L'Avvenire del Lavoratore - anno XXIII - n. 34 - 21 agosto 1920

ANNO A. P. ZURIGO, 21 AGOSTO 1920. Nm. 34. ' SF.TTJi\lANALE DF.l. PAR'fI'rO SOCI-\1,l ·. \ I1'ALIA, 70 ~ELL.\ SVTZZER \ Cente<i1m1 10 la copia REDAZIONE: UN J\:UMERO ARR''.. RATO CENT. 15 Conto Chèqaes N. VIII-3646 11 L'AvvendierlL6avoratore,, ~ Zurigo . ===================;;1 ===..:c=:....:..::...--==--';1F==A==B=:B:=O:=N:=:=:'A:"M::E::N:':T::I:"::P::E::R:" A!\1\1!. 1lSTRAZIONE Telefono I Anno Fr. 5 _ Semestre Fr. 2,50 - Estero Fr. 8 Commisslone EseouudvealP. s. J. tf,~:.~~s?.. ·1~ 4475 Abbonamento PoStale, C:.0 t 2C i1 p~. ==========================i'==============·=====- Un colloquio Tale è realmente 11 colloquio che i rappresentanti delle Trades Union inglesi ebbero il IO agosto corrente col capo del goven)o inglese, contro l'intervento nella guerra russo-polacca. Ne stralciamo le parti più essenziali per i nostri lettori. storico, 1iaramcnte, l'indipendenza della Polo- ,i;a. Voi sarete d'accordo in ciò. Io penso - particolarmente ne'le publ,!icazioni fatte dal ministro degli esteri ,tt:sso co~e risulta dalle note che sono ,tate scambiate tra lei, e l'on. Curzon ... ra nel <-Ollflitfo russo.poiac w, e dr ,0/11/u_ rictà con la Russi.ci dei Sodcty. Gli indipendenti nelle 11/1imeelezioni ltwz. ,w superato di molfo i socia/.patrioti, ecl it; questi gionti sfanno Or{!a11izzaudo.l'uscii-a di mi lor<> quotidiano socialista. Auguri1 Adamson. - Prima di presentarle i no- ~tri rappresentanti, devo dirlr. che noi desideriamo metterci d'accordo su alcune modalità di questo colloquio. Abbiamo con noi il nostro stenografo ufficiale, e ~ ....v. ~ +o ....,., ,1(-H, ,;ote f'"t! rt~~t..\ .:i,;:~11 • aver copia. Le suggeriamo, dunque, che le sue dichiarazioni siano pubblicate, qualunque esse siano, insieme a quelle del nostro incaricato, estesamente. Llyod Geort;e. - Certo. Io non ho alcuna obbiezione a fare a quello che vorrete pubblicare. Ciò dipende da voi. Se desiderate pubblicare, fate:o pure. Per me è lo stesso. Desiderate, dunque, pubblicare? Bonar Law. - Ciò può essere deciso appresso. Lloyd George. - No. dobbiamo decidere adesso. Adamson. - Koi avevamo l'impressione che forse ella desiderasse pubblicare la re!azione che farà alla nostra rappre- &entanza. Lloyd George. - Io non farò nessuna relazione. Ascolterò invece la vostra. La relazione la farò alla Camera dei Comuni dopo pranzo, poichè promisi di farla ad essa. Nessun Soviet si è ancora stabilito in questo paese. Adamson. - A meno che voi non consideriate la nostra deputazione come gol'erno provvisorio! Desiderate che noi pubblichiamo? Lloyd George. - Sì. s0no completamente d'accordo. Adamson. - ~oi abbiamo designato il signor Bevin ad esporre la nostra causa e gli cedo la parola. Bevin (a n0me del Labour Party, delle Trades Ùnion e del gruppo parlamentare): « Anzitutto è necessario cli chiarire perfettamente, che la risoluzione de:Ja classe operaia inglese non è di mera opposizione ad un'azione militare diretta - nel senso d'imp:egare soldati o marinai nell'attuale guerra - ma è di opposizione a ciò ch'io potrei chiamare una guerra indiretta, sia a meno del blocco o a mezzo d'invio di mumz1011i o provv1g1om m aiuto delle forze che combattono contro la Russia•· Dopo aver dimostrato il p·eno accordo <lella classe operaia, dice: Bovin: « Xoi pensiamo, che de'ie forze: segrete lavorano in Europa, specialmente a Parigi. e sono responsabili del prolungamento de· terribile conflitto con la Russia. Per questa ragione, fra le altre. la nostra delegazione si recò in Russia. Le dichiarazioni delle persone che furono interrogate e le dichiarazioni pubbliche, tutto indica che la Russia dei Soviety 1,i è sforzata per ristabi:ire la pace col resto del mondo e che quest'avventura polacca non fu che una e specie» - e noi speriamo la ., specie• - della serie di guerre provocate contro la Repubblica russa da influenze straniere; vale a dire che vi fu la guerra di Kolciak, la guerra di Dcni,. kin. la guerra di J oudenik e quella t!i \Vrangel, arrivando al mass'mo coll'av- \·entura della Polonia: tutte queste guerre sorsero non per 1a paura che la Russia potesse invadere il mondo. poichè essa non ne ebbe la forza, ma per l'avversione ad una politica o ad un sistema economico al quale le altre potenze si oppongono>. Continuando: « Tutta l'assemblea della conferenza operaia lasciò chiaramente intendere, ieri sera, che la classe operaia è per la pace, ed essa sosterrà o si unirà a tutte le forze che sono per la pace, senza distinzione di partito o di credenza. Se in questa congiuntura, la guerra vien dichiarata o si permette una guerra indiretta, sarà da noi considerata non come una decisione del governo, ma come una vittoria della reazione nel seno stesso del Governo. Questo è quanto profondamente e fortemente crede J"organizzazione ch'io rappresento. Perciò la lotta delle Trades Union non è mossa principalmente contro il governo, ma è, nella nostra intenzione. lotta contro le forze della reazione, alle quali il governo ubbidirebbe nell'e\·entualità di una dichiarazione di guerra. Xulla di meglio per noi, che richiamare la sna attenzione sull' ammoniwento da lei stesso rivolto alla Polonia, quando si slanciò nell'attuale campagna. Quest'ammonimento è, secondo noi, e fu, al tempo ch'ella riferì alla Camera dei Comuni, una chiar:-. indicazione che l'indipendenza Jd- faccia.mo le nostre dich=arazioni. Le pul,- la Polonia non era minacciata. hliche dichiarazioni del:a Russia fatte fiLloyd George. - In quel tempo. Bevin. - Tn quel tempo l'indipendenza •!ella Polonia non era minacciata. Lloyd G. - ,\ quel tempo, no. Bevin. - Perc:ò J1oi diciamo che qui si tratta di un paese contro il quale non esiste nessun pericolo, e non fu minacciato; se mai fosse c;tato minacciato. non i:n~'- ·,_.• ' t•n r\!:.t:., L i~\e'SSc p.i.\..~1-..lac!.1,J la sua causa dinanzi al mondo, tutta la situazione cambierebbe d'aspetto. Espressa l'assoluta convinzione che il popo:o polacco non vuole battersi, Bevin 1/rerma: « Perciò noi ci affrettiamo a dire, che non vi è nessun.a giustificazione per far-uso del nostro popolo, del materiale del nostro paese o delle ricchezze di questo impero per difendere l'azione d' un goverr.o aggressivo. U 11 altro \·ita:e principio che d:nanzi a lei afferm:amo in modo speciale è que- ~to: Noi sent amo che non possiamo ammettere, nell'eventuaJ;tà di una rivoluzione in un paese, il diritto di ogni altra naz:one ad usare immediatamente tutte le sue forze armate per schiacciare od ostacolare un cambiamento in via d'effettuazione. Quando la rivoluziont: bobce,·ica si affermò, ci parve che tutte le forze degli alleati fossero impiegate per distruggere il cambiamento che si stabiliva. e il blocco fu continuato, più o meno, con mine se non adesso con navi. I campi di mine non sono stati spazzati. Esse non hanno più permesso di riaprire le vie del mondo dal giorno della rivoluzione bolscevica. E' l'attitud:ne che noi abbiamo assunto, epperciò diciamo di sentire, che quel diritto è ingiusto in principio e la classe operaia non può essere a suo favore. Anche perchè. prima del:a rivoluzione, oltraggi e assassini a m :gliaia furono consumati da altri governi e 'allora non vi furono preferenze. Il criterio del non usare preferenze fu sempre la politica