.. Num. 17. ~ANNO;;;~XX;;V;·~=====~A;;·~p~·========-==============-~Z:.U:.:R..:.:I..:.G..:.0..:..,_22_A_PRJiL_._E_-:1=9=22=.========================''========== ' !'elefono 4475 SETTH1IANALE DEL PARTITO SOCIALISTA ITALIANO NELLA SVIZZERA ---·-·.'-'·-=====-____,___,..,.--,..__.======================= I Centesimi 15 la copia REDAZIONE: :JN NUMERO ARRETRATO Cent. ao Conto.Chèqucs N. VII!-3646 u L'lnenlre del Lavoratore 99 Q Znrlgo .... ~------ ~---. - ::::::::::::=.:=--=-==== LETTERE DALL'ITAL.IA Mentre dura il consulto al letto de.I grande ammalato ... Tutta la vita nazionale - come del resto quella internazionale -- è cor.- centrata a Genova. Non e' è giornale che si rispetti che non abbia mandato alla Conferenza i suoi -inviati weciali per raccogliere le cose più superficiali o più banali, IJ)er diverti.re calle chiacchere di corridoio o colle intervi5te immaginate o fabbricate sul nulla il buon pubblico che attende col consueto ottimismo il risultato di ques.t::> siorzo mondiale per la pace. C è del!' ottimjsmo difatti, cd è diffuso in tutte le classi. Nella classe operaia, perco~;a dalla e.risi cli disocoupaz,i011ee idall" a.ssalt0 padronale ai salari, non è raro cogliere, come conciusione ai discorsi sulla situazione, la frase: " Speriamo che, 1dopo Genova, le cose abbi2no a ram.minare meglio "· E nella Conferenza di Genova spera il piccolo commetcio angustiato dalla situazione dei consum! e daMa '<l!Sp,rezzadel fisco; spera il mor1do affaristico che anela ai larghi oriz.- zonti <l'ella speculazione: S'Pera I' industrialismo che mira alle larghe e red<l'itizie es;portazioni ed ali' affermazione sn nuovi mercati. L' ottimismo del!' OPinione pubb-lica ita#ana coraispondera all' ugu::ll ottimismo dell' ciJ)inicne 1>abblica mondiale. Perchè, in realtà. ~Ano pochi Pt1rire,-ppocoloro che sanno « ficcar lo viso a fonde» negli avvenimenti di Questa travagHata umanità. Eppure si dice che I' espe.rie:Jza ammaestra gli uomini. Invece iJ m('ndo amai pascersi delle stess~ illusioni per cadere Poi netle medesime disillusioni. Nel 1914 I' o;pinione pubblica si è lasciata secllurre dal mjraggio della guerra rigeneratrice della civi1ta; oggi cede alla lusinga di un ca.pitalismo verament~ dispcsto ad assestare H mondo nelh pa~e. ,·era. nell' ordine, nella giustizia. E' ben lcgico quindi che a questo ottimismo SUPerficjaJe noi •contrapniamo il nostro pessimismo che non è fatto di accasciamientc, ma che conforta invece la nostra maturata convinzione nell'incapacità del capitalismo di sistel11a!rei! monda i~convolto dalla sua eccnomia e nella necessità di un nuovo orclinamento sociale basato suJfa soli<la.rietà de1rli interessi. Con questo ncn diciamo che la Confon:,nza di Genova sia inutile anche ai nostri fini. Tutto ciò che smaschera agli ci::chi delle masse ignare la natura ferc,:e ed egoista ciel capitalismc giova ad orienta.re il proletariato verso la nostr:i. m21a. Tutto ciò che umilia i! cap·it1lismc .e Cl)~ rappresenta le dedizioni delle ideol<wie da es.so colfrrnte, P.~.alh nelb stesso tempo la critic:a nostn e gli ideali che no: andia.mc colt;vando tra le masse. !ntan·to il fatto S"lo del!::\ c•Jnvocazione di questa Confe,enza è la cl2mrrc<:a sconfessione della guerr,n e !.a svalutazione della conclamata \-irtç:,ia. Dopo _tanta retorica, dopo il di:,pendio di t:rnte energ!e di uomini e e.li tante ricchezze. al fine di rc-ggim1gere i risultati mirabclanti che, Prima, non si sapevano consegui,,c colla pacifica conv!ve~za ~ei p- ,:,oli. gli uomjni del cap1taJ1smo 111ternazionale, i sapienti uomini delle classi dirigenti, coloro che si arrogano per c11ltura e per posizicnc sociale il diritto di guidare le so.rti della umanità, debbono oggi confessare che il rimedio è stato peggiore del male, che il sacrificio dei popoli fu inutile, che la civiltà è in peric:>lo, che bisogna tentare col reciproco accordo qucllo che ncn si è ottenuto coll' cserlcizio della fmza. Una olasse dirigente che è arrivata a questi bei ristùtati è già dimissionata .... :n linea morale, ' Ma è nei riguardi della l~ussia SPecialrmnte che lo spirito feroce della reazione ca1pita~istica è costretto a mordere la polvere. Se nessun a.ttrn risultato avrà avuto la Conferenza cli Genova, certo avrà questo: di imporre al capitalismo eu.ropeo il rispetto del.la ReP1I'bblica dei Soviet. I rappresentanti bolscevichi sono diventati su.bito i beniamini dell· opinione ,pubbJiica.Si può dire che se gli occhi di tutto il mondo s,o,no rivolti a Genova, le orecchie idi tutto il mondo sono tese alle parole di Cice.rin. Poichè in quelle parole c· è l'atto cli accusa alla politica capitalistica, e' è la difesa delle aspil!"azioni e delle spe-· ranze di tutto il woletariato. La Russia intervenendo a Genova tra le altre nazioni, trattando da pari a pari, ha vinto tma grande battaglia: s'è inserita per forza degli eventi e per la volontà dei POJJolinella storia a d·~petto di Quelli che la voJevan::>ig-nr.r:ire o che si illudevano di poterla sopraffare. Travolti dalla pubblica op:11ione, oggi ì giornalisti borghesi, d"po I' ,nuti!e campagr.a di denigrazione cli tanti mesi, masticando amaro dichiarano che, dQJJotutto. in Ru~- sia non c· è ombra di com,tinismo. E" la sturia del cavaliere che, sbaJzato di sella, si CO'!lSOla,·a dicendo che voleva dis•cendere. L" .-~ssenziale è che· il governo proletario ,di Russia, bon gré, ma! gré, entrerà in rappcrti cogli altri popo!L potrà p,rovvedere al proprio pacifico ~-vilU!PPOeconomico e non sarà più così facile al capitalismo europeo preparare O(}ntro di esso ile insid!e ,dagli eserci,tj mercenarii. Maggiore umiliazione non ,poteva toccare alla F.rancia dei Clemenceau, dei Poincaré. dei Barthou e di tutti gli eredi deUo spirito sop,raffattore del militari,smo. Ma, all'infuori di questi risuHatt. noi non ne attendiamo altri. Questi uomini chiama-ti a consulto al letto del!' Europa ammalata dovrebbe,ro <lichiarare l'impotenza della loro scienza medica; dovrebbero dichiarare che, finchè il malato è affidato all.e loro cure, la sua s·a[ute andrà di male in peggio. E' una virtù questa che non è nossibile esigere. Fa:cta a.,prendo la f::onferenza ha detto: « Qui non ci son più nè vinti nè vincitori». E' U'l'la iinz.ionc. vinti ci sono finchè non si ha il coraggio di strappare gli iniqui trattati di pace dettati dai v;incitori. finc.hè non si ha U coraggio d.i 1 a:11n111Jaturetti i debiti di guerra, quelli fatti eia tutte le nazioni per a.ririvare a porto nelb sanguinosa impresa, e quelli imposti sotto il titolo di riparazioni. Ed è un coraggio che non si può concepire in un mondo che ha per le.gge I' aviclità. dei grnpll)i CaJJ)italistici. Ma quand' a'llche il miracolo si CC<IT'"pissees, i ripetesse tra le nazioni Leri beMige;ranti la ciassica offerta d'el roci1P-roco Pe.rdono « venia,n danws Pefimusque vicissim » il mondo non sarebbe ancora pacificHto. Perchè, sl.llJ)postoche non ci siano· più vincitori nè vinti, ci sarebbero ancora nazioni ricalie e naz.ioni pove.re. ci sarebbero ancora le nazioni che hanno il monopclio delle materie prime essenziaH aJla vita di h1tte le nazioni che hanno bisORno di Questematerie prime e che rper averle debbono soggiacere a~ije imposizioni <lei trusts capitalistici: ci sarebbero ancora le riYalità, le invidie, le coalizioni armate. le guerre· in~vi.tabi'!Ji e) d~lsastrose. No, in regime capitalistico nessun convegno internazionale dì esperti della econcmia e del'la finanza può dare ai popoli una stabile ricostruzione econo~ca, una pace cl1e non ,ia solo una tregua La Conferenza di Genova si chiuderà come le altre. Con qualcl1e formula a.:nc-.