Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1919

430 - nalità più influenti e lo stesso lettere dirette ai loro p:i.renti ed amici rima~ti in pat.ria tlai più formitla\iili campioni llell' attivit:\ italicn nou potrnhbcro essere più eloqueuti. Non sarà male citare qunlchecluna di quelle pagine 1lav,•oro sublimi. Una delle più autorevoli e benemerite personalità clolla nostra rolonin. di New York - l'illustre chirurgo rlott. Paolo De Vecchi - scriveva, acl esempio, poco dopo l'inizio delle ostilità, al senatore Santini: " .... tutti facciamo il possibile per o.lloviare le famiglie povere dei partenti ed il Comitato, presieduto dalla Consolessa e del qnalo mia figlia è tesoriera, lavora. attivamente a questo scopo. Io poi bo mandato al generale Ugo Brusati, mio veccliio e vero amico, cinquemila lire por cinque premi a soldati decorati por valore militare. Ed invio, a.cl ogni partenza di piroscafo, una cassa cli oggetti di medicazione poi· i nostri feriti. Se In gnerra si prolunga, partirò in luglio per l'Italia per mettere la mia villa in assetto per ricoverare feriti e convalescenti e, malgrado la mia età, lavorare, come feci 45 anni or sono con l'ambulanza torinese a Sédan. Qui siamo tutti, malgrado le grandi ansie, tidnciosi nel successo. Evviva l'Italia! ". Lo stesso entusiasmo vibrava in tutti gli Stati Uniti. Il 14 luglio era già definitivamente costituito a San Francisco di California, sotto la presiclenzaclel eav. Pio Marzotti, allora reggente qnell' importantissimo conso• lato, un benemerito " Comitato Colonia.le per la raccolta delle sottoscrizioni a favore delle vittime della guerra e della Uroce Rossa ". L'annuncio clella costituzione venne dato col seguente nobilissi1Uo manifesto: " Soldati della Carità, alle armi! Due milioni dei nostri fratelli forti e gai::liardi, nobili ed arditi, sono alle frontiere 1l'Italia, combattendo contro un nemico formitlabile e implacabile pel supremo interesse o la suprema gloria della Patria nostra. Partendo per la guerra, molti di essi lasciarono la vecchia madre, la sposa ed i figli, forse senza mezzi di sussistenza. Il nostro provvido Governo tenta di lenire le strettezze cli questi infelici, e cosl pure la benemerita Croce Rossa Italiana compie miracoli di scienza e di tenerezza per soccorrere ife. riti; ma i fondi per quanto importanti non. sono adeguati al bisogno. È nostro dovere di cooperare a quest'opera sauta <lella cura e clel conforto dei feriti, e della sussistenza dello famiglie i cui cari combattono, o giacciono feriti o forse non torneranno più, perchè sono caduti o cadranno sul campo tlell' onore. La Patria chiede oggi a tutti i suoi figli, specialmente a quelli da essa lontani, il concorso finanziario. È la solidarietà clegli italiani verso n,Itri ihtliaui, è l'opera civile per la i::mudezza della. Patria. Nessun cittadino soldato si ò rifiutato ali' appello alle armi, appello che può costargli il più gran bene, il solo bene, la vit1t. Chi di voi, quando costoro offrono la vita, Yorrà ricnsarel'obolo da manda.rsi alla Pati-ia1 Affrettatevi, mandate a qttesto Comitato la vostra contribuzione; fatevi iniziatori di sottoscrizioni fra i vostri amici. Le quattro Rauche Italia.ne, le due Agenzie ferrovia.de e di navigazione (Fratelli Fngazi, Zappettini e Perasso), i due giornali quotidiani L'Italia e La Voce del Popolo sono autorizzati a ricevere le somme raccolto. Siate tutti soldati: Soldati che si bitttono e Soldati della Carità. Italiani, per l'Italia ". L'appello dei benemeriti promotori non venne lanciato invano. Nella prima giornata si raccolsero infatti 4.326 dollari ed al 24 lu• glio se ne possedevano già più di 30.000. · Non meno feconda di ottimi risultati .f'u l'opera svolta dagli italiani al Brasile. In tutti gli stati clella vastissima Confederazione ed in particolar modo in quello di San Paolo ove la percentuale dei nostri emigrati era più elevata, sorsero comitati patl'iottici e si iniziarono numerose ed importanti sottoscrizioni. Pochi mesi dopo l'inizio delle ostilità. l' on. Luigi Edoa1·do Frisoni, deputato al Parlamento, ed il capitano modico dottor Buscaglia, delegati del Comitato italiano Pro Patria di San Paolo, misero a disposizione del Comitato Pro Esercito di Milano la somma cli lire 25.000, perchè provvedesse ad offrire in onore degli italiani di San Paolo indumenti di lana ai soldati più bisognosi e che si trovavano maggiotmente esposti ai rigori del clima delle Alpi. Le signore dello stesso Comitato a nome delle donne italiane di San Paolo od a mezzo della signora Edvige Notal'i misero a clisposizione dell' on. Frisoni 340 paia di calze di lana, e 684 bellissime maglie, indumenti che l'on. Frisoni feoe consegnare alla Pro Esercito oltre la predetta somma affinchè venissero quanto prima inviati dove maggiormente necessitavano. Il Comitato Pro Esercito, molto opportunamente, provvide perchè ad ogni indumento inviato in nome dei nostri, connazionali del Brasile fosse cucito un._naatro che ricord:ll!se ai soldati l'offerta del Comitato. La signora Edvige Notari ebbe il gentile pensiero di aggiungere a ciascuno degli indumenti mandati un cartoncino con questa scritta: " Ai prodi soldati combattenti per il diritto e per la maggior gr:i.ndezza d'Italia nostra le donne italiane di San Paolo nel BraCREDITO ITALIANO -- Qualsiasi operazione di banca Biblioteca \..:1111u c.. ... . _

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