/I ANNOXXVI. ==========~A.~P~·==================--:-c-7-=~l~U~R~lG~0~,~280T~B-R~E=1=9=~=·=====================--:::-=-~-=-- Num. 43. ·-·==== ==- ' Ttldcno 4·l7S SETTIMANALE DEL PARTITO SOCIALISTA ITALIANO NELLA SVIZZERA l ' e t e rna e r,· 8 là,, t a 11· ana hmed.ì scorso I' on. Giolitti nel suo tanto atteso disc rso cli Cuneo. Due discorsi - programma, quelli deU' on. Nitti e d<ell'on. GioUtti; ma, T « crisaiuoli " a ogni costo hanno artu J • come dicemmo, al primo nesstmo A-CQUEFORTI pe.l momento, fatto iiasco. Volevan~ n. r~ e, colp~~ ~ gettito di tutti i pens-a, nel secondo tutti vedono orache _Facta se n'andasse subito, i.m- :nb_it: N°! 1 dtn:-inwsco 110 , nnv.ece, le mai l'immancabile successore di rnetliatamente, senza indugi:). prima 1f"1 e. che à~J tutto f~ p-revedere Facta: molti poi vedono in lui il saJancora che si riaprisse la Camern: ~ ie ~se ~u~re11!,era:1no, gi.acchè lo vatore d'Italia; e questi «molti» questo era - secondo loro - l'uni- !lato d?"Ta meV1tabihnente affroi!ta- sono p.rop.Jijo quelli, che tm dl lo chiaco mezzo per evitare la marcia d:'i re g;r?~' ~ - com~ scriveva JJ.On mavano il traditore e magari lo vofascisti su Roma, per evitare il colpo pur ten ~ Sec~o - ~ per imp;ei{i!i- levano fucilare. Ma anche ora, come · di Stato, contro cui Fa.:::zi. debcle, ~ re che 1 or~ams""1? m~ustriale del già due :inni ta., non si vede altro sautorato, non avrebbe pctuto far ~~e ~~~ 111 ro"1;"ai, 51a per da.re scampo che in hti; :ed egli ha già fatmilla. aiu_o aL isoccupati, pu.rtrOJ)PO desti- to anche il suo gravo prcgramma di E, .realmente, pru-ve .. pe.- L'.Jl •1stan- nati a crescere notevolmente nel ' pressi.mo inverno. governo. te, che ~til « crisaiuoU » dovesse- No Severe economi.e, restaurazione ro averla vinta. Ma pii, ai un tratto, 1 i, Q-ui ndj • ci ùicamminiamo ver- cieli.ailega1ità, J}(Yli.ticafinanziari.a auH vento cessò di soffiar Joro in pop- SC? un d.efici-t di almeno dieci miliar- stera. ooc., ecc.: le so-lite linee propa. E Facta, 11 buono, H patriotta, de• di; e ·intanto l:a; lira è di tanto s-cesa grammatiche dei pr-es~denti di minicise di restare ancora al 5110 post0. che 0~'°:1,ai essa vale soltanto 23 stri, e anche da.U-abocca dell'on. Giope1 suo alt t · tt· cenitesimJ · t·tt· 1 bb' .. t·t " d' r o pa no 1srn~ aveva a;;- • ·1 1 e a! 1amo g,a sen i e p1u una cettato, la prima volta, di formare il I! salJatodr'Itaalia volta. Adesso pe.rò yj è nel programGabinetto, che nessuno ·aveva rnluto ma GioHttti la grande no,,ità: i.I vieni o potuto fomla!re; pel suo aito Ja- L'Italia sta idtmque attrave.rsando meco, da lui lanciato ai fascisti. Ectriottismo si sobbaTcò, wia seconda non solo una g-ra;ye crisi politica, 111~ co per oggn il grande probìema povolta, -il 1Potere, quando, doro le sue anche una grave crisi economica. O- litico italiano. Domani ci sarà un aldimissioni. nessuno volle accettarne r'amai non c'è ohi non Jo veda. Am- tro gra.n._discorso: quello del duce, la sttccessione; e pel suo a•lto patriot- mettono questa dura verità - a co- a Naipoli. E a:llora si saprà quale sa1ismo deci~e di ,restare ancora un p0' lori pit'I o meno foschi - non soltan- rà la soluzione del problema. al potere, fino a quando, cioè, sia to i socialisti e gli uomini 1dell' oppo- Ma: risolvere il problema norn vuol passata l'onda deHe mili.zie fasciste. sizione costitn.zJonaJe, ma anche i dire ,risolvere la crisi che travaglia Qtwlle -milizie, che Facta, questo ministeriali e gli uonùni di Governo. l' Italia. La crisi è troppo profor,da, grande, · questo illuminato paitriota, La ammise, face'!.done un quadro o la borghesia ha già ripetutamente lasciò sorgere e fonnarsi, a dispett_o nerissimo, r onorevole Nitti, il quale, e chiaramente dimostrato di non sadi tutte le leggi, a dispetto di •tutta se pme non vede ancora giunta la pere, di non pote.re colmare I' abi-sso la idìsdplina militare, a dispetto del sua ora. tien~ però sempre gli occhi che ha scavato lei stessa. codice penale: quelle miJlzie, di fron- ,rivolti ,·erso il potere: e la ammise t€: alle quali Io stesso Facta ·e gli stessi conservafori loro amid. cominciano a S'el1tire orrore e terrore. Ci JOrrebbero pa eccShaiarzirne ! Il primato degl' ltaliaiìf l giornali hanno la seguente not;zia: L'Italiae il Mes~ico Scriveva il giornale La Sera• di Milano del 17 ottobre: " Leggendo i ~rnali si ammira.,o nel • Popolo d'Italia» le fotografie della cavalleria fascista; si apprendono nel « Comunista » le n::inne politico-militari per i reparti armati comW1isti... Legge:-ido i giornali - poichè i gi.ornali nostri sono scritti in italiano - si può credere d'essere in Italia. Ma, pensandoci bene, ci si accorge di essere oraJ.nai nel Messico, in pieno Messico, perchè è proprio nel Messico dove ognuno si anna come può e si prepara a, conquistare il potere con la minaccia delle anni». ·Ma due giorni dopo la «Sera» dovevà scrivere queste altre parole: « A proposito della nota dell'altro r,iorno sulla situazione interna, nella quale si faceva riferimento al « Messico», il Console di questo Paese ha creduto ravvisarvi apprezzamenti denigratori che non erano certamente nelle intenzioni del nostro corrispondente romano ». E, tanto per fare onorevole ammenda, il giornale milanese doveva far seguire a quella « rettifica », alcune notizie intorno agli ottimi rapporti fra i due paesi. A questo siamo dunque arrivati! Avendo un giornale fatto un raffronto tra l'Italia e il Messico, il Console di queste paese se ne ritiene offeso; ravvisa in quei raffronto una ,, denigrazione D del paese da lui rappresentato; e il giornale italiano, che quel raffronto osò fare, si affretta ad accogliere la protesta di qu::: Console, e a dichiarar~ che no, che, paragonando l'Italia -al Messico, non intendeva per nulla o!'fendere il Messico... Ah, la granòe Italia, dopo i quattro anni di guerra e i due anni di fascismo. N-eppure i messicani vogliono essere paragonati ad essa! E' tale l'orrore e il terrore che gli stessi borghesi, gli stessi liberali, gh stessi conservatori già proYano davanti a queste milizie, che oramai qualcuno dei loro maggiorenti 11011 esita a di.re ,apertamente tutto il suo desidei!io che a queste orde si 1:>-0nga un argine. E molti di quei mag2.iorenti, se ancora non osa110 dire :n pubblico il loro pensiero e quel lor.o desiderio, non ne fanno però mistero nei cro~hi amici. Così ci vie- .ne assicurato oo. persona degna di iro~. che Lmo dei pezzi J}iù grcssi del giornalismo conservatore itaiiano, _1;a.rlando, alcuni giorni -fa, del fascismo, proruppe nel!' esclamazione: « Ci Yorrebbcro parecchie Sarzan~ ! Parecchie Sarzanc! ». Vale a dire. \ alide ,resistenze, quali i fas-.::s!i incontrarono nella rossa Sai·zana. « Il 16 aarr. si è -riu11ito i!. Con~- glio superiore della magi.stratura. 