L'Avvenire del Lavoratore - anno XXVII - n.15 - 14 aprile 1923

ANNOXXVII. (A. P.) ZLRlGO. 14 APRlLE 1923. ~um. J5. ' SBUrlM.ANALE DE.L PARTITO SOCIALISTA ITALIANO NELLA SV1ZZERA Centesimi 15 la copia. 1- REDAZIONE:. AMMfNISTR.\ZIONE : PREZZI DELLE INSERZIONI: ABBONA.MENTI P.ER LA SVIZZERA PER L'ANNO 192~: 1 anno. fr. 6.,-; 6 mesi, fr. 3,-; 3 mesi.. ir. r,50 PER L'ES'I'ERO: 1 aBDO, fr. 10; 6 mcai ir. 5; 3 m~ fr. ~,50 I 11 L'lnenlrdeelLuorator•e,, lutte Com:mh!lone BS&CndteiluP.8. I. - ~ •~ I Pe~ li~e2. o spazio di linea (larghezza una colonna), 20 Cent. Pe:- réclame continuata. prezzi da convenirsi. • =================== 1\LL1\ VIGfLIA DEL e0NGRESS0 LE TRE CORRENTI Quan<!o i oosln kt1or; rice,era11n,, questo ~ ro ir.;glio. mancheranno per ..:he ore all'apertura del Ccngre~-> Jet Pa:1?10 ociali t:.1 Italiano: Congresso aueso con viva ansie1à dai p:-c,letari d"lt.alia e cli rntto il mondo. giacchè esso dcnà nnalmeme, deii• nitivamente decidere intorno ali.1 ouestione della r,rione dei sodalis..: coi com::nisti. Ri~apitolare qui rutto quamo si è detto e St.ritcc, su tale que rione dur2nte le ultime ~ttimane. è oram:11 superrluu. Ba rerà. in queste, monte.7ro estremo. a migliore ;-ientamemo dei .::ompagn.i nel egu:re le discusS!C.uldiel Congresso. riportare le mozioni in cui è ria sunto H pensier Je\le correnti che si sranno d: rrome. I fusionisti .-\I momento di andare in macchina, a dir ,·e:-o. non ci è ancora per- ,·enura la mc,zirne che I iusionis:i presenrerannQ al Congresso. ~la. indubbiamer.te. questa rnoz·oJle non sarà dh·ersa da quella rana , ota re a ~filano e i\ i presentata da color.;:.eh.! se.no i dirigellti il movimento fusionista: ~1afii. Rib-tdi. Buiioni. la Zanet• ta ec.::. Ec:::odtmque la I::ro moziom:: li Comitato di difesa socialista Il Comitato <l.i diiesa socia!i ta !J.,_ g1a iormulata e deH.berata la .segueme mczione. ..,he Jl Congre Su nG11 poc:-à tramai p111 ubìre modiLcazioni rilevami e che dimcsrra chiaramente esser ialsa r aircrma~ion.! che il Comicaro si rnglia ailomanarc dal campc. àella Terza lncernn·onalc: ·· ti Congresso del P. -S. I .. chiamato a discutere la rela=ione della De!ega:ione socialista italiana al IV Congresso mondiale di .\fosca m merito ai rapporti Ira P. S. I. e Terza folerna=ionale; nleva che /"ultimo Congresso di Roma - esclusiuamente e straordinanamenze conuocato per risolvere la grave crisi che m:nava il Partilo. data la precisa volontà collobora:ionista manifestata dal!~ maggiorcn=a del Gruppo parlamentare - perveniua alla esclusione dei nlormist, perchè essi si erano posti fuori 1el socialismo ed in contrasto con la talt,ca del Partito· sen:a che nella mo:ione risolutiva del Congresso v1 fosse un solo accenno che stabilisse una rela:ione qualsiasi ira la deliberala espulsione ed i rapporti del Partito con r!nterna.zionale: .. La Se=ione socialista di .'d'ilano consfata che dalle discussioni svoltesi nel seno della Se=ione s!essa come presso altre Sezioni e Federa=ioni provinciali e nella stampa del Partilo. risulta chiaro il costituirsi di tre correnti: ricorda che il volo successivo di ··riadesione pura e semplice" alla Ter:a /nlerna:ionale non eliminaua le riserve già fatte nei due precedenti Congressi di Livorno (gennaio 1921} e di Milano (ottobre 1921) circa /"applica:ione dei 21 punii secondo le nostre parlicolari contingen:e ambientali e storiche e specialmente circa il nome del Partito e la autonomia della sua azione interna nei limiti de, principii fondamentali dell'lnterna:ionale: l'una di compagni che accettano radesione alla lii lnterna:ionale nelle lorme ootate dal IV Congresso dell'lnternaz,onale comunista e adottate dalla nostra Delega:ione a Mosca: r altra ..-iie intende apportare modifica- :ioni ad una od all'altra delle diverse condi:ioni. od a piu· condi=ioni, od a lui• le le condizioni stesse: ia ter:a che manifesta un alleggzamenlo di ostilità alla fusione per ragioni di principio che negano il principio stesso della adesione. LA Sezione rilel)(I 1nlaJti, che il ~tani• (esto antilusionista mira a modrficare la posi:ione politica del Partito quale la definiva il Congresso di Roma e che. in sostanza. anche se cio· non appaia chiarissimo nella forma. esso pro.spetta innetaJ,ilmenfe il distaco della Ili lnterna- :ionale. LA Se:ione ritiene indispensabde che s,a chiarito quali Ira i membri della Sezione stessa sono peT la sincera e concreta adesione per la Ili lnterna:•onale in linea d, princ:ipio perchè. sen:a que• sto presupposto. s, realiz:erebbe una situa:ione di eufde,te immoralità politica per il fatto che a discutere sulle modalità detradesione sarebbero ammessi i suoi naturali sabotatori cic,e gli an/iadesionisti per principio. Solo dopo avvenuta questa separa:ior.e. potranno i sinceri adesionisli disculeTe. senza reciproca dilliden=a e con lealtà. i modi del!' adesione ed eventualmente porsi - con forme anche diverse da quelle sin qui seguite - ,n nuovo rapporto e-on la ]Il /ntema=io~al~, in gu~sa da dar garanzia che non s1 n!'etaT?o in· certezze ed equiooci culmmant, nelle dolorose scor.fessioni a cui purlroppo sembra che il Partilo debba assistere. Al/'inter.fo di formare questa since:-a b~ sdla quale si possano definire con ooti diversi le diverse correnti: la Se:,one. dopo esauriente esame dei ventun punti e degli statuti della I Il Internazionale, li approva senza riserue: e. constatando che I' assetto organi=• -alioo e l'aHiudà politica della lnterna- ~1onale comunista sono ,n rispondenza e· salta con il suo programma e co' suol statuii: rinnova ad essa. nel modo pru' deciso. la sua adesione. . E' nella convinzione che le modal,ta della cosidelfa fusione immediata ~otate d I N Congresso della lnterna:1onale c:munista, elaborala dall' Esecutiuo del- /'/nte-rnazionale stessa e adottale dalla ( Deleg azione costituiscono la lor• nos ra ' . ma piu' rapida e piu' pratica per la uniI • ·one effettiva delle lor:e proletarie ,ca:1 .. · te e socialiste. nell intento della comums . . .. . efl icien ·a di una attw,ta inler- mass1ma -. . • •onale rio<iluz1onar1a: na.i ... l~ op_prooa e le {_a proprie . cor.slz.ta che le 14 condi=ioni deliberate dal Congresso di Mosca. implicanti le, scioglimento del P. S. I.. so'lo maccetlabili e quindi le respinge; e delibera di conlini:are e di intensi- /icore /'opera di propaganda e di organi:=a:ione del P. S. /. (facendo tesoro del/'esperien:a acquisita} col seguente programma: J• . In mal.!ria mternazion2le: agire sul terreno dottrinario e programmatico della T er:a Internazionale, liancheg• tSiandone r a:.ione contro /' offensiva ca- ;,talista e contro la Internazionale social--democratica. assicurando la sua adesione àd ogni tentativo di uniiicazione delle lor::e proletarie e rivolu:ionarie interna::ionali. 