Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1915

- 367 -- che sarebbe ora df occuparsi della cura della stitiebezza un po' più ser:amente e di proposito di quello che 11Onsi sia fatto sino al1' epoca presente, in cui la lotta contro l'inerzia intestinale ha avuto più il carattere di un compenso· ad un disturbo noioso ed anche assi! I ante, di quello che di vera e -propria guerra ad un nido di infermità in::;id-iose e gravi quale la stitichezza è realmente. In questa materia, secondo noi. C'isi è apposto al giusto quando si ,olle influire su'.la stitichezza dalla via -del sistema digerente stesso, ma quando si è r'corsi ad artificiali modificazioni della dieta e· si è cred u tu con ciò di ayer risolto tutto il problema, si ebbe grave torto, come si ha sempre torto quando per tutto uostro uso e consumo semplifichiamo fino a distruggerlo un prob:ema grave, per cui lo ,crediamo risolto ed è soltanto appena impostato. Tutto ciò che si fa per la stit:cl1ezrn si riassume uell' uso di principi i che Ya·lga110 ad eccitare i movimenti dell'inte,:;tino, la cosidetta. peristalsi, quali sono il pane integrale che per il suo coutenuto in Sl'Oria striscia sulla mucosa e la ·irrita e )a provoca a svuotarsi, oppure certi ricavati di alghe marine che parimente per la loro ri-cehezza in cellulosa, ossìa in un principio che non si digerisce e che sta ad affrettare l'espulsione delle sostanze fecali di cui si impasta, corrispondono allo scopo. Ma ci vuol poco a capire che si tratta sempre di stimolo e di controstimolo, e che quando si arriverà ad un punto in cui sarà superiore la resistenza dell'intestino all'eccitamento che ad esso facciamo arrivare, l'atonia prenderà il sopravvento e si tornerà daccapo. Si deve intervenire sì dalla via intestinale stessa, ma orientando diversamente tutto il ricambio del soggetto per guisa c-be, mentre si eleverà quel tal tono delle funzioni tutte perchè l'equilibrio delle funzioni sarà più preciso e l'organismo tutto, come un motore dai pezzi aggius"-ati e bene coordinati, darà un rendimento più sensibile, an<·he l' intestino per la diversa natura del materiale che viene a trattare e ad elaborHe sarà in grado di poter evacuare piu metodicamente il suo contenuto. In questo senso occorre che la nostra dieta si vivifichi un po' e, semplificandosi, si renda 'anche più direttameute assimilabil13 e possa più direttamente intlnire sulle vicende dell' assimilaz'onc e del rie-ambio. Attualmente noi u-:-iamo un vitto che per essersi raffinato ba perduto le qualità naturali e ha sostituHo gli stimoli che dovrebbe avere in condizioui I1ormali con stimoli nuovi arti• ficiali il ebe ha disusato per intero il nostro mo<lo di sentire gli eecitamenti, di tal guisa che per eorrere dietro al profumo di un intingolo non apprezziamo più la fragranza di una mela o di una pesca. La stitichezza non è conosciuta in natura; quindi 1·iportiamo un po' la nostra dit:ta al tipo naturale e la yedremo scomparire. Ancne fra uomini, ossia fra organismi dal più al meno e~tranei a natura, essa affligge più quelli che hanno raffinata la loro esistenza e risp:·rmia invece quelli che le mantennero un certo grado di rozzezza e di semplicità; i contadini ne sono immuni, per la stessa ragione che invece essa fa strage fra impiegati, professori, ecc. Fra i compensi alimentari che possiamo appoggiare sono invece tutti quelli che vorr, bbero influire sulle indinazioni alla. decomposizione del contenuto intestinale, per cui approviamo incondizionatamente l' uso di Yogourth, di latte acido e di altri mezzi atti a deviare la fermentazione dei •cibi giunti all'intestino in condizioni cbe ne vietano l'assorbimento e che quindi, dato il lento SC'arico, restano ineluttabilmente votati alla corruzione putrida. Fra i mezzi locali l'uso dell'impacco freddo da applicare tutte Je notti sull' addome, oppure la pratica dei semicupi tiepidi che si raffreddano sul finire intensamente e ripetutamente, sono i più C'Ommendevoli, percbè riattivano la sensibilità dell'intestino, ne mantengono eccitabile la fibra muscolare e gli conservano il prezioso attributo della motilità, senza del quale esso diviene un tubo floscio ed inerte in cui le stesse funzioni di digestione e di assimilazione, per l'inerzia dominante, riescono compromesse. Igiene della vista. Se quelli che si divertono dall'alto d'un loggione, ove li confi:1a l'elevatezza del loro punto di vista spirituale ... e qualche cosa d'altro, a contare le teste calre di chi si trova comodamente all0gato in platea, pensassero una volta a C'Ontare nel pubblico d'un teatro quelli che vanno armati di leuti, i risultati delle loro fatiche statist.che sarebbero certo tali da e-onvincerli che la buona vista è tanto rara fra gli uomini quanto una buona capigliatura. Anche questo dev'essere un regalo della vita civile; la coltura ba le sue esigenze e parecchio spietate se si guarda bene, p.erchè ti concia l'uomo in guisa tale da rapirgli ogni cagione di st,.periorità e di prestauza ibliote-caGino Bianco fi-,ira e se noi confrontiamo la :figura esteriore di un perfetto scienziato dell'epoca nostra con quella d' uu gladiatore romano, tosto ci avvediamo a qual patto quegli è riuscito ad arricchire la sua mente di cognizioni certamente pregevoli e nobilitanti. Si è detto cbe nulla è nell' intellet:o n0• stro ehe non sia passato prima p-er i sensi, ora se Hoi pensiamo che, dato n sistema attuale d' apprend-ere che esclude l'impressione diretta delle cose ossen·ate, ma obbliga aricavare la coltura dallo studio, studio eh~ si compie quasi interamente per mezzo della lettura, si comprenderà come nessun senso in questa contribuzione all'alimento cerebrale sia tanto impegnato come quello della vista.

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