- 229 - Ogni genero di carta serve : carta di giornali, lettere e bustefascie di giornali, carta da incartare, cartoni forti che adoperano i dolciai, scatole svesciate', libri. inutili slegati. Di tntta questa carta, naturalmente, si fa una certa ce1·nita, perchè non si può mettere insieme carta di giorna.1i e cartoni di scatole, poichè per la macerazione dei giorùa,li bastano 48 ore e per quella del cartone occorrono anche otto giorni. In un recipiente piuttosto grande uso tinozza, si 1nette a macerare la ca,rta ; quando è tutta rammorbidita, ridotta straccia e collosa, si stringe, si strizza fra le mani (per i bambini è un giocò) e si riduce in pallottole compatte, grosse un po' più di palle da bigliardo che si n1ettono ad asciugare al sole. Queste pallottole diventano dure, con1pn.tte e sostituiscono benissimo la piccoln. legna, perchè son pronte ad accendersi e, per la loro compattezza, relativamente lente' a, consumarsi. Il vantaggio di queste pallottole è che per esse si può utilizzare qualunque pezzo e ritaglio di carta che non può servire nè ad impaccare, nè a ritagliare nè per lo scaldarancio. Ali' Istituto Bonafous <li Lucento_ (Torino) ho veduto un'ingegnosa utilizzazione come combustibile della polvere di carbone (che una volta si gettava via e ora si paga 25 lire la tonnellata) in1pastata con lo storco dei bovini in mattonelle seccate al sole. Il Direttore mi diceva di non aver mai usato anche negli anni passati altro metodo di riscaldan1ento per l'Istituto, che è grandissimo. Le n1attonelle son confezionate dai ragazzi stessi dell'Istituto. Un altro sostitutivo di combustibile che ho veduto utilizzare con successo a Torino sono le spazzature. Il Sindaco emanò un giorno l'ordine d.1e le spazz:1ture dovessero venir consegnato a una società espressamente creata per incenerirle: l'incenerimento, il calore sviluppato dalla combustione delle spazzature sarebbe bastato a dar la forza motrice a una fabbrica .... Molti padroni di casa che pagavano il carbone L.' 2~0 la· tonncll:1ta e che dovevano pagare la spazzatura a caro prezzo, pensarono: Perchè quello che incenerisce il Municipio non si potrebbe incenerir noi stessi~ E così fu prati.oato da molti. In molti caloriferi fu incenerita la spazzatura della casa. Forse il numero di calorie ricavato da questo elemento di riscaldamento non fu grandissimo, ma certo il non aver dovuto pagare ad una società l'incenerimento è stato tanto di guadagnato. L' autobollit-ore. Orn, appare che uno dei congegni più ingegnos~ ed efficaci per economiz- ½arc il carhonSJ ed il gas è l'auto bollitore, di cni l'uso è diventato la1·ghissimo ma non ancora abbastanza come dovrebbe .. Il principio dell' autobollitore (che ò quello stesso del thermos) è, cioè, che un liquido bollente chiuso ermeticamente e trasportato iu un mezzo isolante mantiene· la propria temperatura per parecehie oro. Chi di noi non aveva usato o henedetto il thermos in montagna, o <lurante un lungo viaggio, ris-torandosi, dopo dodici ore che vi era stato im1nerso, con un a buona tazza di caffè o di cioccolatte bollente 1 Ma il n1isoneismo, l' inerzi~ e sopra tutto il buon mercato del gaz e di ogni altro c01nbustibile, avevano impedito che l' uso dell'auto bollitore si generalizzasise nelle f~miglie. La guerra ne impose l'uso. In .!svizzera ·fu legiferato, anzi, sull' autobollitore e 1' uso ne fu vrescrtt'to per legge • in tutte le scuole, istituti, ospedali e famigli~, e insegnato pubblicamente il 1nodo di fabbricarlo. Dalla Svizzera è passato in Italia. In un magazzino di masserizie questi ùollitori si ha,nno per quincHci o venti lire. Ma ognnno se li può fabbricare da sè con minima spesa. Si prende una scatola di ]egno o <li cartone, meglio se tonda come quelle da panettoni o da c~ppelli. Se è quadra se. ne riducono gli angoli con una stri-· sma di cartone. La scatola deve avere ALMATEINA · Astringente e disinfettante intestinale. SPECIFICO IN OGNI FORMA DI DIARREA LEPETIT FARMACEUTICI - MILANO ,, BibliotecaGino Bit..__ J
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