1:.-- interrnnuto il Ministro della Giustizia on. Alessw, che ha JJro,urnciafo un discorso. Il Mini.stra lw detto che peruume in Italia I1J1 doloroso JJrimafa negli omicidi e che, nei !oro quotidiani rapporti, i procuratori generali denunciano che Ù! confronto C!l J;eriorlo anteriore alla guerra il frt1'c;ro delle Corti d'Assise è amnentafo di dieci 1·0/te. parti.colare, in quanto dimostra come lo Stato italiano - dopo aver tollerato il clisfrenarsi delle passioni - senta l'abisso cJ1e si apre dinanzi a tutto un andine di valori mo,rali e Trupoedicolorein Italia? spi_ritua-U,minacciando nel cuore la E' una domanda che si fa la • Difesa stessa civiltà. delle Lavoratrici », l'ottimo -organo d'!lle Ma, se non siamo male informati, sembra che gli uomini clell' ordin~. llOn potendo organizzare loro stessi « parecchie Sarzane », siano decisi a ricorrere ad altri mezzi p~r ~:te.uri.re un po· i morsi velenosi dclh serpe che si sono ris...:aldata nel seno. Avete letto nei gio.rnali ital;ani gli &.rticoli di comrnen to intorno alle impressioni di certi grandi giornali esteri sul fascismo? Alcuni J}atriotti it,.liaili crmin---:ano ad css~re <:sterrefatti di quei che ali· estero si pensa <lei fascismo,.cominciano a temere gra,·i conseguenz~ dalr impressione che esercitano ali' estero le novissime consuemdÌni « messica•ne » de!i'ftalia. Ebbene. pare che quella campagna antifascista nelia stampa estera sia fatt;:i__ da ... liberal; italiani. Pare persino che ad essa non si.a estraneo lo ~tesso.... Giolitti. 10miliardi i deficit Vero è. tutta via, che, se il nome e Ja lira italiana sono tanfu scesi, ·durante qu~sti ultimi tempi, al!' estero, ciò non si deve soltanto ailaJ diffamazione, che di noi va facendo il « patriottismo " dei nazionalisti dei fasdsti. E similmente, se ali' interno il fascismo è una idi quelle iatture che possono distruggere quanto vi è di meglio e ·di più sano nel contenuto morale di uno Stato, vi è tuttavia un· altra iattura ancora, che minac- -cia le basi vitali de!Jo Stato, della nazione italiana: ed è la catastrofe finanziaria. Il problema del pareggio del bilancio diventa realmente ogni giorno più grave. rf,re mesi fa l' onorevoJe Peano. nella sua esposizione finanziaria, p-revedeva per l'esercizio in corso un deficit idi sett-e od atto ntiliardi .di lire. Miai da allora le entrate dello Stato sono diminuite, g,razie aila grave crisi ~conomica, che, come è Ho ,·ofuto far assumere e registrare, fw detto r on. A!essio, il mcmero dei reati cc;nswnati esclusiva. mtnfe in causa di competizioni JJO· litiche dal 15 agosto di quest' amw al 22 settembre: l;re,·e periodo di riJJpcn~t 3i giorni. f.bbene si perpctrcrouo /Jeu 369 reati sempre a quel titclo, 779 ver \'arie forme di omicidio. 79 per· lesio11i volontarie, 7.J per \'i(,/e11za f)riw:Ut, 37 per apfJicca10 incendio: ill una parola IO rl':ai aZ giorno. Di fronte a Questo ; idcstan,i dllta crirr:inalità, tanto più. gn!'.'C' i;1 c1ultnfr1 su .W:• imputati, Ji;f! sono ignoti, ri<-sce ma,zifesto quali c:iti compiti si:lllo ,-;servati a1ta giI:. !>tizia 1;enale. !! Mi11istrn tw <,· ::giun!o che la ma!!isfrafura 11011 r,110 essc-,-e l' es,'Joncnte di u;: tias'>e, ma · .:g!!r1 su tuflr! come 'i'•-~w;,J de: /oro rc-ciJJrnci contat1i e della loro inclistrulfihile a.rmon!a. Tuf1:J il progrcssJ della leKislazione, ,u•rarersr:, i singoli i!>fif11. t! Iutto 1111 ia1·r;r}.J !ella giu 1is!Jtll· de1,za sta .1 diwostrar.J lo sforzo COl11f)illtO cia!l,! evo/llZi<J;1e 110/itica l' sociale dello S1 : • per SOfJJ)rimere od almeno attc1111u"c le controvc r~ie dEi ceti ùz co11ifsu, sostituendo ad una inrma cli (1rmt;11it1giuridiù7 meno perfetta una frJrma semt>rP J iù f)erfr-tfa. La rnagistm ·· ·:1 è il nobile e cligni. roso aliiere della fnnzione d' imparziaUtà dello :,tmo ;,_ TI nostr0 ..:onfratello Lr/\'Oratore Friulano :::(;':! com_mcnt2.: « Se Vini..: ~HZ) Cioncrt.i -- quc~li che scrisse /f primate. mnra1e e cii-il.e degli ila'fa11i -- a ves~c p0tuto 01e, edere. ne lJ ste,1:leie le ul t:111e Dagine del li!.irt· ove si parla <lell' !rafia futura, lo s:.:ernpi,) J: 0gni libertà e la copia J~; <leliéti a sfo11do politico, che insct11~uma110:)gg-i .1 nostro paese, avrc.:bbr: dovut,J aggiungcrr un altro capitola. quello ~ul primato elcila guerra civile. Triste '.! rJr,;c,w1<cci:.intc primar:"J, veramente, ,:on cui ~li ;ial:an, os:-urano le vicende della corrusca Balcania e del Messico irdente! La cronaca che sopra riportiamo assurge - nella constatazione ufficiale di un Minis.tro - un significato o eca l:J1noBianco lnfatti siamo ad LUIOsvolto della donne socialiste italiane. E siccome Je storia, nel q~ale è ozioso attardarsi truope di colore mandate dalla Franci-i e ctdlarsi_ nell' illusi?~e che I' alta~e- nei· territori tedeschi occupati, si ,;ono na delle rortune pohtJche possa g10--·-fatta quella fama che tutti sanno gr:1,:i'! vare alla nostra Nazione: il proble- alle infamie che vanno continuamente ma pr;ncipc è oggi dato dailla civil- commettendo contro le donne tedesche tà - iir1tesa nel suo alto significato la « Difesa delle Lavoratrici» si fa quel: di rjspetto alla vita umana - la la domanda perchè le hanno narrato quequale sta tramontando nella c-aligine sto fatto: della barbarie. Ne! borgo « Rivara » presso Massa FiQuesto è il nodo che stringe alla nalese vi è stata un'incursione fas-;i5~a gola un popolo intero. allo scopo di bastonare un povero 0 ::,cQuesto nodo mge tagliare. Dive.•·- raio, reo di professare fede socialista. O:·- samente c'è pericolo ,di sofiocazio- dito il piano, verso mezzanotte cirn, la ne, soffocazione che, del resto. è già balda schiera si p-ortava sotto le fi'lest:·e t:n fatto compiuto in troppi luoghi e de! n0stro compagno di fede, invit~,dolo che in un prossimo demani d1,·c1-rà a discendere. Questi, poveretto, intuito il pericolo che correva, pensò di sat\·ani generale. !\essun mònito, perciò, è più che calandosi da W1a finestra e fugge11do p<'i camp~ mentre sua moglie e una 7'ipote mai 11cccssa.r10 del seguente: Giù le d: 16 anni, colte dallo spavento. emette. anni! Disarma.re gli ·spiriti e rien- vano fortissime grida. Vedendo c!:ieil r.o. tra re nell'atmosfera clel!a ci11ilf à ! Solo dopo sarà conce!>sa la ripresa del cammino. Soi1) d•po s<1.ràpos · sibile «vivere,, c!·a uomini, ,Ji,:isi bensì dal contrasto insopprim1bilc dei pa1ilti e delle idee, nn rispctto'>! l'.ella propria e dell'altrui personalità. Quest'insegnamento. che emerge da Lulta la profoncl:t,ì e ,·c1srii:i del!.:J ;,utra fede. ncn ::w,1.11, è pasc-ato, f'éòSa e passerà ,::o'ìlc r a1111uncia;,ionc d,i un'epoca nuova. in cui gli uo11,;n• avranno u: .