L'Avvenire del Lavoratore - anno XXIV - n. 38 - 17 settembre 1921

Num. as. ILNNOXXIV. A. P. ZURIGO, 17 SETTEMBRE 1921. = , ...... -- ........... ,,.,_ -v---.-,- {'«lefono 4475 SSTTI-JIAMAl.JI: D:&L •.urnTO IOCI.ALISTA ffAJ.IA.IKl ·N&I,.A fflllEHA ,,::=·=· ======-======·.:.======·==J;a::::i::::=-==-======-==============A'""M=M-lN_I_S=T=RA=Z=lO==N=E=·.======r,ABBONAMENTI PER LA SVIZZERA PER L'ANNO 1921. Centetimi 15. la copia Conto-Chèquc, REDAZIONE: f "' , · f • f l'1i 1 anno, r. u,-; mea1 r. 3,-; 3 mai, r. 1,50 nN NUM:uo ABHTRATa eent. to N. vnI-a64fl ,·"L'lnenlre d lLa,oratore, 9 ~ z.tgt ♦ Oommtsstone Esecntdiuel P.S. I. D :,~::,=.,. PER vEsTERo: 1 anno,&. 10;, me9i fi. s; , meai. fr. •.s• I 17er il ••17opolo russo,~ I e · · F · ·· · t· n1k omurnsta. u tra 1 p1u entus1as 1, fra i p:ù fervidi sostenitori <lella Rivoluzior.e russa. :\'ella ìotta contro l'Intesa, svizzera. Cc ne so·no, che stanno fuori della Internazionale di Mosca, e ce ne sono che si trovano bensì in questa Internazionale, ma vi stanno come con una camicia di forza, di etti, non vedono il momento di li-berarsi. Siffatti nuclei rivoluzionari bisogna raccogliere, bisogna stringere in una unica coalizione. E allora - noi non ne dubitiamo - allora anche a Mosca si verrà a più miti consfgli; allora anche nella centrale della grande rivoluzione rus~:i si apriranno gli Unnuovo partito . c munist Somma precedente fr. 3510,65 S. GALLO: . Sezione della AMRT~ \VIL :• Zo'tta Pietro allorchè ql1esta tentava strozza.re quella 1; Zopeletto Luigi 5; Cerutti rivo;uz·one, nessuna organizzazione p,role- Ebb'mo occasione altra v-olta di occuparci dei dissensi aperti esistentu tra i co,irnnisti di Basilea. Dicemmo -come il comp. Schneider, "uno degli uomini più influenti del Partito comunista svizzero, dissentisse profondamente dai criteri tar. tici prevalenti nel :suo Pi,rtito· ed ànc'1e da certi sistemi i1·,uso n.eti'F,sccntivo <ielsemhrare un para.dosso, uno scherzo, ma i c,.;rnpagni indipendenti lo affermano e lo sostengono con la massima serietà. Essi dicono che a cagione delle t-sagerazioni del P. C., guidato, a Basihia, da compagni chiacchierqni e confusionari, ;tltr.cno in parte,. di recente data, il movimento operaio va indebolendosi, sg,retolandosi, e gridano l'allarme. Lega proletaria ireduci • SAMADEN: G. Deln~n 5; Camenzina A. 5; Cattaneo I ; W etsch IO; Lazzari ni 2; Cadelli Pietro r; Colombo r; Venzi I; Pavoni L. r; Pianto P. 2; Forni Emani I; Civelli P. r; Rizzi I; N. N. I; 1\. ii. I ; }J. N. 2; Baltresca r » SCHINZNACH-DORF: Gruppi Celeste, mio contributo (avverte inoltre che il ricavato della festa. data dalla musica di Nieder,lenz pcl popolo n1,5so fruttò fr. rr2,65 che abbiamo spediti alla Croce Rossa aviz- ?:era per tate scopo) LAVORGO: F.o-rnasier Candido 5; Battista Fornasier 1; Fornasier Luigi I; Ang. Fornasier 0,50 ZURIGO: La Sezione della Lega Proletaria Reduci OERLIKON: S. Taroni 5; Gattini Giuseppe 5; J otti I., Hotel Lugano. 5; Larnperti 8; Paravicini G. 5; Parzani Gius. I ; Tosi Gius. 2; Montorfani 3; Clemen,te Bentin 5; Sacchetto Giuseppe 2; Mi .. gliorini E. non comunista 3; Ga.rbin N. 5; Poli Francesoo 2; Tusi Carlo 2; Poris Francesco \; Licinl Antonio 1; Licini R_osa 0,50; Toniazz{) Gius. 2; Poli Vittoria 1,50; Americo Gentile 2; Pinì Guido r; Gurrini Antonio 0.50 WINTERTHUR: Calderoni Matteo 30,- Giuseppe 1; Marazzi Enrico taria fu più tenace del Partito Socialista 1 5; Caprini Antonio 0,50;. Fa- ItaFano. E ora, eccoci fuori della Terza · miglia De Pretto 2 > r4,50 Internazionale! Ci SO)lO entrati pa!rtiti, 1 KREUZLINGEX: Accondi il cui passato e anche il cui presente è D d T F molto meno rivoluzionario, molto meno ; A. :2; one a 5; ezza .•. 5; ·z t F 1· · D soc:alista del nostro. Noi, che pei primi vi , cnc ron S; umo rnt ro; e j Tomi 5; Ceschia 5; G. Bor- era ,·amo entrati, fun-,mo messi alla porta. · o · ,.., CoJ l\"oi, che pei primi eravamo entrati nella I sattl 2; ttav1ano "osa 2; . - 37,- 1 debella 1.so; s9nego 1 ; Cop- . Terza Internazionale Comunista allor N~n può esse,re che a Mosca non sì I • p · chè 11011vi era quasi nessuno ancora, da ._1··1p, ar·1 nt1lla da quanto st,a avvenendo ! pa ini r; Zecchmel- rimo 5; ! Faccioli s. 5 ; Veccellio G. 1 ; mesi e mesi stavamo alla porta. im•ano 1n Itali:1, in Gcrmani:i., in !svizzera. Non ; Da Rin .r; Carnielo Ferr. 2 .; bussando.' perchè ci aprissero. Noi, che può essere che Lenin e Trotzki non veda- : Della Valle Ott. 1 ; Della Valle sempre abbiamo dichiarato d~ volerefi no come in Italia e in Germania e in 1 A' T) 11 \T 11 E 'ad ogni costo, rientrarvi, abbiamo ora {svizzera quelli che fanno mago-ior dàn1 nrn. ::! : e a a e mo r; .,. G tt D L E smesso di bussare, abbiamo deciso di an- no alla Terza Internazionale comunista, occhi. · \a III J nte.rnazionalc. - Attorno allo Sct.neicler si schierarono numerosi compagni provatr e cercarono rli richiamare il Pa,tito sulla via che ritenevano giusta. Il· tentativo fallì, la maggioranza dc: soci non volte muta-re indirizzo; al contrario, essà chiese la sot. lomissionc dell'opposizione. E si ebbe l'<l l a o 0,50: e uca . ro; I Uber AH. 2; Locate!li1 L. I~ t1arcene per la nostra via. sono precisamente coloro che più dicono rottura. ~o,--- 1 'l'omiola 1 ; Dc Gerard Manlio : Non c'è chi non veda la gravità di sif- di esserne i militi e i rappresentanti più In una recente. assemblea i::enerale del D G d F d D ·,fatta decisione, così come non c'è chi non puri. Non può essere che, LetJin e Trot- Partito, nella quale i delegati al Congres. 1 0,50; e erar er . I ; a ; Ros 1 ; Rosa Noemio 1 ; Tezza ! v~da la gravità del problema, di f.ronte a zki tardino molto ad accorgers.i, che i ve- so della III Internazionale fecero la rei Bortolo 1 ; TezZil Mieli. 1 ; i cui ci siamo messi o fummo messi. Pre- ri difensori del comunismo rivolu?:ionario 7,50 · Carnielo G 1 ; Cara:-etto 0 _50 ; ' çisamentc per tale gravità noi avremmo si debbono cercare .... t,ra gli espulsi dalla ; F t L · · N N ~ M I preferito che la Direzione del Partito a- Internazionale Comun,ista. Non può es- 1 on ana u1g1 r; . . :, ; . !azione sul Congr<!Sso medesimo, il com.. pagno Schne:cler presentò il seguente ordine del gio,rno: Corrono ai ripari coi mezzi che loro, restano. Se il nuovo Partito riuscirà a indurre i !'avoratori delle diverse tenden7.~ e comprenderà un po' meglio, a far cci,:;a re la• stolta e funesta lotta fratridda cd a ridare al movimento queU.'u.nità spi;itm,le che ha perduta, si renderà alta. \nen,·e benemerito della causa proletaria, e \a scissione ---, che noi sempre deprechfamo - in questo caso sarà stata benefica. · ;i:;:cco i( manifesto del nuov.o pamto: AI LAVORATORI DI BASIL~A. Operai, impiegati, 5°,--- 1 Bagutti. r: Dal Pian 0,50; Be- I vesse soprasseduto ancora. per qualche sere lontano quel giorno. E in quel • L'assemblea del Partito comunista di , chaz 0150; Dal Monte o,so; . giorno, crediamo sarebbe stato meglio giorno ci ritroveremo di nuovo l'uno al Basilea città prente • atto delle delibera- La reazione è passata ali' attacco su 1 1 , F. Darese '2; A. Brivio o,so; l rimandare. .Ja decisione al prossimo con- fianco dell'altro .nella stessa schiera. In I zioni di principio e di .tattica del III tut_ta. la l'.nea. 'l'u!te 1~ conquiste dt?gfi. I P. T,ren'tini I; Pasquale F. 1; : gresso di Milano. quel giorno av.remo la nuova vera Inter- Congresso dell'Internazional·e comunista I ultnm al)n.• SOTI<m!'macciait:e; esse devono i ~e~la )/elio 2 ; Nato Force!