L'Avvenire del Lavoratore - Anno XXV - n. 14 - 1 aprile 1922

L'AVVENÌRE DEL LAVORATORE: - Acqueforti Da 'WattW'il La proPQSta deU' Ufficio di Conciliazione. VIQioa. c.he s~amo -bensì ,una rom<!!, ma soìo se siamo 100,iti1nel siindaca.fo e •capaci ,di ,d'ife,rndencei ainahe di .attaooame p~ ,11sci_rr.dai!La :nos.t•ra misera siltulazione. Spunti, 1\ppunti e Not~ · Bluffismsboluftadtaollecifre. cale. J com_n.nis~i. che prima della rtU,nI0-4 ne, come s1 puo constata.re da una, cor- Il sottoprefettofascista. Io non so ca::,ire perchè Francesco Ciccotti, nel suo « Paese ,,, si scandolezzi tanto per l'impudenza del sotto-prefetto -di Mortara. I compagni sapranno di ehe si tratta; anche perchè ne fu parlato alh Camera. Il corrispondente del « Paese » da Mortara aveva spedito un telegramma al suo giornale; l'ufficio te!egrafico credette opportuno di mandare prima quel te: egramma all'illustrissimo signor sotto-prefetto, perchè lo passasse sotto la sua sapiientissima censura; ma siccome quej te:egramma parlava delle violenze fasciste nella Lomellina, _l'illustrissi(lllo signor sotto-prefetto, prima di dar<' libero corso al telegramma, mandò .il manoscritto originale al capo dei fascisti locali, affinchè, daJJ;i scrittura, cercass~ di scoprirne l'autore e gli desse poi la voiula 1ezione ... Sar.to cielo! E c'è da meravigliar>i per cod pcco? Si direbbe eh.~ il dire~tore de! « Paese , e ton lui qu,e-ì de-ç,utati socialisti, che. ae menarélno tanto scaJp'.lr~ .alla Camera, abb!a:10 <liment' cato dov~ siamo, in che paese e in. che an-.-i.o del regno di Vittorio Emanuele III viviamo. Quel s:ottc-pr-cfett-:, ha av.uto sf :;rtu:1a, ecco tutto. La :ma complicità coi· fascisti è stata scoperta, la sua spudoratezza, la sua delinquenza è ora palese. E s:: il Govern'C> ha ancora un briciolò, solo un briciolo di pudore costituzionale, lo manderà via. E se ii Procuratore del re h3 an~ora un briciolo di senso di g_iustizia, dovrà intervenire anche lui per 2.ppurare le cose. Ebbene? Si potrà dir.! soltanto che quel sotto-prefetto è nato sotto una cattiva stella. Ci sono deiinquenti fortunati e delinquenti sfortunati. L'illustrissimo signor Go.tt-'.l-prefetto di Mortara appartiene alla seconda categoria. Molti altri suoi colleghi e suoi superiori ha.'lnO fatto come lui, hanno fatto peggio di lui; e non si è venuto a sapete, nvn si è avqta la prova materiale dei loro misfatti. Egli invece ha avuto sperpetua, disdetta ... Disdetta? E perchè? E' v~iro. è stata - scoperta que11a sua, dicemo così, marachella. E che perciò? Ma non siiliffio noi nel bel regno d'Italia:' E dov'è quell'uomo di goverlllo, che u:::erà punirlo? Tutt'al più un trasloco, una misura disciplinare apparentemente s~vera. Ma, non dubitate; se anche i} Ministero assurgerà a tanto, la carriera di que( sotto-prefetto non s.?.rà t,,rbat:?. Ai:zi. ora p'ù che mai, per l'una o per l'altra via, egli ;mdrà avanti, molto avanti. I!- luogotenen·e di Giolitti non gli farà del male. Farà molt) bene a oue: complice dei fascisti. - I Giolitti e D'.\nnun'lio. I quali fascisti stanno attraversando un momento di indubbia fortuna. E' vero, hanno avt!to anche loro un grave dispiacere in questi ultimi gior_1·. Stando a quanto scrivono alcuni giornali, Gabriele D'Annunzio, parlando a due rapp:·e;scnta., ti dei legionari fiuma:1i, recatisi a Gardone ad oss~quiarl'o in nome del Comitato Militare di F:ume, « raccoma:1dò ai 1eg;onari cli tener~i separati dai fascisti e narrò ::on ,a;mmar1co come a Bologna alcuni suoi legionari fossero stati aggrediti da i;chia,·isti agrari». S•:hiavisti. agrari! Via, fa male; questa, proprio, bmria. Nulla di nuov0, inten.diamod. Lo sanno 2nche le galline che i fascisti sono pagati dagii agrari; e se tra "'!oro ci S'.)110anche giovani en- - t1..:.s;;,stie sbceri, !o sanno essi pure che 1·azza di canaglia ci sia nelie loro fi'e. l\.'ia sentirsi c-hiamare • schiavisti agrari , proprio da D'Annunzio, dal divo, dall'amico di Mussolini! Via, la è dura, non è tanto faci!e mand1rla giù! Ser..onchè, già !o dicemrr..o, ta11to dispiacere viene com!)ens'lto da numerosi altri d.:letti. d:1 altre numerose gra-.