<liina che tronchi tutti i fili della SIJ}eranza.Con I' imp,egno di una altra Conferenza. E così ,·ia sil].9 alla maturazione degli eventi: che pot:ra111neossere o nna .nuova guerra se i popoli si laSt:.ieranno él!bbacinare da,! miraggio delle chiacchiere borghesi, o la rivoluzirne se i popoli capiranno che in essi sr,li è riposta la possibilità di ricostruire il mondo nella pace vera e duratura. TENAX. Denunciamo gli arbitri che si compiono io danno degli operai italiani nella Svizzera Ur. l!,'.fll,.'Jl>O di deputati socialisti italiaEani hanno prcsentzta 12 seguen1e interpellanza: S. E. On. Presidente dilla Camera dei Deputati, Roma. f.n.tc,rpc::J:amo i: M,i;,ks:ro ~-::r :i;H Affar.i tEstemi IP°-Z conosr_.er~• qua:re azione a:bbi.a fatto o in•'.e,id:a fa.re verso io Sta'iO E',vetico per il 1TL'1Pcitto d~ll'accordo cOncernente il tnttamento degli italiani in ]svizzera e degU SYizzeri in Italia in materia d; suss:dio cl.i disoccupazione, accordo conbnuaanw.ite eùuso - a da"l~ iro ,c1<,gi: 1 : em~ati i,tafan,i - ooh!e esp:.ilsioni ,e ,cagli sfiratti .sistematici ,dei nos'.r.i connaz:onali ldiisoOC1Jipati ave:11:. dir; tto a SUl>!S klfo. Vcs~de!""..arrno m '.tre ccmei.scel!"se non risUJlti .a.I M"illisitro,degli Mfairit Esteri che detti s,fra:t,i ed es.µulsioni cor,rispon<lon-0 a,I premooitato 'J)T0"J0stto <li 11TP,)Orrlarc - ir sastituz:one - a'bra ma/ilo <l'o-pera ro,n ca,u,tela ta <la,:·ìe g.a,nanzi,e s.a.ncitc da!,1'i11,d·,caa,;cocor1do e quindi IJ)iù adatta ad .a_co...-econdaliare lobtia ,paidrona1 •e contro la conquista deh~e ,otto o.re e per il rHYcJ,"Sl(O]e 1!'.,e tar:riiìe ,di 'l.a:vo.ro. Piemonte - Quaglino - Cane. vari - Panebianco. Riproduciamo il testo intezrale della in.terpe1Ianza,che pubblicammo già nell'ultimo numero, per richiamare su di esso l'attenzione delle nostre sezioni, der sir.goli compagni, dei sindacati professionali, dei nost:ri lettori e simpatizzanti. L'importanw e l'Opportunità della interpe1Ianza non vuò sfuggire a ni;ssuno. Era ed è ora che qualche voce sorga e denunci dalla tribun.a del Parlamento italiano tutti l{li abusi e tutte le ingiustizie che qui, sotto il manto della legalità, furono compiute e si vanno compiendoin danno degli operai nostri connazionali in part;c-0!a'le e, per rif1esso, def profeta, riato in generale. On: o.ccorre che le sezio,u socialiste, i sini;:olicom11agni, i sindacati cli mestiere, e quanti rutri sing<>Ji .ndividur o istituzioni, sen1,a distinzione dr tendenza, sono a conoscenza di abusi ed arbitrii com,iuti o che si vanno compiendo in d21mo dei lavoratori italiani nella Sviz. zera, ce li comunichino subito. A nost·ra volta li rimetteremo agli interpellanti. Blsogna documentare con fatti precisi e incontestabili le so~,rchierie della re:az5one svizzera in danno dei lavoratori nostri.,. e deU' Internazionale. Occorre precisare per quanto è possibile date e dati, i1'(1icare cioè l'epoca ed i motivi ed i pretesti delle CsPUlsioni e degli sfratti avvenut~ dei rifiuti dei suss:cli di clisoccupazione, ecc. Raccomanrl~mo a tutti la massima serenità e o,biettività. Nessuno ci comunichi cosa non vera, 11essuno esageri neU' esposizione dei {atti; chi esage·ra nuoce aJla causa che si prefigge di clifendere. Ti.rtti coloro che ci scrivono devono iinnare; le derumce anonjme non ven- ~ono prese in considerazione. Va da se che i nomi degli scri'Venti vengono tenuti segreti; essi valgono soltanto per noi, non sono destinati alla pubblicità. Quindi nessuno ha tHLll-daa temere dalle autorità pe·r le denunce che fa. Chl n.on è da J1oi conosciuto .personalmente, munisca o faccia munire la c<>rrispon. <lenza dal timbro della Sez. S. o da qual. che sir.dacato di me:stiere del luogo op. pure dalla qualunque or,ganizzazione aJ. fa quale appartiene. Avvertiamo che l'interpellanza precitata verrà discussa, con ogni probabilità verso la metà del p. v. maggio; oc. corre pertanto affretLJJre le comunicazioni. La Commissione Esecutiva 10 eca Gino 1anco AMMINISTRAZIONE : e ml 1 E t . d I p s I ZURIGO I\~ o ssoneseoInYae . . . u lrll/ltll~tr•u•, ,, ABBO.l\;~MENTI PER LA SVIZZERA PER L'ANNO 19:u: r a.nno, fr. 6,-; 6 mesi, fr. 3,-; 3 mesi, fr. 1,50 PER L'ESTERO: 1 anno, fr. xc;; 6 mesi fr. 5; 3 mesi, fr. 2,50 AiutialmaRoussdiaeiSoviet Genova Si era òetto che la Confer~11za di Genova era stata convocata per trattare dei problemi oco:1,;imici che ognora più si agp·avar.o e tormentan:> tutti i popoli. So- ;amente n~i socialisti affermamm0 che la di.plomazia degli Stati vittoriosi aveva trovato questa es9ressione mtnzognera per avvicinarsi ai rappresentanti degli Stati vinti ed ai delegati dei Soviet. E dichi:l.rammo ;..,,che che l::t Conferenza di Genova segnava l'inizio della revis'one di tutti i Trattati infami e il principio della sconfessione della diplomazia segreta. Noi siamo sCJnpre stati del parere che nessun accordo economico può essere raggiunto senza che in pari tempo si stabilisca un accordo politico. E la borghesia internazionale, che si è sempre aggirata nella oeroetua contraddizione di voler e non ·voÌero a un tempo, non deve trovarsi tanto bene al contatto dei rappresentanti dei Soviet che - anche fra !e difficoltà del protocollo - dicono t•na oaroJa di sincerità ai convenuti di Genova. Il documento su! nuovo orientamento òel Governo dei Soviet che l'« Avanti! » ha pubblicato sabato della scorsa settimana conferma in pieno il nostro asserto, E di quel documento, eh~ i socialisti italiani devono leggere e studiare profondamente per ricavarne tutti gli insegaamenti possibili, diamo qui il commento col quale il quotidiano del nostro Partito ne ha fatto precedere l'integrale pubblicazione: TI documento che pubblichiamo è della più ?.lta importanza per intendlere la sif11i'zione ?.ttuale defa Repuhblica russa <lei So1·ict e per apprezzare la condotta. elci di !ci rappresentanti alla Conferenza cli Geno1·a. Stretti dalle più