L'Avvenire del Lavoratore - anno XXVII - n. 8 - 24 febbraio 1923

..\.N, O XX\ I I. tA. P.) ' SETTI.MANA!,E DEL PARTITO SOCL-\LIST.t.. !TALIA?\'0 ~ELLA SVIZZERA Centesirni 15 la cooi. Cont0-Cbè9ucs ti REDAZIONE: AMMINISTRAZIONE : !.!:--i • ·uMERO ARRETRATO Cent. 20 N. VIII-3646 ti L'.lneD.dlrel Luorator•e,, Zuijt + Comm1ss1one Ew fttdaelP.8.I.• ~ '! I ABBONAMENTI PER LA SVIZZERA PER L'ANNO 192'.:I: I anno. fr. 6,-; 6 mesi.. fr. 3,-; 3 mesi, fr. I .5c - PER L'ESTERO: l a.ano, rr. IO; 6 mer. fT. s: 3 =i. fr. 2.50 1\LL1\ VIGILIA DEL e0NGRESS0 BENVENUTI ' Sabalo e domenica, 2-1 e 2.5 corr., i rilmiranno a Zurigo i rappresentanti delle noscre Sezioni sparse nelle diverse regioni della S\·izzera. Sarà un raduno modesto di uomini di fede, temprati aila lotta, rimasti fedeli alle luminose idea!iià socialiste pur tra rimven·ersare della crisi, l'iniuriare della reazione e il perturbamento e lo scorn-olgimento degli animi e ddle menti tra Il' Te e chiere prOletarie. i riuniranno per consulwrsi, per rndere se la da seguita da due anni a QuesTapar1e sia la migliore oppure se com·enga sceglierne un'altra. La Qa.iSIÙJ,wprindpale posra ali' ordine del giorno è quella rh;11ardan1e l' ac- , euctione o meno dei nuo\·i I.J punti Ultime Ricordiamo anzitutto che noi fummo sempre unitari e lo siamo ancora: siamo qu1 · ietici ti de!runirà. DoPOil Congresso di Lirnrno iacem- ~o turto quanre era 1-,:i::tli ,1::amenre rc.ssibile e lecito iare per sah·are r ,mit.à del Partito so..:ialista iialrnw rieHa S,izzera e ~,17,a b coccimag- !:il.e detrEsecuti\·o c,munista di Torino. forse. ,; saremmo riusciti. f<;_ ..:ordiamo che allora per m1menere r unità rimettemmo tutte le cariche direni\-e agli estremisti per.:h(! des- ::.cro al Partito quell'indirizza che credeYano meglio e c· impegnammo anche a non ~lare in alcun mode b lcro opera di propaganàa. Da ciò emerge chi:iro che ritene,·amo preieribi 1e e mene danno a al mo,·irnertto una corrente unica. anche se ::on essa non ccnCC'rda,·runo appieno. che due correnti di,ise in due p:irtiti dilanumi i a ,·icend:i. I nostri sforz: e i nostri saL rifici furono vani: i ccmunisti si sta:::c:ironl, dal nostro Partito e ne ostituirvno uno proprio. La scissicne an-enne dunque contr<' la nOStra ,·o!ont.l. nr.stro malgrado: an--enne per Yolc-mà dclrE'-?('.U'.'iYO rerinese. asse;:ondat0 da' S.!l )' se~aci nella ~ ,·izzera. E fu tm disastro. I )i\ i~ l..: f.,rze quasi oer metà si pubt.li ò 1m a 1tro 2icm.ale in cppo izione al no,:ro e si venne :ll!a pernici,.. a po!cm::'1. he noi pr1;\·cdemmo j)rima della s:::is ione e che imano c~r-:Jmmc: ùi c.Lorccare. I bi tic~j di 1u1denz:1 iuron traPortali in una pane dei sinda:.:3ti; i -.:oci ccmuni ri éi QUtS:i ultimi ch:c. ero il loro giornale in sostitu7ione J.:-1 nosrro A \T<'nire. ::cc, me poi i due ~iornali ...o.minuarono a bi ticdar~i. la Federazion:? edilt. d~, ;_e di rubbLare 1111 triorna!e proprio di fin~ua italian:i e Quindi di ncn d:ire ai prrprj s -:i 11,: l'.41-i-enire n.: l'Azione. Si Lbh.:ro ~o i m: ~iùrnali operai im·ect: di W10 solo e uno spreco di detine di migliaia di franchi. ca,·a,i dalle tasche degli t.pcrai. ~es uno oserà afiermare eh.! la propa"anda \i abbia ~uadagnato. Le diarribe h.! s-....oguironoalla . .:.-is- :, ne ncn ~mribuirono ..:errarnenw ad auml!ntare tra le masse i! prestl- ;(c nè deirunJ nè dell'altro pJrtiro. Al contrario ge11<?rarono disgusw L iiducia anche ira gl! aiiiliari. dei quali una parte d; sbandaron0. Si sbandarono più numero.; i scci di quel partito che impos-:: loro inai~iori crifici. c. ia del P. C. Ccsi r>er le \elleità tpararLtiche di :.;o ca. u di essa 'impernierà la discassi<me e probabilmente sarà apTJùssionata - sebbene non sia il no- 'tro Conu-resso ma ben ì quello del Partito in Italia che dei·e decidl're dc!initiramente in merito. .'.'on facciamo pronostici e non diamo nemmeno consigli, perchè iacciam!' affidamemo sul senso di respon- ~ '1!J1li!à che rora arm·e che {l[fraYer- .,femo de1·e \•iluppare in o0 ui comragno e panicolarmeme nei delega- .-, '/elle sezioni. Unico desiderio noSiro è che i prendano decisioni pondU(![e e urili al no tro Paniro e alla ccn~a dei lm·oratori. ~i congressisri il bem·e,uuo e rau- -;.nrin di di cus-ioni serene e pr01icue. L·..\\·,·enire. battute E' CO:\ ICLIABILE LA FC IO~E? Ed era ,·eniamo .il!a fusione. '.\.:- gli ultimi numeri dicemmo le ragio:1i d~ ordioe generaJe che c·inducono a respingerla. ora ,·eclren~o quali sono quelle particolari. ivè quelk r:ierenri ; al nostro Paniw nella ,·izzera. In che modo e quale ,·antaggio P'->- rrà deri\·are al mo,•imemo sociali :.1 italiano nella dzzera io;idendo il nostro Panit0 ccn quello co1mmi ta? L'unico rnmaggio Potrà proYenirgli dall'accordo tra i compagni dei due partiti. Mettendosi eS5i d'accordo e lavorando assieme porrebbero ridare maggior \igorla e caAacit2 combarn,·a al mo,imemo proletarie italiano in questo paese. Ora que to accordo può a\ ,·enirc anche senza l'adesione alla Terza lntemaz:onale: può an·euire nel modo più semplice che i poss1 immaginare. Ec-...o: I compagni che uscirono dal nostro Partito nel 1921. era che hanno ..:onstata,o rune il danno che arreca la dh·Uone. lOrnano con no: e ristabiEscono l'unione nel P1rtito sociafo,ta. :--:01ncn li abbiamo c:a-:..:ia:i: se ne ::,"no a:1dati <la per loro e da per loro ~>O ono tornar\!. non lo iaranna n:si..:-~ a !.Jro la resPOfU>abilità del r-(,,:,nancre della dhisicne. >la i c"munisti non \·ogliono s1per· r:~ li. un:one all'iniuori della Terza lmernaz:onale: prima l'unione intern:!Z!Onak. poi quella nazion:ile: pr;- ma 11reHo e poi !e iondamema. Al e, ngre o di Li,·orno ii nosuo F;,,,rr:tr. ie-~·t: delle ri en·e dr a radeion~ alla Terza Internazionale e il no lro Con 6 rèS o <liZurigo del i 9?1. :t 1113ggioranza le ::t.pprO\ ò. La maggioranza di a!lora era com- 'Y)Sta. più o 111u10.da ccloro che aLcualmente formano il nostro Paniw. Ora Q:itUe rL.en e ono. in parte. giuiif.care an~vra: anzi ora più che mai: la grand~ maggio:-anza de! nostro Partito le mantiene e non è dij)C :..t a subire l'imposi7,ionc illeg::t.- le e scorretta della Direzion~ del Parciw. :\oi che rileneYamo giustiiie.:ttc !e risern: del 1921. ammae tra!i dalI esperienza le riteniamo giustiiicacissime eggj. I compagni he nel frattempo hanno mullto parere sonJ pregati di :lluminar..:: cir..::a i mOli\i Je! ambiamenco: chissà ior c~n- \"in-:c.rctnn<n' oi ~he... iamo dalla pane del wno .. \fa fino a tanto che quesr: ltnni non ,·ercanao resteremo al nosrro pc to e non muteremo parere. OL.J .U.I CLI mare con l'adesione:: .1Ua Ten.a Internazionale. In turr.e ~e maniiestlL.ioni proletarie. politi he e sinGacali. !a enorme maggioranza dei pro:eiari \"azeri. che si sono po ri sul tc!"re110 delL::ttona di lasse. i _ no pn.,nun- ..:iati conrro i ·sterni e i met<:,ili della Te~ lntt:rnazionah:: e del Panro comunista S\izzero. Ricordate l'ultimo Congru.so indaca!e. do,·e non e,lo i <r..:ialisti.m.i anche una pane dei comun; u si µt - sera contro le direttiYc p,e, al mi nella Terza Internazionale e nel P:irtico Comuni ra? Ricordate le c:lezion. -1111mini rrari,·e e quelle pol!riche? Qut.- Ste ultime. coi àue con lglicri n:..zionali comuni ti. e i 40 o..:1.1liti c!1c diedero. ci cc 1imoniano che oltre il 9.:: ;::rr <.enro dei la,·oratùri c.:·' \Oi;li< ·10 I... trasionnazione del re~im._ \.::tpi:ali. :ice in rl!gime colleui\i tiw o .:"'i.i,ìJistico. sono iavore -'<,;1 .... 1 , .-c·: ;r;.·11,1u e alla tanica del t-> ~rtitf1 <- - ..:i1li...,•.1 e quindi -->ntrari a 111~!1.1 c!d PJ:, t., comunisu.: rJ~ia 1t.r1.1 lntcrnazionalè. '.\oi lunque nellJ. \izLcra donemm • fcnn:1re il ironie: Jnico prcletario -..omro la srra~1 and~ maggicranz.1 dei prok:a11 ! \ , :;c~1.- h.. erio umo QUCto? (] :ivi! ·,; p:.re inn~.:e che il Frome L"niço, ossi:i l'unità della classe .a. vratn.:c ,·errebbe pregiudicata e a.!lontanat.1 r:.tfiorzando la micros opka miaorai1z1 che è per la Terza Lmemazion1le? Teniamo pres~nte eh~ Quest'.;ltima .L -r[ene una loaa , iolema ( .o p:irole e s..::ritti} ~onrro i paniti socblisti e i sindacati che non sono sulle sue dirt.ltiYe e pensiamo che noi, aderenào alla stessa Terza lntemazionah:, sc:remmo tenuti a comb:iuere b stragrande maggioranza degli operai "izzeri organizzati politicamente e mdac.almentc. Domandiamoci poi se è bene che -rioi ::-imettiamo a combartc::re gli operai svizzeri. he vogliono ciò che H)g!iamo noi -· solo pcrchl dobbiamo obbedire a un E ecutivv che delle faccende della S,izzera ne ~apisce po..."O più di zeru. Per noi il solo pensiero. che una parura minoranza si penga a ombanere. coi sjscemi e metodi det!lii da \fosca, la grande maggioranza dei larnratori è una enormità, un'insensatezza. :--;oi comprendiamo invece che si cerchi di i.lr pre,-alere coi melOdi e mezzi usati in passato. ,·ale a dire con mezzi e mewdi leali. onesti. ; prapri criteri pol..iticie sindacali che 1,osscno anche essere alquanto Qi\·er- • i di quelli dei compagni mdig ni o d: una parte di essi. LE OBBIEZIO\'I DEI F.\.HJRE\'OLI Pre\-ediamo che ci si obbiette!"