di codesto governo. cd infine que:la del nostro paese. Vole,·amo riferirci ai giorni dello zarismo. ~[a quando una rivoluzione si realizzò. noi fummo invitati. appunto nel caso della rivoluzione soviet;sta. stando a'la politica degii ultimi tre anni, a spendere la ricchezza della nazione e ad impiegare le nostre forze armate per foggiare ciò che alcuni si accingono a chiamare una « terribi!e minaccia . Codesto è un principio ,•erso il quale la classe lavoratricé non può rimanere più a lung-o passiva e ve ler svilu'Jparc. Lioyd G. - Io non so chi e: per que- <' o pr:ncipio. Io certamente no! Bevin. - Benissimo l Ma noi parliamo ~.ira scorta degli avvenimenti e dei fatti cc.!!"attuale situazione, e cioè. che le vie per la Russia non sono state aperte cd ogni potere di codesto governo, e della Francia, particolarmente, è stato messo in opera per bloccare la Russia dal resto del mondo. Questo è un fatto storico che nè voi, nè qualun~ue altro può eventual- :~ente negare •· Be-,in finisce dicendo: « Noi non esitiamo a metter carte sul tavolo: se guerra sarà :a\ta aJJa Russia, direttamente, c-oil'aiutar 12 Polonia, e indirettamente, :ii 1aanèo 11 g?.1:e:-ale Wrangel sarà come dar fuoco alla miccia di un materiale esplosivo, del qual fatto nessuno può oggi prevedere le conseguenze. « lo sonoper la pace " Lloyd G. - Io ho soio una que:;tione da porre. Prima di tutto sono per la pace, e penso di poterlo dimostrare. Parlo in questo senso anche a nome del collega. Noi siamo tutti per la pace, ed io ho combattuto per essa. ~a desidero saper questo. Deve ciò significare che, se l'indipendenza della Polonia è realmente minacciata, realmente distrutta e i bolscevichi fanno della Polonia ciò che. i predecessori zaristi ne fecero un secolo fa, noi non potremo inviare un paio di navi perchè in caso contrario i lavoratori faranno 10 o;ciopero? Questo desidero sapere. Bèvin. - Xoi rispondiamo, che !'ipotesi che l'indipendenza della Polonia è m giuoco, non regge. Lloyd G. - Come lo sapete? Bevin. - Il Comitato delle T. U. sa che Karneneff e Krassin sono in una difficilç situazione a causa delle condizioni della Polonia. f' Comitato propone, se ella non ha nessuna obbiezione - ed io credo ch'ella non ne abbia - di provocar<, un incontro di Krassin, Kameneff ed i rappresentanti polacchi, qui, come noi le nora, nelle lettere di Kameneff, e tutte le altre r1· hiarazioni, assicur~no I' indipendcm· della Polonia. Lloyd G. - Se è co~ì. non vi è diffeenza tra di noi. \vendo domandato Lloyd G. ancora Lloyò G. - Tutto que 5t o sarà chiaro ,ma volta cosa farebbero le T. U. in caso :id co;· o dei prossimi giorni. Le condi- .:·oni devono essere quelle che saranno pubb'.icate. K 011 è questione di congetture. di qnello che voi pensate o di quellr -;, • i , nr 'SO Si ~r:~1 t... 'i rp.: ~lo cltf ,:-- 1 <li minacciata indipcmdenza polacca, dice Bovin. - Supposto che il popolo po• h ·co sia esso stesso favorevole ad una LO ~- 1i1innP <·h,.. ..,n, 0n a"~on1igli con Due ultime notizie. Le un!Orità ha,mo sequestrato 1m vagone di zucchero destinato al commercio clandestwo, quindi per i si. gnori che lo possono pagme 30 marchi al chilo. La • Ruhrkrunkeii » (malallia della Ruhr) e' in aumento impressionanrc, e motti sono i casi morfali. Il pane cattivissmw che si 111n11Kiqaui non è forse l'ullimc .Irite ca.ii. ,·•ely domanderanno. • Colonnello Wedgwood. della definizione che ella denza della Polonia. Non que:la delle potenze alleate? Si tratta Lloyd G. - Che cos; abbiam noi ~e dell'infierire di questa ma/attia. I signo. a ri mangiano il pane bianchissimo, e n.ei grandi risforanti lo servono çfacciatamente senza scontrini. dà all' indipen- \'edere con codesto? E' loro affare. non è così? il nostro. Lloyd G. - .\Y!ei pensato che ciò era molto facile p,·•· lei di definire, colonnel'.o \ Vedgwood. Colon. Wedgwood. - Così è; non so S<' è facile per lei. ma io l'indipendenza polacca. Bevin. - E· loro affare? Lloyd G. - Certo. Xoi non abbiamo nulla a vedere con questo. A me non importa la costituzione. Se i Po·acchi desiderano avere un :\ficado: è loro af. fare. Bevin .. - E' quanto desideravamo pere. Lloyd G. - Se voi domandate cosa Lloyd G. - :\ifa non se ciò è fatto colche non può coesistere colla libertà di la forza, \'Oi intendete; solamente se ciò una m!zione o sulla integrità, c:ò è un avviene di 101·0 libera scelta. ,aggio d' indipendenza. Io non impongo Bevin. - Sono perfettamente d'accortesti. Io mi avvalgo solo di quell'ordina- do. r'o senso comune, che fa testo per quan- 1] colloquio volge allora i.ulla domanto può aver riguardo ali' indipendenza di eia dei labouristi a poter El>eramente freun paese. quentare Kameneff e Krassin, ciò che Supponiamo che qualcuno venga qui L!oyd G. non \·uole naturalmente am- ,. ci dica: • Noi facciamo pace con voi, mettere, e si rimane infine d'accordo sulprevisto che voi facciate di questo pae- la libertà, almeno di poter SCRIVERE ~e un'autocrazia; ci sarebbe così assicu- egua.mente ai rappresentanti bolscevichi rata l'indipendenza? coP1e a qualunque altro cittadino del Bevin. - La mia risposta è la stessa. grande impero. :,oi diciamo che tutte le pubbliche di- Così il colloquio pre11dc fine. dopo chiarazioni della Russia ammettono, rituali ringraziamenti e saluti. Nebl acinmoineradreiollaRhur ( <:;ervizio speciale dell' Avvooire) - DORTMUND, 12 agosto. (l,. I·.) Luscwta la /u,nusu E~se11 mi r1:- w1 a Hocltum, duve vì1,ita1 le 111i11iere cli curbone, e toaai co1I mano le piughe do. 11rusc d. 11ueI/'escrcito di lavoratori c/w 11e1 {) 1,zzi µrofo11di :sca1•u1wil prezioso mmera. Cile <Hlfà la r/C<.:hc:zza d ILJI J}ICC0/0grup. 1 u di ozion.sti, mcmre si scavanu la fossa ,1m1111zlli/11/JO, JJerchè /,a vita dli mmatore :,u110ie cifre che µar,ano - e dt as- ... 1,1u crow ,luraia ai quel/u delle ru:rr- ,,ro1csswni. /JoT1w1rica, ff6ll•ù rimilSero sfracellai, ù1 Iundo al pozzo per la rolt11ra della wrda •new/J"a de/tascerzsore. 8t.sog11ascendere giù in fondo ad """ n1111:era e restarci alme/IO una mezzu gwr - 1;:iia, cnme io ci sono resrato per rendersi ,·01110d1:1Iavoro infame, ed ancora mat re. t, tbmto, di questo oscuro esercito di lavo- "' 01 ,. J,agati cu/ ce,lto ver cemo u farr , ore- 1,/ruu1ti 11•• rie oltre l'n, aria r.or- ,,.,1, at sette on, i mina/Ori s1 rifiritarw uerclu: le loro forze fisiche 11.011 li reggono o,,,. /./1 cutll~·a nutrizione cui furono cOr,·•:i JJc•r ,ungo ,m,;o, ha ,iaccato l'o:-ga1111,mo ciii minmori. Ouesli 11011vedono che 11 11wme111d0i u:,crre all'aria libera, corn,re ,0110 ta doccia che gli renderà taspctto umi..110 i11dO$Sarein frelia gli abili d usct- ,u ed a1•viarbi difilati alle loro case, clave 1roveram10 un pasto eh( 110nsazù•r(i il ior- ,mda/Jile apJJetito, J:. pure le mini.ere di i;a, {Jo1,1:rap11re1,eniurw oggi rmi (/11• mai la ricchezza della ~:erman:a! Ci11 ~, o~lina a negare ancora la !0tw di c/11,,se <' te disuguaglianze so.:iali, ·r.11ga c111ie, !>l' e 111 buona fede e 1wn ha iufl>ressi contrari, si convincerà subito che i ',uciullSll lt0/1 Ùl\'Cll!UJIO nulla: /l:11110àel. '. pure coustawzioni di fallo, e I1e·cerca,w 'a so/uzone del problema socia/e neU'iufe_ ..,!J_,., di tutti, anche dei borghesi. ,./'mteres!