte:-cssi prolctan. diiesJ. de~lt dei loro dirilti essen:,ali e nel medesimo e dcl:bcra di continuare e di mtensiliCo:e !"opera di propaganda e di organu:- z.,zionc dd P. S. I col seguente prog,amma: i .Velia politica internazionale: tener , ive le pratiche per rendere efiettiva !"adesione del Parti!o alla 111 I nternaz.iona !e ed intanto agire sempre sul terreno programmatico o lattico del!.: stessa. ritenendo fin d"ora inco:npatibile la permanenza nel Partito di coloro che non intendono òi seguire con de,ozione e di- -ciplina la politica della Internazionale Co:,unista e la sua azione per l'unificazione ~~Ile !orze proletarie e ri, oluzionarie: LA ~IOZIO~E !)EFINll_-1\ A DEL COMITATO [)l G!~~SA La mozione Lazzari mostr,t le.- sforzo che qualcuno Ya ia:;endo, ; _; tentare di tro,·are .ma ,ia ài concitiaz'or.e. ~a Io sic,rzc è inutile. I discorsi applaud;tissimi di ~enni e di Buffoni. di Ma.iii e di Rom'ta. che seguono a Lazzari. ~ono l'ulrima prova che ognuna delle tre tendenze mantiene la sua pc,sizi ne. C.li Gni<..nisti mantengono l"ord·n ... del giorno Buiicni. che abbiamo riferito sopra. Cosi Lazza:-i e i su ,; arnie. mamengc no la loro mczionc:. ti Comitato di Diiesa. alla sua ,·ol~. mantie;ne la moz.ione. che abb:amo già pubblicata nel numero precedente. ma che ancora uru ,cita riproduciamo qua. ccn le Il\..\ i m:xi"iicazioni. introdcrte\•i affultimo m - mento. Il Congresso del P. S. I.. chiamato a discutere la relazione della Delegazione socialista italiana al IV Congresso mondiale di Mosca in merito ai rappnrti Ira P. S. I. e Terza Internazionale; rileva che l'ultimo Congresso d1 Roma - esclusivamente e straordinariamente convocato per risolvere la gran, crisi che minava il Partito. data la precisa \•olontà collaboraziorusta manifestata dalla ma~ioranza del Gruppo parlamentare - perveniva alla esclusione dei riformisti perchè essi si erano posti fuori del socialismo ed in contr.,slo con la tattica del Partito, senza che: nella mozione risoluth-a del Congresso ,·i fosse un solo accenno che stabilisse una relazinne qualsiasi Ira la deliberata eliminazione ed i rapporti del _Partito -- l"lnternazionale; ricorda che il ,·oto successivo di ·· riadesione pura e semplice·· alla Terza Internazionale non eliminava le riserve già fatte nei due precedenti Congressi di Livorno (gennaio 1921) e di Milano (ottobre 1921) circa l'applicazione dei 21 punti secondo le nostre particolari contingenze ambientali e storiche e specialmente circa il nome del Partito e la autonomia della sua azione interna nei limiti dei principii fondamentali dell"I:-ilernazionale; constala che le 14 condizioni delibc:ate dal Congresso di Mosca, implic.>:.ti lo scioglimento del P. S. I.. sono ir.acczttabili e quindi ie respinge: e delibera di continuare e di inten- ,;;iiicare J"opcra di propaianda e di org.1nizzazione del P. S. I. (la~ndo tesoro dell'esperienza acquisita] col seguente programma: I. - In materia internazionale: agire flui terreno dottrinario e programmatico della Terza lnterna:ionale. fiancheggiandone r a:ione contro r offensiva capitalista e co<rfro la Internazionale socialdemocratica. impegnandosi a dare la sua adesiofle ad ogni tentativo di unificazione ciel/e lor::e proletarie e rivolu::1onarie internazionali. 2. - ~ella politica interna: mantenere il Partito sul terreno del socialismo rivoluzionario. sen::a fransigen:e. senza àebolerze, senza equivc,ci. facendone il centro del movimento di opposizione proletaria alla di{talura borghese-fascista. opposizione nel senso non contingentale e momentaneo. ma storico e definitivo: incanalare verso un fine preciso le lor:e p, oletarie. sproT_1andole alla conquista tempo rauuwando ,n esse il senso della anfifes1 1rreducibile Ira le classi e promuouendo il Ironie unico proletario al/1ne di preparare /"auuenfo di un Governo operaio. 