à che 111:::aso di una fusione coi comunisti ila.P.ani nella S,izzera. noi ci uniremo automatica.mente ai comwiisci \·izzeri. ~ta bene: ma cosa onerremo ~O'.! ciò? Di accodarci, ad un· unità digregarrice e autod:sgregamesi. :\bè:amo deno nelrultin10 nwnero delle pegifo che modeste -:ondizioni alle quali si è ridorro il Partito comunist:i s,izzero e degl: sgrewlamenti che ubisce continuamente. ~on ,ogliamo r;peterci: ci preme im·eù! aiiennare che le ue disgr.12,ie non ,-anno rice1·- C.!te ramo negli errori deUe persone. q1!amc nella inattuabilità del suo programma. In ogni modo ci uniremmo a un Partico che ha rono l'unità prolt-tari1 neUa Yizzera e che ha un programma ripudiato dalla srragrande ma~<;!;cranza dei lavorarori orga- ;i:zZ:lt! di quc to pae e. I. Contro racceuazione dei l-i ;)Umi di Mos.:a che ci merterebbèro :n condizione di non poier pen re e, se ne essar:o. onesumente e leaJm at- ;:r.ticart.: d1e i ccstringerebbero a tjj' infuori e comro que re :.inèc massime sarebbe solo U bluff, l"imp,)- tenza e il dissidio crenici. :I contrasto stridente tra le Lhiacchiere e i ratti. La causa opu.1fa, che de,·e stare al di c-pra deU1,;tendenze poli1ich~. \ i rimenerebbe mollo e non guadagnerebbe nulJa. Perciò noi ì ~ugurtamo - e r augurio orge ùal proiondo del!' arumo no tro 1ngoscia:o - che i rappresemanii delle ezioni ciali re che com·errannc a Zu- , igo domenica pro ima. i prommcino JXr ie linee generali pregramm:itiche u e poste e conrro ogni rentati,·c cli di\·iderc .111;:or:i wu rn!t:i k . ~hicrt: socialis1e italia- .1e nell.1 nzzera ~ por!hl una p~nc ·onrro la quasi wt:ilità dei la- ,·oratrri < rganizzari politicamente (: sindacaimeme della - ,·izzen.. 1tbìre -rdini d:irramria!i e a dichiarare guerra alJa grande rnagghra11z1 dei larnrawri organizzali e . odal:- --ri dc1!a _ ,izzcra. 2. Lnionc dd ~, ,·Lr \ 1 ir:i.li.1ni della _, izzera. socia!. ti e e,munisti. nel no e come ramiik~1zione dei Partito sociajjsia italiano. per rnlgere m ccmune un·o~ra di prcp:tgancu e un·azione <-t:riamun:.: ri\·oluz;onari.'.l. .3. Ime :i cord:a!e -Oi l,i\'or2:cri soner_!\l Yizzeri per il re iproco aiuta e appcggio nella propaganda e .:1 ogni conringen7.a dell.:i \ ira poli tic.a e sindacale. :\.U R..!\_ 'mO. PER LA FUSIONE (:-.). Se si dovesse giudicare dagli ,miceli appar i u Questo giornale, iu ,neriro aUa iusione o m:!no del Partito Sociali ta Italiano coi Partito Comunista haLiaflO. ~embrerebbe • che tutti i ocialisti ltaii.ani della ~,izzera. siano contrari -- almeno mom-:n· cmeameme - a dett.1 ',I ione. C{)sì inwce non è. Questa osrilità a!la fusione ael!t: iùrze riyoluzionarie itallane, è im·ece .1lirnemata più dai dirigenti, he se'l1:ta dagli operai. Gti operai non hanno che un·asJ?irazione una speranza: che fra comunisti e seciali t: non es15ta più distinzione alcuna. nessun ::i.- bisso ... polemico 1i separi. ma avYenz-a una ,·era e propria fusione. che cancelli i dissidi e gli asti di ieri. per ia Jotta indeprecabile - e imposta dagli aweni.menti - d'oggi e di donun:i. Noi ons~deriamo quindi colpern!! quelli che usando dell'influenza che godono nel partito, la usano a s,·entolare pregiudizi e astrazioni darnnti agli operai. per tenerli di\isi. in os· seQuio alla riconosciuta necessità del Frame Uruco e del morro: « Proletari di nmi i paesi unitevi». Dovere di chi è alla resta del mo- ,-imenro politico e sindacale del proletariato. non è queJlo di attaccarsi d:speratarnente a tutti i moti\i che osrncolano la fusione di iorze rivoluzionarie. di,ise solo da sn-asci hi polemU. da pa, ate \·alurazioni degli an·enimenti. ma quello invece di piegare. iar dimenticare ami, queste _all.Se. pe:r propagandare la ne- :::ess1tà di unirsi lottare e Yincere per gl" interessi dei iavoratori. Lo Strano poi è che i contrari alla iusicne. lo sono più per mothi idea· lisri che reali. essi he hanno sempre rimpro,·erato e rimpro,·erano agli estremisti. di essere idealis~l- \'on appiamo proprio perchè in ouesti mcmenti in .::ui la reazione in- \:este e abbatte rune le istimzioni e le conqui te deJ proletariato - imponendo quindi ai la,·oratori ri,•oluzionari il dikmma: o unirsi in un· organizzazione compatta. ione. accentrata. purgata di ru:ie le debolezze che hanno uccisa nel 1914 la Seconcb 111temazicn:ile. o occombere - non sappiamo proprio ripetiamo. - pcrchè degli uomini che hanno dell~ respcn abilità n I mo,imemo op - raie. si aggr.1.ppino alle rradizioni. al nome glor;oso. alla handiera ùi 11,i P.arlito. per oppo i a che il Panico 'sie. so ia ~,:ia un pa o in a,·ami. non g-enando la bar~iiera al letamaio, non :trnmainandola ma , enrotando più a\ ami. più in alw. ncn rinneg:mdo 'I n ·me. na ampliandolo. rcnder.~o!' più batta~!iero. zirc. do,·c olo proprio i rirnh.zit,- 11ari. quelli di rune le are. di ·uni ; l!,<memi. la seguiranno. per conru i, per guardarsi in faccia, conos..::er ·i e amarsi. senza jj timore di tTO\ are fra loro dei nemici. degli opp01 ,1 niti. dei tradit0ri ? ~o, non de,·e essere passibile. Se •.: cno sta~ dei dissidi. degli ::isri, iorse anche degli cdi. nel mome;ito di passioni politiche. rutto cii'.> non Ùe':e essere ricordato e alimentato per delle questioni formati. ma dc~·e (:ssere eliminato mllo ciò che può in1pcdire quella fusione deJie forz.:! rirnluzionarie. che sola potrà davvero creare una organizzazione forte. cc;mbatth-a. del proletariato. Chi ama da\'\·ero la classe la,·orarrice. ne interpreta e comprende i bisogni ed il martirio, non può che a- ,·ere un YOiO da compiere: operare ins_tancabilmenre, tenacemente, disinteress:itamente, per ia i:apida.. imn!ediata e sincera fusione del Partiw ocialista Ira.liano - con tutte le sue tradizion! e il suo passato - col Paniro Comunista Italiano, sezione de!r lntemaz.ionale Comunista. iìgiia àe!la grande Rirnluzione Russa. ~- d. R. - Secondo una conumf:. cazione del compagno (X), autore del!' articolo, quest'ultimo rispecchierebbe il pensiero de/I.a Sezione di Lu0 ano - la quaie \·otò effettivamenTeper la fusione. - Pensiero onesto e rispettabile come quello contrario che un nostro collaboratore ha esposto e ,·a esponendo su {flleS!e colonne. Non entriaJ'Jlo in merilo perche le ragioni conrrarie le ha già dette il predetto nosrro coUaboratare. Dobbiamo ini-ece porre alcune domande: Sanno i compagni di Lugano, sa l'autore dell'articolo, che la Terza Internazionale considera i sodalisti, o social-democrarici, come ~ i peg1!i.ori nemici del proletariato»? E se lo sanno, sono dispo ti a romperla. coi odali ti Ticinesi, collaborazionisti, e a co,nbarter/i come esiae la Terza lmernazionale? Riten°ono utile il farlo, nelr in/eresse del proletariato ? Credono di formare il fronte unico rompendola coi ocialisti Ticine i e 1·izzeri? In ca o affermati- ,·o, e si ono loitid e coerenti, alfrimenii sono... il contrari.o. e i propongono di combauere i socialisti come rnole la Terza Internazionale, in cno a que t'ullima saranno al loro po lo; in ca o di,·erso e•.i 1!i.ocanola ~Tesa lmernflzionale. La ePl&I del PaPtlto Uncnnvegnnaozionale delComitadtio difes Da Lirca due mesi i compagni italiani conoscono le condizioni. che ~losca rnrrebbe mettere per la loro accenazione nella Terza Internazionale: da circa due mesi si s1 che la grande maggioranza di quei" compagni è decisamente contraria air acceuazione di quelle condizioni e che piutto to che accettarle. sono risoluti a mantenere il Partito mori di ogni Internazionale; da circa due mei e si Y,mno chiedendo che ,·enga com·ocato un Congresso. aifinchè su tale gra,issima questione si prencb una chiara. precisa. deiiniti\·a risoluzione. Ma Ja Direzione deJ Partito, malgrado rune le sue promesse. non ha a_ncora creduto necessario di fare quel che la grande maggioranza del Partiro va insistentemente ch!edendo. Ora. noi stessi ccmprendiamo e conosciamo rune le diiiicoltà che si oppongono ora alla c01mx:azione di tm congresso. ~fa so,Tarutto comprendiamo e appiamo che in questo stato di incertezza e di marasmo il Partito non può continuare. Ciò sanno, ciò comprendono la maggior parte dei comoagnJ. - Specialmente sanno clie così non si può più andare a,-anti, dopo che sono nmuti a loro conoscenza. gli ultimi deliberati di Mosca. perchè. se i pellegrini di Mosca e i loro amici continuano a dire che le 14 condizioni sono state male interpretate. gli ultimi deliberati. Yenuti ora a conoscenza dei compagni itaHani. mostrano invece che Quelle 14 condizioni erano state benissimo interpretate. mostrano che a Mosca si vorrepbe già disparre come si rnole del Partito Socialista I tallano, che a Mosca si considera già sciolto questo Parrito, che là si 110JllÌlliU10già i di rettori dei nostri giornali e del Partito stesso; anzi, che da Mosca vengono chiamati ai posti direrthi più comunisti che socialisti. E tutto ciò. senza che il Partito Socialista sia srato interrogato, ma per solo accordo coi delegati del Partito Socialista.. i quali. esorbitando dai limiti del mandato loro aifidato dal congresso di Roma. non hanno esi- ~~to ~ f~m1are un accordo. che signinca nqu1dazione del Partito e consegna di esso nelle mani preponderanti dei Comunisti. Di fronte a un tale stato di cose il Comitato di difesa socialista ,id~ che oramai non si poteva. non si do- \·eva più perder temJ>O. che oramai ogni nucvo indugio sarebbe fatale pel Partito. E al fine di sollecitare e intensificare la sua azione di difesa del mO\imemo so ialista. indisse per dcmerrica scorsa un nuovo conn:gno nazionale. che ebbe luogo a Milano ed a cui inten·ennero anche numero- . i delegati PTOYinciali. Erano presenti i membri del Comit~ r? esec~ti~o: Bacci. Buscaglia, Clenc1. ~f ~m1ghano. ~enni. Pirri, Sacer, dore: ~1h·estrini. \'iotto. Erano presemi I compagni: Passigli. Schia\-i • H.. rt· \f · ' '•ve 1. .• anani. Cerchiaro. Fiorio di un EStXutivo comunista : ranno :Stabilito che runico , antaggio che un ilorido e rigoglioso mo,·:mento so- n;chcrebbe la fusione ~i può ctrenercia!.isra rivuluzionario. i aizzarono o- lo anche con l'unione nt.' ~no del ncDCrai so,'\·ersi, i ..:0111r0 ahr; O;ler.1i stro Panico. os · n·iarno .:he la ius:o- "°'·\·ersi\·i: . : diminuì la possibili:à ne in base ai nuo,i 1-1 punti d: ~le ca di iare la pro;Jaganda • n·er ·,·a rr:i recherebbe. tra l"altro. not1;\·oli e no- ; la,·oratori. ...:c,·rli inclìm enienti. Ouesto abbiamo rnlmo richi . 1man: Primo tra qucst' arebbe il di w:- alrart1:nzione dei compagni e dei lt:,- .:o spirituale dalla enorme maggiou r'. 