" gono, i socialùemocraLici di<.:onoclic \·a LuLlobene 11elmigliore dei mondi possibile. La Spagna, caduto De RiYera nel febbraio 1930, e rn preda al caos. La monarchia è fradicia, ma le forze poli licl1c nuove non hanno nè l'energia nè la capacilà di affcn·are il polere. La dii la tura aperta, enza maschera, è il regime prevalente ormai in tuUa l'Europa meridionale e centro01·icntale. Portogallo, Italia, Jugoslavia, Albania, Bulgari::i, Polonia ,Finlandia, Stati Baltic.i, sono Yere e proprie dil1 a Iu1·e, spesso sanguinarie e feroci. Grecia. Romania, l:ngheria. pur conse_nando dei parlarnenLi per ride1·e, non sono da meno. / l,e antiche forme politiche con ~rYano anco1·,1 qualrhr Yalore soltanlo in alcuni piccoli stati: SYizze1·a. Belgio. Olanda, SLaLi ScandinaYi, Ceco Iovaccllia . • Fuori d'Europa, gli Stati niLi, la ì\Iecca del capila1 ismo, aLlraYersano una crisi economica che già si è riYcrsata .ul vecchio continente. ] inora, come già l'lngh i!- terra fino a trent'anni fa, gli SLaLi Uniti prosperavano in condizioni speciali, cioè sfruttando i paesi più poYeri. Percio' il proletariato americano era una pecie di proletariato privilegiato, e la loLLadi classe i)areYa ignorai a laggiù. ura l'America conosce la crisi; conoscerà domani i grandi conflilli sociali e il Socialismo farà la ~ua apparizione, come forza polilica nuova e poderosa. anche al paese dei c:ollai·i. Nell'America 1'lcridionale il 1930 è slalo carallerizzalo da una serie di rivoluzioni locali (Perù, Bolivia, Brasile. Argentina, ecc.), provocale dalla concorrenza .commerciale Lra Stati 'Cnili e Inghillerra. ì'ìienle di sociale e cli politico in quesle rivoluzioni per modo di dire. Se mai, esse hanno accentuato il carattere diLLatoriale dei governi e messo ancor più in disparte le form1: democratiehe, che
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