Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1915

ne 1!- 111 ll· il· 11· I, li• IO e, I& rl ~ le MEDIGIN DOM La funzione del sonno. Dei bisogni naturali il sonno è uno dei più impellenti. Noi possiamo, è vero, mantenerci desti con uùo sforzo di volontà ma non può tratt.arsi che di uno soamotaggio breve che non impedirà mai l'affermazione' del bisogno di dormire, soltanto lo rimanderà. lo non scorderò mai, a questo proposito, un episodio della mia vita molto espressivo, nel senso della superiorità del bisogno di dormire. In occasioue di un mio viaggi0 a Roma, avevo comp:igno un signore che si presentava in preda alla più cupa dispnazione e per il quale il treno non co1-re\'a mai abbastanza; il poveretto si re-cava al letto del figliuolo, unico figlio YPnteune, che ammalatosi improvvisamente ern. gil\ in fin di vita, tanto che egli dubitaYa di trovarlo morto. Veniva d.a Budapest e fra r agibzione per l'annuncio ricevuto e H disagio del viaggio, da due notti non dormiva. Uiò non ostante egli assicurava rh,-. non avrebbe dormito neanche quella notte, pe1chè egli doveva scendere ad una stazione in cui il treno sostava verso le 3 di mattina. Invece, quando all'alba io mi destni, lo v.di immerso nel sonno; -tosto lo seossi ma la sua stazione era stata ormai oltrepns8ata. Ne.ssuno potrà descrivere la disperazione di quell'uomo; egli si accusava, si ma~edi\·a, si strappava i capelli. Il bisogno di dormire era sta,to più forte del dolore ed aveva Yinto l'a:;itazione e lo strazio. che facevano a brani quell'anima disperata. Come si stabilisce il son:io, questa espressione di una forza maggiore fisiologica? Siamo tutti d'aecorcto nell'ammettere che una modificazione 1~e1chimismo dei tes~uti debba presiedere all'evento del 1souno; forse siamo altrettanto convinti che la ragione intima d.el sonno ron la scopriremo mai; per qnesto saggiamente ci aecontenfi,nno di una filosofia delil,atriee, convinti che anche queBi bnu u::;va \,.;;li li 1u u 101 1vv sto è uno dei tanti problemi che non si potranno m'l.i chiarire completamente. Ammessa la natura impenetrabile, almeno nel particolare intimo, del problema, il rifiorire delle ipotesi diviene una legittima conseguenza. Secondo Pfluger il sonno dipende da una diminuzione dell'ossigeno nelle singole cel1ule del corpo. Il fatto per cui l'antagonista dell'ossigeno, l'acido carbonico, si accumula durante la veglia ed ha poi marcate qualità ipnotiehe, sta a provare che in questa ipotesi c'è un fondo di ver6. Il lavoro muscolare e spiritnale che si compie stando desti, accumulerebbe veleni nel corpo a s<'ap;to del1'elemento vivificatore elle è appunto l'0ssig·e1,e. Il sonno sal'ebbe dunque il riparatore di questa piccola e quotidiana intossicazione ('Ui andiamo abitualmente quanto inevitabilmente incontro. · Oberstei11er vede nel sonno un fatto analogo ara. stanchezza muscolare e aede esso si stabilisca perchè nel cervello si accumulano certe ~ostanze che sono dei veri e propri prineipi di disassimilazione ad esponente acido. Di qui il passo è breve per accettare l" ipotesi piLl complessa di Preyer il quale amme: te là forma7.ione di spec:ali sostanze, sempre per evoluzione da.i comuni principi di detrito del corpo nostro, che avrebbero 1a proprietà di provorare il sonno e che egli chiama sostanze pnnogene, da p?~10~, che significa sonno, e giynein, generare. Comunque ~ia, è indubitato che il mandato del sonno è un mandato riparatore; sorgano nel cervello o 110, i principi che determinano il bisogno del sonno, si formino o meno sostauze speciali, senza dc>lleqnnli non si percepisì.:e il biso 6 nv di dormire, certo è elle qttesto prezioso mezzo di compenso ri• mette le forze perct ute e prepara le energie nuove ~ 1 ella vicenda b:ologka è cli u 11a importauza. altissima tale da potetlo definire l'alimento naturale del sistema nervoso. Nè può definirsi qnesta espressione azzn.rctata, perc-hè voi osservere! e che quando non si abbia riposato nella notte, la mattina,

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