L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXVI - n. 52 - 23 dicembre 1922

~O XXVI. À. P. ZURlGO, 23 DICEMBRE1922. Num. 52. ===::.::-::.::·=:..:,;.··:c.;·-::..=:·:..:.·.:..::·:.:.·::;..-· ~e=-:.... _______ _ ' • l ~-~< :-,,, ~tìS SETTI.MANALE DEL PARTITO SOCIALISTA ITALIANO NELLA SVIZZERA :..:.· - . ---. :..__. .. ·--- -~. ""-· ----··-=-:.=·= =======p===============-=============================-=;;..:.;.:;:==:==...~;..:..__--- Centcsimi I~ la cooia e 1· :: -.--==--·-.:...;:::~======--'7"'=-=---::::=:::c===~=on=t0-=C=h=è=qu=es=======R=E=D=AZ=IO=N=E=: =====-========A=M=M=IN=I==S=T=R=AZ=' =IO=N=E=:======::::d - ABBONAMENTI PER LA SVIZZERA PER L'ANNO 1922: ~N ~:u MERO ARRETRATO Cent. 20 N, VIII-3 545 H L'lnenlre del Layoratore n • Zari"• ♦ Oommlsslone Raecnttn del P. s. I. • JI.ZIURUt-~~.!. 1.",· I anno, fr. 6 ,-; 6 mesi, fr. 3,-; J mesi, fr. 1 ' 50 (I K,..,_ PER L'ESTERO: x anno, fr. 10; 6 mesi fr. 5; 3 mes~ fr. 2,50 . -•·-. -----·-- "L'Avvenire del lavoratore,, nel 1823 L'anno corrente \"O!ge ormai al suv termJne. L'Avvenire del La voraitore col 1923 entra nel suo 27.mo a.11110 di vlta. . Sorto corzfempor<meameute al g/on<>so nostro maggiore confratello r Avanti!, il nostro giormde ha sem: vre IJ()rtato la sua parola di fede tra i lavoratori italiani in ISVizzera, tra <Juei lavoratori che un giomo accolsero come fratello coltri che più tar<lt doveva rirmegarli, Ma se egli oggi ca/pesta la nostra rossa ba1uUera, questa è più che mai fiammeggiante e: più bella. L'Avvenire del Lavoratore ha saflll/o sempre tenerla in alto, ed attorno ad essa le lolle proletarie Ualiane eSlili od emigrate, si sono sem.vre rìJ1nite. Entriamo nel nizovo a,mo col µrapnsito mai merrfito di tener fede TTel ~odaiisnw, fieri contro ogui. lente11namento. C0m/JQ.gni flr.tti, iion dimenticate il l'Ostro giornale! SorreR.r?eflJ.fo.Diffo1uf'l?le!,o. Abbonatevi. Il nostro A vvcJ1ire, come tutti i giornali socialisti, non ha fondi sel!reti: esso vive del soldirw degli operai. E col vostro soldino avete forf.!iata un'arma che vi difeTT<le e con la quale combattete il 11emico im1Jlambite. Compagni tutti! Abbo11atevla/J"Avvonire del Lavor,atore ! Però non basta aiutarlo fi11anziariame1zte. Occorre ancora che tutte le Sezioni, tutti i comvmmt si ten!!ano col nostro !!iomale in assidue, corrisµo11deT1za. · Il gfomale è dei la\'Oratori e da,· lavoratori de,•e essere in parte formato. Oondiz;oni d'abbonamento Anno SPmestre TrimP11tre SVJZZERA Fr. 6.- Fr. 3.- Fr. 1.60 ESTERO. Fr. 10.- l4"'r.5.- .Fr. ~-50 Ai nuovi abbonati il giornale viene spedito gratis fiao al 3l dicembre 1~2. Per gli abbonamenti inviare ~aglia al Conto-Cbèques N. VIII-3646 J(aof I orltatamratl sf adacalt Ritengo necessario in questo momento w appassionato dibattito sul ~.oo.acalismo italiano, -:hc i lasoraror.i sappiano e giudichino sul nuovo orientamento sindacale. Ed i; tanro più necessario •in quanto es.sosi riallaccia. all'a politi a social-riformista o cosidetta unitaria. Oggi è dovere di rutti prendere netta.mente una propria posizione <.11 battpglia. Occorre esser iranchi e paiesa.rc apertamente il propri:, u;- sere. Siamo ormai troppo :,;.:;onati delle posizioni intermedie. Il ;.,m:1r.- bulismo Politi:::o è la ro,·in:i pu I: classi proletarie. Oigi è tanto più 11cc.:c5saria t1ucsr:i l:hilarezza. in quanto molle il!usioni sono caùutc. La situal'.inn~ ì; orn1.1i ~e1nptificata. « La reazione - ~c.:ri,·cva Serra.ti qualche settimana fa - h:i ~iornto a polarizz~1rc le fcrl',e del prr•letariato socialista. I.e une' -·· le rivoluzionarie - - a sinistra. le altre - le riformiste - a destra. Oggi il taglio è netto. Tutto il resto è detta- ~lio. è particolare ». O con gli wn:i, o con g;i altri. Il Socialismo non è 11110spJ;cio di vino nel quale f Idea possa \'e11Ir tra- \'asata a piacere in diverse q11antitit. O si accetta tutta o non la si ~;ccett:1. O col Socialismo o contro il .3ocialismo. Deve esser quest~, la nostra divisa. Il Socialis1i10 accettato a irazion i1on è So:i-aJismo. E' 1111confusio111smo. E siccome questo confusionismo parta al nullismQ assoluto, oggi, chi ha wscienza, deve dichiararsi pc! Socialismo con un SI' o con un NO La via del NI è per i c[()wns delb politica. La Confederazione del La,·oro lw dato un forte colpo al timone. I di- \·ersi d'Aragona quasi Nelusko. h,;11 gddato: ,, Virate .<J destra!» F. buttato in mare il paitc., ù1 aile·.l;1Z-'.l col Partito socialista. a vele gon1ie si r.aviga verse i seducenti mari clovc si crede trovare le non meno seducenti sirene. D'Annunzio è oggi il noveli,1 oracolo di questi uomini. Al Manifesto dei Comunisti i1reitriscono sostituire la nebulosa (arTo del Camaro. Marx è ormai per loro deiini\ivainente relegato in soffitta. n·A:rnunzio infatti intende I' unità .:inciadalè Actu~_mQçlo._ ~ Accog-lje~ re, t1te I~ f(Jrl~~u11 ... de(la 1azionc al di sopra di ognti di.vergenza d· nartc. in un solo ,:::.orpa.in una ~oi:t g-nnde e concorde unità, sottc una ola e brande ban·djera: quella dclJa Patri~. e con un unkc scopo: .9..uello tli :.ic'-ordarc.: armonicamente il proprio mizlioramcilto spirituale e materiak -.on i.~ \'Olontù di contribuire alh gr:tnJc.zz:t cd alla potenza della :-,..;:i?i<'ll(: >·. ncora un giornal~ iascisrn di Rorì,a. seri\ e: Il fa~cis1110 è "indacalista fin dal ~110 nas.::ere: ma int0mJc il si11dacaJ:s1110nclr :i111bitodella nazione e del- !~ colla.horazio11e di classe, cioè i11 lll'.l nicra pcriettamen.te antitetica a quella socialista che è classista c.d intemaziouali fa. Il giorno in cui la Cc nk<lcrazione del Lavoro sciildcssc la propria responsabilità da quella dei partiti sodaJisti e dalle Internazionali ~indacali si metterebbe c- \·identemente sullo stesso terreno deUe ronJoraz.ioni sindacali fasciste"· Ci pia..cc riporta re il pensiero d1 qudli ..:oi quali la Confederazione \"C.rrcbbc patteggiarc per l'aùdinimento dcli' unità sindacale, in quanto gli operai possano da sè stessi detrarne il loro giudizio. e ,·eder:> come tutto l'aifaccendarsi dei pasti::ctoni della Confederazione e relativo cordone omheliicwe. pcrti alla negazirne completa del So~ialis1110. .