L'Avvenire del Lavoratore - anno XXIII - n. 30 - 24 luglio 1920

= ANNO XXllL A. P. I.Ul<IGO, 2-t LUULJO !92~. Num. 30_. ,. SETTIMANALE DEL PARTITO SOCIALISTA ITALIANO NELLA SVIZZERA C-~hn} li I.a t.Oi,lz REDAZIONE: AMMINISTRAZIONE : 1 ~ !\lJM.EllO .ARRETRATO CEN'fESlMl I "L'AvvendierlLeavoratore~, 0 t r! 1 ;: Comm1ss10ne EsecutdivealP.S. I. ~ ~hl!~~'!. ~~ HJ.BONAMENTPIER LA SVIZZERA Ji.RJJoFr. 5 - semestr-e Fr. 2.51 - E.stero f't. I ~.bboisr.mentc TJo!Sltl-t ;;~at. 20 In plt.. -···--==:Y::========== ===================== Giolitti e la ()uanùo Ciovanni Giolitti fu chiamato a reggere le sorti del p:iese, molti giornali sovversivi giudicarono, e pensano forse ancora, che il vecchio volpone « parecchi ta » fosse l'11ttimo espediente. l'irltimo uomo deL !a borghesia italiana, chiamato a sa,1- . vare la simbolica barca dello stato capitali tico dal sicuro nautragio. li Corriere della Sera si affrettò a disjpa.re ile nubi di questa fo5ca preJ;- i,ione, affe.n11ando che i bolscevic 11i d'Italia si sarebbero un giorno r!.:r)- nosciuti vittime di una facile illusione, perchè la borghe.:;•a non :::oini:1cia nè finisce con Giov:u111i ';idlitti e sempre si rinnova. e noi dobbiamo dtre ar~rtamente la nostra opinione, pur non condividendo la darviniana -,µe:·.inza del Corriere nei! perpetuo .rinnovmw~nto della borghsia, come se per quest.l non esistesse la legge più dracon:,ma c!tlla morte, affeirrr1iam) di non esserci affatto illusi sulla funzione nè chirurgica nè necrologica ùi Ciovann: Giolitti. Noi abbiamo compreso 8a Profezia ripetuta dai compagm nel scn.)o dell'organica assoluta inl::1p1c1tà del sistema borghese, qualunque fosse l'uomo che lo rappresenta momentaneamente ait governo, a ri olver i poderosi problemi economici creati da!Ja gue,rra dei cinque anni. epperciò il icuro prevedibile faUimento ciel tentativo di Giòlitti e ila ineluttabilità che il potere dello stato italiano passi - dopo lui - nelle mani de\.la classe lavoratrice. Se questa interpretazione è !a giusta, non vediamo perchè · si faccia a Giolitti, il quale se è uomo scai!t,ro non è poi questa cima d'organizzatore, il ranto onore di pensare .::he debba lui risohere tutti i problemi posti dalla guerra, il che è implicitamente detto quando i p,redice il uo immancabHe fallimento C'he le ~oniradizioni economiche e po!iti:.:he ·orte dai campi di battaglia e dalia rovina dell' economia pubblica sono formidabiU, nessuno può metterlo in dubbio; ch'esse non possano -essere completamente sanate in un ordine e con i mezzi dei sistema capitalistico, non c'è socialista marxista che possa contestarlo: ma nulla c·induce a credere che i governi borghesi non possano. mano a mano, riportarci allo ·tato di cose preesistente al.ta guerra, il quale non era così acuto come quello dei momenti attuali e non cosl pregno di situazioni rivoluzionarie. Ogni governo della classe padrona,le tende nella fase presente a iare uno sforzo verso il ristabili!ncnto d::ll'equi!ibrio borghese ùel!a società, gforzo che può allche esautora.rio: 111a non preclude la ,·ia ad una nuova succe sione borghese al timone dello stato. Nitti vi dà il ~uif.raiio aMargatissimo e ,ta proporzionale, vi irrobustisce la forza dello stato colla guaTdia regia; GioJitti confisca, sebbene a modo suo, i profitti di guer.ra e manda a casa una geldra di ufficiali sbaiatori; domani un altro governo borghese, può darsi, p,roceda ad una riforma agraria peT cui il tlatifondo venga spezzettato in tante piccole proPirietà, creando una certa neutralità, se non avversione, delle masse conta<line contro il comunismo. L'opera di questi governi borghesi à già apeTto e potrà continuare quel. periodo di transizione, che deve condurCi o al riconsolidamento in Europa dell'ordine capitalistico, rinviando il suo sfacelo dopo a nuove e più ter,ribili guerre, oppure al comunismo, prossimamente. La rip.resa dei rapporti economici colla Russia. utile ai nostri compagni comunisti, riuscirà anche ad allargare la possibi!Hà che questo periodo di transizione, che attraversa il sistema capitalistico, sia sorpassato, almeno nei paesi che non ànno subìto la sconfitta delle armi, senza sfociare nel comunismo. Que ta è una delle tante con tradizioni della storia! Che J'on. Giolitti sia l'ultimo espediente del~a borghesia, è una q1Lestione, dunque. non inerente alla natura della situazione creatasi in Italiia a causa della guerra, ma dipendente dalla FORZA e quindi dailla volontà della classe operaia rivoluzionaria a farla finita prima che il periodo di transizione sia passato e l'equilibrio borghese si sia ristabilito. Questo è quanto volevamo dire. Se la borghe- -;ia. sia pure faticosamente, riusci,rà a rinviare la lotta decisiva di moltis.- simi anni. non vediamo in che cosa potrà facilitarsi il compito dei comunic;;ti italiani. rivoluzione J.'{!ftUale e rno111en1w1esaittw;;.i(me Peril prestitco munista en,,wmicu della Ru ·sia, migliore r.lel resto di quella dell'Austria, della GerCiolilti !!On è l'wltimo uomo ùelb mania C' det!a Polortia, diventa <(lla borghesia no~L'a. se nni non sap,remo quadra ragione dei giornalisti del Seutilizzare nel periodo gi11 to della colo e del Corriere un p1etesto per crisi le tristi condizioni speciali pro- dire che quella situazione è r effetto dotte clalla guer.ra affi.nchè. congiunAi compagni della Svizzera additiamo ancora l'esempio della sezione socialista di Monthey che già fin d'ora preleva diciotto azioni del prestito comunista. La giovine sezione è sempre all'avanguardia del nostro movimento, ed i compagni della Svizzera vorranno ricordarsene a... fin di bene. gendo ad esse le nostre iorzc acrivc de,· ro11w11mi o, e per salvare cosi la e la nostra infle ·sibile vclontà. si pro- responsabilihì del sisuma borl(he e, \'OChi il crollo deMo stato capitali ti- della guerra e del hlocco, che ono co. Con questo è detto chiarnmc11te /e uniche, le sole cuus<~della mi<'eria ha anche versate l'importo di cinque h • tr A Jr azioni. e e un .:ont111uo semp.rc aspe ar.., .u reiativa dominante i11 Russia. LA SEZIONE DI WATTWIL migliore c:o;igiuntura 1ivoluzicnaria Restano ancora poche sezioni a dover p11ò esporci in Italia oltre al già det- Se la guerra non fosse ancora oggi compiere il loro dovere, come quelle del to. a due ·pericoli: c1lla fuga delle finita, iJ. Secolo ed il Corrie,re deJ\la Canton Ticino e del Grig,on ;. Speriamo masse nell'arena dell'anarchismo, a Sera donumderebbero ancoru al/'ril- che tutti dara1,no prova di solidarietà e cui noi neghiamo ogni valore rico- tuale Russia impoverita di fare il suo di disciplina. c. E. strutti,·o. e al tentativo di un moto dovere di alleata, senza preoccuparsi La SEZIONE DI LUCER A, llisourendo in ::indacaJista-anarchico. che abortirà e pregiudicherà ogni altra a'l,ione seria rle1/e mis('rie della classe operaia, le dei lavorato:-i comunisti. X. quali molto probabilmente non sareb- ________ .;:_ ___ -=~-- bero esistite più e quindi fltciute µer Ancoraespulsioni il prestigio dell'Intesa. Delle miserie della Russia sola cai,- a è la guerra; la guerra clei .J anni, Dopo i'espulsione del compagno Flec- {e guerre di Kolciak e di D<mikin, la chia la reazionaria polizia cantonale vo- guerra Polacca, alimentate dall' Jntedese a,e,·a ritirato le sue grinfie; ma eccola di nuovo risorgere e decretare la a con de1u1ro, armi e munizioni, il espulsione di diversi operai, solo pcrchè blocco. Non solo i comunisti rus i dnno non pensano com1: il cervello delle au- tentato di evitare queste ultime guertorità s,·izzere. re offrendo più volte la pace; ma tutto Gli espulsi sono questa volta il com- il proletariato imemazionale si è oppagno Tonin Luigi, perchè segretario del- postjo etl loro proseguimento. Cosa à11 la Lega renitenti e disertori, ed un compagno di ~[outreux. perchè poi non s... p- tatto invece i giornalisti borghe i di piamo. tutto i! mondo contro questi nuovi Intanto. cccu cosa risponde il console macelli? E' forse l'Intesa intervenuta, generale ,l'Italia a Losanna al compagno come fa ben ogKi a favore dei cotnTonin: « Il Dipartimento di Giustizia e vm i di Varsavia, ver evitare la g11erPolizia 'i espelle, perchè avete parlato ra russo-polarca, che non può non troppo,. Capite? Un segretario di 1:ria Società parla troppo. E forse che i aigno- /JfO\'0care un rincmdimento della miri Ghisi e Delucchi non parkr.1nn:.> urp- srri!t tanto in Poionia chg in Russia? po anch'essi? Tutte ie cause I isiedono nell'immaII Governo di ·. M. il re ,1on li ha ne guerra; tutte le responsabilità some:.si qui fH.r tutelare gli interessi degli no di coloro che 1,o![ero e comandairaliani: Invece! Quando si tratta di un Of!cta,o. ~'le non la pensa come vogliono lor signori. non tutelano più il cittadino italiano; anzi si mettono d'accordo per perseguitarlo. La sezione sociali~ta. il Sindacato arte muraria, la L<-ga Renitenti e Disertori, mandano un saluto di completa solidarietà ai compagni espulsi, Visto poi la situazio?w in cui 5i trova il compagno Toni11. la saion<: socialista e la Lega reni,cuti e disertori hanno aperto una solt0scrizi0nc per ,·enire in aiuto alla sua famiglia. ,: <:<s•:nomancherà di es-ere solichtlc. Losanna, 20 luglio. ,,1110 la guf!l'ra: i borghe i. ()uesta è ,a sola verità. Cosa linno a dire i signori gio, 11a- /i::;ii del Secolo e del Corriere? ---;:;;e;;;·=;__..:: Un manipolo di eroi Intorno a Porta Pia un piccolo manipolo di trenta giovani operai, armati di fucili e due mitragliatrici, hanno tenuto Ie:;ta per un giorno e mezzo a tutta la guarn:gione di Ancona, composta di circa 3 mila uomini, nonostante il fuoco di :-rtig-!ieria del forte e delle navi da guerra ancorate nel porto. 1 f)1, iatt i di . \ i.con a' emertà internazionale C'erto che con la proposta d'armitizio iatra dall'Inghilterra col taciro ..:0nsc11.o dcg-li Alleati. i Soviety ,russi ed i suoi membri più geniali sono messi i11una sitnazione delicatissima. in cui è difficile preferire la saggezza all'ardit.;zza, o il coraggio estremo al buon senso. Se la Repubblica comunista russa può accettare o respingere l'armistizio, noi non possiamo scientemente giudicare. II nostro giudizio sarebbe unicamente determinato e informato dal nostro sentimento di oggi, sentimento d'odio infinito contro tla mala genìa che comanda e guida la Polonia del capitalismo e del francesi mo. e che volle ad ogni costo la guerra contro il proletariato bolscevico, sollevando dalla te,rra intrisa di sangue nuovi rantoli di lnnme.ri cada veri. che portano con sè ne!Ja morte della carne quella di gran parte della vita sociale. Cli ele.. menti di fatto sono nelle mani dei compagni di Mosca: essi soli possono giudicare se possono servire fedelmente i supremi interes i délla rivoluzione senza acrificare interamente quelli della pace feconda. Ma noi possiamo e dobbiamo dire in tutta tranquillità, forse più per amore alla verità storica. che per sentimento di parte. per fugare ogni dubbio dalla coscienza delle mas"e operaie, noi dobbiamo dire che non è vocazione di pace quella che à inspirato la proposta d'armistizio dell' Inghilterra: ma convenienza d'interessi POlitici e finanziari degli Stati capitalistici europei. Ch-i non sa fingere, deve ammettere che i compagni bolscevichi russi offrirono ripetutamente la pace alla Polonia, con spirito d'alta equanimità, <;ulla base di un diritto ben concepito e compreso. Le condizioni proposte erano: I) Le truppe polacche evacueTebhero rucraina bianca. la Rutenia e la Lituania, allo scop0 di convocare fra le popolazion, di questi territori un plebiscito. 2) Du.rar1te tutto il tempo dell'evacuazione e del plebiscito una milizia locale assicurerebbe la libertà dei territori. :3) La commi Sione del plebiscito '>arebbe mista e in essa sa.rebbe rappresentata per un quarto di membri la Polonia e per un qua.rto la Russia. 4) Libertà di comunicazioni tra i territori sottoposti al plebiscito. la Polonia e la Russia. 5) Tutti gli abitanti nati nei ter.ritori citati avrebbero diritto al voto. 6 La Russia domanderebbe libertà di comunicazione colla Germania attraverso la Polonfa. Perchè l'Inghilterra non minacciò dei suoi fulmini la Polonia per costringenla ALLORA ad accettare la pace, risparmiando a madri ed innocenti bambini le lacrime e le torture del supremo dolore? Perchè non si mosse quando le truppe di PLlsdusky emrarono per vittoria fugace a Kiew uelle dieci occupazioni? (' he i,! diritto della pace e<l alla pa. e:; abbia solo valore quando lo voi:diono i Loyd Geo.rge cd i Millerand della reazione. sfacciata od occulta. della vecchia Europa borghese? Oggi si domanda l'armistizio e si minaccia la Russia, che non à torto, non dunque per am01· di pace, non pe,r desiderio che il lavoro fecondo stendi le sue braccia gagliarde sulle terre d'Oriente. ma per salvare una e.ricca borghese, una camari:Ua milita.re. un pugno d'idioti aristocratici, una conventicola di finanzieri: tutta la vergogna nera della Polonia il cui p ipolo soffre e la fame e la schiavitù pc litica insieme. Ouest" è omc.rtù internazionale di n1i b vittima è la classe lavoratrice. A T(;.f:LO nTRTVOLT A. merito al prestito comunista. decise cli acquistare 14 azioni per il momento, .salvo più tardi a fare. se J)OSSibile.uno sioT7.