dure neces- ~ità. desidcrn•i di mantenere a qua!untari sono stati riammessi nella proprietà /{ duello continua, accanito, imPedi queJ"e imprese che lo Stato non è giun- tuoso. Si stanno di fronte vinti e vinto ancora ad esercire e la nazionalizza- citori, J}aesi ricchi e paesi poveri, nazione delle imprese industria.li e commer- zioni militarmente deboli e TlllZioni ciali è dichiarala cessata. militarmente forti. E ogni duellante Si è riconosciuto ad ogni ciLtadino il sta a soiare ogni mossa del!' avverdiri1to di esercitare liberamente il lavoro sario, sta a studiare ii punto debole,• nei mestie1; e neilc industri.e_ Ristabilita che più si presti ai suoi colpi, Per la proprietà industriale e la iniziativa meglio costringerlo al proprio volere. ;,,-irnta nel campo de.la produzione, si è Perchè, è inutile farsi illusioni: dovut0 ristabiiire lo stesso principio ne1 questa Conferenza di Genova, che c.1mpo ù,el commercio e del sensalarLo vuole ricostruire l'economia d' F.uroc:>mmcrcialc. pa, non ho radunato intorno a un taSi ì. ,,;1;o;·iz2é!!o i! posses~o e la circo- volo uomini, compresi tutti Quanti e ·.:-;<,,'e cki mc:a'.l!i :,reziosi e dePe mo:1e'e interamente da uno sPirito di con- :, ,,rr-~.. \ ho lite le requi$:7ioni e le espro- cordia, da una vera volontà pacificapriazi0ni forzate. sono ,tati indennizzati trice; ma ha raccolto in comuni con- :::i antich: pro;,rict~ri delle merci .espro- versaziom anche dJegli àvversarii, prìat,'. l"n nuo,·o codice civile è stato dicia,no pure la parola, ancora fu. i~ti1t1ito che ado~i i principì generalmen- renti, irreConciliabiU. te riconosciuti nella materia, nel'e leggi · · 1· c1 'l'E . 0 ·dentale Noi non siamo, per natura, pessi- c,v1, e. •u1opa cci . . . t · · 1· • ..- . . . . . . 11usti, e tan o meno sw.mo mc.mi a .. S.1e ~iammessa rn_ circo az1011~ I~ cam-. esl/igei·are le tinte sotto gli occhi de1)'.~k. Si so:i_o :i_11tor1zzate!e ·SOCJe'.aa.no- u[i altri. Ma anche f osservatore Più 1111neper a2-1on1. E - per non dir altro "' . . . , l · • c1 -1 · · • formai d~'ta ottumsta d'eve riconoscere c,ze qua . - s, e a -0ttato 1 pnnc1p10 e ""' • d G legalità co] proposito di far regnare in ~~e Potenz~ e an ata a , enova con tutti i campi dell'attività pubblica e pri- ~ mtent_o di sabota~Ul:•di (rustrarne vata l'autorità deJ diritto e della legge. L lavori. o almeno di imped1.rec~ d<fIn pari tempo i1 regime soviefo,ta coi quella Conferenza esc~no ~eccswm, suoi nuovi proHediment.i - che sono in- realmente atte ad avvuue l Europa r!uhbiamcntc delle enormi concessioni i'erso la sua restaurazione economifa: · e :ilia ci,·i1rà capitalistica - ha prov- ca, realmente giovevoli alkt causa ,·eduto a riformare anche il sistema giu- della pace. 1h·:ar·,'.) e 'a p,occc1ura civile e ad aclat- Come, infatti, si f}llÒ parlare di retarli anch'essi alla nuova forma econo- staurazione ecoiwmica, Quando, comica. ,ne fa la Francia con l'aiuto delle 1'11tto ciò dimos:ra che la situazione ha sue alleate, si vogliono imporre con- :onrlctto la R1m:.'.l ~o~:ictis.ta a venire a dizioni così mostruose alla RuSSiae patti coì ,·ccchio online di cose adatfan- alla Germania ? rlosi al''.IC esigenze oggi per prov\"ederc forse af! 11na più r~dica!e trasformazio11e Una delle condiziopi Prime e in- ,loma11i. dispensabili per la restaurazione eouc costo i! potere poli!ic-01nel"e mani dc:T Si dim-0stra in pari tempo che ·a rivoloro Partito. che lo detiene in nome della lu.zione se non p11ò locaJizzarsr non può c'asse l.:i1·o;·atrice. i bolscevichi - nulla neppure estendersi per artificio. conomica è la pace col conseguente disarnw. Ma, grazie alla polj.tica, specialnwnte, della Francio che aizza la Polonia e gli Stati marginali, della Russia e la contro-rivoluzione russa, il Governo dei Soviet è costretto a tenere .sotto le armi Più de un mili.one di soldati. E la Russic vi è costretta. Ma la Francia, l'Italia, l'Jnghllterra, la Jugoslavia, la Polo- ma, chi le costringe a mantenere eserciti così forti? Eppure, siamo a questo punto: chè, sebbene la Germania e l'Austria-Ungheria•-- le due Potenze in cui Si ravvisava Prima la eterna minaccia alla pace - siano militarmente assolutamente impotenti, l' Ewopa tiene oggi in armi quattro milioni e mezzo di solda1i, vale a dii 1 re molto più che prima deHa guerra. cedendo sul terreno teorico - hanno do1"11toe rlebbono conciliare la propria p-0lir ica ri1·oluzio11aria a1'e esigenze reazionarie della situazione. Essi - dopo i; fal- !i111ento de 1la rivoluzione in Occidente. rlopo cioè che si resero irreaJizzabili le !nro spcrainze di costituire in un pa,ese economicamente più evoluto ~n nuovo regime sovietista che. prendendo la dire7.;one generale cle' mo,;imento, avvicinaSse 1a rivofuzio:1e russa al proletariato e la consolidasse internazionalmente - si· ,·idero costret'ti a subire il contratta.eco capitalistico. Koltciak e Wrangel, Petliura e Dcnikin e iJ famoso « ferro spinato• con cui la Francia .imperialista tentò di circuire la nuova Repubb'ica e prenderla per fame. furono assai meno insidiosi per la rirnluzione di quel1o che è oggi l'ipocrito attacco del capita!,smo finanziarlo e commerciale «ricostruttore•. I nostri compagni russi hanno indubbiamente la sensaz.ione di questo più gra.'Ve pericolo che li minaccia. Ma eS'Si sentono. in pari tempo. che le loro condizioni sono ta.li da non poter orporre contro di ésw una resistenza. diretta ed attiva. 11 formidahi e esercito rli Trotzki no,n può valere che assa: poco di fronte a'la ultrapotenza dc; capitalismo internazionale che muovP alla conquista della Russia. speculando sulle di lei deholezzc e sui gra1·'ssimi malanni che. sen7..a.colpa dei suoi i\tt1:ali g-overnan'ti. l'afflig-gono e la tor- :ncntano. Di qui i" franco mutamento di fronte compiuto dai bolscevichi dei qua- 'c. oltre a. questo clocumenLo, sono e,·identissime testimonianze l'atteggiamento dei russi alla riunione di Berlino e più rncora. la condotta della Delegazione so1·ictista alla Co11ferenza di Genova. T bolsce,·ichi russi non amano i gesti per i gesti. Essi sanno perfettamente che la politica non è fatta di astrazioni e di estetismi. Essi si muovono sul terreno dc"la realtà. Obbediscono con brutale si11ccrità .alle indeprecabili esigenze del momento e deWambiente. non tuttavia per accettarle cd adattarvisi. ma J)C'r mantenersi su quella situazione di potere che loro permetterà. quando che sia. di paS"- sarc nuovamente all'offe11siva rivoluzionaria. Essi fanno delle concessioni alle circostanze per poter piegare I.e circostanze al loro programma e riprendere. appena sarà loro possibile, 1a marcia in avanti. Ma quali concessioni! Si è abolita la espropriazione forzata e senza indennità delle impreSie private, commerciailì ed industriali e oggi lo Sta'to sovietista tollera ed incora.ggia l'a'ltività privata nel commercio e nell'industria, intesa alla persona1e speculazione, Sono stati esclusi i diritti personali sotto la speciale protezione dello Stato, si è garantita, con va,ntaggi e privilegi, la concessione a stranieri di r.icchezze russe onde essere sfruttate. Gli antichi proprieDinanzi a. questo momentaneo aTretramcnt0 dei fronte proletario e socialista, sorge per n-0i tutti socialisti di ogni paese un nuovo e maggiore dovere: quelil·o di aiutare la rivoluzione russa a ripren,.. dere il proprio cammino per sè e per il pro:·etariato internazionale. L'Ufficio Stampa della Direzione del Partito. ncaaarme lhlf acaloetemaz11u11 a Boma f eri l'altro, giovedì, mentre in num~o- ~issime città d'Europa - conforme ai recenti delibera:tJ del con.vegno del.le tre 1 nternazionali - avel"ano luogo dinwstrazioni peli fronte unico prdetario (e do'Ve non si fecero giovedì scorso, avra,n,.. 