- 225 - che occorreva mani enere a tutl i i costi l'unità sindacale, in ILalia. E' con q_uesli conce!Jti che il nostro parLiito dette l;au .. . ' torizzazione di ell!trare nel Comitato di IDropaganda co11fedcralc jn Francia ( 1926) al compagno Salvi e al solt o- :;criLto. Sciolto con allo antipatico dall'Esecutivo Con.<federale que-sLoComitato, il nostro Convegno di Marsiglia (1928) chiede,·a di integrare il C.D. con le diverse correnti politiche sindacali. L'esecutivo confederale vi acconsentiva i11 parte, chiamando (marzo 1928) il sottoscritto assieme all'ex co111pagnoSangiorgi a far parte _del Consiglio Direttivo. E fu proprio nella prima riuru<me che leggemmo ulla dichiarazione - pubblicata poi nell'Avanti! dell'8-4-t928 - nella quale si p110.testavacontro il fatto che la corre.11t c poliLica sindacale comunista non era sLata chiamata nél C.D.; e, fra le altrè cose, dopo aYere ribadito il concetto ò i mantenere l'unità sindacale in Italia e di allacciare relazioni con i gruppi esistenli (anche se diretti da comun-i- ~l i). inoltre si dichiarava che la nostra permanenza in seno al G.D. doYCYa essere siibordinata alla ratifica di Uli f'un1.;egno fra gli organizzati in Italia, se possibile, o almeno all'eslcro, da tenersi al più presto. Quesla nosl ra azione non ha a,·uLo forse successi apparenti, rna s~amo sicurissimi che essa ha .fallo breccia fra gli operai italiani, e forse questa è una delle più grandi preoccupazioni per le quali i~ C.D. Confederale non ha vo'luto accettare la proposta a·vanzata recentemente (ottobre 1930) di convocare gli operai italiani organizzati. La nostra azione in seno al C.iD. Confederale e sull'Avanti! è stata cli vivace critica e di battaglia, ma inspirata sempre dal senso della responsabilità e dell'interesse del proletariato . .Non abbiamo mancato di protestare ,contro lo scandaloso atteggiamento ·del signor Thomas, direttore del Bu.raau lnte1·national d-u Tmvail, (a mezzo milione . l'unno di franchi svizzeri), ne.i Tappo.1ti del tfascisrn.0, e 8
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==