-:".) C.;; .:o nel!c pi11 a,,~ e •,e latèbre J I loro ..:ucr(::" Dal :rosso al nero RlcclotGti aribalfdaiscista! Mandano da Roma al Popolo d' Italia: « li generale Ricciotti Ga1ibaldi dà notizia in unai lettera cl1e dirige dalla sua residenza autunnale di Rio Freddo ad un suo aiutante dii campo di avere aderito ai! Fascismo. R. Garibaldi scrive: «La situazione interna « del nostro paese mi sembra così se- « ria che •ieri ho chiesto di essere nn- « scritto nel Fascio della vicina Ar- « soli. Così potrò, alla occorenza, sen~ « tire anche il consiglio di questa « nuova forza clie è il Fascismo e che « sta ora compiendo la sua parn- « boia». Alla cam.icia rossa, Ricciotti (;ari- [1atdi sostituisce ora la camicia l!t?l'a. Non P In prima vo!ia che quesrn signore cambia camicia. All, glorioso nonie di Cariliul.di.' r orne ,,iene insudicialo eh! chi 1Ji!i !1· 1 rehbe il dovqre di conservarlo puro! stro compagno non compariva,· ttrio dei fascisti diede la scalata, entrò per la finestra, e minacciando la donna con la rivoltella in mano, violò la povera ~::igazzache giaceva a ter;-a semi.svenuta dal terror-:. Dopo di che rubò un anello d'oro, :ire 16 - unica somma posseduta da queJ:3 fa_ miglia - e se n'andò cantando inni patriottici. Altro che truppe di colore! Come sarà la guerra futura? Ma non ci ave·.ano detto che la guerra, scoppiata nel 1914 e durata quattro anni, ~arebbe stata l'ultima guerra? Invece, ecco che si discute già come sarà la guerra futura. Con o senza cavalleria? Con o senza gas asfissianti? Guerra di movimento, come erano le guerre precedenti, con le grandi battaglie campali, oppure guerra di posizione con le truppe costrette a rimanersene per molto tempo nelle b·incee? Il generale Capello, uno degli ufficiali italiani più celebrati ma anche più àiscussi, si preoccupa già ora di tali questioni e, tanto per incitare il Paese o chi per esso a'd occuparsene, lancia nel • Secolo la tremenda domanda: Come sarà la guer1a futura? Come sarà? O Dio, su per giù sarà come le altre: molti milioni di morti molti milioni di storpiati, enormi v'aiori 'morali e materiali distrutti, popoli affamati e i pescicani che accumuleranno ricchezze col sangue altrui. Così sarà, se la classe l~v~ratrice non farà valere i propri dinttt e la propria forza. Quanto ai mezzi per meglio ammazzare la gente, noi non ce n'intendiamo. I governi, però, non se ne stanno inerti, si calmi pure il generale Capello. A Roma come a Parigi, a Londra come a Tokio, a Bucarest co,m.e a Berna, si spende a mani piene: e un:> specchietto, pubblicato proprio in questi giorni dalla « Società delle Nazioni», ci dà un'idea chiara della solerzia, con cui i vari governi pre-para.no la guerra futura. Per il 1922-23,infatt~ le principali p<>tenz:: hanno già fatto questo preventivo di 1,pese militari: Francia Cecoslovacchia Italia Inghilterra Romania Svizzera franchi 5.236.000.000 corone 3.153.o82.ooo lire 2.6.S6.g81.ooo sterline 167.127.00.:> lei 1.746.218.000 franchi So.930.000 E' evidente. I Governi stanno all'erta. Anche quello italiano, fortunatamente: più di due miliardi e mezzo di lire.... E proprio ieri l'altro il padre Semeria mandava al « Corriere dela Sera » un grido di dolore, perchè per i po~i bimbi superstiti del disastro di Falconara mancano fon<li per isfamarli e per vestirli! Un nuovo decaloio Meno male che ai bimbi d'Italia ci pensano ora i nazionalisti. Leggo infatti nel • Secolo» che quei bravi signori insegnano ai pie<:oli italiani un nuovo decalogo. I dieci comandamenti deDa dottrinella non bastano più. Ce ne vogliono dei ·nuovi. E i nazionalisti insegnano questi: r. Onora ed esalta l'Italia e il Re col fermo proposito di servire l'Italia e il Re per tutta la vita. 2. Onora ed esalta la Bandiera Nazionale. 3. Onora i Martiri e gli Eroi che si sono sacrificati per darti una Patria libera e grande. 4- Onora l'Esercito e l'Annata. 5. Esàltati agli inni e ai canti della tua Patria ... Ebbene, passi per quei quattro pri,mi • onora : sebbene a dir vero, si potrebbe insegnare ai fanciulli ad onorare qualche altra cosa: lo st.;dio, ad esempio, e il lavoro. Ma quello « esàltati • del 5.0 cornandamento ! Quell'ordine di esaltarsi, di entusiasmarsi! Abbia.-no semore creduto e provato e sentito che l'entu;iasmo è naturale. spontaneo, senza comandamenti: ed ora viene quel decalogo dei nazionalisti. Ma forse quel decalogo viene in rita.rdo. Chissà quanti ~ nazionalisti • già non si esaltano se non per , comandamento•· Il siinor Eiseoacher I nostri lettori sanno che fino al 1875 anche i socialisti ted'eschi erano divisi in Lassalliani - i seguaci di Lassa.Ile - e in Eisenacher, i seguaci di Marx così chiamati perchè ·il Partito era stat~ fondato nella_città di Eisenach. Il corrispondente berlinese della popolare « Italia• di Milano ha scoperto, invece, che Eisenacher era un uomo. Scrive egli infatti: « ... due tendenze: quella di Lassalle e quella di Eisenacher, fedele seguace della teoria di Marx ... ,. Ben informato, evidentemente, quel signore! GENOSSE. I messicaninonvogliono e■sere paragonati RIJ-ll Italiani L',l".tro gicn,no il giornaic « La S~·.a., pubbhca,va un articolo di fC'lldo in cui v~rriva posta in ù"iiòevo,la situaz;0,1e in- ;c,rna itaiiana: partiti che arnran.) i loro iaJ<l'ei!)!ii, battag-Ee fra le diverse fazioni, ccnquis,a ed occu-p.-az'one di città. bastonarle, d~vasitaZJioni,i11cen,cl1a,ssas_inii. .. « questo caso - conclude,va r,a;rniooii.st.a- può trovan·e riscontro solraimo nd~fc saingminose lotte mcss:- oane ». Ora 1i:1 su<l~etto gior,nale ha ricevuto una ,protesta del icons,olc generale del Messico, il quanei ,rltene.ndo offesa la l.9lla naz;Ic.n.e per il cctrrfcrontoifatto fra tra s.i.- t.u,a:zionejntern.a ,de'.!' lta~a ie que~la del Mess.co, ,respinge soccanncntc ogni app-rczza,mento den\g.ratorio csprnsso dal ~!O.male. La «Sera», daindo arto della protes,ta iriqevur::i, si atirettaJ a ,cl.are !e più ampie assicmazroni, sousamdo.,i col dichiarare che non era rnelle i•nLenzioni dei:' articolista ,d'enig,r.are il Messico di Clti :ri.Jconosce ,!' opera idi riaiv,victna~cnto •e ra i,.,r.Le simpa!f.a al nostro -paese. Questo PÌS)cain,te fa,ciden'ic... giornalisL~oo-di,plomart:ico ha fatto .di qaesli giorni ·le spese idei più salaci commènl'i. Do- .po la g:u•er-a, c:1e do, eva rialza.re I.e SOTti ,do11a patria a:l' ester-0, ct~po c!<trc a'Tln'i di- i~cisrno, ,o'he d'aveva dar.:! ,1 !ei fa gloriai .del!' a•nti.caRoma, L pò';Lirosse americani gJrote.sba•noe ~i rr~CJ1..