>ava d, sapere se v'erano ancora Of)era, italiani perchè sapevo che vri- ,:. • i.'c!la guerra r emigra.zione UaJiana da- •a pure Qui rl suo comributo. Nelle mirtiere ,1011ve ne sono più, salvo qualcuno qua r, ià, mentre che nei la\'ori di sterro, nel- /' edilizia ed in qualche fabbrica s; tro1·01w ancora tleg/1 operai iJaliani ré11ws11 q11i. d!lrafi/e la guerra. 1Joma11doai comµag,u ,,e /umno avuto delle noie dalle autorità. Nè duranJe ia guera, nè dopo ['armistizio gli operai ilalia1ti <'?bero la benchè mm,ma seccatura. Gadu. 10 L'impero degli Hohenzo/lem, La repubblicu 111ancora p1ù liberal.e nel concedere 11. IJera <-tttaa11 1a11za agli stranieri, u11che se ~provvisti a1 regolare passaporto. Pare che cosi 1101s1ia nella vicina rtvub17licadi Guglielmo Hotel, la quale pe, essere la più vecchia revubblica dei mondo, 11011 e cerio la pw indicata per propagare la bontà del reginu repubblicano . .. Ora sono stati ristabiliti I Consolafi ita~ l1ané. Chi ne ha bisogno vi ricorra pure, pc:rchè ne lw diritto; ma nen pretenda pui ,,;mpossibile. Soprafutto si armi di santa oaztenza, perchè se Il vubblico può essere pressato da legittil7le ragioni o da impro. r11;wbili imere.<;<;i,la burocrazia consolare 110111uòmutare le sue abitudini, che sono ,,1,cile di ~ervirc: male i suoi connazionali. i>are vui che: i diversi Com,owt, appuch1. 110delle tariife che variano da. una giuri- >il1zwne a11altra. tccovene un esempio. Un /1alia110che si vuol svasare qui in Cerma. 11,1z paga 30 marc/11per la traduzione i11 ce. desco deltarw maJrlmoniale, se dipend.e dal Consolato cli Berlino, ,w paga 500 se d1111,ndc da quello di Francoforte . .. - Ma che e' è provrio bisogno, u · µer to meno urgenza, di volersi sr;osare legalmen1e ? - dico al compagn:, che mi rif Pri:,ce il faJto. - I genitori def/.a ragazza, IIOn le,, vo1t,·Uonole cose in regola . .. Ma più che dei Consolali, desideravo conoscere il movimemo socwlista. E chiesi 1111l{lnzituttose i c"mJJag11i iJaliani aveva, no costitui,to qualche Sezione Soc,aJ.ista. Ve /le sono tre: Dortmund, Hoerde e Menge. de. Quell,; di Dorrmund conta 43 soci, Ira , .,uu/i vi è un boemo; quella di /iOerde ha .,., ,oci, com11rc:soun auscnaco; ed 1111i11e Mengede, la più piccola, gli inscritti sono 19, dl cui due monte11egri11i.Queste Sezio. 11i dufomlono 01,uscoli di provaganda so- ,wlrsra e gI01mdi. Malgrudo la bassa va. wta, ,i sono ;mpegnaie di softo$crivere delle azioni del Prestito Cornllltista •· A Oort. llltmd 1•i e auchc un Circo/o filodrammati. co /111dreu Costa•, del quale però 1w11 ,;o,,o as,icnran•i <;e: l'a,·fe e rispettata od 11famata. .. J/ muwmento ,ocialista locale e a;,çaj svlt11ppato, Le giornate rosse del ,narzo scorso hanno daro moJti fiori vermigli., Qui la battaglia fra l'armata rossa e le forze coalizzate della borghesia (esercito locale, rwardia civica, siu<lenti) duro da/ 13 al /7 marzo prima che g/i operai rivoluzionari potessero avere il sopravvento. Le forze 10. cali IIOn sarebbero bastare; ma da/ di fuo• 1'i, 11el/anotte d.el 16, intervennero ì rinfor. zi, ed al matti,w fa battaglia" fu impegnata e vinta dai rivoluz/onar1. Il cor,umista Mein- /Jerg, che trovavasi da alcun tempo i11 pr/_ gione, venne lib<?rato dall'arnwta rossa. e Il( fu di pOi il suo capo, L'accusa lanciata dalla stampa borghese che quel movimento era stato inscenato so. pratu//o ver scovi di furti e rapine, è sta. la qui smentita dai latti. Non apvena conquistata la città, venne affisso m~ mani/e. ~lo nel quale erano dettate le norme /,e µiù severe contro chiunque commeitesse furti, ~acclteggi, violenze di ogni genere. Poi verme il famoso armisfizio di Bie. le/eld ed il concordato di consegnare le ar. ml. Come sa11cte il Governo. pressato dai mlUtarl, non te1u1ein a!cun conto quel con. cordato. Migliaia furono i condannati fra gU operai in tulio il bacino della Ruhr; ed 1 processi non erano per anca finiti quando l'am,tistia votata ultimamente dal Reichstag rese la libertà ai condan11c,i1ed a quelli che attendevano in carcere da mesi il processo e la sicura condanna. Fra i liberati di questi giorni vI è pure il Meinberg, il quale si rlmzse subito a/ lavoro parlando sabato scorso in un affolla. fiss1mo comizio per la neutrali/ci germani. Cosi è il mondo! Ilproletariato fr ncese pe:r la Russia Al ~ Cir(lue de Pari.s », ir:ri, il pro1etaruuo paligino ha voluto accogliere, immenso e simpatico, la pa.rola sincera e calda di Cachin e Frossard. Di ritorno dalla Russia, ove f•rono inviLJ.tidal partito socialista lra11cese, a rappresentare i lavoratori di 1::ra.11cia al congresso cli Mosca e nel medesimo tempo a esaminare da ,,fr·ùw le condizioni e gli elementi in ,•,,i a per cui la Rfroluzione Russa si s,·i!uppa e si stabilisce, ieri sera, ancor·: caldi e commossi dell'ardore e delfo gr.m• clezza con le quali l'eroico wolehri•1to russo sa resistere e continuare la çua Of)erameravigliosa di !ibcraziùnP e di rimzoPamento sociale, i due ùral'i arJTJrestntantidel soci:tlismo francese ci hanno dato la conl'inzinno orofolldu della necessità lmvel!Pnf P che incom.he ai lavoratori di tutto ,1 n1ond'>di volgere lo sguardo alfa terza int,::rnazionale <' di divenirne ra11ima e la forza. Diecimila sfruttati si ammassava- :10, attenti e entusiasti, nella vastu w1ta del « Cir(lue de Paiis ·, senza tonfare una folla enorme che ha dovuto restar fuori, perchè la grandezza del locale non f)oteva contenerla tutta. Con una parola fine e scelta, tutta piena di emozione e di sincerità, Cachin ci ha fatto sovente fremere di gioia e di dolore quando egli ha f)ar- !ato delle difficoltà in cui si dibatte, soffrendone, quel gran popolo ~h1? è il popolo russo, e di tutta la resisten· za veramente sorprendente dello c,1,irito slavo a compiere il lavoro gigantesco eh'esso ha voluto e vuole q.ncora compiere per l'affrancamento degli eterni spogliati. Solo, combattuto da tutta la re!l· zione mondiale, privo di nutrimento e di (luant'altro occorre alla esistenza quotiàiana, il popolo russo ci manda a dire, con la bocca e col cuore di quelli che noi inviammo laggiù, tutro il suo dolore e la sua amarezza cli" i lavoratori di Francia gli procu,rciwJ, permettendo ai. loro governanti di perpetrare l'opera criminale e osc,ira di schiacciamento e di odio a quelln che è luce, libertà vera, indipendenza di un popolo che ha saputo, dopo taa. to martirio, darci l' esempw di nuova vita, di una umani.là nuova. Parigi, 13 agosto. R. J. Frossard, Cachin ... Frossard. segretario del partito socialista francese, Cachin, direttore dell'Humanité, partirono da Parigi per recarsi a Mosca: erano « ricostruttori •· sono ritornati ~ bolscevichi•· Basta, fra le altre. questa sola dichiarazione: • Noi non possiamo dissimulare la nostra ammirazione per l'opera del proletariato rivoluzionario russo :o. E propongono l'adesione del partito socialista francese alla Terza Internazionale. Biblioteca Gino L' Internazion di Vandei-velde "t\ cssuno à mai pensato a. condannare • dall'alto d'un pulpito » gli uomini della 2.a Internazionale. Ma nessuno può pensare ad accettare che questi stessi uomini che àn tanto a farsi perdonare, possa~o gettare l'anatema sui socialisti rima.sli fedeli al loro ideale, e nel'a teoria 1· nell'azione. Eppure è così che si son svolte le cose d..iramc tutta la guen-a e si ,,, oigono tutt'oggi. Io so perfettamente, che qualcuno tra i militanti ànno tentato di