110 luogo ?.J. primo maggio) iéri l'aJtro• - diciamo - ebbe luogo a Ra-ma un altro grande e,·ento di solidarietà prolelar;a internazionale. Alla presenza dei rc.ppresentanti i Sindacati di tutti gl1 St!ati d"E\1ropa fu inaugurato al Teatro Argentina il Congresso J nternazionalc della f cderazionc dei Sindacati di Amsterdam. Di questo convegno che ha. specie ne: ir.om.ento attuale. un'altsisima importa.n7.a. par:eremo nel prossimo numero. Per ;ntanto vogliamo dar qui l'ordine del giorno <lei Ja,·ori. che i c-ongressistii sono chiamati a compiere. ()RDI;\E DEL GIORNO: r. Di.scorso d'apertura. del Presidente. z. X omina dell'Ufficio dep CongresS-O. 3. Verifica dei mandati. 4. Fissazione dell'ordine del giorno dcfinitivo. _:;.Relazi-011e morale. 6. Relazione finanziaria. 7. Discussione cle'le prop-0ste tate. prcsen8. La ricostruz.i.onc delO'Europa (L. Jouhaux). 9. Il disarmo e la guerra contro la gnerra (Edo Fimmen). 10. La politica reazionaria interna,zionale anche 1.n rapporto alla giornata cri otto ore (C. ~f ertens). 1 r. Designazione dei Paesi, fra i ctii rappresentantii Earanno eletti i membri del Con.siglio Direttivo. a) Elezione dei membri del Consiglio Direttivo: b) Elezione dei membri deL:'Uffici-0; e) Elezione dei segretari ,internazionali. 12. Desii;:nazionc ciel Paese, in cui si terrà il prossimo congresso. Pro R.ussia Somma !P!rec-edentc ,fr. 4710,6.1 Ginevra - Leg,a P:role:taria » 50 ,- Totale Fr. 4760,65 Ma a Genova rum è lecito parlaf e di disarmo, non è l.ecito parlare di , ivarazi-Oni, è lecito soltanto parlare di valul.a, di base aurea, di debiti di guerra, e precisamente se ~ Parla in modo, che le due Più grandi Potenze Mtl-1EIJ/"opacon'tinentai/z, ammesse alla Conferenza come Pari tra pari, in real.là vengono trattate come ii rieco suole trattare il povero, come il Potente suole trattare il debole: con imposizioni, con umiliazloni. Sic voio, sic hllbeo. Così voglio, così comando: solevo dire Guglielmo secondo ai, suoi, sudditi. E così dicono ora i' Governi, al.leali ai milioni e milioni di cittadini di Ger111(1Jliae di Russia. Ma ecco che domeni,ca scorsa, il giorno delJa Pasqrra di Resurrezwne, ouando tutti i credenti si abbracciano nel nome del Signore risorto, russi e tedeschi si sorw riabbracciati nel nome dell' um.anUà che v1wle risorgere, a dispetto di chi la vuol tenere f!rona e asservita. I due fratelli P<Jl'eri si sono alleati contro i frateLl'i ricchi; i due amici Persegui.tafi si sono uniti contro i' versecuiori. La Francia, rJ nghllten;a, l'Italia, il Gia)pporre, il Belgio stanno discutendo intorno al modo, con cui obbliga. re russi e tedeschi a vagare i loro debiti di guerra, e non vogliono transigere, vogliono far sentire tutto il Peso del loro sttvawne sul collo di quei TJOPolpi rostrati. Hanno la spada in mano, e la fanno Pesare sulla bilancia che deve misurare l' oro. Ebbene, Russia e Germania si sono messe d! accordo, hanno Passato la $Pugna sul TJassato,vog,liono Provvedere per l'avvenire. Siano dimenticati i debiti, siano annui.lati gli obblighi, siano lacerate le condizioni dei violenti trattati imposti dal vincitore al vinto. E al lOro Posto subentri un nuovo accordo che miri al futuro, che apra la
,, -:-::=======-·-----·· L'AVVENIRE DEL LAVORATORE =====-==-==:==============================~===-~~~===================================--::::::--:----:. - ---· via ver un comune lavoro di restau- ,razwne, di ricostituzione .... Slealtà! Disonestà!, esclamano invece i diplomatici di Francia,. d' Jn- _ghilterro,, del.. Belgio, d' /taUm M'O non era,. lo scovo della Conferenza di Genova, 11recisamente la vreparazione, lo s1Jiana11umto del -sentiero, che dovrà co1ldurre,.alla pacificazio~ e alla ricostruzi<me ? J.; rwn è l'accordo fra)a Germania e la Russia, un' anticiTJazione, un vrimo passo verso quella mèta a cui tutti aspirano? A<S1Pira1110, abbiamo scritto. Ma far - se.sarebbe più giusto: dicono di a- 'yJ)irair.e. E vurtroppo, sTJecialmente :tra dtvlomatici, motte volte qu~l che ·si dice è l' O/JJJ.ostodi quel clie si vuole e si pensa. Cosi, mentre noi scriviamo, q1zestoPrimo passo verso la ricostruzione potrebbe anche ottenere un effetto oppo~to. Già, infatti, si .sentono recmmnazioni, già in Francia e anche in Jtaiia e Inghilterra si grida al tradimento. E Chissà che qualcuno lenti di trarne vrofitto per mandare per aria la Conferenza. Speriamo non sarà. Ma checclzè .avvenga, rioi sociaUsti dobbiamo stare a!l' erta; e per intanto abbiamo ogni ragione di ra-llegrarci di questa ascensione luminosa che la Repubblica Socialista dei Soviet di Russia sta compiendo nel consesso dei Go- ,;erni europei, che ieri non votevano riconoscerla, che oggi debbono trattare con l.ei. IL COSMOPOLITA. Laserra1t1aell'lndustrla dalago~ La serrata nell'industria svizzera del legno \·o1ge a favore degli operai. Malgrado la cagnara_sfacciata C-O'lldO'ttac\aJfla federazione dei padroni falegnami, tutte Je ~ezion•i di~ila Federazione Lavoranti ,in :legno hanno respinto :'ultima proposta dei padroni. Neppure una c\e\lle sezioni si potè f}ersuadere de!1a bontà della proposta padronale. . L'azione 'mediante vo'!anti11i ha fa!Aito completamente ,malgrado che abbia costato un bel po' dr quattri,ni. Quel fai giornale borghese cbi Usterisfras,,e 12 a Zurigo tanto dediito a]1'.a causa dei padroni, non sembra troppo conten,to cli questo risultato. Esso fonnì prima tutta la stampa borgh.ese ed a;gra,. ria di notizi.e menzognere e tendenziose. Di fronte a ciò noi constatiamo éhe nel corso della s~timana' passata un gran numero ctii padroni f-i impegnarono per iscritto a non procedere a del'e riduzioni cli salario fino a.1\a fi1ie dei 1922. Fra que- ~ti vi sono pure dei soci cleHa Federazione padronale. · I noi tre si c:011ferma nell'organo socia'e de!la federazione pa.drona!1e eh e 300 soci sono già usciti• da questa federazione nel corso di un anno. Questi 300 padroni preferirono trattare coi loro « lavoranti in legno rossi> anzichè pa'rtecipar~ a,\'la. serrata brutale., Da un articolo cli giorna.Je apparso recentemente risulta che i n.oscri sospetbi circa i propositi i,nsidiosi della federazio?1e padron?.