{ono denigrati per llrTI ifug,gevole raffro•1!0 ;-ra li ,nostro cd rii '.oro paese! Una colazione che costa trenta mila fr. Le notiziie, che anivano daU'Austr.ia e da:lla Germam:ia intorno alla svalutazi,J.ne :d.iella loro moneta e al1' aumento di tutti -i prezzi, sonp veramente sorprendenti. Talor.a, diremmo quasf, com~ohe, bu:ffe. A V.ienna ncn s.i !C.onosce qu,a,si più il numero dieci, n numero cento; non si parla ohe di mille. Si ,pa.rJa di 1000 corone come da noi si p.arla di UJl ce.ntes:i.JTIO, quasi. E ,press' a poco la stessa cosa si -sta ;aivverando in Ge,rma-· ni.a. Dappertutt•o prezzi favolosi", oifre colossalt Cosicchè a Ber,lino si poteva, qualche temp-o fa, leggere sU!i murt delle case, in un manifesto stampaito a grandi lettere e irr -wvi colori, questa triste profezia: « Trentamila franchi costava una cola.zione a Parigi nelf anno 1797 ! Così aceadrà aru:hiJ da noi, se ecc. ecc.» Quel « se ecc. ecc. » voleva dire: «·se continueranno a spa:Uroneggiiare i repu.bblicani, i socialisti ». Quel mamfesto, dnfatti, e,ra opera dei reazionari, li quadi v-0leva!lo e vogliono convincere il ,popolo tedesco che se il paes!! è stato ,precipitato in -t~ta mise.ria, ciò si deve, non già al capitaitìsmo e alla sua guerrn bensì alla rivcluzione, alla repubblidi. ai socialisti. E per meglio aizzare' il popolo contro la ,repwb'bl!ka, i reazionari fanno giià vedere al popolo tedesco il pericolo che a.nch' ess<,>debba pa'- gare una colazione al ri,storante con la bellezza dv 30.000 ma:rchi, cosi crm1e a Farigi, dopo :a fr.roluzicne francese, si pargavano .~0..)00 trànchi. Orbene, questa storia della cola- 't.;,.., ·E che si d:ovev1 pagar~ a prezzo così ~1~0. sembra a,1p 11 o non esse:-e él'.tro che una storil!la, inVt;nta.ta d~. contro-,rJvoluzionarì frane.::• si 1,er diffamare la- ri\.1·.1zione. .\ 0·trte tu.tto ciò, però. ò inn'. gab1le eh~ '.:nche v'or,o la rivcluzio:~e francese s: ve1ificò in fra,nçia lo stesso fenomeno, a cui a.ssd.stiamo ora sul campo monetario. Nel 1796 il pane di lusso costava 40 franchi al chilo. Si hanno poi notizie sicure che nel 1795 e 1796 una colazicne al ristorante costava circa 1?OO o anche 1500 franchi. Un pa:io 91 s-carpe costavano, invece di un !ra:nco e mezzo, nientemeno che 750 rranchi. Anche allorai cioè, come adesso, vi era Lma tale inflazione di moneta cartac-ea, che il va'lo.re del franco éra quasi tanto sceso qMnto ogg,i il valore _del ma_rco tedesco; e gli « assegnati » della Rivoluzione francese c?rri~ponde:vano press'a poco agli -0d1er111buoni del tesoro e biglietti •di banca deilo Stato. Ma, come ~ fa,lsa e indegna manovra quella degli odi-emi ,reaz.ionari i quali voglàono far cadere sulla ri~ voluzio11e ~ sui socialisti tutta la respcnsabi'1ità del!' attuale catastrofe economica, così sono ignornnti o in mala fede coloro L quali - pe,r diffamare oggi ancorn J·a, Rivoluzione francese - affermano che fu essa a creare, a inventare h r.1ur1era cari.acea, mentre è noto che iJa.nconote ~rano già in circolazione in FraJJ1cia ~ in1:--merica anche prima della gran- -·c ;(ivolt:z1011e. Pro 11 A vanti! Il Somma pnecedente Fr. ,\PPEXZELL: Pietro Nosedia I; Umberto Lotti 1; E. Pjnardi r; Francesco Clerici 1 ; Ra,deane Giuseppe 1; Radeanc Angelo 1; Ca.mpo Angolo r; Pietro Amappi 1 ; Angelo Calzavara r; Ubaldo Lanna r; Michele Marchesini 1 · Antonio Tu rin 1; Jakob Alcle:. o.6o; Th. Hol<enstein 1; Heinrich Kauler 0,50; Hermann Schlapfer o,50; Ulrich Appenzeller 0.50; Emil Haftter o 50 • B ' ' . Stark 0.50; .A.ugnst Roderer: 0.50 S. GALLO: Ca.r,ocari Lor. > 1204,Xo 16,re I,- Totale Fr. 1221,90 *** Raccomandiamo a tutti coloro che ancora posseggono le liste di sottoscrizione cli farle circolare fra i compagni e simpatizzanti e di ri~ornarcele al più presto.
L'AVVENIRE DEL LAVORATORE Nellarepubbplicùpaovedraelmondo La repubhlica austriaca t; la più povera del mondo: ma è la meglio preparata, ai µiù ardui esperimenti sociali. In Austria, ·dopo lo sfacelo della monarchia absburghcse, non esisbe più l'antico i($ercilo fedele al capitale, alla Chiesa,: esiste la milizia popolare, costituita con la proclamazione della repubb~ica. I militi hanno gli stessi diritti degli a.[tri cìitta<iini: sono elettori cd eleggibili. I vecchi° tr~bunali militari sono stati aboliti: la milizia sottostà ai trihun:~ti civili. IL CONSIGLIO DEI SOLDATI. 4) sul passaggio di armi contro i~ l{ussia ; S) sui movimenti carìi..sti per il ritor 1·.t• al pote-re degii Ab-sburgo in Au,tri.1 e: in Unghe.ria; 6ì sulle imposlie. sulle tasse sui cr):1- \:o)Li delle aziende. s1ùlc abitazioni. ,presa a tutte le imprese dt:llo stesso gc:- ll<!re che non hanno contratto di lavoro. . IL PARLAMENTO OPERAIO. Prim,1, della guerra csistc\'a in Ausb·ia la Camera per il Commercio e l'Industria, la quale a'vc'\,a diritto cli pa.Ttc.cipare a tutte le discussioni riguardanti \' introduzione e \'applicazione di Leggi indti:;triali e commerciali. d.iriL10 negalo scmprc ag-li operai. Ora, invee.::, è stato istituito iii tu1tc le provincie dell'.Austria, il Parlamento operaio, i cui deputati vcn~ono eletti secondo b Jcggc sul Consiglio :'\azio11:i.k (Camera <lei deputati). E" una i;,tituzionc nuoYa. la quale funziona ormai in tutte le provincie. La maggioranza <lei deputa.ti è socia.lista: su 130 dcput.ati per l'Austria inferiore. Vienna e Pr0'\·i11cia, i t4 s.ono sociali$ti, 7 tedesco-nazionali. 5 cristiano-sociali. 4 coLe compagnie hanno loro fi-dnciari: i éicluci-ari di tutte l10 compagnie form.ano il Consiglio dei soldwti. Questo Consiglio ha un Esccuti\"o con sede al Ministero dell'esercito. I compiti clC!I Consiglio dei ,;oldati sono: 11 Consiglio dcg-li operai è istituzione s:11· ;sitamcnte politic\!,: è eletto con siEl<·ma proporzionale.. t\ei Consigli d~- 5\ 1cttuali, provinciali, e nel Con5igLio ;;elltralc degli operai la m,tggior:rnza è boria!ista: la minoran,..a comunista è di socirulista: la minoranza comunista è d:- gcussioni. l\el Consiglio degli operai. sor•a'.:s{ e comunisti agiscc110 di comun•' i••~c,'rtio: wcialisli e comu11isti si son:) l:c,•,d: uniti in tutte le azioni del Consiglio dcgLi operai. r,· l'imico paese, \':\11munisti. rtri1. in cni funziona veramente: il iron1) Sorvegliare tutti gli acquisti per i ,;o\da.ti (derrate. veJst:.arlo. ie-cc.). 2. Render~,i in 1tc:rprcte presso i~ Comando delle richieste o delle proteste -dei soldati. 3) Ricorrere aJ Ministero qna1tdo d;aJ Comando non si hanno I<! dovute sodd1i;fazioni. 