2.• .V ella politica interna: mantenue il Partito sul terreno del socialismo riv.olu:1onario. senza transigenze, senza debole:ze. senza equivoci, facendone il centro del movimento d'opposi:ione proletaria alla diflafura borghese-fascista. opposi:ione nel senso non conlingentale e momentaneo. mo storico e deiinitiuo; in• ccnalare verso un fine preciso le lor:e proletarie. spronandole alla conquista _dei loro diritti es.~en:iali. e nel medesimo tempo ravuiuando in esse il senso del/' antitesi 1rreducibile fra le classi e promuovendo il Ironie unico proletario a/fine di preparare /'avvento di un Governo operaio. J.. Sul terreno sindacale: cuadiuvcre gli sior:i fendenti alla ripresa e a/ consolidamento del movimento sindaca• /e socialista. avendo di mira la :milica• :ione del proletariato sul terreno della lolla di classe e dell'internazionalismo di classe: condurre un'energica lotta con• zro il JT.onopolio del lavoro stabilitosi a p, oiitfo della borghesia atlraver~o i ~indacati lascisti, rruendicando la /•berta d, or6an,::a:ione; imprimere alla elesse fa. vo;alrice la volontà di ualersi. in ogm congiuntura polil1ca ed economica. d, tutte le condiuoni e di lul/1 i me::, alt, a ualori::arla ed a polen:iarla distinto• mente dalle altre classi. li P. S. [.. restando fedele alle sue fra• d ,· · non ripiegando la sua bandiera ,_,on,. . d, fronte alla rea:ione. come non la ripiego· di Ironie all'adescamento. demo: erotico. ed inspirando la sua auone a, superiori mleressi ed alle esigenze della lotta del proletariato, ha la certe: :.a che la T er:a I nlernazionale non tarderà a riconoscere di avergli richiesto - con le delibera=ioni del N Congresso di .';fosca - un sacrificio al quale il P. S. 1. non poteva e non puo· consentire, per I doveri che esso ha verso le masse operaie, le ,liicilissime condi:io- e ni del momemo. •:on mancano di dargli f-1 oc:a della loro i,ducia, e da esso aflende,no. sen::a il dan,o <!, nuove scissioni e d, nuove arl,liciose forma:,om politiche. il superamento della grave crisi deter71inata dagli ultimi avi•enimenti ". La nuova proposta del Gomitantazionale unionista " La D1re=ione del Partito ha convocato ,I Congresso na=ionale per ,I 15 aprile proroga'!do di soli 7 gioni la d!:,ta precedentemente stabilita e questo oer rngioni di carattere tecnico-ammmistralt- ,·o Le correnti centriste Tra ius: nisri e ami-mslonisti ..:1 ono poi le correnti centriste. rapprc- _enc::ne dai cqmpagni Lazzar: e :\gosrin.:. :\ dir \·e:-o. sonc, e_se pure am:- rus:onisce. ..\.nzi. ancli'e e s no q prodotto della falsa imerprerazioné data al pensiero del Comitat1., di 0.- ies:i. in uli i iu ioniSti ,·oglion-., rav- ,isare tanti anersari della Terza Internazionale: i! che appare cGmpletamence errato dalla mozione su riierira. Checchè ne sia. una .;vrreme centrista è rappresemata dal compagm, Lazzari. il qu1le rn.,!e pure il manteni.memo del nome del Pan::to. è contrario alla iusione. ma ,·orrcbbe una iederazione era S<,Cialistie comunisti: \'0rrebbe. ci~è. una soluzione ..:henon è una soluzione. ma senirebèe solranto a continuare l'equ:\'CJCO. la conius'ione. L'altra orrenre centrista. è rappresemara dal c.,mpagno Agoscini. ;1 quale è pure contro la iusiom:. contrc, !e espulsioni. comro raccenazione dei 14 punti: ritiene pure che. oggi :::ome<.ggi. il nc,stro Partiro abbia bisogno di calma per Poter larnrare, ma ,orrebbe che non si rompessero mrri i panri cvn la Terza Jnternaz.~> nale: desiderio che non ha bisogno d'essere espresso per chiunque legga atrenramente la mozione del Comitato di diiesa. Ad cgni mc,do e~co la mozione Agosrirr. he. presentata aJ Congresso pro,·inciale delht Federazione Socialista di ~filano. aHà cert3.mente un· eco al Congresso Nazic,m<le: li Congresso provinciale di Mtlano. conslatato che la immediata fusione coi C<''TIUnistinon è prclicamenle possibile; ritenuto che eventuali espulsioni di lra- :ioni o di gruppi non sono giuslilicale da profonde e insanabili diuer2en:e programmatiche: ritenuto che il cambiamento di quel no. me inforno al quale si polarizzano ancora le migliori energie e le maggiori speranze priverebbe il Partito di un elemento di forza non trascurabile; dicl:iara che i quattordici punti cosi come sono sfati concretati e accettati c·alla Delegazione socialista non sono api:,lic:i.bili; eppero' consideralo che /'attwifà del P. S. /. non puo· essere avulsa. specie in c;ue.;;fora. dai suoi naturali legami interno:ionali. e che la Terza lnterna;ionale continua ad essere la sola interprete e dirigente gli sforzi rivolu:iona.ri del proletariato mondiale: fa voli che il Congresso na.=ionale riconfermi la adesione alla Terza Internazionale, e che la Dire=ione del Parti.o nallacc, le trattative con Mosca, per la graduale realizzazione dei postulati necessari alla unione delle forze rivolu.=ionarie iialiane. Un rinviodel congresso? Le n-te pre--:edemi erano già s::ritle quando scoppiò la gran bomba: i ius:onisti domandano un OU(,\'O rin- ,io del Congresso: un r:mio ad epc,- ca da deStinar:.i. ,·aJe a dire ira uno. ira due anni magari. Prop:-:o così! Da quindici giorni il C..ngn::sso ~ state !:egolarmeme .::om·o.:aw: da gran tempo anche i fusionisri girano nellt pi\Xcle e grandi :::inà à' Italia ad organizz.1.n-i le lorc iorze per il Congresso: hanno :-accolto. essi pure. i loro am:ci. i loro ,·oli. le lcro de!eghe. Ed ora. alr ul:timo momento. chiedono il rimio del Ccngresso! ~è questo solo.. .