L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXV - n. 29 - 15 luglio 1922

ANNO XXVI. A. P. ZURIGO, 15 LUGLIO 1922. ~tllll, 29. ' Te'efono 4475 SETTIMANP.LE DEL PARTITO SOCIALISTA ITALIANO NELLA SVIZZERA _________ __.---=-----=---------=.;...a.;··--··--···=-----· AEBONAMENTI PER LA SVIZZERA PER !''ANNO 1922: -G REDAZIONE: AMMINlSTRAZIONE: ! anno. fr. 6,-; 6 mesi, fr. 3,-; 3 meSt, fr. r_,.:o Centesimi 15 la coi:,i:i Conto-Chèques -+ Oommlsslone Bseotitdtevla P. S. l. . :;~-;!:,~~?.. ,, PER L'ESTERO: I anno, fr. IO; 6 mesi fr. 5; 3 mesi, fr. 2,.50 UN NUMERO S.EPAi·:ATO Ct>nt. 20 N. VIJI-3646 'lnenlrdeelLa,or.atore" ~!~~~1- ---- --- --"'--·-· .. .,:=-=:. -----------··-------· --~··- .. --:.=::..---=··= ::c====·==-~========!.=====z===========,,...,,=-,.....,---<-::-:--:---- . .. ·----=··-- Confederazione ePartito sozuira~mo I' cscmpi,o d; quem ·di Cerlaf.iiigon. A Basilea anlicollaborazionisli sono 534.775. T ~ Yerilà, di fronte a tale risultato, s1 può bensì asserire d' ~vere la _maggioranza, ma non sappiamo se 1 c?llaborazionist i polranno ancora dJre A,nche a &iisilc-a da a:·ouni g,i.omi ~OIl Consiglio ~:1zirmale della Conf..>rlt I azion~ dr! I .,woro. tenutosi a e eilu\ a ll<'llf' giornnte cld :3--(ì luglio, non Ììa recala la soluzi,)IH' clesiderafa, non ha della la p,irola dccisiYa. che molli si aspellarnno r che ~arebbe stata necessari:1. I I.1 fn llo, 111Yecc, come il Consiglio :\":azionale dd Partilo Soc;ali,la: ha rimandala l'ultima clefìnilirn cl<'cision<' nl Conc,rcsso dei conf<'clrrdi. 'CtìSÌ come il C:onsiglio l\azion,,Je soc;:ilist:1. l'aYcYa rim:rndata al Congr<'ss~ ckl Parlilo. Debolezza? Inclc~is:o:1c? );r,: 111~. semplicem.enlf'. buon. srnrn. li problema è tanto gr,1\C', c;t~nn~ in oioco in!crc~ssi pro!rtan cosi alti ~ . - politicamente rd econom1cam<'n- !c c0si allì •· • c-hP è hcnc. è giusl0, doYcroso sentire il parcrC' ,]i lulli i compagni. di lulli gli 0qwnizzati. 8 cosi la crisi, che lravaglic1 !anlo clolorosarncnlc il prolrtarinto italiano, ccntinuerà ancorn pHrrcchi mesi, prima che se ne nbbia la soluzione compktr. .\i primi di agosto. cioè, nYremo il Congresso ~ocialisla: r di lì doYrà Yenirè la risoluzione, se il P. S. T. debba o no fare una politica collahon1zionista: r don:'t venire poi l'altra risoluzione S<'. soecialmcnte dopo l'allo d'indis('iplin:-:. di una parte del gruppo parlamentar~. col: laborazionisli e anficol!(lhoraz1onisf1 debbano e- possano ancni a con,·i,·erc nello s!rsso p:1rtilq. 1·11,1 vo'ta che si sarà pronunC'iato il C:ongrrsso cl~] Partilo. cloHà poi dire la sua ull1111a parola la C<1nfcdf'razionr ùcl La,·oro. E precisamt'nte. se d1l ConQrrc:so do,·e~se usci,·c ,·itlor:osa la frazione cc,llahorazic1ùst,1. la Con fcderazi::mr sarebbe :1 nosto; al posto da e~sa desideralo. SI', invece. dovesse uscire ,·incilri::-c· la fr;1zione anlicollabornzionic.:la r - più ancora - !',e gli anticolh1honizionisli ,·illoriosi dècidrsscro di esprllcre dal partito i coilahor:1zionisti indisciplinati. allora la C:onfeckra:donr dowebbt> dire se sta con gli (",1rn1s· o con gli cspellcnl1, con i ,·inti o rnn. i vincitori. Orbene. quale dr::-bione ha pr?so per intanto. il Consiglio D;rell1yo della C:onfederazi0ne? Ouale via ha esso segnalo al futuro Congresso, e aoli operai organizzati. che questo V d b ? conoresso eb ono preparare. E precisamenle, poichè, oo?'le tul~ -;anno, nella Yolazione si soghono d1- -;linauerc i voli delle Camere del La. rnr~ dai mli delle Federazioni, i voli [urnno cosi ripartili: Le Camere del Lavoro hanno YOialo come segue: Con federalisl i Yoti 204.869 Comunisti 152.081 .\fnssimalisli • 145.490 Terzinlerninionalisti • 23.33.J. Crn I ri~I i " 22.660 .\slc-nu ti • 33.J. I.<' Federazioni di mestiere hann,1 ,·0!;1lo come segue: Confecler~list i Comunisti \'Oli .\fassimalisli , Tcrzinlf'rnazionalisli • l.C'nlristi ·• .\slenuii • ( '.orn pl<'ssi ,amenle: Confrderali ·ti Comunisti .\fassi malisti Terzin tern:l7ionn listi Centristi .\slenuli \'Oli 3'.l2.-!82 97.138 104.982 11.450 20.373 12.669 537.351 249.519 2.50.472 34.784 43.533 13.003 Tanto l:1 mm.ione approYala qu::rnlo nuesle cifre hanno un Yalore stra- ('rclinario. Si ha un bel fare dell'alchimia nritm<'lica: ma quei numeri. si piglino come ~i nwle. m~slnmo lii~ fntl0 inoppugnahile: che cioè la lesi r·ollahorazionisla ha avuto in seno al Consiglio Nazicn'lle la maggioranza. Qunlè 111:iggioranza, lullavia ! Nei lo1·0 <liscoi·si :il Consiglio ~azionale ,;;ocialista, n<'lle assemblee tenute nel1<' vari<' città d'Italia, nella loro sl,impa. i collaborazionisti e specialmc,~ le i c~:ni della Confederazione ,,n<larnno dicendo che le masse erano cr,n loro. Quelle cifrr, invece. ci mo::;lr:in,> un',,Jtra realtà. I collaborazioni:,!i risoluti sono 537.351; gli d'a ,·ere con sè lr masse •. pc.raino Chè se, come disse mollo bene fici111 e. me?ai!lur.gici cii aicunc of- :'vlazzoni, lJisogna guardare non il valore numerico ma l'anima delle cifre, c'è ancora un'altra considerazione da fare. Per ottenere quelln esigua maggioranza di appena 3000 v,oti, la D1re1;ionc dC'lla Confrderazione ha dovuto rnellerc molla ncqua nel suo Yino. Ha respinlo le p1·etesc di coloro che, con <'ol!abo.azionr. intendono partecipazione al potere, ed ha rigoro,samcn te limilalo la sua mozione al solo appoggio al GoYerno_ migliore>: ~Icntrc. poi. erano molli coloro 1 quali già chiede\'ano la rottura del patto d'nllc~nn col Parlilo, la Direzione della Confederazione ha doYulo includere nella sna mozione l'affermazione clclla propria volontà di manlenrre il patto d'alleanza,. C:ome si ,·rcle. la Conf. ha dovuto, pc1· avf're quella piccola maggj~- ranza. tagliar corto alla grave_ 1111: naccia di resrissionr, che molli dei suoi membri oiù antoreYoli andavano facemlo. ~oi sappiamo anzi ch<' 11110dei più noli dirigenti del movimento kdcrale aYCYa ~ià bell'e pronto in lasca l'ordinr del giorno di rotlur~ di quel patto. E nllora rnol dire dunque tutto ciò chr il pnlto d'allranza continuerà a sussistere? Ad Arbon Ln sog1kilto aMe brarr.auive f1 '.l gl: inJ:1- .-.triali e ,J'organ;zz,az\onJ m:;ta,:lurgi.;a, tr,a!ttativ..: eh.! i riieri· cono al ten.tia,'.,O dbébSSO del JO '.