Almanacco del Partito socialista italiano - 1931

- 214 - Pochi mesi dopo il Convegno di Marsiglia la vita del Partito, che aveva sempre proceduto, fino allora, tra la cordiali,tà e l'accordo più sincero e completo di tutti i compagni, comincio a essere offuscata dai prim_i tentativi «fusionisti». La Seconda Internazionale di Zurigo, constatando, come il Partito cosidetto Unitario vivacchiasse senza speranza di sviluppo, _aveva concepito il piano di arrivare a un'unità col nostro Partito, in cui questo avrebbe dovuto piegarsi di fronte alle esigenze dei riformisti, rinunciare al suo programma e alla sua tattica tradizionaff. Questa campagna per l'unità riformista - negazione di quell'unitit socialista che era stata l'aspirazione di tanti compagni - prese ben presto grandi sviluppi. I mezzi non mancavano alla Seconda Internazionale. Il partito Unitario italiano si butto alla disgregazione del movimento socialist~. Pietro Nenni, che già in passato aveva dimostrato apertamente la volontà di arrivare alla fusione con i riformisti, divenne facile strumento di ,disgregazione e di discordia in seno al Partito. Socialista nelle mani dei rifotmisti. I quali, con una subdola campagna di promesse e di illusioni, riuscirono a trarre dalla loro parte anche l'ex segretario del partito all'estero, l'avvocato Coccia e alcuni elementi della Federazione Svizzera. Il Partito reagi prontamente, ma la Direzione non dimostro, forse, l'energia necessaria. Fu cosi che per mesi e mesi, si trascino una polemica umiliante a base d'insulti e di diffamazioni contro il Partito e contro coloro che i-imanevano fedeli al suo p~ogramma. Mentre i « capi·» fiùgevano di restar nelle più alte sfere delle discussioni teoriche, mandavano avanti ingenui e incoscienti diffamatori, e certi dirigenti riformisti, vecchi d'anni e coperti di ingiuste glorie, non si peritavano di ricorrere a gesuitici mezzi e a bassi trucchi per mettere in cattiva luce i socialisti fedeli. .. I

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