\. O. O!i\"l;tti. iirmatario col riior111istaRigola 1cl manifesto per la C:o- ~tiwcnte Sindacale. ha dichiarato alla Sern che « I' iniziatirn unitaria segna una netta affermazione di qucl1:i ::orrcnte sindacalista che iin dal 1907. ~ostcnne la neocssìtà di con- ~en·are il movimento di classe nell'orbita nazionale, assoluto, superiClre a lutto. Noi fummo tutti interventisti ardenti. entusiastici. ci lJattcmmo corpo a corpo contro ogn; di.;;Ùitt:- ~mo ». Come si vc.clc 11011 è sc>lo questione di sindacalismo nazionale. m 1 :wziona!isfa, ciò che è a11c(Ya pe~gio! Rossoni. il segretario ;Je; s111da:a1i iascisti in una intervista, disse al rizuardo degli approcci dclb ConfeJerazionc <lei Lavoro .:'): '-l?Jda.::ati stessi: , Posizione di dHfiiLnfc at.c- ::.a. F frattanto le Corpo,·awrni sin - j~::al' im·ece di dichiar.irsi :1politi- (.!i~ :1c,entrano più che :nai l:l loro q11:ilificn.fascista"· .\ I pp stq. d' A rag('ln: e ::ono e soste11gr.no b necessitù ùi c~- seri; d.(! tutto i,ndipendenti .fai P,t:·- ti!o Socialista. Del resto, tuao ciò è logico, per ,poter far parte d'un slnl'.~c:ato 1wzio11ale. ,ggiungc .ancora il Ros~L'111Ji •< essere soddisfatto di ran·i arr :n codc')te mani'fcsrazionj quc).;ii stessi priilc·ipi di etica sindacale e di metodo. che orsono pochi anni i ('011iulcrali dileggiavano"· r popolari poi dànno 1111.alezione tremenda ai pasiiccioni ::onfcderalisti. Essi scrivono di voler css.ere « ben clistinti entro i confini della turo organizza7,ione confessionale, perchè mai come nei momenti di ::ri~i occorre mantenere integro il proprio carattere e la propria. fisionomia 1. Ma i dirigemi la Conicclerazi,rne e proprio nei momenti più dolor0si, -.ht.: mollano tutto. e corrono a .:hiederc clemenza al vincitore! Ed ee<oci ad un comunic;i,o diramato alla stampa in seguito al cnlloquir Rossoni-Verg,nanini: ,, Il colloquio si è prolungato. co;·- diale, toc.:,anclosi tutte le questioni del movimento :::orperaìivo che deve d;\·entarc un potente ausilio della vita economica nazionale e fianchee- .::iarc l'azione ca11ifa/isfica e c111eÙa tiella lihrra S/J(({l((lzio,w pel più sollecito risvcglir del paese». 1:· bene far notare agli operai che lu stesso Vergnanini. or sono due ant~i. propugnava per la più stretta allc;inza fra le Cooperative ed il Parlito Socialista rh·oluzion,ario! L' on. Mcdigliani, in una intervista concessa adr un giornale. così si è espresso: ,, La Confedcrnione del Lavoro ila agito benissimo separandosi dai lcg.imi cri Partito So,::ialista, per se• l'.1!.ireuna politica propria. Io non iaccio che ccnfennare quanto ho ~emprc pensaJtoe detto a Questo propr.sito. La Confederazione del L!avoro ha già fatto divorzio dai mas- !->;111alisii e co1_11t111isti e nc,n potrà non ;1verc scntimellti comuni col sociall• ~mr-u,11it:1rio ». Se d0\·essimo riportare tutti i gù1c1izi dei confcderaJi o dei riformisti. sarebbe troppo ·lungo e poco edificr.nte. Ci scmhr;1 ran-i.sar:.- nel periodo odi~ rno Im ienom~no p~i.::ologico di clcca<lenza mora le. Ieri ima moltitucline di servi costituzionali e democratici passati al disopra del loro bagaglio in rpvina, prostraevam,i ai piedi dell'avventuriero :W ussolini: og- ~1i1111aschiera numercsa di vc~chi socialisti. in preda ad un marasma vir- !ento. brancolano 111.:lbuio. r.clr illusione di trovare, annaspando nel \-UOto. 1m <;0stegn-oonde agg ra,pparsi. Oggi infatti. mentre come Partito vog-liono chLudersi entro formule di intransiicnza. nel campo sindacale gli stessi uomi1ù si aifannano per mettere insieme quell'ibrida combinazione della Costih1ente del La \'Oru. artificiosa amalgama di diverse concezioni opposte. Le stesso Olivetti. !I sindacalista nazionalista. molte bene ossen·a ciò che i CGTiiederafr,ti non rie!"cono a vedere. E~li dic.:cin 11n'intcn·i~~:t a!la Tdburw: « C'onciliarc questi vari punti di ,·ista nen è iacile . .-\ ostituirc I' unitft s:ndacale, se essa de\"c essere cfi:- c:ente. non basta. la forma. occorre ar~che la sostanz.,: non basta ~tabil:- rc· l' uni~ità dcli' or~aninazionc. occorre anche l'unicità del pensiero. Esiste, questa, nelle ma!'>se:: ?... E' facile .::heessa esista in un prc'"Simo clivenire ?.... Ecco il problçrna c:ile dovrà essere esaminato nel!' addivenire alla unità sincfacalc. « Insomma, gli operai 11011 scmo solo operai: sono anche persone che pensano, che ,·i\·ono 11cll'arnbienk sociale, politico, che sono inil11c1Jzati d,a ccncezioni sociali e politiche che talvolta hanno tendenze e intei e:;. l diversi da catC14oria a categori::t. E possibile fondere tutti in 1111 so\,, organi.smo senza prima averne i,1s0 iì pensiero?» Ed è utcpistk:o cl' altrondc ,:red·:!· ~ in t:na fusione, in 1111aunità ,:i D<'lh siero. C'h~ l'armonia sochile ~- 1.111 ic1e'.l ,·:1.g-heggiata da '<l•ltri.m~ .:-hc cPzza \:r.!c-ntementc contro :', realtà. li \'Oler rondurre la lotta di cias. e ncll' ,:·'·ee lei~• le. su un terrena ~lcmocra tk:o. è q,i'.lnto mai cont,:.irif) ai più elemci~tari principi sodali5t; . n· altrCt t.:anto, il So::ial:srno j)Ur nr,n r-,~ndo l' antin.azionc. !1011 p;1n sv0lgere la sua attività Ili~!!' llrb;,a nazionale. per sè stessa. unicamc.ntt, -e non ~i vuG! negare il caraE~rè i::• tcrn:1zio11<1'.:stadei suoi iJìindpi. Gli 1111crcssldella nazione !:c.n sono cgm,I' per tutte le classi suc;al:. l·: c:iò lo J;cevamo pure in :m 11cs1ro pr.::~cdwte articolo. Quel!' iiìt~ressc è ben d;versamentc valutato J,dla clas- ,e ,Jp~rnIa e da quella bor~l1ese. La :o:t,! sYolg:entcsi nell' cr'::i1.:ina- ;~innalc, 1 t:ò esistere. 111:i. in t .il caso vi i· la il•~gnione del So ia~'sm0. L'a ffacccndar~i. il vedere d( ris0lveI c la t1emend.a situazione del prc1-etariato itali:::tno al di iuori dol So- • Le amnesie Nessun giornale ha Jiportafo le i11terruz;ioni colle quali il presidente del ·Consiglio sottolineava ii mio discorso ciel 25 novembre contro i pieni poteri, ma che figurano nel resoconto ufficiale di quella seduta e vaie la pena di esaminarle perchè esse rivelano le strane amnesie (dtiamiamol•;! così per amore del quieto vivere) 1lle quali è in preda il dittatore. Quando io mostrai quella copia, della rivista, Utopia, J1eJla quale figurava il commo~so e commovente panegirico che egli mi decUcava otto anni fa, dj;sse che si trattava di « quindici anni ia ». Pare impossibile, ma quella rivista cominciata propriamente il 22 novembre 1913 continuò le sue pubblica7,ioni fino alla fine del 19I4 e ::ioc proprio otto anni fo, se PLLre l' aritmetica del calendario. dopo il trionfo del fascismo. è ancora quella in uso per tutto il mondo. Certo in qut:- sti otto anni, dei grossi avvenimenti si sono compiuti: la gLterra m-0ncliale,· il tra<limellto della causa proletaria per parte di tanti suoi rumorosi a_raldi. la conquista di Roma giolitt1a11acoll'aiuto della monarchia la dittatura del Governo fascista. Ma il calendario non cambi.a,e otto anm SC'nosempre otto anni e le quaUtà di quelle persone che dopo il 1914 ci:1I:smo. : colloqui coi 110.;,:·'.Jvvcr- ·,ari e nemid, ,ono. per djrla -::<>I riionnis.ta Zir,ardjni «contatti contro natura, minati dalla tabe di i'ncompr~r.