• I Per chi conosce gli umori, che regnano nazionale proletaria rivoluzionaria. . 'e ne 'approva il contenuto. Essa constata I venir eliminate nell'interesse del' capita- ' hni 1 » too,- • 1 .oramai nelle file del p-ro!etarfato italiano, CIVIS. I con soddisfazione che il Congresso, gui- !ismo._. Una ~risi economica. d' ac~ezz~ I _____ 1 non ;.i è du!>bio che il Congresso avrebbe dato dagli accorgimenti marxistici, tratti 1 maud1ta favon~e le ?1ene :dei reaz1onan. Totale fr. 3823,65 _deliberato in identico senso; così come la fila comunltla si diradano daHe espèrienze dj un anno• e di ti-onte I I conbrassegn1 reaz1onan sono: j • • * non vi è dubbio. che esso approverà la alla grande responsabilità. verso il prole- 1 · Riduzione det salario, prolungamento , · • · . . deliberazione della Direzione. All'articolo e specialmente alla chiu~a tariato mondiale, si è. l\ichiarato per i: dell'orario di lavoro, leggi eccezionali 1 NB. ~ Nella, h st a _da ~ungo del_ nu- Ma, presa dopo serena discussione nelle <lell'-articolo del nostro « ci vis» crediamo' principi affermanti che: j contro i lavo~tori. mero scorso pur. esse nd o 1'1 total~ gm st o I Assise del Partito. quella decisione sa- f lle 1 mancava Posetti D. fr. 1 ed il nome b .. • bb opportuno far seguire qui alcune ci re, ' , r. La rivoluzione proletaria mondiale i Per conservare la più elementare conAd 1 • • 1 l 'Nodari reb e st ata Pili solenne, avre e avuto quali contribuiscono magnificamente a il1 è un processo di durata p~evedibilmente ! dizione di vita il proletariato dovrebbe · 0 an si e aveva eggere_ · maggior va-lorc. Senonchè oramai ~ inu- lustrare gli effetti della polibica di certi ·luno-a il quale ha da cor-rispondere alla'. respii:gere, unito e compatto, l' assadto • • • tile discutere su ciò. 'Il congresso l'an~ b · d · e ·t t· E t· · Mosca, e ,, l · · I J ] ·1 t · r mem n e1 om1 a I secu_1vJ a tattica basata su questo fatto·_ se il pro- reazionario. nvece a e asse avora ne~ Per chi non ,ha liste può spedi,re le r,roverà. Noi saremo fuori della III In- · lt · t't' · t· I · t · · d. · d0 f I " m a n pa•r .1 1 comun:s 1· leta.riato rivoluzionario non ha da subire s1 rova quasi pnva 1 ogm I esa. granoblazioni direttamente al nostro Conte ternazionale Comuniita, perchè questa 1 • • d' ' · d. f d · 1 • A Mosca' si è dovuta istituì-re una ap· :.sconfitte indebolenti. 1 1oc;1spiegamenti, 1 , orze e1 •avoraton 2,- Chèque N. VIII 3646, Zurigo. non ci voleva più e perchè noi abbiamo · I · ' · · J - • b 8 ti' t posita Commissione per le espulsioni, e . 2 _ La ·riv,oluzione proletaria può esser.e svizzeri ne' novem re 191 .e ne agos o rinunciate, a volerci entrare. Per quale d l r,t ali t Lott in,. . . , il numero dei « ribelli » cacciati via a. I l'opera sol-tanto della maggioranza del 1919 appa engono a s ona. e v1ap._adundq_ue,e_t mdetteremo1 o~a_? d Partito Comu"riista ha già raggiunto il 111>roletariato. la teoria. del1111minoranza testine minano' la classe lavoratricee~ runa I nspon ere a ta e <.rullllana d 1. . • • A · ' sue orgaruz· zazioni. L disp t circa la· - 62,-• Il PartiSto cialista Italiano- ) fuori della Terza InternazionaleComunista ! ' ',AI per cento eg i mscnttt. questi e,-: attiva è da respingersi. l a . u a . n?n sara sup_erfluo fissa.re bene u~ dato spulsi, poi, bisogna aggiungere anelli eh~ i . • • • ! via che conduce allla.meta, allontana seni.,. d1 fatto, precisar bene un punto d1 gran- se ne vanno spontaneamente. ~; La. tatt~ca « put~chs1sttca,. e çla re-: pre più la meta medesima. La reazione . de, di_rna.ss.irna imp_o,rtanza. - sp_1_11gers1,b;1sog_na neon_osce,re la. neces- ha tempi propi·zi. : · " In Germania il Partito Comtrnista U- d •• d d I' Noi siamo fuon della Terza Interna sita eri_ e uc~z1on~. e' . e• amma~st:a• I Da.lla scissione del Partito iq poi, in- . ;donale; ma noi non siamo fu.ori di quel-. nificato, il quale si vantò sempre di con,- mento nvoluz1onam; 1azione per -1azto. ( · - di ]=t ....,. c t 1 L..;... tare mezzo milione <li soci, confessò, • b' f • , vece ' una v• a cnet.,--a on ro a uv•- la sfera di propositi e aspirazioni rivolu- ne va resp1~ta e 1sogna ar m~arcare; ghesia, imp·erversa una guerra fratricida. ,a;;;;;:::;.----· , UnagravedecisionedellaDirezionedel P. S. I. z.;cnarie, che ci sospinsero s~mpre - fin poco prima dP.l congresso di Tena, che fortemente J!' carattere d'cJ; movimento\ E' . • ... d · · d I Il e d i soci er:t'lo soJ.tanto 300.000. In realtà · • ;_. 1 • • • ~ stato seminato S1Stema..camenie La deliberazione, votato ieri l'altro a g10111 e nostro operato. ongresso e- dal primo giorno - verso la rivoluzione opera.io nvo uz1ona1no come un mov1- , , . , . , , . . unanimità dalla Direzione del Partito liberò un o. d. g. che dava completamen. russa, con tutta la nostra fede, con tutto però gli st essi capi confossano che oggi mento di masse. , j 1 odio dell operaio contro 1 openu.o. Mi-. Socialista ItalianOI circa i suoi rapporti te torto al P. S. I. ed i suoi delegati ne il nostro cuore. con tutta la nostra più cdtne oggi sono ridotti a poco più di• I · · · · h l' bbl" · 1 g!iaia di operai, na'\iseati, vofgono le apalcentornila. ' I . 4. partiti comumStJ anno O . igo . le al movimentb. Altri cad.ono nell'indifcon la Ter?:a Internazionale Comunista, presero atto, si dichia.rarono personal- fervida e più sincera solidarietà frater- d1 andare dalle e nelle masse e cercare f or . . . d d. e• 1"ndubb1'amente d 1' una !!rav1'tà eccezio- mente\ disposti ad accettaiio ed a farlo na. Ora come p:tirna, dentro 01fuori della In Italia dove al conaresso di Livorno d. d I I fid ·I erenza P ittca e 151 e teano soltanto ~ • • • 0 • • ,_ 1 _g_uaagnare a oro ucia _con una ai roblenù sindacali. Ma anche i aindanale. accettare daJ Partito. 'l'erza Internazionale,. noi non s'amo, noi erano_ 58.000,, 1 comunisti stessi confes pohttca conseguente basata unicamente 1 ~ • • • • • Dopo lunga discussione, dopo avere at. « Tornati in Ital'a essi infatti, e nella. nryn saremo secondl a nessuno nel difen. sano oggi di essere ridotti a :25.000. s gl'' t r ss· d 11· ss '1 cab sono nunacciati nella loro- esistenza. . • . . u 111 e e 1 e ,a ma a, · . J contrasti del Partito vengono · i'Dtrotentamente $e spregiudicatamente esami-- Loro relazione e nell'opera loro inizia,le ,]ere la rivoluzione russa; noi non sia- Alla Camera del Lavoro d1 Milano- L'assemblea ·at:tende che tutte ,J'e 1stan.) d,..,.,.: . • . h i . I ·t . . I . t s1· comportarono i'n modo' da poter ten- m . d' s o t 000 . t' d. f t . d !l'I . I .. ·1 p : vu•\ sistematicamente anc e n essi, col nata a s1 uaz1one naz1ona e e m erna- o•, 1101non saremo secon 1 a nes un s anno 14- cornums 1 1 ron e a 200 ze e nternaz1ona e comunista, 1 ar-. b 1 . lt t d' f . . . . h . i zionalc del Partito Soc'alista ltal.. •lo- tare la _pratica osservanza della delibera nel lavorare per la rivoluzione interna- mi-Jaa 18 mila! E le «epurazioni» pilù o tito" comunista della Svizzera ed i singoli 1 1 e f nsu da . 0 1 . ar iniziare _anctale 4~ · · · d 1· tt· · di Mosca e la Direzione del Partito si ·,1·onale. · d. T · h • Il · d · · · I · • • ' a uga ei soci e causare m muuo po avere preso v1s:one eg 1 u 11111e- ~ ro 1 or1110,c e e ne e mani et comu- soci s1 attengano a contenuto sostanzia-• lt . . d b li t d 11 cl · t· d t' l D' · · d l P r mostro· di~posta a questo tentativo con Ma la r1·volttz1·onerussa anz· la r1·vo ru"st1'·1 d · · • di da. oo l d 11 d J'b · · • d I C · I un u enore m e O men ° e a asse ven I e ocumen 1, a 1rez1one e a · = , , • 1, · , 1 numero e1 soci, e sceso 1 e e e e I eraz1om e ongresso, com .. I t . L b h . l .d tito ha approvata ad unanimità 1111 or<li- quei temperamenti che parevano essere luzione internazionale, è una cosa, e il mila a 18 mila! E le « epuraizioni.