3. - Sul terreno sindacale: coadiuvare gli slor:i tendenti alla ripresa e al consolidamento del movimento si"ndacale socialista, avendo di mira la unilica- :ione del proletaria/o sul terreno della lolla di classe e del/"interna:ionalismo di classe: condurre un ·energica folto contro il monopolio del lavoro stabilitosi a profiffo della borghesia affraverso i Sindacali fascisti, rivendicando la Jib,.:- fà d" organiz:a:1one: imprimer-: alla classe lavoratrice la volontà <1: valersi, in ogni congiur.lura politicr ed economi,...:. di tutte le condizior. e dr tuffi ; me::i alfi a ualoriz::;.r!a ed ,. potenziarla dis11n1ame-:.e dalle altre classi. :; P. S. I.. restando fedele alle sue tradizioni. non ripiegando la s~a bandiera di ironie alla reazione. come non la ripiego· di fronte all'ad,·scamento d~mocratico. ha la certezza che la Terza Inlernazionale non tarderà a riconoscere d1 a, ergi i richiesto - con le delibcrazior.1 :lei IY Congresso di .\\osca - un sacniicio al quale il P. S. I. non poteva e ,on puo· co:isentire, per 1 dov:!ri che esso ha , e~so le masse operaie, le quali. ancht: nelle difficilissime condizio,i del momento. non mancan~ d1 dargli prova dzlla loro fiducia. e da esso attendono. senza il danno di nuove scissioni e di nuo,·c:. artificiose iormazioni politiche. il superamento della gra,2 crisi determinata dagli ultimi a ,·venimenti. Firmati: Nenni. Vernocchi. .\'obi/i, Velia. Sardelli. Violfo. Sacerdote. Buscaglia, Siluesfrini, Passigli. Un'ultima sorpresa I FUSIO~ISTI SI FO~DONO ..... CO~ LAZZ-\RI Ora si doH~bbe prc..:t-'<lere ail.1 \ ..- tazic11~. e ruui cr~_dcnc or, . ..;113 d11.! la .S!tu~;c,nc sia chia~1t:t. '-h.:: ognu110 resti a suo p.,stc. Almeno. le dichiarazic.ni erano snre più che rede. ~1a ora d.!,e ,·en·rc la più gra11de ~rpre :1. La iraz.ioac fu--icnist:i chiede di poter i ririrarc. pc~ e ami11:ue i .-i~ultan della discus<;!On~. Quandc :iemra. coppia h bomba. Il c:cmpagno Buffoni aie ali.1 tribuna e annuncia che la ir:iziu1c iusionisi:i ririra il suo ordine del gir mo pe- associarsi alla m zicne Lazzar: lie,emente mcdiii~at1. I iusionisii i a!'- soci.1110 a Lazzari. che vuole mante11utc il nome e respinge 1 14 punt' ! La votazione Ma i c,,ngressisri. pr::>icndamentc.: anoniti. n n hanno tempo di iar ..:omm.::nti. \"ogliono , otare subite. E rappello dei deiegati com·ncia ira la generale ansietà. I ,· ri sono se- ~uìt' con s01111no intere ~- Su I0.251l te, _ere prcleY.1tc. , ota no 9_:Q:., c:omp~gni. E , otano: per il Cvmi,ato di difesa 5J6/ per la mozione Lazzarf 396 Il C 1rJraro di dii<. a ha , imo coi1 1.39.3 ,ni di maggioranza. S..:opp;. Fn appbuso. un gridD entu_iasti-.: d; ~ \"h·a ·1 Sr,::ialismo! \"i\·a il P1rtii Sc..:.lalista ! L.-\ \;l'O\ .-\ t>IREZIO\E Il Congrc. o ,· lge 111:1 i;m.. S· nomina la nuc, :1 I)irezicne ndl,. per c,ne dei LC mpagni: Fabbri. ~lollligliru10. ~enni. Ncb"li. Pir-i. Remica \"cmO(:Chi. \"ella. l''.\ SALCTO A SERRATI ~laiii manda al e mp3.gnn .!rr1:' un saluto. accolto ~on enm iasm'l dJ unti i congres isti in piedi. \"ella s:i- !uta tutte le \"ittime della reaz:on-.. E con un _.1lu1c della ccmpagna Z:tnetta al -:apo della ri\· luzione ru - a. it Congresso chiude i suoi la, or" al grido di \'irn il _c,..:.'a!= m0! ,._ , a r Inten1.1zionale! .App~,adlee dell' e .&.vvealre del Lavorate.e> IL GOVERNATORE di LEeNIOR ANOREYEFF C ,liii vedi num. prcc. ~on ci •c,11 d.:nari. ~1>cra1~z~l ·li ~u;,rl_.!io1 c. Lhè' 1nc:a, i!!iio,1 =-.