4) Esaminare tutte le que"1tàoni ri,guardanti la milizi.a e concretare i1 c\;a fare: orario, sala.1·io. sostentamento della fan1iglia. ecc. ecc. I mili6 sono tutti yo\ontari: in Austria non c'è più obbligo cli leva. F.ssi sono quasi tutti gli opera.i industria.li •e \a loro o,r,g.anizzazione professionale è adererute aUa Confederazione generale del Lavoro. I militi sono considerati funzionari dello Stato: hanno diritto al mantenimento completo. ad un salario fisso anticipato. ad aggiunte di salario, -a seconda del numero elci fam1liari. Ripetiamo: milizia co.mposta di o~erai industriali aderenti alla Confedera:l1one generale del lavoro diretta da socialisti, - cosi come gli opera.i di tutte le altre categorie di lavora.tori. . IL CONSIGLIO DEGLI OPERAI. A fianco del C'ons'iglio ·dei soldati è soi:- to, nella repubbbica austri,aca, il Consiglio degli operai. , . Al momento dello sfaccio dc\1 Austna pochi, tra i solùati rimpatriati, .csi·ano or_- ganizzati: tutti gli operai erano pcrplc-;s;_. di-soric:n.tati per il rapido succedersi _d' o-ra vi avvenimenti. Che fare? ~• Co11tc- " derazione generale cte'l Lavoro poco potcv,,. allora: era troppo debole. E pure ui geva raccoglier-e in un unico_ grande orrrar.ismo tutte le forze operai,c senza dì;• r;zione cli ten-d'enza, per evit.arc il ritorno della reazione, per sv.elntare le _insidie dei carlisti. Ecoo. allora, Fcden~o Adler ideare il Consiglio cieg-E operai: si colSIJ~tuisce nn Comitato. si compila un programma d'azione: in ogni clistrett_o della mepubbl-ica si istituisce un <;onJS1glio · di.s-tr-ettuale; ogni Consigli_o _ru!!Strettua'Le elegge i d.elegati al Consi~lio provinoiaile; ogni Consiglio provinciale :l!e?- ae i delea-ati a\ Congresso d,e1 Con.siglio t, "' generale degli opera.i. I compiti: del Consiglio distrettuale: attuare prontamente le disposizio11l 1cDel Consi~lio gie.neraq.e degli operai, denu11izJare to strozzinaggio, !:a. speculazione. la frode, _co,1troUando i mercati ed i negozi, evita.re ,1 trasporto di anni e di munizioni in paesi ,reazionari,- interessarsi del proh!cuia dcli.e abitazioni; del Consiglio provinciale-: ;ntervenire presso \.e aiitori.tà per sostenere i progetti, le aspirazioni dei Consig\,i. clistrct: tuali, con riguardo sempre agli intelress1 rie.Ila generalità dei lavor~tori; . del Consiglio generale: esammare tutto le questioni proletarie, di car.a.ttere politico, cconom,ico o sociale: _concretar: il da fare per la soluzione dei probl,em1 intercssaruti la. classe la voraUr.ice. Il Consigl,io degli opera.i è il fronte unico in oper;1. in azione: è l'espressione vera cieli.ai classe sfruttata: è l'organo riconos:ciuto da. tutte le organizzazioni rivoluzionarie <leL1'Austria per le supreme clec.isioni. Dalla sua costirtuzione ad oggi. il Consiglio degli operai. presicdut{) dal compagno Adler, ha preso chiara, precisa, risoluta posizione: 1) sulla trastormruz.ione ,c:llel\a 111i\ 1 zia popolare in miliz.ia del'lo Stato; 2) -sul su.ssidiamcnto ai disoccupati; 3) sul boicottagg-io all'Ungheria di Horthy; t,'. n:•iro dei ,ni•:oluzionari. co11 risultati fc,01!di .. I CONSIGLI DI FABBRICA. Ì'\ l·lia rC'pubblica austriaca, a fia.nc'> dei Consig\S dei soldati e · dei Consigi: tlcg-li opera.i i'.trnzionano ottimamente i Con$.igli di fabbrica, costituiti con lcg-g,' del::) Stato, secondo un progetto dei del'lF,,t: socialisti. ::c,-ondo la legge. i Con.::.igli cli fa.bl,r, cc1 o di azienda, s0,10 chiamati a tatclarc. !~ :i;piraY.ioni culturali, economiche e so. ··,,,•; degli operai e degli impiegati. I Consigli di fabbrica hanuo il do,·cr,:- di i,1vigtilare suU'osscrvanza dei contrarti co·\Jcttivi di la,·oro; ·di agire d'accorci<; ccn i Sindacati operai e padronali p~r ceimplebre o mi,gliorarc tali contratti. Nelle fabbriche, nelle aziende ove non esistono conitratti collettivi cli lavoro, i Consigli di fabbrica, d'accordo con le orc:«n:zzazioni. professionali. hanno \"incarico cli g-ettatrnc le basi. i\'"on è possibile alcuna 1·cgolazio11c di salario pci singoli senza. il consenso dc: Ccr.sigli di fabbrica: nè modificazione alcuna del salario. • T Consigli di fabbrica dlcv~no prcte,nde1 t' la Sitretta osser,·an.za dc:Ue leggi a difesa d:ei la,·o,ratori: assicurazione di 1:ialattia, d'infortunio, igiene del lavoro e attrezzamento de'lllc fabbriche I Co1tsigli cli fabbrica. hanno diritto <li esaminare la lista <lcl!c paghe e cli conlrollare il versamento dei salari: hanno diritto di 1,a,pprescntanza in tutte le isti1.uzioni a beneficio degli operai: abitc. iioni opcraiie. fondo pe·nsioni. Cassa di !lssicurazionc, Cooperative di consumo. ()CC. Il Consiglio di fabbrica ha di.ritto di oppo,rsi al licenziamento di operai o di impiegat,i per ragioni pc;l:tichc. Il Coni;ig-lio degli operai ha diritto di chiamare a seduta l"imprenditor-c una volta al 1neso per trattare di tutto quanto riguarcl!a l'andamento dell'azienda: il Coni;~glio ,di fabbrica ha anche diritto di chiedere iaillo imprenditore copia dei hila11ci.. :'\clic Socic-t,ì per azioni; i Co.nsigli di fabbrica hanno diriitto cli delegare ch10 rappresentanti nel Consiglio cli amministrazione. I · consiglieri di fabbrica restano in carica un anno. durante il qua.le non posrnno essei· licenziati, salvo che per ra,. gioni di moralità. I Consigli ,dJi fabbric.1., in Austria, esistono in tutte le Ìlllipresc grandi e piccole e funzionano con grande vantaggio <l'egli operai e degli impiegati. I consi,g-lieini di fabbrica sono per lo piLi anche fiduciari dei Sindacati operai: quindi. il più grande affiatamento ed il p1u stretto rapporto tr.a i Consigli di fabbrica. e i Sindacati. GLI UFFICI DI CONCILIAZIONE. In ca.so cli divergenza tra Consigli di fabbrica e imprenditori. interviene. a richiesta degli interessati, l'Ufficio cli conciliazione. costituito da <Operai e da impren<litori in numero eguale con presidente un giudice dei tribun.alc industriale. I compiti degli Uffici cti conciliazione 501!0: 1) la soluzione delle vcr.tcnzc tra Consigli -di fabbrica e imprenditori; :?) la registrazione elci contratti collettivi di lavoro, dopo la quale questi con~ratti acqaista110 valore ,eh legge e non poss:ono, quindi. cs.scr modificati in peg- ~io; 3) l"estcnsionc del contratLo collctti,·o stipulato per gli operai di un:i. im17 Appendlee dell' « Avvenire del Lavoratore,. IL TREBBIATORE Commedia cli NATALE VILLANI FtR1Ali~OE60A. - No, CairJo, ecco i'. 1!Juo 1n,e,,non è 1v~t1a? .Anahc e ,n:01~,ho p:r, emrooo.lìu U1la,i 1.9~1TI))re,areicl:u:to ah\:. ,Ta .milioni, a1nio1tc ise :so110 1pmr.ero (Fr.ainfe!l.iciltà CO!Jl!SilSfiesse,netll.a rt'Jo~heq.,za co- 1cescai ,gili aaaainez21c1J i ca,peali). DimllTl/ltn,que aioounniULaJ'.ia; .e 1}C,r ,da-rei a tme unelo 1dhe uni rvtu,oi 1be,ne; IJ)erahè ,no,1 rill seinrso !dii ,qucis,hé!Jir'iiccJli'C!Zza, hai airri- ane (,o 1di'ci ? ischia.to. ar,riiso'hiailio.E ,JJC.r ·1u1 ,po' t'è f.RiAiNC6SOA itjoqrr~e se mispan1dicsse a11~da:ta bene. Ora ,lai 1ionLuna ti ha 1r-calmE1nLe a1d lllln lbaimbin-o). - Sì, -v10Tto le is~lHe ,e 1tu v,edi butto ·nero 'b,mlbino, •sì ,ohie rtli ,v,ag:,:-o bene. Che 1e ,bi dàt alfla idisDelrlaJzian,e ioupa. Ma ~dele ·bi 1sialbclillto in mCinte aldc so .... n:>,enahè non pensi ~nv,ece ad ,un' aJLtra CA1RIIJO ,(arlifer.r,ando1a quais:i bmtathncn- _gioia più .s~aur.a, •più durcvOf'e., più ,te ,e 1cosbri11ige1~dola a ,iìiissa.n~o,negli oi.es.ta: 'La gioi,a idi l,aiv,ona.rc,.di ,r,ifarre ,ocdhi). - No, ,oosì: g:ua,ndarm'i11je&,1li ,cdl [~no :la ?Vita vora .suHe ,r,oviine 1oaoh.i 1c ldimmi dhe nni ami vc.r,anncinlC!1i ,q,u,ebl':al~na fi~Hzia ollie. un ,aolpo ,di te id' .aimare. ,verlbo 1 è ibaistart:o .a ,urnv-0~g,ere? FtRIANOESCA 1G11011 iAttò; non sa ,mentiC~LO ~idd~ce). - .CC>me dici -bein.?. ,r,e). - tA!h:i.!Mtifai male, {)airlo. ,Fmnce.s.ca! Come idov1rebb' essere C.A!RLO ,(l,asciait,dola ,annairn,mentc). ·~Ila C!a1Yita tjeJdiik:alta ,con, te (ia\b- Hai !!