~ più o battendo ènergicamente le tendenze del\ ~vora r:i;e, .a org. e~iadst a n e :- ne del giorno. col quale dichiara nQn re- stati concordati benevol~ente tra i no- Comitato Esecutivo della Terza Interna- meno spontanee continuano. Pàrt:,to comunista operaio. che regolino : ncamen SUI ma:gim •e . camp_o a Starle altro a fare Che riconoscere che stri dele!!ati e i dirigenti della Interna- 7-ionale è un'altra Quale differenza vi sia N li s · 1 d. t tt I Io d tt 11 d · • · i lotta; essa raccoglie copt<l6l fiuttl, se gt1i ~ e a v1zzera un numero n.otevo e i u_ a a .•ro ~on. o ~ ne. e ec1s1om, ne-\ operai si dilaniano tra di lo~ non fa più parte delJla Terza Tnternazio- zionale. tra di ~sse, non occorrç dirlo. E, pur- comun~sti è uscito dal partito ricono- glt appelh, nei pa,rlamentt- e nella stampa . • . . · nale. « Ma la pubblicazione improvvisa ed troJ?po, non occorre nemmeno dire - sciuto da Mosca, pc~ formar~ un nuovo in modo tale da attrarre le masse e non I Po1<:he non siamo sufficientemente 11e' documento di tanta .importanza inaspettata del manifesto det C. E., al perchè tutti oramai lo sanno troppo be- rt"t · t le respinga. il re_sp.on_sabiliP_er as.sistere i_-nerti_e siten- pa I o comums a.... f quell'ordine del giorno. esso potrà avere proletariato italiano ha tolto al P. S. ogni n'e, - come si sia comportato iJ Corni- Dov'è, dove ·sarà fra pnche settimane il Essa chiede pertanto che si tralasci l z 1q~1. a qu.csh atti, organ!zzammdl 1:opnella vita deT nostro partito e del prole,. speranza di possibile intesa. Quel ma- t~to_ ~secutiv~ di Mosca ve.rso !1 Partito grande partito di masse, invocato dal Co- tutto quanto danneggia l'opera di prose- j posizione m. seno al. Parn:1to c?munista:. tariatot italiano tali conseguenze, che nifesto 110'11è soltanto una precisa ed i- Soc1ahsta Italiano. Con. molta rgnoranza mitato Esecutivo di Mosca? Jitisrno del Partito e l'unità del movi- Era nostro mtento di portare, il Partito sentiamo il bisogno <li' ,riprodurlo qui nequivocàbile ·smentita a. coloro che af- delle cose nostre, alcum con molta dab- -=~=======-------------== m_ento proletario rivoluzionario salva-! sul terreno del lavoro serio per e ~ il letteralmente e integralmente. Lo leg- fermavano nel C. E. il desiderio di una benagg;:nc nel oredere a tutto quanto di••, . • • guardando l'a libertà di critica».' i proletariato. ?ra è finita an~he ttucsta gano quei lavoratori, che ?,ncora non cordialfi; intesa; ma è una profonda ed cevan loro i nostri avversari, altri con F• tt• d t h • L'assemblea invece di approvare que-1 fase. La maggtOr&f!.Zadel Partito, goyer·- Vhanno letto nel nostno e Avanti! »; e immeritata offesa ed una gratuita diffa- molta evidente perfidia, avevano vera- I oer I anesc I sto ordine de! giorncs chiese la sottomis- nata dalle frasi, specufiando. sulle passioni quei che l'hanno già letto .... lo rileggano. maz;one contro· tutti i socialisti italiani. mente spinto le cose a tal punto_, che il , sione dell'opposizione. Allo,r:\. questa ab- 1 peggiori, non vuol' saperne di ,modificare Esso chiude un. ciclo neila storia del no- compresi i oo_stri delegati a Mosca, e Partito socialista italiano non poteva' L,1 settim:i.na dantt>.sca è finita. Anche bandonò la sala. · \: •1 il suo agire. Essa vuole che l'opposizione stro partito. ne riapre uno nuovo. Spe- special niente contro i lavoratori. più bussare a quella porta, che gl.i era i preti l"hanno festeggiata, ,manco a dirlo. Riunitasi 'in assemblea a parte, l'oppo- si _sottometta.. Questo non p~r-,me> farlo riamo sarà. ciclo più fortunato. 1 « Le successive pubbl''cazioni degli o,r. stata sbattuta in faccia. Noi, dunque, _che Il papa stesso ve li aveva invitati. l{ sia- -sizione stessa decise di staccarsi dal Pa,r_ 1 e non lo facc1asmo. Non VOgliamo renderDice l'ordine del giorno: ' gani autorizzati dal C. E. in Italia hanno siamo per la J>reparazione della rivolu- mo g:u~ti. è innegabile che Dante fu ti,to comunista e di costituire il Partito• ci complici dei colpevoli delta rovina del « Di fronte all'argomento della ad esio- aggravati l'offesa e la diffamazione, po,. zione internazionale. eccoci ora, per o- b11on cristiRno. Ma poichè i1 preti voglio- comunista indipendente. · 1 movimento. operaio. Poichè 110n pcsslane del P. S. I. alla • internazionale~, ta nendo il nostro Partito nel noivero di pera di quel Comitato Esecutivo, fuorj no :icld.rit1urà monopolizzarlo per 'sè, ci Il 'luovo Partito si propone di pubbli- mo opporci in_sen!)! al Partite,, m,n ci, resta D. d. P. ritiene suo dovere -richiamare i quelli borghes-i e facendolo segno delle della' Internazionale Comunista, di quel.- si.1. p\!;messo aggiu11ger qui alcuni \·ersi care un giornale proprio, ma, a quanto 1 a,litro_che ?sc1re da, esso. precedenti della questione e delibera con. più immeritate ing-urie; e di una spie- la Internazionale, alla cui,.. testa stanno a 1!e nu•ncrose .citaz_ioni, fatte da loro. ci c:onsta, non intende di cercare aderenti' Noi esponemmo }a. nostra concezione forme ad essi. tata <' sistematica campagna diffamato- preéisarnente coloro che hanno fatto la , ._ à,c cosa paragona Dante ~a curia nelle a,ltre località della Svizzera. ··Noi nei seguenti puniti principali, che furono «·L'adesione del P. S." I. venne delibc- ria. • 1 grande rivoluzione russa, la prima gran- pai)ale? A 1103 • non c'immischieremo nelle faccePd<? del respinti da!Jla maggioranza (Segn<mo te rata nei primi mesi det 1919 dana Dire- , E' evidente, che in tale ~tato di cose, de rivoluzione proletaria. P. c. di altre località _ ci• diceva recen- iffermazion, contenute nell'ordine del · d p · f C · p S I ò h Q ! · ·1 d. 1 lupa, che di tu·.te brame Z'!One el art1to e con ermata nel on- 11 . . . mn pu c e prendere atto delhl ua,·e sara ora I nostro oivere, a no- temente j.J capo spirituale del nuovo Par- (iorno riiprodotto sopra). · · · • d I · , seml,rava ca.rea nella sua. mao-rezza gr~so di Bologna ad unanimità. situazione, come s1 e venuto crean o non stra via r .,- tito - ci guarderemo bene dal fomentaire La· rottura col Partito comunista è av., « In seguito a questo• voto il Partito si per sua colo_a e contro sua volontà, e, •1 Il nostro dovere non è mutato: è · e mo:t~ genti fe' già viver grame. F · dissidi ; il nostro mo,vimento secessio.ni- venuta. edcli ai principi che so9teniamo dispose a compiere verso l'Internazionale mentre si duole che la incomprens:one I quel di prima: lavorare nazionalmente e E' tanta l'ingordigia di que st a lupa Ya. c;t;t si, limiterà a Basilea dove speriamo! non possiamo· e non vogliamo rientrare i propri doveri. secondo gli era consen- del C. E. e la sua ostinata cecità circa le i internazionalmente per la causa pro-le- tic:in:i, che Dante dice ancora che essa fermarnen,te di avere il consenso di tutta: nel Partito socialdemooratico di Basilea. tito dalle condizioni e dalle necessit~ ani. vice.,de della nostra vita politica, non 1, taria. Entro i confini ,politici del.la nazio- ha natura sì malvagia e ria, N • l_a massa sanamente rivoluziona,rla. La- l -0;1vogliamo lottare e non assistere pas.