-i.di fortun~. E prirna fra tutte, in questi giorni, la nuov2 dich'arazion,e d'amore rli Gi:,litti, il qua\e votò contro l'emendamrnto Modigliani, che v'.lleva la protesta della Came,2. c.mtro ogn! violenza Tascista. Anche qui, però, non riusciamo a capire lo stupore e l'acrimonia di p~recchi nostri compagni. Ma quel vecchio era :n -carattere, era coerente, qua,do si rifiu.- tava di protestare contro la violenZ3. dei fascisti. Egli li armò. Personalmente o _pel tr:mùte del suo tirapiedi Corradini fu lui a favorirli, ad appoggiarli, a farli appoggiare e proteggere e nascondere dalle sue gu2rdie regie, dai suoi prefetti e sotto-prefetti. E ora avrebbe dovuto protestare contro le loro violenze? Vale a dire, protestare contro se stes~o? Meglio, molto meglio lui dei pepolari. Egli, almeno, r. sincero. Ma quei nostri compagni, che già volevano allearsi con Giolitti, vorrebbero o,a. allearsi coi Popolar: stessi! L'han fatto capor8le. Un giovinetto in uniforme di so)dato; dietro a lui, in atto di riverenza, un gruppo di alti ufficiali dell'esercito e della ma..rina; davanti a lui, che ha in mano una .tazza, un soldato che gli versa, da un grande recipiente, il vermouth d'onore. Tale l'illustrazione dei giornali borghesi ; e la vignetta colorata non fa che illustrare un evento di importanza storica, narrato. in questi giorni, da tutti i giornali ben pensanti d'-Italia. Quel glo- ~·inetto è ii principe Umberto, il futuro -se d'Itaiia ... se ci arriverà. E la ragione I ~1oteca di quel vermouth d'onere, vcr.;atogli con tanta solennità, da un grande bidone, è la sua nomina a caporale dei granatieri. Come si vede, evento storico di grande importanza, che meritava d'essere celebrato in parecchi discorsi di ufficiali superiori, in appositi altisonanti ordini del giorno, in una solenne funzione militar~. Intanto la cortigianeria trionfa e dà fr,utti, e il giovane principe vie:1e abituato a credersi qualcosa di divino, di superiore agli altri miseri n,orta]i. Tutt::; ciò nell'anno di grazi:i 1922. Per una tiara. I cattolici della diocesi di Milano vobliono scrivere -- come dite il loro gicr. na!e - una pagina d'oro negli anna1i della Storia Milanese: vogliono donare una tiara al nuovo papa Pio XI. E da parecchio tempo la loro st:impa stJ. bJ.tt2ndo la gran cassa, perchè i crede~ti rechino tutto il loro obofo, in danaro, in oro, in pietre preziose, come vogliono. La tiara costerà, infatti, parecchi milioni; sì, milioni. Ma g!i organi clericali già• ~anno che « tra l'imperversare de!b. schiavitù mat,eri:i.Jistica » ·i o:atto!ic:i milanesi affermeranno magnificamentsc: « i diritti dello spirito ». Vedete un po' dove si va a cacciare l'idealismo e lo spiritualismo. Nel raccogliere oro e gemme e dar..ari per dare al vicario di Cristo in terra un:i corona che vale milioni e milioni. Ah! se Cristo pote3se vedere il suo Vicario tra quegli ori e que!l:: gemme, e tanti suoi « diletti figli , neila miseria, senza pane materiale e senza pa·.1.espirituale! GENOSSE. Come ,arn111L111iciaamno •nie~'u.'ltimo •numero, gi0Vit:1dì, 2.3 10arr., .ro,b,ero 1luogo d'eme,tirat~aitiv,etra gl' nrnp.rendito.ri e •gli o!Yor.ai. di 'Q'Lli clavami 1· Urhaio cli conciliazione. La 1discu.ssionoeiri.u.scìaLq.u.ainto -vivace ;pertOluèi sig;n.o.ni ,m,p.renditor~ e 1p.art100.lanmeme 1q1ueklo<dal Pie:o rosso, .asswn:sero Lm 1rutb~giamento tutr a%r-o •ohe coJ1Jci 1lia1I11te. I .ra,p,prese111ranti operai, p~rò. ;r,isposero 1001.1air·gomenti iont.i ,ed i,n 1onma 1Piana,.e seren.a, tamto •dl~cvak,e ,a smo.nt3!re La boria ,di 1or si~nori. I quali si senti11ono •rilllfacoi,a;re m1ovamemte i1 tc.r.nor,eve_11gognosoeh.e cserdtano sug•h qperai, ,~p-r,ofittwdo dCl'.'