ana 1111 fnn. felto ltioo ilir,io te dii orie eim·,' liDt~ ÌS-Of, h i1rt1, 1della rione lfon, e )O· elru, edel f1SII· (1.111· ti1ill ~liii· -·871 - impartito· a questa una tempa.,iì.•.nr i eonvet1iente che non induca in noi senso di' conVarietà, basterà portarla coHa mano stessa sulla superficie del nostro oorpo, frizionandola lievemente prima, piil fortemente poi, 111 modo da provocare la sensibilità. cutanea e da irrorare col sangue la pelle tutta. Si può -anche valersi di un tessuto,· meglio se di nn ruvido stracci0 di canapa e con esso favorire l'irritazione cutanea uhe porta la pelle in stato di maggio1·•e attività. Ma poi colla mano occorre continuare :i frizionare finchè il calore determinato dalla frizione asciuga la parte ed inizia· la reazione, favorito in ciò da,-11' evapo1·azione e dal lai•g-o aft:lusso sanguigno. Varrà, come d'estate, il principio di non abusare di bagni anch.e d'inverno, perchè l'uomo è un animale solo occasionalmente · a.1quJ1tico nelle sue abitudini nMur:i.li e n(')n anfibio, ma resta pur sempre cl1e qualche bagQ.o periodicamente fatto, e quando mag• giore se ne risente l' op1)01;tunità, è giu~titicato ·e può rendei e moltis~imi servigi in certi casi in cui le blande azioni dell' acq na possono tornal' utili nel coi-reggere di)S~urbi che sogliono farsi sentire anche durante l'inverno. Si dovrà inoltre curare di potel' fare anche d'inverno la rE>azione all'aria. l1bei:a, che tanto serve ad affermare i benefici del hagno, e •forse è il senso istintivo di questa difficoltà, elle trattiene d' iuverno dal bagnarsi, ma scegliendo opportun:tmente i giorni e preferendo le ore intiepidite da un po' di sole, si çif--v:e porsi in grado di praticare la reaz~one flncl1e d'inverno e anche questo ostacolo deve fini I e a scomparire per intero. ·avvedersene follemente, senza ·sugo e costrutto, l'aiuola della vita, se ne accorgerà solo più tardi e rimpiangerà i fiori -sciupa• i - quando, il lorò profumo s-arà per lui de.fini• tivamente pe:i;duto. · Difficile è lo stabilire quale sia. la più bella 'età della vita, quando della yita non si è per~ corso· tutto il ciclo; perciò sarà qnesto piuttosto che un articolo di igièue pura ed asttatta, uno spunto di impressioni riferite al1' igien·e. Anche le risorse enormi della giovinezza balda e spensierata, in cui si può •dire che l'uomo- preleva capitale da una banca che . non · chiude mai i suoi sportelli, non sono Quando un· adulto vede un bambino fol- sempre .apprezza te all'atto di essere go_dute leggiare su •d'un prato, godendosi la vità. a e poi bene spesso in epoca ulteriore sono pieni polmoni - badate che· l'espressione·è , sogg:etto più che di rimpianto, di recrimina- .assai meno incongrua di quel che non par- ·zione·perchè non si può a meno di pensare che relJlJe - e lo segue pDi nel suo letto puris- quel credito el'a solo appal'entemente illimisimo, immerso in•un sonno che per lui è di- ·tato, e ohe quei tali sportelli si chiudono ad ve111 a! o ormai un mito, non esita a procla- un dato punto ma si chiudono automaticamare con voce piena di rimpianto•inutile che mente, bruscamente; senza preavvi:so, Pd in la più bella età della vita: è l'infanzia, quel- modo che non può a meno d.i apparire inl' iufanzia ·ptima e piena che non .-conosce giusto ed insidioso perchè non appena rioorancora nemmeno le picùole pedanterie del- riamo agli em~.ndamenti e agli storni per l' as-i!o infantile, il primo punto di.cor1tràsto evitare il follirne11to, ci accorgiamo diimbranche .lè aspirazioni razionali e naturali -del- carci in una via ·la~tricata d'erròri e che ci l'uomo ineontrano sul punto di sobba1;carsi · ,porta sempre p'iù fuori del seminato. alle esigenze più spietate che barbare del Ver1:ebbe fatto allora di pensare che le cosidetto vivere civile. epoche migliori della vita dovessero coinciE ormai un ritornello che si ripete di con- dere colla seconda metà di ess~, con la ma-• tinuo per abitudine, per tendenza atavica un · turità fruttifera e ponderata e colla vecchiaia po' anche forse per semplice mimetismo. racco1ta e riflessiva. , Ma c'è un guaio che l'invidiato e fdice E questa è anche la nostra opinione. bambino non si avvede della sua felicità.,Eglt è il possessore di un tesoro apprezzato da tutti, meno che dal legittimo proprietario; qualche cosa di simile a quello che succede a eerti mariti i quali posseggono una. moglie' tina deliziosa, adorata da tutti, meno che cta eLi dovrebbe esserne il primo ammiratore, }.ierchè, inv.aso da una id~a fiss~l, dal m.iraggio · di 1111;impresa arrischiata, dalla dimostrazione • di una profonda verità scientifica, dall' ubbla di una malattia inesistente, o ehe so io, questi uon riuscirà ad avvedei:'3ene. Poichè 11el moodo d9mina una legge_ m,i:rij.bile d(utqizzazione dei -\'alori-, quel marito trov-erà al c•erto qualcuno che ofl'l'ir.iic·erttsavi"cQD;1Pensi a:la moglie a torto spregiata e allora -sta.te pur certi_ che si avveçlrà :qnaln_1ente_'del-: l' errore è forse anehe lo 1'irrn,re-rà. 'Nella stesrn, . ~uisa. quelrbilmbin~ t he ha- calpestata senza Solo· attorno all'ottavo o al nono I usti-o, · la :filoso:fi:t della .vita migliore, pi_ù COJ.?.grua e razionale, può e~serc affenata dall' nomo che è. •yenuto al mondo per qualche cosa, mentre prima questa fortuna gli è contrastata çt.alle ne·cessità di prepa1·azione, di m:tturità iu.telJettiva, per le- qnali nwr:wigliosame11te' si adatta l'anti<'o adagio: A1·s longa, vita orel"is. Mentre il ridotto impulso delle en~e:rg:e ne 'induce un più saggio uso, proteggendo così l' uqmo. qa ~rrori di irpprevidenza o di ·eccesso, la pratica materiale della vita ci gui 1•,t. q'u.asi is~ihtiyàmente nei rapporti di relazione. 11 grande .e·qig·tlùi. dell' umani fà, l' anatouiia. spii itua:e clell' u9_mo, la cui c.:ouoscenz~.è iue~,. •
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