~... i,:c:nz:-,. Ìla. QUl-la ,!!CiltC ~ e Luccio> t·:-;, il ,o-i,r.1.10111<: <id capo ì~ug- 1c' '")rcte.,li' - e= qui ;i go,e,- tlc?!a l"-'lizi,,. chiamato co,i a cau,a del 11:i.tnr..:accenni> le co,-c d' imorn ·: - -1:oi r,c.:hi ~p:1bnc:i:1 e incol<►.::. della ,ua (~nani•,te \"ù 1 --1~"' POn par~ u:n h1·1ca ~tat1:ra e del dor,-o ~1:-ctto cr,mc n:ra 1,orchc~ia: 1,ui.-iloti; •m t>t-,cc.· - l'ictro lljitch' :,\h chi ,i imr,e,F~l• Il !!'(,·eniato,<;. non n~i)O•,'- .;\°c1i'l,,cire rii r:-a,ioranrc tuitn c:n a vo,t:-v i>Ì.,ccre: 16 an·oi-c -ul>ho ~ fre,chczza deli"a,:- (hra-ntt· ,ohe rho p-oµr-w a ~!aria Pt!- tm:no ..: il 1e.·;10~~ del ,oit· .. come ,e C!l- ;;rs,·:n:i e Sua Eccci'enza t' pknamcnte tnml,e 'll:c,,e co,c c~i-tc,,-cro -c;1arat:11l'accor<io... E m~·ntrc ,tava ;,er r,ro-ez.:i~e ii \"t:na:ore lo imcn1.:p;1c e-cl:,mamlo: - ~oa 11c ,aie i:! pena. :nen:c: t: ,; po:~~ ..c..::-o -..C'ntirc or i"una o: l"al~ra ,l:-1::1t:m1c.111cI.i c:cio <era zaio. tcm1c. i :nano. d" uno 'i'lc:,,lido azzu,.:-o. C"o:nc -i -~arcbbt' hc•1e in vjlJa '. L',1. vv~ 'IRE DEL LAVORA'IORS L'esempio \el 1S47 il Mw1ilcsw dli Comu11iri esordiva colla 1.., n tat.azicnl! 1..,1e lo spettro del 1..omun m ha ia11r- ~rringcre in un iascio sol i pri\ikgi,11i di cuni I paesi e di lll!te le .,•~-=- c'e pclitk.he. Lo zar ed i! ;>c1;ia: radk.ali iranc--si ed i :;__.11zi",1; kd~- schi. i ~lett-:rnich .... o i G·.rzot- ~. • • 1nsegn1... loua 1il,o alla mor1e ai partiti ~h~;- hor- !ioni w·nd.:.11 !,, i.::no di ~,nda.ca:,.. Coop;:ra·_;\·o - - m,,icme o>· ,·uomo che te è < ,ato ~ui<la neli"opc..i <ii t";._-..m~-n:o ed: :-t.-"i~t:: z· c.. n m e -h~ . ..,~nei, ~I oiin~::a repubblica àegli ac.cattO!'li v:-c.:,ieiia:a ci.•. satrapo .\:---.... :-.. r,i F:ao :\ 11a-:dr ~-a -upt>()nata una co- ,1 iml.1..~na:na;10mi.,:ionc è: ;.::...to ci<>che I plotodniesecuzione .., , .n;c >. 1ua.": D'Art:agnan GiO\-arc lL,·:a. 1c- . \. Il ;:o\ cn fa,c1~t:1 può anche io:-mar,· de: ploton: e'· ci.e.-:uzionc ;,er imp.:-iirl· la :-ipr.:--;a dtli"a,c•·n,iont: .,ociai=-,a no:1 ne dul>itia~10. . \bt,=:,mo ;,.::ò :.::à :!nito oc..:.1,ionc di dire che nc.:ppr ·c i plo,on: d. t-,e~uz!oi·e pot~nuo ir~r ,varirc :t c..o- ...aiic..n10 che è :.1:ta idea c:-:t:1d(.; e noLiie. L 1equivoFceortiadnie Zig .1•...,...,:;; ..,.u""'L' 1;1 : 1n..~ u .1 c:-;.iaci. ~1 ·- !!~:wo il no:n..: eh~ è ,-ui"c :~bhru d" tJ·- :.a !a colonia ~.-.·c:-,i•,a d: co.5:i: F~: ~ è òon-rc di ogr.i ,ir.;::-olo libero p~5'>:ore. che noa ha la coc;c.lcr.za o!°:usr..a.ta. e che co:1 co~i, :,u, ,d,..~na le ~"qa ma.caLr~ deii'I :.ai:co ia.sci-.;no, rl: :?cl0j>era.r--: per co:1:rasia:-.: ii t.--api:i.:ttzr,: del Fa-,c:,~o in ques:a quie:a iocalita. per o;>e-ra dcil"«t:uale fascio com',a::emi R1:duci di M ,rra Fc:-t. .B:,o~a eh~ :ulti "ndi-,,t~- .:..a1n·:Hc- ,: aèopc,!;1u con O!_!n! ri. ·zzu 3. 1;,- di,po:,,:ziO'rH.:. pt":r i."t~ co:.lO!>ee-:-e :1 ti.:t::. il :ao,·e:itc e ja ponata tlc 11"1)nenta1:1c:1to di quht: novc!li -:.h·a,ori t!c'la pnria fa-ci:.:a. <.ma,che:-ancioii_ [I io:-11 Co:izrc.,s-o h:: dich:a-a:o alrun.anin1!t2 di \·o!c:- ,"'310:-:zza:-c :·a, · i,,ià ùc: Fa,,!":.. rt!duc:. aii"Esteru. che s.:condo Punropp .ùlui a! (1:,aJc sp<::ccrà ,I ..;òmp'.to ..11Sl..ri-,c:-_ 1:1. storia conte1r;,0ranea. nr:1 potrà dire le stesso nel :.<:!nSC im·erso - dclk mas e ~iruuatc cii tuili i paesi e delle ~,\erse scuoi.... p liti.;he. Eppur .. oggi il proletariato è ben più ~rfamenic m nac..:iato dailc spettro nero della più bieca rea.dvnc che non l0 io se stara la ,·ecdtia Eu;·Lpa dallo spenro ros::.o.... ~on c:;i ha bisogne !leppure di elencare i ingoli gc,- , erm r-::azionari. nè di ricordar1; 'I ! -ro ccnt ../.