++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++¾· ________________________ ---=:;.., 13 anni fa ... Era una bella giornaLa di sole, alla fine di dicembre del 1917. Io ero comodamente isl alla lo, da una decina di giorni. in uno di quegli enormi gabinel li di lavoro dell'antica cittadella di tuLLi i delitti dello zarismo·, in qualità di commissario supplente alla Giustizia. Il vecchio fabbricalo del Ministero della Giuslizia non comincio' a riprendere vita che dopo l'entrala nel Oonsiglio dei Commissari del Popolo dei socialisti-rivoluzionari di sin i stra, il 15 dicembre 1917. Tre quarLi dell'edificio erano ancora yuoti e abbandonati ·dagli :=rn.tichi funzionari che avevano obbedito alla parola d'ordine del « sa-· botaggio » degli organismi sovietici, lanciala da innnmerevol i nemici. Se essi avessero a,,uto la p.ossibilità di sapere quanto poco i nuovi padroni lamentavano la lor.o partenza, essi ci aYrcbbero riservala l'altra sorpresa, quanto più sgradita, di farsi troYare al loro poslo. Che cosa avremmo potuto intraprendere con questi Yeccbi aYanzi del « regi_me del fango e del sangue\) ? Tul laYia il nosLro compito era enorme; bisognava ricostituire tutto l'edificio, dalle fondamenta al tetto. Incaricalo part.icolarmente della sezione di « codificazione e progcLti legisla.livi »., avcrn già elaborato tutto un piano di « corpo delle leggi della ri,·oluzione » in dieci Yolumi, che doYeva rimpiazzare gli antichi codici zaristi. Una piccola commissione d'entusiasti, giovani al par del loro capo, lavoraya già alla redazione di un nuoyo codice penale che doveva trasformare tutto il campo della punizione applicando i principii socialisti a I la nozione della pena e del delitto, abolendo tulto il sistema penitenziario dell'antico regime.
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