( 1 G1 - i). ~ per vincere il senso di debilitamento generale che ci coglie, ricorriamo spontaneamente al cibo, come a naturale succedaneo. In questo senso il sonno avrebbe il dgnifh.:ato di un fattore capace di rimettere le nostre funzioni depresse, per riformazione spontanea di elementi perduti durante la veglia, elementi ohe possono anehe essere forniti per la via dell'assimilazione diretta. ohe si può ottenere a mezzo del cibo. Ma questa concezione non è che generica e ben imperfettamente prospetta ciò che è effettivamente il va.lore ed il significato intimo del sonno nel senso delle intime modi- . ficazioni che uel corpo nos!ro si ve11go11Oa determinare, quando esso si abba.ndona in braccio a Morfeo. Tutti sanno anzitutto cbe la respirazione si fa più leggiern. tn.nto leggi.era che in molti. soggetti è del tulto superfic:ale e bisogna avvicinarsi molto per percepire il loro respirino da zanzara. Il cuore s1 riposa, perchè i suoi battiti si fanno leggeri, meno squassanti, dovendo rispondere ad esigenze d1 circolo che sono effettivamente diminnite. Questa. attenuazione delle attività cardio-polmonari è così cospicua che in alc-uni soggetti adiposi minaccia addirittura. di non essere sufficiente ad assicurare lo scambio i-espiratorio, ed è per questo che, a titolo di compenso, le escursioni polmonari si fanno più ampie e d'altronde, cadendo sull'apertura della gola il velo pendulo, che vibra ad ogni. respirazione, interviene il noto fenomeno del russa.re. ' Ancbe nel sistema musco1are si ba nna interruzione dello stato funzionale al quale non si passa di colpo, ma attraverso ad alcuni movimenti involontari di contrazione, sopratutto delle mani e dei piedi, che si \'eriticano all'inizio del sonno e che esprimono la impossibilità del muscolo di pa-,sare allo stato di riposo, senza dare ancora qualche g_uizzo inconsulto. Più completo riposo non godono iuvece gli organi della digestione e il cervello stesso che esprime durante il sonno la sua travisata attività a mezzo dei sogni ohe - spogliati di magiche qualità, certamente inesistenti per la, massa degli uomini e riservate a casi rari di \'eggenza - sono da considerare siccome im1nag.ni dell' atti \'itù. spirituale quotidiana guaste e sconette. Ma più ammirabili anc,.Ha sono le minime alterazioni di intimo scamùio chimico, che si verificano nel sonno e che si proielta.110 nella composizione dell'urina. Per l'attività complessa che esplichiamo durante il giorno, la secrezione del!' aeido carbonico anmenta e tntti i prodotti di detrito che il corpo stacca dai .suoi elementi stabili, per avviarli all'espulsione, si ve r gono a rendere liberi e ad accumularsi in copia Bibli'otecaGino Bianco m1tgg-ior0. Per essere eliminate queste · ~O• ~tanze si valgono di materiali alcalini e ai soda in particolar modo; ora essendo aumentata la richiesta di tali. materiali per le maggiori esigenze di eliminazione, essi vanno uti~ lizzati da quei principi di escrezione che più ne sono avidi e di cui d'altronde Ja natura ha biso •no cli sbal'azzarsi più sollecitamente, quali s;no, ad es., l'acido solforico, il fo.5forico ed altl'i acidi a proprietà mordente più elevata. L'acido carbonico si trova quindi in con- <tizioni di inferiorità rispetto alla possibilità. di essere espulso sollecitamente è peL· dò nelle ore della sera ~i verifica di tale pTin! cipio un certo accumnlo nel corpo nostro, per effetto del ris~agno cui la sua eliminazione va incontro. In-vece durante la. notte non protra.endosi ancora l' inge.stione di cibo e, nri esLa11dosi d' altr ..\ parte l'attività muscolare, gli acidi in genere - questi giura.ti nemici della nostra buona composizione organica,- vengono a diminuire e cìiminui~ce anchè la produzione dell' al.!ido carbonico, almeno relativamente, mentre il feuomeno saliente nena modificazione notturna dello scambio respiratorio è la cospicua elevazione dell'assorbimento di ossigeno, per effetto deìla più lenta. ma più profonda 1·espirazione. Da questo fatto della maggiore ossidazione notturna~ emerge in prima linea il do\·ere imprescindibile di mantener bene aereata la stanza in cui si dorme. È un grossolano errore <I uello di tenere le finestre c:hiuse nella camera da letto e,t è anche un grave pericolo perchè più volte si è constatato che sarebb~ b:tstata una piccola fessura fra le :.finestre per salvare persone che soccombettero per asfissia conseguente ad im·asione di gas mortiferi 11ella stanza in cui dormivano. In secondo I uogo risulta chiaro che l'acido carbonieo è il prototipo di quelle sostanze ponogene, di cui abbiamo fatto cenno, la cui natura tossica resterebbe così confermata come ne resterebùe confermato l'esponente acido. D'altronde durante ht no'te, per il soverchiare della assunzione di ossigeno, il campo dello scambio respir,1torio è così impegnato che poc:o margine può restare per la sua espulsi'one. Va bene che di not·e se ne forma meno, ma siccome ab bastanza se 11' è formato nel giorno il periodo del sonno non vale ad espeJlerlo del tutto e se appena se ne produce in eccesso nel giorno, la prevalenza di esso nei tessuti è inevitabile. E Ja previsione logica e teorica è pienameu te confermata dalla pratica. In pratica infàtti si osserr a che certe nature delicate, spec:ialmeute femminili, esposte a questa ritenzione tossica, verso mattina si destano quanto mai imbambolate, sonnecchianti an-
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