{ià rr'.i,spO.sluo. I ,buoi oociti hanmo ii.JraiocGund:dJra). :Rerah;è tu ,mi vuoi lb·e- isi,ug,g!1no i 0111',1cci ta Lna booca s'è .aeca Gino anco U compilo principale del Parlamento operaio è di concretare le proprie ,·cdu1c ,u tutti i progetti di Jcggc di ca,rattcre sociale od economico che il Governo c i Partiti presentano alla Ca.mera dei deputati. :'\cssuna legge. dunque. riguar, dame La cla,se lavoratrice può e.s,cre appro,·ata cl:tlla Camera dei deputati s.::11za ,l\'Cr ~cnlito prima il pcmicro del L'arb111cnto uprraio: quC'~to Parlamento ha anche il diritto di prcs-entarc alla Camera dei deputati progetti propi-i e di prendere iniziative per la cultura e per Ja di- (C'~a socia.le dei lavoratari. TI Parlamento operaio t; sostenuto con con.tributi ~cttimanali di tt1tti incListi11\all!Cl!tc gli ope.rai. PERCHE' GLI OPERAI SONO FORTI. Cosi appiamo pcrchè i la,·oratori clcll'.-\u..;;trra sono iorti: pcrchè in .'\11stria non è concepibile la rcazicmc violenta che domina in Italia. i,1 ungheri:1.. in Iugoslavia. in altri Stati. La Confederazione dei Lavoro in :\ ustn:a è potente: essa ha un patto cl"a\- l"canza col Partito Socialista, che osser- \'l con disciplina. ammirevole. l;a Confcclerazio11c dt11 Lavoro cd il' Partito socialista possono contare ulla fraterna solidarietà dei Consigli di fabbrica. dei Cornsigli dc~li operai. cld Consi):tlio elci soldati. Tutti qu..:.-;ti organi;.nfi operano in piena concordi:i, mediante un"a.rmonica ccl organica distribuzione del lavoro, per c,ffetto della quale tutte indistintameme le forze vive del-la classe laYoratrice sono messe in pieno Yalorc. fn nc-.ssun paese ciel mondo, l'organizzazione elci la\·oratori è così compatta. cosi salda. come nella rcpubbJica austriaca: anche le Cooperative di Vienna, fino a ieri disunite, hanno costituito ora il kon,te unico ,d'ella Cooperazione con grande vantaggio della Confederazione del Lavoro, .del Partito .s-ocialista. elci Consig-Li di fabbrica e dei Consigli dei 5oldati. LA LEGISLAZIONE SOCIALE. L"a.zionc accorta. risoluta deLla cl.asse lavoratrice ha recato anche grandi ,·autaggi nel campo della legislazione sociale. Con i Consigli dei sol<lati si è <lecrcta.ta la fine del ,·ecchio militarismo au- ,;triaco: con i Consigli di fabbrica. s·;: '.tbbattuto !"assolutismo cleg:li imprenditori; col! il Consiglio degli opera.i s"è costituito il fronte unico ,rivoluzionario: con coraggiose leggi s'è assicurata. ai b- •ror~tori un'esistenza meno [tribolata. In Austria si hanno per regge: 1) le otto ore di lavoro per openi e per impiegati; 44 ore di la\'◊ro la set':- mana per le opera.ie e le impiegate: sabato in,g;lese; 2) l'a.ssicurazi•one pci disoccupo.L:. gestita <lagli Uffici dei Sin<lac.'lti; a qn<:- sla assicu raizionc cont,nibuiscono gli operai e gli im1Jrcnclitorj: 3) l'Assicurazione di malattia (,en·izio mc!c!lico, medicine. ospedale, sa:i«torio, sussidio giornaliero) estesa anche ai fam:iliari dell'assicurato: 4) l'assistenza medie,~ ccl il sussi,Lamcnto alle operaie in istato di gra,·ir;·,,•- za. per cl'odici settimane almeno: sci ;•:-ima. sci dopo il parto: 5) ,\'istruzione profc,ssionalc obbl:gatoria c\u,rantc le ore cli lavo,ro agli apprendisti. secondo 1m contratto cli la ,·orri. il quale stabiJisce tutte ,le con-.Fz:r,ni rl'apprenclisag-gio; 6) i permessi csti~-i: per gli 0pcrai. 1,11,0settimana dopo il primo anno, c!:ie porrJ. por .aioausar-e lllll dolore ìisioo dtc ,n,011 rdov,avi 'SOt]bnc, ,ohe 11011 hai sentito, ·pcr.ohè gili .sl,é:Jit\Cidic.Ila ipas- ,<::ione;~11oltese brutali 1110n;fainno male q1uM1cCLso.no rica11n1biaui (1mo,·k111C1,- bo idi ,protcsr.a da ,p.airoe !CliJ-'ia,ncc.sca). No. ,nqn PT,odcistamc, ,Firantccisca: non LSaroslòi o~),tce, 1pe111cl~è non sai mcntir,e. 'lì11 imi Juaii ·sposato ,non peincltè mi •v0icvi bene, ,ma rper ob'bC,dir~ a,ria l\~Olo.ntà ,cI:i ,tu10 1Pa1dne. 0,raJ ,yomr,est i 1sah'la!r•l1'1,Jcio.n la lbua ,pieità. ,Ma io 111011 v;og~io La .pidà ,dr mcsisuno, ,c,~p•is.ai? E fan Co 1me111 o ,lai lfiua. I o 1cl,iiir.on,t e a te •mi ,sem/tiV10IQ1tlalahe,cosa ,fi11d1è po1tlt:w•o,aQ\lrfurftl ,d'io.r.o Cid inebbriarti r~i mrcalJle,zzai. Ora ,n,on ho più nulla e ,11011 I o posso più ! E sQrvf,o tu Ha lia Y ani- ,tà 1deiL::,sofOTzoche ho faltto 1pc1· rrn 1 - iq,uista,,-,.t.i. FRiANCESCA. - Cair,lo, Carlo, tu 1101; sai quello che t.:ici.... OARJLO (.oome segut:m,do un per,&iero). - !Laivornne! E' prMto ,detto. Brso1gnrn SaiJ)C.r larvornre. E bisogna a.-.-ere ·-·-··-.·..-··...:=.:===-==·-··::::····=-::.:·:.:::=::::.::=::..::======-==== 2cttimanc dopo i! quinto; da due sctlirrnnc ftna a cinque settimane per :;li ,,r,- l)Ìcgati. E i salari.? l ·cr il sistem;i. del caro-,·ivc:r,:: ~.-r:,:,- ;Jato dagli operai, le condizioni c~r,1·,0111i- .-ì.c rlci favoratori d' ,\ astria 11011 ~,,.w a i- !:il to infcf'iori alle cond'zio11i c-co1r.1111-:h~ ,;~; h1·ora1ori d'[talia. come: ::,·•:, r, 1J1c11tendo. a -~criscc. 1,:· ora allo studio una propost,1 tki e!<. putati sociali"ti per creare un unico i,titulo per I,_; .\ssicurazionj di m:ilattia. com'è stabilita una grande ,Lgitazione per e,·itarc che i C"risti:rno-sociali al potcrt.: deformino \'assicurazione di ,·ccchiaia. d"i11validit,ì. per le ,·c::clo·n: e per ,,-\i oriani. ,.. :\"ci movimcnlo cli clas,c in ,\ustria 11011 e·~ sosta, pcrchè c'è grande fraternità e ~cniale cLivi.~ionc clc\ la\'oro. pcrchO:: c·i· disciplina ccl ossc:quio ai cldibcraLI dcg-.ii org-ani,mi centrali. fl prolet.aria10 clclla più po•:cra repubblica del 11101,<loclà. in quc t'ara tragica. mirab:1<: c!