\la. impro,.,,isameme. non parfanv più nè <l.i fusione, nè cli I4 punii, nè cli rune quelle altre wse a cui prima ta.nro ci rene- ,·anc. Perchè ? A qual fine ? Ascolt:amo la lo;o parola. Ricordiamo d, aver espresso uflicial- ~:ente in seno alla Dire:ione il nostro parere recisamente contrario alla convoca- :=1onedel Congresso in questo momento, per ragioni di carattere morale e politico. La Dire::ione sembro· allora rende:-ci conio della fondatez:a dei nostri argo1.:l!nti e si associo' an=i. nella maggiorar,- :a dei suoi membri. ad u1U1dichiara=.io:i.z del compagno E:io Riboldi pubblicala a suo tempo su//'A"anli! e nella quaie fal1 crgomenfi erano rilevati e riaffermali. li nostro Comi/alo ha quindi visto co, n,ol!a sorpresa il comunicalo direzionale circa la convoca:ione del Congresso. Si è constalato come in questi giorni aumerosissime Se:ioni con espliciti ordini del giorno abbiano /atto loro il nostro ordine di idee. dimostrando come la conuocazicme affrettata del Congresso abbia destato preoccupa=ioni non solo ira i no• stri aderenti. ma anche in molti degli stessi compagni adesionisti e delensiomst,. Fra le altre ragioni il Congresso. tenute> cosi allreHalamenle, verrebbe ad arrestare tut/o un movimento di preparazione ;:he - sia pur sul terreno, ingiustamente calunnialo dai pigri, delle lenden:e - r:- sveglia r allività socialista e sprona ellicacemenle alla nuova formazione dei quadri. interrompere questo lavoro di reclulomenlo preparatorio al Congresso. lavoro eoidenlemente lrutliler-o. sarebbe non solo una coartazione della volontà del Partilo di esprimersi attraverso al maggior numero possibile di adesioni, ma a/- fresi un servigao reso agli auuersarii del socialismo. ai quali ogni segno della nostra debolezza apparente, è argomento di propaganda ed incoraggiamento sulla via della rea=ione. Riteniamo che la Direzione del Partito debba subito convocarsi per discutere con chiaro senso di re~ponsabililà, e per prendere dei deliberali precisi conforme all'interesse del Partilo. li nostro Comitato, riaHermando la sua decisa auuersione al Congresso ed esprimendo il parere che esso - per la dignità del Partito - non possa in questo momentc ed in queste· condizioni auere luogo, ha presentato alla Direzione del Partito un piano di lavoro che rientra gia' nelle linee di una atliuilà acceflala dalla Direzione stessa. subito dopo ,I Congresso di Roma. e che siamo certi verrà accolto con lieto animo da tuf/i indistintamente gli iscrilti al Partilo visto che anche gli stessi antilusionisli hanno ripetute volte dichic.raio di essere per una azione in comune che prepari a poco a pcco dal basso ai/'alto, sul terreno del lavoro pratico. /'alfratellamenfo e /'unifica:ione delle for=e rivolu:ionarie dei due Partiti. Tale piano di lavoro contempla: a) Solidarietà alle vi/lime della reazione ( difesa dei carcerati e degli imputati. socia- !i~fi e comunisti. a mezzo di Collegi unificati; aiuti ad essi ed alle loro famiglie: appello comune per una soltoscri.zione Lnica proletaria nazionale e per tutte le ma1Jiiestazioni d, solidarietà ecc. b) A- :ione politica (intesa Ira i due Gruppi parlamentari; accordo Ira la nostra Direzione e /' Esecutiuo comunista pel collegamento delle attività na:ionali ed inlerna:ionali); e) A:ione sindacale per rcali::are quella unità Ira socialisti e comunisti che sola puo' rendere possibile utili esperimenti di Ironie unico classista sulle direttive programmatiche del socialismo e del comunismo. Come primo atto di propaganda verso la unificazione del lavoro. dovrebbe dalla Commissione pc,ritelica partire un Manifesto che richiami a raccolta e rincuori i militi dispersi dando /aro /'assicurazione del collega- ,r-ento al/'inlento comune. li nostro Comitato ha credulo bene di invitare la Dire:ione del Partilo a mettersi subito in contatto colf Esecutivo del Pc rtito comunista. Sulle direttiue da noi proposte si puo' compiere un lauoro che non puo' ripugnare a nessun socialista fincero. Anche nell'ardore della po/emi- :e alla quale parfec,piamo attivamente .Jer senso di doc:/i're e per cosciente in/eresse all'mdiri==o del Partilo. abbiamo cor.servata intatta e vigile la perce:ione dc/le necessità con/ingenti di vita e di pre:.!rgio éel Partito r.ostro per la co,- c;u,sta semprP pm· larga e profonda del- !u coscienza Jelle masse. porta loro della foia/e paralisi che da tre mesi ci colpisce .. Ua la maggioran=a, che ha nettamente e chiaramente allermolo cli voler mantenere in vita il Partilo, è stanca di diatribe, stanca di polemiche intestine, stanca di uedere le Sezioni esai:rire ogni loro attività nel dibattilo del- !e fenden::e. Conlidiaml• d, auere con noi fulfi i compagni che hanno a cuore sopra ogni altra considera=ione. l'interesse e la dit;nità del Parli/o e che intendono dare prova d1 Fronte al proletariato nostro e del mondo intero d, avere una salda coscien=a e volontà rivolu:ionaria. li Comitato unionista. La risposta del Comitatodi Difesa E'. <liiiici!e immaginare alla \ig-ilia d'un Congresso reg-o!armeme com·c- ...:aco. :ma proposta più assurda. più ridicola. Perciò bene ha r;spcsto nel modo seguente il ComitarJ d; diiesa: Alla vigilia del Congresso, dopo Ire mt?si e me=:o di appassionale polemiche. dopo che le Sezioni e /e F edera.zioni hanno preso, in vista del Congresso, /e loro delibera:iom. il Comitato fusionista avar.za alla Dire:ione del Partito la strabiliante proposta di rinvio sine die de/ Congresso e la accompagna con un programma di lavoro in comune Ira il nostro Partilo ed il Partito comunista. Delle decisioni di Mosca, della fusione immediata. dei ··reoisionisti", dei "riformisti" e dei "centristi" del nostro Comitato, che. a detta dei fusionisti, si erano posti fuori dal Partilo, non è piu' falla parola. Si la appçf lo ad un lav<Jro comune. Ora è evidente - allo sfato delle cose - che su un simile programma solamente il Congresso. puo· deliberare. Solamente il Congresso, e nessun altro, perchè i Comitati di frazione non sono il Partito e la Direzione eletta a Roma. sulla base di una situazione già superata, col fatto di aver convocato il Congresso si è resa colletti"amente dimissionaria e. per ripetute dichiarazioni dei suoi singoli rr:embri. ha .a.Hennato di non sentirsi piu· la diretta rappresentante del Partito. Non possiamo quindi nemmeno suppo"e che la Direzione del Partilo possa prendere in considerazione una richiesta di rinvio. Collettivamente, ed allraverso le sinfole dichiarazioni dei suoi membri, essa è moralmente e politicamente impegnata di fronte al Partilo a lare il Congresso. Nelle assemblee di Partilo. nei pourFarlers con la nostra /razione, i compngni della Direzione hanno sempre considerata come ollensiva la sola ipotesi che essi si volessero sottrarre, e volessero soflrarre l'esame della situazione, al giudizio del Partilo attraverso un regolare Congresso. Essi aveuano precedentemente accellata la proposta del referendum e per sole ,-agion i tecniche d'organizzazione preferirono poi il Congresso. LA prepa.razione congressuale è staia ompia e completa. Tutti gli elementi di discussione e di deliberazione sono di fronte al Partito. Niente quindi è di ostacolo alla effettuazione del nostro Congresso. E' già una prova di grande oilalità quella che il Parli/o darà col Congresso, una prova di fermezza di fronte alla rea:ione. di solidarietà verso tutte le vii• time della rea:ione. li Congresso sarà il punto di partenza di un lavoro organico. Darà delle direttive. 