- 362 - rebbe distogliere la. mano d'opera dalle industrie, o d:1lle 00ltivazioni oggi più in voga e più rimunerati,•e. Volc11do, si può fare l'uno o l'altro. Si sia poi meno testardi e con:;netudinari: si n.dotti110 i sisbmi di allevamento econorÌ1iei, alla friulana, e si ridnce co-;ì il bisogno delln. mano d'opera ad un qua1·to, anche nel periodo finale del m,ig~ior lavoro. Il rifiorire della ù:\Chieoltura in Italia è sicur.imente legato alla. riforma della <•o'tivn,zione del gelso e dei sistemi di allevare i bachi da sei a. È nna riforma pratica che 11011 può SPriamente essere eo.1te.st:ita. E il rifiorimento della b,td1icoltura, deve volerlo il proprietnrio Hon per l'interesse proprio soltanto, ma anche per l'·intAresse stec:;so del contadino, e per l'importanza somma di questa industria nell'economia generale del paese. Diamo tu!it.i. per la parte ehe spetta a, ciascuno, l'opera nostra }t risollevar l'ind.1strii:l. della bach'coltnra e della serico'turu. ' da.I decaJimeuto da cui è minacciata. E un interesse uazion de di prim'ordine! La anzidetta Com'llissione d' inchie.:;ta co·1 tutta ntgione aff, rma e:1e nessun' altr;1 iudustrifl, dopo l' a.gricoltnra, porta altrettanto contributo all' e..:onomia g.}nenile del pae ,e, che ne~s n di.,·,.1st,·o eco 1omico s ,.1·eb1Je più irnmane ver l' Itali,t dèlf ct cad,da dell' indusi, ia se1·ica ! Il vino alle galline. Ha fatto il giro dei g:ornali agrari e politici, che daudo del vi.10 alle ga.lli11e si ottiene una mn.ggior produlione di uuva. La tro,ata ci viene dalla Francia. ed è del prnfessor Joubert di Fontaineù'.ea.n. Egli ne fece 1:1 proYa SLl un gruppo di 12 galline di razza 1\ifalines, dell'età di 16 mesi, e di ~viluppo uniforme: lo divise iu ctue grllppi di sei galline eia.seuno. Ad ogni ga~lina del primo gruppo vennero somministrati giornalmente: al m<.1.ttiuo, 60 grammi di frume:1 to, avena, orzo o saraceno; a mezzogiorno, 150 gr~immi di p.1tate .cotte; alla sera, 50 grammi di pane (rimasugli) e verdura in abbonda.·•za. Le galline del secondo gruppo ve11ner,) alimentate nPll-0 stes::;o mod,,, cot'la differenz,t cl1e a ciascuna vennero sJmministrati g'iornalmeute 10 eentimetri -cubi di vino sotto forma di pastone insieme al pane e di cui le galline si mostrarono ghiottissime. I risultati fLll'Oll0: la prod utione delle uova fu per le sei galline del primo g1·uppo, che non ebbero vino: ottobre 4 uova, novembre 1, dicembre O, gennaio 22: totale 11ei quattro mesi d' iuverno 27 uova; pei· il secondo grupp J: ottol,re 28 uova, novembre. 57, dkembro -H, gt n naio 46~ iu totale 175 uova: con U1ia differenza, di 148 in confronto del primo grnppo, vale a dire in favore dell' aJgiunta del vino alla razi011e giorn:tliera. , Con un .~11 ro lotto cli gal'ine della medesima ra:tza, di 8 mesi d' eta, la m,1.ggior p:·oduziolle coll'uso del vino è ~tata Lii 87 uova pei 4 mesi d'inverno. Nou metto in dubbio nè il fatt.) nè i 1·isultat;. Mi pare invpce op.1,>ortnno metterP in guardia contro il mi rag ..:io di tanto semplicismo, che basti ng:.;·iungere uu po' di vino alla so:ita razione per ottenere uua maggiore produzione di nova. Il \'in::, non è un vero e proprio alimento, si sa: quiurli pet· sè ste<:;son,>u può darl' jna,- teria a produrre uora. È uu tonieo, e sopratutto un ecdtaute: .ed è certamente come eccitante ehe avrà agito sulle g,tlline del- !' es.perimento def prof. Joubert. Perchè non bisogna contare solam~·nte sul vino per àumentare la prudnzione cl ·Ile uova: per assieurarla bisogna c~e ei sht an<'he una. corrispondente alimentazione, buon,1, e sufficente. E difatti ba late come il prof. Joube1.t ali• menta le sae g·al.line, certa.mente come non I' le al,mentano, in generale, le nostre massaie. Non è strano, quindi, che con un'aggiunta di un eceitante come il vino il prof. Joubert 'abbia ottenuto più uo,·a dalle sue galline. Anche con uu' alimentazione meHo generosa di quepa adottata dal prof. Joubert le gulliue, sotto l' ei:citante del vino, darebbero maggior qua:1tità. di uo\'a: ma ~e non sorrette an he d,i una corrbpondente alimentazione, si esa·nireb!Jero e da ebbero in seguito meno uova: o potrebbero an'che finire ner non dar110 più a~t'attol Eh, g\! Pereht) sap _)iamo quale effetto abbiano gli eccitallli sulle galline: abusandone, gli eceitanti ue sfot·z,rno fa facoltà prodn tiva, tino a distruggere in 101·0 il grappolo ovat·ico ;- ed allorà addio uova per semp, e I È preeisamente contro ques~o pericolo che mi pare sia bene mE'ttervi in gnardia: che ùasti aggiuugere un po· di vino alla solita s,a:·sa alimeutazione per assicurarsi stabilmente una m:iggior prodal'lione di uo,·a. S.trebbJ ben semp'ice e 1,nolto economko! Mu. è allretta lfo follaeel E ne'-•e.:,s,wioa.ccompagnarcl il vino anche con Lrn' alimentazione sufficiente a so.stenerè le galline nel ma 6giore sforzo ehe ehieliamo loro, ed irnpedisc::i. di esanr.1· e. Dunque, adopriamo pure il vino per eecitare le gallL1e a p~·oiurre più uova, spe- <:ialmente I el!a stagione fredda: m t esse11do e;;so u·1 eccitante e non un alimento, biso 6rrn unche cc,n un· a1im311t:1zioue suffieentemente ripat·,ttrh.:e, metterle in grado di s::>ppoL"t;lrJ senza a.lcun pre;;iudizto il maggiore sforzo che debbono fare. Intendiamola così, se non ,·oglia_mo · troval'0i un bel gior.10 a ~or prese po,·o piacevo!il GIOVANNl l\lARCHESE, ~~ BibliotecaGino Bianco
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