resistere alla « psicosi,. di guerra e d'applicare. neila misura del possibile, le decisioni dei congressi internazionali. Ma quanti erano, questi uomini di buona volontà, confusi nella coda degli aspiranti mrn,stri e dei social-patriotti? E quale resistenza tenace ànno incontrato! Che la seconda internazionale « dalla lattica gloriosa e provata » debba essere 1'.0nsiderata nel suo assieme, cioè a dire in tmta la sua storia e nella sua azione ~cnerale. nessuno pensa a contradire. · Xon è la seconda internazionale che si pensa a condannare. Sono gli uomini che, -:ivendo mancato alla loro missione socialista e sospinto il socialismo ne'.le vie pericolose del ministerialismo e del nazionalismo: sono questi uomini che noi r;gettiamo come, d'altronde, essi ci rigettano. X on è più permesso di sperare una collaborazione tra metodi diametralmente opposti. Salutiamo questa povera seconda nternazionalc, oggi n~l'e mani dei politicanti antisocialisti; salutiamola pure, :i.ccordiamole una lacrima, se voi volete, ma and[amo più lontani - più ad oriente - a ritrovare i principi t' cog'.ierc i frutti delle lezioni. TI cong-resso di Ginevra - a questo rig-uardo - è significativo. La presenza di un Scheidemann condonante contro la Rivoluzione russa è il simbolo. E la fi!ippica infiammata di Vandervelde fissa ammirabilmente la questione. O con Ginevra o con Mosca. Per o contro la Russia bolscevica. Si vog:ia o non si vo~lia bi- ~ogna pronunciarsi. ' Egli è che diventa sempre più difficile nrzigogolare e i partiti socialisti_,.,. ,;:ome quello francese. non possono dibattersi rtncora lungD tempo nella confusione. \.fa l'ammirabile è di vedere il cittadino ministro Vandervelde « condannare dall'alto ,. - dall'alto del suo portafoglio - i poveri ingenui socialisti di aver preso sul serio il socialismo e tent:.tto di realizzarlo. Tale cinismo sorpassa og-ni immaginazione. Ecco un individuo che. pochi anni avanti la guerra, riferiva, nei congressi socialisti internazionali, le mozioni e le risoluzioni più violentemente antigneHesche: ecco un rinnegato che s'impegnava. se non ,ad impedire la guerra, almeno a mterven•re per farla cessa-re più rapidamente possibile; che s'impegnava, inoltre, ad agitare le masse e a sollevarle contro il capitalismo. E' lo stesso uomo che, alla testa dell'ufficio internazionale. non è intervenuto, ma anche. si è oppo- ~to con tutte le sue energie ad ogni tentativo. E' lui che si è levato contro :\forgari, che reclamava la riunione dell'Internazionale. E' lui che si è opposto con tutte le sue forze ad ogni azione socialista. E' lui - in una parola - che in quattro anni e mezzo di guerra à maltrattato e rinnegato il socialismo per raccogliere. a guisa di ricompensa - e conservare un grazioso piccolo portafog'lio. E' lui che si vede ancora oggi, praticare la partecipa.zione ministeriale in condizioni particolarmel'ltc vergognose e che accetta d'ingoiare tutti i rospi pur di evitare una crisi. Ed è qwesto bancarottiere del socialismo, questo stesso Vandervelde, che pretende atteggiarsi ad accusatore feroce e giustiziere! Oltrepassa un po' i limiti, il cittadino ministro. Sì, questo Vandervelde. fiancheggiato da Scheidemann, che non può nè vuole ammettere che dei S<!>Cialistai bbiano spinto l'audacia fino a far-e la Rivoluzione. è magnificamente simbolico. Egli incarna tutti questi rimasugli di partiti sperduti e polverosi. che si ostinano a chiamare la seconda internazionale; mentre che. senza programma e dottrina. essi non sono che la finta. Qni l'internazionale dei ministri. Là l'internazionale dei proletari. Cittadim, scegliete. VICTOR :\1:ERIC. Chi non ba letto l'Almanacco socialista, non ha letto il miglior libro pubblicato sul movimento operaio e socialista internazionale durante ]a guerra.

L'AVVENlRE DEL LAv'ORATORE ='.;:.:.:::=-=----========-====--~---c.---· -- ~ - ·--·-· f'ENDENZE NEL PARTITO Lamanhiad'olio ... Chi o!;,l!r , uernamente il iran fcr Crisi tl'i!Rimo o difetto di forza? d1v'si•mi, a cui (;::!"aruiito 11 oomp,to .di. e- 'IJ)(!gn.Me les Tuit.eries, si sarebbero raccolte ciascuna at..oroo ad una bandiera roSs{ Il colpo sarebbe st_atÒ per l'ind.omap'.i. L<; battdicre i u rono prepan-ate nella notte s,r~: esse POrtarvano li 9c:.S,"tlcnte1scrirumc: Resistenza a/l'oppressi.Ont; legge marziale contro /a ri{Je/iione al potere esecutivo. I promotoTi rh detterp d'aJ>])Unt:aL.. mento, nella p'"1.zza dclla Basti.g'Jia, dove ave, a luozo 1111 banchetto ciYioo. Ma il moro eii<..ttivame:111e,non ebbe luogo eh~ alcuni gp.orni doP(.), e rii.usci! La corte e Ja monarchia furono rovesciaite. mento che agita da qualche tempo le dassi operaie della Boemia, della :\-fora- ...ia, della Slovacrhia e sia a cognizione di mo'ti casi sit1ton1atic;, av\·cnuti nella giornnissima l'epuLulica L che ~<1ranno riferiti più avanti, 110:i può negare chl! la l.teco-Slovacchia si trov· alla • gilia d1 una decisione nella .otta di cia!.se e che 1 IJol c<visino, ~pinto dalk \"iltori e militari del a R,,s,ia, sia giunto purtroppo r;uas' allt: sue porte. Il capo delle agita- "ioni e quel .\[una, noto ancor:i. dai tempi dcli .\ustria. ?mprigio11a10 e conda11nalo piu volte per azioni sovversive e con1 ro il qnale mesi addietro era !,lato in ,cu1ato un grand ... proccs!.o. thl sul piu bello fu 111terrotto da una magnanima, ma poco rei ice. amn ·stia accordata dal Presidente ::\1asaryk. Que.,to 11:una, che non merita lo scalpore che St fa àttorno :il suo nome, nè riconoscente, nè rin~a- \"llo dell:t graz a nce\'uta inebbriato dalla o-Joriola di uno sciopero dr sei ore, fatto ~1 tult<" lt fabbriche deEa :\Iora\·ia per ,. mpatia alla sua per-ona, mina oggi pazzamente le fondamenta della sua patria, finalmente libera e indipendente. ~Prepariamo l'insurrezione _0 staito <l'.a.1ti.J1h>del Ba.lde!>1 ~ dd Ti- • aòo::.chi si ri\·ela cornplctamcn1c: ~- 1 m.!l'-- simali!iti italiani io sero riusciti a pro, <x:,•- re cd a fa,r•~ l'im.urruione. l'uno <.: l"aL:ro sarebbeN i.tai:i travolti 11cl ,·ortic-: ri.voh12,i-onario. Non essondo cosi, qoel pa,-,v 1 1in-anzi, ch'essi iecero ,,otto la prc:;sion..: e lo spiritv degli avveiti.menti :1tlc.roo.!o p. e. se11Z,1nserve 01la Terza lm~rn.:l.l_,.o..~- le e tacen.do le foTmulc pu.ramentc r'formistlche - l'à:n oggi ritirato, poi::hè lo .iv~van fatto credendo i/'ll. ·kmdo anch'essi alla possibilità o all'eventualità d• u11'immerua.ta in!>urrezionc. 34 milioni d'ab1tan:t1. Militanne.nre, potr~ b'e11sere m.iua.coiata solo da!J8 Francia TOOZ011tari-a.Ma aol escludiamo 11el mcido più .l&:,Olut.o.,che IJ. Friact<.ia J)OSSa mobilizzare panie del suo esercito per in,vaderc l'ltalia e sehiacc,arc l:.t rivolur..icne. Lo d.im,()strere. 1110 in un pro-.s:1110artico'o, se la ,;ola enun1..fazione JIC111 i;c at~•blSSe tu1tai La verità. DopoTiraboschi, Bardesi ... Nella triste giornata in cui il giornale <lei P. S. veniva brutalmente assaltato da una banda di manigoldi formanti la ,. compagnia del randt:llo. agJ;· ordini della plutocrazia finanziaria speranzo~a grassali. cd ignorata da un Go\·erno che ha fatto conft:ssio11l! po<,tuma della propria incapac,ta. per difendersi del ·accu sa di compl"cità. Già da du<; an.ni la nivoluaone rupub!::d,-. caru si i.viluP1>a.va, al:orchè. dopo la cadu- Come dicevame. Quello di Baldes e Tirali<'!:,clti è 1111t,stai,o d'animo J>erfottamen- di gio, arsi dc'la debol<-zza morale d egli to ~tialc a qu1.