-onovello. :--pcri,aimoche d'or-.i. in 1>oi tutti i com.Pa- :,:-nivogliano riprendere la già ammirai;, atti, ità e propugnare tutte le iniziative del par lit.o. Da meditare • Come è noto, le più gravi difficoltà del nuovo regime derivano dal fatto che i contadini - che sono, come è noto, la grandissima maggioranza della popolazione russa - erano ostili al comunismo che tende a togliere loro la terra. « Ma l' invasione di Koltciak, le requisizioni brutali, le s/.S/ematlche distruzioni dei territori, i saccheggi, gli incendi, hanno indotto i contadini a preferire U regime bol. scevico a quello dell'avventuriero intesista. I bolscevichi hanno dichiarato, in teoria, la abolizione della proprietà privata della terra, è vero; ma; vrruicamente, i contadini si sono divise le terre degli antichi grandi ed esosi Proprietari e le coltivano Per conto proprio col consenso dello Stato. Essi 110n sanno fare distil1zione tra la PrOPrietd e l'u. so della terra e non suppongono neJJpuredi 11011 avere viti il diritto di fasciare ai loro figli la JJrOprietli delle terre. Essi sono ino/. tre dei JJrivilegiafi in confronto del vroleta. riato dell'industria, perchè - se è vero che 11110 parie d,ù io·ro vrodotti debbono darli allo Stato attraverso i Soviety locali - è anche vero che, in questo periodo di transizione, essi possono ancora speculare sui pro. dotti che loro re~lano e mercanteggiarli"· Libertrànpubblicane ted sche (C.) . 1essuna mera,riglia vorranno farsi i compagni quando diciamo che i social"sti italiani in Gerrnania so110 fatti segno alla premurosa sorveglianza della p()lizia kaiscrista, divenuta per il momento repubblicana alla maniera di Fehrcnbach. Per costituire regolarmente la sezione del nostro partito, abbiam dovuto far tradurre con non poca e n<ln rimborsabile spesa il nostro statuto e presentarlo alla Polizei-Verwaltung, di cui hisogna attenctere il debito riconoscimento, per potersi considerare partilo legalmente ammesso. Come s,; tanto non bastas~c, o~ni nostra riunione è vigilata da un poliziotto accompagnato da relativo intcrpret.e, presumibilmente pcr tema che noi si tramasse contro la sicurezza e la stabilità del governo dei finanzieri e dei r>azionalisti occ,~lti e pal~~i. Per fortuna, noi non ci disturbiamo per così poco e le assemblee riescono sempre numerose e si svolgono cou spirito ed entusiasmo comunista. Le conferenze non ci sono vietate, ma dobbiamo darne avviso alla polizia tre giorni prima: in Italia, con tutte le guardie regie, si va un po' più speditamente e vi è il risparmio di ~ ore! 'l'anta è la libertà conquistata dal proletariato tedesco colla rivoluzione cogliona degli Ebert e simili M iiller. Dortmund. I borghesi tutti che vollero e ordinarono la guerra, ci sembrano, nei riguardi della Russia, come gli assassini, i quali, dopo aver inferto cinicamente il pugnale nel cuore, nello stomaco della vittima ed avendo avuto la possibilità di dileguarsi nella notte, e di assicurarsi l'impunità, assistono poi due volte più cinicamente, all'autopsia dell'assassinato, dando alla poli zia false indicazioni per far perdere . le tracce del delitto. Nò'i gridiamo invece ai borghesi ed ai loro pennivendoli: - Voi siete i soli assassini non solo della Russia, ma della Germania, dell'Austria, della Polonia cd anche - ohimè - dell'Italia, Voi soli! Cosa ànno da rispondere i signori Magrini? Che la guerra l'abbiam voluta noi? Biblioteca Gino Bianco JI partistodasltfa f adf pradc! e la Terza Internazionale· ._. _,.,,.,- I delegati depli indipendenti e dei com11nisti partiti per Mosce (Servizio cli corrispondenza dell'« Avvenire ). Berlino, 14 luglio. rn. parteciparono ai convegni internazio- ' C. F.1 ILn mattina sono partiti per nali cli Zimmcrwalcl. Kienthal e Stoc11osca. ,·ia Stdtino-Reval, i compagni de- colma. pntali · Crispien e Dii.umig, Dittmann e L'addebito fatto agli indipendenti di a- .::.tocck.:r. rispettivamente presidenti e se- vere sanzionato l'odioso provvediml!nto ){rctarii ùcl Partito socialista 'ndipcnden- dell'espulsione del rapresentante diplomate, nonchè Paul Levi, d~legato del Par- tico dei Soviety da Berlino, compi!gno tito comuuista. :.\lenlrc il Levi panecipe- Joffe, durante il periodo del governo sod. al Congresso della Terza Intemazio- cialista di coalizione; viene respinto con •1alc in vcstl! di delegato dél suo Partito, questa spiegazione: « I tre ministri ini delegati degli indipendenti si trovano dipendenti Haasc, Barth e Dittmann vo11e!la stessa posizione dei francesi Cachin tarono contro tale decisione, la quale ~ " Frossai-J e di altri delegati i cui par- ra stata preparata già prima della rivolu, titi son<! usciti bensì dalla Seconda Inter- zione dal Governo del Principe Max del nazionale. ma non hanno ancora aderito Badeu. A favore votarono invece i mag- ;.lla Terza. gioritari Ebert .Scheidemann e Landr lettori dcli'« A\ \'enire » furono infor- sberg >. mati a sno tempo della risoluzione presa La. panecipazione degli indipendenti al <lai CC\ngresso di Lipsia del Partito indi- Governo ebbe per risultato la estensione nendc.itc (30 novembre-6 dicembre 1919). ciel suffragio universale a tutti i cittadini ln quél Congresso la risoluzione Hilfer- d'ambo i sessi a partire dai 20 anni, l'ading, relatore deli'ala destra, fu scartata, bolizione di tutti i privilegi elettorali nei ::111ziriti.-ata dallo stesso Hilfcrding. La diversi Stati e nei Comuni, l'introduziorisoluzione Stockcr, per la sinistra, di e- ne delle otto ore di lavoro, ecc. L'addesplicita adesione alla Terza Internaziona- bito di « wilsonismo >, e « intesismo >, dei le. r:iccol e r r4 voti contro 169. Quella quali sarebbero tocchi gli indipendenti, d~I Comitato Centrale e della Commis- viene loro fatto contemporaneamente dai ilOne cli controllo infine, di adesione ai compagni comunisti e dai reazionari di principi della Terza foternazionale. ma Germania, ed è destituito da ogni fondacon la riserva di cercare un'intesa coi mento. Dopo di ciò. il memoriale dice: partit; usc:ti dalla :=:econda e non ancora « Si crede proprio sul serio che i 5 milio- ;i.dcrcnli alla Terza J ntcrnazionalc, venne ni di proletari che hanno volato ultimavotai 1. coil 227 rnti contro 54. La forte mente per i socialisti indipendenti, ed il 111ag-g-iarnnzaottenuta dalla risoluzione milione di inscrttti al Partito avrebbero del Comitato Centrale la si dovette al concesso la loro fiducia ad un partito; fatto chc> su di essa riversarono i loro i cui dirigenti nei momenti critici della rnti molti delegati che avevano votato rivoluzione avessero tradito gli interesnrima per la risoluzione· Stoecker, com- si della classe operaia,.? Le persecuzioni pre<.o lo stesso relatore. Un emendamen- e le vittime dimostrano il contrario. to mtrodotlo all'ultimo momento e l'abi- Parlando della tattica. si fa osservare lità di Crispien condussero a tale risultato. I. 'adesione immediata alla Terza Internazionale - così mi disse Stoecker poco prima di partire per Mosca, e me lo confermarono Daumig e Koenen - fu respinta sopratutto per l'opposizione dei rappresentanti dei Sindacati, i quali temevano che l'adesione a Mosca significasse l'accettazione dei metodi sindacali della Russia soviettista. Questa presunta dipendenza fu sfruttata abilmente dai destri e dai centralisti. TI 15 dicembre 1919 il C. C. del P. I.. in esecuzione al mandato avuto dal Congresso di Lipsia. scriveva al C. C. a Mosca esponendo il suo punto di vista in merito all'adesione alla Terza Internazionale. .:-.'