11er r mocrc il . o:rile r.entari,·o ranza dei la, orarori organizzati e dei dei ncs~ri cugini ...:omuni ti di iar~i ocia.i ti de11a ~\ izzera. In prope, irn passare come nemic: dell'unità prole- ,·a ri't-v:t:.a la stolt.3. e ridic<,la dc::mara.ri1 e ;>e, m::uerc le -..osc al !e ro .{Cgia di c< lor, dte nella s,·izzer -ii bI ca G'ianciano d' ;ann ca- : • n·>i r0i non , ogliamr, ii..:.:ar-:: -:,elle llU\O:.! della ddTla.gO~ia irrL- ,ponsabi!e. dc bbi.1mo tener .::cmo anche della nostra cond:zione àl tran'er:: cond~ione che diiiicilmeme c1 pennçnerebbe di p:inecip.1re diretiatn;!nte o indire!larnerne alla ie,rmaz~onc d; cr rpi ros · anm.ti. quali ;i prop!Jgnano or,1 una pane de~l'inS-ritti al P. C. - per qu:im · es i ( cr rpi ro si arm'.Hi) p, . - :mo. allo ·ral' delk LV e. e s...re ru1t'al1ro d1c seri. L'L'\IC..\ SOLLZIO\E Per con~~ut.nza il f'on~re ·> dd . c,_;ali ri :raliani nella $\·izzera nor, ,.ui, dt...·ddere che nel t.nso St"gl.!ente: E' po ihile che per tali '.l l'37'nt!'. s· dime111ic!Ji quella ierrea e .r1fic.1 realtà che i rimpro,·era agli e t'c:- m' ti di e bliare? \'algono più le rradizioni. che ne uno :alpe rer .,. l di1111...nticherài.l n Jme glorio o. eh-! nrn , .:rr:.i ma;;chiaro. ma che re. \ .. 1<1 a ricnrdc ùi un periodo in:::Jncellabi- •e di 1oue (! di oa ioni. la bandiera. dtL non i piega dannri -.1 n~- •• ·co. 111ache Y?ene ponan più ju ,tiro. nelle po. iz'on• di 1,,ua piìt :i,·anL'energica autocritica ncn è soltanto il dirillo d'e isten:a della classe operaia. ma è anche ,I suo supremo dovere. .4. bordo della nostra naue conduceuamo i piu· alti tesori dell'umanità che il prolelanuto era staio chiamalo a custodire! E mentre la società borghese. disonorala e infamata dall'orgia sanguinaria. corre incontro alla sua rourna. ,I proletariato interna:ionale deue raccogliere e raccoglierà le sue lor:e per risolleuare i tesori •:foro che esso. nel seluagg10 vortice della guerra mo,diale ed rn un momento d1 çmarnmenlo e dr debole: :a. ha lascia!o ~ommergere. Rosa Luxemburg. rnrlano). ~foseda e \fanelli (Como). on. Galeno e Rosserri (Venezia). on. .\_m~deo :d__ Acciarini (~orino), "li. \ eLa. 01,a\10 Capra CB1el1a). Gin'.l Tem~ia C'-foyara). on. Campanini (Lodi). ~_Iarcolini e OIL Callani (Padova). \ ernocchi (Federazione Laziale). Bianchi (Sondrio). ~fotta Ofcnza). on. aJnlai (Federazione Pro,inciale \lilanese). Pastorini e >loro (PaYia). Pozzi e Faralli (Ceno,·a). \lorigi (Ra\'enna). C-anziani C\·are e). Andrich (\'icenza). on. G1llanesi '8ergamo). C.ardenghi [minoranza \'enezia Giulia). on. Fabbri (Bologna). \'aleri (Parm:i. minonnza). Bir.nd'i tFe<lerazione circonda- -·a1e di htra). 11 Ccn•·e~no ha pre o atro delra· des:one al Comiraro delle Federnzioni di Aie sandria. Bre ~ia. Reggio, Ra,·enna Biella. Padc,·a. C'orno. Milano. Tcrino. Lazio e vizzera: dei '"ii di .ide :oni eme i d:ille Sezioni

di Firenze. Bologna. \·erona, Pa,ia.. Yicenz.a, Zurigo. Baggio. Bulgarograsso. Borzoli, Geno,·a.. CastelHorentino. Varese. Torino. Settignano, Chieri. -Cotrone. Ferno. Belluno. Catania. Brescia. ecc. Dei. deputati hanno aderito ai Comitato i compagni Abbo. ..\rrtedeo, Assennato. Bo,•io. Camp:.gnini. Del Belio. De- Ma-rtini. Fabbri. Galeno. Gallani. Gallavresi. Croii. Lazzar;. Lucci, Maitilasso, Ma.stracchi. ~fomigUano. Monici. Nobili. Noseda. P.aolino. Romita. Salva.lai. S1.rdelli. Spagnoli, Tassinari. Velia e \"ion<>. E" stara data lettura di numerosissime lettere di piena adesione.. pen·enute da epmpagnì e da Sezioni di Puglia. Calabria. S:cilia e Gmbria: note,·ole fra Queste una lettera del comJYclgllO Lazzari sui compiti del Par- !ito. • Dei settimanali del Partite; erano rappreseòt1ti: La Lotta d: F.enno. La Squilla di Bologna. Battagli<J Socialiste di Milano. Il Lavoratore Valtellinese cli Sondrio. Il Lavaratore Conzasco di Como: Il Lavoratore di Novara. Il Corriere Biellese di Biella Il Viseniin di Vicenza. Il Lm·ora- . tdre di Tre,iso. rEco dei. Larnratori dì Padova e l' An·enire de! Lm·oraftJTe d.i Zurigo. Il Com·egno ha discusso. in due lunghe sedute. sul\:.. situazione del Partito. rispeno ali.a reazi~e del Go,·emo fascista ed a.i rapporti intemazicn:iti. Dalle rehzioni dei delegati proYinciali è ris11ltato che molti compagni snno stati arrestati, parecchi sono rilasciati. altri trattenuti nonostante l'esito ne~tirn delle perQuis:zioni operare. La ,·ita delle Sezioni è resa ovunQue difficile ed in molte ProYincie addirittura impossibile. Nonostante ouesto i compagni restano iedeli al Partito e sono disposti ai maggiori sacrifici -per seguire con lealtà. e fermezza la bandiera scc:a:lista. Tutti i rappresentami si seno iatri eco della necessità di uscire dallo stato di paralisi che è cieri\'ato d...tlk decis:mti di Mosca che il Parrito alla (!t:asi 1m:mimità =-~ ,.1',1!:.:: p:.:rc riaifermando la si:a fe-:!e'::'1aila rivciliZ!One n:ssa ':! p!1;-e •·.)!e,.~ J ma111e11er_ i. come iece d!lr,rn~e la ~ucrr:J e negli anni passar;. sa! :i!rr~;10 deli·mternazicnalismc c.-iasstS!-l. l! C:J;l\·egno h.1 const~talO .;he mewr~ aa una pane la direzione ·Jei P:-~nito si tro- ,·a a non rappresentare che un·i;;iiina minoranza. da p3r1e Jclrlntcrn:17,icnale si agis:::e come Sè :,1 hsione fosse decisa e si !m~~>1gr:;io osrr::c!Smi a dctem1inati com;nv1i. ~i prendono le decisioni deiinitivc cir~ la iusione, si provvede a-:l"elez;cae dc1'..! cariciH: e si stabilisce a Ques:o proposito un1 propor7lonale invers1 ::ùle iorze dei due Partiti. Di qui la uecessiui che il Partito vrenda una dtcisio;,.e che dia agli organi direlti.\"i un indirizzo chia· ro ed inequivocabile. rn questo senso iu ,·otato w1 ordine del gicmo. dando mancb.10 ad um! Corrm11ssione comPoSta dei compagrli Ba.xi. Velia. Nenni e \'ernocchi èi abbcccarsi con la Direzione del Partito. perchè questa, conformemeuie al!.e precedenti deliberazi.oni, co11\'o • chi senz'altro entro rnarzo, il Congresso nazionale. Alla stessa Ccmmissione. in 1mione al Comitato esecutiYo e al compagno Schia\'i. iu dato !"incarico di redigere un manifestù da indirizure al Partite in \·ista del èongresso. I compagni Agosrini. Tacchinardi e Schia\·cUo - solidali col Convegno nel dichiarare inaccetta.l)ili le condizioni per la fusione - hanno espres· so !"augurio che nessun ;<1rto,·eng1 a rompere i rapporti con rrnternazionale. U Ccrn·egno si è svolto in un·aunosfera di grande cordialità e st è sciolto col rinno\'ato proposito da parte dì tutti di ·1arnrare indefessamente nel Partito per il proletar:ato e per ii socialismo. che supererà rattuale bur~ rasca reazionaria. come superò le procedenti. rimanendo iede~e alla ,·e-::::- clria e gloriosa sua band!era. La can11c1ziana dalCoafrenssaozionale peP I giopnl s, 9, tO ApPlle sissio1-.: sedute_ Dopo hmga dis,:u,;;,,ion.: in:omo ,dia s:- t"Uazione poli,i.::1 ~cacralc dd pac<:e. :n ra;>pono all"o~-!an·zz?.z:o:1e i:1~erna dei Partito. è passarn alrcsame d: dis:erse urgcnt: qu ..-s:ioni. ri~ua:-danti •rAvanti ! e ,a gt:stic;ie fin:mziar.a del Panito. adoua1;do : ::,,on·cdi~ten,i dci ca..'°- Po~ia. ~iogi?en<lo ;a r::C:en·a precedenORDINE DEL GIORNO: 1. Relazione della Direzione: 2. Relazione dei.la Dele.gazione inviata al IV C~ngresso della Terza Internazionale; 3. No:nma della n:rezione del Partito. l! Co'.lgrt:S<l) s: terrà 1n ioTT11ap,ivata. Le r.ir,p:-esemanzc saranno a 1,asc pro- ··inc·ait.:.· I dekg:ui cw,anno mand'Uo di :iduc:a. te, ha fissato la data della convoh l .b .\l:a ru>ai::,a dei dc:.;l?ati potranno pa;- cazione del Congresso. e :i. dc: c:-a.to - :ec:pa:-c i ::oci già i11scritti nel 1922 che la pubbl:caz;one di un :\t:m:ieS.o 2.l Par- :tnanno ;>rek ..atc le t(.~--e,e del 1923 fino t:to. :i: 25 marzo Per le altre norme la Direzione si rico,H'ocato ;x:r i giorni 8. 9. 10 apr'lc. nel- :;,cn·a di pubbl:c:!~e u::::rion comunicati. Il cittadino Libero Torres ha la pre- , tesa di apparire un uomo di spirito. A noi i,wece che lo conosciamo la fefietto di quel tal cavaliere ~he sbattuto a terra dal suo Rondello si smaniava per persuadere la gente della sua impeccabile abilità di prooetto caoallerizzo poichè egli diceoa: nel momento in cui il veloce destriero lo aveva scaglialo Ira le spine di una foltissima siepe egli aveoa pensato di scendere da cavallo. I compagni aora;mo certamente letto su rAvvenire della. ultima settimana le dimissioni date dal nostr·uomo con signorile esuberanza di grassetti per far credere a quelli che non lo conoscono, di essere staJo costretto ad andarsene "per irriduc:ibili dissensi colla Commissione esecutioa ··. coli ·· del quale il nostro direttore è lettore assiduo, e dalle cui colonne sembra che egli cerchi lo siero per la inocu.lazione e improvvisazione delle idee massima- !iste. Questo per la verità. anche perchè la fantasia di questi ultimi di Carnevale non /acc:ia intravvedere delle vi.ttime. dei poveri martirizzati nella gente che si diverte senza.... punto affaticarsi, nè per il socialismo, nè per il comunismo anche quwur esso piglia la paga. La Commissione Esecufiua. QuaU sono gli uomini IICISSlri allar.,eraz11111 Degli uomini incorruttibili. Degli uo:rnni che fa ricchezza sedurre. non può Degli uomini ugualn:ente onesti nelle Robe che fanno ridere ·anche i polli già arrostiti çfae si vendono cosf a buon mercaio nel nostro Ristorante Cooperatioo. Perchè i sedicenti dissensi che il grandi e nelle piccole cose. To"es ha tirali Fuori alla ultima ora, non Degli uomini le cui pre<>ccupazioni vansono che una specie di paracadute inver:- n0 al di là del loro benessere personale. talo da lùi per cercar~ di cadere dignito-. De~i uoffill'j che mettano gl'interessi samente il giorno in cui la Commissione comuni al di sopra degli interessi persoEse.culioa lo avrebbe certamente scara- nali e privati. oentalo lontano dal posto di Segretario Degli uomini che rP.antengano la loro parola. che restano fedeli agli amici. nella gio:a e nei dolore. Prete e socialista Il prete. - Vedi. mio buon contadino! Tu fai male ad essere socialista, perchè gli uo:nini poveri sono più fortunati dei r.cchi.. del Partito per ben altre ragioni. Poichè la verità è che. tanto nelle adunale sezionali. come nelle riunioni coi dirigenti la nostra federazione nella Svizzera egli ha sempre ctétto ·· di essere perfettamente d"accordo con noi nel ritenere impos• sibile. artificiosa. dannosa oel momento la [usione coi comunisti ··. · Egli ha comincialo a mutare di opinione. solo il giorno in cui abbiamo cominciato a richiamarlo alradempimento di quei dove- Il comad;no ,ociab:a. - E come mai? ri che ciascun socialista stipendiato coi I! p~<.