>ìlodi cciloro che dal socia- organi prq,o~t · alla tutda dei cittadini, lismo pa.l,<r..ilo in questi ~li ra1>i~ne11tc senza l!CCl·zionv. (H:r eccitarl' le iolle a aJ,l'an.archismo. Contro questo staw d'aniLe parok cn<.. 1HJ11 ti sono moneta fuo1 i -.1 t,aduc<Jllu in fat corso la cui spendicli ~ob;.;spicrre, la bor;:he.,,ia pseudo repubblicana, riprendeva il POlere, il motto « Hos•t0 p.tssava nel lin,{aaggi,c pol:tico. Esso significo indistiJulme1t:e Giacobinismo, partigiano d<,1 terrore, p:1Jrti.giarno di un supplemento d, rivoluZio•~- La bandi011!1 rpssa diventa allora H simt;,c,J..>d;Jr-e rivolle P-OPOLari. la è proibita da una ll!g-g-emorale suol!- riorc di gran lunga a tulle le ieggi scritlanciarsi contro gli spalti governath·i rno no,;1 si può reamre che in 1111asol"11maniera: 1 ma:.simalisti d'Italia devono prC- ne la "peranza <1: avvrle incoscenti comte. Ci -.emhra dunqul' g1unl<1 1l mr,::1,:11•0 delle posizioni nette cll'lla cl1iarific:1. ✓.ione cli •11etocli e di ìclcl!. Ma noi, che non iai;;,emrno n~ liii p .. ,- so Lunanzì, e dagli esperimenti della Ii~l.'- luzione nissa. Sòlo chiarificammo e definimmo meglio il 11os1ro metodo o.. Jbbi.amo per ciò stesso a far ogs:-i ness1111 Pa!90 indietro o ch'è lo stesso 11retniticar~ tiri . . /Jarare $:riamenk. reailmcnte la insurrezio, plici nd ~ah·atagiio della modesta pane ne rivoltizion1rJa. parlando m~no e facendo dei ~opraproli1t1 di guerra minacciati da di pii1. Gli articoli ciel \. hdon!?I'>- se sono G.olit t 1: proprio in q,url , pezzo di carta intesi dalla magl(ioranza dei co111paImi - che 1.. una ha11clicra " che noi racco- ~-01:0 del?'li ind;c1 1'11onirer tu mi~liorc pros- slil!1nmo sceghcntlo 0 ira 1..poche copie nsim-0 avve11ire. SOClALI, TA. 111astl: ciondoloni ~ulla macchina ferita I. P. S. vvrlrà lm !>C'11ei cam1,o 1mlit1co -.u~,ista110 ancora qnei mot;\ · pt·- cu• iacilml'nl, era annuncia:a pro-.--:11 la palingenesi ri,·oluzionaria che dovt:,·a portarci ali;, dittatura del proletariato. Dopo la o:i.<luta d<..-IJ'imr.;.:rv.es.'d i: ~tota nalb~iat,1 nella Giron<la, ne, .. 1~•· iihl!rJ.l· Jd !Si . L qu:..ndo, in :{iugnJ h.ì2, •.: o,icrai rcpuòlxi<:an: ·.;li allievi {!~ Pou,.,,._.;rico. i l'iitl'IiaU J>OJtici itali-ani, Po'acchi e spagnuoli s'apprestava.no co,i.tro la mon·•rcil~J di Luigi Filippo, al coJpo di ioTza Ube:ratore, le pieghe de'.la bai](llera oossa sventoLaiv:iIlf) garrule dalla iolla con Ja :.estu.ente divisa: « Libertà o mOTte ». Per spiegare l'affrettato n"tomo alt..; fo,-_ tade id,e,U'ortotdossia r.iforn1ista. B-a1 <ie!~ Tir.aibosolti mU-OVOlhluna crltioai a1I metodo m~ta su wia base completamffilte ta.191, an quanto confondono &11i err<>ri oc. ca.siouali - realmente c.ompiuti - da.i masshnalist~ ool metodo massimalista, alla di cui perfetta ed integrale applioa,z\<)ne dovrà forse amvairsi. alPPWltO attraverso gli errori rilevati. Perctò :ndi ,n-011 esitiamo a. àire che il Tirabooohi à perfettJa,mente irait"ione quando denuncia l'erroTc tatti® d1 far credere che « .le borghesie sta111nom-0llrand.o che si tratta dell''ultima spinta. moo.- tre l; borghesie statUJO dimostnando d.i avere anqora tanta, forza da resistere JX:rfino alle consegueru,.e dèila i:ruerra da cs- 'llC voluta». E siaano d'accordo col Baildesi l! non J)O:remmo non esseri.o dal pu.nlo di vista. massrmalista - quaindo r.ileva la stridente oontradizione ~ra il verbadismo rivoluzi0na.rio nelle pnzze e Je numerose a~n.,i,on. per le scale mi:nisteriali; quando oofenna che lo sciopero di oare:goria non si vince cotlo sciopero generale (seconda i casi), ed aru>r0\ia1100 -a.11ehela sua aiffermai,icme che , non \i sono astitazioni eco1v:,,miche c!i c:1rattere 111as!j)naJista •· Mai questi errori non rigua.rdan.i> oiiai .. to il metitdo massimalista: rig,uardann La s11,t oatU~,a comprensione. la sua erl'\aJ:ai applicazione. determinata da una mem:ùit~ ohe rimane riformistica. Sicchè qu,mdo il Balde~ crede che 11011 vi è. un .meLodo si.l:- daoaje massimalista, v che esso ll'l.on s.a ll11 bluff poichè a bh1H l'àn rootto alcuni massimalistcggianti • .noi crediamo ch'egli è in errore compJetamenre. 11 metodo minimalista del Ba.kiesi è quello che 5li compendia nel me del sindaca.lv « il baluardo di difesa, degli interessi immediati e la scuola di pr-eparaz.ion<e per la presa gra. duale di posses~ dei mezzi di produwne e di scambio». Contro QUesto metodo, noi oPWJli'arno il nostro. che tende a fare del sindacato un organo dd Partito socialsta per la con.q.uista 11~,ari-amente insurrezicmal:! d~ potere .potiti<:<>, disciplinanc\o, riducendo, subordinalndo le !vtte mi1timaJLc;te. per ~i immediati miglioramenti, a quesW scol\(r princip0.!le .supremo. ~~o àn_ ~mprcso anche in Germania 1 JJIU aton .>rg-anizzad.ori aciel"enti al Partito indipende_nte: per cui la k>nnula, ohe va e,,Jattandosi. e appunto qu~.Da che tulto deve su.bordina:nfi 11oYo sqopo doll'ismnediata c.:mquista del potere - immedia.1J31, volendosi intendere. nel tempo in cui permame l'attuale crisi 000noouoa e la 'bor.ghesia non sarà riuscita a risolver~. chè. quando iosse ~'ISata qm:- sta ~ -<l'a.cllti di6agi, de probabilità -<lei,. l'insurretione rivoluz.ionaria diminmran™> certamente. Per parre J.10St.rat, quind•, sia alla Corrlederazione generale del )avoro quanto al Pnrtito. il pr.oblelna va posto in questi toTmini: E' po,sibile. netrattuale situ.az·onc socia~e italitana. inlralprendere la pr.epararone miliJare di u.1\'aZiione msurrezio11,1le, nel senso di attrarre nell'orbita nostra parLe dell.l"cserqto, di en-marc 1011ganicamente pa<rte del proletariato, di i~re - ?:- struggendole - Je forze avversane. _e qUJll1~ di - data J'a11ormalità def.Ja situazione economica, il disa,gro delle mas~ i0peraie. 11. VJJJ)()ssibilità del governo a sanare di 1111a \Olta tulle le piaghe a1>erte daJ}ai '.:(lU(:.rra1 µroolemi iinanzi:uri, hitdustriali. a~nari e 1~- litici - è possibile in una co:ng11111tura IJvnrovo!c, che metta. in azione rutti gl'inlercssi e le pas:,iolli dellç classi., fare J,a in- -.11rrez1one rivoluzi-onaria in lòa!:a? A QUC: st.t questioitc. nè Tiraboschi nè Bal<i...:.'-1 pcssono Tispondere coi fa.fii aua mano 01eg-ati,·ame11r;;. poichè nè ru.no 11è l'altro_ ànno 1na,i inte.."<>,pensato o tanto meno iatto m1lla neL!.aJdirettiva della pr~azione ar111:n:i. Ed è , era mente cosi poichè il Tiraboschi - te11ta11do di e.ttaccare il punto più importante del mero&, massimalista ncit"a che « la dimostrazione sia stata mai offorta. che lia violenza è l"unica arma che ci r•mane per 1',a,bbattimc1uo del reg-ime bOrghese ,._ E' un tentativo che \.t contro la st..ria Tecentc. La quale lw - sicuro già <limostna>to cht:, tanto in Cermania u11:tr,to in Ru.s11ia Jue POJ>Olie due ~itué rioni sociali difiercntissim<: per ahatterc la 1>ii1potente mon.arcltla e per ,paz-_ {xllf1. la piiI numcr, sa horg-hesia feudale sI ,, ricorso ai/a... i11surrezio111'ar,nata - a/- la vio/e11za. M.. il I 1ra1Jo,1.Ju •3i\\"g"Ì1Ul$("c in .