{no , crso la eia se la, ora tric...... i ìc -o prepar:uh i ad una nue,,·a guerra d1c ha per obbiettive pr·ncipale - Pi.!r non dire uni~o - d· rendere il pro!etariaco più schia- , o an~ora di prima. ~on e· è chi n n veda il blo-:co n-:-c trioni.1rc dapperrnm,. E nmo ciò senza alcun pudore. sr, ... .:ia!mem ... da quando i ior- __t_ic,li oci monde incero trrrnno ·nLoraggiamcnco nei metod; itak-ia- -~mesta clichiarazio11e di guena i no in f on<l.... iano dal capo del go- \ emo che è ne.Ho sresso tempo cap,1 del parritc., sociol-demo.;ratico e de-: sindacati. asswnC; un sign111.:aw spe1..iale. 'ono i protagonisti dd r.- icrnt:smo demo_;-arico che ·<lop a- ,erlo ,·isto alla pro\.a ·le· faHL dichiarano il ia'limcnc... e si dime1rom dal Gc,erno. La borghesia ha sma- ~herato il suo , ero carattere .rndll: c.:gli o..:chi di c.ol~ro che a, r'..bbcro \vlu:o crede:e che , , e; un ..:ampc di intesa ira br rghes·~ 1.. prc:,Jctariau. Pc_sa 1.JUl!Sta lezione giov,1re. ~ i credian:o iermamente ,J1c in ,~,·czi i si po sa icrmare eg,.ri p;ù ,:.he mai il ir0mt urnco prolc.;rk. Il pan r • ccmi;rti ta ,cJt..~~- alkno da,IJ dcmagGiia. h,._ scmp:-e '"' prame11t-: com_batturo l"opp0rrun1sm dcmo_;raticamcmc monan ..h. eggiamc del p.1rtito al potere enza rifiLlta!"gli il propr:o appc~g-ic, quand si è trattato di niorr.ie o l,eggi a farnrc del PGPO!o la,or.uo::c. E chissà se e stitui!OS" almeno in un p:1:... e il irom.: urri..:0 proL:taric~ per ar Jina{c la m::irea ueila sanguino::-a [t;Jz.on":. l"e&."'lnpic.: ne,n P .:.a -:(o, art- agli sirututi degli alrri pae i. Chè 11011,.· è paese nella diss.:inguaw EurcJa in 1..ui ; laYora, ,- :-i ncn a,cssero intt:rC::-St \"ila!c ur- .!U-llfe d . .:e mbattLrl! un.t lotta aJ oltranza per la diicsa dei lor.., diriu: crnLul....ari. ~r la consaYazicn~ delIL co11qL1is1~ mina1..ciati:.. ~o.tomi11a1.:: daila spa,alda rcazirJlle. 'l ql'aic e,; :tifc~rnc~:t co:n(· ,: ~ ~'1:\ ::uTe:-- p:?'S"tti ~o\--cmi itaiian1 , che ,: ch:ama .. on.:!la. ai di-,opra ,icih· multi;,<· na;ic-1i e :10 ~01.-c~1i ùc:-noc:a,ic: i ·- •on:a). <l<:;::-E uomini ... .:hc ;,;,._::.,ano. F.bLc:1~. (;CCO v Fcr ia-:i (dico <li 1;ue!- r,;; 1:omi:1i. cc:-t: 1tomi;1i. ;u,-,c,no a;i- li che: ,: ta,ci."1:10iih.:ckre dai:c cÌl:acchcchc e•--<:r~•dei c«tti: i im,-ri,re:i dl·T:1k-a re ~zarabot:i:c,.neJ: qi.:ak ,a:-à la ,·ostra ~c.,ci:--li~t:.-.t zh uor:ti:~; i)o!l-,onr, c,,erc nè- ,~aio:-jzza.z!on~ adere- 1do :,I Fa ..c. io :'\aziomic: fc:-oc: dcll":dca ,ociaE--,ta. ma i'id.ra t: C..!.Ji)C~Crà. .\nche ii duce m:, ... ,i::10 dei fa-ci-.mo ahn;,.?c? é q11aie s.và i.. r.1:-;.sion<:i;<:: !.a ;,3- ~:."'? frt,c::,t:'i t" de; !'lt:o !_!'o,·c:-:10 che la. ~u.. k::1: Sonn t,a:o!c- pronui.cia,è ,la: f~,nr=- t dei mini~tn, ~lt:•.s ,· ... ,. ,•n·n na1,;rndl'·•o ie rik ;:oci:tl:~re. :J!a le fi:c ,e). ~tianini: =1 quale ha d:ch1.,.:-:it, a:cu:i! ::-;:.i=<·•·: on -i dis;:,cr,c:-() e ;>:Ìl che le fiic ~-icrni h ,i; ·.\-nb;,..-.ci·,· ,re \-n . ....:ca,J :\ \· ,·; !,-=i. c!tt! r;iul-,· ;,iù Ì•lii:-.. ,. più r,o- Ro:na. cht· i fac;ci ail"E<-:c:-o. -o·io co<s··- scisti. C'iè> non rnol dire che la borghesi.i ; illude sulla P' ibilirà d.i prolun- ~.:.rc la prcpr=a cs:stenza. La reazione_ r,er quanto ie- ~e nun puè, sanare la insan.1bile crisi economie.i del capitalismo eurc,p.;o. Il ia_cism rr ·ndialc quello ·taliano h:1 iano s.... uclo non è che un ripiego. un.t ~anguinos:i '-Or\!• grafia per na .::ondcrt la crisi ste sa agir o.:chi uegti ingenui. I gO\erni borghesi ,. ,·cnu ..1·1a gi rnara. Ccm~ nel pe-iodo de· - r immediato d w guerra erano d - ~pesti a iarc delle concessioni alle masse la,oratrki per scong;urarc o mi\i.gare L1ssalr- deiiniti,·o del prolet:uiato al potere bcghe ...e.. così ogi;i ianno una politica a ritroso. c1:- pestando cirn ·ament:.! I..! .... nqu r..: pro!etarie. ca11(:clbndo ie riicrme ociali. dande, una improm.1 mc.