[osca rispondeva in data 5 febbraio 1920, ma la comunicazion1: non giungeva a Berlino che il 9 aprile 1920. per le difficoltà di trasmissione che tutti sanno. Del contenuto di quella risposta. come del successivo telegramma di Radeck i vostri lettori ne furòno già informati. Ora il C. C. ciel P. I. risponde con un lungo memoriale assai circostanziato cd in parte anche polemico. Si difende innanzitutto dall'accusa di avere « sabotato» la risoluzione di Lipsia, punto questo che fu sfruttato dalla stampa comunista della Germania contro gli indipendenti « a scopo demagogico nella ultima lotta elettorale ». La risposta di Mosca giunse infatti poco dopo il tentativo di dittatura militare della banda Kapp-Luttwitz, nella quale avventura il Partito era 11tato fortemente impegnato per lo sciopero generale, e la situazione, ai primi di aprile, non era ancora del tutto chiarita. V enne poi la campagna elettorale che prese tutta l'attività del Partito. Queste le ragioni che giustificano il ritardo nel dare una risposta a Mosca. L'asserzione del C. C. di Mosca che il pensiero della massa operaia nel partito inclipendente è tutt'affatto diverso da quello dei suoi dirigenti appartenenti al• l'ala destra ed al centro (nel Comitato vi è rappresentata anche la sinistra del Partito: Daumig, Stoecker, Koenen), la -1.uale ala destra e Cf"ntro accettano a p,role. la tattica rivoluzionaria, in pratica però ne sono avversari; tal; as~erzi 1ne -- dice il memoriale - presuppone che le centinaia di migliaia di opera~ inscritti al partito, cd i milioni nei Stndacat: si,1no così deboli e così scio-;:hi d:. lasr.iarsi menare per il naso da un gruppo di « opportunisti ,._ I compagni russi sanno che cio sa~ebbe la negazione della teoria marxista. Se in Russia non è possibile un ·azione rivoluzionaria condotta <ia un piccolo gruppo, in contrapposto al pensiero delle masse, tanto più difficile lo ~ ia ~ermania. Nei riguardi « degli opportunisti c!el centro :o, il memoriale ricorda che nella grande maggiorana.a sono compagni che hanno votato contro i crediti di guerra, hanno or~anizzato lo sciopero generale del gennaio 1918 per -far cessare !a guerche questa è inerente alla struttura economica ed alle condizioni politiche, così che i metodi adottali dai comunisti, erano forse necessari in Russia, non potrebbero essere applicati in Germania. Il partito indipendentè, che ha per programma la conquista del potere politico attraverso la dittatura del proletariato, accanto alla lotta parlamentare, si serve di tutti i mezzi extra- parlamentari. ed assegna a questi ultimi la lotta decisiva per la conquista del potere. Combatte il « putschismo" che i comunisti tedeschi esercitarono sotto l'influenza della rivoluzione bolscevica. e contro il parere di alcuni fra gli stessi capi comunisti cli Germania. La mancata istituzione di una « guardia rossa ,. e di un « armata rossa,. non è dovuta ad ipocrisia nè a viltà. Il memoriale dice che ciò può essere fatto solo dopo la conquista del potere. D'altra parte non bisogna dimenticare che la camarilla militare sta in agguato per attuare la sua politica di provocazione. Sulla questione agraria, i metodi che il Comitato di Mosca raccomanda al proletariato rivoluzionario della Germania fanno stupire i compilatori del memoriale. « Dire ai piccoli proprietari di terra che i,I proletariato, dopo la conquista del potere, migliorerà le loro condizioni cspro priando i grossi latifondisti, cedendo ai primi la terra e liberandoli dai debiti, questo significa abbandonare tutta la nostra concezione marxista, secondo la quale tutta la grande proprietà dev'essere socializzata». Il lungo memoriale conclude augurandosi che la commissione partita per Mosca ottenga come risultato la creazione di un fronte internazionale del proletariato rivoluzionario. • • • I quattro « negoziatori ,. degli indipendenti partiti per Mosca, rappresentano l'ala sinistra (Dauming e Stoecker) ed il centro (Crispien e Dittmann). Degli ultimi due, il Crispien poggia verso destra, mentre il Dittmann va piuttosto a sinistra. Il partito non ha discussa, o per meglio dire ridiscussa la questione della adesione alla Terza Internazionale. Dal Congresso di Lipsia ad oggi non sono trascorsi che sette mesi, è vero; ma le condizioni politiche di questi ultimi mesi furono tali che anche questa questione meritava un ulteriore esame. Il Congresso straordinario di Berlino (2-6 marzo 1920) fu principalmente tenuto per la preparazione elettorale, oltre alla revisione. del programma di Erfurt. La risposta d1 Mosca non trovò posto nella Freheit che dopo le elezjoni del 6 giugno scorso; e fu conosciuta in maggio perchè la stamparono i comunisti. Posto che a Mosca venga accettata la tesi che è di competenza delle singoli sezioni di stabilire la loro tattica in ordine alla politica del loro Paese, e inoltre di escludere dal Partito quei compagni che agiscono contro tali direttive. quelle della Terza

11ncrnazio11a1c -, intende, allora l'ad\'StG ne a Mosca n-rrà accettata anche dalla grande maggioranza degli indipendenti E con l'adesione alla Terza Internaziona le si escluderanno automaticamente i dc stri, come Kaut~k). i quali non accettano la dittatura ciel prolet triato oltre a com battere la ri,·olnzioi e russa. Reduc~, operai, domenica tu ·ti ~ a com1z10 Domandate finsd'ogngiuerra;mni3tcioamplegtaiustizaiallevittimdeallaguerra Con la esclusionL dc; dcstn sara po~- Il significato ,ibik u11:1intesa fra indi 11endcnti e comu- r duci vrolt'fal'i son chwmati nisti. La fus,one non è possibile, ne è per :omcnica JJ/'OSsimu a raccogllr::rsi inor:,. ,·olura neanche dai comunisti. La possibilit,ì cli un lavoro ,li comune intesa ,;iene (!Ì lavoratori emigrati, al. parfra comnni,ti e indipendenti si è già vista t to socialista, f)er f)rOf)ugnare tre condk poclH· seduce del Reichstag fra h se SL'lìli, ici e nobi 1i: libetà ai JJOPOli ~inistra cieg-li indipendenti ed , comuni- 'J•'J/Fessi elci! militarismo sabaudo; ~t;, \ui!'uriamo che ciò sia presto un , 17ì'IL/fo ai e,undannati di ~uerra; ia•to compiuto ·iustizh• ai genitori, alfr vedn,·e, a~li Oesta di officia li... g:iornali d1 Li 11 (A11st.-iai an111111cia110: Domenica dopo pranzo, w1 uiiiciale it - li':tm, maltrattò con 1·ie di fatto 1111tra,m•iert di Li11z. Ad 1111crocicchio della ci/((1 i! craml'iere cond•1t,ore a1·cva voluto e1•ilare, ~razic a.!.<. sua abilifu, lo scontro tra 1111 u11/0111oùi!es01•raccarico di soldati e di ufficiali italiani, andarue a tutta corsa, e la ~ua carrozza tramviaria. L'automobile lutla- . ,ia. dopo il felice risultalo della manovra del conduttore, si fermò per rincorrere subito la carrozza lramvìaria e sopraggiungerla alla vrima fermata, dove un ufficiale it i- 'iano scese clall'automobile prese alla !