- sionc ùeg;li avveni'menti e della superba preienzione di poterne dev::irc il fatak corso». Noi non siamo sindacalisti pc! iinc a st stesso. Nel si.ndaroto non animato da nessuna idea, ravvisiamo la morte della lotta. Ad esso deve pres.iedere una ide-.:t•.un principio che animi gli opera~. Il sindc1cato deve essere insomma la palestra dc-ila lotta. de!l'insopprimibiJe lotta di class:.:. LlBERO TORRES. del dittatore e di cui hanno iatto tanto chiasso l );iornalisti borghesi, non è J,a proprietà capitaJistica, ma la piccola proprietà dei lavor,atori. lo ebbi o:::- casione, un anno fa, di' tra.durre e pubblica.re in proposito un bellissimo decreto del Soviet di Pietrogrado, di retto a risvegliare la economia agricola di quella zona, nel quale il diritto di proprietà del suolo è cosi giu,diziosameote stabilito nei rapporti dei sud1 cl!iti,russi. da non lacs:'<!'rillusioni di sorta che sia possibile un ritorno al regime della proprietà privata. Vi sono è ,·ero le concessioni fatte al c.a•pitalc straniero, ma questa i; un'altra fac::.enda: il Governo russo ha dovuto suòire ora la legge dei capita.lismc mondiale. ma ciò non autorizza nessuno a dire elle il Governo di RussLa ha ristabilito per i russi la proprietà pri\·ata. E tanto meno pai> dire questo il dittatore itnlia110. pcrchè c~li sa la ùifiercnza esistente fra la piccola pr0prietà della ·botteg,a di suo p::idre. fabbro ierraio a Predappio, e la pror,rietà hancaria della gramde officina \',1nzctti. do,·c egli è and,ato ad incantare gli operai... supponendoli tanto minchioni da credere alle sue sparate napc,Jeoni::heccl apocali$tichc. COSTANTINO LAZZARI. si sono :onservate fedeli alla fede ed .,,lE,...,,,,...,......,....,...,...,_ . _x.-=---- ... ======- ai metodi allora professati. restano quelle che erano. Ahimè! Ha cambiato s0-ltanto la sincerità e la serietà di coloro che hanno mutato fede e bnnddern.... Quando io ricordai il libello di Hcné contro la patria e la ba·,ldiern. lihelln che io non ho mai approvato, nè c~;ilta lo. nè rac.;omanda to. il dittatore interruppe dicenc!o che « nemmeno lui» aveva fatto questo. Ebbene: io non ho modo di prcs~ntan: la prova d~l mio sug,g-cstivo rL:r,rùri - - l:i t!ist ruzionc delle mie cane e memorie politiche è sh1t.1 abl··astanza ccmpleta - ma rammeni,1 che: la Loffa di C!.cisse di Forlì. giornale di allora dcli' attuale dittatore. foce,·a una così calorosa réclame a quelle, :-.cia~urato libello clic rra i~ piattaforma del rinnegato pi' imp1:- d 7ts cli<' l,1 Francia possa \·ant1r<-'. cht: io mi lascia.i tent::ire ,l :ompcrar10 ~ ·1 lcrrr.:~rlo. rimanC'ndr poi di- ~-C!":•st:1'0ùi nr:1 avcn·i trovato alcu-1 11c:r~ic.-o \·cramcnte '-OCialisb. ma '-' 1t11;t01111i;Oniio e stramoaiato frasario di vituperi ~ di maldicenzr. E con questi precedenti gli antinazionnl.i e antipatriotti siamo noi!? Vero è che in quella stessa rivista Utopia si leggono anche delle curiose affermazioni e giudizi, che non sono veramente complimenti. a ::arico cli tt!l De Frcnzi che adesso è diventato mirtistro delle Colonie. un iedelc e· prediletto collaboratore del dittatore! Ma tutto è buono per fare la guerra al socialismo! Però io sono sicuro che presto o tardi la storia e la verità faranno le nostre ven• dette .... Ma alle studiate amnesie del dittatr.rc occorre a,ggi1111gercanche del le interessate confusioni da lui fatte, che non possono essere in buona fede d'a parte di 1111 uomo della sua intelligenza. E:::coche in un'altra interru7ionc al mio discorso egli trovò modo di dire che « in Russia è ristahilitù la proprietà privata ,, per giustifi-care così la propria dedizione alla nostra borghesia. Egli sa benissimo che la proprietà privata, ristabilita in Russia (e che ciel resto non era mai stata abolita) la sorte degliemigranti Le disposizioni delle autorità viz- ;,~re :::.antro gli operai emigranti si ianno acutamente sentire. Abbiamo avuto occasfone iiTl questa seitimana di occuparci di casi di compagni venuti qui nella speran1,a di ootervi definiN_yamente resta:re, SCC0111Jdo le promesse fatte loro dal padrone, e che adesso devono riandare la via già baittutlai,alila ventura, senza assicurazioni di sorta per ravvenire. Un caso vegliamo sottoporre alla attenzione dei nostri lettori. Alcuni operai, italiani fttrono assunti dalla ditta: cli costruzione svi2zera Bertschi.nger e C. per l'esecuzione di lavori nel Nord della Franci'a, nelle regioni devastate dalla guerra barbarn, colla condizione ins-erita. nel contr,utc s::.ritto. che la ditta s'impegnava. a dare lavoro per la durata di un an- :10. lì~po 11a c~to tempo, questi o,)erai furono condotti, per ordine ùclla ditt:1, nella Svizzera ad eseguire brn:-i dello "tC'-'-O l1crtschini:rer a Z11ri~f'. U11anno 11011è ancora passato ,la quando gli operai furono assu,nti aJ lavoro. Ora, essendo riguardati da.llti autoritù svizzere come operai di s~ag-i'onc. essi sono stati :::ostrotti ad abli,;11do11àrcla Sv,izzen e il contratto v,a in questo modo - per chi cono- -;ce come finiscono te cose - all'aria. l nostri compagni l1anno avuto almeno il conforto di essere assistiti - bene o male - dai rapnresentait1ti della nostra owanizzazionc. E questo è di grande valore. e dovrebbe una buona volta i.nseg.nare agli operai ibailiani emigranti cht essi, più degli operai indigeni, hanno bisogno di trovare 1111 punto di appoggio, LUl'arma di difesa nella vita randagia e povera che sono costretti a fare. Questo ptu1to di appoggio. questa arma ùi difesa non possono essere che le organizzazioni di dasse del proletariato, solo le quali sono a fianco dei laNoratori in t1tttc le loro vicende perso1rnli e di classe. Natale- Solstiz \latale, la festa dei ricchi e dei pa- '!