Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1918

232 / Un sostitutivo nell' illuminazione. A proposito di economie insegnate dalla guerra se n'è realizzata recentemente a Pisa una per l'illuminazione, di cni riferisce sulla Niw'Va Antologia Luigi Luiggi : -« Alcuni anni fa in una fattoria di Agnano, a tre chilometri da Pisa, trivellandosi il terreno, invece di aven1e acqua per usi domestici ed irrigui uscì dal foro un getto di gas combustibile, il quale potè essere subito utilizzato - e lo è ancora - per l' illun1inazione della fattoria. Data ora la scarsezza di carbon fossile, un grande industrialo volle praticare nel terreno altri fori del di.ametro di otto centimetri e della profondità da trenta a ottanta 1netri, rivestendoli con tubi metallici per cercare altri getti consirr1ili di gas. E l' esp0rimento fruttò. Quest~ gas (che per l' 85 per cento è metano o gas delle paludi) immesso nei becchi a reticella produco una luce brilfa,ntissima e sviluppa :fino a nòveinila calorie per meti·o cubo, mentre il. gas illumjnante usuale non ne sviluppa che la metà .. Il gas esce dai tubi alla p1·essione lli un'atmosfera a un'atmosfera e mezza e, collegando fra loro i vari tubi di trivellazione, dà un prodotto giornaliero di molte migliaia di metri cubi. Si pensò quindi. di collegare fra loro tutti questi tubi gassif eri col gazometro di Pisa, immettendoli nella, rete di distribuzione urbana così da illun1inare la città col gas naturale di Agnano, la cui zona gassifera risulterebbe estesa a circa cinque chilometri quadrati. Pensando che attualmente il gas dell' azi~da n1unicipale di 'Pisa costa 25 centesimi al metro cubo e dà solo 4200 calorie, mentre ·questo gas naturale costa 15 centesimi dando 9000 calorie, si calcola che l' azienda municipale pisana viene a risparmjare quatt:i;ocento lire al giorno, pari a 150,000 lire all'anno. Riferendo questi dati il Luiggi aggiunge che gli studi compiuti fanno ritenere cÌle questa sorgente di gas naturale sar::Lduratura per parecchi anni. Economia in cucina.• Dalla Germania, in cui i generi alimentari erano più scarsi e più rigorosamente e parsimoniosame;nte distribuiti, ui son venute molte regole di economia ùomestica culinaria ingegnose. Per esempio il consiglio per sfruttar , BibliotecaGino Bian.co la patata, di non sbucciarla più cruda:, perchè serr1pre una 'parte della polpa resta attacca-ila alla buccia; ma di gettar la patata nell'acqua bollente e poi sbucciarla. Allora solo la buccia si stacca, e neppur una particella di patata utilizzabile va dispersa,. Que/:,ta economia è sopratutto sensibile nelle famiglie· grandi o negli istituti: su cinque chilogrammi di patate si può calcolare ·che van perduti, sbucciando le patate crude, almeno 350 grammi di polpa, che rappresentano, al prezzo a cui è salita la patata, alme.no tre soldi al giorno. · Un'altra · regola (molto elementare veramente) di economia - difficile però "' da imporre perchè in contrasto con la esigenza del palato clie cerca.la varietàper risparmiare combustibile e condimento, è quella di fa,r cuocere i cibi una sola volta; mangiar le patate lesse semplicemente. invece che in passata, cioè sottoposte a una se.colndacottura, o sotto forma di sformato '~ budino o tortino. I materiali nutritivi,\1uelli che si devono assimilare e dan calorie sono identici'. La guerra ha insegnato l'economia e l'utilizzazione di molte altre cose che prima erano neglette o andavano se; ~1pate. Per il bisogno di materfa,le per letti : materassi, cuscini e coperte, diventava carissimo, o veniva a mancare,, il materiale lana, coto·ne, crine, che serviva una volta comunemente a far materas8i e cuscini: così si pensò a surrogati cli cui qualcuno re~terà utilizzato anche in seguito. . Un buon surrogato del crine vegetale si è diinostrata l'alga marina seccata, che è soffice, elastica ed abbastanza resistente. Si son· fatti cuscini e trapunte con barbe di pannocchia e un ecc~ellente sostitutivo del kapok per far .cuscini e trapunte si è dimostrato il materiale che si ricava dalJe così dette -« code di cavalli» piante che crescono nelle paludi e in riva ai :fiu1ni. Coperte calde, leggere e soffici come la piun1a si sono ottenute sfilando cn,mpioui o qualunque pezzo di seta che non serva a niente: così sfilata e spiuJnacciata costituisce una coperta leggera e calda. Ottime eoperte di 1ana, si son potute fare con cmnpioni di panno scelti press' a poco dello stesso spessore e congiunti insieme a punto piatto. Quando i campioni sono, ·invece ohe di panno, di stoffa di lana, più leggera, si possono mettere .. a più doppi.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==