¼, giovedì, 6 luglio, ebbe luoio rasscrrnblea di fu·Ua ·la macsl rainz2 deUa Di nt1 ~~rnror. I lavarnuo~i imp·e,ga,ti pre_sso la u:Jcictta ditta vO:!O 644; parrccipa,rono ada a~somblca 424 (bisCg,11,a te,ner o:11loolo ohe mNLi abit.amo fuori d~Hla Ioc-ai!ità). Dopo brave, .)'mena cd aP,1m::i,ta disc,us.lar.c, vis10 che cotle trautair)ve nulla si oor.dud1.w.a, fu ,procln.m:ibo :o l>Ci0J}cro, ohe si è eHettuia,:o il lwwdì successivo, 10 conr. L'osito de1"a votazione è il 'Seguente: Presenti .a.ll'iassemb~ea 424. · Vo.ta.rono pr lo scioporo '394 ! contro lo sdopcro Il O; aiSiicnubi 90. Lur,edì maMina ma:,bi sc:,ape.ranti si Lrc..vaivano presso 1\a pOntxncria dello Stabilimento pe.r impodire qu.a,lo!bo a1to di crnwnir~g.:io. Ma non vi iu neppure un crumiro. Alle Qre 8 si t1Crr101c 1 11 grande camizio an p;,azz,a. lJo saiopcro continua quindi con solicl.arn;etàòi 1ttubti e con molto eniU iasmo. ~IP 644 s,ciqç(e!r'am,trion sfi vCtri1c:i a1e.ssu1n 1a1ur,o éli 1erroniu,a,g~io. Con ma.r:edì h:a fo1121iQna.to ,11an,OI.Sfira011-~trla co1i'.•e-ttiwa. L me,".a1ì!11~·ci 0110 dispos.ti a ic,tra.re s't,r co, uamr in1be1 • A'. momDn~o ~n éui sc-riviamo queste brevi note del!~ Pratt.at~ve sono rn corso ma sembra con ,poco buon successo. )I~ pairlencmo più ampiamente al prossimo numero. Fr:rnc:imentr. S<'C'Onclo noi, conlinuc1·::ì. a sussistere se il Congresso Seri" li::-ln non porterà alla scissione clel Partito. :\Ia se la vittoria degli inlransi~enli aYrsse per conseguenza I' rspulsionc di alcun i collaborazionisti, allora crediamo che si arriYerebbc inrvitabi!rncnlc alla scissione del patto d'alleanza. Di fronte al Partito Socialisla sor- Conltarmo odificazione dellaegge aercbbe allor? si<'uramente. il Partito del La\·oro. sull'orario di .fS ere Gravissimo conflitto Per iniz:ativa àell' Unione Sindacale Svizzera ed allo scopo di discutere circa l'azione da svolgere contro il peggioramento della legge sull'orario di lavoro, recentemente deliberato dal Consiglio Nazionale, venerdì scorso si riunirono ad Olten i rappreser.tanti delle seguenti organ:zzazioni: nell'lndust.-la metallur-gloa anche i 200 opl$"ai che non avevano fa·- mata la clichiarazione pred~tta. Lunedì mattina, degli 800 operai occupai! nello sfabilimr~nto, uno solo si v-resentò al lavoro. Questo eroe è degno di un monumento. Unione sindacale; Federazione impiegati a stipendio fisso; Unione delle federaz;oni degl'impiegati; Unione sindacale cristiana; Cartello delle organizzazioni operaie nazionali; Federazione operai ed impiegati evangelisti; Partito popolare evangelista; Partito socialista; Partito comunista. Massimo Gorki per i rivoluzionarirussi Le m.. ,izic che s1 hanno. intorno al pro1..1..:,0ò,e0i socrn.is11 1;vo uzionarL rus.si so110 comrad<litorie: queùle provenienti <la iome bobceYica tendono a far credere al pubblico europeo che la pro\·a della oolpevolezza degli accusati è stata rag- ~iunta, che e ,nato dimostrato che se J'inrend(;,·ano coi reazionari, ai danni della rivoh,zione e che per conseguenza meritano la iucilaz1011e. Lu altre sostengono i'. contrario; dicono cioè che 'non è stato provato nuìla, che il proces:,o e una turlupinatura, che 1 bol:scu,1chi , ogiiono far condannare a mort(· a<l ogni. .:o~to i socialrivoluzionari, perch<' sono loro avversari politici. 1 c'1ien:,ori :,Uanieri, Vandervelde di Bru.xcl'.es e 1{05._111cled Teodoro Licbkm:ch1 l tratci,o di Carlo) di Berlino, che erano s1a11 amin(;ssi <la. Govemo dei Sov1d11. hanno aboandouata la difesa, perc11è, ~econdo loro, ii tribunale rivoluzionano non ha n,pettato i patti stabiliti a Ber.mo liai rappresentanti delle tra inter- :1azionah, perchè! non e permessa vera hb1..r1a eh òiic~a, perchè convinti che il parti:o ùonunante voglia la condanna ad ogni co~to ccc. 'l'ornati in Europa i tre diicnsori rlvobero un appt,llo all'opinione pubi., 1ca perc11è intervenisse in favore dei ;,rocl;ssancii. .'.\umerose organizzaz.ioni operai·!, politiche e sindacali, tra cui l'lnLcrnaziona.e 5indacale di Amsterdam, in- ,·ocarono dai Governo ruS50 giustizia vera pc:· 1 processandi. X(>i ci siamo astenuti dallo scrivere in propo~ito, perchè la matassa è intricata ed e facile cadere in errore di giud'izio, per 5carsa cognizione di causa. Però una recente iettera di Ma.ssimo Gorlci, che ,·ivc a :\losca e 11011 è nemico dei bolsce,·ichi, ci impre:,5iona c. non possiamo fare a mene di renderla nota ai nostri lettori. E5sa .: diretta ali' illustre scrittore e compagno Anatole France, membrn de.'- l"Acc.a<lcmia di Francia. Eccola: « Egregio a\natole France! li 1nb1111a:cche giudica i ~ocialrivoluzionari ha assunto il cinico carattere di una pubblica preparazione per l'assassinio di g-:nte che ha servito lealmente la causa <leLaiilJcraziom: del popolo russo. La prego vivamente <li intervenire ancora una n>, ta presso il Go,·erno dei sovietti richiamando la sua attenzione S\tlia assoluta inammissibilità di questo de.itto; forse la su·a autorevole parola potrà sailvare la vita preziosa dei ,oci.alisti. Contempora,.. ncamente le comunico una lettera che ho inviata ad uno dei dirigenti ciel Governo dei So,·ieai Saluti affettuosi. :\Jassimo Gorki "· Si c:tavano di fronte. comr i· noto. i collabornzionis! i. che. nella Yotazior.c-. vennero poi designati rnl nome di confederalisti. Poi i massimali!'Li. comunisti e tt>rzi intcrnaz_ionalisti avYersi al collaborazion1smo. ma' non concordnnti nei parlicoliu·i tl<'lla lMlica da opporre al rnllahorazioni::-rno. ~~~ c\•'.o dcli' in;duqUr.i::i motaitlur,gk:.1 ~y,·z,,cra si e 4\1.ano nubi dc,:1see cupo. La 1dcoisione >dcl,1 Podera,zione dc- ~= 'nla,,1tniaH òi DrClc~d:-irc ad un' uitter'r,re ric.uz:<J,I~ ,di sar.i1r·,0 lia 1JXC'ivo:a,ta la Rl·: ·t•a e <-.a!:1Jia ribmlicm.! ,d'e;(i qper.:~·-J q;;a·,: u1··1mibro,·,an,o '2!rb:'r21fa, rngl:.sta od ing~LkSPo;cabiic C1.:{li'1 r':duz·one n Q,Ll-'.sto momento. ]In quai" .:cheslo la tomp~%l è -g,ià scQi::.i:,:ar,a i1~ ai':iri sta ;-,or scoppiare. Ecco fin soccLntO la oroPa<':t dc-~li :a1,wanimèinti ,noti prima ·ohe il ITìostrn f onnalo vaida :n ma::.ch:r.13: [)egli scioperanti circa un'ottantina sono pittori, 170 lavoratoii del l~gno e ~i altri appartengono ai diversi rami dcli' industria metailurgica. Il partito grutiiano mandò la sua ade- .\LLEGATO. Infìi1e i centri si i. i quali rappresentann una Yia di mezzo tra collahorazionisli e rr.assimnlisli. L1 discussinnr fu lunga, yjq~ce. serena e finì rnn r rpproyaziont> cklla seg~ente mozionr d'ordine, present:ita dai collabcrazionisli: Il Consiglio nazionale della Con- [C'dera::ione Generale del f:a~oro_. udita la rela=ione del Cons1gl10 d1retlivo, l'approva; ed esaminala l~ situazione in cui versano le organzz=-azioni proletarie, tormentale dall' imperversante rea=io_n~le9~1leed_extralegale nella lor ailwda cli movimento e di a::;ione, dichiara di approvare ri<>narncnte le diretliYe seguite dal Comilato dir<'Uivo confederale . .::.oli' a pproyazione del!' ordine ~el giorno Zirarcl:ni Yotalo nel gennaio scorso, eh,, 1,whavr1 la Dire=ione del Partito , lrtscwre al Gruppo parlamentare VJC'ctl-sta la facoltà cli appoggiare ouel e, ,_.ven10 che desse garan::.ie riel , io,··st·n0 d<>'leelementari libertà e c!tl"lci1'1a=-101dwi un programma rhe cr;r: 1r-:1qa l r-stulali proletari di caml- /err>irnmedialo; Il Consiglio na:ionafe afYer_ma la propria yolonti1 cii man_tcnerc 11 patto di alleanza e fa voli ancora una volta che il Partilo socialista inlcnda la ora,itù dPl momPnlo che il proletariato italiano a/traversa e presti ascolto alle invoca::ioni della c_lasse lavoratrice la quale - m-,,ntre s1prepara ad agire nel pa~se i'!