~iuti. Solstizi-o, lai festa della povera gente. Nei tempi antkhi, quando n.on esistevano ançora nè capitalisti tlè sfruttatori e gli ·uomini non erano ancora stati .convertiti a u.nai religione adattata alla stupidaggine degli 110111i,ni stessi, ma questi "ivevano·ancora secondo la natura, le cose eran diverse. Allorn si accendevano iuooh.i di gioia a.i quattro svolti del percorso ciel sole: nel g.iorno più breve e h1 quello più lungo. ini primavera e in aut1mno quando i gforni, le notti ugfagliav,ano. Pifa tairdi, in seguito agli inseg1J1amenticristiani, dal Solstizio è so1ia la Festa di Natale. Anticamente il Solstizio. ossia !',attuale Festa di N.. ,rnle era una ven. fe,ta· di tutta romanità, una festa P}i>ulare nel vero senso della parob. L'u.rnaa-ii-- tà gioiva perchè i,n questo giorno il sole solca va la maggior parte del cielo e perchè i gionti r.idivenivano più tunghii e le notti più brevi. Il Solstizio significava che :l punt.o culminante- dell'inverno freddo e gelato era stato ragg:iu-nto · e che le ridenti giornate pr.ianavedi si apprestavano a sostituire le uggiose sera· rate invernali, a ringiov:anire i cu::;,r: umani e a far riifiorire la natura. Per manifestar la gioia per il rinnovato evenito si ,accendevano, sul.le alture e stri monti, cataste dl legna e si inscenavan? delle gramdli feste alle quali partecipavano tutti, giovani e vexhi, grandi e piccoli e tutti' gioivano. Dove sono rimasti i festeggiamenti del Solstizio? Dove fa vera e generale gJoia dell'umanità nella ricorrenza del Natale? Cosa fece la classe capitalistic,a, H mammone e l'avidiltà d:i danaro della festa naturitle del popolo? « Pace in rerra agli uomini di buona volontà » - si ripete da tutti: i pulpiti. Quale imbroglio e quale -ipocri- -;ia! Oggi Nata.le è la festa dei ricchi e dei pasciuti, festa di padf-ica.zione e d•i rcg-ati. Nelle famglie dei ricchi si hanno ra11,;ri.antiocchi di fanciulli che ammirano estatici l'albero radio.so e carco cli donJi,;si. ,hanmogenitori felici e beati della gioia dei loro figli. V-a11110 fratelli e sorelle con gli oo:hi brrlli di lacrime di gioia Q.Cri copiosi e ri:cchi regali ricevuti; amanti •.:he si abbracciano commossi. Ovunque reg;oo la gjora, la felicità - nellè case dei ril.:chi. Sì ha l'impressione che la terra stia per annunciare l'avvento della paice eterna. Ma se nelfo stesso temp0 noi percorriamo le vie idei quartieri Ol)erai, le con:trade dellai nùseri<f'tl:-del dolore, dove le case si- al~;~ ornamento, fredde e senza~_ ç~o:t accongfamo che dalle case stesse non ~ t sortono sprazzi -di luce, non echeg-~;· &iano voci giulive di bambLni'. Vediamo le stanze os.::ure e cUpe; migliai,a di bambini avvolgers ~ li.n stracci, ig,nari e .ignoranti i bei regali di Natale. Ci accorgti.mo che la fame e il freddo indeboliscono il corpo e r.affreddano il cuore, sentiamo che dove r avkLltà capita:listica e i contrasti di classe sono acuiti, questa fes~ che potrebbe esser.e una vera festa po-- polare, questo Natale che esercitò un fascino favoloso anche sulla nostra giovinezza, altro non è che menzosma e inganno. In essa non vi è nulla di santo, nulla cli or,iginariamente natural.e. La società attuale ha fatto di essa, una banale festa al>itudina.Tia. E al·lora? Dobbiamo noi, deve il proletariaJto p_assa-re<lavanti a questa festa, che un tempo fu tanto naturale, senza accorgersi? Dobbiamo nOi vedere in questi giorni soltanto le molte gionnate fredde, monotone. senza gioia •di tllltti i giorni ? No, an,::he noi dobbiamo e vogliamo festeggiare Natale. FestegigJare Natale col nostro spirito. nel nostro senso, come nn giorno di raccoglimento nel quale poter ,ritemprare e rafforzare la nostra fede neUa imma'lllCa!bileliberazione dell' uma11ità asservita. A quale dura prova viene sottoposta attualmente questa fede! Quanti inciaimpano e fallano i.TI, questo periodo di caos! Triste periodo che ostacola la vista, giova ai nemici del proletariato che ne abusano per col.pire que~t' ultimo e per ricordargli iutti i

ijorni la sua impote11z.a. lmpote11z.1 ~au...c.ata dalla sua clhisionc e dalla mancanza di QLtellafede·sa:lda e profonda che tiene unito il proletariato e lo rende 111vi11cibile':impotenza dovuta al fatto che o~imno cerca un' altra fede nebulosa e fantastic:1 e la persegue. E 11011 è forse Natale un giorno proprio indicato per riflettere. tuia buona ,·olra. cosa noi potremmo es- ~ere se un solo spirito. una fede. un fine ani masserc e ra fforzas-;cro le grancU falangi cli proletari e le loro fauniglie? Anche noi ,·og-liamo luce per 11oi. per le nostre donne e pei nosrli bambini. Non la pallLda luce elette ::..<inclcle di Natale. ma la luce della libertà: vogtiamo liberarci ti.alla schiavitù. A questo noi miriamo. per questo noi lottiamo. questa è la no tra fede. il nostro Vangelo. la nostra c;cr~ di Natale. Questa fede ci sqrreggc: fateci dimenticare per 1111 g-iorno tutta la miseria. la prco.ccupazione. la bas-, sezza di auesto miserabile mondo. E se nella notte <l,i Natale J'.IOpi assiamo con le 1100::trcdonne e i nostri bamgini davanti agli splcdori dei riccll~ e dei pasciuti. pensiamo ::hc nemmeno la civiltà capitalistica ha clurata ctermt. Edifichiamo noi una nuoYa civiltà. 11011civiltà del lucre. dell· ipocrisia. della falsità. ma dell'Umanità redenta. . Noi wwliamo iestcggiare 11011 soltanto il Sclstizio, ossia lo c::.v_0lt0 dcì cem110.ma amd1e lo SYOlto del 111011clo. la trasformazi011c della società. R. u. H. Z. Lasné1oclat1ons ilal - uissa La rip1nse à notra protaQtloHlsme Le~ n<:gociaLio-ns an,c l'[ta,!ie pour 11· :>uttvcau ~1·aité dc con1111erce sont an{\-é..!., à 11n µoin1 t·xt1('111enicnl difficile. Pan.ii lc-s concc-<sion- que dcman<lc l'Ttalie ~e trouve notan11ne11L pnur 1:i SuiSS<.:la supprc:;si-011 dcs resi ric~:on!'- it l'importati_on et de nou\·cltcs mcsurc.s dans le controlc san~tai,e dc frontièrc, notammcnt •cn <:~ qt1i concerne les \·ins. Ics hniles. le.., ~alamis. L'ltalie demandc aussi dc.s oonccs s1ons sur le tarii des Yin!-. Snr cc dcrnic,· pc,int. le Con~eil f.:déral se tronv_c- d'lll.1 còt•~ pousse µar 1<.:s viti cultcnrs SlllSScs a n·accorckr attenne concession snr le tarif dcs Yins et d'auLre pan par le conrnn:- mateurs qui sont 1011jo11r~ ponr la _dimin11tion dn coùl dc t.L nc. 1'011r h:s m.1cr.incs de :.pécialité sui~se. J'lt.ar e feroi• d"asscz granck•s conccssions: par_ conti:•· sur Ic.s machines qui ne sont pas •dc specialiré suisse. l"Ltalic st· montre très ~·- gidc. Elle cra:nt pour ccrtain~ cat~g-or\t:~ dc machincs clc se créer une s1tuat1on ue. savantagcusc pour Ics pays a chang-c l~-i~. parce quc dc p;n la clausc. ?c. la_ 11lai~10•: la pltts iavoriséc e~,.. pays bcncfic.icr~1c11~ ,ran taux. trop ba~ et pourraicnt fa11·c '' l'ind1:st rie ;talicnnc une concurrt'ncc e,· tr~memcnt clang-creuse. Dans le:< milicux bicn inforinés on <:.,: tl'a\·is qu"il est trè.s difficilt'. pour le mom<.:nt d,, se prononce.r sur le résultat qu'auront Ics négociatio1~,.. dc Zun:ch. '1'011t ic monde· est rl'accord pour rcconnait ~e qu'dlcs sont tri·s difficilcs. Acr11el1<'11wn1.elles soni :..uspcnclu pottr permct- : rc dc l'CCe\oir dc 11011\'dk~ instntctro:i,; dc Ro1nc. (Rp.) PRO "AVVENIRE •. Somn1a prececlentc fr. _:; r9➔.3; ZURIGO: Biag-ini pagando L1hhonamcnto \V[)(TER1'HUR: Fra com. pagni di Zu1'i~o e \Vintcrthu• ;-iun~~i in Cooperativa - Contenti <li aver visto il «cperalc Graziani il zoppo e Coola fa.sci sta in • do Ice co 11 oq 11 i o J,UG.