1A Direzione che vi sarà nominata avrà /'autorità necessaria per richiamare tutti i compa,ni al laooro ed alla disciplina. li rinvio del Congresso - che del resto non è sta/utariamente possibile giacchè il nostro Comitato ne chiese e ne ottenne la convocazione a termine dello statuto, il quale stabilisce. che il Congresso si deve lare su richiesta di un decimo degli inscritti e non è dubbio che rappresentiamo ... un decimo del Partilo - sarebbe per il Partilo un ca/po mortale, in 9uanlo renderebbe cronico lo stato attuale di disagio ed elernizzerebbe il dibattilo di tendenza. li Partilo ha necessità di uscire dal marasma presente. Ogni giorno che passa, è perso alla utile organizzazione ed al['utile lavoro di propaganda. Che di questo non si preoccupino i fusionisti è in certo senso spiegabile. Essi vogliono lo scioglimento del Partilo e quindi poco imEssa t•uole lavorare. come gliene fa imperioso obbligo la situazione. Che farà la Direzione ? Che iarci ora la Direz:one de! Parti!O? \'or;à ~ rimangiarsi il suo det.:berato? Vorrà essa caprirsi di ridice.lo ? \ crrà essa continuare a renere il Partilo in uno staro di incertezza che ne paralizza ogni azione? A tali domande sa:-à già venuta la risposta, quando ques1e r..ghe vedr~nno la luce: e speriamo sarà un rifi11to ai fusicnisti. Ad ogni mooo anche se la !ero proposta nor. verrà accolta. la pubblica;:ione di essa sarà pur sempre utile. necessaria: d:rmcsir<;rà iniatti una mira più ai compagni riluttanti cc,me il Congresso fosse indjspensabile per cmarire la situazione. per dare al Partito la poss'ibilirà di seriamerne lavorare . Unaltrocongess• AICN I 0 Pt,alarl,, al Mlii :.\lcntrc noi stiamo ?reparando il nostro congn,-so. c·è ·11 Italia un altro grande Partito - :n a!:ri tempi si diceva il no- :arro concorn:n~e - che è già radunato a congresso. per decidere intorno alla sua pchtica futu:-a: il Partito Popolare. Questo Pa."tito. infatti. che comprende nd :,UO seno gli clementi più eterogenei, · dal più rea.zionano al più democratico iu dalla r.\·oluzione fascista precipitaU: in una situazione singolarissima :Uolti 1>opolar: iurono subito e sono tuttora pel fascismo. per la collaboraz:onc ~enu ri- :,en·e col Go~· .!nlo :.\lussolini; altri lnve- :::c vogiiono -:oncerYa.re al Partito la sua ndi,·idualità. aon approvano la politica .lei Fa,,c:smo. che è e la dichiarata e dimostrata ancitesi alla concezione demo. ::ratica dello Stato. ed h-a., nel campo dei rapporti ira Chiesa e Stato, una Yisione che non risponde alla natura di essi ed alla posizione :JJ1i,·ersale della Chiesa"· Costoro ,·ogEono inoltre mantener ,·ivo il sindacalismo della democrazia cristia.. na. vogliono il mantenimento della J>TOporzionale. ,Costoro. per conseguenza, respingono ogni ,·incolo che significhi sanzione del1':ad=rizzo politico fascista. Tra gli uni e gli altri poi. trd la Destra .! la :-ini,.,ra_ :,,a. anche nelle file popolar.. la corrente del Centro. quella che appro,~a la .:o!laborazione coi fascisti, ma. con certe riserve. col riconoscimento, cioè. dell'autonomia. det!a personalità, della finalità e della libera azione dei Par- ,;.o Popolare. F. que-rc .re .:orremi s1 stanno ora cfi fronte. al Con~re,so che si t:ene a Torino. In quali proporzioni siano !e forze dell'una e dell'altra corrente. ancora non si sa. '.\fa ~caeralmente si crede che fimri ;>a preva.!ere il Centro. il quale è guidato -bi ramoso Don Sturzo. In questo caso ,.,mbra non s;a esclusa una scissio- :1c da pane degli elementi di destra. Il f1turo cngindai M1ss11i :\ n~te lcu:>: \'inorio Emanuele. celelmtn:io.;.i le nozze della sua primogenit. Jolanda. non a,·e,·a a sua disp~izione che un collare de!L-\nnunziata. mentre i candidati erano due. Titto.1i e :.\lussolin'. Era tale il r~I desiderio. di aver per cucini quei due grandissimi uomini, che era pronto a modificare lo Statuto <lcll'c.-dine. .\la il più grande dei grandissimi. :.\[u olin:, non ,·o!Je. ~ Sarà per un·alrra volt:i , di,:,:~:i. con la sua solita ma,,,o-.n..n.imi,à. ai re. E il re. commos... ~o. cedette. Di,·enterà cu~.ilo di :.\I ussol;ni in un·ahra occ;.sione. Perchè. ,embra proprio che le parti •:ano i;1ate inYerti,e. ln altri tempi si dicc,·a che chi ,·e-nin in ignito delraltissima onorificenza del collare dell'Annu~ ziata <b·ema cugino del re. .-\desso è ben altra co a. $arà il re che di,·emerà cugino di '.\fusSQlini. sc.ri,·e il « Popolo di Lombardia E la differenza è e·Yidente..

I" ' L'AVVENIRE DEL LAVORA TOR.i:: L' iniziativa doganale Dornea:ca 15 corr.. gè:i elettori sa.-an!:'o canna. Gli alti dazi causa."\Oil caro prez. cii2mati 2 decidere su una qU&-tione d• zo del pane, della pasta. delle vcstimeng:,.ndissima impcrta.,ua per tutta l.1 pc. ta. ccc. € il maggior costo va a carico dei po•:izione. Si tratta di !)l'Ccisare e :or.1- :ittadini in proporzione del consumo. r ctare col referendum popolare, l'i d> Avviene quindi che un operaio carico di spo~.zior,e dell"art. 29 della Co~itu.:.-:>:1<" bc--rnb;ru. che divorano le ~<>notte a sac- ~~e e togliere al Govc.mo c~trc>.!e e ,;hi. !)3-ga sotto forma di maggior costo al Parlarne.or? 1a poss:òilità di soli·m-.:a- del pane, un'imposta indiretta molto più r-.: =n merito all'an. predetto oer 2rrv- devata di un milionario che ha meno fig--,..is: il dir;tto di decidere dciinitin::ne:i.- sii e consuma meno. pOJo le stracci le pastette che cc::nbinano i suoi parlamentari_ Essa è contraria all'iniziztiva perchè vuoi continuare a spiliar quattrini ai lavoratori con dazi esoroitanti; percbè vuole favorire gli ¾<>rari nostrani, in danno dei consumatori IN TEMA. DI ELEZIONI t-e ir. materia doganale_ I dazi ba:-,no una Che quest? sia giusto nessuno osa afgrande ripercussione sull'economia él fennarlo; ma quando mai i nostri bortt.ttto il popolo,f.u:ndi dev'essere 11 popo- ;;hcsotti si ~no curati della si.,onora Giufo, non una ristretta cerchia di U'>nun, ?. stizia? Le im!)Oste indirette in generale decidere in merito. e i dazi doganali in cart:colare sono for11 Partito socialista ha pr=osso una me eleganti di pelare il Jff"Ossimo lavora.. & iniziativa popolare per ottener~ :l !e- tore senza farlo strillare. Gli operai si ac- (eernrlum :n merito alla dibattuta que- corgono delle imposte dirette che loro stione; 151.000 elettori hanno dato ;:,e1 appiop--,.an.Q i Comuni e i Cantoni e se le iscritto la nro adesione all'in:-nati·.