·le.- Sicuro! P~rchè i poveri. che de,;ari dei compagni lavoraJori dovrebbe lavorano e soffrono su questa terra. ancompiere senza il bisogno del pungolo t- dranno ir. paradiso. mentre i ricchi. che degli spintoni. Dal giorno in cui ci per- ~zia no e godon-o, andranno affinlerno !... mettemmo rompergli i placidi sonni che li comadino socia!i,-ta - Vede. signor duravano fino a me::ogiorno. iacendogl, cwato. io sono socialista appunto perchè capire che il Partito non intendeva pa- son-, più cristia..'10 di lei ... Io non voglio garlo per... dormire. che non si voleva d:e i r:cchi - che io amo come prossimo continuare nel sistema comodo e iannul- - vadano alrinferno; perciò voglio che Ione. di vedere un gic,rnale fatto di rifa- la~-orino e soffrano su questa terra come gli come un qualsiasi ·· Corriere dei pie- n0i. per 90i v~re con noi in i,-aradiso. UH scapellaltltaoreazione Domenica scorsa fu un giorno infelice pei gli ultra-reazionari svizzeri: gli elettori hanno respinw ccn una maggioranza schiacciarne w,a proposta di legge rendente a stabilire r arresto pre\·entirn di cinactini rirenuti capaci di complottare contro !o Stato. La proposta pro,·eni,·a da una iniziativa cosidena popolare: iJ , efererulum su di essa era stato chiesw da un numero di cittadini di poco superiore di Quello pre,·isto d:iUa legge, dopa il grandioso sciopero generale del 1918 e sorro lo sbigotùmento da questo prodono in certi ambienri. Jn seguim però gr iniZia11ti de,·ono essersi accorti che "'iuocavét • no una partita perduta e r abbandonarono. Perciò non iu lotta \·era e propria, tant'è che soltanto !I 50 per cento degli elettor! si recò a rntare. Anche un accordo stabilito dal Ccnsiglio Federale ccl GoYerno francese concernente 1ma zona neutra della Sarnia è staio respimo. A Qùesta repulsione si dà un certo carattere politieo; si aiienna cioè che l'acccrdo sia stai.O respinto per prorestare contro la Francia reazionaria e imperialista che penurba il mondo e sparge a piene mani i genni della guerra. Ecco cume si rnrò nei dj,·ers: Cantoni: rooc Si Ko Si .\fo Zurigo 9323 89267 5707 94622 Berna 9986 617~ 8470 64617 Lucerna 1077 10377 1499 999::: Uri 79 2829 76 285f Sv;rto 449 534-0 193 5656 Obwaid.en l2l 1374 214 1157 N.idwalden 57 1206 166 I 086 Glarona 615 5140 125 '?i i Zugo ?27 263S 125 2787 Friburgo 1172 16116 11082 6333 Soletta 855 1I746 566 12389 Bas.ilea Cit. 2886 16904 1655 I 234 Basilea cam. 969 8917 610 9537 Sciaifusa 1638 8116 640 10 ..\pper.zello E. 640 86i7 56." &il~ Appenzello I. 74 1579 72 1579 S. Callo 3516 44930 3801 -14651 Grigioni 1095 11303 1754 lll73 Argovia 'Z789 44860 1933 46333 Turgoùa 2499 22688 3738 21607 Ticino 1444 7484 5140 3517 Vaud 8672 22074 22179 8790 Yallese 1172 9819 .'53344 5633 Neuchalel 1477 8388 7047 2807 Cine\Ta 2166 13619 860.3 8879 Arresto prewmtivo: 25 Stati per il No, O per il Si. Zone: 21 Stati per il No, 4 per il Si. Educatfoartaio, diare l'odio! ~o,• ;e: de\·e ia-.c:aie j)Crsis:e:-e più oir,c :·cducaziouc che rex possibile " fayon l,, lcr:-'bile catastrofe. soao la qu2·e ruu: ~es,iamo ancora -sepoh-i. In primo luogo si de,·c aiJoEre daHa scuola tuh.o ciò che può iar amare dal iancinlli ia guerra ed j suoi dcliui; e ciò attualmc:ne do;na.:ada lunghi e cos:o,-i .,iorzi se ogni imma!1ne inneggiante alla guerra non sarà presto atterrata. Xc;la :1osrra borghesia grande e piccola. e nel no:.trc p.oleta:-ialo s~csso. gli :stinti distruttori. giust2mcnte rimpro..-er;,ti -:t; gem1an:c:. cclti,·:.!i. sono accural~aien!e Bisogna .om,x:,c co;1 queste ptaliche pcricoio;e_ I." educawrc de,·e far amare dal fanciullo la ;>ace cd : suoi la,·or:; ic,·c :nsegnare ad od..i:are la guerra. Egii oa:adirà <lalFinsegna:nemo tutto ciò che eccita rodio contro i! nemico di ieri. non pcrchè si debba indulgere ai dditt: cd ~ ..~o',·cr~· nini i co'·;>e,·oli. ma pcrchè non -i èe·:c ;iersc~u:re la puaizione dei maligni sop:-a generazioni innocenti. e µerchè infine wa: : popo i narmo molto cla pcrdonars.i run l'a!trc> Amici miei. fa.e odiar.: rod'o' Quc,-1;, è il r,;:, ncce~sa~o de· ,·o·lr. compiti , i. -,iù --em!)'.ice. Lo stato di dcvastaz:ont 'l cui b guerra ia ciò la Francia e rnt.o il mondo ;,mpone a ,·o: do,·eri <li estrema ..:Qmj>lcssità e conseguememcnre più dji. fidi <la compiere . .Perdonatemi .se ,; ram. mento quesw. pcrchè è il ~nde JH.:.:no <la c1:i :utlo dip.-~1:k. \-o~ doYele. - an- .c~" "è non 1:-0,·a.:c a·mo. appoz~o <.: co11- ;,ea,i:11en:o. - ,·o; èon,,'-' cambiare da e=• •na a :onòo i'insegnamcnio i)rima:fo per io:-:n1re i l;:n-orato:-:. J~o:nr.2.tc l,n ora,or ::iteliigent:. :.s~rniti "neli'ane da e,'-a p~- lica:a. che <-appia,,o ciò che dc,·ono :tlh \!mana coman-·:à. Rruc::ne. hrncia:e an'.; i i1br: che intr;ç:n.nc, l'o<l:io~ E~tal<: '! :a,·orc C ramo,c' Fomia!c uomini ragione,·ol:. capac: d: calpcsta:-e i ,·ani s:plendori <kllc !!;k,rie barbare e ,cs;stere alic ambizioni 0 :iil!!t:ino~ deili imperia:..:•mi che ma,-acrarono ~ lorc, a,-:. Xon più industrie r:, ·,;,li. no. '.liÙ guerre. La,·oro e J>acc. .\X.\ TOLE FR ·\~CE. Queste nobili pa.role del p1u grande scrittore francese ,r,vcnte. rivolte agtl eòu. catori di Francia in un convegn0 magistrale qualche mese fa, assum0no una solennità soeciale. come di doloroso presen.. timento. oggi che l'invasione della Rena. nia da pane delle truppe francesi appare come la miccia che può far scoppiare di nuovo una guerra :nondiale. t Cd G1 o 1anco 3'roletariato Proletariato :3~tmus. e GnumSe nelfumana società non , i io..'-:).;!'"O . rnre -.:reate diiieremi cond:z:oni di \ :- ca. di l.n•vTO e <E go~ment0. certo n<:·7 sarebbe _ono co;ui che de-~mò c,,n propaganda ocialc k preceuazioni &- -;t'ane. empre però :-alsa:c da~·eco:e- . iaséco m:n'stero che c~1:-a :·a1,.ima ed i ..:crpi àelr ere umar.o. Co_i ~·ape wlo antcsjz;!ano i.: tato i~- ;nu-staine.i?:e ,.adito C' riwmpeusato &~i- !;; c7istiana spe:::e: cd a 1m]a è val:;o ,·i1?dr.otl:imemo _ui>it.o ~ufa legnosa ..:rc::e. per opera de:. Far: ~ di allor "'· Dopo qua_: ,·emi secoli ài ta:e epo-.:a appan·e ~n seno alla socidà moderna la !1!d~os:;. ed i~uminame f.:ttXola de! pensatore socio o.go Tre, irano. per :: r·11;.,1ornn1emode: <leboli. per il so]ie- ,·o .de: mi er:. <' per :I conforto de~:i iamig)ì:i proletar·a. Il reolog;sm.o ed i ia' i t!.::onom1,;, bru:o sempre ,cer.::2to di _pegne,e que- ,;L, :;.i::e per ;mpec!rnc r:rradlaziOne ne·1a meP.ie e aei cuor. dei figli <l& !a- ,·oro. con lo scopo di far confinaare lo <'Ìruttamenw contro t:irti coloro che per ,·'yere <lebbono ~t1darc e '.:n-orare sen- ;,,a mai riuS-""fCad o!ienere la somma :orale o ·:1 gran pane della ricchezza prodoi1a èa: laYoro. }ila rocch:o <le: PoS:f.Yo pensiero econmni~o e p0!"tieo, irnga empre nclb ieneb-:-osa eà agitala annosiera de: mo\'ime~;o ~o:::iale onde ,·e<lere se da- ,·anti ai. prisma deg;i an·enimenr. i proletar: ~n :a loro opera ~ e\·omzione e d: n,·0·112ione di classe. r1escùno se- :::nndo la luce marxist:~ a ilss:!re SU:.la rcrra il centro segna 1atore del s;airo e i,:u:.<;!ltJO<l'.man; per :a m"vCra e :irutt::na um:mirà. Gli eYenii Polifci e :ea:,·ere corre::- ti S?J1dacall èe! :avora to:i impedis.::on.:, faiiermarsi ~ q:ies.o cemro luminoso. 'i qua·e an-:::ora non ha tro,·ata la 11a stabilità su1:·as e monòia:e e perciò ,oc:::a a: proletari d: diradare :::on umco i!ltc-1110 le nebbiose pr~e!le ci: diverso pens1ero. YOlgen<io le opere e ra7.Jone ,·e-rso :a conQui ia <iel'.a Jbertà alia classe proletaria. B;_ogna che essi app'ano spazzare dZfl":nceno e rr· te orizzonte. le nub: ofutscacrici ed abbattere ~ ostacoli che _i 1>ara110 innanzi. con ìa sin<lacale :otta di c'.asse. per r.escire a fssare nere menti. nei cuori e nelle coscienze lo spirito animatore de• pensatore d: Treùri. per il rispeno òelruguag~a1ua a pr() <le-Tintero consorzio umano! ... {nt:mto \·o:ent: o no:emi le cose continuano a procedere \·erso ~e loro malevoli ire. ed ancora ncn e· è al mondo madame di Tèbe oo indo,·inatore <lei pensiero ~1e Po3Sa \·1mire a pre::on:zzare Quale e come ne s.rrà i: disso'.Yimenro <lei problema soc:a:e. I: col:ihto europeo gi_à -pre,·i to ne~ • Capitale a per la distruz~one del regime cçonom:-co e del:a supremazia de!- le irr.neria;._°stichecricche capitalistiche con !a sua ultima (ma 11011 finale) contesa. non è ru:scito a r· oh·ere il grande ed as ·11anre probJema economico :he investe per :a 11asrruttura e per il suo comenato !a intemaziona:ità del po peli: n€: ha spento il maJefico seme cne toss·ca <il oòio lo spir~to <!ibuoa v:- ciuaw ira i popOli: anz; non lla fatto a-:- iro d1e azgra\·a:r-e e -\·iruppare iati sintomi <li nazionalismo e di noYe'.~ mipe· r:alismi aI:e ,·incenti parti. da far Yi- \·ere ·1 oroleiar:.aro nei:a più iebbricitame trepidazione. di rrome al bacmo di .