·e sono fondati. La federazione padrona,ìe esamina la questione del come si potrebbe in.durre g~i operai che ancora lavorano a non pagare più le 'luotc. Lo studio di tale questione non sarà facile. Dai ro.ooo ~oci della federazione lavoran.t>i in leg-110 non sono serrati ~eppure 1800. ~ioè nemmeno un terzo. mentre gli oper;i.j ancora occut),ni paga.no una soprattassa di fr. 6. fino ;i. 10 per sostenere i ~oro compagni serrati. sino che si avrit ottenuto un co11cordato accettabile. Feder. svizzera Lavoranti in legno. «L'ASINO » ed il « OUORE », illustrati a colori, si vendono a Zurigo presso il IDstorante (Jo<Jl)eralivo(Militii.'rstr. 36). A Oerlikon presso il compa:;no Poli. t !.. t~T~.~,}!n!~il 8 Il 30 marzo si è riunita la p,rima commissione di conciliazione incaricata clella soluzione clellla vertenza sorta tra i paclroni e g i operai tintori per La riduzione dei salari cd altri peggiorarflenti previsti dai padroni. La Federazione datori di \a\·oro era 1·apprcsentata da:l -sàg. dolt. Hiir,Jlcman n. Codesto signore dovette con fermare che ne11'industria serica ausiliaria da 11l', 1 .gosto 1919 in poi non era avvenuto più nessm, miglioramento di salario. Non essendo provato che il ribasso dei prezzi dei viveri e del costo di v.ita non abbia ncmm.cno ragg·iunto il liivello de' 1919 11ella Hta clrscesa. mentre le imposte e gli affì1ti nd frattempo SDno aum.en'tati enormemeate. Era quindi pl"◊vato che il ribasso del salario era ing,iustifica!Jo. Ciò fn .anche confermato da.1 presidente della comm:~s.:•one di conciliazione. Il dott. Hiirlcmann era pure costretto ad ammetterC' che ··indu~tria ausilia,ria serica non deve temere la concorrenza deW estero perchè protetta da trn oo,ncordato internazionale sulla c.alcolazione del'le tarjffe. T11~to questo però non potè ind•urre i padrc•ni a desistere dal loro proposiito di riduzione. La commissione di conciliazione propo~e di accettare questa pr,Lma ricluzione de\!I 10 per cento presupponendo che i padroni non aboliscano il pagamento rlcll.e gi,ornate festive. Ino'tre i padroni 11011dovrebbero effettuare una nuova riduzione tlel sal,ario entro il. I settembre 1922. Ma:!grado che la pmposita di conciilliazione snonasse aperta v.iofazione del diritta dc~lii O'.)erai con la prova <lei fatti i padroni non si dichiararon disposti a aecetta re detta p1·onosta. Ess..i vogLiono far rlecisamcnte la parte dei provocatori, 0'11tle !)ote,r dare l'assalto aperto QJll'organi,z_ za7.1one. Dunque. operai tintori di seta. organizzati e disorganizzati. ar'erta ! G. WOLF. Oon le molle /. Per gli umili Al Convegno di Berlino delle tre Internazionali, Radeck, raJJJJresentant-e deUa Terza Internazionale di Mosca, si è sempre compiacùdo di chiamare borghesi i rafJJJresentanti della Seconda Jnternazional.e, quelli con cui si dovrebbero compiere co11WJ1i azioni per l' avve.nire, gente che pur non essendo sulle nostre direttive, rappresenta mili.ani di lavoratori organizzati. A Genova, Cicerin-Rakowski, rap. Presentanti del governo bol.scevico, fanno ogni sforzo Per fare concessioni ai capitalisti del mondo. ed usano verso i rappresentanti di Questi, ogni cortesia, ogni riguardo, senza frasi banali, arrivando sino a salutare il re d'Italia, sua maestà Gennariello. DtJJlOmazia.. gioco di Parole, abilità politica? Chi ci capisce qualche cosa? Da una Parte per il fr<hlte unico proletario si usano sistemi quasi umiUanti Per i nostri futuri confederati, o. costo di sabotare la riunione. Dall'altra, ogni incfìino, tutte le più belle parole per il futuro cavitalismo, che dovrà sfrutf<Jf,e il popolo russo. Va hene che necessità non ha legge; ma allora se c'è la necessità di fare concessioni oltre ogni dire alle borghesie internazionali, perchè non ci deve essere la necessità di adoperare un linguaggio più proletario verso i rappresentanti eletti dai proletatii autentici? O fanno apposta i raPvresentanti di Mosca JJer inacerbire gli animi? Pen9aci, operaio lettore. JE M' EN FICHE. A.ppeJdit'e dell' « A. vve1tire del l,a vorntore,. BASSIFONDI di LEONIDA ANDRElEFF (1) .Kisn,ailro.N b:ev,ev,a mo,lto. Do1o pe•r,duto l'·iimpieg,o e gli amici, era a111da-t-aod albitar,e ll'e>l&otèoswolo, ,ov,e v,iv,cva. in,sieme ai 1,aidri e Je ,Piroot~ttutie,c0,ns.uma,11do le ultime l!ìObe ahie ig,l.i r.i1111anev,an-o. ID isuo ,cor,po e1s,ain•gu,ce ,maila:ticcio era logior:alto id.air ·1,aivooo,roso dalle ,sofierenz,e e idaW,a:oqu,aivLte,1eJ,a .morhe. ucoelJc, di r.aipina cli/e ,è deoo .a,lLa '.uce <lei sole, ma v,e'de bene 111eLJit.ernebre, 1-ospiav,a, oosoonden.dosi <li giomo ,negli artg,oli osou,rj, e v,eaeinoo 1.a:.notte a se.cl~r.si si- ~nz1ooameillte 1al is,uo oa'J)ezza.1-eI,J),ass::1'11do 1u,11!gnoer,e, fino a:l'.a!b-a, oon iJ1sistcnz.a oalma ied ~~iJrta.ta. Alloroltè ILl'i, .ai prkmr ibair~u,mi i<le-1gior;no, l!mev.a ,di sotto -J,eooltrj 11:a,p:a"1i·da t,e-st.adagli occhi di 1belv.a in,se;gui;t,a, 1la cam:tèfretl·:a en, voota· ,ma iegli non cradev.a, -come gli aHri, ~ ,q.uel vuoto fÙtizio. •Qdoss•e-rv.av.a tutti g;i .ang-0li con <liifii·de·nza. Volt.ando· ( 1) Questa novella dc-; celebre sonittore russo è tolta a un volume, di prossinpa pubblicazione. della Casa Editrice « Avanti! • c'be, avendo .acquistato i1 diritto di traduzione per it'Italia, ci autorizza cortesemente a questa ristampa. si im,provvi,s.aunente ,oon .a•sùuzia, si da• via run'-0collia1~a,die-bro, mreJ.lie.nen-ebr,cche andav.an dilcg,u,a,rndosi. Nrtora v,edwa q.uel che gLi .aMri non isoo.r,go,n.omai: Ltin enorme ,ooripo iflu-ido ,dal c.oLor,eciineJeo, mov,en1 dosi, tnfonme ,e teirr:bile, rieJTIJ)jva tutta \a camera, LaJSciamidoLnaspa.riir•cgli og:ge.tti ,come 1una p.a.nebcdi vet:no. Kis· naik•ofil' 11 1 001 .av,ev.a ,più paura, ed il mostro s;pani•viah110 ari La. notte ,seguenle, lasciia.111d•odietro <li sè ,un a;l:ito .lire.elido. L\romo 1S'.ai<ldto:rme11tavpiaer un ista,nte, tQnme.111La,tdoa inoubi or.ribili e sir,ani. Vedeva. .una camera biainca., co.l pavimento e coi mur,i iJntna!cola.ti, ri.schja, r.aA.a,da una viv.a ·huoe, bi.a,noa1PUr essa: 1111 ser.pent•e J1•e.r-0 .sci-volav;a :sott,o Ja parta. ,oan ,un ,rnmor,e lieve, simi-'.e aid u11 rho won,nesso; l))Oi, batbendo .sul suoJo .:.a. tesba piatta ed aig;uzz,a,strisci-ava .ra1lida,me.me, t-r.a•v•eysola sta11.7~am, isterio- .sa,me,nte scomparr,endo per rioomp.arrre <li ,rmov,o, sotto la 1vor.t.a, con la lingua viscicLa ,e ,gl'i iarrue!Uche si svolgevrun:c oome un cinpo nastro ,nero; 1e1queimovimenM :si ,ri.Petleva'll:o senza tregua. Un.a vo~ta, vide i<nsogino, qua:toosa, d.'