·a trov--~:> soverchie reclamano, protestano; Sl"CSS2 ed ora ~i tratta di decidere tltnn:. spesso riesccno a ottenere che i cittadini tivamcntc. oaghino non i.n proporzione di quanto Il motivo che detenninò il Parti~o re· ,;onsumano, ma bcnsi di quanto possiecialista a promuovere finiziativa, va n- ~:mo e guadagnano. Delle imposte indi- ~ nelle nuove tariffe doganali dte il rette :nvece ncn semore si accorgono; COOSJglio-federale, sotto il orcte.-t'.:!, del- avvertono 11 caro-viverE. vedono che i l'urgenza, stabili arbitrariamente nel ,g'.?l !ero guadagni ncn ba..c:tano a coprir i biCon questa tariffa il dazio di imponazio- sogni, ma n?n ne conoscono la vera caune viene amnentato per nientemeno dte sa. non sanno con chi pigliarsei-1 e tacIJOO articoli in una misura inaudita.. eh< dono o comunque strillano meno_ ~he va fino al 2000 ~ cento. p<,r questo la classe dirif;e.,te e dcmiPer certi articoli si banno dazi addì- nante propugna e sostiene gli alti dazi. rittura proibitivi. per altri sono tanto e\ Sappiamo che la borghesia adduce altri k.-,,ati che tengono lontani i proòotti mot:vi e a sostegno della sua tesi non ce stranieri o li rendono assai più can t ne rre.avigliarno; ci rneraviglierem:mo ~ permettono con ciò agli agrari e ai pro. !lon lo facesse e ammettesse la verità. dottori nostrani di dettare i prezzi che Ccn l'accettazione dell'iniziativa - tuolou, più confanno, a tutto scapito della nano i oiccoli e grossi can."'l?ni del dc- -nassa dei conswnatori. magogismo borgbes.e - e l'abbandono di I princqBli fautori e promotOri di que- ogni protezione deU'econcmia nazionale 111a tarifta vanno ricercati tra gli agrari s1 provoch€rebbc la catastrofe. lo sfacelo con a capo il loro segretario generale di quest'ultima e quindi maggior disocdort. Laur. Quest'ultimo nome basta 3 cupazi?ne, più squallida miseria. ecc. ,. aignjfic:arc che con la tari.ffa in parola si Lor signori giocano sull'equivoco: l'inivolle promuovere gli interessi dei pesci- ~ativa non chiede l'abolizione di ogni cani dell'agricoltura e di diversi prodotti protezione ciogana)e. vuole soltanto che auionah in cknno dei consumaton. sia riservato at ooooto il diritto di dcciMa se il merito maggiore spetta in- dere aoale ~one. ossia quaH dazi conl!estabilmcnte agli agrari. oure i ma- YUOle e quali non vuole e non a pochi prati delb finanza e dell'industria han- :TJ2ne0'..gioni. Se l'inir.ativa verrà accetno contribuito a mandare in vigore la tata dalla maggioranza d~ elettori.. la tariffa medesima. Lo fectta anche quei famigeTata tariffa del 1921 verrà sconceti borghesi che dall'aumento dei dazi fcssata e al 30 giugno, data della scadennon traggono nessun vantaggio diretto; za, ncn potrà venir rinnovata. Ma si vor - e lo fecero non tanto ~ 90lidarietà con rà elaborarne un'altra. che tut.eli un p0· gli agrari colleghi in pescic.anismo, ma meglio gli interessi della grande massa aoprattutto per un inteftSSe oroprio in- dei con..c-mnatori e meno quelli degli spedirettc,. Biso6na notare t.he i dazi doga- culatori ingordi. nali servono anche a fuianziarc lo Stato; , Ma - aggiungono gli avversari a cor. aecondo i calcoli dell'ufficio statistico to di -argomaiti seri - il popolo non è delle Federazioni delle cooperative di competente in ma~ doganale. è ancoconsumo de!Ja Svizzera e del Partito so- ra troppo ignorante per giudicare in meciatista., ponendo che nel 1921 siano sta- rito#. · te importate ~ per ur: valore uguale A questa obbiezione basta rispondere • quello delle. merci im~rtate nel 1920, con ~ semplice ma incontrovertibile l'erart> incassò nientemeno che fran- constatazione.. Questa; lo scorso dicemcbi 16o.7fi6.AOO. Ora è evidente che in bre auelli steSSi scribi della borghesia che mancanza di questa somma, lo Stato. per ora dar.no dell'ignorante al popolo. non far cohnare le iaam. del suo bilancio. trcvar-:>no inchiostro e caru. sufficienti ricorrerebbe ad alttt imposte. ~ù o meno per esaltare in presa e in versi la sag. diRtte. Queste ulti:ne difficilmente sa- gczza, J'acwne. la maturità politica del ~ uguali per tutti i singoli abitan- p0polo svizzcr'3, che aveva r~.nto a ti; gli stessi dirigenti borghesi.. per ra- schiacciante maggioranza finiziativa per ,:ioni facilmente intuibili. si guaniercb- :1 prelevamento sul capitale. bero bene dall'"lnunrre a un m300vale la Allora la saggezza del popolo fu esalidentica tassa che dovrebbero imporre 1, tata in tutti i modi, in tutti i toni. nei un milionario. Ne conseguirebbe che i gioma!i, nei comizi, nelle piazze, nei pubricchi di ogni categoria dovrebbero pa- blici consessi. O come mai. per ooera di gare imposte: più elevate se non vi fos- qual malefico genio questo popolo tanto sero dazi <bganali o fossero i:>iù bassi lodato cd esaltato e diventato d'un trat- . E poicbè i signori più tasse non voglio- to ignorant.e? Poniamo la domanda ma no pagare appOggiano tutti le alte ga- non attendia.'llO La ris!)osta perchè sap-- belle. Una prova della veridicità di que- pi2.mo che non verrà. Ci pennettiamo sta nostra affermazione ce la offre il ma- invece di affermare che se l'iniziativa ver. nifesto fatto a!figgerc nelle città e nei rà resointa. domenica prossima vedremo villaggi. dai b~gbesi· avversa..-i della ini- nuova.~ente la borgh~ a bruciare inriativz. censo all'intelligenza, alla saggezza. ecc. Infatti esso raffigura un uomo in -atto del popolo svizzero - di quel pop0l0 che d'infilare la mano nella tasca destra dei sarebbe tanto ig;torante da ncn saper dipantaloni. non si S3 se cer enrar quat- st=nguere se !'-ia meglio imporre dazi datrini o se ~r tappa.re la taSCa stessa e re- ganali sui ger.eri di lusso o sulle derrate ca scritto: ~ Votare l'iniziativa p-!r pOi clin:c-.ttari. dcver pagare altre imp<>st.e? No! . Le cosidette ragioni che la borghesia I ricchi banno ragbne di vctare con- si:;iattella a soste,.a;no della tesi contraria tro l'iniziativa pc:rchè con gli alti dazi ;:-~"iniz;ativa n?n sonc altro che cavilli specialmente sui generi di consu.-no. si da legulei; la verità è che la borghesia impongono tasse che di solito gravano vuole ~ottrarre al giudizio del popolo Jc meno ai ricchi sfondati che sui poveri in tariffe doganali pere~ teme c:ie il po3 A.ppea•tee •eU' e .&vve■lre del Laverai.re> IL .GOVERNATORE •1 LEtUIIDJI JINDRBYEFF Orbene, per le ragioni '.>ppcste a quelle della borghesia. gli cperai devono essere favorevoli all'iniziati~ stessa e darle il loro voto. Essi devono rivendicare il loro :liritto di decidere sulf imponantissi.