.atln.ale ,momento ,di ,deJ)ifessione ecollamioa ,e ,mor.aje. l.;e, prur,té1. 1011si .accorda.r,r100, e pe,rò l' Ufficio ci'i oc.11ci'liazione, fece una pro~ posta 1ohesottQpose ,alr!epairti, a:lte quali clbe'detempo di •decider.e se ,!' .aiccet,tav.ano o men:o.fiino ia'1 31 marzo. La proposta è •la ·~e!guent,e: 1. ,Il sa'.,ario minini.o ,per un ,muratore è ,di fr. 1,35; quefl!io maisslma ,di 1,45; Qllìaìfomed1o ,di 1,40. 2. 111.sala:rio im111miope.r un :manovruie è ·cli fr. UD; ql(e:Uo.mass.imo ,di 1,20; quel\o medio chi 1.15. Con quest,a iJ)r•o.posta l' 1Ufficio -di oc,i1er'.iazi·ane v•iem,e ,a riconosoere ,per, ,g.tusra ·La ,riduzione giià attiuait,a,di 30 ,cen~es,imi .mli'or.a. 1Ri,tien-eonesto e ,giusto peq-ò .iissa•re u.na,norma ed rlln.a11e,g;oL<!! ,ohe fiss1nc .un minimo ,di .sa:lario 1i,nmodo clte gli o- .pc,rai ,rrm si,air,o in ,compi-eia balìa degili inwro:.·ùitori. G~i Qper.ai sor.o convocati in ,assemblea ,Aer il 31 con .. pe.r -deòdere se .accettare o meno, la 1pr•()J)Ost.a 'SteS'9a. DottPine Marxiste Non ·bjsagina :Per ,ques<tioIWSICOll.a:re c rti -caipo.r-ioni-dl~e1s-itna.v,amo iSUilla tPiazva di V•~-ey ,e •ohe ·cUocmo:i(noi oon ialbbiia- .mo ibÌISiogmo 100!si11,claicax:0, ,noi f:éureanoda 11oi). ,Ma ,ogigi &i ,ve,de ohe ,oooahiammo frrltto ,questi n:rustr.i ve11blo.s·i i'mpot,eruti, ra,r. to ,p,roli:fi,ci di pamol 1e noboaint,i ed 1111- ,caipaoi •di1aJoi01'l(} 1 ,seria. ,Anrzivi S<OllltO 1anoo,ra,dei 1 oauJOrionid1e i ondo:no di e seir.e forti per-ohè Qi11'1/lldo nl fi),actr-otrn,deice: isu. .qu,e,s1tIo.aivoroibi1sog-r,aamco:m quail,dhe 01Pe1ra•io·l,oo-osi f,ainro .~r:trd! e bCl!li 1ei -clicon,q: .t;</<Q, ooi farre,11111110 bubLO;1bnavi tgnora.nti mai1tgiai hltr,o! questo ~i, \Chiama far~ 1! crnmi.ro. Y.er1r,à ,u:n1gimno -in ,oui idomam,de.r:am1no pe.rdo1',0 a ,ce1desitosirrdaca:liQ,•del temo -ohe ,g,li ~.a,nno fotto .ed •i .I•or·o•nomi s,a- ,ramno1Pt.t.bb'lioa:atiì:a gogna. Oo.nwalg,ni•QJ)etr,adi,11evi -vect;e:resf,r;utta ti in 'LkI,am,un~·Elr,.ascaindalo.sia,.apr-11ie ~!i' oodhi' aLiaT,e,altàe J)en,sa·te,oJ1ei:I•v,ostno ,posto è nel ,s,inct.aicaitdoi mestiere e 11<0l'g1rar,ainde,a'fmaltla,r,o:ss-ac,he .solo ,potrà v~n'c,ere.~albo11g,hesiJa. Atv:a:nti duniq.u,e,V1e11it,e •~i saba1 uo s-eiraal Ow--ooloso.ciaile Rn.1e<!u T·omrieirut ,che ·là trove;r.ete ·clei ,compagni ,di if.eide e d:i .azioulle. ili. rosso. Da Klosters Lavoro da galeotti. QL1i -si .afiio~l.ano•C\I)err.ami L~ratori, minatori e mM10W!!li :p:r,Qve.nienl:1i daHeòiv,eirse re.giOl!1'ide~~a 5-wzzera e ·daJUa Va!l tNlina ò ta;li:a,n.a. V enigono per IPT•etasr:e la 'loro •QPena,ruellit ,costmenida oontrale elettrica. v,en,gono perd1è ip-ress.ati dal 1bisò,gno, 1 per,ohèmo,n trov,am104avoro ,ailtr-ove.Ver1Jg,onoe si a,da,ti:am,ao'. :lavo- :no ,di,g.r,Ì!gn.a,ndo i ,d1e•n,tsi,tirLng.endo i ,p.ugn1ie ~mpreca,mto,ai 1p,aiclirore.ii.ail r-eg;inTie L'aritme,tica non può essere un'opin.ioue. I pnri quando hanno bisogno di baiocchi sono aruch' essi perfetta.ment 1 e d'accordo con questo assioma ~rreprensibile. Però. quando fa loro comodo elasticizzare anche le citre lo fanno con una disinvoltura meravigJiosa e si sforz,~no. poveretti. peir far crecl-ere ai gonzi che ·li piglia,no suJ serio che due « putiv » moltiplicati per se stessi. equivalgono al numerd di 8 socialisti. Così stan-no correndo ai ripa,ri, un poco do\·unquc. ,per sopp-crire all.ei forze clii adesione eh ,·anno perdendo giorno per giorno. Di ciò siamo lietissimi perchè prelude alla sicura possibilità clel1a un'iome spirit11a!e e fattjya del proletariato, s.e,nza di cui ,non vi possono essere raggi di sole. conforto di speranze per la massa dei 1·cictti che l::i\'Ora e che soffre. l\Ja intanto. per ,la platea. annunciano chf, al IJoro Congresso >Jaziona:le di Roma il Partito comunista si p11esenta con .