~ioe- , alc alla loro polirica -- an.:ile laddo,c ess:i min?c....,ia dmntameme gl .;ireres i de!I 't.1to. µ1,r di fonnur.' La i .,rza non è icrza se 11 n è coJdiU\·at:i da!h 11ni011e d tutt" gli clc11._nti --h.! la dt.:.t...n.gon . ht. la rapprl._..,m.rno. L'unione è una forza SUk ge::-ti\a rc:al..!. inv·n ...i.b:!c. e,_ lo in~- gn~llLo i nosn' 11--1r.ici. ·nseg-n.1moh; a; nostri arryU. ai nostri seguaci. Lo !>/Jettro nero µrende corp..,, barriamo!!ii la . trada. A.1i!!diw [Jalubanoi1. Il caltarelrooico diMollnalla D1p1 la devastazioAi lterrobrelaaco 1;0;,cra ci,·•li,~ima dci r:co-,t:-unor -1 ·a 1>ercziona•1d D giorno ;>cr !{iorno. ,uk di :u:ra:ti,a. i p!o.oni '1: e,cc~u:o::~ ù::0110 me-,,i =: azion- con·~· ;.:.,~=a e •n·~1:aia rii u;;:-,crl eh~. ne· 1 - a P:~n0. ...: t.·rano ~-:co·t; ~ot:o ·.. t. -. ~.... banci;c,."' ,:{.:,, C,..._- mm('. Pochi a:111:do.in :1cila ,,c.:"a P·.- C'':,:-c ~ ... j, n · f•:-:1 nut>\''1:nc.:nte u:La :1,.-.,,.i;,à. I.~ ,to-ici è h :i d:,n,>-t:-;irc che ii ,oc::.- ii,·,i,, ; imnvf::a!,, ai:ncno q::anto lo è ia ·:oxX-\IRE. PRO "AVVENIRE,. ZL"IHG<1: Fri~c.:<• I.1:ig1. ;,,.. ··•·•·in :·abb:m:11ne:no > KR,\DOLF Gni;,.,o d:lctt:,.1Sch<m·:11,.:r!_ KraJoli > ~Cli l" LS: Gidn' ~--· p;u:aa<lo •uiti ;..,.c. . r- a,,t:condari.! e frtc:iiiare =t ~ ~ crno Fa~:"t"'l ndl'o·,c;a ,li •t:i):'C:,-~o-w <lci:t· :ciel. ribelH co-~ r.) !'a:tt:ttlc regime ia5Ci~ta. f! che ,;,icca,a:ncmc -..;g:1::ic, pt·r::cc,iz•onc che voi IÌC'\"C,~ com~,ie,e Ebben.- qu,_·,:e co,.: ar.,n po,,oiio •''-.C::'c- .:o:nm.,.-.c:c che <ia pc~-ouc che han:10 cuore <li ,;lit'-~- ,-o: a·a1 i1:d.i-.:int:i:i1<:n:c. ,. reduci frr:.ian:. :1, e,e ,to-..·u:o Y<>; d<l -e:.: t",q•:-e ~1~ ic-r..1lizio de!- . ·a:.ualc J!O :c::-no. eh :•~~:1a con l:i -e- ·,:-e--.:oae dc"!a c'a!>•~ "aYoratricc. ,·oi do- ~c1c essere ii rumcll ndl"opera di ma:-- •,-r:zzazione rii ;iov._•r: ~,ari.: tli ia:n:~I; . ltc iurono e che ,ono ;_ie.;,cgu:c-.t: ~:i ,-.ghcr.: fascisti e che a-:cht" nella ::!o:a: , cngono corprc<ai ne· ~onno, basto:iatl ,·d anche ma'-53.crat: come qua 1sfa... ,i r._··- ~:•e :icc:vo alla lc.ra. <ic'-tando «;>a,·t:nto il lrònff! unico untip;oiernric ... L'esempio d...irlt.1lia è sc1i1i....:ientemence el~uem~. <., L , iene imit ...t, Dopo ;a di,,.truzionc. ìa :--apina e ru~t:r- • ;il)ho:·amc"l:o ••,L • _ lici -u<l:tto pa,r::111.-:1;0 dei laYo- ·;ttori. '10;1r, 1·indcg?1a "pecu!azionc -,•lll, ,,ro ,, :-:-t·. -.ali,: inro :na,,erizic. -.ulk lo"o 1 ZCRIGO: D"Amire:.. f..iia 1.- e o:ror,· Bt!lia f:L:ni!:"1;:a.. nei 1ori ca:-': ".'>:e 1.- dai che ,-;11:-•c ··o·•~ dallo ~p:1,C":,-o r.- --e non ancora ne: iatti pron"i or ameme nel! spinto da alm ·..1. :~uz:oni i1F1 ..::trt:. ,lo o ·c.: ·i icnzc ~c'- paesi <.lie \'anno ~r h maggiore. \ a",.:;:-c:cont:rù i ìoro contp:i~n: pill au:( - mentre i paesi piccoli che non lnnn•> .. \~ILE\: C:iaini f>ioa:-do. ·•e ~u~t.t'?ndo ai nuo\ o i.o.::tle ,.~~ 1chl...n,! .'°:l''~ 3 ZL"Rir.n; ~ln~'l:ato e l>czza. rc,·oli ed am.,l:. dopo k c,x:cizio•·; •11-e-.;: ·ando i co,1:= ,c,ce in capitelo segi.:ono natu:-ai- .ano tentate sul:c umili cc,c:cnzc dimo- 0ERLIKO.;\" C., clii l':tn:arr:ente i ioni. I petenti. :-,; n '· è dub- -tr.,te-.i (;roiche. pro:. g-m· :iaa c;1ccìa .:.;>ic- , 1. Parr.\\·icini , Bc ....i -aiu1a;:-!n tiio però eh· es i ,·erranno a par: dei tata contro d: que:.tc. , •e deib lo~,> li,•- Ta--,:-,1!; • iratelli maggiori tras::in.Hi m.:lrabi.5- r,·zza che ,i mole al co,to - .::-·~, P.R~-lTISFLLE:--: \"c,h-.::a. 1.- Ehhcac. •11:c-,. ·,;.rl,i di fami!!