{ola ti comduttore e lo schi3ffeggiò. Il tramvierc. liii uomo vecchio e pacifico, fu cosi sorpreso e costernato dell'ag(!ressione, che neanche /Jenso a difmdersi. I presenti ed i passanti difesero il po1•ero tramviere. ma furono messi iu fuga dai so/Mli rd ufficiali, scesi da/l'automobile. « Secondo il Linzer Tazbl~tt. altri uìliclal! italiani devono aver assali/o il malcapitato condwtore e colpito colle fruste». Pur 11011TJotendo controllare la notizia vubblicata dai giomali austriaci, colraggra. 1•ante del particolare dtato dal Linzer Taghlatt. 11011possiamo escludere che qualche cosa di vero esista di questa vile aggresc;ione del militari mo !;a/lonato, dobbiamo aggiungere italiano, ma purtroppo uguale in lutti i paesi. Cosa fanno ancora !!li ufficiali italiani In Austria ? E' cosi che si realizza la Ubertà dei vopo/i e. .. la vace dell'o110revolt> Tiburzi? Il saluto A Verona è accaduro che 1111 soldato. passando per la strada, non ha viste, un ge.1e_ raie e TI-Onl'ha salutato. Da qui la prigione. Un compagno nostro ha trascritto l'ordine del giorno del Comando di Brigata che noi riportiamo. Omtai la questione del saluto dlvema u- !ll questione ... interessamre. Anche chi non vede o non scorge urt uii•oiale deve salutare. I superiori hanno sempre ra~one l':pcciaL mente qua111.dohanno torto. Comando di Brigata di Artlgllerla di Corvo <l'annata - Ufficio Ordinario. · ~- 1824 di Prot. Verona, U 25 giugnu. Oggetto: Punizione soldato Moreiti Antonio della V Compagnia SusSistenza. Alla Direzione di Commissariato d; Verona. \lalèndomi della fa!coltà concessami dai paragrafo 691 del Regolamento di disciplina infliggo giorni 5 (cinque) di P. S. al sotdatO Moretti Antonio attendente di un ufficiale dellai V Compagnia di Sussistenza pel seguente motivo: Non adempiva all'obbligo del saluto ver. so un ufficiale generale. Prego disporre .in conseguf,ll?la facwùomi \\'ere ::issicurazione. Il Brigadiere Generale Comandante: G. Di Marsciano. L'assictrrazione è venuta? ... E' stato im- ~Jrigi01iato il Mvretti mentre a Verona e nel Vet1eto passeg;!iano ta.nti ricchi ladri delle Terre liberate!.. Sl, vero? La patria è salvai I delitdtiellbaorgheusniagherese Padre e due fiqll sepolti vivi! li giornale « Abeosi Magyar Ujsag » :rnnuncia che a Nagyvajor Puszta, in Ungheria, il possidente Giacomo Gessen :u arrestato insieme al figlio e alla •1glia. Quindi tutti e tre furono costretti a sc0 - ~·arsi la fossa e seppelliti vivi. Tale Frie- \.:k. impiegato del Gessen. denni,ziò ·I mi,fatto alle autorità. I tre corpi furonu ..:sumati e la commissione ,nedica consta- 'Ò che la morte era avvenuta per asfis- ,-ia. I\ fatto però non finisce qui. li dellunciatore Friedek si tenne nascosto finchè potè. ma fu scoperto d:i un ufficò;ik dei bianchi e massacrato. l I gc,vcrno . un- ~hcrese 110:1ha finora smentito la not1z1a Tanto si può leg~.:re nel « Seco_lo • dc! 1g luglio corr. Ed è tutto ,lire' Gli opera, aprano gli occhi! Mat-io Accomasso La sezione socialista italiana di nurimtrnd ci à dato notizie del comrr1r:110 ,,tario Accomasso anco_ra n.ttei!v.!o nelle prigioni di Nor!mt!cr_ga ·1•:i,i rPpul:blica socia/ wmtal1 w·a :'edesca. U: /ii,e-a· iouc '-l f_'fìJiTO"-Sllna, li rmi11mulo la su.1 piri 1 11 29 ar;osto 1,. , •• r:iz!f ha accetfr•to c{i recar~1. ap- ., .. 1, , I·1,ero rt Dortm 1zw1, do\'e i com- 1 ,,. I. r t I I L1 • r, _-_,.: ~!i fJ/'(parano 1 w, trat()ma ace ,,r.:,iienza. A , e1 ,e!{lZirato il 1;0., tro sa/11to e la 1,çe. n r assirurlr:-ilJti 'elfo n•,<;/r 1 .'(;.'i,/ trietcì. 1,1fwd dei caduti. Ou~_,fu seconda maniiestazione ge- "erale com·oca{r, dalla Lega pro etaia .:;en·e fJiù a rnisurare fo forza di fe(l/i((ì di tutta la 111c1...,;::.11 dei reduci miR, ali nella Sl'izze1 d, che a la posif;Ufà di reafizzrtre gli scopi an11unfuti. Tale possibWtà è dderrninata alla l'Olontcì e dalle forze di tutto il 1roll'tarùtlo italiano, guidato dal partito scoialista, posti immediatamente li fronte alla et sse dei Possidenti ed Li 1wrlitt del mili/urismo. Noi si con1ribuisce :ndircttamente. La massa dei reduci emigrati potrd cUmostrare in quanta parte e fino a 1ual punto è persuasa delle idee rinno1·utrici del vro!etariato organizzato e socialista; se il cuor suo freme con noi del sentimento della giustizia operaia antimilitarista, antipatriottica, itnfiborghese. Colla manifestazione di domenica vedremo chi sono i reduci che, oltre al corpo, cìnno asservito al wverno, ai ricchi patriotti, al, nazionalismo, anche il cervello ed il cuore; chi sono i reduci che restano amici 1n umiliazione dei cavalieri, degli afiaristi, dei capiTTWstri, dei consoli: cariatidi di quell'ordine sociale italiano, che oggi à a sua grottesca eswessio11e il Politico più imbroglione degli annali parlamentari: Gio,·anni Giolitti. Questo, secondo noi,. il vero significato della manifestazione di domenica. I UOM:IZI . GALLO. I redu('i <li S. Callo insieme a wtto il '.Jrolctaiiato è invitato ali ...:omizio .:l:!c avrà luogo domenica al Fercinhaus. all:e o.re 2. Lavoratori, intervenire in massa. La sezi011,9prqetari11. LOSANNA. comtzJO dei reduci a Losanna è :onvocato per domenica mattina, oratoTe iI compagno Luigi Rainoni. lndi- ::azioni più preé:i e si troveranno nel volantino pubblicato dalla locale se- :;;ionc roou.:i. GINEVRA. \n.:lt~ ,1 Gin~vra sarà seguì1-.1l,, parola d'ordine del Comitato centrale della 110 tra Lega. Oratore il c.:omPai::110 segretario del partito sr>c:ialista. SCfArFtJSA. 1 reduci di cIarrusa ·,i nrt!parano ad elevare la loro vib,·ata r,rotcstc1 contro tutte le guerre, contro le ingiustizie fatte alle vedove ed agli orfani dei caduti, per rottenimento dell'amnistia genera-le. Oratore il comnagno Gay. VEVEY. Roduci ope.rai, intervenite compatti al comizio che avrà luogo dome11icc1 mattina, contro le guerre, per l'amnistia, per la giustizia agli o,rfa11i ed alle vedove. Oratore ~I compagno Maulino di Losanna. Lavoratori, accor,rete numerosi. La Le1.m pro!Ptarin. ZURIGO. Tutti gli operai sono c~rtes0111ente invitati al comi'l,iO reduci, che avrà !uogo drm1enica mattina. 25 corr., secondo le indica~doni che saranno date in apposito manifesto. Pa,t~lerà il compagno /\ rmuzzi. C'ontiamo <sull'inten·emo in m,1-;sa. \VINTERTflUR. All',,ra in cui scriviamo d mancano : otizic in 111crito alla preparazione dr.:l u, 11;1.iorii Wintcrthur. Vogliamo sperare clic an~he -:odc'-ti rcdt1ci fai'~nno il lnro dovere. f3ASILE,\. Il comitato di questa sezione redud vuc,1spera ·e .:he domenica prossima mttu il prolct:•riato cosciente di Basi- !,x1 acrnrr.;rà :~Ila nostra manifestazior.c ùi p;-olcsta. OratQre il co:r,pa- '.(11O carissi1110Mognato. Tutti zii comizio. compagni! U C'ERNA. '\nciJL' i pi oletariato italiat10 di Lu- ·c:-11<1 si r:u11ir[: domenica prossima i;1to--1• . i rl•dud. alle \·edm~ e,.: ·1 BibliotecaGino Bianco !.