[O mila aderenti. :'\@P poss;amo con.trollare •l(l cifrl: cli rnttc le Provincie. Controlliamò però queltl-a più importante dopo T-o,rino (E se tanto ci dà tanto! ...). Dunque. nel conto, la Provincia di No- ,·ara figura con 3o83 inscritti. Ebbene, ie tessere p,e.lcYate. come risulta dal~e pubblicazion.i del «'Bolscevico», sono inycce r 143. JJ che significa che /:!s,: si _presentano al Congresso c-ointeggian<lo itl numero deQ'li iscritti ciel 1921, come s.e fossero sic·uri di •raggiungerlo nel 1922. E noi ammiriamo iJ loro otbimismp; ma e la tara( Comleanneal sole. rispondenza a « Lotta di C1asse » di Forlì si •ritenevano sicuri di sbaragiare le f~rze ... sociaf-democratiche, harrno avuto duece11toquindici ( diciamo 215) voti: i socialisti 1951. Va nota1to che in questa cifra sono compr.e1Se circa 100 famiglie r,i coloni, delle qua.li si può fare un ca.lcolo medio di quattro persone per ognuna e avere una cifra che rende ancora più in,significante la votazione co.munistai: ~ cui fo,rze bar.no subìto una ser1siibil'e diminuZJione •· A quanto prima la parata dei rima!>1:i! Due soldati, un caporale e il tamburino l Campanmeorto. r\hi, ahi, ahi' Anche qui d-atn-01 si comincia a camm~nare di travenso; si zoppica malamente corner Oaggiù neE « bel suol d'amore » e deH'a mortade!l11;ae delle delizie fasciste. Oramai, tutto il mondo è palese; lo •s.facelo si manifesta inesorabil,e anch'e fra le già sparutissime fila cli questo distaccamentc di soldato svizzerizzati di Bordiga. Cc !o dice •l' e Azion:e », ,!'-organetto strimpellante le loro monferrine nella patria cli Guglielmo T,ell. Sentite un corrispondente cl:iqu-er gio•rna!le che piange come un vitie~lino lattante: Panfo ciel purissimo di Ni:ederurner., quel tale che respinse e fece rcls,pingere sdegnoso l' « Av>venire » della riformisteria della Militiirstrasse. quei! talle • che scrissè eh(. iii paes.e dov',egit capo-· ral,e,ggi.a sotto foglia, non è una. v:a:lle per le anguine socialiste, perchè colà ~:a. •g!ente è tutta d'un pezzo, coragg.io.sa, fiera, coscien.te, evoluta, generosa, -rivoluziona,.. ria come ... lui. i\:lannaggia li J}e,sci!... • Sa1>ete che è una co~ che fa ri.dere? Quasicchè egli a,vesse l'a melan.conia di pensare che noi non lo conoscessimOI più. borg;hese ,dhe sngnor.eg;gi.a1am.ooria n,ell L'indusmtreiaccanica e le sue consaguenze suliavoratori ~:~~~~n~~~~à.•disg,razj.a{l·ei 'laivw~or.i e Continua lo squagliamento, la sciolta, la svaporizzazione ciel Bordighismo e Sgrazia<leismo clemago_gico. La massa ooperaia d'Italia nauseata da1le ba,go}e ciar1t1.tanesche di certi caporionlii, torna irresistibilnrnn~e Yerso il Partito socia.lista. Beh; per farla corta; sentite com'egli si sbottonà parlando oggi, dopo non ancora se.i mesi. dei rivoluzionarìssim.'ii dt quel tal ,paese detl:la cuccagna del puri- ~mo: clii ,taiv,or-oia!SSOciait,oiu ìl punto di l!)(arten2;a ,deìta pnoduzi,one marrti.iaitturri'era; la tma-ooh~na,que!'.D,della gr,élln.de i1nidusbr='ua. ~ Se fa ,r.aiziarnaije,distrilhuzito,ne ictel}a i,m;zaidi tkaNruo,<Ohe ifu •ha~pec~aile,oairat- ~er,istica !del 1Periodo -in cui ,si 1sv<0lsela ma-nina-tmur.aQ, Però 1U.11riiavi0LuzLooe n0: caJmpo de~'.iapr,odu,z~o:n~, 11.lin ,nv,oll>;ime,nto anicOlr ma1gig1oresi eb-1Jieco1,n !,a itrasfo11ma,zior,e ,d~li ·stnùment-i •di lavru--o, cssia ,oon tl',mtirodiuz~0tne,di macchii.e sempre ,-più1perfezionia1te tPO!t'nti .a:l1Posto d':!i .sieimplki ruternsi!li'J)lrQPT<i le! 1Per;,Odo •ina·n ifavturier,o. iLa ma 100Mna non ,s,osMtiu1ì Peiròs,cllbtainno '.