~:... dojJO :t,·cr ,offc:-:.o luni;:hc o<li,-..,c. -:•.:.CO"l<> ;, c:cat•• . ,:p:1,:L:-,• ali"E'-te:o. ia.-,cians •et:,, ci,", che ha!lno cli '>;i: c:i.ro. ia.Y.::ano 1-: i:~m:~i:i. ndi:, :ni-<':"i.,. pe:-chi.--zii ,-ie1 <: ne~to r.1~1i ,o-..tc:1ta:11cn:r-. :a~ia-:10 · lo:-o h:nilii i:nm.:r- · ::ei nia::w. sc:-iza a.- e:-~· · c-1m:.:110 la ,;,c.r.i.n7.a ~ra l,rc,·1.· ti' se, del!.,. auto-di truzione dalla loro con i.-. fame. %litica micid"ale. In I ,ezia. cln-.: ;piraYa un p · di litcrcà. ono ,·enuti al potere gli ulrrreazionari. il Ed ahhia ·no .:0-1 la noknz \ 11e,, ·:1k cpmro po,·c;c donnl'. a!cnnc <!c't.· q·1al: , celo e rli :;:-u:!:-n. cac.:ia,c (ial la,·oro ;,erchè ic·l~:: alit• ìoro ot".!anizz:1zion: con li Zl-RIC:1>: l>ezza. Lu~cnl, • o:crl, d1ie·1tl•n· ù.,: i,~•1:i e ;•o~cl" ·,..-o --~ 11 ,:i,-.i,:.a.:,·. ,: io ,on" tuo 1,abùo_ l.locco nero s· è riniorzatc. Col Co,·erno so ...hl-dell' ..... r:11'-:v m1n-1ccia :iachc E ~ •olcnz ....~-ti"; ... , :: a c1 Branting è c.1duto uno d2i po-.:hi Go erni che pcle\·ano e ere con ide:-ati per più o meno demo::ratici. .::hi ?e a:-.,.. tUU\.": • i,hiarno ia cacc=:_ •' C"':"'- -. :cri ,I( h.,•;:iachc ,icik ,:q,i. u't1ma ri- •or•a dei reie:ti dal p:ttlroilC:: abbiamo ,,#o-1h!'\nio. (>i~:.~:~eo e I';,:;-~tVi• 4.·ini - \,:nuzzi. i:.ccndo le· co:1d0OE~LIK(),: Fra cc-1!1J>az:1,i - I'arz,n: ~=azrazi~mi<, i .-o:nE' metto istr.utti\O il iatlo Ll1e la ca- .. fli\·;t':o ,ii r."!CC !!E,:c la car.n:t pai:i,-t:-c duta del Co,erno è donna a1l"opp - (Ì;: c,1,irlctta c:-u,ca~i:a-., CO!r.C cnmlm- _\. Rl~\\°"L· i:a,,,::.:h;ni .\:1sizicnc de' partiti bcrghe i ad un ci- ,;ihik pc, la ;,olcma. ._:o: ,-. Gh:.-an!: ..?: Caiicace intenento èello ~iato a ra- L"n:i iJa•nhi, ..: li ,ii,c. a:•ni. o!faaa ,!i - ·' D. 1: ~faur· P' ,:-11 o.. :o· , ere dei di :;ccupati. Come è 11010 un lavo:-:nore i1l\'i,o ai padron: i•c:-i:t ,11:-: ~ \li,crici , : _ . Ki, •i<>ro.:o: la ,ezia. a p:iri di Uliti i paesi :icn:zza. ,orprc;;a in camp;t!:!na co?: l;;. '' \\"ai<imct 1 dal e ru--c..,~na ,. el,1,c.:hr.·c;,tlf> ii ia,:eito che ZL I, !GO: Bolo~nc,-i do;,o ___ ..?, , aiuta alra. è da anni rra,·agliata - - - ,]i .i•r:1. CO'ta:.r-. t:i11t.a ia~'.c:t t· .~r.-i,cht"o• ,co .,, r, ..... -; ti• ,• .. ~ ·to'o co·1· -o la ri i della disoccupaz•cnC;.. li Go- ,li e;»crc in·.-estita dalk fiamme. Tcia!;i' ,,c., ... -. ~-~• · \-erno s.(::al-ckmocratico. del qua.e F. cli qat:',O iniquo aln:,o elci <li:-ino ~i \\".\LI.l~I-,LLEX: l!c:-t"--i. ;1ac<::rtO nr n si può dire che abbia hl!\, :o;,:-il'l:ì -.i ,c.:r\·ono qu<"'.-!",: ,tn,i che •,ani ... •·a· · onamt·nto , una politica di diiesa degli i:n~.-Q -; •m:io ·.. •10 n ,in ha,-a. -rnL;,. omii.a ,l: REHTOn1:1, Bm,: Domcaiprc!etari a danne d1.,gli 1ltri 1.:eti dd- ,crn.iolo. della ,ac:-.1 propric.:t de: la\ola papclaz·one. que t.> gon.rn clL rarc:-i. a..:::umuiat:1 coi -mio:-,· di ,rcn;"; nè Stato prig"onier<. dt..lla :1:t illu ivnc ni di un'int.:,a popolaziont· conco--0emendemc..:raticc-ccllab razicni ta. ha j;- i.: ,·o::?:a ·• redimer: 1lalla mi~c.:,ia il caro nito per dk.hi,~are. doi:;o a,er i:!i.,f) i,or~o nati\o · affie.:edemcm,.mc 1..onces ioni and1.:! I ntamo -: o<a i11-1·itare b cla--c la,·onella qu· tie,ne del 5U-Sidio ai dis - ra:r:t:1.: llF>lmdlc-c. - -ui g-;ornale <i= q11t:' cupati - la lotta ad o/lranzu, la •·:;=:,:rn• · - ~; ·- rhc in :ata-c;,.:o m:- e o i-l\':l::ndo i compa~n= a ,·u1i,c • ·1 ait,~o ,le" tlf\,:.:-o ~o:-n-:tic \FFOI.TF.R, a .• \.: :\ia-11;,_· ::hi G.. ;,ac-a:,<lo l";,.bbol':imc•no • DEl.E~[O:'\T: S..:ah; •\r~l"lo: Tot.~• 1.- 1.- 1.- 2.- -.::o 1.- E <lP"'lC• i t.io ttl:t ....ln. •1uah.· ·1it:o no:-n~ Un criè.co. A!!,li abbonati .-\bb:a.