.a!Jegnoe si mi•se ,a .ri·oor,e; ma il 1rjso eaheggiò BibliotecaGìno Bianco UN COLPO DI SCENA alla Conferenza di Genova Domenica scorsa, la delegazione germanica alla Conferenza di Genova emanò il seguente comunicato: « I negoz,iat'i che erano in corso tra la Qernnaniila, e la R1J.rssia hanno Condotto ieri, domenica, a feili,ci risultati. 11 trattato ccncliuse, è basato sul! IJ)rincipio della piena recup,rocità. « Le relazian:i ordinarie di'Ptlom:aitiche tra i <lue :paesi sono ristabilite. 'lìu:tte le indennità doV'Ute per il periodo 'della guerra sono considerate come regolate e nel telTliJ)o stesso le indennità J)er il fatto 1della sociaclizzaz,ione da parte dal Governo sovietis.ta so110 an1111.ll'lartesotto rise.rva che la Russia non co:i.ceda a<l altri Stati ir11c:Cennitàdi questo genere, sotto pena di annullamento di questo provvedimento. O' altra parte, ,i1[princup,io del trattamiento reciproco deill.-1 nrcZione più favo,rita entrerà in vi. gore. « Questo trattato, che 1JOne definitùvamente in ,liquidmione il passato e nel tem1)0 stesso provvede per la rioostruz.ione iiutwra, non tocca per niente le rellazioni che i due Stati contraenti hanno con gl: altri 1;aes1, I be111eficii ,atLe si pcssono spe,rare dal regotlame111to paciNco, russo-germarnico saranno a11che a vanta?:v.io di tut-. ta I' Bu·rapa. « La conclusione di quesf accordo durante i'I corso della Conferenza 11.011 .si,gnifica dunque in nessun- caso la rinunz,ia degJ.i- SCOIPig;enera.li della Europa, che· la Conferenza stessa si è praposta. I due Governi contraenti sonc, a•l corutrario, convinti di avere essenzialme;n1te oon1rib:uifo, con questo acccrdo concluso, allo scopo princiiPale det1la Conferenza, oi•oè il ristabidimento diefinitivo della pace europea». Ecco il lesto elci Trattato firmato a Rapai lo da Cicerin e Rathenau: . :\rt. 1. - I due Go,·erni ;ono c1·accorclo che le vertenze pendenti dalrepoca d<'lla g-nerra tra il Reich e ·l'a Repubblic:1 socia.lista fcderntiva rnssa dei Soviet 5'0no regolate s.tl'lle seguenti basi: a) Il Reich e '·a Re.pubblica dei Soviet rinunciano reciprocamente al risarcimento ~ia c!C'ilc:;pese che. dei danni di guerra. Yale a dire i danni derivanti ad essi ed ai loro sudditi in seguito alle misur'! militari nelle z,one di operazione, incluse tutte le requisizioni effettuate in terr· torio nemico. Ugualmente entrambe le parti rinunciano ali ri.m1bo-rso dei dann· civi,li che i sudditi di una parte posson_ aver sofferto in segutltO alfe cosidette lei;- gi eccezionali od a misure coercitive prr·- se da organi ufficiali de:l,l'altra ,parte; b) I rapporti giuridici sia per rigu·ardo al principio pubblico che privalo tronc;1,i dallo stato cli guerra. compresovi .Ja questione del trattamento delle navi merca1.- tili cadute in mano deitl'altra parte, 3,1ranno rego ati su'.la ba.se della reciprocit:t; e) La Germania e b Russia rinunciano reciprocamente al risarcimento delle spese sopj)Oriate eia entrambe le parti pe• i prigionieri di guerra. Egualmente il Go. verno tcdc~co rinuncia al risarcimento delle spese subìte per i soldati dc,li'arm.1ta russa internati in territorio tedesco. TI Go,·crno russo da parte sua rinuncia al risarcimento per ,il ricavo ottenuto dalla venrlita de· materiale ·di guerra portato in Gcn~1ania da questi internati. Art. 2. - La Germania rinuncia ·alk ,>retcse sor·evatc in conse.guenza d,e.lh fin q:..i 1>rat-icata ap{llicaz;ione delde l~g;..i ~ misure prese dal' Governo dei Soviet risp-::tto ·11 ~Ldditi tedeschi •e ai loro diritti ;>' ivati. <:<', e pure wi diritti del Reich ,. dei vari Stati di esso verso la Russia ~ ·1 in generale delle misure pr,e,se da.Ifa Repubblica dei Soviet o dai ·suoi organi conlro sudLliti tedeschi e i loro diritti pr: stra.no, lugu!bir,e, si1n1i.l,ead ,un ·sir..ghioz, zo sdN•ocat,o così, ·tal.volt.a, nella profondùtà ignota dell'amÌillla, qu,ailcosa .pian. g,c 10 rlde, mem:tne ne.I medesimo istan.tc il oonpo rhma!n,e imJtTiobi!•eoome u,n oa· dav,erie. A 'l)OOO .a ;pc,oo i, mmori ,de.I gio.rno n.a- .soe.nbegli co!,pivia.1ùo!,e -oirec.ohre: le voci dei 1pa~sa·nt~ohe irii&onav.ano .sor,damcnte, i'I ciigiolaine llomtano d'1u.na pO\rt.a, lo .stri<ler,e de'lla IS~a ,de: ,po.rti>naio ohe .sp.azzaiv.a lai '111~e .a11nmuochia.ta ,ul!a soglia, tubti i s1uo,ni viaghi ,cieli.a ,gra:ndc ci.ttà .dhe si sveigl.imva. Art. 3. - Le rel,Lzioni consolari e c1:_ plomatiche tra il Reich e la Repubblic~ dei Soviet verranno immediatamente riprese. La missione ciei rappresentanti tonso:ari di ambo le parti verrà regoL1t.1 11cr mezzo di uno speciale accordo. :\rt. 4. - I due Stati si sono inoltre ar:. cordati circa la pos1z1one generatle degli appartenenti a una dette due pari 1 nel territo1·io de.lr,Jtr2 parte. e per l'as. seslamento deF'c relazioni commerciali e amministrati,·e si è cle::retato ih pri11cip,J della nazi,or.c uiù favorita. li princip.•> ùe:,a nazione più fa,·orita non si esten·.-c alla preferenza e aille facilitQzioni che la KC'p::bblica dei Soviet può concedere ;• un'altra Repubblica Jei Sov,iet o ad altr:, sim:lc St:ito che faceva preoedentcmer,:c parte dell'ex-Impero russe. .'\rt. 5. - J due Governi \·erranno i•1contro ai bisogni ecorwmici dei due Sta:i con reciproco sentimento di be11evolenz.1. Si indinì uno scambi-0 di idee circa l'as.. sestamcnto fondamen•tare di questo problema internazionaì e. Lo Stato tedesco si d'chiara p~onto a fare i.I possibile per proteggere e facilitare le trattative• che ,'i sono iniziate da ditte private. Art. 6. - G!i articoli 1 ,e 4 del trattato entrano in vigore dai momento della loro ratifica. I restanti immediatamente>. Firmati: Rathenau - Cicerin. L'importanza enonne .di questo f~a(tato, stiputaito tra due grandi paesi_ uz questo mom.ento non può sfug1n.rea nessuno. E non è sfuggita alle borghesie reazionarie del!' Intesa eh.e schizzano fuoco e fiamme con.Jro di esso e sovratutto contro la ... temeraria GorrMnia che ardisce accordarsi con l.amaledetta Repubblica dei Soviet/i. Al momento in cui scriviamo si dà la stura ai. Primi sdegni intesisti, ma non è ancor stata presa nessuna decisione contro il contratto stesso. Donne uove, sorgete ! rrC"lt.:tarie che uscite Ja 1 vortice deiittl'o-o d'Cl,a guen-a. che ha schian~ tlo i rnstri mariti e i ,·ostri figli. che ha clc- •o•;.to le ,·ostre cas·e e vi ha tra.volte in u,, pelago di ma·i. non vi sentire voi · •'z1' f--1mah: ne:C'anima. profondament'.!? .