\1rel11Sileu,na 1air.iche il Iavor.aitore cli.e !,o1111aniegJgiaMi1a. q, wainio J',or,d~gnomoocamico me<ntne può comPi:etl"e il •ìa-vono di moiti uomr-ni ne 1e!s>ig.eforse 'llTIIO ,solo ohe iaitte~da ,af suo ifonzion.amento-. -Da·c:ò una ginarndeia!bbr~viazio,ne de:! téfl11P.O deshniato i'.1am~cedenza a pr,odurre t.ma ,merce. Nal.Uì11alffi1ie1ni~e .f a li periodo manifottu1J1iero•e queUo ,del 1maoohinismo tPT-0p;riaimente ,dett<r inc.n esi:SJte lllll1a. ,'.imea netta e ;J)IJ'eci.sdai se-pattazione, poiohè 4e diu:eforme di 1Arqdiuzi0trnepote.rono, IJ)e:r parocohio te:rnp.Q:,J)I'Oc~dereLlla ,a iia~- co ,dell'a'.tra, .a:iiohe ~ctr il iawto cl!e 1tra -iii sorg•erc -ed il ,Perlie2konan-sdi eHa. sewndà vra&cansero mcilii ~lllni, duina111te I quali '!ia prill11la•oa.ritmuòa svolg,eire :a sua attività, lenm..1imein,tpeerò deolina1~do fi1110 a ,s:parire ,qu,asi ,del itn.l!tto. Nan è quì 1) oaso di soffermarci a desariv•l'!Te, si.a 1p;ur,ei7 LSunto,1l'ev0Luzione storica -del ,ma,ocJhi.nismo1,trè-di passa)nt in ,rra!Ssegna•te ,g11a1ndi inv,ertzi01!·i de-fla me:cca:nioa e de~la ,fisica che l])O.rt.aircmo nr.1tlu,s.rria alil'a-ttuale me.raivighoso IS!Vi- ''l-1m>o; ,ci r'nniteir-errno so1tanto a metterPe .~nrili~,o :tei ,oo~g,uenze e.conomico- ·~OcfJateli a tr~ne quelle nazioni che più i.111!,e11es1S1aJno- i h iv,cmart.ori. Albbiaono pnecedernt,emente rilwafo come 1! •Oa/Prtafrst,a ipprofitti, senza ,compen:sa,r:l,ai,d~Ha mag,gtcir forna -prodiu.ttvia <le! Jarv;onoa~doi.ato. {Lo ste.ssò .asvvien1econ 11'nnpiego de'.- :a ,maicdh:.111Eas.sa ,albbrevÉaÈi tem-po ·dì la.vor,o ied aumernta h modo straor,d,~nariio La 1;:ir,c,ciuzicm1'edellemesrci, ma 111es- ~u,n v:a,n~aggùo,aip,porta a1l·f,av,oratore. n_,'int.rod,uzione detiJ.e macchine ,netlc in-di1.11Stnrioen ,detelnminò a'..etn:a dimi.nuzio,.e di or-e di .[:a,v,oro,-riè 'le oondi7.Jioni economiche cl.eroi-io,pena.ivennero mig-1\orat•.e.La :ma1oclùn.amess,a rn ,azio:ie da .motori la ioui forza: .è .gen,etrat.a. dal vapor.e, ,o 1oa:tl'e1iettricBtàeoc. si emanc\pa da'i'..osfo,rzo imusc<YLaredel La,vor~- vor,e,ma-r.iuale,·carne ,pure si emainio~p.ad.i q.ueD!'alitr,a;fo.rz;a'T'.aippre.s,enbatad.all'-aibi- !ità ,del mestiere. • Un nuqv,o ca!T\f.,odi silrnttamento •si preser,liava 1al oaipitaiiista: la donn,a e H tainci1.mo. ,JJ v,aliore ,dalla .furro di larvoro, dhe ,pnima eria <leitelil11tn.aitodaMe ,spese ohe lioper,ai,o idovse:v.ain. oornarare por ~1,manten!lTllen:!o'di butta 1La.f,wmi.ro'.iav,.enne idepr,ezz,aba,oon J'impieg;o ,c.lctla,macchi,na, sta,nte che ,a.questa pote.v,a•n,o:benissinTio .aitter.,dereido01nee fa,ndulli. Sul mercato <lei Laiv,01r'Vi0•C'll/lle1peir,oiòìanciafa 1l'inte:na famigilita. il..,e COTI,Sieg,uen 4 dr.sasbr,ase,-tanno ool :.ato moraile ,ohe fisico, non tardarono a mami-festani. 'folto il fain.ciullo al profi- ,cuo e %bero 1eseiroizio,de;l!e sue ooooltà li ·loro ,di~•LliPiPL,rento·la }oro cotle:ra si e ,costretto ad urn-Lavor-o.an,ti,gieir.n,ceon- oOITTJJr,endono. Ql.l!i isor10 ,cosbpetbi ,a :atro :gli.i sòaib-t!iment!Ln, on ;poteva ohe iar- .vor,a,r•enon ,men.o •di ,d\<::,c,iorè ali g,ior- ,re.stairsi ,n,e,l suo ,sviìll{])µo :iii!SilOlo,g;iceo no, Sù)essis.simo·nel!' aoqua o sotto... ,[a ,df;pf\r•ir-e. iDa 1ciò 11.tn 1g-r,all1'.daemimcnto<l,eJ- doccia, ne~le 1gi.:'l'l 1le:rie .diav,e mainc.a -0 la ,martailità fra q,uesti :Piiocoli,es:se.ripre- soa?rseg,gia I' ,aiNJu.a•.Un v,e<r.o·Iaivor-o da -cocemen-te saori-ticaiti iatll'a-vid~tà-del ca- g,alootti ! Ll salario 1per aibili mu.r,afo:ri è 1Pita1Hsoa. d'i.•oir,oa- ror. 1,40 1~1,1o•ra; qiuello ,d~i ma~ 1Marx neHa sua Qper,a < Il Capitale ~ i1ov,a.li.di circa un fr.a-n.co. r'ipcpta ,c:.ei,daili r,aiaaaip:riociaint:inig.u:a;rdo ,Per farsi un' i,dea<li ,cosa siano e •co- ,ado sn11uttaimemtodei fancLuili i•n Ir~h,iJ.- sa 'Va'[g.a,no,qu,est,i ,saJ.ari, b.ashadire •che ve,r,ravt;r,so ha metà del ,s.e,oo-Jsoconso. ~n questo p,aiese,1gi,acente ·tra !,e -monNon ·si !PUÒ ,,~ne quetlle.,pa,gvnes•en1z.ata-gne, i g,eneri -2JIÌl1T\:elnt.ea.ri cli ooois1u- .fa;emored'indig.nazionie. A ·no,nmeno <li- mo costa-no ,più ohe n-et!e .g.r-aindicittà. !,astr~e conscg,uenze varn-;;oso:gg;ette Je Com::: se tiali coodizi-oni non fossero èianne, ·le maidri s,p.edal'!l1iefnteI.I .;Lavmo :,ot,basi.a,11~maisere e •cattiv,e, ,certe dHeste111ua1tdte lla if.all1l:x6oaprim,a -dei:pa-r- tr' i,mpc,rng,O'no1, ndi!r,e1tamente,agH oto e .