~en,LlJn eI catlnti in guerra, ,1 far scn'.ir~ b sua \ Ol:t... di protes;ta con- ;o il pericolo di nuove guerre. Wi\.TTWILL. I reduci si riuniranno domenica prossima per elevare la loro protesta \'Umente contro le minacce di nuove guerre e contro I' ingiustizie che si compiono a dnno delle \"dove e tlcg,:i orfani cli guL-rr•. Oratore Taron'. Operai, intervenite in mas a. Unbecer,ohenonra!iona La Lc,;a Pro 1etaria 1::.c1:ionc di GineH,1) rende roto qu,HJto SC',{uec'rca l'a teg,.11~men_ to dell'e., .:omp:v,:-110Bon.irdelli Umberto: E111rato i11 questa Sezione fin dalla :sua istituzione, diede a dimostrare di Lssere 110. mo di . .. fede wd/a nostra causa. Fu nromotore della festa campestre che si sta orga. nizzando e (f11i11dvi residente della Commissio,w. rondolfo fino a metà il suo mandalo co/l'lnte11z;o11edi creare una situazione critica nella nostra ,Sezione, ci inviò una lettera domandando le dimissioni per ragioni i11disr11tib1/i. Inoltre fece attiva pro/Jaganda fra i compagni fino a indurli a dimissionarr. La Sezione, riunita in assemblea generale, cnmvn•so che il llonardcl/i 11011era fra noi che per fare de({'oscruzionismo, votava il w•- rwente ordine del giorno: • L'asscmblra della Le1ta Proletaria dd1'11 lu:;lio 1920. visto l'atteg:;iamenro vile e deleterio dell'ex compai.,'ìlo Bonardelli UmlJerto, :idclitQ at <lisprezzo di tutti t.ali mes- $Cri. approva la pubblicazione su giornali provinciali di Torino pcrchè sia conosciuta dai compagni di colà quale opera siano andati facendo fra noi». I-a avpello a tutte le Sezioni affinchè rw orenda110 nota e dovunque si prP.senti venga senz'altro scacdato. Il bel tomo dice che i membri del Comitato son? dei « camorristi•· Venga lui, il Bon:J.rdelli, a TJres"ntarci la ricevuta delle lire .JO che era incaricato di inviare aa'lstituto Nazionale dei ciechi a Torino. Perchè invitato piu volle a venirr a esporre le sue ragioni in assemblea. si è sempre rifiutato ? Per ora basta. p. la Le!fa Proletaria (Sezio,w di Ginevra) G. GENTILE. Mutilati C'è ancora l'ombra di uno spettro na"C• nelli occhi vostri, fratelli stroncati, c'è un s:lenzio di tetro cimitero nei vostri occhi profondi e sconsolati. Giovinezza straziata sul sentiero lumi.nm:o àel sogno I Mutilati corpi <li adolescenti in manto nero di tetra amaritudine ammantati! Sinistro ancora si percuote il rombo inplacabile. Ancora il fiotto rosso del vostro sangue orridamente scorr-eNel cielo è. una caligine di piombo, che a quando a quando si tinge d'un rosso rivèrbero d'insanguinate forre. ROSSO ALENTRIDE Uno scandalo Camorra governativa ! .\iic pre,,sion, della Lega proletaria. alle interrog-az.10m dei compagni deputati, 1i ~u,·crno ha sempre rifiutato di calcolare di pagai e gli assegni di guerra a1 rc:ciu.: ul alle vcdov·: nostre in valuta o\·izzicra. 1 11:inistn se ne sono scusati col do, ere b!J,~hcse di difendere l'erario dello stato da I uovi aggravi derivanti dal la perdita del c;imliio. I a tanto accade c11 ~ numerosi gc.:nitori c vedo\ e di guerra 1!un hanno riscosso lin oggi dopo tre o quattro anni un solo quattrinello stille.: loro pensioni, e noi non mancammo di denunciare lo sconcio ai con 1oli ed altri organi del go,·erno. Qua,, do 1,oi a qu~ knna di queste ,·ittime. a bell'agio di lor signori, è dato finalmente ascolto, ~i liquida la pensione secondo i! cambio del giorno, e non :,ccondo i cambi degli anni precedenti. defraudandola cosi in 1,1ani,·ra vergogno~a. $icch<'. ~e la pc 1. ,i.oni<: r!t una madre è. col caro 1 ivere. di lire iloo, essa riceve l'equivalente approssimativo in valuta svizzera, ai cambie., di qucs1: ultimi templ, rii franchi 250 ,, 260 o .!'."'i· Sl in,·ccc la pcm;iune cosi co•nc nel diritto delle vittiml·. fos~~ st, ,.:, .,nno pr•· anno pagat? .. al cam bio di due, di tre e di quattro anni fa 150 u 52 per cs:nto). l'e4ui,·alcntc in Ya Iuta s,iZ7cra sarebbe dai franchi 350 ai 450. La pcnLta di 1111 cenlim1io <li iranch' per an,1fl, ];, qtnk nell'insieme del tempo di di1·itto ,ti!;. pc.:nsione, secondo i ca,i, ammonta a tre o quattroct.nto franchi, e tutta aclclossata .dle povcr\! vedoYe. ai genitori ed agli orfani dei caduti che sono della povera gente lavoratrice. [l ,oln 'Tso1on~·· ·1e dl'l non ,,n cuuto re~olarl' pagamento anno J)l'r anno 0 il ;,-rJYerno o. pt·r es~o. ! ~ua htffocrazia ci, i't e miliwn Pcrchè dt e ,lunque ;of frirne la massa delle vittirr.e della guerra lei nati ottismo cap:taVi,ticu? [I go1·1;rnu d.:ruba queste ,·ittime 11tnP rncrL', rurnpienrlo una sfacciata camorra. Ed è tempo <li rip:i.raic la gra, e 111,.,rius1;_ zia, che de, 'c·,,cre encrgici.meutc combat tma <lai com•,,,~r i d'Italia. 1 quali. com< il Pliati. s'interessano alla questione. i socialisti di Bienne sta assemble,a 11011 fosse da fare ~<t .q11e.- stione di partito perchè tutti i presenti SOno degli italiani. cox.tt.:ro la :razzapsglia dei eavaliel"i La colonia. colle gambe all'aria - Noi s:amo internazi01talisti, gridano iD coro i nos..ri compagni; non siamo nè ita,. liani, nè fra"cesi, nè te<leschi, siamo interniiz:o• alisti. ,, ca\. JJon ,dii, ..:1,1.i.lio sa ...or,;e t 11us.ito i. 111;mp1r~iJc ~,,cwu:ie con u .. m...zzo nul1om,ino tondo tundc,, :,;1pr~e 1a !.,riga di com·ovarc, in qualità ili presidente, la co,011 a Ha ,.11.1adz bt;;1me i;er iar da lw decidere sulla nomina dì un comitato di a,;,_ sisrenza, in sostituzione di quello che funzionò dura,ntc la guerra; e sulla sua neces. sità o meno. La riunione precedente fatta inter 110s, fra quattro industrialotti e quattro scimuniti 1eccap1edi dei p3Jdrani. fu un fiasco completo. ()ue~ta , olta i comp~.;ni ddla sczioue .,,o_ eialista avel'a:io decisu d intcr, .:iure: a J. r111tùon..: per dimos,rare a s ~.Jor• Po , ~I.i e compagnra che non la è così facile aggiustarsi le UO\ a nel panierino, In barba alla massa lavoratrice. La sala della riunione presentava a co1PO u'oxhio la piìt ne ta diVisione di classe: da una µarte gli operai, I socialisti: dall'altra i padroni. commer - ci'3."l<i i c:a\'a 1:,!r: e :s:mili puntelli della g-rnnde Italia capitalista e impcrialisva. Nella elezione del presidente dell'assemblea i borghesi subirono uno scacco. Parecchie voci chiama'llo alla presidenza il compa'f;l10 Annoni. il quale li' è ele, to co,1 oti 25 <:oniro 19. Prer.de senz'altro la parola il signor Porinelli, che in 1!11 italiano molto zoppicante per un cavalier della corona d'Italia, spie- '{a ai presen:i la necessità del Comitato di assistenza e della ~ua r.i.nnovaziooe, la gestione del piccolo iondo essendo stata momentaneamente afiidata al Fascio dei reduci. li sig,nor Gallo, d.. llJ1 C-Om!Th:;rciantc eh<: sa iac bene i suoi afian, pienotto e rubicondo, tenta di far mostra di spirito mo. d~rno, sastemendo che !:i.sognasse dare ~d comitato m1 altro '!tome che quello d'assistenza:, chè ai giorni nostri la carità, sia pure sotto il nome di assistenza, non risp011de pitl ana dignità umana e alle necessità sociali. Vorrebbe però ... che il compito del comitato fosse attribuito aTia Fe.. derazlone delle società ftaliane di Bienne. talchè, come si vede, il commerciante Q1L lo non fa che una questione di parole e mon di sostanzia. Fatta daql'a<Pl)Osftocomitato o da!J.a Fe<lerazione. la carità pelosa resta sempre e. se non è zuwa, è pan bagnato. Orl.0!ndo, un buon omo, ma un IPO' pieno di sè, difende calorosamoote la necessità dell'assistenza fra gli emigrati, ver la quale vorrebbe che si fondaissc un'3!PPO<Sitaassocl:azlone onde dare all'assistenza una l>ase più <:icura. li presidente, compagno Armoni. non dà all'assistenza filantropica che pochissima importanza. Accenna al fatto che alcun tempo 6a. malgrado l'esistenza del comitato, fu lasciato morire nella pili squallida miseria l'operalo Poretti. per il quale solo i klivora-.. tori sovversivi t6lltarono dl organizzare un aòuto e lo avrebbero seriam.ente sollevato dal triste stato. ~e la sua morte '110n fosse rapidamente soppravvenuta. Tn <nrri modo - se la ma1tl!'ioranza del presenti credesse OPP(Jr1:1111t'0ener in vih f1 crm,it.af-0 di a<:sìsteTiza. la sua compo<:i"?