-di[esa dell~ ragioni dC'lla propna esistenza -. s1 attende che il Congresso del Partito socialista italiano consenta al Gruppo parlamentarf'_ di svolgere una azione che, coordrnata con que}la. della massa, serni a Yalorizzare l azione del movimento sindacale . A Neuhausen Lunajl, 10 corr., l~ maestratJze della Schweiz. lndustrie.Gesellschaft, Wa2:- gOnfabrik di Neuhausen, pcesso Sciai111sa,sono scJ?se in isciopero, Le ragioni dello sciopero vanno ricercat') nella nuova riduzione di salario che la dilta vOieva imporre agli operai. Se. co-ndo il parerti! dei tll'foni dell'industria, gli operai dovevano lasciarsi ridurre del 7 per cento il salarlo orario e dal 7 al IO per cento il prezzo del Javo'Co a cottimo. Che i Javorator, nott potessero subire senz' a{tro utt simile salasso è evidente ed è più che naturale che tentino di re. spingi~rlo con lo sciopero, visto eh.e gli allri mezzi non giovano. L' organizzazlone opsraia, con!:,cìa della gravità della situaziO'l:le e degli sforzi e sacrifici che lo sciopero impo. ne ai lavoratori, cercò di indurli~ la diita a migliori consigli; la questione è stata portata davanti ali' Ufficio di Conc'.oliazione di Sciaffusa ma inutilmente. AIle trattati ve da vanti il p'redeito ufficio che ebt,1~0 luogo il 6 corr., la Direzione dell'azienda dichiarò categorica~ mrnte che doveva assolutamente man. (l?n2re le riduzione deliberate, che ra.Ppresentavano il minimo di quelle declso dalla Fed1:!razione degl' i11dustriali della Svizzera. Le trattative fallirono dunque )ler colpa della dltta o della Federazione industriali. Gli Operai, che •?rano stati interrogati i:;recedentemente circa il da farsi, avevano firmata in numero di 600 una dichiarazione di disdetta, 11'?1caso che la ditta si ostinasse a voler ridurre an~o. ra ii salario. Ora visto che la ditta non ,·uofe cedere, scioperano naturalmente 1otecaGino 1anco Nessuno si rechi a tradirli. A Sciaffusa };~ii $:®iiime;~f idei! fer,ro e di:!Jtl'acoiaio tEisein une! Stohlwerk.en), già Hsohe.r e C'. di qui, si ,stainno ir.11xog.lle,11- <lo '1c ,finme iPOT ,da.re !,a •disdctia co~le.tth"<l. Si preV'dde che 1a111,dhq.uei le matestranYt,e, nc11 a iJOlro1JTJta,giziou,a1r1z,a, pref~- r.iira,nM a;fiir0t1 1/flaire la .loiua co: 1r,rla1t~v.i sia.orifiai, ahe ~ uib~e irnpu.nc,mc:inte r ,,m- (}Cj9i~ione 'Paldl11Qnatlie. Ln Q,ue.si:ti stail:J.J.lime~ti sono ocoup:i~; 20CO operai. A Gerlafingene Klus Nel ,coriflHto Ira le :naesbranze d~gii sbasbilim ,1n,ti<li GorlaF1r«an e di J(i~ll'S e fa Drrez;'cn3 dei « Rolisohen Ei,srnwerkie" .dii Um1'er.gcmla.frn_g;epnre, sso Soletfu, >:CfJlii'f.:lt.o IJ}TOVOC<ll~o c1a!Ua deci6ciore della f\ede;ra.21one dct&1i1n'dl.hS,tJri-aili r cl! rncbat!ho <lii dim)ooire i: sialario, f Utficio d.i C(;OlfaiJra.ziqne ha ,fatto la seg,uemuc prQpostla icon0::li31biv:.a l. L:a rri,drtl7.i:JOn~ 1 di ·s~o ohe la ditta ,ha :.ntenuc:-rne di ,,mplica,re viene apf-'ncwral'.ia s.e e fino a. fiarn.to ,ohe oo.n es~a 91 g,ua.daig;no settiìmanale degli ·o- ;pe-rali ,non VIOng-a ,r,icfotto a meno deJ 167 peir con,to dal 1g.ua,da1~nC1 m~;•o <)el 1914. 2. ùa d~~ta è 1teinuta ~:1.00.itre a: mantenere l'assicurazione .data di ,3ussidia.- rc <le fannigtlic con ~umerosii bambini. La prqposfial deW Uff?oio di Conoìlazione fu ~ocebtata d~I~ Direz;;one degli Suabil~mcmd, ma tu l!je•si::ùma daig:lt QJJQrai di Gerlaimgan, •i qua;fi domenica ocorsa, con 500 rv,oti f,warevoLi e Pochi :contrari, dcjib~.arono ,di ,chidde.re allla Direzione sitossa ~ltre oonc(}Ssioni onbro mercoledì. Se ctntro questa data -la di~ta n:on codorà, ,giovodì 13 ,oor.r. il 1a\·ot0' n1onivc,r,ra ripreso. Si crctde oh.e ile maestranze di K;lus sione per iscritto. Fu deciso di chiedere il referendum ::ontro la rieliberazione del Consiglio Nazicna!e. I delegati di alcune organizzazioni di. chiararono di rise1varsi di decidere definitivamente, dopo aver sentiti gli organi dirigenti delle organizzazioni stesse. Il Comitato di agitazione ha sede a Berna; ne è presidente il segretario dell'Unione sinda~a!e svizzera, compagno C. Diirr, Kapellenstr. 8. Sciopdeirteossaili Welnf elden T s"\gnor-QULi dello stalbifunento tes.ile di \\'einraldo:n tont.arono a ,più riprese e •con nutti i imezzi e!; inc1~Lrr.!,~ ma,csnnan7Je a:d accettare il prolungiamenLo « tempora<noo » cWW arari-0 ,di ,lavoro a 52 -0.re•p€lr isetibimarnirar.n, .a scmp-rc invano. Furono ,in(detbi: de)1e v-otaz;:ani -anoh;e mr1'.l'1intenno ,ddllo slla!b-ilimc.r~to, ma 1a w.aiggi-OJ1an,za~i ,pronunciò Tisc!iutamomc conbr:o il ,p.roli.l'Qga.meniiO. Fatliiìl.o il lbootativo ,di aimmainsaimento, la dltta corcò di impor:·e l'orario lango e alilor.a le :naestnanzc al)ba,rrcJ.ona.rono il '-avoro ;n maissa. Onesto soiopc,ro è oloquenoc e sintoma,t:ico. Si pcn<;i ,ohe •re ma,estJ-ainze sono oorrrpc..stc iin v.ainde maggioranza di ùcmne e -che si SYO!.ge rtelia vairtd-c1 dc,! va1,cfeamo Camtone <li TurgOv'Ìla. $ovJ.o quindi i l.a,•;ora~\Jiri e ,(! ia- ,·onallr.lci che fa horiR1hora •d;ce fruvo- ;rewoCiaJ pW!UIJtg'am.::i•todel.!·o.rairio che ~: nibetlaino cd iafironnamo ta loLta pc,r m~pin.1;CTcil .,prntungamen,tiO _tcisso. E'oquente rispos,t.a aii bùngihesotti. Un uomo valido che si lascia nutrire dalla società senza renderle, sotto forma d1 lavoro, un servizio utile, l'equivalente di ciò che egli consuma, è un parassita, uno scroccone, un ladro. RATHENAU. • Sig1·,or H. J. Rykoff, 1Iosca. ,\!c..xei I wanowitsch ! X cl c-aso che il processo dei socia',rivoluzionari termini con un assassinio, esso sara un volgare assassinio premeditato. La prego di comunicare questa opinione a L. D. 1.'rotzky e ad altri. Spero che lei non si meraviglierà, poichè durante tutto il periodo della rivoluzione, ho accennato mille volte al Governo dei Sovictti l'insensata e delittuosa distn1zione deK'intclligenza nel nostro incolto paese di analfabeti. Ora io sono convinto che se i socialrivoluzionari verranno giustizrati. l'atto provocherà un blocco morale della Russia da parte dell'Europa socialista. :\fassimo Gorki "· Ali' u'timo momento apprendiamo