~unante ·1',a1Ha,rtarnent,o,ltre iahe :sfi- '.)erari.,di dba•rsi vr,e:sso ~a loro appo.si1ra bnawe iii Joro origairuismo,1111ett.ea ,serio cuc\n.a. Natumailmente, ,net~la,ouoi•na :parope.n-taigl~ola ·saLut1e 1 dei ,piccoli :n.aiti, <lr-oMLe. -g<li (\1)era1 ve:11g0inosaJia:ssati mc,!~• dei c-,1:,.,1J'm.i u:oior,o.rrei primi 1am.rn.1i rie:::i loro qualità idi consurrnat<O.TNi.e ·ritli ,vi,!a m<:nl'trc gli aitri icre9c001-ode:boli sulla ,ohe qui si La,vora e si sg,obba 100• e ma1atiGoi. me ,tél!rnt,ineg•r;, si man,g>iamale, si do:ré~ol' p.arl'.amo ,poi *1~!0 iSface·~omora- me 1pé'g-gjoe ia1!Ia hne: dei~laquin,dpc~n,as,i le ·i·mmancabi\e ·in ,q-ue)le famigii~e i cui è a ''la p2Jri, se 1P•rnnron si ,ha fa1to demembri, 1Pi-ccaiie g,nalrlldiv, i-v:ano buuta la b~t•o. giornata hnori ,di ,oasa. ·Il .r.a1lc.rltamento· J-n,una p<1Jrolasono ,00J1Jdizio:'l<ini sopdeg,li .a&fot~~da 1ciòidetenmi·nato, ,1a mam- :,ort:1bili ed io c11edo,che di ,questo pascarvna.,di eduoa,ziQlìle famigtiaire ,e soo-- so non si rpossa ,amdame.aiv,am.t.i.Certo è ,lastioa ,e '..a vita idi sa:cri.ficio -e di .so.ne- eh<:? nurmer,osi ,aeg!i operai q,ui.,oocUIJ)ati ronza ;plam11ano .l'a•niiirno -deJ fal!loìullo Yo1:-o[}ranti .a pa1rt,il'e!I)er 1Più o,s;pita'.i :liccsì da r.endenlo1re-fra,tna,rio.ai 1 bu.oni sem- di. 1aip1➔e,11.a •!or.o si prese1rite!l'à :I' oocatimcn~i. lo ,pr,ectiQPa1~gonaolla delinq,uem- sio-ne. za; 1ailfa,:,ooolismoed ialla <leg;e<neria.zi{)!l'le J,nit.antoiperò ,si v.a ,pr~ramido I.a <limara:•e. ·,,~a. il 112 corme.ntie fui ,qui il ,oompaigno 1Da molti .si è sasteimrto ohe ,la ,gna1rndie V,ua!ltolo ,d;cijfa_ f,edera-ziorne edile e parlò i è,ustr.'ia, a,ss,c,11b-ei11tdo ,i!I lav,or,o -deLLeò1>nanzi a.d un m1mero.so uclitorto. Si dorrne e ,dei ìfan,o!u1li.,oss,ta impieg.am,do co titul u-r.,aSez:one (\ella f,ederazione. J.a ITT1ag.gic[x)rarte .dei ,meunbrl deb'.a fa- Sa-bato, J .o anllrr:e, tonnerà trai ,noi e miglia Qperaiia,, IJ)Ortaiv.a un ma.ggiar ,be- p:iir,:e•ràa K1 lost·ens-Donf:-i, a>l Riistorann1essereeconomica :ne-l'.,af.arrniglia m~de- ne!Ba:hnhof; ,domenica, atle 2 iJ}OJn., i])arsima. t~rà .a Klosbers - Platz, nel Rì,stora1J1Jùe S'1c-come-però la macchina diminuì il Soliaf~. J oompagnii a,c.oor.rairuo a sentire v,alore ,oleHalfcrr.za ,cl-i laivoro l'aumerubo la s1 rn .p,a,no!.ae si •1111i.s,ca1J10. Poi si ;pode,:·le,en,~r,ak ,111 .sala,ri in.on fu ,proporzio- trà rimed-Lare. r!iat-c~i!a ,ma•~•'.-(Ci'orrz,a ,di !.a\·C•ro ceduto éa ogni ~ing,c-:a fa,miglha et.I caipit.aJe. 10-ues,o, 1genenalizza.11ido iii Ja(V,o:roalle ,doru:~e d ai fanciu1'.1,,non fece .a!ltro ,a!Jie a,t;,me,rJtare sternsiMamc,,nte d imt,ens,viamente lo .siirublaime111'tloimano. ~ci ir~~UJaIT;dei l' laiv,or,a;tore, si J)UÒ q-u'i111diaitfe.rma11eche .la rrutrr;odiuzi-on,e de.ìLema;cc:Mne n,el!',iiruduosfirinaLZiò _per ,es.se un r,-eori,c.d,odi ,11o1vue isofiere.nze 1e di i n.g-iutizie, l}Ofli1a,ndo·rnveice 1111ca!l-cofaoill 1v2,n'a@gi ai~·ecl,assi1Priv.Hegia.te<leteintrioi 1c.l.el•ca•pitaile,oQ]lìe meg;lio itLusereremo •Tlie,iprossimi ,111umèd. Agli opni murateomrionovali di V2Vey Fir-o ad a,rogi s:c-te .stati ~ndeicisi <lavamiti ial.'org,a,nizzaizionc sindaoa,Ie, ma colliia vosfr,a indecisione, ;vi .trovate og.gi gili sohi.avi ,del -paJàr,onatoche vi paiga co;ne ,gli 1P~ace,il ,me1110,possibi\e-, 1peor fa:11vicrepaire ,di fame vsoi cd i vostri fig'Ji. Non ve-dcte o.pl"riai, ohe i padroni si ~~nrd1is-cono co'.ile vostre far.iolte, non ,r.edere che a !ero manca nien.tie, h"'u111110 a;utc-,mobi;·ie -aanr,o;,;zeper andiairsene a pas.se~g-)0A_ i Iorio ·fig,li ,danne Lubto quello 0}1ev•Of!