-,:, subordinata che J:'\.'T fare In rivo!u1,ii:ne massima.lista in Italia, devo11 farla anche in Francia. in ln~h-lterra e attr<>ve. PWchl .in. caso contrari.o. hlirommo come iu un;iteroa. OHrc che a.d. essere anti torica la suP1)()sizjo11e che la rivOlllZionc ,p,o<rc..1 far<;i contemporanemnente i11 tuittio .i!J ino11-: do 'I Tirnboschi cade n~ll'i:."1csso errore d1 vaiut~one, ch'el?'li imputa ai massimalist:. L'Italia rrcm è l'Urnrneria. L'l(la!lw OOllta dai briganti, per doloroso ricordo, il comUndeputato cheparlachiaro r;.~sl'mlo mancato lo !>volgimento de: programma massimalista, era naturnle q11iudi cht• si cad<.-ssc nel vecchio sistemJ Si t" dimenticato che viviamo rn un pc riodo rivoluzionario per cui giornalmentt b•sog-na picconare a destra ed a sinistr4; sv:ilutare il Parlamento borghese; negare al P,,rlamcnlo il diritto di 11:giferare p<>r il popolo. Si è dimenticato che J'on. Giolitti. nell'assumere il potere, ha espres ~o iutto il suo programma in qucit0 po:;tulalo: ridan· autorità al Parlamento, eh-e è 1,org-he~c. esp.ressione della eia.~,. borghcs(•. :,ncòra di sah-ena de:le attuali is1ituzioni ! pagno ,\n. \lessandro Tirabosch. 111 dirizzava al;a Oirezionl! dd partito una cora~gio-;a lctll!ra colla quale chit.:deva s-.: - per le mutate condizioni aml,: tali e di spirito delle masse - avesse i'. coraggio di « rettificare il tiro e sopratt ulto di essere sinceri con noi stessi pr.- ·11a che cogli altri: poi senza blandizie. Sl!nZa miìngimcnli. usando della nece~- sari?. durezza ... ». J1 partito d rà se la crisi di regime che ,,1d:sn1tibilmcnte va snodandosi dal rag gruppamento formatosi durante la guerr{\ .-- · ç nel :;iuo pnnto culminante da far presupporre un prossimo cozzo violento, oppure se occorre ancora un lungo periodo di preparazione spirituale e di org-anizzazionc che iogori il capitalismo imperialista: crisi di regime che noi non neghiamo. che anzi affermiamo, ma che. p~oprio per quc~to, non vogliamo lasciar trascorrere imbozzolandoci in inutili affcrma.:ioni teoriche. mentrl' nel campo -.in<lacale ~ol:d<.. battaglie e sicure Yillo• rie. per quanto minima:iste - possono esser<· 0Lt1•1Jt1te a beneficio dt·i l;n·oratori tutti. I Per quel ~iomo il popo',o no·~ .:bbe che la morl<.:. M"' ®Po •~ b,1-'1diera ros!>a JJOll cesrsò mai di guida.re fo folle umane ver-,o la marcia a.lla propTia redenzi.o!tc. Egli f coadiu,·ato dai compagni Knofiq:k. Konic ·k m;i sopratutto dal depurà"t~ Smeral •·educe appunto adesso dalla Russia, il quale nel giornale « Pravo LiJu • ( che rno: dire il « diritto del popo- :o.,. e sa.ebbe l"« Avanti! di questi pae- Chatrleville, Agosto 1920. C1 sembrerebbe di mancare ad un pre• <.1so dovere se noi - anche in vista del [11'•.>:.simo congresso confederale - non invitassimo , nostri compagni. organizzatori cd organizzati, a domandarsi se nr,n ~.a 11 c:tso d1 prendere in esame la situazione creatasi in questi ultimi tempi. l! accorciare il tiro anche nel campo s'ndacale. il noMro invito 11011 può riuscir,;. nuo- :\lolu affermano che og-g, la politica ; anch<.: t:conoma, rovesciando, noi diciamo che nella economia e tutta la politiE noi abbiamo un po' urlato tn prircipw: poi abbiamo permesso che il Parlamento cominciasse a discutere leggi, !:> cui efficacia è stata messa in dubbio pl'r• ~ino dall'on. :\[odigliani. Ci siamo adattati a.le rliscussioni tempe1ate e quindt noi. sabotatori eh-! Parlame1110 bor~hes<·, :,bbtamo accettate le due sedute quotidi:.tnt· ,•<I il huon Rnrbcri!- è arrivato J'l'rsino a proporne tre 1 ,·o acl alcuno. ca. :\la la rivo·uzionc economica non è T,'on. (,iolitti, da partv sua, ha ra)!- g-,111110lo scopo che era quello di portare la ca ma nelle acque di Montecitorio. 11 ,1uo1iclia11r. eccidio eccita per un momenlo i"animo nostro: ma poscia I iprendia1110 cordialmentt· le nostre discussioni. Troppc critichl! et sono Vl!nutc - cla cosi rel:!ti\"a111e11te facile comv quella po - alcune parti e pubblicamente fatte - e litica (chi ci precedette nelle lotte di molti incitamenli a perseverare - pur- partilo non ,·o.le mai accettare la prcgiutroppo quasi sempre tenute poco corag- dizialc repubbEcana vroprio per questo) giosamentc < in famig.ia, - perchè le ed i sindacati aiutano il partito polit;co nostre parole riescano una novità. M 'l al appunto con una lenta lotta di preparapunto in cui sono le cose. la discussione zione non ,olo 5pirituall!, ma materiale, JJUÒ riuscire efficace per tutti. Ognuno penetrando in tutti i campi de:l'aLtività de\'<: prendersi la propria responsabilità, canitalistica ad opporre la volontà riforcome se la prende chi -scrivt. queste ri- matricl'. e per questo ri\·olnzionaria. d,,1 glie. lavoro alle resistenze de 1 capitale. Si è \Olulo da molti organizzatori \fa per far queste i programmi « mas• trapiantarl! .o spirito tendenziale dal par- simalisti » non valgono. La impostazio- ~~·mhra incredibile. ma è vero: non I ilo politico alle orgauizzazioni; si è vo- ne esn!("erata di conquiste oµeraie; la lotsiamo in ~rado di compiere un g<>sto luto annum:iare un nuovo indirizzo per ta portata ai suoi estremi per le difficoltà .-eramente degno del Partito chi- rap, , sindacati; il bisogno assoluto, infine, di che si incontrano; ì'allargamcnto di scioprescntiamo. essere « massim~listi, anche nelle con• peri per una modesta vittoria e per un Di questo stato di cose i primi a go- tese di c:asse di carattere contingente. ancor più modesto concordato strappalo. tlrrnc s,>no i riformisti: i q,1ali. in seno I non pochi C$perimenti hanno dimo- magari, dopo l' imervenlo dcll'autol"ità al Gruppo. amano non fare: mai discus- strato che il metodo annunziato non è min:steriall!. non hannò di massimalista ~ioni di tendenza.... per fai prevalere clil! un bluff, una etichetta, una parola, che le parole troppo ~rosse pronunciak furbescamente :a loro tendenza. Ho visto Llll nasLrino più rosso. una insegna nei comizi, che lasciano solo. dietro di :n c•uesti "iorni uno dei più furbi e più non un metodo. ~è. più un senso di rammarico che una dUt~revoli,., compagni riformisti, sorride- Non vi sono agitazioni cconomich _ li convinzione socialista. re di compiacimento dopo di aver udito caratlere •massimalista,. Le nostre organizzazioni devono coni discorsi di certi massimalisti, fatti in Gli aumenti di salario. le diminuzion: solidars:. devono far pl'nctrare nell'animo •>Cc::tsione della discussioni· sui progetti di orario. Il! correzioni di regolamenti (e dei propri associati - parliamÒ di quei di !cgge di carattere finanziario. Quel sor magari l'annullamento dei regolamenti tanti ultimamente ,·enuti - uno spirito 1iso diceva tante cose: sopratutto que- come domandano i sinda.calisti: anzi ,·eramcnte socialista e di sacrificio. tutsta: che il massimalismo va a rotoìi e questa richiesta più delle altre) hanno tora as•cnk. che non sia solo simpat;a :,fuma per opera degli stessi mass1malist1. squisito sapore minimalista _ stavo per per la ,·iolenza: devono, insomma. essere Ed aveva ragione. Ormai nel gruppo scriYerl!, senza inorridire. di carattere ri- i' baluardo di difesa deg-li interes._· im- non si tiene 1>iù calcolo della mozione di formista. mediati ,. fa scuola di preparazione per Ho'ogna. Si è andata creando d'altra parDi massimalista non abbiamo <1vuto la presa g-radualc dt possesso dl'i mezzi le, una !