che anche i difensori russi hanno abbandonata la difesa degl'imputati in segno di protc-sta contro i procedimenti scandalosi del tribunale e del Governo soviettista. Conferenze dipropaganda La Direzione del Partilo ci comunica che fra breve invierà i compagni on. Velia e Ca:::zamalli a fare della propaganda fra gli emigranti. Tulle le Sezioni Socialiste, i Sinrlacati edili, le Sezioni della Lega Proletaria e le cooperative che volessero approfittare per organizzare una conferenza o due (giacchè vengono ad un periodo di distanza l'uno dall'altro) conferenze, devono inviare la loro adesione accompagnata da fr. 25. Con questa somma la C. E. provvederà a tutte le spese, pei manifestini e per gli oratori. La Commissione esecutiva. Acqueforti Russia e Germania. Il Governo dei Soviet ha commesso degli errori: non c'è che dire. Nei suoi mecodi repre5sivi si è talora ecceduto: su ciò non vi dovrebbe esser dubbio. Lo stesso Lenin non ha sempre approvato, come è noto, certe misure prese tanto àalle autorità centrali quanto da quelle locali. Ma, pure facendo tali riserve, è innegabile che, come la guerra non si può fare con cioccoiattini, lo stesw va· e della rivoluzione, e· Jo stesso vale ancora dei provvedimenti che si debbono prendere alla dima..'1.ed'una rivoluzione vittoriosa. Gli ultimi even:i di Germania sono lì a provare, pe1· la ennesima voaa, che qu ndo si è abbattuta una forma di governo, bisogna ~oi trattare con guanti di ferro ;mche coloro che dell.'antico regime erano stati i oiù validi sostenitori. Se in Germania si fosse seguito tale metodo, le cose della nuova Repubblica andrebbero certamente molto meglio. Certo noi non siamo t,mto ciechi da non vedere le altre cause della nuova alz.. a cli scudi dei reazionari, dei monarchici, dei militaristi in Germania. Le condizioni, fatte dall'Intesa vincitrice al vinto popolo tedesco, sono tali, che, se di una ccsa ci si ootesse meravigliare, sarebbe quella che ...-non accadano più spesso dei guai. Ma, pure ammettendo tutto ciò - e come non ammetterlo? - è fuor di dubbio che gli UQmini dell'antica monarchia approfittano precisamente di questo stato di cose, per lavorare in favore della . re,taurazione degli Hohenzollem o di qualche altra famiglia regnante. Repubblicasenza repubblicani. E' stato scritto da qualcuno che la Germania è una repubblica senza repubblicani. Noi non andiamo tanto oltre. Non è vero che in Germania non vi s·ano repubblicani. Sono tali milioni e milioni di operai. Ma, al di fuori di essi, i repubblicani veri, sinceri debbono realmente essere ben pochi. E anche chi non vive in Germania, anche chi non conosce bene quel paese, può facilmente persuadersi di tale verità, solo seguendo la vita pubblica tedesca nei giornali tedeschi o di altri paesi. Da tre anni e mezzo sono stati cacciati via gli Hohenzollern. Ma, ogni momento, si legge di questa o di quella scuola, di questa o di quella università che si rifiuta di allontanare dalle sue .aule i ritr.ttti deJ Kaiser e della sua famiglia. Nelle aule dei Consigli Comunali, nelle sale degli uffici pubblici, troneggiano ancora i vari Guglielmi o Federichi. Quando, due settimane fa, ebbe luogo al Reichstag la solenne cerimonia funebre per l'as!x!ssinato ministro Rathenau, era stato annunciato che si sarebbe poi tolta la statua di -Guglielmo I, che ancora domina la Sala dei passi perduti; ma poi si annunciò di nuovo che, come monumento storico, la statua doveva restar li al suo posto. E va bene. Lasciamo magari al loro posto i monumenti storici. Ma i monumenti ~torici ... parlanti e camminanti e agenti? Per Berlino, per le città di Germania vanno liberamente a spasso cx pr;ncipi nella loro uniforme. Vanno liber~te a spasso nella loro uniforme generali e ufficiali inferiori. .Non solo ; ma gli ex principi e gli ex generali passano in rivista forn;iazioni di antichi reggimenti, reggimenti di antichi corpi. E la folla saluta, la folla applaude, la folla intona gli antichi inni patriottici, l'inno imperiale ... Dittatura o democrazia? E il Governo della Repubblica ha finora assistito sempre impassibile a tutte codeste manifestazioni di evidente carattere monarchico. Ora, è naturale che lo spirito repubblicano non può essere nell'animo di tutti solo perchè è stata proclamata la repubblica. E' naturale che chi era monarchico ieri non possa - di punto in bianco - diventare arrabbiato repubblicano. Ma, d'altra parte, è anche evidente, è anche naturale che il nuovo ~tato ha il diritto, 1 ha iJ dovere di difendersi con tutti i mezzi che ritiene validi. Così fece il Governo dei Soviet; ma così non fece il Governo della Repubblica germanica. Esso ha lasciato in carica quasi tutti i prefetti e sotto-prefetti dell'antico regime; .ma è noto che costoro, reclutati sempre ("'1 la nobiltà feudale, erano strumenti della più bieca reazione, erano nelle loro province e nei loro circondari i re assoluti. Furono lasciati al loro posto gli ant:chi giudici; ma costoro fecero sempre la più spudorata • giustizia » di classe; sicchè

L'AVVENIRE DEL LAVORATORE ancora l'altra settimana lo stesso Scheidemann - che dopo l'attentato contro di lui sembra avere aperto gli occhi - conveniva in un discorso tenuto a Berlino che i giudici t~deschi oggi ancora condan-' nano per un'inezia a pene gravissime i rivoluzionari, e assolvono, anche per gravi delitti, i reazionari. Una grave decisione dell'Internazionaledei lavoratori del legno Ma, che dico? Furono lasciati al comando della guardia Repubblicana ufficiali notoriamente monarchici. E vi furono lasciati, questi ufficiali come quei giudici, come quei prefetti, proprio dallo stesso Scheidemann, da Bauer, da Noske, da Muller, dai loro amici. Vi furono lasciati perchè dicevano di non avere altri uomini con cui sostituirli, e perchè in una repubb!ica che voglia essere degna di questo nome, in uno Stato veramente depi.ocratico bisogna rispettare le opinioni dl tutti, non si possono giudicare gli impiegati dalle loro idee politiche ... Sì, si; tutte belle cose, che piacciono a noi. Ma tutte codeste cose cessano appunto d'esser belle quando lo Stato deve pensare alla propria difesa. La mon3.rchia Hohenzollerniana non aveva fatto tanti complimenti, quando si trattava di difendere i suoi interessi. Complimenti non ùoveva fare la Repubblica. Hindenburg, Ludendorff, Helferich, Mackensen: tutti nomi che avranno diritto a gratitudine; sarà; non lo discutiamo. Ma essi erano un pericolo per la Repubblica. E la Repubblica doveva difendersi. Volle essere democratica, non dittatoriale. Ora ne vede le conseguenze. E' inutile. La Germania non volle seguire l'esempio della Rivoluzione Francese nè de'la Rivoluzione Russa. Non occorreva nemmeno il terrore. Bastava tu1 po' più di energia. E perchè non l'ebbe, ora ne soffre le conseguenze. GENOSSE. eoraggio Il direttore del giornale L"Azioue, ormai a corto di argomenti e stretto d-a vicino dalle nostre critiche ser - rate e giuste, in un trafiletto dei suo giornale di sabato scorso, invita gli operai comunisti a prendere a bastonate quelli socialisti. Da un uomo simile non ci si può aspettare di più. Finge di lavorare per il fron1e unico e vorrebbe di sottomano spin· gere la polemica sino alla lotta violenta,· a cui naturalmente lui coraggiosamente non prenderebbe parte, come Luigi Cadorna non ha mai Preso parte alla guerra di trincea. 