-ion<d>ovrehh',es<:ere afi;rl~ta 10 uomini c1en1 cln<:,e favora'tricc. Orlaado ci tiene a comunicare che anche tul si ~eci' al ca<p<1zzaledel Porctti. offrei1à0Rli il suo aiuto. che i1 malato rifiutc'i di1r11itos2rnente. Un iJn,terYe11uto, di cui non ricordi.amo il nome, ia una pregiudiziale alla nomi!n<adel nuovo comitato tenGente a sapere con precisione i conti del comitato rmunciatario. Il cavalier Porinelli iasffenna che in cassa ,i .: una rimanenza di l O franchi; rn'd, questo non vuol dire dare i conti, per i quali dev'essere chiaramente dimostrato come fu_ rono spesi i soldi affidati al vecchio comitato. Risponde ,per tutti i borghesi arricchitisi. il ramoso capomastro Coluri (l'amico dei re-:h1ci e dei ... crumiri), U qua.le si rifiuta di da:e all'assemblea i conii richiesti. avendolt gi.l esposti. chi sa come. nella .prece<lente magra riunione a cui erruno intervenuti pochi comp1ri del Coluri stesso. :,.'oi registriamo questa mezza iuga <lei capocc:a dorati della colonia di Bienne, una iuga... contabile vergognosa, perchè a<l un 'asso.:mbl-:::i riun,ta apposta per prendere atto dello scioglimento del vecchio Comitato e per t>leggerne il uuovo non SI poteva, con la facoltà dell'impresatrio Coluri riliu~ ba!re la visione 1e.i conti dettagliati e precisi. Cniu~u QU..:!>Lv mc.tuellW, Jllltrl<>(jWSCOIIO altri owrai e borghesi, gli uni co1mo il Comitato d'asSiStenza, glJ alm 1acenoo uu in- ~alata della lJan!e, della mutua, della itlantrupia. e na cE se;;w.,o. U<!<:IIUlll Il S:\JllSCIL!>v ULt, '1!>!><.:11101..;.i, p_.rt,. tt ::,..:i;rc,.ino -.,1 i,.,r1.,.t0, , --iluto .1 J.>• ...:iL"eper t'<,rga.JUZl.!lJÙJl<; C.:<;1 l'<.. UllCl proh.:tan. PollCllUU ,a 4u.;::,,_1;1.J,;_!Ja \ lSUa.l.,; ::,oc1alist.a, ~os,ic:,c <.hc :,;I: c,per.u :,o.. do~onu prestar - si ,ti _._mo;;oddl,, c,mta org.i..1izzau d,11 ~r11pp 1.;UJ;;,•c!), J.;U l Qliail c~sa I.e Ull i,h,L:- zo a COJISer,,arc Lula c.-,rta .oro U11'U\.?uZa nella pov~ra gente. L'opera\O ch1.. non vuoi trt,v.1.~i un .,1orr, .. in piena misc:na ~ senza aiuto, nclll ha che d'orga1.izzarsl. La orgamz... zazitne ~iuJaca1~ .•\IZZeta, olt1e alla difesa d~~h intcres~i e.e.li operaio com1.. :sJfa_ riato, gli assicura un sussidio in caso di malattia un sussidio 1>er la <lisoccu,pazione, un sussidio per rappresaglia, ecc. Il principio che sta a base dell'org.amzzazione sindacale è quello della solidarietà vroleta. ria, eppcrciò l'aiuto che l'operaio riceve clai o;inda.cato non è un aiuto occasionale. <leterminato ua1 hùo. cuort; degli c,iicrcnti; ,ua un a·u,u tl afri//u, Jirit:o eh~ s1 a~quista appunte, co,1 ad-.:s1one all'organizzazione. Gli operai di Bienne oa hanno bisogno di nesc;un comitatu di ass1,!ènza che serva ai s1- ;:nori hor;{hc'-i e t·av:i''crl come Porinelli, Ga.l:o, CoJ11r"e co11sort·. i quJ.li non avranno mai biso({no dell' elemo~ina a-!trui; ma necessitano solo di una iorte on.:anizzazione di n:. ~l;ere. colla quale potrallno miglicrare •e !ero t:0r.dizi<r.1i e dik'tldersi da!!.., miserie estreme. Esorta gli operai rrcsenti a YOtare co11,ro la formazione del O:,mitato. I.Jellapace: - ~e non siete ni.: iraliaru, ne: 1rances1, 1i: tedeschi, non siete proletari. ()uesta boutade pro,oca le più sonore risate generali ed urti degli oper,au. - Taci, 1moecille, imboscato! - gli si zr,da cJa ognJ parte. Una voce: - 1 u ci t11.:n1tanto ad e~n ltaU/JJ/10, ma l'Italia non ti dà il pane per vivere in p,i.tria! ( Si applaude lungamente). Al!,ne I c<>mpagm .!.JCia.~,t, cons-.::;-u;;:aueme-.,e a1 , oro wutrario aJ Com1t... t0, abbandonano la sala compatti, lasciando chiaechierare i pochi borghesotti arricchitisi duOr'a ..do rit:cne oppor 111ro di rispondere, che !e crganiz:i:az·o,l! ~ono... una -. be·:a e<,s~, :1 ,, 1n h !tzionano. seconJo 1·1i tan- r:rn,-: la gut;rra. 1-..,r ,1cimo nc,1 ve,iù.;mo domandan: .ai l>i- lo bene. Chiusa i ~:sc11s,1cr.c si proceae al.a q;. , •zi,,ne. L1 ;iropos a 1a.. ,,r1..vole al Com·t:1t" Otf,!1 l :2 VOti COTitro ]8 CO"trari, I_v aste•Jsion: sono :numcr0<;i.o;sime. Il risultato del voto è dmuto ana confusione creatasi <l1;-ao1tc ',i vot •zionc Dopo di allora non t· pii• possihile di~utere :-o:i c::ilm,!. C:i doYrebhc procedere alla nomina del nuo\'o romitato e il presiden'e prel!'a i CO'!J"":l~r' d' ~s•ep.,~r<;iclal1'elezi<Y1e. conseQ'uentemerte ~I vnf0 rhto co•1tro la fo~mazion" dPl C,,,~itato. L'invito dell'Anl·0n; cu<;r-ifn ,,., ,..,.1·~,.. ·,.. Ve,cf.i"r,,o tt'rl r ...-l.1. , ce... per modo cl; dir". un certo DeTT<>;p;,ce. al;it-:irs; come u"' m0 'to e wdarP <'1,,, hl one_ .,, vr, -....1\ .ucri d1 bienne, i:,erche dura11,e la guerra non ~ì pensò mai, a quantO ci consta, ili rinr,o~are il Corrùtato d'assistenza, allora che \ 1 erano vagoni <li riso, d.t pasta, di le6wni Ja distribuire alle iamiglie dei rich,amc1ii e quL1di la possibilità di farsi Wl a::1ilc nuovo p._.- quelli che ... sapevano ag_ ,:-iust:1rsi le ova nel panieri i o; oggi che tutto ~ volii.izz.ato s' incom<-da tutta la colon.la a cui non si dànno i conti, ma dalla quale ,i p; etende che c.;, a se è bene o no, che .'11 Cr.1,,tato d assf~ttnza corHin:i: a f rre .. il propri'> e ,;;,,r..., ():iesh è tml pagliacçiata. e di .,,1. 1,c,- u; oneste. ~ccc.,ido la morale borghc: ;i-! L' lnternazio11ale opportul')ista e I' lnterr]azionale comu11ista <LORENZO VANINI) li ç;,i>.tal!~mo :,1 i.,~c,, .. l! r~1.imt t~rg-hcse n::rru. Le masse operaie scrtcr.do dalle oiiicl1 • invudonl} 1-! piazze L s'ap;>r,,sta.:o a ;nmpic:r..: la Iure; missione stor.ca. L• sc~ie.i, di e,asse s· JL<;Q;rc;.p:m_ nel )rocco;.so di questa Jis;{rc;razid:'.s: appariscono di:1 i.:nimeni speci.:L che concreta,;o 1 prossima scomparsa del capitalismo. La danza capricciosa del credito pubblico è il sintomo della malattia tkllo Srato bGrghese. l cambiamenti bruschi di ra])!