ìliono. e invece ·noi II)Qveiri o, pe,nai ,sfrnttati, •quando i •nos.tr,iòambimi ùiama,ndaino,del pain.e, ·l'2l imponi.aano-il silenzio, •nan ,per ,cattiveria, .ma solo ,perchè i: nccC.SS-21rmioan.ca, camsa il '~r0ir,p0 moèesto guacLaigno. ,Dunque corrwa:gni, cap:te!a u,1,abLlorna Laserradtaei falP.fnami Per ini:ialiva del Diparlimento clell'Economia Nazionale, martedì u. s. ebbero lungo a Berw1 delle trattative Ira i rappresen!anli della Federazione dei lavoratori del legno e quelli clei padioni. Si ten!n di risolvere la vertenza per evitare una lolla aperta. Non vi si riusci. I rappresen!anlì del Diparli;nento. fecero quindi la seguente proposta: il salario viene ridotto cli 10 cent. all'ora al 1 di aprii<::e di allri S ceni. al 1 di maggio. La proposta, come !oivede. non e molto ùifTerenle dello prelesn padronale. Infatti essa· .rnspende sollcmlo per un mese la ,-iduzione cli :5 ceni. all'ora. Possiamo afl·e.rmare con certezza che i lavoratori del legno non accetteranno la proposta in parola. Quindi la serrala per lunedì .3 aprile è ineLJi/abile. Probabilm-enle quando 11 ·cirà questo foglio, la decisione sarà già sia/a presa. Ai compagni falegnami che affrontano impavidi la lolla, giunga il nostro plauso eri i nostri auguri più fervidi. 1anco Sentiamo qu-el che scrivono all'« Avanti! » i nostri compagni di uno dtei centri più importanti cleJ purismo ... csteimporaneo toscano-romagnolo: • A Rocca S. Casciano si è svolto il Convegno camer.ale regia.nale de1ila Romagna-Toscana ,di cui vi •mandiamo a p;:, rte un bre1·e resocottl:,o. Frattantc, vi comunichiamo l'esito sull'indir;zzo sinda- " L'att,ivjtà de.! gruppo che t.a.nto daiva " sperare, ha risentito i pernic_!2-si eff~ ~--- de.}geqcrale e f11.çil-c scoraggiamento. Propri0 nel• mome11to in cui ''occorre fare di più, Bi,iscola !... Che peccate, che quella .gente. in meno di mezzo anno abbia perse tante virtù! LA ZANZARA. NEL CAN"TO:N TICI1'TO Da Luaano L:i commemorazione della Comune. Ne~a .sa,Ione1de:ila, Oamar.a che!·Lavo~ ro, Ti -cornpa,gno iMamio F,e-rri ha ·ten'l.Lt:o s,e.11.esono Q' ain,ruulioilaìdaioioii\ieremza di cdmmei'mcrnaz;iane:della, iQQtllUne. .Peir ci,r.oa un' ona eg1li ha. tParJ.at:o, .a- ~oolt-?Jtiss\mQ,trart~g•aindo im ;r.apidi e chiari ,cermi H g,na,lJlde.avwe111imento,' esaminiarìdone con ;p,aiss~o!lle ed .a:ninia ver,aimenoe saci'ailista, -con -paro!,a oailida: di ammir.a-zion'e ie ,di c.111tu!SiJa,smo :i •div,e,rsi ::iati. i Vl@ri ,aspetti, le ma.'T:cliejViO- \ezzc ocf -i m~tibi, ,e fiaice.nido ,da questo 1Jan 1lTa,st;o-risat\ta,re (Più 1i:efta,,Piiù 1 1:umro-- nosa. rpiù precisa e 1S<iginmcati,v,a diaJhetllE'ZZia,il.a .gmandics:ità e '1a. :cair.aitneair.s-tiloa •riv,a)u.z,ianar.ia ,de.t ,g-r,a!ndefatto storico. •Esaime fPr,o.fart:do ,e ,J)rofondaimiem,t!e crmoo è stato ,qu.eìt.o ,del CO'l11'J)~no F,er,ri, f qU1al'i.eha sa/PllltO 1ntrattene;re ii1 r.·I.ITTlO,ro1sUo<dì~or,~co n •1.11,ndaii'isra.mirua. •o g_ gettfv,ai e serena ,ohe 1S1i è,impastai 'Slllhito eJJ l' .a ttein,zt\one,e ,ah1e 1S•I è meri tatai alla fine i •c:-~lor,osie 51e11titi <11P1ila;l!l..~ <H huiltt i :p-r.esemt'i. Cena socia.le. Ha .av.ut:oSuo.g-0oobato se.ria•. in ,focma sl1reibtailf\'Elnbf.ear,Ùg,fiar.e. ,1,a, cenai .soo~alle ,deiF\a Sezione .SQci:aC,i:s,ta l'!ia'liam.a. La ,picod\a :riunione, ohe ha J'!éllCCOilto 1Ja' ide.sione1cLe:ll,aqu,a•siun.ainimità ,cfei .soci, ·è sern;),ne sta:t,a impr:on:tata aiLlia. più >1ch'etta•caridla.htà. IJ}cipo ',! lbaina:hetto - a:l Q'ltai~eJi.a 1 n010 rpa rrooipatu .all'dlte .rta/UpTeS'~ntam ti d~l Rimuto Socìallista T1icirnese - ha :Palfha to .t1n cnmpaig,n,o,per ,I.a Sezio.n!e SooiaHi-'lnal laililan.a, e Gaspa:ri.n:i, per la Cammiss,ione mrettiya ,del P. S. T. Fu.remo ;racco.f.te 1lir-e 50 ;p,ro v,ittime cle,! fasci 91n-Oe fr. 30 pro Rn.1,ss.iac,he aw;' unti :i,d a!fri f.r, 1 O cte-1.iJlJera<tlia,! Oomibato V1er-na1ni1o1~ooditi 1 ::i! Comitafo <li Sa:rrp ter-daren:a-. Il.a fann',gbi,airer,iunicme fasciò .in tutt,i un g,r,11~r0ioo.r.do.