1 Lui, che è giornalista di mestiere, conosce bene che certi trafiletti che lo staffilano non sono nè di Vuatla!o nè di altri deaa C. E., ma continua ad aizzare i suoi con accanimento da mandatario contro questo nostro compagno, colpevole di essere wonto e schietto nella veritll e di giwrdare negli occhi gli avversarii, inve· ce di guardare a terra come Cadorna. Lui Che non lui mai avuto il coraggio di affrontare un altro uomo, vorrebbe marulare gli altri. Preferirebbe la guerra ci\'ile fra vroletari pur di rinumere lui. Si sbaglia. Gli operai comuni9'i _e socialisti non si Jasceranno tras01nare su questo terreno. Vada lui a fare. i cazzotti se se n(! sente il fegato. Lui l'uomo sapiente. Sa bene che fra i 'socialisti italiani nella Svizzera non vi sono riformisti collaborazionisti ma continua a giirocare su/- l' equiv~co, pur di mantenersi il posto. . . Sta buono, galantuomo! E ·.irem tu a vreru/Jerli ad uno ad ,;n(). 11011 mandare gli altri. . JE M' EN FICHE. L'operaio che facesse lo sforzo di volontà di dedicare almeno un quarto d'ora al o-iorno con metodica regolarità, alla sua"'istru;ione leggendo e rifle_ttendo, darebbe alla « rivoluzione » un più serio ed e[ficace contributo che andando in piazza a gridare le solite grida. Istruirsi bisogna: l'ignorante è una pec~ra e ~e pecore non hanno mai fatto la nvoluz1one. Lo scorso giugno e•bbt luogo a Vienna il Congres;so dell'Internazionale dei lavoratori del legno. Tra le questioni più appassioaanti portate all·a riba't-a della discus;ione era la questione del."ammissione ali" lnlernazionale stessa della Fedtrazione panrussa dei lavoratori del lagno. Q uest" ultima aveva chiesto di essere amme-ssa ed il Comitato esecutivo del1.'Jnternazionale aveva proposto di respingel'e la domanda. I.a discussione durò 10 ore; 1·i parteciparono de'egaci di quasi •uttr: le Pedcrazioni aderenti all"Tnternaziona\e: \\'aadenbcrg pe'r !'Olanda, Tarnow per la Germania. Vota per l'Italia. Gossip e Cameron per l'Inghilterra, Pete~sen per la Danimarca. Eriksen per la :\"orvrgia. ecc. Il Cong1·esso rivo'se 5 doma.ncle al de"egatlo russo compagno U rJV,ansky: quest'ultimo ris1)0se, ma lta risposta fu ritenuta non soddisfacente dalfa maggioranz.a del Congresso. il quale con voti 59 contro T r approvò la scguentei risoluzione presentata dal Comitato esecutivo: « Dopo un'esauriente discussione della decisione del Comitato esecutivo, secondo la quale; la domanda di ammissione all'Unione internazionale dei lavoratori del legno. presentata dalla Federnzione omonima panrussa de1·e venir respinta e sul\a campagna fatta dalla cosidetta Internazionale sindacale ros~ e dal Comitato di propaganda dell'Internazionale dei lavora.bori deJ legno cli ).'[osca. contro l'Internaziona.'e sindacale e contro l'Unione internazional,e dei lavoratori de! legno di .\ msterdam, il Cong,resso si dichiara fautO're senza risen·e della tattica e dei metodi praticati e difesi dall'Unione sindacale internazionale di Amsterdam, che sono stati riassunti e precisati nelle risoluzioni e deci,ioni dei congressi internazioll'ali di A mstérdam ( 1919). Londra. (1920) e Roma (1922). Visto che i metodi di lotta usati dagli aderenti ali' Tnternaziona'c sindacale di :\fosca contro l'Internazionale sindacale di Amst!!rdam e le organizzazioni ad e:ssa aderenti come pure quelli usati dal Comitato cli propaganda dell'Internazionale ros-a dei lavoratori ciel legno contro l'Unione internazionale dei Javoratori del legno e la loro credenza che O'Unione ,inclaca.le internazionale e l'Unione internazionale dei lavoratori del legi1o siano ;il sen•izio della classe capitalistica. renclon,o impossibile ogni leg-ame organizzatorio tra Amsterdam e :-fosca, Il Congresso delibera che possono es- ,cre ammesse all'Unione internazionale dei ·a1·oratori ciel legno soltanto quelle federazioni che aderiscono ad tLna centrale sindacale nazionale aderente all'Internazionale sindacale di Amsterdam e che s~no disposte ~ dichiarare che non i>rès~eranno aiuto di nessun gel'!ere nè a,L l'Tnternazionalc sindacale rossa. nè al Comitato di propaganda dell'Internazionale ros~a elci lavoratori del J.egno di Mosca. nè ad alcun a"tro comitato. che venisse eventualmente creato per il medesimo soopo e che non manterranno rapporti d"t alcuna sorta con simili istanze ed organizzazioni. Il Congresso autorizza il Comita.to esecutiYo a decidere circa !"ammissione di federazioni all'lJnione internazional'e dei !a 1·oratori del legno ed C\'entualmente •ad espcl:,cre le Federazioni che agi-scono contrariamcnnte a queste risoluzioni. 1' Comitato stes!;O è responsabile dei propri at.ti rispetto al Congre so .• \ppen_a queste organizzazioni abbandoneranno 11 loro atteggiamento eia nemici, si ha da cerca re cli allacciare con esse rapporti amichc1·oli. Il Congresso autorizza infine il Comitato esecuti1·0 a prendere le decisioni che crede net caso di domande cli ammissione di organizzazioni non aclerCJ1ti a-cl una centrale nazionale aderente ali' Unione sindacale internazionaìe ». La decisione è gra\·e, cli una chiarezza e precisione rude. quasi brutale. Esclude tassati,-amente daTJntcrnazionale 1>rofessionale non soltanto le organizzazioni aderenti a :\[osca. ma anche quelle che con 3 AppP-odlce dPII' < Avvenire del Lavoratore,. IL TREBBIATORE Commedia di NATALE VILLANI SIRO. - ,A tmama11bi. V:anibc aiv,airnti e sed'éjtlov1i !lì sullla •tmaiv,e.(1Mé11ri.a ie di s,e- :;!J1Jlto V1em1g,ono ;a,v.aJnti ,e 1Pre111id-01!ù0 IPOS-bo). FBL0OE Uirjdica,ntdio).- E' ,dti SOIDra ;1 ,11aire 1Pltli22ia. MA@OO G~rluna ,ciailla isiriistra con UJna sco,deJ!,a ,di im:1!1{eshnam, a1111."?;i.a,n1do, e ste1de 1v•ioino iaJI tai'v-dfo). - Si~te g( à qui ald aspebflamta? ,(Ohianna): F1ra111,;::;esca. 1mezw llihno ! F~AiN'OESCìA .