>pccic di oligarchia. alla quale bi- che la propaganda nei comizi e nelle riu- di produzione e cli scambio. t:ogna sottomettersi, pena la qualifica di nioni. ne:le qu.di si è fatto uso abbon· Così corretto, il tiro <:,a,rft più preciso i•1disciplirtati. Alle voile, in mancan 7.;i dante di parole troppo grosse per uno e più efficace. di una indicazione da part<: del Diretto- sforzo troppo p:ecolo; nelle quali si e· rio, il quale. perchè compoS t o delle due saltava la e pre,a di possesso» della fahGD\O BA LDESI. correati, 11011può d;,re un i nd irizzo pre- brica. che dura,·a - tutt'al più ~- \"Cll· à,o alia azione del Gruppo. vediamo 1 tiquatlro ore. e che finiva con un con- ' 0111pagni «influenti•• i «tecnici», i « v.:c. cordato in cui il padrone firmava come chi » che pretendono dai « giovani » cicc' tale e la organizzazione come rappresenobbedienza. tank ancora di salariati. e fra la neces0 1 se s·ao10 a11cora in Lemno. è · I r )ene, · 1 r sità degli atti inutilmente compiuti, o nl!cessario porre un rimedio. La Dire- sforzo poderoso che non permetteva di zione del Partito - che ha l'alta rE'- continuare a lungo una lotta divenuta :,,ponsabilitù di tutto il movimento no• sfibrante. e il ripetersi troppo spesso dl'l- ~tro - deve intervenire. Non è :immissi- :a ginnasi ica dello sciopero. il proletariabile che continui così. • to ha finito r,1:r compier<' delle ,·ere faIl proietariato ci ha mandato alla Ca-~ tichc mass:malistichc con dei risultati mera per demolire la casa borghese. non . 1~sai minimali<;li. specie in questi ultimi per rafforzarl.t. Dobbiamo essere coercn- trmpi. 1· con noi stl!S~i e non t rd dirc chi. con Se nel camµo politico del nostro parlitanto cntu$iasmo. r., ha mandato a qu('J ro c'è già qualcuno che coraggiosamente posto. di,·c ( e molti che ,;entono. ma poco coLaBandiera Rossa S011 g:là paissati cenlmreut'anni dal giorno che iece la 11ua prima ,appar'z:one 11.ella strada, ed è staia ina.lb<::ra:a d.lJla borghesia censuaiia e nl<Yn)archiv::. CO'ltrO il popolo repubblicano. cd esS".11 ~ :,lata il ves:,i!- lo della legge m-a!rzia!!!~- dei rrum massa- ~ri PoPotarj_ .:..uno cono,:~mti I fat.i ,to,1<.., sa11gu•- nar:.i. cuJ La siiOria ha da .o U nQire di: F11cila.1c del OdJllPO d' Marte; si ratr.m::.ntano ancona. la ma11iiesw;1.011e dei pe,i.ùonari repubblicani. le incimatioul. le SJlve della t·uppa e la spianatta de· i.,am, di Marte, t.<ipCNa di cad!m·eri. Ec-:J oorr.i ,a borghe- , ·a prt::s\)nlò '.a haudicra roi., t, alla fnlla 111 rivolta. ( TrO<iuzio11edal francese d-1A. {.;I/elfi). Un po' di luce La preparazione insurrezionale. Il valore rivol11zio1iario dell'i11surrezio11.:, che TJert.uughi an11i i socialis1i negarono od ammisero con troppe riserve, 11011putJ più essere P0SIO in dti(J(Jio da alCU/l CO/TUUlisla. L'im,urrezione non è la rivoluzione, nw cm allo rivoluzionario di primissima importan. za. Se11zaquesto riconoscimento cessere(J(Je di aver significato ri1111missiOneprogramma. lica della fatale mcessiuì delta • violenza» nella lotta rivoluziOJUJria. La violi nza 110nè da i1/Je11derstcome strappo bru:Jate. come esplosione cronica; ma come mtmifestazione di forza discivlinata e direi/a ad 1111 preciso intento. Per questo affermiamo la necessiià della preparazione tecnica detw insurre,ione, come JJregiudiziale alta preparazione generate militare rivo/uzio1wria. Per questo lo concludevo il mio recente articolo su ~ Gli i11seg11amemidi Ancona» affer!J!<mdo che « la q11esIione dell'armameuto del pro. letarialo è oggi importamissinw cd estre• mumeute urgente. Armamento del proletariato significa 11011solo amwmento individuale degli operai, ma organizzazione generale militare degli overOi comunisti, significa f}rcparazione tecnica dell'insurrezione ». Tornando a/l'argomento e om1ortcuw chia.. rire meglio il concetto 11ostro deU'i11surrezionc. La 1ivofta è generalmente> l'esvtosio. ne spontanea del malco-meItfo po'po/Are, spesso essa assume forme violentissime, ma i) (.:.,be il fegato di descrivere le condizioni dc:Ja Russia bolscevica come ideali. l prodn·mi ,lel:a tempesta sono molti e mina.:c:o,i. \ 'I'irnova in :\-Ior,n·ia gli operai occuparono tempo fa colla v;oknza tutti gli ('d;fici pubblici. In molti centri indu~triali si sono costituiti dei con- <i;:(i comunisti degli operai. che hanno ns,unto YCr$o i fabbricanti ed I proprietari un contegno terroristico. A Sm;c:,o\" presrn Praga un cr>ntadino ,n·e,·a colto un ladro in flagr~- I e ~ul suo podere e lo co;,s!"gnò al municipio. TI consiglio dcgf; cpl'r:ii non so o liberò .: ladro, ma b:i~tonj il contadino e lo condannò a pagare una grossa multa. Il sindaco socialista Vanek della ciuà d. Rruna. capitale della !\fora via. pt-r co· r,1are le cas~e del municipio che sono vuotl! mobilizza r_.i operai delle fabbrichi: eh<: in quella città eminentemente industriate ascendono a diccine di migliaia e impone alle Banche dei prestiti forzosi. Gravi disordini comunisti accompagnati da ammutinamenti di truppa sono avvenuti ncl'a Slovacchia, ma la stampa ha. cercato di velarli. Da qualche tempo poi gli operai czeco-slovacchi, imitando anche in questo l'esempio germanico. si sono dati ad organizzare delle co'ossali e numerosissime escursioni e marcic, in cui ,otto il pretesto sportivo si fanno delle esercitazioni militari con usu delle armi. Tutti. popolazione cittadina, contadini, governo. ne sono impressionat:, ma non riescono più a porre un freno a questa china pcrico·osa. Borghesi e governo patroppo svesso, quasi sempre, si esiingue in ~a no. breve momento, senza lasciar traccie dura- (Da « L'Idea Nazionale»). ture. La sua i111porra11zaè piti di si11tomo che di azione. Evpure IP energie che essa rich.•ede non deb(Jo110perdersi cosi. Debl>ono essere utilizzate positi1·a,n<.>1ue.L'i11surre. zione deve essere preparata verchè, quando scopJJi, tuua la sua efficienza io diretta. alla distrnzlo11e dello stato l>orghese ed all'ln taurnzione della dùt,1t11raproletaria. Oui d diffrre11ziam.o dagli anarchici. Sorrwlicio. ha risTJasto i11 Umallftà. Nova al mio articolo sui fatti di Ancona. Ha risposto, prwderuto lo sImmu da un rilievo sull'atteggiamento di alcu11i a,wrchici d1ira11Ie l'i11s1.y-rezione w1coI1eiw"'7:J soagioT1a11do i suoi comoagni ver la mancata vreparazto. re questo punto, elce varve a me, scrove11<10, la mancanza di intesa fra i ril'Ol11zionari. 10 non ho accusato esplicit.ameme gli anarchi. <-1 anconeta11i di 1!011essersi preparati: ho accu,ato llltti i rivol11zwnari di aver fatto nulla o tr0P/JO poco ill tal Sl'TIS0. ùnplicio non dovrebbe rimproverarmi alcun seIftrrismo, nè al(endersi che io gli risponda colla • ritorsi011e imbecille~- Se egli avesse letto hene il mio articolo avrebbe dOl'uto rilevo. re q11estopulllo, che parve a me, scrivemli. sostanziaw: ~ Il nostro Partito ha sempre tra carato QIIP to problema, comr ,um si è mai seriamente ùueressafo della questione Prampolini egl anarchic Noi non abbiam.:- avuto h pnssibiEtà dl leggere per intero l'artic".l!I> del compai;:uo Pra.mp,olini di cui ')1Jbbl!c:1;an~o il brano essenziade. tradottv da11"«Hum'-'nlt~ » di Parigi. Nondimeno, dat:i ~1 noi-. ti>ndeaza dcl Prampol.ini l'ammis3l.>ne ch'egli fa, aequit,( per noi un ceno para..;o!a;t v1lo-~e, per 1:ui 11.onsappiamv :;~ime.ci !ru rir,orrare il bra'llO stesso. Eccolo· « Noi tu/li titubiamo 11e/l.t1 :t•w:.dc ignoranza. Quando cerchiamo la via Più ra.. pida per arrivare allo scopo. • Avanziamo llltli nelle tenebre, sta,rio lutti ig11orar1ti, poiché al mondo 11On \i i twlla di pici com.pUcaio e difficile. che fa previsione nel campo dei leno111e11i.sociali.