-na qt:estione delle t<1riffe dcga.'lati. per poter :li.fendersi e difendere tutti i conSUmatori ddia soe-culazione esosa· che i co~- -!ctti 9roàuttori no~trani esercitano sotto ia protf:iionc degll alti -lari: devono farlo per poter stabilire delle tarifie doganali che per-nettano 1'i.rr1oonazione di gé:lf'ri di consumo popolare- a buon mercato_ Perciò dcrr.enica prossima rutti devonc recar..i alle urne e votare SI. I compagni nostri so:n impegnati a far propag.nda in questo senso tra i loro compag71i di !a-r-ro. I nOStri n~ici hanno mesw in azi~ne tutte le loro batterie per r{ - ;-pingcn: la nostra mossa; usano di rutti i mezz: p-er turlupinare i la,..-o-:-ato:-mi e::10 accorti e farli votar contro !"iniziativa. CT.1trobattiarro !a !>rcpaganda avversai-2 ~ieganèo a tutti la vera portata e il vero :;copo della iniziativa stessa. Facciamo ch'l nessun !)rclctario voti contro i propri interessi. che nessuno si astenga. AL POPOLO IL DIRITTO DI DECIDERE! ABBASSO LA REAZIONE! VIA I DAZI AFFAMATORI! VIVA E TRIONFI L'INIZIATIVA! VOTIAMO TUTTI , • . .• __ SI Alle seziolli _TESSERE PEL 1923_ .\nnunc:a.110 che !e te55erc :'ono ~unte cd a qucllc <:e:zioni che k a·:e,cano richieste ne iu fatta la spedizione; -.-: sor..o però anco:-a parecchie Sl.'zio:-iiche no:: k ha;:nc ancora chic:<:te. i-:· nt.--::tssa.~o far'.o sub'to unendo alla r:::-hic--ta :r. 2 pc:- tessera. La Co:-t>__.,ussioneEsecutiva. PRI."O MAGGIO 1923. Anche quest'anno il nostro giornale cscirà in numero speciale con articoli !et.. tcrari. illustrato ed a oolori_ Le sezioni. i compagni, gli abbonati che ne volessero copie da rivendere sono pregati d; comunicarlo al più presto alla nostra amministrazione: Zun..ao, Militarsuasse J6, indican<b il preciso numero di cop:e desiderate; esse verranno fatturate a cent. 10 la copia e si rivende-ranno a 15 cent. .. L'Amministrazione. Il Trll111l1 .,, distradttiZalrt11 2.a sezione, ha emanata una senlen=a col seguente disposilioo: ~ella causa intentata dai signori Luigi Giletti. Ernesto Mosoni, Mario Belli. dimoranti a Siefte e Giuseppe Bartolomeo dimorante a Viège, contro Luigi Rainon:. redattore. concernente ·· libello famose ·•. il tribunale ha trovato e giudicato: I. Il querelato è colpevole d"ingiuria e calunnia a mezzo della stampa. 2. Egli ,..;ene condannato ad una multa in denaro di fr. 100 la quale. nel caso che non fosse ottenibile. sarebbe commutata in dodici giorni di prigione. 3. Inoltre egli è tenuto a pagare ai querelanti ir. 100 a ciascuno quale somma cL riparazione. 4. I querelanti sono in diritto di far pubblicare la parte dispositiva della sentenza una ,·olta sul giornale L"Aovenire del Lavoratore a., spese del querelato. 5. La tassa di giustizia viene stabilita in fr. 60: le altre spese sono: fr. 12 per citazioni; fr. 2S.70 per paga al copista: fr. 2 per bollo: fr. 9.80 per consegna. 6. Le spese sono addossate al querelato. 7. Il querelato è tenuto a compensare i querelanti con fr. 300 per noie e fastidi a, uti, i,·i comprese le spese risultanti dalle istruzioni impartite. •.: llè"- uno 9r:iina. non muo\"ono neppure un dito. - Che siano la,-ati oggi 5tcsso. Ch1:c aniamta~ - ~a:-a iaao. disce :i ser\"O inchraanE. ancora una volta uno dei remi espressione preferiti nel!e com·ers:iz:oni e negli nazionale! articoli di gic,rnali. genuina delli ELEZIO.\l i\JALCO>:TENTO w.fontà scismo. I primi mesi del regime iascisra hanno. per iorz.a cli cose.ceato una infinità di malccmehti: la rl· fc,nna della burocraz.ia. lo sfollamento -degli ufiiéi pletorici. I' abolizione del regime \incolistic'.) per i fitti. la ·iine di quelle nume!"ose prebende che ucmin.i e gruppi erano oramai abituaii a su..:c:hiare allo St:ito. le, scioglfmemo della R.. Guardia. il licef17iamemo dei ierr°'ieri. il passaggio ali" industria privata di aJcuni ~nizi pubblici, runo insomma nns;eme delle econcmie utali che innegabilmente suscitar:no una 5'!rie di ~c,,ntemi, cli delusi. cli laudarori de~ tempi pas· sati. Stanno bensì aJr o:-dine del giorr.o nel ncstro bel regno d"ltaf.a alt:-i pr: blcmi urgenti. C è quella benedetta (per modo di dire) Politica es1era. Bella quale pare\·a che Mussolini doYesse derta:- legge ai ministri cH Francia e d" Inghilterra, mentre ora si \·ede qu:uno iumo sia stato \·endutc., in oc.:a.sh:ne di ceni inconiri diplomatici: e r Italia cl1e doveva dare il la a tut,i i paesi. è sempre lì che r asperra dagli altri_ Cè. proprio in qu~ti giorni. il gra!l carrozzmo. e car:-ezzc,ne eh.e e.fa si YcgliJ. delle ccncessioni i?rr0\11:ic on mui gli ameni episodierri Farin.1c:.-ie Camazza e compagnia: e ancora una rn!ta pare che r lraJia abbia c::-ncluso 11110 di quegli aiiari che ramo irummo ... :111" industria p:-i- ,·ata. E d seno parecchi alrri problem; gra\·i. urgenti. impellenti. .Ma Quello 3cl!e elcz.ioni è sempre ira i preferiti. Santo cielc,! Si c,')mprende. Per- .:hè hanno lona1c- tanto certi i:ìsdsri? Ammetriamo pu:-e che molti di essi abbiano ubbidito scltamo a un pure, impulso idealistico. Ma c~mc muo,·erne rimpro\·ero. se adesso aspirano a un seggi._: a Montecitorio? In fin dei conti è anche Quesw un ideaiismc.. ~Uca ci \·ogliano andare per il gusto d" a\·ere 1a 1nedagliet-ra. .-\sp:ranc a Questa. per poter mettere al se:-1,izio delh patria la loro intelligenza. la loro attività, ecc .. ecc. E Poi. queste rifonne parlamentari, che umi riconc.scono necessarie. bis'"gna pur farle una bucna Yolta. E" pur rempa che b s· iaccia finita col mah·ezzo. con la corruzione . .:on la debolezza go\·ernati\·a. che permise a tanti socialisti di entrare in Parlamento. E si miscr<; ali" opera. LA FINE DELLA PROPORZIOt-;ALE ~umero uno: la Com.missione fascista pe. J.1 riforma elettorale ha condotte a term'ine i sue, lavc,~i; ed è giwua alla conclusione. che um: oramai si aspettavano. La proporzionale è moru .. r--;cnresta e~ da seppellirla. Tutti Quei resti di ,itaJità. che ancora le si sono lascl:uf. non sono che dei mezzucci a base di cssigeno, destina,i a illudere coloro che ad essa Sono .1ncora afiez:onati. Seccnd{: il \·olere. adunque. della Connnissione fascista. nelle elezio,1i Polit:<'he trionie-à Quella lista la qua, le ha ottenuto ii maggior numero <lei \"Cti: e prcc'samente. essa si prenderà i due terzi. e i tre quarti. c. i qua,- trc quinti (la 1r>.isura non è :rncora stata deiinith·a_rneme rissata) d~i s~gg~. mentre il rimaa~nie te-zo (o auarto o quinro) sarà distribuito propc-rz.irnalmente fra le liste cne hanno avuto minor numero di voti. Cosi può an·enire Quesro ratto: che ~ in una circoscrrzione eletrorale tecche-anno 100.000 vot al partico A, 99.000 aJ partito B. 9 .000 al partito C. e 97.000 al p:i.rtito D. il partito A con soli voti 100.000 a\Tà diritto a due terzi (o tre Quar.i ') ouattrc., Quinti) de: seggi. mentre ù rimanente ,erz·_ (o qua-to o quinto) :irà distribuito ira gli altri 204.000 ..