--\:\°O: Pietro Harana ZURIGO: Giuliatto • - D'Andrea ,. - Parravicini (:. ringra~iandc, il co•np. Dezza » - Libci-o Torre., i1.\TLE~I: :_\larinonì » J.- ,,.- 4,-- ro.- T.- J.- I.- ♦ L'AVVENIRE DEL LAVORATORE ARTE E SOCIALISMO i11 :\:1~tr..a .. \ttua.1menlc.: <,j contano g-:;, 100 !nila disoccupati. La « rico,truzion<· clell ;\;1s• ria s~a per cominc;are a ~r)(:;.c cl<· l?aPtito e Sindacato ·A Da alcune !'.:'cttcrazioni gli artist,i anziché: ctrcarc la santa crc!tima delle loro opere t!d <uclore ,·encr.a bile; cl~llo sforzo prof on. <In :kl lavnro umano. nella la:;rima prez·Ma della pietù per la sofferenza altrni, nc-1 ~ang-uc sacro <ki martiri per l'iclc:al•: •i L'"-'.lt1r;s-co11011el produrre c1·eazioni al fÌPc- unico cli distrarre - null'altro clctci'- mi· ando all'i11i11ori di shalz: della mocl:t - i capricci cli una «{lit{!• an11oiat:1. ,c,·tl''ca. ,·ifu;cg-cnt~ dalle idee forti e scnz~ profondità d' sentimc·nti. La horg-hc:-i;, ènn1i11a11te si corrompe <: decaclc i co·, t·•~,· <lc:::lina !':irte: nel!' e,anrir..,i di 01~1·' nri:!'. n:tlità e polt·nz;i. cli crcazion,'. \"; -.0110 ì.· \·ero alcnnt· -cuole arl;s·•cl,e eh tcnt;u10 di abbagliare. di stor•lirc p,•, la loro atli\·ità. a ,·oltc tumt1<Hu::ria. :. <h- , 111:1 a re,.iclui di amhi~ione scol i,;:ic 1. ,,1l'c~a~perazione della \·ani là. al v•a-.:1. ·,,, .:1. ,li,·iduali~mo anarchico cldla hon!;J<•• ·, e -r c·s~e disputano acçanitam-11 -nlla tec,t' èa. 11<:lla-;ostanza dell'opera "i i 'rndono tacitamente senza cl'altro11d" •nn:i- %:,rsi neila lolla cl,1.un rnonch <kcl'11a111,: 1,1oralrnc,1te in isfacclo. l nvano si parla cli una rin 1~.·, ·i dtii-, t 1·:·:'<.;dia cd cg-rc~i artisti ~j; a:"fa: ,<.:~:·n ·,l ,..,.~umazion;. in .rifacimenti dc>,l:t 1ra~<- •lia classica elci tcmp" a11tict-ii L"a,'.L eh, -ica non si forma col ritorno ad ;111,:· 1- !:;',,!i e-cl a procedimcnei arc.1:ci. ma ,t➔1 o :1 :,rLò.cnle può alimentarla. I g-ra11di spttt·,,~oli chr c;ublimano !'anim;, cli 11·1 P'>Jlf'- 10 110·1possond 11,"l<ccrcoggi ~0110 il ciern ·I< li;1 horzhesia clccaclenle. - \'oi rimancll' ec:ta'tici davanti a~(i eroi shah·a«pcriani. vi ~temperate da,·anti :·imag-ine lt-tterari-1 cl' un s111>ernomc1 nietzschiano. voi ~?.rlate cli eroismo corn<-liano. ma voi non vede.te - s.crin· Cio- ,·a.nni Ri;ccardo Bloch - che tntt,o ciò i:- ntl porolo che ,·j conduce senza comprenderlo. Là " l'ero<.: g-ioYainc, Yiokn:o. forte. pacifico. che voi vi sformte di co- ,tnlir,· a. colpi cli lcttc·ratura comparata. Se: u~cilc dai cenacoli intcllet,tuali assistcrL'1.e a questo procligioso sacrlificio quotidiano che è il miracolo della rivoluzione. 11 ·!"cgrctar·o della Camera del l,a\·oro " elci Sindacaio ~tahiti.cc Lc1s.11:~\'ila s,11 rischio continuo: ciasc1111 scio1:iero suscita a.tti cli ahn<'gaz:onr a migliaia e la vita ,lei sindaca.ti e delle coopcrafr,-e è 1111geti o. 1111dono conti11110 di sè. una :mprcsa piena di audacia sull'an•enirc. 1111crcdit() ~razio 0 o accordato ~lla bontà !e al c\isint,'ressc ... li l3loch ha rag-ione. E' hen là una nuo,·a sorg-i\·a cli idealismo q11otn.diano appassionata e dolorosa e che sono riuniti gli elcmC1nti di una rinascita drammatica .. Ghcrardo Ilanptmann nei st1di • Tcs- :;it-ori ,. Pelizza da \'olpcdo in una dell1.: ~uc pitt nrc più note cd altri ancora. precorrendo il no<t ro tempo-. 10 hanno comf,i'CSo. J;a.,ie nuova dovrà clc\·arc il proletariato c\a.lle bassu n <lclla \·ita materiale o ,non c;a.rà. :\'e<ll'artc il popolo vuole iLrovare sè -;tesso, e l'opera d'arte cllc\·e presentargli la sua immagi11c per 'C'ievarlo cd .inscg-narg-li il rispetto di sè. deve mo- ,, rare la. dignità e la bellezza del la ,:oro scm.pl,ic~ nella \·ita della folla, le opere che ~0110 ima \·iva sanlffLca.iìioni: del lavoro t· un'apoteosi delle tragedie e degli idillii di tt1tte le emozioni or,:i; icl'olci. ,on a:..pr\: della \·ita. 111 questo m011d.o crealo dall'artista l'uomo s· rarldrizzcrà e compl<:ten'i. 'l vn11to ~cn·o dalla macchina e dall!0 ,;trud1cnto del lavoro. ridiventerà libero ed 1111i,·crsale. gocJirà delle bellczu del l'iclo 0 <' della terra e di tutte le grandezze delle :i.nimc e dei cuor: più sensibili. :'.fa bisogna rinnovare ,e romperla con !':irte odierna. :.Vfarcello Shwob suggcri- ~cc:: - Di·~tru~i!'i. perchè ogni creazione sor_ g-c dal.la distruzione. E per immaginare ua·artc 1mo1·a biso!!na avene demolito la ,·ccchia. Si ahba.1t::i1•10pure i vecchi ideali e si f.~co:a 110.:t,·o il 111ctto bih!ico del Prou- <lho11 « destru;i,m et 1acdificabo •· ma si <>'uai-didi non cadere \·irtima dcll"iliusione di nnncvare l'arte rinPo\·:11iclon<: :,oltanio la c;;tc,;orità, la forma. I.e grandi scuole anisLichc han.no antto origine dallo spostamento del!, forzr 111orali cd economiche. La forma clcri\:-;i clall'inbet',iore e- sarà I,, lì0ritura cli un ,·ig-orc rinno,·ato clclio spirito. Per clcmoiirl l'arte ·deca.dentc bic;ogna demolire il monrlo bor~hese del quale è u11.1 tioritu•a o alm,•11<1romperl.1 rr0l,:t,,riat0. con esso. L'origienleaportadtal ,tPatto di alleanza 't ~ . . Una rivoluzione ~i ,tnnuncia gia :,ulk alture L l'aunora <li 1111an•ento sorride con i suoi chiarori. ma per una contrad- ·~izionc inevitabile la classe che porta 11 nuo\·o mito ciel r:n,nov~menlo ha ancora moh10 della m.cnlalilà borghese nell',encr- ,-ia del lavoro. nei sogni della ricchezza e 11cg-li <:spedi<.:nti per giungcn·i. nei costumi. nelle ·,dee. ncll"egoi!'.mo domestico e s; compiace ddl'artc borghese più falsa e corrotta. E' ancora - meno 1111aminoranza - dominata dall;,. disciplina e dalla idcalo~ia hor~hcse. :\[olto c;i è fatt0 in l(us<l·a e tentato altrove per ~ottrarrc il proletariato alla dorninaz.