\'on .sentite che i vostri palpiti e i YOstri pensieri non sono più. non possono più c,LScre quelli di prima? :\'on n sentite DO>i:\'E :\'UOVE, rlonne del'.a ocictà che s·inizia umana ,: be:·a suiic rovine insanguinate del vecchio mondo cancrenoso? l,';i.s~:21-;s:niodei popoli in.nocen.ti non può non avervi strappato dagli occhi la 11cntla sccolar,e, 11011 può 11011 avervi scioito il b:tvaglio e le catene. Voi ora do,·et_c ,·edere. parla.re. agire! li nemico che ha derubato. calpesta.tu. ,,:a~sinato fa. vostra 'c!asse non è colui eh(; al di là delle FRO\ITlERE r,omh1ttc,·a contro i \'OStri cari: esso è la rlasse domi1::tntc della terra, la. e.lasse privilcg.iata elci re dc· denaro e dell'ozio. alla quale. vittime inconscic. avete dato in ogni tempo f~tiche •e sangue. Esso è ,iJ prete. affermatore e clirensore dei diritti usurpati da ']uei potenti: il prete aguzzino delle vosi:rc coscienze. oppiatore de:J vostro intelletto. Li cono,ccte i ,·ostri due nemici millenari, CAPITA LlSMO e CLERO? Sono essi che sempre Yi sfrut~aronò e vi oppresse~o: l'uno agitando il ha~tone ~opra di ,·oi, l'altro turfupinandovi co1la croce. · Quegli vi grida: « Lavorate, morite pc!' me 1 •· Qt1esti vi comanda: • Siate obbedienti a,i signori del mondo ! •· DO:\':\'E !\UOVE. spezzate quel bastone. non piegatevi pit1 ,t que!Ja cro(:e ! D0\1:-,.CE :\'UOVE. sorgete! Sorgete in nop;e de',la G fUST1 Zlf\, della. RAG IO :\'E. dc1!a UBERTA· SANTA! OLGA PETROWSKA. r.ammcr;.ta s,c la vi-ta, gli s,em,b,r,::tv,a che il. oonpo si go,rnfi.a.ss,c •e si sc0;µriva, contraendosi .ancor ,più, g _mendo il,enziosannente. se11za voce 011:: t)ensieir,o, ,perchè aveva 'J)aLUracl!e<l!,a:PrOtJ)'rla•voce ,e ,d,ei p:ror:;rri U)Cnsieni. Pre.gav.a, 1wn sa1Ye:111cdhoi, peircth<èi'. g:orno r.,011 vc.11ilssc e che ,g,li f.o.ssc ,s,empr,c :po, ~ibi•:e rimaa1ere ,sdraiato sot~o un nn11cchio di cenci, ~cnza :muoversi nè. pensa,rc, ìm• piegando tiutta la v•o,'.ontà pc.r ferma•nc il gior,no e pcrsu:ader,si che co·ntinua.va la notte; e ,s1 .augurava ohe q,ualcuno gli meUes,se una r,i,vol-t-ella conèr:o La. nuca, Allora gli si dtrizzava dinanzi spaNcn- e spara.&se. tosa la oMcienza che un nuovo giorno .Ma i.'. g.iorno s' inol•tr.ava irrcsisLibiJc, er.a giunto, che egli Kisn:a.kof.f, doveva chiarnamdo con ,encrgi.a .aLla vil..a., -e il :pres·bo .alzairsi e rilJ)re,nder,e I.a lotta co.n- mon:do rn,tcro co,mi,n,ciav.a a muoversi, •tr-0 la 1VJ1t.as,e,nza .a.'.lcud1asperanza cli a pa-rlare, a lavor.wr.e, a pe.nsare. Nel vittoria. sotto,su,ol·o, la Y1eoohia M,at:rcna, l' af<f.it- :Bi-sognava vive:re! taoarrnere, il cui .am.ank av,ev,a• ve.11ticintE,gili vol1ta:va □ I dorso .a:'l.a l.uoe, tiran- Que a.rm,i, ,s' a.lza,va per la: ,p.rbma, 1Scalpidosi le coJ)e.rte su,I ca:po, .a.tfinch,è ne sun ci.ando ii11 cucina,. dove boeva tinUnnarc r.ag-g,i,ogli giu,ngie,sse agli ,occhi: si r:ag- rJli ll'te.nsili· e <l~nen.an:<losi presso la go.mitola'Va, mettendosi J,e .giJlooohia ·port!c1,di Kisnakoff, che sentendola vicisot:bo il .me.nit.oed a,tte,ndev.a così, sen.za na, si ,ca1 cciav.a s-o.tto J,e coltri, ldecis,o a mu,o,v,einsi, ueirnea1•cLo: cli fare llt'n imovi- non rispand~re ,se lo d1Laana;s,se. men!to, o sem])liceanente di stendere le •Q;u.allahe,or.a 1}iù ta1 r,di, due altri inqui· ,g;annhe.Le •v·esti; co.n c1.lli.si copir,iv.a per lini si sv,egiliarv.aino: D:uniascia, una .raBlroteggensì 1d:a[inedJdo, s' inna!z.av.ano in ga,zza v'™ubil•e, e 'I' .a.manine 1 dei1La vecun gran mucohio sul letto, .e,d egli, a,g-. chia, i! signor Ahr.anno Petrovi,c, come ghiacciato, 11,on ne seJ11ti,ya.iii'pe-so. Ogni tutrt:i 1rispeitt-0sa11ne1J>Cloe eh iam.avano, volti.a che gli giwrugeva un ,suono ohe maJg.na,dlola sua gio,vrn1czza. pcrohè era Il re d'lta11·a .G llita· no . Sua Maestà il Re si è degnato visi- • -,,,, ,,~ ~~:~,;~ 01 ::~t c~:l.1aec:~s: X. Y. alla Fiera La_ cosiddetta capitale morale d'It:Llia Q •·'• Stt:t ~1:iéstl\ il R,c si è :compiaciuto ha dietro a sè g.iornate di gra.ndi sban<lie- soffermarsi <lavanti allo stand del,la fa.bramenti e stamb_uramcnti. Ha avut_o ni~n- 1:i~ic·a1" W. 1 i'!,',di cui ha ait.mira.to gli ~emeno. che _la v'1.s1tadel re della V1.ttona; sr11end1di artico!i esposti •· .o ha ~risto 111quella _festa del lavoro che ;'!!.' così si potrebbe continuare. Ebbene. " la Fiera Camp1onana. Jo ha salutato tra l'vl'a.és'tà.col'éro che a.desso pubblicano siL i so!(bti. lo ha a-pplaudito tra i rnt1tilat1, fa(ti « Ecl;i di Cronaca», sono quel.li che lo_ha acclamat~ fra gli ope.rai, fra le ope- più applaudivano. sono quelti che più fa_ raie. ne(Je offic111e... cr:,·~no siofY!!:o di bandiera. E ciò faceSì, .sì. è vero. K elle vie. per cui pa..s- ,·a.no, perchè hen sapevano che. 111 questo saYa '.' c~rte_o rea!e. c'era ~~mprt! gr~nde rilodo, if re d'[talia sarebbe stato il 'più sfoggw di ,(rtcolon, rJappertutto <love cor- grande. i! più attraente campione deli1a reva a sua -auto":obile_ c'era_ ~C'lta foLT-a, loro récl;i,me nella Fiera Campionaria. e anche qnando ,ò reco a v1sLlare le of- E quanrlo non è réclame. lo cr.eda re Ecine Marel'i a Sesto San Giovanni, molti Vittorio. l'entu,iasmo è in gran parte. lavoratori, molte lavoratrici si sospinge- mc>tltatura o rettorica. vano per vedenlo. Santo ci<:lo! Forse che l,a coscienza <li classe può est'irpare la curio$ità? Forse che la coscienza àe!1'abisso. che c'è tra i' rapp~csentante c,oronato della borghesia sfrullatrice e :'operaio sfruttato. può far tacere impro,·visam,ente quel sen~ di curiosità. che p11ò spi.ngere anche il più /iC'ro repubb1icano. au1che il piL1 accanito rivoluzio11ario a voler veder-e una votla di faccia il monarca che in sè personifica prc,;camcnte quell'ordinamento sociale. che noi vogliamo abbattere? · E' natural-: tutto ciò. tuUa questa curiosità: ed è veramente buffo il sent.ir ,6i1 ~iornaloni e omenoni del p;trtito mo. narchi-:o e democratico asserire che i•\ poJ)o~o cli Mi.ano ha mostrato non volerne saper1>. della lotta di classe. ,, LA VISIONE della CONCORDIA. AVUTA DAL RE. UN REBUS. :, oual punto possa arrivare la rettorica di certa ;rente, ce lo dicono ile seguenti parole, che proprio non sappiamo ~e sia.no una epigrafe o un nebus. Era r-erò /inscriziol)e. che accolse il re d'Italia ne11a sua visita ai mLnonati di guerra nel cervello: Per primo il Re Cnismato da.Ila St,0,ria folgorante Qui Con l'Italia dal materno amore Qui con la penna dal paterno grido E su l'Orma Sovrana At'ti Seguaci J n cuor fraternamente chini Se un poco la luce vitaJe tradigru Se un momento si spenga Nei cerve1li che furono egua.Ji Che furon fedeli con sè Prodigio cli scienza acoorren!te La Patria. la Gloria. il Sorriso Per gli offesi meandri baleni. ~fancia competente a chi ci saprà clire la soluzione di questo rebus. *** Anc.he Vittorio Emanuele. però. sembra avei' :ivula quella illusioJ1.e. Narra. inf~tti il ·corriere della Sera che i' re. t!opo avere assistito. dapprima stupito e poi commosso. a\la ~filata delle ma,dri. delle veclov'e. de!