Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1918

- 244 Jità innliehro ... , hn, dato i propri uo1nini: foche scuole di infer1nicre esiste-vano fì o-li mariti fratelli amici. E anche ella in Italia, prin1a della guerra: a Milano st'è 1nessa in linea, di qua e di là dei fon4ato sin dal 1908 dalla signora Sit~ cmnandanti., agli ordini dei dirigenti la Meyor Can1perio, figlia del noto espiovita sociale, senza che le alùagie di ratore, esisteva un amùulatorio-scuola, razza o le vanità dell' arrivisn10 indu- e dal 1912 un ospedale-scuola per precessero maggiori dislivelli nella qualità parare infermiere della Croce Rossa. A e nella sincerità tlell' offerta, di quelli Torino, nel 1908, per opera della signora che si riscontrano in tutte le manife- Giulia Vigliardi Paravia, era istituita stazioni collettive, anche mascoline. Ma una scuola presso l'Ospedale Maria Vitpoichè i dislivelli sociali esistono, e non toria. son d'oggi e saranno d'ogni tempo, A Napoli, nel 1909, si apriva una cosi per naturale conseguenza di cose scuola di infermiere della Croce Rossa, le offerte della collaboraz·ione fen1minile che ebbe fra le sue allieve l' .:infermiera presero subito il loro posto determinato Aosta :. . con1e volle essere chiamata: e la donna aristocratica offrì .piuttosto cioè la Duchessa Elena d'Aosta, ora contriùuto :filantropico e la borghe:;,e Ispettrice Generale delleinfern1iere della offri piuttosto contributo civile e la po- Croce Rossa, attivissima e au~tera guipolana offrì piuttosto contributo di mano datrice di quel nun1eroso esercito, ·decl' opera. corata con medaglia d'argento al va1ore, Tutte poi, sia con l' itnmediato sborso con la seguente motivazione: .: Instandi denaro, sia col n1ediato risparmio cabile in opere di pietà, con sacrificio delle spese · governati ve o del tributo di se stessa, fulgido esempio di alacrità industriale all'estero, offersero anche il e coraggio alle infer1niere della Croce proprio contributo economico. Rossa, nonostante i pericoli d'ogni speCerto, a dare tanto pronta prova di cie, si trattenne in lazzaretti di colerosi disciplina e di attività, valse il mera- e in ospeclaletti da campo più avanzati, viglioso esen1pio d'ogni virtù civica in località ba~trite dall' artiglierini neofferto dalle donne che si trovarono mica, su tutt~ la fronte dal rrrentino appartenere ad una nazione trav·o1ta, all'Isonzo, sempre serena, impavida, dall'oggi al domani, n·eua guerra per soccorritrice benefica, portando ovunque cui nessuna preparazione era stata pos- anche fra edifici crollanti sotto le bombe sibile, come nessuna suggestione od dei velivoli avversari, un conforto· amoemulazione in un tempo d'attesa. revole ai nostri soldati ammalati e fe. Ma io credo - e il tcn1po passato riti, inspirando a tutti.,alte virtù e fede. da quel giorno confern1a l'opinione - · Frontè di guerra, 1915-1916:.. che anche senza l'esempio e senza il Con l'anima ancora sconvolta dai conseguente spirito di emulazione, le terribili spettacoli d,el terremoto calabrodonne italiane si sarebbero éondotte così siculo del 1908, ai _quali ella aveva parcome si sono condotte. Non si sopporta tècipato col suo gran cuore pietoso, con animo arti:fi.ziosamente disposto una S. M. la Regina Elena aveva voluto che situazione che si prolunga da più di due la- donna italiana si potesse preparare anni; non si dura, per più di due anni, alla missione di infermiera. con un corin un atteggiamento sforzato preso per redo di ·cognizioni e una esperienza pra• scimmiottare altrui; come non può stare tica, i quali non potevano aversi che da s~mpre tesa e vigile una volontà che corsi regolari e completi seguiti presso sia prodotta da una .: rnontatura :.. un istituto alt hoc. Fu cosi che, nel 1910, La donna italiana ha saputo emulare in Roma fu aperta la scu0la per infered egl~agl~ar~ in i_spirito di sacrifizio in miere profes•sionali intitolata al nome operosità n1 1ntel11genza le ùonne de<Tli stesso dall' auo-usta fondatrice. Nel 1912, altri_ paesi, perchè era in }ei, nella s;=;_apoi, in l\'Iila:o, per iniziativa e con ~ coscrnnza e nella sua decisione, la so- denari della signorina Adelina ùe Marc)u stanza morale che rendeva possibile tale soro-eva un'altra scuola di infermiere multiforme virtù. prof'essionali. La prima opera, alla quale le donne a.ttesero fu, come il vecchio istinto e l' autica destinazione volevano: l' assistenza ai feriti e agli infermi. Biblioteca e Bianco Queste poche istituzioni per la preparazione di assistenti agli infermi ed eventualrnente ai feriti, non potevano certo bastare a produrre, dall'oggi n,l don1ani, quella compatta ed espe1:ta schiera di infermiere che occorreva d1sseininare per tutta Italia quando, s?o~ piata la guerra, per tutta Italia. s1 ri- '.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==