· Nel campo di lo>r si~tori. ,Le cose inel ;c~po .cli ,br IS.igoor:i,non vanno ta-ntio li.scie. .Renzo fiepnallà (toh ! chi si ,riJvede), non appartenter;t'.e ,ai 111je.ssuironrag:ani'zza.~ z,ioJ1e·cd!oniaOe,•crune isor.i:v~e ·lu.i, ,qdl agy;i1mg-ia1JT.n1o0i, ,e1s111u]dsao,l Fascio, ahi.e_ de LS1faccia l'esposizione d'e..ibozz~ pe,r il <monumenbo aà icaid,uti, ·per ;giudica•11d .se l:' COfmtia•to .h.ais,cel,to,·berne. ,Mia, ra:ia-zz-c,,canlr9C,itu -qual'cx,sadi ISCYJ!itu.Ta? - Deioisaimente, voJ,g,on,oor.e ,graonle pei <.'.av-aheri.Nerla 1 « Co.naneVerdi», as- ~.oci!aiziane1drv,ota alle ipa:brie ~far..i-cmi, in ,ooc.as,iane,de.Ila:nomLn:a 'del iPaOJ)J'fO ,presi~e.n,te,1è.stiaito.~J'l{)mbato~l c~v. M:tc.hettia:!Un 1pescrv,e'1idct'.i,ori,oco ma .nQll cava!ficre, ,è sitato ,pi,efu-rj,to a lu-i ! A;Ji ! Onta .a.g,ii immarnori \Sqcì dl:\llai « Com• I e Vte.rdi », cl1-e dO!PO -i :tan:tL. s,a,grifici de.i ,oaiv. ,Michetta/ 1P1er dlai ooro società, lo hairnll!o>Ja!Saiato im itiromba! - iDonial1iÌlaa: soQMa•, cljbe iu.ogo ,n uwgainq, nientechepopòd:imeoo di.e il grµ-,n2111:iCd'eollgJ11essdoeille Leghe idei :redrnoi ibaifiialni! ~Qt.tellid611'.Aissolcìazion;e mzi,on,ar,i-s.ta) di :tufita Ja Svizzera. Erano .oqsì bainiòi 10011Jgl)6ssisti, oclie amclLe a !Oe1:0airJ-c.io. -n 1un Ja.nt-tmtlino inqrn si trov,a,via,'no. , · !Mia à1l 1beHosi ,è dh1e :l:a Sezi.OIIl,eR~ .duoi m.a:ziona~j9ta. Idi iLug,a;nq, pe,r .festey:- ,gila,r,elfLalZi10Illatl:istiaaimmi.te l gir,am/de ia!V• v1e11imen1t1o, :ti.ai fa!tto daT!! nm ~r:tio Vicioaell in ,cmo,ne •dei .co111w-.es.sìsfi. datila sooìeuà 1 oo.rai~e S.- ICeoifu·, OOJm)()St.aJ in massima; l!)ialrte idla ,tliJcin.es:i!, é.d ha ilia;sciiat·o da 1p,amhe ,lai (Conaii~ V':el'lcli, ~ttai- •mc11>~1eitailila1n:aO! h! rOO!'J1Qoo 1Poco 00011.i .n~i:warti ilir,a i 1r-e~ci -e lliai « Ver:c5 » ? 011,e 1c'è ? ,Lo .si ']>O~ ~11e ? Sia· mo ttiainto ,ourFosi',noi. .. Da Belllnzona Reazione nella C00perativa di consumo. Amci1e qiui e' tè IVlfilb'OO di ,reazione. Lo ;,;itibiamo oooemmto !00!!' 'l11tiano 111Wllero d'.i salhato scorso. Non conOSiOOvamo ain-cora ·Lai ,portaita: drul' ,aQ:.ion:e ,mww;a 1 dail!la,~zi.one. Or,ai da tSatPPiam't>: .!d.oonziiiam~n1to,di cinque ~elr,a:i e 'liduzione detl'inderm:rtà di ·rincaro ded 20 ,pe;r cen-- to. iC\è rda: .stair 1a1J:l~i. :Motivo ? 8ilaar ci-0 sba•nalio. ,OaJUsa deùl!a ca.ti.iv.a •.situiaziollle .de.: .bi·ha'lllciiQ? M:aih? Lo diremo, :iìc11sea, su.o t,etnP(>. ,CJ.11/l dev.e; ~ Il~ cqprir·e i'! ~ ? LI IJ)ersonane. E' ,lai nuova IJ11'0ra.le..• idemoicratliloa. che si f.a srria,éraamdre neHe ~perative a tipo hor,g,hese ,come ,è .que,sta·. Pro affamati russi. . !Lai Sd.zion~ !SOciailista ~jzzer,a, in 11.lJOO su.a ir.eoeruteThU/llÙ'.001/e, !hai wtato ·La somma idi f.r. 50 ie ne ,hai ,raooQlti ialltri fram.- dlli 43 111el.:al'is,sèmb:e-astessa, :P,r~ Russia aittama.itai. Solidarietà coi falegnami. <Ebibe.iuoigo ,gioo-,n:isono r As.serobliea Gen. d'e.11 Fa.scio 1 cfielle Olrgarrtrizz. sini<I. di BEJUin,zan,a, e 1 àinùo11ni. Viemneir-o a;ppnqva, h i 1b:Ha:n,:oei tl ,r.a,~~rui ,ool « Fia,sicto, » ·e de;ila ,Qaisa ,(!ej] P,qpal-0. fìu oonfcrmait-0 il ,cassiere -del «.fusaro», -oompaigmo M1oingeirBdloain<lo,e v,otia,ta .a,lll' ,1.mairuln1 ;1.i ',à Ifa ,piema saktdair.ietà mar.ate e fimunziainia alla ,Fed!e-r-.aJ21\011e -dei fade;g;n,aani mi'n.a:caiata in •q1.1esti .g-iomi •nelle :sue oonqu.iste. Varme -decisa ja ,co1rnocaizio-- ne ,dcì 1Preside11<1bdi eJ1cs.ing,aie ,sezioni .au:wa.rten('ln.tia:i « &•scio » ornùe p.reyar,ame•un •piruno id.i .tavoro per ,iralit,egg:i1a11eùa somixe ipicì1ii11JV.a!dem1t1eeazi,one. ·,

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