\fa:rte. SU: tappeto Yerde poi. (<loYe i a<lwla '.a ba,·osa ed arcignosa diplomaz:a proiun:gando ratresa soluzione I ormai '.a tracor.tante e ,retrograda d1.plomaz:a imben1ta da cattiYi sentimenti e di unpomarate ambizionL non si preo::cup:l rroppo <lei rip:ri::,;rio del laYoro :1: cg,ii ~ingzy,a nazione, e àci soi1ecito Tit;)rn:, are nonna} condizinn, ò; \"ita. m.. ;;-;.; ::ivanti secondo il suo spirit0 d1e P<>i i.. quello òella classe rappresentata. ;-a endo si ci1e :gli intcre::,si econom:c.: sotto ogni rapporto. ,·a:lanc, per ie più disparate ::on eguenze d .Ja11no dei P->Pùh e del:e nazioni opp:ire cile ,·engano riso:- ,' con n:ioYe e be:licose az'oni. c., co,1 dclìe ca,·iJlose e :oiolescltc intenzioil1 d:plomatiche: Yiolarrici dei 11aturali d:- ritti che speuano. econdo ,·era gius1iz;a. :i chi produce e :a,·ora. C- osi i: nosn o Pae--c 'n que co tri 1e 1emp0. si tro\·a pri.gi011:ero <letr:ùrui ,·olere e ..:.om;nua a onostare wno .: ::onYo!gimemo di ques1a rrag;ca sit.1a2ione. mazg-:ormeme ag_,.o-ravatadalla ~iwaz:one interna. in cui i ~ruppi indacal; e polit'ci. ientano con nmi ~ mezzi P2citi-.i e \·io·emi. <li a.,_,ermarsl i genuin: rappresentalìti <lel'a c·a_ e 'a,·orailice. . • °"""::J'~.,,.., e soc.ialismo anche rinQuisitor.ae teo:ommo a,·c-va temaw. ma che J)OS!e all:i :.:ce de::a verjtà ,r:-0n:iarono merayig\iosamente. '.\on saTà quindi po ~:bile ·troncare il grande e uni,·ersale a:bero dle con le sue profonde ramifi::azioni coim·olge tuue le Y:scere del ~voro e de'. ~ocia- ;e mappamo!ldo. e pr.ma no:1 ~à di- ,·eìto e abbatr:uo QueEo della 1a~ e ::ap:!a'isi' :a. in quamo ogni qualvolta i' {'ap:ta i:-mo donà pro:,edire cd eYol- ,·er-i. ,a,à co_treno a tener .:omo del1e cau.:.al; ::-he ·: _prigionano e $: vih1ppano con la :01w di da e. che ono :. iat ·i\·a e-,. enza t :'. vitale organa111<..:!!0 ,::: c..~1i elemenl.a!è e nai:ua!e c.~acepime:ito pe.- lo .s,-{1ppo <ielratt!1::.:e r~me. ;;+.itti nc.,_ana ,az:oac e.::onomica i,:1ò <> ~c:-e è: ~:i,l!a dal suo a},·eo Po1:ti:o. nè Pilò e..<;:;ere iat,a de\·iare dal s:io le~_.n!mò e fulio lfnario .. e <-eriamer.:e e 90 iti\·ameme Si n1o·e riusc:- re a mir,iorare e Teòimere ; la,·orato- ::-i d ii laYorc. Al è1 ~tori di _i te::11?Cn e prat:co movimento c-::onoml..:oe po·i1ico _ociale. ver<>o je classi proieiarie, r~n e~te che la frode e l'!nganno sia nel p7ese11te come ne:taYYenire. ~xome !e cl~i la\·()rarrb orma: .::oro..-::ono i iini e gii scop; de~a orga11iz7azio,·e s:miaca'.e: c:ò Yuoi dire che a! momentù opport:mo. Yale a <Ì".rc Quando seriamente saranno in Z?OCO ~ loro 'n.eressi. ess: non ;-inum::e;-;;nno ?.i me;,;z'i d:ien 'yi d&.'a lotta rli classe. nè mand1eranno ~ usare le _:Y 1::l.1eanni di òiiesa e di conquista. nonostan,e il grida ,e ed ii Yociare dei nove•H pastor.. Il pro!e!aTiato q1tin<lt non d~s-pera e ,.;ye f'at"..-cit:usnoella Slla marxist:ca fe<le: confidar.-do di· potere a:r.ivare a compiere. in mezzo alle disperate lotte e:::onorr.ici1e e \-:o:enii e iurenti fazioni po- 'i~;cl1e. interamente la ua sania e ci"\·ica mis ione. a pro de!la redenz'one umana. e de· Lavoro. Esso non S! scoragg'.a nè ,i al>bane. per quanto suo malgrado si~ ::csrreuo ad :ma iorzara tregua ne! suo 'iliero e c:Yico cammino. e mentre tutto "Ubi cc erl afuonla. in pari tempo però, in lateme OJ)era e ra~ogFe per il suo dimane~ ... "Yi\·e nella più fiduciosa aues:i. e be· neYo:a peranza. perchè al .di ~opra <f ogni coni;:Ho e lotta che · manliesteranno nel1 e competizioni :so::iali. scorge empre 'a radio..~ iigu.-a de: <liYenire. che lo anima e lo conforta. ed ode la \·oce delle rivend!~zlon: soc.:ali. che a :ui d'ce: ~on ti curar <li loro ma guarda e passa ... L"an·enire sarà :uo ... pe:- 1:i rua iorza... per i! tuo dir.Ho... per la ma rag!one ... ! Ricordari. cl.te per fonesta e c!Yne umani!à, pro!etariato e sociaf:smo ono racchiusi nel motto: linum Sumus! •. Agresti Egisto. L'espiazione ci; Oh non :;:ai 1·e di Francia al su-, levare T.:le di salutanti ebbe un drappello! La iosea :orre in quel tumulto pare Sperse nel me=odì notturno uc<:ello. Ivi su ·1 medio evo il secolare Bracc:o discese ài F'.lippo il Belh. [ vi scenòe de l'ul.;.mo Templare Su !"ultimo Cape:o oggi l'appello._ Ecco, rugg~ l'orri_bile corteo: La fiera testa in su la picca ondeggia. E batte a le finestre. E<l ii re pr-ono Da le Fu,estre de la triste reggia Guarda il !)O!)OIO, e a D'o chiede perc!ono De ia notte di San Banolcmeo. GIOSUE" CARDUCCI. (Da: a(a fr'.l. (1) - L::~ ~\-! ~cumo ;r,1 .;r:-o:-: e i.~ coipc ài ,atti i -suoi pred(Ccc,;,-ori. la lui ~ ,::is;;cma. dal Poci:c ia soc:<:tà chf rroUò da,·anti a!i'impc.o ri,-o!uzio.~ric, delia flor~h~~~:a aìkala - pel mcmc'.HO - col popolo. \Da l..\TIOR: Fior.la rli c:n:i ,,oca:, <k:!a Ca•a i:. 3.50J. F.,fa :ice Avanti! - PrL"zzo Aforismirossi Una scc,;uà che si decompone non trova più nelle sue leggi sufficiente ferocia per esercitare la sua inane. ultiw.a ve:i.- àetta sugli uo:-ni.ni che incarnano la società novella che sta per succederle.. E sorge alìo:-a la feroc:.a extralegale segretamente munita ed aiutata, palesemente rinnegata. la qual::- può COmpiere quegli orrendi deiin: che nessun Governo. our :icsiderandclo, ha ma: Dsato codificar~. Nerone che assolda gli incendiari pe:r disl~O"'€re i covi cristiani dei quartieri plebei di R0ma. incarna stupendamente non la puer.!e e dissennata crudeltà di un pazzo. ma la società pagana e imperiale. in pieno sfacelo: che esercita le sue ve:1dette sul nuovo :nondo che s-..a per wm.-nergerla. La sccietà ecclesiastica ordil'ce le ~uagi degli Albigesi e la notte di San Bartolomeo. Le ultime s:gnorìe italiane sostituiscono alle carneficine. i' veleni del cardinal Salviari e del ValentiO:.iest: zrupp: ;::he ; arrogano :aie di- :ilto credono d' poter abbacrere il narnraie mo\imemo proletario e creòono di P')ter <ii :.ruggere coi1 in o ten~!! pr~mmi poì:ri::: sindaca1i. la lotta di ::·asse e non pensano ne::a ristretta menta-~tà -:ire c:ò non sarà mai POSSi- no ... Sempre ovu.ll{}ue un regime che si biie. Sa:-eb!>e come e i ,·olesse i.e are lè ::o-miche anennazion: Gali'.eirne. che -;fascia prepara r.e;_i'ombra i sapienti quan, t-, inutili delitti TAINE. Garibasliddiichiasròocfallsta · · ·· •f· . "'O \fjn,.<Y}ie--U .:\eHanno h.-~. iJ .. ,ar·H:-o~. · .._ ,,__, • · , 0 -•a.re al Re <.:U l'romul~,-a e 1aceva :ipp, • . D on 1a qu~e ,;,j Paria.memo t:na k-ggc. e è· en:,·a a..~e~riat:t al G,c;..--ierak iu~pe Ga .h id d. ·•a ài ;oooo hre r a i un~ rc::t 1i.a ann.... - · ed una oens,onc vitalizia d: altre S?- 000 i . • · d J naio 1 7; L ano ire a parure a. I g-ci1 - · 1 · · · sc<'nza de - tardivo omaggio di ncono Go,·erno :taiian<. ,:trso ·1 più ~ nd e arcfice dellTni:.;ì. d·Italia - aon pi;;cquJ . . .. C e~ Bcnche :.i g:-andc soh,ar.o a: apr -~- <'~ii ios.,e :ormuua10 dalla più gra·;e in- <li:renz'! fit1anziaria. 1:-oppo profondo. era 11; lui il rammarico ,c~o rftalia uific:aJe: • • d. ·· ei1· ne e di troppo n...-o 1! sc:-,so • no 10 ~sprezzo cor.tro :; GoYcrno nioder':'to >, :i.,·Ycr-<oad a:111arc quelle r:io.rme di. ca: r;u:ere popoh<'e. qu<":it: 1rasfo:-roaL\ 0111 <ocia!i eri eco:1om·ch<- che. :aceado della ; :cl,e iral~ca an pc,'.loio co,.ck:n e <' tatti1·0. c;·a\·auo. s~·1clo :· suo pcn,;;-;e.--o. <;; •e~:-e la ,·ia deila re:.!enz:one d"Ita.Ea, F.à ezii rilimò le ~,-offe.-.,· g-o,·crnat~,·c fo modo <.de:;r:ioso crl ;i•;>ro. a,·c..,do alt:-esi , iolemi parole òi ra.nwo~ co:-~o le im1,,;ìl.: classi l:'.overn.arui. :Xcssuna ;,cravi~1ia del :e<:to. ;>cr chi .,,·es~ ~tard"t:o - e ;,e:- chi ;,iarru 0:-3 - con - occhio ohie't~,-?.utcntc ind;i.,a-atorc , "'!t-o lo sp:r:,o <li G:useppe Garibaldi :-:-0:1 era sta~a <:ua !a fra'-t". che c:-a cois. ••er ,11!:a l"T!aiìa suscitando un'ec.o ru rìbcfi..:One: , Ah. non è questa l'It.;;.lia che i<>ave\·o sozna:o .? Xo•1 e:-a. stato Gar.- baldi 11110dd 71xhi i,alia.l'li che an~sscro difeso la Comine di Pari~. c ?..s,ramcnte t:asima:o reccidio dei commiardi. ~n il 'jtialc a Comui-e c.;idde nei tg, 1. nella :nesoraoilc t' feroce ,·cndc.t!:a defia. <feazione? Xon avcYa ~~li e~e~mato ,·ibralamcnte che .. rln1e:,1.·12ionale e il scie è€ifan·enire . do;,o a,·cr!a chiamata.. in una lettera del q no,·emb:-e del t8i1 a Giorgio Palla-rcino. , ull;J em1-,a.rlone dello stato in cui s: tro.a la soccV. del mondo • e dr•?O aver detto aiie • class• s~atc - che 11011"-Ono : molti sergen~ de ville e i ~:id: e<::erci,i pcnuancnti eh.- rc":i,uisc'>no la ~curev.a dello Sta.lo c dcta 9rO?:":ctà i:id:.-iduak. ma un Go- ,-e:-ru- f<Ond."'\.1() sul!2 ~ustizia per iutt5 ___ »? Giusej)?C Gar:oaid: che m~!!a '-<:hcda dc! censimento òel 18-;1 ,: ch:ama,·a , di 01ofe~•;oae a~ricolto:-(" qu<".s: l)t<r fai-e i-ltendere tl; 11011,·ole:- cs;;e~e m1lit~rc d: m<!Stie,e. ma d: ritenersi condottiere di .-~erc:~i. ,·incitore cd 2nimatore di aspre :~?ttag-lie pe:- uao SCOlY.'l contin~cntc e non per sist=a. l'in!·~p;do milite che < in g-:.err.a ok-..-a oo~a:e la sciabola ,;ill"o:111-•n. cm•1r- i• ·a,·ora,ore rl,,cj c?..mp: 1,or:a la za;.,;n ,. non poce,·a r:len~ e- !',ranco ai ·.2."to mo· ..imcnto delrc,·oluzione socia!.::. che c:-a i - ere-do morak ~•CJl:tio:,. econc>mico dc le men:i Pit1 :l!n- "'l:.,c,;,• ,rh~--~-arim, i:-a tu!!e Giu~;>pe :\fazzini. Xd «1:0 :u:=,·10. ia :>r:miti,·a s-pima sc-:1inemale d' bon,2. d• 6:nor.: :;er la caus.:;, rlc:::-"i t:mi:i e <le: !2 ,·o:ator;. inserita ·,:\·u~aimcntt'. n.:' "uOi «tc.<,o tcm!)Cram n~o ir-11<-rO"'O(· cavalleresc-:, di comi,a::01te. <•~-e·:deva a pcx:o a poco forma e 50S!al17."': C'li dei:ne=,rsi della lotta di da-:,,e •1c..; "acsi ei1rope:. deile forme as- ~oc;a:i,·c nc::t'chc cd c,eo:10m·chc. naz.ion=tii :.,"'Ì intc:r:iaz~Ònai·. con raccun1Uiarsi del contributo dciE -rndiosi. da Prouihoa ;,. )ia:-x F.<!il 20 d'cemb~e 18&>. due anni ;>rima di mori~e. G·useppc Garibalrli ~cfr.-e ::.Ila D:rczione del " Secolo > di ){iJ;,no: Il :nio repubblicanesimo diffe.. risce da que!lo ài Mazz:ni essendo io so. '.:. :i lista '· E~E non ,·0·1e nt;i i appa:-tenerc a un pani10: n->adi.:ncno ebhe sempre un"al- ,=... ~:mr · conci>t,o ddla questione "'ocialc e non disdt'i?"'?Òmai cf :nòagarnc una ,·ia d. ,:oluzione. iermamcnte credendo in u:, :cica:c u·nani1ano. (1uc..-sta ,·ia iu il Socialismo ... F.. questa la ie<k nella quale 'ltOri Garihaid-: oss.:1.-2xa quindi giu- :--:a:ncme Emilio Curatolo. qualche tcmj)O fa. cvmmui.,rndo ed ]lustrando una nuo\"a ,accoifa di !elicrc ,:!ell"E,oe QJclia dichiarazione. 1anto .pii':1· espl:- c:ta :·1 qu:>;.w con.icnc una <idenuinazit1nc tii d:ffe~cnn. dc,·e non poco ammonire nei a no:? d"menticarc. ctl i no- ,.,,= a.,·,·ersari :-: non' offendere a cuor e;!~~ro ,ma idc:a ed una trad-.zione. che '-C anche può c--<.St':-estata a sua ,·olta -..-illanc~~a,a da impt1lsi passio"l..'t.ii e d'l n~:rc!.tezze- tnc-n1a!i e 11:oraii. r!;nanc !'~mprc la ve;:;;. c h sola chiari6catr:ce d; QU(C 1 di<; ·n!!'uO . che i <oc:alic:1i hanr.o 1•1c,~o c dc;·ono mc,tcrc oggi ira il io~o patrioti· mo <' quello ... de~li ahri. PRO "AVVENIRE,. ~omma prccedcntc F r. :?SQ.20 \':IXTERTHCf<. - .-\lb,·relli i:. 3: :\f<:i!!oli 1 : Bo,-~.; 1 : • \. H .. :-m::"ll 2; Caltkron· 1: Fu- -~hini 3: Fan:n 2: . \. Zugliani :! . ~!. 7.u~iani 1 : Tis,;i 1 · L.. :upct,i :-: Zandonella 2: Re: ; :,iai 1: Buffo 1: Riccardi o.:::o: O. :\. 0.20 · B:anch: 0.50: G-razi;,n:. I : J uck(.:- 1 : Fkd<.'tt i 1 : G-auro 1: X. X. o.:::o. ~~ , 31.70 Z'CRIG(• _ Dologn<-,,:. a\·an7.C hicch:er;,ta . WIXTERTHCR _ R Bo,·oli aµµrovaa<!o 1n1cramen1~ il pcnSÌ(Cro d: • t.: n ,·ccchio sociali- -.ta •. Oi:.RLJKOX - Sachetti Giu- •cppc. ringrazia i compa!!lli CÒl.' 'o ,·i,ùaro,o alrOspcòalc. Raccolti dopo L\ssemblea della ~cz'one Soci.Lista I.- r.- 1.20 TOT\LE Fr 324.6o