(on'- abile che la borg-hcsia mantene, a <u cli es,-o a11,h,· con manife,tazioni cl'ane. ma la meta ben lontana. L-o spiriro della cla,..,t· oprraia 11011 è ,:i,h·o «e la ,ua anima sen,fhilc e i :,noi i"-tinti rimangono prigionieri di un'arte· imbevuta cli morale<: cli icl-eolog"a bo,glll'. YC: pcrchè l'arte " •m lcg-amr che unisce l'istinto al pensiero e snggeriscc le ipotl"'-1 con k quali 1111si:colo pit1 lardi < farà la nrtcri:1 clùi co,t11mi cleH, kg-g-i e 1ldlc ~cicnzt'. \"i è dunqllt• o Yi -aril un'arte soci:tlisca, X on lo cre,liamo. Ci sono e e· <a. ranno s.ociali,t1 pittori. scuìrorr. musicisti. commediografi. ccc .. e c1 sono opere d'ar_ te cli autor· socialisti e pii, c\'allri "luton hro an1C'.rsi. lr quali g-iovano alla causa clc-1<-ocialismo e 1H.'prcp:irano e ne aifrd f~no il trionfo: ma u11'artc soc;alista 11011 c·è <: non parliamo nemmeno <li un'arte' che- rispccch: una socieLà costituita a socialismo che sola potrebbe portare quel nome. ma intu1diamo-cli un'arte dimostraI iva in fa vorc di una tesi socialista. ~ ..:>n c'è e !l•On ci pul) es!'ere perchè l'arte non <.' 1111a cattcclra e le <uc m:i1{tL,:tazio111 non sono si,llog-ism:. 11 pensiero arLis!ico - anche quando si elabora sotto lt insegne del sociali~mo - •i dabor.:i. in moclo tutto suo particolare. Gli art:,ti serhall(, !icmpne un tcm~ ptra,mcnto individnalic;ta, e la propria tee,.. nica ri m:lnL"Hlo sovrani nel loro regno. Dallaprigiondei luckau Primavera 1917. I. Vento di tempesta, compagno tu mi chiami. Non nosso ancora ... Ancora sono in catene. Sì, io pure sono tempesta, sono !)arte di te; e il giorno tornerà che spezzerò le mie catu1e, che spirerò tutto attorno a me, che soffierò pc.1· le lande, che porterò bufera sulle na,.noni, nel cuore e nell'animo degli uOmini che porterò bufera sugli uomini, come te, vento di tempesta. II. Muggito de1la tempesta, canto che amo quando ~i gc.tta qui dall'alto dei muri per uno stretto passaggio, quando con un ruggito, cerca di far scoppiare i muri quando il suo ,manto ondeggiante sbatte contro la pietra dei muri, Quando con furia afferra, sbarre e griglia e le stringe fino a spezzarle, Quando il suo fiato freddo e caldo attraverso le fessure dei vetri sfiora la mia pelle il mio s,mgue bolle! Come ti ascolto allora con gioia simbolo di onnipotente forza, come preferirei udirti, come preferirei provarti, se tu fossi annunciatore di un'altra forza - di una forza di popolo o tempesta che muggisci nel buio! Attc;ndo, e sono pieno di desiderio di ~e. ascolto, e sono pieno di debolezza Quando ti annw1cierai tu. combattimento per la pace e per la libertà ma anche. per me, tumulto e squillo di battaglia? KARL LIEBKNECHT. La lotta dei tipo~rafi La '.otta è terJ11ina~a. Taluru descrivono fa •fine idi questa agitazione come un i!llSOCcesso rdeil'organizzazionc t,ipog.rarrlca. Pnirna ohe i lavoratori del lilfro deponessero Je ainmi, hanno potuto far modifica.re le oon<l.iziO'lli per ,'.a ripresa del l,woro imposte dall'orga11izz,a,zione p.a,ckonale. Però bisogna tener prcsell'le dhe i pa!dront vollero nientemeno -ohe tannientamento completo della Federaz,ione operaii tipograii. A ciò essi non sono riusciti. Compatta come incominoiò 1Ja babtaig,J;a, tt.._i;ualmente cc.sa sorti ,del conflitto. :\'cl 11)07:.i a<lu11av;, a Stc,ccarcw il (,c,11_ -!res,o intcniazionale del Partito ~ociali- 'La. \ parte-cip-in: furono amnlA'.--CÌ. p<:r ia pr:ma volta nella ,t0ria del <,oc';•'i,nrn i11tern;Lzio11ak. i rappresentanti delle c,r- ;..:anizz:1z•o11i cco11omiclk_ Il fatt-0 asc;1111s.: ·111aimpnrt1nza eecezion:L 1e. e ·1 1111 c<:rt<, sC'11so rleci<i\·"l Jll.:r lo <\ o1gcr•i ,uccc,,i,·., del nHHimcnto ~ucialista. Le or:.;-anizzHzioni tconom,ch<; - eh· fino allor;i {ran<• ,tatt· ,cons;dcralL e tc·- nulc in diffidonza dagli clementi politici. i quali si a-pcttav-ino la rivol11zio11c de:i colpi <li -chcda preparati da una estesi,,_ ~ima rdc di circoli c-le1torali - si impnwro. coll'autorità derivanti.: dal loro imponen\l· s,·iluppo e dal cr'tscentc prc,,1igi 1 J <:i cs~t· -ullc masse. alla attenzione <lri partito. il quale: non potè fare a munc:, <l· ammctttrla da pari a pari al Congres,o in cui ~ clo,·c\·ano di~cutcrc: ;dtrec!i,· delle qnest:oni peculiari al movimr·nt.o politico. dc· problemi intcrc.ssanti dird,a mente la clas,e lavoratrice. Da quella data il moyimcnto sinclacale passa da un piano di infc-riorità e di diffidenza. a un ,p:ano cl' qruagl:anza e di confidenza col Par. tito socialista. La mozione ,·otata a Stoccarda s,i; rapporti tra l'arti10 e Sindacato affc:rma che « per emancipare completamente il prolcraria10 dal senagg-io :ntcllcllualc-. politrco Lei economico. la lotta politica ,. la lotta. economica sono cgu.a.lmcntc necc~ -;arie. f;e l'al11\·ità del Partito socialista si esercita sopratutto nel dominio clclla lotta politica del proletariato. quella d~i Si11dacali si esercii.i principalmente nc-1 <'.ominio della lotta economica della clas_ <e operai? .. TI Partito e i Sindacati han?V) <iunquc 1111la\·oro C!!"11almenle importante eia compiere nella lolla cli emancipazione 1,rolctaria . La mozioue. clolimita10 il campo crazionc di ci,tscuno dichiara che «la lotta proletaria 0 aril la,nto meg-lio ingaggiata e tanto più frull11osa. quanto le: !'dazioni frn i Sindacati e il Partito ~'.\ranno più intime· senza compromettere la neces,aria unità del movimento sindacale ; dich,iara ancora che • è imcre<s della classe la,·or:iLriee che in tlllt' i P;ic,i si crc-ino dell~ strette- relazioni fra i Sindacati e 'l Partito e siano rcs(· permanenti . La mozione prLcisa in scg-uilo g-1' ohblig-hi che rispetti,·ame1He competono alle due pani: il P:,niro e-i Sindacati dc\·ouo aiutarsi e sostenersi moralmente 1'11110 c gli ,Litri nei loro <fo,z; e non devono servirsi nelle loro lotte che dei mezzi che possono aiutare la emancipazione del pro- !etariato. Quando dell!! divergenze di vedute si manifestano tra le due organizza. zioni sull'opportunità di certi meto:ii di applicazione, esse devono tra esse discuterne l'accordo•· Seguono altre dichi::t:ra.. zioni che riguard:ino la tecnica sindacak :-(on si può credere eh<.: possa esister~· 11 ·1·(1ne ocialista 11<·ttamc:111cdifferc11zJ.a- ,a · l'arte scioglie libcranrnnnt le propri<; form,c -sotto l'<.,gida di qualunque regim,·. .\l soci~rsmo ~iova che l'arti~t.1. si immerga intero nel nt!O\(O 1110111dcohe sorg~ c uomo fra gli uomini partecipi dei dc:- stini comuni descri,:cndo nelle sue pas s·,01:1. uellc: sue speranze. nei -suoi paradisi ideali. quclii medesimi della moltit11clinr· 1iella qnale vin e nella qua.le si mt!o,·e cd opcr:1. libero sì, ma sentcnc\onc !e ,·ibrazion e seguendone le correnti. Arte parlligiana? :\' o. e giam.inni. Pot, nza e ispirazioni dt credente per rendere più accetto il pensiero sociat:sta? Ccrtamcnt_ sì. X on si chiede all'artista di dccuparsi e rii f.ar propag-anda delle teorie socialiste. ma una \·iva e colorita rappresentaz.C'n, delle miserie sociali. ma chu egli ritngg-a dalh \·ita s~:!Ssa la gioia e la. bclJe7,za nel!"opcra. Che egli lavori a dimost1arc la nobilt.,ì del la\·o,to e per eternar<' nell'art;~- tutto q11211ot ,·i è di nobile fra ~i1 uomini cl, mac.