- hientali che non si possono violentare. gli permettano per ora di far parte· ne, lavorare secondo i principii e s~con- chi:: niai non empie la bramosa voglia, - 1 • 1 , •• d I • t 11,. . . , voreremo per 1 •risanamento e umta e - 1 51vamen e a 1mm1sen-mento delta classe « Dopo il Congresso di Mosca e la ap- di quella collettività internazionte ver- do• le necessità della lotta di classe, fare e ".iopo ii pasto ha più fame che prla. movi·rnento operaio, ci opporremo agli operaia. Lottare perl, fn base all'eepeprovazione delle 21 condizioni per l'ade- s0 la quale - anche perchè povera e per• ' una politica puramente classista. Ma una Ci".> ~ tanto vctoi, che quando si trova sbandamenti, agli atti convulsi ed insulsi-, rienza fatta nel movimento operaio svizsionc alla Internazionale il P. S. I. al segu:,tata - vanno i suoi voti e le sue politica classista puramente nazionale n~l c~1chio degli, avari, Dante trova tanti ccmbatteremo l'illusionismo ed il nulli- e;ero ed aiFl1e condizioni esistenti. Noi ci Congresso di Liv.orno nella sua grande aspirazioni, delibera di continuare e di non ha valore, non ha efficacia. Ogni a- pr~~i, da sentir il bisogno di scrivere: srno; lotteremo tenacemente e fortemen- poni~o contro le battaglie di ,frasi, ma maggioranza non ritenne possibile una mdte·nsi_fica~e _l'~_pera sua 1 _ on~e _si.dfiffon. zione, p:oletaria_ è d 1 estiEnata è m~rier, .se Questi fur cherci, che non han. c0perchio te in difesa dei diritti e delle aspi-razi!lni anche contro l'inattività. rmmcdiata ,e violenta scissura che sa- ano I pnnc1011 genera I cui s1 m orma non e mternaz1ona e. ogni azione m- p·•o 1 0 . d' 1 . ·•e· 1 .. · Il t I t • I p l 'I . - 1 11 . . 1 , . .b. . 1, :;o a cap , e papi e car ma 1, u 1• avor_acon. ernpo ga an uomo c1 . er ciò costituiamo un Partito no·, 8 ..-. rcbbe stata incompr_esa dalle masse ed ntemaz1ona e - con quc e mterpre- ternaz1011a e e 1mposs1 ile, se non vi e • . . . . 1 hi d I .,., z,oru e emperamenti e e sono m 1. un organ1zzazlllne 111ternaz1onae, a . . , . Il p h avrebbe ! ·solato 1·1Part1·to. ta . . t . h . d. , . . . . 1 l m cui usa avarizia i suo soperc o. ara ragione. . . . I Siamo convinti che col tempo, tutti 1· "In seguito a questo voto una parte spensabili alle diverse situazioni. nazio- quale, pur tenendo conto delle necessità E predicano, la sobneta, e predicano la nuovo artito a rivolto aJ lavora- pro.1etari di principi seriamente rivolu• dei congressisti abbar.donò il Congresso nali - e mentre denuncia al proletariato ambientali, coorruni ogni singolo movi• pov~rtà,_ ~ pr~dicanoJ_che non bisogna cu- tori. di Basi~e~ un manifeS t o che rip~o-1 zionari v,erranno a noi. Delirio di febbre e dichiarò costituito il P. C. I. coll'ap- di tutti i r>aesi questo doloroso stato di mento. Il compito del Partito Socialista r~rsi dei _be,rn terreni, ma so_Iopensare_ al dnciamo qm mtegralmente perc h è dice 'I non è sta.to nonnale. Poiehè siamo co:- 1 , e b D molte cose che è bene sianOI conosciute munisti marxisti, n~n ubbr:~~andoci· di provazionc del rappresentante del C. E. cose, si propone di chiamare attorno a 'italiano, il ~entiero che esso deve ora sce. cie O · 10 sa en ante, 11 quale d,ce I V' ......, « La maggioranza deliberò di ricorrere sè tutte le forze socialiste internaziona. gliere, non può quindi essere che uno. . ancora: anche dai com?agni. di lingua i~aliana ~ I frasi, non vogliamo sottopQ•rci ad un detcontro questa scissura e contro l'opera li, che sono su questo stesso terreno per Cerca,re, con tutta la sua fede, con tut- ' Fatto v'avete Dio d'oro e d'argento: non soltanto ?1 Basilea. ~l. mamfeS t o et tato che trascura le condizioni prime deld e E l "f 1 . E h 1 , d • ll'"d a_p1,n.nd_e che I comp_oneruh 11nuovo' Pair- 1 ia lotta, ci diciamo Pa-=to com,..,;...... :.. cl . . aJ. terzo Congresso della Inter- a d1 csa de la nvoluzione proletaria e ta l'autorità che gli viene dalla sua forza c e a tro e a vo1 a I olatré, •.. --D... ...,.. S h , 1. ttto_ s1 sono stacc.att. dal vecchio - vec- I dipendente. nazionale, dichiarando che ne av:rebbei dell'internazionale socialista•· e dal suo· passato, di' riunire tutti i nuclei e non c eg I uno e voi adorate cento? ·1 d b A d . . ' Il ehm_ per modo di_ d1,re - p_er salv_are il·, Fedelì ai metodi usati fin ora c·1 s1· de- accettato comunque 1 eli erato. tanto, unque, siamo arrivati. veramente rivoluzionari, che fortunata- l Proprio così. Dio d'oro e d'argento. E t d Il d 1 Al e d • p . mov1ment o opera 1 1,q . a, a isso uztone e I nigrerà o si cercherà di m,e...erc,· 1·n r"idi'· « terzo ongresso i\ P. S. I. man o art'ito Socialista Italiano fu il primo, mente ancora abbondano nel proletariato la differenza fra i preti e gli idolatri è u• fnfatt, i propri delegat:, i quali esprésse- ka i grandi partiti socialrsti di tutt',o/ il mondrale. Ce ne sono in Gerroania come questa: che mentre quegÌi, adorano un p~;t man e~~me tmit~. •colo. Non dairemo retta, ma procederemo ro 1a nostra situazione e dissero ,l!e rai mondo, ad aderire alla 'Terza Intemaizio- in Francia, in Inghilterra come in I· ?olo idolo, i preti ne adoran cento. ' al~ca~s~ da un pa~ito operaiò ~er sai.• ri'Soluti per la nostra via con la fermissiva.re untta e1 moY1mento o,per&19, può ma conYinzione che essa ci condur,rà atlla 1oteca 1no 1anco

' . i meta finale del movimento o,peraio .rivo- · ~ettere dall'Italia ACQUEFOR.TI : Ratti, abbiamo vissuto anche noi molto ' tempo all'estero. Abbiamo visto gli italiani al lavoro, in ,Germania c<>snein Turchia, in Rumenia come nella Svizzera, nei Paesi Scançiina~i come nell'Ungheria. E abbiamo sempre fatto una constatazione: che l'analfabetismo dei nostri operai fu sempre causa di gravi guai e di parole poco complimentose all'indìrizzo della grande Italia. luzionario, al Socialismo. Si dirà che il mo.tivo del nostro modo di agi,re va ric<::r catv nella disapprovaz:one. Stabiliamo che i fondatori dc! nuovo partito sono fiduciari dei sindacati. Essi lottavano in postr di responsàbilità ancor quando i fa_ citori. della pofaica comunista erano all'oscuro del loro avvenire politico. Operai e impiegati, seguite il nostro consigli-01 : lottate contro la reazione economica e· politica; lottare contro la bor~ ~hesia e per la c~ssazione della guerra fratricida; non. politica frasaiola, non affanqosa ricerca di eretici, ma lavoro pratico 't?ell'interesse della classe lavoratrice. · Unità nei sindacati, quale arma prole tari~- piiù forte; collaborazione dei sindacati" coi, partiH proletari, ma non sottomissione de1 sindacati alla volontà del Partito. Pr-olet<1ri! 11 giovane Par,tito ·11101 essere ur.'organizzazion~ 1.o.1t· ca della rrias , ç" q,cr.tia, non un ~io-~· o( 1'o di 111·,;ccrnten.ti accademici. ·n movimento upei·::tio i• c;•.:.tc rià ·nr•oppo a lnne;0 ;'are,11 d, n'- ma:1tt<:' 1··voluzionari e r:formisti. ,~ii O· per:ti C()Scienti ed àccorti devono agire con polso sa1do e non lasciare la direzione del moYimento ad elementi che fino a poco tempo fa erano •indifferenti o ma'• ga-ri avversavano il movimen,t-0 operaio. Il capi,talismo nor, viene abbalttufo con tlelle frasi e nemmeno co,n dei « Putsch » di confusionari. Per fa;lo occorre un lavoro tenace quale i lavo,ratori di BasWea erano già abituati a f~re. ProJ.etari unitévi ! Unitevi sul terreno delle cognizioni rivoluzionarie tratte dall'esperienza decennale del movimento. Aderite al Paritito comunista Indipendente. F'acendolo aiuterete il pr-ocesso' di risanamento. La•via che conduce aH'unione e4 all'unità passa attraverso al nostro Partito. L'ora è grave, aiutateci a salva,re iJ. movimento operaio. Questo. è sull'-Olrlo della roYina con grande soddisfazion'! dei nostri nemi6. Siamo ancora in tempo a salvarlo; )lla bisogna agire, senza risparmiar sforzi e sacrifici.. All'opera. PA"RTITO COMUNISTA INDIP. La Direzione: , poi, prende un'eredi.tà irta di j>roblemi -e di lavori. 