&! sorelne dei caduti ha· ,......,....,."""'....,...,.,,.,.""""""!!!ll!!!"""""""""" ~-~~1ì_ ;:ni:~:~:~i =1a Sila impressione' al- Guardiamoci dapi ateracch «Ho a nito la Yisione cl ella concordia soc=i:i·e. q11i sotto l'A1·co della Pace. Il 1,assai;gio 'di quel!e operaie e di quelle sign?re. insieme. è un segno di quella 1111,onefra le c1a,si, che io tanto desidero. Bene. bene. ..•. Sì. sì. ;\T acstà. anche n:>i desideriamo l'1111ione fr~ le clas~i; anzi. tanto J,a desir\eria.mo. che noi vorr'!mmo ci fosse una ~ola cl:issc al mondo. vorremmo ci foSsero soltanto uomini noliti!:amente ed economicamente L-guali. n,on uomini ,fruttati e uomini sfruttatori. Ed è per ']ltC'sto che lotfr.,1110 contro l'ordinamento politico e sociale, che ,·oi personificate. Eù è per questo che riteniamo vi siate illuso quando. ,·edendo sfif.are insieme q11e11eoperaie e que\,le signore. voi scorg-este in ciò lit\ seg?:o di -::o:.cordia. Certo. il dolore nnisce molte volte : cuori. :\fa quando il di01lore lascerà a quelle operaie 'a possibilità di meditare ~ul.Je cau~e del loro lutto. sarà rotto quelI 1'.1ca,nl~della rnncordia da voi tanto amm1rnto. perchè :1llora ,apranno che non v1 può es.sere concordi?. t ,,,. chi opprime e chi è oppresso. E. credetelo-:-Maestà. 11!0!1 c. molte OpC'raie già lo ~an.110. e quere che sfilarono darnn.ti a voi sono ttntt t_rnne tnitioralnza. La ~randissin1a m?.,!g-10r;,_11zdac\le donne del popo'o ono. ra oggi i suoi caduti in g-ue.rra. non col nastro tricol'ore. ma con !a bandiera rossa. t ECHI DI CRONACA. Del resto. se- Vittorio Eman11rle. IT! legge at-tentamentc i grandi g-iorn;i,\oni borghesi. può oo•mprendcre da ~ssi anche la causa recondita di c,:rti a.Itri <'tltusia- ~mi, da cui il suo cuore è stato commosso durante le g-iornate di Milano. Basta ,he legga g·i « Echi di Cronaca , di cert.i giornali. ' Quegli •Echi• sono. in realtà. echi tli n~~~ete ~onanti. SpP.nclendo fior di quatti 1:111.110.le_case commerciali fanno pubbit.care I;,. 1·e::lame pei '!pro prod~'ti, 11011 g1a nella pubblicità solita, ma fra La cronaca rit.t_:iriina. lvi fa più effetto. ivi giova mc;rho. Ebbene. fr;i. q11e~li Echi di Cron;i.ca, Vittorio Emanuele Il I potrebbe. in questi giorni, ·cggerne molti del seguente tenore: u,n la:dno oor,:ig-g!,oso e sipeir.Lmenta,t-0 e qu.ai!ch,ecosa di ptù, di cui lo .si ,sospett.av.a senza ,osair di p,ar1airne. Kisnakofi tCtmev.a ~I lo•ro ,r.is,veglio, ,perch-è am'beduc a\neva!lo ,d•e.idèritti· .s.u· .J,ui;potevaJ10 i,nv,aidemn,ela ta,nza., seideirglisi sul let- ·to, toccarlo .con le ma111i,Qbtbligai1dolo a pe·nsare od a pa.rla1ne.tBr.a entrato in reilazio11:e-oon U.tLniaisci,ai u11 ,giorno in cui -cr.a ubr.iaco e le .av,ev,a ,pno.me.sisodi .sposa.rla. Ella, s,efbb-c,n,sec.he:rz,a,sse batt,endogLi sull.a spal!,a, lo c0111Si<le,ra,yc.a<,- me su.o .aanantc e lo .J)JOLeggev.a; era siLtPid,a ç •br.utt,a; puzzava e passava mol1tQ v-0\l,te La notte nel g,uar,dio-lo cieli.a ,polizia. T,rie giorni .Prima sol.tam,Lo, si er.a ubriacata con Abiramo P:e~rovic,' e, do1,~o,essersi a,bJbn-.a,ociMsi,' ,e,rano gi,u:r.atai eternai aimici~i.a. il.a• v](),oen.1moro.i.a d'.Albran110P.eiro•vic risonò di,ei1ro la porta; Kisnakott, agghìa,cchato da,! ,terro.r,e, oon 1'-0reccJliio ·tleso, .si mi.s•e.a geme.rie fou·te, senza po· tersi 0011,tenere, e maiggiormemte sp,avc:nt.ato per què/.;to. Si •v;de .a.p1p,l'Iire di.na·nz.i,distintamen,i(: lo ·spe,tt.aoo1odella lono u:1.):r,ia1ch1ezz,.a,Mo.rd1è .e,na:no seduti lfùel 1 a ipenimnlb.r.a d' rn1;a,b-e.ttola, rischia,r.a,ta,da .u111saol.a: ,laJmpcaid.af.,ra persone sosipe:bt,eohe bisbLg,!ia1w11n,fo.ra loro, mentne ainoh'•essi 1Pa11ìiaiva.'llJ1Oa voce bassa, senza .a1cu:n,motiiyo. Pare che in qua,!che tocalftà dellaSviz• ze-ra alcuni scaltri maneggioni del borghesismo italiano cerchlno di ammansare i lavO'ratorl col pcetest-0 di voler difenderli contro gli arbitri delle autorità · elvetiche. Pare che cerchino di avvicinarsi ad essi e di Indurli a manJfestazioni comuni contro le s<>praffazioni della reazione svizzera. Teniamo pertanto a mettere in guarclia i compagni tutti contro ogni maneggio di codesti signori. La nostra aziooe d; difesa dei diritti proletari, non deve ver nulla confondersi con le chiacchiere dei patriottardi italiani qw· residenti. I sociaiisti non possoao e non devono aver nulla di comune coi contrabbandieri, cOi mercanti della patria, della religione e loro alleati. Nessu·na alleanza, neppur momentanea e contingentale, ·~Possibile con a:.CUn etc.mento della borghesia. Guardiamoci dai pateracchi. La Commisslone Esecutiv~. PRO ".AVVENIR·E •. Somma 1Prie.ceidiei;ute fr. Oerlikon - Parjs, ng-razia.nid'o il CQmpa,gnoGJruilia,to <li .aVet" ,llSSistiilo ailla '11iOSÌ'ra a.sseunblea ,. Schonenberg - Munarctl:o, lf,a!OCOltr >dCff)-0 ICOlùtCtr.e,nza Ar- ,nmzzi Zurigo - BaiSSQ, a favor~ deh- ~c V. P. Wiinterthur - Mattùoli, a>er avor viJ1t.o Bovo.li a se~ - :BwcàL ·I' U!ltima orà non è .sucm,a,ta Baden - Pél!TTavi-Oini,Perooin,~ T1t,lot e Ne.rvo, 1S,a'lutan1d.o, Garbin ,di Zrnri,g.o Zurigo - Ga.ribin, ri,ca,mbian1do i .e-al,uti - IParrav:.:.:ni (,detto Teresa) Riesbach - Bur,arni, 1raic.ocil•t,i 01JI ms tor a 1~ te \l•/.a ·m1a'll.a · .. " • ,. • ,. » » 1,-·- 16,- 1,- 0,50 050 ~.60 0,60 0,50 2,50 T-0ta-'.e Pr. 3695.60 si lag,11.a•w1 de!d' es.isienz.a mise.ra 1biLe dei larlri; imr,)lrOV'V,i1S.a1111einte si , r.a d-cnud:ito il lbr~1cciu e ave1Va fartto toC!car .al conipa,gno le isiue .oss,a, il cui sviluppo cr.a: ,difetto.so; egJi I' av,eva .aM01ra ab· bra.c.cia·to, .cliceallclo: - Aano i J;1adri, pcrchè sono au<laci. Poi gl1i a v1e\lla p1r0tl)osto ,di ber-e ,alla loro ifr.a•,1ern,aarnicizi.a, ,se,bben.esi dessero ,del ,t,u già i<la• ltmgo t,e.mJX).' - fal io t' a.mo pe,rch1èsei .istr11ito e ci çoa111pr,e11di, a'V.eiva.rispost,o AllYra1110 .Pcrtrovic. - Cu.a,ri<la <luruquc quest,a mano! Avcv.a tetSo ,una mano dehka.ta, tant,o hia•nca ,ohe seimbrav.a .id.over i.spir.aire pietà, e, i,n uo1' •estasi dhie orna g1i :niuscivia .in.aompr,enl">ibil,e ie di -cui non si rico.nd.arv,ab, e11e. cg;Ji ,I' ,a,y,ev.abadata. Allora Abirarii·o iPdt-rovic a v.eva ,gridat,o fieramente: - E' vero, frate Ho! 1Mo.rr,emrno1piw~tost-0 ohe arr•en.detrd ! ,111.seg,uito qualoosa di ,bnutto er.a .aie-· c.atClut,o, 1tu.r'bina1111d~o,eilla,J}etrtola.; un gemito, un i00t1Po<li fisdhietto ,e dei .f;uoch.i d1e si rnoviev.a,no. Ohe ia•Lleiw.aseriat.a! Ma ora ,ahe ila 1111.Qr,be .sii Jl,3,S,()()nd:ev:a n,e-gli a'llgol,i e che ida peu tutto s' ,a,v,a'll- ;,;av.a il _giorno, co,n .Ja necessità di Vlivene, <li .agoorsi, di 10,Hamepe1r qualohie cosa,; il rico,rldo me ,erra gneve e Abramo ;Rebr,ovi<::,p:ruGLido,ed .ecCLta 1to, :crri·bi!e. (C011ti'llua).
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==