~elitna ,oc.Il'Vlin-oe bfooluie~ ,rj, 1e ,seinVie). - Q,ue tJa •ser.a no•1 -Ci •sie,ne lutni a isea1tire l·a 1Dr~di-ca. MAiRJ1A. _ Ndn s,i samev.a ise il 110<1ur,o [Pre.d'ioatane .sairc.bb~ bar:iato: ena co~ sì 'bonta1n1o ookl-a treobiaitrioe. Mia :•1 aapiscc ohe è •innamonaito... ,.,_. 1 SIRO. _ Di ohi? (iFirrut1Jaes-aafirge v non ,ca r-,ire 1eicr,c,sce) . MAIRICO. _ Oh bella. di chi? De:l~a uainsa: nosùr:a ... A ,mamanfli v:enrà guu; tPnima ·di in,t-anrol;cbrt:o. !aiscia•teilo ma11-1 ,g;iair,c. (1Fna1:1oo~ca1parra la min.el>nra). :vENRLA- . Ghri d_iJ1eibbe, q:u,<l!nJ.o è camlW"~o 1d' aibilto, ohie è <1tnqpenaiio. Così 1Ji11do e 1Puliùo ! E ,d're che ,i I et~rai(•o Ila sei1111lrc dobto ,che i setòa11rs.ti· 01!0 ,gel1!te ·~panca. FiBU~CE - J soovail:sti ~n •otttà hanno rfaialo ,aoobT1L1ir~ ,i 1baigni par 1)1,fosi aindhe d' •inv.enri◊ ... ·Mml.A. - .... me:1l11e ,n! cunalbo f ,a,lbro ,gii1Q1momi ha :sg,ridata perohè mi ,puflvv1ole ... •111Cfo1slso lanfira Ciov,airmli). MIARJCO-. 01-re ,co~a ti 1PtJÌh'i? SOENIA QUART A Giovanni e ,creuti; ~111ftnc Don Alfo11so. Ct!O,ViANINu-. Bu<>inra ora, aITT11ici! (Tutit!i rni.sipolrlld,ctn1iOun oru,o: 1Bu◊111ia ema). E C.lilQY>clJTllrm sielde. !-11MNOESC A· (a Gfio,v,runi)n. - V!iino ? OIOV1ANNI-. Sì. cJOmese~n,pire.lf1ra-n1oosoo via). eca ljlno Bianco questa simpatizzano; n1ole espulse quelle che aiutano o mantengono ra1)porti con .\losca e le organizzazioni ed i comitati ad e,sa aderenti o da essa derivanti. La decisione esclude ogni rapporto, vuole tagliati tutti i ponti con Je orga,nizzazioni mosco1·ite e moscovitcggianti. Può darsi che il Congresso abbia creduto con ciò cli gioYarc al movimento sindacale gencrak. cli contribuire ad affretta,r,e la so'uzion\l della cri~i di teudenza che travaglia e corrode una parte dei sindacati. i\nzi noi siamo co vntinicmfw):Uwvmbfg .\nzi noi siamo convinti che questa sia stata la sua intenzione. il solo suo 1110- ,cntc; resta a 1·ederc però se l'effetto sarà qLwllo 1·oluto o se invece non si a.vrà Llll ag~ravamcnto cd un acuimcnto della crisi; se ciot: la lotta intestina non si accentuerà cd inasprirà. Pt.r queste preoccupazioni non possiamo dirci ~odcli;fatti della decr,ione presa dal Congresso: a1•remmo preferito veder aperta h porta del!"lnternazionale dei a1·oratori ciel legno e tutte le federazioni del'o stesso mestiere, cli tutto le tendenze. Dobbiamo tuttavia com•e□ ire che rr nternazionale srndaca.le di ?-fosca e le organizzazioni e gli uo,mini ad essa aclerl·nti. fanno dc: loro meglio por ostacolare l'accorcio e !"unione dei sindacati delle diverse tendenze. Si ostinano a inso- 'entire. ingiuriare e calunniare in modo indt1gno, 'e organizzazioni cli altra lendcnza e particolarmente i loro dirigenti, nella vana quanto ins<1na speranza ,di sollcl'are i grcg-ari contro i capi, Continuano da anni q.uesta stolta campagna e finora in ncs~un paese hanno raggiunto il loro scopo. Sono riuscili invece a seminar zizzania. a dividere e quindi incliebolire il proletariato. a tutto vantaggio della, borghesia. Ora perdono anche quel poco di terreno che aveYano conquistato in un nrimo momento, la enorme maggioranza ~ici lavoratori si schierano contro i loro sistemi. ma essi persistono nella loro 1opern deleteria. Che si ravvedano. che si persuadano che anche gli organizza~i ccl organizzatori cli altra tendenza sono uomini con1·inti di essere sul!.a retta via ccl im.pa.- rino a comprenderli. Le ingiurie. le insolenze. le calunnie non ~iovano. non persuadono. Cambino sistema. sostengano pure ciuei criteri e quei metodi che ritimgono più confacenti a· 11101·imento sindacale. e ()iù utili alla causa proletaria. ma rispet- ;ino i so1·versi1·i d'ogni tendenza che la pensan0 cli1·ersamente di loro. X el movimento sindacale hanno e devono aver posto tutte le tendenze. ma il nccess~rio accordo presuppone lealtà. huona fede. tollera 117.ae rispetto reciproco. Se i compagni della tendenza di Mosca si per,naderanno di questa semplice -e. mocleista V'?rità. se abbandoneranno la puerile chimera di cacciare i dirigenti di a'tre tcnJenze e conquistare i' indacati a suon d'ingiurie e di catunnie. se infine smett<>ranno la posa ,da padreterni. depositari de!l"ttnico e assolubo vero e si conYincettanno c1i essere uomini più o meno come gli altri. l'intesa e l'unione delle forze oro!etarie sarà possibile e f.acilc. anche s~ permarranno diverse concezioni sulla tatt;ca. sul mez2lO e sui metodi. Se il1\ l.!C~ pc·si$tPranno nel loro dep'ornto ~iste:1rn '.'i· tt>sa sarà difficilissima: le dec1s1c·11 C'•': Congresso cli Vienna si ri111:ove1;1 ,110 ~i moltiplicheranno. perchè 1·i ~ar;in•10 ~empre degLi uomini risoluti ~ po:, n,!cr c,rntatti di sorta con chi li ing;t!ria e ti olannia continuamente Il GIORNALE dopo la lettura non si getta via, si passa all'amico, al vicino, all"avversario, si dimentica in treno, all'osteria, dal barbiere. 1n tal modo il GIORNALE si fa conoscere sempre più, le vostre idee si diffondono, TJn solo GIORNALE può formare decine di coscienze socialiste. Compagni, non dimenticate queste parole. SIRO. - S.i è f,ùnito d'i ba,htcre a Mìezziam,o? GLOVANNI Gma1::ig;ia1n,d-i'J). La ma.cahlÌlna è g,ià 1aJl:la Oa!SJ:rna Cra111de. (Firanc,e,s,aa p0irta iii v,i,no). Aincoirai 1Po.chi giorni, ,poi rn iirnunenn,o ,di Qtt%le c:ann1pa1gnqe è lhUJlbo1nej_~rairuali. MAtRl1A.- E 1pO!1id-01Va.!1nfòràa ba tt(:rc? m1tru1n'erà an-c.or.a u,n al,bro -ain o ? G!OVANNL - Via-do ,più i,n a.:tio. 11e;J.Ic od'.Wine, sru, u, vkimo a-l1le mon,ta,gn:: qve ~I s.ol·e ainr.~va tardi oOi ::,;uoi ra:.;,;;1 a mabwname Oa spLga. Ma u,n atltro ;;1:- ,n,o, J1ibo1J1n,antdùon qu~sno II)'aeise, ov(: ho ron:os.o:uto t«-::e ca,;c 1x:~,:;·1:. oSJ)Ctl10 ,di ba,uter,e è,i « noi~t.ro ., 1,n1 1men- -tio; e non più per ':I siit"LO~L11i.;i. 111<1 1Petr ,noi. (Fram,cesoa vla). ~Eu!GE. - Davvero? Ma C'>llle f:i remo? lRO. - Sient.ianto; ade: ,o ci spiegllc· 1rà. Ia!S'CiaimotìOmaingia,re. G[OYiANNi[ (temn'J.i,naq1ido i !Tkllf'lgtairc. 1poi iéill2ia1n,cLos-ii). Sicuro. E' ona, di rlnin~a ,dJÌIPTodtu-nre p-e.r g;!i altri, per i :ia-nnti~lon,lFairemo la Goope.rativa a ?:•rico!a c.... Dal TICINO Trattative. - l\Iairtedì si sono Tiunine a Biaisca, ,!a Commissione pa,,àrQnaJe e quekia qperaia, assieme a un ma11wresan- .ta111•t•edelha Camara ,del Lavqro e al 9e- .grcua,rlo. ,àeUa Redeuiaizi,Qne Svizzera dc- &!li 6dili, per ,discutere .sul r...r.agetto -di ComraHto di 11avaro, l))resenoa:to dag.l'i opena>i c,ùptillini. 