r ( . ' .. Ravenna, primi di novembre 1917. AJ la pioggia dirotta, fredda ,e greve ,che macerò la terra por n1òlti giorni, ecco seguire una breve sosta livida, imbronciata, minacciosa. . Il silenzio il silenzio che è in fondo ad ogni -cosa, sempre es.ce da dietro ai vec,chi PJ.Onurnenti, sorge da vie solitarie, da sagrati erbosi, .appare d'un tratto all'angolo ; umido di un vecchio palazzo, si sporge dalle annerite grondai-e tra le muffe di erbe funeree, si aduna a comizio invisibile nelle piazze· abbandonate, dai s.ensibili echi, si spar- . paglia leggero, invade, domina. Lontano, ad ·ogni tanto, si sente un rombo, il rombo del cannone~ ai ,confini violati: sordo, morto, si confonde col silenzio: ne sembra quasi una ,cupa risonanza. Eppure ,c'è un po' . di requie in quel silenzio, un filo di speranza in quella sosta, ,come nell'ammalato da lungo tempo una crisi subitianea. . Un gallo dal ,cortile richiama improvvisamente la mia attenzione ,con un suo chièchirichì. roco e rabbioso, mi fa un po' ridere internamente, e rido anche di -me· che sospendo ]e mie fac,c,enduole e m.i metto in ascolto. Un fiotto di ricordi di infanzia si fa strad,a nel mi'o cuore, aJloriehè tutte le umili cose e manifestazioni del1a natura (e primi gli animali dom•estici), .vi interes.sano, vi ,commuovon<;>, vi divertono: quando mio era un galletto france se, e di mia sorella la sua mogliettina bionda, e l'uno e l'altra noi amavamo di immenso amore. Un altro gallo risponde dal cortile vicino. La sua voce è più limpida, quasi petulante. Non c'è ,che dire: vi ha differenza d'espr-essione fra canto e canto •di gallo. · BibliotecaGinoBianco
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