ln Francia ,i i aggiunge: Compiono! Togliamo imegra;illeme da:r « .. -\xanti! .. questO articolo, in Quamo e o morra a:i·evidenza in che ('ùs.t coi:s:ste il pa1:r.ore.smo dei capit.ili ti 1c-Jes..:hi e In prig:one i com:misù! Tutt0 ciò significa. dl qaa e di là. -tC o 60 per cento? 1rances1ln una de{e ultime edme del Con- - ~o economico delflmpero. tinnes pronunziava quesce paro:e si.,,crnif,:ad,·e: Di nuovo, co:ne durante '.a g11erra. ia banda tli r:r.nes sfrutta le ~ioni de. momento. Qua\W1que ia r ora. arri~iiteYi! < No-Jl potremmo ionnare un « rrust , col sigr.or Lmicheur, nel q-.ule il nosz::-o socio irancese PoSSe<ierebbe i: 60 per .:emo e noi ii -ID per .::f..Jto delle azioni . Queste paro:e caratterizzano benissimo tutta ~ situazione che man mano è andata creandosi nella Ruirr. La Gennania naz:onaiista. runa come ur. SOiO uomo. grida: < La pacr.:.a è in jer:~O > ed IDVO~ 1°1.01ionesacra. Gli stessi clamori in FJancia: « 1...i 1,osaa ,:ansa è que]a àel dirino! In pr:- _gione i comunisti! > li primo gesto de'.,a bauda. dopu :a or~:o.:1e della Ruhr. è s:ato di a:;- mentare i prezzi òel carbone :n una misura aiiarto giustifcata nè dai salari. i.~ da: prezzi dei materiali. I' e:onòo gesto ;; tato 1111 temat!,·o siacc:a,o di impadronirsi delle ierro,·ie <let-0 1a ro re<le.sclk. JI te,zo. una .r:cltie ta cli rediti g0Yerna1t,•i per :a grcssa :ndustria. E non : sa ancor:i que: che può sezu:- re. li quarto. iniìne. è r ai:iare condu- ~o da ~tinnes .:.on ? magnati del carbone inglese. E e,wente però che fOCC!!Paz:onc della Rulrr equivale au·aifamamento deile masse ~avoiatrid retles·::he. Le mene Politic0-giu<liz:ar'.e di Poincaré rendo;10 evidente il l)ericoio che !"imperia:ismo francese ,,;a creando per le liliertà ci,·iìì. il cm strozzamento è -:-eso necessario <ial -bisogno di siruttamento .de'. lavoru. E ,·ero anche dle :a Germania non ha adempmto ai suoi ohbnghl di riparazion.:. nonostante avesse permesso al grossi industriali di rlempi[s! !e uischc d.; nfil:aroi. ~ tratta dunque adesso <lezli interessi superiori del:a giustizia? deila sa.- .-ezza dei popoli? de'. dirirto. della ciy:Jtà e tli quanto ne dsuHa? Siete in- ~enui a crederlo. ~on si tratta clic dei benefici. Predsamente come nel 1914.. Quas: shnu!taneameme ~on ~·entrata a Essen rle[e e ranks > iran::es:. ~a Posta l)Ortava al « tr-ust > Stinnes della medes,.ma città, m1 imito -de: e Comité <les Forges .. (trust .rleH"i.n<lustria<leU"acciaio francese) desideroso ài -!niZi.are delle trat!ati,·e. Stinnes respinse nm·i10. .Eg~i non vuore negoziare f:nchè ; soldati veséti di celeste sa;anno nella Ruirr. E :a « Gazzetta della Renania e \\iestiafa -darn la SPiegawne del gesto patrlotrico di questo barone de!la nnanza e dell'industria nei U:1 mini che noi abb?amo messo in testa al nostre aréco!o. li e rrust > Essen~riey. quello <lei coke vestfaSano e de! feuo lorenese. non si real.izzerà se il si.,.7Ilor Louc:heur intende di avere i! 60 per cemo delle azioni, lasciando !"altro -W pei :::ento a Stinnes. • e Equa divisione dei benefici! 50 per cento a voi: a me 50 per cento. sigl;Or nemico ereditar.o - susuna Stinnes. - E !O casc.'lerò neEe vostre brace.a! E Yoi vedrete cl:Jebuoni affari iaremo ! E fEuropa conoscerà il prezzo dei ferro e del camone ! • : In Quanto al!a ... patria ..__ A ques10. Loucileur risponde forma1mente: « 60 per cento. questa è l'ultima mia parola. Signor .Poincaré. fate avan7.a:-e le truppe>. :çcn ,.· è altro sotto :·aifare deila T<illlr.n..-em·altro che qu~-..o mercanteggi.are. ciie. d'altronde. costiruisce g!à -<iamo:10 .temPo i.: motivo della m·alità .POiitica e della gue.-:-a franco-tedesca. La conqmsra dei Belgio e d'e'. Xortl del.la Francia •fu, durante !a guerra, Ia méra de: ,grandi mrlustrian renani e v.estialiani. I numerosi e categorie: «:nemoranmun . di cui essi bombardarono il Go\·emo e il Comando supremo, ne sono ~a p.roYa. Per possedere ?! mi11e.-a1eiran~ese. ess1 versarono sangue a torrenti. \";:mi. essi ;.on es:tarono di ..:amoiare tanica e propOsero di intenders. con f~ francese, iosse an- ;;:liea prezzo dd:a per<!ita politica <le!Ja Re;117. Il o:ion aiiare, non rhis_cito sotto ,a bandiera tedesca. può riuscire soF.o ca ~aw.fera irancese. L·atteuiamento prorncatore di Stinnes a Spa nel lugli;, 19al, non aveva altro s,-.,opoche di incit2:re i :apic,ùst: iran~ aila o..."CUJ)azioJ,e dei.a Rnhr. ì grandi metaUurg:b rrancesi - 1 Sdineider. i De Wendel. : Loucheur - hanno crea.no <ti assh.,,rarsi r egemc,- J.!a sul mercato de:r acciaio mettendo ::a mano sulfMsaz'<2-Lorena e st2:can- <lc <lal:a Germania :· bacino -cìella - ar :-e. P1ù wdi ess; i sono a~oni èl~ 110., J>Oteva:nome a meno de! .:ok.: , est?a!"iano.Arora hanno L'liziato del· !e traif..afu·econ : ioro rivali ~erman:ci L accoroo Sénnes-De L:.iliersac prepa rò :! te:-reno ad un· ~resa, assicurando .ùle ,. a~e pani conuarta..·1t1 ~ de: benenei realmente fa,·olosi. Poco dopo Sjnnes e Jules Bertrand ·firmarono il progetta p:e.'uninare per la costituzione <E un ·« trust ,, che do,·e,·a abbracC!afe z1: Stabilimenti de! primo :a Deutsche Luxemburg. la Gelsenkirchen. r Bbe-lin~. e da parte rra.~ese la Banca di Parigi e dei Paesi Ba~:, 11 Connté des For~es. :e ditte Giro. e Loucheur. ,Ma ecco sorgere :a questione del quotienre deb.3. partecipazione, della parte, msomma. del iuturo bot.:no da atmbwrsi a ciascuno <lei contrattanti. R'""-u:tato glcba.:e: il preao deta mano d·opera teòe-~ non cessa di riba - sare: ccme i salari eiie1t:\·:.. 'a mise:ia de:la PoPolaz:one ere ::e e an~hc i grandi be,1eii::i. E clte .::osa dobbiamo d:re del!.a Borsa ? La parna ,·ersa in pericolo: quindi !a pec:Èlv..<>ne i: af suo apogeo. fa o <:Esià de'.~e ioni.me. La Borsa <f: Ber - lino specuJa uJ ribasso de! marco - il <lollilro ,·aJe 40.COO mardi; - e S'.I! rialzo para'.ìe:o dei v~ori inèus:ria!i 1edes:::..h:... ·on dobbiamo mera,·:glil=rci e in questa iolle co"52 al rialzo. :re az:cni delle miniere de~:a Rmu- o·uepassano ructe le a!tre: cs.:e sono le più ricercate. Dal J2 a; :n gennaio. le azio.'l! del-· la Deutsclie Luxemburg {Stmnes) sono salite -<la 29.5CO a 55.CCO: q:ie•:e de!- la Ge~enkird1en - Berzwerks - .~ktien.: gesel..!schair ( minien: di G,·:-,c.kirc:ien) Fatica sprecata Secondo i <fu-igend. lo SCOPO de'le corporaz:oni iasciste è q--<1e::o <i! colmare r antagonismo ira !e eia : soo:al: o meglio ka le due C:assi e.ile compongono I' attuale società. Borghe ;a. e pro- :etanato. Essi dicono: non loHa <li classe. ma una pacifica imesa ira detentor: de~a nccbezza ed i va!orizzaior:i e prodmtori ,òe!Ja r.cchezza scessa. per i2 bene S'LI• periore {}ella ~fazione. Questa Yera e pr.op.r:a ucopia, predicata dai molt: convertiti. non ba b:i ' tor.che per Po,er re535tere. si.a alla ~- gica:, s;a alla critka ncsrra. Ed i dirigent: ben ~o sanno: interessi oppose. economici e Po'..!tici. menono queste due classi in continua !orta ira d'i !oro, v; saranno dene soste. battag'.ie ,·inte e perdute, ma la lotta ira regime borg:he.. se e proletariato continuerà. :'.\essuna reaz:one soifocherà il mo,-:memo la - S!Sta. Palese od occu.:ta, '.a :orta ~tinuerà. E fu.tale. Ed è ridkolo vedere <feg'J uomini cile hanno a\'1.1toun passato 6·ot.tzionario. e che ancor oggi si forzano a.... coa- \"incersi d" a,·er iatta una n,·o'.uzicne. per il solo ratto cne :I loro <iuce è andato al Q~e. m camid..a nera anzx:hè in frak. ed ha m,·o::ato i: vecchio dio buono per turti gE us: e cons11mi: è r.i<ncolod. .~ .. ,•e<iere questi aomini a!!a r,;::erca deila ii.etra n:osoiale. che permetta loro <ii concil:are r incor.ciliabi!e. E pensare che mo:ri di quest: nuo•,i aPoStoli sono uscir: ciar.e nostre file. do- \·e erano gli assertori più genuini de.la necessità deta 10r..a di c!as..