-o:i'. .\ne,rebbe cicè che quel P2rriro A aH0l>h~ poi nel Parlamemo una magg"ioranza che n-,11 ha base a· deguan nel Paes~. E c'ò. propri;; quand i ia ::isn \ctnno ccnrinuameme p-oclarnando -:::heessi \·oglio- no, alla Camera dei depuiati. e'ser'! ncsplicabilt: e dispcra1a gii sa:iva al cc:-- ·el'o. E benchè la noHc ios.<.e.ancor lon- ;ana. ·! picppo dalia coneccia schiantata e , cioao:i tonde,!gia.nti del selciato pare,·ano implo.-.u le tenebre. che ,·enissero ad a,·,·oige,c la oro inutile esistenza. E !mamo. mentre da m::..lte pani già i c;entonr, voci d: ;::ritica e di malumore concro il sistema elettorale. che i fascisri hanno ideate (e che democ:-atici e PoPQLarie liberali cenamente. urrùlissimamente approveranno). si con~nua a discorrer molto delle pro-sime elezicni generali Politiche. Tema \-ecch1-c, codesr-..-. l ias::isfl più di ogn: altro partito ne p:nlano. ~e discorre\ano. e le \-ole,·1no. prima di salire aJ potere. ~e discorrcno ~ra che H Potere hanno conQuistam. ~la ora non sono più concc:-di nel ,·olerle. C è chi le chiede pel pros· simo nO\·embre. ed è s;curo che finirebbero ec,n una strepitcsa \·irroria del fas.::ismo. Altri, come il ,ice-segretario della Direzione del Partito rascisu. :-accomanda di aspettare. perchè il fascismo deve ancora svoigere la sua azione nel Paese e per~ chè il Parlamentc è liil cc.,caina. che nuoce agli ideali ed alle riiorme che i iascisti propugnano. Come&: Mussolm; non ayess,e r.1osrrato eh trattare i depmari in Quel modo d~ rum sann0. e ;:-~me se i deputati non a· vessern mestrato di essere ... degni cli Quel i:-atramento. ~fa e· è aitri. che la pens~ in un'altra maniera. molto intere~'1te. Sentile. ad esempio. che cc,sa 5Crive u:1 fascista ne; due giornali filofascisti Ma/ ti.Jw di NaP'"~i e Nazione di Firenze. < E" facile o--.:.servare- dice quel i~cisra - che le elezioni al gjorn0 d" oggi. e proba.b:!mentè anche in no- ·embre. cosiituiscono una peri;::olcs:i incogn;ca per il Go\·c:-no e per il. fae Poniamo il caso - continua quel gic~nalista rascista - che il Governo uscisse d.1Ue elezioni in minoranza Quale sarebbe la pcsizione dell"on. Mussclinj ? Do\Tebbe. ad un anno di distanza dalla rivoluzione deile camice ne~. cede;e il posto ad un eo,-emo non iascist.1 ? ....... Domanda lc~ica. e\.identemente. \la :i noi si aiiacda spc;.nranca un·a1rra dcm.mda. non meno logica. O cc-me mai? I giorna1 fascisti e \iussolin.i e i suc:i collabc.ratc,ri e i suoi subalterni ncn ci cliccno essi, ad ogni <ccasione. che tutto quanto il Paese è cc n !ore. che il Governo ha dietro a sè la nazione intera. che ;t consenso delle p~polazioni è unanime. che le oppcsiziclli SOl10 \-inte, ,inte per sempre? E ora h.-:mno paura che daUe elezioni il Go\·em~ fascist ~ \·enga a trovarsi in minoranza ? Perchè la verità sembra prop:-io essere questa: che ru;n è scie quel g-icmaiist:i.. ad :1vere di tali pa.Ure. Del suo parere si dke siano anche altri. che ::,, tr<.-.clJlO in alca. in motto alt'.l !)OSiZ:OTJC. PRO ".A.VVENIBE,s lf fllil lillall t - lniii Somma p:-eccdeme, Fr. 624-9~ Zl:RIGO: 1Iartinelli Fra.,ce- "-CO - Cattaneo Pietro .-\)lR[S\\"IL: :\. De ~fart'..n. pagando !"abbonamento ZL"RIGO: l:n amico del na- <-0nc. ,·i,:t1rrdo r ufficio de'.la C. E - Xcri Li:igi namento CHERXEX: idem LOC.\RXO: do. idem SCI.-\ FFt;~. \: c:c;nc. idem TH \L'.\"IL: idem . ;>a,,,~nòo :·abbo- -:\!a::iini Luigi. Lomaz.zi Edoar- . Xan11: GiuGuari$CO Le:~. ZCRICO: Sampic-~i _\Ido. id. • \YIXTERTHCR: Graziani. 2.- 2.- 1.- I.- I1.- 2.- RO:i.L-\. 6. - Da parecchio. e precisautt::nte da quando è stata soppressa e Umanità Xo\·a "· Enrico :\!alates-.a ha cambiato mestiere e pc;- campare la ,.. ita la,·o;-a da e!ettricis.--a in u:1a piccola bottega in ,-ia S. •'.;icn-anni Laterano, 87_ Lo sa la polizia che si incarica di impedirgli anche di la\·orare. Ieri. per esempio, ese. gufra un intpianto e?ettrico nel ~~no del signo, Xo,·o alla Citi Giardino An..ienc. quando t! sopraggiunto un camion di carabinteri con un commissario ed un ,;ce-comm:ssario. i quali, entrati nella casa con grande spa,·emo della signora Xo,.-o e di tutta la iamiglia. hanno intCTrogato lungamente llalatesta. Li preoccupa--.-a una ,·aligetta che gli an~..-ano ~-i- ,,o i:1 mano ment:-e lo pcd:na,·ano per 'a s,rada. ~fa!atesta mostro ... g'I: ordigni =nièrnali nas.c:osti nella ,-aJigetta. cioè i <-uoi a~esi di !a,-orc e iece osservare agli a.genti che avrebbero potuto fermarlo i:1 ist=-ada :nYcce di disturbarlo :n ca.sa alt-rui_ ~-fatrioli. Lampetti. Te:npioni. Gervasini. Steianini. Calderoni , FR.\CEXFELD: Sasso .-\u- :;:usto. contemo del capretto che mi ha mauda·o e s:w,one G:-:- E" chiaro. iniat:i. che nessuno gli darà più lavoro !-<l;>cndo di correre il rischio di Ycèersi ad ogni momento im-asa l'abi- ! .50 t:azione dalla polizia. e il :Malatesta. DOnostante il famose oro russo. non può Fr. 650.95 L., __ _ ,·h·ere di rendita. Xoi crediamo ua.ucaTotaie ""'""""""'"""'"""'"""'""",=,,...,...,.!!!!!!l!!!!!!!!!l!!!!!!!!!!I!!!!!!!!!!!!!!!..., .. ,.. mc:1te cite ,imiti oro•,n~d:menti potizieAG LI ABBONATI --chi non abbia:1o proprio nulla da i.'l,;- .\ tutti i no5tri abbonati che non sono dia:-c. per c'-Ctllpio. ,_ quelli ... della Ceka. =:1 rc~ola cci pagam,::1ti abbiamo :m·iato Xo:i pe~ nulla l"ha!ia - e Roma in i,peloro la <Ìé.ta esatta; che è scadmo r abbo- ci e - è la ?at ria del d):-ino '. 1 amemo. cd unimmo una cedola postale; cOtt e~Ea ~I.i abbonati risparm:cran.-io ~e "'!>CSC Jel ,agi:a. ed e\·entualmentc qi:elle de! rimhor-o posta.!e che sa,em.-no obbii- ~i a in :;a, loro ,e non :;pcdir:mno al niu pr.::5.o l":mpon:o per mene.si a: co:-- r,•me. iccome il no-1ro g·on1aìe non ,-i- ·e di ior<li ~eti. è nec:es~ario che tu.ti i ,-;;oi ablionati facc:ano il lo-o dove.re. L ·Arr..:nini..~r.nore. ,uo. ior,e era del 11;o;·erno. opp:ire la- ,ciato •i da quaicur.o: dentro ad e.;so. 1,,èCe rii \"o:1i <li amici o di parent~. \"·erano le \·c<lute deHa città. il seminario_ 11 tribunalr. poi u, ~up;>o di quau:-o o cinque impie~t·. a iui sconosciuti. due Sezione Socialista. Sabato q corr. alle or.: pom_ an·i :uogo ;·assemblea della ~- ~. nei R~t. H~m,n. Don•ndo;,i trattare un ordine del ~:o.ro 1.ii mo!ta impn:-tanza è :nd:- :a p:-escnza di tutti i com~aIt Comttato. II. .::ominciò J. misur«rc la ,tanz;a vas"i. d t?"ran C',li ,·cane ,·ogl a di -andare sul balcone. - Xo, è ancora ;,rfr.