-r:c i,,~-iato a tutti co'o:-o che r.on 2n.va."o fatto il :-:>ro dove:e ver.,o ;: g:cr,-,...ak. la ci.ara di scaden.za del !ero abbcr.a-nen.:o. ccn una cedola d. versa:nen.- :o OO!:tale (.e;~m.e cii ocno). Molti in qt:esti giorn' si !D:-to me.,,--si al corrente. :na ve ne sono a!Lr-i che !'le\ più breve :err:po dovrebberc mandare l"imp0rto. In a!tri te:n-: rabbcname:-no si paga. va ar.ticic:..to. ora vista la crisi cii lavor-, a nostra AIT'-;-in=strazi·:me ha fatto une •tra:c:o alia consuetudine e<l ha pazientato ir. attesa di :r.igE.crar:ier.ro. ma -:or.ipagni do,·rebbero capire che è giunto il =memo di !T'ettersi in regola e dare al nostro AVVENIRE il m?do di ccn:in-a:ire .e sue !a cai:~z ccmur:e. o: 1 e. oat~lie i.. favore delFate è1mque il pessi.- L"Am:ninistratore --~· IJlC ~\.. :-- ,za r ")i ,re c,1ntc p·a .,; ..,.. p;t. ...... 3_....•)T 'C'HO alia C' ""'Cf:n:::. 1 1 per,on:i -,c;-,lza.eh<' ,j c;u-Ya. -i ia.jJÌCcina. i o,,O!lt' a;,c.to u-.::r,">:10:api<iamt.nh· 1i..1c pic-ci a ,i r.~~•-•nti:ol;, :u:::-t .._ ('ht.." uo- ;: ,ar ·.._ cui ca,ak:,ttU .. l" ,calpita,·ano .J. --~ ·ore. •r,~ •"' .ì.c: l1··, ..,. .... ~ ....... :~· ~ L:"\: ~f:tl'di CJ..'"'"-~...!~~:· "H hi: di -1,an·ato. e nt=il":1r·a diafana J>(•-:i in lila. l"u:ICJ•Jopo i'a'tro. cc,-t:-u:,: i,a:-eva <iiffc.nùcr,i ,ill lc~!.'ero oòor ,rin- 1·1 ma:1,m;_ -c.:nza o:-namcati. ,uU:! cui r:~• ,,- • t' ,cpi:;:n:.nk'. 1•cn,ò il :ro\·er- n1:11or -.amcm,· ~ul!a .,:tJ.hia tldia ,ia n:ii. ,., i.o '.'•c ..,o do, t::tc.::-o c-,·!dcHtt."t11c11- :-:1 ~ r•, , : ... i ,i 1~:.:e,a :ipe:t. :1h... iuc te )) · s:--e <h:c -i~nori .:hc ,ali\·:,110 in :·:1rdimn1to. <.: tutti " due ~'1.:a-daY:i:1c.. :rd,a in un;. carrozza daYa:1,i :-: qudla H nza -tac.:,ir~,. ;.:~1o..-clu. 11 fl<::<ona <lei •k• ~O\ <',11;,:.,rc. p<:rchè amhccìm· ~ill.tro- ;:o, crnato:- . JI ·•111zionrio rin.,· di no1t COl"-0. - ~cll!.it<.: ~ - t·,clamò il ::o,·crua· o:-e. "tfi ~=-.r. ;11io 11 i111v.ir11ano I"·- l111 ~inx- ·hio. - ~i., que,ùH,no ... - (Ju:1k· uomr;; no uao ~J!uar<Ìtl c;ui ,·oito dC'l pa~,:t:Hc e ;,r~o .. :::"t''r"'-::ne: i: :o\·,·:-1:a!i, t· I,, !!'uarcifJ iJ ~o,·t'rl13torl• nt,n ri,;,o,t.. E~,i ,:ri:1no:1 :e -·~u11·ovi 11u·1a che j)o,e-.,c ccc;- i-ri;z.:o l" -: icl.1: p<" ,:ero-o. ~e\ ,1 ii \!'Ìr.o::cn=odel it:1viona:-;o. Poi.:,~- ,1,e i le o ,o-petti. part·rono ra;i:d::.mcn- :.·1 -1-ac:.1 di~ 111<>ia,.1 a·la ,il 1:i.. co.r- "rotta·1dc ie ,o;•r~1cc:z•ia in 11::1.1. :.:r:in1i,· te a,aat; a' ~oH·rnator<'. \vc\"a:10 ilei -c:,1. a,!ra,·~r.-o 1i -•>hit0,\!'0 della c.:t:à . ., m :,colo,a n:!_ra. ,oi--.: i:uìietro :tutta huo:11 ca\:?lli. u:1a \'c,u::-a ,· 1t"-, con h\·,. partc m .--pa.1•1c :-av:natc ~ j.lanc 1.! ,ua la,~a pc:-!'o;1a t· ~uar,li, la via. I.e C<."chi <i: g-0:11:na :atornn a:'c rno,,..·. cd 1.1 al11tazio:,i di 1--;,HtO:il.la cu: co,tn1 ·-it-:.k:tl\:,c· ckll,· :..-:.•ar<t•l •calp::a,·ano e•-i ,t'liC\.,110 inchina:i in ;,. .,. comt" ,:one t"r.! -t.11;1 fatta <la· mua:c:µio. ab;- •1c'ia ·•ohe:-·- e I:: -:rada cie-••.:-t;;.i.m- ,e Yoic"e-o n\!':fnn::c:-e 1:n:-: n·loci à ·r.:,, 110 !!I i•n ll~~ti delle fabl,ri.:hc colic mc,- :la :;:1 i:rto nell"ombra. e ,l:.li"altro r.!~!!~C;t. e in lire:\•: ,j alìontan:>..:-ono pc- io'., fa·n=•!h.' t.• t:1tta la jJC"o<--:i -:eatl". ii iil.:miaa:a , a·amcnte ,i.il ,ok. -embra,·a non far ;ioi~·c:-~·ai zo\·crnato:c. ,:o• t.ri•a:orc a, ..d,hc 1ic-=dcrato ,;ilutare C'tla:c ua :,roionrio i't·:1,ic:-0. Ra::i::-up- - <.."hi -0110 qw.:,ti 1h:c; - <lomamlò .1ffabilmcntt- qua·cuno. ma ia ,tr:1da cr:1 ,ia•c in :--1 muc.:hio. co:nc· -:._'Tc:;:-~'ic•aal iunzion:!rio. !!Ua~<laudolo ,o~p1.:.;o~a- dt·-c:t . cu·nt· •e fo--<" not,t·. ron ,·crailo 1.::-l"1,o<h 1111 tt-,npora'<'. ·e ca,ct:e ,i mc·i.e. Out'~·: r:,po,-e con i:1 "iffere'lz:1: m w,u:-t. i b "'l1h=m. L" n :7.!!o\ZZO ,i mo-.:~ò trin~,·'l"a:10 runa ail"altra coi ,ca: ~con- - \~eaa. d·ct,o u a ,;q,e. at.raYt·r,o il ra-, - ou;t,, ' ,. i com:!!aoh in -o\·ina. con le f:icci:t!a. ..:. \. ..:<ie\a,;10 cn1a t· ià alcnac :-a:-eh•1c,t.