1.mrnaginatevi, l'ered:tà del car11 corrispondente veneziano del Cor- dinale Ferrari ! Di quel sant'uomo, che, eleganza e d'ebbrezza. Pa:isa nelle auto• r:erc della Sera non si può più riavere nel 1898, quando il suo popolo, il suo Due crisi diverse L'accappatoio della rerlna, ' Probabi:l'mente- tutto il mondo borgheS<.> è lo stesso, e queste note che io scnvo dal giardin10 d'Europa ·r.ifletteranno' Cr.Jme uno specchi'O fedele la vita che si vive Pcllt altre naziòni capitalistiche. Certe è che in Italia pare oggi di rivi,·ere I i tempi non lontani dell~ guerra, <Juando cli fronte al proletariato che sof• friva tutte le torture morali e materiali p~:- i lutti che fasciavano di gram2lli<:: ogni ca~a, per .l'a scarsità del pan~ e la pri·.,a;,:one delle libertà, la piccola folla !·frn11tafa dei vecchi e dei nuovi ricchi 0St'!nta,::1 le el'eganze provocatrki, l'inrli~- fere:1za ai dolori altrui, e beveva ~- sazietà alla coppa d'orro1 del pia.cere. E' nell'ora delle gravi crisi che più si manifestano i contrasti sociali e più si rive:a la profonda ingiustizia del .s1sten'"l ccol!omico in r:ui viviamo poichè una cla•:•c e- sempre immune da ogni sacrificio: mentre sull'-altra si abbattono seJnprc tutti i pesi e tutti i tormneti. · Cc~i fu della guer.ra <:he, prochmata per tutti, fu scontata solo dal proletariato. E oggi non è forse ancora la guerra quella guerra stessa a cui fu data una breve tregua nei. teatri del franr:·cidio in· ternaz;onale, che si groltrnga nel C."lmpo econcmico abbattendo sempre sen:>:apietà tutti gli oneri sull'e spalle del p:-oletariato? dalla commozione e deU'ammirazione · d · ·1 mobili veloci e lascia una- scia di, pro:fu- gregge, era m pre a a guerra c1v1e, penper aver veduto la regina de} Bel01o, in so' bene d1" andarsene lo tan l t I mi voluttuosi e l'eco di una gioi-a spen- .,. · n on ano a carne ed ossa, a pochi passi di distanza, s·1curo dal t1'ro d · fu ·1· de· · sierata e provocante. e1 c1 ! e 1 cannoni. sulla spiaggia e nell'acqua, in costume c1·0· e· tanto ero h t t' o · · Ma c'è una nube che oscura l'orizzon- v , c e a an u mo si en. da bagno, a piedi hudi... Sì, immao-in:1te- ge g1·a•come on t un'O h te di felicità di questi semidei terreni: ..-- m umen ° pera, e e vi, a p'edi nudi, una regina! Proprio c:i- .porterà il suo nome. una certa campagna, che trae senza dub- me ci tufferemmo nelle onde lui e io che bi.o l'origine da interessi offesi, contro l<.> A farla breve, il nuovo arcivescovo desiamo semplici giornalisti, o çOme ti tuf- 1· b · · case di gioco. g 1 am ros1am, prendendo possesso della [eresti tu, compagno lettore, che sei un d. h Poichè l'Italia rinnovava dalla guerra nuova 1ocesi, tenne parecc i discorsi; e semplice operaio. A piedi nudi! Una re · d" · purifcatrice è div,~ntata tutta una bisca. - m uno 1 essi, nel discorso pronunciato gina! · D Qualche ingenuo di que!J1 r.he avevano m uomo, dopo il suo solenne ingresso,, A chi il merito di tale decoro? Provino i giornali clericali e monarchici e democr:atici a parlare di siffatto tema, in questi giorni di gloria per. la lingua di Dante. FrateellfiglIinCristo Ma ecco che, a un certo punto, la d d posto ·,rn'aureofa ideale all'ilnmane. tra- opo avere etto tante belle cose che ! . .1 1 Maestà regale torna a rifulgere in tut- o.rofond~mente commossero gli"astanti' _ Intanto però, per poter meglio seguire I~~, 1a mercanti e, pensane o al sacrificio ~ cli tante vite e ,1 tutti i fiumi d; retorica te, il suo sple nd0 re. ce lo assicura la stampa borghese - pro- la polemica tra savoia rd i e papalini, io mi t . 1 b . . La Regina si_ degna uscire dalle ac- nunci·o· ,,.nch.~ le seguenti· parole, che sono scir-oppata tutta la .descrizione delle versa 1. vorre) e oggi ripetere: « Ah, - - non per questo! ... ». Ma la realtà è che que. commossero astanti e assenti, si può dire feS t e ,in onore del ca rd male. Quattro col& guerra ha suscitato nella borghesia la , La si vede in pieno, ma per un istan- tutto il mondo politico: !onne del « Corri.ere della Sera~, sei delt ta d . ·1 fi · d" . · ' I'« Italia »? Non bastano per compensare fehbre dell'oro e dei facili guadagni e e - can I nuuvo 1 ero citta mo « Per noi italiani i1 Sommo Pontefice hltt" • . .. ti d .. <iuesta febbre corre nelle vene d,· tutt·i 1· giornalista -. Pronta s'avanza a riva d. S E . , 1 1 1 rme1 pecca e man armi m para- . --:- .:sse ua ~inenza -. n::m e s~ tanto diso in automobile? r;c-chi e li attamaglia in questa malsana una cameriera con un accappatoio aper- il p1u tenero e smcero amico d'Italia per • passione del gioco. Si gioca dappertutto, ·to, ed Elisabetta se ne avvolge per tor- la quale Egli our testè prega·qa sal~tan- _sei:i,onchè, pr~cisamente. quella lettura nelle mille l\ifontecarlio improvvisate,, e nare alla capanna. Basta quel manto dola la culla di ogni gentilezza; è sovra- m,. ~a fa~o ?emre un_dubbio atroce. Leg1 ra le notti agitate attorno alle roulettes bianco e non so che s•curezza dell',nce- tutto stando all'estero che si vede e toc- ·go, infatti nel « Cornere della Sera•: • !': i fox-trott sensua1i. il mondo l)orghese dere per farci i-i:;ov;_,l!nireche è una so- ca con mano fino a qual punto il Papa è « Mentre si cantava il « Te Deum ·•• se- !lOn s'accorge della crisi se non per dare v,-an.a, sebbene c.ammini a piedi nudi sul- il più gran decorc.. d'Italia ... ». guì l'omaggio dei vescovi, dei monsignopaterni consigli di 1noclerazio.ne al pro- la sabbia~- To' ! Il più tenero e sincero amico del- ri, dei vicarii foranei al cardinale arciveleta>riato fannullone e sprecone. ' Si può trovare più fiero cantore della !'Italia il papa! Ma non è Mussolini il scovo. E i vescovi li accolse, stando ~ L'Italia Una certa stampa protesta contro il Maestà regale? A me, invece, quel manto più tenero e sincero amico? 'Peggio an- piedi sui trono, abbracciandoli e dando gioco e invoca provvedimenti del gover- bianco mi fa risovvenire di ben altre co- cora. Il più gran dec·:>ro d'Italh ! ! ! Il loro il bacio fraterno; i monsignori li rino. Si vorrebbe moralizzare per decreto se. Premetto che non ho mai avuto il Sommo Pontefice!!! Ma non è il Re, non cevette stando seduto, mentre ad uno ad ieg-ge la borghesia. Un bel lavoro cli Si-- piacere di vedere i piedi nudi di una re- è Casa Savoia il nostro più gran decoro? uno si presentavano al bacio dell'anello, attraversa una cri,si, una gra- sifo ! Ci pare di sent're ripefere certi au- gina. Dird anzi che .non ne ho mai scor- senza però inginocchiarsi; i prevosti, inEd ecco intorno a codesto più gran de- vissim:1 crisi che raggiungerà l'a sua fase steri ammo,nimenti. contro il lusso. Tutte ti nemmeno i piedi calzati, perchè quan. . vece, ve~endo innanzi a fare· omaggio, si coro ridestate le antiche ire, fervere nuopi1ù acuta nel pros·siino il,lverno. Lo di~ belle predicazioni che hanno. ottenuto per do ne ho vista una, era sempre in car- inginocchiavano come sudditi per l'ob. 1 vamente antiche pugne. Forse perchè ri- b • cono t!!tti i gravi ec~>nomisti, lo nota:10 i risultato .... sottane lunghe fino alle gi- rozza. E della regina del Belgio