>Orti di classe all'interino del paese, le sorprese successive nelle rela,zil)ni esteriori <le.i paesi capitalisti, il marasma economico generale, la paura dei capita-Us!J d ingaggiare quattrini nelle inlprcsc di lunga sca.clenza, la iollia selvaggia degli SPecul:itori fa,yolosamenie moltiplicati che cercano fortune colossali in un giorno di roYina C0111J)leta_ I.: orgie sfarzose dei ricchi che consumano i beni ac.cumulati per non b. ciarli cadere nelle mani dei !aivoratoe le crociate pestilenziali di nuovi uomini d'aiìari. questi ..: molti ,.lrri fenomeni. che ~1 rattaccano alla. vita economica generale, sono :srnwmi ili cattivo augurio per l'or,dine (?) cap1talistico. o·a1tra _parte. la disgre<6az1one dei ,nttiti i:,ol;tici borghesi, i loro 1aggruppamemi, sc1s.. sio,ti e i;;,,1oni, tendono a riuscire ad una stabn1tà del sisten,a cb coalizione. Le c,assi dominanti. che sl separano i1 iliifer~nti cnc ...11•; n, a!i 1Pe~ <l~llc Q'Ues,1cnl ùl 1,roìitto irm.;eJi:itc o di pe,sone, si uni ~e,vt.t davan,. a! pc:ncolo che presenta h rivoH,..,.c.i:c so s.!le. Qu....st fenomeru di JisgH..,:~;;i.,111..e. d I ?.~rur,pamento IOCWIIO 1nc1Je par!ln <:OCialistL La linea dJ demarcaz1om.: nei partito sociaUsta che sepa,eri! g-ii elementi sani e pro!ei.art dagii agenti ideologici della bor- !{hesia, il pro~imo avnintirc cc la mostrerà. ì'\eUa lnrghesia il seg-110 che marca l'attività delle proprie forze politiche è la cenlralizza!?Jone - p0riezionamento della controrivoluzione. - Guardate la nuova oriemta7.ione « social-riionnisla » della stam,p.a borghese di tutti i paesi capitalisti! ono quelle irasi l('esuitiche che si sentono nei iracassi parlamentari, che esplodono al 11Ù11imo pericolo di imo sciopero operaio, si na~coJ1dc la rabbia della reazione che rom.. re a t111t.::le ore Je medesime leggi borghesi, se queste legisi non riescono ~ impedire eiiicacement" la rinascenza ril,oluzionaria delle masse operaie. Ma e'.: u11 altro fenomeno qul!sco qtù d1 ordine niternazionaie. che compk:ta i sintoni della ca.itcre.na ù' cui soffr~ il capitaUsmu. l:' I.a parte che si attribuisce questo cadaiverc ambulantt:;, che chiamiamo comuucmenrc la ~econda Internazionale socialista. $ono ìe protese s,nisurats:: di questi uomi1.. J; ;;,1sta irolla. di sociaii.sti di pasta frf\ila. ac d<,po aver soste1rnto attivamente l,1 zuerra impcn,,listic.1 dura:nte lung-hi a~111i.~; mcrton<J oi;~i a nmorchio cli questo n.:ro dreadno11::-t, cont1onvol11ziu11ar:0 .:h, .,. <.ì11ama ::,oc1età delle Naziom. "empr., fuleli .. .n- mt•_deltà dei princi;J1: i socia·l.isti di Sua Maestà hanno risuscitato il caicl:1r•e1e cie' 1a ::--econ<la lnternnionalt, che si (' ~11i<:idatnil 4 ag:osto 1914. ••• La ::,cx:on<lal!ller,1a1:ionalc so.;1alista, qut:- sto c:1dal\-.;1-.: mun.i10 ù'nn motore moderno ili clcttricità wilsoniana. ,ncoraggiaro da.Ila réclame che la stampa horghese gli ia, sinmlan<lo il .hibbio, t riuscito per la seconda volt.,, a riunire a•rtomo a lui tutti I ciarlatani Ji fiere e non meno curiosi tutti ip1ecant1 d'amicizia per gti operai. • ~alvate mc dai miei arnie!, dai miei nemici mi guardo io ». dice un v,:;cchio proverbio. Noi vorremmo lasciare in ~ace la Seconda Jntemazio.. nale e i suoi devoti ix:llegrini, ma se essa non fa nulla di huono per l'avverure del movimento op~ai-0, essa è capace di fare molto male. Come t11rti i cadaveri in putrefazione. e sa lancia dei miasnù che disorg-a11izz~110le forze del proletariato. Lasciare i Thomas, i Scheidemann, i Wafl• dervelde, gli Henderson, i Bra'llting di tutti i paesi nel crimine del loro tradimento, nico. te di più comodo. Lasciare i Kautsky I Longuet, l Macdo.. naid arrostire nell olio deUa loro proj)ria impotenza teorica e pratica, questo non i cattivo, chè non si tratta per nulla <li persone che abbiano centuplicatamente tradito la causa del proletariato. Voi p0tete sbarazzarvi facilmente di quebll uomiru, voi p0tete sperare anche che un giorno molti di essi riconosceranno cavallerescamente d'aver iatlo falsa strada, e ritorneranno ai movimento rivoluzionario. r i:et.ro questi uomiru, ,·e 111esono degl, al tn ,•è tutta una band 1 :l'intellettuaìi borghesi e piccoli borghesi che iorgiano d<!I ~ 1 :!ce borghesi vestiti d1 ir.aseologia soci:aJist.a. Oggi piu che mai l'opportunismo dovrà 1:ssere considerato, non come un legame le.. 1tittir,u &l partito socialista, ma come wi nemico., come UJ1a corrente borghese che s'ini.ltra nel movimento operaio che paraliLZa la sua azione, che assassina il '>UO pensiern rivoluzionano, e che mette il veio 5ulle .-ue , adiose :prospettive. i tratta o di lasciare libero l(ioco alle correnti borghesi di favorizzarle in nome dell'unità operaia, di cedergli la stampa 0pera;a o bene riconoscerli come nefasti e respin~uii. L'av,erùre del movimento emancipaton, Jel proictariato mondiale, la riuscita proata e completa della rivoluzione proletaria, 1'<1vvemmcnto prossimo del comunismo Ji_ penderà essenzialmente dall'energia puspi_ cace che il proletariato spiegherà per liberarsi dali'influenza della corrente borghese. Rove~i.are il giogo dell'opportunismo, tagliare i ponti di unione spirituale colla borghesia, rifiutare di lasciarsi ipnotizzare dal- :c iilrure a doppia iaccia. ecc<> una delle prove preliminari alla vigilia della battaglia d~ cisiva_ e i governi capitalisti cercano coli tutti i mezzi di disorg.anizzare il movimento LPeraio, essi non riescono che raramente. mediocremc,nte e solamente momentaneamente. M~mre cllt: i « sociaJisu a due faccie » vale a dire gli opportnrusli, ingegnosi agct1ti delle correnti borghesi riescono frequentemente e ddle volte per lw1go tempo, perchè parlano ed agiscono sotto la maschera socialista, perchè una gran quamità di loro sono assolutamente sinceri. Ma inta'llto, quando si tratta di preparare le masse Operaie per condurre v1ttoriosamente alla ri. voluzione sociale, sarebbe criminale di lasciarle ,nelle grinfie della borghesia cosl efficacemente aiutata dai ~ocialisti 1mborglte.. sitl Aiutare gli operai nella lotta p.;r liberarsi dal giogo opportunista. tale è lo scopo di questo articolo. E Per meglio riescirc noi ci ~iorzeremo d! fare un'analisi storica e critica cli certL idee e tendell7.c della Seconda ~nternazionale socialista·. Questo è necessario per comprendere che la sua morte losca e pietosa non è stato un accidente nè una spiacevole sorpresa. ma un avvenimento al quale si doveva attendere e che la classe dominante ed i gove11ni capitalisti hanno ammirabilmente scontaito. (Co11tin11a). (Tra<lotco dal Phar da l:i. Te/a). Posta dell' "Avvenire., DEGERSHElM - L. T. - Le corrisponden,.e per 11 Bauarbeiter sono <la inviare direttamc11tc a QJella redazione. Per l' A vve11ire :nanua ~ ~c.mpre, senza molte raccoma:idazio;:i, cl•<., pubblicheremo. Nè i sindacati 1 è 1 ~ompag1ù pagano iiulla per la pubùlicaxione delle corrispondenze: l'A vvenire è il giornale della poyera ~ente organizzata e ocialista.

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