~. Che imporca e molt: so:io passati afa greppia ? La lotta di c:asse continuerà finchè ;I rrg:me borghese non avrà ceduto il posro aJ Tegime degi operai e dei contacii.ni. La lmra di classe nro ...i sopprime nt in nome della ~azione. ai'.a qu..:.C nessuno -<l: noi anenra. nè per ii semp'.lce iano che Rosson! non è più il ri- ,·o~uzionar:,o che POrtaYa sacch1 e tira- \·a i! carretto nel pono di ~farsig!ia. o perchè :\bssom: ha cambiaro irlee e mestiere. Ceno molt: optra: :Jlusi e p~rciò in buona fode passeranno 11elie r.uoYe n:e. chi -~ passerà so:to rrri.nao..."iae. '.e no :-,re file saranno decimat.:. qua.::he sind.:.cato cerclterà il g-<1ado per passare i! RW>icc:ne: la reazione cerci1erà di di- ,ruggere runo quamo è ancora conQU3Sf.oaperaia. ma con uu:o e ma:grado umo Questa :atea di classe non verrà soifo-~ta. essa è per con::ngenza storico-soc:ale insopprimibile. C:ancino pure i g:randi ed i p:~o:i ex. vcl"Jano alla mangiatoia che dà !Or'l :a possibilità di non a ,·ere preoe-.'tlpa, zione per -il loro prez:oso ,·cnue. ma sappiano ~menò d1e Yi ono deg;: uomirr: -:.hehanno in1murata la iede. e che sono conYint! che la reazione non <sP· primerà b lotta di c:a e. ma :a vedrà acurrs: fino a1 rrionio completo det·emancipazione della c:asse proletaria. E bmo ciò per " bene naziona:e e di tuna :·11man;tà. Detassis Antonio. E .fu il pomo dt&t disco:-dia. e E dai di.te lati del confJJe non .fa che Compagni proletari, leggete iiffondete un grido solo: Un:one sacra! Patria! I' I I A .,.BB. t1 /,, ■ ili Tnyss211. (a 26.IOOa 61.x-O: que]e riel.!a Harp~nert- Bergbaa l Hanie'.), da 59.600 a 132.000; d.;'la Phoe'1!X (\VolO, aa 26.500 a 51.CC-O: del!a Rheinstahl (Ac c:ai.er:e cl.!l Reno. ~c1 ?!.:5C a 50.000: della Bodmner G1. ~:.li1 'Fonderie di acc:éi:o di Bochum. di IKopnetà 1innesJ. da 2.3.6C!I a 53.0~l e :osi ·via_ Que-ta sr,:-cu~zi<: ,e ~ 1a:men~e enorme. che !" organo rertHe Cl.i St!n11es. i:i Dems ;1e .'\l:'.gem'c!··:e Zeihmg comnmoYe e la tro:a . im•~orak. Petieu:amente. )L gli aifa~, "JllC gli affa.,-.i.. Dinar.z: a que w vile ~uoco :.lei pesc:cani redeschi de::a gacrra e del doPO-gl:crra. ~onie~ iamo he il ,. Te:~p • non rroYa moito dirn~:e cli e1iger'-1 :i m:iensore de[a giust:zia. e La Fra,1'.:ia dHende una causa g:usta: guardate quel che ranno i grandi indusrriali 1cdeschi... · G:usta la Catka de: 50 per cemo! Giura la ~usa del nodo che lemamenit: i oingc anorno a: co'.lo det.:a c~a.s e la,·oratrice teriesca. senza che :: ·~or :::-·:nnes e ne inqu.jeti troppo! E ~ clas e '.a,·oratrice tede ca? L'ubriacatura nazionalista per un moment0. per m1 bre,·e momemo. ha Lriorriato _opra d: e a. \ia poi i Con- _!gJi d: fabbrica e de!.'.e m~ere de;'..e az.:endc Thyssen e rinnes hanr..o richiama10 iloro de;egati. i Quali dapprima si erano asscc:ari alla protes,a -:ontro r arresto d~ Thyssen junior. L c:i: martir.:o patrfottico non è stato, del resto. di lunga durata. Un Congresso dei Consig:i ,& fabbrica de~a Re11ania e riell-1Vestiafa _i ,huurà ira bre,·e pe1 S!Utl!are :a questicne dello sciopero generaJe. Fe.:-rm sul terreno .della lotta di chs e. i lavoratoni tdeschi rilimano c:1tegor:came.rr:e -di iar pane deJ°lDl!Onione sacra dei partiti bor.gbesi. PAOLO FROEUCH Deputato al Rcicbstag. Il 11uevo regime Il cerretaanlolavoro srameme un· epuraziope politica "· li licenziamenoo del personale esuberante si compie con criteri affarto auoYi. sbalorditivamente rin>luzionari ... in fano di logica e di equità. Non i r:en como dell' anzianità e della capacità. Tutti pregiudizi del tempo passato. Si guarda la iedina politica: li tale -è sonersi\'O, ,ia ! Il ral altro è un arrh·o organizzamre. ,;a! li nuorn regime non rnole schlene diritre o cerYeJl.i liberi. \'uole solo ruùme di ef\i. Ora può darsi che quesia ia la onseguenza logica cli rune le diitamre. anzi lo è cenamepte. Il parriro che arraffa il potere ~i distribuisce i posti più lauri. e ia l'epurazione di runi glt avversari. Per assicurarsi la conserrnzio.1e del potere ha bisogno di geme iedele e perciò si riene soltan ro quegH impiegari che gli si genuflettono e che giurano nel nuovo ,·eTbo.. 'on mette conto. a tale scopo - e le scope· diYem.a sempre nobile quando si ha r abilità di identificare il potere co!Ja patria - di prec-ccupars: della sone di tanta povera genre. dei diritti acquisiti, del solenne ccnrratto che· lo Staio ave,·a stipulate con essa. Tutte fisime che non reggono al so fii o della ... rh·oluzione ! \fa si abbia la franclJezza ctt parhre questo linguaggio. E non si in- ,·ochlno le competenze per portare la salute iinanziaria ad una situazione disastrosa. Perchè una \'Olta ammesso il princip:o. esso ,-a.le per tutti. E ci darà come risultato il diritto ad ogni partiro che si succede al potere di far piazza pulita di tuhi i funzionari non ligi ai nuo"i dominatori. Onde r impiegare dello Stato non si sentirà da ora innanzi sorretto <la nessuna garanzia. E mancàndo la sicurezza della stabilità. gli impieg:ui dello Stato saranno rifuggiti dai competenti: ,; rimarrà la za,·orra. E il risultato sarà pr0prio r opposto di quello che si vo1e,·a conseguire! OBSERYER. L.Aito Ccmmissaric delle Ferro,·ie z socialisti borghesi vogliono manlenuon. Torre si è messo iascisticamente le le basi della moderna socie/a· senza al lavoro. /e lotte ed ;•pericoli che necessariamente Quando si dice fascisricamenle Si ne risuilano. Vogliono la società attuale vuol esprimere quel modo speciale di scartandone gii elementi che la mellono ccncepire le proprie funzioni che si in rivoluzione e dissoluzione. Vogliono la ispira ali' alto mono dei ricostnmo- bor<1hesiasenza il proletariato. E' naiurar. iialiani: e me ne frego"· le che la borghesia si liguri la società ove \fo ne irego del diritto. essa domina come la migliore di iutte. :Me ne frego della legge. Il socialismo borghese trae da questa Yle ne frego dello stato giuridico consolante idea un mezzo sistema od andegli tmpiegari. che un sistema completo. Quando invita Dato che la marcia su Roma è sta- il pr~letariato a metterlo in pratica. A ta una rh·o)uzione, niente di ciò che enfrare nella nuova Gerusalemme. in preesiste,-a de,·e mettere la sua ipo- fondo gli domanda di restare quel che è ceca sul presente e tanto meno sul- nella società pre5€nte. rinunciando al f a\"Yenire. lncipil novus ordo. Dei concetto odioso- che se ne fa. Un.altra Torma di socialismo meno siP.ar\amento se ne è iatto quel ludi- stematica e meno pratica cerco· di svobrio che 1uf-ti sanno. La costituzione 1 ~liare la classe operaia dai moti rivo uè messa in mora in attesa della rifor- - h • =io.nari. dimostranéo come cio· c e fe ma affidata alle portentose medita- puo· giouwe non sono le trasformazioni zioni di Michelino Bianchi. Gli orga- politiche, ma ~oltanto le trasformazioni ni ncnnali di poEzia passano in se- economiche. ~ quali trasformarioni non condo ordin.e e cedono il primato alla sor.o già pe; esso /"abolizione della lormilizia fascista. I codici. irutto della mc di produzione borghese, la quale non antica sapienza romana. stanno per puo· conseguirsi che coi mezzi riuoluzioessere scom·olti. Il Gran Consiglio nari. ma soltanto miglioramenti amminimedita. decreta. proibisce. comanda sfraliui compatibili con cotesta forma di su rutti e su rutto. In allo la ditta- produzione. che non cambiano ailalto il rura centrale. e in ogni ramo le dit- rapporto tra capitale e lavoro sclariaio, r:H.i.trè minori. Queste più zelanti. più e nel miglior caso diminuiscono alla borieroci di quella: come sempre. ghesia le spese del suo dominio. semplii1ra in oualche modo do,·eya pur fica:ido /'economia dello Stato. ,,.m;tiiicare· r autorità e la cornpeten-. Questo socialismo borghese raggiunge ;a i:mpronisamenre piombategli_a<l- le sua piu· e~alta.~spressione _quand~ dido~so per meriti patri-Ottici r onor~- venia se_mplrce 11gur~ retorzca. ~ibero \·nlc seguace d. Esculapio mandato & co~merc!o a vantaggio delle classi_ op2r.sallare Je piaghe croniche de!r or- raie. dazi profeti. a vani. delle cl~ operaie: carcere e cellulare a vantaggio del- ~?n;c:ine; ierrmiario. - li iascismo ha esaltato il principio oe!!~ ccmpetenze. Era il caso davYe• ro di aspettarsi che. per queSti alti dittatori im•esiiti di rutti i poteri. tale prin ipio fosse rispettato. Ma se il passato regime ci da,·a gli av,·ocati miniStri di agricoltura. il nuovo reg:me non ha saputo iar di meglio che affidare a un medico chirurg0 'I problema ferrO\iario. Ora eccolo alla pro,.-a. Di rune l~ ,·aste riforme per rendere alri,·o un erYiz:o che gran per tanti milioni ul bilancio statale. noi non abbiamo sapuro altro che questo: il licenziamento in massa di 36 mila ierrovieri. ! competenti. che ci sono anche. modesti e laboricsi. nelle ierro\ie - senz:t andarli a cercare nella medicina -- vi diranno che quella cifra è uno sproposito. che in certi rami ,·i è e~ubuaP.za di personale ma in ,altri s::::arseggia. che dopo aYer licenziate- quelle migliaia di agenti si donerbe probabilmente ri::i.ssumerne una buona parte. o ricorrere ali" a,·- ,·entizialO ccsroso e meno produtti- ,·c ... >la gio,·a. ai iini di classe del presente regime. ribadire il solito conceno del p1rassitismo del proletariato e distogliere r auenzione della pub!:Hca opinicne dai ,·eri rodirori della ricchezza nazicnale per ro,·es iare rutte le· responsabilità sulla gente del laYoro. che deYe perciò es- ~re sempre più unilli.ata. più depre~ sa. più s(rutiata. Cosi la prima iniornala deUe ,,mm..: è s1at:1 compiuta e fu deiinita giule classi operaie. Ecco /"ultima, la sola parola seria!"enfe pensata del socialismo borghese. Il socialismo borghese consiste tu/lo nel sostenere che i borghesi sono borghesi ... A vantaggio delle classi operaie. Che Dal .Manifesto dei Comunisti di Marx ed Eogel. mattacchiona! Parl.izmo de!l"Autorità. col dovuto r1. s;,cao - come direbbe la buon·anima di Oronzo - costituita. Se si vuole getta?'e un velo di ris-:> su questo porco mondo, bisogna seguirla quando i fascisti :te fanno qualcuna delle !c:-o. Casola Va.lsenio. o Cà di Fabbri, t:> Granarolo. o... Vattelapesca. Il luogo non importa .. Vic.n.cammazzato un socialista. Credete che l'Autorità - con rispetio parl.and') - arresti i colpe.voli? Si? Lo credete sul serio? Vuol dire che siae predestinati a far parte dell"Accaciemia dei grandi imtecilii La mattacchiona arresta sì. qualche fa. sci.sta. ma precisamente q;1elli che sa che non c'entrano. Perchè?! ... Ma se è cosi chiaro! L'Autorità ... si salvi chi può - arresta coloro che non c'entrano per tre scopi bene evidenti: non arrestare i colpevoli prima di tutto: es- ~er costretta. subito dopo. a mollare gli... innocen~ e poi per darla da bere ai predestinati a quella tale Accademia di cui fOpra. Che furba l'Aut-:>rità - salvognuno - costituita. ca 1no 1anco Le nevelle dell' " A. TTe■lre ,, La casa di Margherita BizheUonava o~o. mste. per le vie della cinà sconosduta, pensando ai cari lontani dai qu.rli ~ iaz:one Y!ttOiiosa f aYe,·a bruta.mente separata. Era tato preso <ti mira per le sue simpatie \·erso le masse .;a,·oratr..ci, e ~osiretto ad allontanarsi da:la iamiz}ia e dal paese. E come io e Poi ,·emi!o a f:nire qui, in una dttà cosi lontana, dove non aYeYa parenti e do,·e non cono ::e,·a nessuno. non anebbe .sapu,w dire. A- ,·eva preso éLlloggjoin un· osteria, dove non anaa,·a se non alr ora di coricar i e donde s1 al~omanava ogni mattina al1'alba. Aveva cercato mYano un· occupazione e intant0 ,·edeva dileguarsi rapidamente i: misero ~ruzzolelfo che a- ,·e,.