poi vo- corre il centenario dantesco. E voglion edienza .. ». giornali che spezzano ogni o-iorno tra il nocchia e decollettès abbassate fino al- gtic, credere b!mfosimo a tutto quel che Ma come, non li ha chiamati" tuu= .,. commemorarlo, ricercando se all'estero ~..., pubblico il pane di una certa scienza ac- l'ombelico. Qua·ndo lo Stato avrà ben si dice sul suo conto: buona regina, buo- • • quanti «Fratelli e Figli in Gesù Cristo di- sia per no1 maggior decoro, più fulgido comndante e facilona, lo ripetOl}O con vietato il gioco. la bo,rghesia continuerà na donna, buona madre. Ma, ripeto, il splendore la tia1p papale O la corona sa- !ettissimi »? austt·rità g:li uomini politici. a giocare cla.ncltstinamente, e la poHzia suo accappatoio, che tanto abbagliò gli bauda I Evidentemente. Ci sono dunque fra-· Ma non sairebbe più esatto dire invece non avrà occhi per vedere e i magistrati, occhi del collega dell'altra sponda, mi fa . . . . telli !!, figli di prim~ di seconda e di terza che è i·l proletariato d'Ita~ia éhe sta at- occupati a.I servizio del fascismo. non a- risovvenire di certe pantofole e: di certa• ·No~ non vogl1;<1moentr~re m que sta . di- classe? trayersando questa grave crisi prospetta- •:ranno orecchi per udire. veste da camera, di éui oarlò una volta scuss!One. Vogliamo pero permetterci up · • . na sola parola. Come Suà Eminenza ta dai gazzettieri come tun male c·omune . are che se il Governo si indurrà a un certo tale, che, per essere !u1 stesso, GENOSSE. a tutta. 1,a naz~one e quindi a tutte Je questo passo sarà per accontentare certi principe, aveva avuto ripetute occasioni ==================================== classi? 1 nudori formalistici dei ministri popolari. di vedere cla vicino imperatori e impera- • Herold, Herzog, Leuenberger, Schneider, ,Sieber, Stuber. La classe ca.pitaìista ha il' me O d" e- I quali d'altra parte pot,rebbero accon- trici, re e regine, pr'ncipi e principesse, S ha b zz 1 • 1 1 b" h ·1 . . e u , vitare per sè le ripercussioni delle crisi, tent~r~1 co_ mettere e 1s<:e sott? , . pa- m ac~ppato1~ e ma.gari anche con qual- I punti Sugli I perchè.· in grazia del possesso dei mezzi troc1111_0d, quak~e santo del~a ?h1esa,, cosa d1 m~no m ~oss?.. . _ j cli prod11zione essa tiene sogcrett . suoi come e vero che ci sono cleH~ pie signore ,, I re bisogna vederli in pantofole; ·b1- I -· . 1 tte dal ·T_ . ·1 d' ""C'•al.isniidi siinishna _,1 a,,,.,.,,; d"1d. o<>tr'". I ' . ' .., a ai h • • !" . d 11 una nnta e. r.a , b::mc. l 1- -.>VI • ; t:<1-1 Ovwtw .,., "' , voleri l;, classe lavO'fatrice. Sono i lavoi- c e sogna ~vvi~mar_ 1 1~ ve st e a <> 3mera ~ so- rettc,r,e de,11' « Az1one,, oeriea ,dj CQlnmtlt-a-Q.uesti ultimi v' :intre.nvem1111ernoa,,tura:!- . ' : ratoi:i cte s? trovano di fronte al tragi- invocan la Madonna lev~ dire ,11 P:mc•pe ~ohenlohe, che. fu ne le mi'e a;f.1:ermazioin.i in merito a11Ia mente, a tit-010 d:i ou.rfoJSità. GL: altri 1 co bivio della disoccupazione e deT ribas- quando alzano la gonna cugmo. del Kaiser Guglielmo e suo pnmo causa de,! n:as,c-0 <le! couveg,no •di Bel- co'niipagmi di sin~tna rimas,ero al ,largo. ( dal quadro omonimo del pittore Gio- so dei salari.-e h1 scelta ehe è loro im- Ad ogni modq que st0 voler ri st abilire can~?lhere. · li11rona. Sostl,e<r-,eche i: fi~co non va Così .sbanino '.ie base e 110'.11 diiveirls-a~ :vanni. Cost!lntini, Biennale Romana 1921) posta daJIIJ,enec~ssità dell'esistenza: ga· la morale in forza cli una legge sarà una MGiAma,a a'lora dove se ne andrebbe la· <1Jttr'i'huit,ca~ fatto eh.e i compag,ni non' meJ11te. ,antisce nello stesioo tempo agli sfrutta- delle fatiche d'Ercole a cui si sobbarche • -~S1;A' »?_~u~tr~ppo ci sono anco-, vo~~ss-e,r-0 ve11tr,e a co1~t,atto con Jui'. [.,'~i:mti11u\d.iirre del dìirtettore ·d:ellla Quando, a un liev~ bussar, schiude la porta tori l'integrità dei loro profitti. Sono an- rà l'o,n. Bonomi. Fatica naturalmente ra milioni e m1hom d1 ~ersone eh: guar- m~ifam~'t-O, 1~1aa.Il~ !",a,~~ci:ie •~:•e,« mollh « ~~ > che vuol smentire qu:etst:a Del cuor so;;r,eso e trepido (un fluttuare cora i lav0tratori che. dopo aver lasciato sprecata; perchè se è insanabile nell'or- dano al re come a tm D_10,alla regma cc- ~c-1 Se(d~e{ll_tns. ,o_ci~l11Std11 Sl~•:S"ra 11el vemoiìte ,nO!ll muta n,ulla; essa ottiene D'avemarie pei vesperi trasporta nelle avide mani dei capitalist· brandelli dinaimento attuale la crisi '!COnomica che me a u.na Dea. Cosa du-ebbero tutti co- 0l'nt0n~ TJ:CHJI.()n~ng-Ono p1u oo,n.v~• SO.ltamto un clf.etto:: que]lo di far ,co- ·L'anime?) l'uorn, stanco di lavorare,. d li PO!r · t • t 1 f • d - 1 s'abbatte sul pro,l'etariato, è a1trettan1to1 storo, se vedessero quei coronati senza n;je,r.~,er.er.;\tar-e M1 il:Ju!Q11:paalJoe con 1( nqs.cerc ,atl\CQra ·meglio L. Ra11t1Qni aii . e e, ? oo~qm: ~•.s1 rovano, uo~1 e - d' 11· P~-rtito ,oanto:naLe, ooc. » sociallisti ticiin:esi. Ricorda e segue la sua gente morta. la fabbr-ica. irretiti nel mondo deg,lt spe- inguaribile la crisi morale che ·travaglia cox:om_.,._!;enzamanto _er11;emo, senza . . . . , . , , Quei che con lui part:~r per non tornare~ c·nFatori che si ribellano ad ogni ondata jn tutto il m0ndo !a bo.rghesia. e r:he è ;i uniform1, senza decoraz1om?, •Mi d:1.sn>~c).eì~~ian,be pe,r ,..w, . ,r:'_e.rq.u.aJnt,ocO!llcerJle la sii.ma deii. so.. Gli fan ressaùdo \ una 1 ra scorta: al ribasso e s remono al r.oletariato fino segno sicur<:> della. sua •1ecadcnza. Caro collega, cui non par vero di tuf-, ma :per la v,e.rJta stor~. deve, cc1~er- _ CLaJl6ti_ d,el .Oaintolrue Ti~lno Vle.l'SO ,iJl se- • ' p • •' egge ' , . p . P TEN x -farti nelle acaue dove si tuffa una regi- maire •tutto quanbo S'QI1'SiSl ciJlnesethma- gr.eta:no d,e1ia Fieldi~zi:Qne · eldHe e viChe non gh resti, a tanto mal fissare, all ultimo centesimo delle sue sudate fa,.. · A · , t .- d . . ' •1e or son,o Pir•e·ci,so ,.,,1 agcrfongo -I so- ço,ve..-:sa h·o ,1a ,1,_,, ,..11... il · 'b,·: Come il Poeta in Dio, memoria corta. Col ricordo ca,:nmina, e .ad oscurare La luce e l'acque sulla ferra assorta ' · h e • · 1 • =========::;========== · na, u saresti an ato m estasi anche se '. .. . : ·. . """' .,. : .... •· , -u WII"' 1.,JLe JJnIO v,eioc ,o , tic e. osi Yerame11te a crisi economica ave~si visto in ·accapp,toio un'·mperatrice C:La•l~c;ti d S1·n1s~.cah! e ne~la Sez1~ -di OCl!].~C~~• . •am!ni ~diet;ro, poJem:izzò : del dopo •guerra è, tutta quamt-a, privile'- Con Ie mo Ile di Russia o una deHe passate regine di: ~eIHLOZ?•n_.a S~lll,O _1,nma~gooirnnz<1, v1st,0 ?O! SO'CJa_lrstpi r',edetb ~ viia ~leJ loro ; gio a,maro della classe proletaria. Francia. M.i. ci scommetto che iù di te . ~~•~ l\n,g,i Rai!ll,c,ni ,e.~ d1,S.1)CJSato reicar- ~,!Jenvent1smo. H__ q,~1ade~mierv:e.ntismo, - i L'altra classe invece passa, gaia e leg- In un paése deJ genovesato un grup- andavano ·n e ta . . Id t· Pd. : SI ,1,e.lCamtone g·raLlllt.aimemte (?) J>(!r ~ detto 1 p.er IITTCJi(Leinm_, e.ra ,dellla .Già vede, e legion d'ombre passare; i gera, su questa orisi, come ha accompa- po di fascisti ha imposto al deputato CO- . . I s - si _quei s~ a 1 -~ ?11ar-1 l!.11 gJr,o idi p.r,Qjp,a,ga:rucaJ,JaV, ~Vatrll:.)de,ci.:;o slle&sa ;egra, d;i ,quelilo dei di>verrisiG,r,amVede un~ rupe ferri~a, che sorta ! gnato J~ strage dei popoli senza commo!. munista e conte Graziadei; ùn vero rivo:- dia e quei dome~t ci e quei co:cht~n che i di Oirgani'ZZlalr·e i 1QQJrrtiziV. enuta la fate- €/Ci d' lta;§.a e Caleh.im,di .frarucva .gr.anDagli abissi di vita erma appare; i zione alcuna, tra l'ubbriacatura d'oro ciei luzionario coi fioccht di andarsene. To- le vede~ano ... senza accappatoi~. In pan- oentda, i,n <li.sicu.