-2:0? - cioruan- •eduti. ~li a!t:i in p:edi e sopra ad essi m~ !:'-i ->ceca,·; di a;trarre l"auenzione dò il ;.?o,·emar.:>re. un certo ,·e,co,-o. da' ,-olto c:cialbo. e po' ,·on:co;:ameme a turb:uare nella :,.ua tc- ~,a il ~e;::aaic coi iazzoleuo bianco. le i-.- cilate. il sangue. Cominciò ad evocar~ dei dca.:.~ii :ns;g:1ificanti: =n qual moùo a,·e\·a preparato il fazzoleao per <la•<! :I •c:maie. L·a,·e,·a 'e -zco di tasca pri<J.• e, --trini::-eadolo comc una pailono'.a, :o tenc,·a nd;:i ~c::.t,a: ro: lo <f:stese e r~tt · ;n ire:ta. non in a;to. ma i:1 a,·ami. con' ,-e Yole: e lancia.re qualche co:--a_ Co:1:e ,e lanc;a,,c una pa"la_ Il rice,·imento era finito da u:1 pezzo. Il go,·erna:-ore sta\-a per recarsi alla sua rilla e aspettaYa r impiegato delle mis, sioni straordinarie Kosiow, ch"era :mdato a fare qualche acquisto per la go,·ernatoressa. E~i sede--a nel suo gabinetto dinanzi allo scriuoio in~omhro di carte e non la,·ora,·a. ma pensaYa. Poco dopo si alzò. e ;nettcndo le mani nelle tasche de: calzoni neri omati d"una banda rossa g:ttando un ;,o· 'lffin<lie1 ro la testa gri ~a. co1t1inc1•">a misurare la Hanza con pa "o militare lungo e risoluto. Si it:rmò dinanzi atia fines:ra e al!ar~ndo h: p-andi e ~se di:a. escc'a:uò a ,·oce alta e con corwinzione: - ~fa dunque. di che si tratta: E :;en:ì che quando pensa,·a era ;;cmplice'llen:è un uomo come tutti g-1, altri. Piet~o Ilji1cil. ma con que'-,O s,,ç- primo ges:o. con que,10 primo "uono della «ua ,·oce. era :o:-na,o d"un :,aao !::Overnalore. maz~io- ~encraie. Eccellenza. Conù--1ciò a c:entirsi male. le -.ue i<lce ,-i cozz:i. vano e si r:nc>:-re;·a,o: bru--camt:nte. da \-eroa-~..ernat ,palli~•• e Co,ì - cammina110-i-go-, cr-na-w-ri !lens,na. battendo il tempo coi talioni: e seée:-te d: nuo\"o. cercando di non muoversi. per :?On evocare con qualche gesto imprudente !"idea del .. go\·ernatorc • Suonò e chiesce: - Xon e ancora arridt:i l'a,-,anti. e attra,.erso i'. vetro sporco - _·o Ecccile·ua. un buco proiondo. co:ninciò ad esaminare la piazza. sulla - Quando a,nverà lo condurrete qui. - Chc ~udic-11r1e• d:,-;,e i! ~o~·e--- ·•uale. nel .~orno iatale. iniuriarn la io"- d ·· · , · 1· 1· ~ :secondo tuae le apparenze il parato ,:at i>:-ea :u.a voce !1;lt.anuo na a oum la. ,co_p_piett.:i·ano lè iuctlate e quaranta- . 1 , - . .:01 1 r·l>r•·zzo. ,·ato? - Xo. Eccelienza. :i:.posc :I lacchè. ·r:ch:nandosi ri.;;pdto,-.amente. - .-\ppc,a arrirn 1?'1idirai che ra,pet• to ,:cl :--alone.._ qui ci sono ancora i cr:- !'tal1i tidìc fine<ct_:-e:-oui.:. non me ne ricorda\·o piu. "ette uomini ecc•:a1i. ,·enian tr~ionnati In t.an()uiJl1 -:ada,·eri. \"uno accamo all"al•ro. ~ierte contro piede. c;pa~!a cont.o ,palla. d: ·po5t i come per una ri,·ic:ta di r,ara,a. o e ,;a ~bh!=gato~o !!Uantare :n alto. Tut,o ~ra tranquillo_ Dirimj>ctto alla finc,-.u-a ,ta•::i. un piop,o ;n(!"Ìallito ormai da il"auamno. co:la corteccia tuna scre- ;10'.a:a e filamemo,a. e dietro. ,rc.nqnil:a e ,onnoknta. la pia;za -'r10<.a,-a ne! ,,-ole. Le impos:c Jelle :the frne,.trc !': divi- ,le,·ano ail"an-ica in ouo parti. il che da ,-a ad esse :m a,;ieno tciro. una tal qua- Per qudla piazza :-ara:ncntc pa:.,;.avale omi1?"lia:1za con quelle di un tr:l>unale no le carrozze· i c;oaol; tondel?'!!"ian:i dd o d"una pn:::ìo:it:. Xe! t: tre fine tre più ,e!ciato erano d,,pos,i n1 n1e. come covici,e al balcone. i ;·etri era.:!o 5:a:i posti ral!:. è qua e 'ii. in mezzo ad e,;;: -.p:mdi receme. :n~ erano sporchi e coaser •a. ta,·a delr(•rba ·.-erde. che ,i iace\·a più •·a:-ir, :rncora ·e imj>ro1He deUe palme de'- folta nei pum' :neno b:i.nu.c:. le mani: c\"identeme11te a nC"suno della La piazza era de.--ena. muta. inenc. ma numero"a e i>;~ ,en·':ù era \"Cnuta l"i- ;or--e appunto perch~ e(!"li guardava ardea di la,·a.le e cancellare CO"-Ì og,i trac- traserso : ,·etri ;.parchi e appanna::. tutci.ell";;.ccaduto. r~de. accade ;:em- lo gli -embra;a •1oio o. incomprensib=k. , , d" , o imri,tito. mentre un sen."-0 di nau,ea iae .a <-2,a era stato r.messo a nuo\"o dal ~ ~o\·en!:tl ,re pr.:c(cieme e iorse prima anco:-a · talmèmc "vorch. e annerriti dal iumr èrano i ù:sc:i:c1i: da= ,·entilat0ri di ,am~ a·'a ,:uia. ma,cherata :ra ie tap11.-zz..,:ic. ,·,·--:c:ndl.',·ano delle :nacch11, •! 1.n !!:a'k "Porco. 1Yi:l,·c:ao. q·1ando c·era 1?'ente. a ila luce delle larnpadt'. tutto ciò non appari- '°'~: n1a ora salta,·a a~Ii occhi colla sua e;·iden,e mi:,eria. Ecco un qaadro: q1;alche pae5.;iz::·o lunare italiano pende un po· .;;t.:,.Jo ~- ,e,"uno "e n"è ma: accorto. pare che ,'a -,,aro .:,emprc li. an ..he al :empi <iL 1 !!'0'"tcruatorc precedeme e dci -,;o prl.'Ùc:cc:,.:.t>rt:.I. mobili c:-a,,o d; gran ,·alore. ma a•11iquati. corro;.i dalia poin,re. come in un aibe,g-o ove. ea;·endo ,,orro il J)::tdrone d2 zran tempo. 11:liaiiar: vcn~ono condotti da c,edito:-i inerti .- ,._.mp-t: in discordia ,ra loro. Xel!a sa.. la aon c·era nu:h che ~ii appancnesse: pt'.rsino l"alb1 1m dciic ioto.._o-ra6e non era ~i a,zò. -:::in">~ui racchi e. ag-j!"iustanJo,i io ;.pa!li:10. cominciò ncr·:osame:-i:e no i 11:0Ye-:-nato-i co;.i - ca:nminano :::o•:crnaro:-:. - Cos, camminava in quE.,- la s.aaza anche i" go,·ernaro,e precede"'- -'" e :I di lui prctlece,,ore e !!':i altri. \·eni,·:tno chi sa di do\"t· cammina,·ano cor- , a,,i ic-m: e d•·ci,i: ,ulla io.o ,esc:-a o ,!i fianco. pende·.:a il pacsa~cio i~rano; i:lCc\·ano rice•·ime,1,:. balli. e poi ~a:i,·ano r,;q"-; ,amcn:e. For,e iaceYa:10 ,par.ire :,u quakttno. qua:che co--a di c~;i a,.- enuto ai tt;ri· q é-4.:• terzo "ui. "-:·niie ~'ulia piazza deserta pas,ò un ;ml>i:i.•1chino. aa:o ,,-porco d; colori. con una cc.cchia c:d un pennello. e poi. di nao,·4'. n~suno. Dal pioppo cadde una fo-:;:-::J. '11:::ia:li.a e !.:cera e vohet?:gtando tj po~ò h tc-ra: in an mome1110 cominciarcn'> F. ~ii vane come ,-e a\·c~5-e tra\·ct'5:l".:> .ma -og"a iiwi,:hile. !a cui porta di itcr- :-o. con cnpo ,;:r.dorc di cardin: a,...ug~. n:.i. si ,hatte,-a •lie~ro <ii lui L .. ~- ~0·1 F1aa 1m~n:c~ è tanto che ,-; aspe,1:a,·o. - , cu::.a emi. P:etro Iljitch. ma in que. ,ta hrm,:i. ciuà non si troYa nicue. - Dnnq!ie. andia:Jt.-, andiamo... )la --emi,è' - l; 11;0,·crnatore si iermò e fr. ri1ato. piegando ·e labbra a tubo. cornin6ò a dirte: perche dunque in 1uni i no .r; coilegh: della burocrazia c·è i.a,na 'I orc:zia; Pa·adc1e. pe:- e,empio. L"l ,0- -..1r?. caacelleri;;._ l ·na ,·oha a iidai nei1a ca-.e:-ma dei ~endarmi. ma che co;.a è dunq.:c: t· na beuola? l" na :,talla? Ci ;:cono uonù1i co!ic uniformi 1>clite mentre d"intor-:10 e·;-, 1111 metro rii · ian~~- 1 Con:.inua ). - .. l'lnli; il lfM■i"

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