-,. E.a110 ,t ~i i:ih;•rica:: cF ... ecen- :t·: ,: \ t:( 0 '- ,··1 a:1cora la calct· -cc.:a e n,m ". ' .. - .. . r;-no &?ncor;i ,~:11L''f' 1c Tt·:-•;ort:" ,~· ,. qu:tli "l e-· ~.r,~,c,~~i~t:~ i :.. ,m·Ltar •. ··..r:ta\i:: l'-·~:1r- ~ia o-:-·h':imcn:e :po~chi e .a~cia•: ·a ahhnulono :=:omi~l;:!, :inc, tu:.~1 a· pn~· • ~h.. r'-'- no i' . h, r ià 1ien~ro do\"c,·, t·<-"-1'-c ,-,,~! • ••::o-cio•o. d1,•1erato. t' chiu,, C'Jr.lt" :n ,ara ;•n~1c-:1e. E..:co l"l!•Cita ne cam;,i. e l'ul:ii:1a ca- 'llta: -lnz.'\ :ic"1m a 1hl'rello .n:1toruo. •enza ,ic•,c. ioncmc=ntc inclinata i:1 2- \ ,l'Hi C'>mc ,e o:.micuno lt• :n ..,._,e dato lii! io--tt- colJIO .;er li dietro. :'\e i.: :1:1.._ <!f<".nc'I, ,ic'.••a·1zc. :1011 -i ,·c.:,h:\"aan:m, ··ha. ii im,z10!1:t.:io :::-uardò con cv:np1;.-io:1e E:-a zià ,cd:Ho neib carrozza, e men- - A che -c:-i:ono: ùomandò co!!o ::tcS- '1:ame <l'm! ~orl,o. ma ,.ihito ~=,~ -c,i finc-tr-• ,-• r!!"cm·. Più ayanti u:1 :::rande - ~.u:\ <!iif.c=lc p<:- ,·r,:::,1 Ecccilc:1za n:nire qui in c:i.:rozza d'i:ivcrno. r_:-o,·erete ce-1.une11tt· : •op1>0 ian~o. !e <t?e ,;,alie lar2hl'. ii eolio mu,-c<>lo-,o. •-t· -i re-·-i,:~crn da 1.n la:o per dar po. ;,o i-·.:-e hrcvc i' :? rnawre. c,J.<i,·rein l,;,,,-o, na,co111ic,11io,i C\ rdt·•· ~ lar~o ·r-• -1:ùeri ù"i:n m:1:-0. ti:! pozzo che coi 1<.· una coiomw -,,,,e:,c,·:: il c:-a- -:n a· iu;1zi,,,1ari•• eh,.. --ali\a datral:ro. - Xo:, ~o. ri<:noçc Leone .\norcie\·itch ID"D!l' in qtnlche fo~-o. IYc..-,ta,.: ,,;ie,,o thhamion:i:o. colmo <li :l·r:-a. dc: zranfi; :iio ..:. Qaado alla prop:-ia ,·oce ua accento ,·icino . .i i' ,;-:.o:ic p;i_,,ò t:n uomo. Xci- c\"a,i\--:.mc:itc. è co~a che :i!!"ua:-<la e Luc- ,·i11c0Pt:-a,·a:1n ,ulla , i:? .rei ·JOlii e d,·i ti~i: dic:ro 1•na ,:<."i'e alra. e ;nfiac una di :io:i~uranz:1. di-.,e. r::.uo che ,· · ;.·;'\a il capi,dlo per ,--:i- cio" ~ maiaii ,po:-chi <"ma:::i; ma ade-,o nean- !!":-ma ie c-i,a -i~1H.:-ilc.-c. hi ,a pc:- quai _ .\ p:-opo,ito: poco fa ho iucont:-aio bt:irc. que,• ,. cn;,ri ia iaccia col !!"O- .\i"o ~hocco tleila via Dworian5kaia U che quc-:i -: n•:levano: ,icurameme ìa c'..,,:i.;10ca;,::a;:: in <tue! ·uo!!O appana:o. Luccio. il qualt: m"iia cicu che ieri è uxi- mito. pc- c ,..,,_,, ·•enza ii !!o,·crnawrc po- !!io,·inc \'Ìcc-commi,-,ario che' lo a\·eya carc,tia deiìc :rt" ul::mc ,e:dnrnnc :.,·e,·a ma ,ti ah::ata ria ~:-;,n tt·m:>o. collt- imto <lall"o-;ie.:iaic l"l,ltimo ierito. q•:e:di che -:: ,..:or~e.-~- ,oìo ia ,ua nuca ricc:.aa e accomp1·.ma,C" ndla \"i,il.3 ai cada\·cri. -lo ,ii\-n:.tto tut~o= Xulia :.:li. r:1.mmen,a,·a i:n !>o-te c!liu,c c.: co;i t:aa .iicco:a in-c:!!"n,, ,·..r<:1,a ;?elle J1:t: :ri-.i co:i Ez:oni e ;,c.r ',·cada e li •no eolio z:n\·ane c ahh:-on- ,:iln:ò ar<iita: 1c:1,<". :"acemlo h~ilìare al mo<io dirct:o i":1\H·nimc-1to. m:i. nelia ,o- <ii ierro. a:--,1~!_'Ìn:1a dal tcm;>o. m·e :-i !' ro e ea:n.t G; il1·(:jotòB ìa1n·co,olc b \".::-aie~ <Ì<"i projlrì ,-:haii. Quan- li:miine della -:::1.ù:1. ::u.iiifcrentc a.i ,,a:-- lc!!!;!"C\";t • ,j ,·e:l(IC. Poi. pi~ :n, 3ilo ~;"- Il :!"O,·e::1aa,:-e !!"na:da,·a altro, e e :acct·a. !I ,1:0 vol:o ,i <.•,c1:ra\-:\ lc•lt ,mcatc. comt" ,e :•elle nn-tc ca,c ,pmnf!';Hc i~ fine- re e 1c Jl"rll- -i chimie,,c:-o 1:na ùo- '.l•• l"a'::-a. (C:ominua). --O--

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