-<:mpio di coscienza e -di ma1a,nità al proletariato di tutti i paesi del mondo. g. p. Perchleèacciaiearmieericane ~levano t ■alari dPI 20 010 La stam:pa c:1:pìt,,~l:sla ,p-thbEcava .una n,oJizia ,ohe taceva n1ì·e:ccdcrs.: da titoli a ~rossi caira 1ut~i .così ,concepiti: « Tre );'ra,1tdi acciaiierie aurrnc.ntano del 20 per cento "i sa:hri », ~ L'.anriunz·o ·-c1~11amisura aàotlata, d1e avvanta~e.rà 300 mila 0pera'i, .g,ent>ra ,sorp1·csa -del Distre.t,,o IFin~nzi,trio ». « La Uniteù S,ta- ;,eis Steidl Cor.porat:011 è al:a testa idei rnovimcm1 t.o », «La icaiusa è <la a.ttriibuiTsi aJila r~dhlosla d1 anano d' <)J)Craccl aJ- !a r'preisa 1 dogli aiifarJ nel!' .iuturrno ,._ La nc-tima, ·cna ila · egue:nte: « Tlre •gn-.aindi, 1aaciaie;rie ieho •:.m.JYie.,. ga•!ltO •Qu.asi 300,000 opcr.ai ,winunzia.110 un aument·o idei 30 por cento SlLi salari. P.romoL1•,ce {! S~a-ta 1:a Unite:d States Stcel Conporair.ion, seguita -ben presto dru'.la Midvale Sbc,el e Or,<lance Co. e ,cl.alla Y.01mgs:own di Tube Co. I mo:jvi •si igr araino. La notizia ha ge-ncraio sonpr,e,sa pcirch:è le ::l.!ire i11d:1strie tenéono a,!la 1rid11z'one, a11zic!!,;: <l!faume11to ,dc.i sailari ». 0l::g-li ultuÌ1i mesi. sotto l'it~il'.uenz.a ,d~l g;r.ar'de sciope1ro .rn:~:,e,rario, iì rnalcont,~nfo r.:ceile a.::v·aie,-~,e a,;<!ò cres-cenclo. Non tutt,i sanno 1ohe lo St,~: ~I"rust è og,g,i la sola ,girande 1 cor,pora1zione al mondo ,che impot'(ga ,la ,gio11n.ata tli 12 ore ,d,i la vor,o .ed .al ceTlitin:a:ia,di migili.aia d: opeira! la se-tfii:main,a ,di sette giorni. Colla ~Jnolu111ga2ion:e ,del;o .sciopero m·,ncr.ario. ,è 1dr.t.tr.ale d1e i ,me.talturgid pe»-usino di or,ganizz.arsi e ~-: ope-ra~. La lcro t:i!bima baittaig,lia ,ncm è ,l}e.ra,n-co dirne,111tica,ta. 1E il1 2Q pca· .cento idi aiumen:to? A questo prqposit.o tQLtanti sa1tno ohe 11egli u'.- trmi 1due 1aim1i l,o Stecl T,rus,t lta fatto pa.reoohic rld:uzioni ,nei sala•r-i dj 290h00 operai? Nel 1 1908 P.<a iU. S. S. Co. ,impieg,a;va fi1;0 a. 8701000 uamini. ,l11 q1rel ,tern-p.o -i•l sif.Jairio più etavaito ,era odi 47 solidi iailfora, e J)O:dhi peircepivaino cquest,o ma-ssimo. ,Il 16 ma_g-.g~o 1930 Jl 1~r.11stor-clinò u.na 6duzi-one <lei 20 per ceinto e -due mesi dopo, 11.cl lug,lio, fu ,cJini:nMo I'« ove.rti:me ». • è 1baista. rii 19 ,di ,,~g-osto 1921 fo a-nnunzia:ta una r.mav,a 'l",iduzione, .questa -voHa a 30 aH' cm e 'a tari;r;i è a11cora ~n -wg,ore. Ciò signiica ,u,na ridu7,i-one gen.e:r.ale idi 17 sohdi aJl'-Oira in idue .a,n11.i.L'1ait1m~nto 1de.l 20 per ce:rrbo pùrtcrà i,I salla-nio a 36 .s,o!di at·-ora, ohe ra-ppreseinita sem__nre 1,l ol-di aneino del sa.- 1.!ir:,o massimo .sino al ,ieb'hr:i.io 19.30. V'è ,po; 4m·a1t11a r,ugiio11e .per l'aumc<rito. 1L,e Jc.ggi 1dch"bmmii,irazio11e i.mpeidis-:co-n:ol'arnivo ,di 1lrra-ndi imaiSse ,cli oper.a.i eur,opei. IOiò ma. ,!C'1meire dte molti opera• 'S~hiaivi .dcfl'it!d11s'bria clcLraociaio pcs.sano ioercarc 1hmpiEìgo ;,n ,altr.i ,cam1)i. E" 1~robatl:hle dhc un.a nuova compagnia d.i cni::;ainizza1zio11e ,e ,di nuovi sci-01}erri 1 ctc-: ,meta li u.rgi10i possa rv011',re i-n,iziarta. ,L"a\htb~l:,e1amnen~o ,dc.1 ZO ,por ce,11.to 1m11 0 dhe ,u.no .sbrava1i;cnnma per calmare la 1i.rnoquiDhczza. 1delle ,m~se od impedire \;li llllCV•O sciopero. ~na 1meua ,da rrag:g,Lunger-e per trOlv Mc ,l1afiorza .di 1V1oloi:rtànecessaria. a tiren1?a,cinqnc .anmi... ,(oon nn ,nL::o forzato). !E i 1mic.i wmici ! ·Chissà ,cc a ,d,ir i11!1 no i n11·1oiaimid. qua1ncfo .sa1lranno... ~si ade 1llll ,numrnre nel1\e stcl!nze a s.i11istra). Ohi è? Chi è? EIMINOESOA. - Nossn110. Clt,i vuoi -ohe sia·? Sairà li ,ba1bbo ,alte q•inca a. Non fa.r.ai ,veidere così ,a:bbatltut,o. CAJRILO Gcaativ,o). - Il 1baJbbo! M'ha fwtro un hci'. r,c.ga,lo .anche ,lui. Quello sì éuv,o,ra 1frmte ,di; rrn~ìcni. Cosa far:1 a,dcsso, ,q,uainclo ,dov,rà ,slo,ggiar,e · dc\ ques!io palaizw, ,dav1c ,si ,trovava. così •betije... iP,enchè ,clm1re,mo ,a:111dc1Jrcen,edi qlli, ,lo ati? ,[ cncditori, Oa b.ainca l))ren- .c;orammo l1utto, ivcnideu-,111111it0urtuo e ci 1buutenainno 19n ,una istraidJa. Alt, è or111rible... è or,ribtl-c .... SORTO.LO 1~dal 1di dentro co,n voqc allCigna). - Sì rpuò ? CARLO {.ìralbl::fos.a,me.nte). - No. ,FfM1NCESOA. - Autendi un mOJrtento, ,papà. La''vittorida,e,ifascisAtbi basso ilfalseontusiasm nellael1zloanlmmlnlstratl,e delPolesine i;:scisti ca11ta.!) , ittùri:i. I lann() vinto, stravinlto nelle eleztorli amministrative Llel Polesine. Quasi tutti i Comuni, dianzi socialisri e pwohri, sono cad11ti nelle loro inani. Eia, eia, alalà. E" vero, purtroppo è ,.ero. Ed è vero altrcsì che le astensionj dal voto forono relativam.enre po:llc, o almeno non molto più frequenti ci1e negU anni preCef{lenti. Già, già. è così. Ma conte può esser.e così? Oh, la co.s,a è spiega:biJe. spiegabi1 is~ima. Parecchi giorni prima delle elezioni, i fascisti avevano già cominciato a giraire dal!' una ahi' altr:i casa. dall" imo ali' altro contadino. « O tu vai a votare. o ti bastoneremo, o ti boicotteremo, o bruceremo la lua ca-sa.'il tuo fientle. o sgozzeremo te e la tua famig;lia ». E andar a votare significava, già si capisce, votare per i fa.scisti: giacchè altre schede noJJ si potevamo mettere nell\m1a. Così si spi.ega come in parecchi luoghi l'affluenza alle w·ne sia stata quasi egu.aùea quella degli anni .precedenti. e cos_ì si spiega la « strepitosa vittoria» dei fascisti in quelle tenre, in quei Comuni, g!à cc-nquistati al Socialismo. Ma così si spiega anohe percl1è i fascisti vogliono le elezioni generali politiche. Elezioni del protezione d~I .ciallo. manganello, pretore, del con la mareSi provino però i fascisti, si prov.i-noa rispettare la vita dei cittadini che vanno a _votare, e poi ved,ranno se il socialismo sia morto. se i sociaJisti siano st-ennlnati. Vedranno clte sotto le ,ceneri d.:!lle Cooperative e delle Case <l-el Pop )b da !ero distrutte arde pur sempre, inestinguibile, l::i face del Socialismo. _.z &:co,r.,do ( crpiri:i;Qn.e tP,Ulbbkca. corre nl!e, il' lillcCtdf ,è thu.cno. a ,tulto. Esso ec:::ita, !.'&socai'ma, ,esso rer.:<lc forti al J11vo.rro.a, ,r!l}ds.a·11e ,i -n~i troppo ie.si, rcrice co.r,ag:giosi ,e mor:daci aiiabi.ti e scnSJlJ°li. ' Scc-c.n,do il JJCThSie-ro dei più l' z(coO'ì è iJTI,dL"'1J)CJI:.sab.r:,!,e,cir ~a v~Ea e per il so;•:w 1 :-:' r ,mi,~o dC'JI' tr0mo d-i '.;iC'.r,no e 01 si-o;tJte ! ! ! · Diff"lciì:.c-cei~a 1ro111pe,re -,~w.;'.::i prC,g-iudizif\ mosnr.aine a'. laJvairate:re cn?: 1:1 ~ua s1c·f~ reispcrilcnza o:ò che da tempo 4i:t 11ravaito r e..spori.i,m;e.,~to s icnbifico ohe cioè J' éllloool 11~011 accresce ma d.jmtnui- ~ la sua a'tJtruuda-.e .ail iavaro. La JJrw a fal lùsce spe-s-s-0 percJi-è gli esperirrnantj 'SQ"no,br,e,vi, n-on con,ra:lati. c. F.10pram1t,toperd1è ;non sono èorJ<i.nlti V}l,- llre,dt-varroonne. 1~-'La. -è a/llCora un minor ,1rr.ia.tc,dh/e ropenalio iscrupi q,uel tanto ,à.i v.:t:a oltc egli de.ve ,vo111Cl,fme ail daliore ,di .!.a.voro. U p-ogigiia è 1nhe cgili :aibbassa con l'a;kOOf'. il v at1ar,e~elllc Poehe crr:e che. 12/PP<lirljengon-o a J11•. . 