>S1Si0in,e all' assem:b-leai se- d.i aishri ,d-el pun'&mo, inteniaziona'.le. , 1 • · • , : • G . d . . . • 1 tofofe, m .veste da camera, bisogna ve- l. ziCirLale, qua:clte oo:m,n->,g,norHeivo' ,)' m· _ [ '"''· i.alt· t· t"' . . , t . =.r1 Sal: s'inginocchia: e par sfinge scultoria, suoi uomim e la pro~htuzione raffmata nmo raz1a ei s1 e _opposto a paro e; ma d 1 t E 11 . . . . . . . .,.... .,.V[c is 1 •• omesi, a qua;n ,0 SI ,v,"f'.le,-, Nel cimitero irto di nere croci i delle sue daf!le. invece di chiamare a raccolta i suoi coim- ere a gen._e. . .a_ ora c1 s• r:s~vviene te,~es_ti~atà ,di fair ~rlaa:e _in_ puibp'li.c? hanno mu€a;to _parene,. ì] nostro arrni:co li Sopra al funeore cielo del)a gloria. ! Vede.tela qui la crisi economica della pagni per far ingoiare ai fascisti quél che c~e an_che I pnncipi so~o, uo1:1m1 c?me, R,aij,n,o;n,"t 11 ncmie dei_ sociah!sti, dato 1a rjyiiem:e1s.i111ce.rJ ejd è ,lieto- di l))O~er .co'llaCRISTINA BA'CCI f bo:gh_esi~ italitnt; vedetela nei _mille _tu~- si meritavano ha fatto denunziare il fatto gl~ al!: 1· ~~oz:a a~che piu ?assi degli al-: suo ,l>'<llSS:aiO p,ojCO1P,u.llto. bor.ane ,can ,e,ssi. ·' I h d d r t d · alla q·"estura, ha fatto avvert· 1·re le guar- .tn, piu vizioSi, pm corrotti... 1 ffin suine ,prime .i co.rn1l)agJ1idi S:i,nlstr-3. ,Fa mai'e ?- Non .m,; • · • nata FON:I'EBASSO. I g i i _piacere ove _a gen e ncca ~1 i- ... B t 1 1 . b" . - e • , ..... 1>a.r:e, ma In ogni I vesrte, m questo declmare dell'estate che die regie èhe certamente l'avranno inqua" as a evare que manto 1~co. lrC,n cr.e!~~tbe.ro al}e a,qc~e, SOSIJ)eLtauO-' éaoo, se fa m11il.:leui, fa:nm:oma-'.e a:nche ================== 1 ha un cielo tersqi di cobalbo e che mette drato e forse fatta fare la figura del me- Il fù ,I dll'(f I' 'lO ch_P.':'1 fOJSiS,ef<O deUie.mte.~at.e ~a:· i ,pu,ni che telll!g,ono n,eii 'lo.r,o par,titi gli P ·1 e una lucentezza di smera,1do 'nell'ultimo dagliettato Misiano che si è fatto scor- p gran .uBCOrQ e a ,a. gt:r,a7,ion.;, . elci a,ss.u,J~Sejr:C, !~Cinm.azion1 ex ènter 1 VC'Tltisti. N~lia ,µegglQre delle i- . ·er I on•resso verde delle piante, vedetela al mare e ai tare per mezza Italia dalle guardie regie 1.. proposito di MAESTA' e di cor,:me · pre.sso a.~d•Icompaigim, S1ls,em,::rono ~pr11- p.ot~si dwrq_~le, tiuttti, ,l)'eacatOirj alla me- " . . . . . . . . , tenmt3Jre e agig,pa1v.ar,e,e ~Ul.Sie st~s- des1ma. -ma'l1:e,ra e però nòS'-Uno ha dimonti, ai grapdi alberghi e neL!e stazi'Oni per esuberanza d1... coraggio. e d1 manti b1anch1, ecco qua 11 campo' _,,e.A1Io.ra scri&s.er-0 wl RiaAno,ni:medesi- •tt di 1 . 1 . ·. -. La Commissione Esecutiva~ nella sga climatiche rinomate. E' dappertutto una To11ino. Graziadei è contro il patto st.i- politico religioso d'Italia d" · d" 1 · n ° aITT()ta,r.ea J)t'ana J)tetra . ta di • . d - . h d tviso .1 nuov~. i~o cie .a motivo ..del,!,e •~oouse ohe gli l'. ,di·rettlou!e deiJ'« Azione» po~ ha meseduta d_el 12 corr., convtn · • · t.JJ~- · vertigine di lusso sfrenato, un'ostenta.- pulato coi fascisti; vuole che la guerd- m ue parti, c e, a qual~he_ giorno, ~1 - s,1raJCeiv.arno,e_ de1J.1equ13h n:o,n e.r':1- l)!U~- 1, 0 dir-itt,o. cl' og,ni iailtro di mu0;v,e,re cerrvreta•re Il volere delle ~ropné Se.zio, zio(ie di ricchezza una o-ara di sensua,I:i- glia ·continui; ma, naturalmente, fatta v~o .fr~ternamente accap1gh~ndo; E il ga,to, .n?'11 r,1Le,ne1vat~?o;pportuno IJlliCaJf!· te crit,rche. S' egJi 11011 ,fosse u,no s.fron- "!• lia v~ il, segu~n·te I or~ne ~ ~e~ tà moll'bosa. ' "' dagli operai. Per lui c'è la questura. put1fe_no e st~:o des~to proppo da uno ca,r,l_o. ?1 tenie1ne _del:,e .C?:rnf~ir,c11zeR.a1- iato imJ>;uià:eintelmsci,e,i,eb~JC~tare ,oer!:i ~1<:mo e 1~ ~ moar,co _a c mp .g .. La folla proletaria fa ad una ad unn Non sono bei tipi questi gallonati del che s1 era pr~f1sso d1 portare una parola •110~11r.LSIJX)Se s1 sta1b11hd1 tener-e uin ùa.stj, ll'On criti'Ol.1·e.r•eb-b.aeJtri e ciò pe.rSz.cerdote di rappresentarla al pro~i- tutte le tappe dotl.o.rose della crisi, e- si purismo? Ma già scriverà l'« Azione» che di pace: èlal nuovo arcivescovo di Mila- co1n,V1e,gr,1mPr·i;v1,1..to Mìa. ned frn,ttem)Po le oh' e:g)l:i sa di aver commesse azioni mo Congresso del P. S. I.: . chiamano: conflitti sanguinosi, disoc:cu- ·erano in centomil'a fascisti contro lui so- no, cardinale Ratti., . a~UISe co1ntro Ria·1,n!Ona1~meintamnQ'_ e « protfom:Lamenre immoua.ii ,. e vergo- " 1:,a C. E... del P. S. 1: nella SvJ,Zze- pazio,ne. miseria, emigrazione e lascia lo, ,lui l'eroe Graziadei. Dovete dunque sapere che Sua Emi- ;'.e;nm~e,ro ;f comJ<sce1_,1za_ d_t. un ma,g•g<!Oigr !1-0.S:· Seiocm1c1of!le g,li i,nteliVent,i,s,t,j, ti- , \·~, discutendo sul P!OS~UD?, C~n~resso passando una scia di disperaz\one e l'eco Ma, operaio rettore, non sono gli ope- nenza, prendendo possesso della diocesi •LL'l1l ,ro, G. com,pa.gmi d.i smistr;a. cm0s1 enarono, 1ecèl.") mafo aJC! assu- ~ ,lil!ano, r,af!e~a ~~:n;~Jt:' 1~!,~~ det tumulti dei, suoi dolori é delle s\le rai 1 comunisti che sono vili; ma i capi, di ~ila~o fu oggetto di parecchie feste e . 1Q1u~t1a: c.o~CJSIOOnza, li ·~n:ct~s.sea., ~sey: mere i'a!tc,gg;run-ein:to che a·~511.mse.rr,,oi-. !1;1~~ c7::,~ '.':i' co.lliabo;azione coi pr.oteste. i loro vescovi. che rare volte 1;i vedono lummane, e tenne anche, come è natu- tiairie DI C~!niv:~r1-0. Hl<>. webti 10 StJes,s,odei s;peitto .a.la. )tl1erra; ma esis1 oper.arono partiti ·borghesi e l_a propria immutata L'altra più piccola folla, quellla; élei gatL davanti, e che trovano sempre modo di raie, parecchi discorsi. Si capisce: Mi- C~1;11• ~ia fiat1bpll"ade,! OOJi1JV0gU_Oa, ~~rtau._ie-nte. ':'5S'll!fl~ero I~ resp-o-nsaib-:·· fedelta a:i deli,bera-ti' dei due ultimi no- de11ti, passa da· una tappa all'altra dei scappare imen_tre « scarpa grossa» paga lano è, religiosamente parlando, una del- W{)~lllrrJClairt5l COil1 vteie,m:emz.a·CO\lì.t,wRa~ .ita_ <l<t:!P~Op,1 atti; -1:,1.ti u~vece, Luigi St ... l Con,=essi· di zur·,.go, • 1n p•erie•..ta ar- suo.i godimenti e si chiamaino: Viareggio, troppo spesso. le più importanti diocesi d'Italia e poli nio,11c1h·e .al CO<lliV,e,g<Snrico.sso doveva n- l<,ai,noni. di,r.ettore de1, « Az1o:ne » maie- • ... •l • • • . . , • • • • • • . • • ' • - foriiie. All' ooco,rrie.nz.a PoGso forilire no- ohinò a,I buio e nJO:nsi sa ancor , . ....n-nfa col ,voa,ra_mma di Bologna e col- 1! Lido, Alassio, Montecatim, San Pel'.. Ecco perche questi lumman del pun- tìcamente parlando e uno. dei centn più m·i e r·,.:,..t':mon· M.a Q ,,_~t· son· . ....,,, to -nigl" ' 0 . 11 ~.... - 1 .aMgu~, """'' .,. ,., · · d'E l' h • · J • li · · • . '-"' J I I. I 111....I, · 0 ,,tJ<i,-r- 1= 10 per C ~u<UUOIMe ll!el « ,a UJ!l la mozione di Livomo ». , tTeg,n~o, V~re 1 se, . Br~nad:e, Villa c.l.i stedi··:sfmo vdog11.i~numilio ~ _e coJnEtmuM1,EaNguF1rr 1 C1gH.E..a 1 d1m 1 por~ndtd1 del p!'.art 1 1t 8 0 poEpo!are italiano, , itLLi; :a ITlii,g:!,i-0µ lP·f.OiV,a fa dà il fa,tlo c..'-ie è ? », g-i.ar>nalede:! n,CJ!to:spione .intenna.- LA COMMISSIONE ESECUTIVA. utti punti. ummos1 i u.~ para S.Qi I atta ag . . . • e cosi etto ip. ua mmenza Ratti, .a:! co1rwegino k"lt'fl!'