11.Ja 1chscussiono dett.aigiLiata, .soli.da, piena di arng,amonLa7J:•orl'ih,a ;pori:ato oo un .a!Vl\llkeini:imento, .su ,diversi fPtmti dal proge~to idi ioOrtor.aùòo. , .Al~dhe tStil ,sa'.l~io, ,ohe Ptwe era ,una ctJ!fe ques"iqni più pinose, senza ;poter dire essene •aru1iviaai a 1nu'r'..aidi preciso e di condh~o, pune ne ,condit11Siorni,non fanno esolud!Qre un 1~ooo-rdo. Dove inViece inùn si è •poouuo fare un pa,sso in .avami, è rato sulfar,a,rjo_ l 1PaJàr-oni- fonti .del itaHo ,che in qualol1e oava ~li ,qpemai~,par rpuro :w;oismo ,e porchè •inoaipaici a f.ar va:lere le lor-o 1ratg-io- ,11i,la\/lCir.arto •i;.ià un ,orMii-Oisup.:riore a'.- ie 48 or.e ehbimanali - hamno j:r.isi<;tito per '1"ù,dlu o nel ('JOn:LraM,odeH'wario se(himc1n.a;leidi 54 ore. o 1a~mi~no cli 52 Vi. Gli qperni invece, ,si /\,.oglÌJOnOmani-reri(rre fernni •sttHe 48 are. Essi vog,'.ior10 an~i 'Ìnnrodu,nie andlre la!dtdO\·e 1p-er la debolezza .ap'Clfafa ,e pe<r nr,gor,di,g;i2 padronaile, sor10 shaiLe ,aba1ite. Sia ,le Sezioni <0Per,aie, ioome l'Assemblea paidro.nale, sono chiam.tte addesso a dociid-ere s,t~Lf.e1pr,o,poolle aivanza.te dla/1le ']"a.irti. La Jùspes,tu dovrà essere daita nc.cip1rùCaim~fl{peer •Li1nQdìscira e le due Comm'JS9:0n'i si l!iu'l11ira,rmo ,id rn.uovo .rnrur>te\d1ì.8 con-., aI~le 011e 14,30,ancQra a Biasoa. ~a oQiu;,f'lladg~li operaii, .col toro atreggiiam:e~lrt!O, ia QOrrl'Qr!iar.e ,'.a .p,r-Opria Comm!ÌISSi1one1,11ell.l'ingiranoe <lil'Jiolle compito. Idi fuur dmionro-re gti \nter,as.,,i degli ~a~peiluini.· FederazioneSvizzera lavoratori edili e del legno COMU~lCA Tr DEL C. C. Al Lo agosto p. v. uscira il giornale dJ lingua italiana della nostra Federa. zione, che sara dato ai soci in sostituzione dei diversi giornali della medesima lingua chi~ si diedero finora. Preghiamo vivamente le Sezioni di rimetterci at più presto possibile, comunque non più tardi del 26 corr., !' e1enco f:Satto dei soci ai quali il ;:iornate deve venir inviato per il tramite delta posta e l' ind.irizzo dei iiduciari ai quali deve venir inviato in pacchi (per questi 1tltimi• si indicli~ra anche il numero deJ1e copie). Avvertiamo che non invieremo alcun giornale a quene Sezioni che non ci comunicheranno l',alenco e i' inrurizzo richlesti. PRO "AVVE:NiaE,, Somma prec~,j-::::t ~ fr. Schuls - Giami Luigi, pagando !'1ab1Yanamanto e sa;uta:1ào Raibbri di Rheir-ìel':bn Gossau - R,aiocdf.t'i .i mezzo fRrioU:eòt;.e/r :a1DI' ~embi! ea 1 d:l1ila ILegia ,Rnu!er.a,rJa, jnnc,gt&JÌélf"ld~OIl"« Ai\1\venire » frauenj?ld - Bairnig:hini A. fr. 0,50 - Caw.ami DomM\oo 0,50 - F,alv.a Ganbo 10,-50- ,Ma!Rtatg,notài ,G. iO,SO- Ori~o1ni Ciaioomo 0,50 - Gmiso11i 1Mainia 1(),50 - Bona•co Giovainni O.SO- Mam1i Plot!'O 10.50- Gl!inamdi Vi1tcario 2,5u SodtaLà co,qp:mibiva Giiliale W,inie.rHiur) 3,30 Arnrlswil - Dal! M,olin :3.. pa1Rtatndo ,r .aibbOr..annento 1eJd au- ,gitvraiml-01ohc mutai g'h oper.ai .si abbonino 1aùf«"Av,v,cnire, Zurigo - Arrnuz;,i fr. 2 - .i\fanbrì: 2 - Dez.2Ja 5 Winterllmr - Lampcoti A.. in ,mamoria del oaQmpa.gno Daiurù Sebastiano )) )) 4542.-57 2.--- ? ?= _,_,J J-0.- 0.50 9.-- 5,-- TOTALE Fr. 45i1,32 MAR1CO. - ,M,a pr,ima non hi o_gna i.I· Ir ~ li Circolo ,vin:'coJ-o? GIOVA.:"l!Nl. - Sì, +o f.a1rcmo subito (Miarrco si ,itre-g;a k m:t11.i)... ma c1 sarà t!a limitaz:,one nel be.re. (Marco fa i-1 b.110irna:.o). cs_uno 1p10trà bc,rc 1>iù di qiu.ru111i!loe ,1uc iorze fa<;iohe e ii1~ru1ziairie gfi 1Pe:rmeuc1,no. Pcriehè lo .sc,o. 1po del 01f,oolo Coopr,naithvo 111011 è qinetblo di ,,·e1weu-c il ,,·ino a bu()n qneTcaibo peir 1b0rr1e -dJi ,più. A11zi ne berrc~le meno: tnCtgtU:o pC}.cne buono. Lo sco,po ,de! C<Lr.ool•o è r edu,caz'one. la 1prev:;1cfeinz,a.P::ain1Leremo la biblt◊iteca. con tainti llibiri f,a!Cilia c01111JJ1r,Q11,de,rs\, oon ,bcflle iiig-ure... MARIA (cc,nteir:l!i.1). O'h! q,ue.ll,1 ~ì che oi ,·uQle. A noi ragazze lJ)ia-oe.reblbe Jagigieire. ,ma ne.Ila ·libre.riiia ,delta Cl'tie-- sa ci sono ottainto 1è.citlil>ni ,rr.1,ig:osi. MA]\CO. - P,er apri.re ~'.i occhi a questi collita:dini oi ,·o.gFor10 de.i ;ibri d1e ili interessino. ohe spieg,<ht110come ~i può faire una sooieU1 ~enza es~ir::enti, ~em;a ncg,Oz,i.amrtL•enz3 med,~a.torl, oompresi i medi,ailori d1 fe.de. (mormorii). FBIJICE. - La..<:,ciaitelo parlair~ ,ui! - ç.» Battute polemiche r:aro • Avvenire , , In fretta fra la valutazione delle zucche e delle carole, mi permetti di frammischiare a queste materie di indiscusso valore ed ulilità anche la cucurbilacia che costa nulla del panlula che dirige l'Azione com unista. Lo sai; è una nostra vecchia conoscenza, quel lalc che si noma PluYius , Gian dal Ferro •, Lo scultore•, che una volta lentò di impicca1·si legandosi al collo le braghette traforate di una serva, allaccandosi poi alla maniglia di una porta che aYeva appena la capacità della poPlata del peso di un quarto di lacchino. Quel tale, venditore di bagole cl.alle sbaffate dei ghe]]i dei proletari, italo-americani, che iSpasmodicamcnlc corre alla ricerca di un socialista che faccia, od abbia falle, delle ... azioni che assomiglino alle sue, senza che gli riesca di trornrlo. Ricordi? ... :\Ia sì! quel lale di cui troYammo quei ,·ersi, degni di un alunno della \'alerlischulc, che fecero ridere perfino il rilratlo di Lenin. Il depositario esclusivo dei biberoni e delle semonelle moscoYizzale per puppanli e stallali di buona bocca. Luigino ]o slercoraro che Misiano chiamaYa, a suo tempo, l'amico di lello del francese. L'uomo cicca, più lo1·do del bastone del pollaio che pretende far crede1·e agli operai, al ,·alore delle etichelle rnuslrale di bagole ri,~oluzionarie, alla dinamicità del sonno, a]la utilità per ]a causa proletaria dei Manequin, delle parncchc e delle lruccalu1·e blanquisle, al quale, di quando in quando salta la malinconica idea di andare a cercare rogne da grallare· in càsa degli allri. Prima, in un numero di poche sellirnane or sono, egli ha credulo di riescirc a scredilarc il nostro par- (ilo nella SYizzera rileYando il fatto clw alcuni comp. della Scz. soci,1li!-ta di Zurigo si guadagnano la Yila facendo i commercianti. E non sa l'allocco che nella Sezione comunista locale, i commercianti SONO .