1i! -breve ,nC111~JC> rd<:fl,ripaso, Le pOdh,e c,re n.:IJl:e <ittall coosa 1i La.vara.. sQno queYie Je oo~e 111-alble{Jtlla}iegili è tUomo, libero e éi!Klipan,de!lit.C. Salo Qtici: temJlo .aipparrbìene p.rcwrjo a 1ui, a!Ua SU"1 ifa.rnrlgiha, ,ailla. sua das.se. Ouesco è il !Sdla tempo che ei~i può ,d.eiliaa,re alla ,sua is-truzi:onie,aF!a s.ua iricr,e::1.zione, alma or,g.armzzazione <li ,mestieme, .aiHe <iucs.tioai ~:itli.cl1e. rLa speranze n,cffaiv:v;enirc delLe classi ,fia,v<>.rat"rici ri-posa •sulla! 11.aldica;~acnuta•zòone •dei oonvetr:i. Peir.c·ò ,r,J i11iù g;r:a,n,dem-emico djel popoi-O è ichi .ro-v,ina quiesite mentJi. eh.i -fe indebcl:soe ,ILe!I ~aro amtere fun-zion~te. .Prirn o 1niarnioo: 1I'alco0tl. Cli operai ,clil-co110: sieai,za viirto •tle-S:s,una ,gfo'-a. Bbbe,11,c, :,e, os-o ~:nne: « -la: atas- ~e o])'eiraia ,ttan llua p~ior ùl·C..mico ,di q-uieis1a 1d.airin:1.ta ,gicùa. Jo la ddio! » ù..,'o:t~imism-0 1Più ,1nfor.;àa,to al!Je.rma.rtO con eacess.i •di ~~Prim:ttnte :i,11,quletlu!cf.i;ne, Qtte.-,to è rii pr-ddotto 1deJll'allOQOI. Il signor Sergio Pedroni di Cine- A n:es.s-wno ,è ltJainto pe..nicdlQS-0 qunvrct ci scrive per far sapere al pubbli- to ,aig.1:i ,;,tall.iamii, dire? 1a1~1.e ~enza ciò sQco che è stato lui - non iscritte al ao ,p:)r cne!dità ,zraMa.hi·da l\litm ,gt.11a11Ule J;artito comuni.sta - a proporre al.la fa.città ia iPaissau-e ldaE',tmo ,aJfia!ltTo ecLega proletaria cti {flleUa. città cli di- cesso. INdi omn IVQ&11iaimo etSSe.nc su:perscutere sul ,wstro OJ·ticOlo « La ber- fic~alime,r..te ,aJIJ!eigir.i, rarn.,z1,iluit't!a ::a Jl'OS'itr,a Lina degli istrioni» e a presentare opera ,tle<n de ,a clue ii ILarv.Ctraltomn lcllbbiam,o l'àrdine del giorno appronJilo. Dice Uin .saf.lcfomrautrme. No.i IT!IÒ,n ci l\',ojg.liiarno anche di averlo fatto senza subire la ini;arn!lar-c, vQg1liam'o vie:dle.r ahiirur:o, voimposizione di alcuno. Lo dice lui e '1:litc1lm'o\~elcùemdiifù iJll1t~dem 1ti, p:ù capa,ci di ~voro. noi, lealmente, gliene diamo atto. Il signor Pedro11i,però 11-01c1onte- 1 ~ ~e li! ~v,~,o s~nv,:,Le pe;r &11ii altiri sta che i conumisti diricrenti della Le- puo ~:,Qva.r.sii 101 ,meml~t ,alblJ.l'utnle <la:! iviga abbi.ano sosie1rnto, ~,otato e fatto 11 ~· il l~vciro :per la ,li~r.a:z;io1~e deill~ votare - o contribuito (l far votare c.a!sse la~.oraitnce ha ibESQgtlO ,di UQmll' ordine del crfomo medesimo Vuol nr ,cii::? ,vf!dtaJ1,o 1ahfizrrod,h, ie ia:l)b·,a,no samdire che la /arte avuta dal Pedroui g,u,c tr.Q'dd:o ie mente lSalna. 1iella faccenda, l'llÒ diminuire, se si Si dm,rà ,dunque 1liQgj!ierie Olginu (fe,ci~ vuole, il contributo dei puri nel vro- sol:lew,a 1 alk'l iiat!iica? vacare la vota.zinne_.1101e1liminarlo. 1Lu1n.1._\?;\i ,da m,Qi. ti! 1:>'elllSierrIodi ,v,ol~l\ci ;11Per conto suo, l' e_r!I egio sig:1or Pe- tr,o>rnette;r.c o~me ht1JT1be-rig;uasta feste. droni., non si ,; mai c,t,cnrto e tanto P.ure ,no,n de.ve esSi.'~re ,cLimenr&ia.1:0 omeno sca,u/alizz1lio delle verfidie e gni ora idi,-e 01oi MOigJ!ia,moiirmal!t7;a:re ".a deUe maiala.te swmpafc riel giornale Yita ,d'.eif .Pr-Oil!~tiair:la:teo ,ohe it'. ,t,eunpa 1d:ef dei puri contro di noi e contro il 110- suo 1r1,p.ow ,è ~I solo ,tea11J>O pe/T il farv-o.ro stro Partito; si è scandalizzato é im- e pen- ,ta: i&'llnl il~betntià. · pennato perchè abbiamo usmo lii/ lin- Nessuna, -tra.se <li La•ssallc ,è più spe:s.- guaggio aspro contro liii soggetto isc cit-aiba ,di ,q,ue-sta.: ,« iI lavmaitQr,i -sono perverso, un lurido arrulfa.popoli -- la :nupc ,su .oui ~ ,cisse.re ,e,dhficarta J,a lurido, lo ripetiamo signor Pedroni, chietsc1.rdci'.J'aiv;v,emmre » ma mohto :m ra·· anche a. costo di dispiacervi maggior- raimemte pe111siia111110 ailile1albne is:ue ,J)a.1'0':e: mente - e ora trova. sempfici e spie- « L'.a~to ,o.n,0ir m-onlclliial'J<elei ,d~fono nuogabili « parole stonate» sconci epi- IV'OlcJleUoe:lél!SS:' IL.1.1Voirtél!bl''ioi ,de,ye o.acu.µateti come questi: « Giornale che fa rre nltttli j iV'Cjs-tmi p·eullSi{u·L Allrc a'.ia:ss:i lavenir il vomito soltanto a guard<trlo », ,v,ora!)r1ci n1,c11,c1o11wiei11i1e>iù i:I ,gù.ogo 1 dc- « deposito di inunon.dizie ", eruttati e ,g,Li c,11;pt1•e,._si,què r 1ngri sClbiaizzi ,cJe;gl,i stampati dai puri co11lro il nostro spt':T';~.:er;11tin. ,è le awre ,e Le i,11nac1oe l-e:{- giornale. ,.z,,re'7.o;e t<lw~1,: :5c;,0oohi ». Ebbene, con lmona pace dell'anima iDia 111m.a:rnorromld.a ioois,o',t11.z,dadb!'01:•odi Ped1'.oni, noi affermia1110 che un re. ldldD.11 Ki~nltà ,èie-J an01vim:e,Tùto lttraie 'la 1wmo che si scandalizza e si adcnta 1 tntha pmoletania 1ccu1hro l',allcoctl ~a: .sua f}erchè ,r.oi diciamo rudemente pan.e forzia on~ 1 glt"/o,re. al pa.,1e e canaglia alla canaglia e Dott. Vittorio Adler. trova sviegabili gli insulti immondi alla bandiera immacolata di uu vartito operaio si giudica da sè: egli è degno del « purismo » nostrano o viù e esattamente dei sostenitori del « pii rissimo ». Compagni proletari, leggete Effondete I' 11 A vanti I,, .BOJ~TOLO .(,1.:. s.l - Ho caJ).ito. Sc~reloi ,cli taito. PRIANOESCA - Srnrà m<'9:,lio ohe v,1ida ,io ,di 1là -e ;'.o 1prepairi .... C' AiR1LO Gcomc aiiiforrarn,dosi dispera ki.- 111c1n~c a. un' iclem.). - Sì. sì. Va. P.l~Ai\/OE3C.A ,{oscc a si,nistra). SCE!\'A ULTIMA Carlo, Giulia; poi F,rancesca e Bortolo. OARruO (.rjim,a;s:losolo, .si •g-uar,da in ~irr,o). - Ah, firnu,mcnte ! ( O,rii;1ia a iilubti gli wsci: •silenzio. Corre .alla .scri- ,v,ainl::a,pr,enide 1m "f.ogl'o e scrive 11erv,osa;mente. Poi ugge~l 1 a, scrive 1· it~- dirizzo e lé!!scia :suJ ra:v,o.lo. FlrcJ11e ,il 1bob~on,e •del cain1.J)an,e.\lo. Ccnn.11aire Giulia). La ,mia ,valigetta, subito .. C011 .f' imper.meaibile. OEI.JìLJf1A-. Oho:amo La sigrc.ra ? CA~LO. - No. no. La signora sc1 già. Via, fa presto. OLULJiA. - Stel>i:to, svgnore. tE.sce). CARLO (corre iar~la 1cassa forte; l'apre ù1 fretta, ne •toglie denari e <lo::uirn:e,nti. la ,rrolti11de. la cianjo :~ c1ùivi niella sot:rafara). GIULIA (ricQm1)are con :a val\ge:ta e 1"à<mpe.rmc.aibi..le). - l)C\'O a,·,·C.-!ire 110 1olumffcur per la v:c(t:lr,1? OARLO t~tibito). - No. n:r. GiliUlliLA. -- ,J),we Yani11e L-nig-i ,per :a ,Y,al ',roia "? OAII~LO (c. .) - NQ, 1ti Ito detto. Va, 111011 1ho 1D\ù ,biso,g,no <li nlt!La. GkUUIA. - /Bacm 1v,iag.g:io, signore (esce ,f.a1oc1~cl!o ,segini ,di .stn,n~ore). C.'-\JRiLO ~pnemdc la, .vali,gi.a .e ' aiV'v,ia in ,ft;cttta !)CT ,usdire. 1M1a:g;Lm'ro sulla s,o- .glia, lSi ar,reisba. DCpon,e 1!a ·v.a,hg.ia, conr,e ia!lla s,cniw.uniia, aì,fia1;r.a i~ -ribraitto 1di 1Rranoesca, ,e lo 1baci.a: arPPas:s.io- ~1iaiflameiatc. Po.~, corn:e si .:-Nvidn,amo I-e •v,oci ,cli Banrolo e <li F1·andes.oa, lasci:.1. iii ni•bm~Ubor,i,p!1Dt11ck )a Naìi~ia ,e fog1~e, sillgÙtiozzando, :v,eir~o l'~g,n-o.to). FUMNOES.OA{lc!alle lS.iao1JZe <lii s,rnistra). - -Oa,r'.t 1 , 11ai Jinit,o '? .Pt~siamo Citt rnre '? Canìlo ! (si iafiaccia). Cau1o.
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