.venneiro S-0Jba!1todue zi-Qniaibe. Argo, ' I Appendlee dell' ",Avvenire del Lavoratore,, M./ C30AiKI LA MIA INF ANZ·IA Gli a,I.tri riserQ, io però mi trassi i,n ,e l.a cena, ,gli zii e U ca,po-otPeraio a- ,diiSil)air·te r-i,peinsai .a,1J.esue- parole. Nel- vev,a,nb l' a1bit,udiine-1di rioucire le stoifJa itinlt;·or,iaavev,o già ·sentito la 1>;i.:ro.Ja fe, ,c.he eran'O state scuci,te prJma di ve- ·« conciare ,, ma, mi sern1hrava ohe il nire ~irute, e ,di a;p,ponvi dei cair-tiellini. ,lJJt .nonno I' .avesse aidope,r.a.ta fn tutt' aUr-o giorno 1d.unq1t1e ~iQ. M:icha·il,0, per far usenoo:· .!ceirto ,non s,~lfic.aiva ,ne;lla sua ].0. soh•~,rzo al me~o ci.eco cavo-operai:o • bocca nu•Lla -di buono e pmbab1lm1ente GngorJ,J, ~Oll!,aJlld? al ~uo ~•O!v_enne 111~ v.ole.va · dir-e Da$fo!J.ar,e o pi;cchiare. A- . \P(}te ;,ascia d1 ~•sca.lda,r,e _Il 1~1t~le SiUJvev,o gjà vist,o 1ba,ttere i ~va.Ili, i gat- 'l\t ,ca,nc\~la. S~,sc1a pr,ese 1l d1ta,e .. con :ti 1e i e.ani e in 'Astra,cilan i poliziO,t!i lo s.Toac?latow e .lo tenne S1;1l1ana,!11battJeovano i :l)erisia,ni. Ma mai avevo VI- 1111annche. fu ~r~~enta_fo, ,poi lo !111Se sto ,che si' _p.icoltiassea--0 così i •b.ambl- al !J)osto do J Gngoni ~ s1 nasco~e dietro 1ni; e se ,an~e ,i ·,du,e zifi datv.aino s1pesso la tSPU[.~. F.eir corr1:bmaz1o~e 1_!n_onno .uno scal))!pe),Lt>rto,o un,o schiaffo ai loro v-0lle anufair·e ~ cuc1re . .e mise ~n netta figl~. q,uesti ,restavano <le,! .tu,~to.. -indii- il dito nel dital,e rov.e11te. Ne nacg,ue un .fore_nti .e ial màssimo si s.tr-o,p1co1avano ,grande •sc~1a,ma0~0, ohe ie~e. ~on,ere coUa ma,no la paiPte 1Pi.cchi.ata~ ~n,che 1111em_ ~ttoma, <l~v~ V:td1 il non~ • _:_ F:a mia.le? - .a-veN•O]D!r-0 ch~eisto, no ifair dei salti m<;>ltond1o?li tenend~ e .~emprie mi .avevano risposto: - N'o, l' cree,ohio colle od1ta bruciate e g,n- •niente qmfatto. -dalùd,o: . , .. . ? .e:,,, c:aisc;ia dov,ev,a esser.e battuto·, lo - .10hii e stato, ,b1:rban.b . . . ,d~~v~ es.sere q:>rOJbaJbi,lmem,teper , il ILo zio .Mikha,ilo SitaNI~ se.cLuto, ?11111? .fatto del <lit.aie ohe eua ac~a.duto ;.ooc? .s~l talv;>lo e ·faceva ~.a,r. :col d1!0 ~ t,émpo p/ima. La sera f.ra I ora 1de! tiltè d1ta.l,e oo:me .una trottola s00",Qan<lo1Vso•1 I 10 eca Gino 1-anco pra pe,r ra1fikeddarlo. 11 ca,po-Ofj)eiraio -- Ohiudi la b.occa al nu,o marmo:c- me lo chiamaiv.a·no. La ccsa c;embraiva laivo,rava il più zelantemente che pote- chi,o, Vanv.a,r.a, se no, g.li s;pa,ooo H tam:to semp1i•ce, eri)'J)u:re n,or. rimx:.:,vo a va, mentre deU!e o.ri-ù}re sembravan,, cranio! comr,,rend.0rla. Arn:Lev,oda!!a c;m?.nia cli dainza!re .siu[la sua la'.rga ca,I.viz,ie. Z'iio - Rrova un po' a ~o,c,cair 1 e mio fiiglio cmmlhi.are lo .pu,re ,tw.a vol.ta, colone ·a J.a,kof,. che a quel cl11a,s.so er.a accOlf'SO· - ,reipL:,còla m<1mma 0011 tomo che 10 quaillcih-ecosa e p.airteieiipaiique.sLo dcsitui pu,r.e, rildeva rra sè, •nascosto dietro- foce taicere. <lierilo a !111iomtgii1QS.;:,scia, Hg.l'iodi J11.koi. I' a,ngolo della sLufa e la nonna grat- Ella sa,ow,a ma1gmbfiioaimente,con bre- Sa.scia ,e.ra un r.aiga.z~o d' iu(}olc seria, tà.via una 'J)atat,a crooa. vi eJd a,ccoruce aipo,stm,fi, rrcn,care la ,p.a- che ci teneiva mott·o a,lf ,ap,prov.:iz.ioue - tE' stat-0 il fi,gilio di J.akoif, Sascia ro:-a taJgli a,I,fri.Ave.v-0 l' itmpressio,11e che degj .a;dufi,ti e.'d era con buitti g•e;ntile, - disse a m1 tratto zio Milchail,o. ben grain,de fo.ss.e il potere di lei; a.n- u'blb:icLilCUl.tes,èwi,ziev,o!Le. Gli a,cLuJiti - Non men1iiore - gl,i gri,dò sul vi,so ohe il nonno non parfaJV,a co.n lei come lo ·!Qd.a:va.no 1per l1a stUa .docili,tà lo zio J.ak0,f, u,soer~do fuo,r'i dal nascon- co,gli .aJbrJ•,,ma molto - più piano. '[;utto e i.nteJI.ìige'11.z.a1 ti! •normo ,p~;rò .ncn digJio. . ciò mi piaceva e me -ri,e glo 1r,i,a,v-0coi lo po,teva tro:w>e soaif>rke r. lo ohiam.a- !Da •no,n so do.ve si· wdì la voce ,piamiei cug~ni. va « ilJ)Olcr-i,ta ». E(r.a magro, b.runo, a-ve- gmioolosa 1del •figHolo: - tBa•b:bo, è s>ta- .to ll,ui a fia:rmel•o fare. - M'ia ,ma)d,re è la ,più forte. Bd ,,a gli oc.oh,i S1JW11",1;-enti come un gambe· tf -due incomi 1 1.oìarono ad ins,ultars,i.' c,ssi non osa,va,n,o cont,r.aid>d~nmi.O,uel'.o re, ,pa.rlM'a so,ttov,oce e c0sì f.rett-0·losall nonno p.e:rò si era :i111!PI·OVJVisamenp-errò ohe aJC1Ca1àidile saba.to, se.11;-uentemente che i,nigihio,ttiva a metà le pa,rol P ortò u,n ,g,ra11 1,d.e rivol,,,.ii1111entonei mi.e·l le, g,ua:r'{lav,a sem;pre .att•o,nno a sè mi- te ca;l1111atoi,POS,e la patata ,grattata su ' E-' - rapporti co.n mia m_~v1r_e. st&r,iosamente come cercanido quail1cosa, dito s:;otta,to e, !}rendendomi .la. ma1110, ,.,... , Il · ·1 · n •· tta 1 A,n,c0 ,.. nri.ma d'i.,e o,;,uni·°',eSs·(eJllel .s.,- ceime se vobs:..<:.esca.ppa.re e na,sicon,der- si .a, o.nta,no s1 en2J1,oso. ner uU .a ~- .. , ..,."'" u b' ,, -" r.a non si ;pa:rlò ohe di .q,ueMu' n.oidente e ba.to, mi e:r,o .gr.a•v.a.t-0d,i Wl.a ,c-o:!ip,a. si. Le s·ue prnpil'.e ibl!"lu~e r.a,no immobili, kutk·1 co,nvennero c1:-e il coL~evole eira .r-~ d · t ma qu<1n.'Cloell",aeccit.ato g.!i t.reonaiv.a.no u u I-L 11,11 11..,!Vgnrail1ì e 1111 e,-,esse .aivieiv,ose,mpr,e gLi ooohù. zio Mi10]1a1Uo.I,o ch 1iesi · al ,nonno se a-. ammiir,ato la aibilità, c.on Ja1 quale nella V'neiblbe «. conciato » lo zio Mich.aiilo. tin•toria - s-apeivooo cambia:r oo'.o:re · ·àlle Lo no.n volevo bene a questo Sascia _ Già, dcwne,i far,l.o - bnon1·olò il stottlte: ~r,etnKltw,a,no ,Ulll :Pezzo, g,ia,IJ,o, lo e_ IJ}r~feri:vo a:s-s.a:il' a.I,tro .$'.15xia, iilgH~ non,oo, e mi gu.aaìdò idi tr.aiv,erso I)eir ·;m!men@v,amo in un lik!.!!iKlinoer,astro e d_i M,icha•!l(): un r,ag,a7.~o quieto, _u,i:i po StCnu~a,nmi. · Lo ri,tinuv,a~o tu.t.tio twr:ohino, o?lo-r i,nJda-I si.r1ig?'la:r,eA._v,ewa ~h1 ,m~Ia,~,co11-tc1,un · Zlio M.bohaito, ohe .aJV,eiv.sae•ntito J.eanie oo, -0orne ,duoev,amo,UIPIPU.T~,uemf,ava.no un som,so a:perrto e s as.som1~gl·1~vamo._to pa,role, piochiò mwr,i;OSoco!J-a mano ,5,u] pez2io g,"rii,gioi,n un' :alo.qua ,r;ossaistra e I aU.a sua dolce marrnma, aN<!,zia Nata.ba . ta:vo'.o. e gr,~dò a mia madre: divooita.va rO'Sso-Sicu-ro, ,dbor;dea.ux,», co-1 Av,eva brutti denti ohe spor!!:eiva110 ., dalla bocc.a e cresoov,a,no ne!Ja ma,sice'.- la Siu,peuiore i,n d~1e fil.e, il che gli dava mol,to da farr.e: a;ve,va sei!11fPrele dita i.n bocca, e tir.aind:o e .p:rementlo cercava di· SPÌ.lùger,e fu1orJ i dtnti del'.,a fila posteqgr.e e penme-tteva pa~ientemente, a ah<it111tQ,ulo,e volesse, di toccare le sue g,en,giv,e. Nu.M' altro di ,p.artioolap-,e nota.i in lui. Ne!J.a ca,sa, de'. 1wnoo che da cima a. fondo f.onlTliicoLa:vadi gente, oon- <lucev-a u,na v1~ta siolitainia, seide1Va voIonti'e1r-i ne-i ca1J1JtoJ1siemibui e la sera aI:Ia fiillestina. A me pi.a,c.eva stang,li seduto vidno i,n .$ile:nzio: pQltevo restMe str,etto a '.LLiancl!,e pe.r 'lln' oir.a. iilliera. OtSse.r•v•avo il tiramcm.ta.r del sole: i corV'i Sivola,z,za,vamo a neri stormi ,i,ntomo alle cfor,ate oup;u,le, i,n forma di ci;po11'1a,. del.la c.hi'òsa <le:,l',A.ree:nsione: ora, SJPilccav ano i,n a'lto j,! volo, oira i1111Veccealavano g,iù fino qua.si a s.fim.ar la: ter:r.a e alci un br.a:bto,,oOl!),Dein1odome di u,na ne,r,a ,1Irbna .il ciieho. c!h·e ainda.va e..sttngiu,entdo,si, s.e ne v~l,a,v.a.110via no.n Ia- &ci.a,n,docL:,etmoa sJè ohe i,:, vuoto spaz.i.o. Bra uno s,pettaool-0 ohe faceiv.a svanì-re O;l0!1i de\5iicleu,i.o, dava a.U'a'll•ima un &1raoovo,le se.n,s,o.di oa•lrma i,rudole•nte e rentlieva, come muti. (Continua) 1

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