~luso nei laghi e ~ulk 11101,~agnc. di mag-nifico nei fieri e nc::a \ it~. <lella natnra e che riteniamo siiperfluo riprcclurrc in qui\Jntochè non inl<·rc<~;rno ·1 dib"lttito chcDinan7!i alr,ufucio federale tncomin- ,,i svolge di qntsti g-iorni 1,ìeran11o(e tratta,th·e per un nuovo con. Dal 1907 al 191,. i noporti rra Partito tratto <li lavoro. A1)porterà qmll!ohe àie- e ConLl 'lerazionc 'n lt-alia furo110 into- ,·e pe,g,gioraimento. Ma c'onond.ilmeno •i nati :1lla mozione di cui ,opra e raramcntipo!1:fafi guar-dauo ~fditciosamel1lc nel- te ·si <.:hhc-ro e nri!icarc• delle cliHrgenu l'avvenire. :!l'Ila loro 1.pplicazi0t1<- pratica. Giaè. \,VOii. :-(t•l rc)1S. ali;, Din·zio1t, <·strcmi,ta d.·1 Pro "Avanti I,, i~'artc che noi auspichiamo - scri,·c\·a O~c21r \Vilde - saril 11110\·amentc la p :'1 «loricsa di tuttr le corde sulle quali 10 ;1,irilo ,del prolcnariato troYerà la !'ua più nobile e~prcssionc. Somma prc·cedcntc Fr. 1825.:;5 a. c. La dittaturain Austria ]:I,\~,-.\: Furna~alli C. 2: l,11;ccni Serafino 1: Oliaro GiuH'l•PL' t: a\imi Libero 0.30; Gab1:zzini Raffaele o.~o: C. G:,tlc ltn: o.:;0: I111perato1·i 0.50: :.\ic-,·<•ni Fermo 1: Lucchi P. l'.~O: Usnbelli Ciovanni 0,50: :\{qr,1 Federico 1: :\losini 0.50: l.a Rc;rnbblioa ,d'Austria 11011tcSisLe più. 1.·.'\nstr;a è ora 11112.colonia dell'Intesa. l I Parlamento non ha più nessun <l:•rilt '.l. I Fumagalli (~. 0.03 J~~•,o ,1011 potrà riun.irsi e 1e pc-r « appro- \ art, i fatJ~i del «controllore, che s;11--, l~ODTO: l'oglia Paolo 0.50: 1101,11nate <lalla Sorieti, delle X azioni. G,: ml,crti Domenico o ..=;o: • C1Jrti G-erola.mo 0.50: Luz7..ani {~uc:.,ic conlrollorc_. che arrivC::ra prt::,l<' a \"ic,rn:i.. sarà iiwe 5tito di tutti i diritt: Ci11sc·1•pco.:;o: Lnzzani z~.verio I , \ \';\llZO oicchicra1a 0,20; tliil Parlamento: egli fisserà le imposte, le tariffe ciel le a,mministrazioni pubbliche. 1 •iici Ciu>i ppe 0 ,.:;o: Poggi F. 1 nlf'nopc,li. senza mai consultare il Parla- 1 · C,i;izzi Lotlovico o.:;o: Pog- . 1 _g-iSa\·ino 1: Del Conte Luigi mento. Le dog;ine. le ferrone. e poste e 1 , : 1'0~gi Battista 0.50: Gras-si teie~11f :..:,ra.11110con~eg-nat: a le potc11ze 9,J:i par! ito. non pan·c su fficcnt,c ;:!ar.u1z:':I. il ,·incclo rlella moz·cine di ~1occarda e ,·olle con•:1cr:ira in un patto più chiaro e pii't .;rrct t o l'alleanza della C'on icdcrnziorn~ col Partito. introducewJo nrl patto stesso la ~at)prc,c1Ll,~11za r,c~ì clct1:, incroci"11 I". Riteniamo opportuno. data la smemorataggine che colpi 0 ce il mag-g'or 1111mt·ro. riprodurre le p:irti sostanzi.ali del patto eh, neca la data ciel 23 settembre 1918. « Richiam:ira la mozidne di Stoccard:i del 1907 che in li1v·:i ~cn'crale stabilì le rc:lazioni che deYono :ntercc-di:re fra. , Par'titi politici socialisti e le- orgc111izz;i1.:ioni dei la,·oratori. 1101:chè la con,·rnz;r,. ne cli Firenze dello stcsso anno c<,lb quak \·cnncro fi~s.'.lti i r;ipponi fra il Par_ tito ;.ccialisla italiano e h Confrckr;:- zionc g-en.cra.le elci la,·oro: ricon fc-rmate !'i11dipe11clcnza r la a 11101 omi;,. della Confrd<'ra?.ionc e del Panifo. ciascuno nel proprio campo. affermat.1 doè che la Direzione e la re!ipo11sahili1à rkrati i~i•:fo11v l,t loro propagar.da a, con- ,., ai i,mfo, 1h:11c.n'.c -;ocialisti e procureran,;r, di c1,llaborarc assidu'tmentc al Partiti\ j)C-r 'I r-i~;?1•111~imento delle idealità eormni: il Partito ~0c:a 1:s1a itaiiano e la Co:1icckrazi.-.:1<' ~c:1i<ra\• del 12.v·Jro a mezzo <l<:ile loro lt•)!i"tlim,· rapp!·escntanz<: e c.:o.: per la Di:-c·zion · \ lfani. Ba e.di, Bornl,acci. Farini. Gt·n11,1ri. Repossi, \"oghera. e pu la Confederazione: :\ltohelli, Baldini. Ikllclli. r:rag-:1 Buozzi. D'.\ragon,t, Del Buono. Du!soni t z:rarclini. riuniti i11 Roma nella ~cde della Direzione ck·l Partivi. convengono quanto scgue: I) lo ;cic,pcro e 1<' a~itazioni rli cara.tLcrc politico nazionale saranno proclamaI i e ciiretti dal!a J)' rezicmc del partito. 11dito il parc:rc chJla C'oniedcrazionc del l;l\·oro. la quak·. in ogni caso. si impe- (!na a non <►<tacolarc. r attuazione delle rlel:hc razioni cielia <lircz:~rnc del Partito: 2) lo sciop<:ro e le ag-itazioni di caratrcrc ·lconomico 11azio11ak saranno plioclamati e clirclli <'1lla Confcdcraz'onc. uillto il i,an.:n· della Dirczionc del partito. la quale- si impq:-na. in ogni caso. a 1u0n ostacolare la d,•libc:razionc confederale: .-~) <,iccomc ci <ono qt1cstioni che po,- sono es~erc ·;alnta~l per prcvalentem'>nte rolitiche clalla Direzione del partito e per prc·,·akntemc-nt1.: tConomichc dalla Confederazione. o \·iccn".r<a. e quindi possono far ·'-Org:nr duhhi e· conflitti c1· conJpetc,nza. ,i conviene c-he tutte le \'Ol'Lc-che la Direzione si radunerà ir.tsmebtcrà in lt mpo il proprio 0rrlit1c del giorno alla Co;,fcdcrazio1w clel la\·or:o perchè questa ahhia moclo c1· a,Tertire la natura degli arg-omc,,ti postì ;iil'ordinc del giorno e ckl carn intcn-enirc di diritto. mediante 1111?.~ua r:q,prc~~ntanza alla. seduta della ·lirczi~tll'. \ltrc:ltanto sarà fatto per le sc-<lutc <lei Con,:g-lio diretti,·o e: del Con- <ig'iio 11azio11alc della Confedc-razione del la\·oro: ➔) sc-mprc· allo ~cop0 cli co11sen·a1·e i migliori rapporti f,-a i clue or~anismi. la sc~reter·a della Cr:mfedcrazioric e della D:rczione 'ii l,trrnn-10 co11ti11uame11tc 111 corri~.poncl< nza fra di lol'o . Come c;i rileva. il palto richiama. e ricalca h mozione d1 Stoccarda. Non è trn patto cl; « subordinazioni o <li sudclià&nza . è 1111patLo di «alleanza,. quindi lo_ gicamentc. di eguaglianza,. · Piccole note.d'iriene 1.'ecl'torc !Iachellc. ha. or non è mollo. inclL•tto un couco~,o fra i medie.i francesi. affmchè nel modo più breve, chiaro. completo dettassero le norme clemcnt.:1ri , genera!. di igiene. Vinse la 1)ro\·a il ddttor Dccornct coi consigli eh,· 'itc~1!0110: Igiene generale - Alzati presto. coricafi. pr, sto, nccupa lr 111e giornate. Igiene respiratoria - L';icqua e !I pane ma•11cn!!'OilO la \··ta. ma !'a.ria pura c il >-Oli:~onc- i:1clispensabiii aJla salute. t Igiene della nutrizione - La fruga.Età la sohril'tà ,0110 il mi~lio•· clisire ,1; lunga ,·ila. Igiene d{!la pelle - !.a. pulizia prcscr- \·a dalla ruggine. le macchine meg-lio 111:1.11tcnu!l' fanno più lungo scn·izi:o. Igiene del sonno - Suffic'enlc ri!>O<o ripara e fort ilic:\. 