-a potuto portare con sè. GiTonzava adunque per -le ,iè della città. offermando · davant! ~e mostre. con aria L'indomani lasci..à nauseaw que.:iacaa. Egli arnva irattanto stretta quaoie re!az~one. aYe,·a trovato un p0' di la- ,·oro. tava ora per •ritornare all'antica osteria quando si .imbattè in an azruco al quale raccontò le sue vicende. Quegj gli diede :"mdmzzo di una famiglia amka d1e forse lo ~Tebbe ricOverato. Egli Yi si recò subito. Salì quattro branci cli scala stretta ma punta e bussò ad un p:ccolo uscio. Questo si aperse subito ed egli ,·ide tre persone, (ana <ionna. una ragazza e un ~..ovinetto) -in· atteggiamento tra sorpreso e incor~- te, che gli sorridevano. Sta,·an9 per mecters1 a tavo:a. Udito di che si trattava lo iecero edere e mangjare con loro. 'tanca e col pcn :ero assente. Un g5or- Eg_li ru dllllque accoho jn quella casa. no .::apirò in una ,~uzza dove si svol- Pro,·ò su.bito un senso di dolce s<Y2:ievo, ge ·a uno dei so!iti trist; episodi <li simile a quello che provò Dante uscenguerra c:,·ile. La scena di -cui fu spet- do <la-rlniemo ed entrando nel « Set«tore lo amareggiò tanto più in quali- condo Regno ». Depo pochi gior,ni. egn te i protagonisti erano w.ncrulli. Egli a- cominciò a cbiarrurre quella casa la veva visto un gioYineno cadere pro- " casa di ,Yargberita > alludendo ala prio neS" a,ro che stava per Y:brare un e :Macy;herita., de! e FaUSt ,,, la cui casa gran colpo di randello. Era accorso per era modesta ma onesta e ,felice. Entrasoccorrere il caduto mentre tutti fug- 10 ue.'..lamtimità di quella iamig•!iuola gjvano. Presolo in braccio che gemeva egli ripeteva SPesso le paro!e appunto per il do~ore. si iece dire do,·e abita- di e faust»: · 'a e lo po.rtò a casa. . e quanta dovizia in questa Povertà; • Era una casa signorile. La madre "in questo asil guanta felicità!; p;,.1iVespaventata: iece subito ricove- Era .una iamigtia proletaTtia. Quale ~ rare il fgliuolo e poi si rtvoise a '.ul. ringraziaooolo e chiedendogli come era norme contrasto tra ia ricca ma guast.l andata la faccenda.. tPoi gjj cruese di hrl, famjg,'.ia -borghese dove aveva soggiorr.ato prima, e questa umile ma sana e chi era. cosa -iacev~ <love abitava. Eg.'i tiem famiglia .pro:etaria ! disse cli sè quamo gli parve opportuno Il marito, che era stato un vero apo, tacendo il resto. Gli oiiersero una cameretta J nella casa. !a quale aveva un st olo delle idee nuove di gjustizi.a. era morto .da .quindici. anni quando non era accesso apposito. era <i:.si.mpegnata e non da,·a aicuna soggezione. Egli accet- ancora trentenne. !asciando Ia mqglie gio,·anissima è tre bambim. tre ucceitò per togliersi a,'fambiente de'.J'osterta letti ancora imp:umi. Ma la vedova che e vi s·:nstallò subito. Scoperse in hreYe clie ii nuovo ~- !oggio lo metteva m grado di osservare. involontariamente. Que!.la casa e il tenore .di v.ita-<liquella iamiglia. Era una famiglia borghese. arriccilita per le pro .. pizie vicende di una lucrosa industria. Era composta di c:nque persone: padre, madre, una ,ùg;:ia e due figliuoli. Tra queste persone J1on regnava una gran- .de intimità Si trovavano so}o a!t'ora àei pasti: inang'iaYano quasi. in si!enzio e poi ciascuno se ne andava pci fatti propri. J[ilitavano però tutti nel partito che era sorto da l)OCO per reprimere le velleità di iriscossa del popoJo lavoratore. Tutti .recavano i distintivi di Quel partito: mo'.tre la signorina portava sui petto -Wia testa da morto. Continuando suo rrr.ugrado :'ossercvazione egE seppe che poco o nessuno aiietto legaYa tra loro quelle persone. I .pasti quasi sempre freddi e -5ilenz~osi erano qualche volta contrassegnati da diSPute breù Yiolente, rabbiose, cu~ seguiYa uno ~attacchjar -d"usci. e Poi un gran ~enz5o. E,gli .,·ide tma yoita queste persone riun.~e m un caiiè cittadino. Erano turto mie~e tra :oro, come se si amassero teneramente. Questa famiglia cominciaYa a metteigli <lisgusto. Ogni -giorno iaceYa qualc.lie scoperta che aumentava in hri tale disgusto. Il r~azzo più giovane iumaya cento sigarehe al giorno. frequentava le bai'er'.ne e non Tiusciva a liberarsi da~:e s-:::io'.e tecniche. L"altro era un giocatore sfrenato. Passava le notf al circolo doYe. tra bari e pr~titute .. profonde- ,·a il denaro paterno, :ncretiniva e in- ,·exmava prececemente. Rincasava sempre ,·erso 1•a·lba,si buttava vestiw sul letto e non .si alzaYa che a mezzog:orno. patirlo e d?sfatto. La iiglia, volubile. ne1Tosa, ghmbr.zzaYa. irequentaYa amiche delle sue condizioni e del suo stampo e con esse irequeniaYa ambienti tra l'eQuivoco e !'aristocratico. Ancn·essa passaYa moJte notti fuori di casa e molte volte aveva a compagna la madre. àonna ancora piacente. Tra madre e fi.gìia vi iu una vo!ta una fotta sorda e t~ilii!e per gelosia: la madre si era preso per amante il fidanzato del- ~ f.glia! E il padre? il padre vedeYa. sape,·a ogni cosa, ma non muoveva oserYaz1one ad alcuno per essere libero di rare a ua ,·olta i comodacc:o suo. aveva acco..•to .nel suo iseno i giusti insegnamenti del marito, ne aveva ono- :-ata Ia memoria dedicandosi tutta ai figlruoli ed allevandon secondo i de§.deri de1 caro estinto. Ed ora, in omaggio alle idee di LuL vivevano onestamente <la gente buona e ~aboriosa, amandosi e Yivendo gli uni pér gfj a.:m e tutti per !'~v,.-emre <iella grande famiglia proletaria. Lavoravano tutti. 1l figlio maggiore em lontano da .casa ma scrJveva sovenre ,'.ettere p:ene d'aifetto, e mandava a:Ia mamma il .frutto del suo la- ,·oro. La figlia. bella. buona e saggia., ·tavorava anch"essa; e cosi jl figtio minore. e così ·1a mamma. Ess! travaveno i! temPo di tenere la casa in ordine linda e pulita, ed anche di dedicare qualche attiVità a:le onganizzazioni eoorur miche. r foro pasti, che li riunivano nel santuaTio della loro casetta. era.no.sempre lieti e trasco!lTevano -scherzando e chiacclrierondo, parlando spesso .del caro estinto e del .caro lontano. li tenore di .vita de?.a e èasa di. .Margherita• era il frutto della tanto Q}unniata ir.-edicazione socialista. " * * Un giorno egli :ricevette .un tele~amma: e Torna. Parent: e amici ti attendono a braa:ia aperte >• Chi avrebbe detto qualche mese prima che l'esplosione <li gioi.a prO:(iotta da una tale noti.zia sarebbe stata subito repressa in iui <la: .dolOie di dove, lasciare... la « casa di Margherita? ,.• Egli aveva l'anima dell'idealista. del Poeta. de~ sentimentale. Si aiiezionava prepotentemente alle cose. ai ~oghi. alle persone dalle quali spirasse semp~- cità, bontà, elezione. Egf. amava ora quella farrngja come la famiglia sua propria: fama-va di un amore che era qaalcbe cosa di pià della sempliée ~- micizia. E a1 momento del di.stacco egli piangeva come un ianciullo e con :ui piaF_geva tutfa !a « casa di J.~erita >. Era già neHa via quando rientrò e disse con la •oce rotta dalla commozione·: " In questo asa1 quanta felicità!- > Dott. Faust. Da X.euzllngen Deliberalo della Sezione Socialista.. I componenti la nostra sezione Socialista riuniti in assemblea mercoledì u. s. discutendo in merito al1a situazione del Partito in rapporto alle 14 condizioni di Mosca; dopo ampia e fraterna discussio- * " " . ne approvo· il seguente ord. del giorno: I ;a:~ di T La Sezione del P. S. di Kreuzlingen, . w..••gusto ,venrava nausea. .utte . . d ll •t • d l p s I · " ✓d . ,1 presa visione e a s1uazione e . . . Queste ~pene gu ren e,·ano intoi;e- d. • t li di · · d. M • • • • • 1 tron e a e con ziom I osca: conrab'le. il ~gg1orno m quella casa. Una siderato la necessità nell'ora che volge notte :n ca1 non poteva prendere sonno di unire tutte le forze sovversive e che e il pens5ern d~!la famiglia ~ontana più sostanziali differen.ze non ci dividono dal del :_0nsuet0 ;o aiiliggern .. e ?e slava p. C.: delibera: di ~pprovare i deliberati alla nnesrra guardando ora il e1elo stel- della Direzione del partito e la fusione lato. ora i'. sottostante giardino. Regna- immediata col partito comu.n.ista. va una gran calma che gli penetraYa Da mandato al proprio rappresenta.n~ fanima. ~li :t<iì un ]omano nunor d"au- te al Congresso di sostenere tale tesi. t0mo'bile: e poco dopo S1 fermava da- Dalla votazione si astennero due com-- vanti a) cancello <le! giardino una bel- pagn.i i quali nulla hanno di contrario alla macchina che ,·ersava. da]o sporte!- la fusione, solo sostennero la pregiudilo ape:rm. due persone. ~falgµ-ado roscu- ziale del camhiament-0 di nome. rità eg!i v!de e comprese di chj e di d1c cosa si trattava: era il padre mezzo !lbbriaco che rincava:,-a a quelfora con Sabato 2.1 corr .. alle S di scra, nella una donna: e quella do11naera una de!le !'-ala dell"Eimracht :.i rcr.rà L-\s~cmblea amami del fig'io maggiore! ~cnerak del ~:-uppo muratori e mano,.1li.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==