Almanacco italiano : piccola enciclopedia popolare della vita pratica - 1915

- t35UAnnebbiamento, annerimento, rottura del colore del vino ali' aria. ' E la malattia che fa disperare i cantinieri. mente. Questa cura preventiva si fa in due I francesi la dicono Casse. Ne sono particolitr- modi: o colla pastorizzazione (rbc:'tldamento mente colpiti i vini delle uve vendemmiate coil' enotermo a 65° O) o col fumo di zolfo còl maltempo, il quale favorisce eccezional- (anidride solforosa); entrambi distrugg.)no i mente lo sviluppo di molte muffe, fra le q'uali germi della malattia (le di/(stasi oss;cl inti). quelle a colore grigiastro: esse contengono Il sistema più spieciu è sicura.mente q UAllo una ~ostanza organica, ossidasi (di com~osi- col fumo di zolfo, mediante l'uso del .IJisolzione chimica non ancora bene conosciuta), tìto di potassn, o meglio del metabisolfito la quale 'passa nel vino, prende. l'ossigeno . o pirisolfit9 potassico (che è-la stessa cosa,) dell'aria, e lo :fissa su certe sostanze del vino, puri e freschi, 8 a 10 o 15 grnmmi per ettospecialmente la materia colorante e il tan- litro secondo i casi. O l'uno o l' altr,) di nino_; e sotto la sua azione il colore si altera, tnli rimedi, si polyerizzn., si scioglie in pochi " l'ambia tinta e precipita al fondo del reci- litri di vino da curare, e appena fatta la ·s,Jpiente. luz·ione si versa ·nel vino con un imbuto a Nei vini nuovi non si manifesta subito, canna lunga; se si può, si dà nna legger.i ri- ·perchè il gas carbonico, di cui sono provvisti, mescolatina per diffondere il 1·imedio nella impedi5ce ~n• aria di giungere al contatto del massa, e si chiude bene la botte, la quale vino. E ciò spiega come molti vini nuovi si deve essere completamente colma. Se il vino presentino soltanto dopo il travaso di marzo, ha abbondante deposito, per cui bisognerebue utl'etti dalla ca&se. È per questo che si insi- prima travasarlo per non rbollevare il deposte sempre nella raccomandazione, prima di sito col rimescolamento, si può evitare il trafar prendere at·ia ai vini nuovi, accertarsi se vaso facendo semplicemente così: si mette il vadàno o no suggetti alla casse. È si può metabisolfito o bisolfito, snddiviso in 2 o 3 farlo in modo semplice e facile, cioè colla pro- sacchetti di garza ben puliti, e con uh filo va, dell' al'ia,. Si spilla un bicchiere di vino si sospendono a diverse altezze nel vino. Se dalla botte, ·si tiene in locale a temperatura il vino è povero di acidità, giova aggiungermoderata, sui 20° a 25° C., e se ne osserva gli, prima, anche da 30 a 6c, gl'. di acido l' and'àmento: se dopo 24 o 48 ore il vino si è citrico o tartarico per e·tolitro, polverizzato mantenuto fermo, stabile, limpido, senza al- e sciolto in pochi litri di vino. In o o 10 giorni cuna variazione, è sano: se invece incomincia se ne ha l'effetto. ad imbrunire, e va aument.ando l' anneri- Il vina così trattato, esposto. ali' aria deve, mento, se è vino rosso, - o si fa giallognolo mantenersi stabile, non più cambiar di colore. bruno, se è ,•ino bianco, se anche alla super- Se invece, o poco o molto, si altera ancora, :fice si forma come una sottilissima pellico'.a vuol dire che la malatt·a è forte, testarda, e il iridesce11te a riflessi_metallici, e si forma un primo trattamento non fu suffh.:ente: bisogna abbondante deposito color rosso bruno, come quindi ripeterlo colla stAssa dose di bisolfito polvere di mattone nerastra, senza che si al- o di me~abisolfito o con meU1, circa., secondo teri il sapore, è segno certo che il vino va il bisogno, regolandosi in ciò dJ,l cambiamento soggetto alla casse. Però la malattia talvolta che si nota ancora nel vino, se più o meno è cosi grave che si altera anche il sapore, il forte. . vino perde il suo profumo, pare che cambi di La cura del vino amma.lato di casse è ootipo, da far sospettare qualche adulteraz-i.one. me quella preventiva, colle stesse quantità di La cura della casse è facile. Chi fa il vino bisolfito o metabisolfito potassico: con quecol sistema moderno della solfitazione (solfo- sto di piu, che ge·nera 1mente è neC"essario razione) del mosto, fa la cura preventiva piil l'acido citrico (40 a 60 grammi per ettolitro) da sicura: poichè tale sistema mentre giova tan- aggiungersi col bisolfito o meta.bisolfito; e t1> ai mosti di uve perfettamente sane, serve dopo 8 o 10 gio1•ni si filtra il vino o si chiaripure mirabilmente aprevenire la casse, perchè fica con 100 a 150 grammi di tel'ra di Lebrija _ distrugge subito da principio i germi di e8sa. per ettolitro. Questa cura si può fa,,·e nella Anche a vino fatto è però pur sempre fa- stessa botte senza muovere il vino. Riesee cile e sicuro prevenire la malattia. Accerta.to, però meglio facendo così: in botte .sana ben colle anzidette prove dell'aria, che il vino •vi preparata e solforata si versa un po' del vino è soggetto, lo si cura subito, prima di esporlo ammala.to (2 o 3 ettolitri), poi si aggiungono i in qualunque modo all'aria. Insisto sulla ne- rime dii suddetti sciolti in pochi litri di vino, cessità di questa cura preventiva; perchè se quindi si versa fino a riempire la botte a metà un vino ammalato di casse curato subito al circa, allora si aggiunge la terra di Lebrija primo manifèstarsi del malanno, si può an- (preparata al modo solito), si finisce di riemcora guarire, poco o tanto ne rimane pre- pire la botte, si agita un po' la massa, si colgiudieato; mentre invece facendo la cura pre- ma e si chiude: in 3 o 4 giorni la cura è ventiva, il vino non se ne 1·isente menoma- fatta è il vino è limpido. Controi dolori è I reumatismi. Un secolo di successo. BibliotecaGino Bianco .

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