1roppc, ripo,<' 1·~ mm•)lli•cc ,,_ i11clebofoc.:. . Igiene del vestito - V c:;Lirsi be11,~\'UO; d:rc conservare il proprio corpo, col! b. lihl·rt:'1 e!<"• mo\·'mc:111i. il c~1.lore nec~san0. j)rc~en ar:0 il,. og-ni hrusc."l ··a~i~-:011,· di temperatura. I11::ere dell'abitazione - La --,s;. p·ii: t.• ecl allcg-ra Putdc amabile ., fo.;darc·. Jgiene moi.:b • Lo spi,·,, .. rip:is1 11<:I- ',· clt~trazioni " 1 •.· di\·r,ii rrr;te m:t l'~- \' Zl l;;iene intellettuale - La gaiezza fa ~ 111;tr<l'a , ita. l'amorle della vita è la s!l.- 1utc La lri~tezza e lo scoragg-iamen:.o arcc·lc-rano la vecchiaia. 1. 1 F o._:;o: Fra compag-ni 0.-10 tl.cll'J ,,:•es~ elle ganntisrono prc-.stit0 ;\:1·.\11,tri~. Z l.: I~IGO : G i 11 I i 11 t o i,?. c-ri.c-,1a austriaca sarà consolidaL;t. Cn'crn r!i disoccupazione si sla per aprir<:: Tota.le 8.6o 1.- del mo\'imcnto economico !Spellano alla Confcd(;razionc elci h\·oro l quclh ciel e m0\1°me11to politico alla Direzione clt:1 p1.rtito ed inoltre che· i Sindacati confeCompagni proletari, leggete àiffondete I' ".A vanti I., App"'ndlce dP.11' < Avvenire del Lavoratore i> ca parola della co11da1111a contro la sua vita .... prc,1111110:ata C,•dere. Sl' occorren1. lasciarsi profanare t' corrom-pcrc 1na;,;ari, se non c'era :,!tro mezzo. Sl lllllc.: facc·,ano cosi. Ecco: t· ht prcnclt·,·a 1111a~mani;1 t' 111:a rabbi.rt: cli str~pparc. cli lacerare. di c;;lJ't·st,1re c111cll:i,.na 'itq,:d;, p11rit:ì c-,rnak: ,;<Jnl.C si ,..fo~1ia una co"a 1n,l1-ta t ~por~~1. lo. l .'•111ir:L traccia p11\'t.i: la sola for,;c i1, fonclo alla quale fo~,1- po,sib:lc tro1·are 1111po' di p;rce. ' F'EDELTA E il falcetto lucido ,q>peso -alla parei!: semhrava che si pie(f<lssc n•r,o La sua mano tremante. df IT .ALO TOSCANI ~ra meritaYa ,le!lc- sue la!!rimc? dan·ero. lei. il conforto muti,a. la sua giovinezza. 111l1a morta: d1 ,finimento. come una pon·ra rosa abba.n. :.\Ta era Vt't'O? ...ra p1)i n ro il suo cliritto, o donata in un cantncc·o cLi lcfainc ,. cli 1,· imma.ir:11C" del -,cg-i-clta,;o. sogno realtà?. passò come: un lampo 1LClla monotona oscur:tà elci suoi pensieri. l"n lori,·ido. ceco. ed 1111a:-tr;(n:t co11f1:..~sio11edella •"Ila copl1. Lui. lui. il suo destino .... ,·acillò: ~offoca,·a ... - ~e lo a,·cssero chiannto ,111>:1.0.. - balbettò. E la condussero ,·ia. dolcemente. pcrchè quel ~uo dolore impietrito c•~me la 1rnzzìa rnette\·a danTrO pa.ura. - Se non piangt· ... amm:itti,c.c ... -- disse la comare. E tutte intorno per compa<,ionarla ~ per riscuoterla 1111poco. Sc·nza c-ffelto: chè lei $t,mbra,·a orma: fatta lontana cli estranea. in\·ecchiata eh cc 11to anni. con rughe profonde 1•<:<"1,·atc i11 un attimo sull.a fro11te. a.IL tempie. neg·i ang-oli della bocca disfa! ta. ~I orta ue a fango. Eppure hisog-na,·a proprio sci,·o\arci nel fango. Pc-rchè lcnt.am-cnte. lentamente un_a ch:,.o.n'zZjil.mostruosa nascc\·a da quc:l nlt;ppo cli spine. l'na sola imma~ine feroce et1 1,sccna: inflessibile come 1111afracc.:a dli fuoco in .\nchc lei. ~u1che lei. Pcrcht: lei si aa ostin;ita? l\011 ceclcrc. sta bcnt. :'\fa qu:111do pc-r arr:Yare a prendere: il pane bisogna pas,..arc sopra 1111cumulo cli immondizie. ci si ferma forse? La fccleltà clclJa sua c."lrnc: sì, sì: ma. non rra forse più :mporta.ntc la vita di 1111,,.ran mare di tenebre. lui? l-~·-dea terribilmente l11cid;1 " sicura. !.a sua dignità, il suo cuore. il suo orLui no11 sarehhc morti). lassù. se lo 1;oglio. sopra la sa'vczza di lui: questo ,t\'e•.sero richiam1.to in tempo: subito ap- era. vero. questo era stato. pena ~·cr.a ammalato il hamhino. Gli nomini son quello che sono: e guai T,;i ferocia clcll.a <.Orte !a percuot-c.-,·a. le a volerli diversi. halza1·a !'11! pc-tto e.on rfmhomhi cupi cli 1-: poi. in o~n.i modo. pcrchè iar ,conpen,ic·ri e di ,--enc. t,~re a lui la sna ribellione? I.a \"endctt;>.. la vendetta? Era lei: lei che anebbc dovlllO redcre Rec.ide,·e nella gola di qualcnno la hie- e J>.!;:«He. o anca E poi. ott<'lllH<, :o scopo, co11cla111tarc e condannar- . ucci(l<.:re o farc;i uccider<::, ,comparire i11•011111w. s,, ti lezzo della sua _,,rn<.: maccl,i;na :l\···-•e olfrso ~li occhi o il respiro di lui. \ffr:u1carc con la vii.a. !~~ ,·ila (li lui. ,ah·,orlo. saharlo. salntrlo. l'n a.Ltimo cd cg-1; ,arcl,hc- staio ,ah-o. s: t<,rce,·a IL m,111i. adc.,so. arrotava <lc-uti. ?>lravolgc,a l'~-nima e le pupille. - La sua fccleltil, la sua 1rnrczza? ì\la com\·,.:wo fr<'rlck t' q111.11!0 k pesavano: frc-clcll' come i! sudario che for,c a \'volg-, ,·a il suo corpo las~ù: o pcmnti q11,u110 la lt·rr,l ?<11llasua povera, fossa. .\h i era lei. ki cl11nqul' che lo aYe\·a 11cci 'O, allora? J.ei che non a\·e a voiuto offrire roloc.."111':todi se- ste,;;a: c·ome ·,e ci fosse sl2.lo qnalchc co~a. di pin :m,~ortanlc che la vita cli lui. B;i.,.ta,·a cht lt'i a,·e"•r Yolnto ... a tc1npo ... l'11ah! che ,a.cJ1;i0'. ~! a cl11nq11l'per chi Jh r eh l'a.n•,·:1 con- --(.'r\·ata la "'Hé\..p11rczza. ~e l'~li noa tor11,1\·.,., 11011,:ircbhc 1orn ..10 mai più: ì·~ c-o-,era la ~ua kòc·ltà che la ma111c·- ne\·a ,iva. a 1n:1.11g-iarea. . bere. a d0rn;ir,•. 111tnlrt; lu; sa1·,J1hc rima"-10 immoh1lc t· silenzioso per sc:m1>re 1' ~ 011 più la hncc11ccia ciel himho ,ul, ,•,t· mammc:ilt-. 11011 più Il' lahhra ,,; h ,ul s110 cuore. ('IH" c;i ,1ive? che si \'i\·e? Dio! Dlo I che ,u1pi(l,1.ggin,· e cht· "!1orciz1a la \·it:i.... Tutto 11cm. ,t11lLo arido. turto lordo. di sa11?;11C,di schiuma. di fango: mo,~; e ~pitti ner maug-iarc o per g-odcre. Groviglio cli lraclimeuti e di clebolczz<'. tu;n intnco irnio e pauro,c rii !<pini r di maledizioni. E s,,to u11..1;.;tracta bia,nca e lucida: arg-c11la1a come h 11111.;s,,cren:1 come il cic11 fi11m<'che ,corrc,·;l ;,o~to al pac,c h-nro. ~olenne. 1ranq11ilio. E p11nfica.ya e na~c-oncle\·a 1t11te le hruL l11re che la ,~1a rkg-li uomini ~cttaYa nel -110 ;::rembo. l'erch.:• ti1111<p1enon a,·rchhe racc.ol•o ;,nchc lei' E in fondo. 111l<"Hlo. all'ori1.zontc lra1,11nt;uo cii ~kilt' no:1 c'era lior,1.: 11110;,ci11111lio cl; occ-!1i.-tti i11h11tilt <' 1111harhaglio ,ii richi:uni profondi: Su pre,10. prestn. clunqul· '. l):1 11011p,·r<l<·rt· il momenbo h110110anthl' adc:s,-o. E g:tittarc la sita fedeltà fi11"1.lnH·ntt· hen clenlro b lt'rra. percl1è alm<!nO lui la \·ecles,c prim~ che i suoi occhi fosH',O corrotti dc-I tutto. --oFu così rhe la poyera debole donna. c;cnza una. lagrima e senr.a 1111sospiro. uscì piano. piano di casa e si avvio per la discC',t ,-a.<l<;o<;\a·erso il greto.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==