· • 011al' è du11que la via ? Chi IJUÒ dire dl conoscere quella più sicura e più breve ? Forse qaetli che gridar,o più torte? O quelli che provo11gono i mezzi più violenti ? Gli anarchici o i massimalisti ? Cli asfe11.sù111isli o gli elettoraJisli? I <lesIri o i si11f.stri ? " Tutti sono egualmerue couvi11ti, che la viR migliore e la più breve, è quel/a e/c'essi f)refcrisco110. Chi Ira ragionr ? Chi ha torto? de/l'armameuto drl prolet.ariaJo. E' vero « Le,. dew,ione aµparlie111•,I-er fatali/a slt>- che a:ltre frazioni rivol11zio11arie - gli a. rica. alle masse. Esse andranno dove il lo11archici per <·semvlo lcanno f1Itto presso a poco lo stesso. r i faffi et; Ancona /O dimostrano. Ma è a. 1tresi vero che non si al! Con~re,so di Bologn;1 ci ha dato ln• rai;giosamente tacciono) cht: occorre ac ('arico di contribuire alla demolizione corciare il tiro perchè i còlpi non vadano degli attuali organismi economicq-sociali 1otal111e11te perduti_· tale accorciamento che rappresentano il dominio dei monos occorre che av\'enga anch<· nel <'a.mpo polizzaton delle ricchezze sociali e na- sindacale. Ed ora t:cco. q11,u~,. '"°sa, J iù nuova_ ~••·- !>~mbrt::rà gisce pa!CJTtizZi3UJ.doed ::iccus;u1do g-li aJtri ro isU11Jo le co11d11cce, a mio parere, i11 Italia esse I•m1110raTJida,nerue ,•erso Kli a.. 1wrchici •· lurali sulla classe lavoratrice, c noi non Facciamo dunqul! - ognuno - il nodol.Jbiamo tradire. ~tro esallll! di coscienza e diciamo franLa l,aJidi.:ra ro•M. Cllh' - del',• legge 1·:irziale borgh..:~e cc11tro i'uts, 'H'ttu11c re- ;..òl licana. diventò un a:nn.:>·!v;ic l'emllle- .r,, dt,ll.1 leg-ge inarr,i:ak 1 ~,>:i ,I; 'vai... , Jn1 o la tradizione 111011archicl. cli far J),OCO. T3i50!!"Jla.c~ · 1 .Pi:l«'tito$ociali- "ra g·1o"nat=- d11 llasol'1dar·1Bt -,ta s1 ponga su una ~trac.I.a 1tuovr.l•· Ed io, U l' U II U 11 ccl il grum10 al qu,a/e aI1parte11f!O,11e/seno del parliJ<>. al1hia1110iniziato 1111aazionR in tale Sl'llSO. Tl Congresso di Bologna ha proclama- -amenti.•, lealmente, il nostro parere. No i lo l'impossibilità di trasformare gli orga- ~t<:ssi che scri,·iamo abbiamo qualcht• 11i borghesi di oppressione 111 strumenti cosa a rimpro,·erarci e lo facciamo senza tli liberazione del proletariato, e uoi non ritegno, 1- ,enza , erc:-oi::-na.pt·rch.:- l'esrmdohbiamo tradire. pio serrn per tutti. Il Conirre--so cli Bologna ci ha rnca- -\llorcht· fani g-ran an cnnero in quel riC'.aLi rii· c:oniribuirt· aJ:a creakione di di \ncona e h minaccia militarista pa1rn0Yi Llrgani prolt:tari e noi 11<• 11 doh- reYa affacciarsi all'orizzonte. un manifrhiamo tradire. sto - porta, a ançhr la firma della C. r,. fl Congre<,s,: di Bologna ha 1icono- elci L. - \·enne lanciato alle masse. in- •cinto chl' la conqui!-ta ,·ioleuta riel po- vitandolc, alla prima occasione, a muo· \ne politico da partC' dei lavorai ori do- versi per un solo obbiettivo: Rivoluziovr;'t :-egnare i' trapas<;o del potr-re dalla nl ! Purtroppo i manifesti colletti\"i handa~,e borghese• a quella pr<>letaria · e no il difetto grave cli non rappresentare llOi non clohhiamo tradire. complclament<· il prl!ciso pensiero di La bandicr.a rossa del l ;n ueì ,,v,;o!o di quc1"a del 1791. ma 0011 i 1~:m ni rr,vl·l.ciati. a proposito ecco cl1t: cosa ci rn:.::011!:i un giornale <lell'cWJ>.."2>: ~ Il P.ipù !)11cl<ène• C:e'l·· ((N,nde riwluzionc: - J'lltHi Duchéne sp11.,l('hcrà la grande 1n,1c!Jer 1 ros~, de-Ua e r 11tio11ep1ù1bl•c:i, MalcJiz10,1-: "!I di voi. g11311 fessi dalle lw1ghe •>i ,·,·ch•t. s'Rl1- r: èalle era\ atte tricolori. Atten·(i,ne alla h~11Ma <Jtùdobbiamo -.;ci11dercitlag/i anarchici, mal~rudo ogni h11011vO/c>n; noi rlfenia1110pregiucllzialmenfe che solo il Partito Co1111111istapofrà realizz<lrt' I.a 11reI1araz/011e tecmca del vroletariafo al/'insurrrzione ,·if. toriosa. E' questa una di f/11anto at,[1iamn PilÌ logica co11serwe11za ;n11a11zidetto. Andrea. Vl~lo11$!"0. /, ·u giugno u. s. Ila 11•:11'0 h'>~o ir tutta 11.1 Russiu, ac/ :.1. .ia:1r 11 de/ Comitato est:- cu/11•0 del/'lI1ternc:i:Jnau, gio\· •1u1t: I111u ;:ralld<· giornata di sv!::l-w ;.:?I..t · Un radi01c/c.,,r<u1111wda Mosca rif,risc;; i:he la ma. 1LÌ,.,s1aziom• <; ·tata :m.1v11,,.I11s•ma. ! a rileva/Ile sv,,.,,-,a rrr. , O/t'l è tl1-sI111uw ~-11,, lotta della gio, e.i:,, comumsu, ,·11 l!:t 1 i l J;acsi. Il('; QIUl/i la -ci!Ul!Zlfrn~ del 1110vi1uer.,o g1ova11ill i! partiwwrme111fJ difficile Auchc 1u·l/a S,>iz?<J•a. la gioi:e11111!>Ocial!!>ta Prepara ver •I 1 ~• !/1•111h1c11 , 1111a , rtiorn,aJ.a di solularw· , , . Con noi sarunu, :lilli I gi0l'a11i '•r ti- corate e;,•/ nostro iclcale. lri quel g; >, ,,,i t11//i :tl'i11scritli alla orga11izzazio11f' _! 1 111 •,.-,, r svizzera devono rersare al/a cassa del/'lnternaziouale ,wsfra la meta di 1111agiOJVWULdi lavoro. Lo sco. po.- fi11a11ziore u, f}ropaga,ufa rivoluzionaria. Le omme raccolte sara111w ,ru;sse a di.sTJosiziom•dei Co11ùtato esecutivo. \filio111 cli occhi ci guardano. milioni quc'li chl' concorrono a compilarlo ... ,li cuori ~0110 k~i \ c·rso cli noi. Ci precl11- Ebhe11r. a distanza di pochi giorni la domi la \·ia di:! co lahorazionismo. al i"i- horghesia ,i mostra tanto poca imprcs- (ormismo. sionata d<:lla minaccia, l'hc rcagi~cc hru- ;~iamo noi in ::-rado rii a'-seconclan k talmcntt a quella manifestazione as,ai 1cg-ittimr e sante aspirazioni di" <Jue~tì modesta che i tramvieri <iomani avevan,ilioni dì esseri; Sl! si: a\'ant1, sulla 'ia no inscenato alla ripresa del lavoro d opo da essi segnataci: se no: dimettiamoci I un:i snervante battaglia. l'Avanti era ENRICO FERRAR! la ,·ittima della • compagnia del r:indc!- deputato al Par'am<'nto. lo . or~a11i2za1a clai pescicani più indkra ros<-a d' Papà D11chèJ1e!•· 1.,1 bandiera rosi.a opposta ai trtco\ori 1t<111011ali.dov~\ a fan; cffetti,,tmùltle uJJa sccr.nd:l ;1pparizione Hel.la strada. E manci> JJ:l>cO che 1 1,a ta.i::-lionidia..<;~;ùtodulie eo- :01U1erepubblicane, 11011 la facessero srentolare, la -;era della sua, seconda appa.rizione in seguito a.I loro trionfo. sulle Tuileries. Si prepar.a1va a P'<ll!'igil'insurre~ione che rove•ciò la 111011archi:i.:Baltawlloni J>oP01.atn Mar'iigliesi e Brestoli davan m.-n [01 ti! ail.le sezioni repubblicane. U direttorio dell'!nsurrezi.one tenne la sua prama seduta in1,- PoTtant.e nel piccolo foca.I.e (Sez. ~lei! d'Or), in rue S.ant'Antoine, vicino alla Basti:::-Jia. E' là ohe iu deciso, ohe le quattro // pat, irnonio della storia non• do- \'rd l'ssert> che la \'erità, perc/iè sol questa la fa rispettabile e degna di servire di verpptuo insegnamento agli uomini. J1er crivere la torta bi.sorwa swtirsi più e hP uomo, chè lf) serti 'ore che tie11elo scalpello di questa grande giustiziera de\1·es ere libero d't:f!ni 11reocc11vazio11ed'interesse o di varrità. NAPO!J:ONl:' I. I com1J(tg11iu<lulti che volessero /JartecIpar<: a questa azione. potranno acquistare una tessera sveci<lle, arricchita. del rUratto del granc/c Liebkrwcht, e fJOlnarn10 applicarvi le ricevute di spectoli coutrlb11zio11i. Operai, pa-rteciP</.lein massa alla • gi.ornala infemaziona/e di sotùlarieJò com-11. 1TJ.sfa ~ IL COMITATO. BibliotecaGino Bianco

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