Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1918

- 235 controllare e sorvegliare la :finitezza del giocattolo e couservarne la -« maitrise »-. Altri impianti di lavorazione di gio- , rattoli per opera dei mutilati esistono a Firenze, nella villa Bondi diretta dal dott. Ettore Levi e sono graziosi giocattoli in cartapesta, che rappresentan soldatini, aniinali, casette,· ecc. Anche a Roma, nell' Ospedale. Regina Margherita e' è un piccolo reparto per la fabbr~cazione dei giocattoli, sopratntto grazi.osi 111obili da barnbole. Molte sezioni delle Industrie Femn1inili Italiane che erano state da gran tempo, prima ancora che la guerra scoppi.asse, ,alla veùctta per favorire e far clivulgare nel pubblico i prodotti e n1annfatti di carattere nazionale, capirono subito n partito che ·si avrebbe potuto trarre dall'industria del giocattolo. Il Con1itato delle Indnstrie Femminili di Milano e Torino avviò la fabbricazione di graziosissimi tipi di giocattoli. Di nn gusto raro e squisito sono certe bellissime l>ambole -« cosy »- cioè copriteiera (più opere d.' arte che giocattoli) il cui vestito e truccatura sono <.:opiati :minnziosa1nente dai quadri antichi. La tela di Van Dyck, che rappresenta il piccolo :figlio di Carlo I al Museo di Torino, con la cuffietta, il vestito grigio-argento ornato di 1nerletti amano, ha servito di modello per creare una magnifica bambola. Il vestito, le trine, la cuffietta, ·tutto è stato copiato fedelmente e minuziosan1ente dal modello. E così furono riprodotti per bambole, <leliziosj vestiti alla Pompadour, alla ::Maria Antonietta, alla Giovanna Tornabuoni. Le Industrie Femminili crearono anche un bellissimo assortimento di baml>ole vestite da « bebè »-, da -« pupi » con correa ini eseguiti accura tissirnarneute. II-Comitato dc,lle Industrie Femminili ,li Udine scelse un altro ramo di giocattoli destinato ad avere un grau successo, perchè era.prima della guerra uno degli articoli d'importazione estera diventato più popolare; quegli animali di stoffa ilnbottiti, leggeri, facili a maneKgiare, durevoli: coni?:li, orsacchiotti, cani, gatti, ecc. Questi animali non hanno niente da inYidiare ai n1odelli che venivano da Vienna e da Berlino. A Udine pure il signor Fachini ha BibliotecaGino Bianco fondato una fabbrica per daire incre1nento a un altro articolo che ci veniva da Norimberga: i soldatini di pion1bo e di cartapesta. I suoi stampi sono bellissimi, e i tipi svariatissimi, tanto che si possono con questi soldatini montar delle vere armate, emule vittoriose dellr armate che arrivavano una volta dalle· fa bbrièhe estere. Già prima della guerra una buonn, iniziativa per la fabbricazione del giocattolo in Italia aveva avuto il « buon giudice)), di Roma, Majetti, che vi aveYa adibiti i suoi piccoli protetti. Il Maj etti ha a Roma un ricovero in cui raccoglie i più miseri bambini della strada, bambini orfani, abbandonati, pregiudicati. Il Majetti li raccoglie dalla strada, dal tribunale, dal carcere; li sorveglia, applica loro un trattamento di amorevolezza, e quando il traviamento è dovuto a trascuratezza. dei parenti o all'abbandono, piuttosto ·che ad una degenerazione della natura, con la sorveglianza attenta' e lo studio del carattere riesce a rimetterli nena buon:1 strada e a fa.rne dei ragazzi normali, buoni, laboriosi e schietti. Uno degli elementi più atti ad op-erar questa trasformazione ben comprese il Majetti essere il lavoro, chq libern e incanala tutte le energie migliori, e perchè il ragazzo potesse n.ppassionarsi al laYoro, il l\iajetti cercò quello che potesse più piacergli, com.' è appunto la fabbricazione dei giocattoli. Ma partendo da questo punto di vista di utilizzare e secondare tutte l<' tendenze naturali del ragazzo, la produzione del giocattolo doveva essere, ed è nel laboratorio del Mnjetti, svariatissima. V~ si fabbricano giocattoli in legno e in cartapesta, in ferro, in coccio : presepi, serragli di belve, scuderie e cavalli, bambole, 1uarionette (bellissime). n1obili delle ban1bole, carrozzi.ne, letti d'ottone, tamburi, zaini, croquets, servizi di maiolica. Le cose piu belle ed originali che escono dal suo laboratorio sono i carrettini romani ~ de li castelli»- con la loro caratteristica cappa e i carretti sicilin,ni istoriati, vere piccole opere d'arte per la fedeltà e l' accuratezza della riproduzione. L'unico ·neo di questa inunstria del lVIajetti è l'alto prezzo che il giocattolo gli viene a costare e a cui quindi egli è costretto a rivenderlo.

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