\L- )fE>/'O IL TRIPLO di quelli che sono nella Sezione socialista? • r oi non facciamo loro certamente nessuna colpa se essi, poYerctli, cercano di procacciarsi il pane èome megìio possono; ma lo rileviamo per porre in cYidenza agli operai la malaferle di quel messere. Oues[:1 1iltima sellimana poi, la Yigliacchissima carogna, in un trafìlelto pubbl ira lo nella terza colon~a della seconda pagina, insinua che 10 faccio il « mangia comunisti •, per risparm ian11 i la espulsione dalla Svizzera. e chiude invitandomi a recarmi a Ra,·enna per acquistarmi la riconoscenza dei fascisti, dopo quella della polizia eh·etica. Tutto ciò 'Scrive il macachissimo ~gonfìo11e, per rilen1xe la Yiltoria anarchico-comunisla riportala alla riunione Camerale d<'ll(' organizzazioni rnvennalc, villoria che per quanlo non possa esser negala, si riduce però ad una cosa ernmera poichr il numero dei 3000 voli r~sta il nume•·o dei Yoli ollcnuti dagli anarchici e comunisti nei passali conoressi. Quindi. niente progressi, niente pros<'lilismo da parte dei p~r). Ma se le cifre non sono una op1111one; déhacle, débacle su lulla la linea l O che il rimbambimento del pt11·issimo lerC'ionc ha raggiunto una fase si acuta da non sapere piìt lcgaere nella rloqurnz·1 dei nnnlC'ri? 5 Quanti enrno i mli dei ~0~1rn11is~ nl co1wegno confedera Jr dt \ crona . Ricorda ·il ro~o della A.:;ione? Si aq;- giravano allorno ai 0150 mila. · \ mwnlo si sono riclolli al conYccmo cli GcnoYa? .\ 250 mila; appena l:ci metà! Ma Luigino si consola e continuerà a volere dare da bcrè agli operai GIOVA~NL - Si.cco1r.t' 1i.1,•1 "i Y-i\'t' ù solo ,'ii.11.0.penscr..:,,no ,:n!d•e ;il 1,a1 e e a ttltlti i ,gcr..eiri di µrimri b;•sog-no... MARIA. - L' O!lio. PercJ1:: l',Oi m,'.ltt6amo ,t.a11,tainsai!.at.a e q11i t"o:io ;; cc1Jtt:vo. $1,J<O (a M1a1nia). ~ Silcl'zio !ing,ua,cu'io1t1·a., .Iiai~cialbopainh.1e1r ! GIOVANNI. - Lw-1ci,JJ 1e d1 il!'.:'. 1:· b~J1e 1che le ctonn,c _<:ii OOOUIPJllO ù ciò. Anz:i v.o,nremmo ,ohe lubre tlc donne o\ c- _11;dk:lSci,rcOti 1Più 1110! in.astro nwv.im,cn1- ~:o ,coo;pciraJbivi~t.i,oo,,perohè .-,.01!-0!.oro fa l}rurne 1più 1i11utieiressa1,dneai co.t,1'<uma- (ioni,sor.io lor.o ile ial!TIITl-fm,is.trrai'.ri,c,i ,cù.:i;le ·11,a..-11a,n,zei1eir~derrarrn~~ma111Oi.J11T1•Prc,11- •di?ireibbcmo ubito 111' 1ilrlli1àde1!:launiumc -<lii tU1thi1i oor~umait0tri. Ma 11011b·~oigna• sio:rtialn1",0pe111&a!r,aeil oonis1mno; c~c001nre ain.chie.u:xnqy,v,C1Clere ai!l]a PT<Xl1uz.\cme l)C!rmezzo !delle a,fmi.ttla.117,e ai1•;_ colre, ahie ,ci ;s()\110 .già nn tami ai'.tri C-Oilmt,ni. FBUOE. - Mia acme si faire,bbc qu~? 1(Tft.lltlibai1btJet111tii). CWViAINiN1L- iA11laii'iine 'C!etl prQ<,;<:iìnno olil!Olbre s.oalde iii! ,cou~tr,aibto d' aiffil tio ideY!a Cas,ci1 na Grrunde. Voi s..a.1Jei~che queste te,nre srmo dr1propriet4 de.II" Oche, cinque meno due e mezzo, fanno ... dieci. E guai per quell'operaio che non gli darà ragione. Egli è capace di tacciarlo di riformismo, e se occorre segnalarlo come un traditore mandarinato. ~on scherza Luigino! Paura dell:ci espulsione? Po"ero rincoglionilo che non sci allro! Non sai, citrullone, che sr io mi Yolessi recare in Italia àYrei la certezza di rnggiunqere quella posizione economica che non ra1tgiungerò mai restando in TsYizzera? Che la mia espe1·ienza, la mia irreprensibile reputazione. il mio rredilo commerciale, i miei rapo0rli con ditte sYizzere e l'rancrsi. il mio tra ffìco sul mercato 7urighesr. mi !laranliscono un lavoro cenh Yoltr più redditizio di quello che non faccio qui? ~fa a mc niacc di Timane1 e in questa Zurigo. in questo esilio che io mi scelsi prr libera elC'zione 24 anni or sono. a rni mi legano i ricordi della metà della mia Yita ,issula. Io odio le rrsidenze imposte. i domicilii coalli e non mi rassegno si coglionamente a lasciarmele imporre, a dispello dei reazionari di tutti i paesi, a dispetto di coloro cui ho pestato i calli e seguiterò a pestarli, tanto in politica quanto nel commercio. a dispello di coloro che nel 1915 mi denunziarono e mi fecero arrestare in Tlalia, a scorno di rhi mi fece inserì.- vere nelle liste nere della Intesa pe1· tutta l'epoca della guerra, ed anche a dispello luo, o Luigino stercoraro, per rimanere qui a romperli i coglioni. .\1 lercio vigliacco niuna parola, pnichè una baldracca d'uomo della su:-i fai ta non :cLi Ti ,·a neppure al merito degli scaracchi del mio disp1•ezzo. .\gli operai della platea politica a cui mi legano 35 anni di lolle disinlrrrssatamente combattute qui e nella mia Ravenna. senza domandare mai compensi di sorta, senza fare il mestierante di ideali, non ho bisogno di dire loro, che se avessi Yolulo evilarP le noie della polizia indigena e della espulsione non avrei conlinuato a com battere le mie battaglie in difesa della loro causa, avrei rinunzialo ad occupare i. primi posti di comballimenlo nelle fila del partilo socia lista facendo comodamente i miei a!Tari. E in questi posli di battaglia per l'opera di preparazione dell'avvento del socialismo. io continuerò a rimanere fìnchè la fìducia dei compagni lo ritengano necessario, noncurante la ewnluale sci.acca espulsione, non disposto a subire nessuna restrizione al mio lavoro in difesa delle masse proletarie emigrate in questo paese. Solo così noi resteremo in quesla terra la cli cui sicurezza non è cerlo mai slala posta in pericolo per l'opera nostra e lanlo meno lo fu per l'azione esplicata dai comunisti. D. ARMUZZI. listadalnumeri v ncitori della lotieria pro vittime Politiche. estratta il I.o luglio at Casino Att~st>rsihl: X 27-l2 - 2929 - 3766 - 1063 - 1839 - 2823 - H21 - 1045 - 2850 - 3699 - 3855 - 818 - 2148 - 2733 - 300i - 7 - 1030 - 22.JS - 285 - 5-17- 2121 - 21-12- 528 - 59 977 - i99 - 3022 - 1592 - 22i - 498 - 1161. Si ·raccomanda ai possessori dei nuw~ri e~(ratt: di sollecitamente mandare nome. indirizzo, locatila, al glorna!1~ « Il Risve~'io ». Rue ctes Savoises, N. 6, Gi1nvra. unendo il rispettivo biglietto. che verrà loro inviato il premio a do. micl!io. I vincitori òi Zurigo POEsono rh·o1ger _ si ad E. C.. Hohlstras'D, N. ~06, secondo piano. Zurigo IV. 7 -- ~pod'al!e ,de•h'iacwrà, I.a oui annmi,ni .fru71\Qt'~. or.a, è in miamo a1i oo~w~ilslicÌhe ocmqui.star0t1110 .:i: Comune nelle 11lotimc de7lion!i. J3ien,e, 111ciri.airem:o ,La Coopc1raitiva ,~r.a i co111taiclii1111i <l'.i Vli!J vecchi.a e 1P•ren,deremo in a!ftfhw i :::tmpi che ona so.no '.e11'1H,Ldial! r:ttiahiilc. SI RiO. -- ~fa iq 9iRtoor Luig-i ? J-wlCE. - Lu: è gi:i -ricco. MAR,IA. - Ai!llcma divonrcrcm; · :-och! am,ahc noi (!;-:.:.a). GIOV.AN'\IL - Ko, nessun0 d: noi pO- 'tlrà <lwenta.re ri,cco nel sc11. o LLi .a.c- •CtUiJTlillllan/eredle sue mai1i J•ei: ca,pita,le. Dcwrerno laiv,araire »ernip1c, :iin.ohè ~'! :forze ,r,c l•o ,peinmeitltern,rDntO, ma l-a;vo1reromo peir •V1i!Yerc!berne, da uomini :: Hm dai ba')tie dia S><mlacome f•aiccia.- mo aic:Li:' •SO. CfOV.ANNI. Cclii g.uaidai_gno 1irut-to d'e'/.lla.,(',oQJJl~1·al~ai.v im:1gi:!'1orernmo .r e- "~ste-1,zia.,aJ!-~iou1ra1111dQ!1a amdte rin oaiso di 1m3l~ai~tlao di ii,ruforbuniCI.Or.garniz7,cn-e.1110 lda:Ic .sou~le, farcrrn.o dc!~e ,!(1~be r~Jt1rtuf1ve IQrullaln.o... FBUEdE.- A·11 1 drC!lno aI111ohe noi a vedere qua1h.Jhe bctnl.a olbtà. (Oou1Uin1ua).

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